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FROM HISTORICALS TO CONTEMPORARIES: LISA KLEYPAS
DAGLI STORICI AI CONTEMPORANEI: LISA KLEYPAS
BIO - BIOGRAFIA
Lisa Kleypas is the author of thirty-one romance novels, most of them historical romances. In the past two years, she has launched a contemporary women's fiction career with two New York Times bestselling hardcover novels. Lisa's work has been nominated numerous times by the Romance Writers of America, and she has won two prestigious RITA awards. Lisa's novels are published all over the world in fourteen languages. She currently lives in Washington State with her husband and two children. In the future, Lisa plans to continue writing both historical and contemporary romance fiction.
Lisa Kleypas è autrice di trentuno romanzi, per la maggior parte storici. Nel corso degli ultimi due anni si è dedicata anche alla narrativa contemporanea con due libri pubblicati in edizione rilegata, entrambi entrati nella classifica dei bestsellers del “New York Times”. Le sue opere hanno ricevuto numerose nomination da parte dell’associazione Romance Writers of America, vincendo due volte il prestigioso premio RITA, e sono tradotte in quattordici lingue. Attualmente Lisa vive nello Stato di Washington con il marito e i due figli.
Lisa Kleypas will answer to all your questions, so don't forget to sign your comment with a name or a nickname
Lisa Kleypas risponderà a tutte le vostre domande, perciò non perdete l'occasione di chiacchierare con lei, ricordatevi solo di firmare il vostro commento con un nome o un nick
INTERVIEW – INTERVISTA
Thanks for accepting to be interviewed by us, Lisa! It’s a pleasure to have you as our guest today, sharing some of your time with Italian readers. European romance lovers are not very lucky from this point of view, since American authors don’t travel to Europe too often, so it’s quite difficult for most people to meet them. A couple of years ago you made a book tour in Spain , can we ever hope to have you visiting Europe once again anytime soon?
Thank you for inviting me! I will definitely visit Italy, hopefully within the next year or two, because one of my best friends Eloisa James spends so much time there. Not only do I want to experience the beauty, culture and cuisine of Italy, but I also would very much love to meet my Italian readers. I love to hear the perspectives of European readers about my stories, and about romance in general.
Grazie per aver accettato di essere intervistata da noi, Lisa! Ci fa davvero piacere averti come nostra ospite, e che tu dedichi un po’ del tuo tempo alle lettrici italiane. Sotto questo aspetto le appassionate di romanzi rosa che vivono in Europa non sono molto fortunate, dato che le autrici americane non vengono troppo spesso nel Vecchio Continente, e quindi è difficile incontrarle. Un paio di anni fa hai fatto un tour promozionale dei tuoi libri in Spagna, possiamo sperare che prima o poi tornerai a visitare l’Europa?
Grazie a voi per il vostro invito! Visiterò sicuramente l’Italia, spero nel giro dei prossimi due anni, visto che una delle mie migliori amiche, Eloisa James, vi trascorre parecchio tempo. Non solo intendo sperimentare di persona la bellezza, la cultura e la cucina del vostro paese, ma ho anche il grande desiderio di incontrare le mie lettrici italiane. Adoro ascoltare i punti di vista delle lettrici europee sulle mie storie, e sul romance in generale.
Your career as a romance writer started very early, when you were still studying political science at the college, and you sold your first novel at age 21. Have you ever wondered what your life might have been like, had your choice been different?
I absolutely wonder sometimes what might have happened if I had chosen another kind of career. I know that it would have had to be something in the entertainment field, perhaps working for television or movies. Or very possibly in the publishing business. But I am so much in love with writing that I can't imagine any other occupation that would have satisfied me. I always knew I was a writer. When I was little, I used to go to the library and borrow entire shelves of books. And I used to get into such trouble for daydreaming during school!
La tua carriera di scrittrice di romanzi storici è iniziata molto presto, quando stavi ancora studiando scienze politiche all’università, e hai venduto il tuo primo romanzo a ventun anni. Ti sei mai chiesta come avrebbe potuto essere la tua vita se tu avessi fatto una scelta diversa?
A volte mi domando davvero cosa sarebbe potuto succedere se avessi scelto un altro tipo di carriera. Sono convinta che si sarebbe trattato di qualcosa nel campo dello spettacolo. Forse avrei lavorato per la televisione, oppure per il cinema. O più probabilmente per il mercato editoriale: sono così innamorata della scrittura che non riesco a immaginare nessun’altra professione in grado di appagarmi allo stesso modo. In realtà ho sempre saputo che sarei stata una scrittrice. Quand’ero piccola ero solita andare in biblioteca e chiedere in prestito interi scaffali di libri. E a scuola mi cacciavo sempre in grossi pasticci perché sognavo a occhi aperti!
After publishing so many bestsellers, earning so many stellar reviews and winning an impressive amount of awards, how difficult it is for you today to live up to your fame and your readers’ expectations book after book? Are you feeling this like a constraint of some sort, does it influence your creative process?
I care very much about readers' expectations, and that is one of the reasons I challenge myself with so many new kinds of plots and characters. I don't ever want a reader to buy one of my novels, read it, and then say, "This book is so much like her others, I should have saved my money and read one of the old ones." So I have a constant drive to keep improving my writing and make each book fresh and interesting. And there is a lot of fun in discovering how each new set of characters will react to each other.
I remember when "Lady Sophia's Lover" was published in the U.S. , one reviewer remarked with pleasure that the hero, Sir Ross Cannon, was a sexy forty-year old man, and that he was quite different from my hero of the previous book, "Suddenly You," who was only twenty-four years old. I think that Sir Ross's maturity, authority, confidence and intelligence make him a very powerful hero . . . and I certainly think he made the love scenes sizzle!
Dopo aver pubblicato così tanti bestsellers, esserti aggiudicata tante recensioni entusiastiche e aver vinto una quantità impressionante di premi, quant’è difficile per te, oggi, continuare a restare libro dopo libro all’altezza della tua fama e delle aspettative delle tue lettrici? Lo senti come una specie di vincolo, è qualcosa che influenza il tuo processo creativo?
Tengo moltissimo all’opinione delle mie lettrici, e questa è una delle ragioni per cui metto continuamente alla prova me stessa con nuovi tipi di trame e di personaggi. Non voglio che una lettrice possa mai comprare uno dei miei romanzi, leggerlo, e poi dire: “Questo libro è così simile agli altri che ha già scritto, che avrei potuto risparmiare i soldi e leggermi uno di quelli vecchi”. Perciò ho una spinta costante per continuare a migliorare il mio modo di scrivere e per rendere ogni nuovo libro fresco e interessante. Ed è molto divertente scoprire come i nuovi personaggi reagiranno gli uni nei confronti degli altri.
Ricordo che quando L’amante di lady Sophia venne pubblicato negli Stati Uniti, un critico osservò compiaciuto che l’eroe, sir Ross Cannon, era un quarantenne davvero sexy, decisamente diverso dall’eroe del mio libro precedente, All’improvviso, tu [Suddenly You, in uscita nei “Romanzi Passione” il mese prossimo, NdR], che aveva solo ventiquattro anni. Penso che la maturità, l’autorità, la fiducia in se stesso e l’intelligenza di sir Ross lo rendano un eroe di grande impatto... e sono convinta che lui abbia saputo far sì che le scene d’amore diventassero incandescenti!
This interview will be included in “Lady Sophia’s Lover”, a novel you wrote in 2002. What’s your opinion today of your earlier works, from a general standpoint? Have you ever been thinking of re-writing any of then, besides “Only In Your Arms” (re-written as “When Strangers Marry”), and if yes what would you change?
I am such a perfectionist that when I look back at my earlier works, I want to go back and fix the flaws that I can see, or change some of the choices I made. I was so young when I started writing novels that my ideas about men, love, sex, life, have changed quite a bit. And my abilities as a writer have expanded. Now when I sense that a particular scene isn't working, I can figure out why, and change it to obtain the effect I want. So yes, it is a great temptation to go back and change things that I feel I can do better now. But when I actually rewrote "Only In Your Arms," I realized that although I thought the revised version was an improvement, I needed to spend my energy in going forward and writing new books, not working on the old ones.
Here is the difference between my old books and the new: as a young woman, I was very attracted to the idea of pairing a dominating and all-powerful hero with a very innocent and helpless heroine. But as I matured, I started to create a stronger kind of heroine who is every bit a match for the hero. I think this makes the romance sexier and funnier, and more satisfying in every way. Therefore, I'm not going to touch the old books—I will let them stand as they are, flaws and all, because they were the best I could do at the time.
Quest’intervista sarà inclusa in L’amante di Lady Sophia, un romanzo che hai scritto nel 2002. Qual è oggi la tua opinione sui tuoi primi lavori? Hai mai pensato di riscriverne qualcuno, a parte Only In Your Arms (riscritto come When Strangers Marry)? E se volessi farlo, cosa cambieresti?
Sono una tale perfezionista che, quando mi giro indietro a guardare i miei vecchi lavori, mi viene voglia di riprenderli in mano per sistemare tutti i difetti che riesco a vedere, o comunque per cambiare alcune delle scelte che ho fatto. Ero così giovane, quando ho cominciato a scrivere i miei primi romanzi, che da allora le mie idee sugli uomini, l’amore, il sesso e la vita sono cambiate parecchio. E anche le mie capacità di scrittrice si sono ampliate. Ora, quando mi accorgo che una particolare scena non funziona, riesco a capire il perché e a modificarla in modo da ottenere l’effetto che voglio. Quindi sì, è una grande tentazione quella di tornare indietro e cambiare le cose che adesso sento di poter fare meglio. Ma quando ho riscritto Only In Your Arms mi sono resa conto che, benché ritenessi la nuova versione migliore della precedente, dovevo usare le mie energie per andare avanti e scrivere libri nuovi, anziché lavorare su quelli vecchi.
La differenza tra i miei primi libri e quelli recenti è questa: quand’ero più giovane ero molto attratta dall’idea di mettere un eroe dominatore e pieno di forza insieme a un’eroina molto innocente e indifesa. Ma con la maturità ho iniziato a creare eroine più forti, che sanno reggere in tutto e per tutto il confronto con l’eroe. Penso che ciò renda i romanzi più sexy e più piacevoli, e più godibili sotto ogni punto di vista. Quindi non riprenderò in mano i miei vecchi romanzi e li lascerò così come sono, con i loro difetti e tutto quanto, perché erano quanto di meglio sapessi fare a quell’epoca.
Many of your historical romances’ heroes are successful self-made, common-born men who draw their way to the top by their teeth and claws (Zachary Bronson as a street-fighter, Derek Craven as a thief and worse). Is this somehow coming from American ideal of the self-assessed man? And if it’s the case, why are you scarcely using American settings for your historicals? Wouldn’t the usual aristocrats be the comfort choice in a typical Regency England scenario?
Yes, I am drawn again and again to the theme of class struggle, and the archetype of the outsider trying to find his place. I think this is partly because I came from a lower-class background, and I always felt as if I were standing outside the window pressing my nose against the glass. And it is very true that Americans love the idea of the self-made man. But there are a few reasons why I continue to set my historicals in England . For one thing, the British aristocracy and their peerage system made it far more difficult for a common-born man to force his way into society. A man could have money, loads of it, but he would still be an outcast because of something he could never change—his lack of blue blood. Also, the aristocracy had a complex set of social rules and values that an outsider would find very intimidating. So the degree of difficulty that someone like Zachary Bronson would face in trying to become a part of British society was far greater than if he were trying to do the same thing in America .
In the past few years I have written romances set in the Victorian time period, in which the established class structure was threatened and showed the first signs of instability. The industrial age was a time of such turmoil and progress and excitement—and the common people who were making huge fortunes wanted a place at the table. I see so many possible stories in the setting of Victorian England —I don't think I'll ever run out of ideas!
Molti degli eroi dei tuoi romanzi storici sono uomini di successo che, partendo da umili origini, hanno dato la scalata al potere con le unghie e coi denti (Zachary Bronson ha iniziato come pugile, Derek Craven come ladro e peggio ancora). Questo tema si collega in qualche modo all’ideale americano dell’uomo che costruisce da sé la propria fortuna? E se è così, perché usi di rado ambientazioni americane per i tuoi romanzi storici? Nell’ambientazione dell’Inghilterra Regency “canonica”, i protagonisti non dovrebbero essere degli aristocratici?
Sì, sono molto attratta dal tema della lotta di classe, e dall’archetipo dell’outsider che cerca di ritagliarsi il proprio spazio. Penso che ciò sia in parte dovuto al fatto che io stessa vengo da una famiglia di ceto basso, e mi sono sempre sentita come se stessi di fronte a una vetrina, con il naso premuto contro il vetro. Ed è una grande verità il fatto che gli americani amano l’idea dell’uomo che si è costruito da sé la propria fortuna. Ma ci sono precise ragioni per cui continuo ad ambientare i miei romanzi storici in Inghilterra. Per prima cosa, l’aristocrazia e il sistema nobiliare inglesi rendono molto più difficile a un uomo dalle umili origini farsi strada in società. Un uomo potrebbe avere soldi a tonnellate, ma sarebbe sempre un fuoricasta a causa di qualcosa che non è in grado di cambiare: il fatto che gli manca il sangue blu. Quindi, il grado di difficoltà che qualcuno come Zachary Bronson avrebbe affrontato nell’entrare a far parte dell’alta società britannica era di gran lunga maggiore che se avesse tentato di fare la stessa cosa in America.
Nel corso degli ultimi anni ho scritto dei romanzi ambientati nell’epoca vittoriana, in cui la strutturazione della società in classi era minacciata e mostrava i primi segni di instabilità. L’era industriale rappresentava un periodo di grande scompiglio, progresso ed eccitazione, e le persone comuni, che stavano ammassando enormi fortune, reclamavano anch’esse un posto a tavola. Vedo così tante storie da poter ambientare nell’Inghilterra vittoriana, che non credo che rimarrò mai a corto di idee!
Between your heroes and heroines often important differences exist – in social or economical status, in culture, in personality, and even in physical aspect. Do you think that differences are needed to have a strong emotional relationship in a couple?
I think the strongest possible relationship happens when a couple learns to respect each other's differences, and even enjoy the ways in which they don't agree. (This is quite a difficult thing to do, in books and in real life!) For example, I married a man who is very different from me. My husband Gregory loves to hunt and fish, and he is a very rugged and masculine person. I love the outdoors, but my idea of fun is not standing in cold water up to my chest, holding a fishing rod at five o'clock in the morning! My interests are reading, cooking, fashion, and being cozy at home. But through the years, we have influenced each other in very good ways. Gregory has made me more adventurous and spontaneous, and I like to think that I have civilized him a little!
I believe that the sensuality of my work, and the chemistry between the characters, is always a result of the differences between the hero and heroine, but it is also because of their mutual respect. They may argue fiercely, or lose their tempers, but beneath it all, their attraction and regard for each other never falters. This is sexy to me, that a man's power over a woman is not because he hits or dominates her, but instead because he is intelligent and clever and seductive.
Fra i tuoi eroi e le tue eroine ci sono spesso grandi differenze: di condizioni sociali o economiche, di livello culturale, di personalità, e perfino di aspetto fisico. Pensi che le diversità siano necessarie per garantire a una coppia un forte legame emotivo?
Penso che il rapporto più intenso che ci possa essere nasca quando in una coppia si imparano a rispettare le rispettive differenze, e perfino ad apprezzare il fatto di non vedere le cose sempre allo stesso modo. (Questa è un obiettivo abbastanza difficile da raggiungere, tanto nei libri quanto nella vita reale!) Per esempio, io ho sposato un uomo che è molto diverso da me. Gregory adora cacciare e pescare, ed è molto virile e mascolino. Anch’io amo la vita all’aria aperta, ma la mia idea di divertimento non è starmene nell’acqua fredda fino alle ascelle, tenendo in mano una canna da pesca alle cinque del mattino! I miei interessi principali sono la lettura, la cucina, la moda e starmene tranquilla a casa, tuttavia, nel corso degli anni, io e mio marito ci siamo influenzati a vicenda, in un modo estremamente positivo. Gregory mi ha reso più avventurosa e più spontanea, e a me piace pensare di essere riuscita a civilizzarlo un po’!
Credo che la sensualità dei miei romanzi, e l’alchimia che si crea tra i personaggi, siano il risultato non soltanto delle differenze tra l’eroe e l’eroina ma anche del loro rispetto reciproco. Possono discutere animatamente, arrivare a perdere la pazienza, però, al di là di tutto ciò, non vengono mai meno l’attrazione e l’affetto che provano l’un l’altro. Questo per me è molto intrigante, cioè il fatto che un uomo abbia potere su una donna non perché la picchia o la domina, bensì perché è intelligente, attento e seducente.
Sensuality is one of your trademarks. How do you feel in being appreciated for this aspect of your books? And how do your family and friends react to that?
I really enjoy being known for writing sensual romances! I think it is the most honest way of telling a love story, because what happens in the bedroom is very important in a relationship! And for me to leave that part out is cheating the reader. So I always say that if a reader doesn't like that aspect of the story, she can easily skip those pages. My family and friends have never criticized the level of sexuality in my books, because they understand that my work is about love, and about the beauty of strong and positive relationships. The only person I ever worried about was my grandmother, who was very prudish about bedroom matters. But after she read my first book, she gave me her approval, so I've never hesitated to do what I thought was right for the story. Some books are much sexier than others. “Lady Sophia's Lover” and “Worth Any Price” probably have the most detailed love scenes of any books that I've written, but in both cases, it was appropriate for that set of characters.
La sensualità è una delle caratteristiche per cui sei famosa. Come ci si sente a essere apprezzate per questo aspetto dei propri libri? E come reagiscono la tua famiglia e i tuoi amici?
Mi fa davvero piacere essere conosciuta perché scrivo romanzi ricchi di sensualità! Ritengo che sia il modo più onesto di raccontare una storia d’amore, perché quello che succede in camera da letto è molto importante in una relazione! A mio avviso, lasciar fuori questa parte sarebbe prendere in giro le lettrici. E se qualcuna di loro non gradisce questo aspetto della storia, può tranquillamente saltare quelle pagine. La mia famiglia e i miei amici non hanno mai criticato il livello di sensualità dei miei libri, perché capiscono che il mio lavoro riguarda l’amore e la bellezza di avere relazioni intense e positive. L’unica persona di cui mi sia mai preoccupata è stata mia nonna, che era molto puritana riguardo quello che succede in camera da letto. Ma dopo aver letto il mio primo libro mi diede la sua approvazione, così non ho mai esitato scrivere ciò che pensavo fosse giusto per la storia. Alcuni libri sono molto più sexy di altri. L’amante di lady Sophia e Worth Any Price [il successivo nella stessa serie, in uscita a ottobre nella collana Romanzi Mondadori, NdR] probabilmente contengono le scene d’amore più dettagliate che io abbia mai scritto, ma in entrambi i casi erano appropriate per quegli specifici personaggi.
Your novels final scenes are often quite open – in other words, differently from most romance writers, you don’t end your books with a merry wedding ceremony or the birth of the first baby. Instead, you often tell a bit about what happens after, that is day-by-day difficulties, familiar crisis and how the partners react to overcome them together. What’s your idea of a perfect HEA?
I think a perfect HEA is when you find someone who truly accepts you for who you are. This is so easy for people to say, that they love you for yourself, but I don't think all people really understand what that means. When someone accepts you on your own terms, with all your flaws and weaknesses, you reach a level of trust that makes so many other things possible. True sensuality, joy and deep emotional connection all come from unconditional acceptance. I wish that everyone could find this . . . everyone deserves it.
Le scene finali dei tuoi romanzi sono spesso abbastanza “aperte”. In altre parole, a differenza della maggior parte delle scrittrici di romance, tu non termini i tuoi libri con un’allegra cerimonia nuziale o con la nascita del primo bambino. Piuttosto, spesso tu ci racconti un po’ di quello che succede dopo, cioè delle difficoltà quotidiane, delle crisi famigliari e di come i partner reagiscono per superarle insieme. Qual è la tua idea del perfetto lieto fine?
Penso che il perfetto lieto fine sia quando trovi qualcuno che ti accetta veramente per chi sei. Essere amati per quello che si è risulta molto facile da dire, ma non credo che tutti capiscano davvero il suo intimo significato. Quando, in una coppia, si accetta l’altro con tutti i suoi difetti e le sue debolezze, si raggiunge un livello di fiducia reciproca che schiude le porte di tantissime possibilità. La sensualità vera, la gioia, il legame emotivo profondo vengono tutti dall’accettazione incondizionata. Vorrei che tutti potessero trovarla… ognuno di noi se la merita.
Once you said that you try to keep your own writing style as invisible as possible in your novels, to let readers concentrate on the story. Really your stories can be perceived as a sort of sensorial and emotional experience, nearly movie-like, as if you were projecting readers directly into your characters’ world. Do you think the role of an author is comparable to the one of a director, who holds out of the play?
Oh, yes . . . it can be overwhelming, actually, to realize how many thousands of choices an author has to make in each book, to tell the story in an original and complete way. I think there are many comparisons you could make between authors and directors.
I can't tell you how many times I have deleted a phrase or paragraph from my work-in-progress because I think it may distract the reader from what is happening in the story. And it's difficult to do this—painful for my vanity!—because sometimes I really love a phrase I've managed to write. But my job isn't to impress anyone with my writing skill, it's to provide a smooth and satisfying escape for my readers.
Una volta hai detto che nei tuoi romanzi cerchi di tenere il tuo stile di scrittrice il più invisibile possibile, affinché le lettrici si concentrino sulla storia. In effetti le tue storie possono essere percepite come una specie di esperienza emotiva e sensoriale, quasi come un film, come se tu stessi proiettando le lettrici direttamente nel mondo dei tuoi personaggi. Pensi che il ruolo di uno scrittore sia paragonabile a quello di un regista, tenendosi fuori dalla storia?
Oh, sì... ci si può sentire davvero sopraffatti quando ci si accorge di quante migliaia di scelte uno scrittore deve fare, in ognuno dei suoi libri, per raccontare la storia in modo originale e completo. Penso che tra scrittori e registi si potrebbero fare parecchi raffronti.
Non so dirvi quante volte ho cancellato una frase o un paragrafo dal libro che stavo scrivendo, perché pensavo che potesse distrarre il lettore da quanto succedeva nella storia. Ed è una cosa difficile da fare – oltre che dolorosa per la mia dignità! – perché a volte amo davvero quella particolare frase che sono stata capace di formulare. Ma il mio compito non è far colpo sulle mie lettrici con la mia abilità di scrittrice, bensì offrire loro un momento di evasione, sereno e piacevole.
After so many historical bestsellers, you decided to venture into contemporaries – is it a sign of the times, of the decreasing popularity of the historical romance genre some speculations hint to, or is it rather the result of a personal need of yours?
I have heard recently that historical romance is making a comeback, which I hope is true. But I never make creative decisions based on the publishing market, because things always seem to change so quickly. The reason I signed a contract for contemporary novels was that I had written historical romances for more than twenty years, and I wanted to try something new. I decided that in addition to my usual one historical per year, I would add one contemporary novel per year as well. Starting a career in a new genre has been rewarding, exciting, and a little bit scary, because it's always frightening to step out of the zone in which you are comfortable. But in the contemporary novels, I've been able to address issues and create characters that were not necessarily suited for the historical romances. And it has been surprising to me that for some reason, stretching my wings while writing contemporary romances has "refueled" my historical writing, and made it richer and more emotional. So I guess the lesson I've learned is not to be afraid to take a new path . . . you never know what good things will happen as a result!
Dopo aver scritto così tanti romanzi storici che sono diventati bestseller, hai deciso di avventurarti nel genere contemporaneo: è la tendenza del momento, cioè un segno del calo di popolarità del romanzo storico come alcuni ipotizzano, o piuttosto è il risultato di una tua esigenza personale?
Recentemente ho sentito dire che il romanzo storico sta ritornando in auge, e spero che sia vero. Ma le mie scelte creative non sono mai basate sul mercato editoriale, perché le cose sembrano cambiare molto rapidamente. La ragione per cui ho firmato un contratto per alcuni romanzi contemporanei è che, dopo aver scritto romanzi storici per oltre vent’anni, volevo provare qualcosa di nuovo. Ho deciso quindi che, oltre a pubblicare un romanzo storico all’anno com’è mio solito, ne avrei anche pubblicato uno contemporaneo. Iniziare a costruirsi una carriera in un nuovo genere è stato appagante ed eccitante, ma anche leggermente terrificante, perché fa sempre paura spostarsi al di fuori del settore in cui ci si sente a proprio agio. Però nei romanzi contemporanei ho potuto affrontare argomenti e creare personaggi che sarebbero stati inevitabilmente inadatti in contesti storici. Ed è stata per me una sorpresa vedere che, per una qualche ragione, spiegare le ali e iniziare a scrivere romanzi contemporanei ha infuso nuova energia nel mio modo di scrivere quelli storici: l’ha reso più ricco ed emotivamente coinvolgente. Credo quindi che la lezione che ho imparato sia che non bisogna avere paura di prendere una strada nuova… non si può mai sapere quali vantaggi se ne possono ricavare!
Both your contemporaries, “Sugar Daddy” and “Blue Eyed Devil”, are written in the first person – a style you have never used for your historicals so far. Why this peculiar choice, knowing that some readers might find it difficult to accept? Does this mean, perhaps, that you’re feeling somehow closer to their heroines, Liberty and Haven, than to those of your historical novels?
I wish I could explain exactly why I decided to write the first two contemporaries in the first person . . . I tried first in the usual third-person style with “Sugar Daddy”, and it just didn't seem right to me. Maybe because “Sugar Daddy” is very much a coming-of-age story about a young woman from the age of fourteen to twenty-four. But the moment I tried it in first person, it felt natural and perfect, and the words started to flow. In my opinion, the first-person point of view gives the story an immediacy and a powerful connection to the main character.
And yes, I have felt remarkably close to Liberty and Haven. At the risk of sounding melodramatic, it felt at times as if I were channeling them, rather than writing. After writing all day, I would leave my computer in a daze, and it was hard to focus on real life, I was so consumed by the story. I don't think I'll write all my contemporary novels in first person, but for these first two, it was the best way to tell the story.
Entrambi i tuoi contemporanei, Sugar Daddy [pubblicato nella collana “Oscar Emozioni”, NdR] e Blue Eyed Devil, sono scritti in prima persona, uno stile che finora non hai mai utilizzato per i tuoi romanzi storici. Perché hai fatto questa scelta così particolare, sapendo che alcune lettrici potrebbero avere qualche difficoltà ad accettarla? Significa forse che ti senti in qualche modo più vicina alle loro eroine, Liberty e Haven, che a quelle dei tuoi romanzi storici?
Vorrei tanto essere in grado di dare una spiegazione precisa del perché ho deciso di scrivere in prima persona i miei primi due romanzi contemporanei… All’inizio, con Sugar Daddy, ho provato a usare come al solito la terza persona, ma proprio non mi suonava giusto. Forse perché Sugar Daddy è soprattutto la storia della crescita personale di una giovane donna, dall’età di quattordici anni fino ai ventiquattro. Ma nel momento in cui ho provato a scriverla in prima persona, mi è sembrata naturale e perfetta, e le parole hanno iniziato a fluire. Secondo me, il punto di vista della prima persona dà immediatezza alla storia, e permette di immedesimarsi profondamente nella protagonista.
Sì, è vero, mi sono sentita molto vicina a Liberty e Haven. A rischio di suonare melodrammatica, a volte mi sembravano due personaggi reali, e non più soltanto il frutto della mia fantasia. Dopo aver passato tutto il giorno a scrivere, mi alzavo dal computer in uno stato quasi di trance, ed era difficile rimettere a fuoco la vita reale. Mi ritrovavo totalmente assorbita dalla vicenda. Non credo che scriverò tutti i miei contemporanei usando la prima persona, ma per questi primi due si è trattato del miglior modo di raccontare la storia.
According to some reviewers “Sugar Daddy” and “Blue-eyed Devil” aren’t “pure” romance novels, strictly speaking, but should be rather included in the women’s fiction genre, since they focus on the personal growth and development of the main characters as much as on their sentimental relationships. Furthermore, they deal with difficult issues such as abusing husbands, divorces, etc. – quite far from the happy escapism of most romance novels. Do you agree with this definition?
I definitely agree . . . I think a romance novel demonstrates a much narrower focus on just the romance story, whereas a women's fiction novel will include other stories and issues. “Sugar Daddy” and “Blue Eyed Devil” are difficult to categorize, however, because the romance elements and the sensuality are much stronger than in the usual women's fiction novel. “Blue Eyed Devil”, especially, features what I think is an unusually intense love story. But both books are essentially about the journey of a woman, one from childhood to adulthood, the other from an abusive relationship to a healing and sensual one.
Secondo alcuni critici Sugar Daddy e Blue Eyed Devil non sono romanzi rosa nel senso stretto del termine, ma dovrebbero essere classificati più in generale come narrativa al femminile (women’s fiction), perché dedicano alla crescita e all’evoluzione delle protagoniste altrettanta attenzione che alle loro relazioni sentimentali. Inoltre, affrontano temi difficili quali mariti che abusano delle mogli, divorzi e così via, temi che sono ben lontani dal felice escapismo della maggior parte dei romanzi rosa. Sei d’accordo con questa considerazione?
Sì, assolutamente. Penso che un romance si concentri in modo molto più specifico sulla storia d’amore, mentre la narrativa al femminile include altre storie e altri temi. Però è difficile etichettare Sugar Daddy e Blue Eyed Devil come appartenenti a un genere preciso, perché in questi libri la storia d’amore e la sensualità hanno un peso molto maggiore che nei normali romanzi di narrativa al femminile. Blue Eyed Devil, in particolare, descrive quella che a mio parere è una storia d’amore d’intensità tutta speciale. Ma il tema principale di entrambi i libri è il percorso esistenziale di una donna: nel primo libro dall’infanzia all’età adulta, nel secondo da un rapporto di coppia fatto di abusi e violenza a uno risanatore e ricco di sensualità.
Some of your novels contain paranormal elements (a ghost in “Mine Until Midnight”, CTD experience in “Where Dreams Begin”). Are you thinking to test yourself on this genre too, soon or late?
I don't think so . . . although I like to play with those little touches of paranormal elements, it's not my strength, and I would have to be consumed with a very strong idea to make an entire paranormal novel work.
Alcuni dei tuoi romanzi contengono elementi paranormali: un fantasma in Mine Till Midnight, un’esperienza di pre-morte in L’Alba dei Sogni (Where Dreams Begin) [con il quale hanno debuttato i “Romanzi Passione” Mondadori, NdR]. Hai in programma di cimentarti anche in questo genere, prima o poi?
No, non credo. Anche se mi piace giocare con questi piccoli tocchi di elementi paranormali, non sono il mio punto di forza, e per la trama dovrei trovare un’idea di base davvero travolgente per riuscire a far funzionare un romanzo paranormale nel vero senso della parola.
You defined the four Wallflowers novels as your first bona-fide series, and recently with “Mine Until Midnight” you even started a connected saga. Can you tell us something about this new series? Are sagas really something whose fascination no romance author can finally escape from, then?
I love, love, love the Hathaway series! It started with “Mine Till Midnight”, and the next two are titled "Seduce Me At Sunrise " and "Tempt Me At Twilight." I think the series will be five or six books long, and it features a family of misfits, who unexpectedly inherit a title and social positions that they are entirely unprepared for. The family consists of five orphaned siblings, four sisters and a brother, and each story will feature a different member of the Hathaway family. I am working with a new editor who is encouraging me to be as creative and inventive as possible, and so the series has a quirky, fun, very sexy feeling that is getting stronger with each book. The hero of the first one, “Mine Till Midnight”, is a gorgeous Gypsy with secrets in his past, and the next book "Seduce Me" explains his connection to another Gypsy who was taken in by the Hathaways when he was an orphaned child. These Romany characters have given an exotic touch to the novels, and the hero of "Seduce Me" is probably the strongest and most alpha hero I've ever written.
Hai definito i quattro romanzi “Wallflowers” [serie di prossima pubblicazione nella collana Romanzi Mondadori, con il nome “Fiori dimenticati”, NdR] come la tua prima vera serie, e recentemente con Mine Till Midnight hai addirittura dato inizio a una saga collegata. Cosa ci puoi dire di questa nuova serie? È proprio vero, allora, che nessuna autrice di romance riesce a sottrarsi al fascino delle saghe?
Amo, amo, amo la serie Hathaway! È iniziata con Mine Till Midnight, e i prossimi due titoli saranno Seduce Me At Sunrise e Tempt Me At Twilight. Penso che sarà una serie di cinque o sei libri, che racconterà di una famiglia di persone molto particolari, che ereditano inaspettatamente un titolo o delle posizioni sociali per i quali sono del tutto impreparati. La famiglia Hathaway è composta da cinque orfani, quattro sorelle e un fratello, e ogni storia avrà come protagonista uno di loro. Sto lavorando con un nuovo editore, che mi sta incoraggiando a usare il più possibile la mia immaginazione e la mia creatività, così che la serie abbia un tono giocoso, divertente e molto sexy che si intensifichi di libro in libro. L’eroe del primo romanzo, Mine Till Midnight, è un affascinante zingaro con un passato pieno di segreti, e il libro successivo, Seduce Me At Sunrise, spiega i suoi legami con un altro zingaro che gli Hathaway hanno preso a vivere con loro quando era soltanto un ragazzino da poco rimasto orfano. Questi personaggi di origine rom hanno dato un tocco esotico ai romanzi, e probabilmente l’eroe di Seduce Me At Sunrise è il più forte e il più alfa di cui ho mai scritto.
... other projects of yours you'd like to talk about? Anything else you’d like to tell to readers?
Yes, I'm so happy to share the news that I've just finished an extra-long novella titled "A Wallflower Christmas." It features all four of my Wallflowers, and their husbands, so the readers can find out how they are doing now. The hero of the novella is the American entrepreneur Rafe Bowman, the brother of Lillian and Daisy Bowman. He comes to England for an arranged match with the perfect aristocratic bride . . . but instead he finds himself overwhelmingly attracted to her companion, who wants nothing to do with him! Writing this book was pure joy, as I loved visiting my old friends the Wallflowers, and I loved having the opportunity to offer this treat to my readers.
Thank you so much for allowing me to do this interview!—I have enjoyed it so much.
Ci sono altri progetti di cui ti piacerebbe parlarci? C’è qualcos’altro che vuoi dire alle nostre lettrici?
Sì, sono davvero felice di darvi la notizia che ho appena finito un racconto lungo, dal titolo A Wallflower Christmas. Vi compaiono tutte e quattro le mie “Wallflowers” insieme ai loro mariti, così le lettrici potranno scoprire cosa stanno combinando adesso. L’eroe del racconto è l’imprenditore americano Rafe Bowman, il fratello di Lillian e di Daisy Bowman. È venuto in Inghilterra perché gli era stato organizzato un matrimonio con” la sposa aristocratica perfetta”… ma invece si è ritrovato irresistibilmente attratto dalla sua dama di compagnia, che non vuole avere nulla a che fare con lui! Scrivere questo libro è stata una vera gioia, ed è stato bellissimo ritrovare le mie vecchie amiche “Wallflowers”. E sono altrettanto felice di avere l’opportunità di offrire questa chicca alle mie lettrici.
Per finire, voglio rivolgervi un grazie di cuore per avermi permesso di fare quest’intervista. Mi è davvero piaciuta!
EXCERPT - ESTRATTO
LADY SOPHIA'S LOVER
L'AMANTE DI LADY SOPHIA
L’incertezza dell’inganno, la forza dell’amore
Sir Ross Cannon, riservato e ascetico, è il celebre capo degli agenti di Bow street. eppure, Lady Sophia Sydney, certa che sia lui ad avere causato la morte di suo fratello, è decisa a smascherarlo. si fa quindi assumere come sua assistente, per sedurlo e poi rovinarlo. Ma vivere a stretto contatto con Ross fa vacillare le certezze e i sentimenti della donna, gettando nuova luce sulla realtà. in tutti i sensi...
*** All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper ) ***
Era da troppo tempo che non andava a letto con una donna.
Sir Ross Cannon non riusciva a trovare altra spiegazione per la sua reazione a Sophia Sydney… una risposta così intensa che fu obbligato a sedersi alla scrivania per nascondere un’improvvisa, incontrollabile erezione. Perplesso, fissò a lungo la donna, chiedendosi perché mai la sua sola presenza fosse sufficiente ad accendere in lui un desiderio tanto ardente. Nessuno lo coglieva mai alla sprovvista in quel modo.
Era indubbiamente deliziosa, con i capelli biondo miele e gli occhi azzurri, ma possedeva una qualità che trascendeva la bellezza fisica: una scintilla di passionalità celata sotto la fragile compostezza dell’aspetto esteriore. Come tutti gli uomini, Ross era più eccitato da quanto rimaneva nascosto che da ciò che veniva rivelato. Ed evidentemente Sophia Sydney era una donna dai molti segreti.
In silenzio, si sforzò di reprimere l’eccitazione sessuale che la donna aveva suscitato in lui, concentrandosi sulla consunta superficie di mogano della scrivania fino a che l’ondata di desiderio non si fu placata. Quando fu finalmente in grado di sostenere l’indecifrabile sguardo di lei non disse nulla, consapevole per lunga esperienza che il silenzio era un’arma molto potente. Il silenzio metteva a disagio la gente, che solitamente cercava di riempirlo, rivelando così molto di sé.
Ma Sophia non iniziò a chiacchierare nervosamente, come accadeva a molte donne. Continuò a fissarlo intensamente, senza parlare, né dare cenno di volerlo fare prima di lui.
— Signorina Sydney — disse alla fine Ross. — Il mio impiegato mi riferisce che non avete voluto rivelare la ragione della vostra visita.
— Se gliel’avessi detta non mi avrebbe nemmeno fatto entrare. Sono venuta per il posto di lavoro per cui avete messo un’inserzione.
Difficilmente Ross, che nel corso del suo lavoro aveva visto e sperimentato di tutto, veniva sorpreso da qualcosa. Tuttavia, l’idea che quella donna volesse lavorare per lui era a dir poco stupefacente. A quanto pareva, non aveva idea di che tipo di lavoro fosse.
— Ho bisogno di un assistente, signorina Sydney. Qualcuno che svolga le funzioni di impiegato e archivista. Bow Street non è il posto adatto per una donna.
— Nell’annuncio non era specificato che il vostro assistente dovesse essere un uomo — osservò lei. — So leggere, scrivere, gestire le spese di una casa e tenere la contabilità. Non vedo quali requisiti mi manchino per questo lavoro.
Nel suo tono deferente si era insinuata una sfumatura di sfida. Affascinato e leggermente a disagio, Ross si chiese se si fossero mai incontrati. No, decise: se lo sarebbe ricordato. Eppure, c’era in lei qualcosa di stranamente familiare.
— Quanti anni avete? — chiese bruscamente. — Ventidue? Ventitré?
— Ho ventotto anni, signore.
— Davvero?
Non le credeva. Sembrava troppo giovane per aver già raggiunto un’età in cui una donna era ormai considerata una zitella.
— Sì, davvero. — Apparentemente divertita, la donna si allungò sulla scrivania, posando le mani di fronte a lui. — Vedete? Le mani rivelano sempre la vera età di una donna.
Ross osservò le piccole mani che gli erano state mostrate senza alcuna vanità. Non erano quelle di una ragazza, ma di una donna capace, e che avevano conosciuto lavori duri. Nonostante le unghie fossero ben pulite, erano tagliate cortissime. Le dita erano segnate da minuscole cicatrici, frutto di graffi e tagli accidentali, e da una piccola bruciatura, probabilmente provocata da una pentola o una padella.
Sophia tornò a sedersi, mentre la luce le accarezzava dolcemente i capelli chiari.
— Neanche voi avete l’aspetto che immaginavo — lo informò.
Ross sollevò un sopracciglio con aria ironicamente interrogativa.
— No?
— Pensavo che foste un vecchio gentiluomo corpulento con parrucca e pipa.
Quella descrizione gli strappò una risatina bassa e roca, un tipo di risata che non gli capitava di fare da molto tempo. Per qualche ragione, non riuscì a evitare la domanda più ovvia.
— Siete rimasta delusa di scoprire che non è così?
— No — rispose lei, tradendo un respiro leggermente accelerato. — Non sono delusa.
La temperatura nell’ufficio era salita di parecchi gradi. Ross non riuscì a fare a meno di chiedersi se lo trovasse attraente. Avrebbe presto compiuto quarant’anni, e dimostrava la sua età. Tra i capelli neri erano iniziati ad apparire alcuni fili d’argento. I lunghi anni di lavoro indefesso e le scarse ore di sonno avevano lasciato il segno, e il ritmo frenetico della sua vita aveva quasi scarnificato il suo aspetto. Non aveva l’aria florida e curata che generalmente distingueva gli uomini sposati della sua età. Naturalmente, a differenza di lui, loro non passavano le notti a pattugliare le strade, dare la caccia a ladri e assassini, andare a visitare prigioni e sedare risse.
Notò l’attenzione con cui Sophia soppesava con lo sguardo il suo ufficio, arredato con sobrietà spartana. Una parete ospitava diverse mappe, un’altra era coperta di scaffalature. Un unico dipinto decorava la stanza, un paesaggio roccioso con una foresta, un ruscello e colline grigie sullo sfondo. Ross si era trovato spesso a contemplare quel paesaggio, in momenti di difficoltà o di tensione, scoprendo che la fresca e quieta oscurità del dipinto non mancava mai di rasserenarlo.
Si riscosse e riprese il colloquio. — Avete portato delle referenze, signorina Sydney?
La donna scosse la testa. — Temo che il mio precedente datore di lavoro non sia disposto a raccomandarmi.
— Perché no?
La sua compostezza venne finalmente meno e un’ondata di rossore le imporporò il viso.
— Ho lavorato per molti anni per una lontana cugina. Mi ha consentito di abitare in casa sua, dopo la morte dei miei genitori, nonostante non fosse una donna facoltosa. In cambio della sua carità, mi è stato chiesto di servire come cameriera tuttofare. Credo che la cugina Ernestine fosse soddisfatta del mio impegno, finché…
Le parole le si bloccarono in gola e un velo di sudore le imperlò la pelle candida.
Durante i suoi dieci anni come magistrato a capo di Bow Street, Ross aveva ascoltato storie su qualsiasi possibile disastro, delitto o meschinità umana. Benché non fosse una persona insensibile, aveva imparato a frapporre una certa distanza emotiva tra sé e coloro che gli si presentavano davanti. Ma la vista del profondo disagio di Sophia lo riempì dell’insensato desiderio di confortarla, prenderla tra le braccia e rassicurarla. “Santo cielo!” pensò stupito, cercando di controllare quell’involontario impulso protettivo.
— Continuate, signorina Sydney — disse in tono asciutto.
La donna annuì e fece un respiro profondo. — Ho fatto qualcosa di molto sbagliato. Ho… ho avuto un amante. Non l’avevo mai fatto prima. Era ospite in una grande tenuta vicino al villaggio… l’ho incontrato mentre ero fuori a passeggiare. Non ero mai stata corteggiata da qualcuno come lui. Me ne sono innamorata e noi… — Si interruppe e distolse gli occhi, apparentemente incapace di sostenere oltre lo sguardo di Ross. — Aveva promesso di sposarmi e io sono stata tanto sciocca da credergli. Quando si è stancato di me, mi ha abbandonata senza pensarci due volte. Ovviamente, ora mi rendo conto di quanto fosse ridicolo pensare che un uomo della sua posizione potesse sposare una come me.
— Era un aristocratico? — chiese Ross.
Sophia tenne lo sguardo fisso sulle proprie ginocchia. — Non proprio. Era… è… il figlio cadetto di una famiglia nobile.
— Il suo nome?
— Preferirei non rivelarlo, signore. È un episodio che appartiene al passato, ormai. Vi basti sapere che mia cugina è venuta a sapere della relazione da una signora della tenuta, apprendendo anche che il mio amante era sposato. Inutile dire che è scoppiato uno scandalo e che la cugina Ernestine mi ha ingiunto di andarmene. — Sophia si lisciò la gonna con un gesto nervoso, accarezzando con il palmo della mano la stoffa che le copriva il grembo. — So che questa è la prova di un carattere immorale. Ma vi assicuro che non sono facile alle… intemperanze. Se solo poteste non tener conto del mio passato…
— Signorina Sydney. — Ross attese che riuscisse nuovamente a guardarlo in faccia. — Sarei un ipocrita a condannarvi per aver avuto una relazione. Tutti abbiamo commesso degli errori.
— Certo non voi.
Il commento gli strappò un sorriso tirato. — Soprattutto io.
Gli occhi azzurri di lei scintillarono attenti. — Che genere di errori?
La domanda lo divertì. Gli piaceva il suo coraggio… e anche la vulnerabilità che nascondeva. — Nessuno che abbiate bisogno di sapere, signorina Sydney.
— Allora rimango scettica riguardo al fatto che ne abbiate commesso alcuno.
Fece quel sorriso che una donna poteva avere in un momento di intimità, dopo aver fatto l’amore. Pochissime donne possedevano una sensualità così spontanea, un calore naturale che faceva sentire un uomo uno stallone da monta. Confuso, Ross concentrò l’attenzione sul ripiano della scrivania. Purtroppo, non servì a dissipare le immagini torride che gli avevano invaso la mente. Desiderava afferrarla, farla sdraiare sulla lucida superficie di mogano e strapparle di dosso i vestiti. Voleva baciarle il seno, il ventre, le gambe… separare i riccioli tra le cosce e seppellire il viso nelle pieghe tenere e profumate delle sue parti intime, leccarle e succhiarle fino a farla gridare. Poi, dopo averla preparata, si sarebbe slacciato i pantaloni, affondando dentro di lei e penetrandola fino a soddisfare il proprio desiderio bruciante. Dopodiché…
Infuriato dalla propria mancanza di autocontrollo, tamburellò con le dita sulla scrivania. Poi si sforzò di riprendere il filo della conversazione.
— Prima di parlare del mio passato faremo meglio a occuparci del vostro. Ditemi, dalla relazione nacque un figlio?
— No, signore.
— Questa è una fortuna.
— Sì, signore.
— Siete nata nello Shropshire?
— No, signore. Sono nata, insieme al mio fratello minore, in un paesino sul fiume Severn. Noi… — Sophia si interruppe, mentre un’ombra le attraversava il viso. Ross intuì che il passato della donna conteneva molti ricordi dolorosi. — Siamo rimasti orfani: i nostri genitori sono annegati in un incidente in barca. Io non avevo ancora tredici anni. Mio padre era un visconte, ma possedevamo poca terra e poche risorse per mantenerla. Non avevamo parenti disposti a occuparsi di due bambini virtualmente indigenti. Alcune persone del villaggio fecero a turno per prendersi cura di mio fratello e di me, ma… — Esitò, poi riprese con maggiore cautela. — Mio fratello John e io eravamo piuttosto vivaci. Andavamo in giro per il villaggio combinando monellerie, finché non fummo sorpresi a commettere un piccolo furto nella panetteria locale. Fu allora che io andai a vivere con la cugina Ernestine.
— E cosa fu di vostro fratello?
Sophia rispose con lo sguardo fisso nel vuoto, irrigidita nella postura come una statua.
— È morto. Il titolo si è estinto e le terre di famiglia sono considerate proprietà vacante, dal momento che non c’è nessun uomo che possa ereditarle.
Avendo sperimentato di persona cosa fosse il dolore, Ross era sensibile alla sofferenza altrui. Comprese subito che, qualunque cosa fosse capitata a suo fratello, le aveva lasciato nell’anima una cicatrice profonda.
— Mi dispiace — disse con dolcezza.
Sophia rimase immobile, come se non lo avesse sentito.
Dopo un lungo silenzio, lui riprese in tono burbero.
— Se vostro padre era un visconte, dovreste essere chiamata lady Sophia.
L’osservazione le strappò un sorriso amareggiato. — Immagino di sì. Tuttavia, sarebbe un po’ pretenzioso da parte mia insistere su quel titolo, non credete? I miei giorni come lady Sophia sono finiti. Tutto ciò che desidero è trovare un impiego adeguato e iniziare una nuova vita.
Ross la scrutò con attenzione. — Signorina Sydney, in tutta coscienza, non potrei assumere una donna come mia assistente. Tra le altre cose, vi verrebbe richiesto di registrare i nomi dei criminali in transito a Newgate, stilare rapporti per gli agenti di Bow Street e raccogliere deposizioni dalla folta schiera di pessimi soggetti che passano ogni giorno per questo edificio. Compiti del genere sarebbero offensivi per la sensibilità di una donna.
— A me non importerebbe — rispose Sophia con decisione. — Come vi ho già spiegato, non sono un’innocente cresciuta sotto una campana di vetro. Non sono una ragazza, né ho una reputazione o una posizione sociale da tutelare. Molte donne lavorano in ospedali, prigioni e ostelli per i poveri e incontrano ogni genere di sbandati e delinquenti. Ce la farò… come ce la fanno loro.
— Non potete essere la mia assistente — ribatté lui con fermezza. Sollevò una mano per tacitare ogni possibile replica. — Tuttavia, la mia precedente governante si è appena ritirata e io sarei disposto ad assumervi per sostituirla. Si tratterebbe di un impiego molto più adatto a voi.
— Potrei dare una mano nella gestione della casa — concesse Sophia. — Oltre a lavorare come vostra assistente.
— Vi offrite di svolgere entrambe le mansioni? — le chiese lui in tono leggermente ironico. — Non pensate che sarebbe una mole di lavoro eccessiva, per una persona sola?
— La gente dice che voi svolgete il lavoro di sei uomini — replicò Sophia. — Se questo è vero, io potrei certo cavarmela a fare il lavoro di due.
— Non vi sto offrendo due lavori. Ve ne sto offrendo solo uno: quello di governante.
Stranamente, il suo tono autoritario la fece sorridere. La luce di sfida che le illuminava gli occhi era inequivocabile, ma si trattava di una provocazione scherzosa, come se in qualche modo lei sapesse che non l’avrebbe lasciata andare via.
— No, grazie — rispose. — Avrò quello che voglio, oppure nulla.
Il viso di Ross si raggelò in un’espressione che solitamente intimoriva anche il più navigato dei suoi agenti.
— Signorina Sydney, è evidente che voi non comprendete i rischi a cui andreste incontro. Non è una buona idea che una donna attraente abbia a che fare con criminali le cui azioni spaziano dai semplici reati a depravazioni che non potrei nemmeno descrivervi.
Sophia non sembrò turbata dalla prospettiva. — Sarei circondata da oltre cento agenti, tra cui poliziotti, guardie a cavallo e una mezza dozzina di agenti speciali. Oserei dire che sarei più sicura lavorando qui che andando a fare spese in Regent Street.
— Signorina Sydney…
— Sir Ross, ascoltate — lo interruppe lei alzandosi e posando le mani sulla scrivania. L’abito accollato non rivelò nulla, quando si chinò verso di lui. Tuttavia, se avesse indossato un vestito scollato, i suoi seni gli si sarebbero presentati come due mele succulente su un vassoio. Eccitato al limite della sopportazione da qual pensiero, Ross si sforzò di concentrarsi sul suo viso. Le labbra della donna si incurvarono in un lieve sorriso. — Non avete nulla da perdere a lasciarmi provare. Concedetemi un mese per dimostrarvi le mie capacità.
Ross la fissò intensamente. C’era qualcosa di artificioso nella seduttività dei suoi modi. Stava tentando di manipolarlo perché le concedesse quello che voleva… e ci stava riuscendo. Ma per quale ragione desiderava tanto lavorare per lui? Si rese conto all’improvviso che non poteva lasciarla andare senza scoprire quali fossero le sue motivazioni.
— Se non riuscirò a soddisfarvi — aggiunse Sophia — potrete sempre assumere qualcun altro.
Ross era noto per la sua estrema razionalità. Sarebbe stato poco pratico assumere quella donna. Addirittura stupido. Sapeva esattamente cosa avrebbero pensato tutti quelli che lavoravano in Bow Street. Che l’aveva assunta a causa del suo aspetto attraente. La scomoda verità era che avrebbero avuto ragione a pensarlo. Da molto tempo non si sentiva tanto attratto da una donna. Voleva tenerla lì, godere della sua bellezza e della sua intelligenza e scoprire se ricambiava il suo interesse. Provò a vagliare l’opportunità di una simile decisione, ma i suoi pensieri razionali furono spazzati via da impulsi istintivi che si rifiutarono di essere messi a tacere.
E per la prima volta nella sua carriera di magistrato ignorò la ragione in nome del desiderio. Con espressione accigliata, sollevò un’enorme pila di giornali e gliela porse. — Conoscete il “Grido d’allarme”?
Con cautela, Sophia prese dalle sue mani la pila pericolante.
— Credo che sia una pubblicazione settimanale di informazioni relative al lavoro della polizia.
Ross fece un cenno di assenso. — Contiene la descrizione dei delinquenti ancora in libertà e informazioni dettagliate sui loro crimini. È uno degli strumenti più efficaci di Bow Street per catturarli, specie quelli che vengono da contee al di fuori della mia giurisdizione. Le carte che avete in mano contengono informazioni da parte di sindaci e magistrati di ogni parte dell’Inghilterra.
Sophia scorse le prime righe del primo foglio e le lesse ad alta voce.
— “Arthur Clewen, di professione fabbro, altezza un metro e sessanta circa, capelli neri e ricci, voce effeminata, naso grosso, condannato per frode a Chichester… Mary Thompson, alias Hobbes, alias Chiswit, una ragazza alta di corporature esile, capelli biondi e lisci, colpevole di aver accoltellato e ucciso un uomo a Wolverhampton…”
— Quelle annotazioni vanno compilate e copiate ogni settimana — disse Ross in tono asciutto. — È un lavoro noioso e io ho questioni ben più importanti di cui occuparmi. D’ora in poi sarà una delle vostre responsabilità. — Indicò un piccolo tavolino in un angolo, completamente coperto di libri, fascicoli e corrispondenza. — Potrete lavorare lì. Dovrete condividere il mio ufficio, dato che non c’è posto per voi altrove. D’altronde, io sono sempre in giro a seguire indagini.
— Allora mi assumete! — esclamò Sophia con un tono pieno di soddisfazione. — Grazie, sir Ross.
Lui le scoccò uno sguardo ironico. — Se scoprirò che non siete adatta a ricoprire l’incarico, accetterete la mia decisione senza alcuna protesta.
— Sì, signore.
— Ancora una cosa. Non sarete voi a registrare i nomi dei detenuti trasportati ogni mattina col cellulare. Se ne occuperà Vickery.
— Ma avete detto che faceva parte delle responsabilità del vostro assistente, e io…
— State discutendo con me, signorina Sydney?
Sophia chiuse la bocca all’istante. — No, sir Ross.
Lui fece un piccolo cenno di assenso. — Il “Grido d’allarme” deve essere completato per le due. Quando avete finito, andate al numero 4 di Bow Street e cercate un ragazzo dai capelli scuri di nome Ernest. Ditegli dove si trovano le vostre cose: andrà a ritirarle dopo aver consegnato il “Grido d’allarme” al tipografo.
— Non c’è alcun bisogno che vada lui a prendere le mie cose — protestò Sophia. — Andrò io stessa alla pensione a ritirarle, più tardi.
— Non andrete in giro per Londra da sola. Da questo momento siete sotto la mia protezione. Se desiderate andare da qualche parte, sarete accompagnata da Ernest o da uno degli agenti.
La cosa non le piaceva: Ross notò il lampo di risentimento nei suoi occhi. Ma non discusse. Così lui continuò in tono pratico: — Avete il resto della giornata a disposizione per familiarizzarvi con gli uffici e con la residenza privata. Più tardi vi presenterò ai miei colleghi, quando verranno a presiedere le loro udienze.
— Sarò presentata anche agli agenti di Bow Street?
— Dubito che riuscirete a evitarli a lungo — commentò asciutto Ross. Il pensiero della reazione che avrebbero avuto alla vista della sua nuova assistente gli fece irrigidire la mascella. Si chiese se non fosse quello il motivo per cui Sophia voleva lavorare lì. Molte donne di ogni parte dell’Inghilterra coltivavano fantasie romantiche sugli agenti. La loro immaginazione era alimentata da romanzetti da quattro soldi che li presentavano come eroici uomini d’azione. Era possibile che Sophia intendesse attrarre l’attenzione di uno di loro. In tal caso non avrebbe dovuto sforzarsi molto. Gli agenti non disdegnavano di certo la compagnia femminile e, a parte uno, erano tutti scapoli impenitenti.
— A proposito, non tollero coinvolgimenti sentimentali all’interno di Bow Street — disse. — Non sono permesse relazioni con agenti, magistrati o impiegati. Naturalmente, non avrò nulla da obiettare se vorrete frequentare qualcuno al di fuori dei pubblici uffici.
— E voi? — lo sorprese, interrogandolo a bassa voce. — Non mi è permessa una relazione neanche con voi?
Pungolato da una fitta di desiderio, Ross si chiese a che tipo di gioco stesse giocando quella donna. Rispose conservando un tono di voce neutro: — Naturalmente.
Con un sorriso lieve sulle labbra, Sophia si diresse verso il tavolinetto ingombro di carte.
In meno di un’ora aveva organizzato il lavoro in modo efficiente e copiato tutte le annotazioni, in una grafia nitida e ordinata che avrebbe indubbiamente fatto felice il tipografo. Era così silenziosa e pacata nei movimenti che Ross si sarebbe dimenticato della sua presenza, se non fosse stato per il suo profumo che aleggiava nell’aria. Era una distrazione stuzzicante, che non riusciva a ignorare. Aspirando intensamente, cercò di identificarne la fragranza. Colse tè e vaniglia, mescolati con l’elisir del profumo della tiepida pelle femminile. Lanciando di tanto in tanto un’occhiata al suo profilo delicato, fu affascinato dalle carezze della luce sui suoi capelli. Aveva orecchie piccole, un mento deciso, un naso aggraziato e lunghe ciglia.
Concentrata sul suo lavoro, Sophia era china su una pagina e scriveva con attenzione. Ross non poté fare a meno di chiedersi come sarebbe stato il tocco di quelle mani abili, se fossero fredde o calde. Avrebbe accarezzato un uomo con ritrosia o con audacia? Il suo aspetto esteriore era delicato, sottomesso, ma si avvertiva un che di provocante in lei, la sensazione che si sarebbe abbandonata alla sensualità, se un uomo fosse riuscito a toccarla in profondità.
Quella congettura gli fece scorrere più veloce il sangue nelle vene. Era furioso con se stesso per sentirsi così attratto da lei. L’energia della sua passione trattenuta sembrava riempire la stanza. Che strano che tutti i mesi e gli anni passati da solo fino a quel momento gli fossero sembrati assolutamente tollerabili. All’improvviso gli sembravano insostenibili e avvertiva il desiderio a lungo represso di un morbido corpo femminile, il bisogno della tenera cavità di una donna intorno al proprio membro, di una bocca dolce e accondiscendente che ricambiasse i suoi baci…
Mentre le fitte di desiderio si facevano quasi dolorose, Sophia si avvicinò alla sua scrivania con dei fogli in mano.
— È così che lo volete fatto? — chiese.
Ross scorse rapidamente le pagine, incapace di concentrarsi sul senso delle parole scritte con la sua grafia ordinata. Con un rapido cenno di assenso le restituì i fogli.
— Allora li darò a Ernest — dichiarò Sophia, allontanandosi con un tenue fruscio di gonne. La porta si chiuse dietro di lei, concedendogli finalmente la privacy di cui aveva tanto bisogno. Facendo un respiro profondo, Ross si avvicinò alla sedia su cui era stata seduta, pecorrendone con le dita lo schienale e i braccioli. Spinto da istinti animali, inseguì ogni traccia di calore che le mani di lei avevano lasciato sul legno. Respirò più volte a fondo, cercando di cogliere eventuali tracce del suo profumo.
“Sì” pensò con agitazione assolutamente mascolina. “Sono stato solo per troppo tempo.”
Nonostante fosse spesso tormentato dalle proprie necessità fisiche, Ross aveva troppo rispetto per le donne per ricorrere ai servigi di una prostituta. Aveva imparato a conoscere bene quella professione dal suo scanno di magistrato, e non avrebbe mai approfittato di una donna di quel genere. Inoltre, una simile transazione sarebbe stata solo la squallida parodia di ciò che aveva condiviso con sua moglie.
Aveva considerato l’idea di risposarsi, ma non aveva mai trovato una donna che gli sembrasse anche lontanamente adatta. La moglie di un magistrato di polizia sarebbe dovuta essere forte e indipendente, capace di muoversi con disinvoltura tanto nella cerchia sociale che la sua famiglia frequentava, quanto nel mondo oscuro di Bow Street. Soprattutto, avrebbe dovuto accontentarsi della sua amicizia, senza desiderare il suo amore. Non si sarebbe mai più concesso di innamorarsi, e comunque non come gli era capitato con Eleanor. Il dolore di perderla era stato troppo grande e il suo cuore si era spezzato, alla morte di lei.
Desiderava solo essere in grado di tacitare il proprio bisogno di sesso con la stessa facilità con cui metteva a tacere il proprio bisogno d’amore.
This post's content is copyrighted by Lisa Kleypas and Arnoldo Mondadori Editore, has been translated and published with their expressed authorization. You can find the excerpt's english version here: http://freshfiction.com/excerpt.php?id=3824
Il contenuto di questo post è protetto da copyright ed è stato tradotto e pubblicato con l'espressa autorizzazione di Lisa Kleypas e di Arnoldo Mondadori Editore. Potete trovare la versione inglese dell'estratto qui: http://freshfiction.com/excerpt.php?id=3824
Sò che ormai sono in ritardo
Sò che ormai sono in ritardo per lasciare un commento ma vorrei ringraziare voi per questa intervista ma soprattutto Lisa per avermi fatto sognare con le sue storie e i suoi bellissimi protagonisti !!
GRAZIE LISA
Un vivissimo grazie a Lisa
Un vivissimo grazie a Lisa Kleypas per averci offerto questa bellissima opportunità di conoscerla meglio, come scrittrice e come persona - e per tutte le storie meravigliose che continua a regalarci.
Grazie davvero, Lisa - l'abbiamo apprezzato davvero ! :)
Many, many thanks to Lisa Kleypas for giving us this wonderful opportunity to know her better, as an author and as a woman - and for all the wonderful stories she keep on gifting us.
Thank you so much, Lisa - we really appreciate it! :)
TRADUZIONE DELLE RISPOSTE DI
TRADUZIONE DELLE RISPOSTE DI LISA KLEYPAS
risposta al commento nr. 29 (Cris)
Cara Cris,
I tuoi commenti mi fanno un immenso piacere. Grazie di cuore! Quando creo un’eroina, cerco di darle un insieme di caratteristiche che rendano facile provare simpatia per lei, ma che allo stesso tempo siano realistiche. Penso che molte delle mie eroine, probabilmente, assomiglino alle mie amiche, che sono tutte persone molto affettuose, intelligenti e vivaci, ed amano ridere. Ma è stato solo quando sono arrivata alla mia serie Wallflowers che mi sono finalmente concessa di ritrarre un gruppo di amiche, che si aiutano tutte quante a vicenda e che tengono l’una all’altra. Questi libri sono davvero una celebrazione dell’amicizia femminile, che per noi oggigiorno è importante, ma nei tempi passati era assolutamente indispensabile.
risposta al commento nr. 30 (Paoleletta)
Dear Paoleletta,
Grazie, è bello sentirsi fare complimenti simili! Oh, è difficile per me scegliere l’ eroe e l’eroina che preferisco . . . io li amo tutti, per ragioni diverse, e ogni libro che ho scritto è in un qualche modo speciale per me. Se dovessi scegliere una coppia nello storico, penso che sceglierei Sebastian, Lord St. Vincent e Evangeline Jenner di "Devil In Winter", perché mi è piaciuto tantissimo scrivere dell’alchimia tra di loro e dei loro botta e risposta. Nel contemporaneo, Haven Travis e Hardy Cates di "Blue Eyed Devil," perchè insieme hanno affrontato un percorso emotivo che ha cambiato anche me, e in meglio.
risposta al commento # 34 (Doris)
cara Doris,
sono felice che tu mi abbia fatto questa domanda su Cam e Daisy, perchè penso che molti lettori si siano chiesti la stessa cosa! La mia idea originaria era di far sì che Cam e Daisy si mettessero insieme nell’ultimo libro della serie Wallflowers. Però in quel periodo ero nel pieno delle trattative per lasciare la casa editrice per cui avevo lavorato fino ad allora, per cercare una maggior libertà creativa con un nuovo editore, la St. Martins Press. E sfortunatamente, questo ha reso molto difficile definire la trama del romanzo con il precedente editore . . . c’erano difficoltà ed amarezza da entrambe le parti. Ho presentato tre trame diverse che avevano come protagonisti Cam e Daisy, e sono state rifiutate ogni volta. Non sono mai stata completamente certa del perchè di questi rifiuti, e mi chiedevo se potesse essere il risultato della controversa origine Rom dell’eroe. Mi sono anche fatta parecchie domande, e ho pensato che forse non avevo fatto un buon lavoro nell’individuare tutte le possibilità per far nascere una storia d’amore tra Cam e Daisy—forse erano troppo simili tra di loro. Quindi, per la frustrazione, ho accantonato tutte le trame che riguardavano Cam e Daisy, e ho creato per Daisy un nuovo eroe, Matthew Swift. (mi sono affezionata molto a questo personaggio, e penso che sia riuscito bene come compagno di Daisy!)
Ma mi sono sempre chiesta cosa potevo fare con Cam . . . Questo personaggio mi intrigava tanto che decisi di usarlo per inaugurare una serie storica completamente nuova con il mio nuovo editore. Pensai che, forse, visto che Cam era un personaggio insolito,la cosa migliore era trovare per lui un’eroina altrettanto insolita con una famiglia eccentrica, che lui avrebbe saputo capirli e accettarli . . . e sentii che avrebbe potuto esserci un meraviglioso senso dello humour in questa famiglia, che chiamai "gli Hathaway." Così alla fine tutto si è sistemato, benché abbia sempre rimpianto il fatto di aver condotto alcune lettrici ad aspettarsi che Cam e Daisy si mettessero insieme, ed averle poi dovute deludere. Come io stessa ho imparato, la vita ti mette di fronte a continue sfide e sorprese!
ANSWERS FROM LISA
ANSWERS FROM LISA KLEYPAS
answer to comment nr. 29 (Cris)
Dear Cris,
I am so delighted by your comments. Thank you very much! When I create a heroine, I try to give her a mixture of qualities that make her easy to like, but also realistic. I think many of my heroines are probably similar to my friends, who are all very loving, intelligent and colorful, and like to laugh. But it wasn't until my Wallflower series that I finally allowed myself to feature a close group of female friends, who all help each other and care for each other. These books are really a celebration of female friendship, which is important to us in modern times, but was absolutely necessary in historical times.
answer to comment nr. 30 (Paoleletta)
Dear Paoleletta,
Thank you, that is very sweet to hear! Oh, it is difficult to choose my favorite hero and heroine . . . I love them all for different reasons, and every book I have written is special to me. If I had to choose one historical couple, I think it would be Sebastian, Lord St. Vincent and Evangeline Jenner from "Devil In Winter", because their chemistry and repartee was so enjoyable to write. For contemporary, Haven Travis and Hardy Cates from "Blue Eyed Devil," because they went through an emotional journey together that changed me for the better.
answer to comment # 34 (Doris)
Dear Doris,
I am glad you asked this question about Cam and Daisy, because I think many readers have wondered the same thing! My original intention was to pair Cam and Daisy together for the last Wallflower book. However, at the time I was in the process of leaving my longtime publisher, to find more creative freedom with a new publisher, St. Martins Press. And unfortunately, it made the plotting of the last book with the old publisher very difficult . . . there were difficulties and bitter feelings on both sides. I delivered three different plots featuring Cam and Daisy, and each time they were rejected. I was never quite certain why, and I wondered if it was perhaps because of the hero's controversial Romany heritage. I also questioned myself, and thought perhaps that I had not done a good job in conveying the romantic possibilities between Cam and Daisy--perhaps they were too much alike. So in frustration, I tossed aside all the Cam and Daisy plots, and I created a new hero for Daisy, Matthew Swift. (I became very fond of him and I think he turned out to be a good match for her!)
But then I always wondered what to do with Cam . . . I was so intrigued with his character, that I decided to use him to introduce a brand new historical series with my new publisher. I thought that perhaps because Cam was a misfit, it made sense to pair him with a misfit heroine and her eccentric family, that he would understand them and tolerate them . . . and I felt there could be a wonderful sense of humor about this family, which I named "The Hathaways." So it all turned out well in the end, although I have always regretted leading some readers to expect a pairing between Cam and Daisy, and then having to disappoint them. As I have learned, life always throws you surprises and challenges!
Tranquille ragazze le
Tranquille ragazze le risposte di Lisa Kleypas stanno arrivando.
MarchRose ha avuto dei problemi di connessione per cui portate pazienza, è possibile che non riesca a postarli prima di domenica-lunedì.
Buon weekend a tutte.
Condivido il parere di
Condivido il parere di Andreina, Richard Armitage andrebbe benissimo per i protagonsti della Kleypas (ovviamente anche io adoro il DVD di North and South); devo dire che anche gli altri nomi mi sembrano molto adatti... che ne dite di Clive Owen per Ross Cannon? Con l'età ci siamo, più o meno...
Condivido anche io per
Condivido anche io per Richard Armitage... con Nord e Sud mi ha praticamente stregato. Assolutamente io lo vedo benissimo come uno dei protagonisti della Kleypas.
Si gentilissima davvero, anche la foto col marito, ma cosa vogliamo di più!
Io ringrazio ancora tantissimo chi si è occupato della mia traduzione e grazie a Lisa per non averci ignorato, anzi per averci trattato con i guanti bianchi!
Silvietta
Vorrei ringraziarti Lisa
Vorrei ringraziarti Lisa perchè dici che il mio nome è bello!!!
sai ho sempre rimproverato mia madre perchè ritengo mi abbia dato un nome orrendo, ma sembra che piaccia molto a voi scrittrici!!
pensa che Nicole Jordan mi ha chiesto il permesso se può utlizzarlo per un suo personaggio secondario, figurati se dicevo di no!!!
la tua amica ha visto giusto:Richard Armitage rispecchia l'essenza di uno dei tuoi eroi....maschio allo stato puro ^_^!!!!
guarda un pò che roba!!!
Dio quanto mi piace quest'uomo!!!
Io e MarchRose eravamo così
Io e MarchRose eravamo così colpite da quello che Lisa ha raccontato sul suo incontro con il marito Greg, che le abbiamo chiesto di mandarci una fotografia di lei con il marito... e lei, gentilissima ci ha mandato questa :-P
Non sono una bellissima coppia? :-)
Sono felice di averti
Sono felice di averti restituito, in piccolissima parte, la felicità che provo io ogni volta che leggo Ross e Sophia!
Prendo le mie idee da molte fonti diverse, amici, musica, sogni ad occhi aperti
HAI un amico come Ross Cameron ?!?!? ARGH! Donna fortunata!!! Se invece fa parte di un sogno bè, non è che puoi dirmi come fai ?!?!
Comunque se Ross non fosse stato "il monaco" NON sarebbe il Ross Cameron per cui impazzisco. In SOMEONE TO WATCH OVER ME mi aveva fatto palpitare il cuore: cosi' serio, cosi' buono ed inflessibile, cosi' freddo ma allo stesso tempo cosi' "giusto". E poi in LADY SOPHIA'S .... la scena iniziale.... lui sempre freddo e senza "peccati" si eccita dietro la scrivania ! WOW! Grande ! Una scena semplice ma di una sensualità infinita ...
Bacioni
Cristiana
p.s.
AH!AH!AH! Maria Rosaaaaa! AH!AH!AH! Scusa se ti faccio tradurre in continuazione.... ma non posso perdermi questo momento!
Cercherò di farmi perdonare !
TRADUZIONE RISPOSTE LISA
TRADUZIONE RISPOSTE LISA KLEYPAS
Risposta al commento # 18 (Raffaella)
Cara Raffaella,
grazie, adesso sto ridendo anch’io! Mi è venuta l’idea della serie dei Bow Street Runner perchè volevo mostrare un lato di Londra diverso dalle solite sale da ballo e dai ricevimenti. Mi è venuto in mente ch esplorando i bassifondi di Londra, la criminalità e i vicoli bui e le classi inferiori, potevo creare un tipo di eroe del tutto nuovo : un uomo d’azione, duro e virile e dai modi non troppo raffinati. Mi sentivo un po’ come l’anti-Jane-Austen . . . e mi sono divertita tantissimo! Penso che il mio preferito tra gli eroi dei Bow Street Runners sia certamente Sir Ross, perché è così solitario ed interiormente appassionato, e autoritario, e un po’ eccentrico. Ho sempre amato l’idea di un uomo pieno di autocontrollo in pubblico, ma del tutto privo di inibizioni quand’è in privato
Risposta al commento # 20 (Cristiana)
Cara Cristiana,
Non riesco ad esprimere quanto tu mi abbia reso felice . . . grazie per i tuo bellissimo complimenti.
Sfortunatamente, "Prince Of Dreams" non è riuscito nel modo in cui avevo sperato . . . a metà del libro, ho avuto un duro scontro col mio editore circa la trama, e dopo i compromessi che entrambi abbiamo fatto, la storia non stava insieme in un modo che mi soddisfacesse del tutto. Così, se potessi riscriverlo, toglierei gli elementi time-travel, e mi concentrerei soltanto sulla storia d’amore tra Nikolas e Emma.
Prendo le mie idee da molte fonti diverse, amici, musica, sogni ad occhi aperti . . . ma inizio sempre con un personaggio, e cercando di capire quale percorso voglio che lui intraprenda o che lei continui . . . e come il vero amore possa cambiare la vita di una persona e modificare tutte le scelte che fa. Quando ho iniziato a progettare "Lady Sophia's Lover," avevo in mente un’idea di base, e cioè raffigurare un eroe del tutto rispettabile. A quell’epoca ero stanca di leggere libri su libertini ed eroi privi di onore, ma alcuni mie amiche dicevano di non ritenere che un eroe davvero per bene, dotato di senso morale e profondamente buono potesse essere sexy quanto un "cattivo ragazzo." Decisi quindi di dmostrare che avevano torto. . . ed esse dopo mi dissero che Sir Rossvera uno degli eroi più sexy che io avessi mai creato. Penso che trovassero la sua scelta di restare celibe puttosto interessante . . . forse a noi donne piace l’idea di essere troppo seducenti perché un uomo come Sir Ross riesca a resisterci!
... arrivata 2 minuti prima
... arrivata 2 minuti prima che inviassi l'email, Doris... zona cesarini insomma... e meno male che era già in inglese ...
TRADUZIONE RISPOSTE LISA
TRADUZIONE RISPOSTE LISA KLEYPAS
Risposta al commento # 13 (Andreina)
cara Andreina (che bel nome!),
è un onore e un piacere anche per me! Sono davvero felice di sapere che ti sono piaciuti i miei lbri, e mi farebbe molto piacere incontrarti nel caso in cui venissi davvero in Italia. Per quanto riguarda le copertine, ho la possibilità di esprimere la mia opinione su quello che ritengo sarebbe adatto di volta in volta, e penso che la mia nuova casa editrice, la St. Martins, faccia un magnifico lavoro. Mi piacciono i colori ricchi ed intensi perchè penso che rispecchino l’emozione e la passione che cerco di mettere in quel che scrivo. Certamente,mio marito influenza i miei libri, perchè è un uomo molto virile, e ha pure un gran senso dello humour, e (rimarrebbe imbarazzato se sapesse che vi sto dicendo questo!) bacia molto bene. Perciò penso che ci sia qualcosa di lui in tutti i miei eroi.
Risposta al commento # 16 and 17 (Silvietta)
cara Silvietta,
sono così felice per i tuoi commenti—mi rendi difficile non inorgoglirmi! Grazie di cuore. Finora non ho venduto i diritti cinematografici per nessuno dei miei libri, ma spero che un giorno o l’altro da uno dei mie romanzi contemporanei venga tratto un film. C’è una mia lettrice americana che è diventata una mia carissima amica, e lei sostiene che l’attore inglese Richard Armitage potrebbe essere un dei miei eroi. E io penso che Gerard Butler e Clive Owen abbiano quel genere di qualità che si adatterebbe benissimo ai miei romanzi. Per quanto riguarda le attrici, credo che Kate Winslet o Keira Knightley siano magnifiche nei ruoli storici.
A dir la verità mio marito per lo più non legge i miei libri, perchè è un uomo piuttosto modesto, e credo che non voglia ritrovarsi a scoprire che ho messo per iscritto dei dettagli della nostra vita privata. (Quindi, non glielo dico.) Ha letto "Sugar Daddy," e penso che gli sia piaciuto, perchè l’eroina del libro, Liberty Jones, mi assomiglia moltissimo.
Sulle copertine dei miei libri preferisco persone anzichè paesaggi, ed il mio editore cerca di tener conto delle mie preferenze, cosa che mi rende molto felice. Di solito quando sto progettando un romanzo, inizio con un personaggio e cerco di costruirgli intorno una situazione. A volte, quando l’alchimia tra l’eroe e l’eroina non sembra essere molto intensa, mi accorgo che è necessario renderli più diversi l’uno dall’altra, per creare tra loro un senso di conflitto e di sfida. Perciò amo mettere insieme personalità opposte, oppure dar loro obbiettivi opposti. Di solito, prima di iniziare un libro so già se voglio renderlo più leggero o più cupo, più dolce o più sexy. Per esempio, quando ho scritto “Scandal In Spring”, l’ultimo romanzo della mia serie delle Wallflowers, sapevo che poichè l’eroina, Daisy, era un personaggio molto giovane e dolce, le scene d’amore dovevano essere incentrate più sul romanticismo che sulla sensualità. In “Lady Sophia's Lover”, d’altra parte, ho pensato che il fatto che i personaggi fossero persone mature li avrebbe portati ad avere scene d’amore molto più bollenti ed appassionate.
Ad ogni aspirante scrittore, dire: segui il tuo sognoe non temere di fare errori o di essere respinto! L’unico fallimento è non provare. E nei romanzi che ho più amato leggere, ci sono sempre una passione ed un’intensità che sembrano saltar fuori dalle pagine. Non mi piace leggere storie tiepide o all’acqua di rose. . . anche se a volte c’è qualche eccesso, o si esagera un po’, lo preferisco comunque a qualcosa di noioso o senza coraggio. Il libro più difficile che ho mai scritto è stato "Blue Eyed Devil" perchè l’eroina intraprende un viaggio emotivo drammatico, ed affronta molte difficoltà e pericoli. Erodavvero esausta e stanca dopo averlo finito, e ho dovuto prendermi parecchi giorni di riposo.
Quando verrò in Italia, ci sono diverse città che voglio visitare, ma inizierei senz’altro con Firenze perché è lì che abita la mia amica Eloisa, e lei me ne ha parlato così tanto. Amo incontrare le mie lettrici e scoprire come vivono, e quali sono state le loro esperinze . . . sono sempre cose nuove ed interessanti per me, e a volte ne ricavo fantastiche idee per le mie storie!
Grazie per le tue domande così riflessive . . . mi sono piaciute molto.
Dear Lisa, I really can’t
Dear Lisa, I really can’t start to tell you how happy I am for this interview. I love your books and I’ve just spent a very satisfying weekend with Blue-Eyed Devil.
Your first book that I read was Suddenly you, and I was really impressed by your style and the quality of your writing, this prompted me to read the Wallflowers, leading me to find one of my all time favourite, Devil In Winter. After reading more of your books, especially your contemporaries, I found amazing the way you can change subject and environment given the reader something new, each time, but still manage to stay true to yourself.
Yet you can always surprise us! I find really thrilling this new series revolving around the Romany culture; I think this is really a daring move, consider how the Roma where viewed in the 19th century, and the difficulties in researching this fascinating but somehow obscure world.
Talking about this, could you please satisfy a small curiosity? Why did you choose to pair Cam Rohan with Anne, a real misfit, instead of sweet but spirited Daisy? I would have loved to see the two together!
I loved both sugar daddy and Blue-eyed Devil, the way you’ve built the stories of liberty and Haven is really compelling, the love story is a part of their life, not the main focus, though really important; I really appreciated the author’s notes at the end of BED, I think that is really important talking about these issues, and popular fiction should deal more often with them. Are you going to write other contemporaries? Maybe about Joe and Jack?
One last question! How important is your friendship with fellow writers in your life and work? In your acknowledgments notes you mention the Squakers and others, do you ask them for advice, confront and comfort? How did they view your stepping into contemporary?
Thanks for your patience!
Doris
per tutte: ragazze, sto
per tutte:
ragazze, sto mandando le domande di Cris e di Paoleletta a Lisa Kleypas.
Sono le ultime due, d'accordo?
Grazie,
MarchRose
ANSWERS FROM LISA
ANSWERS FROM LISA KLEYPAS
Answer to comment # 13 (Andreina)
Dear Andreina (what a beautiful name),
it is a pleasure and honor for me as well! I am so happy to hear that you enjoy my books, and I would love to meet you when I eventually come to Italy. About covers--I am able to give my opinion about what I think would be appropriate, and I think my new publisher St. Martins does a beautiful job. I love rich, intense colors because I think they reflect the emotion and passion I try to put into my writing. My husband definitely influences my books, because he is very masculine, and he also has a great sense of humor, and (he would be embarrassed if he knew I was telling you this!) he is very good at kissing. So I think there is some of him in all my heroes.
Answer to comment # 16 and 17 (Silvietta)
Dear Silvietta,
I am so thrilled by your comments--you are making it difficult for me to stay modest! Thank you so much. So far I have not sold the film rights for any of my books, but I hope someday that one of my contemporary novels might be made into a movie. I have an American reader who has become a very dear friend, and she says that the British actor Richard Armitage could be one of my heroes. And I think Gerard Butler and Clive Owen have the kind of qualities that would work very well for any of my stories. For actresses, I think Kate Winslet or Keira Knightley are wonderful in historical roles.
My husband actually does not read most of my books, because he is a rather modest man, and I think he doesn't want to find out if I put any of our private life into the pages. (So I don't tell him.) He has read "Sugar Daddy," and I think he enjoyed that one, because the heroine of that book, Liberty Jones, is very much like me.
I prefer people on the covers of my books more than landscapes, and my publisher tries to take my preference into account, which makes me very happy. Usually when I am plotting a novel, I start with one character and I try to build a situation around that person. Sometimes when the chemistry between the hero and heroine doesn't feel very intense, I realize that I need to make them more different from each other, to give them a sense of conflict and challenge. So I love to pair opposite personalities, or to give them opposing goals. I usually know before I begin a book if I want to make it darker or lighter, sweeter or sexier. For example, when I wrote Scandal In Spring, the last of my Wallflower series, I knew that because the heroine, Daisy, was a very young and sweet character, the love scenes had to focus more on romance than sensuality. In Lady Sophia's Lover, however, I thought that the maturity of the characters would lead them to have much hotter and more passionate love scenes.
To any aspiring writer, I would say to follow your dream and not be afraid of making mistakes or being rejected! The only failure is not to try. And in the romance novels that I have most loved to read, there is always a passion and intensity that leaps off the page. I don't like reading anything that is tepid or bland . . . even if something is a little over-the-top, or overdone, I prefer that to something that is boring or timid. The most difficult book I have ever written was "Blue Eyed Devil" because the heroine goes on a very dramatic emotional journey, and confronts a lot of difficulty and danger. I was very drained and tired after it was finished, and I needed to rest for several days.
When I go to Italy, I want to visit several cities, but I would definitely start with Florence because that is where my friend Eloisa stays, and she has told me so much about it. I love to meet my readers and find out what their lives are like, and what their experiences have been . . . that is always interesting and refreshing to me, and sometimes I get wonderful ideas for stories!
Thank you for your thoughtful questions . . . I have enjoyed them very much.
Answer to comment # 18 (Raffaella)
Dear Raffaella,
Thank you, now I am giggling too! I came up with the idea for the Bow Street Runner series because I wanted to show a different side of London than the typical ballrooms and estates and soirees. It occurred to me that in exploring the underworld of London, the crime and back streets and the lower classes, I could create a very new kind of hero : a man of action, tough and rugged and a bit rough around the edges. I felt a little like the anti-Jane-Austen . . . and I had so much fun! I think my favorite of the Bow Street Runner heroes was definitely Sir Ross, because he is so solitary and inwardly passionate, and authoritative, and a bit eccentric. I have always loved the idea of a man who is very self-controlled in public, but behind closed doors, absolutely unrestrained.
Answer to comment # 20 (Cristiana)
Dear Cristiana,
I can't express how happy you have just made me . . . thank you for such a beautiful compliment.
Unfortunately "Prince Of Dreams" never turned out the way I had hoped . . . in the middle of writing it, I had a tug-of-war with my editor over the plotting, and after the compromises we both made, the story did not fit together in a way that satisfied me at all. So if I could write it over again, I would remove the time-travel elements, and focus only on the love story between Nikolas and Emma.
I get ideas from many different sources, from friends and music and daydreams . . . but it always starts with a character, and trying to understand what kind of journey I want him or her to go on . . . and how real love could change a person's life and alter all the choices they make. When I started to plot "Lady Sophia's Lover," I had one main idea in mind, and that was to portray a completely honorable hero. At the time, I was tired of reading books about rakes and dishonorable heroes, but I had some friends who said that they didn't think a truly nice, moral, thoroughly good hero could be as sexy as a "bad boy." So I set out to prove them wrong . . . and they told me afterward that Sir Ross was one of the sexiest heroes I had ever created. I think they found his celibacy to be quite intriguing . . . maybe we women like the idea of being too alluring for a man like Sir Ross to resist!
comment nr. 29 (Cris) Lisa
comment nr. 29 (Cris)
Lisa Kleypas - wow!
thank you so much for this beautiful interview, and thanks to Maria Rosa for asking such interesting questions :)
Dear Lisa, in my life I read plenty of romance novels, but I have seldom met such wonderful heroines as the ones you succeed in creating at every book.
I'd like to ask you how you can make them so charming and worth of our admiration and at the same time not mushy at all, as it's unfortunately too often the case in romances.
What is your secret?
One again many compliments, and thanks for keeping gifting us so many enchanting hours of exquisite sweetness.
xxx
Cris
comment nr. 30 (Paoleletta)
That's wonderful news!!! Lisa Kleypas! thanks you so much girls for this unbelievable opportunity !
And my complimetns to Lisa! I simply adore your writing and your ability to create magic with your stories . Each time I read one of your books I know that I'll be in a different, beautiful world until the story is over, and coming back to real life afterwise will be hard ! :)
I have only two simple questions: which heroine, and which hero are your favorite ones?
Thanks a lot,
Paoleletta
Che meraviglia!!! Lisa
Che meraviglia!!! Lisa Kleypas! Grazie veramente alle ragazze che sono riuscite a portarci questa chicca.
E complimenti a Lisa! Mi piace moltissimo la tua scrittura e la tua capacità di creare delle "magie". Ogni volta che leggo un tuo libro so che resterò in un altro bellissimo mondo fino alla fine, e il ritorno alla realtà sarà sempre duro!^__^ Io ho due semplici domande: quale eroina preferisci? e quale eroe?
Paoleletta
Lisa kleypas, Wow! Grazie
Lisa kleypas, Wow!
Grazie mille per questa bellissima intervista, con le domande che hai fatto M.Rose è stato facile farsi un idea precisa della grande Lisa, veramente brava ^___^.
Cara Lisa, negli anni ho letto molti romanzi, ma raramente ho incontrato eroine splendide come quelle che tu sai creare.
Vorrei chiederti come riesci a renderle attraenti e profondamente ammirevoli senza farle scadere nell'irritante buonismo che purtroppo affligge molte eroine dei romance.
Qual è dunque il tuo segreto?
Ancora tanti complimenti e grazie per averci regalato ore di raffinata dolcezza.
Baci
cris
DA LISA KLEYPAS Risposta al
DA LISA KLEYPAS
Risposta al commento # 2 ( Airel81 )
Caro Airel81,
Grazie. . . se deciderai di provare uno dei miei libri, spero che ti piacerà!
Risposta al commento # 3 ( Naan )
Cara Naan,
Che commenti gentili – ti ringrazio moltissimo, mi hai fatto sorridere! Ti racconto come ho incontrato mio marito . . . Uscivo da qualche mese con un’altra persona, un uomo molto simpatico e gentile. Ma era troppo passivo per i miei gusti, non aveva mai una propria opinione su niente, e non era il tipo di uomo su cui sentissi di poter contare. Alla fine ho rotto con lui, ma mi sentivo un po’ in colpa per questo, perché era una persona molto dolce. Così un giorno, mentre stavo chiacchierando con la mia amica Cristi, lei mi disse di avere un fratello alto, bello, biondo, di nome Gregory, e che lui stava per venire a trovarla. Lei ci presentò, e io mi sentii subito molto attratta da lui, e gli diedi il mio numero di telefono. La sera dopo lui mi chiamò, e chiacchierare con lui fu così meraviglioso che mi scappò detto, "Vorrei che potessimo chiacchierare così ogni sera per sempre!" E lui mi disse, "Possiamo farlo." E meno di un anno dopo, eravamo sposati.
Concordo coi tuoi commenti sui pionieri. . . erano persone notevoli, e sarebbe probabilmente una storia molto avventurosa ed eccitante. Me lo terrò in mente nel caso avessi bisogno di idee in futuro!
Risposta al commento # 5 ( Hatshepsut81 )
Cara Hatshepsut,
Se posassi per una copertina, sarebbe sicuramente insieme a mio marito . . . non credo che sopporterebbe di vedermi posare con un altro! Ma mi piace così tanto scrivere romanzi, che sono più che felice di lasciare che altre donne posino come modelle.
Quando ho partecipato al concorso di Miss Massachusetts, la mia ambizione era comunque quella di essere una scrittrice. Una delle ragioni per cui mi sono iscritta era che non mi sono mai sentita particolarmente bella, e pensavo che, forse, se avessi imparato come camminare e vestirmi e truccarmi, avrei finalmente acquisito fiducia nel mio aspetto. Ma, ironicamente, la cosa che ho imparato è stata che anche dopo che ho vinto un premio e qualcuno mi ha messo una corona sulla testa, ero ancora consapevole di tutte le mie imperfezioni . . . di quant’ero piccola di statura, quant’era grosso il mio naso, difetti del genere. E finalmente mi sono resa conto che la sensazione di essere belle non era un qualcosa che mi sarebbe potuta arrivare dall’esterno . . . viene dal diventare la persona che sei destinata ad essere. Penso che sia la fiducia in se stesse a rendere bella una donna. E amare gli altri, e trovare un lavoro che ti dia soddisfazioni . . . sono tutte cose che ti appagano, e ti danno la radiosità della gioia. Mi sento più bella ora che sono una donna di mezz’età di quand’ero una ventenne.
Risposta al commento # 7 (Susa)
- Molti dei suoi libri sono in cima alle classifiche di preferenza, in particolar modo “Dreaming of you”(Sognando te) è considerato il suo capolavoro. Lei è d'accordo? A quale libro è legata di più?
Cara Susa,
Che tesoro che sei, grazie! "Dreaming Of You" avrà sempre un posto speciale nel mio cuore perchè è stata la prima volta in cui ho osato scrivere una love story che aveva come protagonista un eroe non dell’aristocrazia. Quando considero il libro adesso, vedo dei lati dello stile che mi piacerebbe raffinare e migliorare un po’ . . . ma penso che quel libro abbia segnato il momento in cui ho preso fiducia in me stessa come scrittrice e ho scritto qualcosa di interamente mio, anziché cercare di imitare lo stile di qualcun altro. Di tanto in tanto, quando scrivo un libro, avverto un intenso collegamento con la storia ed i personaggi, ed alcuni brani sembrano scaturire direttamente da qualche zona del mio inconscio. "Dreaming Of You" è stato uno di quei libri. Poi ci sono stati "Again The Magic" e "Devil In Winter" , e anche "Blue Eyed Devil."
- Ha mai pensato di ambientare i suoi romanzi nel West, o nel periodo del Medioevo?
Effettivamente ho pensato alla possibilità di usare ambientazioni diverse per le mie storie . . . mi piacerebbe scrivere un libro ambientato nell’America delle colonie o dell’epoca Vittoriana, e se riuscissi mai a trovare tutto il tempo necessario per fare le ricerche, sicuramente il Medio Evo! L’epoca dei pionieri mi intriga parecchio . . . credo di non aver letto un libro con quell’ambientazione da un bel pezzo, ormai.
Risposta al commento # 8 (Maristella)
Cara Maristella,
Grazie, sono felice che ti sia piaciuto "Somewhere I'll Find You." Per quanto riguarda le serie . . . Mi ha fatto davvero piacere che le mie Wallflowers abbiano avuto successo negli USA, soprattutto perchè il tema di fondo di tutti e quattro i libri era il potere dell’amicizia tra donne. Mi è piaciuto tantissimo il fatto di poter mostrare donne che si supportano a vicenda, che scherzano tra di loro, affrontando insieme tutte le sfide della vita, ed in questa cornice, le storie d’amore sembrano acquisire una dimensione aggiuntiva ed una dolcezza tutta speciale. Fai un’ottima osservazione circa i personaggi secondari . . . è molto facile che “rubino la scena”, soprattutto quanto il libro è affollato di personaggi che vengono dai libri precedenti! A volte mi ritrovo a lottare con questa difficoltà, perchè amo parecchi dei miei personaggi secondari. Ma cerco sempre di ricordarmi che l’obiettivo della storia è mostrare l’amore e l’intimità tra i due protagonisti. E’ questo l’unico modo perchè un romance dia veramente soddisfazione.
Risposta al commento # 10 (Tiziana)
Grazie, Tiziana, sei un tesoro!
Ringrazio Lisa Kleypas per
Ringrazio Lisa Kleypas per aver risposto così velocemente alle nostre domande, e anche alle ragazze del blog che hanno avuto la grande pazienza di tradurre!
Susa
Oh! Lisa quanto mi piace
Oh! Lisa quanto mi piace Ross.
Grazie, grazie e ancora grazie !
Bacioni
Cristiana
@ Maria Rosa: DUE copie ! L'
@ Maria Rosa:
DUE copie !
L' edicolante mi ha guardato, sul viso un' espressione di estrema pazienza e mi ha detto:
"Signora ha preso due libri uguali" ed ha sogghignato, come dire "che stonata questa !!"
Io l'ho guardato, anch'io sogghignando, e gli risposto:
"Lo so, lo so" ben sapendo che una SOLA copia di Ross Cameron non mi sarebbe bastata !
AH!AH!AH! Avrei voluto avere una macchina fotografica per immortalare l' espressione dell' edicolante !!! AH!AH!AH!
Bacioni
Cristiana
p.s.
Ieri ho iniziato a leggere la 1° copia, quella dedicata alla "lettura": GRANDE TRADUZIONE!
Ho già iniziato a fare "le orecchie" nei passaggi più belli del libro !
FROM LISA KLEYPAS Answer to
FROM LISA KLEYPAS
Answer to comment # 2 ( Airel81 )
Dear Airel81,
Thank you . . . if you try one of my books, I hope you will enjoy it!
Answer to comment # 3 ( Naan )
Dear Naan,
What kind comments--thank you so much, you have made me smile! I'll tell you how I met my husband . . . I was going out with another man for a few months, a very nice and gentle man. But he was too passive for me, he never had opinions about anything, and he was not the kind of man I could depend on. I finally broke up with him, but I felt a little guilty about it, because he was very sweet. So I was talking to one of my friends named Cristi, and she told me that she had a tall, handsome, blond brother named Gregory, and he was coming to visit her. She introduced us, and I was very attracted to him, and I gave him my telephone number. The next night he called me, and I had such a wonderful time talking to him that I burst out with, "I wish we could talk like this every night forever!" And he said, "We can." And less than a year later, we were married.
I agree with your comments about pioneers . . . they were remarkable people, and it would probably be a very adventurous and exciting story. I will keep that in the back of my mind in case I need ideas for the future!
Answer to comment # 5 ( Hatshepsut81 )
Dear Hatshepsut,
If I did pose for a cover, it would definitely be with my husband . . . I don't think he would tolerate me posing with anyone else! But I enjoy writing the novels so much, I am more than happy to leave the modeling to other women.
When I was in the Miss Massachusetts competition, my ambition was still to be a writer. One of the reasons I entered was because I had never felt very beautiful, and I thought that maybe if I learned how to walk and dress and put on makeup, I would finally have confidence in how I looked. But ironically, the thing I learned was that even after I won an award and someone put a crown on my head, I was still aware of all my imperfections . . . how short I was, the size of my nose, those kinds of flaws. And I finally realized that feeling beautiful was not going to come from the outside . . . it is from becoming the person you are meant to be. I think confidence makes a woman beautiful. And loving other people, and finding work that satisfies you . . . all that fulfills you, and gives you the glow of happiness. I feel more beautiful now as a middle-aged woman than I did as a young woman in my twenties.
Answer to comment # 7 (Susa)
- many of her books are at the top of readers' polls, and especially Dreaming of you is considered by many people as her masterpiece. Does she agree? In all the books she wrote so far, which is the one she is more fond of ?
Dear Susa,
You are so sweet, thank you! "Dreaming Of You" will always have a special place in my heart because it was the first time I dared to write a love story featuring a non-aristocratic hero. When I look at it now, I see parts of the writing that I would like to polish and make a little better . . . but I think that book marked the moment when I became confident as an author and wrote something purely my own, instead of trying to imitate someone else's style. Every now and then when I write a book, I feel an intense connection to the story and characters, and long passages seem to come straight from a place in my unconscious. "Dreaming Of You" was one of those. "Again The Magic" and "Devil In Winter" were others, and also "Blue Eyed Devil."
- have she ever thought of choosing as settings for her books pioneers' times, or the Middle Ages?
I have thought using different settings for my stories . . . I would love to write a book set in Colonial or Victorian America, and if I could ever find the time to do all the research, definitely Middle Ages! Pioneers' times is really intriguing . . . I don't think I've read one of those in a long time.
Answer to comment # 8 (Maristella)
Dear Maristella,
Thank you, I'm so glad you enjoyed "Somewhere I'll Find You." About series . . . I was so happy that my Wallflowers were successful in the US, especially because the overriding theme of all four books was the power of female friendship. I loved showing women supporting each other, joking with each other, facing all the challenges of life together, and in this framework, the love stories seemed to have an extra dimension and sweetness. You make a very good point about secondary characters . . . it is very easy for them to steal the focus of the story, especially when the book is crowded with people from previous books! I struggle with this issue sometimes, because I love so many of my secondary characters. But I try to remember always that the point of the story is to show the love and intimacy between the two main characters. That is the only way for a romance novel to be truly satisfying.
Answer to comment # 10 (Tiziana)
Thank you, Tiziana, you are a dear!
mariarosa solo tu potevi
mariarosa solo tu potevi rendere il mio messaggio piu divertente di quanto sia in realta grazie!!!!!
ragazze grazie della vostra
ragazze grazie della vostra partecipazione, siete state incredibili !
abbiamo tradotto tutto e in serata mandiamo a Lisa Kleypas anche quest'ultima "ondata" di domande.
Poi aspettiamo fiduciose le risposte :-)
PS : due cose al volo che non scriverò a LK:
@ Silvietta
hai fatto praticamente una seconda intervista... wow!
@ Cristiana:
grandissima come sempre ! mi sono quasi commossa...
Ma quante copie hai comprato del libro, poi ? ;-)
translation of comment # 20
translation of comment # 20 (Cristiana)
When I received the blog's newsletter with the terrific news of the interview to Lisa Kleypas I thought at once :
“Oh my Lisa Kleypas! the author of LADY SOPHIA’S LOVER ! My top DIK! What may I ask her? Should I be right in front of her, what question might I ask her?
Well dear Lisa, I'd blush for the emotion and tell you with my poor English :
“Your Books are fantaaaaaastic”
and then I'd ask you, why in PRINCE OF DREAMS Nikola falls in love with Emma only after having felt in love with Emma's ancestor? Don't you think of this as a “betrayal” of a sort? From where do you get the ideas for your characters, for your stories? Suddenly, when you are waiting in line at the post office or while shopping in a commercial center ?By seeing a couple walking down the road? From something you read or from a movie you see? Where did the love story between Ross and Sophia come from? Ross “the monk”, Sophia “the daring girl” …. two totally different characters, as you told in the interview, but so alike, so indispensable to each other.
If I have to imagine the two legendary apple halves which joined together give a perfect whole, I cannot think of anybody else than of Ross and Sophia.
I don't know what makes a book magical or unique to me, but I know for sure that LADY SOPHIA’S LOVER is the first book I'd bring with me on a desert isle.
Thank you Lisa, thank you so much for having written a book which helps me in all those moments when I'm feeling sad and everything looks ordinary.
xxx
Cristiana
Quando mi è arrivata la
Quando mi è arrivata la newsletter con la strepitosa notizia dell ‘intervista a Lisa Kleypas ho pensato subito :
“Oddio Lisa Kleypas! L’ autrice di LADY SOPHI’S LOVER ! Il mio SUPER-DIK! Cosa posso chiederle? Se fosse qui davanti a me che domande le farei? .
Bè, mia cara Lisa ti direi, rossa in viso per l’ emozione ed usando il mio inglese scolastico :
“Your Books are fantaaaaaastic” e poi ti chiederei perché in PRINCE OF DREAMS Nikola s’ innamora di Emma solo dopo che si è innamorato dell’ antenata di Emma? Non ti sembra un “tradimento” ? Da cosa nascono i tuoi protagonisti, le tue storie? Improvvisamente, mentre sei in coda in posta o a far la spesa?Da una coppia che vedi per strada? Da una storia che leggi o da un film che vedi? Come è nata la storia di Ross e Sophia? Ross “il monaco”, Sophia “la ragazza che ha osato” …. due personaggi, come dicevi tu nell’ intervista, completamente differenti, ma cosi’ “simili”, cosi’ “necessari” uno all’altra. Ecco se devo immaginare le fantomatiche due mezze mele che formano un tutt’ uno perfetto, non posso che pensare a Ross e Sophia.
Non so cosa rende magico un libro per me, non so cosa lo rende unico, ma so di sicuro che LADY SOPHIA’S LOVER è il primo libro che porterei su di un' isola deserta.
Grazie Lisa, grazie per aver scritto un libro che mi aiuta nei momenti in cui mi sento triste e in cui tutto mi sembra routine.
Un grosso, grosso bacione.
Cristiana
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comment # 13 (Andreina)
oh my Lisa Kleypas ???
I'm in awe, I'm so thrilled after reading this wonderful interview!!!
dear Lisa, I beg your pardon in advance for talking to you in such familiar terms, I agree with Naan , you're beautiful and from what I read you also have a rugged husband...that' s not bad ! :)
I love your books, I bought and read all those which have been translated in Italy so far, they are wonderful ! I'll buy all next ones as soon as released - no doubt about that.
I love strong heroes, and in your books I can have plenty of them!
The covers and stepbacks of your books are beautiful, have you any voice in choosing them?
Are you taking inspiration from your relationship with your husband while writing a book ? I mean, is your husband an inspiration source for you?
Finally as Naan already said, if you ever come in Italy, I'd love to meet you, I live in Sardinia but I cannot swim, funny isn't it? to meet you I'm ready to catch a raft, a plane, an aerostat, a ship, a dinghy....anything! !!
Thank, it has been a pleasure and a honor to know you !
comment # 15 (Cristiana)
Ladies, ten minutes of silent contemplation :
LISA KLEYPAS.
comment # 16 and 17 (Silvietta)
I still have to read the interview, I have just bought the book which includes it but I cannot prevent myself from writing at once something about this terrific Author. She is one of the greatest authors in the world, two of her books are on the first and second place in my DIK list, you cannot imagine how thrilled I am to know that she might soon stop by and reply to some of our questions.
I'll be back soon to ask my questions, but since now I want to thank Lisa Kleypas, her writing style is exemplar and daydreaming while reading her books is so easy that it's hard to stop reading even when you get to the last page.
I'd really like immensely to have the opportunity of meeting her one day, even if just for asking her to sign the books I have.
Thanks once again, I'll be back in a while with my (hopefully) interesting questions! :)
Silvietta
Here I am again, I have just finished reading the interview. I totally agree about the fact that an author is for a book a bit what a director is for a movie - imho Lisa Kleypas's magic is much more than writing sensational sentences, is the ability to make people totally forget where they are because they find themselvessuddenly plunged in a different dimension. Until you have finished the book you simply cannot read or see anything else. I am a daydreamer since I was a teenager, but daydreaming following Lisa's cues is really an unforgettable experience.
Here are my first questions:
1) Did anybody propose you, or have you ever thought yourself to make a movie out of any of your novels?
2) If yes, which one you'd like to see on screen and, most important, have you ever thought of specific actors, famous or not, which could play your characters?
Another point of the interview I found very interesting is the one about your relationship with your husband and the differences between the two of you .
On that respect:
1) Is your husband reading your books before they are released ? if it's the case, lucky him :)
2) If he usually reads your books, which is his favorite one? has he ever told you: "How funny, this character looks just like me!" :)
I especially loved when you said that you'd like to re-write some scenes of your earlier books, but you are not doing that since those books are part of a different period of your life.
I also agree with the way you modified your heroines, from defenseless beings to women with a character... by sure it's a necessary change to grab modern women's interest, even when talking about past ages.
Speaking about heroines, I'd love to ask you:
1) With which of your heroines do you feel to share the most?
I always had a great interest for the graphics of books' covers, probably it's the first thing which captures people's attention. In fact I'm a passionate of cover art and I am an amateur graphic artist.
So here are my questions:
1) Are the covers of your books chosen by you or by your publisher?
2) Which kind of covers do you prefer for your books, generally speaking? People, ladscapes, other...?
Form a general standpoint:
1) Which facts or situations are usually the starting points of your stories?
2) What would you recommend to a young reader which is thinking she'd like to be a writer?
3) Which are according Lisa Kleypas the basic ingredients to write a worthwhile romance ?
4) Which was the touighest work you have ever done for one of your books?
Since I have read you's like to know Europe a bit better, and especially Italy:
1) Which are the Italian cities you'd like to visit?
2) What would you like to know about your Ireaders should you ever meet them (besides what they think of your books, of course)?
I stop here even if my curiosity even if as curious as i am i could go on forever, but I'm sure translating all this will be already lots of work .
Thanks to Lisa Kleypas and to the bloggers for the opportunity you have given us.
Thanks a lot
Silvietta
comment # 18 (Raffaella)
oh my, you want to see me dead today girls ! Lisa Kleypas! (Raffaella giggling stupidly)
okay I'll try to brace myself, first of all my compliments to Lisa, so far I have read only "L'alba dei sogni" ( Where dreams begin) and now I have just started the Bow Street Runners series ( Raffaella smiling even more stupidly ). I'd love to ask Lisa a question, she really looks like a very kind and nice and beautiful person.
From where did the idea of a saga about Bow Stree Runners come, and who was the inspiration for your characters in this series?
Thanks in advance,
Raffaella
oddio ragazzevoi volete
oddio ragazzevoi volete vedermi morta!lisa kleypas!!!!!!!!!!!(sorrisino ebete contemplativo)
ecco mi ripiglio innanzitutto volevo farle i miei complimenti putroppo io ho letto solo l'alba dei sogni e ora sto seguendo la saga dei poliziotti di bow street(sorrisino a 87 denti tipo vampiro)volevo fare una domanda alla sig kleyplas che oltre ad essere molto disponibile e simpatica e anche molto bella.
cosa ti ha spinto a scrivere una saga sugli agenti di bow strett e a chi ti sei ispirata per i protagonisti maschili e feminili?
grazie fin da ora raffaella
Ho finito in questo istante
Ho finito in questo istante di leggere l'intervista e mi trovo particolarmente d'accordo sull'affermazione che l'autrice di un libro è un pò come un regista per un film, secondo me più che scrivere delle frasi ad effetto, la magia più grande della Kleypas è quello di farci completamente dimenticare di ciò che ci circonda perché siamo completamente catapultati in un'altra dimensione. Fino a quando non termini un libro non sei in grado di leggere o vedere altro. Io sogno ad occhi aperti da quando sono una adolescente, ma sognare con gli spunti che ci fornisce questa autrice è davvero una cosa indimenticabile.
La mia prima domanda è questa:
1) Le è mai stato proposto, o ha mai pensato, di trarre dei film da qualche suo libro?
2) Quale le piacerebbe in particolare vedere sul grande schermo e, soprattutto, ha mai pensato a degli attori, famosi o meno, che potrebbero interpretare i suoi personaggi scritti?
Altro passo dell'intervista che ho trovato interessante riguarda il suo rapporto con il marito e le differenze tra loro.
Mi chiedevo in proposito:
1) Suo marito legge mai i suoi scritti in anteprima ? (se lo fa, persona estremamente fortunata!!^_^)
2) Se legge i suoi libri, ne ha uno preferito? Soprattutto, ha mai esclamato: "che curioso, questo personaggio mi somiglia molto!" :D
Mi è piaciuto in particolare la parte in cui ha affermato che molto probabilmente cambierebbe alcune scene dei suoi vecchi libri, ma che non lo fa perché comunque quegli scritti appartengono ad un altro periodo della sua vita.
Soprattutto sono d'accordo con l'aver modificato la visione dell'eroina, da indifesa a donna di carattere... assolutamente un cambiamento necessario per interessare una donna moderna, pur parlando di epoche lontane.
Visto che siamo in tema, mi chiedo....:
1) A Lisa Kleypas con quale delle sue eroine trova più punti in comune?
Ho sempre trovato molto interessante la grafica della copertina di un libro... a volte è la prima cosa che riesce ad attirare l'attenzione. In particolare, sono una appassionata che si diletta spesso con questa arte tramite il pc.
Mi chiedevo:
1)Le copertine vengono scelte da lei o dal suo editore?
2)Che tipo di copertine preferisce per i suoi libri in genere? Predilige persone oppure semplicementi paesaggi?
Adesso delle domande generiche:
1)Quali sono i fatti o le situazioni da cui trae maggiormente spunto?
2) Cosa consiglierebbe ad una giovane lettrice che vorrebbe cimentarsi con la scrittura?
3) Quale sono gli ingredienti fondamentali perché un romanzo risulti essere davvero interessante secondo Lisa Kleypas?
4) Qual è stato il lavoro più duro che ha fatto per un suo libro?
Visto che le piacerebbe conoscere il nostro continente, ed in particolare il nostro Paese:
1) Quale sarebbero le città che le piacerebbe visitare in Italia?
2) Cosa le piacerebbe conoscere delle sue lettrici se dovesse un giorno incontrarle (a parte ovviamente i commenti sui propri libri)?
Mi fermo anche se la mia curiosità andrebbe avanti all'infinito, ma comprendo che tradurre il tutto deve già essere un'ardua impresa.
Ringrazio per la possibilità che ci state dando, sia alla signora Kleypas, sia a chi gestisce il blog.
Grazie ancora
Silvietta
Devo ancora leggere
Devo ancora leggere l'intervista, ho appena acquistato il libro su cui è riportata e già non riesco a frenarmi di scrivere due righe su questa Autrice con la A maiuscola. Per me è una delle più brave, due dei suoi libri sono già ai primi due posti dei miei libri preferiti in assoluto, quindi potete immaginare l'eccitazione di apprendere che molto probabilmente passerà a rispondere a qualche nostra domanda. Tornerò in seguito per sottoporre le mie di domande, ma per il momento volevo dire grazie alla signora Kleypas, il suo modo di scrivere mi è di grande esempio e sognare con i suoi romanzi è talmente facile che si fa fatica a smettere anche se le pagine di un libro sono terminate.
Mi piacerebbe moltissimo un giorno poterla incontrare di persona, anche solo per farmi autografare le copie dei libri che ho.
Ancora grazie e ci vediamo sicuramente con delle domande, spero interessanti, per lei! ^_^
Silvietta
Dieci minuti di muta
Dieci minuti di muta contemplazione :
LISA KLEYPAS.
TRANSLATION COMMENTS comment
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comment # 2 ( Airel81 )
obviously from now on Lisa's books will be on my auto-buy list... I have never read any of her books so far, I have to rectify this at once: she really looks like an interesting person.
comment # 3 ( Naan )
Wonderful interview!
In addition of being a terrific author, Lisa is also a very interesting (and beautiful!) woman, and I have to admit that after reading the interview I am now curious about what she has told of her husband, Gregory. If possible I'd really, really like to know how they did meet and fall in love :)
And finally, dear Lisa, I would really enjoy reading in future a novel of yours centered about pioneer life... if it's certainly true that the English aristocratic system made difficult for a common-born man to force his way into high society, it's also true that your pioneers fighted against any kind of adversity, and I have a deep respect for their courage, their strength and spirit of sacrifice- at this point I think it's evident I am deeply fond of that historical period
Thanks Lisa for this wonderful interview, I hope to be able to meet you when you visit Italy, don't forget to let us know!
comment # 5 ( Hatshepsut81 )
I have read only one of Lisa's book so far and loved it. I cannot wait reading Lady Sophia's lover.
I'd have two questions to ask the author:
- Would she pose for one of her books' covers, alone or together with her husband ? if alone, which cover model would she choose to pose with?
- I have also read that she won Miss Massachussetts' competition, when she decided to partecipate did she hope to become a top-model, a professional singer or an actor?
Thanks in advance for your replies, and thanks to the bloggers who made the interview possible.
comment # 7 (Susa)
First of all my compliments to March Rose for this interview, it's really splendid !
By Lisa Kleypas so far I have read "L'alba dei sogni" (Where dreams begin), Sugar Daddy, "Ti amerò per sempre" (Someone to watch over me) and right now I'm reading "Sognando te" (Dreaming of you). I was so impressed by Lisa's writing style that I decided to try reading directly in English "Secrets of a summer night".
So the Wallflowers' series will be soon translated in Italy! WOW!!! Any news about an Italian translation of Blue eyed devil?
I'd also like to ask Lisa a couple of questions:
- many of her books are at the top of readers' polls, and especially Dreaming of you is considered by many people as her masterpiece. Does she agree? In all the books she wrote so far, which is the one she is more fond of ?
- have she ever thought of choosing as settings for her books pioneers' times, or the Middle Ages?
Thanks a lot in advance,
Susa
comment # 8 (Maristella)
First of all my complimenti to Lisa Kleypas, since the moment I read her novel "Voglio ritrovarti" (Somewhere I'll find you) she's one of my favorite romance authors. About her series, I'd like to ask her if in the US they have been appreciated by readers, since recently so many authors are writing series, and if yes, what is in her opinion the reason of series' success from a general standpoint. Personally I think it's nice to see an interesting secondary character of a previous novel getting his own story and his own book (see for instance Derek Craven - a character I adore - or Logan Scott in Because you're mine), but I feel slightly disturbing having more than three novels featuring the components of the same family, imho when they keep on appearing in all books of a series as secondary characters they steal a lot of pages from the romance of the h/h couple, which should be the center of the book. What is Lisa's opinion about this ?
comment # 10 (Tiziana)
I'd like to thank Lisa Kleypas for this beautiful interview, and also for the wonderful excerpt she gave us the possibility of reading, I enjoyed it immensely!!
So far I have read only "L'Alba dei Sogni" (Where dreams begin), and the protagonists of this story conquered my heart ( especially the hero, to tell you all the truth!). Now I'm eagerly waiting to read "L'Amante di Lady Sophia " (Lady Sophia's lover), I have read wonderful things about this novel...
Tiziana
Santo Cielo la
Santo Cielo la Kleypas??????????
che emozione, sono veramente felice di questa bellissima intervista!!!
cara Lisa ti do del tu, sono d'accordo con naan , sei veramente bella e a quanto pare hai pure un marito mascolino ...il che non guasta!!!! ^_^
adoro i tuoi libri, quelli editi in Italia li ho comprati e letti , bellissimi!!!gli altri che usciranno li comprerò a occhi chiusi.
mi piacciono i personaggi maschili forti, e tu accontenti i miei gusti.
le cover dei tuoi libri sono molto belle , hai voce in capitolo in questa scelta?
prendi spunto dal rapporo con tuo marito per scrivere un libro ? ovvero: tuo marito è fonte d'ispirazione per te?
infine mi assoccio a naan , se verrai in italia, mi piacerebbe conoscerti di persona, io vivo in Sardegna e non so nuotare buffo no? ma per poterti conoscere pure la zattera prendo!!!! aerero , mongolfiera, nave, canotto....qualsiasi cosa!!!
è stato un immenso piacere oltre che un onore conoscerti come persona!!!
Ragazze la Kleypas si è
Ragazze la Kleypas si è collegata, è disponibile a rispondere alle nostre domande.
per tutte: ho visto che Lisa
per tutte: ho visto che Lisa non si è ancora collegata, ma non preoccupatevi, ho già tradotto tutte le vostre domande e tra poco gliele mando.
Appena risponderà, ovviamente vi informo.
@ Airel81
confermo, Lisa è davvero una persona eccezionale. Laureata, intelligente, colta, bella, elegante, raffinata, di successo ... ci sarebbe di che far perdere il senso delle proporzioni a molta gente, ma lei invece è rimasta davvero semplice, disponibile e alla mano come credo ( e spero ) traspaia dall'intervista, nonostante abbia mille impegni e sia sempre indaffaratissima - v. in questi giorni ad esempio!
Conoscerla, anche solo virtualmente, per me è stata una bellissima esperienza.
E oltre ad essere una donna davvero in gamba, è anche una fantastica scrittrice, che mi permetto di consigliare caldamente a tutti/e coloro che non avessero ancora provato i suoi libri.
PS: grazie di averci linkate! ricambiamo a brevissimo :-)
Volevo rigraziare Lisa
Volevo rigraziare Lisa Kleypas per la bellisima intervista, e anche per il bell'estratto che ci ha dato la possibilità di leggere, mi è piaciuto molto!!
Di quest'autrice ho letto solo L'ALBA DEI SOGNI, e devo dire che i due protagonisti sono due personaggi che mi hanno conquistato( più lui che lei , a dire la verità!).Ora aspetto con ansia di leggere L'AMANTE DI LADY SOPHIA,ne hanno palrato molto bene...
Tiziana
Chiedo scusa, mi sono
Chiedo scusa, mi sono dimenticata di entrare come utente registrata. Il quesito sulle saghe è mio.
Innanzitutto complimenti a
Innanzitutto complimenti a Lisa Kleypas che, da quando ho scoperto con il romanzo Voglio ritrovarti (Euroclub = Somewhere I'll find you), è una delle autrici romance preferite. Riprendendo la domanda che le è stata fatta sulle saghe, vorrei chiederle se negli USA hanno avuto grande successo, visto che ultimamente tante autrici scrivono romanzi in serie, e in caso affermativo, quale pensa sia il motivo. Personalmente trovo che sia bello rivedere un coprotagonista interessante con la propria storia (per esempio la storia di Derek Craven - personaggio che io adoro - oppure Logan Scott in Because you're mine), ma trovo un pò seccante quando ci sono più di 3 romanzi con protagonisti di solito i componenti di una stessa famiglia, che occupano molte pagine ricomparendo in tutti i romanzi e togliendo - secondo me - spazio alla storia d'amore che dovrebbe essere il fulcro del libro. Lei che ne pensa?
Innanzitutto complimenti a
Innanzitutto complimenti a March Rose per l'intervista, davvero splendida!
Di Lisa Kleypas ho letto L'alba dei sogni, Sugar Daddy, Ti amerò per sempre e proprio adesso sto leggendo Sognando te, e lo stile dell'autrice mi ha colpito così tanto che ho deciso di provare a leggere in inglese proprio con un suo libro, Secrets of a summer night.
Ho letto che verrà pubblicata la serie delle Wallflowers! WOW!!!*_*
Si sa qualcosa d un'eventuale edizione italiana di Blue eyed devil?
Volevo farle un paio di domande:
- Molti dei suoi libri sono in cima alle classifiche di preferenza, in particolar modo Dreaming of you è considerato il suo capolavoro. Lei è d'accordo? A quale libro è legata di più?
- Ha mai pensato di ambientare i suoi romanzi nel West, o nel periodo del Medioevo?
La ringrazio anticipatamente.
Susa
ragazze, Lisa Kleypas è
ragazze, Lisa Kleypas è molto presa in questi giorni, e non ci ha garantito di riuscire a collegarsi a internet, ci proverà ma non è sicuro. Infatti se vedete non abbiamo messo in questo post la frase che mettiamo di solito quanto le autrici sono on-line, cioè di fare pure domande perchè l'autrice risponderà.
Noi ovviamente manderemo lo stesso a Lisa le traduzioni dei vostri commenti, ma tenete presente che difficilmente riuscirà a rispondervi in tempo reale.
Se si collegherà, però, ovviamente ve lo faremo sapere subito :-)
MarchRose
Per ora ho letto un solo
Per ora ho letto un solo romanzo di quest'autrice e mi piace. Non vedo l'ora di ricevere L'amante di Lady Sophia. ^_^
Intanto ho due domande:
Poserebbe da sola o con suo marito per la copertina di uno dei suoi romanzi? Se da sola con quale cover model?
Ho letto che ha vinto il titolo di Miss Massacchussetts quando ha scelto di partecipare sperava di diventare una top-model, una cantante o una star?
Grazie per la cortesia nel rispondere alle mie domande e a chi ha reso possibile questo tuo intervento. ^_^
@ Airel81 se vuoi vedere la
@ Airel81
se vuoi vedere la videointervista alla Kleypas rilasciata a Romance Novel TV -- di cui abbiamo trascritto contenuto e traduzione, ecco il link
http://romancebooks.splinder.com/post/16915770#comment
Splendida intervista! Oltre
Splendida intervista!
Oltre ad essere una bravissima scrittrice, Lisa è anche una donna molto interessante (e molto bella!), e non nego di essere rimasta moolto incuriosita da quanto ha raccontato di suo marito Gregory.
Se mai le fosse possibile, mi piacerebbe davvero tanto, tanto, tanto che ci raccontasse come si sono conosciuti e come si sono innamorati :-)
E poi, cara Lisa, mi piacerebbe molto poter leggere in futuro, un tuo romanzo sui pionieri... se è vero che nell'ambito dell'aristocrazia inglese era più difficile per un uomo comune farsi strada, è anche vero che i vostri pionieri hanno lottato contro ogni genere di avversità, e io personalmente ho un grande rispetto per il loro coraggio, la loro tenacia e i loro sacrifici, (non dirò che ho una passione sfrenata per quel periodo... he he)
Grazie Lisa per questa meravigliosa intervista, spero di conoscerti di persona quando verrai in Italia, non dimenticare di darcene notizia!
ovviamente entra di diritto
ovviamente entra di diritto nella mia lista della spesa... non ho mai letto nulla di suo, ma dovrò rimediare: sembra una persona davvero interessante.
Buongiorno a tutte/i :)
Un'informazione per
Un'informazione per tutte:
Quest'intervista è inclusa in "L'amante di lady Sophia", che uscirà tra qualche giorno in edicola nella collana I Romanzi Mondadori.