ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Veronica Blake, BLACK HORSE, EDIZIONI DORCHESTER LEISURE
Veronica Blake 'S LATEST BOOK, BLACK HORSE, BY DORCHESTER LEISURE
Was there any warrior more handsome, more virile than the powerful young war chief bathing naked in the river? Meadow was certain she’d never forget the sight of his lean hips, his sinewed thighs and bronzed chest. He was all that a Sioux maiden could want in a mate. But though she’d been raised in the village, Meadow was not really one of the People. Her parents had been white, and her past would bring unexpected disaster upon her band of Oglala.
She was his to love, her flaxen hair shining like gold on the furs as he stroked her sweet body. But when she was ripped from his arms after a single night as his wife, Black Horse swore he would rescue her from the pony soldiers. Even if he lost his own freedom, his life, he would gaze one more time into the beautiful jade green eyes of the woman who possessed his soul.
Era mai esistito un guerriero attraente e virile come il potente, giovane capo tribù che in quel momento faceva tutto nudo il bagno nel fiume? Meadow era certa che non avrebbe mai dicmenticato la vista di quei fianchi snelli, delle gambe muscolose e del petto abbronzato. Lui era tutto quello che una fanciulla Sioux potesse desiderare in un compagno per la vita. Anche se era cresciuta nel villaggio, Meadow non faceva però parte del Popolo. I suoi genitori erano di pelle bianca e il suo passato poteva portare un disastro inaspettato alla sua tribù, gli Oglala.
Meadow era fatta apposta per essere amata da lui, i suoi capelli biondi risplendevano come oro sulle pellicce mentre accarezzava il suo bellissimo corpo. Ma quando gli fu strappata dalle braccia dopo una sola notte trascorsa come sua moglie, Cavallo Nero giurò che l’avrebbe salvata dalle grinfie dei soldati. A costo della propria libertà, e della propria vita, avrebbe trovato il modo di perdersi ancora una volta nei bellissimi occhi di giada della donna che possedeva la sua anima.
Una premessa che non era mai stata fatta fino a questo momento ma che è doverosa, è che i palinsesti possono sempre cambiare (anzi purtroppo lo fanno spesso) programmazione, perciò mi scuso in anticipo per ogni eventuale segnalazione “fantasma” che farò… Detto questo, possiamo cominciare
UNA SERA D’OTTOBRE Domenica 18 e Lunedì 19 Ottobre
alle 21.30 su RAIUNO
La miniserie in due puntate, per la regia di Vittorio Sindoni ha per protagonista è la bella Giulia(Vanessa Hessler), studentessa di Medicina a Firenze ma originaria di Arezzo, che proprio sull'Intercity che la riporta a casa dopo una settimana di studio incontrerà un ragazzo destinato a scombinare la sua tranquilla vita. Dopo aver conosciuto Alessandro(Gabriele Greco), infatti, Giulia si renderà conto di quanto la relazione con Lorenzo (Luca Bastianello) la opprima: i progetti di convivenza, e addirittura di matrimonio, non fanno ancora per lei, e il carattere accentratore del ragazzo non la incentiva certo a cambiare opinione. Lorenzo è però vittima di un grave incidente in moto subito dopo essere stato lasciato da Giulia, i cui sensi di colpa impediranno ad Alessandro di avvicinarsi. Non è solo questo, però, che si intrometterà tra i due giovani e rischierà di impedire alla loro reciproca attrazione di concretizzarsi.
Torna il “triunvirato” Fenech (produttrice), Sindoni (regista) e Hessler (protagonista), della miniserie andata in onda lo scorso autunno “Per una notte d’amore” dove Vanessa recitava al fianco di Roberto Farnesi.
MICHELE STROGOFF: IL CORRIERE DELLO ZAR Domenica 18 Ottobre e Domenica 25 Ottobre
alle 11.50 su IRIS
Altra miniserie di due puntate andata in onda su Canale 5 per la prima volta nel 1999 che ci viene riproposta sul digitale terrestre in un canale non a pagamento.
Protagonista è appuntoMichele Strogoff (Paolo Seganti) che riceve dallo Zar Alessandro l'incarico di salvare il giovanissimo erede al trono di tutte le Russie, Lo Zarevich Boris, che rischia di essere fatto prigioniero del capo tartaro Feofar Khan, che dalla lontana Siberia sta capeggiando una rivolta contro lo Zar. Strogoff parte in incognito perla Siberia, mentre il piccolo Boris ha trovato momentanea protezione presso la casa del Conte Krasov e di sua figlia, la bella e gentile Nadia (Lea Bosco). Il treno sul quale viaggia Strogoff è assalito, ma il capitano dello Zar si salva e riesce a raggiungere Boris, che nel frattempo è stato condotto al sicuro in un monastero ortodosso. Sotto le spoglie di due semplici contadini, Strogoff e Boris finiscono nell'accampamento del feroce Feofar Khan. Nadia e suo padre, presi in ostaggio dal perfido traditore Ogareff, riescono a fuggire, ma il Conte Krasov viene ucciso dai tartari. Strogoff, catturato, rifiuta di tradire il suo sovrano e viene condannato al supplizio. Rinchiusi nella stessa cella Michele e Nadia si dichiarano il loro reciproco amore. All'alba Strogoff viene accecato. Nadia prende per mano l'uomo che ama e i due lasciano il campo per raggiungere Boris al Monastero. Qui trovano tutti i monaci uccisi e Boris nelle mani di Ogareff che, vigliaccamente, sfida a duello il cieco Strogoff che durante il combattimento ritrova però la vista. Arriva la cavalleria dello Zar. Ogareff è ucciso mentre Michele, Nadia e il piccolo Boris, finalmente liberi, raggiungono San Pietroburgo dove lo Zar in persona benedice le prossime nozze dei due innamorati e nomina Strogoff capo delle Guardie Imperiali.
Decimo adattamento dell’omonimo romanzo di Jules Verne (purtroppo irreperibile in libreria perché fuori catalogo), questa trasposizione ha avuto molto successo in Spagna e Sudamerica, ma poco seguito da noi nonostante il dispendioso budget messo a disposizione dalla produzione. Una curiosità: la prima trasposizione risale addirittura al 1910 ed era un filmmuto.
QUANDO MENO TE LO ASPETTI
Martedì 20 Ottobre
alle 21,00 su IRIS Questo film di Garry Marshall del 2004, con Kate Hudson, John Corbett, Joan Cusack racconta la storia di Helen Harris (Kate Hudson) che vive la vita che ha sempre sognato. Lavora per una famosa agenzia di fotomodelle di Manhattan, alle dipendenze di Dominique e la sua carriera è in ascesa. Trascorre le giornate alle sfilate di moda e la sera frequenta i locali più in voga della città. Ma una telefonata assolutamente inaspettata provoca un’autentica rivoluzione nella sua vita ed Helen si ritrova ad occuparsi dei tre figli della sorella: la quindicenne Audrey, Henry, di dieci anni e Sarah di appena cinque. Lungo il cammino, Helen troverà sostegno e confort in Dan Parker (JohnCorbett), il bel pastore, preside della scuola dei ragazzi.
AUTUMN IN NEW YORK Mercoledì 21 Ottobre
alle 21.10 su RETE4
A New YorkWill Keane (Richard Gere), cinquantenne proprietario di un ristorante, è conosciuto per la sua vita di incallito playboy. Le donne lo inseguono e lui si lascia andare senza porsi altre domande. Una sera nel proprio locale ad un tavolo l'anziana Dolores gli presenta la nipote Charlotte (Winona Ryder) giovane fragile di bell'aspetto. La ragazza colpisce Will in modo mai accaduto prima. Il giorno dopo lui le telefona con la scusa di farsi confezionare un cappellino per un'amica da portare fuori. Quando l'incarico viene compiuto, Will fa in modo che quel cappellino venga indossato proprio da Charlotte, che esce così con lui. In breve tra i due sembra nascere un'intesa profonda. Quando Will le dice che una storia tra loro non può avere futuro, Charlotte gli rivela di essere malata al cuore e di avere poco da vivere. Ad una festa Wil incontra Lynn, e si apparta con lei. Charlotte è gelosa, gli chiede se lo ha tradito, lui nega ma i due si lasciano. Will incontra Lisa, che è sua figlia ed è incinta. Passa qualche giorno, Will va da Charlotte, le dice che ha fatto uno sbaglio, chiede perdono, vuole provare ad amarla. Arriva Natale. Mentre pattina, Charlotte cade. Ricoverata in ospedale, ha un tumore in stato molto avanzato. Contro il volere di lei, Will fa venire un chirurgo da fuori New York. Viene effettuato l'intervento, ma Charlotte non sopravvive.
Atmosfere alla “Love Story” per quest’opera prima della regista Joan Chen.
TERRA DI CONFINE – OPEN RANGE
Venerdì 23 Ottobre
alle 21.10 su RETE4
Scritto da Craig Storper, e tratto dal romanzo "Open Range Men" di Lauran Paine(mai pubblicato in Italia) questo film ha per protagonisti quattro cowboy Boss Charley, Mose e Button che conducono le mandrie per le praterie americane. La loro vita è basata su un antico codice di amicizia e onore, ai margini dell'ondata civilizzatrice che sta cambiando per sempre le tradizioni del West. Paladini delle giuste cause, i quattro cercano in ogni modo di evitare la violenza ma una città di frontiera governata dalla paura e dalla tirannide cambierà le loro vite costringendoli all'azione. Storia d’amore in salsa western garantita Kevin Costner
VOCI DI CORRIDOIO: Nel frattempo notizia certa è che Nick Cassavetes ha accettato di dirigere "The Beautiful and theDamned", biopic incentrato sulla tormentata love story fra Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre. La sceneggiatura è opera di Hanna Weg e, per il ruolo della volubile Zelda, è stata appunto scelta la regina dei film in costume del momento, Keira Knightley, che sembrerebbe essere entusiasta della parte. The Beautiful and the Damned, la cui lavorazione ha preso l’avvio quest’estate, ruba il titolo al secondo romanzo di F. Scott Fitzgerald (autore anche de Il grande Gatsby, e Il Curioso casodiBenjamin Button). "Belli e dannati" racconta la storia di una coppia inquieta nei ruggenti anni Dieci: lei, Gloria Gilbert, bellissima rubacuori venuta dal Kansas nella Grande Mela, lui, Anthony Patch, giovane rampollo di una ricca famiglia che a venticinque anni si sente già stanco della vita. Sono giovani, belli e innocenti, ma l'alcol e l'avidità finiranno per dannarli.
Fortissimi richiami alla vita dell’autore fanno del volume l’autobiografia non ufficiale del giovane e brillante scrittore che fu un’icona della Jazz Age e della burrascosa ed appassionata storia d’amore fra lui e Zelda (che divenne poi sua moglie) e che li rese la coppia più ammirata e invidiata degli anni ‘20, nonostante la vita matrimoniale dei Fitzgerald fosse tormentata da gelosia e rancori.
Entrambi utilizzarono l’esperienza autobiografica come materiale su cui basare le proprie opere letterarie e la Sayre, che per tutta la vita cercò di affermarsi a sua volta come scrittrice, ma fu resa celebre solo dalla sua propensione al dare scandalo, finì per essere ricoverata in una casa di cura dopo che le fu diagnosticata una forma di schizofrenia.
La loro appassionata e tormentata storia d’amore ne ha fatto materiale per parecchie trasposizioni cinematografiche (cinque fin’ora, la prima risale al 1944) e per molti saggi letterari. Una curiosità: gli Ultravox dedicarono al romanzo di Fitzgerald e di riflesso alla sua vita, una canzone dal titolo "The Wild, the Beautifuland the Damned" datata 1977, che farà, molto probabilmente parte della colonna sonora del film"
Benvenute a Romance Park, il luogo dove ogni scrittrice ha la possibilità di presentare i propri lavori al pubblico!
L'estratto di questa settimana si intitola "L'ULTIMO CREPUSCOLO", e il nick della sua autrice è EUDORA GRAY. ATTENZIONE, si tratta di nomi di fantasia, che usiamo solo per distinguere i vari estratti tra di loro: il nome dell'autrice non è questo, ed il titolo finale del libro sarà diverso.
Vi ricordiamo le REGOLE DI ROMANCE PARK ( potrete trovare maggiori dettagli qui: http://romancebooks.splinder.com/post/20213710 ) :
-- sia le lettrici che le bloggers potranno votare l'estratto con un punteggio da 1 a 10, e naturalmente commentarlo;
-- se la scrittrice lo desidera (non è obbligatorio), può rispondere ai commenti e alle domande – ma lo farà sempre usando il nick;
-- tra una settimana esatta, chiuderemo il sondaggio, e la scrittrice scoprirà che voto le è stato dato dal pubblico.
-- IMPORTANTE: la scrittrice non rivelerà la propria identità a nessuno, né prima, né durante, né dopo il sondaggio. Le bloggers che hanno collaborato con lei alla preparazione del post (cioè Naan e MarchRose) faranno altrettanto, sia nei confronti delle altre bloggers che delle lettrici, e per correttezza si asterranno dal commentare.
L'ULTIMO CREPUSCOLO di Eudora Gray Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà dell’autore.
Nell'estremo nord dell'Alaska la città di Barrow si prepara ad affrontare l’ennesimo inverno. Per quattro mesi sarà notte perenne e il cielo sarà illuminato soltanto dalla luce crepuscolare, dalla Luna e dalle frequenti aurore boreali.
I preparativi per la festa in onore dell’ultimo giorno di sole fervono fin dalle prime ore del mattino. Come di consueto il programma della serata prevederà la classica cena all’interno del circolo ricreativo seguita da danze e giochi ed essendo una delle poche occasioni di ritrovo i cittadini ne sono molto entusiasti.
Tutti tranne una: Prudence Wood.
L’ultima cosa di cui ha voglia Prudence è uscire di casa, malgrado ciò sembra non avere scelta. Norah ha organizzato ogni cosa e Prudence sa che deluderla significherebbe perdere definitivamente la sua amicizia.
Così, se pur controvoglia, si prepara e raggiunge l’amica riscoprendo, nel corso della serata, la piacevole sensazione della compagnia e del divertimento.
Per Prudence è una vera sorpresa tanto che le sembra impossibile aver dimenticato, anche se solo per poche ore, l’ossessione nei confronti del suo datore di lavoro.
Ma verso la mezzanotte il Dottor Lucas Champbell, colui che da mesi popola i suoi pensieri e monopolizza involontariamente la sua vita, fa il suo ingresso al circolo e
la serata si trasforma in un romantico incontro.
Tutto sembra perfetto ma Prudence non ha la minima idea di quello che le sta per accadere. Non può nemmeno immaginare che dietro l’immacolato Lucas Champbell si nasconde il peggiore degli incubi.
Barrow, Alaska
17 Novembre, 2000
L’orologio segna le 16:45.
Spengo il computer e la radio, ho bisogno di silenzio.
Il mio sguardo si sposta inevitabilmente alla mia destra.
Sulla targa in acciaio, fissata accanto alla porta dello studio, si riflette la luce artificiale della lampada al neon mettendo in evidenza l’elegante incisione che compone il nome del Dottor Lucas Champbell.
E’ appesa lì da solo quattro mesi eppure è come se quel posto fosse sempre stato suo. Un po’ come l’ultimo pezzo di un puzzle sul quale non si ha alcun dubbio sulla sua posizione.
Mi rattrista ammetterlo, ma non ho la minima nostalgia del defunto Dottor Derrik. Non che non fosse una brava persona anzi, era amato e stimato da tutti i suoi pazienti, ma nonostante ciò stento addirittura a ricordarlo. Ho persino dimenticato i tratti del suoi viso e ciò è alquanto sconcertante visto che abbiamo lavorato insieme per ben quattro anni.
Colui che invece ho ben presente è il Dottor Champbell, e non solo perché la sua porta dista meno di due metri dalla mia scrivania. Da quando ha fatto la sua apparizione a Barrow il mio passato sembra essersi dissolto nel nulla.
La mia mente ha un unico pensiero, i miei occhi un'unica direzione e il mio cuore un solo battito che sembra essere l’ultimo ogni volta che non gli sono accanto.
Sono assolutamente consapevole che il Dottor Champbell non nutre il minimo interesse nei miei confronti e nella mia testa, dove è ancora vivo un barlume di giudizio, so che non avrò mai speranze. Certo, non posso negare che sia gentile, premuroso, comprensivo ma questo lo annovera solamente nella categoria del “perfetto datore di lavoro”!
E’ inutile, ormai non riesco a pensare ad altro, non ho alternative! O forse le ho ma il mio cuore finge di non vederle.
Ed è per questo motivo che sono qui, con le unghie conficcate nel legno della scrivania in attesa di udire un piccolo, impercettibile rumore provenire dallo studio.
Ma niente, intorno a me c’è solo silenzio. Un eloquente e tormentoso silenzio.
Mi dirigo verso le finestre, devo assolutamente distrarmi.
Nonostante la nebbia riesco ad intravedere le luci del Barrow Arctic Science Consortium. Il contrasto col buio delle piccole finestre illuminate è talmente vivace da far sembrare il paesaggio davanti ai miei occhi una dolce cartolina natalizia.
Sospiro, non provo nulla.
Per un’intera vita non ho fatto altro che sognare quel posto di lavoro. Ho studiato tanto passando le selezioni di ammissione a pieni punteggi ma, quando due giorni fa è arrivata l’attesa lettera di convocazione, non ho fatto altro che chiuderla in un cassetto. Ho una settimana per presentarmi al colloquio. Mi basterebbe una semplice telefonata per prendere un appuntamento e il gioco è fatto ma ormai non mi interessa più andarci. Il mio posto è qui.
Mi rivolto nuovamente verso la porta dello studio. Ancora silenzio.
Sono ormai venti minuti che la signorina Sanders è dentro ed è inutile negarlo, non è sicuramente qui per una banale visita specialistica.
Da tre mesi a questa parte si presenta in ambulatorio ogni venerdì alla stessa ora, quando ormai non ci sono più pazienti e non ha di certo l’aria di una persona malata. Arriva col suo lungo cappotto color porpora, dalla quale s’intravedono un paio di stivali scuri dal tacco vertiginoso e, in tutta la sua bellezza, si dirige direttamente nello studio.
Si trattiene per mezz’ora, a volte poco di più e quando esce ha la tipica espressione soddisfatta di chi ha ottenuto ciò che voleva.
Mentre spingo l’interruttore per chiudere le serrande automatiche la porta dell’ambulatorio si apre.
La signorina Sanders esce sorridendo, richiude la porta dietro di sé e con passo felino attraversa la stanza fino a raggiungere l’uscita. Si ferma un solo istante, giusto il tempo di sistemarsi il cappotto, poi se ne va senza dire una sola parola, nemmeno un saluto di cortesia.
Il crampo al pollice mi fa notare che le serrande sono ormai chiuse, non ho più motivo di inveire su quel povero interruttore così torno alla scrivania, prendo la borsa e la mia vecchia giacca a vento e mi dirigo davanti allo specchio.
Mentre mi sistemo la sciarpa non posso fare a meno di osservarmi.
Generalmente le persone mi ritengono piuttosto bella tuttavia io mi sono sempre considerata poco interessante. Ho dei banalissimi capelli castani, troppo lunghi per stare al loro posto. Gli occhi sono dello stesso colore e la carnagione è chiarissima, come quella di mia madre.
Se avessi solo un quarto della bellezza della signorina Sanders in questo momento sarei io ad uscire con l’espressione soddisfatta o probabilmente non starei affatto uscendo.
Invece sono pronta per rientrare a casa, più nervosa e triste che mai.
Un po’ci sono abituata lo ammetto, perchè mi sento sempre così al venerdì sera. E non solo perché odio quella donna ma perché mi attendono esattamente due giorni distanti dal Dottor Champbell.
Non so nulla della sua vita privata, se non che vive a Atqasuk, a ben 60 milia da qui.
Irraggiungibile dunque, sotto tutti i punti di vista soprattutto ora che sta per iniziare la notte artica.
Continuo a fissarmi nello specchio cercando così di prolungare il più possibile la mia presenza in ambulatorio.
Questa sera mi sento più agitata del solito, ho come la sensazione che stia per accadere qualcosa di terribile, ma non mi so spiegare cosa.
A interrompere i miei lugubri pensieri è l’acuta suoneria del mio cellulare. Frugo spasmodicamente nella borsa e non faccio in tempo a sollevare la cornetta che già sento le lamentele di Norah.
<Si può sapere cosa ci fai ancora lì? Non mi dirai che a quest’ora ci sono ancora dei pazienti? Guarda che pensi di saltare la cena non te lo perdonerò e sappi che non ti rivolgerò la parola per i prossimi venticinque anni!>
In preda ad un forte senso di colpa soffoco un grido, mi ero completamente dimenticata della cena ma almeno ora ho capito il motivo della mia agitazione.
Norah fa parte del comitato organizzativo e come tale sono giorni che si occupa della preparazione del circolo. Non ricordo il programma della serata per cui non ho modo di deviare la conversazione tuttavia mi sono ripromessa che questa volta non sarei mancata.
<Non ti preoccupare ho già indossato la giacca. Il tempo di chiudere l’ambulatorio e arrivo.>
<Tesoro ti ricordo che l’ultima volta che mi hai risposto così sei arrivata dopo due ore! Ti concedo dieci minuti!>
Norah riattacca la cornetta, attendere una mia inutile controbattuta sarebbe solo un ulteriore perdita di tempo.
<Prudence.>
Il nome, che a volte dimentico di avere, mi avvolge come un dolce e sensuale abbraccio.
Mi volto consapevole della presenza del Dottor Champbell sulla porta.
Capelli scuri rigorosamente legati alla nuca, naso dritto, labbra sottili e due occhi azzurri come il cielo, di quelli che si vedono solo sulle riviste.
Immacolato, nel suo camice bianco, mi sorride e si dirige verso di me.
<Mi servirebbe la cartella clinica del Signor Nigel Moore per cui scusami ma devo riaccendere il tuo computer.>
Con il cuore che batte vorticosamente mi allungo verso il pulsante d’accensione ma la sua mano anticipa la mia.
<Non preoccuparti, non c’è alcun bisogno che ti trattieni, posso fare da solo.>
Sorrido. Dovrei sentirmi sollevata dalla sua comprensione invece mi sento come se mi avesse pugnalato alla schiena. La mia preoccupazione non è restare ma andarmene.
<Oh ma non è un problema, posso tranquillamente fermarmi.> rispondo decisa allungandomi nuovamente verso il computer.
Il Dottor Champbell ritira la mano e io mi sento immancabilmente offesa. Non mi ha mai toccata, nemmeno per caso.
Ingoio l’amarezza e sfoderando un gentile sorriso mi metto alla ricerca della cartella richiesta. Purtroppo il sistema gestionale è talmente perfetto e veloce che non mi da nemmeno il tempo di digitare l’ultima lettera che già mi offre tutti i Moore presenti.
<Eccola qui, vuole che gliela stampo?>
<Non è necessario grazie, ho soltanto bisogno di verificare alcuni dati. E credimi non è nemmeno necessario che ti soffermi. Ho alcune cose da sbrigare per cui mi fermerò ancora un po’. Chiudo io stasera.>
Rassegnata mi sposto per concedergli di sedersi sulla sedia e mentre lo osservo sistemarsi comodamente non posso fare a meno di pensare alla signorina Sanders. Se ci fosse stata lei al mio posto dubito che l’avrebbe liquidata così velocemente.
<D’accordo come desidera.>
Ora dovrei augurargli un buon fine settimana, prendere la borsa e uscire dall’ambulatorio ma è più forte di me, non riesco a muovermi. I miei piedi sembrano inchiodato al pavimento.
Sento di nuovo quel senso di agitazione. Senza rendermene conto mi porto una mano alla gola e allento la sciarpa, ho l’impressione di soffocare.
<Prudence ti senti bene?>
La voce del Dottor Champbell mi riporta alla realtà e il respiro torna regolare.
<Sì… sì sto bene, grazie. Deve essere colpa del riscaldamento, ho dimenticato di abbassarlo. Rimedio subito.>
<Prudence aspetta.>
Il Dottor Champbell si alza dalla sedia e si avvicina a me, ovviamente mantenendo sempre un’insensata distanza.
<Credo che tu sia stanca e tra l’altro questa sera, c’è la cena al circolo ricreativo per cui non intendo trattenerti oltre. Voglio che te ne vai a casa, che ti riposi e che ti preoccupi solo della cena.>
Le ultime parole sono accompagnate da un gentile sorriso d’incoraggiamento e questo mi fa sentire ancora più immotivata nei confronti dell’imminente serata.
<Verrà anche lei?>
Quella domanda mi esce di bocca senza preavviso. Non ho la più pallida idea di quando il mio cervello l’ha formulata ma non posso tornare indietro per cui aggiungo: <E’ l’unica occasione mondana che offre Barrow, sarebbe un peccato perderla.>
La sua espressione mi fa sentire ridicola. Il suo sguardo compassionevole è più eloquente di ogni parola tuttavia, spinto probabilmente dall’educazione, mi risponde.
<Verrei molto volentieri credimi ma non posso, ho già preso un altro impegno.>
Il suo volto cambia espressione, sembra quasi sincero malgrado ciò, non mi resta altro che andarmene.
Così ci salutiamo cordialmente e stringendomi nella sciarpa esco dall’ambulatorio.
RECENSIONE: LA CASA SULLA SCOGLIERA ( Pale Moon Rising ) di Ginna Gray
Prima edizione: Mira 2004
Edito in Italia da: Harlequin gennaio 2005
Ambientazione: contemporaneo
Genere: romantic suspense
Grado di sensualità: warm (caldo)
Voto/ratin: 6,5/10
Olivia, arredatrice affermata, accetta un incarico prestigioso senza sapere che il suo datore di lavoro è in realtà il suo ex marito. E quando lo scopre si impone di comportarsi con disinvoltura, fingendo che la vicinanza di Joe non la turbi affatto. Inevitabilmente, la famiglia di lui ritrova tutta l'ostilità di un tempo e la accusa di volerlo riconquistare, senza ricordare che in effetti era stato proprio Joe a voler sposare la figlia della governante di casa perché aspettava un figlio da lui. Maldicenze e meschinità non influenzano minimamente Joe, che si sta davvero innamorando della ex moglie. Ma sull'isola dove entrambi lavorano al restauro di un'antica dimora cominciano ad accadere strani, allarmanti fenomeni.
Cosa fareste voi al posto della nostra protagonista se un doloroso passato vi riportasse indietro di 14 anni?
Io credo che avrei fatto esattamente come Olivia, che con la forza della disperazione è andata avanti per la sua strada rinunciando all’amore della sua vita senza più lottare e senza voltarsi indietro, perché la stupidità del genere umano non ha limiti! Olivia infatti ha sofferto molto quando da ragazza ha dovuto divorziare da Joe, lasciando poi la sua città natale per costruirsi un futuro altrove solo con le sue forze
Ma arriva il giorno in cui Olivia dovrà scegliere se rimanere indietro o andare avanti.
Alla fine deciderà di andare avanti. Ma il destino, è bizzarro e un lavoro la porterà a vivere per un certo periodo a stretto contatto con Joe, l’ex marito, che nonostante tutto lei continua ad apprezzare perché lui è tutto l’opposto dei soliti uomini che lei ha conosciuto, ossia era ed è ancora una persona in gamba, gentile che fa sempre quello che considera il suo dovere senza mai lamentarsi, anzi sembra che la cosa non gli crei nessun problema, lui pensa che se una cosa è da fare, ebbene che si faccia!
E se fosse dipeso da lui, un divorzio non ci sarebbe mai stato!
Ma quell’uomo sa anche essere terribile quando si arrabbia!!! Specialmente con la madre e le sue interferenze nella sua vita privata .
E quando si rende conto che la persona assunta dalla sua società è la sua ex moglie, l’antica attrazione rinasce.
Olivia dopo vari tentennamenti accetta di lavorare al progetto della società di Joe, trasformare e arredare un’antica dimora per farne un albergo di lusso. Simile a un castello, la dimora è situata su un isoletta a strapiombo sul mare, famosa perche si dice, sia infestata dal fantasma del vecchio proprietario, un tipo non proprio un’acqua cheta! Tutto ciò crea tra gli abitanti locali un alone di mistero e paura. L’avventura lavorativa di Olivia comincia in un’atmosfera tutt’alto che serena, tra apparizioni di fantasmi, anonimi bigliettini minacciosi. Qualcuno poi si aggira durante la notte nella sua stanza, (di cui la giovane ne vede l’ombra e ne sente i passi), gettandola nel panico e alla fine tenta di ucciderla.
Insomma ci sono alcuni ingredienti per un giallo!
Mentre leggevo sarei tanto voluta entrare dentro il libro per tirare il collo alla madre di Joe, fonte principale del divorzio dei giovani, che mai ha accettato la relazione del figlio con Olivia perché la famiglia di Joe è ricca mentre Olivia è solo la figlia della cuoca che ha osato alzare gli occhi sul figlio adorato. Guardate le avrei volentieri tirato un paio di ceffoni con tutto il rispetto per l’eta! Perché Eleanore, la madre di Joe ha usato e usa ogni mezzo per separare i due ragazzi trovandola nuora inadatta essendo di basso ceto sociale, è ancora attaccata a vecchi pregiudizi e al potere che i soldi danno ed è fermamente convinta che classi sociali così differenti, non possano coesistere, credetemi ogni volta che si metteva in mezzo sarei voluta essere al posto dei due giovani e mandarla a quel paese e dirle di farsi gli affaracci suoi ,,,sapete quanto mi prudevano le mani!!!!!
.
Appartengo alla categorie di lettrici che si lascia conquistare da un libro, sia dalla cover che dalla trama, penso che una buona cover faccia la differenza anche se a volte quello che vedo e quello che poi è il risultato, è differente, infatti mi è capitato spesso di trovare un libro delizioso ma che ahimè, aveva una cover orrenda o viceversa! Della casa sulla scogliera mi ha attirato sia la cover che la trama e considerando che l’Harlequin ha praticamente ospitato vita natural durante le forbici di cui ne fa un uso improprio, durante la lettura ho capito che era stato tagliuzzato non proprio ad arte, e benchè non sia uno di quei libri eccezionali che lasciano il segno, rileggerei la casa sulla scogliera,
Perché oltre ad essere di lettura scorrevole mi ha aiutato a spezzare la monotonia del romance storico.
Infine l’ho letto con piacere, anche pensando a tutto ciò che mi sono persa sicuramente del libro originale!
Olivia, arredatrice affermata, accetta un incarico prestigioso senza sapere che il suo datore di lavoro è in realtà il suo ex marito. E quando lo scopre si impone di comportarsi con disinvoltura, fingendo che la vicinanza di Joe non la turbi affatto. Inevitabilmente, la famiglia di lui ritrova tutta l'ostilità di un tempo e la accusa di volerlo riconquistare, senza ricordare che in effetti era stato proprio Joe a voler sposare la figlia della governante di casa perché aspettava un figlio da lui. Maldicenze e meschinità non influenzano minimamente Joe, che si sta davvero innamorando della ex moglie. Ma sull'isola dove entrambi lavorano al restauro di un'antica dimora cominciano ad accadere strani, allarmanti fenomeni.
Cosa fareste voi al posto della nostra protagonista se un doloroso passato vi riportasse indietro di 14 anni?
Io credo che avrei fatto esattamente come Olivia, che con la forza della disperazione è andata avanti per la sua strada rinunciando all’amore della sua vita senza più lottare e senza voltarsi indietro, perché la stupidità del genere umano non ha limiti! Olivia infatti ha sofferto molto quando da ragazza ha dovuto divorziare da Joe, lasciando poi la sua città natale per costruirsi un futuro altrove solo con le sue forze
Ma arriva il giorno in cui Olivia dovrà scegliere se rimanere indietro o andare avanti.
Alla fine deciderà di andare avanti. Ma il destino, è bizzarro e un lavoro la porterà a vivere per un certo periodo a stretto contatto con Joe, l’ex marito, che nonostante tutto lei continua ad apprezzare perché lui è tutto l’opposto dei soliti uomini che lei ha conosciuto, ossia era ed è ancora una persona in gamba, gentile che fa sempre quello che considera il suo dovere senza mai lamentarsi, anzi sembra che la cosa non gli crei nessun problema, lui pensa che se una cosa è da fare, ebbene che si faccia!
E se fosse dipeso da lui, un divorzio non ci sarebbe mai stato!
Ma quell’uomo sa anche essere terribile quando si arrabbia!!! Specialmente con la madre e le sue interferenze nella sua vita privata .
E quando si rende conto che la persona assunta dalla sua società è la sua ex moglie, l’antica attrazione rinasce.
Olivia dopo vari tentennamenti accetta di lavorare al progetto della società di Joe, trasformare e arredare un’antica dimora per farne un albergo di lusso. Simile a un castello, la dimora è situata su un isoletta a strapiombo sul mare, famosa perche si dice, sia infestata dal fantasma del vecchio proprietario, un tipo non proprio un’acqua cheta! Tutto ciò crea tra gli abitanti locali un alone di mistero e paura. L’avventura lavorativa di Olivia comincia in un’atmosfera tutt’alto che serena, tra apparizioni di fantasmi, anonimi bigliettini minacciosi. Qualcuno poi si aggira durante la notte nella sua stanza, (di cui la giovane ne vede l’ombra e ne sente i passi), gettandola nel panico e alla fine tenta di ucciderla.
Insomma ci sono alcuni ingredienti per un giallo!
Mentre leggevo sarei tanto voluta entrare dentro il libro per tirare il collo alla madre di Joe, fonte principale del divorzio dei giovani, che mai ha accettato la relazione del figlio con Olivia perché la famiglia di Joe è ricca mentre Olivia è solo la figlia della cuoca che ha osato alzare gli occhi sul figlio adorato. Guardate le avrei volentieri tirato un paio di ceffoni con tutto il rispetto per l’eta! Perché Eleanore, la madre di Joe ha usato e usa ogni mezzo per separare i due ragazzi trovandola nuora inadatta essendo di basso ceto sociale, è ancora attaccata a vecchi pregiudizi e al potere che i soldi danno ed è fermamente convinta che classi sociali così differenti, non possano coesistere, credetemi ogni volta che si metteva in mezzo sarei voluta essere al posto dei due giovani e mandarla a quel paese e dirle di farsi gli affaracci suoi ,,,sapete quanto mi prudevano le mani!!!!!
Appartengo alla categorie di lettrici che si lascia conquistare da un libro, sia dalla cover che dalla trama, penso che una buona cover faccia la differenza anche se a volte quello che vedo e quello che poi è il risultato, è differente, infatti mi è capitato spesso di trovare un libro delizioso ma che ahimè, aveva una cover orrenda o viceversa! Della casa sulla scogliera mi ha attirato sia la cover che la trama e considerando che l’Harlequin ha praticamente ospitato vita natural durante le forbici di cui ne fa un uso improprio, durante la lettura ho capito che era stato tagliuzzato non proprio ad arte, e benchè non sia uno di quei libri eccezionali che lasciano il segno, rileggerei la casa sulla scogliera,
Perché oltre ad essere di lettura scorrevole mi ha aiutato a spezzare la monotonia del romance storico.
Infine l’ho letto con piacere, anche pensando a tutto ciò che mi sono persa sicuramente del libro originale!
"BABBO NATALE SEGRETO" , REGALA UN LIBRO PER NATALE!
Dopo il nostro gioco estivo, al quale avete partecipato in tantissime!, eccoci con una nuova idea tutta Natalizia, questa volta rivolta non solo a noi, ma anche a tutte voi!
Regala un libro per Natale, riassume in poche parole lo spirito di questa iniziativa, infatti dovete essere disposte a "regalare" un libro, per poterne ricevere uno a vostra volta
Ogni lettrice che vorrà partecipare dovrà mandarci con un'email all'indirizzo del blog (indicando come oggetto: Babbo Natale Segreto) una scheda con i suoi dati e tutte le informazioni necessarie (vedi sotto) entro e non oltre il 15 Novembre 2009.
A partire da quel momento, naan, che fungerà da coordinatrice, si occuperà di "abbinare" le schede ricevute e di assegnare a ciascuna partecipante una lettrice cui spedire il libro in regalo, ma a nessuna verrà rivelato chi le spedirà il suo.
In questo modo, ognuna di voi riceverà un pacchettino da un "BABBO NATALE SEGRETO", e scoprirà la sua identità solo al momento del ricevimento e dell'apertura del pacchetto, la Vigilia di Natale!
La "SCHEDA" da inviarci dovrà contenere:
1) il NICK con il quale siete conosciute sul nostro blog
2) i vostri DATI per la spedizione del libro (nome e indirizzo), che verranno comunicati SOLO alla persona che dovrà spedirvi il libro.
3) la vostra EMAIL (alla quale noi vi manderemo i dati della persona cui dovrete spedire il vostro libro in regalo)
4) i vostri GUSTI DI LETTURA indicando anche se leggete in inglese (per dare la possibilità a chi dovrà spedirvi il libro di mandarvi quello che più si avvicina ad essi) IMPORTANTE : più informazioni date più sarà facile trovare una corrispondenza tra i libri offerti dalle altre lettrici, quindi non dimenticate di indicare autrici e generi che preferite - storici, regency, medievali, paranormali, romantic suspense, contemporanei ecc ecc.
5) una LISTA DEI DESIDERI di non più di 10 titoli (perchè non si sa mai, potreste essere fortunate a trovare proprio uno di quelli! ma non esagerate, ricordatevi che difficilmente si tratterà di un libro introvabile o raro)
6) una LISTA OFFRO di almeno 10 titoli (anche in inglese se ne avete), ricordandovi di indicare, autrice, titolo, titolo originale, editore, genere e ambientazione (per permettere a noi di effettuare la scelta della persona cui poi dovrete spedire uno di questi libri) IMPORTANTE : più sono i libri che offrite, più facile sarà per naan trovare l'abbinamento adatto, ma alla fine voi dovrete spedire sempre e solo un libro.
In base alle informazioni contenute nelle schede, naan penserà a fare gli abbinamenti tra LISTE OFFRO e LISTE DEI DESIDERI, poi a ciascuna delle partecipanti invierà una email con i dati, i gusti e la lista desideri della persona cui spedire il libro. A voi non rimarrà che effettuare la scelta finale!
Sì perchè una volta fatto l'abbinamento, sarete VOI a decidere quale libro spedire, del resto è il "vostro" regalo
Ricordatevi di spedire per tempo, il regalo dovrà arrivare prima di Natale, e di inserire un biglietto di auguri con il vostro NICK!!
L'unica REGOLA del BABBO NATALE SEGRETO è, come avrete già indovinato, la SEGRETEZZA !
Non dovrete rivelare a nessuno il nome della persona cui spedite, ognuna scoprirà l'identità del donatore quando riceverà il pacchetto!
Inoltre, per evitare di confondere i pacchetti con delle spedizioni normali, dovrete scrivere sulla busta "Babbo Natale Segreto", e NON DOVRETE APRIRLI fino alla Vigilia di Natale (non barate!!).
Il 24 Dicembre sul blog ci sarà festa
Apriremo tutte insieme il pacchetto e ci scambieremo gli auguri on-line
ESCE IN LIBRERIA BACIATA DA UN ANGELO ( Kissed By an Angel ), di Elizabeth Chandler- EDIZIONI NEWTON COMPTON
Sospesa tra realtà e fiaba, una storia d'amore in cui sono protagonisti gli angeli, creature della luce e custodi delle fragili vite umane.
Ivy è felice come non è mai stata prima, di quella felicità semplice che si prova quando si ama riamati. Eppure il destino ha altri piani per lei, e quando un incidente spezza la vita del suo Tristan, sembra aprirsi un abisso di disperazione. Ma senza che lei si accorga di nulla, Tristan ritorna: mandato sulla Terra come angelo custode, ha il compito di vegliare sul suo amore. Mentre Ivy si abbandona alla disperazione e Tristan cerca un modo per potersi mettere in contatto con lei, i ricordi affiorano alla memoria e il giovane angelo comincia a chiedersi se il suo sia stato davvero un incidente.
Note di andreina65: La serie Kissed By an Angel Trilogy (baciata da un angelo) è composta da:
BACIATA DA UN ANGELO (Kissed by an Angel)
The Power of Love (inedito in Italia)
Soulmates (inedito in Italia)
«Avvincente dalla prima all'ultima pagina.»
Publishers Weekly
«Una storia d'amore che supera i confini del tempo e dello spazio, da non perdere!»
Booklist
Elizabeth Chandler è autrice di storie per bambini e ragazzi, vive e lavora a Baltimora, ama i gatti, il baseball e il suo compagno Bob (non necessariamente in quest'ordine...). La trilogia di romanzi Baciata da un angelo è il suo più grande successo.
ESCE IN LIBRERIA SHIVER, di Maggie Stiefvater - EDIZIONE RIZZOLI
Arriva in Italia un libro che ha colpito al cuore lettori ed editori. In pochi mesi di vita è già in traduzione in 27 lingue e sarà anche un film
Una bellissima e poetica storia d’amore tra un’umana e un ragazzo lupo.
Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una dell'altro. Non si conoscono, eppure lei ri-schierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che gelo torni e si porti via Sam un'altra volta. Forse per sempre.
Nota di andreina65: La Trilogia The Wolves of Mercy Falls (I lupi di Mercy Falls) è composta da:
-SHIVER
-Linger (previsto, in USA, per l’autunno 2010)
-Forever (a seguire)
“Non mi sono mai piaciuti moltissimo i licantropi” ha dichiarato l’autrice. “Una notte però ho fatto un sogno con una ragazza e dei lupi. Il resto è la storia di un’ossessione.”
“L’autrice fa salire la tensione pagina dopo pagina. E la sua interpretazione dei lupi mannari è interessante e originale.” — Publishers Weekly
Maggie Stiefvater ha ventisette anni e vive in Virginia in una grande casa insieme al marito, ai due figli e al gatto Loki. Venduto in diciassette Paesi, in pochi mesi Shiver ha conquistato legioni di fan su internet in tutto il mondo
Il suo sito è:
ESCE IN LIBRERIA ANGEL-L’AMORE è UN DEMONE, di Dorotea De Spirito –EDIZIONE MONDADORI
Un ragazzo che si rivela essere un demone. Terribilmente pericoloso. Ma di cui Vichy si innamora perdutamente.
Potrà il destino riservare una possibilità all’amore maledetto tra un angelo e un demone. O le loro opposte nature li terrano eternamente divisi
Vichy è l'unico angelo senza ali in una famiglia di angeli perfetti. Guglielmo è il suo opposto: un demone, nonché il suo potenziale assassino. Nonché il ragazzo di cui si è perdutamente innamorata, fin dal primo momento in cui i suoi occhi si sono posati su di lui. Che futuro potrà mai avere questa passione maledetta, questo amore tutto sbagliato, impossibile, che sembra negare ogni possibilità di lieto fine?
Dorotea De Spirito ha sedici anni e vive a Viterbo dove frequenta il terzo anno di liceo classico.
È una fan sfegatata dei Tokio Hotel, Angel è il suo secondo romanzo, dopo Destinazione Tokio Hotel, che la scrittrice italiana pubblica con Mondadori.
Spero siate seduti cari lettori/lettrici perchè finalmente, dopo notti insonni a domandarsi che cosa ne è stato di Hardy dopo che Liberty gli ha preferito Gage, ecco che appare una risposta all'orizzonte....
Infatti nella collana Emozioni delle Oscar Mondadori è in arrivo: IL DIAVOLO HA GLI OCCHI AZZURRI (titolo originaleBlue EyedDevil)l'attesissimo seguito diSUGAR DADDY di Lisa Kleypas! Ebbene si carissimi, avete letto giusto!
L'uscita è prevista per il Febbraio del 2010 e, fatto salvo ritardi nella pubblicazione, per l'anno prossimo potremmo stringere tra le mani questo prezioso volumetto di 330 pagine circa per un costo di 9,00€.
Decisamente moderati se si pensa all'attesa che ha creato questo romanzo, che è stato chiesto a gran voce da lettori e lettrici per piu' di due anni!
TRAMA: Hardy Cates è un uomo affascinante,ma anche volubile ed estremamente ambizioso.
Ed è determinato a portare avanti una sua vendetta privata contro la famiglia Travis.
Haven è la figlia ribelle dei Travis, irresistibilmente attratta dall’uomo più pericoloso della città.Lei e Hardy finiranno preda di un sentimento che nessuno dei due può contrastare. E Haven scoprirà che non si può resistere alla tentazione di un diavolo dagli occhi azzurri…
L'AUTRICE: Lisa Kleypas, laureata in scienze politiche, ha pubblicato il suo primo romanzo a soli ventuno anni. Eletta Miss Massachusetts, si è dedicata alla carriera letteraria: i suoi romanzi d’amore sono pubblicati in quattordici lingue e le sono valsi numerosi premi.
La pubblicazione di questo titolo apre uno spiraglio sul mondo dei romanzi non ancora pubblicati, sia di questa autrice, indiscussa regina del rosa, che di altre scrittrici di romance...
Sembra infatti che la Mondadori abbia intenzione di deliziarci con altri titoli della bravvissima Lisa che stà avendo un buon seguito tra il pubblico italiano.
In particolare verrà pubblicato (purtroppo non ho date certe da riportarvi), anche il primo romanzo della serie "Gamblers" (dei giocatori), composta da due titoli: SOGNANDO TE(Dreaming of You) originariamente edito in questa collana e l'inedito THEN CAME YOU, appunto primo volume della saga che attendiamo tutte con gli occhi luccicanti di aspettativa...
Insomma, a volte la nostra voce serve proprio a far aprire gli occhi agli editori sul meraviglioso mondo del romance.... perciò teniamola alta!!!
Per chi non conoscesse questi due bellissimi libri, l'autrice o volesse solo rispolverare la memoria per prepararsi all'evento, ecco gli approfondimenti fatti dal nostro blog in occasione dell'uscita dei romanzi di Lisa Kleypas:
Se invece volete conoscere di piu' l'autrice e i suoi scritti: qui trovate la sua biografia e l'intervista fattale in occasione dell'uscita italiana di un suo notissimo romanzo "L'amante di Lady Sophia" propostaci dalla nostra MarchRose: http://romancebooks.splinder.com/post/17333347#comment
IL FANTASMA DELL’OPERA (The panthom of Opera), 2004
Regia di Joel Schumacher, con Gerard Butler ( Erik, il fantasma), Emmy Rossmund ( Christine Deea ), Patrick Wilson ( Raoul de Chalmigny ), Miranda Richardson ( Madame Giry ), Minnie Driver ( Carlotta Giudicelli ).
Nella Parigi del 1870, L’Opera vive il suo momento di maggior popolarità, grazie anche alla leggenda del cosiddetto “Fantasma dell’Opera”, un misterioso individuo che appoggia le opere e i direttori a lui congeniali, ma non esita a usare ogni mezzo per ostacolare chi non gli piace.
In realtà il fantasma esiste davvero ed è Erick, un geniale musicista nato col volto sfigurato che vive nei sotterranei del teatro e indossa una maschera per nascondere la sua deformità. Egli si innamora di Christine, una giovane allieva, e sempre rimanendo nell’ombra coi suoi consigli la segue fino al momento in cui sarà pronta per debuttare, ottenendo grande successo. Ma Christine si innamora, ricambiata, del visconte Raoul; Erik le si rivela per tentare di conquistarla, ma quando lei sceglie Raoul la rabbia e il dolore trasformeranno il fantasma in un persecutore…
Tratto dal romanzo omonimo di Gaston Leroux (1910), il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di grandissimo successo. E’ un film davvero molto bello ed emozionante, anche se in alcune parti il connubio musical teatrale, film cinematografico non funziona alla perfezione, visto che annoia un poco… ma è comunque un film pieno di magia, passione e fascino, nonché ovviamente di ottima musica.
Sebbene la protagonista Emmy Rossmund e il suo innamorato Patrick Wilson risultino un poco stucchevoli, la scena è calamitata dal carismatico e affascinante Fantasma interpretato dal bravo Gerard Butles; la sua prestanza fisica e la bella voce calamitano l’attenzione del pubblico nelle scene principali..alla fine, impossibile non tifare per lui!
Musiche splendide completano il tutto, anche se la regia pare a volte un po’ distratta e dispersiva.
Del romanzo sono state realizzate altre versioni:
-quella del 1925 (la più famosa), con Lon Chaney;
-quella di Arthur Lubin del 1943;
-quella di Terence fisher del 1962;
-IL FANTASMA DEL PALCOSCENICO, di Brian de Palma, 1974;
-La versione tv di Tony Richardson del 1990;
-Quella di Dario Argento del 1998 (bruttissima).
Come detto, IL FANTASMA DELL’OPERA è uno dei musical più famosi, dal 1991 rappresentato in tutto il mondo.
ANNA KARENINA, 1996
Regia di Bernard Rose, con Sophie Marceau ( Anna Karenina ), Sean Bean ( Conte Vrosnky ), Alfred Molina ( Levin ), Mia Kirshner (Kitty), James Fox ( Alexander Karenine ).
Anna Karenina, moglie del diplomatico Alexej Karenin, vive in una prigione dorata : la sua vita si trascina monotona e frustrante tra piccoli screzi in famiglia,la cura dell’amato figlio Sergeij, un marito gentile ma assente.Fino a quando incontra l’affascinante conte Vrosnky, militare in carriera dell’esercito, col quale è amore a prima vista.Inizialmente combattuta dai dubbi, Anna sceglie di fuggire col conte: ma dopo i primi tempi la nostalgia per il figlioletto e lo sfumare del sogno d’amore nella quotidianità di tutti i giorni aprono gli occhi ad Anna. Ma ormai è troppo tardi…
Ultima versione cinematografica del romanzo di Lev Tolstoji, è un film senza arte né parte:non certo brutto, ma tutta la drammaticità della storia sembra rimanere sullo sfondo. Soprattutto i personaggi non hanno troppo approfondimento psicologico. Una bell’occasione mancata soprattutto per la brava Sophie Marceau, che qui si riduce puramente al ruolo di bella statuina (e non solo per la sua avvenenza) e che interpreta con poca convinzione un personaggio che sicuramente esprime la sua drammaticità in modi più complessi dei suoi begli occhi perennemente sgranati…
Come dite?! Gli altri interpreti?! E chi li ha notati?!
Da qui potete capire la consistenza della loro interpretazione, e soprattutto perché il film rimase nelle sale bresciane per soli tre giorni…
MOLTO RUMORE PER NULLA ( Much ado about nothing ),1993
Regia di Kenneth Branagh, con Emma Thompson ( Beatrice), Kenneth Branagh ( Benedetto ), Kate Beckinsale ( Hero ), Denzel Washigton ( Don Pedro ), Keanu Reeves ( Don Juan ), Robert Sean Leonard ( Claudio ). Michael Keaton ( Carruba ).
Il principe d’Aragona Don Pedro e il suo esercito, tornando vittoriosi dalla Guerra, si fermano a Messina ospiti del nobile Leonardo; il conte Claudio si innamora ricambiato di Ero, la figlia di Leonardo, e dopo l’approvazione del padre e del principe si organizzano le nozze, mentre entrambi gli sposi e i loro amici cercando di fare da Cupidi tra i due litigiosi Benedetto ( amico di Claudio ) e Beatrice (cugina di Ero). Purtroppo il malvagio Don Juan, fratellastro del principe, complotta per rovinare tutto…
La più famosa versione cinematografica dell’omonima opera di William Shakespeare ( 1598 ) è un film davvero ben riuscito: curato nella recitazione, nella regia e nell’adattamento ( che rispetta i tempi drammatici e la filologia del testo originale ).
Personalmente mi ha divertito molto la schermaglia amorosa tra Benedetto e Beatrice ( interpretati con convinzione da Kenneth Branagh e Emma Thompson, che all’epoca erano davvero sposati nella realtà ) e i complotti ai loro danni da parte degli amici all’amore puro ma infangato dal sospetto tra i leggiadri Ero e Claudio.Forse un difetto sta nei dialoghi troppo veloci ( a volte ho fatto davvero fatica a capirli ), e a volte ho avuto l’impressione che la vicenda scorresse troppo veloce, ma per il resto è davvero un ottimo film. Tutti gli attori sono completamente giusti per la loro parte ( e certamente ottima ) la scelta di affidare a un attore di colore, Denzel Washington, la parte di Don Pedro. E l’atmosfera che traspare dalla maggior parte delle scene del film è di gioia, allegria, divertimento: una vera delizia per gli occhi!
Il film mantiene l'originale ambientazione a Messina, ma è stato interamente girato nella tenuta di Vignamaggio, nei pressi di Greve in Chianti ( la stessa in cui, si dice, Leonardo dipinse la “Gioconda” ).
Curiosamente questo film non ha ricevuto nemmeno una nomination all’Oscar, anche se ha vinto un “Guild Film Award” come miglior film straniero (1994) e un “Evening Standard British Film Award come miglior attrice protagonista (1994).
Della commedia esistono molte versione, sia al cinema che in tv:la prima risale addirittura al 1913, l’ultima al 2005, ed è una trasposizione televisiva prodotta dalla BBC.
Esiste anche un’opera teatrale ispirata a MOLTO RUMORE PER NULLA :si intitola BEATRICE ET BENEDICT, l’autore è Hector Berlioz.
La vita è difficile per Georgina Anderson: è giovane, ricca, bella, viziata dai cinque fratelli maggiori proprietari di una grande compagnia di navigazione americana e lei stessa possiede una nave. Insomma una poveretta da compatire. E cosa può fare una donzella così fortunata, per vivacizzare un poco la sua privilegiata esistenza? Logico, no? Partire all’insaputa di tutta la famiglia per l’Inghilterra, con una nave di un’altra compagnia, portandosi appresso solo il factotum di famiglia Mac, alla ricerca, senza una reale pista da seguire, di uno pseudo-fidanzato che da ben sei anni non le dà notizie. Rapinati appena scesi dalla nave, i due riusciranno, non si capisce come e nonostante la mancanza di denaro, a trovare il tizio che si è nel frattempo sistemato ed a quel punto Georgina che fa? Una persona normale o almeno dotata di un minimo di raziocinio, avrebbe atteso la prima nave passeggeri in partenza per le Colonie e si sarebbe rivolta ad una banca per ottenere una lettera di credito, lei no, lei si vuole imbarcare immediatamente sulla prima nave pronta a salpare l'ancora, che risulta non accettare passeggeri ed andare in Giamaica e quindi, senza nemmeno pensarci, decide che si spaccerà per il fratello dodicenne di Mac e si faranno assumere come mozzo e nostromo! Già siamo alla fantascienza e nemmeno siamo a pagina cinquanta. Ma qui si va oltre, la nostra eroina, che non ha mai alzato un dito in vita sua, presume non ci sarà nessun problema ad ingannare non solo un equipaggio di marinai poco raccomandabili abituato a lavorar duro, ma anche il capitano del vascello, il bellissimo, seducente, affascinante James Malory, aristocratico per nascita e pirata per passione, che già ha incontrato in una precedente ed imbarazzante occasione. Non è difficile immaginare come andrà a finire, (il buon James le curerà il cuore infranto, benchè non sia proprio il cuore la parte a cui si dedicherà) anche se la trama procede per situazioni una più assurda dell’altra.
D’altronde la verosimiglianza non è mai stata il punto di forza della Lindsey e questo libro ha quasi vent’anni, che si sentono tutti. Oltre alla trama poco credibile, anche le psicologie dei protagonisti sono piuttosto superficiali ed appena abbozzate, anzi sembrano poco più che degli stereotipi (lui grande, grosso e maschio, lei piccola, minuta, linguacciuta ed immatura) così come i dialoghi, per quanto molto divertenti, risultano assolutamente contemporanei e ben poco consoni all’epoca. Approfondimenti di sorta non ve ne sono affatto e si rimane sempre su un livello leggero leggero, senza impegno.
Vero è che se la Lindsey si rifà parecchio, consciamente o no, alla Wodiwiss, le altre che sono seguite si sono pesantemente ispirate a lei, tanto che questo intreccio e questi personaggi sono stati ripresi a iosa da molte altre scrittrici, dalla Kenyon per esempio, che con Il corsaro della seduzione ha tentato di eguagliarla, senza successo a mio avviso
Per quale ragione quindi, leggere un testo che è decisamente superato da vari punti di vista e non è di gran qualità tutto sommato? Perché appunto la Lindsey è stata un’apripista per quanto riguarda l’erotismo e l’umorismo nel romance, alcuni dialoghi sono veramente impagabili anche a distanza di anni e poche come lei sono così capaci di creare e manovrare situazioni intriganti e sensuali a colpo sicuro. Ma più di tutto io credo, questo romanzo va letto per quello che è il suo unico e maggior pregio, ovvero l’eroe, James Malory. Un libertino fatto e finito, senza traumi e dolori alle spalle, cinico, disilluso, egoista, prepotente, astuto, manipolatore e gaudente. Nonché dotato di grande bellezza, prestanza e virilità. Uno che trascura i suoi doveri di capitano per amare Georgina a tutte le ore, sempre affamato e sempre pronto (che facesse uso di qualche sostanza afrodisiaca?). Insomma un gran bel quarto di manzo, lasciatemelo dire (un paio di pensierini ce li ho fatti anch’io) non brilla per intelligenza o sensibilità, ma è pronto a sottomettere la vergine di turno ed farsi trasformare da questa in padre e marito modello, lasciandosi incastrare fin troppo facilmente.
Un must per le amanti del genere vergine-libertino e per le amanti della Lindsey, tra cui mia annovero ed a cui in fondo, ho dato un sette meno più per nostalgia che per grandi meriti effettivi, visto che le emozioni sono poche, ma le risate ci sono; comunque si legge ancora bene e intrattiene meglio di tanti altri. E i pirati biondi con gli occhi verdi son sempre favolosi, senza se e senza ma!
2 - IRRESISTIBILE RIBELLE (Tender rebel) - protagonisti Roslynn Chadwyck e Anthony (Tony) Malory - potete leggere le nostre note sul romanzo qui http://romancebooks.splinder.com/post/20615509
3 - OCEANO DI PASSIONE (Gentle rogue) - protagonisti Georgina Anderson e James Malory
4 - The magic of you - protagonisti Amy Malory e Warren Anderson
5 - DIMMI CHE MI AMI (Say you love me), pubblicato da diverse case editrici tra cui Euroclub e Sperling - protagonisti Kelsey Langton e Derek Malory
6 - The present - protagonisti Anastasia e Christopher Malory, più quella di Molly & Jason
7 - A loving scoundrel - protagonisti Danny e Jeremy Malory
8 - Captive of My Desires - protagonisti Gabrielle Brooks e Drew Anderson
9 - No Choice But Seduction - protagonisti Katey Tyler e Boyd Anderson
La vita è difficile per Georgina Anderson: è giovane, ricca, bella, viziata dai cinque fratelli maggiori proprietari di una grande compagnia di navigazione americana e lei stessa possiede una nave. Insomma una poveretta da compatire. E cosa può fare una donzella così fortunata, per vivacizzare un poco la sua privilegiata esistenza? Logico, no? Partire all’insaputa di tutta la famiglia per l’Inghilterra, con una nave di un’altra compagnia, portandosi appresso solo il factotum di famiglia Mac, alla ricerca, senza una reale pista da seguire, di uno pseudo-fidanzato che da ben sei anni non le dà notizie. Rapinati appena scesi dalla nave, i due riusciranno, non si capisce come e nonostante la mancanza di denaro, a trovare il tizio che si è nel frattempo sistemato ed a quel punto Georgina che fa? Una persona normale o almeno dotata di un minimo di raziocinio, avrebbe atteso la prima nave passeggeri in partenza per le Colonie e si sarebbe rivolta ad una banca per ottenere una lettera di credito, lei no, lei si vuole imbarcare immediatamente sulla prima nave pronta a salpare l'ancora, che risulta non accettare passeggeri ed andare in Giamaica e quindi, senza nemmeno pensarci, decide che si spaccerà per il fratello dodicenne di Mac e si faranno assumere come mozzo e nostromo! Già siamo alla fantascienza e nemmeno siamo a pagina cinquanta. Ma qui si va oltre, la nostra eroina, che non ha mai alzato un dito in vita sua, presume non ci sarà nessun problema ad ingannare non solo un equipaggio di marinai poco raccomandabili abituato a lavorar duro, ma anche il capitano del vascello, il bellissimo, seducente, affascinante James Malory, aristocratico per nascita e pirata per passione, che già ha incontrato in una precedente ed imbarazzante occasione. Non è difficile immaginare come andrà a finire, (il buon James le curerà il cuore infranto, benchè non sia proprio il cuore la parte a cui si dedicherà) anche se la trama procede per situazioni una più assurda dell’altra.
D’altronde la verosimiglianza non è mai stata il punto di forza della Lindsey e questo libro ha quasi vent’anni, che si sentono tutti. Oltre alla trama poco credibile, anche le psicologie dei protagonisti sono piuttosto superficiali ed appena abbozzate, anzi sembrano poco più che degli stereotipi (lui grande, grosso e maschio, lei piccola, minuta, linguacciuta ed immatura) così come i dialoghi, per quanto molto divertenti, risultano assolutamente contemporanei e ben poco consoni all’epoca. Approfondimenti di sorta non ve ne sono affatto e si rimane sempre su un livello leggero leggero, senza impegno.
Vero è che se la Lindsey si rifà parecchio, consciamente o no, alla Wodiwiss, le altre che sono seguite si sono pesantemente ispirate a lei, tanto che questo intreccio e questi personaggi sono stati ripresi a iosa da molte altre scrittrici, dalla Kenyon per esempio, che con Il corsaro della seduzione ha tentato di eguagliarla, senza successo a mio avviso
Per quale ragione quindi, leggere un testo che è decisamente superato da vari punti di vista e non è di eccelsa qualità tutto sommato? Perché appunto la Lindsey è stata un’apripista per quanto riguarda l’erotismo e l’umorismo nel romance, alcuni dialoghi sono veramente impagabili anche a distanza di anni e poche come lei sono così capaci di creare e manovrare situazioni intriganti e sensuali a colpo sicuro. Ma più di tutto io credo, questo romanzo va letto per quello che è il suo unico e maggior pregio, ovvero l’eroe, James Malory. Un libertino fatto e finito, senza traumi e dolori alle spalle, cinico, disilluso, egoista, prepotente, astuto, manipolatore e gaudente. Nonché dotato di grande bellezza, prestanza e virilità. Uno che trascura i suoi doveri di capitano per amare Georgina a tutte le ore, sempre affamato e sempre pronto (che facesse uso di qualche sostanza afrodisiaca?). Insomma un gran bel quarto di manzo, lasciatemelo dire (un paio di pensierini ce li ho fatti anch’io) non brilla per intelligenza o sensibilità, ma è pronto a sottomettere la vergine di turno ed farsi trasformare da questa in padre e marito modello, lasciandosi incastrare fin troppo facilmente.
Un must per le amanti del genere vergine-libertino e per le amanti della Lindsey, tra cui mi annovero ed a cui in fondo, ho dato un sette meno più per nostalgia che per grandi meriti effettivi, visto che le emozioni sono poche, ma le risate ci sono; comunque si legge ancora bene ed intrattiene meglio di tanti altri. E i pirati biondi con gli occhi verdi son sempre favolosi, senza se e senza ma!
Carissime (e carissimi ovviamente), siete pronte davanti al videoregistratore? Anche questa settimana ne vale davvero la pena, date le "chicchine" cinematografiche che la nostra tv ha deciso di proporci per i prossimi giorni:
VENTO DI PASSIONE Dal Mercoledì a Venerdì
(e per le prossime settimane dal Lunedì al Venerdì)
alle 13.10 su RAITRE
Finisce l’amata telenovela TERRA NOSTRA per lasciare spazio ad un’altra telenovela brasiliana,
idealmente una sorta di “cambio di testimone”, visto che la protagonista di questa produzione, MariaFernanda Candido, (Isaura) altri non è che la Paola della sopraccitata Terra Nostra, mentre ThiagoLacerda, qui interprete di Mario Lopez, che contende l’amore della bella protagonista a HedsonCelulari (Elio), altri non è che Matteo, sfortunato emigrante italiano protagonista di TN.
La vicenda è ambientata in Brasile, nel 1942 e parla di Isaura, una ragazza che vive con i genitori e coltiva il sogno di diventare una cantante. La giovane, grazie all'aiuto dello zio Felipe, riesce a partecipare a una gara di canto.
Tra gli spettatori vi è anche Elio, un capitano dell’esercito, che rimane ammaliato tanto della sua bellezza quanto dalla sua voce.
Isaura vince la gara ma disgraziatamente la sua felicità ha breve durata; infatti Felipe viene arrestato poiché ritenuto una spia nazista. Isaura fa tutto il possibile per dimostrare l'innocenza di suo zio, del quale è pienamente convinta, e naturalmente può contare sull’appoggio di Elio. In questo clima di grande tensione tra i due nasce un profondo e tenero amore.
Tempo dopo Felipe viene trasferito presso il carcere di Rio de Janeiro e Isaura, disperata per la sorte dell'uomo, abbandona il suo paese e si trasferisce alla capitale, per restargli accanto.
In città Isaura conosce Mario, affermato pianista nonché grande amico di Felipe, il quale sentendola cantare rimane abbagliato dalla voce e dallo splendore della ragazza.
Grazie a lui Isaura comincia ad affermarsi come cantante. Nello stesso tempo lei e Mario si lasciano travolgere dalla passione. Isaura è indecisa sulla via da seguire, essendo innamorata di due uomini: tornare dal suo primo amore o restare e condividere passione e carriera con Mario? 54 episodi in totale, la telenovela può essere definita una miniserie, della quale ha anche le caratteristiche tecniche. Una curiosità: Il titolo originale, “Aquarela do Brasil”, titolo anche della sigla della telenovela, è una canzone popolare che esalta le bellezze del paese.
IL FALCO E LA COLOMBA
Da Martedì 13 ottobre
alle 21.20 su CANALE 5
La fiction è molto liberamente ispirata al libro di Stendhal, da cui nel 1974, è stata tratto un film con protagonista Barbara Bouchet, altrettanto liberamente ispirato e proposto anch'esso Martedì 13 alle 2.30 del mattino su RETE4. (Per chi volesse fare un approfondimento )
Secondo gli addetti ai lavori questa sarà l'Elisa di Rivombrosa di questa stagione televisiva.
TUTTA LA VERITA’ Domenica 11 ottobre e Lunedì 12 Ottobre
alle 21.30 su RAIUNO
Miniserie di due puntate firmata Cinzia THTorrini, la regista di Elisa diRivombrosa, che vede ancora una volta Vittoria Puccini protagonista.
La Puccini nel film è Paola, una donna che vive un'esistenza serena accanto a suo marito Marco (Filippo Nigro) un commissario di polizia, e al loro bambino. Quando però incontra il cardiochirurgo che ha in cura sua madre, l'affascinante Giulio (Daniele Pecci), tra i due divampa la passione. Giulio a sua volta, è sposato con Benedetta(Carola Stagnaro) e ha una relazione extraconiugale con una sua collega, Laura (Selvaggia Quattrini).
Quando Laura e Benedetta muoiono in circostanze misteriose, i sospetti si concentrano sulla coppia di "amanti diabolici", e in particolare su Laura.
Un thriller a forti tinte, sia gialle che rosa, che assicurano gli addetti ai lavori, terranno incollati gli spettatori fino alla fine, vista anche la polemica nata sulla messa in scena di alcune scene di sessobollente, considerate inadatte alla prima serata e alla cui contestazione la regista così ha replicato: “si tratta di immagini contestuali alla storia ed è giusto che vengano mostrati anche quei momenti ed è giusto che ci siano". Insomma, fino qui questa miniserie promette proprio bene… non resta che stare a vedere…
LOLITA
Lunedì 12 Ottobre
alle 23.200 su RETE4
“Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantesette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia fu sempre Lolita”
Inzia così il capolavoro scritto da Vladimir Nabokov nel 1955, che, per la sua magnificenza, vanta due trasposizione cinematografiche, una dell’immortale Stanley Kubrick, e numerose trasposizioni teatrali, alle quali lavorò egli stesso e che contribuirono a fare di questo libro uno tra i testi piu’ studiati del teatro moderno.
Questa settimana ci vine proposta la versione firmata Adrian Lyne (regista di Flashdance e di Unfaithful: l’amore Infedele), che ha per protagonisti un bravissimo, e sempre fascinoso, JeremyIrons nel ruolo del professor Humbert e nei panni di Lolita una azzeccatissima Dominique Swain.
Il maturo professore Humbert (Jeremy Irons), appena trasferito in una piccola città del New England, trova alloggio presso la vedova Charlotte(Melanie Griffith). Subito rimane affascinato dalla figlia dodicenne, Lolita (Dominique Swain), e, pur di stare accanto alla fanciulla, decide di sposarne la madre.
A seguito della morte di Charlotte in un incidente, causato dallo shock della scoperta dell’amore che il suo maturo marito nutre per la figlia, il professor Humbert decide di partire insieme a Lolita per poter seguire liberamente le sue pulsusoni lontano da chiunque li conosca.
Di sicuro non indimenticabile come la versione del 1962 portata sullo schermo dal grande Stanley Kubrick, ha però dalla sua parte un cast di bravissimi attori e una storia potente e ossessiva che lo sorregge. Il mio consiglio, un po’ di parte poiché da libraia , è di rileggersi (o leggersi) il libro, che resta, a mio avviso, un capolavoro della letteratura moderna e da cui questo film è tratto.
IL PROFUMO DEL MOSTO SELVATICO Mercoledì 14 Ottobre
alle 21.10 su RETE4
Remake di un graziosissimo film del 1942, “Quattro passi nelle nuvole” tra i cui interpreti spicca il nome di Gino Cervi, mostro sacro della cinematografia italiana, questa trasposizione del 1994 firmata Alfonso Arau, ci regala uno splendido Keanu Reeves nei panni di Paul Sutton, commesso viaggiatore che, di ritorno dalla guerra, cerca di mantenere se stesso e sua moglie vendendo cioccolatini per tutto il paese.
In uno di questi viaggi incontra una ragazza (Aitana Sanchez), che stà tornando a casa dal padre (Giancarlo Giannini) per comunicargli di essere incinta e che il padre del bambino, non solo non ha alcuna intenzione di sposarla, ma nemmeno quella di riconoscere il figlio.
Paul, colpito dalla disperazione della giovane, accetta di seguirla a “Les Nures”, la casa avita di lei, e fingersi il suo promesso sposo per qualche giorno…. Ma le cose si complicano...
Tra gli altri interpreti un simpatico Anthony Quinn nei panni del nonno della ragazza (che “fa il tifo” per Paul). Una curiosità: da questa trasposizione è stato tratto un libro omonimo al fillm scritto da DeborahChiel edito da Sperling & Kupfer che però non ha avuto l’esito sperato. Uscito nel 1994, in contemporane al film, è andato fuori catalogo l’anno seguente diventando recuperabile solo in biblioteche o tramite mercatino dell’usato.
Per questa settimana le nostre VOCI DI CORRIDOIO ci sussuranno una notizia già accennata un paio di mesi fa. Lo so che siete in fermento, ma purtroppo non riguarda il tanto atteso North andSouth, perlomeno non ancora...
A Marzo sul digitale terrestre, non ci è dato sapere se a pagamento sui canali premium, oppure su canali gratuiti, verranno mandati in onda una serie di sceneggiati, in gran parte firmati BBC, tratti principalmente dai libri di Jane Austen, ma con una piccola sorpresa per il “gran finale”. Le miniserie che verranno trasmesse saranno, non necessariamente in quest'ordine, Emma, con nella parte della protagonista una giovanissima Kate Beckinsale, sceneggiato BBC del 1996; Ragione e Sentimento, versione recentissima del 2008 con Hattie Morahan(ElinorDashwood) e CharityWakefield(MarianneDaswood); Jane Eyre con i bravissimi (e azzeccatissimi) RuthWilson (Jane Eyre) e Toby Stephens (Rochester) e per ultimo, ma non per ultimo, uno sceneggiato assolutamente INEDITO in Italia.
Sto parlando del bellissimo CRANFORD, tratto dall'omonimo romanzo di Elizabeth Gaskell che quest'anno ha avuto diverse candidature al Golden Globe, tra cui quella come migliorminiserie o film per la tv e attrice non protagonista, ovvero la meravigliosa Judi Dench. che poi lo ha effettivamente vinto.
Sarà dovuto proprio a questo lo sbarco in Italia di questa miniserie in 5 puntate che ha spopolato in patria?
Ancora non si conoscono le date di messa in onda, ma appena avremo notizie piu' precise non esiteremo a darvele!
E’ invece certa l’acquisizione dei diritti di due libri che hanno avuto molto successo sia in Italia che all’estero, da parte di due grosse produzioni cinematografiche:
La Universal Pictures ha infatti in programmazione la trasposizione da libro a film del primo capitolo della trilogia “fatata” di Melissa Marr, WICKED LOVELY,.edito in Italia da Fazi.
La stesura del soggetto per il film è affatto alla stessa sceneggiatrice di "Edward Mani di Forbice", Catherine Thompson. Per ora nessuna notizia su cast o date è trapelata, ma non mancherò di aggiornarvi in merito appena ci saranno le prime notizie certe.
L’altro film, che verrà tratto anch’esso da una trilogia, è invece “cosa di casa nostra”.
Si sta infatti lavorando alla sceneggiatura di NON MI UCCIDERE, libro scritto da Chiara Palazzolo e edito in Italia da Piemme e che ha per protagonista Mirta, una giovane ragazza che, per amore, viene trasformata in una ''sopramorta'' (una sorta di zombie-vampiro).
Le riprese del film avrebbero dovuto iniziare nel 2008, ma a causa di alcuni problemi, tra cui la scelta di comprimere i tre volumi, NON MI UCCIDERE, STRAPPAMI IL CUORE e TI PORTERO’ NELSANGUE, in un unico film, oppure dedicarsi alla trasposizione del primo capitolo, per decidere poi in seguito se lavorare ai seguiti.
Soluzione adottata poi dai produttori della R&C, che hanno scelto per il cast tutti giovani attori sconosciuti al grande pubblico, e che dovrebbero iniziare a girare per la fine del 2009.
Per ora non ci sono altri rumors o aggiornamenti ma...
Si spacca il mattino come una melagrana
Con rosse crepe lucide;
Ah, quando arriverà domani l'aurora, tardi,
Biancheggiando oltre il letto,
Vigile mi troverà ai cancelli del matrimonio,
Mentre aspetto che si diffonda la luce
Su di lui, che sazio dorme
Con la testa sprofondata, incosciente.
E quando l'alba s'insinuerà dentro
Cauta m'alzerò
per osservare la vittoria della luce
Sul primo dei miei giorni
Che lui mi mostra, addormentato nel sonno
In cui con me cadde, e il mio sguardo
Meno vago diverrà, e la sua faccia calda
Vedrò liberata dall'agitarsi della fiamma.
Saprò allora a quale immagine di Dio
E' fatto il mio uomo;
E vedrò il castigo o il premio
della mia vita nel dormiente;
Calcolerò allora lo stampo e il valore
Dell'uomo che come mio ho accettato,
Mi si rivelerà un aspetto del cielo o della terra
Nello splendore del metallo in cui è coniato.
Oh, sono ansiosa di vederlo
dormire totalmente in mio potere,
Saprò allora chi è che ho da tenermi...
Sono ansiosa di vedere
Questo amore mio, questa moneta che ruota, posarsi
Immobile al mio fianco e pronta
Per la mia stima: certo egli sarà
Ricchezza di vita per me.
E allora sarà mio, giacendo
a me rivelato,
Aperto ai miei occhi, chiaro
Dormirà,
Disteso negligentemente,
Affidando a me la sua realtà, e io
Guarderò l'alba illuminare
Il mio destino.
Guardando splendere la debole luce
Su quel sonno colmo di me,
Sulla sua fronte, ove i riccioli
Negligenti s'accoppiano e appiccicano,
Sulle sue labbra, ove il respiro leggero va e viene,
Inconsapevole, sulle sue membra assonnate finalmente stese,
Indifese,
Piangerò, lo so, oh se piangerò
Di gioia e di tormento.
David Herbert Lawrence
Cenni biografici dello scrittore
David Herbert Richards Lawrence, nasce a Eastwood, Inghilterra, l’11 settembre del 1885.
Figlio di un minatore del Nottinghamshire, e di una maestra, frequentò le scuole primarie a Eastwood e poi la High School a Nottingham.
Fu un romanziere vigoroso ed originale, che rispecchiò efficacemente la rivolta della sua generazione contro l'epoca vittoriana, considerato profeta e mistico del sesso con quasi mezzo secolo di anticipo sui figli dei fiori.
Il suo romanzo d'esordio, Il pavone bianco, esce nel 1911. Già nel suo libro Figli e amanti del 1913, si nota che la sua narrativa è basata sulle intense esperienze emozionali dei personaggi: attrazione sessuale, collera, delusione, amore.
Il 7 settembre 1907 pubblicò, con la firma di Jessie Chambers, sul Nottinghamshire Guardian il suo primo racconto, Preludio a un felice Natale. Conseguì poi il diploma e nel 1908 divenne maestro a Croydon, presso Londra.
Nel 1912 Lawrence fugge con Frieda von Richthofen Weekley, figlia di un nobile tedesco e moglie di un suo ex professore. Nel 1913 scrive il volume giovanile Poesie d'amore. La burrascosa storia d'amore con Frieda, serve allo scrittore come ispirazione per numerose sue opere come L'arcobaleno (1915) e il suo seguito Donne innamorate (1921). I personaggi di questi romanzi sono particolarmente spregiudicati e procurano al primo romanzo la censura per oscenità e al secondo l'accusa di istigazione al vizio.
Nel 1919 l'insorgere della tubercolosi, costringe lo scrittore a viaggiare in continuazione alla ricerca di un clima più favorevole. Dal novembre 1919 soggiornò con la moglie in diverse località italiane tra cui Firenze, La Spezia, Spotorno, Picinisco, Ravello, Capri, Taormina, la Sardegna. Tra le sue opere ricordiamo: Il trasgressore o Contrabbando d'amore (1912), La ragazza perduta (1920, vincitore del James Tait Black Memorial Prize), Mare e Sardegna (1921), La verga d'Aronne (1922), la raccolta Uccelli bestie e fiori 1923), Canguro (1923), Il ragazzo nella boscaglia (1924) Il serpente piumato, (1926, romanzo composto durante i soggiorni nel Messico (1923-1925), La donna che fuggì a cavallo (1928 ), L'uomo che era morto (1929), e La vergine e lo zingaro (1930).
Nel 1928 Lawrence scrive la sua opera più discussa, L'amante di Lady Chatterley (1928), storia (forse autobiografica) di un rapporto particolare fra una ricca signora e il guardacaccia del marito. Il romanzo pubblicato per la prima volta da un piccolo editore fiorentino, Pino Orioli, viene censurato per molti anni in quasi tutti i paesi del mondo.
David Herbert Richards Lawrence muore a Vence, in Provenza, il 2 marzo del 1930.
Benvenute a Romance Park, il luogo dove ogni scrittrice ha la possibilità di presentare i propri lavori al pubblico!
L'estratto di questa settimana si intitola "LA CUSTODE DEL CODICE", e il nick della sua autrice è ALICIA GILBERT. ATTENZIONE, si tratta di nomi di fantasia, che usiamo solo per distinguere i vari estratti tra di loro: il nome dell'autrice non è questo, ed il titolo finale del libro sarà diverso.
Vi ricordiamo le REGOLE DI ROMANCE PARK ( potrete trovare maggiori dettagli qui: http://romancebooks.splinder.com/post/20213710 ) :
-- sia le lettrici che le bloggers potranno votare l'estratto con un punteggio da 1 a 10, e naturalmente commentarlo;
-- se la scrittrice lo desidera (non è obbligatorio), può rispondere ai commenti e alle domande – ma lo farà sempre usando il nick;
-- tra una settimana esatta, chiuderemo il sondaggio, e la scrittrice scoprirà che voto le è stato dato dal pubblico.
-- IMPORTANTE: la scrittrice non rivelerà la propria identità a nessuno, né prima, né durante, né dopo il sondaggio. Le bloggers che hanno collaborato con lei alla preparazione del post (cioè Naan e MarchRose) faranno altrettanto, sia nei confronti delle altre bloggers che delle lettrici, e per correttezza si asterranno dal commentare.
LA CUSTODE DEL CODICE di Alicia Gilbert Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà dell’autore.
Colin è un agente del governo inglese la cui missione è sorvegliare una donna che vive a Londra e che si sospetta passi informazioni a Napoleone. Jane Boregard è una conoscitrice di antichi codici e per questo è stata reclutata per un progetto inerente alla decifrazione dei messaggi segreti. Affascinato dalla donna, Colin l’avvicina e la seduce, ma dopo la sparizione del patrocinatore del progetto, decide che è arrivato il momento di fermarla. La scena seguente è quella in cui Colin e i suoi uomini vanno ad arrestarla, e Jane si rende conto che l’uomo che diceva di amarla l’ha invece ingannata.
La voce dell’uomo era intrisa di disprezzo, ma lei parve non accorgersi. Con la testa china e lo sguardo fisso soppesava ogni parola, in cerca di un significato diverso, di una giustificazione che spiegasse le azioni di Colin, l’uomo che aveva amato follemente e che ora la guardava con lo stesso disprezzo di quegli uomini sconosciuti. Come aveva potuto sbagliarsi tanto su di lui?
Perché il suo istinto non l’aveva avvertita?
Un nodo si formò nel suo petto e aumentò a dismisura, mentre le passavano rapidi nella mente gli istanti meravigliosi che aveva condiviso con lui. Menzogne, inganni, nient’altro che un pugno di polvere spazzato via dalla realtà. Il cuore le batteva rapidamente contro le costole. Chiuse le mani e si costrinse ad ascoltare ciò che diceva il suo accusatore. Lentamente, con immensa soddisfazione l’uomo elencò i capi d’accusa. Durante quel ridicolo monologo Jane fu tentata di protestare, poi li guardò negli occhi uno per uno, e allora comprese che non sarebbe servito a nulla opporsi perché essi avevano già deciso.
La luce del pomeriggio perse la sua brillantezza, affievolendosi a mano a mano che la sera avanzava. Guardò le braci nel camino, poi rivolse la sua attenzione in un punto indefinito della stanza, qualcosa che non fosse Colin, o uno di suoi compari. In quei pochi secondi comprese che quella sera si sarebbe conclusa la sua esistenza così come l’aveva concepita fino ad allora. Non l’avrebbero mai lasciata andare, lo avevano scritto in faccia.
Sentì una morsa gelida stringerle il cuore, opprimerle il petto, poi più nulla. Per lei che era sempre stata un concentrato di emozioni, quell’inerzia, la mancanza di ogni sentimento, fu fatale.
Vacillò, e nonostante i suoi sforzi le gambe cedettero. Fu solo allora che Colin allentò il ferreo autocontrollo che aveva guidato le sue azioni fino a quel momento, e rapido l'afferrò. Il malessere della donna lo colpì come un pungolo nella parte più recondita del suo essere.
«Uscite, tutti e due! Adesso!».
Il suo ordine secco fu pronunciato a voce bassa, ma entrambi gli uomini trasalirono affrettandosi a ubbidire. Il più giovane dei due tentò di replicare una volta giunto alla porta, ma lo sguardo duro e spietato del suo superiore gli fece riconsiderare la cosa.
Aprì la porta della biblioteca e poi la richiuse delicatamente alle sue spalle. Dall’esterno giunsero nitide le proteste della signora Muller e dei due uomini che cercavano di placare la collera della donna. Jane sentì la stretta di Colin ammorbidirsi attorno al suo corpo, nonostante continuasse a sorreggerla il tocco dell’uomo divenne tutto ad un tratto gentile.
Il suo respiro le sfiorò la guancia, solleticandole il viso.
Caldo e profumato.
Chinò la testa, e senza volerlo sfiorò con il mento la punta della piccola spilla che teneva sulla scollatura dell’abito.
Sentì immediatamente un curioso formicolio partire dal punto in cui la pelle aveva sfiorato l’argento del monile, e in pochi secondi un calore confortante si riversò in lei. Solo che assieme alla sensazione di benessere si sentì invadere da un’energia sconosciuta che la percorse dalla testa ai piedi.
Non seppe da dove si levava l’odio che risalì nelle sue vene come acido, sapeva solo che l’uomo che la circondava con le braccia era la causa del suo dolore.
E lo odiò, riversando su di lui la rabbia, la frustrazione e il carico immenso di dolore che fino a un istante prima l’aveva schiacciata.
Lui la scosse debolmente, poi l’afferrò per le braccia allontanandola da sé, in modo che fosse più agevole guardarla negli occhi.
«Dammi un motivo, dammi una sola ragione alla quale io possa aggrapparmi e ti porterò via, lontano dove nessuno ti troverà. Nessuno saprà mai chi sei», mormorò guardandola intensamente con i suoi occhi profondi che ora sembravano brillare di passione.
Jane non si scompose, limitandosi a osservarlo con distacco. In lei qualcosa si era come spezzato, sentiva freddo ora. Un gelo quasi doloroso la separava dal mondo, dalle emozioni, da Colin.
Lui non si arrese e l’abbracciò stringendola forte, mentre con le mani le percorreva la schiena in una carezza estenuante, lenta e struggente. Nel silenzio che seguì il respiro affannato dell’uomo si mescolò a quello appena percettibile della ragazza. Ormai tutto in lei era ridotto al minimo indispensabile. Il suo viso era talmente inespressivo e pallido da sembrare privo di vita.
Colin le sfiorò le labbra, continuando ad accarezzarla, blandendola, accogliendola come aveva fatto in passato.
Menzogne, una quantità immensa di menzogne. Jane non riusciva a pensare ad altro mentre lui continuava a stringerla a sé.
«E’ stata colpa di Cross, confessa Jane, dimmi dove diavolo si è cacciato quel bastardo!».
Lei sollevò la testa, voleva guardarlo negli occhi, ma le sembrò che l’oscurità aumentasse, chiudendosi attorno a lei. Perché non poteva vedere i suoi occhi bugiardi? Perché non si mostrava per quello che era, un mostro assetato di sangue, che dopo essersi nutrito della sua innocenza voleva portarle via l’unica cosa che ancora le consentiva di provare un briciolo di rispetto per se stessa! Il pensiero la investì dissipando ogni incertezza e dandole una visione della realtà lucida e dura come un diamante
Era dunque questo il suo diabolico intento? Dopo aver distrutto tutto di lei, ora voleva uccidere suo padre.
Colin, il suo amore, Colin il suo nemico.
«Dimmi solo una cosa», gli mormorò sulle labbra «pensi veramente che scambierei lui per te?».
Socchiuse le palpebre e inclinò la testa di lato, poi gli sorrise con disprezzo, un istante prima che Colin l’allontanasse di scatto, spingendola lontano.
Jane barcollò all’indietro, allargò le braccia e rovinò sopra la scrivania.
Il mostra rombi del capitano Muller cadde con un fragore spaventoso sul pavimento. La signora Muller cominciò a battere i pugni contro la porta, mentre le urla degli uomini coprivano il pianto spaventato delle altre ospiti. Ma nessuno osò disubbidire agli ordini dell’uomo. Con due rapide falcate Colin la raggiunse.
L’afferrò, furioso con lei e con se stesso, e col ringhio basso di un’animale ferito la sbatté contro il muro, sollevandola finché i loro occhi furono alla stessa altezza.
Jane lo guardò incurante delle dita di lui che si chiudevano attorno alla gola. Non aveva paura. Se in lei fosse rimasta la capacità di provare qualcosa si sarebbe stupita di quella totale assenza di emozioni, invece ora ciò che la colmava era l’inerzia e la freddezza del nulla. Le dita di Colin continuavano a circondarle la gola. Le sentì premere e mentre il respiro si affievoliva. Continuò a guardare il bellissimo volto del suo amante distorcersi nell’ira. Come aveva potuto ingannarsi tanto? Improvvisamente Colin la baciò, poi allentò la stretta. Lentamente le sue dita lunghe e forti le sfiorarono il volto, quasi senza toccarla, come se attraverso la pelle volessero imprimere i tratti del suo volto. Quegli occhi che erano passati dal disprezzo alla furia, cambiarono ancora. Ma questa volta si riempirono di lacrime. «Un nome … dammi un nome e tutto sarà finito», sussurrò sulle sue labbra.
Lo guardò deglutire, vide la sua pena. La provò dentro di sé. Non stava mentendo, per quanto lui l’avesse tradita, l’aveva anche amata. Il pensiero penetrò nella cortina di gelo che la separava dal mondo. Prima che l’amore riuscisse dove l’odio aveva fallito Jane decise che era arrivato il momento. Si allontanò da lui, lasciò che il gelo raggiungesse ogni cellula del suo corpo come il fiume che ritrova il suo corso. Le barriere che aveva sollevato contro le influenze del suo retaggio vennero spazzate via dal flusso di energia che la pervase. Un canto s’innalzò in una parte della sua mente, e lei ne fu lieta. Chiuse gli occhi e sollevò la testa, allungando le mani ai lati dal suo corpo. Poi puntò lo sguardo su di lui. Le iridi dei suoi occhi si allargarono e il potere fluì da essi.
«Ti maledico Colin, non avrai mai pace, questo è ciò che ti lascio, io figlia del Sator!».
Ma mentre lui avanzava verso di lei, il sortilegio che Jane aveva evocato squarciò il velo del futuro. La consapevolezza di ciò che sarebbe presto accaduto la pietrificò. Il suo gemito fu quello di un animale ferito.
«No, no … lei no», mormorò prima di accasciarsi sul pavimento, con le mani premute in grembo. Allora fu invasa dalla consapevolezza, e seppe che tutto era accaduto esattamente come era stato disposto dal destino. Il panico la invase. La stanza prese a turbinarle attorno. Lei era l’unica che avrebbe potuto impedire al male di scatenarsi se solo non si fosse ostinata per tanto tempo a respingere il potere. Ma adesso era troppo tardi. Il peso della colpa la schiacciò, e il pianto si levò straziante. Chiusa tra le braccia di Colin, Jane pianse per quello che il futuro riservava ad entrambi.
FRANCESCA ANGELINELLI – autrice emergente italiana
L'AUTRICE
Francesca Angelinelli. Nasce a Busto Arsizio (VA) nel 1982. Diplomata in agraria. Scrive per passione fin da quando era bambina e nel corso degli anni, grazie alle numerose letture, si avvicina alla narrativa fantastica. Nel 2004 riceve il suo primo riconoscimento giungendo terza al Premio di Narrativa Yoric con il racconto “Una strega vera”. Nel corso del 2005 due racconti vengono pubblicati su riviste specializzate: “Da Ogni Dove” sul numero di Febbraio/Aprile della rivista Inchiostro, e “Infiltrato” sul numero di Marzo della rivista Il Laboratorio del Segnalibro. Nel 2007 pubblica i suoi primi due romanzi, i fantasy orientali “Chariza. Il soffio del vento” e “Chariza. Il drago bianco”, per Runde Taarn Edizioni, con cui nel marzo del 2009 pubblica anche “Valaeria”.
“Werewolf” è il suo quarto romanzo edito.
WEREWOLF
Linee Infinite Edizioni - codice ISBN: 978-88-6247-021-6
a breve disponibile su ibs.it e sulle maggiori liberie online, su ordinazione in qualsiasi libreria
Inghilterra, XIX secolo.
Antichi miti e spaventose leggende aleggiano attorno alla casata dei Werewolf.
Kate, figlia adottiva di Arthur Werewolf, intraprende un viaggio che la porta all’antica dimora di famiglia, là dove tutto é cominciato. Costretta a scontrarsi con superstizioni, cacciatori di licantropi e un cugino dall’umore lunatico, riuscirà Kate a svelare il mistero che avvolge Wildfell Hall e a salvare Jonathan dal suo isolamento?
COM’E’ NATO “WEREWOLF”
“Werewolf” è nato grazie a un insieme di fortunati fattori. Primo fra tutti la frase, tratta dal romanzo di Anne Bronte, che si trova in apertura. Questa frase era stata data come traccia per un concorso letterario, da cui poi ho ritirato il romanzo avendo ricevuto la proposta di pubblicazione dall’editore Linee Infinite. La frase tratta da “Agnes Grey” mi ha aiutata a sviluppare l’idea per un romanzo sui lupi mannari cui avevo già pensato diverse volte, senza però dare davvero concretezza al progetto. In secondo luogo l’ascolto, proprio in quel periodo, di alcune canzoni tratte dagli album del gruppo The Rasmus, in particolare dall’ultimo “Black Roses”. E infine, ma non per questo meno importate, l’ispirazione datami dall’immagine “Night Creatures” dell’illustratrice Francesca Resta, di cui un particolare è poi divenuto copertina del romanzo.
Una congiunzione di fattori favorevole che mi ha permesso per un paio di mesi di immergermi completamente nella storia. Una storia che mi sono divertita a scrivere e nella quale ho cercato di riversare sia la mia passione per la narrativa fantastica, sia quella per la narrativa inglese dell’Ottocento, dalle sorelle Bronte a Jane Austen. Con la speranza di essere riuscita a dar vita a un romanzo gradevole e che possa appassionare i lettori.
La copertina e le immagini del booktrailer che sarà presto online sono dell’illustratrice Francesca Resta: http://nijiart.it/index.html
EVENTI E PRESENTAZIONI
18 Ottobre 2009 - ore 17,00: presentazione presso la libreria BOOKSTOP di Brescia, via Leonardo da Vinci 5.
29 Ottobre-01 Novembre 2009: LUCCA COMICS and GAMES, stand Avelion, padiglione Passaglia, SelfArea.
13-15 Novembre 2009: nell’ambito della RASSEGNA DELLA MICROEDITORIA, Villa Mazzotti, Chiari (Brescia) si terrà una presentazione.
05 Dicembre 2009 - ore 16,00: DEMONI, VAMPIRI E LUPI MANNARI: presentazione presso la libreria Il Lupo Rosso di Padova, via Temanza, 11, località Arcella.
Per avere maggiori informazioni su questi e su altri eventi consultate la pagina facebook dell’autrice o il suo blog.
27 Febbraio
Kateleen si svegliò di soprassalto. La carrozza su cui viaggiava aveva preso l’ennesima buca ed era sobbalzata, dondolando ed agitandosi come una barca colta da tempesta.
Per un attimo la giovane trattenne il fiato. Cercò un appiglio che le impedisse di essere sballottata dal suo posto e, nonostante i battiti accelerati del cuore, si impose di mantenere un atteggiamento calmo e composto, mentre occhi e mente, ancora intorpiditi dal sonno, si abituavano all’oscurità della vettura.
Era rimasta ormai l’unica occupante della carrozza e la cosa le procurò un certo sollievo.
Doveva essersi addormentata dopo che avevano lasciato l’ultimo villaggio. “Quello in cui è sceso il giovane notaio”. Ricordò l’uomo che aveva passato l’intera tratta intento a sfogliare alcune carte, riponendole poi in eleganti cartelline di cuoio.
Si appoggiò allo schienale del divanetto di velluto rosso.
Il giovane si era limitato a un cenno di saluto quando era montato in carrozza e non aveva scambiato con gli altri viaggiatori nemmeno una parola, concentrato com’era sulle sue carte. La signora che gli stava di fronte, una donna grassa e tozza che aveva tenuto calcato sul capo un cappellino di paglia decorato con fiori di stoffa, non aveva invece taciuto un solo istante da che era stata caricata nel primo villaggio nel quale la carrozza aveva fatto tappa.
Non l’aveva osservata molto, nella speranza che sfuggire il suo sguardo le facesse capire quanto poco era interessata alle disavventure delle sue figliole o alla magnificenza dei suoi piccoli, adorabili, nipoti.
La sua attenzione era invece stata attirata dall’uomo, alto e massiccio, con una folta barba corta e abitipiù adatti a una battuta di caccia che a un viaggio in carrozza, che le si era seduto di fronte, salendo alla seconda stazione. Anch’egli piuttosto taciturno e altrettanto poco interessato alla saga familiare dellasignora grassa. Il suo interesse, infatti, si era rivolto per tutta la tratta più che altro al paesaggio che scorreva fuori del finestrino, dato che non aveva degnato i diversi viaggiatori che si erano susseguiti durante il viaggio, salendo e scendendo nelle stazioni intermedie, neppure di un rapido sguardo di circostanza.
Kateleen aggrottò la fronte. Era più che sicura che non fossero previste altre fermate dopo il villaggio nel quale avevano salutato il giovane notaio. La carrozza
avrebbe dovuto procedere verso Woodston e la mattina seguente da lì ripartire per affrontare il percorso inverso. L’uomo che era seduto di fronte, quindi, avrebbe dovuto trovarsi ancora in vettura con lei.
Invece era sola.
Giunse le mani, si tormentò le dita in modo nervoso e deglutì a vuoto. Quell’individuo le aveva lasciato un’impressione sgradevole. Lo aveva ribattezzato “il cacciatore”, per via del suo abbigliamento, ma anche a causa dello sguardo da predatore con cui aveva fissato per tutto il tempo la brughiera. Uno sguardo torvo, reso ancora più minaccioso dalle sopracciglia nere e folte.
Aveva avuto l’impressione che stesse cercando qualcosa tra i campi e i boschi che avevano attraversato e che, man mano che procedevano nel viaggio, una smorfia, un leggero ghigno di soddisfazione, comparisse sulle sue labbra serrate. E, dato che era certa che non fosse sceso alla stazione precedente, il fatto che fosse sparito all’improvviso dalla carrozza non faceva che acuire il turbamento che aveva suscitato in lei.
“Un uomo pericoloso” si disse, poi si spostò sul bordo del sedile e allungò una mano guantata per scostare la tendina che chiudeva il finestrino.
Fuori si estendevano i campi e la brughiera, ma c’erano case sparse lungo la strada che si potevano
distinguere per via delle luci accese al loro interno. La sera infatti era già scesa, benché non potesse essere poi molto tardi.
"In vain have I struggled. It will not do. My feelings will not be repressed. You must allow me to tell you how ardently I admire and love you"
“Invano ho lottato. Ma non è servito. I miei sentimenti non saranno repressi. Dovete permettermi di dirvi quanto ardentemente io vi ammiri e vi ami.”
Per chi non l’avesse riconosciuta, questa è parte della dichiarazione di Mr Darcy ad Elizabeth Bennet in Orgoglio e Pregiudizio, capolavoro della letteratura e modello per tutti i romances. Ma anche paradigma di come una società ed una cultura intendevano la femminilità e la mascolinità. Darcy è certamente un eroe alpha, molto orgoglioso, testardo e volitivo, il cui tratto principale, oltre all’affidabilità, è la capacità di controllo delle sue passioni e dei suoi istinti, requisito indispensabile per essere considerato all’epoca un vero uomo. All’opposto di questo vero uomo c’era il libertino, o meglio il debosciato, poiché questo termine aveva perso col tempo il suo originario significato filosofico, andando ad indicare semplicemente uomini sregolati e viziosi, senza alcuna tempra morale, che suscitavano il biasimo generale. Per uno strano fenomeno di trasmutazione, quest’esemplare è diventato popolarissimo nel ventunesimo secolo ed è protagonista incontrastato di uno sterminato numero di romanzi d’amore.
Con poche eccezioni, sono una moltitudine le donne che sospirano per tipi come Derek Craven (Sognando te), ladro, imbroglione e prostituto, o come Sebastian Ballister (Il lord della seduzione), il “più grande puttaniere di tutta la Cristianità” e come farebbe Jane Austen se fosse viva, anch’io mi domandavo le ragioni di tutto ciò.
I libertini infatti hanno in genere superato ampiamente i trenta anni, non hanno quasi mai avuto una relazione di una qualche importanza e non si sono mai innamorati prima di incontrare l’eroina di turno. Il che ci porta ad alcune considerazioni:
1) uomini che a trent’anni non hanno mai avuto un rapporto duraturo e significativo hanno chiaramente qualcosa che non va, e certamente sono degli immaturi con gravi problemi affettivi, nella vita reale ci terremmo ben lontane da loro
2) uomini così immaturi ed inaffidabili è escluso che mostrino tempra morale e vero carattere
3) uomini abituati all’infedeltà ed a continue e ripetitive avventure, è altamente improbabile che cambino improvvisamente e si trasformino in compagni fedeli, per cui un eventuale matrimonio con uno di loro inizierebbe con le peggiori premesse e quasi certamente farebbe sopportare una montagna di tradimenti
4) uomini adusi alla frequentazione di cortigiane e soprattutto prostitute non saprebbero come soddisfare una donna, poiché lo scopo della prostituzione è proprio questo: pagare per sfogarsi ed appagarsi, non per appagare la propria compagna che non esiste se non in funzione di puro oggetto sessuale, senza volto e senza identità, perfettamente sovrapponibili le une alle altre
5) parimenti alle esigenze fisiche e sessuali delle donne, questi uomini, non avrebbero idea e fondamentalmente alcun desiderio di appagare anche i bisogni sentimentali delle donne, confinate a sole due parti: mogli e madri da una parte, sgualdrine dall’altra
6) la maggior parte di questi libertini a trent’anni, proprio in virtù della loro abitudini, erano affetti dalla sifilide a vari livelli, con cui contagiavano le mogli, ignare vittime, e la loro progenie quando decidevano di maritarsi.
Ciò detto, come mai queste figure godono di un tale successo ai nostri giorni?
Secondo alcuni, le lettrici di romance sono di base molto conservatrici e ed aderenti a modelli tutto sommato patriarcali, per cui associano la potenza e l’attività sessuale all’essenza del vero uomo, così come la donna vergine e piuttosto sottomessa è l’essenza della vera donna. Le lettrici quindi, identificandosi con la protagonista illibata, nel conquistare l’eroe così maschio e concupito, ottengono una doppia vittoria: su tutte le altre donne, su cui si dimostrano superiori, e sugli uomini in generale, visto che loro così inesperte sono riuscite a far impazzire un esemplare di tal fatta. In realtà è una vittoria ben effimera, primo perché ciò non può attenuare il fatto che le donne in quella società non godano di alcun prevalenza e che debbano subire un ordine sociale, morale e giuridico assolutamente ingiusto, secondo perché questo finto trionfo della vergine, mostra assai chiaramente il sogno da parte di queste donne di avere un potere che nella vita reale non hanno affatto.
Per cui, che senso ha morire dietro tipi del genere?
Personalmente mi attrae certamente un eroe passionale e sensuale, il che non fa rima con libertino, tra Derek Craven e Sir Ross (L'amante di lady Sophia) io non ho dubbi, preferisco un vero uomo (con tutto che Derek mi piace molto!).
Certo l'optimum sarebbe un Jofrè de Peyrac (Angelica), ovvero un eore che racchiude entrambe queste figure maschili, ma ripeto, io mi "accontento" di un Sir Ross o di un Nick Gentry ( Amore ad ogni costo, il quale è lui ad essere vergine all'inizio del libro).
Voi invece, da che parte state e soprattutto perché?
RECENSIONE NODO DI SANGUE (Guilty Pleasures) di Laurell K. Hamilton
Prima edizione:1994 by Ace
Edito in Italia da:in hardcover: Casa Editrice Nord, 2003; in economica: Teadue 2005, pp 339
Traduzione di: Alessandro Zabini
Ambientazione:contemporanea, USA
Genere:urban fantasy
Livello di sensualità: warm (caldo)
Voto/rating:8,5/10
Collegamenti ad altri romanzi:benché questa sia una serie, Vampire Hunter, i libri possono essere letti anche indipendentemente:
1) Guilty Pleasures (Nodo di Sangue 2003)
2) The Laughing Corpse (Resti Mortali 2006)
3) Circus of the Damned (Il Circo dei Dannati 2004)
4) The Lunatic Cafe (Luna Nera 2004)
5) Bloody Bones (Polvere alla Polvere 2005)
6) The Killing Dance (Il Ballo della Morte 2005)
7) Burnt Offerings (Dono di Cenere 2007)
8) Blue Moon (Blue Moon 2008)
9) Obsidian Butterfly (Butterfly 2009)
10) Narcissus in Chains (inedito in Italia)
11) Cerulean Sins (inedito in Italia)
12) Incubus Dreams (inedito in Italia)
13) Danse Macabre (inedito in Italia)
14) The Harlequin (inedito in Italia)
15) Blood Noir (inedito in Italia)
16) Skin Trade (inedito in Italia)
St.Louis, Missouri, pieno midwest, quella che viene chiamata la buona provincia americana, quella sana. Niente di più falso. St.Louis è una città violenta, assetata di sangue e piaceri proibiti, senza freni e con poche regole che non siano quelle della soddisfazione degli istinti e dei desideri più bassi. La morale non è che un abito da cocktail da smettere quando si fa sera, gli scrupoli un inutile retaggio arcano che va nascosto, meglio se eliminato. La morte è dovunque, il tanfo della putrefazione è un odore costante come quello dei gas di scarico delle fabbriche. Il caos, la sopraffazione e lo sfruttamento regnano incontrastati tra l’indifferenza dei più e la connivenza di molti. Sia quelli prodotti dagli umani, che dalle altre creature che popolano questa sordida città: vampiri, oramai usciti allo scoperto con tanto di chiesa della Vita Eterna, lupi e ratti mannari, ritornati, zombie. In un mondo che non crede più in niente se non al guadagno ed al godimento effimero, Anita Blake va dritta per la sua strada, senza guardare in faccia nessuno. Risvegliante di cadaveri per professione, cacciatrice di vampiri per necessità, tanto da essere soprannominata la Sterminatrice, non cede a compromessi e non fa sconti. Ma quando un misterioso, imprendibile e molto forte assassino comincia a fare strage dei vampiri più potenti in città, Anita sarà costretta suo malgrado, attraverso un doppio ricatto mortale, ad aiutare proprio gli odiati vampiri nella ricerca ed eliminazione di questo killer, senza la certezza peraltro di poterne uscire viva. A portarla dritta in trappola lo splendido Jean Claude, vampiro centenario, nonché proprietario del Guilty Pleasure, un club dove gli umani ed i non morti possono abbandonarsi alle proprie perversioni. Ma forse anche lui è vittima di forze più grandi ed occulte…
Nel lontano 1994 Laurell K. Hamilton esordiva con questo memorabile romanzo destinato a divenire il primo di una fortunatissima serie, memorabile per come riusciva abilmente ed in maniera originale a mescolare elementi horror, gotici e splatter in un insieme efficace e coinvolgente e soprattutto per aver creato una indimenticabile e copiatissima eroina: Anita Blake. Se l’avete già conosciuta la amate di sicuro, se ancora non l’avete fatto, l’amerete. Forte e fragile, coraggiosa ed impavida, cinica e sensibile, indifferente e sentimentale, comune eppure eccezionale, una donna piena di contraddizioni, piena di sfaccettature, che attraverso le sue presunte certezze granitiche sta invece cercando sé stessa, che vuol credere che nella vita ci sia un senso e che noi siamo gli artefici del nostro destino. Anche quando compie azioni che nel profondo la fanno ribrezzo, anche quando uccide con mano ferma fingendo di non provare alcun rimorso, anche quando il suo cuore ed il suo corpo la tradiscono desiderando un immondo vampiro.
Non importa che vi piaccia il genere, la Hamilton per quanto non virtuosa nella scrittura come la sua dichiarata maestra Anne Rice, vi terrà avvinti alla pagina fino alla fine del racconto senza cedimenti e tempi morti, in una specie di apnea che non si scioglierà nemmeno a romanzo concluso, lasciandovi anzi un vago desiderio di averne di più. Nonostante la Hamilton proceda per accumulazioni progressive, sovrapponendo appunto vari generi fino all’eccesso (thriller, gotico, fantasy etc.), il risultato è un nuovo universo credibilissimo ed in qualche modo ipnotizzante, perché nonostante gli elementi soprannaturali non si dubita per un istante dei sentimenti e della credibilità di tutti i personaggi. Vi è una malinconia di fondo, un’insoddisfazione, un senso di impotenza che pervadono tutta la storia e che sono molto efficaci ed intensii nella loro evidente sincerità e che fanno accettare quindi anche quello che freddamente si giudicherebbe inaccettabile.
Questa è la forza di Anita Blake e della sua autrice, due figure in cui non è difficile paradossalmente identificarsi, anche se noi non andiamo in giro con una Browning. Però, in qualche modo, i trionfi di Anita, piccola e rotondetta, ben lontana dalla perfezione, sono anche il riscatto delle donne normali che possono immaginarsi eroine senza bisogno di un eroe che le salvi o le difenda, donne che affrontano una vita dura ogni giorno ed in qualche modo riescono sempre a farcela, perché è il loro cuore ad essere speciale.
Certo non è da trascurare il fatto che la scrittrice abbia qui anche creato (e di ciò la ringraziamo infinitamente) quello che è diventato un simbolo di seduzione maschile per eccellenza, il torbido, sensuale, affascinante vampiro Jean- Claude, che rivaleggia con Lestat ed Edward Cullen nell’immaginario femminile, senza avere la presenza angelicata di quest’ultimo, ma essendo molto più carnale. Un vampiro per adulti, come questa è una storia adulta per adulti, piena di chiaroscuri e di cui non vi libererete tanto facilmente una volta chiuso il volume. Non lasciatevela sfuggire.
Eccoci di nuovo all'appuntamento (che tornerà ad essere settimanale) per segnalarvi film, telenovelas, sceneggiati tratti da libri (o semplicemente che vale la pena di vedere) in programma sui nostri canali televisivi. Perciò, siete pronte con il ditino sul tasto REC del vostro videoregistratore? Bene! Andiamo a incominciare:
GOSSIP GIRIL
Dal Lunedì al Venerdì
alle 15.00 su ITALIA 1
Va in onda dal 1° di Ottobre e fino ai primi di Novembre la seconda stagione di questo telefilm tratto dalla serie omonima di romanzi (6 in tutto editi in Italia dalla Fabbri, ma in America già arrivati al 12° libro), firmati da Cecily Von Ziegesar e scritti per un pubblico "young adult", ma apprezzati anche dai piu' grandi.
La storia ambientata nell'Upper East Side di Manahattan racconta le avventure/disavventure, amicizie e amori di un gruppo di adolescenti che frequentano lo stesso liceo, il Constance Billard School. C'è Serena, biondissima, bellissima e ribelle, appena tornata dall'Europa. C'è la sua (ex?) migliore amica Blair, che sta con il delizioso Nate, che però condivide un segreto molto segreto con Serena. Ma soprattutto c'è un sito di pettegolezzi, qualcuno con le dita avvelenate, che scrive nell'ombra, e sa tutto di tutti, ma soprattutto adora farlo sapere a tutti...
A metà strada tra "Le Relazioni Pericolose" e "Sex and the City", non potete perdervelo se amate la moda, gli intrighi e gli amori tra i banchi di scuola.
L'ETA' DELL'INNOCENZA
Lunedì 5 ottobre
alle 23.40 su RETE 4
Boston,1800: Newland Archer (Daniel Day-Lewis), un ricco avvocato di New York, è fidanzato con May Welland (Winona Ryder), una bella ma convenzionale aristocratica. Newland comincia ad avere dei dubbi sulla sua vita, domandandosi se sia possibile cambiare i piani prestabiliti dopo l'arrivo della cugina di May, l'esotica e sofisticata contessa Ellen Olenska (Michelle Pfeiffer). Ellen sta tentando di divorziare dal marito che la maltratta, un conte polacco che le ha bandito la vita sociale. Mentre Newland cerca di dissuaderla dal divorzio, per evitare lo scandalo, si accorge di amarla e diventa sempre più disilluso nei confronti della società a cui appartiene e verso l'idea di cominciare un matrimonio senza passione con May.
Tratto dall'omonimo capolavoro di Edith Wharton, che grazie ad esso fu la prima donna a vincere il Premio Pulitzer, viene magistralmente e fedelmente trasposto dal regista Martin Scorsese, che ne fa uno splendido affresco sulla società americana di fine Ottocento, sui suoi dogmi e sulla passione che cerca di vincere su tutte le convenzioni.
Una curiosa coincidenza: la serie televisiva Gossip Girl ha intitolato un episodio della seconda stagione (il 18°), proprio "L'Età dell'Innocenza", in quanto i ragazzi, per la recita di fine anno, mettono in scena questo spettacolo. Verso la fine dell'episodio è possibile vedere uno dei protagonisti che guarda una parte del film su di un computer.
LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO
Mercoledì 7 Ottobre
alle 21.10 su RAIUNO
Theresa Osborne (Robin Wright Penn), ricercatrice al Chicago Tribune, è stata lasciata dal marito, che le ha preferito un'altra donna, e ora dedica la sua vita al figlio Kevin e al suo lavoro. Durante una vacanza, mentre sta facendo jogging e il figlio è con il papà, trova su una spiaggia una bottiglia con dentro una lettera toccante indirizzata ad una donna di nome Catherine. La tentazione di risalire all'autore è grande. Il direttore del Chicago Tribune ne fa un articolo, e tanti lettori scrivono al giornale per saperne di più. Con tenacia, Theresa arriva ad individuare una località, Outer Banks nella Carolina del Nord, e un nome, quello di Garret Blake (Kevin Costner). L'autore della missiva è un fabbricante di barche che vive una solitaria esistenza accanto al padre Dodge. Viene a conoscenza che Catherine era la moglie di Garret, morta, lasciando in lui un senso di colpa senza fine.
Tratto dall'omonimo romanzo di Nicholas Sparks, edito da Sperling & Kupfer, questo film ne è una trasposizione abbastanza fedele, visto che lo stesso Sparks partecipa alle stesure di ogni sceneggiatura tratta dai suoi libri.
Ecco un piccolo passaggio che riassume le atmosfere del libro:
"...Non so se i morti possono tornare su questa terra e muoversi invisibili tra coloro che li hanno amati, ma, se fosse possibile, allora so che sarai sempre con me. Ascoltando l'oceano sentirò la tua voce; quando una brezza fresca mi accarezzerà la guancia, sarà il tuo spirito che mi passa accanto. Tu non te ne sei andato per sempre, a prescindere da chi entrerà nella mia vita. Tu sei con Dio, accanto alla mia anima, e mi guardi verso un futuro che non so prevedere. Questo non è un addio, mio amato, ma un ringraziamento. Grazie di essere venuto nella mia vita e di avermi dato gioia, grazie di avermi amata e di avere accettato in cambio il mio amore. Grazie dei ricordi che custodirò per sempre nel mio cuore. Ma soprattutto grazie per avermi mostrato che verrà un tempo in cui sarò infine capace di lasciarti andare"
L'ULTIMO DEI MOHICANI
Giovedì 8 Ottobre
alle 21.10 su LA7
La storia narra le gesta di Nathan (Daniel Day Lewis) che, nato bianco, ma allevato e cresciuto come un Mohicano, si invaghisce della figlia del capitano inglese Munro, Cora (Madeline Stowe),che è in lotta con i francesi per il controllo delle terre al confine col Canada, nei pressi del fiume Hudson.
Insieme al padre Chingachgook, e a suo fratello adottivo Uncas, attraverso un paese sconvolto dalla guerra, salva due sorelle, Alice e Cora, da un attacco di una tribu' indiana alleata dei francesi e capitanata da Magua.
Inizia così il viaggio per portarle dal padre, impegnato in prima linea, durante il quale tra le due fanciulle e i due indiani nasce un sentimento che cercherà di sopravvivere al viaggio pericoloso che devono compiere, alla guerra, alla differenza di razza, di credo, ma soprattutto all'odio degli uomini.
Vincitore di molti premi internazionali questo film di Micheal Mann, è la versione edulcorata e rivisitata del potente affresco storico di J. Fenimore Cooper, che scrisse Il ciclo dei romanzi noto come "I racconti di Calza di Cuoio" - di cui "L'ultimo deimohicani" è sicuramente il più letto. Molti non sanno infatti che il Nathan del film, nel libro si chiama Natty Bumppo e che il ciclo di libri narra le sue gesta come guida per le truppe inglesi in territorio americano. Una curiosità: l'O.S.T. (Original SoundTrack) del film è a tutt'oggi quella piu' venduta in tutto il mondo tra le colonne sonore originali.
Insomma, questa è decisamente una settimana "cinema&bookshop" tutta da gustare!
Intanto le nostri VOCI DI CORRIDOIO ci confermano l'inizio delle riprese di un remake che si troverà a dividere molti di noi tra i nostalgici della storia, dalla parte del pro, e i nostalgici del protagonista DECISAMENTE dalla parte del contro.
Ebbene si, stò parlando di una delle piu' amate e seguite telenovelas dell'ultimo decennio, la mitica CUORE SELVAGGIO.
La telenovela vanta già tre trasposizioni: una del 1966, una del 1977 e la piu amata e conosciuta del 1993, protagonista assoluto e incontrastato della stessa e dei nostri cuori, come sicuramente ricorderete, è il compianto Eduardo Palomo, che ci ha lasciato, ahinoi, troppo presto.
Per questa nuovissima versione, che vede anche parecchie modifiche nella trama e nello svolgimento della storia volute dal regista Salvador Mejía, sono stati chiamati ad interpretare i ruoli principali i quattro attori del momento, veri e propri mostri sacri del mondo delle soap sudamericane.
Il difficile compito di vestire i panni del pirata Juan Del Diablo spetta ad un altro Eduardo, il muscoloso e imponente Eduardo Yanez, vera e propria icona del genere, che in una recente intervista rilasciata per la televisione argentina si è detto entusiasta di poter coronare il suo sogno di bambino e interpretare un pirata... e quale pirata piu pirata di Juan Del Diablo?
Bisognerà vedere cosa ne pensano le agguerritissime fans della telenovela, che alla presentazione del promo avvenuta nella capitale colombiana, terra di origine della protagonista femminile, (Danna Garcia che interpreterà appunto Monica, nella versione italiana chiamata Beatrice) hanno cinto d'assedio la troupe, chi inneggiando ai nuovi attori e chi invece con fischi e cartelli cercando di boicottare l'evento.
Spetta invece ad altre due promesse del firmamento argentino interpretare Anna e Andrea, che in questa trasposizione avranno un ruolo ben diverso, soprattutto Anna, rispetto alla versione data dall'immortale sceneggiatura di Bravo CaridadAdams, (autrice dell'introvabile romanzo originale Corazon Salvaje). Sarà affidato alla bellissima Aracely Arambula il compito di rapire e spezzare il cuore dei nostri due fratellastri Andres AlcazarY Valle (Andrea), ruolo offerto a un giovane, ma già affermato attore di soap Eduardo Verasteguy, e appunto Juan Del Diablo (Eduardo Yanez).
Gran riserbo comunque aleggia sui cambiamenti voluti dal regista e messi in atto dalla sua scrittrice in corso d'opera, forse per impedire al remake di cadere preda di paragoni e illazioni dovuti al successo planetario della versione che l'ha preceduta... insomma... soppiantare Eduardo Palomo nel cuore delle fans sarà praticamente impossibile... e, come affermato dal regista stesso, non è certo l'intento che anima questa nuova versione, che non ha ancora una data fissata per l'uscita sudamericana della prima puntata.
Una curiosità che riguarda la prima (1966) e la terza (1993) trasposizione della telenovela: forse non tutti sanno che l'attore che interpreta l'avvocato Nicola Manera, (Enrique Lizalde) nella versione con Eduardo Palomo del 1993, nel 1966 invece vestiva i panni proprio del protagonista maschile Juan Del Diablo.
Un piccolo contributo per aiutarvi a decidere se vale la pena dare una possibilità a questo remake lo potete avere dai numerosi promo che si trovano in rete da qualche mese.
Non mi resta che da chiedervi: siete nella fazione dei pro o in quella dei contro?
Nel frattempo STAY TUNED perchè la settimana prossima si parlerà di uno sceneggiato BBC in onda da noi a Marzo... ma per ora non resta che aspettare!
Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!