In pochi mesi Grant Roberson, conte di Straithern, ha perso entrambi i fratelli minori. Secondo il parere del dottor Fenton i sintomi, uguali per entrambi i casi, fanno pensare a una malattia del sangue che potrebbe essere ereditaria, e consiglia quindi a Grant di pensare al futuro come se il tempo rimastogli da vivere fosse molto breve.
Pur sospettando che le morti non siano dovute a una malattia ma a un avvelenamento, per Grant diventa impellente trovare moglie e assicurarsi un erede, perché gli Straithern non finiscano con lui. Gli basta una donna che non porti scandalo al nome, che lo accolga nel suo letto il tempo necessario a dargli dei figli e che conduca una vita indipendente, lasciando a lui la libertà di seguire i suoi studi scientifici. In poche parole un matrimonio di convenienza, che non necessita corteggiamento – dacché non ce n’è il tempo – né richiede che vi sia coinvolgimento affettivo tra marito e moglie. La scelta cade sulla figlia del dottor Fenton, la giovane Arabella, dedita allo studio della medicina, alla quale concede un mese di tempo per prendere confidenza con il suo nuovo ruolo.
All’arrivo della fidanzata a Rosemoor però, non è Arabella a catturare il suo interesse, bensì la sua dama di compagnia, Gillian.
Non è altrettanto bella, ma è avvolta da un’aura di mistero, e nei suoi occhi Grant legge un’ombra di tristezza che lo intriga, lo spinge ad avvicinarla, a parlarle e a cercarla sempre più spesso.
Apprezza la sua schiettezza, la sua onestà, il suo desiderio di imparare, la sua curiosità, e la sua propensione a vedere la bellezza dove per lui vi sono solo ricordi penosi.
La coinvolge nei suoi esperimenti, e anche se lei lo rimprovera, lo critica, e cerca di allontanarlo, lui non riesce a pensare ad altro che a lei.
Arabella al contrario, si rivela essere una giovane donna priva di qualsiasi spinta emotiva, non sorride, non apprezza la compagnia, detesta ogni cosa che non siano i suoi libri di medicina, e in più non sopporta di essere toccata. Grant si chiede sempre più spesso se non abbia fatto la scelta più errata di tutta la sua vita.
Anche quando il dottor Fenton gli svela la verità sul passato di Gillian, con l'intento di porre fine al sentimento che sta nascendo tra loro, Grant non esita a difenderla, e a continuare ad amarla, senza rendersi conto, se non troppo tardi, di attirare su di lei l'attenzione dell'assassino.
Il punto di forza di questo libro non è la trama, che al contrario è alquanto semplice sebbene arricchita dal mistero delle morti e dalla presenza incombente dell'assassino. Si svolge nell’arco di un mese e svela a poco a poco quelli che sono gli elementi necessari a scoprire i segreti del passato e l’identità del colpevole.
E’ scritto molto bene. Seppure come stile sia un po’ lento, riesce a colpire la grande accuratezza nella resa dei personaggi e l’introspezione che li rende talmente veri, da avere l’impressione di vederli. Non vi è alcuna difficoltà a provare empatia nei loro confronti, a detestarli o ad amarli, nei loro pregi, difetti, dolori, sofferenze, rimpianti.
Alcune recensioni definiscono questo libro troppo lento e l’eroina troppo presa da se stessa e in parte è vero, ma è proprio per questo che la ritengo vera e credibile. Personalmente detesto le eroine che vivono l’amore da martiri, mentre apprezzo quelle che hanno il coraggio di prendere quello che vogliono, di andare contro tutto e tutti… Gillian è un personaggio che in qualche modo trova un equilibrio tra questi due opposti, è divisa tra il dovere, che la porta a sfuggire a Grant e ad allontanarlo, e la sua natura passionale, che già in passato è stata la causa della sua rovina e che la spinge tra le sue braccia. E’ tanto presa da questo suo dilemma interiore, che ne viene immancabilmente una debolezza.
Grant è il classico nobile, rigido, freddo, che non mostra emozioni e che vuole una moglie che non lo coinvolga, che gli dia l’erede che gli serve ma che poi conduca la sua vita senza invadere quella di lui. Ha sulle spalle il peso dei peccati del padre defunto, che lo hanno riempito di senso di colpa e di vergogna, e che lo hanno portato ad odiarlo, a odiare il proprio ruolo e quello che rappresenta.
Sa che sta per morire, per una misteriosa malattia o per avvelenamento, e Grant affronta l’idea della sua morte quasi come se si trattasse di quella di qualcun altro… ma poi Gillian lo fa sorridere, lo intriga, lo conquista, lo rimprovera, lo sfida… fa sì che nella sua vita entrino emozioni che non ha mai provato, la rende preziosa, e rende insopportabile l’idea della morte perché lo dividerebbe da lei.
Arabella infine è semplicemente grandiosa. Ispira tanti sentimenti contrastanti, antipatia, odio, pena… sicuramente un’antieroina in grado di controbilanciare il peso della coppia Grant–Gillian con grande forza, in un crescendo lento ma inesorabile, e di dare a questo romanzo un'atmosfera di profonda drammaticità.
Lucia Scarpa nasce a Battipaglia ventisei anni fa, precisamente il 24 Settembre del 1983. I primi quindici anni della sua vita li ha trascorsi ad Eboli: un piccola cittadina nel Salernitano. Fin da piccola ha lasciato che la fantasia vagasse libera da costrizioni, poi un giorno ha deciso di mettere su carta queste fantasie e scrivere diventa la sua passione! In esso ha trovato la giusta compagnia. La gioia che prova nel creare storie fantastiche non ha paragone. Scrive per diletto e questo le basta, finché un giorno non si ritrova a pensare a quanto sarebbe stato bello, vedere in una libreria un libro con il suo nome. Decisa a cambiare la sua vita, si trasferisce da sua sorella a Genova, dove vive e lavora come impiegata. Una città a tutti gli effetti: caotica e frenetica, dalla quale riesce a ritagliarsi brevi spazi di tranquilla solitudine, e in quei momenti di pacifico benessere Scrive! Ha partecipato ad antologie di poesie e di mini racconti e ad oggi ha pubblicato un romanzo rosa dal titolo “La Gioia di Ritrovarsi” edito dalla 0111 Edizioni, un’autobiografia simpatica dal titolo “Non puoi non leggermi (sarebbe un errore)” edito da Boopen, un giallo /thriller dal titolo “Oblio” scritto a quattro mani con il compagno Stefano Bossotto edito da Arduino Sacco Editore ed un gothic romance dal titolo “Curse’s Blood” edito da 0111 Edizioni.
Prossimamente in uscita, nella collana Vivide emozioni della Sogno Edizioni, un altro romanzo rosa dal titolo “Il coraggio vichingo”.
Tutti i libri sono acquistabili sui circuiti delle librerie on-line, IBS, Unilibro ecc. oltre al sito delle rispettive case editrice: www.boopen.it - www.ilclubdeilettori.com e www. arduinosacco.it
Un connubio perfetto d'allegria, passione e amore. Ombre oscure dal passato della famiglia di lei, però, la condurranno lontano, fino alle pendici dell'Etna...
Sarà sola! La sua unica compagnia sarà il felice ricordo dell'amato Filippo, e il marito che le è stato imposto: un uomo molto più anziano di lei, malvagio e cospiratore, che ha come unico scopo la vendetta....
NON PUOI LEGGERMI
edito da Boopen
Per la serie non mi faccio mancare niente, ecco a voi il libro "Non puoi non leggermi", pubblicato con la Boopen. Questo libro è nato, senza grosse pretese e con lo scopo di far divertire il lettore, il tutto raccontato dal Sig. Libro.
Un`autobiografia originale, triste, dolorosa, allegra e divertente, con brevi note fantasiose che completano i diversi aspetti di una vita vissuta. In aggiunta alcune opere dell`autore Stefano Bossotto.
OBLIO
edito da Arduino Sacco Editore
Due storie.
Due vite vissute intensamente.
George Wright, uno stimato ingegnere vive tranquillamente fino a quando la notizia della scomparsa di una giovane non porta scompiglio nei suoi ricordi.
Jennifer Strong, da bambina ad adulta in un viaggio pieno di gioie e di dolori, fino al giorno della sua scomparsa.
Due storie apparentemente separate, ma in fondo unite da un raggelante ed univoco destino.
CURSE'S BLOOD
edito da 0111 Edizioni
Codice ISBN: 9788863072235
disponibile su tutti i negozi on-line e in libreria.
Martina, una giovane studentessa affascinata dal gotico e attratta come molte giovani da attori belli e dannati, all’uscita di un cinema incontra un ragazzo. Un incontro che parrebbe normale se non fosse che le ricorda il protagonista del film. Un personaggio inquietante e affascinante, misterioso e con un segreto che grava sulle sue spalle. Dopo il primo incontro avvenuto nei corridoi del cinema, rivede il ragazzo molte volte e sempre in circostanze strane. Le apparizioni in camera sua e gli strani poteri che possiede le destano preoccupazione e ansia, mentre la certezza di essere comunque al sicuro e la strana attrazione che prova per la situazione la confondono. Intorno alla vicenda dei due giovani gravitano altri personaggi e nel corso della storia si viene a conoscenza della reale esistenza dei vampiri. Martina è costantemente in pericolo, attaccata da mostri che bramano la sua morte e, a contorno di scontri, rivelazioni e magia, il lieto fine sembra un’utopia.
ESTRATTO - dal romanzo “Curse’s Blood”
I titoli svaniscono e un glaciale primo piano degli occhi del protagonista irrompe sullo schermo, quegli occhi azzurro ghiaccio ci fissano e ci catturano, siamo in pochi a vederli e in pochi ne rimaniamo attratti.
Usciamo per ultimi, parlando e commentando come dei forsennati quello che abbiamo visto, siamo in visibilio.
“Peccato che i vampiri non esistano!” esclama Anna su di giri.
“Immagina incontrare uno come Antoine” aggiunge Elisa eccitata.
“Magari” concorda Sabrina mentre spinge via Luca che insiste sulla sua bellezza.
“Io sono meglio di un vampiro” dice infatti “almeno sono caldo” e ride divertito “tutto caldo”.
Le voci concitate si perdono in un istante e stranamente mi giungono come un rumore confuso.
Senza volontà mi ritrovo a guardare il lungo corridoio dalle pareti rosse che si staglia davanti a me. Priva di logica guardo alla mia sinistra in cerca di non so neanche io cosa, poi i miei occhi lo vedono. Appoggiato alla parete, c’è un ragazzo alto almeno un metro e ottanta, il fisico è prestante lo si nota anche se è vestito. Indossa un paio di jeans scuri e aderenti, una maglietta chiara e una giacca di pelle nera. I miei occhi scorrono avidamente sul suo fisico statuario, dalle gambe muscolose all’addome piatto, per poi fermarsi incantati sulla perfezione dei lineamenti del suo volto. Le labbra sono carnose e pallide, il naso è dritto e perfetto e gli occhi sono splendidamente di un colore azzurro ghiaccio e risaltano maggiormente con i suoi capelli neri. La pelle è bianca e levigata priva di qualsiasi imperfezione. Con stupore noto che mi sta fissando. Non riesco a distogliere gli occhi dai suoi, anche se dovrei. Lo oltrepasso quasi ipnotizzata dal suo sguardo, così affascinante da rendermi ebete e del tutto folle. Inghiottita da una sensazione nuova avanzo, ma la testa ruota e continua a fissarlo, lui fa lo stesso, ma sembra più rilassato di me…
RECENSIONE ADORABILE RIBELLE (Beloved Warrior) di Patricia Potter
Edito in Italia da: Mondadori, I Romanzi no. 893, gennaio 2010
Ambientazione: Scozia 1514, periodo Tudor
Livello di sensualità: warm (caldo)
Voto/rating: 6 /10
Collegamenti ad altri libri: è’ il terzo romanzo della serie Maclean o “Beloved”, dalla parola con cui iniziano tutti i titoli dei romanzi, così composta:
3. ADORABILE RIBELLE (Beloved Warrior) - protagonisti Patrick Maclean e Juliana Mendoza
Patrick Mclean, forte e sicuro, era destinatoad essere Il Laird di Inverleith, rispettato se non amato dai suoi familiari e dalla sua gente. Benché piena di responsabilità e con una maledizione che pendeva sulle spalle sue e dei fratelli in caso di matrimonio, la sua vita si presentava piena di opportunità. Ma ora nulla di questo è più. Patrick non esiste più, al suo posto c’è semplicemente Uno, colui che è sopravvissuto più a lungo di tutti alla prigionia. Uno infatti è stato catturato sei anni prima in battaglia dagli Spagnoli e venduto come schiavo per remare in una fregata della ricca famiglia Mendoza. Le sue richieste di riscatto ignorate, l’uomo non è che un corpo martoriato dalle frustate e dalle privazioni, ogni umanità scomparsa dal suo sguardo divenuto duro ed implacabile. Lì in quella desolante cattività, circondato da esemplari di varie nazionalità e religioni, ridotti a rottami, con la morte e la malattia come costanti compagne, Patrick è scomparso. Solo la volontà di sopravvivere lo anima, la mente devota ad un unico obbiettivo: riacquistare la libertà, costi quello che costi. Non ha sopportato e visto l’insopportabile, unico tra i galeotti, perché il destino non gli offra l’opportunità di fuggire.
L’occasione si presenta durante il viaggio che deve portare la nipote dell’armatore, la giovanissima ed innocente Juliana Mendoza, a sposare un visconte inglese, contro la sua volontà peraltro. Sotto la sua guida, l’equipaggio si ammutina e compie una strage, risparmiando solo Juliana e la sua cameriera, con la prospettiva di ottenere molto oro per il suo rilascio. Almeno questo è quello che si racconta Patrick, perché in realtà nonostante la ragione gli suggerisca di liberarsi delle due donne, uniche testimoni di quanto avvenuto e quindi pericolose, l’attrazione che egli prova per la fanciulla è immediata quanto intensa. Parimenti la dolce Juliana, terrore a parte, sotto sotto è affascinata da quello straniero e comprende che in lui vi sono nobiltà e fierezza, oltre i suoi gesti apparentemente malvagi. Jack si dirige a casa, dove i suoi fratelli lo credono morto per cercare di riacquistare un'esistenza degna di questo nome, non sapendo esattamente cosa fare con Juliana, ma non riuscendo a lasciarla andare.
Avevo atteso questo terzo volume della serie con curiosità, avendo molto apprezzato i primi due e sperando quindi in un finale col botto, come spesso avviene con i romanzi che terminano una saga. Purtroppo sono stata delusa. Dopo un’ottima partenza, con alcuni splendidi e tesi capitoli iniziali a bordo della nave, tanto che già pregustavo un secondo Corsaro Nero,il libro invece si arena, prendendo diverse direzioni senza approfondirne nessuna, per approdare ad un finale posticcio. I personaggi secondari sono troppi ed occupano troppo spazio, come i fratelli Mclean, Rory e Lachlan, distraendo tempo e pagine dai due protagonisti, che pur essendo interessanti individualmente non lo sono affatto come coppia. La Potter delinea due belle figure, ma non ci spiega come mai dovrebbero finire assieme. La spagnola Juliana, dal cuore puro, è poco più che una ragazzina che è cresciuta iper- protetta dal mondo, mentre Patrick è uno scozzese volitivo, un combattente ed ora un galeotto fuggitivo, cosa mai li unisce? La scrittrice ci dice solamente che lui la vede e se ne innamora, più precisamente che la vuole, il che è anche normale visti i lunghi anni di astinenza. Ma a parte questo non vi è nessuna scintilla o nessun sentimento che si sviluppi gradatamente, né alcuna verosimiglianza di situazioni che potrebbero condurre allo sboccio di un vero affetto. Anzi. In alcuni passaggi si sfiora pericolosamente il patologico: ovvero la vittima che si innamora del carceriere. Certo la scrittrice è una professionista di razza, la Potter scrive bene, sa tenere in piedi una storia anche quando inverosimile, ha il senso del ritmo e una sicurezza narrativa invidiabile, nonché un occhio attento ai particolari storici. Ma in questo caso la ciambella non è venuta col buco. Se volete concludere la trilogia leggetelo, altrimenti potete anche soprassedere.
Elizabeth Boyle 'S LATEST NOVEL, HOW I MET MY COUNTESS, BY AVON
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Elizabeth Boyle, HOW I MET MY COUNTESS, EDIZIONI AVON
The Earl of Clifton intended one day to find the perfect countess ...
. . . then he met Lucy. The improper daughter of an infamous spy, Lucy Ellyson saved Clifton's life and taught him everything he needed to know about serving his country . . . even how to fall in love. He vowed he would come back and make her his unlikely countess, but the war kept them apart for too long, and when he finally returned, she'd vanished.
Lucy hadn't gone far, living a new life in the heart of Mayfair. But proper Society hasn't taught her how to mend her scandalous ways, and when Clifton happens upon her, she's landed in the sort of trouble that only a hasty marriage can solve. He's more than willing to be the hero she taught him to be and make her his countess, but all too quickly, secrets from their past threaten the passionate love that ignites them both . . .
Il conte di Clifton aveva intenzione di trovare la contessa perfetta, un giorno o l’altro ...
. . . e poi incontrò Lucy. Figlia di una famigerata spia, Lucy Ellyson non sapeva comportarsi in modo appropriato, aveva salvato la vita di Clifton e gli aveva insegnato tutto quello che aveva bisogno di sapere su come servire il proprio paese . . . e su come innamorarsi. Clifton aveva giurato che sarebbe tornato e che, incredibilmente, avrebbe fatto di Lucy la sua contessa, ma la guerra li aveva tenuti separati per troppo tempo, e quando finalmente lui ritornò, lei era sparita nel nulla.
Lucy non era andata lontano, e si era costruita una nuova vita nel centro di Mayfair. Ma la buona società non le aveva insegnato come fare a comportarsi in modo meno scandaloso, e quando si imbatte in Clifton, si era già cacciata in quel tipo di guaio che solo un matrimonio organizzato in tutta fretta può risolvere. Lui è più che disposto a comportarsi da eroe così come lei gli aveva insegnato e a fare di Lucy la propria contessa, ma ben presto i segreti dei loro passati mettono in pericolo l’amore appassionato che arde tra loro . . .
Nota di MarchRose
HOW I MET MY COUNTESS is the sixth book in the Bachelor Chronicles series, which so far includes:
1. SOMETHING ABOUT EMMALINE (translated in Italy as EMMALINE)
2. THIS RAKE OF MINE
3. LOVE LETTERS FROM A DUKE
4. CONFESSIONS OF A LITTLE BLACK GOWN
5. MEMOIRS OF A SCANDALOUS RED DRESS
6. HOW I MET MY COUNTESS
SOMETHING ABOUT EMMALINE and THIS RAKE OF MINE are also generally considered as related to the celebrated Danvers series.
To know more about the Bachelor Chronicles family tree, have a look here:
HOW I MET MY COUNTESS è il sesto romanzo della serie “Bachelor Chronicles”, che ad oggi comprende:
1. SOMETHING ABOUT EMMALINE (tradotto in Italia nella collana RM con il titolo di EMMALINE)
2. THIS RAKE OF MINE
3. LOVE LETTERS FROM A DUKE
4. CONFESSIONS OF A LITTLE BLACK GOWN
5. MEMOIRS OF A SCANDALOUS RED DRESS
6. HOW I MET MY COUNTESS
SOMETHING ABOUT EMMALINE e THIS RAKE OF MINE vengono anche in gnere considerati come collegati alla famosa serie Danvers.
Per sapere qualcosa di più sui collegamenti tra i personaggi delle Bachelor Chronicles, date un’occhiata qui:
ESCE IN HARDCOVER L'ULTIMO LIBRO DI Julie Garwood, SIZZLE, EDIZIONI BALLANTINE BOOKS
Whether it's exhilarating historical romance or spine-tingling contemporary suspense, #1 New York Times bestselling author Julie Garwood weaves magnificent stories of passion, adventure, and intrigue. Now she raises the heat and spices up the action with a sexy, smart, daring new heroine and a smoldering thriller that's classic Garwood - and pure Sizzle.
Lyra Prescott, a Los Angeles film student, is closing in on graduation and facing important decisions about her future. She's already been offered a job at her hometown TV station, an opportunity that could ultimately launch her dream career as a film editor. But heading back home would also mean dealing with her overprotective brothers, social-climbing mother, and eccentric grandmother. Unsure of her future, Lyra dives into work on her final school assignment: a documentary transformed by a twist of fate into a real-life horror film.
After she unwittingly captures a shocking crime on camera, a rash of mysterious, treacherous incidents convince Lyra that she's trapped in a sinister scenario headed for a violent ending. Running scared, she turns to her best friend, Sidney Buchanan, whose connections bring dauntless and devilishly handsome FBI agent Sam Kincaid into Lyra's life. As the noose of deadly intrigue tightens and the feelings between them deepen, Lyra and Sam must place their faith in each other's hands - and stand together against the malevolent forces about to break loose.
No one mixes life-and-death suspense with feverish desire better than Julie Garwood. In Sizzle she burns hotter and brighter than ever, keeping the action and passion blazing till the incredible, unforgettable end.
Sia che si tratti di un avvicente romanzo storico o di un suspence contemporaneo mozzafiato, l’autrice bestseller del New York Times Julie Garwood crea sempre storie magnifiche, piene di passione, avventura e intrighi. Questa volta la storia d’azione è resa eccitante e piccante da una protagonista sexy, intelligente e audace, e da una trama thriller incandescente, in stile tipicamente Garwood – eccitazione allo stato puro.
Lyra Prescott è una studentessa di arti cinematografiche a Los Angeles, e, essendo quasi alla fine degli studi, sta cominciando a pensare al proprio futuro. Le è stato già offerto un lavoro in una stazione TV nella sua città natale, che , alla fine potrebbe anche andare bene come punto di partenza verso la carriera alla quale aspirava, e cioè diventare la responsabile di montaggio cinematografico. Ma, ritornare a casa significa anche dover affrontare dei fratelli iperprotettivi, una madre arrivista e una nonna eccentrica. Ancora incerta sul proprio futuro, Lyra si immerge nel suo ultimo lavoro scolastico: un documentario, che per un capriccio della sorte si trasforma in un vero film horror.
Dopo che Lyra inavvertitamente cattura sulla pellicola un crimine scioccante, un susseguirsi di incidenti misteriosi e perfidi le fanno capire che è intrappolata in uno scenario sinistro, destinato a concludersi con un finale violenta. Spaventata, si rivolge alla sua migliore amica, Sidney Buchanan. Grazie alle connessioni della amica, nella vita di Lyra entra un intrepido e diabolicamente attraente agente dell’FBI, Sam Kincaid. E mentre il cerchio dell'intrigo mortale inizia a serrarsi intorno a loro, e i loro sentimenti diventano sempre più profondi, Lyra e Sam devono fidarsi solo uno dell'altro – e affrontare insieme le forze malvage che stanno per scatenarsi.
Nessuno sa unire suspence estrema e desiderio febbrile meglio di Julie Garwood. Nel suo romanzo SIZZLE l’autrice da il meglio di sé, mantenendo alta la tensione fra azione e passione, fino ad arrivare ad una conclusione indimenticabile.
Nota di Drakon75
Once again Julie Garwood presents us with her fascinating Buchanans, only this time, the book is about modern descendants of the heroes from the author's numerous historical romances. Even though this book has Buchanans as main protagonists, it is a stand – alone, and does not have any direct connection with any of other Mrs. Garwood's books. To know more about the Buchanans in historical romances, also published in Italy, you can check here:
Ancora una volta Julie Garwood ci regala un incontro con gli affascinanti membri della famiglia Buchanan, solo che questa volta si tratta dei discendenti degli eroi dei suoi numerosi romanzi storici dell’omonima serie. Anche se questo libro ha come protagonisti i Buchanan, è una storia indipendente, e non ha nessun collegamento diretto con altri libri dell'autrice. Per sapere di più dei romanzi storici pubblicati anche in Italia sulla famiglia Buchanan, potete leggere le nostre note qui:
E’ un po’ di tempo che si sente parlare di “Caffè letterari” e non vi nego che il desiderio di scoprirli di persona è stato immediato. Il solo pensiero di poter gustare un buon cappuccino in compagnia di un libro mi solleticava il palato! Così, la settimana scorsa, insieme ad una mia amica ci siamo recate in uno di questi locali di cui non vi faccio il nome per una questione di correttezza.
Siamo arrivate al “caffè verso metà mattinata e, già attraverso le vetrate, si percepisce che il locale è particolarmente accogliente. La vetrina è quella di un comunissimo bar con una bella scrittaargentata e, con sotto indicati gli orari di apertura. Niente tende e niente fronzoli. Appena entrate noto subito la struttura dell’ambiente. Ci sono diverse nicchie arredate con piccoli tavolini e comode poltroncine in pelle nera. La prima cosa che penso è che l’idea di sostituire le comuni sedie con delle poltroncine è decisamente astuta, soprattutto perché ho la sensazione che in un luogo del genere sia difficile non trattenersi. Noto che da ogni nicchia partono due gallerie ricche di scaffali dove i libri sono divisi accuratamente per argomenti, proprio come in libreria. Infine, su un lato c’è un bel bancone-bar in stile moderno sempre sui toni del nero. Potrei definirlo un posto decisamente “glamour”soprattutto perchè le pareti e il soffitto, interamente rivestite di una grezza pietra grigia, gli conferiscono questo stile.
A quell’ora del mattino il “caffè” è pieno di gente: c’è chi gira tra gli scaffali, c’è chi sta facendo colazione e c’è chi legge a capo chino, completamente assorto nel suo libro. Malgrado ciò non mi accorgo che non c’è confusione. Le persone chiacchierano e ridono a bassa voce, probabilmente per rispettare chi sta leggendo.
Finito il giro panoramico ci sediamo ad uno dei tavolini posti nelle nicchie e ordiniamo la colazione La tentazione di prendere in mano dei libri è forte ma non sappiamo bene come comportarci in quanto notiamo che accanto alla cassa del bar ce né un’altra per chi acquista libri. Tuttavia, ogni cliente ha accanto al suo caffè, una pila di libri. Per fortuna, con l’arrivo della colazione i nostri dubbi trovano le loro risposte. Il cameriere ci spiega gentilmente come funziona. Ci informa che possiamo prendere tutti i libri che desideriamo e tenerli per un tempo illimitato. Non c’è obbligo di acquisto, ne l’obbligo di una doppia consumazione se ti intrattieni per ore. L’unicaregola è quella di riporre i libri negli scaffali prima di andarsene.
Bene, a oggi dico: “non ce lo avesse mai spiegato !”
Abbiamo mangiato, letto e chiacchierato con le nostre vicine di tavolo, con le quali abbiamo iniziato una conversazione sui romanzi paranormali (meno male che la mia amica è ferrata sul genere!!!) per poi scoprire che una delle ragazze legge soltanto romanzi rosa. Abbiamo anche scoperto che all’interno del “caffè letterario” si organizzano tantissimi eventi, dagli incontri con gli scrittori, a corsi di scrittura creativa a serate di lettura collettiva a tema. E tutto questo gratuitamente!
Per concludere… non vi dirò con precisione quanti libri abbiamo preso, né quante trame abbiamo letto, né quanto abbiamo speso ma vi dico soltanto che siamo entrate alle 10:00 e siamo uscite alle 15:00!!!
In Italia negli ultimi anni i“caffè letterari” hanno preso piede e ce ne sono davvero per tutti i gusti, dai semplici “caffè”, ai “risto-book” (ossia ristoranti dove oltre al menù vi viene anche consigliato che libro leggere), sino alle "librerie" attrezzate di sala lettura e ristoro.Insomma non c’è che dire, nel nostro paese questo nuovo tipo d’intrattenimento, dove la cultura culinaria si fonde con la lettura, sta diventando sempre più popolare e non solo per trascorrere in modo diverso il tempo libero ma anche come punto d'incontro tra persone sconosciute con interessi comuni.
Spero che il mio resoconto vi abbia in qualche modo incuriosito e vi spinga a cercare il "caffè letterario" più vicino a casa vostra.
RECENSIONE :
IL GRIDO DEL DESIDERIO (Cry for Passion) di Robin Schone
Publisher / Editore: Berkley
Publication date: 2009
Genre and setting / Genere e ambientazione: Historical, Victorian England 1888 / Storico, Inghilterra Vittoriana 1888
Format: Paperback
Sensuality Rating / Livello di Sensualità: burning / estremo
Edizione Italiana: Romanzi Mondadori Passione n. 32
Collegamenti con altri libri / Connection to other books :
E' il secondo romanzo della serie "The Men and The Women Club" così composta:
1– Scandalous Lovers : storia di James Whitcox e Frances Hart, entrambi vedovi, vicini alla cinquantina
2- The Men and Women's Club : racconto contenuto nell'antologia Private Places, che ha per protagonisti i fondatori di questo particolare club (ispirato al club omonimo veramente esistito a Londra tra il 1885 e il 1889).
3– IL GRIDO DEL DESIDERIO (Cry for Passion) : storia di Jack Lodoun, avvocato collega e rivale di James Whitcox, e Rose Clarring
RECENSIONE by NAAN
rating : 9/10
“Prove that a woman’s passion is worth a man’s reputation.”
Cold, wet air snaked underneath Rose’s gown and crawled up her naked legs. “It is a woman who bears the stigma of divorce, Mr. Lodoun, not a man.”
“As you reminded me earlier, Mrs. Clarring, I am a member of Parliament.” The misty rain softened the harshness of night; there was no softness inside the dark eyes that stared down at her. “I assure you, every situation I accept affects my career.”
Impossible hope was tempered by hopeless reality.
“And if I should prove to you that passion is as worthwhile as position?” Rose asked.
“I’ll consider your situation.”
"Provatemelo (....) che per la passione di una donna vale la pena di perdere la reputazione."
Una folata di aria umida e fredda s'insinuò sotto la gonna di Rose, su per le gambe nude. " E' la donna quella che porta lo stigma del divorzio, signor Lodoun, non l'uomo.
"Come mi avete ricordato voi stessa, signora Clarring, io sono un parlamentare." La pioggerellina sottile attenuava l'asprezza della notte, ma la durezza di quegli occhi neri che la fissavano non si era minimamente attenuata. "Posso assicurarvi che qualsiasi posizione io assuma influisce sulla mia carriera."
L'impossibile speranza venne mitigata dalla reltà senza sbocchi.
"E se io dovessi dimostrarvi che la passione è preziosa quanto la posizione sociale?" gli domandò lei.
"Allora potrei riconsiderare la vostra posizione."
Jack Lodoun è appena uscito dal tribunale da perdente. Ha perso di nuovo contro il rivale di sempre, James Whitcox, marito della donna che amava e che è morta travolta da una carrozza. Rose Clarring, membro del famigerato Men and Women’s Club, è colei che ha chiamato a deporre e la cui reputazione ha fatto a brandelli durante l’interrogatorio. Eppure Rose ha capito che Jack non ha perduto per incompetenza, ma per coscienza. Era a conoscenza di fatti che gli avrebbero dato completa vittoria, ma ha scelto di tacerli, permettendo a James Whitcox di salvare la donna che amava, Frances Hart, dall’internamento richiesto dal figlio.
E’ l’uomo che Rose pensa possa capire la sua sofferenza, perché è la stessa che gli ha letto negli occhi durante il processo, di fronte all’amore tra James e Frances. Lo avvicina per chiedergli di convincere il parlamento a concederle il divorzio. La legge non concede il divorzio a una donna, a meno che non dimostri che il marito l’ha abbandonata o che non sia in grado di procreare. Rose non vuole umiliare suo marito Jonathon, lei lo ama, e anche lui, a modo suo dice di amarla, ma dopo due mesi dal matrimonio, colpito dagli orecchioni e reso sterile, lui ha smesso di toccarla, e da allora, per undici anni le giornate e le notti di Rose sono tormentate dalla solitudine e dalla sofferenza di vedersi rifiutata. Vuole liberare lui, e vuole liberare se stessa.
Jack all’inizio rifiuta, ma di fronte alla sofferenza di Rose, alla sua bellezza, alla comprensione che dimostra nell’intuire la sua stessa sofferenza e paura, le dice che considererà la sua richiesta, se gli dimostrerà che la passione di una donna vale di più della reputazione di un uomo.
E Rose accetta. Insieme, iniziano un viaggio interiore, un percorso di intima conoscenza, alla scoperta della passione e dei suoi significati, che li porterà a un legame carnale e spirituale che non conosce limiti, ma che chiederà un alto prezzo a entrambi.
Jack è un avvocato e un membro del Parlamento. Per lui la legge è vita, è potere. Sa che è impossibile per una donna conquistare la sua libertà da un marito che non la vuole lasciare, peggio ancora, sa che quel marito ha ogni diritto su di lei: quello di obbligarla a tornare a vivere sotto il suo tetto se lei, come Rose, se ne va, quello di imprigionarla, quello di picchiarla, quello di internarla, anche quello di ucciderla… senza che vi sia una legge a proteggerla, perché la moglie è considerata proprietà del marito. E la passione che prova per lei, quella passione che è insieme amore e guarigione, espiazione delle proprie colpe e disperazione, lo spinge a lottare per renderla libera. Le promette che otterrà per lei la separazione, ma dopo solo pochi giorni, Jonathon fa rapire Rose e la riporta di forza nella sua casa.
Quando Jack scopre quello che è accaduto, deve agire velocemente per liberare la donna che ama.
La passione di una donna vale la reputazione di un uomo. Ora Jack lo sa per certo, e non esiterà a metterla a rischio pur di salvare Rose, non esiterà a combattere contro quella legge cui si è sempre piegato, e a battersi per cambiarla.
La Schone ha uno stile narrativo particolare, costruito con frasi brevi, ad effetto, fatto non per descrivere ma per far sentire, far vivere, colpire il lettore, scioccarlo a volte. Il linguaggio è fortemente esplicito, senza inibizioni, capace di essere grafico ma allo stesso tempo di contenere profondità emotiva, tanto che alcuni passaggi sono come un pugno nello stomaco, scuotono, spiazzano, e nello stesso tempo avvincono. L’effetto è duplice e contrario, mentre lo si legge non si capisce se piace o meno, quando lo si è finito non si è capaci di dimenticarlo. E “piace”, perché lo abbiamo vissuto, perché è riuscito ad entrare dentro di noi, seppur a volte come coltellate.
Personalmente ho sempre trovato le storie della Schone profondamente drammatiche, crude, che non risparmiano neppure i particolari più sordidi o più scioccanti, eppure, incredibilmente, non sfocia né nella volgarità né nell’inverosimile, come invece accade in altri romance erotici, dove le performances sessuali appaiono addirittura ridicole tanto vengono esagerate.
I personaggi della Schone sono profondamente carnali, ma sono uomini e donne con i loro limiti, i loro peccati, i loro difetti, le loro sofferenze, i loro sentimenti di odio, di rancore, di colpa, personaggi che attraverso la sessualità esprimono il loro desiderio di guarigione interiore, e ritrovano nell’altro il loro naturale completamento, l’uomo o la donna per cui sono disposti a cambiare il loro modo di pensare, di vivere, di giudicare.
In ogni suo romanzo, inoltre, la Schone affronta argomenti seri e drammatici, che danno una connotazione più intensa anche al lato erotico. In Cry for Passion troviamo una società in cui (siamo verso la fine dell’800) le donne non hanno ancora alcun diritto, sono soggette alla tutela dei padri, dei figli, e più ancora dei mariti, non sono protette dalla legge se questi minacciano la loro libertà e la loro vita.
Cry for Passion è un grido che chiede la libertà negata di amare e di essere amati, e non si limita a contenere scene d’amore; l’aspetto sessuale è predominante in ogni contesto, e la particolarità che lo rende così forte è che i personaggi non si limitano ad avere rapporti sessuali disinibiti, ma parlano in modo esplicito di sesso, di giochi erotici, di raffigurazioni erotiche, di amplessi. L’erotismo non è espresso solo in maniera descrittiva e non è sempre legato al rapporto stesso, ma percorre l’intero romanzo, nelle sensazioni dei personaggi, che sono sempre molto carnali, nei loro pensieri, nei dialoghi, nelle azioni.
Nell’arco di cinque–sei giorni, il rapporto tra Jack e Rose, iniziato come puramente sessuale, sfocia in passione e infine in amore e le scene di sesso seguono questo progressivo avvicinarsi, il loro unirsi, entrare l’uno dentro l’altra non solo fisicamente ma anche a livello mentale ed emozionale.
Una parola merita la Londra grigia e piovosa, il tempo scandito dai rintocchi del Big Ben e dalle sessioni parlamentari, che rappresentano la vita sottoposta alle regole, talvolta ingiuste, degli uomini, e che si scontra con il desiderio interiore di libertà, di felicità e di amore, espresso in privato nella sessualità senza regole.
English Translation by Drakon75
Jack Lodoun has just lost a court case. Once again he lost against his eternal rival, James Whitcox, husband of a woman who was killed in an carriage accident. A woman he loved.
Rose Clarring , member of the notorious Men and Women's Club, is the one who was called to testify in the case, and whose reputation was torn to shreds during the questioning. But even so, Rose understands that Jack has not lost the case because of his incompetence, but because of his conscience. He was acquainted with certain facts, which, if unveiled, would provide him with a certain victory. But he choose to remain silent, allowing James Witcox to protect the woman he loved, Frances Hart, from the internment requested by their son.
Rose is convinced that this man would understand her suffering, being equal to the one she perceived in his eyes during the trial, having to face the love between James and Frances. She makes the first approach asking him to convince the Parliament to allow her to divorce. The law does not allow a divorce to a woman, except if she proves that she was abandoned by the husband or if the husband is not able to procreate. Rose does not want to humiliate her husband, Johnaton, she loves him, and , he loves her too, in his own way. Only two months after they got married, he had a case of mumps which left him sterile. Since then he never touched her again, and for eleven years, the days and the nights that Rose lives through, are those of solitude and the unbearable feeling of being refused. She now wants to free her husband, and to free herself.
Jack refuses at first, but after facing her suffering, her beauty, and her comprehension ,which she proves to have by sensing in him those same feelings of pain and fear, he answers her that he will consider her request if she proves him that the passion of a woman is worth more than a man's reputation.
And Rose accepts. And so, the two begin a spiritual journey, on a road that will take them to an intimate knowledge of each other, to discovery of passion and its many meanings, and which will bring them to create a strong physical and spiritual connection, but which will have a high price for both.
Jack is a lawyer and a Parliament member. The law to him means the life, the power. He knows that for a woman it is impossible to regain her freedom from a husband who is not willing to let her go. What is even worse, he knows that the husband has the legal power over the wife: the power with which he can oblige her to stay with him under the same roof, and if, like Rose , she tries to go away, he can imprison her, beat her, send her for internment, or even to kill her....without any kind of law which would protect her rights, because a wife is the husband's propriety. But the passion that she woke in him, the passion that at the same time is both love and cure, the need to redeem his own guilts end desperation he feels, make him fight for her freedom. He promises to obtain the separation, but, only few days after, Rose is kidnapped by her husband and brought back home by force.
When Jack finds out what happened, he knows he has to act fast.
The passion of a woman is worth a man's reputation, Jack knows it for sure now, and will not hesitate to risk that very same reputation to save Rose, will not hesitate to fight against that same law he always respected. The law he will now fight to change.
The narration style of Mrs Schone is a very particular one. The phrases are short, with strong impact. They are made not to describe, but to make readers feel, live and remain amazed or even shocked. The language is very explicit, uninhibited, graphic, but with the emotional depth, to the point when some of the passages create a very strong emotional impact. The reader feels shaken, surprised and at the same time attracted. The effect is contradictory, and while you are reading, it is not sure if you like it or not, and once you finish it, you are not sure you will be able to forget it. And it “pleases”, because it made us live it, because it entered our inner space even if sometimes it was cutting its way through like a knife.
Personally, I've always found Schone's stories to be deeply dramatic and raw, one of those kinds that do not spare the particulars, even if sordid or shocking, but never crossing the line into vulgarity or absurdity, which happens with most of the erotic romances, with the sexual performances exaggerated to the point of ridicule.
Schone's protagonists are pure flesh and blood, man and woman with their own limits, their sins, flaws and sufferings, with their feelings of hate, resentment and guilt. They are persons who express their need for emotional healing through their sexuality ,finding in their partner their other half, and for which they are ready to change their way of thinking, living or judging.
Furthermore, every Schone's book has a serious and dramatic subject as a background, which reflects on the erotic side of the story, giving it more intensity. In the Cry For Passion, set at the end of XIX century, the current social problem is the one regarding lack of any woman's rights. They are strictly guarded by their fathers, children and most of all, by their husbands against whom they have no protection in the case their freedom or their life is threatened.
Cry for Passion is a cry for the liberty to love and to be loved and is not limited in explicitness of the love scenes; the sexual aspect is the dominant one in every context. What makes this story so intense is the particular relation between the two protagonists, who do not limit themselves with just having an uninhibited sex , but , in a very explicit way, they talk about sex, the erotic games, the depictions of erotic scenes, about the intercourse itself. The eroticism is not always expressed in a descriptive manner, and it is not always connected to the sexual act. It is threaded along the whole story through the always very carnal feelings of the protagonists, through their thoughts, their dialogues and actions.
In a five to six days long period, the relationship between Jack and Rose, which started as purely sexual, blooms into passion first, and into love after that. The love scenes follow this evolution from their first contact to their physical union, this entering one into another, not just sexually, but mentally and emotionally.
At the end, what merits to be mentioned is the city of London and its rainy and grey atmosphere. The tolls of Big Ben and the sessions of the Parliament, depict a life led by rules, often unfair, clashing with the intimate desire for freedom, happiness and love, expressed in private through a sexuality that has no rules at all.
RECENSIONE by MAET
rating : 9/10
Jack Lodoun è un avvocato famoso ed un parlamentare, celibe, ha dedicato la propria vita al lavoro, consumato dall’ambizione. Rose Clarring è una ricca borghese che lui ha convocato al banco dei testimoni per distruggerne la reputazione, insieme a quella degli altri membri del Club degli Uomini e delle Donne, un circolo dove si discute di erotismo e sessuologia da un punto di vita scientifico. E lì, alla sbarra, mentre le sta rovinando la vita, Jack la desidera. Come Rose, mentre fronteggia l’assassino del suo buon nome e della tranquillità della sua vita, si accorge di volerlo. Tanto da chiedergli di rappresentarla per patrocinare il suo divorzio da un marito che pure ama, ma che la respinge perché non può darle figli. Sono terribilmente soli entrambi, lei perché intrappolata in un matrimonio senza condivisione, lui perché a parte la propria professione non ha altro. Lui piange la morte della donna amata, che pure era la moglie di un altro, lei si strugge per un uomo che non la tocca da undici anni perché è divenuto sterile, e non gli interessa spartire il proprio letto con una donna che non può ingravidare. Da questa solitudine assoluta, da questa deprivazione affettiva e fisica nasce il loro incontro e la loro attrazione: totale, disperata, senza freni. Si uniscono cercando di alleviare l’angoscia del loro dolore, illudendosi all’inizio che una tale condivisione non intacchi le loro anime, ma solo la loro carne. Presto, ben presto, inizieranno a pretendere di più, il sesso non sarà più sufficiente, brameranno la passione, inseguiranno l’amore. Per esistere veramente, per sciogliere l’inverno dei loro cuori, per gioire finalmente del fluire del tempo.
Se il vostro genere è il Regency tradizionale, se vi piacciono la prosa fiorita e le allusioni, se la descrizione dei rapporti sessuali vi infastidisce o vi disgusta, se preferite le trame leggere e superficiali, questo libro non fa per voi. Se invece non avete paura e vi va di sentire il fuoco sulla pelle e l’emozione stringervi il ventre, aprite questo volume ed tuffatevi nella lettura, vi immergerete in un caleidoscopio di sensazioni e sentimenti unico.
Nessuna autrice come la Schone, sa entrare nella mente e nello spirito dei suoi personaggi e soprattutto nei loro corpi. Nessuna riesce a descrivere così vividamente l’intensità, la lotta, la ricerca del piacere di due corpi che si uniscono, i loro odori, i loro sapori, la tensione per arrivare al compimento, quell’anelare a fondersi l’uno nell’altra fino a dissolversi. Smettendo di essere due, divenendo uno. La Schone non ha paura di chiamare le cose con il loro nome e anche nei passaggi più arditi, non vi è mai volgarità ma solo consapevolezza: della bellezza del corpo, non tanto dal punto di vista estetico, quanto come contenitore dell’anima di chi lo abita, come portatore di godimento, come mezzo di condivisione quando è davvero onesta, aperta e pulita. Perché lo spirito che ci anima risiede nella nostra carne e quando non ci sono carezze, abbracci, baci, assieme al nostro fisico, anche il nostro animo si inaridisce e muore. E Jack e Rose non vogliono morire, vogliono vivere. La passione è semplicemente l’anticamera dell’amore, che solo da significato alla nostra vita. E quella vita vogliono sentirla scorrere nelle loro vene e battere nei loro cuori e nel momento in cui Jack penetra Rose, lo fa così profondamente che tocca la sua essenza, tocca ciò che costituisce Rose nella sua interezza di donna. Danno e prendono senza riserve, Jack e Rose, si danno e si concedono generosamente, senza farsi fermare dal timore. Sanno che dovranno pagare un prezzo alto e sono disposti a farlo, nonostante le conseguenze sgradevoli, perché finalmente insieme loro sono un vero uomo ed una vera donna, completi.
Come sempre Robin Schone ci regala due protagonisti molto realistici, complessi ed affascinanti che rimangono dentro anche dopo aver chiuso l’ultima pagina del romanzo. Il mondo in cui vivono non è quello da favola di molti romance, ma quello duro, oscuro e difficile del periodo vittoriano, dove la donna era poco più che un oggetto e pochi erano gli uomini che sapevano rispettare una donna come fa Jack con Rose. Non la giudica mai, come lei non giudica lui, ma entrambi sanno che il loro spicchio di felicità dovrà essere conquistato, anche a prezzo di lotte cruente. L’autrice ci fa presente che molte di quelle libertà che noi diamo per scontate, sono in realtà una faticosa e recente acquisizione delle donne occidentali e che molti uomini, ancora oggi, considerano le donne solo come cose da usare per sfogarsi. Non Jack, mai Jack. Lui, come tutti gli eroi della Schone, ama Rose come persona e come femmina e ci riscalda dentro.
Anche lo stile della Schone è peculiare, meglio ancora se in originale: frasi brevi ma molto evocative, parole che tagliano come coltelli o che ci avvolgono come una pelliccia morbida e tiepida. Stillano miele nelle nostre orecchie o ci sferrano un potente destro allo stomaco. Non solo una semplice lettura, ma un’esperienza, sicuramente niente di banale o di scontato. Lasciatevi sorprendere. E lasciatevi andare.
English Translation by Drakon75
Jack Lodoun is a famous lawyer and a member of the British Parliament. Consumed by his ambitions and remained single, he dedicated his whole life to his profession. Rose Clarring, member of the upper middle-class, is called to testify in a case aiming to destroy her reputation together with the ones of the other members of the notorious Men’s and Women's Club , a circle of persons who gather to discuss eroticism and sexology from the scientific point of view. And there, before the court, while destroying her life, Jack desires her. As well as Rose, who, while facing the assassin of her good name and her quiet life, realizes that she wants him. And wants him so much, that she dares to ask him to represent her in court in her own divorce case from her husband. A husband she loves, but who, in return, refuses her for he cannot give her children. They both are terribly alone, her being trapped in a marriage in which there is nothing to be shared, him having nothing else except his career. He is mourning the loss of a woman he loved, the woman who was someone else's wife. She is consumed by the need for a man who hasn't touched her for eleven years, who, after becoming sterile, lost any interest in sharing his bed with a woman to whom he cannot give a child. This deep solitude, this emotional and physical deprivation will give life to their encounter and their attraction: absolute, desperate, and without restrain. Their union is the search to alleviate the burden of their pain, while deluding themselves, at least at the beginning, that such a relationship would not cut into their souls , but only into their flesh. But soon, very soon, they will start to look for more, sex alone will not be enough anymore. They will covet the passion, they will search for love. To truly exist, to melt the winter in their hearts , to find happiness in the passing of Time.
If you are a traditional Regency fan, if you like allusions and flowery prose , if you feel irritated or disgusted by the explicit sex scenes , if you prefer light reads and superficial plots, then this book is not for you. If, instead, you have no fear, and you want to feel some fire burning your skin and emotions clenching your womb then open these pages and emerge yourselves in the reading, a unique kaleidoscope of sensations and emotions. No other author has the ability to enter in such manner in the minds, the souls and most of all in the bodies of her protagonists, as Mrs Schone does. No one else is able to describe with such vividness the intensity , the struggle, the search for pleasure of two bodies uniting, with their scents and their flavors, the tension while reaching the apex , that yearning for the complete merging to the melting point. When two cease to exist, becoming one.
The author, without any fear, calls everything with its real name, and even the hottest passages are described without being vulgar. There is only awareness: for the beauty of a human body, not so much as from an aesthetic point of view, but as from the fact that it contains a soul of a being, as a receptor of pleasure, as a mean with which to divide when the division is truly honest, open and pure. Because our soul resides in our flesh, and when there is no tenderness, when there is nobody to embrace us and to kiss us, both our body and soul die of thirst. And Jack and Rose do not want to die, they want to live. The passion is nothing but an interlude to love, giving a meaning to our life. That life they wish to feel running through their veins and beating in their hearts, and in the moment in which Jack enters Rose, he does it so deeply that he reaches her essence, the very point that makes Rose whole as a woman. They give and take without reserve, Jack and Rose, generously and unconditionally. They both know that there will be a high price to pay, and they are ready to do it, no matter the unpleasant consequences, because at last they feel together as a real man and a real woman, they feel completion.
As always, Robin Schone introduces to us two very realistic, complex and fascinating protagonists, who remain alive even after we closed the last page of the book. The world in which they live is not a typical fairy-tale romance, but a hard one, the dark and difficult Victorian age, when a woman was treated as an object, and very few man knew how to show respect, as Jack was doing with Rose. He never judges her, as she never judges him, but they both are aware that their piece of happiness will have to be conquered , even if the price will have to be a very cruel struggle. The author reminds us that most of the liberties that nowadays we take for granted, were in fact, a recent victory for women living in the Western World, and that there are still many man who, even today, consider a woman as a mean to reach their own pleasure. But not our Jack. Never him. Like all of the other Schone's heroes, Jack loves his woman for what she is, a person and a woman, and he makes us feel warm inside.
The style of the author is also a peculiar one. Even better, it is original: short but very evocative phrases, words that cut like knifes or pull us into a warm and furry embrace. They pour honeyed words into our ears in one moment, then hit us straight in the middle of our stomach in the next. Far from being a simple read, it is an experience, without being banal or foreseen. Let yourselves be surprised. And let yourselves go.
ESCE IN LIBRERIA LA RAGAZZA CON LE PISTOLE ( Sovay ) di Celia Rees - SALANI EDITORE
Gli eventi sanguinosi della Rivoluzione francese hanno appena sconvolto il mondo quando in Inghilterra la diciassettenne Sovay, travestita da bandito, inizia a derubare le diligenze lungo le vie di campagna. Ruba solo alle persone più ricche, per il puro piacere di distribuire poi il bottino tra gli abitanti più poveri dei villaggi dei dintorni. Ma come mai una giovane aristocratica sente un bisogno così forte di trasgredire? È colpa del padre, simpatizzante della Rivoluzione che sta divampando in Francia?
Mentre cresce la leggenda del misterioso brigante veloce come una saetta, il padre e il fratello di Sovay spariscono. La ragazza parte alla loro ricerca, in un viaggio che la porterà prima a Londra e poi in Francia, nella Parigi sconvolta dal Terrore Un brano del libro
"Sovay uscì a cavallo di buonora, con l’erba ancora bagnata di rugiada. Quando lasciò furtivamente la scuderia, gli stallieri non si erano ancora alzati, e mentre percorreva il ponte sul lago, sottili veli di nebbia avvolgevano le zampe del cavallo come matasse di mussola. Una volta lontana dalla casa, spronò il cavallo al galoppo, rannicchiandosi sul suo collo. Si fermò al crocicchio e si appostò in un boschetto di giovani betulle, in attesa della diligenza da Londra, certa che a bordo vi fosse lui. Sovay ormai sapeva la verità sul suo conto: non era altro che un piccolo farabutto lascivo, falso, ipocrita, vile e meschino, e lei l’avrebbe smascherato.
I due erano fidanzati, e lui l’aveva tradita con una serva.
Se solo pensava a lui, si sentiva pervadere da una furia incontrollabile."
"Celia Rees dà il meglio di sé nei suoi personaggi ribelli."
The Times
"Celia Rees ha una straordinaria abilità nello scrivere storie avvincenti di cui sono protagonisti personaggi femminili forti e intelligenti."
Financial Times
"Celia Rees è abilissima nel far rivivere il passato senza la pesantezza di certi romanzi storici."
The Guardian
Celia Rees, inglese, è nata nel 1949. Laureata in Storia, ha lavorato per diversi anni come insegnante prima di diventare scrittrice a tempo pieno, nel 1997. Per Salani sono usciti il bestseller Il viaggio della strega bambina (selezionato per il Guardian Children’s Fiction Prize), Se fossi una strega (selezionato per il Whitbread Children’s Book Award), Pirate e La casa dei desideri.
ESCE IN LIBRERIA IL SANGUE DI FAUN ( Faunblut ) di Nina Blazon - SALANI EDITORE
Quando Jade, la ragazza dagli abbacinanti occhi verde acqua, incontra Faun, bellissimo ed enigmatico viaggiatore del Nord, il mondo attorno al loro è sul punto di andare in pezzi. I ribelli complottano contro Lady Mar, la crudele sovrana che nasconde il proprio volto dietro una maschera di ferro e beve vino mischiato a cenere. Sull’altra sponda del fiume, nella città Morta, sono riapparsi gli Echo, creature inafferrabili, sulle quali si narrano le storie più orrifiche, nelle cui vene scorre acqua invece che sangue. E in porto è arrivata una nave, con un carico misterioso, un centinaio di gabbie impenetrabili...
Un romanzo visionario, ambientato in una città acquatica che lotta per sopravvivere a un passato glorioso e a un destino di decadenza, dove i misteri scuotono le fondamenta degli edifici e scorrono nei corpi dei protagonisti. Una storia di formazione in cui la fascinazione nei confronti di ciò che crediamo estraneo riflette il fondo oscuro del nostro stesso essere.
Con una bella e piacevole combinazione stilistica, Nina Blazon (già pubblicata in Italia da Armenia con ‘La pietra incantata’) propone una storia decisamente cinematografica che riesce a rendere romanticamente emozionante la lettura di questo pregevole fantasy. Un romanzo che, siamo certi, saprà catturare l’attenzione delle giovani generazioni perché riesce a parlare al cuore e la storia d’amore di Jade e Faun diventerà ben presto la loro storia d’amore.
Un brano del libro
Jade guardò i suoi occhi verdi e osservò la ragnatela di segni sulle sue guance, simili alle crepe di un dipinto antico.
Non ha corpo, sussurrò la ragazza. Dalla ferita sgorgava acqua. Né sangue."
"Il sangue di Faun è un libro che ti prende dal primo capitolo, pieno di velocità e azione, fino alla scena finale, traboccante di sentimento."
Esslinger Zeitung
Nina Blazon è nata a Capodistria nel 1969, ha studiato lingua e letteratura slava e tedesca a Würzburg. Vive a Stoccarda, dove lavora come giornalista, traduttrice, copy e, dal 2003, come scrittrice.Il suo sito è: http://www.ninablazon.de/
Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
Dal castello delle fate,
ch’ è lassù, lontan lontano
fra le nevi immacolate,
al camino vien, pian piano
la Befana, ricca e buona,
che vi dona
cavallucci, bamboline
e balocchi senza fine.
Glieli porta l’ asinello,
forte e bello,
che le orecchie ha lunghe assai:
se vi sente, o bimbi, guai!
Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
M'avevan detto, la Befana
non é più tanto lontana
sulla scopa è già per via
giungerà all'Epifania.
Porterà ai bimbi buoni
chicche dolci ed altri doni.
La Befana qui passò
tutto questo mi portò!
Se sia brutta vecchia e storta
non lo so e non me ne importa,
so soltanto che il suo arrivo
rende il cuore più giulivo !
Zitti, zitti bimbi buoni,
presto, presto giù a dormire:
la Befana è per venire
col suo sacco pien di doni.
La Befana è una vecchina
che discende dalla luna
sulla scopa di saggina
non appena il ciclo imbruna.
E si accosta pian pianino
alle calze e alle scarpette
messe in fila sul camino
e, ridendo, mette e mette...
Fuori soffia tramontana
e vien giù la neve bianca,
ma pei bimbi la Befana
non ha freddo e non si stanca
Ogni mese vi abbiamo proposto una rosa di titoli storici e contemporanei tra le varie uscite italiane in libreria e in edicola, voi avete scelto, scartato e votato i vostri preferiti, ora siamo alla resa dei conti...
Questi sono i titoli migliori di quest'anno: quelli vincitori dei sondaggi mensili più un titolo Jolly scelto per il maggior numero di voti (71) tra tutti i titoli arrivati al secondo posto. Ora dovete sceglierne uno! Il titolo vincitore sarà coronato LIBRO DELL'ANNO.
Attenzione, il sondaggio si concluderà il 28 Febbraio, potete votare un solo libro, tutti possono votare senza bisogno di iscriversi e il voto è anonimo, i risultati delle votazioni saranno visibili solo a sondaggio concluso, così che nessuno potrà sentirsi influenzato dalle opinioni altrui.
Buona votazione, e vinca il migliore.
LIBRO DEL MESE DI GENNAIO
L'AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE
by ORNELLA ALBANESE
Partite di carte, sfide di cuore
Firenze, 1872. Emanuele Mariani è un cinico avventuriero che si guadagna da vivere con il gioco d’azzardo, tra uomini poco raccomandabili e amanti focose. Ma quando batte a poker il duca Salvemini, vincendo metà del suo patrimonio, tutto cambia. Emanuele adesso è un uomo molto ricco e può entrare in società, confidando che quelle stelle scintillanti che tanto ama osservare gli riservino dolci sorprese. Magari farsi gioco di impreviste avversità e arrivare al cuore della bella Flavia...
PECCATI E SENTIMENTI (Sin and Sensibility) by Suzanne Enoch
Prima di cedere a un noioso matrimonio che le garantisca una vita senza scandali, lady Eleanor vuole un’ultima avventura. Chi meglio del più affascinante e chiacchierato libertino della città? Proprio quel Valentine Corbett che, colmo dell’ironia, è stato ingaggiato dal fratello maggiore di Eleanor per proteggerla dai cacciatori di dote. Ciò che Valentine non immagina, è di trovare in Eleanor una diligente allieva nell’arte che più di ogni altra conosce: l’amore.
I COLORI DELLA PASSIONE (True Colors)
by Diana Palmer
Meredith vorrebbe poter gettare il passato alle spalle, ma è difficile quando si ha amato tanto qualcuno e quando si ha il frutto di quell'amore sotto gli occhi, ogni giorno. Dunque, invece di dimenticare, finisce per trascorrere il tempo a ricordare e a desiderare di vendicare il torto così ingiustamente subito.
Tornata a casa è decisa a far vedere a tutti chi è diventata e quanta forza, quanta determinazione si nasconde dietro il suo dolce aspetto.
Appena la vede, Cy non ha un attimo di esitazione: la riconosce subito. Lei è stata il suo primo e unico amore. Dopo la sua partenza, per lui ci sono state solo donne senza nome e senza volto, nessuna che gli abbia fatto palpitare il cuore, che gli abbia davvero acceso il fuoco della passione.
Ma che cosa vorrà, adesso, dopo tanti anni Meredith?
NEL NOME DEL PIACERE (Pleasure for Pleasure) by Eloisa James
Perfino una cattiva reputazione è meglio di nessuna reputazione. Proprio per questo la spregiudicata Josie Essex è decisa a sfidare la sorte. Accantonato il corsetto, amoreggia con gli uomini in modo oltraggioso. Addirittura, durante una corsa di cavalli dà appuntamento dietro le stalle al conte di Mayne, un arrogante dongiovanni, solo per l’emozione di un bacio clandestino. Non abbastanza clandestino: i due vengono scoperti e costretti a sposarsi. Potrà un’unione nata da antiquate convenzioni diventare il matrimonio dell’anno?
LOVER ETERNAL - UN AMORE IMMORTALE (Lover Eternal) by J.R. Ward
Lui è bello e pericoloso, lei è soltanto un’umana. Il loro destino è stare insieme, nonostante tutto.
È amore a prima vista tra Mary e Rhage, un uomo bellissimo che, per un’antica maledizione, è condannato a trasformarsi in mostro sanguinario ogni volta che perde il controllo. Non solo. Rhage è anche un vampiro e appartiene alla Confraternita del Pugnale Nero, che lotta per preservare la propria stirpe dagli attacchi dei lesser: ex uomini che hanno venduto l’anima al malvagio Omega. Anche se Rhage sa di non poter amare un’umana, non sa resistere al fascino della sua voce. E quando i lesser prendono di mira Mary per colpire lui, Rhage è pronto a tutto pur di proteggerla...
DUCHESSA PER UN GIORNO (Duchess for a day) by Nan Ryan
Scambiata per la spumeggiante Duchessa di Beaumont, Claire Orwell coglie al volo l'opportunità di carpire qualche istante di una vita che può soltanto sognare e veste i panni della chiacchierata nobildonna inglese. Saratoga Springs, la celebre località di villeggiatura dove è stata inviata a preparare la tenuta della duchessa, brulica di personaggi ricchi e altolocati che si danno appuntamento da una cena a una festa danzante, dalle sorgenti termali alle corse dei cavalli. Alla spregiudicata fanciulla non mancano certo gli inviti e le occasioni di divertirsi, e per essere più convincente nel ruolo di duchessa, Claire decide di prendere come amante il ricercatissimo e tenebroso Hank Cassidy, con il quale vive momenti di indimenticabile passione. Ma mentre si avvicina il giorno fatale dell'addio, scopre che sta per perdere molto più di quanto avesse mai preventivato.
Un guerriero possente e signore della Morte... Una temibile dea, portatrice di caos e disordine...
Ma nessuno dei due è padrone del proprio destino...
Anya, dea dell'anarchia, decide di mettere in campo tutte le proprie arti per sedurre Lucien, il guerriero che accompagna le anime dei defunti nell'oltretomba, e benché lui cerchi disperatamente di resisterle alla fine lo conquista. I due non sospettano nemmeno lontanamente di essere solo delle pedine nelle mani di Crono, che cerca con ogni mezzo di metterli l'uno contro l'altra. Riusciranno a sconfiggere le forze invincibili che li controllano e a liberarsi dalle rispettive condanne evitando il crudele sacrificio d'amore che il perfido titano vorrebbe imporre loro?
L'EREDE PERDUTO (The Bridal Quest) by Candace Camp
Lady Irene Wyngate non ha alcuna intenzione di sposarsi e allontana ogni possibile corteggiatore con i suoi modi bruschi e la lingua tagliente. Solo Gideon, entrato da poco in possesso del titolo di Conte di Radbourne, non si lascia scoraggiare da quell'atteggiamento scostante. Tuttavia, essendo cresciuto nei bassifondi di Londra, non appare certo il marito ideale, e lei lo respinge sdegnata. Solo quando altre fanciulle si fanno avanti, dimostrandosi interessate al matrimonio con il novello conte, Irene comincia a dubitare della propria decisione. Ma oscuri segreti di famiglia minacciano di compromettere la loro speranza d'amore.
SEMPLICEMENTE PERFETTO (Simply Perfect) by Mary Balogh
Claudia Martin, colta e dai modi semplici, dirige con impegno e intelligenza una scuola per giovani signore poco abbienti. Genuino è il suo disprezzo per l’aristocrazia e per la superficialità dei rituali che la caratterizzano. Trovarsi quindi in viaggio da Bath a Londra in una splendida carrozza con Joseph Fawcitt, marchese di Attingsborough, è per lei un tormento. Che diventa autentico supplizio nel momento in cui scopre di essere attratta da lui. Per contro, Joseph si accorge al primo sguardo di quanto Claudia sia appassionata e gentile, insomma proprio una donna da sposare. Esisterà, tra questi due opposti, il fatidico punto d’incontro?
LOVER AWAKENED, UN AMORE IMPOSSIBILE (Lover Awakened) by J.R. Ward
A Caldwell, non lontano da New York, è in corso da secoli una guerra senza regole e senza quartiere in cui a combattere sono lesser e vampiri. Anche Bella è un vampiro. Appartiene alla glymera, l’aristocrazia, ma di quel mondo rifiuta le regole e i rituali. Coraggiosa e anticonformista, Bella vuole solo essere libera. E quando conosce Zsadist, il più feroce combattente della Confraternita del Pugnale Nero, si sente inspiegabilmente attratta dal buio che opprime il suo cuore. Nella vita di Zsadist, però, non c’è posto per i sentimenti. La sua anima, così come il suo volto, è segnata da cicatrici indelebili e da ricordi impossibili da cancellare. Eppure, quando Bella viene rapita dai lesser, lui capisce che non avrà pace fino a quando non l’avrà ritrovata.
O fino a quando non avrà vendicato la sua morte.
Ma lei è viva. È sopravvissuta alle torture e alla prigionia solo grazie al ricordo di Zsadist, ed è il suo nome che invoca quando i guerrieri la tirano fuori dalla prigione sotterranea in cui è stata costretta.
Il vampiro risponde al suo richiamo con una tenerezza che non sa nemmeno di possedere, prendendosi cura di lei e riportandola lentamente alla vita. Ma Bella vuole di più. E quando Zsadist la rifiuta, lei capisce che per conquistarlo dovrà affrontare la più dura delle battaglie: quella contro i demoni di un passato che minaccia di distruggerlo
La vita della bella Amber è legata a una profezia: se si innamorerà, avrà una felicità breve ed effimera. Abbandonata dalla madre e cresciuta da una sacerdotessa, Amber ha un dono: legge l’animo e il passato delle persone solo toccandole, anche se nel farlo prova ogni volta un’immensa sofferenza. Per questo nessuno può sfiorarla e al villaggio è conosciuta come l’Inviolata. Un giorno suo fratello Erik le porta un guerriero esanime e per capire se appartiene al nemico, le chiede di utilizzare i suoi poteri. Amber fa scorrere sul corpo muscoloso dell’uomo le proprie mani trepidanti e per la prima volta sente uno strano piacere. Quando Duncan riprende i sensi, fra i due sboccia un’intensa attrazione che li trascina in un vortice. Ma ecco la beffa del destino: quando l’uomo si decide finalmente a sposarla, gli torna alla memoria il passato. Duncan non solo è il più acerrimo nemico di Erik, ma Amber lo sapeva… Riuscirà l’amore a vincere l’odio?
ACCADDE IN AUTUNNO (It Happened one Autumn) by Lisa Kleypas
Lillian Bowman, figlia sfacciata e testarda di un magnate americano della cosmetica, disperatamente alla ricerca del partito giusto. Conte Marcus Westcliff, il rampollo più affascinante e più socialmente desiderabile della corte inglese, che ha però la fama di cinico inarrivabile. Due vite che più lontane non potrebbero trovarsi, due personalità che più diverse non potrebbero essere. Eppure, quando Lillian e Marcus si scambiano un bacio, tanto inatteso quanto appassionato, tutto cambia. A patto che siano in grado di spiegarlo a loro stessi
Grace Alexander, 29 anni, è single da quattro anni dopo una terribile esperienza con un uomo egoista e insensibile. Ma la sua amica Selena sa esattamente cosa ci vuole per lei: ha per le mani un antico volume nel quale è custodito uno splendido esemplare di uomo, su cui è stata lanciata una maledizione che lo costringe a restare relegato tra quelle pagine per l’eternità, a meno che, con un incantesimo, non venga evocato al fine di diventare per un mese lo schiavo d’amore di colei che lo richiama. Julian il Macedone, metà uomo, metà dio, è così incredibilmente bello che ogni donna cade ai suoi piedi e ogni uomo finisce per odiarlo. Quando Grace lo evoca, Julian è già rassegnato e pronto a soddisfare ogni sua fantasia sessuale. Lei però ha in mente tutt’altro
Invitiamo tutti coloro che non sono lettori e che non sono
affatto interessati a questo genere letterario, ad astenersi
cortesemente dal votare, in modo da non falsare il risultato
e per rispetto nei confronti dei lettori appassionati. Grazie.
La lunga pausa natalizia è terminata: il 2009 è finito, il 2010 è appena iniziato – e, come di rito, è giunto anche il momento di tirare le somme.
Che cosa resterà del 2009? Tutti i giornali e i programmi televisivi abbondano di elenchi e classifiche del tipo “Best of”, cioè che raccolgono il meglio di quanto l’anno appena trascorso ci ha offerto.
Ecco quindi che anche noi, le bloggers di Isn’t It Romantic?, in linea con la tradizione abbiamo raccolto il meglio di quanto abbiamo offerto a voi, le nostre affezionate lettrici, nel corso del 2009. Consideratela come una specie di antologia-riassunto dell’anno, e, se vi va, approfittatene per leggere i post che magari a suo tempo vi erano sfuggiti.
Buona lettura, e buon divertimento!
NOVITA' DEL BLOG
Nel 2009 sono nate due nuove rubriche per dare spazio alle autrici, soprattutto le esordienti, che desiderano farsi conoscere, e alle aspiranti scrittrici che desiderano "provare" l'emozione di essere lette e giudicate dal pubblico senza esporsi direttamente in prima persona.
Possiamo dire che il 2009 è stato l'anno del paranormale e dell'urban fantasy! Un exploit iniziato timidamente nel 2008 che si è consolidato con la pubblicazione di alcune tra le saghe più famose e amate d'oltreoceano, alle quali abbiamo dedicato diversi articoli e recensioni.
J.R. WARD - LA FRATELLANZA DEL PUGNALE NERO - EUROCLUB
A Caldwell, non lontano da New York, è in corso da secoli una guerra senza regole e senza quartiere in cui a combattere sono lesser e vampiri.
notizie e recensioni a questo tag http://romancebooks.splinder.com/tag/j_r_ward
GENA SHOWALTER - LORD OF THE UNDERWORLD - HARLEQUIN
In una remota fortezza di Budapest, sei seducenti guerrieri immortali sono legati da un'antica maledizione che nessuno è mai riuscito a infrangere...
notizie e recensioni a questo tag http://romancebooks.splinder.com/tag/gena_showalter
SHERRILYN KENYON - DARK HUNTERS - FANUCCI
Nella guerra contro i vampiri, l'ultima speranza per l'umanità sono i Dark Hunters. Antichi guerrieri, morti a causa di un brutale tradimento, i Dark Hunters hanno giurato di servire la dea Artemis proteggendo così la razza umana.
notizie e recensioni a questo tag http://romancebooks.splinder.com/tag/sherrilyn_kenyon
Alla serie Dark Hunter abbiamo dedicato anche la nostra prima Maratona di Lettura : http://romancebooks.splinder.com/tag/maratona_dark_hunters
AUTRICI OSPITI
Anche nel 2009 abbiamo realizzato per il nostro Scrigno dei Tesori interviste ad autrici importanti sia italiane sia straniere -- Mary Jo Putney, Anne Gracie, Elizabeth Lane, Rita Charbonnier, Linda Gillard, Silvia Z.Summers, Roberta Ciuffi e diverse altre.
Tra le interviste più particolari vi segnaliamo quelle rilasciate da due scrittrici molto famose ma altrettanto schive, che non amano particolarmente le luci della ribalta, non partecipano a convention e raramente rilasciano interviste:
Il tema della fedeltà delle traduzioni è vecchio quanto il mondo: è proprio vero che “tradurre significa tradire”? cioè che le modifiche al testo originale sono inevitabili in fase di traduzione, se si vuole restare fedeli allo spirito originale dell’opera? E cosa succede nel caso in cui, per qualunque ragione, si ritiene invece più opportuno reinterpretare e modificare proprio lo spirito dell’opera?
A questo scopo, abbiamo studiato un paio di esempi di romanzi erotici propostIci dalle lettrici, e questo è il post dove troverete i testi e l’acceso dibattito che ne è scaturito:
Sono molti gli stereotipi che ricorrono nel genere romance, sia a livello di trame che di personaggi. Quante volte abbiamo letto, ad esempio, di fidanzamenti finti o matrimon di convenienza che si trasformano pian piano in unioni d’amore? O di cinici donnaioli che, improvvisamente, perdono la testa per ragazze dolci, ingenue, e decisamente più inesperte di loro, e, a sorpresa, si trasformano in mariti devoti e fedeli?
I due post che seguono contengono delle riflessioni di approfondimento proprio su questi personaggi e temi ricorrenti:
Non c’è niente di più bello a Natale, che scambiarsi l’un l’altro dei doni. Così anche noi abbiamo voluto coinvolgere le nostre lettrici in un grande gioco fedele allo spirito natalizio: ognuna ha donato un libro, e ne ha ricevuto, a sorpresa, un altro in regalo tra quelli che chiedeva nella sua lista dei desideri ( l’equivalente della letterina a Babbo Natale, in pratica! ). Avete aderito in tantissime all’iniziativa, e la povera Naan è quasi impazzita per abbinare tutte le vostre schede… è stata dura ma ce l’abbiamo fatta: i pacchetti sono arrivati a destinazione, e quasi tutte hanno resistito alla tentazione e hanno aspetto fino a Natale per aprire il loro regalo a sorpresa. Le vostre reazioni sono state tutte molto soddisfatte, tant’è vero che già ci chiedete di rifarlo – Naan, sei impegnata il prossimo Natale ? ;-)
Il nostro “kit di conversione” contiene i romanzi che, a nostro giudizio, potrebbero convincere anche chi non ha mai letto romance oppure ha forti pregiudizi nei confronti di questo genere a capitolare. I libri di questo kit sono, insomma, così eccezionali da poter convertire perfino i “miscredenti”. Nel corso del 2009 abbiamo aggiunto un romanzo soltanto al kit, ed è stato Il PROFUMO DELLA NOTTE (All through the Night) di Connie Brockway. Eccovi il link al post che contiene la recensione del romanzo – una splendida recensione della nostra Maet, per uno splendido romanzo che consigliamo a tutte di leggere.
Un bel romanzo potremmo definirlo sinonimo di sogno, tuttavia non è sempre soltanto un’appassionante trama a coinvolgerci… a volte basta un semplice sguardo alla copertina.
E chi meglio di un bravo illustratore può farci sognare?
Se avete voglia di perdervi nelle bellissime illustrazioni di James Griffin e non l’avete ancora fatto leggetevi la sua intervista.
I cover model… non so ancora se sono un danno o una benedizione! Tuttavia c’è ne uno in particolare che vale la pena di scoprire fino in fondo per cui godetevi il post dedicato a Nathan Kamp.
Freddo, gelo, raffreddore… l’inverno è un po’ così ma se avete voglia di riscoprire il calore dell’estate tuffatevi con a me nell’estate vittoriana. Vi basterà seguire il link e ritroverete il calore di un estate molto particolare.
I capelli sono sempre stati un punto di forza per le donne, conservano la fondamentale funzione di farsi vedere e di essere visti e permettono di esprimere ogni tappa della vita, per comunicare un ruolo, uno stato sociale e la propria identità culturale. Le acconciature femminili nei periodi storici che maggiormente conosciamo grazie alle letture dei romanzi storici.
Sono arrivati anche in Italia, ed è già guerra tra la fazione di chi li aspettava da tempo e da chi proprio non ne vuole sapere.... di cosa stiamo parlando? Ma dei lettori ebook elettronici ovviamente!
Vista la frequenza con cui ci imbattiamo nella Scozia e negli scozzesi nelle nostre letture, per dare spazio alle prelibatezze (chiamiamole così) della cucina del posto
Ve li abbiamo presentati, li abbiamo commentati, ne abbiamo discusso, avete avuto un mese per leggerli e scambiarvi opinioni… e adesso è venuto il momento che diciate la vostra!
Qual è l’uscita del mese scorso che avete preferito, il libro che a vostro giudizio è il migliore?
Eccovi un sondaggio che vi permetterà di esprimere le vostre preferenze.
Ogni mese sceglieremo una rosa di titoli tra le uscite Mondadori e Harlequin, storiche e/o contemporanee e le novità secondo noi più importanti di altre case editrici uscite il mese precedente in libreria o in edicola. Dal concorso saranno escluse tutte le ristampe. Alcuni titoli potranno venire proposti nei sondaggi dei mesi successivi.
Avete dei dubbi sui titoli, non siete sicuri che il libro che avete letto voi abbia quel titolo? Nessun problema: per un veloce “ripassino”, eccovi i collegamenti ai nostri posts dove trovare trame e cover dei libri in elenco.
Attenzione, potete votare un solo libro tra quelli che vi elenchiamo. Tutti possono votare senza bisogno di iscriversi e il voto è anonimo.
A fine anno, tra i dodici “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.
Be’, che altro dirvi ? ……vinca il migliore !
I LIBRI IN CONCORSO PER QUESTO MESE:
Invitiamo tutti coloro che non sono lettori e che non sono
affatto interessati a questo genere letterario, ad astenersi
cortesemente dal votare, in modo da non falsare il risultato
e per rispetto nei confronti dei lettori appassionati. Grazie.
Eccoci al nostro appuntamento mensile con il risultato del sondaggio dedicato ai romanzi pubblicati in Italia. A fine anno, tra i “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.
Il titolo vincitore del concorso "Il Libro del Mese" di Dicembre è
ACCADDE IN AUTUNNO
(It Happened one Autumn)
by Lisa Kleypas
Lillian Bowman, figlia sfacciata e testarda di un magnate americano della cosmetica, disperatamente alla ricerca del partito giusto. Conte Marcus Westcliff, il rampollo più affascinante e più socialmente desiderabile della corte inglese, che ha però la fama di cinico inarrivabile. Due vite che più lontane non potrebbero trovarsi, due personalità che più diverse non potrebbero essere. Eppure, quando Lillian e Marcus si scambiano un bacio, tanto inatteso quanto appassionato, tutto cambia. A patto che siano in grado di spiegarlo a loro stessi.
Lisa Kleypas ha vinto il concorso di questo mese con 46 voti, seguita da "E infine la baciò" (And then he kissed her) di Laura Lee Gurhke con 28 voti e "Demon's Love" (The Darkest Whisper) di Gena Showalter con 19 voti.
Adesso a voi la parola! Fateci conoscere le vostre opinioni e i vostri giudizi, e soprattutto perchè l'avete votato (o perchè non l'avete votato).
Per vedere i risultati del sondaggio di tutti i libri, con le rispettive percentuali cliccate sul link qui sotto:
Torniamo con il nuovo concorso a scadenza mensile "La Citazione del Mese". Si tratta di un sondaggio che premia la migliore citazione proposta durante il corso del mese, ma la votazione avverrà al contrario, ovvero sarete VOI a proporre la vostra citazione preferita, e NOI bloggers a votare quella che verrà inserita il mese successivo nell'intestazione del Blog.
La "Citazione" può essere uno scambio di battute, un piccolo brano, una frase, non più di 4 - 5 righe al massimo, che vi ha colpito particolarmente, o che vi è rimasta nel cuore. Per mandarcela potete postarla direttamente come commento a questo posto, o utilizzando la casella email che troverete sia nel menù di sinistra (sotto Scrivici), sia nel menù di destra (sotto Citazione del Mese). Ricordatevi di indicare il titolo e l'autrice del romance da cui è tratta (oltre a cap. e pagina per permetterci di risalire al testo originale), e se vi va diteci perchè l'avete scelta :-)
Ecco la citazione vincitrice per il mese di Gennaio:
Dal romanzo SIGNORA DEL SUO CUORE di Mary Balogh proposta da MarchRose:
"...tutto ciò che contava era che lui era Jocelyn,
era l'aria che lei respirava,
il cuore che batteva dentro di lei,
l'anima che dava significato alla sua vita.
E che era lì, caldo e vivo e tra le sue braccia.
Non l'avrebbe mai lasciato andar via. Mai.
Here we are with our new monthly contest "Quote of the Month".
It's a contest about the best quote that will be proposed during the month, but it will be a reversed contest, that is YOU will propose your favourite quote, and WE bloggers will vote the one which will show in the Blog's header the following month.
The "Quote" can be a sentence or a dialogue 4 - 5 lines long, you particularly enjoyed or you have been expecially impressed by. To let us have your proposal, you can add it as a comment to this post, or send it by e-mail (click on the mail box icon you can find both in the left and right menu).
Don't forget to include the book's title and author, and if you like tell us the reason for your choice :-)
Here is January Winning Quote:
from the novel MORE THAN A MISTRESS by Mary Balogh proposed by MarchRose:
"...all that mattered was that he was Jocelyn,
that he was the air she breathed,
the heart that beat within her,
the soul that gave her life meaning.
And that he was here, warm and alive and in her arms.
She would never let him go. Never.
Solo un paese al mondo può celebrare il Nuovo Anno, o Hogmanay, con tale passione : gli Scozzesi!! Ma quali sono le reali origini del Hogmanay, e perchè un alto, scuro straniero dovrebbe essere un visitatore benvenuto dopo la mezzanotte?
Si pensa che molte delle celebrazioni tradizionali del Hogmanay siano state portate in Scozia dagli invasori Vichinghi nei secoli VIII e IX. Questi uomini chiamati Norsemen ( = uomini del nord ) perchè provenivano da latitudini ancora più a nord della Scozia, facevano particolare attenzione al sopraggiungere del Solstizio d'Inverno, o giorno più corto, ed erano intenzionati a celebrarlo con dei festeggiamenti speciali.
Nelle Shetland, dove l'influenza Vichinga è tuttora ancora molto forte, il Nuovo Anno è ancora chiamato Yules, dalla parola Scandinava usata per indicare la festa di mezzo inverno di Yule.
Può sorprendere molte persone il fatto che il Natale non fu celebrato in Scozia, praticamente venne proibito, per circa 400 anni, dalla fine del XVII sec. al 1950. La ragione è da ricercarsi negli anni della Riforma Protestante, quando il Natale fu proclamato come festa indetta dal Papa, o comunque cattolica, e quindi proibita.
Per questo motivo, fino al 1950, molti Scozzesi lavoravano a Natale e festeggiavano il solstizio d'inverno col Nuovo Anno, durante una festa in cui la famiglia e gli amici si riunivano e si scambiavano regali, una festa conosciuta come Hogmanay.
Ci sono molte tradizioni e superstizioni cui si dovrebbe porre attenzione prima della mezzanotte del 31 dicembre: e queste includono pulire la casa e portare fuori le ceneri dal focolare, occorre anche pagare tutti i propri debiti prima che le "campane" rintocchino la mezzanotte, il messaggio di queste tradizioni è infatti quello di ripulire tutte le faccende rimaste in sospeso del vecchio anno, e ripartire da zero per dare il benvenuto al giovane, Nuovo Anno.
Subito dopo mezzanotte è tradizione cantare "Auld Lang Syne" (Traduzione: I giorni trascorsi ) di Robert Burns, il quale pubblicò la sua versione nel 1788, benchè la canzone fosse già in circolazione da ottanta anni.
"Should auld acquaintance be forgot and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot and auld lang syne
For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
We'll take a cup o kindness yet, for auld lang syne."
“Credi davvero che i vecchi amici si debbano dimenticare e mai ricordare?
Credi davvero che i vecchi amici e i giorni trascorsi insieme si debbano dimenticare?
Perche’ i giorni sono ormai trascorsi, mio caro, perche’ i giorni sono ormai trascorsi
Faremo un brindisi per ricordare con affetto i giorni ormai trascorsi.”
Una parte integrante della festa del Hogmanay, che viene celebrata con lo stesso entusiasmo anche al giorno d'oggi, è dare il benvenuto ad amici e sconosciuti con calda ospitalità e naturalmente con tanti baci per tutti.
Il "First footing" (il primo passo dentro la casa, ovvero la prima visita, dopo la mezzanotte) è ancora molto comune in Scozia. Per assicurare buona fortuna alla casa la prima visita, e quindi il primo passo, deve essere fatto da un uomo dai capelli scuri, il quale deve portare con sé alcuni oggetti simbolici, cioè pezzi di carbone, biscotti di pastafrolla (shortbread), sale, pane nero (black bun), e una piccola fiaschetta di whisky. L'uomo, nella tradizione, rappresenterebbe un ritorno al tempo dei Vichinghi, quando un grosso straniero biondo che arrivava sulla soglia di casa con una grande ascia significava guai e probabilmente un nuovo anno non molto felice.
I fuochi artificiali e le fiaccolate che si svolgono in molte città della Scozia ricordano le feste pagane di quel tempo.
Nella cerimonia tradizionale del Nuovo Anno le persone si travestivano con delle pelli di bestiame e correvano per il villaggio mentre venivano colpite con dei bastoni. I festeggiamenti includevano anche dei falò ed il lancio di torce accese. Pelli di animali avvolte intorno a bastoni e incendiate producevano un fumo che si credeva fosse molto efficace per tener lontani gli spiriti cattivi: questo bastone che sprigionava fumo era conosciuto anche come un Hogmanay.
Molte di queste usanze continuano ai giorni nostri, specialmente nelle comunità più antiche delle Highlands e delle Isole Scozzesi. Sull’Isola di Lewis, delle Ebridi esterne, I giovani ed i ragazzi formano delle bande contrapposte: ognuno dei capi delle bande indossa una pelle di pecora, mentre un altro membro porta un sacco. Le bande si spostano attraverso il villaggio andando di casa in casa e recitando una poesia in gaelico. Ai ragazzi vengono dati dei bannocks ( focacce di frutta ) da mettere nel sacco, prima che si spostino alla casa successiva.
Una delle più spettacolari cerimonie del fuoco ha luogo a Stonehaven, a sud di Aberdeen, sulla costa nord-orientale. Delle enormi palle infuocate vengono fatte dondolare appese a lunghe aste metalliche, ognuna delle quali richiede diversi uomini per essere trasportata - su e giù per High Street, in parata. Anche in questo caso, si crede che l’origine dell’usanza sia collegata al Solstizio d’Inverno, quando le palle di fuoco significavano il potere del sole, che purifica il mondo distruggendo gli spiriti cattivi
Per chi visita la Scozia vale la pena di ricordare che anche il 2 gennaio è festa nazionale in Scozia, e questo giorno in più a stento basta per riprendersi da una settimana di baldoria scatenata. Tutto questo fa parte dell’eredità culturale di antichi costumi e tradizioni scozzesi che circonda la festa pagana di Hogmanay.
Only one nation in the world can celebrate the New Year or Hogmanay with such revelry and passion – the Scots! But what are the actual origins of Hogmanay, and why should a tall dark stranger be a welcome visitor after midnight?
It is believed that many of the traditional Hogmanay celebrations were originally brought to Scotland by the invading Vikings in the early 8th and 9th centuries. These Norsemen, or men from an even more northerly latitude than Scotland, paid particular attention to the arrival of the Winter Solstice or the shortest day, and fully intended to celebrate its passing with some serious partying.
In Shetland, where the Viking influence remains strongest, New Year is still called Yules, deriving from the Scandinavian word for the midwinter festival of Yule.
It may surprise many people to note that Christmas was not celebrated as a festival and virtually banned in Scotland for around 400 years, from the end of the 17th century to the 1950s. The reason for this dates back to the years of Protestant Reformation, when the straight-laced Kirk proclaimed Christmas as a Popish or Catholic feast, and as such needed banning.
And so it was, right up until the 1950s that many Scots worked over Christmas and celebrated their winter solstice holiday at New Year when family and friends would gather for a party and to exchange presents which came to be known as hogmanays.
There are several traditions and superstitions that should be taken care of before midnight on the 31st December: these include cleaning the house and taking out the ashes from the fire, there is also the requirement to clear all your debts before "the bells" sound midnight, the underlying message being to clear out the remains of the old year, have a clean break and welcome in a young, New Year on a happy note.
Immediately after midnight it is traditional to sing Robert Burns' "Auld Lang Syne". Burns published his version of this popular little ditty in 1788, although the tune was in print over 80 years before this.
"Should auld acquaintance be forgot and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot and auld lang syne
For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
We'll take a cup o kindness yet, for auld lang syne."
An integral part of the Hogmanay party, which is continued with equal enthusiasm today, is to welcome friends and strangers with warm hospitality and of course lots of enforced kissing for all.
"First footing" (or the "first foot" in the house after midnight) is still common across Scotland. To ensure good luck for the house the first foot should be a dark male, and he should bring with him symbolic pieces of coal, shortbread, salt, black bun and a wee dram of whisky. The dark male bit is believed to be a throwback to the Viking days, when a big blonde stranger arriving on your door step with a big axe meant big trouble, and probably not a very happy New Year!
The firework displays and torchlight processions now enjoyed throughout many cities in Scotland are reminders of the ancient pagan parties from those Viking days of long ago.
The traditional New Year ceremony would involve people dressing up in the hides of cattle and running around the village whilst being hit by sticks. The festivities would also include the lighting of bonfires and tossing torches. Animal hide wrapped around sticks and ignited produced a smoke that was believed to be very effective in warding off evil spirits: this smoking stick was also known as a Hogmanay.
Many of these customs continue today, especially in the older communities of the Highlands and Islands of Scotland. On the Isle of Lewis, in the Outer Hebrides, the young men and boys form themselves into opposing bands; the leader of each wears a sheep skin, while another member carries a sack. The bands move through the village from house to house reciting a Gaelic rhyme. The boys are given bannocks (fruit buns) for their sack before moving on to the next house.
One of the most spectacular fire ceremonies takes place in Stonehaven, south of Aberdeen on the north east coast. Giant fireballs are swung around on long metal poles each requiring many men to carry them as they are paraded up and down the High Street. Again the origin is believed to be linked to the Winter Solstice with the swinging fireballs signifying the power of the sun, purifying the world by consuming evil spirits.
For visitors to Scotland it is worth remembering that January 2nd is also a national holiday in Scotland, this extra day being barely enough time to recover from a week of intense revelry and merry-making. All of which helps to form part of Scotland's cultural legacy of ancient customs and traditions that surround the pagan festival of Hogmanay.
SCOTTISH BLACK BUN
Questa è la torta farcita tradizionale scozzese di capodanno. Ogni massaia ha la sua versione personale. Questa che vi presentiamo viene da un ricettario casalingo.
Preparazione
Per prima cosa preparate circa mezzo chilo di impasto base per torte ( tipo pasta frolla ) secondo la vostra solita ricetta. Fate raffreddare.
Prendete uno stampo per torte di alluminio, se possibile apribile, e foderatelo di carta antiaderente. Mettetelo da parte.
Adesso mescolate:
1 cucchiaino da tè di cannella, 1 di zenzero grattuggiato, 1/4 noce moscata grattugiata, 1/2 cucchiaino di pepe bianco.
Mettete in una ciotola grande circa 300 grammi di farina e 1/2 cucchiaino di bicarbonato di soda, mescolate bene. Aggiungete 100 grammi di zucchero di canna tipo Demerara, poi le spezie, 400 grammi di zibibbo, 400 grammi di uvetta sultanina, 100 grammi di mandorle macinate oppure in scagliette, 100 grammi di scorzette di agrumi misti candite.
Mescolate tutto per bene.
Aggiungete 2 uova sbattute, 5 cucchiai di latticello (va bene anche il latte) & 2 o 3 cucchai di whisky. Mescolate fino a ottenere un impasto consistente.
Prendete 2/3 della pasta e foderateci lo stampo. Riempite con il miscuglio di frutta premendolo bene. Formate un coperchio con il resto della pasta, e ricoprite tutto nel modo consueto, inumidendone i bordi con acqua per farlo aderire.
Prendete uno spiedino di legno lungo, e forate la torta diverse volte a fondo, finchè sentirete il fondo della tortiera. Spennellate il coperchio con una miscela di uovo e latte, and e fate cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per circa 3 ore. Verificate la cottura con lo spiedino, quand’è cotto non ci deve essere sopra nessuna traccia dell’impasto.
Servite col caffè, o, come fanno gli scozzesi, con un bel bicchiere di whisky!
This cake in a crust is the traditional New Year cake in Scotland. Every housewife has her own variations. This one is from a family recipe book
Preparation
First make a 1lb weight of short crust pastry your usual method. Leave to chill.
Take a springform (if possible) cake tin, and line with baking parchment. Set aside.
Mix together
1teaspoon each of cinnamon, ground ginger, 1/4 fresh grated nutmeg, 1/2 teaspoon white pepper.
Weigh into large bowl 10oz plain flour and 1/2 teaspoon bicarbonate soda, mix well. Add 4oz Demerara sugar, then the spices, and weigh in 1lb currants, 1lb raisins, 4oz broken or flaked almonds, 4oz mixed candied peel.
Mix altogether well.
Add two beaten eggs, 5 tablespoons buttermilk (or milk will do) & two or three tablespoons whisky. Mix to a stiff sticky dough.
Roll out 2/3rds of the pastry and line the caketin with this. Press the fruit mixture into the pastry shell so that it is filled densely. Roll out the rest of the pastry to form a lid, and put on top in the usual way, moistening the edges with water to make then stick.
Take a long skewer, and pierce several times, right through the cake till you feel the tip touch the tin bottom. Brush the lid with a mixture of egg and milk, and bake in a pre-heated oven at 325 Fahrenheit; 170 Centigrade for about three hours. Test with skewer, when it is done, the skewer will not have any cake mix sticking to it.
Serve with coffee, or as the Scots do, with a wee dram of whisky!
SCOTTISH SHORTBREAD
Questa torta / biscotto è la versione moderna di una torta molto antica, il Bannock, che veniva preparato in onore del Sole. Oggi, si fanno dei segni che dividono il biscotto in fette triangolari, ma questi segni in origine simboleggiavano I raggi del sole. Bannock era l’antica parola che veniva usata per descrivere un impasto cotto in forno e di forma rotonda, e generalmente con una consistenza dura, più come quella dei biscotti che di una torta..
Per questa ricetta dovete foderare un vassoio con carta da forno.
Sbattete finché diventa spumoso 100 grammi di burro con 80 di zucchero semolato (molto fine). Aggiungete 200 grammi di farina & un pizzico di sale. Dovrebbe risultare un impasto consistente e duro, ma abbastanza cedevole da poter essere disteso con il mattarello. Se tende a sbriciolarsi, aggiungete qualche goccia di acqua gelata (dal frigorifero).
Stendente l’impasto col mattarello dino ad uno spessore di 3 millimetri circa. Qui io uso un trucchetto, lo stendo su un pezzo di carta da forno, e poi lo sollevo e lo metto nella teglia direttamente insieme alla carta. Si rompe molto facilmente! Usando un piatto piano, ritagliate l’impasto a forma di cerchio. Tirate via i rimasugli. Poi prendete un taglierino circolare e fate un buco al centro, ma non fino a perforarlo, solo quanto basta per stampargli sopra la forma di un cerchietto (o di un sole!). Disegnate otto “raggi” equidistanti, tutt’intorno al centro. Forate tre volte ogni fetta con una forchetta. Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 20 minuti. Quando lo tirerete fuori dal forno sarà ancora abbastanza soffice, ma raffreddandosi diventerà duro – come i biscotti.
This biscuit type cake is a modern version of a very ancient cake or Bannock, which was baked in honour of the Sun. Nowadays, we make marks which divide the biscuit into slices or wedges, but these marks originally were symbolic of the rays of the sun. Bannock was the old name which was used to describe a mix baked in a large flat round shape, and generally hardish like biscuit rather than cake texture.
For this recipe you need to line a baking tray with baking parchment.
Cream together 4oz butter, 3oz caster sugar (very fine). Mix in 8 oz flour & a pinch of salt. This should be a stiff dough, pliable enough to roll our like pastry. If too crumbly, add a tiny drop at a tine of ice cold water (from the fridge).
Roll out to 1/8 inch thick only. A tip here, I roll it out on a piece of baking parchment, and then lift it onto my baking tray complete with the parchment. It breaks very easily! Define a large circle by cutting around a dinner plate . Remove the bits. Then take a small circular cutter and cut away a centre hole, but not right through, just enough to get the indented shape of a circle (or a sun!). Make eight evenly spaced 'rays' or wedges around the cake. Pierce each wedge three times with a fork.. Bake in a pre heated oven at 350 Fahrenheit, 180 Centigrade for about 20 minutes. It will be softish when you take it out, but will harden as it cools - like cookies.
Secondo la tradizione scozzese, per avere un anno fortunato, il primo
visitatore dell'anno deve essere un uomo dai capelli scuri...
che ne direste di questo?
Dedicato a tutte voi dalle bloggers di Isn't It Romantic?
come augurio di Buona Fortuna per il 2010
According to scottish tradition, to get a lucky year, the first visitor on
new year's day must be a dark stranger...
what would you think of this for instance?
From all Isn't It Romantic? bloggers to their readers!
may this bring you good luck for 2010
Quando prenotai il giorno di questa recensione non avevo ancora iniziato a leggere il romanzo. Non sapevo cosa aspettarmi ma l’idea di recensire un contemporaneo mi stimolava. Iniziai a leggerlo con un certo entusiasmo ma mai avrei sospettato la mia reazione. Per giorni ho girato con il libro costantemente tra le mani e una volta finito avevo un solo desiderio in mente: recarmi in un’agenzia di viaggi e prenotare un volo per l’America con destinazione… Virgin River.
Melinda Monroe è un’infermiera, sposata con Mark, anche lui medico. Vivono a Los Angeles ed entrambi lavorano nello stesso ospedale. La loro vita era perfetta: si amavano, amavano il loro lavoro, avevano soldi e una bella casa. L'unica ombra nel loro rapporto era che non potevano avere figli ma malgrado ciò, il loro amore, gli aveva permesso di superare questa difficile realtà. Tutto procedeva tranquillamente quando una tragedia irrompe nelle loro vite. Mark viene ucciso durante una rapina in un negozio. Mel, distrutta dal dolore, si rende conto ben presto di non riuscire a superare il dolore in quel luogo, dove ogni cosa le ricorda il marito così, sfinita dalla tensione e insofferente alla vita caotica di Los Angeles, accetta un posto di lavoro in una piccola cittadina della California settentrionale, Virgin River. Il lavoro che le viene offerto è quello di essere l’assistente del medico locale e ostetrica per i residenti con tanto di chalet dove alloggiare.
Mel quindi vende tutto e parte da sola, in auto per Virgin River. Ma quando arriva, dopo aver rischiato di uscire fuori strada a causa delle vie tortuose di montagna, al posto dello chalet trova un tugurio e la città è completamente diversa da come se l'era immaginata. Non c'è la scuola, non ci sono negozi se non un unico emporio, non c’è polizia, c’è un solo bar che funge anche da tavola calda, il cui proprietario si chiama Jack Sheridan e per finire l'ospedale più vicino dista ad un’ora di strada! E come se non bastasse, il medico che lei dovrebbe affiancare, il vecchio Doc Mullins, è a dir poco scontroso e arrogante! Di fronte a tale scenario Mel impallidisce e, in preda alla delusione, decide di tornare indietro. Tuttavia accade qualcosa che cambia i suoi piani. Qualcuno lascia un neonato sulla veranda dell’abitazione del dottore. Mel si adopera per contattare i servizi sociali ma vista la lunga tempistica decide di rimanere per qualche giorno in modo da assicurarsi che il neonato stia bene.
Jack prova un immediato interesse per la bella straniera e nella speranza di farla rimanere rimette a nuovo lo chalet. Così, mentre Mel, vive a casa del dottore per via del neonato si accorge che Doc è troppo vecchio e artritico per occuparsi dei pazienti, soprattutto dei bambini così decide di allungare di qualche giorno la sua permanenza . Col passare del tempo Mel comincia a inserirsi nella comunità di Virgin River e ad affezionarsi agli abitanti della piccola cittadina, soprattutto ad uno… l’affascinante Jack Sheridan.
Mi fermo qui con la trama o rischio di raccontarvelo per intero! Quello che ci tengo a dirvi è che questo romanzo è davvero splendido. E’ una storia fatta di persone reali con problemi reali che merita di essere letto. La protagonista Mel, è una donna forte e decisa sul piano lavorativo ma fragile e infelice a causa del grande dolore che ha subito. Mel amava veramente il marito e se le circostanze fossero state diverse sarebbero rimasti insieme per sempre. La presenza di Mark infatti è costante. Mel ce ne parla e ce lo descrive attraverso i suoi ricordi ed io mi sono ritrovata a commuovermi più volte.
E che dire di Jack? Non sarà un conte o un duca ma lui è un uomo vero, di quelli con le p...!
Jack è un ex marines ed è il classico leader stimato anche dagli uomini, tanto che la sua ex compagnia si ritrova spesso alla sua tavola calda per delle amichevoli rimpatriate.E' pronto ad aiutare tutti ed è sempre disponibile. Virile e attraente ha avuto molte donne ma nessuna lo ha fatto capitolare. Uomo di cuore che ama profondamente la propria famiglia è pronto a donare tutto se stesso per l’amore e lo farà con Mel ma purtroppo si ritroverà a dover competere con un fantasma morto e questo è struggente. Lui le sta vicino fin da subito prendendosi cura di lei e non solo materialmente. In proposito c'è una scena che mi ha particolarmente colpita e commossa ed è quando Mel sfoga il suo dolore per la perdita di Mark. Mel si ritrova a piangere sotto la pioggia, contro un albero davanti al bar di Jack. E’ talmente disperata che senza accorgersene comincia a gridare e a me sembrava di sentirle quelle grida. La vedevo… accasciata su se stessa, agonizzante nel suo dolore e vedevo anche lui, Jack, accorrere al suo fianco e sorreggerla. Percepivo la fatica del suo cuore mentre la teneva fra le braccia consapevole che quelle lacrime erano per un altro uomo.
Jack è l’uomo che ogni donna vorrebbe incontrare e questa storia d’amore è assolutamente da vivere. Per cui, se non lo avete ancora fatto, vi invito a leggere questo romanzo perché ne vale veramente la pena. Personalmente non vedo l’ora di leggere il secondo!
RECENSIONE: LA STRADA PER VIRGIN RIVER ( Virgin River ) di Robyn Carr
Prima edizione: Mira Books 2007
Edito in Italia da: Harlequin Mondadori collana Harmony Romance - Dicembre 2009
Formato: paperback
Ambientazione: Contemporanea - Virgin River
Collegamenti: “La strada per Virgin River” è il primo di lunga serie intitolata appunto "VIRGIN RIVER" e che è così composta:
1 - LA STRADA PER VIRGIN RIVER (Virgin River)
2 - Shelter Mountain
3 - Whispering Rock
4 - A Virgin River Christmas
5 - Second Chance Pass
6 - Temptation Ridge
7 - Paradise Valley
8 - il racconto “Under the Christmas Tree” nell’antologia That Holiday Feeling, che include anche racconti di Debbie Macomber e Sherryl Woods.
Quando prenotai il giorno di questa recensione non avevo ancora iniziato a leggere il romanzo. Non sapevo cosa aspettarmi ma l’idea di recensire un contemporaneo mi stimolava. Iniziai a leggerlo con un certo entusiasmo ma mai avrei sospettato la mia reazione. Per giorni ho girato con il libro costantemente tra le mani e una volta finito avevo un solo desiderio in mente: recarmi in un’agenzia di viaggi e prenotare un volo per l’America con destinazione… Virgin River.
Melinda Monroe è un’infermiera, sposata con Mark, anche lui medico. Vivono a Los Angeles ed entrambi lavorano nello stesso ospedale. La loro vita era perfetta: si amavano, amavano il loro lavoro, avevano soldi e una bella casa. L'unica ombra nel loro rapporto era che non potevano avere figli ma malgrado ciò, il loro amore, gli aveva permesso di superare questa difficile realtà. Tutto procedeva tranquillamente quando una tragedia irrompe nelle loro vite. Mark viene ucciso durante una rapina in un negozio. Mel, distrutta dal dolore, si rende conto ben presto di non riuscire a superare il dolore in quel luogo, dove ogni cosa le ricorda il marito così, sfinita dalla tensione e insofferente alla vita caotica di Los Angeles, accetta un posto di lavoro in una piccola cittadina della California settentrionale, Virgin River. Il lavoro che le viene offerto è quello di essere l’assistente del medico locale e ostetrica per i residenti con tanto di chalet dove alloggiare.
Mel quindi vende tutto e parte da sola, in auto per Virgin River. Ma quando arriva, dopo aver rischiato di uscire fuori strada a causa delle vie tortuose di montagna, al posto dello chalet trova un tugurio e la città è completamente diversa da come se l'era immaginata. Non c'è la scuola, non ci sono negozi se non un unico emporio, non c’è polizia, c’è un solo bar che funge anche da tavola calda, il cui proprietario si chiama Jack Sheridan e per finire l'ospedale più vicino dista ad un’ora di strada! E come se non bastasse, il medico che lei dovrebbe affiancare, il vecchio Doc Mullins, è a dir poco scontroso e arrogante! Di fronte a tale scenario Mel impallidisce e, in preda alla delusione, decide di tornare indietro. Tuttavia accade qualcosa che cambia i suoi piani. Qualcuno lascia un neonato sulla veranda dell’abitazione del dottore. Mel si adopera per contattare i servizi sociali ma vista la lunga tempistica decide di rimanere per qualche giorno in modo da assicurarsi che il neonato stia bene.
Jack prova un immediato interesse per la bella straniera e nella speranza di farla rimanere rimette a nuovo lo chalet. Così, mentre Mel, vive a casa del dottore per via del neonato si accorge che Doc è troppo vecchio e artritico per occuparsi dei pazienti, soprattutto dei bambini così decide di allungare di qualche giorno la sua permanenza . Col passare del tempo Mel comincia a inserirsi nella comunità di Virgin River e ad affezionarsi agli abitanti della piccola cittadina, soprattutto ad uno… l’affascinante Jack Sheridan.
Mi fermo qui con la trama o rischio di raccontarvelo per intero ! Quello che ci tengo a dirvi è che questo romanzo è davvero splendido. E’ una storia fatta di persone reali con problemi reali che merita di essere letto. La protagonista Mel, è una donna forte e decisa sul piano lavorativo ma fragile e infelice a causa del grande dolore che ha subito. Mel amava veramente il marito e se le circostanze fossero state diverse sarebbero rimasti insieme per sempre. La presenza di Mark infatti è costante. Mel ce ne parla e ce lo descrive attraverso i suoi ricordi ed io mi sono ritrovata a commuovermi più volte.
E che dire di Jack? Non sarà un conte o un duca ma lui è un uomo vero, di quelli con le p...!
Jack è un ex marines ed è il classico leader stimato anche dagli uomini, tanto che la sua ex compagnia si ritrova spesso alla sua tavola calda per delle amichevoli rimpatriate.E' pronto ad aiutare tutti ed è sempre disponibile. Virile e attraente ha avuto molte donne ma nessuna lo ha fatto capitolare. Uomo di cuore che ama profondamente la propria famiglia è pronto a donare tutto se stesso per l’amore e lo farà con Mel ma purtroppo si ritroverà a dover competere con un fantasma morto e questo è struggente. Lui le sta vicino fin da subito prendendosi cura di lei e non solo materialmente. In proposito c'è una scena che mi ha particolarmente colpita e commossa ed è quando Mel sfoga il suo dolore per la perdita di Mark. Mel si ritrova a piangere sotto la pioggia, contro un albero davanti al bar di Jack. E’ talmente disperata che senza accorgersene comincia a gridare e a me sembrava di sentirle quelle grida. La vedevo… accasciata su se stessa, agonizzante nel suo dolore e vedevo anche lui, Jack, accorrere al suo fianco e sorreggerla. Percepivo la fatica del suo cuore mentre la teneva fra le braccia consapevole che quelle lacrime erano per un altro uomo.
Jack è l’uomo che ogni donna vorrebbe incontrare e questa storia d’amore è assolutamente da vivere. Per cui, se non lo avete ancora fatto, vi invito a leggere questo romanzo perché ne vale veramente la pena. Personalmente non vedo l’ora di leggere il secondo !
Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!