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21/10/2011
da Maet

AND THE WINNERS ARE...

Con i complimenti del blog
siamo felicissime di poter regalare due copie di
  GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL'AMORE di Nicolas Barreau, gentilmente offerte dalla Feltrinelli 
che ringraziamo per la collaborazione
 

alle lettrici:

LADY AREDHEL COMMENTO NO. 5 
MONICA 72 COMMENTO NO. 21

 

                                                     Congratulazioni alle vincitrici!

Contattateci in privato al seguente indirizzo e-mail:
Isnt_It_Romantic-owner@yahoogroups.com, comunicandoci i vostri dati e i recapiti ai quali spedire il libro.
In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione.
Questo post ha 7 commenti

20/10/2011
da VeronicaBennet


Mirella Fanunza.
Non sono certa che tutti conoscano il nome di questa scrittrice. C’è sempre molta pubblicità intorno agli autori che hanno pubblicato romanzi, ce né molta meno invece intorno a quelli che si stanno facendo strada attraverso le riviste. Categoria quasi sconosciuta ma molto più ampia di quanto si possa immaginare.
La signora Fanunza vive in Sardegna. E' sposata, ha due figlie di cui una, Marianna Mereu è attrice Lancio ed ha anche un figlio "adottivo" che molte di voi senz’altro conosceranno perché si tratta del cantante Marco Carta.
Le piace la tivù, la radio, fare shopping e adora l’astrologo Branko ma soprattutto impazzisce per i fotoromanzi Lancio e l’attore Paolo Pasqualini. Nel 2003 vince il concorso indetto dalla rivista Confidenze e insieme ad altre dieci autrici, viene pubblicata nel libro “Confidenze del cuore” edito da Mondadori. Dal 2004 inizia la sua collaborazione con la rivista Intimità per la quale ha pubblicato ben 131 storie e 6 romanzi completi. Una collaborazione che continua tutt'ora da entrambe le parti con grande soddisfazione. Nel 2008 vince anche l’Oscar del fotoromanzo nella categoria "miglior soggetto e sceneggiatura" per il fotoromanzo "Giochi pericolosi" pubblicato su Kolossal.

Ho ridotto la biografia della signora Fanunza unicamente per motivi di spazio ma vi assicuro che c’è da perdersi a leggerla ed è questo il motivo che mi ha spinto a definirla “una scrittrice a 360°”.

 

INTERVISTA

Ciao Mirella, benvenuta nel nostro blog. Vorrei iniziare con una domanda semplice ma essenziale. Raccontaci chi è la vera Mirella Fanunza.

Sostanzialmente è una sognatrice con i piedi per terra. Sono cresciuta a pane e fotoromanzi, nata in Liguria a Cairo Montenotte, da padre sardo e madre campana. Ho poi vissuto a Ferrera Erbognone in provincia di Pavia, per ritrovarmi nel paese di mio padre Sant’Andrea Frius (CA) quando avevo 16 anni. Volevo andarmene appena raggiunta la maggiore età, ma invece sono rimasta... Brava in italiano e dotata di molta fantasia scrivevo di tutto e di più. E soprattutto leggevo molto.

Quando è nata la tua passione per la scrittura?

Credo che sia semplicemente nata con me.

Le tue prime pubblicazioni risalgono agli anni '80 con la casa editrice Lancio. Com’è avvenuto questo incontro? A suo tempo hai avuto difficoltà a trovare un editore?

Ero un’appassionata lettrice dei fotoromanzi Lancio. Ma non pensavo assolutamente di propormi per una sceneggiatura, ero timida e ancora non credevo che la mia passione potesse trasformarsi in un lavoro. Un giorno ho mandato un raccontino e sono stata incoraggiata, così ne ho mandati un paio più lunghi e curati. Sono stata subito pubblicata. Ho scritto con loro per svariati anni. Non avevo rapporti personali con loro, ero troppo timida per andare nella redazione Lancio a Roma. Io scrivevo a mano, ricopiavo a macchina, e poi spedivo il tutto. Qualche anni fa ho partecipato ad un concorso per Confidenze, l’ho vinto insieme ad altre 9 autrici e siamo state pubblicate in un libro Oscar Mondadori. Ho così iniziato una collaborazione con loro e mi sono proposta ad Intimità. Con le donne della redazione di Intimità c’è stato subito un feeling e posso dire di lavorare felicemente e benissimo con loro. Poi, il grande passo. Qualche anno fa, ho proposto alla Lancio un soggetto che mi sembrava valido per una sceneggiatura. Avevo perso la mia odiosa timidezza e avevo capito che nella vita vale sempre la pena provare, male che vada si riceve un no, però… può anche andare bene!


Tu sei veramente una scrittrice a 360°. Collabori con Intimità per cui scrivi racconti e romanzi, hai scritto un libro e scrivi fotoromanzi. Nell’ultimo intitolato “Come se fosse l’ultimo giorno”, edito dalla casa editrice Lancio sulla rivista Sogno hai addirittura curato la sceneggiatura.

 Ho scritto 30 fotoromanzi dal 2005, ma la maggior parte in questi ultimi anni. E di ognuno ho scritto il soggetto e curato la sceneggiatura.

Come si è evoluto il fotoromanzo nel corso degli anni? E’ ancora d'attualità? E che futuro vedi per questo tipo di pubblicazioni?

I fotoromanzi di oggi sono molto più attuali e veri. Le lettrici si appassionano alle mie storie perché le ritengono molto vere, storie che tutte/i potremmo vivere. Non sono una dai finali sdolcinati e scontati, mi piacciono le situazioni aperte e non banali. Il fotoromanzo non ha più il grande pubblico di una volta, perché oggi c’è molta più scelta, meno tempo, più pregiudizi, e diverso approccio alla vita. Prima una ragazza sognava sui fotoromanzi perché non aveva la possibilità di vivere spensieratamente come voleva. Oggi i giovani hanno più libertà, sono emancipati e hanno mezzi diversi per comunicare (cellulari e pc in primis). Perciò non hanno più l’esigenza di determinate letture. Credo che il fotoromanzo potrebbe essere rivalutato, se solo quelli che hanno la puzza sotto il naso verso questo genere di lettura potessero leggere qualche storia, forse si appassionerebbero e capirebbero che sono dei piccoli film ben curati. Parlo dei fotoromanzi Lancio, ovviamente.

Come si fa a scrivere storie per fotoromanzi? In che cosa è diverso rispetto a scrivere storie destinate a essere pubblicate come libri "normali"?

Il primo passo è buttare giù il soggetto, che è un riassunto della storia. Poi, si passa a stendere la sceneggiatura che non è proprio facile. Quando ho iniziato credevo di non farcela, ma oggi posso dire di scriverle con grande facilità. È diverso perché bisogna curare molto i dialoghi, tenere il lettore con il fiato sospeso, e descrivere le scene, le location, dare indicazioni sulle espressioni, i movimenti, gli abiti…


A prescindere dal genere o dalla trama cosa non deve assolutamente mancare in una storia?

La suspance e il finale a sorpresa, quando si può. E un bel filo portante che faccia appassionare il lettore alla storia.


Le tue storie sono per lo più contemporanee. E’ una scelta casuale o editoriale?

Sono le storie che sento, quello che mi vengono dal cuore, che ritrovo nelle persone che mi stanno attorno… Propongo quello che mi piace, mi piace parlare della vita in generale spaziando da un argomento all’altro.


Mirella Fanunza è solo scrittrice o anche lettrice? Ci sono scrittori che, in qualche modo, hanno influenzato il tuo stile?

Sono anche lettrice, anche se ora ho molto meno tempo per leggere (e mi dispiace). Adoravo Alda Gasparini che collaborava con i settimanali di narrativa. Ho tutti i libri di Sveva Casati Modignani e mi piace Maria Venturi. Amo gli autori italiani. Credo che tutte e 3, insieme agli autori e autrici Lancio abbiano influenzato i miei lavori, anche se ora mi rendo tono che hanno un tratto riconoscibile. Qualcuna mi dice che le mie storie sono “Fanunziane”.


Parlaci del tuo libro “Sapore aspro d’amore”, pubblicato da Edizioni Marte. Un volume basato sulle toccanti e dolorose vicende esistenziali di Antonella Flati, nota alle cronache per aver sposato a Montesilvano (in provincia di Pescara) una donna che era diventata uomo.

Ho scritto questo libro su richiesta della protagonista, lei mi inviava i pezzi della sua vita e io li elaboravo man mano, cercando di mettermi nei suoi scomodissimi panni. La sua è una vita costellata di delusioni, abbandoni, sofferenze. Diciamo che per metà della sua vita le cose le sono capitate… poi ci ha messo un po’ del suo per farle capitare. Sembra quasi che chi ha sofferto non possa che continuare a soffrire. Il titolo del libro “sapore aspro d’amore” è davvero giusto, perché Antonella ha conosciuto il sapore aspro dell’amore in tutti i suoi rapporti, quello con la madre, i parenti, le persone che hanno attraversato la sua vita, e poi gli uomini… Antonella ha passato davvero di tutto, iniziando dall’età di 18 mesi. La vita non le ha risparmiato nulla, compreso l’abbaglio di innamorarsi della sua odiata ex compagna di collegio e di adozione che dopo il matrimonio e un figlio decide di cambiare sesso e successivamente di sposare proprio Antonella…


Prima di lasciarci c’è qualcosa di cui vorresti parlare e che mai nessuno ti ha chiesto?

Sulla mia professione di scrittrice, credo abbia detto tutto… Vorrei parlare di un mio sogno: diventare opinionista nei programmi leggeri in tv. Mi piacerebbe tantissimo! Ma ovviamente, qualsiasi cosa farò nella vita, dovessi pure diventare milionaria, continuerei a scrivere, perché questa è davvero una grande passione di cui non potrei mai fare a meno!

 

L'intervista si è conclusa pertanto ringrazio tantissimo la signora Fanunza per averci concesso un po' del suo tempo.
Se siete interessate a contattare l'autrice potete trovarla alla sua pagine di facebook:
http://facebook.com/mirella.fanunza
Se invece siete curiose di sapere qualcosa in più sul suo romanzo "Sapore Aspro d'Amore" a questo link troverete tutte le informazioni:  http://www.saporeasprodamore.it/

Questo post ha 20 commenti

18/10/2011
da naan

Rieccoci con l'appuntamento mensile con le prossime uscite delle collane Mondadori, ed apriamo subito con l'attesissimo annuncio di Marzio Biancolino che il test della collana EMOZIONI ha avuto esito positivo! e che a partire dal prossimo aprile tornerà regolarmente nelle edicole con autrici del calibro di Anne Stuart, Johanna Lindsey, Mary Balogh, Suzanne Enoch, Jill Shalvis e UDITE UDITE, Judith McNaught! Altra notizia che non può che farci felici: i romanzi contemporanei continueranno ad alternarsi a quelli storici nelle collane Extra Passion e Dark Passion. Questo mese ne abbiamo giusto un altro assaggio, con l'esordio di un'autrice finora sconosciuta in Italia ma molto apprezzata oltreoceano: ANGELA KNIGHT. L'ambientazione storica questa volta privilegia il regency, che troviamo con MARY BALOGH e DEBORAH RALEIGH nei Classic, e KAREN ROBARDS nei Passione. DONNA LEA SIMPSON nei Dark Passion, ci regala un'ambientazione georgiana, mentre LISA KLEYPAS ci porterà nell'ottocento americano, e KAREN RANNEY nel periodo vittoriano. Per finire in bellezza, la nostra ORNELLA ALBANESE ci regala il terzo, richiestissimo, capitolo della serie iniziata con L'Avventuriero che amava le stelle.

 

Anche questo mese le amanti della Scozia potranno immergersi nella loro ambientazione preferita grazie alla bravissima Karen Ranney. Di EPOCA VITTORIANA (1870) IL DIAVOLO DI AMBROSE (The devil wears tartan) di Karen Ranney (RM Classic 981) è infatti ambientato a Edimburgo e ha raccolto da All About Romance, oltre un buon gradimento (B), anche una piccola critica sul titolo… pare proprio che per una volta sia migliore il titolo tradotto rispetto a quello originale!

Marshall Ross e Davina McLaren hanno entrambi commesso degli errori che hanno pagato a caro prezzo. Le circostanze li costringono a sposarsi senza mai essersi conosciuti e sorprendentemente durante la prima notte di nozze nasce un’immediata complicità... ma il giorno dopo timori, incertezze e un misterioso nemico che trama nell’ombra sembra possano distruggere la fragile speranza che ora alberga nei loro cuori. Marshall potrà trovare in Davina una donna disposta a credere in lui? E Davina saprà raccogliere la sfida che un destino capriccioso le pone?

Una curiosità: per tratteggiare il carattere di Marshall l’autrice ha preso ispirazione da alcuni episodi realmente accaduti in Cina durante la seconda guerra dell’oppio.
Il romanzo non appartiene a nessuna serie sebbene esplori un tema caro all’autrice: quello dell’eroina caduta in basso socialmente che tenta di riscattarsi grazie alla fede nell’amore per l’uomo che ha scelto. Lo stile della Ranney è ricco e molto intimista, particolarmente nelle scene d’amore.
(Sensualità: WARM)

Ed eccoci al nostro primo titolo ad ambientazione REGENCY: UN AFFARE DI CUORE (Some Like it Wicked) di Deborah Raleigh (RM Classic 982). La Raleigh ha esordito in Italia nel febbraio 2009 con quello che in realtà è l'ultimo romanzo della trilogia chiamata Some Like it (tradotto: A qualcuno piace...) dai titoli dei libri, o Hellion's Den, dal nome della casa da gioco fondata dal protagonista Hellion nel primo libro, questo appunto, e di cui i personaggi degli altri libri - o almeno la metà maschile ;-) - sono abituali frequentatori.
La serie è composta come segue:

- UN AFFARE DI CUORE (Some Like It Wicked) - protagonisti Jane Middleton e "Hellion" Caulfield
- Some Like It Sinful - protagonisti Clara Dawson e Rutherford Hawksley
- UNA LADY IMPERTINENTE (Some Like It Brazen) - protagonisti Bianca Carstone e Edward Sinclair - potete trovare le nostre note QUI

Miss Jane Middleton è a Londra per trovare marito, ma il fatto di essere tutt’altro che bella, piccola, magra, scura, di avere una mente sveglia, di essere una donna d’affari che gestisce da sola il suo patrimonio e dice sempre quello che pensa, non la favorisce di certo, neppure di fronte alla sua ingente eredità. Durante un ballo decide che ne ha abbastanza delle occhiate di commiserazione che le altre debuttanti le lanciano, e dopo aver colto Hellion Caulfield, famoso e ambito libertino, confidare all’amico Biddles di essere nei guai con i creditori, decide di fargli una proposta. Gli darà cinquemila sterline se lui la corteggerà e farà in modo di attirare su di lei l’attenzione dei gentiluomini abbastanza a lungo da permetterle di scegliere tra di essi un marito. Purtroppo, comparato a Hellion, biondo, bellissimo e sensuale, nessun altro sembra essere il marito ideale!

Un romanzo a tratti divertente, dove il tema dell’ereditiera e del nobile squattrinato viene in qualche modo rovesciato: è la lei di turno, infatti, che spera di attirare un buon partito grazie alla sua fortuna, mentre lui vuole l’amore. Incuriosite? non perdetevi Un Affare di Cuore! Perchè se il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce, è anche un pessimo calcolatore, soprattutto quando nell'equazione ci si infila l'amore! (Sensualità WARM)

Altro titolo sempre ad ambientazione REGENCY, ma questa volta spostandoci nella collana Passion, per le amanti della sensualità un po' più bollente, è    FOLLE TENTAZIONE (Irresistible) di KAREN ROBARDS   (RM Passione 59).
Questo è il secondo romanzo della trilogia dedicata alle sorelle Banning (Banning Sisters Trilogy), di cui il primo, pubblicato nella collana I Romanzi diversi anni fa, è stato ripubblicato negli Oro proprio a giugno di quest'anno, in previsione del completamento della trilogia, come annunciato sul blog Mondadori.

1 - TRE SORELLE, UN DESTINO (Scandalous) - protagonisti Gabriella (Gabby) Banning e Marcus, conte di Wickham - potete trovare le nostre note QUI
2 - FOLLE TENTAZIONE (Irresistible) - protagonisti Claire Banning e Hugh Battancourt
3 - Shameless - protagonisti Elizabeth Banning e Neil Severin

Le protagoniste dei tre romanzi sono le sorelle Banning, Gabriella, Claire ed Elizabeth, che alla morte del padre, per colpa delle leggi inglesi sulla successione, si sono trovate di colpo a dipendere interamente dalla volontà del loro fratellastro Marcus, il quale essendo l’unico figlio maschio ha ereditato tutto quanto: titolo, proprietà, ricchezze....

Dopo le peripezie di Gabriella, in questo secondo volume facciamo la conoscena della bella e infelice Claire giovane sposa costretta ad un matrimonio senza amore. Le sue sfortune però non sono finite qui... non facciamo a tempo infatti a finire le prime pagine che la poveretta è già stata rapita ed è riuscita a malapena a fuggire rischiando la vita. Proprio quando la ragazza pensa di essersi liberata dei suoi rapitori eccola di nuovo presa in ostaggio, ma questa volta il suo aguzzino ha il volto bello e affascinate della spia inglese Hugh Battancourt che la accusa di essere niente popo di meno che una spia al servizio degli odiati francesi! A nulla valgono le proteste della giovane che si vede costretta ad affrontare un lungo viaggio  per mare in compagnia del suo aitante rapitore. Il pericolo, la vicinanza forzata, il fascino e il coraggio di Hugh faranno presto breccia nel cuore dolce e fragile della bella Claire...e nulla sarà più come prima...

Un romanzo di cappa e spada che riesce a spaziare con mirabile eleganza dalle navi mercantili alle sale da ballo e che unisce suspense, sensualità e ironia in un connubio davvero piacevole. (Sensualità HOT)

GEORGIANA (1795) l'ambientazione del Dark Passion: FUOCO DI PASSIONE (Awaiting the Fire) di Donna Lea Simpson (RM Dark Passion 21).

1. SOTTO LA LUNA ( Awaiting the Moon ) - Elizabeth Stanwycke e Nikolas von Wolfram - potete trovare le nostre note QUI
2. DENTRO LA NOTTE ( Awaiting the Night ) - Melisande Davidovich e Kazimir Vasilov - potete trovare le nostre note QUI
3. FUOCO DI PASSIONE (Awaiting the Fire) - Charlotte won Wolfram e Simeon St. Ange.

E’ giunto per il Conte di Wesmorlyn il tempo di prendere moglie. Tenendo fede alla tradizione di famiglia, Simeon St. Ange accetta di convolare a nozze con una moglie straniera. La sua unica speranza da questa unione è che la sua consorte sia una donna dotata del senso del decoro, cosciente di ciò che è opportuno e conveniente, all’altezza quindi del suo ceto sociale.
La Contessa Charlotte von Wolfram ha bisogno di raggiungere l’ Inghilterra. Oppressa da un fratello iperprotettivo, il fidanzamento con un conte Inglese è proprio ciò che fa al caso suo. Trattandosi però solo di un mezzo per raggiungere il suo scopo, Charlotte non ha alcuna intenzione di accettare la proposta di matrimonio di Simeon una volta giunta a destinazione.
Quando però finalmente i due protagonisti si trovano faccia a faccia, voleranno le scintille. Cosa frena ciascuno di loro a lasciarsi andare a quell’attrazione inspiegabile che li spinge l’uno verso l’altra? Potrà la coppia superare le proprie reticenze prima che i nemici di di Simeon intervengano a distruggere i loro sentimenti?


Scelta azzeccatissima quella di proporre la Simpson in questo periodo dell’anno! Giusto in tempo per festeggiare Halloween! Si perché anche noi romance–dipendenti abbiamo bisogno di festeggiare degnamente con un po' di brivido (oltre ovviamente quelli di passione!). E Donna Lee Simpson riesce a ricreare magistralmente gli ambienti cupi, algidi (e gelidi), quelli paurosi e tenebrosi della vecchia e poco esplorata Germania (ambientazione insolita per un romance). Si riesce a percepire gli aliti caldi – di uomini e lupi mannari - nell’aria gelida, il manto nevoso che scricchiola sotto le suole delle scarpe (e zampe), il rumore - attutito dalla neve - dei rami degli alberi che si piegano e si rompono in lontananza.
Il primo libro di questa trilogia vedeva come protagonisti Elizabeth Stanwycke e Nikolas von Wolfram, dove l'eroina di turno, assunta come istitutrice, doveva scoprire il mistero che avvolgeva il castello in cui lavorava, conquistando nel frattempo il cuore del bel tenebroso Conte Nikolas, nientemeno che un lupo mannaro. Il secondo libro aveva come personaggi principali la cugina di Nikolas, Melisande Davidovich e Kazimir Vasilov, enigmatico russo che piomba in casa von Wolfram alla ricerca di una misteriosa e non ben identificata coppa.
Quest'ultimo romanzo della trilogia vede come eroina la ribelle Charlotte won Wolfram. Donna Lee fino ad ora, con i primi due romanzi ci aveva abituato alle ambientazioni tedesche, isolate, fredde e onestamente poco frequentate, tant ' è che il giallo (in questo caso predominante nel romanzo rispetto all'aspetto romantico/sentimentale) è in realtà un mistery alla Agatha Christie/ La Signora in giallo. In “Fuoco di passione” l'azione si sposta in Inghilterra, a Londra, dove vengono introdotti molti più personaggi, con un turbinio di eventi - quadruplicati rispetto al passato - e con una trama molto più consistente. La Simpson dovrà quindi esplorare con una stessa serie un’ambientazione totalmente differente, ma in cui credo riuscirà egregiamente con un’ambientazione accattivante e stimolante come quella londinese e una trama come quella proposta!

(Sensualità WARM)

 

LE ITALIANE

Sempre più spazio alle Italiane in casa Mondadori! E anche noi abbiamo deciso d'ora in avanti di dedicare all'interno di questo post una sezione speciale tutta per loro, per la gioia delle lettrici che le seguono fedelmente. Questo mese, come già anticipato nell'introduzione, il titolo in uscita è firmato Ornella Albanese, come la deliziosa presentazione! Gustatevi questa chicca e non perdete questo terzo e conclusivo romanzo, di una trilogia "inattesa" !


AURORA D'AMORE di Ornella Albanese (RM Classic 980)

Ambientato negli anni 1870, Aurora D'Amore è il terzo romanzo della trilogia dell'Amore Inatteso, così composta:
1- L'AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE, potete trovare la nostra recensione QUI e l'intervista fatta all'autrice in occasione dell'uscita del romanzo QUI
2- IL PROFUMO DEI SOGNI, potete trovare la nostra recensione QUI e le nostre note QUI
3- AURORA D'AMORE

Questa volta non mi sono fatta pregare!
Vi ricordate come ero contraria all'idea di scrivere un seguito a L'AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE? Poi mi sono convinta (o forse mi avete convinto), e progettare IL PROFUMO DEI SOGNI mi è piaciuto moltissimo. Per il terzo romanzo non ho avuto bisogno di incitamenti, e così eccomi qui a parlare di una trilogia!
Il primo problema è stato trovare un titolo che la definisse. Avendola scritta seguendo solo l'estro del momento e coinvolgendo i miei personaggi preferiti, non ha un vero filo conduttore. Come chiamarla? Se ci avessi pensato per tempo, avrei fatto in modo di collegare ogni romanzo a un mito, come quello di Altair e Vega, e sarebbe stata la trilogia delle Stelle. Bellissimo, ma purtroppo non l'ho fatto. Neppure il nome della casata poteva funzionare. Ho sentito alcune lettrici chiamarla La saga dei Salvemini. Il protagonista dell'ultimo romanzo, però, non è un Salvemini. E allora?
Allora sono giunta alla conclusione che è l'amore ad accomunare tutti e tre i romanzi. Ma un particolare tipo di amore. Nella trilogia ci sono tantissime storie e in ognuna questo sentimento nasce in modo imprevedibile e inatteso. Pensateci, è sempre così. Chi poteva aspettarsi l'amore tra due giovani così diversi come Flavia ed Emanuele, all'inizio uniti soltanto dalla loro passione per le stelle? E l'amore riscoperto tra il duca e la duchessa Salvemini, quando entrambi pensavano fosse troppo tardi? E quello tra la frivola Lucilla e Saverio, il ragazzo più insignificante del gruppo? E poi il grande amore tra Lucilla e Tomaso? Persino Rosa si innamora di chi non penserebbe mai, il rude Florindo.
Marzio Biancolino ha colto al volo questa mia osservazione ed è nata La trilogia dell'amore inatteso.
Ed eccomi al terzo romanzo.

AURORA D'AMORE racconta la storia di Eugenia e di Riccardo, partendo dall'adolescenza della ragazza e descrivendo il rigore della madre, l'inconsapevole sventatezza del padre, la vivacità dei suoi sei fratelli. Poi ricrea l'incontro con Riccardo, questa volta visto dalla parte di lei, e quindi sappiamo cosa spinge questa scialba ragazza a prendere in mano le redini della propria vita e a rivolgersi a un disincantato libertino perché l'aiuti a diventare una donna affascinante. Tra i due è subito amore, un altro degli amori inattesi di cui parlavo, ma presto si troveranno a fronteggiare ostacoli che hanno tutta l'aria di essere insormontabili.
(Sensualità WARM)

E naturalmente ci sarà Camelia Sallusti, la “cattiva” più amata dalle lettrici. La ritroverete sempre bellissima e affascinante, pronta a proseguire per la sua strada a testa alta, nonostante le sconfitte cocenti che ha subito.
Ornella Albanese

 

"SCELTI PER VOI"

Care lettrici, fortunatamente per noi,in questi ultimi tempi il panorama romance nel nostro Paese si sta incredibilmente arrichendo grazie alle molte case editrici che sempre più spesso sembrano voler ascoltare e dare voce ai nostri desideri. Ecco perchè per aiutarvi a sceglere e ad orientarvi nella sempre più nutrita rosa dei romanzi in pubblicazione noi di Isn't it romantic? abbiamo deciso di rinnovare le vesti delle uscite Mondadori selezionando quelle che noi consideriamo imperdibili; possono essere ristampe o - finalmente! - edizioni italiane di libri tanto attesi. Sperando quindi che i nostri "Scelti per voi" vi piacciano e incontrino i vostri gusti, vi auguriamo... Buona Lettura!!


CARO ANGELO INATTESO (Dark Angel) di Mary Balogh  (RM Classic 979)

Torna Mary Balogh, questa volta con un inedito appartenente alla sua vecchia e tanto amata produzione di Regency Tradizionali. La serie Dark Angel, così chiamata impropriamente, dato che il collegamento tra i libri in realtà è costituito dal fatto che un personaggio minore di ciascun romanzo compare in uno successivo come protagonista, è così composta:

1. CARO ANGELO INATTESO (Dark Angel)
2. Lord Carew's Bride
3. LADY CORAGGIO (The Famous Heroine)
4. LA DAMA COL MANTELLO (The Plumed Bonnet)
5. The Ideal Wife
6. IL FIORE DEL DESIDERIO (A Precious Jewel)
7. A Christmas Bride


Fidanzata all'impeccabile ed apparentemente onorevole lord Lionel Kersey, la giovane Jennifer Winward è sconcertata e costernata nello scoprirsi attratta da Gabriel Fisher, conte di Thornell, il più famigerato libertino d'Inghilterra che la corteggia spudoratamente. Ciò che ignora è di essere solo una pedina in un gioco di vendetta più grande di lei.

Prendete una debuttante infatuata, un ricco ed attraente nobile che fa sfoggio di virtù e un libertino più per caso che per scelta, che esibisce il vizio come un bel paio di stivali nuovi. Mescolate per bene e potreste ottenere la trama di molti romance. Che sarebbero tutti diversi da questo, perché ogni libro di Mary Balogh è in realtà un viaggio interiore nei personaggi, nelle loro menti come nei loro cuori. Jennifer all'inizio è ingenua e un poco superficiale, Gabriel seducente e debosciato il giusto e Lionel fin troppo rigido nel voler rappresentare il gentiluomo perfetto. Chi è veramente cosa, si scoprirà alla fine, quando i protagonisti avranno affrontato un bel percorso ad ostacoli che li farà maturare, regalando a noi lettori il piacere di goderci uno dei vecchi e ottimi regency della Balogh, ancora emozionante e convincente a distanza di tanti anni.
(Sensualità WARM)
 

SPOSARE UNO SCONOSCIUTO (When Strangers Marry) di Lisa Kleypas  (RM Passione 60)

Il primo libro della serie “Vallerand” è finalmente in Italia! Si tratta di un romance che Lisa Kleypas scrisse nel 1992 con il titolo Only in your arms, dato nuovamente alle stampe nel 2002, a seguito di una revisione, come When strangers marry.
Il secondo libro Only with your love, dedicato a Justin e Philippe, i figli gemelli di Max Vallerand, è stato pubblicato nel 1992 in Euroclub col titolo SOLO CON IL TUO AMORE.
L’ambientazione, inusuale per la Kleypas ma davvero affascinante e ben ricostruita, è situata nella magica New Orleans dei primi ottocento, e fa rivivere tutta l’atmosfera tipica degli stati confederati del Sud, gli usi e i costumi delle famiglie creole, nelle quali le donne erano considerate fiori rari da proteggere e trattare con ogni galanteria, ed erano spesso occasioni di duello fra i loro pretendenti. A questa visione di "cavalleria" portata agli estremi, faceva però da contraltare la condizione di semi-schiavitù nella quale la donna era tenuta, considerata proprietà prima del padre e poi del marito e costretta in una serie di regole ancor più ferree di quelle conosciute in Europa.
Come sempre, Lisa ci regala un libro dalle emozioni intense e dai personaggi ben costruiti: una giovane donna leale e coraggiosa e un uomo contemporaneamente tenero e spietato. Come non esserne affascinate?

Lysette Kersaint, che si ribella al potere del patrigno su di lei e che rifiuta di sposarsi con Etienne Sagesse, di cui teme la crudeltà, si vede pertanto costretta a fuggire attraverso le paludi che delimitano la città, in un’impresa quasi impossibile. Sfinita dagli stenti, verrà “catturata” da due ragazzi e portata nella loro grande piantagione dove vivono con il padre, il potente Maximilien Vallerand, chiamato il Diavolo a causa di un terribile segreto del suo passato. Lysette non è particolarmente bella né sofisticata ma per Max la vitalità prorompente e la fresca innocenza della ragazza rappresentano una tentazione irresistibile, soprattutto quando scopre che tramite lei potrà attuare una vendetta da lungo tempo sognata. E Max, per Lysette, è senza dubbio l’uomo al quale lei non può negare nulla, né il proprio corpo, né la propria anima.
(Sensualità HOT)
 

BACIO ETERNO (The Forever Kiss) di Angela Knight  (RM Dark Passion 22)

Per concludere questa nostra carrellata degli "imperdibili", torna il romance ad ambientazione contemporanea, con l'esordio nella collana Dark Passion di una scrittrice molto apprezzata oltreoceano ma praticamente sconosciuta in Italia.

Rimaniamo in tema Halloweeniano, con un romanzo che vi rimarrà impresso, sia per la trama, sia per l'eroe (wow!), sia per il grado di sensualità, decisamente BURNING !

Immaginate di sognare ogni notte un uomo - che conoscete come “Il Cowboy” – lui è tutto ciò che volete, che desiderate: è sexy, è affascinante, bello come il peccato… ma un giorno lo incontrate e realizzate che non è il frutto della vostra immaginazione, ma è reale! E allo shock di scoprire che è lì, in carne ed ossa davanti a voi, unite il fatto che si tratta di un... vampiro!
Come se questo non fosse già abbastanza, avete alle calcagna un altro vampiro, Ridgemont (proprio il sire del vostro sexy Cowboy) che vuole farvi la pelle e tratta l’oggetto del vostro desiderio come uno schiavo…
Cosa fareste?

Un romanzo che vi terrà incollate alle pagine, con una netta distinzione tra buoni e cattivi e una storia molto ben articolata, incardinata sul triangolo Valerie – Cade – Ridgemont, dove Valerie e Cade sono collegati, inizialmente, dai sogni, e Cade e Ridgemont da un rapporto schiavo-sire, mentre Ridgemont e Valerie da un intento omicida di lui per lei. La trama viene snocciolata poco a poco, mantenendo una certa tensione e arricchita da personaggi secondari molto interessanti e affascinanti, come Abigail (con una storia personale che conquista) e che nell’evolversi della trama diviene mediatore e collegamento tra i personaggi principali. In questo romanzo la parte del mistero non predomina sulla storia passionale tra Valerie e Cade, che rimangono comunque sempre al centro della scena e la tensione, il tormento e la passione tra i due è costantemente palpabile, ben descritta e approfondita. E’ una storia che contiene tutti gli elementi necessari per affascinare e conquistare chi legge: c’è mistero, struggimento, passione, tormento e vampiri! Dunque non vi resta che leggere e immaginare …

 


PROSSIME USCITE DI DICEMBRE 2011

ROMANZI CLASSIC

983 – S. Laurens, M. Balogh, J. D’Alessandro, C. Hern - Accadde una notte (It Happened One Night)

984 - Laura KINSALE - Un sogno ci salverà (Midsummer Moon)

985 - Jo BEVERLEY - Nozze segrete (The Secret Wedding)

986 - Mariangela CAMOCARDI - Chi voglio sei tu

ROMANZI ORO

109 - Kinley McGREGOR - La conquista del cuore (Claiming the Highlander)

110 - Amanda QUICK - Il giardino dell’amore (Wicked Widow)

ROMANZI EXTRA PASSION

11 - Sharon PAGE - Il club (The Club)

12 - Janelle DENISON - Passione vera (Wilde Thing)

 

Hanno collaborato a questo post:
naan, maet1, endimione, andreina65, telenad, poppy77, antonella2, elnora

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17/10/2011
da Elnora

Lord Voss Dewhurst è un vampiro dedito al piacere in ogni sua forma, trascorre il suo tempo nel carpire informazioni di vario genere e a manipolare le persone. Quasi cento cinquant’anni prima ha stretto un patto con Lucifero per ottenere l’immortalità, e adesso vive nell’oscurità cibandosi di sangue umano. Detesta assumere posizioni chiare nei conflitti fra vampiri e non si reputa amico di nessuno, anche se la sua neutralità è destinata a crinarsi quando incontra Angelica Woodmore. La donna possiede un dono speciale, quello di prevedere la morte delle persone tenendone in mano un semplice oggetto personale. Già questo di per sé la rende decisamente affascinante agli occhi di Voss, perché gli consentirebbe di ottenere informazioni preziose e di poter condurre i suoi giochi politici, ma la faccenda si complica quando la vita di Angelica è minacciata da Cezar Moldavi . La sorella di Moldavi, Narcise, è stata condotta via da dal fratello di Angelica – Chas- famoso e temutissimo cacciatore di vampiri, e Cezar adesso vuole vendetta non provando il minimo scrupolo a rifarsi sulle sorelle di del cacciatore - Angelica e Maia- per costringerlo a riconsegnarli Narcise e soprattutto sfruttare la “ vista” di Angelica per ottenere maggiore potere. Voss si ritroverà pericolosamente attratto dalla donna, complici gli eventi che li porteranno a stretto contatto sotto la continua minaccia degli scagnozzi di Moldavi, e Voss proverà emozioni e sentimenti per lui totalmente sconosciute: spirito di sacrificio, senso di altruismo, ma soprattutto l’amore.

Sono decisamente lontani i tempi in cui la figura del vampiro veniva centellinata fra la pagine dei libri per pochi estimatori (guardati anche male per giunta). Adesso il fenomeno di diffusione dei libri aventi protagonisti i vampiri è scandalosamente esteso, con variazioni sul tema davvero terribili soprattutto per i lettori conservatori come la sottoscritta. Io ho i miei spacciatori di storie vampiresche che mi garantiscono le piccole sicurezze che vado cercando: vampiri che fanno i vampiri, che succhiano il sangue, quello vero, quello umano, che ipnotizzano le loro vittime per poter colpire meglio alla collo, sensuali e pericolosi, perchè anche io ho bisogno delle mie piccole sicurezze. La Gleason appartiene appunto alla mia cerchia di spacciatori qualificati, posizione che si è guadagnata con la serie dei Gardella e che ha consolidato adesso con la serie Draculia Regency. L’autrice è elegante nella sua scrittura e nella resa delle atmosfere, non troverete scene di sesso hard, né eroine trasudanti sarcasmo banale o che sputano fuori parolacce ogni tre per due, quasi che il turpiloquio conferisca carisma.. La trovo un’autrice perfetta anche per coloro che vogliono avvicinarsi ai vampiri ma senza rinunciare al romanzo storico, ai balli, alle stagioni e ai merletti che tanto vanno di moda sui comodini delle lettrici italiane. Vi aspetta quindi un’eroina capace di prevedere la morte delle persone, tempi e modalità inclusi, dono e maledizione al contempo, e un vampiro che è diventato tale stringendo un patto con Lucifero pur di ottenere l’immortalità; personaggio dalle nuances raffinate, manipolatore egocentrico, sensuale e un po’ dandy nella sua indolenza e nella sua continua ricerca del piacere. Finalmente una storia dove il vampiro spaventa e incute terrore anche nella donna che vorrebbe amarlo ma che invece si trova combattuta fra la paura e il desiderio. E credibilmente Angelica segue il suo istinto e decide di tenersi lontana da Voss, ma forse anche un vampiro senz’anima , egoista e manovratore riesce a provare il Sentimento per eccellenza: l’amore.
Un libro che va assaporato fra azione e sentimento, dalla sensualità sottesa ma non per questo meno emozionante, dai rapporti umani -e non solo- aggrovigliati, ma intensi, una storia di vampiri decisamente di classe. La vicenda si snoda in una Londra regency che si dispiega piacevolmente come suggestivo teatro all’interno del quale si muovono gli appartenenti alla setta dei Draculia, uomini discendenti da Vlad Tepes che nell’eco di una faustiana memoria hanno ceduto volontariamente la propria anima al Lucifero in persona per ottenere l’Immortalità. Qualcuno potrà storcere il naso e affermare che alla fine non si butta via niente e la fantasia scarseggia, ma io ribatto che le considerazioni sono molteplici e affascinanti: l’Immortalità viene pagata col prezzo del sangue umano, vissuta eternamente nell’oscurità senza mai farsi accarezzare dalla luce del sole e i vampiri recano sul corpo il marchio di questo patto, lì dove Lucifero li ha toccati al momento di suggellare il patto, un segno distintivo che diventa la loro coscienza oscura, pulsante e dolorosa. L’autrice riesce a creare una tela di tormenti e sensazioni affascinante in un romanzo che ai miei occhi risulta molto d’atmosfera, dall’impostazione forse quasi un po’ vecchia maniera e dal ritmo narrativo a cui si poteva regalare un po’ più di vivacità, ma che non manca di spunti originali e che rappresenta a mio avviso una boccata di ossigeno in questo panorama sfruttato all’inverosimile, per cui io personalmente saluto con piacere un ritorno alle origini, lontano dalle narrazioni rutilanti degli ultimi tempi che abbondano fra le pagine dei libri.

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17/10/2011
da Elnora

RECENSIONE   PATTO COL DIAVOLO ( The Voss vampire) di Colleen Gleason

Publisher/editore : Mira Harlequin

Pubblication date/data di pubblicazione: Aprile 2011

Genere e ambientazione/ Genre and setting: historical paranormal romance

Formato: paperback

Sensuality rating/livello di sensualità: warm/caldo

Rating/voto: 7,5

Edizione Italiana:

Collegamento con altri libri/ connection with other books: primo libro della serie Draculia Regency così composta:

- The Voss Vampire

- The vampire Dimitri

- The Vampire Narcise

Lord Voss Dewhurst è un vampiro dedito al piacere in ogni sua forma, trascorre il suo tempo nel carpire informazioni di vario genere e a manipolare le persone. Quasi cento cinquant’anni prima ha stretto un patto con Lucifero per ottenere l’immortalità, e adesso vive nell’oscurità cibandosi di sangue umano. Detesta assumere posizioni chiare nei conflitti fra vampiri e non si reputa amico di nessuno, anche se la sua neutralità è destinata a crinarsi quando incontra Angelica Woodmore. La donna possiede un dono speciale, quello di prevedere la morte delle persone tenendone in mano un semplice oggetto personale. Già questo di per sé la rende decisamente affascinante agli occhi di Voss, perché gli consentirebbe di ottenere informazioni preziose e di poter condurre i suoi giochi politici, ma la faccenda si complica quando la vita di Angelica è minacciata da Cezar Moldavi . La sorella di Moldavi, Narcise, è stata condotta via da dal fratello di Angelica – Chas- famoso e temutissimo cacciatore di vampiri, e Cezar adesso vuole vendetta non provando il minimo scrupolo a rifarsi sulle sorelle di del cacciatore - Angelica e Maia- per costringerlo a riconsegnarli Narcise e soprattutto sfruttare la “ vista” di Angelica per ottenere maggiore potere. Voss si ritroverà pericolosamente attratto dalla donna, complici gli eventi che li porteranno a stretto contatto sotto la continua minaccia degli scagnozzi di Moldavi, e Voss proverà emozioni e sentimenti per lui totalmente sconosciute: spirito di sacrificio, senso di altruismo, ma soprattutto l’amore.

Sono decisamente lontani i tempi in cui la figura del vampiro veniva centellinata fra la pagine dei libri per pochi estimatori (guardati anche male per giunta). Adesso il fenomeno di diffusione dei libri aventi protagonisti i vampiri è scandalosamente esteso, con variazioni sul tema davvero terribili soprattutto per i lettori conservatori come la sottoscritta. Io ho i miei spacciatori di storie vampiresche che mi garantiscono le piccole sicurezze che vado cercando: vampiri che fanno i vampiri, che succhiano il sangue, quello vero, quello umano, che ipnotizzano le loro vittime per poter colpire meglio alla collo, sensuali e pericolosi, perchè anche io ho bisogno delle mie piccole sicurezze. La Gleason appartiene appunto alla mia cerchia di spacciatori qualificati, posizione che si è guadagnata con la serie dei Gardella e che ha consolidato adesso con la serie Draculia Regency. L’autrice è elegante nella sua scrittura e nella resa delle atmosfere, non troverete scene di sesso hard, né eroine trasudanti sarcasmo banale o che sputano fuori parolacce ogni tre per due, quasi che il turpiloquio conferisca carisma.. La trovo un’autrice perfetta anche per coloro che vogliono avvicinarsi ai vampiri ma senza rinunciare al romanzo storico, ai balli, alle stagioni e ai merletti che tanto vanno di moda sui comodini delle lettrici italiane. Vi aspetta quindi un’eroina capace di prevedere la morte delle persone, tempi e modalità inclusi, dono e maledizione al contempo, e un vampiro che è diventato tale stringendo un patto con Lucifero pur di ottenere l’immortalità; personaggio dalle nuances raffinate, manipolatore egocentrico, sensuale e un po’ dandy nella sua indolenza e nella sua continua ricerca del piacere. Finalmente una storia dove il vampiro spaventa e incute terrore anche nella donna che vorrebbe amarlo ma che invece si trova combattuta fra la paura e il desiderio. E credibilmente Angelica segue il suo istinto e decide di tenersi lontana da Voss, ma forse anche un vampiro senz’anima , egoista e manovratore riesce a provare il Sentimento per eccellenza: l’amore.
Un libro che va assaporato fra azione e sentimento, dalla sensualità sottesa ma non per questo meno emozionante, dai rapporti umani -e non solo- aggrovigliati, ma intensi, una storia di vampiri decisamente di classe. La vicenda si snoda in una Londra regency che si dispiega piacevolmente come suggestivo teatro all’interno del quale si muovono gli appartenenti alla setta dei Draculia, uomini discendenti da Vlad Tepes che nell’eco di una faustiana memoria hanno ceduto volontariamente la propria anima al Lucifero in persona per ottenere l’Immortalità. Qualcuno potrà storcere il naso e affermare che alla fine non si butta via niente e la fantasia scarseggia, ma io ribatto che le considerazioni sono molteplici e affascinanti: l’Immortalità viene pagata col prezzo del sangue umano, vissuta eternamente nell’oscurità senza mai farsi accarezzare dalla luce del sole e i vampiri recano sul corpo il marchio di questo patto, lì dove Lucifero li ha toccati al momento di suggellare il patto, un segno distintivo che diventa la loro coscienza oscura, pulsante e dolorosa. L’autrice riesce a creare una tela di tormenti e sensazioni affascinante in un romanzo che ai miei occhi risulta molto d’atmosfera, dall’impostazione forse quasi un po’ vecchia maniera e dal ritmo narrativo a cui si poteva regalare un po’ più di vivacità, ma che non manca di spunti originali e che rappresenta a mio avviso una boccata di ossigeno in questo panorama sfruttato all’inverosimile, per cui io personalmente saluto con piacere un ritorno alle origini, lontano dalle narrazioni rutilanti degli ultimi tempi che abbondano fra le pagine dei libri.




 

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16/10/2011
da isntitromantic

 

In occasione della ripubblicazione di CAPELLI DI LUNA di Miriam Formenti, abbiamo pensato di fare una sorpresa all'autrice e a voi lettrici chiedendo a un'amica e una scrittrice d'eccezione di presentarcelo.


TRA TUTTE
COLORO CHE LASCERANNO UN COMMENTO ENTRO IL 23 OTTOBRE SARANNO ESTRATTE DUE FORTUNATE LETTRICI CHE VINCERANNO CIASCUNA UNA COPIA OMAGGIO DI CAPELLI DI LUNA, GENTILMENTE OFFERTE DA MIRIAM FORMENTI! NON DIMENTICATE DUNQUE DI FIRMARVI CON UN NOME O UN NICK.



CAPELLI DI LUNA

Cercava vendetta, troverà l’amore

Francesco Di Vieri è un mercenario al servizio dei Visconti. In passato ha perso tutto, tranne il proprio nome, ma ora che gli si presenta l’opportunità è deciso a riprendersi quello che gli spetta. A ogni costo. Non importa se a farne le spese sarà Viola, la figlia dell’odiato nemico: una fanciulla bella come un angelo, dai capelli così chiari da sembrare accarezzati dai raggi della luna. Da un atto d’amore consumato in una taverna, nascerà in lei il fervore di qualcosa di nuovo ed esaltante. Una grande passione che però l’orgoglio, sospinto dall’impulsività della giovinezza, rischierà di compromettere rendendola infelice per sempre…
 


MIRIAM FORMENTI, una Scrittrice con la S maiuscola
di Mariangela Camocardi

Era la fine degli anni ‘80 quando acquistai una copia di Capelli di luna, di Miriam Formenti. Sulla quarta di copertina, con un intrigante accenno alla trama e ai suoi carismatici protagonisti, Laura Grimaldi, che all’epoca era il prestigioso direttore della collana I Romanzi, scrive: “Un’autrice italiana per una bella, italianissima storia.” Ecco, già l’aver rimarcato l’italianità della scrittrice e dell’ambientazione nel corollario di colleghe anglosassoni e di sfondi esotici, mirava a segnalare il talento narrativo della new entry e la qualità anche storica del testo. Voglio sottolineare che a I Romanzi in quei primi anni nell’arco dei 12 mesi veniva pubblicata una sola italiana rispetto alle 30 colleghe straniere proposte. Dico 30, aprendo un excursus,  perché c’erano uscite collaterali in libro cartonato a un prezzo di copertina superiore. Tali pubblicazioni erano riservate ad autrici di grido famose nei loro Paesi, per esempio “Promettimi l’amore” di Lynn M. Bartlett.  

Per restare a Miriam, ne fui molto contenta: avere la compagnia di un’altra italiana in un contesto dove finora ero l’unica pioniera mi fece piacere; doppiamente constatando che non usava pseudonimi. C’erano allora case editrici che imponevano il nome de plume, ma in proposito Mondadori ci lasciava libertà di scelta. Va anche detto che le firme più rinomate della narrativa inglese e USA che Laura Grimaldi importava facevano impennare all’insù, di mese in mese, il numero delle lettrici che li acquistavano con puntualità. Io stessa apprezzavo i romanzi tradotti e, avendo io esordito da poco con Nina del tricolore, la consapevolezza di appartenere a una schiera qualificata di scrittrici famose era motivo di grande orgoglio. Le autrici  straniere, oltre a proporre storie di forte impatto narrativo ambientate nella Guerra di Secessione e nella selvaggia Frontiera Americana – alcuni sono indimenticabili e li conservo ancora - avevano sdoganato l’erotismo e, appunto,  riscuotevano il meritato successo da parte delle lettrici italiane. Le cover, disegnate dal talentuoso Jorge Longaron sul testo del romanzo stesso, distinguevano la collana da tutte le altre presenti in edicola e anche in libreria, rendendola innovativa e originale. I Romanzi, diciamolo, si sono conquistati l’affetto delle sue estimatrici proprio grazie a tali inconfondibili peculiarità, dando tantissime soddisfazioni alla autrici medesime e alla Mondadori, in termine di vendite. Tuttavia ho sempre tifato per il made in Italy, come chiunque sa, e Miriam Formenti arrivava al momento giusto, ingrossando, si fa per dire, essendo solo noi due, la sparuta rappresentanza delle firme di casa nostra. Ritengo superfluo affermare che Capelli di luna mi entusiasmò, al punto che ogni tanto me lo rileggo. Il  romanzo coinvolge  e ti trascina, in un vortice di colpi di scena che non ti aspetti, a un finale in cui l’incantevole Viola Cenzi e l’affascinate, spietato capitano di ventura  Francesco di Vieri si sono ormai insinuati nel cuore. Lo sfondo storico è impeccabile: Miriam  ha saputo abilmente ricostruire un affresco veritiero e ben documentato di una delle Signorie italiane di maggior spicco, descrivendo con estrema competenza uno spaccato del XIV secolo privo di sbavature, evitando di appesantire il testo con ricostruzioni storiche troppo didattiche. Miriam ci proietta invece alla corte dei Visconti e nelle contrade di un tempo che fu, infestate dai briganti, ma anche nelle dimore signorili in cui la nobiltà è soltanto un paravento, poiché al di là delle mura si celano turpi, inconfessabili  segreti, e sopraffazioni di ogni sorta. Naturalmente l’amore e la passione che Viola e Francesco provano vicendevolmente sono assoluti e traboccano da ogni pagina di uno tra i migliori romance che io abbia mai letto. La seconda opera di Miriam per I Romanzi fu “Un uomo da odiare”, bello anche questo come il precedente, dopodichè il silenzio.

 

Negli anni successivi, Capelli di luna diventò oggetto di un formidabile passaparola tra lettrici che lo hanno reso un must del romance  introvabile, e Mondadori ha fatto benissimo a ripubblicarlo. Se c’è un’autrice che si è guadagnata un posto d’onore nell’albo d’ORO de I Romanzi, questa è fuor di dubbio Miriam Formenti. Per ciò che mi concerne, l’ho sempre cercata con un mio  personale chi l’ha vista, proprio come fa Isn’t It Romantic? con le scrittrici scomparse dall’orizzonte delle pubblicazioni italiane. Mi ripetevo che era impossibile che un’autrice brava come Miriam avesse smesso di scrivere. Non con una vena creativa notevole come la sua. Chiedevo agli editor se ne sapevano qualcosa e nessuno era in possesso di notizie che mi fornissero un modo per scoprire che ne fosse stato di qualcuno che desideravo ritrovare e soprattutto conoscere. Chissà perché, non mi rassegnavo al fatto che non esistesse nulla che mi permettesse di risalire a lei. Poi, un paio di anni fa l’amica Roberta Ciuffi mi telefonò per comunicarmi di essere riuscita a entrare in contatto con Miriam Formenti e ne esultammo entrambe. Tramite un fitto scambio di mail fu subito amicizia, e quando ci incontrammo davanti alla Fontana di Trevi a La Vie en Rose, l’abbraccio affettuoso scaturito spontaneo tra me e lei resterà inciso nella mia, nella nostra memoria. Ho scoperto che si era staccata dal romance per dedicarsi alla novellistica, collaborando con le più importanti riviste femminili italiane, e che non immaginava che la volessimo rintracciare. Il calore che le hanno riservato le lettrici presenti a quella edizione di La Vie en Rose quando le organizzatrici ne annunciarono la  presenza tra il pubblico, ha commosso Miriam, la quale è assolutamente scevra da atteggiamenti da primadonna. Sebbene abbia firmato un’enorme produzione letteraria, è disponibile con tutti come più non si potrebbe. Sono state proprio le sue fan a convincerla a tornare al romanzo storico e ne siamo tutte liete perchè se mai si debbono attribuire dei riconoscimenti professionali, lei ne è veramente degna. Non mi dilungo oltre, e chiudo ringraziando Isn’t It Romantic? per l’opportunità di contribuire a questa sorpresa fantastica riservata a un’amica come Miriam Formenti, e mi limito ad aggiungere un sincero “In bocca al lupo e avanti tutta con i tuoi romanzi".

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15/10/2011
da isntitromantic

Recensione CHI AMA TORNA SEMPRE INDIETRO (Seras-tu là?)
di Guillaume Musso




Publisher / Editore: Sonzogno

Pubblication date / Data pubblicazione: 2007

Genere e Ambientazione: contemponaneo - Los Angeles 2006 / 1996

Rating / Voto: 10/10

CITAZIONE

Tutti ci siamo posti almeno una volta la domanda: se ci
dessero la possibilità di tornare indietro nel tempo, che
cosa cambieremmo della nostra vita?
Se potessimo modificare ciò che è stato, che errori correg-
geremmo? Quali dolori, rimorsi, rimpianti cercheremmo
di cancellare?
Davvero oseremmo dare un nuovo senso alla nostra esi-
stenza?
Ma per diventare cosa e andare dove?
E con chi?



TRAMA
Cambogia, settembre 2006, Elliott ha sessant’anni ed ha appena terminato una missione umanitaria ma mentre con i colleghi si prepara ad andarsene nota un bambino con il labbro leporino, sapendo bene come tale malformazione possa pregiudicare tutto il futuro del piccolo decide di trattenersi e operarlo. Il capo del villaggio  lo ringrazia e gli domanda “Se avesse la possibilità di esaudire un desiderio, cosa vorrebbe?”, esausto per le lunghe ore di intervento Elliot risponde d’impulso “Rivedere una donna”.
La donna è Ilena, il grande amore della sua vita che è morta trent’anni prima lasciando un vuoto che Elliot ha colmato solo molto tempo dopo quando è nata la sua unica figlia, Angie.
Prima di partire Elliot riceve dal cambogiano un flacone con dieci pillole e la raccomandazione di usarle solo per lo scopo previsto.

San Francisco, settembre 1976, Elliot ha trent’anni e sta pensando all’ultimo litigio avuto con Ilena quando scorge un uomo in pigiama del tutto simile al padre morto qualche anno prima, all’inizio crede sia un’allucinazione ma poi l’uomo gli parla dicendo di essere lui nel futuro…

All’inizio Elliot è comprensibilmente scettico ma poi, accettato il fatto che tramite il sonno indotto dalle pillole riesce davvero a raggiungere se stesso trent’anni prima, il dilemma gli si pone inquietante: salvare il suo grande amore, Ilena, significherebbe sacrificare l’esistenza della figlia. Che fare?

Il tema è più che affascinante e Musso è un artista nel mescolare sentimenti, suspence ed azione. Il ritmo è veloce in un alternarsi di passato e futuro in continuo movimento come i sentimenti che sono in gioco, l’amore, la passione ma anche l’amicizia e la solidarietà. Vi è mai capitato di dover chiudere un libro, prendervi una pausa dalla lettura, perché sono talmente dense le emozioni accumulate che non potete proseguire anche se lo vorreste? A me è successo a pagina 205 di questo splendido libro.

Mi fermo qui, non voglio svelare niente per non togliere il piacere di immedesimarsi nell’azione che è incalzante almeno quanto sono viscerali le emozioni che suscita. Il dualismo tra l’Elliot trentenne e l’Elliot sessantenne è netto e ben reso da uno stile che è più moderno e veloce quando è in scena il primo mentre è più dilatato e consapevole quando è in scena il secondo. E poi ci sono i flashback tipici di Musso, che sono poesia, e i titoli nei capitoli, che affascinano. Per ogni capitolo vi è una citazione pertinente e quella che segue è la prima:

I
Primo incontro
Un bel giorno il futuro si chiama passato.
È a quel punto che voltiamo le spalle e vediamo
la nostra gioventù.
Luis Aragon

NOTE SULL’AUTORE: Guillaume Musso è nato ad Antibes, Francia, nel 1974. A 19 anni ha vissuto per qualche anno negli Stati Uniti mantenendosi con umili lavori, rientrato in Francia si è laureato in scienze economiche ed ha intrapreso la carriera di insegnante. È l’autore francese che in assoluto ha venduto più copie, ed è stato tradotto in 18 paesi.
Dal 2005 ad oggi sono stati pubblicati sette libri, più di uno all’anno, e ogni romanzo ha riscosso più successo di quello che l’ha preceduto. Il suo libro d’esordio L’uomo che credeva di non avere più tempo (Et Aprés) è anche un film con Roman Duris, Evangeline Lilly e John Malkovich che però esiste solo in inglese e francese, su wikipedia si dice che anche i diritti cinematografici dei suoi romanzi siano già stati acquistati… ma allora cosa aspettano a portare anche i successivi romanzi sul grande schermo?
A marzo di quest’anno è uscito in Francia il suo ultimo libro L’appel de l’ange che speriamo presto di vedere nelle nostre librerie.
Per maggiori informazioni potete consultare il suo sito www.guillaumemusso.com, ma anche la fanpage in italiano su facebook.  



by Telenad 

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14/10/2011
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA UNIKA. L'ULTIMA PORTA, di E. J. Allibis – EDIZIONE DE AGOSTINI

È passato un anno da quando Uniko è tornato da Sefira. Ora vive a Maple Town, consapevole della sua vera natura di angelo e in costante contatto telepatico ed emotivo con Unika. Ma il pericolo è di nuovo alle porte, e Uniko è costretto a partire per le viscere del monte Kailash in Tibet, quindi per la piramide di Giza e fin negli abissi che circondano l’Isola di Pasqua, alla disperata ricerca di tre chiavi, per impedire che Ophidiel scateni sulla Terra una catastrofe di proporzioni bibliche. Il secondo libro della saga è un viaggio appassionante nei luoghi e nelle epoche più affascinanti della nostra civiltà. La ricchezza di riferimenti conduce il lettore in un mondo di emozioni in cui il confine tra fantasia e realtà perde piacevolmente di significato

12.500 anni fa la fine di un sogno irraggiungibile sconvolse Sefira e il mondo degli uomini. Solo quattro creature erano a conoscenza di quel segreto. Una di loro fu investita dalla catastrofe. Altre due lasciarono che il rancore le dividesse per sempre. L'ultima si sacrificò per salvare il futuro ed evitare che l'odio travolgesse ogni cosa. Dopo millenni, uno di quegli spiriti decide di ripercorrere il passato per dare un corso diverso alla storia. Con estrema scaltrezza e desiderio di vendetta riporta alla luce tre passaggi segreti, le Porte che col legavano Sefira alla Terra. Il piano è perfetto, ma un imprevisto innesca un sistema di distruzione irreversibile che catapulta tutti allo stesso pericolo di millenni prima. Per bloccare il meccanismo è necessario recuperare tre chiavi nascoste in luoghi lontanissimi e impervi. In quarantotto ore. Alcuni angeli e pochissimi umani possono cambiare il destino ed evitare l'estinzione degli uomini. È corsa contro il tempo, in un crescendo di emozioni e colpi di scena, tra il Monte Kailash in Tibet, la Piramide di Giza in Egitto, l'Isola di Pasqua nell'Oceano Pacifico. E quando uomini e angeli perderanno ogni speranza di fronte al cataclisma di dimensioni bibliche che sta per spazzare via il mondo, ancora una volta la verità prenderà il sopravvento e farà luce sull'ultimo mistero

Nota di andreina65: Nuovo volume della saga fantasy par ragazzi, scritta da un misterioso autore o autrice che si cela sotto lo pseudonimo di E. J. Allibis. Unika-L'ultima porta è il secondo libro di una trilogia chiamata Unika. La serie è incentrata sugli angeli, e anche questo libro come il precendente, presenta una copertina molto accattivante con illustrazioni interne, entrambi opera del grande Victor Togliani (http://www.victortogliani.it /)

La trilogia è composta da:

UNIKA. LA FIAMMA DELLA VITA ( nota al libro QUI )
UNIKA-L'ULTIMA PORTA
+ terzo libro



Prologo (Fonte)

Berlino, 4 ore dopo l’Adlivun

Lo stridore del portone che gratta sul cemento lacera la fredda umidità della notte. Il suono rimbalza sui muri scrostati e rotola tra i sacchi dell’immondizia di un vicolo stretto e silenzioso. È l’ora dei topi, che si muovono famelici e indisturbati nel mondo degli uomini.
L’anta metallica fatica a scorrere sulla superficie ruvida del pavimento bagnato dalla rugiada. È come se una mano invisibile la spingesse all’indietro, opponendosi alla forza di chi sta cercando di spalancare il battente per uscire dal palazzo. La porta dà sul retro, su un pianerottolo angusto, cinque gradini sopra la strada. La ringhiera malferma che accompagna la scala sembra cedere sotto il peso del buio incombente.
L’ultima spinta vince ogni resistenza, i ratti fuggono e tutto torna alla calma irreale. Le luci fioche dei due soli lampioni ancora funzionanti si adagiano gelide sul sudiciume dei marciapiedi, senza aggiungere alcun colore a un quadro tinteggiato di grigio. E non riescono a illuminare l’interno del varco aperto nell’edificio, che appare come un inquietante buco nero, privo di vita. Eppure nell’oscurità c’è qualcuno, fermo accanto alla porta: lo si capisce dalle fatue nuvole di vapore che testimoniano il respiro caldo di un essere umano in una sera particolarmente fredda. Un essere umano che non ha ancora deciso se oltrepassare la soglia.
Gli interminabili attimi di immobilità vengono interrotti di colpo da una giovane donna che sbuca dall’ombra e si offre alla luce del vicolo. Il chiarore della pelle è incorniciato da lunghi capelli con il colore della notte e accentuato dalle palpebre sfumate di blu. Il viola acceso delle labbra completa con efficacia quello che chiaramente è un trucco di scena: la donna ha appena calcato un palcoscenico.
Fa due passi in avanti e si stringe in un attillato cappotto nero. Gli stivali lucidissimi calpestano la sottile coltre d’acqua sul pianerottolo, mentre la silhouette esile ma statuaria esalta la bellezza diafana del viso.
Un battito di ciglia, e il blu cobalto degli occhi si solleva deciso verso la sommità del condominio di fronte, cercando di individuarne il contorno.
Coglie l’angolo in cui nasce una grondaia e segue il suo cammino fino al punto in cui si interrompe. Si concentra sul gocciolio che scaturisce dall’estremità ricurva e arrugginita, e si perde nel vuoto.
Nello sguardo della donna arde un fuoco di emozioni di tale intensità che incendia le tenebre del vicolo. Il peso del passato e la complessità del presente si aggrovigliano con l’inquietudine per il futuro. La fronte si increspa di doloroso stupore: la preoccupazione per ciò che deve accadere è una sensazione nuova, sconosciuta. Perché finora non ha mai avuto paura
dell’ignoto e oggi ne avverte l’ansia?
La donna abbassa le palpebre, si ascolta l’anima. No, non è ansia… è un presentimento. Il senso preciso e fortissimo di un destino incombente.
Una immotivata, ma netta consapevolezza che la vita stia per cambiare… in un angolo buio dove si affaccia il retro di un locale alla moda di Berlino, nella notte fonda, dopo un concerto in cui ha cantato tutta se stessa.
Un lieve fruscio la fa rabbrividire. Apre gli occhi, guarda un cumulo di immondizia. Il nero dei sacchi ondeggia nella brezza con insistenza. Il respiro si blocca: l’avvenire le sta precipitando addosso.
“Sono qui.”
Le parole arrivano nitide alla sua mente, senza passare dalle orecchie.
Non hanno suono, ma travolgono ogni barriera ed esplodono in una violenta scarica di adrenalina.
Un’ombra scura si muove a pochi metri da lei.
“Vieni a me.”
Il rimbombare dei tacchi che scendono le scale è lento, ma inesorabile.
Giunta sulla strada, la donna dagli occhi cobalto si ferma, in un estremo tentativo di resistere all’inevitabile.
“Sì…”
Si arrende, si avvicina, e la sua vista afferra le forme del corpo di un uomo in preda a spasmi di dolore. È disteso su un fianco, quasi completamente nudo, e le dà le spalle. Ha muscoli possenti e sembra un gigante.
Appena la sente, gira il cranio rasato. Il volto è sofferente, ma acceso dalla voglia di vivere. Le pupille pulsano come braci e le penetrano l’anima.
“Non ne sei mai stata cosciente, ma il tuo cuore mi ha sempre sentito vicino.” L’uomo parla senza muovere le labbra. “Nelle notti insonni, nelle canzoni cantate a squarciagola, nella vita intensa che hai vissuto io c’ero,
sempre. E ciò che provi adesso è semplicemente l’inizio del destino che ho scritto per te.”
Nell’attimo di silenzio che segue, l’uomo ruota il busto, mostrando il torace largo e brutalmente squarciato. La donna si sente trasalire: una smorfia di orrore deforma il suo viso pallido.
“Ho bisogno di te” continua lui. “E ne ho bisogno adesso.”
Senza più alcuna incertezza, la donna si china e, con un gesto deciso, lo aiuta a sollevarsi, fino a farlo sedere. Fa un respiro profondo e gli porge entrambe le mani. Lui si illumina in un’espressione appagata e unisce le dita alle sue. Lei gli sorride e gli parla con voce caldissima.
«Indicami la strada… Andiamo.»


Sito ufficiale della saga : www.unikaonline.com

Pagina facebook: http://www.facebook.com/unikaonline 


 



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14/10/2011
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA I PECCATI DEI BORGIA (Sins of the House of Borgia ) , di Sarah Bower, EDIZIONE SPERLING & KUPFER.

Quando Ester, giovane ebrea di Toledo, parte per l’Italia nel 1492, non può immaginare i magnifici eccessi di cui sarà presto testimone. Sola e inesperta, fa il suo ingresso come dama di compagnia in una delle corti più fastose d’Europa: quella dei Borgia. Diventata dama prediletta della bellissima Lucrezia e innamorata di suo fratello Cesare, che ne farà la propria amante, Ester gode dell’ambiguo privilegio di veder nascere gli intrighi più perversi, le vendette più feroci, i rapporti più lussuriosi di una famiglia che ha fatto del potere e del peccato il proprio credo. Compreso il patriarca, Rodrigo Borgia, papa Alessandro VI, che mentre estende il suo potere su Roma non si fa mancare i favori della stupenda e giovanissima Giulia Farnese. Perché a palazzo nessuno è come appare.


Nota di Paige79: Proprio mentre su Sky sta ottenendo grande successo una serie tv sulla famiglia più famosa del Rinascimento, esce questo romanzo definito dalla critica “ un romanzo che seduce, ammalia, rapisce. E fa rivivere sulla pagina i fasti, gli amori e le sregolatezze di personaggi che, a distanza di secoli, sono ancora nel mito.”
Certamente imperdibile per gli amanti del genere!
L’autrice, Sarah Bower, inglese, è scrittrice e insegnante di scrittura creativa presso l’Università dell’East Anglia. Autrice di racconti e romanzi, è un’appassionata conoscitrice del Rinascimento italiano.

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12/10/2011
da Endimione

Trama:

 

Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, gestisce il ristorante di famiglia, Le Temps des Cerises. È in quel piccolo angolo di Saint-Germain-des-Prés, grazie al suo famoso Menu d'Amour, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della sua futura moglie. Ed è sempre lì, circondata dal clangore di pentole e padelle e dal profumo di cibo e di spezie, che Aurélie è cresciuta, trovando conforto nei momenti più difficili della sua vita. Ma ultimamente, dopo una scottatura d’amore, neanche l’accogliente cucina della sua infanzia riesce più a consolarla. Un venerdì di novembre, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo: poche pagine dopo, scopre un passaggio in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, Aurélie decide di contattare l'autore del libro per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Tutti i tentativi di conoscere l’elusivo scrittore - un misterioso inglese - vengono bloccati da Andrè, l’editor della casa editrice francese che pubblica il romanzo. Ma Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l'incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient’affatto casuale.

 

Maet
Voto/rating: 6,5/10
 
 Amelie Poulain
Cosa rende un piatto indimenticabile? La presentazione accattivante studiata nei minimi particolari? L’aspetto attraente della pietanza proposta? L’odore inatteso e penetrante che attraverso le narici rapisce la mente sollecitando una reazione fisica? Oppure il momento in cui il cibo entra in contatto con lingua e palato scatenando una ridda di emozioni, sensazioni, ricordi? Quando il boccone diviene un’esperienza sensuale e spirituale al tempo stesso?
Probabilmente tutto questo, perché la cucina non è solo l’insieme dei vari ingredienti, bensì quell’inafferrabile magia che solo i grandi chef sanno produrre. E’ fantasia e passione ma anche tecnica e disciplina. Date la medesima ricetta a dieci persone e avrete dieci risultati diversi, di cui  solo un paio convincenti. La narrativa ha molto in comune con la cucina e per molti aspetti la stesura di un testo riproduce la creazione di una ricetta. L’imponderabile vi ha una grossa parte e a volte il prodotto risulta indigesto o mediocre. Dunque affrontare la lettura di un libro è un poco come affondare per la prima volta una posata in un piatto: da lì si distinguono i sapori presenti, la destrezza di chi li ha assemblati e cosa voleva trasmetterci.
Il mio primo assaggio de Gli ingredienti segreti dell’amore mi ha onestamente confusa, complice un’ottima e attenta campagna di marketing mi attendevo una passeggiata romantica e coinvolgente e mi sono ritrovata con tutt’altro. Già l’incontro con la protagonista mi ha fatto inarcare un sopracciglio: Aurelié Bredin fa spudoratamente rima con Amelié Poulain (in francese si pronunciano bredan e pulan), e il tema del destino che rifugge il caso è il filo conduttore del  celeberrimo film che la vede protagonista (consiglio a tutte di vederlo se ancora non l’avete fatto). Che l’autore intendesse ispirarvisi? Della toccante naivete di Ameliè però qui non vi è traccia, come nemmeno dell’intensa bellezza della immagini di Jeanne-Pierre Jeunet. Giunta al primo capitolo in cui parla André il quadro si è improvvisamente fatto chiaro, strappandomi un sorriso, parola scelta non a caso. La verità del resto non è celata, ma assolutamente dichiarata e sotto gli occhi di tutti.
A partire dal titolo e dalla trama.
Abbiamo questo scrittore, Nicolas Barreau (sempre che sia il suo vero nome e non uno pseudonimo come Robert Miller), il quale molto probabilmente è un editor o lo è stato, a giudicare dalla conoscenza di certe dinamiche dell’ambiente editoriale, la cui descrizione rappresenta non per nulla la parte più riuscita e veritiera del romanzo, e che vuole o deve sfornare un best seller.
E’ un cuoco, certamente non uno chef, e si mette di fronte alla dispensa per decidere quali sono gli elementi migliori da mescolare per raggiungere quante più persone possibile.
Attinge così a piene mani dal su menzionato Il favoloso mondo di Amelié ─ un’eroina dal cuore puro, che in segreto spasima per un giovane senza aver il coraggio di dichiararsi, un eroe che in realtà non vuole esserlo e che  all’inizio non si accorge di lei, un nutrito gruppo di comprimari divertenti e un poco assurdi, la poesia delle piccole cose quotidiane.
Vi unisce una Parigi da cartolina che nulla ha a che vedere con la città reale (niente banlieue qui, né alcuna traccia dei tanti cortei di protesta che attraversano gli Champs Elysées o della poca pulizia della capitale) ma che ricorda le commedie americane degli anni sessanta, che ritraevano non come il Paese fosse davvero, bensì l’immagine di sé che voleva proiettare nel mondo.
A contrasto mette una presa del cinismo delle case editrici, della stampa e dei media in generale, senza calcare la mano.
Aggiunge una manciata di tutti gli stereotipi sui francesi e sugli inglesi a partire dalle Gauloises, gli intellettuali nelle brasseriès, il self-control e il cattivo gusto, e un pizzico di chick-lit (magari guy-lit in questo caso?) per insaporire il tutto. Rimesta la pignatta, cuoce velocemente et voilà, la cena è servita.
Barreau inserisce tutti questi elementi in bella vista, senza nascondersi più di tanto, quasi a sfidare il pubblico a notarli, sicuro forse che come nel libro il pubblico non si accorge che Il sorriso delle donne nasce da una menzogna, non si accorgerà qui che il romanzo non è ciò che dice di essere.
Gli ingredienti segreti dell’amore è molto  scorrevole e si fa leggere gradevolmente, alternando con successo ad ogni capitolo le voci di Aurelié e André, tuttavia se quest’ultimo è tratteggiato discretamente, Aurelié rimane una figura pallida, complice anche il fatto che Barreau racconta molto e mostra poco. Evitando picchi di intensità e nodi emotivi, la storia procede senza scossoni o sorprese fino alla conclusione, i sapori decisi e intensi non fanno parte di questo menù.
C’è un piccolo colpo di coda nel finale, dove nella lettera di André ad Aurelié ho sentito finalmente un accenno di verità ed emozione.
La  copertina, che ci rimanda l’immagine di una giovane con biondi codini di rosso vestita ─ una ragazza e non la donna che Aurelié dovrebbe essere ─ è in realtà azzeccata, poiché i protagonisti più che trentenni sembrano adolescenti e il registro narrativo rimanda più a uno young adult che ad un libro per adulti.
E il titolo, vi chiederete voi, si è scordata del titolo? No, assolutamente, ebbene il titolo originale dell’opera è proprio Il sorriso delle donne, ovvero un successo progettato a tavolino da un editor che si finge uno scrittore straniero…
 
 
Endimione Birches
Voto/rating: 10/10

 bistro
Ci sono certi giorni in cui tutto sembra p.e.r.f.e.t.t.o. Giorni in cui tutto è come dovrebbe essere, non una nota stonata.  Ogni molecola che vibra nell’universo è al suo posto e ci favorisce. In quei rari – nonché fugaci - e stupendi momenti  la felicità predomina e i sensi si acuiscono, i colori sono sorprendentemente  più vivaci, la neve soffice, la pioggia rinfrescante, il vento tiepido e dolce, il lavoro sopportabile e i dolci e lo zucchero non ingrassano. Tutto è possibile, superabile e bello. Ebbene, questo libro contiene l’essenza, il sunto, delle sensazioni che si provano e si sentono in quei momenti, dove sebbene si presentino tempi difficili e tristi questi sono superabili dal fatto che ci sono persone che ci sostengono e ci amano, perché il posto in cui abitiamo, dove si vive e si lavora è il mondo che ognuno di noi si costruisce intorno, come un bozzolo sicuro, protetto, come un muro contro le fatiche e le brutture del mondo.
Sono stata veramente conquistata da questo volumetto, che sebbene sia abbastanza corto (solo 232 pagine escluso il Menu d’amour) raccoglie in sé un ritorno alle origini di tutti noi, a quando le sensazioni, i profumi, i gusti e le percezioni sono tutto ciò su cui facevamo affidamento. Questo romanzo ci fa assaporare la “vecchia” e cara Parigi così come l’abbiamo potuta conoscere e apprezzare nei libri o nei film in bianco e nero (se non lo avete ancora fatto provate a guardare “Arianna” con Audrey Hepburn!). Protagonisti dell’histoire d’amour  in questione sono Aurélie Breden, che conosciamo dopo essere stata brutalmente scaricata dal fidanzato, quindi in pessimo stato sentimentale e André Chabanais, un editore che si trova a dover nascondere un enorme segreto che - per fortuna nostra - non riesce a gestire e che si frappone al preludio amoroso con Aurélie. Saranno il destino, sotto forma di un libro (ovvio no?!), una strana giornata (veramente divertente!) e l’incontro con una serie di personaggi bizzarri e molto “francesi” a sospingere Aurélie dritta dritta nelle braccia del dolce André (finalmente un uomo con la barba!!!) e contribuiranno una serie fortunata/sfortunata di eventi a farli incontrare e scontrare per tutto l’evolversi del romanzo. La trama di questa “esperienza parigina letteraria” (come ho fatto presente è un libro più di sensazioni che di trama!) è ben strutturata e coinvolgente, ma ad appassionare – soprattutto - sono le ovattate atmosfere parisiennes che il bravissimo Barreau dipinge man mano al lettore. Provate a leggerne una pagina e vi troverete catapultati negli Champs-Élysées illuminati dai lampioni, a Natale, dove spiccano come fiammelle dal candido manto della neve; un’altra pagina e guarderete la Tour Eiffel(simbolo culto d’obbligo); altro capitolo e cenerete a “La Coupole”  (che per chi non lo conoscesse è locale particolarissimo, dove vengono proposti – e mangiati - i piatti tipici di Parigi serviti da indiani, dotati di turbante, che accolgono i clienti in un’immutata atmosfera bohemien). Non muovetevi dal divano, sfogliate ancora il libricino che avrete tra le dita e vi troverete  sospinte al di fuori dei negozi, o nelle botteghe che ospitano mostre d’arte e manufatti antichi, o che offrono montagne di misteriosi profumi orientali e saponi provenzali; e poi a spasso per le librerie affollate, le soffitte confusionarie stracolme di oggetti, e stoffe. Ma soprattutto conoscerete il mondo librario, composto da scrittori dalla doppia identità (come i supereroi!), editori strambi, segretarie suscettibili e  bisognose di essere rincuorate sul proprio lavoro, capiredattori bonaccioni e case editrici pressanti, ma soprattutto … le cene romantiche! Si, quelle nelle piccole brasserie dai nomi evocatici, fra i  piccoli tavoli quadrati coperti da tovaglie a quadretti bianchi e rossi, che durano fino a tarda notte, fino a che la cera delle  candele non scivola sul tavolo, vicino a dita allacciate e occhi tremanti ( sentite anche voi le note di qualche chanson proveniente da una fisarmonica che suona in strada... ?) Ah… Paris! Barreau è stato bravissimo a mettere sulla carta una storia convincente e spassionata, creando attorno ai protagonisti -ai quali  mi sono assolutamente e immediatamente affezionata- dei personaggi che incarnano le idiosincrasie tipiche dei francesi, il loro modo di esprimersi, con sbuffi e gesti delle mani inequivocabili, ma anche le abitudini e i tempi che si prendono in un discorso; basta guardare il cuoco amico di Aurélie, Jacquie, la sua migliore amica Bernadette, ma anche il libraio che vende il libro che cambierà il corso della vita ad Aurélie, Monsieur Chagall, che sebbene abbia un minimo ruolo aiuta ad immergere il lettore nella pacatezza intellettuale parigina senza troppi artifici o giochi di parole.
Due sono gli elementi che maggiormente ho apprezzato di questo autore: la prima è proprio l’immediatezza che ha utilizzato per comunicare con il lettore, in qualche modo sono i personaggi stessi più che le descrizioni che persuadono e coinvolgono nella storia che l’autore  ha creato, per renderla convincente e a portata di mano. Attraverso le parole e le situazioni è stato  in grado di rievocare i suoni e i ritmi di una città che è difficilissima da descrivere a parole dopo esserci stati, ma lui - conoscendola evidentemente bene - lo fa con discrezione e onestà, dando l’illusione di ritornarci  grazie alle sensazioni che rievoca.. Il secondo merito che va riconosciuto a Barreau è la sua capacità di immedesimazione nel raccontare la storia di una donna tradita da un uomo e quindi dal cuore spezzato, che va avanti cercando di ricostruirsi una vita anche con un po’ di ironia (dimentichiamoci Sparks per un attimo). Riuscirà nell’impresa pagandone comunque il prezzo, perché effettivamente in qualche punto Aurélie pare abbastanza distaccata, mentre il lui della situazione è sin da subito totalmente preso da lei e risoluto nel volerla conquistare, convinto che lei sia quella giusta, quella che ama. Vi innamorerete di Andrè, della sua sicurezza e determinazione a dispetto di ogni errore che continua a commettere (in assoluta buona fede). E’ simpatico, ironico, un pianificatore  di strategie destinate a fallire subito solo a raccontarle, (oggetto di sfottò anche da parte degli amici!),  ma a lui non importa, lui non demorde se il premio è stare con l’oggetto del suo desiderio almeno un paio di ore! E’ adorabile, tenero, premuroso e nell’ultima parte del romanzo vi posso promettere che prenderete carta e penna per scrivere a Monsieur Barreau chiedendo  l’indirizzo di casa di colui che ha ispirato il personaggio di André, come vi assicuro di aver quasi fatto io stessa. Me lo aspetto come regalo anticipato per Natale.
 
Consiglio questo libro a tutte coloro che necessitano di un’iniezione di buon umore, ed ora che si avvicina l’autunno, che hanno voglia di infilarsi sotto le coperte al caldo con il caminetto acceso ed immergersi nelle atmosfere di Parigi sotto Natale e sognare, sognare, sognare …
Non guardate alla copertina come ad uno YA, non lo è. A mio avviso vuole essere più che altro un inno alla spensieratezza, vero protagonista del romanzo (che stando al "Der Spiegel" a breve diverrà un film) !

 

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12/10/2011
da Maet

BOOKARENA: UN LIBRO NELL’ARENA

 
Quante volte vi è capitato di leggere un libro presentato come un capolavoro e rimanerne deluse? Oppure trovare eccellente un romanzo denigrato dai più? Molte ritengo, e spesso le recensioni dei blog o lodano o stroncano un determinato titolo senza presentare un dibattito. Noi oggi vogliamo offrirvi l’occasione di un confronto, come spesso accade nella realtà, attraverso la rubrica Bookarena: un libro nell’arena.
Un romanzo, due blogger, due opinioni differenti. In mezzo voi lettrici, col pollice alto o verso.
Che la disfida abbia inizio!
 
 
GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL’AMORE (Das lacheln der frauen) di Nicolas Barreau
 
Prima edizione: 2010 by Thiele Verlag
 
Edito in Italia da: Feltrinelli Editore, settembre 2011
 
Formato: trade paperback
 
Traduzione di: Monica Pesetti
 
Ambientazione: contemporanea, Francia
 
Genere: romance/chick lit
 
Livello di sensualità: just kisses
 
 
Per iniziativa della Feltrinelli, potete inviare delle ricette a questo indirizzo menudellamore@feltrinelli.it, le migliori compariranno in un ebook scaricabile gratuitamente da www.menudellamore.feltrinelli.it sito web dedicato al romanzo.
 

 
TRA TUTTE COLORO CHE LASCERANNO UN COMMENTO ENTRO IL 19 OTTOBRE SARANNO ESTRATTE DUE FORTUNATE LETTRICI CHE VINCERANNO CIASCUNA UNA COPIA OMAGGIO DE GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL’AMORE, GENTILMENTE OFFERTE DALLA FELTRINELLI! NON DIMENTICATE DUNQUE DI FIRMARVI CON UN NOME O UN NICK.

 
Trama:  Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, gestisce il ristorante di famiglia, Le Temps des Cerises. È in quel piccolo angolo di Saint-Germain-des-Prés, grazie al suo famoso Menu d'Amour, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della sua futura moglie. Ed è sempre lì, circondata dal clangore di pentole e padelle e dal profumo di cibo e di spezie, che Aurélie è cresciuta, trovando conforto nei momenti più difficili della sua vita. Ma ultimamente, dopo una scottatura d’amore, neanche l’accogliente cucina della sua infanzia riesce più a consolarla. Un venerdì di novembre, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo: poche pagine dopo, scopre un passaggio in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, Aurélie decide di contattare l'autore del libro per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Tutti i tentativi di conoscere l’elusivo scrittore - un misterioso inglese - vengono bloccati da Andrè, l’editor della casa editrice francese che pubblica il romanzo. Ma Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l'incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient’affatto casuale.
 
 
Maet
Voto/rating: 6,5/10
 
 
Cosa rende un piatto indimenticabile? La presentazione accattivante studiata nei minimi particolari? L’aspetto attraente della pietanza proposta? L’odore inatteso e penetrante che attraverso le narici rapisce la mente sollecitando una reazione fisica? Oppure il momento in cui il cibo entra in contatto con lingua e palato scatenando una ridda di emozioni, sensazioni, ricordi? Quando il boccone diviene un’esperienza sensuale e spirituale al tempo stesso?
Probabilmente tutto questo, perché la cucina non è solo l’insieme dei vari ingredienti, bensì quell’inafferrabile magia che solo i grandi chef sanno produrre. E’ fantasia e passione ma anche tecnica e disciplina. Date la medesima ricetta a dieci persone e avrete dieci risultati diversi, di cui  solo un paio convincenti. La narrativa ha molto in comune con la cucina e per molti aspetti la stesura di un testo riproduce la creazione di una ricetta. L’imponderabile vi ha una grossa parte e a volte il prodotto risulta indigesto o mediocre. Dunque affrontare la lettura di un libro è un poco come affondare per la prima volta una posata in un piatto: da lì si distinguono i sapori presenti, la destrezza di chi li ha assemblati e cosa voleva trasmetterci.
Il mio primo assaggio de Gli ingredienti segreti dell’amore mi ha onestamente confusa, complice un’ottima e attenta campagna di marketing mi attendevo una passeggiata romantica e coinvolgente e mi sono ritrovata con tutt’altro. Già l’incontro con la protagonista mi ha fatto inarcare un sopracciglio: Aurelié Bredin fa spudoratamente rima con Amelié Poulain (in francese si pronunciano bredan e pulan), e il tema del destino che rifugge il caso è il filo conduttore del  celeberrimo film che la vede protagonista (consiglio a tutte di vederlo se ancora non l’avete fatto). Che l’autore intendesse ispirarvisi? Della toccante naivete di Ameliè però qui non vi è traccia, come nemmeno dell’intensa bellezza della immagini di Jeanne-Pierre Jeunet. Giunta al primo capitolo in cui parla André il quadro si è improvvisamente fatto chiaro, strappandomi un sorriso, parola scelta non a caso. La verità del resto non è celata, ma assolutamente dichiarata e sotto gli occhi di tutti.
A partire dal titolo e dalla trama.
Abbiamo questo scrittore, Nicolas Barreau (sempre che sia il suo vero nome e non uno pseudonimo come Robert Miller), il quale molto probabilmente è un editor o lo è stato, a giudicare dalla conoscenza di certe dinamiche dell’ambiente editoriale, la cui descrizione rappresenta non per nulla la parte più riuscita e veritiera del romanzo, e che vuole o deve sfornare un best seller.
E’ un cuoco, certamente non uno chef, e si mette di fronte alla dispensa per decidere quali sono gli elementi migliori da mescolare per raggiungere quante più persone possibile.
Attinge così a piene mani dal su menzionato Il favoloso mondo di Amelié ─ un’eroina dal cuore puro, che in segreto spasima per un giovane senza aver il coraggio di dichiararsi, un eroe che in realtà non vuole esserlo e che  all’inizio non si accorge di lei, un nutrito gruppo di comprimari divertenti e un poco assurdi, la poesia delle piccole cose quotidiane.
Vi unisce una Parigi da cartolina che nulla ha a che vedere con la città reale (niente banlieue qui, né alcuna traccia dei tanti cortei di protesta che attraversano gli Champs Elysées o della poca pulizia della capitale) ma che ricorda le commedie americane degli anni sessanta, che ritraevano non come il Paese fosse davvero, bensì l’immagine di sé che voleva proiettare nel mondo.
A contrasto mette una presa del cinismo delle case editrici, della stampa e dei media in generale, senza calcare la mano.
Aggiunge una manciata di tutti gli stereotipi sui francesi e sugli inglesi a partire dalle Gauloises, gli intellettuali nelle brasseriès, il self-control e il cattivo gusto, e un pizzico di chick-lit (magari guy-lit in questo caso?) per insaporire il tutto. Rimesta la pignatta, cuoce velocemente et voilà, la cena è servita.
Barreau inserisce tutti questi elementi in bella vista, senza nascondersi più di tanto, quasi a sfidare il pubblico a notarli, sicuro forse che come nel libro il pubblico non si accorge che Il sorriso delle donne nasce da una menzogna, non si accorgerà qui che il romanzo non è ciò che dice di essere.
Gli ingredienti segreti dell’amore è molto  scorrevole e si fa leggere gradevolmente, alternando con successo ad ogni capitolo le voci di Aurelié e André, tuttavia se quest’ultimo è tratteggiato discretamente, Aurelié rimane una figura pallida, complice anche il fatto che Barreau racconta molto e mostra poco. Evitando picchi di intensità e nodi emotivi, la storia procede senza scossoni o sorprese fino alla conclusione, i sapori decisi e intensi non fanno parte di questo menù.
C’è un piccolo colpo di coda nel finale, dove nella lettera di André ad Aurelié ho sentito finalmente un accenno di verità ed emozione.
La  copertina, che ci rimanda l’immagine di una giovane con biondi codini di rosso vestita ─ una ragazza e non la donna che Aurelié dovrebbe essere ─ è in realtà azzeccata, poiché i protagonisti più che trentenni sembrano adolescenti e il registro narrativo rimanda più a uno young adult che ad un libro per adulti.
E il titolo, vi chiederete voi, si è scordata del titolo? No, assolutamente, ebbene il titolo originale dell’opera è proprio Il sorriso delle donne, ovvero un successo progettato a tavolino da un editor che si finge uno scrittore straniero…
 
 
 
 
Endimione Birches
Voto/rating: 10/10
 
Ci sono certi giorni in cui tutto sembra p.e.r.f.e.t.t.o. Giorni in cui tutto è come dovrebbe essere, non una nota stonata.  Ogni molecola che vibra nell’universo è al suo posto e ci favorisce. In quei rari – nonché fugaci - e stupendi momenti  la felicità predomina e i sensi si acuiscono, i colori sono sorprendentemente  più vivaci, la neve soffice, la pioggia rinfrescante, il vento tiepido e dolce, il lavoro sopportabile e i dolci e lo zucchero non ingrassano. Tutto è possibile, superabile e bello. Ebbene, questo libro contiene l’essenza, il sunto, delle sensazioni che si provano e si sentono in quei momenti, dove sebbene si presentino tempi difficili e tristi questi sono superabili dal fatto che ci sono persone che ci sostengono e ci amano, perché il posto in cui abitiamo, dove si vive e si lavora è il mondo che ognuno di noi si costruisce intorno, come un bozzolo sicuro, protetto, come un muro contro le fatiche e le brutture del mondo.
Sono stata veramente conquistata da questo volumetto, che sebbene sia abbastanza corto (solo 232 pagine escluso il Menu d’amour) raccoglie in sé un ritorno alle origini di tutti noi, a quando le sensazioni, i profumi, i gusti e le percezioni sono tutto ciò su cui facevamo affidamento. Questo romanzo ci fa assaporare la “vecchia” e cara Parigi così come l’abbiamo potuta conoscere e apprezzare nei libri o nei film in bianco e nero (se non lo avete ancora fatto provate a guardare “Arianna” con Audrey Hepburn!). Protagonisti dell’histoire d’amour  in questione sono Aurélie Breden, che conosciamo dopo essere stata brutalmente scaricata dal fidanzato, quindi in pessimo stato sentimentale e André Chabanais, un editore che si trova a dover nascondere un enorme segreto che - per fortuna nostra - non riesce a gestire e che si frappone al preludio amoroso con Aurélie. Saranno il destino, sotto forma di un libro (ovvio no?!), una strana giornata (veramente divertente!) e l’incontro con una serie di personaggi bizzarri e molto “francesi” a sospingere Aurélie dritta dritta nelle braccia del dolce André (finalmente un uomo con la barba!!!) e contribuiranno una serie fortunata/sfortunata di eventi a farli incontrare e scontrare per tutto l’evolversi del romanzo. La trama di questa “esperienza parigina letteraria” (come ho fatto presente è un libro più di sensazioni che di trama!) è ben strutturata e coinvolgente, ma ad appassionare – soprattutto - sono le ovattate atmosfere parisiennes che il bravissimo Barreau dipinge man mano al lettore. Provate a leggerne una pagina e vi troverete catapultati negli Champs-Élysées illuminati dai lampioni, a Natale, dove spiccano come fiammelle dal candido manto della neve; un’altra pagina e guarderete la Tour Eiffel(simbolo culto d’obbligo); altro capitolo e cenerete a “La Coupole”  (che per chi non lo conoscesse è locale particolarissimo, dove vengono proposti – e mangiati - i piatti tipici di Parigi serviti da indiani, dotati di turbante, che accolgono i clienti in un’immutata atmosfera bohemien). Non muovetevi dal divano, sfogliate ancora il libricino che avrete tra le dita e vi troverete  sospinte al di fuori dei negozi, o nelle botteghe che ospitano mostre d’arte e manufatti antichi, o che offrono montagne di misteriosi profumi orientali e saponi provenzali; e poi a spasso per le librerie affollate, le soffitte confusionarie stracolme di oggetti, e stoffe. Ma soprattutto conoscerete il mondo librario, composto da scrittori dalla doppia identità (come i supereroi!), editori strambi, segretarie suscettibili e  bisognose di essere rincuorate sul proprio lavoro, capiredattori bonaccioni e case editrici pressanti, ma soprattutto … le cene romantiche! Si, quelle nelle piccole brasserie dai nomi evocatici, fra i  piccoli tavoli quadrati coperti da tovaglie a quadretti bianchi e rossi, che durano fino a tarda notte, fino a che la cera delle  candele non scivola sul tavolo, vicino a dita allacciate e occhi tremanti ( sentite anche voi le note di qualche chanson proveniente da una fisarmonica che suona in strada... ?) Ah… Paris! Barreau è stato bravissimo a mettere sulla carta una storia convincente e spassionata, creando attorno ai protagonisti -ai quali  mi sono assolutamente e immediatamente affezionata- dei personaggi che incarnano le idiosincrasie tipiche dei francesi, il loro modo di esprimersi, con sbuffi e gesti delle mani inequivocabili, ma anche le abitudini e i tempi che si prendono in un discorso; basta guardare il cuoco amico di Aurélie, Jacquie, la sua migliore amica Bernadette, ma anche il libraio che vende il libro che cambierà il corso della vita ad Aurélie, Monsieur Chagall, che sebbene abbia un minimo ruolo aiuta ad immergere il lettore nella pacatezza intellettuale parigina senza troppi artifici o giochi di parole.
Due sono gli elementi che maggiormente ho apprezzato di questo autore: la prima è proprio l’immediatezza che ha utilizzato per comunicare con il lettore, in qualche modo sono i personaggi stessi più che le descrizioni che persuadono e coinvolgono nella storia che l’autore  ha creato, per renderla convincente e a portata di mano. Attraverso le parole e le situazioni è stato  in grado di rievocare i suoni e i ritmi di una città che è difficilissima da descrivere a parole dopo esserci stati, ma lui - conoscendola evidentemente bene - lo fa con discrezione e onestà, dando l’illusione di ritornarci  grazie alle sensazioni che rievoca.. Il secondo merito che va riconosciuto a Barreau è la sua capacità di immedesimazione nel raccontare la storia di una donna tradita da un uomo e quindi dal cuore spezzato, che va avanti cercando di ricostruirsi una vita anche con un po’ di ironia (dimentichiamoci Sparks per un attimo). Riuscirà nell’impresa pagandone comunque il prezzo, perché effettivamente in qualche punto Aurélie pare abbastanza distaccata, mentre il lui della situazione è sin da subito totalmente preso da lei e risoluto nel volerla conquistare, convinto che lei sia quella giusta, quella che ama. Vi innamorerete di Andrè, della sua sicurezza e determinazione a dispetto di ogni errore che continua a commettere (in assoluta buona fede). E’ simpatico, ironico, un pianificatore  di strategie destinate a fallire subito solo a raccontarle, (oggetto di sfottò anche da parte degli amici!),  ma a lui non importa, lui non demorde se il premio è stare con l’oggetto del suo desiderio almeno un paio di ore! E’ adorabile, tenero, premuroso e nell’ultima parte del romanzo vi posso promettere che prenderete carta e penna per scrivere a Monsieur Barreau chiedendo  l’indirizzo di casa di colui che ha ispirato il personaggio di André, come vi assicuro di aver quasi fatto io stessa. Me lo aspetto come regalo anticipato per Natale.
 
Consiglio questo libro a tutte coloro che necessitano di un’iniezione di buon umore, ed ora che si avvicina l’autunno, che hanno voglia di infilarsi sotto le coperte al caldo con il caminetto acceso ed immergersi nelle atmosfere di Parigi sotto Natale e sognare, sognare, sognare …
Non guardate alla copertina come ad uno YA, non lo è. A mio avviso vuole essere più che altro un inno alla spensieratezza, vero protagonista del romanzo (che stando al "Der Spiegel" a breve diverrà un film) !

 

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12/10/2011
da naan

SIETE TUTTE INVITATE
non perdetevela!!


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11/10/2011
da Andreina

 

AND THE WINNER IS...

Con i complimenti del blog
siamo felicissime di poter regalare una copia autografata in lingua originale
di THE NYMPH KING di Gena Showalter, gentilmente offerta da Harlequin 
che ringraziamo per la collaborazione
 

 

alla lettrice:

DANNYMO COMMENTO NUM.11

Congratulazioni alla vincitrice!

Contattaci in privato al seguente indirizzo e-mail:
Isnt_It_Romantic-owner@yahoogroups.com, comunicandoci i tuoi dati e il recapito
al quale spedire il libro.
In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione.

 

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10/10/2011
da Maet


Oggi vi propongo uno speciale che scrissi per il numero 0 della ROMANCE MAGAZINE, uscito lo scorso marzo.
E' una panoramica su un genere di cui molti parlano ma su cui c'è molta confusione e spesso anche scarsa informazione.
Mi auguro possa essere una lettura piacevole e magari anche utile, ricordandovi che la Romance Magazine è l'unica rivista in Italia che tratta del nostro genere preferito in tutte le sue declinazioni.

Se già non siete abbonate è appena uscito il numero 3, che potrete acquistare a questo indirizzo :
http://www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=39457

 

 



UNA PANORAMICA SUL GENERE PIU' VENDUTO EPPURE PIU' DENIGRATO AL MONDO, PER INIZIARE A SFATARE QUALCUNO DEI NUMEROSI PREGIUDIZI CHE LO CIRCONDANDO.

Cos’è il romance? Non molti saprebbero rispondere, con l’eccezione di un certo numero di appassionate del genere, nato in Inghilterra. Per tutti gli altri, la comprensione si rischiarerebbe se usassi una definizione abusata ma scorretta: romanzi rosa. A quel punto si sprecherebbero sorrisetti supponenti, occhiate condiscendenti e commenti dispregiativi. Soprattutto da parte di coloro, tanto donne quanto uomini, che il romance non lo hanno mai letto. Eppure è comune che, nonostante l’ignoranza in materia, siano in parecchi a permettersi di condannare un filone che viene ritenuto buono solo per qualche casalinga brutta, grassa, repressa e analfabeta. Sia tra il pubblico sia tra gli addetti ai lavori. La situazione è ben diversa, invece, e questa panoramica si propone di ristabilire qualche piccola verità, contribuendo a dare finalmente dignità al genere letterario più venduto al mondo. Quello scritto dalle donne per le donne.


LE ORIGINI

“È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo largamente provvisto di beni di fortuna debba sentire il bisogno di ammogliarsi”.

Questo incipit è uno dei più famosi della storia della letteratura moderna e appartiene a un romanzo e a un’autrice tra i più saccheggiati. Sono infatti almeno una quarantina le riduzioni televisive e cinematografiche tratte da o ispirate a Jane Austen, senza contare la sterminata produzione di fiction che ha cannibalizzato la scrittrice, dalla finta Austen investigatrice, al Mr Darcy che viene sedotto da una viaggiatrice del tempo, alla variante erotica di Orgoglio e Pregiudizio, per finire all’aberrazione della versione zombie del medesimo. Tutte testimonianze di un immutato interesse del pubblico per i temi e lo stile di una delle più grandi autrici di lingua inglese, che nessuno oserebbe contestare. Tuttavia, se affermassi che Jane Austen è una delle più forti e principali fonti per la narrativa romance, molti storcerebbero il naso, avendo difficoltà a conciliare quella che viene percepita come letteratura “alta” con un genere invece giudicato di basso livello. Però è proprio da qui che il romance parte, o meglio anche da qui, poiché senza voler andare troppo indietro nel tempo, è alla metà del diciottesimo secolo che possiamo individuarne il progenitore. Il romanzo in questione è il celeberrimo Pamela o della Virtù Ricompensata di Samuel Richardson, che tanto successo riscosse tra i contemporanei e anche tra le generazioni successive.
“Che fai qui dunque, presuntuosa d’una Pamela? Lascia subito queste rive pericolose, e fuggi da queste onde increspate, che sembrano anch’esse rimproverarti col loro mormorio la tua impetuosità! Non voler tentare la bontà di Dio su queste rive verdi, che sono state testimoni dei tuoi propositi colpevoli; e finché hai forza, allontanati dalle cattive intenzioni, se non vuoi che il tuo peggior nemico, ora respinto dalla grazia divina, attraverso la riflessione, non torni all’assalto, con una forza cui tu, debole come sei, potresti non saper resistere! E non far sì che un momento di impulsività distrugga tutti quei principi che ora hanno saputo domare la tua mente ribelle, riducendola di nuovo al servizio di Dio e alla rassegnazione alla sua volontà!”
Questo paragrafo è esplicativo non solo dello scopo pedagogico che soggiace alla stesura del libro, ma di una concezione dei rapporti tra le classi sociali e tra i sessi che rimase pressoché invariata fino alla fine del secolo seguente. L’ordine sociale andava preservato, così come la virtù femminile, che consisteva nella verginità e nella castità prima e nella sottomissione, nella fedeltà e nell’obbedienza al marito, poi. Questi capisaldi tanto letterari che filosofici, sono i medesimi che possiamo trovare anche in Jane Austen, per quanto declinati con una buona dose di ironia e con eroine all’apparenza piuttosto indipendenti, che in realtà non solo non si ribellano all’ordine costituito, ma lo promuovono addirittura.
Di poco precedente all’avvento di Jane Austen, e a cui lei stessa si ispirò per L’Abbazia di Northanger, troviamo un altro importante filone della letteratura popolare su cui si innesterà in seguito il romance, ovvero quello gotico. Nato ufficialmente nel 1764 con Il castello di Otranto di Horace Walpole, divenne presto monopolio quasi esclusivamente femminile, visto che le più famose e migliori scrittrici del genere furono donne, e di grande successo quando la Minerva Press iniziò a pubblicarne in grandi tirature destinate a un pubblico di donne che cercava emozioni forti. Al centro delle trame, storie con elementi soprannaturali, misteriosi e anche paurosi, da cui la denominazione di gotico, che gioca sul suo doppio significato di spaventoso e ambientato nel medioevo. Ma anche eroine non più solo di contorno, bensì protagoniste con una personalità autonoma e avventurosa nei limiti del lecito, per quanto sempre bisognose di un intrepido eroe che le salvi.
Regina incontrastata del genere e delle vendite, nonché pioniera dell’horror, è Ann Radcliffe, esempio per tanti scrittori che seguirono. È ironico pensare che l’horror, ora più che rispettato e quasi totalmente patrimonio maschile sia in letteratura che nel cinema, sia in realtà stato iniziato da una donna che voleva procurare alle lettrici una via di fuga da vite spesso insoddisfacenti, offrendo la descrizione di fantasie inconfessate e inconfessabili.


L’EVOLUZIONE

Se per tutto l’Ottocento abbiamo una letteratura sentimentale che vuole riaffermare valori tradizionali e maschilisti e convincere la donna a rimanere in una posizione di sostanziale inferiorità, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale assistiamo a un cambiamento di notevole importanza. Con gli uomini al fronte, le donne entrano in massa nel mondo lavorativo e nuove prospettive si aprono per il romance. Dagli anni venti in poi, infatti, il pubblico di riferimento del genere inizia a essere la donna lavoratrice, la cui prospettiva sull’amore, sulla vita matrimoniale e sui contenuti dei romanzi è differente da quelle delle loro madri o sorelle maggiori. Desiderano una maggiore aderenza ai cambiamenti intervenuti nella società nel tratteggiare i protagonisti e nel delineare le trame, unite a una maggiore libertà di azione a tutti i livelli, in primis all’espressione delle emozioni, meno trattenute e più intense, per quanto solo a livello verbale.
Il romance prende due nuovi indirizzi disgiunti destinati a riunirsi solo decenni dopo. Nel 1919 E.M. Hull pubblica il famigerato Lo Sceicco, storia di puro escapismo dove una giovane ricca e bella viene rapita, stuprata e sottomessa fino all’innamoramento da uno sceicco arabo che poi si rivelerà figlio di un lord inglese. Il romanzo ebbe enorme successo e ancora più il film tratto da esso, che consacrò Rodolfo Valentino. Le trame morbose, contemporanee e non, con ambientazioni esotiche, fiorirono, contrastate solo dal filone parallelo di quello che venne in seguito chiamato regency e che fu inventato da Georgette Heyer, autrice prolifica e amatissima. Sul modello di Jane Austen, e con un’accurata ricerca storica, la Heyer ricreò un’epoca (benché diversi suoi titoli si svolgano nell’età georgiana) in cui si muovevano personaggi complessi che duellavano verbalmente e si confortavano fin quasi all’ultima pagina, dove come sempre si giungeva al lieto fine. Alla Heyer ben presto si affiancò una delle più prolifiche autrici di tutti i tempi (ben 700 romanzi!): Barbara Cartland. La casa editrice britannica Mills and Boon fiuta subito la direzione del vento e diviene leader del mercato per più di trent’anni, esportando anche in tutto il nord America.
Nel Continente a tener testa alla Heyer e alla Cartland c’è una coppia di fratelli francesi, Jeanne-Marie e Frédéric Petitjean de la Rosière, meglio noti come Delly, i cui centocinque titoli vendettero milioni di copie ben oltre la loro morte e fino agli anni Settanta. In Italia, anche se con numeri molto minori, ci sono Carolina Invernizio e in seguito Luciana Peverelli e l’aristocratica ed elegante Liala, al secolo Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi la quale, nonostante l’esordio patrocinato da D’Annunzio e un successo durato cinquant’anni, non godette mai del rispetto della critica paludata.
Nel frattempo, con la fine della Seconda Guerra mondiale partirà, lenta ma inesorabile, la vera rivoluzione nell’ambito romance, con l’entrata in gioco della case editrici americane - Harper and Collins, Penguin, Random House, Simon and Schuster - e lo spostamento definitivo dell’asse di produzione dall’Europa agli Stati Uniti. Resisi conto della miniera d’oro rappresentata dal genere, gli americani lo organizzeranno, come da par loro, in maniera industriale, cercando e promuovendo a getto continuo nuove autrici statunitensi, come la brava Anya Seton, per esempio, creando nuove collane diversificate per le varie fasce di pubblico, ideando delle campagne di marketing mirate. Nel 1971, addirittura, per incrementare il fatturato, la canadese Harlequin diede l’autorizzazione a che i loro volumi venissero venduti anche nei supermercati e nei drugstore.
Molte delle lettrici ora non hanno solo un lavoro, ma anche una carriera, e se i valori della famiglia continuano a essere alla base dei romanzi sentimentali, non sono però più sufficienti a rappresentare le nuove istanze femminili e soddisfare i gusti più sofisticati di questo pubblico. Quindi nel romance contemporaneo iniziano ad apparire segretarie, commesse, infermiere, sempre dolci, ingenue e pronte a lasciare tutto per il proprio uomo.
Il 1972 è l’anno della nascita del romance moderno: la Avon Books fa la sua fortuna e la storia pubblicando il romanzo dell’esordiente Kathleen E. Woodiwiss Il fiore e la fiamma, dove per la prima volta il sesso entra nella trama. Non più casti baci, ma descrizioni appassionate e abbastanza particolareggiate che se da un lato scandalizzano i benpensanti, dall’altro entusiasmano il pubblico che ne acquista due milioni e mezzo di copie in soli sei mesi. Il cambiamento provocato dalla Woodiwiss segna un punto di non ritorno: stupri dettagliati, sesso prematrimoniale, infedeltà, comparvero da quel momento in poi in sempre più libri, decretando l’insuccesso di coloro che non si adeguavano rimanendo ancorati ai precedenti dettami di storie edulcorate.
Se prima lo scopo di ogni traversia affrontata dai protagonisti dei romanzi era quella di giungere a un santo e legale vincolo matrimoniale, ora l’attenzione si sposta sull’innamoramento, sulla nascita e l’evoluzione dei sentimenti e dell’attrazione fisica. Le lettrici pretendono che anche il lato sensuale venga esplorato doviziosamente, perché dopo il femminismo anche il corpo, a lungo negato, non può più rimanere silente. Rosemary Rogers, Bertrice Small e Johanna Lindsey sono le paladine di questa nuova corrente
Gli anni Ottanta segnano il consolidamento e l’espansione dell’industria del romance. Come anche la rottura degli schemi, la ricerca di nuovi stimoli e reinvenzione dei cliché, nuove autrici di grande spessore si affacciano alla ribalta come LaVyrle Spencer che osò proporre un protagonista sovrappeso e di mezza età o Amanda Quick, alias Jayne Ann Krentz che scrisse il primo romanzo futuristico. Mary Balogh e Laura Kinsale portarono introspezione e temi inconsueti al romance, in storie che erano soprattutto un viaggio nell’animo e nella condizione umana. In Italia si affermarono Maria Venturi e Sveva Casati Modignani. Numerose scrittrici di talento hanno debuttato questi ultimi trent’anni, dando nuova linfa e nuove declinazione al romance: Anne Stuart, Mary Jo Putney, Jo Beverley, Loretta Chase, Julia Quinn, Teresa Medeiros, Lisa Kleypas, Diana Gabaldon, Eloisa James, Sandra Brown, Heather Graham, Robin Schone, Emma Holly e tante altre. Con la fondazione nel 1981 della Romance Writers of America, la potente associazione degli scrittori romance (sì, ci sono anche alcuni uomini) che ogni anno assegna il premio più importante del settore, l’ambito RITA Award, e organizza tutta una serie di corsi di formazione, workshop e convention e la contemporanea nascita del Romantic Times, la prima rivista dedicata al romance, questo si è definitivamente affermato come fenomeno sociale e culturale di rilievo. Il nuovo secolo si è aperto con la mania collettiva a livello mondiale per la serie Twilight, e la nuova incarnazione paranormale del romance, consacrando un genere che davvero non conosce confini.


I NUMERI

Per meglio comprendere il fenomeno di cui stiamo parlando e la sua importanza, forse nulla è più indicato delle statistiche. Se domandassi a qualcuno chi è attualmente lo scrittore più venduto al mondo, certamente mi verrebbe indicato un nome maschile. Ebbene non è così. Senza contare la Cartland, che è al terzo posto nella classifica dei più venduti della storia con un miliardo di copie, le scrittrici attualmente più vendute al mondo sono tre e tutte donne: Danielle Steel, storica autrice di romanzi sentimentali, con cinquecentocinquanta milioni, J.K. Rowland con quattrocento milioni e Nora Roberts, con trecento milioni. Quest’ultima nasce scrittrice di romance ma riesce tuttavia ogni anno a produrre women’s fiction, paranormal, romantic suspense e thriller futuristici e a essere in classifica contemporaneamente in brossura e negli economici.
La Roberts non è che il caso più eclatante di una macchina da guerra e da soldi che non incappa in battute d’arresto. Se infatti nei due anni passati la crisi economica mondiale ha colpito piuttosto duramente anche l’editoria, i cui introiti nei vari settori sono calati di diversi punti percentuali, questo non è vero per il romance, che invece ha aumentato le vendite arrivando nel 2009, solo negli USA, alla cifra stellare di un miliardo e trecentosessanta milioni di dollari, con più di novemila titoli pubblicati.
Il fatturato romance rappresenta da solo il 54% delle vendite di libri. Se si considera che stiamo parlando di titoli che escono in edizione economica, e che in queste statistiche non vengono conteggiate le copie vendute nelle grandi catene economiche come Wall Mart e KMart, ci si rende conto che l’editoria americana si regge su questo genere, senza il quale non ci sarebbe la possibilità di pubblicare molti di quei titoli spesso oscuri e dalle scarsissime vendite, a cui però la critica (più quella europea, in verità) plaude incessantemente.


IL MERCATO

Il romance è tradotto in almeno novanta lingue e diffuso praticamente in tutto il mondo con l’eccezione dei paesi arabi più oltranzisti, per i quali questo genere è immorale e corrotto, e del centro Africa. Se i paesi occidentali, compresi il centro e sud America, rappresentano lo zoccolo duro, quelli asiatici e orientali si stanno rivelando dei nuovi mercati estremamente ricettivi. In India o a Singapore, per esempio, arrivano moltissimi romance praticamente di contrabbando che circolano clandestinamente in grandi quantità. Il Giappone, che pubblica da tempo i titoli più bollenti e ne ha cooptati parecchi creandone versioni manga, ha recentemente concluso accordi per la commercializzazione di alcune collane Harlequin. In Cina il romance è considerato sovversivo, ma sempre in clandestinità se ne possono trovare traduzioni più o meno amatoriali gelosamente conservate dalle lettrici.
Il pubblico occidentale medio è composto al 60% da donne con istruzione universitaria e lavoratrici al 68%, il 77% è sposato o in una relazione stabile e legge in media una quindicina di titoli al mese tra romanzi sotto le duecento pagine e quelli di lunghezza standard, intorno alle quattrocento (le americane arrivano anche a trenta titoli al mese). Lettrici forti e fedeli, dunque, in un’epoca in cui la tendenza è inversa e la lettura è in calo dovunque.
In Italia, a differenza che negli altri Paesi, il romance è relegato in edicola con edizioni curate in maniera modesta, e sono pochissimi i titoli che arrivano in libreria, benché la neonata Leggereditore, costola della Fanucci tutta dedicata alla narrativa femminile, potrebbe finalmente contribuire a modificare lo status quo. Ciononostante i due monopolisti, Mondadori e Harlequin, partono da tirature intorno alle ventimila copie per titolo, ogni mese. Se calcolate che le uscite principali della Harlequin sono circa 15 al mese e otto quelle della Mondadori, i conti sono presto fatti. Ogni mese vengono stampate più di quattrocentomila copie, per un totale di oltre cinque milioni e mezzo all’anno. Cifre eccezionali, che raramente i volumi da libreria raggiungono, e che dovrebbero far riflettere i detrattori del genere. Cifre che però, a quanto pare, ancora non contribuiscono a demolire pregiudizi radicati e ingiustificati.


I GENERI

Il romance ha saputo reinventarsi ogni volta, riproponendosi in vesti al contempo nuove eppur tradizionali e attualmente questi sono i sottogeneri principali.

CONTEMPORANEO Trame ambientate dopo il 1945, incentrate sulla coppia ma anche sulle problematiche legate al contesto sociale e culturale. Chick lit e Women’s fiction sono a loro volta sottogeneri del contemporaneo, declinandosi il primo nella commedia, nel dramma il secondo.
STORICO Trame ambientate antecedentemente al 1945, principalmente in Europa e in America, in cui la cornice storica ha grande importanza e diviene a volte un vero proprio personaggio. Molto forte la componente drammatica e spiccata la personalità dei protagonisti, è il più popolare in Italia. Numerosi i sottogeneri.
REGENCY TRADIZIONALE Ambientato in Inghilterra esclusivamente durante il periodo della Reggenza (1811-20) è incentrato sull’alta società britannica e rimanda apertamente alle atmosfere di Jane Austen. Il sesso è solo accennato e l’attenzione è invece posta sulla tensione sessuale.
PARANORMALE Ambientazione principalmente ma non esclusivamente contemporanea, unisce al romance elementi soprannaturali, fantasy e fantascientifici, dunque alieni, streghe, vampiri, licantropi, mutaforma e via dicendo. Attualmente il sottogenere con il maggior sviluppo e il maggior incremento nelle vendite.
ROMANTIC SUPSENSE Il romance si mescola con il thriller e la ricerca del colpevole e della verità va di pari passo con la crescita del rapporto e dell’amore tra l’eroe e l’eroina. Il linguaggio è essenziale e conciso, come nei gialli ma le situazioni si tingono.
ISPIRATIONAL La fede e il sentimento religioso sono al centro della trama, con i protagonisti impegnati a costruire la loro relazione ma anche a mettere alla prova il loro credo. Diffuso principalmente negli States.
EROTICO Il rapporto erotico è al centro della narrazione ed attraverso di esso l’eroe e l’eroina si conoscono e fanno progredire anche la relazione amorosa, che comunque rimane imprescindibile anche di fronte agli eccessi sessuali.
YOUNG ADULT Rivolto ad un pubblico adolescente, parla del passaggio alla giovinezza anche attraverso il primo innamoramento, per quanto casto.


LA SITUAZIONE ATTUALE

Cos’è dunque il romance? È il genere letterario d’evasione più letto al mondo, con una lunga e solida tradizione culturale alle spalle, e il cui valore non è affatto inferiore a quello di nessun altro. È il genere più vitale e duttile, che è riuscito ad adattarsi a ogni epoca, modificandosi col passare degli anni, reinventandosi ogni volta fino ad accogliere e inglobare tutti gli altri generi. Ruota intorno all’incontro di due persone (esistono infatti da decenni romance gay e lesbo) le quali attraverso l’amore imparano a conoscere se stessi e a conoscersi l’un l’altro, inseguendo l’eccitante chimera di un rapporto paritario, profondo, emotivamente e sessualmente soddisfacente. Un viaggio entusiasmante e sempre diverso, che impegna mente, cuore e sensi.
Il lieto fine obbligatorio, se da un lato offre il fianco alle maggiori critiche, è anche il punto di forza del romance, permettendo a donne impegnate per quattordici, sedici ore al giorno tra professione, famiglia e casa, di ritagliarsi uno spazio per sé. Uno spazio intimo in cui sognare, sperare, abbattersi, gioire, commuoversi, ridere e sospirare, in cui credere che, perlomeno nelle pagine di un libro, la giustizia e l’amore trionfino e la vita sia solo un poco oscura e fondamentalmente luminosa. Il romance intrattiene, fa riflettere, emoziona, fa rilassare, in breve: aiuta a vivere meglio. E se vi sembra poco…
Lunga vita al romance!
 

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10/10/2011
da Paige79
ESCE IN LIBRERIA UN AMORE DI MARITO, di Sveva Casati Modignani, EDIZIONE SPERLING & KUPFER.


 
 Vi è mai capitato, durante la pausa pranzo, di correre a sbrigare una commissione e, per puro caso, di vedere vostro marito seduto a un tavolo di ristorante in compagnia di una bionda, mentre lo immaginavate nel suo ufficio, chino sulle carte? No? Be', ad Alberta è capitato. E, nella sua mente di moglie fiduciosa, il romantico tête-à-tête ha instillato un terribile sospetto. All'improvviso, tutte le certezze del suo matrimonio si sono sciolte all'impietoso sole dell'evidenza. Abituata da sempre a sentirsi ignorata, in particolare dall'altro sesso, un giorno aveva incontrato quell'uomo bellissimo, che si era incredibilmente accorto di lei e l'aveva corteggiata come un cavaliere d'altri tempi, fino a sposarla. Ma ora, senza rendersene conto, Alberta è diventata insignificante anche per lui... Qualcuno ha detto che le stelle sono angeli custodi, e che scendono sulla Terra quando abbiamo bisogno del loro aiuto. Alberta ha visto una stella cadente e si è illusa che fosse di buon auspicio. A volte, anche i segni del cielo possono trarre in inganno. O, forse, l'errore è negli occhi di chi guarda.
 
 Nota di Paige79: Il nuovo lavoro Di Sveva Casati Modignani è un racconto breve, un po’ fiabesco ma non troppo, intessuto su un gioco degli equivoci tra una coppia in una situazione in cui tutto può essere anche il contrario di tutto….un piccolo libro che promette di essere molto divertente, un poco diverso dalla produzione abituale della famosa autrice.
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10/10/2011
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA L’AMANTE INGLESE, di Leda Melluso, EDIZIONE PIEMME.


Napoli, 1798. Nell’istante in cui lady Emma Hamilton compare nella sala da ballo, tutti gli occhi degli ospiti si posano su di lei, il silenzio interrotto unicamente dalle note dell’orchestra. Quella donna, figlia di un fabbro e cresciuta in una baracca nella campagna inglese, ora è la protagonista indiscussa di tutte le serate mondane del regno. È bella, un sorriso e uno sguardo indimenticabili, il corpo sinuoso avvolto in una stoffa leggera, impalpabile; ma è anche qualcosa di più. È forte, riesce a farsi rispettare da tutti, anche da uomini di potere, è astuta, intelligente, nonostante l’umile provenienza le abbia negato una formazione degna della moglie dell’ambasciatore d’Inghilterra. Per questo la regina di Napoli l’ha voluta al suo fianco e le ha concesso di diventare la sua migliore amica, la sua unica confidente, l’artefice delle sue scelte politiche. Quella sera, però, la presenza di lady Emma è ancora più importante per la nobiltà partenopea; significa che non tutto è perduto, che resta ancora una speranza, anche se le truppe francesi hanno varcato i confini del regno e minacciano di invadere la città.Nessuno sa che dietro al sorriso smagliante della donna si nasconde la frenesia per l’imminente partenza per Palermo, accanto ai sovrani e all’ammiraglio Nelson, l’eroe del Nilo, artefice insieme a lei della fuga da Napoli. Nessuno sa che nei cuori dei due inglesi, ferventi sostenitori del regno e nemici dei giacobini, sta nascendo un amore folle, in grado di far dimenticare loro la propria posizione, i propri doveri.E forse solo la rinuncia ai propri sentimenti potrà salvare il mondo che amano e che sta per scomparire.


Nota di Paige79: Come avrete capito dalla trama in questo romanzo viene narrata la famosa storia d’amore tra Lady Emma Hamilton e Horatio Nelson, storia che appassionò e scandalizzò l'intera Inghilterra tra la fine del ‘700 e i primi dell’800 e che è stata raccontata anche nel film “Il grande ammiraglio” (1941 )- conosciuto anche come "Lady Hamilton"-  con Vivien Leigh nei panni di Emma Hamilton e Laurence Olivier in quelli dell’ammiraglio Nelson. L’immagine in copertina è quella della vera Lady Hamilton in un quadro ad opera del pittore George Romney , intitolato “Lay Hamilton ritratta come Circe”.
L’autrice del romanzo, Leda Melluso è nata ad Arezzo, ma da anni vive a Palermo, dove ha insegnato letteratura italiana e latina nei licei. È autrice di testi per la scuola media superiore e di numerosi saggi sulla storia della Sicilia. Con “La ragazza dal volto d’ambra”, il suo primo romanzo, è stata insignita del premio Rhegium Julii e ha ottenuto un ottimo successo.

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10/10/2011
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA UN LUNGO FORTISSIMO ABBRACCIO, di Lorenzo Licalzi, EDIZIONE RIZZOLI.
 


“Il nostro era un abbraccio perfetto, sincronico, completo. Perché l’abbraccio non perdona, e quell’abbraccio, invece, ci aveva perdonati. Fosse anche soltanto per una notte” --- “È successo tutto all’improvviso. Tutto! all’improvviso. Ha suonato alla porta. Sono andato ad aprirle. Appena l’ho vista ho avuto un sussulto, era uno schianto. Aveva i capelli sciolti, lunghi, un po’ mossi. Un leggero trucco esaltava la grandezza degli occhi. Un vestito verde corto e aderente le disegnava un corpo sinuoso e scopriva gambe perfette. Ma non è stato quello, è stata una irresistibile, incomprensibile, inaspettata questione di pelle. Sono andato ad aprirle, dicevo, lei mi ha sorriso, ha fatto due passi dentro casa tenendo una mano dietro la schiena, io ho richiuso la porta, lei ha detto scusa volevo portare una bottiglia di vino ma in paese lo spaccio era già chiuso. Poi ha tolto la mano da dietro la schiena, mi ha detto ti ho portato un fiore, me lo ha dato, ha accennato un sorriso e un piccolo inchino, io l’ho preso dicendo uh, grazie, lei si è alzata un po’ sulla punta dei piedi, mi ha baciato una guancia, poi l’altra, poi ha chiuso gli occhi, con la bocca è scivolata verso la mia bocca, sulla mia bocca. E ci siamo baciati”
Nel 2111, l’anziano David Costello, in fin di vita per l’unica malattia per la quale manca ancora una cura, accetta di fare da cavia per un'operazione mai sperimentata: il suo cervello verrà impiantato nel corpo di un ventenne morto da poco in tragiche circostanze. L’esperimento riesce, e David e la moglie Ellen si trovano a fare i conti con la nuova, sconcertante realtà. Dopo una serie di incomprensioni, David si ritira – solo con il suo cane – nella casa di Ellen sull’Atlantico, a riflettere su di sé e sul giovane sconosciuto che gli ha donato il corpo e la vita. Finché, sulla spiaggia, si imbatte in una ragazza, Blanca, con la quale scatta la passione, assoluta, irresistibile. Quando Ellen li sorprende, David deve fare i conti con se stesso, con gli amori della sua vita, con la vera identità di una ragazza che ogni fibra del suo corpo sembra conoscere e aspettare da sempre…



Nota di Paige79: Definito dalla critica “Una storia trascinante, un finale provocatorio e originale, il romanzo più audace di un grande narratore alle prese con il mistero che ci accompagnerà finché esisteranno uomini e donne: quello dell’amore.”, è ilnuovo romanzo di Lorenzo Licalzi, genovese, già autore del romanzo IO NO, da cui è stato tratto il film di Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Successivamente ha pubblicato "Non so", """Il privilegio di essere un guru e, da Rizzoli, Che cosa ti aspetti da me?"", Vorrei che fosse lei" e "7 uomini d’oro" (Premio Selezione Bancarella 2009).
 
 

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10/10/2011
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA UN SOGNO OLTRE IL MARE , di Denise Cartier, EDIZIONE SPERLNG & KUPFER.


Inghilterra, 1599. Bella, forte e coraggiosa, Robin Blackwood è solo una ragazza quando decide di cambiare per sempre la propria vita e salpare alla volta dell'ignoto. Figlia illegittima di un ricco lord inglese, non vuole arrendersi al destino di bastarda che la attende in patria: si imbarca così, clandestinamente, sul Valence, diretto verso il continente americano.
Ad aspettarla, al di là dell'oceano, c'è il Nuovo Mondo: una terra inesplorata e selvaggia, dominata da una natura potente e ribelle, dove il pericolo è dappertutto e l'esistenza va reinventata, giorno dopo giorno. Eppure è lì che Robin conquista il bene più prezioso: la libertà. In un mondo in cui tutto è ancora da scoprire e da creare, può finalmente ricominciare da capo. E innamorarsi, per la prima volta. Ma proprio quando la felicità sembra a portata di mano un tragico evento spezza l'incanto e infrange tutti i sogni di Robin. Perché la vita sa essere ingiusta e il destino, a volte, non lascia scampo.


Nota di Paige79: "Un sogno oltre il mare" è un romanzo emozionante e avventuroso. Un vivido affresco in cui i colori, i profumi, l'asprezza e il fascino di
un mondo nuovo s'intrecciano con gli eventi e i personaggi della grande Storia.

Denise Cartier è lo pseudonimo di un'apprezzata autrice italiana, che qui affronta un genere narrativo nuovo per lei. Quando, nei libri di storia, s'è imbattuta nel personaggio di Ninon de Lenclos, se n'è talmente innamorata da decidere di scrivere il romanzo della sua vita, adottando perfino - in omaggio alla propria "creatura" - un'identità francese. Per raccogliere la documentazione necessaria ha impiegato quasi due anni di ricerche e studi, soggiornando a lungo a Parigi. L’autric ha già pubblicato “ Le passioni di Madame de Lenclos” e “Nel cuore del re”.
 

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09/10/2011
da Elnora

AND THE WINNER IS...

Con i complimenti del blog

siamo felicissime di poter regalare alla seguente lettrice una copia de Il Linguaggio dei Fiori, gentilmente offerta da Garzanti che ringraziamo vivamente per la collaborazione:


CHIARA, COMMENTO #13
 

Congratulazioni alle vincitrice!

Contattaci in privato e-mail: Isnt_It_Romantic-owner@yahoogroups.com, comunicandoci l'indirizzo per spedire il libro. In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione.

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09/10/2011
da Andreina


IL MIO ANGELO SEGRETO di Federica Bosco

 
Se ci credi davvero, non smettere di sognare. Avevo attraversato il tunnel ed ero tornata indietro. Da sola.

Da quel terribile giorno di febbraio, quando il mare l’ha inghiottita, il tempo per Mia si è fermato. Dal sonno profondo in cui è precipitata e da cui sembra non volersi ridestare, Mia si sente però al sicuro. Il suono di una voce che lei conosce bene la avvolge e la protegge, la tiene lontana da qualsiasi sofferenza e la trasporta in una sorta di sogno, in cui può sentirsi ancora vicina a chi ama. Quella voce è più forte di tutte le altre che ha intorno e che la chiamano, cercando in ogni modo di farle aprire gli occhi. Ma lei non ha alcuna intenzione di tornare alla sua vita di un tempo. Finché, dopo quasi due mesi, Mia finalmente si risveglia. Qualcuno ha voluto che tornasse a vivere, qualcuno con cui Mia riesce ancora a parlare, e che non vuole smettere di ascoltare. Qualcuno che la ama più della sua stessa vita e che ha fatto di tutto per salvarla...

<<Il giorno in cui a scuola ci avevano fatto vedere quel filmato sui casi di morte apparente, in cui tutti i testimoni parlavano del “tunnel di luce bianca”, della pace e della “fluttuazione”, non avevo fatto altro che sbadigliare e guardare fuori della finestra, sperando che qualche cretino dei miei compagni telefonasse annunciando un allarme bomba.
Ma adesso le cose erano un po’ diverse.
Non solo avevo visto quell’incantevole e accogliente luce bianca che sembrava chiamarmi, ma per la prima volta dopo mesi dalla morte di Patrick, stavo finalmente sperimentando la pace e la serenità.
Avevo attraversato il tunnel ed ero tornata indietro.
Da sola.
E adesso mi trovavo in un luogo senza tempo e sogni, dove non avevo più paura e dove non provavo più alcun dolore.
E sinceramente non avevo nessunissima intenzione di svegliarmi.
C’erano momenti in cui provavo quel piacevole senso di torpore in cui ti crogioli la mattina presto, pensando a una buona scusa per non andare a scuola, altre volte invece avevo la sensazione di uscire letteralmente dal mio corpo e galleggiare nella stanza.
Non che avessi il potere di far niente, né di intervenire (altrimenti avrei chiesto alla mamma di smettere di farmi ascoltare gli Oasis!), ma questo mi dava una prospettiva nuova sulla quale non avevo m
ai riflettuto prima: potevo vedere com’era la vita senza di me.>>

«Con la travolgente e sottile ironia che la contraddistingue, Federica Bosco intreccia il reale al sorprendente e l’inaspettato. Tutto magistralmente arrangiato.»
Panorama

 
«Federica Bosco è un fenomeno, la sua narrativa pura, semplice, disarmante.»
Marie Claire


Federica Bosco è scrittrice e sceneggiatrice. Con la Newton Compton ha pubblicato Mi piaci da morire, L’amore non fa per me, L’amore mi perseguita (la trilogia delle avventure sentimentali di Monica), Cercasi amore disperatamente e S.O.S. amore (vincitore del Premio Selezione Bancarella): tutti hanno avuto un grande successo di pubblico e di critica, in Italia e all’estero. È anche autrice di due “manuali di sopravvivenza” per giovani donne: 101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi) e 101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro. Il mio angelo segreto è il secondo volume della trilogia iniziata con Innamorata di un angelo. Potete leggere di lei sul suo seguitissimo blog all’indirizzo:  www.federicabosco.com 
 

Potete trovare le note del primo libro della trilogia  INNAMORATA DI UN ANGELO QUI

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Il libro è disponibile in ebook QUI
 

  

 


 

 

I DIARI DELLE TENEBRE - IL BACIO DELLA NOTTE ( Embrace The Night Eterna ) di Joss Ware 

Simon Japp è tra i pochi superstiti di una catastrofe dalle proporzioni immani.
Una forza oscura ha distrutto la civiltà umana e gli Stranieri, una stirpe di immortali assetati di sangue, vagano nel mondo assoggettando le popolazioni al loro potere. In passato Simon è stato una persona inaffidabile, violenta, e sa che non potrà mai fare abbastanza per redimersi e ritrovare la fiducia in se stesso. Eppure ha un dono: lo straordinario potere di rendersi invisibile, ed è l’unico che può tentare di salvare l’umanità. Insieme a lui, decisa a combattere al suo fianco, c’è una donna splendida e misteriosa, Sage Corrigan. E quando insieme cercheranno di infiltrarsi in un gruppo nemico, fingendo di essere amanti, tra i due si accenderà una bruciante passione…

Un'apocalisse ha distrutto il mondo. Ma qualcuno è ancora vivo, e si prepara a combattere...

Note di andreina65: Dopo la famosa e apprezzata saga Gardella, la Newton Compton ci regala un’altra serie di Collen Gleason chiamata The Envy Chronicles. Scritta con lo pseudonimo di joss Ware, al momento è composta da sei libri:

I DIARI DELLE TENEBRE - LA LUNGA NOTTE (Beyond The Night)
I DIARI DELLE TENEBRE -IL BACIO DELLA NOTTE (Embrace The Night Eternal)

Abandon The Night
Night Betrayed

+ altri due a seguire

«Uno straordinario mondo di creature paranormali in un surreale Nevada fatto di oceani, tigri ed elefanti…»
Publishers Weekly

«Un viaggio ai confini del tempo, misterioso, avvincente, sexy. I lettori rimarranno col fiato sospeso in attesa del prossimo episodio.»
Booklist


Joss Ware è lo pseudonimo con cui Colleen Gleason ha firmato la serie di romanzi fantasy I diari delle tenebre, di cui La lunga notte è il primo episodio, seguito da Il bacio della notte. Autrice tradotta in tutto il mondo, ha riscosso grande successo con la saga dei Gardella (Cacciatori di vampiri, La condanna del vampiro, La rivolta dei vampiri, Il bacio del vampiro, Il crepuscolo dei vampiri), edita dalla Newton Compton. 


Sito di Collen Gleason: http://www.colleengleason.com/
Sito di Joss Ware: http://www.josswarebooks.com

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Il libro è disponibile in ebook QUI
 

 


 
IL PRINCIPE VAMPIRO-MAGIA NERA ( Dark Magic ) di Christine Feehan

Savannah Dubrinsky è la regina dei sortilegi, una maga famosa in tutto il mondo, capace di incantare chiunque con la sua abilità e il suo fascino magnetico. Giovane, fiera e indipendente, non ha paura di nulla, e nessuno è mai riuscito a domarla. Ma ora Gregori, uno fra i più antichi e potenti carpaziani, è venuto a reclamarla dopo secoli di vuoto e solitudine, e, grazie alla magia nera che lui solo conosce, ha preso a sussurrare alla sua mente che il fato vuole vederli uniti e che lei è nata per salvare la sua anima immortale. E per Savannah sarà difficile resistergli, perché solo lei può illuminare il buio in cui l’oscura anima di Gregori si trova… Un capitolo ancora più dark della saga di Christine Feehan, pieno di disperazione, amore, rituali antichi come il tempo e ineluttabili come il destino.

Una nuova avventura feroce e sensuale

Note di andreina65: Quarto volume della DARK SERIES di Christine Feehan, con protagonisti i favolosi carpaziani ^_^ La serie che conta ben 22 libri al momento, sembra non finire mai, infatti attualmente è composta da:


1.IL PRINCIPE VAMPIRO - ATTRAZIONE FATALE (Dark Prince)
2.IL PRINCIPE VAMPIRO - DESIDERIO (Dark Desire)
3.IL PRINCIPE VAMPIRO - L'ORO NERO (Dark Gold)
4.IL PRINCIPE VAMPIRO-MAGIA NERA (Dark Magic)
5.Dark Challenge
6.Dark Fire
7.Dark Dream
8.Dark Legend
9.Dark Guardian
10.Dark Symphony
11.Dark Descent
12.Dark Melody
13.Dark Destiny
14.Dark Hunger
15.Dark Secret
16.Dark Demon
17.Dark Celebration
18.Dark Possession
19.Dark Curse
20.Dark Slayer
21.Dark Peril
22.Dark predator


Se volete approfondire il meraviglioso mondo della saga Dark di questa bravissima autrice, trovate un post dedicato qui:
http://romancebooks.splinder.com/post/9971654

«Dopo Bram Stoker, Anne Rice e Joss Whedon (il creatore di Buffy l’ammazzavampiri), l’unica autrice su cui valga la pena scommettere è Christine Feehan.»
Time

«Christine Feehan è insuperabile. La sua immaginazione non ha limiti nel creare storie poetiche e originalissime dalla sensualità prorompente.»
Publishers Weekly

Christine Feehan ha all’attivo oltre 40 romanzi, ha vinto numerosi premi ed è stata più volte ai vertici delle classifiche di vendita degli Stati Uniti. Con la saga Il principe vampiro, di cui la Newton Compton ha già pubblicato i primi tre episodi (Attrazione fatale, Desiderio e L’oro nero), ha ottenuto uno straordinario successo in tutto il mondo, conquistando pubblico e critica, e vincendo numerosi e prestigiosi premi riservati alla narrativa fantasy. Il suo sito è www.christinefeehan.com


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IL DIARIO DEL VAMPIRO-MEZZANOTTE ( The Vampire Diaries. Stefan’s Diaries: The Return. Midnight ) di Lisa Jane Smith

Con l’aiuto del tenebroso e affascinante Damon, Elena è riuscita a salvare il suo amore, Stefan, e a portarlo via dall’inferno, la Dimensione Oscura. Ma nessuno dei due fratelli vampiri è uscito illeso da questa terribile esperienza. Stefan è debole dopo la lunga prigionia, e ha bisogno di molto sangue. Più di quello che Elena può dargli. E Damon, a causa di un potente incantesimo, è diventato umano. Disperato, è disposto a tutto pur di tornare a essere un vampiro. Perfino a scendere ancora una volta nei terrificanti abissi della Dimensione Oscura. Né suo fratello, né Elena, la donna della sua vita, potranno far nulla per impedirglielo…

Note di andreina65: La saga si divide in due parti, la prima parte comprende i primi quattro volumi della The vampire Diaries, seguita da Vampire Diaries: The Return.Questo è il nono libro della serie completa. In realtà i libri dovrebbero essere sette in tutto, ma la Newton ha diviso il quinto e il sesto libro in due volumi: il 5° libro IL DIARIO DEL VAMPIRO: IL RITORNO (The Return: Nightfall -capitoli 1-20) + IL DIARIO DEL VAMPIRO: SCENDE LA NOTTE (The Return: Nightfall -capitoli 21-39), segue il 6°libro IL DIARIO DEL VAMPIRO: L'ANIMA NERA (The Return: Shadow Souls -capitoli 1-20) + IL DIARIO DEL VAMPIRO: L’OMBRA DEL MALE The Return: Shadow Souls –capitoli 21-39), segue 7° libro IL DIARIO DEL VAMPIRO-MEZZANOTTE (The Return. Midnight -capitoli 1-21) a cui seguirà la seconda parte


Questa  la The Vampire Diaries e  la  Vampire Diaries: The Return in ordine cronologico di lettura :

1.IL DIARIO DEL VAMPIRO: IL RISVEGLIO (The Awakening)
2. IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA LOTTA (The Struggle)
3. IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA FURIA (The Fury)
4. IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA MESSA NERA (Dark Reunion)

THE VAMPIRE DIARIES : THE RETURN:

5. IL DIARIO DEL VAMPIRO: IL RITORNO (The Return: Nightfall -prima parte -capitoli 1-20) +
IL DIARIO DEL VAMPIRO: SCENDE LA NOTTE (The Return: Nightfall -seconda parte- capitoli 21-39)
6. IL DIARIO DEL VAMPIRO: L'ANIMA NERA (The Return: Shadow Souls -prima parte -capitoli 1-21)+
IL DIARIO DEL VAMPIRO : L’OMBRA DEL MALE The Return: Shadow Souls –seconda parte-capitoli 21-39)
7.IL DIARIO DEL VAMPIRO-MEZZANOTTE (The Return. Midnight -prima parte -capitoli 1-21)

«Lisa Jane Smith brilla nel firmamento del “new gothic”.»
Enzo Di Mauro, Corriere della Sera

«La Signora delle saghe fantasy.»
Laura Pezzino, Vanity Fair

«Ipnotizza il lettore fino all’ultimo capoverso.»
Francesco Fantasia, Il Messaggero

«Una storia intensa, passionale, crudele, che inchioda il lettore.»
Ragazza Moderna


Lisa Jane Smith è una delle scrittrici di urban fantasy più amate al mondo, e con i suoi libri ha conquistato due generazioni di fan. La Newton Compton ha pubblicato La notte del solstizio (il suo primo romanzo) e le sue saghe di maggior successo: Il diario del vampiro (Il risveglio, La lotta, La furia, La messa nera, Il ritorno, Scende la notte, L’anima nera, L’ombra del male, La genesi e Sete di sangue); I diari delle streghe; La setta dei vampiri; Dark Visions e Il gioco proibito. Dalla saga Il diario del vampiro, un bestseller internazionale, è stata tratta la serie TV The vampire diaries, creata da Kevin Williamson e Julie Plec, finalmente in onda anche in Italia.
Scoprite tutto su Lisa Jane Smith visitando i siti
www.ljanesmith.net  e www.lasettadeivampiri.com

 

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