Recensione
BOOKARENA: UN LIBRO NELL’ARENA
Quante volte vi è capitato di leggere un libro presentato come un capolavoro e rimanerne deluse? Oppure trovare eccellente un romanzo denigrato dai più? Molte ritengo, e spesso le recensioni dei blog o lodano o stroncano un determinato titolo senza presentare un dibattito. Noi oggi vogliamo offrirvi l’occasione di un confronto, come spesso accade nella realtà, attraverso la rubrica Bookarena: un libro nell’arena.
Un romanzo, due blogger, due opinioni differenti. In mezzo voi lettrici, col pollice alto o verso.
Che la disfida abbia inizio!
GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL’AMORE (Das lacheln der frauen) di Nicolas Barreau
Prima edizione: 2010 by Thiele Verlag
Edito in Italia da: Feltrinelli Editore, settembre 2011
Formato: trade paperback
Traduzione di: Monica Pesetti
Ambientazione: contemporanea, Francia
Genere: romance/chick lit
Livello di sensualità: just kisses
Per iniziativa della Feltrinelli, potete inviare delle ricette a questo indirizzo menudellamore@feltrinelli.it, le migliori compariranno in un ebook scaricabile gratuitamente da www.menudellamore.feltrinelli.it sito web dedicato al romanzo.
TRA TUTTE COLORO CHE LASCERANNO UN COMMENTO ENTRO IL 19 OTTOBRE SARANNO ESTRATTE DUE FORTUNATE LETTRICI CHE VINCERANNO CIASCUNA UNA COPIA OMAGGIO DE GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL’AMORE, GENTILMENTE OFFERTE DALLA FELTRINELLI! NON DIMENTICATE DUNQUE DI FIRMARVI CON UN NOME O UN NICK.
Trama: Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, gestisce il ristorante di famiglia, Le Temps des Cerises. È in quel piccolo angolo di Saint-Germain-des-Prés, grazie al suo famoso Menu d'Amour, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della sua futura moglie. Ed è sempre lì, circondata dal clangore di pentole e padelle e dal profumo di cibo e di spezie, che Aurélie è cresciuta, trovando conforto nei momenti più difficili della sua vita. Ma ultimamente, dopo una scottatura d’amore, neanche l’accogliente cucina della sua infanzia riesce più a consolarla. Un venerdì di novembre, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo: poche pagine dopo, scopre un passaggio in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, Aurélie decide di contattare l'autore del libro per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Tutti i tentativi di conoscere l’elusivo scrittore - un misterioso inglese - vengono bloccati da Andrè, l’editor della casa editrice francese che pubblica il romanzo. Ma Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l'incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient’affatto casuale.
Maet
Voto/rating: 6,5/10
Cosa rende un piatto indimenticabile? La presentazione accattivante studiata nei minimi particolari? L’aspetto attraente della pietanza proposta? L’odore inatteso e penetrante che attraverso le narici rapisce la mente sollecitando una reazione fisica? Oppure il momento in cui il cibo entra in contatto con lingua e palato scatenando una ridda di emozioni, sensazioni, ricordi? Quando il boccone diviene un’esperienza sensuale e spirituale al tempo stesso?
Probabilmente tutto questo, perché la cucina non è solo l’insieme dei vari ingredienti, bensì quell’inafferrabile magia che solo i grandi chef sanno produrre. E’ fantasia e passione ma anche tecnica e disciplina. Date la medesima ricetta a dieci persone e avrete dieci risultati diversi, di cui solo un paio convincenti. La narrativa ha molto in comune con la cucina e per molti aspetti la stesura di un testo riproduce la creazione di una ricetta. L’imponderabile vi ha una grossa parte e a volte il prodotto risulta indigesto o mediocre. Dunque affrontare la lettura di un libro è un poco come affondare per la prima volta una posata in un piatto: da lì si distinguono i sapori presenti, la destrezza di chi li ha assemblati e cosa voleva trasmetterci.
Il mio primo assaggio de Gli ingredienti segreti dell’amore mi ha onestamente confusa, complice un’ottima e attenta campagna di marketing mi attendevo una passeggiata romantica e coinvolgente e mi sono ritrovata con tutt’altro. Già l’incontro con la protagonista mi ha fatto inarcare un sopracciglio: Aurelié Bredin fa spudoratamente rima con Amelié Poulain (in francese si pronunciano bredan e pulan), e il tema del destino che rifugge il caso è il filo conduttore del celeberrimo film che la vede protagonista (consiglio a tutte di vederlo se ancora non l’avete fatto). Che l’autore intendesse ispirarvisi? Della toccante naivete di Ameliè però qui non vi è traccia, come nemmeno dell’intensa bellezza della immagini di Jeanne-Pierre Jeunet. Giunta al primo capitolo in cui parla André il quadro si è improvvisamente fatto chiaro, strappandomi un sorriso, parola scelta non a caso. La verità del resto non è celata, ma assolutamente dichiarata e sotto gli occhi di tutti.
A partire dal titolo e dalla trama.
Abbiamo questo scrittore, Nicolas Barreau (sempre che sia il suo vero nome e non uno pseudonimo come Robert Miller), il quale molto probabilmente è un editor o lo è stato, a giudicare dalla conoscenza di certe dinamiche dell’ambiente editoriale, la cui descrizione rappresenta non per nulla la parte più riuscita e veritiera del romanzo, e che vuole o deve sfornare un best seller.
E’ un cuoco, certamente non uno chef, e si mette di fronte alla dispensa per decidere quali sono gli elementi migliori da mescolare per raggiungere quante più persone possibile.
Attinge così a piene mani dal su menzionato Il favoloso mondo di Amelié ─ un’eroina dal cuore puro, che in segreto spasima per un giovane senza aver il coraggio di dichiararsi, un eroe che in realtà non vuole esserlo e che all’inizio non si accorge di lei, un nutrito gruppo di comprimari divertenti e un poco assurdi, la poesia delle piccole cose quotidiane.
Vi unisce una Parigi da cartolina che nulla ha a che vedere con la città reale (niente banlieue qui, né alcuna traccia dei tanti cortei di protesta che attraversano gli Champs Elysées o della poca pulizia della capitale) ma che ricorda le commedie americane degli anni sessanta, che ritraevano non come il Paese fosse davvero, bensì l’immagine di sé che voleva proiettare nel mondo.
A contrasto mette una presa del cinismo delle case editrici, della stampa e dei media in generale, senza calcare la mano.
Aggiunge una manciata di tutti gli stereotipi sui francesi e sugli inglesi a partire dalle Gauloises, gli intellettuali nelle brasseriès, il self-control e il cattivo gusto, e un pizzico di chick-lit (magari guy-lit in questo caso?) per insaporire il tutto. Rimesta la pignatta, cuoce velocemente et voilà, la cena è servita.
Barreau inserisce tutti questi elementi in bella vista, senza nascondersi più di tanto, quasi a sfidare il pubblico a notarli, sicuro forse che come nel libro il pubblico non si accorge che Il sorriso delle donne nasce da una menzogna, non si accorgerà qui che il romanzo non è ciò che dice di essere.
Gli ingredienti segreti dell’amore è molto scorrevole e si fa leggere gradevolmente, alternando con successo ad ogni capitolo le voci di Aurelié e André, tuttavia se quest’ultimo è tratteggiato discretamente, Aurelié rimane una figura pallida, complice anche il fatto che Barreau racconta molto e mostra poco. Evitando picchi di intensità e nodi emotivi, la storia procede senza scossoni o sorprese fino alla conclusione, i sapori decisi e intensi non fanno parte di questo menù.
C’è un piccolo colpo di coda nel finale, dove nella lettera di André ad Aurelié ho sentito finalmente un accenno di verità ed emozione.
La copertina, che ci rimanda l’immagine di una giovane con biondi codini di rosso vestita ─ una ragazza e non la donna che Aurelié dovrebbe essere ─ è in realtà azzeccata, poiché i protagonisti più che trentenni sembrano adolescenti e il registro narrativo rimanda più a uno young adult che ad un libro per adulti.
E il titolo, vi chiederete voi, si è scordata del titolo? No, assolutamente, ebbene il titolo originale dell’opera è proprio Il sorriso delle donne, ovvero un successo progettato a tavolino da un editor che si finge uno scrittore straniero…
Endimione Birches
Voto/rating: 10/10
Ci sono certi giorni in cui tutto sembra p.e.r.f.e.t.t.o. Giorni in cui tutto è come dovrebbe essere, non una nota stonata. Ogni molecola che vibra nell’universo è al suo posto e ci favorisce. In quei rari – nonché fugaci - e stupendi momenti la felicità predomina e i sensi si acuiscono, i colori sono sorprendentemente più vivaci, la neve soffice, la pioggia rinfrescante, il vento tiepido e dolce, il lavoro sopportabile e i dolci e lo zucchero non ingrassano. Tutto è possibile, superabile e bello. Ebbene, questo libro contiene l’essenza, il sunto, delle sensazioni che si provano e si sentono in quei momenti, dove sebbene si presentino tempi difficili e tristi questi sono superabili dal fatto che ci sono persone che ci sostengono e ci amano, perché il posto in cui abitiamo, dove si vive e si lavora è il mondo che ognuno di noi si costruisce intorno, come un bozzolo sicuro, protetto, come un muro contro le fatiche e le brutture del mondo.
Sono stata veramente conquistata da questo volumetto, che sebbene sia abbastanza corto (solo 232 pagine escluso il Menu d’amour) raccoglie in sé un ritorno alle origini di tutti noi, a quando le sensazioni, i profumi, i gusti e le percezioni sono tutto ciò su cui facevamo affidamento. Questo romanzo ci fa assaporare la “vecchia” e cara Parigi così come l’abbiamo potuta conoscere e apprezzare nei libri o nei film in bianco e nero (se non lo avete ancora fatto provate a guardare “Arianna” con Audrey Hepburn!). Protagonisti dell’histoire d’amour in questione sono Aurélie Breden, che conosciamo dopo essere stata brutalmente scaricata dal fidanzato, quindi in pessimo stato sentimentale e André Chabanais, un editore che si trova a dover nascondere un enorme segreto che - per fortuna nostra - non riesce a gestire e che si frappone al preludio amoroso con Aurélie. Saranno il destino, sotto forma di un libro (ovvio no?!), una strana giornata (veramente divertente!) e l’incontro con una serie di personaggi bizzarri e molto “francesi” a sospingere Aurélie dritta dritta nelle braccia del dolce André (finalmente un uomo con la barba!!!) e contribuiranno una serie fortunata/sfortunata di eventi a farli incontrare e scontrare per tutto l’evolversi del romanzo. La trama di questa “esperienza parigina letteraria” (come ho fatto presente è un libro più di sensazioni che di trama!) è ben strutturata e coinvolgente, ma ad appassionare – soprattutto - sono le ovattate atmosfere parisiennes che il bravissimo Barreau dipinge man mano al lettore. Provate a leggerne una pagina e vi troverete catapultati negli Champs-Élysées illuminati dai lampioni, a Natale, dove spiccano come fiammelle dal candido manto della neve; un’altra pagina e guarderete la Tour Eiffel(simbolo culto d’obbligo); altro capitolo e cenerete a “La Coupole” (che per chi non lo conoscesse è locale particolarissimo, dove vengono proposti – e mangiati - i piatti tipici di Parigi serviti da indiani, dotati di turbante, che accolgono i clienti in un’immutata atmosfera bohemien). Non muovetevi dal divano, sfogliate ancora il libricino che avrete tra le dita e vi troverete sospinte al di fuori dei negozi, o nelle botteghe che ospitano mostre d’arte e manufatti antichi, o che offrono montagne di misteriosi profumi orientali e saponi provenzali; e poi a spasso per le librerie affollate, le soffitte confusionarie stracolme di oggetti, e stoffe. Ma soprattutto conoscerete il mondo librario, composto da scrittori dalla doppia identità (come i supereroi!), editori strambi, segretarie suscettibili e bisognose di essere rincuorate sul proprio lavoro, capiredattori bonaccioni e case editrici pressanti, ma soprattutto … le cene romantiche! Si, quelle nelle piccole brasserie dai nomi evocatici, fra i piccoli tavoli quadrati coperti da tovaglie a quadretti bianchi e rossi, che durano fino a tarda notte, fino a che la cera delle candele non scivola sul tavolo, vicino a dita allacciate e occhi tremanti ( sentite anche voi le note di qualche chanson proveniente da una fisarmonica che suona in strada... ?) Ah… Paris! Barreau è stato bravissimo a mettere sulla carta una storia convincente e spassionata, creando attorno ai protagonisti -ai quali mi sono assolutamente e immediatamente affezionata- dei personaggi che incarnano le idiosincrasie tipiche dei francesi, il loro modo di esprimersi, con sbuffi e gesti delle mani inequivocabili, ma anche le abitudini e i tempi che si prendono in un discorso; basta guardare il cuoco amico di Aurélie, Jacquie, la sua migliore amica Bernadette, ma anche il libraio che vende il libro che cambierà il corso della vita ad Aurélie, Monsieur Chagall, che sebbene abbia un minimo ruolo aiuta ad immergere il lettore nella pacatezza intellettuale parigina senza troppi artifici o giochi di parole.
Due sono gli elementi che maggiormente ho apprezzato di questo autore: la prima è proprio l’immediatezza che ha utilizzato per comunicare con il lettore, in qualche modo sono i personaggi stessi più che le descrizioni che persuadono e coinvolgono nella storia che l’autore ha creato, per renderla convincente e a portata di mano. Attraverso le parole e le situazioni è stato in grado di rievocare i suoni e i ritmi di una città che è difficilissima da descrivere a parole dopo esserci stati, ma lui - conoscendola evidentemente bene - lo fa con discrezione e onestà, dando l’illusione di ritornarci grazie alle sensazioni che rievoca.. Il secondo merito che va riconosciuto a Barreau è la sua capacità di immedesimazione nel raccontare la storia di una donna tradita da un uomo e quindi dal cuore spezzato, che va avanti cercando di ricostruirsi una vita anche con un po’ di ironia (dimentichiamoci Sparks per un attimo). Riuscirà nell’impresa pagandone comunque il prezzo, perché effettivamente in qualche punto Aurélie pare abbastanza distaccata, mentre il lui della situazione è sin da subito totalmente preso da lei e risoluto nel volerla conquistare, convinto che lei sia quella giusta, quella che ama. Vi innamorerete di Andrè, della sua sicurezza e determinazione a dispetto di ogni errore che continua a commettere (in assoluta buona fede). E’ simpatico, ironico, un pianificatore di strategie destinate a fallire subito solo a raccontarle, (oggetto di sfottò anche da parte degli amici!), ma a lui non importa, lui non demorde se il premio è stare con l’oggetto del suo desiderio almeno un paio di ore! E’ adorabile, tenero, premuroso e nell’ultima parte del romanzo vi posso promettere che prenderete carta e penna per scrivere a Monsieur Barreau chiedendo l’indirizzo di casa di colui che ha ispirato il personaggio di André, come vi assicuro di aver quasi fatto io stessa. Me lo aspetto come regalo anticipato per Natale.
Consiglio questo libro a tutte coloro che necessitano di un’iniezione di buon umore, ed ora che si avvicina l’autunno, che hanno voglia di infilarsi sotto le coperte al caldo con il caminetto acceso ed immergersi nelle atmosfere di Parigi sotto Natale e sognare, sognare, sognare …
Non guardate alla copertina come ad uno YA, non lo è. A mio avviso vuole essere più che altro un inno alla spensieratezza, vero protagonista del romanzo (che stando al "Der Spiegel" a breve diverrà un film) !
Ho scritto velocemente in un
Ho scritto velocemente in un momento di pausa e in effetti non mi sono spiegata molto bene.
La mia considerazione era solo una cosa a livello di "curiosità", nel senso che fa sempre più notizia, o chiamalo scalpore/audience o come vuoi, pareri o totalmente appassionati o al completo opposto.
Vero è che qui ci sono due opinioni, ma entrambe positive, anche se quel 10 che vedo scritto non lo "sento" dal commento.
Sempre opinione personale, si intende.
Personalmente leggo i commenti, mi piace molto, ma è difficile che lo faccia prima per non lasciarmi influenzare, era quello che intendevo.
Poi capita di farlo se magari sono indecisa e quindi mi serve per farmi un'idea.
Nessun commento sul libro perchè non l'ho letto, mi spiace.
ciao
Sabrina
P.S. non sapevo se rispondere qui, ho visto dopo che alla discussione è legata un'estrazione per una copia del libro. Non vorrei potesse sembrare che ho risposto due volte per partecipare con più post .
Insomma cancellate pure la risposta, togliete o fate quel che si deve.
Ancora ciao. Sabrina
Bellissimo!! Complimenti per
Bellissimo!! Complimenti per l'articolo e che dire...un libro da leggere!!!
S.A.
Recensioni molto interessanti
Recensioni molto interessanti ma la curiosità di leggere questo libro mi resta. Spero di poterlo leggere quanto prima e di potermi fare un'idea sulla validità o meno della storia.
Un saluto a tutte
Isabella
Ho tutta l'intenzione di
Ho tutta l'intenzione di leggerlo, se non altro per sapere con chi tra Maet e Endimione mi troverò alla fine d'accordo .
A parte gli scherzi , lo leggerò perchè la trama m'ispira , non avrò problemi a leggere e a pensare di trovarvi similitudine con il film perchè non ho ancora visto "Il favoloso mondo di Amelie" quindi su questo vado tranquilla !
Bella l'idea del bookarena complimenti ;)
E' sempre utile sentire due campane prima di comprare un libro !!! Visto i prezzi oggigiorno...
Ciao
Appena uscito è finito subito
Appena uscito è finito subito in wl!! La vostra recensione mi ha confermato la mia idea!!
Spero di vincerlo^^
Altrimenti sarà il mio regalo di Natale!!
Arimi
Ho iniziato a curiosare tra i
Ho iniziato a curiosare tra i vari blog di lettori di romance proprio sperando di trovarvi commenti e recensioni che mi aiutassero nella scelta di romanzi di autrici esordienti o che ancora non conoscevo...questa idea del doppio commento la trovo fantastica: mette il luce i "due lati della medaglia" e permette a chi osserva di valutare se il racconto può piacere o meno. Nel caso di questo romanzo, il fatto che una delle lettrici lo abbia premiato con un bel 10 vorrà pur dire qualcosa!...perciò credo che lo metterò nella mia whislist e se la dea bendata non me ne farà dono probabilmente lo prenoterò in libreria. Grazie ancora per la bella iniziativa, Monica72
Brave ragazze! Mi piace
Brave ragazze!
Mi piace questa recensione doppia, sentire due pareri così diversi mi fa capire sempre di più quanto siamo diversi "gustamente parlando" è assolutamente interessante!
Tale quale come per il cibo, sono sempre più sorpresa come una cosa faccia impazzire uno, mentre la stessa cosa può digustare un altro , pazzesco !
Sono sinceramenete convinta che sentire due pareri possa aiutare il lettore a farsi un' idea precisa di quello che intende leggere, quindi spero di sentire altri pareri doppi in futuro!
Grazie Maet e Endimione
Bellissima recensione , e
Bellissima recensione , e anche questa mi involgia a leggere questo libro , segnato subito nella mia lista dei desideri ^___*
@ Endimione Grazie cara per
@ Endimione
Grazie cara per la tua spiegazione. Sapendo che "gli intoccabili" sono fuori competizione e grazie alle tue precisazioni, i punteggi che assegni alle recensioni assumono un valore ancora più preciso.
Ancora complimenti a tutte e due
Baci
Antonella
Era già nella mia lista
Era già nella mia lista dei desideri,ma dopo la bellissima recensione .... se non lo vincessi, correrei subito in libreria a comprarlo!!
Michela
Ciao a tutte e un enorem
Ciao a tutte e un enorem grazie per i commenti!
@Antonella
Mi sa che devo proprio spiegarlo questo 10 eh?! Scherzo! Innanzitutto non credo che il punto sia che io dispensi 10 o meno quanto piuttosto il metro di giudizio, per cui te/ve lo spiego se hai/avete un minuto. Ho dei libri preferiti, come credo li abbiamo tutte quante e per quanto riguarda questi ultimi, a loro non dò voti. Sono i miei libri preferiti...qualcosa del tipo " in cima alla catena alimentare dei libri" e non competono, punto e basta, pietra sopra. Poi do completa fiducia ad un libro, un pò perchè mi attira (l'ho comprato), un pò per la "fatica" dello scrittore, un pò perchè si è "meritato" una pubblicazione da parte di una casa editrice, qualcosa vorrà dire (non credo sia ad oggi cosa di poco conto). Poi mi butto - con aspettative, certo - e man mano tolgo punti a seconda di vari fattori (se per me, ad esempio, è scritto male o inconcludente o deludente o non mi piace e basta). Ed alla fine ci sono dei libri che un pò perchè vengono letti in determinati periodi o perchè trattano un posto che amo o vengono scritti in un certo modo, mi attragono, me ne innamoro a pelle e man mano mi entusiasmano e mi divertono e conquistano, emergono dalle altre letture, che magari sono state inconsistenti o poco appassionanti per cui mi sento di dar loro un certo voto. Il 10 per me è un messaggio diretto, grida subito: questo libro mi è piaciuto moltissimo. Lo comunica immediatamente, più di 100 parole. Dal mio punto di vista dare nove a questo romanzo voleva dire aver trovato qualcosa che in esso non mi piaceva, che gli togliesse un punto, e per me, onestemente, non c'era.;) Spero di aver risposto alle tue domande!
Un abbraccio si cuore
Endi
Carina questa
Carina questa rubrica!
Peccato che tenda a tenermi alla larga da recensioni troppo di parte. Almeno se non riesco a farmi un'idea del romanzo. Se so che lo leggerò, o devo decidere se prenderlo o meno sono utilissime, ma quando attivo il radar da 'metti in lista' non leggo mai.
Stavo tenendo d'occhio il romanzo da un pò, ma non mi ha mai chiamata...aspettiamo e vediamo: o lo vinco, oppure proprio non s'ha da fare!
Che bella questa rubrica. E'
Che bella questa rubrica. E' sempre costruttivo leggere pareri contrastanti riguardo qualcosa. Ancora di più se è molo interpretativo come un libro o comunque arte.
Libera
Mi piacciono le recensioni a
Mi piacciono le recensioni a confronto. Diverso tempo fa, rovistando nel vostro blog in cerca di notizie sui romanzi della Woodiwiss, ho scovato il processo su "Il lupo e la colomba". Mi ha incuriosita a tal punto da leggere il romanzo, che mi è piaciuto e mi ha spinta a procurarmi altri romanzi dell'autrice.
La trama di "Gli ingredienti segreti dell'amore" ha il sapore di quelle commedie romantiche giocate sulle coincidenze e sul gioco degli equivoci.
Non ho visto il film "Il favoloso mondo di Amelié, quindi non rischio di incappare nelle somiglianze.
Entrambe le recensioni indicano che si tratta di un romanzo piacevole, scorrevole e ben scritto, il resto penso dipenda dalle aspettative e dal gusto personale delle lettrici. Mi piacerebbe leggerlo ^_^
Emy
Entrambe le recensioni sono
Entrambe le recensioni sono molto dettagliate e accurate ma tra i pro e i contro sono i pro ad attirarmi maggiormente. La trama mi incuriosisce molto spero di poterlo leggere presto poi vi saprò dire....
Complimenti a Endimione e Maet
Daisy
Complimenti a Maet e
Complimenti a Maet e Endimione per le loro recensioni e la splendida idea del bookarena! Personalmente adoro leggere opinioni diverse su uno stesso libro e trovarle ben argomentate come le vostre è una vera delizia.
Confesso che anche il giudizio meno entusiasta di maet mi ha incuriosita verso questo titolo e inoltre ho trovato molto interessante la riflessione sul marketing che accompagna certe uscite editoriali (sarebbe veramente un argomento da ampliare e approfondire).
Un abbraccio e ancora complimenti a entrambe!
Lener
Bellissimo post! Mi piace
Bellissimo post! Mi piace molto quest'idea e soprattutto trovo fondamentale leggere commenti opposti, specialmente prima dell'acquisto.
Non ho letto il libro e se devo essere onesta non m'intriga molto ma chissà... mai dire mai!
Complimenti a Maet e
Complimenti a Maet e Endimione per essersi cimentate in questo "scontro" che sicuramente ha il vantaggio di offrire una panoramica a 360° dei libri proposti. Quello che mi è piaciuto di più è stato constatare che, a leggere attentamente, entrambe sono state colpite dalle stesse caratteristiche solo che, ovviamente, mentre per una erano argomenti a favore, per l'altra erano contrari e viceversa. Il che la dice lunga sulla diversa interpretabilità di un testo e sui gusti delle lettrici.
Vorrei fare una domanda a Endimione: 10 è un voto che personalmente assegnerei solo alla perfezione (parlavi di Jane Austen, cara Maet?)
Forse però per te non è così "esclusivo"? Ovvero, l'entusiasmo che hai per un libro ti porta ad assegnare abbastanza spesso questo tipo di voto?
Grazie di cuore per ilvostro impegno e un bacio
Antonella
Siamo contente la rubrica vi
Siamo contente la rubrica vi piaccia, lo scopo era proprio quello di rendere più interessante e completa la presentazione di un libro! .
@Sabrina
Ah, una piemontese forse? Giustamente amante del buon vino in ogni caso.
Sono un poco confusa dal tuo commento però, sia perché non parli affatto di questo romanzo sia perché dici che non leggi le recensioni se non dopo aver terminato il libro, dunque non ho capito se le nostre le hai lette.
Se non le hai lette come puoi parlare di stroncatura? A maggior ragione se le hai lette, non potrai aver ravvisato nessuna stroncatura. Queste hanno ben altri toni e certamente non i voti alti entrambe abbiamo dato al romanzo. Endimione lo ha addirittura premiato con un 10, il voto dei capolavori assoluti che assegniamo raramente, neppure l'opera omnia di Jane Austen lo ha ottenuto!Inoltre una rubrica chiamata Bookarena che presentasse pareri identici sarebbe inutile non credi?
Torna a trovarci e leggi pure le recensioni con tranquillità .
p
p
Quando voglio leggere un
Quando voglio leggere un libro, difficilmente mi faccio condizionare dalle recensioni, anzi! Di solito evito di leggerle, o comunque quando lo faccio è solo a libro letto, per vedere gli altri pareri, o magari per verificare se qualcun altro ha avuto la mia stessa sensazione.
Solo una piccola considerazione personale: vi siete mai accorte che spesso più una recensione è stroncante e più il libro è letto da un alto numero di persone?
Sembra un pò quando a tavola si mette una bottiglia di vino e quello che l'assaggia dice "è davvero grammo!".
E tutti ad assaggiarlo e il vino è finito in un attimo.
Mah?
ciao
Sabrina
Questo libro mi ha
Questo libro mi ha incuriosita già la prima volta che mi capitò di leggerne la trama, perciò è attualmente nella mia wishlist. L'ambientazione e quel tocco di mistero che sembra essere in questo libro mi attraggono molto. Tuttavia, dopo aver letto le recensioni credo che non rimarrò delusa e non mi aspetterò moltissimo dal libro.
Incrocio le dita!!!
LadyAredhel
In effetti leggendo la trama
In effetti leggendo la trama anche a me è venuto in mente la somiglianza con IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE, che tra l'altro è uno dei miei film favoriti.
Ho letto con interese entrambe le recensioni, e sebbene queste somiglianze non troppo nascoste col film mi lascino dubbiosa, il libro mi incuriosisce ugualmente,.,,,quasi quasi lo leggo comunque, poi vediamo!
complimenti a Maet ed Endimione!
Da quando l'ho visto in
Da quando l'ho visto in libreria ho una voglia matta di leggere questo libro! Parigi è il mio amore più grande... :)
saetta9
Complimenti per l'ttimo
Complimenti per l'ttimo approfondimento.Non ho letto questo libro ma la trama è piuttosto intrigante,anche per il fatto che i pareri sono discordanti.
Ritag23
Ciao, complimenti , avere
Ciao, complimenti , avere più opinioni su un libro può portare ad un acquisto più oculato e a non rimanere clamorosamente deluse.
Fulvia