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Patto col diavolo/ The Voss Vampire
Primo libro della serie Draculia Regency così composta:
Patto col Diavolo- The Voss Vampire, Harlequin Mondadori ottobre 2011
Il marchio del diavolo- The Vampire Dimitri, Harlequin Mondadori dicembre 2011
Il bacio del Diavolo- The Vampire Narcise, Harlequin Mondadori febbraio 2012
Lord Voss Dewhurst è un vampiro dedito al piacere in ogni sua forma, trascorre il suo tempo nel carpire informazioni di vario genere e a manipolare le persone. Quasi cento cinquant’anni prima ha stretto un patto con Lucifero per ottenere l’immortalità, e adesso vive nell’oscurità cibandosi di sangue umano. Detesta assumere posizioni chiare nei conflitti fra vampiri e non si reputa amico di nessuno, anche se la sua neutralità è destinata a crinarsi quando incontra Angelica Woodmore. La donna possiede un dono speciale, quello di prevedere la morte delle persone tenendone in mano un semplice oggetto personale. Già questo di per sé la rende decisamente affascinante agli occhi di Voss, perché gli consentirebbe di ottenere informazioni preziose e di poter condurre i suoi giochi politici, ma la faccenda si complica quando la vita di Angelica è minacciata da Cezar Moldavi . La sorella di Moldavi, Narcise, è stata condotta via da dal fratello di Angelica – Chas- famoso e temutissimo cacciatore di vampiri, e Cezar adesso vuole vendetta non provando il minimo scrupolo a rifarsi sulle sorelle di del cacciatore - Angelica e Maia- per costringerlo a riconsegnarli Narcise e soprattutto sfruttare la “ vista” di Angelica per ottenere maggiore potere. Voss si ritroverà pericolosamente attratto dalla donna, complici gli eventi che li porteranno a stretto contatto sotto la continua minaccia degli scagnozzi di Moldavi, e Voss proverà emozioni e sentimenti per lui totalmente sconosciute: spirito di sacrificio, senso di altruismo, ma soprattutto l’amore.
Sono decisamente lontani i tempi in cui la figura del vampiro veniva centellinata fra la pagine dei libri per pochi estimatori (guardati anche male per giunta). Adesso il fenomeno di diffusione dei libri aventi protagonisti i vampiri è scandalosamente esteso, con variazioni sul tema davvero terribili soprattutto per i lettori conservatori come la sottoscritta. Io ho i miei spacciatori di storie vampiresche che mi garantiscono le piccole sicurezze che vado cercando: vampiri che fanno i vampiri, che succhiano il sangue, quello vero, quello umano, che ipnotizzano le loro vittime per poter colpire meglio alla collo, sensuali e pericolosi, perchè anche io ho bisogno delle mie piccole sicurezze. La Gleason appartiene appunto alla mia cerchia di spacciatori qualificati, posizione che si è guadagnata con la serie dei Gardella e che ha consolidato adesso con la serie Draculia Regency. L’autrice è elegante nella sua scrittura e nella resa delle atmosfere, non troverete scene di sesso hard, né eroine trasudanti sarcasmo banale o che sputano fuori parolacce ogni tre per due, quasi che il turpiloquio conferisca carisma.. La trovo un’autrice perfetta anche per coloro che vogliono avvicinarsi ai vampiri ma senza rinunciare al romanzo storico, ai balli, alle stagioni e ai merletti che tanto vanno di moda sui comodini delle lettrici italiane. Vi aspetta quindi un’eroina capace di prevedere la morte delle persone, tempi e modalità inclusi, dono e maledizione al contempo, e un vampiro che è diventato tale stringendo un patto con Lucifero pur di ottenere l’immortalità; personaggio dalle nuances raffinate, manipolatore egocentrico, sensuale e un po’ dandy nella sua indolenza e nella sua continua ricerca del piacere. Finalmente una storia dove il vampiro spaventa e incute terrore anche nella donna che vorrebbe amarlo ma che invece si trova combattuta fra la paura e il desiderio. E credibilmente Angelica segue il suo istinto e decide di tenersi lontana da Voss, ma forse anche un vampiro senz’anima , egoista e manovratore riesce a provare il Sentimento per eccellenza: l’amore.
Un libro che va assaporato fra azione e sentimento, dalla sensualità sottesa ma non per questo meno emozionante, dai rapporti umani -e non solo- aggrovigliati, ma intensi, una storia di vampiri decisamente di classe. La vicenda si snoda in una Londra regency che si dispiega piacevolmente come suggestivo teatro all’interno del quale si muovono gli appartenenti alla setta dei Draculia, uomini discendenti da Vlad Tepes che nell’eco di una faustiana memoria hanno ceduto volontariamente la propria anima al Lucifero in persona per ottenere l’Immortalità. Qualcuno potrà storcere il naso e affermare che alla fine non si butta via niente e la fantasia scarseggia, ma io ribatto che le considerazioni sono molteplici e affascinanti: l’Immortalità viene pagata col prezzo del sangue umano, vissuta eternamente nell’oscurità senza mai farsi accarezzare dalla luce del sole e i vampiri recano sul corpo il marchio di questo patto, lì dove Lucifero li ha toccati al momento di suggellare il patto, un segno distintivo che diventa la loro coscienza oscura, pulsante e dolorosa. L’autrice riesce a creare una tela di tormenti e sensazioni affascinante in un romanzo che ai miei occhi risulta molto d’atmosfera, dall’impostazione forse quasi un po’ vecchia maniera e dal ritmo narrativo a cui si poteva regalare un po’ più di vivacità, ma che non manca di spunti originali e che rappresenta a mio avviso una boccata di ossigeno in questo panorama sfruttato all’inverosimile, per cui io personalmente saluto con piacere un ritorno alle origini, lontano dalle narrazioni rutilanti degli ultimi tempi che abbondano fra le pagine dei libri.
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