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03/10/2012
da Milly

Da quando ho letto “Ladra di cioccolata” di Laura Florand tutti i tentativi di contenere la mia voglia di cacao sono miseramente falliti, per cui quando ho saputo che l’autrice sarebbe venuta a Roma per presentare il suo libro in un cocktail “cioccolatoso” ho fatto di tutto per esserci.

                                                

Non è stato facile, lo sciopero dei mezzi di trasporto pubblico ha paralizzato la città, ma non mi sono data per vinta, nonostante un lieve ritardo sono riuscita ad arrivare in questo tempio dei golosi che ha rappresentato la cornice perfetta per un evento simile. Ammetto che per un po’ mi sono persa tra le meravigliose vetrine piene di fantastiche leccornie che sembravano chiamarmi. Dopo essermi alleggerita il portafogli e appesantita la borsa con parecchi sfizi, ho trovato posto in un cantuccio e mi sono goduta la presentazione.

                                                

 

L’incontro è stato piacevolissimo, Laura Florand è molto simpatica, semplice e alla mano, davvero deliziosa. Ha parlato molto bene in italiano raccontandoci del marito francese, sposato in quattro diverse cerimonie, della passione per Parigi, dell’amore per il cioccolato, dell’importanza di inseguire i propri sogni e di quella di non moderarsi. Non avrei potuto esser più d’accordo!

                                                                              

Diverse domande divertenti e la lettura di un brano del romanzo hanno completato la serata, che è terminata a uno splendido buffett di mignon al cioccolato. Non ci siamo fatti pregare… come ha sottolineato la mia vicina di tavolo: mi sembra di essere in paradiso. Me ne sono andata sazia e contenta, ringraziando Laura Florand per averci regalato un libro così romantico e sensuale. Speriamo arrivi presto il seguito.

 

 

Questo post ha 12 commenti

01/10/2012
da Bluefly

Romanzi 1020 - Liz CARLYLE - Un piccolo peccato

"Intrigante... avvincente... davvero una delizia." Stephanie Laurens

Bruscamente risvegliato nel mezzo della notte, sir Alasdair MacLachlan, noto libertino, trova alla sua porta una giovane donna con la sorellina in braccio. Esmée Hamilton, bella e senza un soldo, sostiene che la bimba sia frutto di una breve relazione tra lui e sua madre, da poco deceduta. E ora pretende che si assuma le proprie responsabilità. Pur non ricordando la donna, sir Alasdair non può escludere che il racconto risponda al vero. Tuttavia la prospettiva di occuparsi della figlia da solo lo terrorizza, così chiede a Esmée di trasferirsi per farle da governante. Nonostante la proposta sia scandalosa, la ragazza accetta, senza sospettare che la passione ci possa mettere lo zampino... 

Nota. One Little Sin - questo il titolo originale - è il secondo romanzo della serie dedicata alla McLachlan Family, così composta:

1.IL CONTO DEL DIAVOLO (The Devil to Pay)

2.UN PICCOLO PECCATO (One Little Sin)

3.Two Little Lies - inedito in Italia

4.Three Little Secrets - inedito in Italia

5.One Touch od Scandal - inedito in Italia

6.The Bride Wore Scarlet - inedito in Italia

The Bride Wore Pearls - inedito in Italia

Dopo il divertente e avventuroso IL CONTO DEL DIAVOLO, la Carlyle si lascia tentare dal cliché tanto amato dal romance: la redenzione di un libertino, dedito solo ai vizi e indifferente ai problemi altrui, grazie a una figlia (vera o presunta) e una donna che saprà vedere in lui, piano piano, un uomo migliore.

Ambientazione: Inghilterra 1810 circa (periodo regency)

Livello di sensualità: warm

 

Romanzi 2021 - Karen HAWKINS - Piacevole bersaglio

"Un incantevole talento" Mary Balogh

Come deve comportarsi una rispettabile giovane donna rapita per errore dal nobiluomo che sta per sposare sua cugina? Può cogliere l'occasione al volo! Tanto più che Julia Frant è da anni segretamente innamorata dell'affascinante Alec MacLean, visconte di Hunterston. Accortosi dello sbaglio, Alec non ha possibilità di rimediare: deve sposarsi entro la mezzanotte o perderà l'eredità del nonno. Tuttavia accoglie di buon grado lo scambio della sposa scoprendo che, a differenza della sua gelida e calcolatrice fidanzata, Julia è piena di passione e di bontà. Senza contare che, quando la prende tra le braccia per baciarla, improvvisamente l'eredità diventa l'ultimo dei suoi pensieri... 

Nota. Con The Abduction of Julia - questo il titolo originale - potremo leggere il primo libro di una delle autrici più amate e prolifiche del romance storico, oltre che il primo capitolo serie Rogues, a cui fanno seguito:

2.A Belated Bride - inedito in Italia

2.The Seduction of Sara - inedito in Italia

Nel romance ritroviamo spesso il tema del matrimonio di convenienza, ma la Hawkins sembra averlo sviluppato sapientemente, con quella che sarebbe diventata la sua consueta arguta leggerezza e un eroe libertino, ma solo nelle apparenze.

Ambientazione: Inghilterra 1812 (periodo regency)

Livello di sensualità: warm

 

Romanzi 2022 - Paola PICASSO - Un confine tra due cuori

Fuggita dalla Francia rivoluzionaria grazie a lord Jason Warren, Isabelle viene ospitata nella dimora del nobiluomo a Londra. Qui, a un ricevimento incontra Italo, patriota italiano in esilio, e tra loro scocca la scintilla. Uniti da passione e ideali, i due giovani decidono di accompagnare Jason in Francia, con l'intenzione di aiutarlo a trarre in salvo altre persone. Ma il pericolo è sempre in agguato e un traditore ordisce la cattura di Italo. Caduta nella disperazione, Isabelle scopre nell'amico Jason il caposaldo della sua vita, che le confessa però di essere a sua volta innamorato di lei. Per quale dei due uomini batterà più forte il suo cuore? 

Nota. Chi ama i triangoli amorosi non perda l'ultimo romanzo di una delle più apprezzate autrici italiane di romance, tra passioni, avventure e un intrigate periodo storico. Sul sito dell'autrice è disponibile un finale alternativo a quello presentato nel libro: http://paolapicasso.altervista.org/Autrice.htm

Ambientazione: Inghilterra 1793 (perido georgiano)

Livello di sensualità: warm

 

 

 

Extra Passion 21 - Jess MICHAELS - Niente di proibito

Dopo ben sette Stagioni sprecate, Beatrice Albright ha perso la speranza di trovare il partitoideale. Ma in buona parte deve rimproverare se stessa: il suo comportamento sprezzante verso gli altri l'ha resa ben poco gradita. Quando però il marchese Gareth Berenger, dalla reputazione ancor più oscura e in cerca di moglie, torna in città, Beatrice vede in lui l'unica occasione per non rimanere zitella. Così gli propone di sposarla. Lui è affascinato e intrigato da tanta audacia, ma prima di accettare vuole assicurarsi che quella donna sia adeguata ai propri gusti sessuali, e le fa una controproposta scandalosa. Che Beatrice sa di non poter rifiutare... 

Nota.Nothing Denied - il titolo originale - è il volume conclusivo della trilogia dedicata alle sorelle Albright, preceduto da:

1.PIU' DI UN DESIDERIO (Nothing Forbidden)

2.SEDUZIONI PERICOLOSE (Something Reckless)

Romanzo erotico di una serie apprezzatissima, con un protagonista dominante, sospettato di aver ucciso la moglie dopo averla costretta a pratiche "intime" insolite, e un'eroina non proprio portata alla sottomissione. Gareth non ha assassinato la moglie, ma ha sicuramente gusti inconsueti in camera da letto, e desidera trovare una sposa adatta alle sue inclinazioni...

Ambientazione: Inghilterra, 1820 circa (periodo regency)

Livello di sensualità: burning

 

Extra Passion - Lisa Marie Rice - Mezzanotte è l'ora 

L'inquilino al quale la riservata Suzanne Barron ha affittato l'appartamento contiguo al proprio è un uomo estremamente sexy, ma intorno a lui si respira un'aria di pericolo. Ex Navy Seal, conosciuto nell'ambiente della Marina come "Midnight Man" per le sue missioni segrete ad alto rischio, John Huntington possiede un'agenzia di sicurezza e la spregiudicatezza è il suo pane. Fra loro la passione esplode travolgente già a poche ore dal primo incontro. La carica sensuale di quest'uomo è talmente potente e soverchiante da spingere Suzanne a tenerlo a distanza, salvo poi rivolgersi a lui quando scopre di essere in serio pericolo. Perché John è l'unico che può proteggerla. Ma chi la proteggerà da lui? 

Nota. La brava Lisa M. Rice esordisce nei romanzi Mondadori con la trilogia Midnight, impedibile per chi ama storie che sappiano coniugare abilmente introspezione psicologica ed emozionanti scene erotiche mai volgari, il tutto arricchito con un pizzico di suspense. Midnight Man è il primo volume a cui fanno seguito:

2.Midnight Run

3.Midnight Angel

Ambientazione: Stati Uniti, oggi

Livello di sensualità: burning

 

Passione 73 - Julie Ann LONG - Come nessun altro

Un solo bacio può eclissare il mondo intero

Un terribile scandalo ha costretto Cynthia Brightly a lasciare frettolosamente Londra e a tornare a Pennyroyal Green. Ora deve approfittare del ricevimento dei Redmond per trovare un marito prima che le voci della sua disgrazia si diffondano per tutta l'Inghilterra. Ma, per sua sfortuna, Miles Redmond ne è già al corrente. Tempo prima Cynthia lo aveva respinto e ora lui ha intenzione di prendersi una piccola rivincita. Così le propone un patto: manterrà il segreto e la aiuterà a trovare un marito fra i suoi ospiti, se in cambio lei gli darà un bacio. Che male può fare un bacio? Cynthia accetta, senza rendersi conto che anche una scintilla può bastare a far divampare di nuovo la passione... 

Nota. Con Like No Other Lover - il titolo originale - riprende, dopo una lunga attesa, la fortunata serie Pennyroyal Green. Qui abbiamo un'eroina bella e vulnerabile in una situazione disperata e un protagonista che ha dedicato gran parte del suo tempo alla ricerca scientifica, ma che non ha mai dimenticato la sua attrazione per la donna che lo ha respinto. Secondo molte recensioni, una storia appassionante, ma anche piena di umorismo.

Ambientazione: Inghilterra, 1820 circa (periodo regency)

Livello di sensualità: hot

 

Passione 74 - Adele ASHWORTH - Mia dolce Caroline

Lady Caroline Grayson è convinta che nel suo futuro non ci sia posto per il matrimonio, e ciò non la disturba affatto. Il suo unico desiderio è studiare botanica in una prestigiosa università americana. Brent Ravenscroft, conte di Weymerth, ha rischiato la vita al servizio della Corona e ora, da poco tornato in Inghilterra, non ha intenzione di prendere moglie. Ma nessuno dei due ha tenuto in conto il padre di Caroline, che pur di vederla sposata è pronto a ricattare un conte. Così Caroline e Brent, legati da un matrimonio di convenienza, iniziano una nuova vita, determinati a ignorarsi e convinti di poter resistere al richiamo dell'amore e ai piaceri del talamo nuziale. O almeno, così credono... 

Nota. My Darling Caroline - il titolo originale - è il romanzo d'esordio di quest'autrice. Non facciamoci ingannare da una trama a prima vista poco originale: i due protagonisti sono delineati superbamente e la trama è forte e ricca di tensione sessuale, e presenta un'abile introspezione psicologica. Caroline è una donna fuori dal comune, cresciuta in una società in cui gli studi scientifici sono dominio maschile, ma non vuole rinunciare ai propri sogni. Il marito-per-forza Brent è un uomo misterioso, che la tratta con rispetto, si sente attratto da lei ma le nasconde delle cose...

Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper); Romance Reader Five Hearts; Premio RITA nel 1998 come Miglior Romanzo d'Esordio (Best First Book).

Ambientazione: Inghilterra 1815 (periodo regency)

Livello di sensualità: hot

 

Emozioni 7 - Loretta CHASE - L'ultimo libertino

Vere Mallory, duca di Ainswood, il più grande libertino d'Inghilterra, ha dissipato la giovinezza fra alcol e belle donne in una spirale che sembra condurlo al baratro. Finché un giorno due occhi di ghiaccio trafiggono i suoi: sono quelli della bellissima Lydia Grenville, indomita giornalista che si è messa al servizio dei più bisognosi, donne e bambini dei bassifondi. A Vere è sufficiente rubarle un bacio per percepire la passione che si cela in lei, in apparenza fredda e misteriosa. Ma Lydia non può permettersi di cedere alla seduzione di quell'uomo impossibile, fermamente intenzionato a vincere la dura corazza che si è costruita nel corso degli anni. Se solo riuscissero a superare i loro intimi turbamenti, potrebbero finalmente schiudere insieme la porta della felicità... 

Nota.The Last Hellion - il titolo originale - è il quarto e conclusivo volume della fortunatissima serie Scoundrels e, dunque, attesissimo seguito del libro culto IL LORD DELLA SEDUZIONE.

È preceduto da:

1.LA FIGLIA DEL LEONE (The Lions' Daughter)

2.PRIGIONIERI DEL DESIDERIO (Captives of the Night)

3.IL LORD DELLA SEDUZIONE (Lord of Scoundrels) 

Vere Mallory è un ribelle, arrogante, egoista e piantagrane. Lydia Grenville è una scrittrice e giornalista investigativa, impegnata a denunciare le miserevoli condizioni delle donne e dei bambini nella sua società. All'apparenza, non potrebbero essere più di versi. In realtà, dopo incantevoli confronti all'insegna di brillanti dialoghi e una palpabile attrazione che fa "crepitare l'aria attorno a loro", si riveleranno fatti l'uno per l'altra. Un romanzo insomma che, stando a molte recensioni, non dovrebbe deludere le aspettative.

Ambientazione: Inghilterra, 1829

Livello di sensualità: warm

Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper); Romance Reader Five Hearts.

Emozioni 8 - Jill SHALVIS - Più dolce di così...

Tara ha mille ragioni per non volersi fermare nella piccola cittadina costiera di Lucky Harbor, ma poiché la sua vita si è trasformata in un disastro, qualsiasi luogo che le permetta di fuggire dai sogni infranti e dalle rovine di un matrimonio fallito fa al caso suo. Dopotutto, aiutare le sorelle ad avviare la locanda ereditata dalla madre, da poco rinnovata e aperta al pubblico, è un ottimo modo per sentirsi utile e tentare di riconciliarsi con un'idea di famiglia. Peccato che, mentre Tara sta cercando nuove prospettive per il futuro, dal lontano passato spunti un certo marinaio dagli occhi verdi con il quale ha avuto una bollente relazione da adolescente, e tuttora animato da non meno focose intenzioni. Come se non bastasse, il suo ex consorte la raggiunge a Lucky Harbor deciso a riaverla. E se a tutto questo si aggiunge un segreto che inaspettatamente riemerge, per Tara si fa tutto oltremodo complicato... 

Nota. The Sweetest Thing - il titolo originale - è il secondo volume della corposa serie Lucky Harbor, ambientata nell'omonima cittadina costiera degli Stati Uniti, e così composta:

1.SEMPLICE AMORE (Simply Irresistible)

2.PIU' DOLCE DI COSI' (The Sweetest Thing)

3.HEAD OVER HEELS - inedito in Italia

4.Lucky in Love - inedito in Italia

5.At Last - inedito in Italia

6.Forever and a Day - inedito in Italia

7.It Had To Be You - inedito in Italia

8.Always On My Mind - inedito in Italia

Romanzo ricco di humor e sensualità, ma anche di introspezione psicologica, che ha ricevuto ottime recensioni all'estero quanto il precedente. Per chi ama le storie ricche di tensione sessuale ambientate in piccole e accoglienti cittadine, imperdibile.

Ambientazione: Stati Uniti, oggi.

Livello di sensualità: warm

 

Uscite de I Romanzi - novembre 2012

ROMANZI CLASSIC

1023 - Mary BALOGH - Un amore inaspettato (The Famous Heroine)

1024 - Miriam FORMENTI - Il destino in una stella

1025 - Kinley MacGregor - Amare uno scozzese (Taming the Scotsman) 

ROMANZI DARK PASSION

33 - Jacquelyn FRANK - Il sogno di Noah / seconda parte (Noah)

34 - Lisa CACH - Tenere tenebre (Dream of Me) 

ROMANZI PASSIONE

75 - Loretta CHASE - Non tentarmi (Don't Tempt Me)

76 - Lisa KLEYPAS - Al calar della sera (Tempt Me at Twilight) 

ROMANZI ORO

119 - Jill BARNETT - Una donna di ghiaccio (Wicked)

120 - Stephanie LAURENS - Un velo sul cuore (A Secret Love) 

ROMANZI ORO SUPER

6 - Julia QUINN - Le vie dell'amore (Il duca ed io, Il visconte che mi amava, La proposta di un gentiluomo)

 

 

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30/09/2012
da Lilith

Ecco l’immagine vincitrice che diverrà l’header dell'autunno 2012:

                                                                Red Leaves

                                                                                                                                                                   

 

1.Red Leaves 165 voti

2.Golden Kiss 17 voti

3.Angel 157 voti

4.Vento di passioni 7 voti

5.Jane Eyre 24 voti

6.Barefoot in the Park voti 36

Voti totali 406

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28/09/2012
da Lilith

Patrizia Violi sarà a Matera domani sabato 29 settembre  alle ore  18:30  nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi per partecipare a:
Destini affamati e lavori precari: gli affari, l'amore e la serendipity
Paola Calvetti, autrice di "Olivia", Mondadori
Patrizia Violi, autrice di "Affari d'amore", Baldini&Castoldi
Interviene Manuela Taratufolo, Segretario Generale CGIL Matera
Modera: Cinzia Leone, giornalista e scrittrice

 

Con il mestiere di giornalista ho imparato a buttare giù un articolo po’ dovunque: anche in un open-space una, una stanza piena di colleghi che parlano e telefonano. Ma quando devo scrivere un romanzo è diverso, devo chiudermi nel mio bozzolo, essere sola e in silenzio. Così, a casa, mi rifugio nel mio studio, una stanza piccola con una grande finestra che si affaccia sul balcone. Solo nella calma di questo isolamente riesco a concentrarmi e lasciare la mia mente spaziare per creare e inventare una vita ai miei personaggi. In questi momenti c’è un luogo che mi ritorna in mente, che visualizzo e mi ispira: Londra. Da quando, da studentessa, sono andata per la prima volta in questa città, me ne sono innamorata. Ho continuato a tornarci e terminata l’università sono andata a vivere lì. Faticando a pagare le bollette e ad arrivare alla fine del mese, ma con tanto entusiasmo, ho cominciato a lavorare come giornalista, per alcune riviste italiane. Poi, dopo alcuni anni sono venuta a vivere a Milano ma Londra è sempre nel mio cuore e infatti l’ho raccontata nei miei romanzi: in Love.com e anche in Affari d’amore.

Non parlo della Londra caotica, quella del west-end dei luoghi turistici, amo soprattutto le parti più tranquille, più nascoste della capitale inglese. I giardini, le stradine, l’architettura conservatrice, anche quella delle case più modeste. Poi, vivendo a Londra, tanti anni fa, mi è capitata un avventura speciale. Un incontro che considero profetico. Il mio giornale mi aveva chiesto di intervistare Barbara Cartland, la regina del romance: dovevo andare a trovarla nella sua residenza di campagna nello Hertsfordshire, a un’ora circa da Londra. Ero felicissima. Mi sono messa d’impegno per riuscire a strappare un’intervista. Dopo varie trattative con la sua segretaria, la scrittrice era molto anziana, non dovevo stancarla e quindi non mi concedeva più di un’ora di colloquio, sono riuscita ad avere l’agognato appuntamento. Sono arrivata alla villa della scrittrice emozionatissima. Era una grande casa antica circondata da un immenso parco, all’interno l’arredamento era molto ricco e curato, tutto declinato sulle diverse gradazioni del rosa. La scrittrice, ormai novantenne, mi aspettava seduta sul divano nel salone. Ero molto intimidita. Lei mi sorrideva e l’idea che fossi italiana la divertiva. Per rompere il ghiaccio e mettermi a mio agio, mi disse subito di amare molto il nostro Paese. Poi mi offrì il tè e cominciai l’intervista. Andò tutto molto bene, così bene che alla fine Barbara Cartland, forse commossa dalla mia gioventù e inesperienza, mi fece un regalo inaspettato. Mi donò un ciondolo di una foglia della quercia centenaria che aveva nel suo giardino, che mi disse fosse stata piantata addirittura ai tempi di Elisabetta I. Queste foglie, seccate e bagnate d’oro, erano particolari: “Se la tieni sempre al collo può esaudire i tuoi desideri”, mi spiegò. La ringraziai commossa pensando che fosse una persona eccezionalmente gentile e generosa.

Sulla magia avevo qualche perplessità, ma tornata a casa comprai una catenina d’oro per poter indossare la foglia. E devo dire che, nel tempo, ho dovuto ricredermi. Infatti qualche anno più tardi volevo avere un bambino e non riuscivo a rimanere incinta. Anche se di solito sono una persona molto razionale, vergognandomi un po’, ho chiesto aiuto alla foglia: un anno e mezzo dopo è nata mia figlia. Poi è passato altro tempo e il mio sogno è diventato quello di pubblicare un romanzo, anche qui ho cercato l’aiuto della foglia e il mio desiderio è stato esaudito!

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26/09/2012
da Marin

Una donna che proviene dal regno delle tenebre si ritrova immersa in una passione più profonda degli abissi... A diciotto anni, Corinne Bishop era una bellissima, focosa ragazza, circondata dagli agi della sua famiglia adottiva. Ma il suo mondo è cambiato in un attimo quando è stata rapita dal malvagio vampiro Dragos. Dopo anni di prigionia e tormenti, Corinne è tratta in salvo dai vampiri dell’Ordine. Privata della sua innocenza, Corinne ha perso la speranza, e ora l’unica cosa che le importa è ritrovare il figlio che le è stato portato via ancora in fasce. Nel suo viaggio verso New Orleans, sulle tracce del luogotenente di Dragos, Corinne avrà al suo fianco un formidabile vampiro dagli occhi d’oro: Hunter. Un tempo il più letale degli assassini di Dragos, ora Hunter lavora per l’Ordine e si è ripromesso di far pagare allo spietato vampiro i suoi molteplici peccati. Unito a Corinne da un desiderio potente e incontenibile, Hunter dovrà decidere fin dove spingersi per mettere fine al regno di Dragos rischiando di distruggere il fragile cuore di Corinne e l’inesauribile passione che prova per lei...

 

Nel mio girovagare tra i libri, sono “arrivata “ tardi ai vampiri. Quando circa un anno e mezzo fa il mio carabiniere preferito mi ha portato a casa uno di questi romanzi e me lo ha messo sulla scrivania , l’ho guardato male e gli ho chiesto : E se poi ho gli incubi e un vampiro arriva davvero?” E da bravo figliolo lui mi ha risposto: “ Sono carabiniere e ho la pistola”.

A parte gli scherzi…non è da molto che leggo questi libri perché il mio primo approccio con questo tipo di scrittura non mi aveva entusiasmato tanto e avevo lasciato perdere, forse un po’ troppo frettolosamente. Ho recuperato tutto il tempo perso nel giro di qualche mese…cercando nei mercatini dell’usato, stressando la libreria per avere copie ormai messe in disparte, girando blog e siti amatoriali, sono riuscita però a prendere tutte le saghe possibili e immaginabili, facendo poi una scelta su quelle che mi piacevano di più.

 Una di queste serie è Midnigtht Breed, La Stirpe di Mezzanotte di Lara Adrian.

Il libro che è uscito il 30 agosto è il nono della serie e, a mio parere, uno dei più belli della serie che ho letto.

La Stirpe di Mezzanotte racconta la storia e le vicissitudini di un gruppo di vampiri nella città americana di Boston. Sono i discendenti degli Antichi, otto conquistatori alieni votati alla guerra provenienti da un pianeta scuro e distante e caduti su una Terra inospitale e primitiva. Per sopravvivere si erano nutriti del sangue degli umani, decimando interi popoli con la loro fame e brutalità. . Il nostro mondo era per loro territorio di caccia e di conquista, violentavano le donne umane, uccidevano e distruggevano tutto ciò che era di intralcio al loro cammino, scatenando conflitti e distruzioni in tutto il pianeta.   Per via di un deterioramento genetico questi brutali guerrieri alieni erano unicamente  maschi e senza le donne umane a portare in grembo i loro figli si sarebbero estinti in poco tempo. Durante  questi stupri di massa, in pochi casi  si erano uniti con successo a femmine umane, le prime Compagne della Stirpe, che avevano procreato una nuova generazione di questa razza vampirica.  Le Compagne della Stirpe erano delle umane dotate di sangue e DNA unico,  le cui proprietà rappresentavano un perfetto complemento a quello della specie degli alieni. Come segno di riconoscimento avevano un marchio da qualche parte del corpo: una piccola voglia dalla forma di una lacrima che cadeva nell'incavo di una luna crescente.

 Per colpa della brutalità degli Antichi, la la razza dei vampiri fu  perseguitata e cacciata dagli umani nel corso della storia e alla fine otto dei maschi più letali e feroci  discendenti della Stirpe  si radunarono e uccisero  gli ultimi  Antichi rimasti e l'esercito dei Ribelli che li serviva.  Gli Antichi, oltre ai grandi poteri che avevano trasferito alla loro discendenza ,avevano trasmesso loro anche tremende debolezze. La peggiore era la sete, l'esigenza primaria di sangue, la Brama di sangue.
 Solo il lato "umano" della Stirpe ereditato dalle loro madri mortali manteneva la loro razza civilizzata e fedele ad un certo tipo di ordine e di rigore. Eppure alcuni membri della Stirpe non riuscivano a resistere alla loro parte selvaggia e diventavano Ribelli, assassini sanguinari e senza regole morali che uccidevano continuamente senza nessuna remora.  Per cercare di difendere la propria razza e tenere segreta la loro esistenza agli occhi del mondo proteggendo gli inconsapevoli umani  dai Ribelli e dai loro seguaci, alcuni vampiri della prima generazione fondarono l'Ordine. Il capo indiscusso di questo piccolo esercito, discendente diretto di un Antico era  Lucan, il vampiro Gen Uno che abbiamo conosciuto nel primo libro della serie : Il Bacio di Mezzanotte. Abbiamo letto la sua storia , conosciuto gli altri membri dell'Ordine, ci siamo gustati l'incontro con Gabrielle, la sua Compagna della Stirpe.
E ogni libro ci ha fatto conoscere e amare anche tutti gli altri guerrieri e le compagne che il destino ha messo sulla loro strada : Dante e Tess, Tegan e Elise, Rio e Dylan, Nikolay e Renata, Andreas e Claire, Kade e Alessandra, Brock e Jenna. Abbiamo scoperto nei vari capitoli che hanno composto fiono ad adesso questa bellissima saga, che il fratello di Lucan, Marek,  creduto morto, in realtà era diventato un Ribelle e tramava alle spalle del fratello e dell'Ordine; che un Antico alieno era stato tenuto in vita e che veniva usato per l'accoppiamento con delle Compagne della Stirpe al fine di generare un esercito di Gen Uno di Dragos, un vampiro con smanie di potere che ambisce a conquistare il mondo....insomma tante avventure e tante storie d'amore una più bella e appassionata dell'altra che si svolgono ora a Boston, ora in Alaska o in Germania.

.

Nel Bacio Immortale si racconta la storia di Hunter e di Corinne. Li abbiamo gia conosciuti entrambi nei libri precedenti: Hunter è il Gen Uno che è riuscito a fuggire dal giogo di Dragos dopo aver visto negli occhi di Mira dei particolari della sua vita futura e si è unito all'Ordine  per combattere il malvagio e crudele vampiro che sta seminando terrore e morte tra gli umani e i vampiri. Corinne invece è una Compagna della Stirpe liberata dai Guerrieri dell'Ordine da una prigione/laboratorio di Dragos, dopo aver subito per anni torture e abusi terribili che le hanno segnato profondamente l'anima e il corpo.

 Corinne, malgrado le grandissime sofferenze, è riuscita a resistere ai lunghi anni di prigionia perchè ha in mente solo due cose : tornare a casa dalla sua famiglia e ritrovare suo figlio...quel figlio, nato dalla violenza dello stupro e portatole via appena nato. 

Dopo essere stata liberata e aver passato un breve periodo nella sede dell'ordine, torna a casa dalla sua famiglia adottiva e sarà accompagnata in questo viaggio proprio da Hunter. E li, Corinne scoprirà l'orribile verità e il tradimento della sua famiglia che l'ha portata dentro all'abisso di dolore e sofferenze indicibili per tutti quegli anni. Hunter deve portarla via perchè capisce che la donna è ancora in pericolo. Devono scappare e rifugiarsi in un rifugio oscuro dove Corinne rivelerà a Hunter che ha un figlio e che vuole ritrovarlo. Il Gen Uno sa benissimo, essendo stato uno di loro, che il ragazzino è stato allevato e istruito  per diventare una macchina assassina fredda e letale, sa anche che molto probabilmente si rivolterà contro la madre, ma si mette al suo fianco per aiutarla nella sua ricerca e per proteggerla da chi ancora la sta cercando.  E se ne innamora.

Hunter non riesce a capire bene cosa sente per Corinne, tutto è talmente nuovo e misterioso per lui che non ha mai conosciuto tenerezza, amore , umanità, sessualità. Si, il grosso, micidiale, letale, amorale assassino  Hunter non è mai stato con una donna...nella sua vita ha respirato solo odio e malvagità, ha seminato terrore e morte e fa fatica a capire che quello struggimento che sente al cuore, quella tenerezza che prova ogni volta che guarda Corinne, quella passione che il suo corpo prepotentemente vuole dare alla donna, è amore. Queste due anime così ferite e tormentate, private per tanti anni della libertà, dei sentimenti e delle emozioni, si comprederanno e si ameranno e proprio nel loro amore troveranno la forza e la gioia di vivere e di avere un futuro.

Un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo in questo libro è stato il fatto che l'autrice  oltre alla storia di Hunter e Corinne ha raccontato contemporaneamente anche le storie che coinvolgono il resto dei membri dell'Ordine, vecchi e nuovi: Chase, Gideon e la sua compagna Savannah, Mira....e nuovi come il Gen Uno Lazaro e suo nipote Kellan. Assisteremo alla nascita del bimbo di Dante e Tess!  Una coralità, un insieme di trame  intrecciate sapientemente che riescono a rendere meno pesante la violenza e la triste storia di Corinne  anche se non la nascondono o la edulcorano in nessun modo. Ci sono momenti mozzafiato di pericolo, di tradimento di sacrificio e amore...amore per un amico, per un figlio, per una donna, per un ideale.

 

 

E adesso non vedo l'ora di leggere il prossimo libro dedicato a Sterling  Chase, il cupo e tormentato vampiro che sta cedendo alla Brama di Sangue e che in preda alla follia e alla rabbia si è allontanato dall'Ordine, ma che  aiuterà i suoi compagni nel finale di questo libro anche a costo di mettere in pericolo la sua vita.

 

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24/09/2012
da Bluefly

 GRANDI ROMANZI STORICI 

n.844 IL POTERE DELLA SEDUZIONE (Pleasurably Undone) di CHRISTINE MERRILL, MICHELLE WILLINGHAM, LOUISE ALLEN, TERRI BRISBIN, DIANE GASTON  

Un valoroso ufficiale, un rude vichingo, un bandito gentiluomo, un nobile cavaliere e un reduce delle guerre napoleoniche. Cinque uomini che, pur appartenendo a epoche diverse, hanno in comune il desiderio di apparire diversi da ciò che sono in realtà. Ma la bellezza, l'audacia, la passione e la dolcezza delle donne che incontrano sul loro cammino scuote nel profondo ogni loro convinzione, spingendoli ad ammettere le proprie debolezze e ad abbandonarsi completamente all'unica cosa che conti davvero: l'amore.

Cinque grandi autrici di fama internazionale per un'indimenticabile antologia il cui filo conduttore è la seduzione.

Sedurre uno sconosciuto di C. Merrill

La schiava del vichingo di M. Willingham

Sedotta da un bandito di L. Allen

Una notte di piacere di T. Brisbin

Dietro la maschera di D. Gaston 

Nota. Un'antologia con i racconti di cinque autrici diverse, in cui troviamo:

1.SEDURRE UNO SCONOSCIUTO (Seducing a Stranger) di Christine Merrill. A suo ritorno, Luogotenente Tom Godfrey trova una giovane e bellissima vedova in una casa di malaffare. La donna, Victoria Paget, convinta che sia da imputare a lui la morte del marito, medita vendetta, ma invece...

2.LA SCHIAVA DEL VICHINGO (The Viking's Forbidden Love-Slave) di Michelle Willingham. Aisling Ó Brannon è destinata a scaldare il letto del re, ma il valoroso guerriero Tharand, che l'ha catturata, si sente inesorabilmente attratto da lei, e si trova a decidere se restare fedele al sovrano, oppure cedere alla passione...

3.SEDOTTA DA UN BANDITO (Disrobed and Dishonored) di Louise Allen. Promessa a un uomo spregevole, che valuta come cosa più importante la verginità, e decisa a trovare il modo di rompere il fidanzamento, che suo padre vuole a tutti i costi, Sarah Tatton sceglie di farsi iniziare all'arte della seduzione da Jonathan Kirkland, un bandito che un giorno le ruba un bacio...

4. UNA NOTTE DI PIACERE (A Night of her Pleasure) di Terri Brisbin. Britannia 1066, Lord Simon e Lady Elise vengono uniti in un matrimonio combinato e devono affrontare la prima notte di nozze, che riserverà delle sorprese...

5.DIETRO LA MASCHERA (The Unlacing of Miss Leigh) di Diane Gaston. Il capitano Graham Veall, rimasto sfigurato, vive un'esistenza di solitudine e reclusione. Così, pubblica un annuncio per cercare compagnia femminile e a rispondere sarà una donna molto speciale...

Livello di sensualità: warm

 

n.845 IL PROFUMO DELL'ERICA (A Dark and Brooding Gentleman) di MARGARET MCPHEE 

Scozia/Inghilterra, 1810 - Tormentato dai sensi di colpa, Sebastian Hunter rinuncia alla vita dissoluta della capitale e si ritira nella solitudine della tetra Blackloch Hall, circondata dalla selvaggia brughiera scozzese. Finché Phoebe Allardyce, l'incantevole dama di compagnia della madre, non porta un raggio di luce nell'oscurità che avvolge la sua anima. Eppure, benché l'attrazione fra di loro divampi ardente e immediata, Phoebe sembra decisa a non cedere alla passione. Così, quando intuisce che anche lei nasconde un segreto inconfessabile, Sebastian decide di sorvegliarla molto da vicino...

Nota. Secondo romanzo della serie GENTLEMEN OF DISREPUTE, Così composta:

1.L'AMANTE DEL DUCA (Unmasking the Duke's mistress)

2.IL PROFUMO DELL'ERICA (A Dark and Brooding Gentleman)

3.His Mask of Retribution - inedito in Italia

4.How to Tempt a Viscount - inedito in Italia

Chi ama gli eroi dark con altrettanto oscuri segreti, ed eroine forti che non si perdono d'animo, in stile Jane Eyre, probabilmente apprezzerà questo romanzo che, stando alle recensioni, ben miscela attrazione fatale, segreti di famiglia e un permanente senso di mistero che fa arrivare alla fine del libro tutto d'un fiato. Ci crediamo? Lo giudicheremo a fine lettura.

Livello di sensualità: warm

 

n.846 LA SIGNORA DEL CASTELLO (In the Laird's Bed) di JOANNE ROCK 

Scozia, 1070 - Quando Duncan di Culcanon si presenta al castello di Domhnaill e chiede ospitalità per la notte, Lady Cristiana è tentata di rifiutare nonostante la terribile tempesta che infuria fuori dalle mura. Non può dimenticare che un tempo lei e quel valoroso cavaliere erano promessi sposi, finché un torto irreparabile ha scavato un solco incolmabile tra le loro due famiglie. Non potendo sottrarsi ai doveri di castellana, Cristiana si ritrova suo malgrado a dover fare i conti con la presenza ingombrante dell'uomo che nonostante tutto non ha mai dimenticato. Ma non ha intenzione di permettere alla passione di offuscare la sua capacità di giudizio... anche se Duncan sfodera tutto il proprio fascino per riconquistarla.

Nota.Duncan di Culcanon non è in cerca di una donna, ma di un tesoro vikingo. Lady Cristiana nasconde un segreto che lui non deve assolutamente scoprire, ma non può negargli asilo, pur non sapendo il vero motivo della sua presenza al castello. Ben presto Duncan si rende conto che la sua attrazione per la giovane donna è tornata più forte che mai, ma Cristiana ha le sue buone ragioni per non cedere ai suoi tentativi di seduzione. Apprezzata autrice di romance medievali, la Rock intesse una trama in cui l'intrigo aggiunge sale alla storia, senza guastare l'attenzione per la psicologia e il mutare dei sentimenti dei protagonisti.

Livello di sensualità: warm

 

n.847 SCANDALOSA CONTESSA (His Compromise Countess) di DEBORAH HALE

Londra, 1817 - Quando la bella e civettuola moglie scandalizza gli ospiti di Almack's che la sorprendono fra le braccia del suo acerrimo nemico, Bennett Maitland, Conte di Sterling, decide di porre fine a un matrimonio già in crisi da tempo. Le impone dunque di ritirarsi in una vecchia tenuta di famiglia nelle isole Scilly, dove tuttavia rimane bloccato insieme a lei e al loro figlioletto. Ma Caroline, che non ha mai smesso di amare il marito, rifiuta di darsi per vinta, e malgrado il suo atteggiamento freddo e distante decide di riaccendere in lui l'ardente passione di un tempo. Riuscirà a fargli dimenticare lo scandalo e a convincerlo di essere stata solo una vittima delle circostanze?

Nota. Un romanzo in cui i due protagonisti, sposatisi senza conoscersi realmente, imparano insieme a superare pregiudizi e timori e, soprattutto, a dialogare, trasformando la semplice attrazione in vero sentimento.

Livello di sensualità: warm

 

 

 

 

I GRANDI STORICI SEDUCTION 

 

n.9 L'ANGELO DEL PECCATO (The Gamekeeper's Lady) di ANN LETHBRIDGE

Inghilterra, 1816/1819 - Dopo un terribile scandalo che ha sconvolto la sua vita, Lord Robert Mountford si è ritirato nella tenuta di Wynchwood, nel Kent, dove finge di essere il guardiacaccia. Poi incontra per caso Frederica Bracewell, e quella giovane così diversa dalle raffinate fanciulle del ton sembra avere su di lui l'effetto di un sortilegio: fissando il suo viso d'angelo, infatti, a Robert è venuta voglia di posare le labbra sulla morbida bocca imbronciata e di sciogliere i suoi capelli per farne l'unico vestito con cui coprire quel corpo voluttuoso. I giorni passano, ma pensieri erotici continuano a turbarlo e così, quando si rivedono e lei gli propone di fare da modello per un disegno, mille idee peccaminose gli invadono subito la mente...

Nota. Primo romanzo della serie RAKE'S IN DISGRACE, a cui fa seguito:

2. More Than a Mistress - inedito in Italia

Primo dei due romanzi dedicati ai gemelli Mountford in cui, stando a diverse recensioni, i protagonisti sono abilmente descritti, in una storia coinvolgente e ben sviluppata. Un uomo disonorato e allontanato dalla famiglia, una giovane donna che con lui, per la prima volta, si sente amata e apprezzata, ma a cui crede di dover rinunciare perché...

Livello di sensualità: hot

n.10 INNOCENZA PERDUTA (Seduced by The Scoundrel) di LOUISE ALLEN

Inghilterra, 1809 - Scampata al naufragio della nave su cui era imbarcata, Averil Heydon si ritrova in una situazione a dir poco compromettente. Oltre a essere bloccata su un'isola sperduta con un gruppo di uomini, infatti, è il loro tenebroso capitano, Luke, a prendersi personalmente cura di lei. E il bizzarro rapporto fatto di desiderio e senso del dovere che si instaura tra loro li trascina a poco a poco in una rovente spirale di passione. Ma nonostante il fascino magnetico che quell'uomo dalla voce sensuale e dal fisico scultoreo esercita su di lei, Averil sa di dover resistere con tutte le proprie forze alle erotiche sensazioni che Luke le scatena dentro. Anche se accettare una vita senza passione le appare sempre più come una condanna insopportabile...

Nota. Secondo romanzo della miniserie PERICOLO E SEDUZIONE (Danger and Desire), così composta:

1.PELLE DI SETA (Ravished by The Rake)

2.INNOCENZA PERDUTA (Seduced by The Scoundrel)

3.Married to a Stranger - inedito in Italia

Un protagonista "misterioso, sexy e pericoloso" nel suo viaggio per la redenzione, e un'eroina che invece imparerà ad essere forte e indipendente nell'animo e nella mente.

Livello di sensualità: hot

 

HARMONY ROMANCE

 

n.109 IL PROFUMO DEI SOGNI (Return to Willow Lake) di SUSAN WIGGS

A volte, nonostante una vita praticamente perfetta, si è portati a compiere delle scelte che ci allontanano dai nostri obiettivi. Ma l'amore è una forza incondizionata, che ci muove e ci sospinge senza indugi. È proprio quello che accade a Sonnet Romano, che con una carriera ideale, un fidanzato perfetto e una prestigiosa promozione ad attenderla rinuncia a tutto per tornare da sua madre ad Avalon non appena scopre che la donna sta portando avanti una gravidanza a rischio. Tornare, però, significa fare i conti con il passato e persino accettare un lavoro che la porta a stretto contatto con Zach Alger, il più grande errore della sua vita. O forse no?

Nota. Una delle più apprezzate scrittrici di romance sia storici che contemporanei torna con un nuovo capitolo della lunga serie AVALON (Lakeshore Chronicles), così composta:

1.QUELL'ESTATE AL LAGO (Summer at Willow Lake)

2.IL LUNGO INVERNO (The Winter Lodge)

3.LA LOCANDA SUL LAGO (Dockside)

4.NEVE SUL LAGO (Snowfall At Willow Lake)

5.LA PARTITA DELLA VITA (Fireside)

6.MUSICA NEL CUORE (Lakeshore Christmas)

7.LE RADICI DELL'AMORE (The Summer Hideaway)

8.LA FELICITà IN POCHI SCATTI (Marrying Daisy Bellamy)

9.IL PROFUMO DEI SOGNI (Return to Willow Lake)

Livello di sensualità: warm 

 

n.110 TRA I BOSCHI DI VIRGIN RIVER (Moonlight Road) di ROBYN CARR

La vita a Virgin River scorre quasi in un'altra dimensione, avvolta nell'abbraccio protettivo dei boschi che la circondano. Il luogo ideale per trovare rifugio e rigenerarsi. Aiden Riordan ha deciso di cambiare vita, così ha lasciato il proprio incarico di medico della Marina e ora si sta godendo un meritato riposo tra i monti di Virgin River. È proprio nell'incanto dei boschi che incontra Erin Foley, anche lei vacanziera ma non troppo incline a socializzare. Ma Aiden non si dà per vinto, finché non riesce a strapparle un bacio. Non sa, però, che il passato sta tornando a tormentarlo sotto le spoglie della sua folle ex moglie. Folle a dir poco! È infatti pronta a tutto pur di ostacolare i suoi nuovi progetti di felicità. Ma a Virgin River c'è posto solo per l'amore.

Nota. Una delle serie più lunghe e più amate dalle lettrici di romance per la sua ambientazione suggestiva, il calore e l'atmosfera che l'autrice ha saputo infondere in ogni romanzo.

1.LA STRADA PE RVIRGIN RIVER (Virgin River)

2.INNAMORARSI A VIRGIN RIVER (Shelter Mountain)

3.I PONTI DI VIRGIN RIVER (Whispering Rock)

4.LE STAGIONI DI RIVER CHRISTMAS (A Virgin River Christmas)

5.RITROVARSI A VIRGIN RIVER (Second Chance Pass)

6.SOGNARE A VIRGIN RIVER (Temptation Ridge)

7.DESTINAZIONE VIRGIN RIVER (Paradise Valley)

8.LE CAMPANE DI VIRGIN RIVER (Forbidden Falls)

9.NOVITA' A VIRGIN RIVER (Angel's Peak)

10.TRA I BOSCHI DI VIRGIN RIVER (Moonlight Road)

11.Sheltering Hearts - inedito in italiano

12.Midnight Kiss - inedito in italiano

13.Promise Kenyon - inedito in Italiano

14.Wild Man Creek - inedito in Italiano

15.Harvest Moon - inedito in Italiano

16.Bring Me Home For Christmas - inedito in Italiano

17.Hidden Summit - inedito in italiano

18.Redwoos Bend - inedito in Italiano

19.Sunrise Point - inedito in Italiano

20.My Kind of Christmas - inedito in Italiano

Livello di sensualità: warm 

 

BLUENOCTURNE

 

n.73 OLTRE LA NOTTE (Twilight Fulfilled) di MAGGIE SHAYNE

Utanapishtim, il primo degli Immortali, ha pagato un prezzo altissimo per aver creato i vampiri. E da quando James Willem Poe lo ha risvegliato dalla morte vivente a cui era stato condannato ha un solo obiettivo in mente: ripulire il mondo dalla razza che lui stesso ha generato. L'unica che può fermarlo è Brigit la gemella di James, la sola a possedere poteri di distruzione simili ai suoi. Ma quando si ritrovano faccia a faccia, guerrieri invincibili e ugualmente determinati, la passione che esplode tra loro li pone di fronte a una verità sorprendente, che sovverte ogni loro convinzione. E a una battaglia che sembra destinata a distruggerli entrambi.

Nota. Secondo e conclusivo romanzo della miniserie CHILDREN OF TWILIGHT, collegata alla ben più lunga serie "vampirica" WINGS OF THE NIGHT. Preceduto da PROMESSE NELLA NOTTE (Twilight Prophecy), sposa umorismo, sensualità e intrighi che non mancheranno di soddisfare le fan di questa prolifica autrice.

Livello di sensualità: warm 

 

 

 

n.74 OSCURA TENTAZIONE (Lord of the Wolfyn e Lord of the Abyss) di JESSICA ANDERSEN e NALINI SINGH

Per salvarli da un oscuro stregone che li vuole morti, il re e la regina di Elden nascondono i quattro figli negli angoli più remoti del regno. Solo un segnatempo magico collega gli eredi alla Casa Reale, e ora il tempo per riconquistare ciò che è loro per diritto di nascita sta per scadere...

Catapultato nel regno dei Wolfyn, Dyan ha aspettato per vent'anni la donna che gli avrebbe permesso di tornare a Elden. Ma Reda, l'umana che potrebbe ricondurlo a casa, sembra restia ad aiutarlo malgrado l'attrazione che divampa tra loro. E a lui non resta che sfoderare tutto il proprio fascino per convincerla. Nel frattempo il più giovane degli eredi perduti, Micah, privato della memoria, è diventato il guardiano dell'Abisso. Solo Liliana conosce la vera identità di quel mostro bellissimo e senza cuore. Solo lei riesce a scorgere il principe di un tempo sotto l'orribile corazza che lo ricopre. È disperatamente innamorata di lui, ma per realizzare il proprio sogno deve prima aiutarlo a ricordare... Sperando che anche lui sappia vedere oltre le apparenze e si fidi di ciò che gli suggerisce il cuore.

NOTA. I due romanzi conclusivi della serie ROYAL HOUSE OF SHADOWS, che racconta le vicende dei quattro figli del re e della regina di Elden, scritta da autrici diverse. Per il suo racconto, Lord of the Wolfyn, Jessica Andersen si è ispirata alla fiaba di Cappuccetto Rosso, mentre Nalini Singh, per Lord of the Abyss, alla Bella e la Bestia, il tutto, naturalmente, in chiave paranormal romance. Alte le aspettative soprattutto per il romanzo della Singh, ma chissà che la Andersen, autrice inedita in Italia, non si riveli una piacevole scoperta...

Questo volume è preceduto da: 

1.SIGNORE DEI VAMPIRI (Lord of the Vampire), di Gena Showalter - pubblicato nel volume SEDUZIONE OSCURA, Bluenocturne n.71

2.SIGNORA DELLA FORESTA (Lord of Rage) di Jill Monroe - pubblicato nel volume SEDUZIONE OSCURA, Bluenocturne n.71

Livello di sensualità: hot

 

 

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23/09/2012
da Lilith

IN LISTA D'ATTESA AL CLUB 27 (27, or Death Makes an Artist) di Alexandra Salmela

Angie ha appena compiuto 27 anni. Ha un anno di tempo per combinare qualcosa di indimenticabile e poi trovare un modo originale di morire, come hanno fatto i suoi idoli: Kurt Cobain, Jim Morrison, Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix. Il 27 è un numero speciale, un confine magico che solo i falliti attraversano indenni e lei non ha nessuna intenzione di rientrare in questa categoria. La strada della rockstar l’ha già tentata senza successo quand’era una teenager e aveva messo su un gruppo con due cantanti indecenti e un triangolo come unico strumento. Ma la scena musicale evidentemente non era pronta per tutta quella carica punk. Per cui ha deciso: sarà la letteratura a salvarla dall’oblio. Scriverà un romanzo che la renderà immortale e consegnerà il suo nome ai posteri. Meglio però cambiare aria, lasciare la sua noiosa città e trasferirsi in Finlandia, dove potrà dedicarsi al suo capolavoro. Qui, la convivenza con una famiglia caotica e scombinata, composta di madre, padre, tre figli, una gatta nera e un maialino di peluche, regalerà prospettive inaspettate con cui la sua autentica natura di artista dovrà necessariamente fare i conti. Comunque vada, per Angie sarà un viaggio verso qualcosa di nuovo.

 

Alexandra Salmela è nata nel 1980 a Bratislava dove ha studiato scrittura teatrale, prima di laurearsi in Lingua e letteratura finlandese all’Università di Praga. Da tre anni vive a Tampere, in Finlandia. In lista d’attesa al Club 27 è il suo primo romanzo. Finalista del più importante premio letterario slovacco, l’Anasoft Litera, è entrato nel sestetto finale del Premio Finlandia e ha vinto il premio per l’opera prima del quotidiano più importante del Paese. Con 10 ristampe in pochi mesi, è diventato un vero bestseller, pubblicato in altri 7 Paesi.

 

 

IL LUOGO SEGRETO DELL'AMORE (Stone Creek) di Victoria Lustbader

Lily Spencer ha superato i quarant’anni e il suo matrimonio ha visto tempi migliori. Preso dal suo lavoro in un prestigioso studio legale di New York, Paul ha poco tempo per lei, che invece avrebbe bisogno della sua presenza più che mai. Perché nella sua vita manca qualcosa, e non è un vuoto semplice da colmare. Per tentare di rimettere insieme i pezzi, Lily decide di lasciare la città e trascorrere qualche mese nella loro splendida casa di campagna, una villa immersa nel verde a pochi chilometri dalla cittadina di Stone Creek.Danny, a Stone Creek, ci vive sin da quando era bambino e ha un laboratorio in cui restaura mobili e oggetti in legno. Ha da poco passato la trentina e la perdita della moglie gli ha inferto un duro colpo. Nella sua vita però c’è Caleb, che ha solo cinque anni e il diritto di crescere con un padre che si prenda cura di lui e non gli faccia mancare nulla.All’inizio è solo un incontro di sguardi tra gli scaffali di un supermercato. Sguardi curiosi, stupiti, imbarazzati. Perché sia per Lily che per Danny è passato molto tempo dall’ultima volta che hanno provato l’emozione che ora li coglie all’improvviso. Quando ciò che era solo una possibilità diventa necessità, entrambi scoprono quanto la vita sappia essere generosa nel concedere una seconda chance. Ma anche quali ombre ogni nuova felicità porti con sé.

Victoria Lustbader è nata e cresciuta a New York. Appassionata di materie scientifiche, si è iscritta alla facoltà di Biologia, per poi laurearsi in Letteratura inglese. Per anni ha lavorato come editor in alcune tra le più importanti case editrici americane e, dopo aver seguito la pubblicazione di centinaia di libri, ha deciso di scriverne uno lei stessa. Il luogo segreto dell’amore, il suo secondo romanzo, è stato accolto da un ottimo successo di pubblico e di critica.

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DRACO. L'OMBRA DELL'IMPERATORE di Massimiliano Colombo

355 d.C. Sono trascorsi quasi vent’anni dalla morte di Costantino il Grande, e la stabilità dell’Impero romano è sottoposta a una duplice minaccia: i barbari che premono ai confini, e le lotte intestine rese più aspre dai tentativi di molti generali di autoproclamarsi imperatori. Costanzo II, sul trono dell’Impero d’Oriente, ossessionato dalla paura di perdere il potere, ha istituito una rete di spie per intercettare ogni oppositore. È così che Victor, di origini franche, diventa l’ombra del giovane Giuliano, destinato a vestire la porpora e diventare il prossimo Cesare delle Gallie. Solitario e incurante del pericolo, intelligente e perspicace ma addestrato a eseguire gli ordini senza porsi domande, Victor è un esecutore, il braccio armato di menti che nel segreto delle stanze decidono il corso della storia. Formalmente incaricato del suo addestramento militare, affiancherà Giuliano in ogni sua mossa, per renderlo innocuo nei confronti delle ambizioni di Costanzo.Giuliano, però, è un uomo di studi, non un condottiero, un filosofo che crede ancora negli dei e non nel Cristo che li ha ormai soppiantati per legge. E Victor non è l’unico uomo nell’ombra. C’è qualcuno che osserva le sue mosse, e per proteggere se stesso e Giuliano sarà costretto ad abbandonare molte delle sue certezze e intraprendere una strada più insidiosa del previsto.Battaglie, sotterfugi, tradimenti, amicizie e amori fanno da sfondo al lento e inesorabile sgretolarsi di un impero, in un romanzo che sa cogliere la grandezza celata nella decadenza.

Massimiliano Colombo è nato a Bergamo nel 1966, vive a Como. Da anni coltiva la sua passione per gli eserciti del passato, la storia antica e il ricco e straordinario mondo delle ricostruzioni e dell’oggettistica militare, di cui è diventato cultore ed esperto partecipando a concorsi nazionali e internazionali e collaborando con varie riviste del settore. Draco. L’ombra dell’imperatore è il suo terzo romanzo dopo La legione degli immortali e Il vessillo di porpora.

 

 

 

IL CASTIGO (Shut your Eyes Tight) di John Verdon

Gli invitati sono tutti riuniti nel giardino della grande villa per brindare agli sposi: lui è uno psichiatra illustre e controverso, lei una giovane rampolla dell’alta società newyorchese. La sposa si fa attendere, come nelle migliori tradizioni. Ma quando il ritardo si fa imbarazzante, iniziano a cercarla. E la scoperta è macabra: la ragazza è in un cottage al limitare del bosco, decapitata con un machete.La concomitante scomparsa del giardiniere messicano fa subito ricadere i sospetti su di lui, ma le ricerche della polizia sono vane: l’uomo sembra essersi volatilizzato. Senza lasciare traccia. Né prove. Né movente plausibile.La pista seguita non convince la madre della vittima, che si rivolge a David Gurney, ex detective della Omicidi di New York. Da più di un anno ha abbandonato il distintivo, ma a quanto pare gli è impossibile godersi la pensione: ogni volta che un’indagine mette in crisi ogni logica, Gurney finisce per essere chiamato in causa. Solo lui sarà in grado di raccogliere la sfida di un killer così sfuggente da far dubitare della sua reale esistenza. Così geniale da riuscire a orchestrare nell’ombra un piano sadico e spietato. E pronto a colpire lo stesso Gurney, di cui conosce il punto più vulnerabile.

John Verdon prima di diventare scrittore è stato dirigente di varie agenzie pubblicitarie di Manhattan.Ora, come il detective nato dalla sua fantasia, vive nei boschi a nord di New York insieme alla moglie.Il thriller con cui ha esordito, L’enigmista, definito da «Il Sole 24 Ore» “un debutto da primo della classe”, è stato un bestseller in oltre venti paesi e un vero e proprio caso editoriale in Spagna, dove ha svettato per settimane in testa alle classifiche dei libri più venduti. Un grande successo.

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21/09/2012
da Panthy

Finalmente è tornata! Chi? Isabel Allende.
Non che fosse andata da qualche parte o avesse smesso di scrivere, ma negli ultimi anni i suoi scritti sembrava avessero perso fascino, trasporto. In verità questa sensazione le sue lettrici l’hanno avuta da quando la sua primogenita, Paula, è morta di porfiria. In seguito a ciò, i suoi libri sembravano più uno sfogo terapeutico che un romanzo.
In “Il quaderno di Maya” non solo ritroviamo il suo solito stile ma una vena nuova.
Maya è un’adolescente viziata e cresciuta in California con due nonni molto eccentrici, la sua Nini e il suo Popo. Sua madre è inesistente e suo padre, un pilota di aerei, è sempre in viaggio. La sua Nini è una cilena fuggita alla dittatura di Pinochet e il suo Popo è un astronomo afroamericano.
La sua vita si svolge tra le stravaganze della nonna molto legata alle tradizioni e credenze cilene ma contemporaneamente attivista contro le ingiustizie sociali e l’immensa cultura e passione per le stelle e i pianeti del nonno.
La vita di Maya precipita quando il suo amato Popo muore. Il grande dolore serrato nel petto la porteranno giù in un abisso fatto di alcol, ogni tipo di droghe, prostituzione, spaccio. Si metterà in seri guai con spacciatori e poliziotti di Las Vegas nonché agenti dell’ Fbi. Quando sembra che abbia perso ogni briciolo di dignità e voglia di vivere, la presenza che sente del suo Popo l’aiuterà a chiedere aiuto. La strada per tornare a vivere non sarà affatto facile: Maya dovrà imparare a conoscersi e maturare.
La provvidenziale nonna la catapulta su un volo per una delle sconosciute isole dell’arcipelago di Chiloé, nel sud del Cile dove vive un suo caro, vecchio amico. Invece di un ciclo di sedute psicanalitiche, la nonna le regala, quindi, un biglietto aereo e un quaderno dove Maya dovrà scrivere tutto ciò che ritiene opportuno. Questo semplice quaderno le permetterà di sciogliere i nodi del suo passato e immortalare il presente: nuove amicizie, l’amore, verità nascoste.
In questo romanzo non si ritrovano solo i tratti noti di Isabel ma una tematica nuova. Finora eravamo abituate a storie di grandi donne coraggiose che nonostante le molte sofferenze non perdono l’entusiasmo verso la vita e l’amore e che incontrano uomini che non si vergognano dei loro sentimenti e non rinunciano alla donna che amano.
Questo libro si tinge un po’ di nero e affronta tematiche non solo molto forti e attuali come alcol, droga, prostituzione ma viste e vissute da un’adolescente. Capisco che chi si aspetta una travolgente storia d’amore può rimanere delusa ma già solo per la carica emotiva che contiene ne vale la pena. E poi questo romanzo parla di più di una storia d’amore: tra due adolescenti, tra due persone mature, tra un nonno e sua nipote.

Se volete, però, o se ancora non li avete letti vi consiglio “D’amore e ombra” ( di cui hanno fatto anche un film), “Eva Luna” ma in realtà dovrei consigliarveli quasi tutti perché per me sono dei capolavori.
La capacità di scrivere di Isabel Allende ti teletrasporta immediatamente nel luogo dove si svolgono le scene del libro. Ti sembra di vivere con i personaggi le loro vicende, soffri con loro, gioisci con loro. Percepisci persino profumi e odori. Quando leggi un suo libro non ti rendi conto di quello che ti succede intorno perché solo il tuo corpo c’è, il resto è con lei.
Ora non mi resta che sperare che il prossimo 7 gennaio sia quello giusto. Perché? Isabel comincia a scrivere un nuovo romanzo sempre e solo il 7 gennaio, giorno in cui ha cominciato a scrivere il suo primo libro “La casa degli spiriti” pubblicato nel 1982 (in Italia nel 1983 da Feltrinelli).
Buona lettura, o meglio buon viaggio.   

 

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19/09/2012
da Marin

...continuiamo il nostro viaggio ....

Le società indiane erano culture di tipo orale, in cui si apprendeva dalla tradizione. La conoscenza si basava sulla relazione con il passato, sull’esperienza diretta e sul racconto narrato dagli altri membri della tribù o del clan. Nella cultura “bianca” la memoria era archiviata su carta e veniva consultata al bisogno, mentre nella cultura orale la memoria era patrimonio della collettività e tornava a rivivere a ogni nuovo racconto arricchendosi sempre di nuovi elementi a seconda dei cambiamenti che avvenivano in seno alla tribù.

Ecco perché la capacità oratoria era la qualità fondamentale di un capo indiano. Gli indiani non conoscevano la scrittura e non avevano quindi un alfabeto. Avevano un linguaggio figurativo e numerosi sono gli esempi di storie “scritte” su pelli di animali usate per fare tende o vestiti, sulla corteccia degli alberi o sulla pietra o a volte incisi su rame. Il metodo di scrittura prevedeva un ‘ampia serie di segni che indicavano ciascuno un’idea, un oggetto o un’azione precisa. Uno dei più famosi manoscritti che si sono salvati dalla distruzione dei civili colonizzatori europei è il “Computo invernale di Cane Solitario”: disegnato su pelle di bufalo, questo documento riporta i fatti salienti della tribù dei Sioux negli inverni tra il 1870 e il 1871. Tra i molti mezzi usati dai Nativi per comunicare non si può dimenticare il più famoso, in uso tra le tribù della grandi praterie soprattutto per le conversazioni a distanza in epoca di guerra o di caccia, per segnalare l’arrivo di un nemico o l’avvicinarsi di una mandria di bufali. Sto parlando delle segnalazioni fatte col fumo o con gli specchi che nelle belle giornate potevano far viaggiare messaggi semplici ma importanti attraverso distanze considerevoli in tempi molto rapidi.

 

L’avanzamento dei pionieri trasformò completamente il territorio del continente americano e soprattutto provocò il selvaggio sterminio dei bisonti, la più importante risorsa alimentare degli indiani che spesso i coloni uccidevano solo per il puro gusto di farlo. Lo stermino assunse proporzioni bibliche con la costruzione della ferrovia in pochi anni scomparvero milioni di capi. Il bisonte, che dagli indiani, era venerato come un dio, scomparve dalla faccia della terra e col suo sterminio furono annientati anche gli indiani delle Grandi Pianure.

Lo storico William McLoughlin nel suo libro “ Indiani d’America, l’integrazione impossibile” sintetizza in questa maniera : “ nulla fu più determinante come l’instancabile pressione di migliaia e migliaia di pionieri bianche decisi a prendersi la terra e le sue ricchezze, convinti che Dio le avesse destinate a loro. E più che dalla forza militare la sconfitta delle tribù fu provocata dalla distruzione deliberata e sfrenata dei bisonti. Tra il 1866 e il 1886 i bianchi ne sterminarono venti milioni di esemplari; questo provocò danni gravissimi alle tribù delle Pianure per le quali i bisonti erano non solo fonte di essenziale di sopravvivenza ma addirittura il vero centro della loro concezione di unità”. (Storia e dossier, maggio 1991).

Malgrado le evidenti differenze che esistono fra le varie popolazioni indiane sul piano religioso c'era una cosa che accomunava tutti i Pellerossa: una profonda spiritualità vissuta ogni giorno in tutte le cose. Il creato, ogni essere vivente e tutti gli oggetti possiedono uno spirito interiore e ogni realtà naturale è sacra. Per loro tutto l’universo non era che la forma materializzata dello spirito creatore che si manifesta ovunque: nel mondo degli esseri umani ma anche in quello animale, vegetale, minerale. Era quindi un principio fondamentale il dovere dell’indiano di vivere in armonia con tutto ciò che lo circondava. Mitakuye oyas’in (tutti i miei parenti) è l’invocazione tuttora in uso nei riti Lakota: l’uomo non sta un gradino più su rispetto alle altre creature, ma insieme con esse fa parte del creato. Per i Nativi, lo spirito creatore si chiama Wankan Tanka o Manitou, a seconda delle popolazioni. La comunicazione o i contatti col Grande Spirito poteva avvenire in occasione di cerimonie collettive o in solitudine, tramite sogni o visioni in cui appariva un “inviato” del Grande Mistero. Si poteva manifestare in particolare e dare loro un potere specifico in qualche animale come l'aquila, l'orso, il falco, il daino, il bisonte...

La mediazione fra il Grande Spirito e l'uomo veniva fatta dallo sciamano. Nella religione dei Pellerossa, la parola sciamano indicava l'uomo sacro (chiamato anche uomo medicina o peggio stregone dai bianchi) e ricopriva il ruolo di guida spirituale all'interno della tribù. Gli uomini e le donne sacre dirigevano le cerimonie della collettività, propiziavano il successo nelle battute di caccia e in guerra infondendo fede e coraggio nei guerrieri, potevano trovare persone e oggetti perduti, istruivano coloro che cercavano una visione. Come la maggior parte degli Indiani, gli sciamani erano esperti botanici e utilizzavano erbe medicinali durante i riti di guarigione.

 

Uno dei miti comanche sulla creazione del primo uomo racconta che il Grande Spirito utilizzò otto cose per realizzarlo: la carne fu fatta con la terra (così che al momento della morte questa non rifiutasse di accoglierlo), le ossa con le pietre, il sangue con la rugiada, gli occhi con l’acqua perché siano sempre puri e limpidi e la loro luce dal sole, la bellezza la prese dall’immagine di se stesso, i pensieri dalle cascate, il respiro dal vento, la forza dall’uragano.

 

 

L'atteggiamento delle popolazioni indiane nei confronti della morte era uguale a quello che avevano nei confronti della vita: la morte era considerata un fatto naturale, cioè sacro, da accettare come tutte le altre cose che avvenivano nell'esistenza. Non era "la fine", ma una tappa nel cerchio sacro, l'inizio di un'altra vita molto simile a quella già vissuta, ma senza affanni, dolori o bisogni. Anche la terra muore ciclicamente per poter rinascere e lo stesso succede all'uomo. La morte in battaglia era considerata molto onorevole e i riti prima di un combattimento avevano anche questa funzione: purificarsi, vestirsi con gli abiti più belli, intrecciarsi i capelli proprio per essere pronti all'eventuale "lungo viaggio". I rituali della sepoltura erano molto vari e diversi da una popolazione all'altra, ma in linea di massima si svolgevano con la preparazione del morto con grande cura: veniva vestito con gli abiti più belli e poi avvolto in pelli o coperte. Poi il corpo veniva esposto su un'alta piattaforma ricoperta di pelli, per evitare che venisse assalito da animali predatori. L'impalcatura veniva eretta a ovest rispetto al tepee del defunto ed era orientata in tale direzione per facilitare il viaggio verso il regno dei morti, che per gli Indiani era situato ad Occidente.

 

 

Nella tradizione dei Nativi Americani tutto comincia e finisce con la Ruota di medicina che è il simbolo dell'universo. Ha la forma di un cerchio, sacro, disegnato sulla terra perché è la terra che da il nutrimento a tutti gli esseri viventi ed è con la terra e nella terra che si rappresenta il nostro universo. Il cerchio rappresenta dunque l'universo, la ruota l'impercettibile ma infinito movimento che accompagna tutte le cose. La Ruota di medicina è quindi la ruota dell'esistenza universaleche amalgamava l'armonia tra spirito e uomo. Quando questa armonia veniva infranta avevano origine le malattie e tutti quei tipi di sofferenza che colpivano gli uomini. 

Il primo fra tutti gli insegnamenti dati ai bambini riguarda i Quattro Grandi Poteri della Ruota di medicina.

Il NORD della Ruota era la dimora dello spirito dell'inverno, signore della caccia e degli animali. E' la direzione della mente e il suo simbolo è l'aria. Rappresenta la saggezza e il suo colore è il bianco, la sua stagione l'inverno, il suo numero il 4. Corrisponde ai nati tra il 22 dicembre e il 20 marzo e il suo totem animale è il bisonte. E' suddiviso ulteriormente in tre periodi: periodo del Ringraziamento (22 dicembre-19 gennaio) il cui totem animale è l'Oca; periodo della Purificazione (20 gennaio- 18 febbraio) il cui totem animale è la Lontra; periodo dei Venti (19 febbraio-20 marzo) il cui totem animale è il Lupo.

Il SUD era la dimora dello spirito dell'estate, signore della fertilità e del raccolto. E' la sede delle emozioni e il suo simbolo è l'acqua. E' il luogo della gioventù, della forza e il suo colore è il rosso, la stagione l'estate, il numero il 3.  La direzione del Sud corrisponde ai nati tra il 21 giugno e il 21 settembre e il suo totem animale è il Topo. Si divide in :periodo delle Giornate Lunghe (21 giugno- 21 luglio) animale totem è il Picchio; periodo della Maturazione ((22 luglio-21 agosto) animale totem il Salmone; periodo del Raccolto (22 agosto-21 settembre) animale totem è l'Orso Bruno.

  L'OVEST era la sede della divinità dell'acqua e della pioggia. E' la direzione della potenza e il suo simbolo è la terra. Rappresenta la materia, le prove, la volontà. La sua stagione è l'autunno, il colore è il nero e il suo numero il 2.  Corrisponde ai nati tra il 22 settembre eil 21 dicembre. L'animale totem è il Grizzly. L'Ovest è ulteriormente suddiviso in: periodo della Caduta delle Foglie (22 settembre- 22 ottobre) animale totem è il Corvo; periodo delle Gelate (23 ottobre-22 novembre) totem animale è il Serpente; periodo delle Lunghe Notti (23 novembre-21 dicembre) totem animale è il Gufo.

E infine troviamo l'EST che era la sede dello spirito della luce e del sole. E' la direzione della nascita e del rinnovamento, il luogo di tutti gli inizi. Il suo simbolo è il fuoco, il suo colore è il giallo, la sua stagione è la primavera, il numero è l'1. Il suo animale totem è l'Aquila. E' suddiviso in periodo del Risveglio (21 marzo-19 aprile) totem animale è il Falco; periodo della Crescita (20 aprile-20 maggio) totem animale è il Castoro; periodo della Fioritura (21 maggio-20 giugno) totem animale è il Cervo.

Nella tradizione indiana gli uomini apparivano sulla terra sospinti da uno dei venti che dominava nel momento della nascita e di conseguenza il loro carattere sarebbe stato condizionato dalle stagioni.

I DONI DELLE QUATTRO DIREZIONI :

NORD = saggezza, comprensione,riflessione, predizione, critica,calcolo, immaginazione, interpretazione, compimento, adempimento, distacco, libertà, comprensione profonda, moderazione, giustizia, equilibrio, capacità di risolvere i problemi.

SUD = giovinezza, pienezza, estate, generosità, lealtà disciplina, passione, amore, controllo, determinazione, sviluppo, idealismo, collera, talento musivale, amore verso il prossimo, compassione, capacità di esprimere il dolore, aiuto agli altri, gentilezza.

OVEST = oscurità ignoto, sogno, pensiero, volontà, perseveranza, tenacia, spiritualità, meditazione, digiuno, riflessione, contemplazione, silenzio, rispetto, sacrificio, umiltà, visione, sacrificio,dedizione verso gli altri, morale.

EST = inizio, luce, innocenza, candore, spontaneità, gioia, purezza, calore di spirito, leadership, speranza, altruismo, disponibilità verso gli altri, nascita, rinascita, infanzia, vulnerabilità. 

Ogni Direzione possiede qualità predominati ma anche mancanze predominati.  Ogni individuo è quindi imperfetto proprio perchè manchevole di equilibrio e attraverso la Ruota di Medicina ogni individuo puòproseguire nell'indagine di se stesso e ricercare e trovare quell'equilibrio.

 

 

Il dreamcatcher è un oggetto che,secondo un'antica leggenda, quando viene posto sopra la culla di un bambino lo protegge dai sogni brutti e dagli incubi, lasciando che solo quelli belli , che passano comodamente fra le maglie della rete, gli allietino il sonno.

Narra una leggenda indiana che tanto tempo fa in un villaggio cheyenne, viveva una bimba chiamata Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse a sua madre Ultimo Sospiro Della Sera: - Quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero che mi becca e mi vuole mangiare finché non arrivi tu, leggera come il vento per cacciarlo via. Io ti sento, ma non capisco cosa sia tutto questo. Ultimo Sospiro Della Sera prese la sua bimba fra le braccia e rassicurò la sua piccola impaurita: -Le cose che vedi di notte si chiamano sogni e il volatile nero che vedi è soltanto un'ombra che viene a salvarti. -Ma io ho tanta paura e vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone. Cosa posso fare, mamma? Allora la saggia madre che in cuor suo sapeva che sarebbe stato ingiusto chiudere la porta all'orecchio interiore inventò una rete tonda per pescare nel lago della notte. Poi diede all'oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni da quelli cattivi o ingannevoli. Lo pose sopra la culla della sua bambina e ne costruì tanti altri per tutti i bambini del villaggio. Man mano che i piccoli crescevano arricchivano le loro reti con oggetti a loro cari e il potere magico del dreamcatcher cresceva, cresceva insieme a loro. Solo i sogni buoni passavano attraverso le maglie della rete, mentre quelli cattivi restavano senza speranza impigliati nella tela. Ogni indiano conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita come amuleto portatore di forza e saggezza.

 

 Quando leggo un romance che spazia nel mondo del West e che introduce nella trama scorci di vita indiana, mi piace che l'autore racconti le cose come erano in realtà e non li descriva come selvaggi crudeli e violenti , perchè non era così. Mi irrita profondamente quando trovo narrazioni di usi, costumi e cerimonie inventate di sana pianta o " abbruttite" di proposito per far risaltare i buoni bianchi coloni di turno che si prodigano nel portare la civiltà in nome di un dio che non esiste. E' come quando dicono di noi italiani che siamo solo mafia, pizza e mandolino.  Due bei romance che ho letto e che nella loro trama parlano dei Nativi Americani sono : Padrone del suo cuore (La Signora del Leone) di Julie Garwood e Un amico per marito di Elisabeth Lowell.

Padrona del suo cuore ( La Signora del Leone) è la romantica storia d'amore tra un nobile misterioso e una giovane donna cresciuta con i pellerossa. Christina però non è una indiana. E' stata adottata da una tribù Dakota alla morte della madre che per sfuggire ad un marito violento che la voleva uccidere fugge con lei in America. Christina non è nemmeno una giovane nobildonna qualunque, ma una principessa legittima erede di un principato che deve ritornare in patria per entrare in possesso dei suoi beni e che vuole vendicare la morte della madre. Per entrare in possesso della sua eredità però deve sposarsi, altrimenti i suoi beni andranno al padre, il violento e crudele lord Edward.  E' una giovane donna cresciuta fra gli indiani, è forte, determinata, sospettosa e diffidente verso gli "uomini bianchi". La madre desiderava che lei crescesse forte e coraggiosa come un guerriero per poter essere capace di difendersi dalla malvagità del padre.   Nella tribù indiana questo desiderio viene esaudito, e la ragazza cresce distinguendosi, non solo per bravura ma anche per aspetto, avendo capelli biondi e occhi azzurri, così diversi dalle caratteristiche dei nativi d'America. Cresce impadronendosi di tutte le abilità e modi di vivere dei Dakota, preparandosi per il giorno in cui tornerà in Inghilterra e vendicherà la morte della madre. E il destino la fa incontrare  il marchese Lyonwood e lui le cambierà per sempre la vita: le donerà il suo cuore e il suo amore, la sua protezione e il suo rispetto e lei farà altrettanto ...dopo qualche difficoltà e diffidenza.

Un amico per marito di Elisabeth Lowell racconta la storia di lady Jessica Charteris che per sfuggire al matrimonio con un  vecchio e debosciato lord, chiede aiuto al suo amico d'infanzia Wolfe Lonetree. L'aitante mezzosangue, malvisto dai nobili britannici per i suoi natali bastardi, è stato l'amico più caro della sua infanzia, l'impavido protettore, il rifugio sicuro da ogni tempesta. Per affetto e compassione il giovane, sia pur riluttante, accetta di sposarla  ma solo a condizione che la ragazza abbandoni definitivamente gli aristocratici salotti londinesi per seguirlo nel lontano West, alle falde delle Montagne Rocciose. Da qui inizierà il loro percorso come coppia che sarà difficile e tormentato perchè Wolfe, malgrado sia innamorato di Jessi non la considera adatta a lui e alla vita di sacrifici e di duro lavoro che li aspetta. Non la vuole e cerca in tutti i modi di stancarla e deprimerla in modo che lei faccia ritorno in Inghilterra. Non è il tipo di donna che può sopravvivere nel West e ancor meno allevarci dei figli. Per lui è una creatura di merletto e chiaro di luna, un'aristocratica che non avrebbe mai dovuto faticare in vita sua.  E non consuma il matrimonio. Ma alla fine....

"Insieme seguirono ruscelli che non avevano nome lungo i fianchi delle montagne, salendo così in alto che gli angeli cantavano in silenzio appena prima che la luna salisse in cielo.
Insieme bevvero l'acqua dei laghi blu come gli occhi di Wolfe e si addormentarono l'uno nelle braccia dell'altra, svegliandosi per trovare i pioppi in fiamme con il primo bacio dell'inverno.
Infine seguirono il sorgere del sole fino alla catena del San Juan. Wolfe e Jessica costruirono la loro dimora lungo le acque chiare del Columbine .
Là Wolfe  parlava ai mustang e Jessica dava la caccia agli arcobaleni viventi nelle pozze profonde del fiume.
Là , sotto un cielo profondo e selvaggio come il loro amore,crearono la nuova vita laddove non ce n'era mai stata prima di allora, ragazzi con la forza fluida di Wolfe e ragazze con il fuoco e la risata argentina di Jessica.
Nella pace e nelle burrasche della loro vita, Jessica fu il sole nel cielo di Wolfe, che portò luce e vita ad Albero solitario.

(da " Un amico per marito " di Elizabeth Lowell)

Sono libri che si trovano ancora in giro nel mercato dell'usato, anche se quello della Lowell ha prezzi proibitivi. Io li ho trovati bellissimi e ogni tanto me li vado a rileggere. La storia, i paesaggi, i costumi e le usanze dei Nativi  Americani fanno da sottofondo ai due romanzi in maniera delicata e leggera. Non ci sono descrizioni edulcorate di isole felici dove tutto è armonia e bellezza , ma situazioni che sanno di "reale" dove si riesce a respirare le emozioni e le sensazioni di quei momenti, di quei luoghi  e di quei sentimenti.

Vi lascio col saluto degli Indiani Dakota, l'augurio di camminare in pace con la natura, col mondo, con gli uominii, con noi stessi.

Aisv Nv wa do hi ya do

(Cammina in pace)

 

 

 

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17/09/2012
da Milly

GIVEAWAY: Tra tutte le utenti registrate che lasceranno un commento alla recensione entro il 24 settembre, saranno estratte due fortunate vincitrici che riceveranno ciascuna una copia autografata dall'autrice di LADRA DI CIOCCOLATA, gentilmente offerte dalla Leggereditore e da Laura Florand. Dunque non dimenticate di registrarvi!

 

Se la perdita dell’Eden è avvenuta per la mela mangiata da Eva, qui la testa, compresa quella di chi legge, si perde per il cioccolato. Il cioccolato è l’attore principale di una bella e originale storia imbastita dall’autrice con una ricchezza di particolari che debbono esserle costate molte ricerche, tutte ben spese però dal momento che garantiscono al romanzo un ritmo che non lascia spazio a cali di interesse. I due protagonisti (verrebbe da dire umani), Cade Corey, statunitense, e Sylvian Marquis, francese, hanno in comune l’essere entrambi professionalmente coinvolti nella lavorazione del cacao. Lei è rampolla di una famiglia di industriali americani (non tutti stinchi di santo) che da tre generazioni produce barrette e altri snack di cioccolato venduti in tutto il mondo in miliardi di pezzi (prezzo medio al pezzo, US$ 0,69); lui è un artista sublime, parigino per giunta, che produce per un’elite di clienti raffinati cioccolatini artigianali con materiali di prima qualità che sapientemente mischia in base a sue ricette segrete e poi vende a prezzi elevati. La famiglia Cadey ha decine di migliaia di dipendenti e piantagioni di cacao in tutto il mondo: Sylvian ha un negozio-boutique con laboratorio e seleziona personalmente le fonti di acquisto.

Cade andrà appositamente a Parigi per sottoporre a Sylvian a una proposta che lei considera irrifiutabile: acquistare il suo marchio, a suon di milioni, per creare una nuova linea di prodotti industriali, però di medio-alta qualità. Scopre però che i soldi non sono tutto e che Sylvian non ci pensa proprio a cedere il suo marchio: ha faticato tanto per affermarsi come chocolatier di fama nazionale, guadagna molto bene e svolge il lavoro che ha sempre voluto fare. Il pensiero di Sylvian: ma cosa crede questa americana, di potersi comprare tutto e tutti con il denaro? Madamoiselle Cade non è però persona da arrendersi facilmente tanto è vero che pur avendo interpellato altri noti artigiani (ricevendo altrettanti rifiuti), si attrezza per scoprire i segreti della produzione Marquis sia con le buone che con metodi illegali. Verrebbe da pensare: possibile che una miliardaria corra in prima persona dei rischi elevati quando potrebbe incaricare qualche scagnozzo per fare il lavoro sporco? La stessa Cade si pone l’interrogativo e la risposta che si dà è che per non arrecare troppi danni a Sylvian, se ne deve occupare personalmente: ma sa bene che questa è solo una mezza verità. Dalla scarica di feliletilamina che lei e Sylvian hanno prodotto dopo un contatto fisico che doveva essere neutro, capisce di trovarsi di fronte ad una partita che non è solo commerciale.

L’autrice, forse al di là dei suoi intenti, ha creato un romanzo anti-stress e molto coinvolgente: il racconto si snoda in modo brioso e arguto tenendo ininterrottamente desta l’attenzione del lettore. In alcuni momenti sembra che il profumo del cacao e di tutte le meravigliose spezie che Sylvian usa nel suo laboratorio, ti raggiunga, ti avvolga e ti coccoli. Lo stesso gioco degli specchi tra Cade e Sylvia, che sfocerà poi in una relazione dal sesso bollente e stuzzicante, e noi siamo indotti a superare la partigianeria per l’uno o per l’altra dal fatto che tutti e due i protagonisti articolano in maniera credibile le loro differenti posizioni (quando sarete all’ultima pagina penserete: “…….già finito!?”) Nella bonaccia che segue l’inizio del loro innamoramento, Sylvian condurrà Cade (e noi con lei) a scoprire alcuni procedimenti della lavorazione artigianale del cacao, si farà consigliare delle nuove combinazioni di gusti e produrrà cioccolatini inediti solo per lei. Il premio per queste attenzioni saranno delle notti di sesso molto hot. Quando però tira il maestrale, di fronte ai problemi che i due protagonisti si trovano ad affrontare, compresi i dubbi sui loro sentimenti, sfoderano le loro caratteristiche e finiscono per ferirsi a vicenda. Lei non vuol rinunciare al suo progetto perché sente di avere degli obblighi verso la sua famiglia; lui non vuole perdere la sua indipendenza, ma nello stesso tempo nemmeno rinunziare a Cade. Se Cade fosse una ricca spocchiosa capitalista e Sylvian il solito francese sciovinista, non ci sarebbe possibilità di compromesso. Invece ci sarà. Di quale tipo? Scopritelo come ho fatto io. Con una barretta di cioccolato fondente in una mano e con il libro fresco di stampa nell’altra. Per un alimento destinato agli dei (atzechi docet), il libro, questo libro, è assolutamente adeguato. Anzi mi azzardo a dire che ne vorremo di più di romanzi come questi, emozionanti e sensuali, romantici e ironici: creano dipendenza!

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16/09/2012
da Lilith

LADRA DI CIOCCOLATO (The chocolate Thief) di Laura Florand

Cade Corey è la figlia del principale produttore di barrette di cioccolato americano; Sylvain Marquis è il più raffinato chocolatier di Parigi. Lei vorrebbe mettersi in affari con lui, ma lui non intende svendere la sua arte a un colosso industriale. Lei però è disposta a tutto pur di creare un nuovo prodotto dal sapore inconfondibile e raffinato, in grado di accrescere la fama del suo già popolarissimo marchio, persino a rubare le ricette dell’ostinato e affascinante chocolatier. Presto la notizia che una ladra di cioccolato si aggira per le strade di Parigi rimbalza di giornale in giornale, fino al New York Times, portando così nuovi clienti al negozio, ma mettendo in serio pericolo la reputazione della donna. Tuttavia, in guerra e in amore non ci sono regole, e nonostante tutto l’attrazione fra i due non si farà attendere. Complice l’inebriante sensualità del cioccolato…

Un romanzo divertente e sensuale, che vi trascinerà nel mondo affascinante e irresistibile del cioccolato,conquistandovi con i sapori e i colori di uno degli ingredienti che rendono il mondo un luogo migliore… Nessuna donna potrà resistere al cioccolato e a Sylvain Marquis!

 

“Laura Florand esplora la magia del cioccolato e l’alchimia dell’innamoramento. Una storia deliziosa che si scioglie in bocca.” Usa Today “

"Le lettrici divoreranno questo romanzo sensuale e ironico.” Booklist

 

                 

 

 

IL PATTO (Mercy) di Julie Garwood

Durante un galà a New Orleans, Theo Buchanan, uno stimato avvocato del Dipartimento di giustizia, viene colpito da malore, e l’affascinante dottoressa Michelle Renard interviene per salvargli la vita. Una volta guarito e tornato a Boston, Theo non riesce a smettere di pensare a Michelle. E allora decide di prendersi una pausa dal lavoro e dirigersi a sud, verso Bowen, il paesino tra le paludi della Louisiana dove lei vive, con la scusa di andare a pesca con suo padre.
Ma la vita a Bowen non è così idilliaca come lui l’aveva immaginata. La nuova clinica di Michelle è stata devastata dai vandali e la giovane dottoressa sembra essere nel mirino di un misterioso gruppo di criminali, che si fa chiamare il Club della Semina e che ha
accumulato milioni di dollari con operazioni finanziarie
poco pulite. Theo s’impegnerà a proteggere la giovane dottoressa, e l’aiuterà a scoprire chi si cela dietro ai tentativi di metterle i bastoni tra le ruote, in una successione di colpi di scena sorprendenti.
 

In fuga da un serial killer professionista e dalla banda di criminali, quella di Michelle e Theo sarà un’avventura al limite tra la passione e la sopravvivenza.

“Un thriller romantico che farà contente le lettrici.” Midwest Book Review

 

                    


 

DANZANDO SUI VETRI ROTTI (Dancing on Broken Glass) KA HANCOCK

Lucia Houston e Michael Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano, la notte del ventunesimo compleanno di Lucia, è subito amore.
Cauti a ogni passo, Lucia e Michael sono determinati a portare avanti la loro relazione consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio, dopo un controllo di routine di Lucia. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.

Il ritratto vero di un matrimonio ordinario e straordinario con le sue imperfezioni e i suoi sorrisi. Un libro che accompagna il lettore in un viaggio indimenticabile dove l’amore è in grado di sovvertire tutte le regole. E questa storia ne è un esempio perfettamente riuscito.

“Il debutto della Hancock è autenticamente commovente, una storia intima e toccante che resterà nei cuori dei lettori.” Publishers Weekly

“Ka Hancock accompagna il lettore in una danza emozionante.” Deseret News

 

                       

 

 

PECCATO ETERNO (Sin Undone) di LARISSA IONE

Non è stata una vita facile, quella di Sinead Donnelly. Unica femmina di Seminus mai esistita, ha sempre saputo di poter contare solo su sé stessa e sulla propria abilità di assassina per sopravvivere.
Ma dopo anni di schiavitù Sin è finalmente libera, padrona del proprio destino e di un intero covo di assassini, e ha giurato che non permetterà mai più a nessuno di possederla. Nemmeno a Conall Dearghul, l’affascinante paramedico dell’UG, metà licantropo e metà vampiro, con il quale si è concessa un istante di passione e che sembra destinato a incrociare più e più volte il suo cammino. Ma questa volta non per passione, ma per rabbia. Perché è stata Sin a creare il virus che sta decimando i licantropi di tutto il mondo – un virus che neanche Eidolon e i fratelli Sem sembrano in grado di arginare – e Conall sa di non poter assistere con le mani in mano alla morte della sua gente. Anche se ciò vuol dire lavorare fianco a fianco con la femmina che più odia… e che più desidera

“Vi lascerà senza respiro!” Lara Adrian

“Preparatevi a bruciare tra le fiamme della passione.” Gena Showalter

 

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14/09/2012
da Milly

Lettera alla moglie defunta di un vedovo egiziano della XIX Dinastia – Nuovo Regno 1567-1080 A.C.

La lettera è scritta sulle due facce di un papiro sito nel Museo di Leida no.371, Collezione Anastasy.  E’ un vedovo che scrive alla moglie morta tre anni prima e proviene con tutta probabilità dalla tomba della donna nella necropoli menfita. Per il tono, vivace e parlato, e per il contenuto che illumina singolarmente gli usi coniugali della famiglia della buona società egiziana, questa “Lettera alla moglie defunta” è la più nota e citata fra i documenti di questo genere giuntici dall’Egitto antico.
Siamo certe che le Amiche del Blog la riterranno curiosa, interessante e…anche attuale. Possiamo constatare che in fondo gli esseri umani non sono poi molti cambiati quando si tratta di sentimenti e che ci si è sempre rivolti ai defunti, ben prima dell'avvento di vampiri e zombie.

Allo spirito eccellente, Anekhiri,
Di che colpa mi sono macchiato verso di te, che debba trovarmi in questo cattivo stato in cui mi trovo? Che cosa ho fatto contro di te, che tu mi abbia messo la mano addosso, benché non abbia colpe verso di te, da quando ero con te come marito fino ad oggi?
Che cosa ho fatto contro di te, che debba nascondere? Che cosa ho fatto?
Ho diritto di portar lagnanza contro di te. Che cosa ho fatto contro di te?
Ti accuso apertamente con parole della mia propria bocca al cospetto dell’Enneade divina dell’Occidente**, e sarà giudicato tra te e me con questo scritto sul quale si trovano le parole di questo messaggio.
Che cosa ho fatto contro di te?
Ti ho sposato quando  ero ancora giovane; son rimasto con te qualunque carica esercitassi; sono rimasto con te e non ti lasciai e non ti detti dispiaceri. Lo facevo, ancor giovane, qualunque importante carica esercitassi per il Faraone, e non ti lasciai, ma dicevo “ è stata sempre con me”, dicevo.
Chiunque venisse da me quando ero con te, io non li ricevevo, per riguardo a te, dicendo “faccio quel che vuoi”.
Ora, invece, guarda, non lasci tranquillo il mio cuore.
Si giudicherà tra te e me, si distinguerà tra torto e dritto.
Vedi, quando istruivo gli ufficiali  dell’esercito del Faraone con la sua cavalleria, li facevo venire a sdraiarsi sul ventre davanti a te, portando ogni buona cosa da metterti davanti, e non ti nascosi niente finché vivesti, e non ti detti dispiaceri o dolori con nessuna mia azione, comportandomi da gentiluomo.
Non mi hai trovato a mancarti di rispetto, comportandomi come un contadino che entra in casa altrui.
Non lasciai che un maschio mi prendesse qualcosa fatta con te.
Quando ti si collocò nel luogo dove sei, non sapevo più neppure uscire come ero solito fare, e facevo quello che fa chi è vedovo come me, e resta a casa.
I tuoi unguenti, così come le tue provviste, così come i tuoi vestiti che tu indossavi, non li feci mettere in altro posto, ma dicevo “la mia donna è sempre qui” e non ti ho mancato di rispetto. Ma vedi, tu non riconosci come mi sono portato bene con te. Ti scrivo perché ti renda consapevole di quel che fai.
Quando ti ammalasti di questa malattia, feci venire un medico primario, che ti curò e che faceva tutto quello che tu gli dicevi di fare.
Quando accompagnai il Faraone, andando verso sud, e tu cadesti in questo stato, io passai otto mesi senza magiare e bere in maniera umana e quando giunsi a Menfi domandai licenza al Faraone e venni dove tu eri e piansi moltissimo insieme con la gente del mio quartiere.
Detti stoffa di lino del Sud per bendarti e feci fare molte stoffe e non permisi che qualcosa non ti fosse fatto.
E ora, vedi, ho passato fin qui tre anni, e sono seduto e non entro in una casa di un’altra donna, benché non sia giusto farlo fare ad uno della mia condizione.
Ora vedi, io l’ho fatto per riguardo a te, ma ora vedi, tu non conosci il bene dal male.
Ora vedi, le sorelle della mia famiglia, io non sono entrato da nessuna di loro.

** dottrina dei sacerdoti di Eliopoli basata su un gruppo di nove dei

 

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12/09/2012
da Lilith

L’ho letto perchè me l’hanno regalato. Diversamente non mi sarei sognata di acquistare un libro, sia pure in edizione economica, che ha per tema conduttore la virginità del protagonista, peggio, la storia di questo tizio che ha scritto un libro ispiratore di un movimento per la castità diffusosi in tutte le contee del regno inglese. Vero è che siamo all’epoca bacchettona della regina Vittoria, scarsa nella promozione di riforme sociali ma fervente sostenitrice di una moralizzazione dei costumi (troppi erano stati, nella famiglia Hannover dell’amato marito Alberto, gli scandali a sfondo sessuale). Ma insomma, Sir Mark Turner è giovane, bello, ricco, senza devianze o aspirazioni religiose, stimato e corteggiato, perchè dunque sottoporre se stesso ai tormenti della castità?

L’autrice ce ne spiega le ragioni scavando nella storia famigliare. Troviamo allora un padre egoista, libertino nei costumi e con le donne nonchè indifferente alla rovina di tante famiglie di suoi lavoratori che licenzierà per sostituire la loro manodopera con delle macchine per la produzione di tessuti. Alla sua morte la madre, che accentua il fervore religioso e l’applicazione fanatica dei precetti della Bibbia nella vita giornaliera, dona gran parte dei suo averi per espiare i peccati del marito, soffre di collere impreviste e incontrollabili, picchia i fratelli maggiori di Mark perchè assomigliano al marito e in un momento di follia, affida alla misericordia di Dio, anziché alla cure del medico, la salute di sua figlia di 13 anni, che infatti muore. Per Mark la castità è lo strumento per tenere sotto controllo il caos e le pulsioni della vita, per impedirsi di approfittare delle donne, per donare tutto se stesso a colei che diventerà un giorno sua moglie. Ma per quanto influente, danaroso, iper- controllato nei sentimenti e guardingo nelle relazioni sociali, Mark non può prevedere tutto né impedire che il suo destino incroci quello della bellissima cortigiana Jessica Farleigh la quale, non per caso, lo va a stanare nel villaggio natìo dove ama rifugiarsi. Mark si rivelerà per Jessica un soggetto non facile da conquistare nonostante la sua avvenenza ed esperienza. Jessica, è un donna dalle molte e imprevedibili sfaccettature che Mark, nonostante la sua fine intelligenza, non riuscirà a dominare intellettualmente. E’ una sfida per tutti i due. Per Mark che vuole resisterle (ed inizialmente ci riesce molto bene), per Jessica che deve concupirlo perchè il suo “scalpo” le garantirà la futura sicurezza economica.

C’è un certa movimentazione nel racconto per gli opposti obiettivi dei personaggi e delle figure di secondo piano. La Milan è però carente quando crea situazioni apparentemente di rottura, salvo poi normalizzarle nel capitolo successivo senza alcuna spiegazione o collegamento logico. Non se la cava male nei dialoghi tra Mark e Jessica (spiritosa quando Mark, non avendo ottenuto risposta da Jessica su cosa distingueva un uomo vergine dai fregi del Partentone, risponde che sono entrambi molti duri), decisamente migliore quando si trova a descrivere il primo rapporto sessuale tra i due a parti inverse: lui vergine e inesperto (ma non per questo poco efficace), lei esperta e dispensatrice di piaceri a lui sconosciuti. Usando una metafora culinaria, di intramontabile uso, direi così: ero preparata a sorbirmi un brodetto di dado e invece mi sono trovata nel piatto un risotto di pesce speziato al ging seng. Buon appetito, anzi no, volevo dire buona lettura.

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11/09/2012
da Lilith

                                                             AND THE WINNER IS

                                                            Con i complimenti del blog

siamo felicissime di poter regalare alla seguente lettrice una copia di Il giardino dei nuovi inizi di Nora Roberts gentilmente offerta dalla Leggereditore, che ringraziamo vivamente per la collaborazione:

                                                  

 

                                                      Carla, commento #7

 

Congratulazioni alle vincitrice! Contattaci in privato alla e-mail: info@romancebooks.it, comunicandoci l'indirizzo per spedire il libro. In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione

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10/09/2012
da Marin

 

Mr Grey è bello, ricco, sensibile, misterioso e sexy. È il protagonista del caso letterario dell'anno: la trilogia Cinquanta sfumature. Ha solo un problemino, questo Mr Grey: non esiste. E il Gigio? Il Gigio esiste eccome. Laddove il Grey conversa garbatamente con l'amata, il Gigio snocciola l'intero alfabeto ruttando. Quando Mr Grey assume il comando, il Gigio impugna il telecomando. Se Mr Grey suona struggenti note al pianoforte, ecco lì il Gigio nostrano che si scaccola amabilmente sul divano. Gigio, insomma, è il nostro compagno-marito-amante, quello che ci ritroviamo davanti nell'istante esatto in cui smettiamo di sognare a occhi aperti il fatale Grey letterario. Meno fascinoso, ma molto più divertente - per almeno cinquanta motivi - raccontati in questo esilarante libro. Perché anche se il Gigio ciabatta per casa indossando magliette decorate a olio (del brasato) e alle letture raffinate preferisce l'ultimo numero di Motociclismo, be', ha qualcosa che Mr Grey non ha: riesce a farsi amare strappandoci un sorriso. Così, se dopo aver letto tutto d'un fiato la trilogia di E.L. James ci siamo chieste chi sia quell'esemplare di maschio che russa sonoramente al nostro fianco, questo è il libro giusto per scoprirlo. E, soprattutto, per riderci su. Perché, in fondo, ridere è la cosa più erotica che c'è. Disponibile anche in libreria dal 28 agosto 2012.

E’ pazza , hanno commentato i miei figli sentendomi ridacchiare tutta la sera con in mano il kindle .Perché oltre alla ridarella, parlavo anche da sola commentando e malignando sulle varie situazioni di questo nuovo manuale di sfumature...

Oddio penserete, rieccola con le sue critiche !

No, nessuna critica stavolta, ma solo un grande ringraziamento ad una scrittrice che è riuscita con ironia magistrale a ridimensionare l’assurdità della superosannata e sopravalutata trilogia della Jamese.

Prima di tutto non sono sfumature ma sbavature…. 50 sbavature di Gigio! E gia il titolo è tutto un programma.

Realtà e fantasia che si confrontano e che ci fanno ridere dall’inizio alla fine del libro.

 Avete un colore che vi faccia pensare all’allegria e alle risate? Visualizzatelo nella vostra mente e spaziate poi su tutte le sue colorazioni e sfumature …

Il sensuale e affascinante Mr.Grey e il normale Mr. Gigio !

Ogni sfumatura del nostro super amante/uomo d’affari/ dominatore/ , messa a confronto con il nostro bipede/comune mortale/maschio reale/ compagno/marito/amante.

Il libro racconta la quotidianità e la normalità del nostro uomo, i suoi difetti, le sue manie, il suo comportamento con l’universo femminile che fa tanto fatica a capire ( a meno che non sia la mamma!), le sue performance amorose, i suoi mezzi di locomozione, il suo look.

Mr. Grey è Mr.Grey,un principe azzurro da sognare (per alcune di noi), senza i difetti e le pecche del comune Gigio nostrano.

Ad ogni colorata sensazione del nostro Christian viene contrapposta quella del nostro Gigio e allora si ride, e tanto. E ci si riconosce nei pensieri, nelle situazioni, nelle risposte…perché noi mica siamo Anastasia.

Eh no, noi siamo la Gina.

Senza entrare troppo in particolari che vi toglierebbero tutta la bellezza e la ilarità di questa lettura, voglio darvi solo qualche assaggio delle diverse sfumature e sbavature dei due nostri eroi. …

  •  Mr. Grey è bellissimo, ha gli occhi grigi come il cielo in tempesta, mani grandi come l’amico che ha sotto la cintura e tanti capelli da accarezzare e da farci un nido.
  • Mr. Gigio? …occhi : due. Mani: due. Capelli : eroici, che si possono ammirare nel monumento ai caduti eretto in loro onore. ….

((()))

  • Mr. Grey non si ammala mai e poi mai, dorme poco e lavora come un matto ma non è mai stanco.
  • Mr. Gigio? …riesce a sopportare tutto o quasi tutto fino a che la temperatura corporea non oscilla tra i 37 e i 37 e 1. Dopo di che collassa perdendo totalmente l’uso degli arti…

((()))

  • Mr.Grey è il mago delle maialate sotto le lenzuola
  • Mr.Gigio? …Anche lui. Il problema è quando le lenzuola le sventola per disperdere i gas.

((()))

  •  Mr.Grey : “Oh si lasciati andare amore! “ dice alla sua Ana con occhi pieni di ormoni grossi come trote
  • Mr.Gigio? …”Oh, non è che ti stai lasciando un po’ andare?” osservando la leggera pancettina della Gina

((()))

  • Mr. Grey scrive alla sua amata mail sempre eleganti, amorevoli e brillanti, vere e proprie schermaglie amorose e corteggiamenti telematici.
  • Mr. Gigio?... da gigio a gina          
  • 5 luglio 2102   ore 19,25             
  • Oggetto : stasera 
  • “Gina, vai a prendere tu il pane stasera?
  • da gina a gigio 5 luglio 2012 ore 18,26
  • Oggetto : stasera
  • “Perché le altre volte chi ca... è andato a prenderlo?

((()))

 

 

  • Mr. Grey guida gioca erotici per regalare orgasmi multiply alla sua donna.
  • Mr.Gigio? Il Gigio guida una Multipla.

((()))

 

Eccola qui la boccata di aria fresca che mi fa sorridere e mi fa prendere meno sul serio il grande best seller dell’anno!

Perché diciamocelo chiaramente: è bello sognare, fantasticare, volare con la mente in luoghi magici e lontani, palpitare per un principe azzurro immune da tutti i difetti dei comuni mortali, viversi questo uomo bellissimo, innamoratissimo, ricchissimo, virilissimo…aggiungete tutti gli aggettivi migliori e metteteci alla fine il suffisso -issimo, ma la realtà è molto diversa dalla fantasia.

Questo libro ci salva da ormoni impazziti, ci fa desistere dalla ricerca in ameni paesaggi montani o marini del Mr.Grey perduto che ci sta cercando con ansia, ci protegge da tentativi di ginnastica sessuale che ci fanno ritrovare alla fine unte fino all’osso di lasonil o voltaren, ci regala un paio d'ore di allegria e di risate.

E scopriremo di essere tanto, tanto fortunate perché anche noi nel nostro piccolo siamo protagoniste di un libro visto che tutte abbiamo un Gigio a casa!

Buona lettura care amiche e che abbiate un Gigio o un Grey...che l'allegria sia sempre con voi!

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09/09/2012
da Lilith

IO CREDO NELL'AMORE (If I Bring You Roses) di Marisel Vera

È il 1950 e Felicidad Hidalgo trascorre le sue giornate nella panetteria della zia, avvolta dalla fragranza del pane appena sfornato e dalla soffice nuvola bianca della farina. Dolce e remissiva, la ragazza ha però un carattere forte, temprato dalle difficoltà di un’infanzia trascorsa tra le montagne di Portorico. A soli dieci anni, infatti, è stata strappata alla sua poverissima e numerosa famiglia d’origine e affidata alla zia, una donna fredda e scontrosa che la tratta quasi come una serva. Ma proprio quando Felicidad si è rassegnata a una vita infelice e senza affetti, Aníbal Acevedo, un affascinante rubacuori, oltrepassa la soglia della panetteria. Riuscirà a conquistare Felicidad, a vincere le sue resistenze e a portarla con sé in America?

Io credo nell’amore è una storia intensa e romantica che vi farà innamorare di una terra lontana e seducente, dalle atmosfere indimenticabili e dallo spirito ribelle. Travolgente, romantica e sensuale: una storia d’amore, speranza e passione. E del coraggio di chi abita lontano dalla propria terra. Un romanzo che vi farà innamorare

«Io credo nell’amore è più di una bella storia romantica, è un romanzo sui rapporti di classe e la discriminazione razziale. Il messaggio è potente, la scrittura magistrale. Per i lettori che amano le storie vere, la cultura latina, i diritti umani e civili, ma anche per tutti quelli che vogliono solo leggere un buon libro, un libro davvero eccezionale.» Midwest Book Review

«Una storia intrigante e sensuale, la cui forza è accompagnata da descrizioni vivide e personaggi perfetti.» The Journal Network

 

Marisel Vera è cresciuta a Chicago. La sua famiglia è d’origine portoricana. Oggi vive in Illinois con il marito e i figli. Ha vinto per due volte il premio Willow Review Literary Magazine. Il suo sito internet è www.mariselvera.com

 

 

 

 

VIA CHANEL NO.5 di Daniela Farnese

Se l’amore avesse un profumo, sarebbe Chanel N°5

È possibile assomigliare a una delle più grandi icone dello stile, indipendente, bella, desiderata ed elegante come Coco Chanel?

Rebecca ha trentatré anni, più di cento paia di scarpe, un armadio pieno di tubini neri, completi di tweed e una smisurata passione per la magnifica Coco. È romantica, sognatrice, e follemente innamorata di Niccolò, che sta per raggiungere a Milano, dopo un anno di relazione a distanza. Un nuovo lavoro come wedding planner, una vita vicino all’uomo che ama: la felicità sembra a portata di mano. Ma una brutta sorpresa è in agguato: appena giunta nella metropoli, Niccolò le confessa di essersi innamorato di un’altra. Rebecca si ritrova così in una città che non conosce e con il cuore a pezzi. Ma il suo mito, la grande Coco, come avrebbe reagito? Indossando degli enormi occhiali scuri, alzando la testa in segno di sfida, non avrebbe mai permesso a un uomo di schiacciare il suo spirito ribelle e anticonvenzionale! «Per essere insostituibili bisogna essere unici», e forse Niccolò, unico non lo era. Dopo intere giornate chiusa a casa, Rebecca è pronta a voltare pagina: si tuffa nell’intensa vita mondana milanese e, con lo stile della sua eroina, assapora la sensazione di sentirsi una donna cercata e desiderata. Resterà un’eterna mademoiselle, come l’intramontabile Coco? O forse il destino le riserverà sorprese inattese e capaci di rivoluzionare la sua vita?

Una ragazza che credeva nell’amore.Una stilista che ha rivoluzionato l’idea di femminilità. Due donne che non hanno mai smesso di sognare.

Romantico, travolgente, divertente, unico. Proprio come te L'eleganza racchiusa in un romanzo.

 

Daniela Farnese è nata a Napoli e vive tra Milano e Padova. Ha un passato da attrice teatrale e una laurea in Lingue e Letterature Orientali. Lavora da anni come organizzatrice di eventi e collabora con agenzie di comunicazione, enti culturali, riviste, radio e TV. Dal 2003 cura il seguitissimo blog www.dottoressadania.it, in cui parla di satira, sesso, libertinaggio e amore. Via Chanel N°5 è il suo primo romanzo. Nel 2011 ha pubblicato per la Newton Compton 101 modi per far soffrire gli uomini.

 

 

 

NON SARA' MAI INVERNO (The Good Mayor) di Andrew Niccol

Tibo Krovic è sindaco di Dot, una piccola città sperduta sulle rive del Baltico. È un uomo buono, gentile, puntuale come l’orologio del municipio che ci sia da celebrare un matrimonio, rendere visita a una scuola o dirimere una lite tra i cittadini. Ma in fondo al cuore Tibo nasconde un’ombra: ama in segreto e senza speranza la bella Agathe Stopak, la sua segretaria, “bianca e sinuosa come una gru” soprattutto quando è baciata dai raggi del pallido sole che talvolta inonda la sua scrivania. A Dot, dove il gelido vento del Nord soffia tutto l’anno, gli innamorati non hanno vita facile. Essere ricambiati in amore è una rarità, e ne sa qualcosa la stessa Agathe, prigioniera di un matrimonio infelice. Per Tibo e per Agathe nulla sembra essere più lontano dell’amore. Ma un giorno qualcuno si accorge di loro, una magica presenza che dall’alto di guglie di pietra e statue erette in suo onore vede tutto e sa tutto. È Walpurnia, la santa barbuta che da secoli veglia sui dottiani, e che ha appena deciso di far nascere negli animi sensibili dei due protagonisti un desiderio incontrollabile, che sconvolgerà i loro destini e le vite degli abitanti di Dot per gli anni a venire.

Sospeso tra fiaba, leggenda, realismo magico e umorismo scozzese, un romanzo sul senso dell’amore, che crediamo inaccessibile, e poi un giorno, quando riusciamo a fare il primo passo, scopriamo che ci cambierà la vita.

 

«Straordinario. Avvincente. Solare. Da tempo non leggevo un romanzo così originale, ben scritto e autentico» Joanne Harris, autrice dell'acclamato bestseller Chocolat

«Il più bel romanzo d'amore del ventunesimo secolo» The Guardian

«Uno di quei libri che lasciano il segno. Un umorismo e una leggerezza che toccano il cuore» Daily Telegraph

«La storia dei due protagonisti, così teneri e impacciati, coinvolge il lettore dalla prima all'ultima pagina. NON SARA' MAI INVERNO fa venire voglia di essere innamorati» The Indipendent

 

Andrew Nicoll è nato a Dundee, in Scozia, 49 anni fa. Da sempre vive tra i vicoli del villaggio di pescatori dove la sua famiglia risiede da generazioni. Ha tre figli che frequentano le stesse scuole che ha frequentato lui da bambino e sostiene che Dundee è l'unico luogo dove vuole stare perché quando guarda il mare, seduto davanti alla porta di casa, sa esattamente qual è il suo posto nella mappa del mondo. E' giornalista e ha pubblicato vari racconti. Non sarà mai inverno è il suo primo romanzo e ha vino il prestigioso premio Saltire per la miglior opera d'esordio.

  

 

COME NON DETTO di Alex Proia

Perché dirlo? Quando dirlo? Come dirlo? Dove dirlo? A chi dirlo? A chi non dirlo? A partire dalla propria esperienza personale, l’autore ha raccolto testimonianze, suggerimenti, tecniche di sopravvivenza e allenamenti mirati per chi ha deciso (e per chi non ancora) di fare il grande passo. Oltre a essere un prezioso libretto di istruzioni per l’uso, questo manuale è un vero e proprio compagno di viaggio e di avventure che ha molto da raccontare. In queste pagine troverete un po' di tutto: dai tips & tricks ai racconti di coming out celebri, dalle citazioni che possono essere d’ispirazione ai piccoli esercizi spirituali per prepararsi serenamente al G-Day, al debutto gay in società. E non mancano ovviamente i consigli per gli etero destinatari della confessione (amici, genitori, coniugi). L’autore – che è anche produttore e sceneggiatore della commedia cinematografica ispirata a questo libro - ci mostra con tanti esempi che il coming out può essere perfino divertente.

“ Finalmente un libro che abbatte molti pregiudizi sui gay... tipo che si vestono bene... l’autore di questo manuale ne è la prova vivente” Victoria Cabello

Un libro essenziale per gay, amici, parenti (e coniugi) di gay. In contemporanea con l'uscita del film Come non detto di Ivan Silvestrini con Josafat Vagni, MonicaGuerritore, Ninni Bruschetta e Francesco Montanari, dallo sceneggiatore e produttore Roberto Proia

LA GUIDA FONDAMENTALE PER ARRIVARE AL FATIDICO “SONO GAY” CON L’APLOMB DI UN MONACO ZEN

 

Roberto Proia (Roma, 15 febbraio 1969) dopo svariate attività (cameriere al Four Season's Hotel di Milano, timbratore in una società di cilindri pneumatici giapponese in Brianza...) approda a MTV per poi trasferirsi a Roma come responsabile marketing di distribuzioni cinematografiche. La sua esperienza di coming out ha ispirato questo libro ed è diventata un'esilarante commedia che uscirà nelle sale cinematografiche a settembre 2012.

 

 

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07/09/2012
da Panthy

Dopo aver letto solo la prima pagina di “Guida alla seduzione”, avevo già in mente ciò che avrei scritto nella mia recensione e il voto che avrei dato: non più di 7/10. Non perché non mi aspettassi un bel romance come piace a noi  ma perché mi aspettavo il solito “classico” romance: lui bello, muscoloso, dagli occhi azzurri, ricco, nobile ma ribelle e libertino che incontra la donna dei suoi sogni e si ravvede.
E invece quella che si è ravveduta sono stata io!
Altro che classico romance; come finale della trilogia dei Reece, la Linden non ha affatto deluso le aspettative.

E’ vero che Anthony Hamilton è un ribelle, giocatore d’azzardo e anche un po’ libertino ma non proprio per scelta quanto per necessità. Cacciato dal conte di Lynley, suo padre, ha dovuto imparare a mantenersi da solo fin dall’età di quindici anni, cioè da quando è mancata sua madre. Nonostante tutti lo giudicassero un baro, cacciatore di donne altrui e addirittura un presunto omicida, Anthony non ha mai reagito, non ha mai provato rancore e astio verso alcuno se non verso se stesso e suo padre.
Molto riservato, taciturno e orgoglioso, è riuscito a diventare ricco sfruttando le proprie capacità dopo aver vissuto, comunque, momenti davvero difficili. Ma proprio le difficoltà gli hanno temprato il carattere facendolo diventare un uomo riflessivo, introspettivo, sensibile e attento soprattutto nei confronti del mondo femminile ma anche generoso e di grande cultura.
Si mostra sicuro e impermeabile agli altri ma più per esperienza che per arroganza ed è convinto che vivrà in solitudine dopo aver perso l’occasione di corteggiare l’unica donna che non si sia fermata alla superficie e ai pettegolezzi ma sia riuscita a guardarlo fin nel profondo della sua anima.
Lei è Celia Reece, sorella minore del miglior amico di Anthony. Ancora molto giovane sposa Bertram più perché  incarna l’amore romantico che per vero sentimento. Infatti molto presto si rivelerà un grande sbaglio e solo dopo quattro anni non solo il suo matrimonio è naufragato ma suo marito la rende vedova.
Tornerà quindi a casa, dalla sua famiglia ma completamente cambiata.
Anche lei è diventata taciturna e riflessiva e ha capito ancor più di prima che i pettegolezzi sono espressi solitamente da persone immature, quasi sempre non sono veritieri ma rovinano la reputazione delle persone spesso, irrimediabilmente, per sempre.
Capisce anche che Anthony è una vittima di tali pettegolezzi e lentamente se ne innamora grazie ad un corteggiamento un po’ particolare che lascio a voi il piacere di scoprire.
Dovranno  difendere la loro relazione non solo dalla strenua opposizione della madre di lei ma da un nemico insospettabile che porterà la situazione ad un tragico epilogo. Ma il vero “nemico” del loro amore è la paura che hanno entrambi di lasciarsi andare: lui ha paura di essere di nuovo rifiutato, come ha fatto suo padre, perché crede di essere un uomo non degno di essere amato; lei ha paura di fare di nuovo lo stesso errore scambiando affetto e romanticismo per amore vero e duraturo.

Il finale ha confermato quello che io credo ormai da tanto: per quanto ci illudiamo di avere libero arbitrio, il destino ha già deciso per noi. Anche se gli mettiamo il bastone tra le ruote con le nostre illusorie decisioni, il fato riporta la nostra vita sul cammino già assegnatoci e a noi non spetta altro che percorrerlo scoprendo ciò che ci ha riservato!
E nel caso dei nostri due protagonisti , ben venga il destino!
Le storie dei personaggi minori fanno da corollario a questa storia d’amore e rendono il libro ancora più accattivante.
L’ambientazione è quella della campagna londinese di inizio ‘800 e dà un ulteriore tocco di romanticismo al racconto.        
 

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05/09/2012
da Marin

La bellezza di un romanzo, oltre alla trama e alla scrittura, è riuscire a catapultare il lettore nei luoghi e nelle atmosfere che vengono descritte nel libro, fargli sentire rumori e sapori, farne respirare gli odori e i profumi. Mi è capitato spesso leggendo qualche bel libro di sentire sulla mia pelle i brividi di freddo come se fossi in una stanza di un castello medievale oppure sentire il suono di un valzer nei saloni sfarzosi di duchi e conti. Leggendo tanti bei romance abbiamo imparato anche usi e costumi di anni così lontani da noi come tempo e mentalità; abbiamo conosciuto il loro modo di pensare e di agire, i loro passatempi, le loro regole.

Oggi vorrei che lasciaste per qualche momento il Vecchio Continente, i castelli e i palazzi , e facciate con me un viaggio nel selvaggio West.

 

 

 

 

 

 

Non ho letto molti libri che parlino di romance e Nativi Americani e non credo che ce ne siano tanti perché la maggior parte racconta la storia del West dalla parte del cowboy e non del pellerossa . Se la storia viene narrata completamente all’interno di una tribù e se la scrittrice ha avuto la possibilità e la volontà di documentarsi al meglio su usi e costumi di questo popolo, si riesce capire in parte la loro cultura, le loro cerimonie, il loro vivere quotidiano come succede per i romance ambientati in Europa. A volte invece il racconto segue un’altra strada e il popolo indiano fa solo da sottofondo alla trama e qui succede spesso che vengano descritte cose non del tutto corrispondenti alla reale situazione di quel periodo.

Per decenni, nello strutturare luoghi, temi e personaggi del genere western, l’industria cinematografica e editoriale ha mostrato di voler aderire a quanto affermato nella seconda metà del XIX secolo dal generale Philip Henry Sheridan : “ L’unico indiano buono e un indiano morto”.

Nei film come nei libri, il nativo americano costituiva il selvaggio che si opponeva con crudeltà e ferocia al civilizzatore bianco. Cos’è ( non chi è) l’indiano nell’immagine che troviamo sulla carta stampata o sulla pellicola di un film? Una creatura selvaggia, dedita allo stupro e al massacro, anima pagana e superstiziosa priva di qualunque scrupolo etico e lontana da qualsiasi nobiltà d’animo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo molto, molto lontani da quello che era il vero popolo dei nativi americani, dalla loro cultura, dalle loro tradizioni , dalla loro profonda coscienza del vivere in armonia con la natura. Questo popolo che ha subito un vero e proprio sterminio , in nome di una civiltà a cui non bastava solo occupare e dominare, continua però a vivere e la sua storia è la storia di un popolo che aveva saputo cogliere il senso profondo della Natura.

E' la storia di un popolo il cui destino è stato quello di morire, ucciso da un altro popolo forte, che sottomette la natura, stermina gli animali, sfrutta il territorio fino a renderlo arido, prosciuga le riserve d'acqua, disbosca le foreste, schiaccia i suoi simili, conquista, colonizza, uccide. E' la storia di un popolo che si trovò debole e indifeso quando i primi bianchi sbarcarono sulla sua terra; debole perchè non sterminava i bisonti; debole perchè non sottometteva il territorio, non lo bruciava ma prendeva da esso il minimo indispensabile per la sopravvivenza; debole perchè non cercava la guerra ma la pace; debole perchè non vedeva nell'uomo bianco un nemico ma un fratello; debole perché la sua vita non era consumo ma poesia. Il popolo Indiano si sente parte della Terra, per lui l'intero creato vive, sia terra, acqua, sasso, pianta, animale o uomo. Non è il "signore del creato" autorizzato a sottomettere la natura e ad addomesticarla .Soltanto adesso che la natura violentata e sfruttata comincia a rivoltarsi contro di noi possiamo comprendere quanto le loro parole furono profetiche.

In uno degli ultimi romanzi che ho letto, il protagonista ritornava nella sua amata Inghilterra dopo aver vissuto come uno schiavo per lunghi anni in una tribù indiana e dopo aver subito torture indescrivibili. Non è del tutto corretto quanto descritto ne libro.

La guerra era per gli Indiani una cosa ben diversa da ciò che pensiamo e facciamo noi Occidentali. Non avevano un esercito organizzato , c'era un capo , ma aveva la funzione di essere, con l'esempio, una guida per tutti i guerrieri e infatti veniva scelto per la sua audacia e il suo coraggio. Un'altra cosa impensabile per gli Indiani era una guerra fatta di masse di soldati mandati al massacro e che durasse anni. Le guerre fra tribù, per quanto cruente, il più delle volte duravano poco tempo e avevano come scopo quello di mettere il nemico in condizione di inferiorità e di dimostrare il coraggio dei guerrieri. Non c'era lo sterminio dell'avversario, anzi l'uccisione del nemico in genere non era un'azione molto apprezzata. Non era considerato onorevole uccidere un nemico, l'importante era "il toccarlo" con un bastone o con le mani e nulla valeva di più, per provare il coraggio di un uomo nel corso di una battaglia, del conteggio dei "conps" dei colpi. Un'altra differenza tra l'indiano e l'uomo bianco riguarda la causa o le cause che potevano scatenare una guerra: quelle dei bianchi hanno sempre avuto una causa economica anche se la si travestiva con motivazioni religiose o etniche. Nel popolo indiano, il nomadismo poteva essere una delle cause scatenanti di una guerra, perché poteva succedere che nello stesso pezzo di territorio si trovassero tribù diverse. Ma poteva essere anche un torto subito, il desiderio di provare il proprio valore con atti di coraggio o la razzia di cavalli.

 Era prassi molto comune in parecchie tribù di adottare i prigionieri da parte delle famiglie che avevano perduto un loro congiunto in battaglia. In questo caso il nuovo membro, dopo un periodo di “rodaggio” in cui poteva essere vittima di scherzi e derisioni ma mai di torture, veniva integrato nella tribù con gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri. E questo valeva anche per i prigionieri bianchi.  Gli Indiani non avevano la cultura dell’essere inferiore, della schiavitù, del sottomettere.

Una cosa che stupì i primi bianchi giunti dall'Europa, fu la mancanza di uno Stato simile a quello che c'era nel vecchio continente. Malgrado la vastità del territorio, le tante tribù, la zona estremamente ricca di risorse naturali, non esisteva un'organizzazione statale centrale che comandava sugli altri. Le popolazioni indiane vivevano la loro particolar "democrazia" alla base della quale c'era la famiglia, e quasi sempre la famiglia era quella della donna. Le tribù eleggevano un capo (a volte due: uno civile e uno per la guerra) scelto per il suo valore e il coraggio dimostrati in guerra. Ma il potere decisionale era in mano al Consiglio degli Anziani, eletto democraticamente da tutti gli adulti della comunità, che si riuniva per discutere sulle questioni più importanti, e ogni decisione doveva ottenere la piena unanimità.  Un capo doveva essere gentile, buono, generoso e altruista, ma contemporaneamente gli si richiedeva fermezza , autorità e autocontrollo. Era visto come un "padre" e in questa veste interveniva come un mediatore nei conflitti personali tra i membri della tribù. Le infrazioni alle leggi tribali erano piuttosto rare; questo perché la paura di perdere prestigio agli occhi della comunità e sopratutto l'emarginazione e la cacciata da essa, significava la morte, sia morale che fisica, per le enormi difficoltà che un individuo doveva affrontare per poter sopravvivere da solo.

L’importanza e il potere che la donna indiana aveva nella tribù era molto forte: in alcune tribù la sua posizione era così estesa che si può ipotizzare a una forma di matriarcato. Non avevano una collocazione per nulla inferiore a quella degli uomini anche se i compiti erano differenti, la loro posizione era assai più alta di quanto spesso si è asserito.

L’abitazione anche se costruita dagli uomini era di proprietà della donna. Quando una ragazza si sposava era l’uomo che si trasferiva nella famiglia della suocera. L’educazione delle bambine era affidata alla madre, mentre quella dei maschietti allo zio materno. La discendenza era matrilineare. Le donne partecipavano attivamente alla vita sociale e politica della tribù e in alcuni casi (come fra gli Irochesi) sceglievano i capi o li destituivano se non li reputavano degni dell’incarico. Potevano essere loro stesse essere elette come capi della tribù. Ad esse era affidato il compito di amministratrici, erano considerate "proprietarie" del tepee di cui ne avevano la cura, prendevano parte ai riti sacri insieme al marito. Non sono mai esistiti casi di segregazione sociale e di esclusione delle donne dalla vita cerimoniale.

Non mancavano poi donne che sceglievano una vita diversa e partecipavano attivamente non solo alla caccia, ma anche a tutte le attività maschili e questo veniva accettato perché la libertà e la scelta individuali (se non intaccavano l'integrità della tribù) erano assolutamente intoccabili. Avevano anche il diritto di voto, cosa che le loro sorelle bianche hanno ottenuto secoli dopo con lotte e battaglie. Nella maggioranza delle tribù, sotto l’aspetto sessuale la ragazza era libera, anzi il corteggiamento era favorito dalle famiglie. Ma una gravidanza poteva rivelarsi d’intralcio per un futuro matrimonio e così, fra le tante erbe usate come medicinali, le donne indiane si tramandavano di generazione in generazione quelle da usare come anticoncezionali. Era anche molto comune il “matrimonio di prova” : per qualche mese i due futuri sposi provavano a convivere e poi se andava tutto bene avveniva la cerimonia vera e propria. A entrambi i coniugi era riconosciuto il diritto di divorziare e il più delle volte i figli restavano con la madre.

Le donne indiane non erano molto prolifiche, l’allattamento al seno si prolungava per tre, quattro anni e in alcune tribù in questo periodo la donna evitava i rapporti sessuali poiché riteneva che ciò le avrebbe consentito di allattare più a lungo. Inoltre le cure e l’educazione impartite al bambino coinvolgevano molto entrambi i genitori che preferivano allungare i tempi fra una nascita e un’altra per avere più tempo da dedicare a ogni singolo figlio. Al momento del parto la donna, da sola o con un’altra donna, si isolava in una capanna o in una tenda. Appena nato al bambino veniva tagliato il cordone ombelicale che la maggior parte delle volte veniva conservato in un apposito contenitore, quindi veniva lavato e frizionato con erbe aromatiche. Da quel momento e fino a quando il piccolo non iniziava a camminare , madre e figlio diventavano una cosa unica, anche fisicamente grazie ad un sistema di “culla portatile” con la quale la madre portava il bambino con sé in costante contatto fisico.

La nascita di un bambino veniva accolta con immensa gioia. Un bimbo non apparteneva solo ai genitori ma a tutta la tribù e si poteva muovere in tutto l’accampamento in assoluta libertà e sicurezza. L’educazione era basata sull’esempio, applicato sempre con grande rispetto verso il piccolo essere umano che si aveva davanti: difficilmente si arrivava alle percosse o ai divieti. Lentamente, con pazienza, rispettando i tempi del bambino, lo si abituava alla sua vita da adulto. Un osservatore bianco ammesso a un importante riunione dei capi anziano Hopi raccontava stupito che nella stanza scorrazzavano bambini e che uno dei capi che stava parlando si interruppe per prendere sulle ginocchia un piccolo in lacrime e che riprese il discorso solo dopo averlo consolato e rimesso a terra...

 

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03/09/2012
da Milly

GIVEAWAY: Tra tutte le utenti registrate che lasceranno un commento alla recensione entro il 10 settembre, sarà estratta una fortunata vincitrice che riceverà una copia di IL GIARDINO DEI NUOVI INIZI, gentilmente offerta dalla Leggereditore. Dunque non dimenticate di registrarvi!

Mi sono detta: io ho lavorato molti anni nel settore delle costruzioni, arredi e gestioni di alberghi; l’autrice, nel reale, ha effettivamente ristrutturato un albergo, ma le lettrici, quanto possono essere emotivamente coinvolte in una storia che ruota intorno ad un argomento del genere? Cioè la ristrutturazione di un antico e abbandonato edificio per ricavarne un albergo di qualità?

La scrittrice – una stakanovista che ha prodotto oltre 300 romanzi di successo – dice di sé: “non scrivo di Cenerentole che sperano che il principe azzurro venga a salvarle mentre se ne stanno sedute in poltrona. Sono donne indipendenti, che ce la fanno anche da sole. il “principe” è qualcosa in più, un semplice complemento, ma mai l’unica risposta ai loro problemi”. Va presa in parola. Non ci sono eroi o eroine nella storia. Clare è una giovane vedova con tre figli a carico che si è rimboccata la maniche per essere autosufficiente ed è proprietaria di una libreria messa in piedi con molti sacrifici e forza di volontà. Beckett Montgomery è un architetto che con i fratelli e la madre sta ristrutturando un edificio che darà lustro alla cittadina di Boonsboro, nel Maryland. E’ un professionista che, alla bisogna, si presta anche a fare il carpentiere e il facchino.

Non condivido l’estremo che l’uomo, anziché nostro pari, sia un nostro complemento e nel libro, è poi la stessa Roberts a smentirsi su questo aspetto. Nella prima parte, infatti, si parla del progetto e delle potenzialità di sviluppo che esso rappresenterà per il circondario, ma sono ben delineati anche i caratteri dei vari personaggi, in primis, ovviamente, di Clare e Beckett. Scopriamo così che Beckett è innamorato di Clare fin dal liceo, e Clare, pur avendo amato molto il marito Clint caduto in Iraq, è ora attratta da Beckett. E anche che Beckett si sente offeso dalle pretese di Clare di bastare a se stessa in tutto (dall’aggiustarsi un lavandino al districarsi da sola in una scabrosa situazione), abitudine sviluppata durante le lunghe assenze del marito militare. Beckett vuol condividere con Clare tutto, non perchè lei sia incapace, ma perchè la coppia è un nucleo, una fortezza, una società in cui i due soci hanno pari quote e responsabilità. C’è tra l’altro bisogno di trovare un’intesa sul come affrontare il problema del ricco psicopatico Sam Freemont che molesta Clare, da lui considerata la sua donna sebbene lei abbia sempre rifiutato i suoi inviti e le sue avances. Nella seconda parte del libro, la più dinamica, trova spazio l’evoluzione del rapporto tra Clare e Beckett. Lui teme, dopo averla tanto attesa, di sbagliare affrettando i tempi. Lei, con l’aggravio di tre figli piccoli, di spaventarlo. Come spesso accade nella vita di molte donne, sarà lei prendere l’iniziativa per passare dal corteggiamento allo stadio in cui il sesso, un sano, liberatorio e disinibito sesso, diventa una componente portante di una relazione d’amore. L’ultima parte del libro è contrassegnata da una accelerazione di eventi che avrebbero potuto avere conseguenze catastrofiche se non fosse intervenuto….un fantasma. Si proprio un fantasma, il fantasma di Lizzy, una signora che dimora nell’antico edificio in ristrutturazione, la quale, dopo essersi fatta vedere dal più piccolo dei figli di Clare e sentire spesso da Beckett, palesa così definitivamente la sua esistenza.

Il libro forse risente di una carenza di pathos, ma non c’è dubbio che l’autrice ha mestiere e ti conduce dove vuole. E’ una storia di common people? Affermativo (e qui la memoria mi va alla canzone degli anni ’80 Love of the Common People cantata da Paul Young). Dal momento però che a raccontartela è la Roberts, una scrittrice che saprebbe ricavare e imbastire una storia da una lista della spesa, non ci trovi da ridire anzi, ti fa pensare a quanto sarebbe bello e giusto incontrare sulla tua strada un tipo solido, piacente e protettivo come Beckett. Dove lo trovi uno che costruisce delle piccole bare per i personaggi che i tuoi figli terminano nelle battaglie combattute con la playstation? E’ il mio augurio per voi, amiche del blog.

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02/09/2012
da Maet

Care lettrici, eccoci di nuovo al contest per scegliere l'immagine di testa che ci accompagnerà per tutto l'autunno. Ci sono ben sei proposte, tutte diverse ma egualmente suggestive. Come al solito votate e fateci sapere qual è la vostra preferita!

                                                                          1: Red Leaves      

                                 

                                        

 

 

                                                                      2:Golden Kiss 

                                        

                                                

                                                    

                                                                    

                                                                           3: Angel

 

                                              

 

 

                                                                   4: Vento di Passioni  

 

                                        

 

 

                                                                             5: Jane Eyre

 

                                             

 

 

                                                                   6: Barefoot in the Park

 

                                          

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