Finalmente è tornata! Chi? Isabel Allende.
Non che fosse andata da qualche parte o avesse smesso di scrivere, ma negli ultimi anni i suoi scritti sembrava avessero perso fascino, trasporto. In verità questa sensazione le sue lettrici l’hanno avuta da quando la sua primogenita, Paula, è morta di porfiria. In seguito a ciò, i suoi libri sembravano più uno sfogo terapeutico che un romanzo.
In “Il quaderno di Maya” non solo ritroviamo il suo solito stile ma una vena nuova.
Maya è un’adolescente viziata e cresciuta in California con due nonni molto eccentrici, la sua Nini e il suo Popo. Sua madre è inesistente e suo padre, un pilota di aerei, è sempre in viaggio. La sua Nini è una cilena fuggita alla dittatura di Pinochet e il suo Popo è un astronomo afroamericano.
La sua vita si svolge tra le stravaganze della nonna molto legata alle tradizioni e credenze cilene ma contemporaneamente attivista contro le ingiustizie sociali e l’immensa cultura e passione per le stelle e i pianeti del nonno.
La vita di Maya precipita quando il suo amato Popo muore. Il grande dolore serrato nel petto la porteranno giù in un abisso fatto di alcol, ogni tipo di droghe, prostituzione, spaccio. Si metterà in seri guai con spacciatori e poliziotti di Las Vegas nonché agenti dell’ Fbi. Quando sembra che abbia perso ogni briciolo di dignità e voglia di vivere, la presenza che sente del suo Popo l’aiuterà a chiedere aiuto. La strada per tornare a vivere non sarà affatto facile: Maya dovrà imparare a conoscersi e maturare.
La provvidenziale nonna la catapulta su un volo per una delle sconosciute isole dell’arcipelago di Chiloé, nel sud del Cile dove vive un suo caro, vecchio amico. Invece di un ciclo di sedute psicanalitiche, la nonna le regala, quindi, un biglietto aereo e un quaderno dove Maya dovrà scrivere tutto ciò che ritiene opportuno. Questo semplice quaderno le permetterà di sciogliere i nodi del suo passato e immortalare il presente: nuove amicizie, l’amore, verità nascoste.
In questo romanzo non si ritrovano solo i tratti noti di Isabel ma una tematica nuova. Finora eravamo abituate a storie di grandi donne coraggiose che nonostante le molte sofferenze non perdono l’entusiasmo verso la vita e l’amore e che incontrano uomini che non si vergognano dei loro sentimenti e non rinunciano alla donna che amano.
Questo libro si tinge un po’ di nero e affronta tematiche non solo molto forti e attuali come alcol, droga, prostituzione ma viste e vissute da un’adolescente. Capisco che chi si aspetta una travolgente storia d’amore può rimanere delusa ma già solo per la carica emotiva che contiene ne vale la pena. E poi questo romanzo parla di più di una storia d’amore: tra due adolescenti, tra due persone mature, tra un nonno e sua nipote.
Se volete, però, o se ancora non li avete letti vi consiglio “D’amore e ombra” ( di cui hanno fatto anche un film), “Eva Luna” ma in realtà dovrei consigliarveli quasi tutti perché per me sono dei capolavori.
La capacità di scrivere di Isabel Allende ti teletrasporta immediatamente nel luogo dove si svolgono le scene del libro. Ti sembra di vivere con i personaggi le loro vicende, soffri con loro, gioisci con loro. Percepisci persino profumi e odori. Quando leggi un suo libro non ti rendi conto di quello che ti succede intorno perché solo il tuo corpo c’è, il resto è con lei.
Ora non mi resta che sperare che il prossimo 7 gennaio sia quello giusto. Perché? Isabel comincia a scrivere un nuovo romanzo sempre e solo il 7 gennaio, giorno in cui ha cominciato a scrivere il suo primo libro “La casa degli spiriti” pubblicato nel 1982 (in Italia nel 1983 da Feltrinelli).
Buona lettura, o meglio buon viaggio.
Speriamo che questo nerbo
Speriamo che questo nerbo ritrovato non venga di nuovo perduto anche se l'età non aiuta (70 anni esatti). Vi terrò informate, anche perché l'Allende io la compro a scatola chiusa!
Una grande autrice
Sarò banale ma anche per me La casa degli spiriti è uno dei libri preferiti e sono felice di sapere che la scrittrice è tornata a quei livelli. I suoi libro non sono mai facili o leggeri, non li chiamerei certo di evasione, ma sanno emozionare come pochi. Bella recensione Panthy e grazie per avercela proposta.
FrancescaT
Mmm, bene, sono contenta di
Mmm, bene, sono contenta di sapere che la Allende abbia ripreso nerbo. D'altra parte, come darle torto? Il dolore spesso si porta via tutto, figuriamoci uno così grande. Onore a una donna che non si è mai arresa. Grazie delle rece Panthy
Autrice da leggere
Ho letto La casa degli spiriti ormai qualche anno fa ma rimane sempre uno dei miei libri preferiti, ho continuato a leggere altre opere della Allende anche se alcune, soprattutto le ultime,mi sono piaciute meno. Questo nuovo libro mi incuriosisce grazie anche alla bella recensione quindi finirò per leggerlo sicuramente. Consiglio la lettura anche di Paula un libro intenso e struggente.
Hai ragione Daisy, Paula è
Hai ragione Daisy, Paula è struggente e intenso soprattutto, io credo, perché parla di un dolore veramente vissuto. Un libro correlato sempre dell'Allende è "La somma dei giorni" meno intenso, lo definirei più un cerchio che si chiude all'elaborazione di un lutto (non solo metaforico in questo caso) ma se si è seguito il percorso dell'Allende, è giusto leggerlo.
Non solo hanno fatto un film,
Non solo hanno fatto un film, ma due: "D'amore e ombra" , ovviamente è molto meglio il libro.
Capisco Marin che questo libro possa non ispirare immediatamente soprattutto per chi non ha mai letto l'Allende ma dopo aver letto i primi libri magari cambierai idea. Anche la trilogia dei libri per ragazzi non è male anche se non alti livelli; in essi troverai anche riferimenti agli animali totemici di cui hai parlato.
Fammi sapere com'è andata!
cavoli....questa tua ultima
cavoli....questa tua ultima informazione mi intriga moltissimo! Ti farò sapere si!!!!
Cara Panthy, concordo con
Cara Panthy, concordo con ogni tua parola. Un tempo la Allende era una tra le mie scrittrici preferite, poi i suoi romanzi hanno perso quella scintilla che li rendeva speciali, forse in seguito al grave lutto. Questo romanzo al contrario sembra quasi uno dei suoi più vecchi e mi è piaciuto molto, bravissima una splendida recensione.
Della Casa degli Spiriti
Della Casa degli Spiriti hanno fatto un film o sono in confusione io?
Sì, ne hanno tratto un film
Sì, ne hanno tratto un film molto brutto, da evitare secondo me. Il libro è bello invece.
Non ho mai letto un libro
Non ho mai letto un libro della Allende. La trama di questo non mi ispira, le tematiche che affronta sono forti e ad un libro, in questo periodo, chiedo altro. Ma proverò con uno degli altri titoli che suggerisci, Panthy.