maggio 2006
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SPOILER
ACROSS A STARLIT SEA di Rebecca Brandewyne
Paperback
Publisher: Warner Books Inc; Reissue edition (July 1989)
Inedito in Italia
Cornovaglia, 1832
Laura Prescott non ha mai potuto scegliere il suo destino.
I sui due genitori, Wellesley e Sarah, fin da quand'era ancora una bambina l'hanno destinata a sposare il figlio maggiore di Draco Chandler, Jarrett, che ha ereditato dal padre non solo il colorito e gli occhi scuri da zingaro, ma anche il suo carattere taciturno ed introverso. Laura, che è sempre stata una ragazzina dolce e fantasiosa ma timida, fin dall'infanzia si è sempre sentita intimidita dai cupi silenzi di Jarrett e dal suo aspetto minaccioso, e ha sempre cercato il sostegno e l’amicizia del solare Nicholas, il fratello minore di Jarrett, da sempre il suo compagno preferito di giochi e di marachelle.
Ora Laura ha da poco compiuto 17 anni, e si prepara la sua festa di debutto in società. Dovrebbe essere al settimo cielo dalla felicità: sarà la reginetta del ballo, ha un vestito fantastico che fa risaltare i suoi capelli scuri e la sua bellezza tutta particolare, quasi esotica – ed invece brucia di rabbia, perchè si sente imprigionata nei confini di una vita che qualcun altro ha scelto per lei.
Ora che stasera per tutti diventerà ufficialmente un'adulta, nessun ostacolo frena più infatti il suo fidanzamento ufficiale con Jarrett – e mentre lui, silenzioso come al solito, le offre il braccio con perfetta cortesia ma con freddezza per accompagnarla a ballare, Laura non può fare a meno di seguire con lo sguardo Nicki, che a sua volta la divora con gli occhi. E' lui l’unico uomo che potrò mai amare!, Laura vorrebbe gridare al mondo intero. Perché non riuscite a capirlo ed accettarlo? Così quando Nicki le dà appuntamento in giardino, Laura accetta – e con la facilità e la confidenza reciproca che solo due ex compagni di giochi possono avere, iniziano a ballare insieme il valzer al chiaro di luna, in silenzio. E quando Nicki le dichiara che è tutta la vita che stava aspettando questo momento – che lei finalmente diventasse adulta, così da poterle dichiarare il suo amore, Laura è pazza di felicità: il suo sogno finalmente si avvera! Nicki è davvero suo ! Ma quando Nicki inizia a coprirla di baci e di carezze, di fronte a Laura balena improvvismanete l'immagine di un volto cupo e minaccioso, quasi feroce, quanto un pirata, o forse un lupo... Il sangue zingaro non è acqua, l'aveva ammonita più volte sua madre; e Jarrett non tollererà che il fratello s'impadronisca di qualcosa di suo. A nessun costo - qualunque cosa debba fare pur di tenerla per sé!
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SPOILER
GWEN'S CHRISTMAS GHOST di Lynn Kerstan & Alicia Rasley
Paperback
Publisher: Zebra Books (November 1995)
Inedito in Italia
Ambientazione: aldilà ( ? ) + Inghilterra, 1816
Essere morti è una vera disgrazia, pensa Valerian Caine. Essere morti come è successo a lui, poi ... una vera beffa del destino !
Giovane, affascinante, nobile, ricco, simpatico e spensierato mascalzone adorato dalle donne ma molto, molto meno dai loro mariti ( chissà perchè ? ), Valerian è stato ucciso per caso nel 1716, durante un duello con l'ennesimo marito cornuto e furibondo: la pallottola dell'avversario, peraltro pessimo tiratore, è rimbalzata su un sasso e l'ha colpito a morte.
Così Valerian si trova adesso bloccato nell'al di là, nè al paradiso nè all'inferno ... nel niente, semplicemente. Nella sua vita non ha combinato niente di particolarmente catastrofico, ma nemmeno di particolarmente positivo: per cui le entità soprannaturali hanno deciso di temporeggiare e affidargli una serie di piccoli incarichi in quanto spirito, per permettergli di meritarsi la " promozione ". peccato che Valerian fallisca in questi incarichi, uno dopo l'altro ... la sua mente è ancora troppo attaccata alla terra, non sa rassegnarsi all'idea di essere morto ! ah, cosa darebbe per tornare a divertirsi un po' con qualche bella ragazza, a godersi qualche festa in maschera, o a farsi qualche bella partita a carte con gli amici !
Alla fine, le entità esasperate ( incluso il suo angelo custode, Francis ) gli offrono un'ultima possibilità: visto che non riesce a rassegnarsi all'al di là, tanto vale che torni sulla terra. Però dovrà meritarselo: avrà un mese di tempo per far terminare la faida che si è creata tra i suoi discendenti, e quelli dell'uomo che l'aveva ucciso in duello, faida che si trascina ancora dopo cent'anni, e per rendere queste persone felici. Se Valerian riuscirà nel suo intento, verrà riportato indietro nel tempo nel 1716, al momento del fatidico duello: il sasso non devierà la pallottola, lui sopravvivrà e potrà continuare la propria vita come prima - e a quel punto le sue azioni decideranno la sua sorte nell'al di là, nel bene e nel male.
Valerian accetta entusiasta ... e si ritrova nel 1816, in carne e ossa - finalmente !
certo che il mondo è diventato davvero poca cosa, nei cent'anni in cui lui è stato ... ehm, assente. La nuova moda d'abbigliamento maschile instaurata da lord Brummel, per esempio, non lo convince per niente : perchè tutti si vestono solo di colori scuri e anonimi, solo marroni e neri, come dei parroci di campagna ? dove sono i rossi sgargianti, i verdi e i blu che a lui piacevano tanto, le tabacchiere istoriate, le spille di gioielli ? e perchè nessuno porta più i capelli legati dietro col codino ? dove sono sparite le spade che tutti dovrebbero avere alla cintura ? Per non parlare poi di questi club noiosissimi dove i gentiluomini passano il tempo a leggere il giornale seri e silenziosi ... vogliamo mettere l'allegria, il chiasso e i divertimenti delle taverne e delle bische del 700 ?
Ma ben presto Valerian è assorbito dalla sua missione. E capisce subito che è davvero una missione difficile, per non dire impossibile !
Di tutta la sua famiglia, i Cain, non sono rimasti che 2 discendenti, fratello e sorella, Dorothea e Robin, in una situazione economica disastrosa. Lei è una ragazza di carattere forte e intraprendente, che sta cercando con tutte le sue forze di impedire al fratello, semi-alcolizzato, e accanito ma sfortunato giocatore, di rovinarsi definitivamente coi suoi vizi.
Circa la famiglia rivale, i Sevaric, anche qui non sono rimasti che 2 discendenti a loro volta fratello e sorella, il serio e posato Max e l'impertinente Gwen dal viso lentigginoso. Ma è chiaro che entrambi odiano la famiglia Cain allo spasimo, e perfino Max non vede l'ora di accanirsi sul disgraziato Robin per rovinarlo definitivamente al tavolo da gioco.
E' proprio Gwen che Valerian incontra per prima, e, grazie a un colpo di fortuna, salva da un incidente in carrozza. Ospite in casa Sevaric, può così meglio studiare la situazione : almeno la soluzione a una parte del problema gli appare subito ovvia, Max e Dorrie sono fatti l'uno per l'altra - basterà farli incontrare ed il gioco è fatto ! la freccia di Cupido scatterà e la faida sarà finalmente terminata !
La cosa funziona, grazie soprattutto all'astuzia e all'abilità di Valerian nel creare occasioni di incontro tra i due ( li chiude perfino a chiave insieme in uno sgabuzzino ) - del resto, chi in questo fin troppo pacifico e noioso 800 inglese può riuscire a superare in furbizia, malizia e intraprendenza un famigerato libertino del 700 ? ovviamente nessuno.Robin , il suo diretto discendente, è già un caso più difficile: Valerian dovrà impegnarsi a fondo nel ricostruire il suo orgoglio e la sua autostima, e farlo uscire dal tunnel di distruzione in cui sta velocemente sprofondando. Mal che vada, Valerian si consola pensando che accompagnando Robin ovunque potrà almeno approfittare dell'esperienza per imparare i nuovi giochi d'azzardo ...
Ma il vero problema è Gwen. Un vero peperino, graziosa ma non bella, perfino troppo intelligente, risoluta a non sposarsi, detesta tutto il genere maschile e ha una lingua davvero tagliente: cosa ci vorrà mai per farla felice ? o, forse sarebbe meglio dire: chi ? ^_*
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SPOILER
PER I SUOI OCCHI (Something Wicked) by Jo Beverley
Paperback: 384 pages
Publisher: Topaz; Reissue edition (July 1, 1997)
Edito in Italia: n° 676 de "I Romanzi" di Arnoldo Mondadori Editore, 2005
Londra, 1762
Perchè una donna non può avere le stesse libertà di un uomo? si chiede irrequieta e spazientita Elfled Malloren, guardando il fratello gemello Cyn salpare con la moglie Chastity alla volta del Nuovo Mondo, pronto ad iniziare con lei un'altra appassionante avventura.
Oh, Elf ha viaggiato in tutta Europa, ha partecipato a balli a Versailles e organizzato serate musicali nel suo sontuoso palazzo di Londra, ma sente che tutto ciò è *niente* rispetto alle vicissitudini che Cyn ha vissuto, ai pericoli che ha affrontato... le guerre in Europa, le amanti, i duelli... e Cyn adesso sta per affrontare un'altra sfida avvincente, mentre lei, alla stessa età, a soli 25 anni, è già considerata una zitella senza speranza, buona solo a coccolare i nipotini... per non parlare del fatto che è ancora vergine, santiddio, per giunta !
Del resto bisogna ammettere che Elf - a differenza di Cyn - non ha mai incontrato un compagno con cui poter dividere il suo cuore, qualcuno capace di creare la magia, di farle abbandonare il suo rigido autocontrollo fino, magari, a spingerla a tentare qualcosa di folle... qualcosa di perverso.
Eppure, pian piano l'idea di un'avventura inizia a farsi strada nella sua mente... i giardini di Vauxhall ! Insiema alla sua amica Amanda quella sera stessa si travestiranno per partecipare al ballo mascherato di Mezza Estate - un evento da cui le signore per bene stanno doverosamente alla larga. Basta con la nobile Elf, dal comportamento sempre impeccabile ! Stasera sarà la sfacciata francesina Lisette, dal vestito troppo scollato e vistoso, flirterà con tutti, si farà passare per una qualunque ragazza del popolo in cerca di divertimento... e forse di un nuovo amante; e chissà che succederà?
Il piano riesce, la serata è brillante e festosa, piena di luci e di allegria, ma il divertimento di Elf si spegne di colpo quando si trova ad ascoltare per caso una strana conversazione tra alcuni individui nascosti tra i cespugli. Sembrano parlare di assassinio, di un pericoloso complotto, addirittura contro il re... Elf fugge di corsa, subito inseguita da uno dei cospiratori che però presto riesce a raggiungerla e bloccarla.
E' un uomo alto, vestito di scuro e mascherato, ma Elf non ci mette molto a riconoscere in lui lord Fortitude Walgrave, il cupo e gelido fratello di sua cognata Chastity, nemico giurato della famiglia Malloren... proprio l'uomo che per qualche ragione incomprensibile popola da qualche tempo i suoi sogni. Sogni tenebrosi. Ed incredibilmente erotici.
Forzata a stare al gioco, Elf continua la sua finzione per dissimulare la sua identità e le pericolose informazioni che ha sentito, e si lascia portare a casa di Fort, che è intenzionato a godersi la compagnia della bella francesina per la serata.
Che fare ora?, si chiede Elf inquieta.
Cercare di fuggire alla prima occasione?
Approfittare della situazione, fingendo di acconsentire per un po' alla richiesta di Fort di diventare la sua amante, in modo da scoprire nel frattempo qualcosa di più sul complotto?
Oppure lasciare che la serata abbia la sua conclusione più folle, e gettare tutti gli scrupoli alle ortiche, vivendo finalmente le sue fantasie erotiche?
O tutt'e tre le cose insieme, forse? questo poi parrebbe proprio impossibile .. eppure, il motto di famiglia non dice forse che " con un Malloren, tutto è possibile "?
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SPOILER
FORBIDDEN MAGIC by Jo Beverley
Mass Market Paperback: 352 pages
Publisher: Topaz; Reissue edition (November 1, 1998)
Inedito in Italia
Londra, 1812
E' la vigilia di Natale, e Meg Gillingham si trova di fronte ad un insolito dilemma: accettare il ricatto del suo padrone di casa e diventarne l'amante, o darsi alla stregoneria ?
Sì, perchè Meg è rimasta orfana, e dopo la morte dei suoi genitori non le è rimasto nnemmeno un soldo per mantenere se stessa ed i suoi fratellini - e nemmeno per pagare l'affitto, ovviamente, se non per l'appunto ... " in natura ". O questo, o essere sfrattata alla fine del mese, cioè proprio alla vigilia di Capodanno.
Oppure ...
Oppure forse c'è una terza opzione. Solo per disperati, però.
La mamma ha lasciato a Meg un'antica statuetta irlandese, che si tramanda nella sua famiglia da generazioni, e che si dice sia stregata: qualunque desiderio venga espresso tenendola tra le mani, si avvererà. Ma attenzione a formulare con cura la richiesta, perchè - pare - la statuetta ha sì l'abitudine di esaudire i desideri, ma un po' a modo suo ...
Meg è una persona tranquilla, razionale e piena di buon senso, ma è anche disperata, e tenta il tutto per tutto: impugna la statuetta e chiede " che , entro la fine dell'anno, lei e i suoi fratelli possano avere tutta la felicità che si meritano ! "
Un bagliore, un'esplosione ... Meg finisce per terra, stordita ... il sortilegio avrà davvero funzionato ?
Il mattino dopo, dall'altra parte di Londra, il conte di Saxonhurst ( per gli amici, Sax ) si sveglia e realizza di colpo che tra pochi giorni sarà il suo 25o compleanno.
Maledizione !
Sax è, diciamo così, un tipo appena appena originale e impulsivo. Ha l'abitudine di fare a pezzi i soprammobili di casa quando si arrabbia - i servitori fanno ogni volta scommesse su cosa spaccherà per primo. Tiene il salotto di casa sempre caldissimo per via del pappagallo Knox, che è stato addestrato a dire parolacce a tutte le donne che vede. Ha un cane bruttissimo, mezzo scemo e del tutto inetto, e la sua servitù non è da meno - basti pensare al valletto zoppo e alla cameriera guercia con tanto di benda sull'occhio.
E, a proposito d'impulsività, Sax purtroppo ha promesso alla temibile duchessa sua nonna , in un momento di rabbia, che se non si sposerà entro il suo 25o compleanno, potrà essere proprio lei a scegliergli una moglie * adatta *. E ovviamente, la noiosissima cugina Daphne è già pronta da mesi con l'anello .
Ma Sax non sarebbe Sax se non avesse l'ennesima idea geniale ( o pazzesca, a seconda dei punti di vista ): il suo segretario gli compilerà una lista di signorine nubili di buona famiglia, e lui sceglierà a caso la propria futura moglie dalla lista tirando i dadi. Certo, c'è l'insignificante dettaglio che la signorina andrebbe conosciuta, corteggiata, e sposata in circa 3 giorni ... un po' pochini, forse ?
Per fortuna la cameriera di Sax - quella con la benda sull'occhio - gli fa notare che, forse, senza ricorrere ai dadi, ci sarebbe una giovane donna in difficoltà economiche di cui ha sentito parlare, e quindi già in partenza meglio predisposta ad accettare un eventuale matrimonio-lampo .... Sax è entusasta dell'idea: bisogna ben sposarsi prima o poi, no ? e una donna vale l'altra - lo ha anche insegnato al pappagallo. Quindi, vada per la sconosciuta nei guai ! E, detto fatto, scrive a Meg una bella lettera con la sua proposta di matrimonio ...
Tutta questa incredibile serie di eventi è solo un caso, o è il prodotto della maglia della statuetta ?
E - se è magia - possibile che sia proprio l'irrefrenabile Sax quello che, secondo il desiderio della posata e razionale Meg, lei * si merita * per essere felice ?
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SPOILER: STARDUST OF YESTERDAY by Lynn Kurland
Publisher: Jove Pubns; Reprint edition (April 1996)
Inedito in Italia
San Francisco + Inghilterra, oggi.
" State attenti ad esprimere un desiderio ", dice il vecchio adagio, " perchè potrebbe avverarsi ... "
Ma Genevieve Buchanan, Gen per gli amici, abilissima restauratrice e appassionata di tutto ciò che è medievale, proprio non si ricorda del proverbio quando un misterioso avvocato inglese si presenta improvvisamente nel suo studio di San Francisco e le annuncia che ha ereditato da un suo bi-bis-bis-bisavolo niente di meno che ... un castello. Un vero castello inglese, con tanto di torri, bastioni e segrete. E accompagnato da una vera fortuna in denaro, per giunta. Unica piccola condizione per avere l'eredità: che Gen si trasferisca subito nel castello per prenderne possesso.
Ancora sotto shock, Genevieve parte alla volta dell'Inghilterra, ed incredula scopre che è tutto vero ! il magnifico castello di Seakirk è lì ad aspettarla, il ponte levatoio si abbassa per accoglierla, sulla torre più alta sventolano a festa le bandiere mentre un impettito maggiordomo inglese le dà il benvenuto nella sua nuova casa ... Meraviglioso. Una specie di antica Camelot trasportata di peso ai nostri giorni. Tutto perfetto, insomma.
Certo, mancherebbe un piccolo dettaglio per completare il sogno di Gen ... un bel cavaliere senza macchia e senza paura, con tanto di armatura scintillante, pronto per lei a uccidere draghi e sgominare eserciti ... ma, si sa, non si può sempre avere tutto, sospira Gen. E il castello è splendido così com'è.
Ma quella notte, mentre si appresta a dormire beatamente nel suo lussuoso letto a baldacchino, un lugubre urlo le fa drizzare i capelli in testa, e di colpo le appare dinanzi un enorme guerriero insanguinato, che le agita una spada sotto il naso minacciano di ucciderla ... un FANTASMA !
E altro che romantico cavaliere in armatura, è un mostro assetato di sangue - il SUO sangue !
Gen scappa a gambe levate al piano terra, inseguita dal fantasma, e le ci vogliono un paio di buoni whiskey per trovare il coraggio di riprendere a dormire.
Ma il giorno dopo, riflettendoci meglio, Gen si calma e pensa che, in fondo, chi se ne importa ? Il castello è suo, è il suo sogno da sempre, e se lo vuole tenere, fantasma o no. In fondo, come dice l'imperterrito maggiordomo, quale castello medievale non ha le sue piccole stranezze ? Forse potrebbe provare a scendere a patti col fantasma - proporgli qualcosa del tipo " se tu la pianti di spaventarmi, io non chiamo i ghostbusters ".
Così, quando la notte dopo, mentre si prepara ad andare a letto, sente un pugnale punzecchiarle minacciosamente la schiena, Gen sfacciatamente insulta il fantasma: che vigliacco è, per non avere nemmeno il coraggio di guardare negli occhi il nemico mentre lo uccide ?
Il fantasma, esasperato, brontola e si sposta, mugugnando che non gliene va mai bene una, Gen si gira e ...
..... e si trova di fronte un gran bel pezzo di fantasma ! Alto, aitante e muscoloso, con lunghi capelli scuri e un viso affascinante, splendidi occhi verde chiaro e l'aria impavida del guerriero benchè indossi i jeans e una maglietta nera. Certo, il fatto che la maglietta porti la scritta MORTE AI BUCHANAN ( cioè a lei, tra gli altri ) è leggermente inquietante, ma Gen non può fare a meno di restare a guardarlo a bocca spalancata.
Il povero Kendrick de Piaget - questo è il nome del fantasma - ha in effetti tutte le ragioni di avercela con la famiglia Buchanan: 700 anni fa, lui e i suoi compagni sono stati uccisi a tradimento dai Buchanan mentre si accingeva a prendere possesso del castello di Seakirk, che apparteneva appunto ai Buchanan ma che il re gli aveva regalato per il suo valore in battaglia durante le crociate. Non contenta di ciò, la malvagia strega Matilda ha condannato il suo spirito a vagare sulla terra finchè, volontariamente, un Buchanan non rinuncerà al castello, affidandone a Kendrick la proprietà. E così Kendrick da 700 anni perseguita tutti i Buchanan che si installano nel castello di Seakirk con catene, spade insanguinate e tutti gli spettacoli più truculenti che riesce a escogitare , sempre sperando che qualcuno di loro si decida finalmente a firmare l'atto di proprietà che gli consegnerà Seakirk. Solo allora lui potrà avere pace. Ma no, quegli idioti scappano o impazziscono, ma nessuno firma !
Gen suo malgrado è impietosita dal povero fantasma dello sfortunato cavaliere. Certo, il fatto che sia bello, coraggioso, un po' maschilista ma in modo simpatico, generoso, dolce, spiritoso e pieno di premure aiuta molto ... e a sua volta Kendrick suo malgrado è attratto dal coraggio della prima Buchanan che abbia osato tenergli testa e anzi strapazzarlo per bene. E così, incredibilmente, i due si trovano a passare le serate insieme davanti alla TV guardando partite di rugby e football americano ( le cose più vicine a una battaglia del medioevo che Kendrick sia riuscito a trovare ai giorni nostri ). A passeggiare insieme sulla spiaggia e nei giardini del castello. A pensare al regalo più bello da fare l'uno all'altra a Natale .. a innamorarsi, insomma.
Se solo potesse toccarlo almeno una volta, pensa disperata Gen. Se solo potesse abbracciarlo, baciarlo ... possibile che non ci sia proprio nessun modo per sconfiggere la maledizione di Matilda e avere Kendrick * davvero * tutto per sè ?
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SPOILER : GHIACCIO NELL'ANIMA (Too Wicked to Love) di Barbara Dawson Smith
Prima edizione USA: St. Martin's Paperbacks (April 15, 1999)
Edizione italiana: n° 440 de "I Romanzi" di Arnoldo Mondadori Editore, 1999
Inghilterra 1800
L’ultima cosa che Jane si aspetta di trovare quando apre la porta del suo cottage, la mattina, è… una bambina in fasce !
L’esistenza di Jane è, a dir poco, molto tranquilla: è ancora giovane, ha solo 26 anni, ma dopo la morte del padre che lei ha assistito per anni prima nel lavoro ( era un famoso latinista ) e poi nella malattia, si è rassegnata ad una vita di tranquillo zitellaggio al fianco dell’anziana zia pure zitella. Quindi, quando scopre che insieme alla piccola c’è un biglietto che spiega come sia la figlia illegittima del famigerato conte di Chasebourne, il suo illustre vicino di casa, Jane corre furibonda da lui – con tanto di bimba in braccio – ben decisa a restituirgli la bimba e a ritornare alla sua pace.
Ma ci sono alcune cosette che Jane non ha previsto ….
… anzitutto, Ethan, scapestrato e noncurante, nega con fermezza che la bimba possa essere sua. Perché mai una delle sue amanti avrebbe dovuto nascondergli una cosa simile, sapendo che avrebbe potuto essere un mezzo per spillargli altri soldi ?
Ma Jane non molla e, con l’appoggio della madre del conte, obbliga Ethan a iniziare la ricerca della madre sciagurata, anzi l’accompagna lei stessa nelle sue ricerche, prima in campagna e poi a Londra. Peccato che, a questo punto, a complicare le cose intervengano altri 2 fattori imprevisti ….
… Jane – che da ragazzina era stata innamorata di Ethan – ahimè, comincia a chiedersi curiosa cosa si proverebbe ad essere l’oggetto delle attenzioni del bel mascalzone, che continua imperterrito a chiamarla “ signorina Spilungona “ come quando avevano 12 anni, solo per punzecchiarla ...
… e - per completare il disastro - Jane si affeziona profondamente alla piccola Marianne, che tanto riempie il vuoto d‘affetti della sua solitaria vita da zitella.
Ci sarà un modo per tenere Marianne con sé per sempre ?, si chiede Jane sgomenta .
E alla fine le viene un’idea un po’ folle: forse l’obiettivo di Ethan – che ormai è deciso a riconoscere la piccola come sua figlia, e ad allevarla – ed il suo non sono poi del tutto inconciliabili … a patto di essere pronti a rischiare il tutto per tutto, in un’azione disperata!
E chissà che, così facendo, anche le sue altre curiosità su Ethan non possano trovare soddisfazione… ^_*
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SPOILER
WHO WILL TAKE THIS MAN? by Jacquie D'Alessandro
Mass Market Paperback: 416 pages
Publisher: Avon (September 30, 2003)
Inedito in Italia
Inghilterra 1800 ( o giù di lì )
Meredith Chilton-Grizedale, la più nota combina-matrimoni di Londra, stavolta è alle prese con un osso davvero duro !
Ha finalmente trovato una moglie più che accettabile - bella, aristocratica e ricca - per il visconte Philip Whitmore, uno strampalato archeologo che ha passato gli ultimi anni in giro per gli angoli più sperduti del pianeta alla ricerca di reperti misteriosi, dall'Egitto fino alla Mesopotamia e all'Asia, e che il padre ha finalmente richiamato, esasperato, in patria per costringerlo a mettere la testa a posto e a metter su famiglia.
Peccato che , la mattina del matrimonio, tutto il bel mondo di Londra riunito in chiesa aspetti invano la futura moglie, che non si presenta al matrimonio, lasciando il povero Philip in asso davanti all'altare !
Meredith è disperata. Cosa può mai avere fatto cambiare idea alla sposa così all'ultimo minuto ? D'accordo, Philip - anche se gentile simpatico e mooolto carino ^_* .... - porta gli occhiali, ha l'aria trasandata, non si sa vestire con eleganza e anzi sui dimentica spesso la cravatta, non sa fare conversazione ed inorridisce le giovani debuttanti con le sue dissertazioni scientifiche sul tema delle decorazioni a sfondo erotico nelle case dell'antico Egitto. ma tutti questi difetti non sono sufficienti a giustificare un abbandono così fragoroso !
La verità viene scoperta rapidamente: è Philip stesso ad avere messo in fuga la sua promessa sposa, perchè le ha raccontato dell'ultimo reperto da lui scoperto .... una tavoletta di terracotta egizia, dov'è incisa una terribile maledizione composta da un uomo abbandonato dall'amante, che vuole così vendicarsi di tutte le donne e tutte le coppie felici. Se un uomo leggerà la tavoletta, la moglie sarà colpita da una serie di incidenti e sciagure ben precisi ( avrà terribili attacchi di mal di testa; farà cadute rovinose ; e così via ) finchè, al terzo giorno, morirà. C'è un solo modo per fermare la maledizione .. ma ahimè, la tavoletta è spezzata in due, e la parte mancante è proprio quella che svela come spezzare la maledizione.
Philip non ha dato importanza alla cosa finchè l'archeologo che era presente insieme a lui al ritrovamento della tavoletta non riceve la notizia che sua moglie è morta improvvisamente, per ragioni sconosciute, dopo 2 giorni di feroci attacchi di mal di testa ... e a questo punto ha rivelato tutto alla fidanzata , che - essendo , guarda caso, caduta proprio il giorno prima - ha pensato bene di non aspettare il resto delle sciagure , e di fuggire sposando un altro uomo.
Meredith non ha scelta: per riscattare la figuraccia fatta con il matrimonio mancato, deve assolutamente trovare una nuova moglie per Philip, e al + presto ! ma Philip ( l'uomo "meno sposabile d'Inghilterra" come lo definiscono ormai i giornali: the most unmarriageable man of England ) rifiuta perfino di esaminare le candidate che Meredith via via gli propone, perchè è deciso a non sposarsi finchè non troverà la parte mancante della tavoletta , che sicuramente sarà da qualche parte, tra le decine di casse di reperti archeologici che si è fatto spedire dall'Egitto - e potrà quindi sciogliere la maledizione. Meredith, esasperata , per accelerare le cose, decide di aiutarlo, e così i 2 iniziano a passare giornate su giornate spolverando cocci di vasi antichi e vuotando scatoloni ...
Quello che nessuno dei due poteva prevedere, però , è che - a forza di stare vicini - Philip cominci a guardare Meredith con occhi diversi ... fino a chiederle di sposarlo. Meredith è molto molto moooolto tentata di accettare, esita, tentenna ... quando all'improvviso cade malamente ! E Philip capisce di aver commesso un tragico errore nell'interpretazione della tavoletta: la maledizione si è già scatenata su Meredith, perchè lui ne se è innamorato, ed è ricambiato da lei. Ora Philip ha solo 48 ore per scoprire come sciogliere la maledizione prima che Meredith muoia ... e per riuscirci bisognerà ricorrere niente di meno che ... alla mitica regina Cleopatra !?!?!
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SHADOWHEART by Laura Kinsale
Paperback: 512 pages
Publisher: Berkley (April 6, 2004)
Inedito in Italia
Italia + Inghilterra, Medioevo
Da quando Melanthe ha rinunciato al titolo di principessa di Monteverde per restare in Inghilterra al fianco di Ruck , l'irrequieta e fantasiosa Elena, sua nipote acquisita, è la nuova erede al principato. Per anni ha vissuto in Inghilterra in incognito, sotto la tutela di Melanthe: ma ora è giunto il momento di decidere dell'eredità di Monteverde ( che la Kinsale immagina situato nella regione del Lago di Garda ), ed un matrimonio viene per lei combinato con Franco Riata, il capo di una delle due famiglie rivali ( l'altra è Navona ) che dalla morte del vecchio principe Ligurio si contendono il regno.
Elena parte quindi alla volta dell'italia .. ma la sua nave viene attaccata dai pirati, e lei stessa fatta prigioniera in un'isola del Mediterraneo. L'autore del rapimento, il pirata detto " il corvo ", non è altri che Allegreto Navona, l'assassino colpevole di mille crimini ed atrocità, il killer perfetto forgiato dal suo stesso padre, unico superstite ora della sua casata dopo lo sterminio che ne è stato fatto nella lotta contro i Riata. Esiliato e scomunicato, Allegreto regna come un principe delle tenebre su quel piccolo scoglio di Mediterraneo e sui suoi pochi abitanti, ma ha continuato a preparare la sua vendetta contro Riata ... ed Elena gliene offre l'occasione. Allegreto la " dichiara " sua moglie , per togliere a Rita aqnque possibilità di riaverla la possiede - ed è quasi uno stupro - e la trascina nel nord Italia, pronto ad usarla per impossessarsi di Monteverde, riprendersi Navona e distruggere gli odiati Riata una volta per tutte.
Ma Elena non è una vittima passiva. Suo malgrado è affascinata da Allegreto e dalle sue complessità - assassino, ma gentile; spietato, ma pronto a rischiare la vita per i suoi; violento, ma capace di sottomettersi ai capricci di Elena ( " Puoi farmi male, se vuoi " le dice in una scena particolarmente bollente ); indifferente e rassegnato alla morte, eppure emozionato e commosso quando lei gli giura che se dalla loro unione arriverà un figlio, lo terrà con sè e lo crescerà lei stessa.
Tra i due scoppia una passione irrefrenabile, che all'inizio è pura lussuria ed attrazione sessuale - e man mano diventa amore profondo.
" Non voglio andare in Paradiso da sola, sapendo che tu non ci sarai. Quindi aspetterò. " dichiara Elena ad Allegreto, quando lui, scomunicato, l'accompagna a confessarsi senza poter entrare in chiesa, e lei rifiuta a sua volta di farlo finchè la scomunica non gli verrà tolta. " Mi mancheresti per tutta l'eternità. Soffrirei. ".
Ed Elena troverà davvero alla fine il modo di far terminare la spirale di violenza tra le case di Navona e Riata, permettendo finalmente ad Allegreto di riscattare il suo destino ....
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FOR MY LADY'S HEART by Laura Kinsale
Paperback: 480 pages
Publisher: Berkley; Reissue edition (March 2, 2004)
Inedito in Italia
Inghilterra, medioevo
Ruck è un cavaliere senza macchia e senza paura. O quasi.
In combattimento è imbattibile ( sembra un uomo posseduto, tanto che lo chiamano " beserker " ), e da anni è un fedelissimo seguace del potente duca di Lancaster, il fratello del re d'Inghiterra. Nessuno conosce il suo passato... Ruck rifiuta perfino di dire il suo nome, dichiarando di non aver compiuto finora imprese sufficienti per meritare di averne uno; si fa chiamare semplicemente " cavaliere verde " , dal colore degli abiti e dell'armatura che indossa sempre. Nessuno sa che porta questo colore in memoria del giorno più strano della sua vita, il giorno in cui una dama bellissima, vestita in verde, l'ha soccorso durante un processo del tribunale religioso che gli è costato la confisca di tutti i suoi beni, e l'ha salvato dalla miseria e dalla disperazione donandogli due suoi smeraldi.
Da anni Ruck sogna quella donna, che è l'oggetto di tutti i suoi desideri - l'ha idealizzata trasformandola in un angelo, una santa. Combatte pensando di rendersi degno di lei, prega per lei prima di addormentarsi, la sogna ... ed è uno shock quando, anni dopo, il duca di Lancaster gli chiede di entrare proprio al servizio della dama dei suoi sogni !
Lei è Melanthe, la vedova di un ricchissimo principe italiano della casata di Monteverde. Ma non è certo la donna - angelo che Ruck ha sognato per tanti anni : è crudele , fredda e capricciosa, distaccata ed egoista. Le sue emozioni sono illeggibili. Si dice che sia una strega, che abbia ucciso il fratello, che abbia avuto decine di amanti ... quello che è certo è che oggi Melanthe , grazie alla sua duplice eredità di possedimenti inglesi e del principato italiano di Monteverde lasciatole dal marito, è contesa tra almeno 3 pretendenti: il duca di Lancaster, ed i principi delle casate di Riata e Navona. Il duca di Navona le ha addirittura assegnato come scorta il proprio figlio bastardo, Allegreto, un bellissimo ragazzo quindicenne che è già un killer micidiale, una vera macchina per uccidere che ha il compito di impedire ai Riata e a Lancaster di avvicinarla troppo; e Melanthe lo accetta con indifferenza, anzi lo coccola come fosse il proprio amante ! Ruck è sconvolto, e disorientato.
L'amara verità è che Melanthe ha imparato fin da bambina, alla durissima scuola di corte, che ogni debolezza è fatale. Mai mostrare sentimenti - tradiscono quello che pensi. Mai far capire che si ama qualcosa o qualcuno - potrebbe diventare un'arma contro di te. Ha già perso il fratello e la propria bambina appena nata, per questi motivi . Decide quindi spietatamente di usare Ruck - ed il fascino che evidentemente esercita su di lui - come una macchina da guerra, per entrare in possesso della sua eredità inglese, liberandosi di Allegreto e tagliando i ponti con Monteverde, Riata e Navona.
Ma la tranquilla onestà, il buonumore e la semplicità di Ruck la confondono e a poco a poco la conquistano. Il suo senso dell'onore e della dignità sono così nuovi e inauditi per lei, e la attirano irresistibilmente ... e Ruck lentamente arriva a comprendere i conflitti di Melanthe, la sua profonda insicurezza interiore. L'attrazione tra loro rinasce pian piano, malgrado le loro liti furibonde - " Forse sei davvero una strega - le dice Ruck - perchè ti amo quando dovrei invece strangolarti " .
E finalmente, alla fine della missione, arrivata a destinazione, Melanthe chiederà a Ruck di non abbandonarla, rinunciando per sempre al suo titolo di principessa e liberandosi per sempre degli altri nobili pretendenti.
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IL KIT DI CONVERSIONE - CONVERSION KIT
Come convertire ai romanzi rosa qualcuno che non li ha mai letti? Bella domanda. Molta gente ( uomini, specialmente ) crede:
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SPOILER
LORD OF SCOUNDRELS by Loretta Chase
Hardcover: 384 pages
Publisher: Avon Historical Romance, 1995
Inedito in Italia
Inghilterra, 1820 ( o giù di lì )
For Sebastian, Lord Dain, women fall into two categories: ladies and trollops.
Trollops (better if quite, ahem, buxom) are by far the one he prefers. Relationships with them are easy: he pays them, and they comply their duty. Over and done with.
Ladies, in lord Dain’s dictionary, are listed under Plague, Pestilence, and Famine, together with other perniciousness and calamities. If they approach him, they are surely looking for something- money? marriage? - so, better steer clear of them. And if by chance and curse if a lady takes his fancy, never mind, he turns to a trollop, thus to forget her quickly.
However, it’s not entirely lord Dain’s fault if his view is so pessimistic and unilateral. Dain is utterly unwelcomed offspring from the disastrous wedding between a sophisticated, old fashioned and aging English marques, and a young and restless Italian noblewoman, who didn’t think twice about abandoning both husband and son, to run away with her lover to the other end of the world.
Outcome of the miserable union: a sort of giant of about 6’2”, with olive complexion, obsidian eyes, crow black hair, an aquiline nose, inherited from his Florentine ancestors, short-tempered and with the tendency to curse in Italian. In short, quite far from the standards for male handsomeness in nineteenth century England, but it’s surely enough to appal his father, to the point he just ignores him completely, horrified at the thought he could sire such an…alien.
Luckily, Dain’s skin is very thick. Never mind if his father rejects him, if his childhood playmates have spent their time mocking him: fending his way with his fists, as a boy, he succeeds in winning if nothing else their respect. As an adult, in the same charming way, he has succeeded in building a large fortune – and when he is not busy making money, Dain spends his time with friends, as debauched as him, enjoying trollops, parties, orgies and getting drunk, in a way that puts to shame Romans’ bacchanalia, and generally horrifies all of the Ton.
Or better, most of the Ton.
Yes, because, inexplicably, Jessica Trent, the sister of one of his merry friends, an elegant, refined, moreover, intelligent girl, doesn’t seem to be scared at all by Sebastian. Quite the opposite!
Jessica, too, is stunned and afraid of her reactions. She has managed to “casually” meet the infamous lord Dain, hoping that she can persuade him to stop dragging that nitwit of her brother, Bertie, in his debauches…instead she finds herself dreaming on how much she would like kissing him in front of everybody. Alternatively, she could be contented with playing footsie with him under the table. And she even states it clear letters to him!
Yes, because Jessica is neither shy, nor gauche, though she cannot claim much experience with men, she knows when she wants one! And she definitely wants that shameless ill-bred lummox of lord Dain – he might be a brute, but he must be “her” brute
Sebastian is dumbfounded. He knows very well that he is a rude and coarse beast, and – no matter all his money- a social pariah, who has nothing in common with a graceful and spirited woman like Jessica (after their first encounter, he has being furtively watching her from afar, because he is too afraid of approaching her in public, dreading her refuse –though he will never admit it even with himself!-).
Well then, why does Jessica throw her arms around his neck, instead of screaming, when he brazenly ravishes her along the road? And why is she so obviously jealous of all the trollops swarming around him?
May bad eyesight and faulty hearing affect her? Or maybe in her family there’s a hereditary eccentricity that draws them to the most unsuitable mates? Or might she suffer a defect in a portion of her otherwise sound intellect?
It doesn’t matter. Jessica makes him feel almost…handsome. Almost…loved. For the first time in his life.
And maybe the explanation of this strange phenomenon his quite simple: Jessica’s love is a godsend. And since the Almighty had not done him a single act of kindness in at least twenty-five years, Dain thinks it is about bloody time He got a move!
translated by Mandala 82
Secondo Lord Sebastian Dain, le donne si dividono in 2 categorie: le signore, e le * donnacce *.
Le * donnacce * ( possibilmente di misure, ahem, abbondanti ) sono di gran lunga le sue preferite. Le relazioni con loro sono semplici: lui le paga, e loro fanno quel che devono fare. Chiuso e finito.
Le signore compaiono sul dizionario mentale di lord Dain sotto la voce Sciagure & Calamità, insieme alla peste ed altre malattie perniciose. Se gli si avvicinano, è solo perchè prima o poi da lui pretenderanno qualcosa - soldi ? matrimonio ? - per cui, meglio girare al largo. E se per caso e disgrazia una signora gli piace, be', si cerca una * donnaccia * per dimenticarsene al più presto.
Non è interamente colpa di lord Dain se la sua visione del mondo è così pessimistica e unilaterale. Dain è il frutto, assai poco desiderato, del catastrofico matrimonio tra un raffinato e tradizionalista marchese inglese già avanti negli anni con un'irrequieta giovane nobile italiana, che ha pensato bene di abbandonare marito e figlio per fuggire dall'altro capo del pianeta con un amante.
Risultato della sciagurata unione: una specie di gigante di 1 metro e 90, dagli occhi e capelli neri come il carbone, la pelle olivastra , il naso aquilino da antico romano, un carattere irascibile e la tendenza a dire parolacce in italiano - insomma, non certo l'ideale di bellezza maschile dell'Inghilterra dell'800 e sicuramente quanto basta a farlo ignorare del tutto dal nobile padre anglosassone, inorridito all'idea di aver potuto generare un simile .. alieno.
E meno male che Dain ha la pelle dura. Poco importa se il padre lo rifiuta, se i compagni di gioco durante l'infanzia hanno passato il loro tempo a schernirlo : a suon di pugni, se non altro, da ragazzino si conquista il loro rispetto. Da adulto, in modo altrettanto brutale, è riuscito a costruirsi una notevole fortuna - e quando non passa il suo tempo a far soldi, Dain lo passa con amici debosciati almeno quanto lui e una gran quantità di * donnacce * in feste, sbronze e orge da fare invidia agli antichi Romani, e da far inorridire tutto il bel mondo londinese.
O, meglio, " quasi " tutto il bel mondo.
Perchè, inspiegabilmente, Jessica Trent, la sorella di uno dei suoi amici di baldorie, ragazza fine , elegante e intelligente, non sembra per niente spaventata da Sebastian. Anzi.
Jessica stessa è stupita e sconvolta dalle proprie reazioni. Aveva combinato un incontro " casuale " con il famigerato lord Dain per cercare di persuaderlo a smettere di trascinare con sè nelle sue gozzoviglie quel cervello di gallina di suo fratello Bertie ... e si ritrova invece a pensare a quanto le piacerebbe baciarlo davanti a tutti. O magari anche solo fargli " piedino " sotto il tavolo. E glielo dice apertamente, anche !
Sì, perchè Jessica non è nè timida nè impacciata, e per quanto non abbia nessuna esperienza con gli uomini sa capire quando ne vuole uno. E lei vuole quel grosso, maleducato e sfacciato bestione di lord Dain - sarà anche un bruto, ma dovrà essere il " suo " bruto.
Sebastian è allibito. Sa benissimo di essere un bestione rozzo e volgare, e - a dispetto di tutti i suoi soldi - praticamente un paria sociale, che nulla ha in comune con una donna raffinata ed indipendente come Jessica ( dopo il loro primo incontro / scontro l'ha osservata molte volte da lontano, di nascosto, perchè - nonostante non voglia ammetterlo nemmeno con se stesso - non osa avvicinarla in pubblico per paura di un suo rifiuto ).
Ma allora perchè quando le salta letteralmente addosso per la strada Jessica, anzichè strillare, gli butta le braccia al collo ? e perchè è visibilmente gelosa delle *donnacce* che gli si accalcano intorno ?
Forse ha problemi di vista e d'udito ? o nella sua famiglia c'è un'eccentricità ereditaria che spinge verso i partner più improbabili ? o forse una tara mentale ?
Non importa. Jessica lo fa sentire quasi ... bello. Quasi .... amato. Per la prima volta nella sua vita.
E forse la spiegazione dello strano fenomeno è più semplice: l'amore di Jessica è un dono di Dio. E visto che l'Onnipotente in tutta la sua vita non gli ha fatto finora un solo atto di gentilezza, Dain pensa che accidenti, era anche ora che Lui si desse una mossa !
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Anita Mills
Autumn Rain Stepback
by Gregg Gulbronson
proposta da naan
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Partecipate al sondaggio sulla Miglior Copertina per il mese di luglio !
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After reading in Jen Holling’s “My Wicked Highlander” that the heroine, Isobel, as she goes back to the Highlands, starts wearing an arisaid to let everybody know that she’s Scottish and proud to let everybody know, I wondered what the heck an arisaid was. I always thought women in the
It’s no tartan in fact, if by tartan we mean a mainly colored checked cloth. Bright blues, greens and reds were reserved for men, while the arisaid was usually made of undyed wool, therefore whitish, with a few bright lines or stripes on it, often in black and red.
Di fatto non è un tartan, se come tartan si intende un tessuto a scacchi dai colori vivaci. I blu , i verdi ed i rossi accesi erano riservati agli uomini, mentre l’arisaid normalmente era fatto di lana non tinta, quindi biancastra, con poche righe colorate, di solito nere e rosse.
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SECOND SIGHT - Amanda Quick
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