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Sabato, 9 maggio, 2009 - 23:25
naan

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ROMANCE PARK

Benvenute a Romance Park, il luogo dove ogni scrittrice ha la possibilità di presentare i propri lavori al pubblico!


L'estratto di questa settimana si intitola "LA RAGAZZA RIBELLE", e il nick della sua autrice è MADAME ROSE. ATTENZIONE, si tratta di nomi di fantasia, che usiamo solo per distinguere i vari estratti tra di loro: il nome dell'autrice non è questo, ed il titolo finale del libro sarà diverso.

Vi ricordiamo le REGOLE DI ROMANCE PARK ( potrete trovare maggiori dettagli qui: http://romancebooks.splinder.com/post/20213710 ) :
-- sia le lettrici che le bloggers potranno votare l'estratto con un punteggio da 1 a 10, e naturalmente commentarlo;
-- se la scrittrice lo desidera (non è obbligatorio), può rispondere ai commenti e alle domande – ma lo farà sempre usando il nick;
-- tra una settimana esatta, chiuderemo il sondaggio, e la scrittrice scoprirà che voto le è stato dato dal pubblico.
-- IMPORTANTE: la scrittrice non rivelerà la propria identità a nessuno, né prima, né durante, né dopo il sondaggio. Le bloggers che hanno collaborato con lei alla preparazione del post (cioè Naan e MarchRose) faranno altrettanto, sia nei confronti delle altre bloggers che delle lettrici, e per correttezza si asterranno dal commentare.

 

LA RAGAZZA RIBELLE
di Madame Rose
Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà dell’autore.



Parigi, dopo i moti rivoluzionari del Luglio 1830

Catherine è la nipote di un nobile francese e, suo malgrado, si trova coinvolta nei moti rivoluzionari in atto a Parigi che sfoceranno poi nella destituzione del re. Durante la sommossa incontra Albert, un affacinante e scanzonato ribelle, che la trascina dietro le barricate. Mentre infuria la battaglia Albert viene ferito e Catherine gli presta le prime cure.
Fra i due si instaura un profondo legame e nasce una forte attrazione.


Catherine era raggiante di felicità. Finalmente, la sua segregazione in casa era terminata e le era stato concesso il permesso di andare con Hélène al mercato. La vita parigina era tornata alla normalità e non c’era pericolo che potesse accadere loro qualcosa. Tuttavia, nella mente della giovane si stava facendo strada un progetto che, molto probabilmente, non sarebbe stato approvato da suo zio Jean-Paul. “Mi accompagneresti in un posto?” Chiese alla cugina, mentre camminavano per le vie della città. Non erano poi così distanti da rue Saint Denis e la voglia di rivedere Albert la sopraffece. “Quale posto?” si insospettì Hélène. Si era già cacciata in un bel guaio per aver seguito la cugina il giorno dell’inizio dei moti rivoluzionari e non aveva intenzione di subire altre ramanzine a causa sua. Catherine finse un’aria innocente. Faceva sempre così quando voleva convincere qualcuno e, di solito, la sua tattica funzionava. “Oh, a casa di un amico. Voglio solo accertarmi che stia bene, tutto qui.”
“Un amico?” Hélène la fissò con gli occhi sgranati “Vuoi che andiamo da sole in casa di un uomo?”
Catherine parve spazientirsi. “Oh, suvvia. Mica ci mangerà. Di che hai paura?”
“Ma, Cath, non sta affatto bene. Papà dice che…”
“Devi per forza fare tutto ciò che ti dice tuo padre? Avanti, cresci una volta tanto! Non c’è assolutamente niente di male in quello che voglio fare. O forse preferisci lasciarmi andare da sola? Questo sì che sarebbe compromettente.”
Hélène ragionò un attimo sulla situazione. Conoscendo la cugina, sapeva che non si sarebbe arresa di fronte a un suo rifiuto. Sarebbe andata ugualmente anche senza di lei e, così facendo, si sarebbe rovinata la reputazione. Del resto, non era cosa nuova per le ragazze della loro famiglia. Nonna Julie era stata l’amante di un nobile, prima di andare a vivere con il nonno che, solo successivamente, aveva sposato. Mentre Charlotte, la madre di Catherine, si era concessa a un soldato all’età di appena quindici anni. Era stato così che aveva concepito la figlia maggiore ed era trascorso diverso tempo, prima che regolarizzasse la sua situazione, sposando il padre di Cath. Eh, sì. Di scandali ce ne erano stati già abbastanza e non era proprio il caso che incoraggiasse sua cugina a commetterne un altro. “D’accordo. Ti accompagnerò. Ma devi promettermi che non ci fermeremo molto.” Catherine annuì felice. “Non preoccuparti, cuginetta. Sarà una visita assai breve.” In fondo, per lei ciò che contava era vederlo e specchiarsi ancora una volta nei suoi occhi.

Albert Cléry si stupì di sentir bussare alla porta a quell’ora. Di solito, non riceveva visite mattutine. Si infilò velocemente una camicia, visto che d’estate era solito restare a torso nudo, e si diresse verso la porta. Nell’aprire, si ritrovò a fissare due fanciulle, nei loro abiti eleganti, all’ultima moda. Una delle due era Catherine Beauchamps. “Che diamine ci fai tu qui?” Fu la sua esclamazione sorpresa. Lei si accigliò. “Ti sembra il modo di accogliere un’ospite? Dovrebbero insegnarti un po’ d’educazione!” Il tono indispettito di lei lo fece sorridere. Poi il suo sguardo andò alla sua accompagnatrice che era poco più di una bambina, ai suoi occhi. “Questa è mia cugina Hélène”, precisò l’inaspettata visitatrice, “Mi ha accompagnata perché sarebbe stato troppo compromettente venirti a trovare da sola. Ma non ci fai neanche entrare?” Albert fece un inchino beffardo e le lasciò passare. “A che cosa devo l’onore di questa visita, mesdames?” Hélène lo scrutò, timorosa. Ancora non capiva perché la cugina avesse insistito tanto per andare a trovare quell’uomo che a lei pareva decisamente maleducato e trasandato. Non si era neppure infilato la camicia nei pantaloni e aveva l’aria di essersi appena finito di vestire. Catherine ignorò l’occhiata supplicante di Hélène, che sembrava volerle chiedere di tornare a casa immediatamente, e rispose: “Volevo solo accertarmi che tu ti fossi rimesso in sesto. L’ultima volta che ti ho visto sembravi in fin di vita.” L’uomo irruppe in un’allegra risata. “Sono stato solo ferito a una spalla”, precisò, “Ci vuole sicuramente ben altro per spedirmi all’inferno. Comunque sto molto meglio, grazie.” Albert fece segno a Catherine e alla ragazzina, che l’accompagnava, di accomodarsi. Casa sua era molto modesta e, ahimé, parecchio disordinata. Purtroppo, non possedeva un salotto per le visite, per cui avrebbero dovuto accontentarsi della cucina. Notò l’aria disorientata di Hélène e gli venne di nuovo da sorridere. Doveva essere la prima volta che quella fanciulla dell’alta società metteva piede in un posto del genere. “Non preoccupatevi, mademoiselle”, le disse in tono canzonatorio, “Non sono un orco e non vi mangerò di certo.” Hélène arrossì a disagio e Catherine si scusò a nome suo: “Mia cugina è molto timida e riservata, mio caro Albert.”
“Sì, l’ho notato. Ma dimmi, come te la sei cavata, poi, con tuo zio? Ti ha preso a sculaccioni?”
Lei gli rivolse uno sguardo irritato. “Certo che no! Si è limitato a chiudermi in camera mia per una settimana.”
“Oh, che cosa orribile!” Il tono beffardo di lui le stava facendo perdere la pazienza.
“Come minimo, dovresti mostrarti un po’ più dispiaciuto. In fondo, è anche colpa tua se mi sono trovata in questa situazione incresciosa.”
“Situazione incresciosa? Dei moti rivoluzionari tu li chiami una situazione incresciosa?” Quella ragazza lo divertiva infinitamente. E adorava stuzzicarla. Quando si arrabbiava diventava tutta rossa e la trovava decisamente deliziosa. Lei si schiarì la voce, visibilmente a disagio. Non le piaceva essere trattata come una ragazzina. “Adesso non cambiare argomento!”
“Non sono stato io a scappare di casa nel giorno meno opportuno, mademoiselle.”
“Non sono scappata di casa. Sono semplicemente uscita a fare una passeggiata.”
Hélène ascoltò il loro battibecco in silenzio. Poi tirò una manica del vestito della cugina.
“Che c’è? Che vuoi?” Le domandò Catherine, spazientita.
“Forse dovremmo andare…” lo disse quasi timorosa. Di certo, non voleva che sfogasse la sua collera su di lei. La conosceva anche fin troppo bene e sapeva che era capace di qualsiasi cosa, quando era arrabbiata.
“Ecco sì”, fece Albert, sempre più divertito, “Mi sembra un’ottima idea. Non vorrei mai che per causa mia foste costrette a trascorrere un’altra settimana chiuse in camera.”
“Sei davvero impertinente!”, sbottò lei furiosa, “E non ti preoccupare. Ce ne andiamo immediatamente.” Lui le osservò raggiungere la porta e uscire, poi si abbandonò a una risata liberatoria. Non si era mai divertito tanto in vita sua. Non voleva ammetterlo però quella Catherine gli piaceva proprio.


Quando si ritrovò in strada, Catherine aveva un diavolo per capello. Si era aspettata quell’incontro assai diverso. Eppure, nonostante la collera, aveva trovato Albert decisamente affascinante. Forse, ancor più dell’ultima volta che lo aveva visto. Tutto d’un tratto capì una cosa: quell’uomo doveva essere suo. Non le importava come fare per conquistarlo, pur di raggiungere lo scopo. Del resto, amava le sfide. In questo somigliava molto a sua madre e a nonna Julie. Mentre pensava al da farsi, Hélène piagnucolò: “Perché mi hai portata in quella casa? Quell’uomo non mi piace. E’ stato molto maleducato.”
“Oh, sciocchezze. Questo è perché tu sei abituata a frequentare damerini dell’alta società, tutti incipriati! Albert è un vero uomo.” Lo disse con orgoglio, ma la cugina non parve assai convinta. “Promettimi che non andrai più da lui o lo dirò a papà.” Catherine sbuffò contrariata. Certe volte quella ragazzina era davvero odiosa. Di certo, i suoi genitori l’avevano viziata troppo. Beh, non c’era da stupirsi visto che era la loro unica figlia ed avevano faticato parecchio per concepirla. Per questo la tenevano sotto una campana di vetro. “D’accordo, te lo prometto.” Fece infine, riluttante. Non era necessario che sua cugina fosse informata dei suoi progetti a riguardo e un innocente bugia si poteva anche dire, di tanto in tanto.


Rivide Albert due giorni dopo. Era uscita con suo fratello che non faceva che tempestarla di domande sulla sommossa. Armand era affascinato dalle guerre e le lotte di qualsiasi tipo. Nel sangue doveva avere lo stesso istinto militaresco del padre, sebbene né Edmond, né la madre lo avessero mai incoraggiato in questa sua inclinazione. Charlotte era una donna un po’ apprensiva e sperava che entrambi i suoi figli, una volta adulti, avrebbero preferito una vita tranquilla in campagna, piuttosto che affrontare i mille pericoli di una città come Parigi. Lei stessa aveva convinto il marito a trasferirsi in Camargue dopo il loro matrimonio. Così, avevano comprato della terra e si erano costruiti una casa nel verde per poi avviare una modesta attività agricola. Non erano ricchi, ma avevano a sufficienza per vivere dignitosamente. A nessuno dei due figli, tuttavia, faceva gola quel tipo di vita. A loro piacevano le avventure, non la monotonia di un piccolo paese di provincia. Dopo l’ennesima domanda sulla rivolta, a Catherine venne un’idea. “Ti piacerebbe vedere il posto dove mi sono barricata insieme ai ribelli?” Ricordava perfettamente che non era distante dall’appartamento di monsieur Cléry e, se aveva fortuna, avrebbe potuto incontrarlo casualmente. Gli occhi di Armand si illuminarono. “Oh, sì. Mi piacerebbe eccome!”
“Però non devi farne parola con lo zio, d’accordo?”
“Sarò muto come un pesce.”
Fu così che si avventurarono in direzione di Porta Saint Denis. Evidentemente, doveva essere il suo giorno fortunato perché Albert stava percorrendo la stessa strada, in direzione opposta.
“Oh, ma chi si vede!” Esclamò, accennando un saluto alla giovane donna. “Lo devo ritenere un incontro casuale?”
Catherine arrossì e si nascose dietro il ventaglio. Non le capitava spesso di sentirsi in imbarazzo per qualcosa, ma quell’uomo aveva il potere di confonderla. “Che intendi dire?” rispose, fingendosi stupita.
“Mi stavo chiedendo se per caso tu non mi stia seguendo. Ormai ti incontro da qualsiasi parte!”
“Oh, non montarti la testa. Sono da queste parti perché mio fratello mi ha chiesto di fargli vedere il punto in cui mi sono ritrovata coinvolta nella sommossa.”
“Mia sorella dice la verità”, si intromise dunque Armand, “Sono stato io a voler venire qui.”
Catherine sorrise soddisfatta e si volse a guardare Albert, con aria di trionfo. Egli invece scrutò il ragazzino con curiosità. “E così tu saresti il fratello di questa ragazza terribile!” Armand rise e annuì, divertito. Quell’uomo gli piaceva. Era molto simpatico. “Beh, il mio nome è Albert e, ahimé, sono stato io a trascinare tua sorella nella rivolta, anche se non era certo mia intenzione. Purtroppo, non potevo mica lasciarla vagare, da sola, per la città, in un momento come quello.”
Il ragazzino ora era letteralmente affascinato. “Dunque voi siete un ribelle! Avete combattuto contro le guardie del re, quel giorno?”
“Sissignore. Ero uno dei capi dei rivoltosi.”
“Oh, che bellezza! Avete usato una tattica incredibile per sconfiggere i soldati.”
“Devo dedurne che sei un nostro sostenitore?”
Catherine rise divertita. “Certo che no. Armand è solo affascinato dai combattimenti.”
“Allora ti racconterò per filo e per segno com’è andata la battaglia.”
Il ragazzino pendeva letteralmente dalle sue labbra e Albert cominciò a fargli un resoconto completo di quelle tre giornate. Fece la strada con loro per un bel pezzo, poi si ricordò che aveva promesso al suo amico Victor di pranzare con lui. Avevano alcune cose da discutere.
“I miei omaggi, mademoiselle”, disse rivolto a Catherine, “E’ stato un vero piacere chiacchierare con tuo fratello e godere della vostra compagnia.” Lei lo guardò allontanarsi con lieve disappunto. Praticamente, aveva dedicato tutta la sua attenzione ad Armand. E lei? Era davvero così insignificante ai suoi occhi? 

RATING FINALE  :  6,42 /10

 

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Commenti

@ Madame Rose: io avevo già

@ Madame Rose: io avevo già votato e commentato e tuttora non so chi tu sia. Visto che comunque questa puntata di Romance Park è finita, se mi mandi un PM con il link al romanzo a puntate, sarei contenta di leggerlo, grazie! ^^

V

PS: comunque io cercherei un romanzo dove LEI ci impiega eoni ad innamorarsi di lui! ;)

Arrivo solo oggi a leggere

Arrivo solo oggi a leggere tutto questo pandemonio! E' un vero peccato che sia finita in questo modo.

Lasciatemi dire una cosa...

E' naturale che conoscendoci, bene o male tutte quante (tramite blog o siti), ci venga da chiederci chi è l'autrice però questo non ci autorizza ad autenticarla(naturalmente mi ci metto in mezzo anche io) . E così dovrebbe essere per l'autrice stessa.

Scrivendo so bene cosa significhi mettersi in gioco e sottoporsi ad un giudizio altrui. Non è facile e lo è ancora meno esporsi al pubblico con un estratto di poche righe.

E ovvio che il lettore può trovarsi limitato nel dare il giudizio e l'autrice può risentirne ma è anche vero che a volte non serve un romanzo intero per trasmettere emozioni. Spesso bastano poche righe.

Perciò trovo inutile giustificarsi, controbattere, ecc fino ad arrivare a questo.

Senza nulla togliere alle partecipanti e a chi commenta ma credo che sia stato frainteso un pò lo scopo del Romance Park. E' un gioco con le sue regole ragazze ma soprattutto è una rubrica come tante altre.

Mi auguro che non me ne vogliate, non ce l'ho con nessuno s'intende^-^, mi dispiace solo avere trovato questo casotto.

@Naan: Riguardo ai commenti

@Naan: Riguardo ai commenti negativi che ho ricevuto io non mi sono di certo offesa. Ho solo espresso il mio parere in merito, non tanto per convincere chi legge di essersi sbagliato (perché ciascuno ha le sue opinioni e non deve di certo cambiarle) ma solo per dare la mia opinione.

Sono d'accordo anch'io sul fatto che in un testo si debba valutare ogni aspetto.

E non ho partecipato a "Romance Park" per farmi pubblicità, per questo ho il mio blog e conosco numerosi siti letterari che fanno recensioni.

Ci tenevo a precisarlo.

Madame Rose

@PlatinumV: In realtà il

@PlatinumV: In realtà il "Time travel" lo sto ancora scrivendo. Lo posto a puntate sul mio blog, ma per mantenere l'anonimato non posso darti il mio nick!

Cmq, tranquilla, quando lo pubblicherò, te lo farò senz'altro sapere.

Saluti

Madame Rose

Cris, non è commentando che

Cris, non è commentando che rischi di violare l'anonimato, è inserendo nel commento indirizzi url e dettagli che riconducono all'autrice.

Il fatto he tu conosca buona parte delle esordienti che hanno un blog in questo momento su internet, non ti esonera dal lasciare il tuo commento, se riesci a farlo comunque in modo obiettivo, quello che non devi fare è rivelare la loro identità o farla trasparire in alcun modo a chi legge, in modo che le altre possano essere obiettive e non parlare per amicizia o antipatia.

Il Romance park, inoltre, non è una vetrina dove farsi pubblicità (per quello c'è lo spotlight) ma è un modo per avere dei pareri "obiettivi" espressi da persone che non si conoscono, ed è aperto anche e soprattutto a quelle aspiranti scrittrici che non hanno un loro blog o un loro sito, che sono sicuramente la stragrande maggioranza.

Ed è implicito che chi partecipa si debba aspettare sia commenti positivi che negativi, non solo pareri da esperte (che sono una minoranza) ma anche dal pubblico vastissimo delle lettrici (che sono poi quelle che un domani eventualmente compreranno i libri), non solo complimenti ma anche critiche, che fino ad ora sono sempre state espresse con correttezza in modo da aiutare l'autrice, e non per denigrare il suo lavoro e il suo impegno.

E mi sento anche di aggiungere, che nel leggere un estratto, almeno secondo il mio modesto parere, si dovrebbe valutare ogni suo aspetto (scrittura, idea, personaggi, ambientazione, originalità, credibilità..) e dare il vostro giudizio tenendo conto di tutto quanto, almeno io è così che farei.

Mi dispiace di aver fatto

Mi dispiace di aver fatto danni, ma purtroppo scrivendo anch'io romanzi rosa storici le autrici italiane emergenti che girano sui blog o su anobii.com più o meno le conosco tutte e quindi la possibilità che riconosca un estratto è abbastanza alta... questa volta comunque non ho votato e non avevo neppure inizialmente commentato l'estratto perché sapevo con certezza chi era l'autrice, la volta di Carlotta l'ho capito chi era dopo che avevo votato da un commento su un blog, quindi, al momento del commento sono stata obiettiva...

Magari la prossima volta se credo di aver riconosciuto l'autrice evito di lasciare qualunque commento in modo da non rischiare di violare la regola dell'anonimato...

Cristina

@ Cristina la votazione non

@ Cristina

la votazione non è l'obiettivo di questa rubrica, è solo una parte, e non toglie che domani, o la settimana prossima o magari il mese prossimo qualcuno abbia voglia di leggere l'estratto e lasciare un messaggio.

E per quanto possa essere facile o difficile riconoscere lo stile di una persona che ha già pubblicato, non vuol dire che non si debba fare il possibile per preservarne l'anonimato.

Altrimenti Madame Rose, invece di partecipare al Romance Park, avrebbe dovuto fare uno Spotlight.

Se l'autrice ha accettato le regole, non vedo perchè anche le altre non debbano farlo.

Ormai la votazione è stata

Ormai la votazione è stata chiusa e comunque se uno ha un blog su splinder ed ha già pubblicato un romanzo con una casa ed. non è poi difficile riconoscere chi è, anche se l'autore non rivela... forse l'anonimato è facile da mantenere per un esordiente, ma per gli altri, come fai a non essere riconosciuto dai lettori, sopratutto se hai uno stile di scrittura ben delineato?!

Cristina

@ Cristina e tutte scusate

@ Cristina e tutte

scusate se mi ripeto, ma l' "anonimato" è l'unica regola del Romance Park e vi chiediamo di rispettarlo.

Nel caso dell'articolo attuale, è stato compromesso, ma questo non vuol dire che non debba più essere rispettato. Ci sono molte persone che non si sono collegate nei giorni precedenti, e che magari avranno voglia di leggere e fare comunque il loro commento.

Quindi vi invito a NON postare più alcun genere di riferimento all'identità dell'autrice.

Per Platinum Sai che proprio

Per Platinum

Sai che proprio il romanzo della McGregor che viene citato, ossia Corinna, ha una storia d'innamoramento molto lunga e assai originale? C'è voluto proprio di tutto per far innamorare Dorian di Corinna!

Poi mi viene in mente Indimenticabile di Mary Balogh, se leggi in spagnolo o in inglese però è piu facile. Uno dei migliori che mi siano mai capitati finora è il figlio del domani (mia traduzione) di Linda Howard.

A presto

Cris

ps anche io odio i colpi di fulmine, mi sembrano una tale fantasia che la bacchetta di harry Potter in confronto, è piu vera di un frullatore.

Madame Rose, dove si può

Madame Rose, dove si può trovare questo tuo time travel? Se è vero che si innamorano poco a poco sarei davvero molto curiosa di leggerlo! ^^

V

Ah, poiché il mio commento

Ah, poiché il mio commento precedente è stato cancellato ci tenevo cmq a scrivere a Cristina solo una cosa: io non ho assolutamente nulla contro "Corinna" e, anzi, stimo molto l'autrice. Temo che questo punto sia stato frainteso.

Non l'ho presa d'esempio per criticare l'opera in questione ma solo per evidenziare il fatto che parla di un personaggio non convenzionale.

Quindi non è su questo romanzo che non siamo d'accordo.

Il discorso riguarda tutt'altro e credo di non aver nulla da aggiungere in proposito.

Madame Rose

Ehm, sì. Avevo intuito di

Ehm, sì. Avevo intuito di aver capito male qualcosa, Naan. Mi spiace.

Madame Rose

@ madame rose il mio primo

@ madame rose

il mio primo commento riguardava il sondaggio del romance park precedente, non di questo, parlavo di "ri-votare" perchè c'era stato un disguido.

Il sondaggio di regola dura una settimana intera.

Mi scuso ancora, Naan. Hai

Mi scuso ancora, Naan.

Hai fatto bene a cancellare i commenti e a chiudere il sondaggio (in realtà io pensavo che fosse già stato chiuso perché nel tuo primo commento avevi scritto che sarebbe stato chiuso quella stessa sera, ma forse ho capito male io).

Sorry! :-(

Madame Rose

Il sondaggio del Romance Park

Il sondaggio del Romance Park rimane in linea un'intera settimana, quindi non era concluso e altre persone potevano intervenire ancora nei prossimi giorni.

Dal momento però che l'anonimato è stato compromesso (ho cancellato i commenti firmati ma ormai comunque è tardi), ho chiuso il sondaggio adesso.

E' un peccato, e alle prossime scrittrici che parteciperanno, raccomando la massima attenzione su questo punto.

L'anonimato "prima, durante e dopo" è l'unica regola del Romance Park.

Ciao Madame Rose Pensavo di

Ciao Madame Rose

Pensavo di aver chiarito che il mio non è un giudizio sul romanzo, ma solo sull’estratto, evidentemente non sono riuscita a spiegarmi bene. Comunque hai ragione tu sul fatto che non si può generalizzare sul gradimento di un personaggio in base al suo comportamento.

Il fatto che io apprezzi maggiormente un protagonista che agisce, parla e vive secondo i dettami dell’epoca a cui appartiene, non significa che altri debbano pensarla come me.

Questo si evince anche dalle numerose conferme che hai avuto dalle altre persone, certamente più qualificate di me, che hanno apprezzato invece la credibilità del tuo personaggio.

Continuo a non essere d’accordo su Corinna, ma anche questa è un opinione personale.

Ancora buon lavoro.

Cristina

Cara Cristina, è ovvio che

Cara Cristina, è ovvio che chi legge deve giudicare solo dall'estratto e proprio per questo penso non dovrebbe dare giudizi su quello che potrebbe essere stato scritto nelle pagine precedenti. E' ovvio che nei primi capitoli si introduce il personaggio e si spiega il perché si comporta in quel dato modo. Si parla della sua famiglia, di cosa è accaduto nel loro passato, ecc.

Di solito è così che accade in un romance.

Vedi, se avessi introdotto il personaggio nell'estratto, avrei fatto solo delle ripetizioni giacché se ne parla già nei precedenti capitoli. Postando un estratto, davo per scontato che il lettore capisse che non può avere una visione completa del romanzo.

Riguardo al fatto che tu abbia provato a rivedere una parte presa a caso dal romanzo di "Corinna", beh permettimi di dire che non vale molto come prova, visto che si tratta di un romanzo già letto e di cui ti sei già fatta un'idea.

Per essere davvero imparziale dovresti leggere un brano di un'autrice famosa che non hai letto, senza sapere di chi si tratti.

Solo così potrei pensare che sei stata davvero obiettiva.

Poi, sul fatto che io debba rivedere le descrizioni e inserire qualche particolare in più sull'ambiente mi sembrava che fossimo già d'accordo, no? Io stessa ho ammesso che l'opera necessita di una revisione.

In quanto ai miei personaggi, sì, ho idee molto chiare in proposito. Del resto, sono i miei personaggi. Li ho creati io. E' quasi come se fossero figli miei! :-)

Potrei anche dire che il romanzo è stato letto (per intero o in parte) anche da altre persone (alcune delle quali hanno pubblicato libri, anche con case editrici importanti) e nessuna di queste mi ha detto che i personaggi non sono credibili o ben calati nell'epoca in cui si muovono. E parlo anche di autrici che conoscono la storia approfonditamente.

Quindi, mi pare evidente che la visione intera dell'opera è ben diversa da quella di un singolo estratto perché mi accorgo che, alcune lettrici, hanno bisogno di cominciare dal primo capitolo per farsi un'idea più completa.

Con ciò non voglio dire che a te il personaggio di Catherine non possa non piacere. Ripeto,il gusto è una cosa molto personale. Però non puoi neanche generalizzare dicendo che se non cambio il comportamento della protagonista non piacerà ai lettori. La tua è un'opinione che terrò in considerazione. Ma non è l'unica.

Grazie, cmq di aver detto la tua.

E' fondamentale conoscere anche i pareri contrari, quindi sono lieta che tu abbia partecipato alla discussione.

Madame Rose

Ehm... volevo scrivere "non

Ehm... volevo scrivere "non tutti i miei personaggi si innamorano a prima vista" ma ho lasciato per starda le parole "miei personaggi"! :-P

Madame Rose

Dunque, per rispondere a

Dunque, per rispondere a PlatinumV posso dire che non ha tutti i torti. Personalmente io ho scritto più romanzi e non tutti si innamorano a "prima vista", come può essere accaduto a Catherine. Per esempio, ho scritto di eroine che escono da una storia spiacevole e incontrano il vero amore solo in seguito. Nel romanzo che sto scrivendo attualmente che non è un romance ma un "Travel time" la protagonista impiega parecchi capitoli prima di innamorarsi davvero. Praticamente le succede dopo innumerevoli avventure, conoscendo poco alla volta il personaggio a cui, all'inizio, dona solo la sua amicizia.

Però non sono d'accordo sul fatto che l'amore a prima vista non possa esistere. Certo, è raro. Però può capitare che fra due persone si crei una particolare alchimia che poi conduce all'amore. Che poi sia un tema gettonato nei romance, beh questo è un altro discorso!

Cmq è molto interessante la discussione che hai avviato. Sarebbe bello approfondire questo punto.

Madame Rose

Ciao Madame Rose È

Ciao Madame Rose

È assolutamente vero che da un estratto non si possa comprendere un romanzo, ma a noi è concesso di commentare l’estratto pubblicato e le sensazioni che quel determinato brano ci danno. Io non ho modo di sapere se tu hai dato credibilità al tuo personaggio nella parte precedente, ma in questa certamente no, e credimi non ho deciso nulla, e se ti ho dato questa sensazione mi spiace perché non è stata una cosa volontaria.

Anzi l’idea era di aiutarti ad “aggiustare il tiro”.

Sono andata a sbirciare le pagine di Corinna a caso, per verificare la tua ipotesi, e non la condivido perché anche grazie all’ambientazione il suo personaggio si integra perfettamente nell’epoca.

Parli di stereotipi citando eventi atmosferici che ho indicato come contesto ambientale, capace di evocare emozioni, e nemmeno in questo caso condivido la tua opinione. Io non ho detto che il sole e il cielo azzurro devono indicare la serenità del personaggio, ma che danno l’idea, la sensazione di serenità.

A quel punto lo scrittore gioca sulla sensazione creata da un abile descrizione dell’ambiente. In breve il personaggio potrebbe soffrire di una tristezza infinita nonostante il cielo terso e le rondini che volano sui prati o viceversa …

Rimane il fatto che l’ambientazione è fondamentale per la credibilità della storia e intensifica il coinvolgimento di chi legge tramite le sensazioni, che non sono stereotipi ma emozioni.

Potresti provare a riscrivere questa stessa scena includendo l’ambiente, che già di per se potrebbe aiutare la caratterizzazione di Catherine tramite comportamenti consoni all’epoca.

Comunque sia mi pare di comprendere dalle tue risposte che tu hai le idee molto chiare rispetto al tuo personaggio, il problema è verificare se anche chi legge ha le tue stesse sensazioni.

In bocca al lupo madame Rose, spero di esserti stata utile.

Ciao

Cristina

Nei romance al primo sguardo

Nei romance al primo sguardo scatta l'attrazione (i protagonisti di solito sono piacevoli fisicamente e se non sono belli sono almeno affascinanti) e in 300 pagine i due fortunati si innamorano, si sposano e spesso fanno un pargolo... nella vita reale non sempre dall'attrazione si arriva all'amore e può succedere che all'interesse iniziale non segua nulla di importante... c'è anche da tenere conto che i protagonisti maschili dei romance di solito hanno sui 25-30 anni ed hanno gli ormoni in piena attività quindi incrociano sulla loro strada una lei che ha qualcosa di interessante e le si appiccicano... la cosa un po' idealizzata è che poi si convincono che quella è la donna della loro vita e restano fermi su questa convinzione finché non riescono a sposarla...

Cristina

@ PlatinumV ma no che no c'è

@ PlatinumV

ma no che no c'è solo l'amore a prima vista nei romance, dai... ci sono amori d'infanzia, amicizie che diventano amori, amori / odio... potrei farti tanti esempi ( per ora dico solo che il matrimonio di convenienza, cioè quello organizzato, che a poco a poco diventa sentimento vero, è uno dei temi più abusati del romance storico sopr. in ambientazione Inghilterra regency ), cmq non è questo il post giusto per farlo, soprattutto per rispetto di Madame Rose. Semmai, ne faremo uno apposta sul tema ;-)

Lascio invece a Madame Rose, se lo ritiene opportuno, rispondere su come tratta questo punto lei, come scrittrice, nel suo libro, e cosa ne pensa.

Visto che siete tutte così

Visto che siete tutte così esperte di romance (io me ne intenderò di libri, ma di romance ne ho letti pochi ancora) vi domando: è mai possibile che lui incontra lei, è amore a prima vista o giù di lì e poi il libro si srotola fino al lieto fine?

Guardiamoci nelle palle degli occhi, la verità è che quando incontriamo qualcuno ci si impiega un sacco di tempo a conoscere e ad apprezzare questa persona e il sentimento nasce a piccoli passi. Quanti cavolo di colpi di fulmine avete avuto vita natural durante?

Voi mi direte: ma in un libro è difficile, come racconti mesi di frequentazione in 300 pagg? Beh, nei fantasy, affiancati sempre da storie d'amore, riescono a farlo. A piccoli passi. Quindi perché questo nei romance non accade mai? Sinceramente, quando mi dicono "lei lo ha visto e ha capito che era l'uomo della sua vita" e io ho a malapena letto la descrizione di come lui è vestito, non riesco assolutamente a mettermi nei panni della protagonista.

Ecco, secondo me la pecca maggiore che hanno i romance è lo spessore inesistente dei personaggi. Tad Williams, mio scrittore preferito e tuttora irraggiungibile da chicchessia, è riuscito a rendere l'angoscia di un personaggio incatenato con pagine di descrizione di una ragnatela: perché la ragnatela era l'unica cosa che il personaggio riuscisse a vedere. E da un dettaglio così stupido, si riesce a capire tutto ciò che il personaggio pensa. Le storie d'amore presenti in quel libro, pur se marginali quanto a % di pagine, sono le più belle che io abbia mai letto.

SPOILER

In maniera del tutto analoga L. K. Hamilton, nella sua serie di Anita Blake, ti fa innamorare sia di Richard che di Jean Claude perché Anita stessa impiega 6 libri a raccattarsene uno. In questi 6 libri impari a conoscerli, ad apprezzare i caratteri diversi che hanno, a fantasticarci sopra insieme alla protagonista.

END OF SPOILER

Insomma, non sto dicendo "scrivete epopee infinite", sto semplicemente dicendo: in 300 pagg provate a far innamorare i vostri personaggi un poco per volta. Se trovassi un romance con questo tipo di trama, penso che lo adorerei!

V

PS: ehi, se ne conoscete uno, consigliatemelo ;-)

PPS: non era una critica a Madame Rose, ma solo una constatazione che avevo da tanto in testa e che mi è tornata in mente leggendo i vari commenti!

Grazie per il consiglio.

Grazie per il consiglio. Effettivamente su questo punto devo lavorare ancora un po', ma non ho deciso se e quando proporrò questo romanzo per la pubblicazione. In realtà ne sto terminando un altro a cui voglio dare la priorità.

Ma, nel caso ci ripensi, vi informerò senz'altro!

Madame Rose

non e niente male , ma devi

non e niente male , ma devi descrivere i luoghi i prufumi e cecc

sperò che lo vendino sul mercato !!!

Sorry, mi sono scordata di

Sorry, mi sono scordata di firmare il commento precedente che è il mio.

All'altra Cristina posso dire che, talvolta, è meglio parlare di personaggi reali. Almeno, si possono fare delle citazioni storiche dettagliate se vengono tacciati di anticonformismo! :-)

Madame Rose

Non me la prendo affatto,

Non me la prendo affatto, Cristina. Però permettimi di dissentire su alcune cose.

Concordo sul fatto che l'ambientazione sia importante, ma non è affatto vero che una giornata di sole debba coincidere con la serenità del personaggio e una di pioggia con un momento triste.

Uno può essere terribilmente angosciato quando fuori splende il sole o felice quando il cielo è coperto di nuvole. Quelli che proponi tu sono in realtà solo stereotipi.

E poi, chi ti dice che non sia spiegato, nel romanzo, il perché della particolarità di questo personaggio? Quello postato è solo un breve estratto del terzo capitolo e tu hai già deciso che la ragazza si comporta in maniera "strana" senza che ci sia una giustificazione? Anche nel romanzo della McGregor, se avessimo preso una scena a caso, sarebbe sembrato strano che una ragazza si trovasse a bordo di una nave pirata, comportandosi come se lo fosse. Si capisce il perché, solo perché si sono letti i precedenti capitoli.

Per il resto sono d'accordo con quel che dici.

Poi, che un personaggio piaccia oppure no, è un fatto molto personale e su questo non discuto.

Grazie, comunque, di aver partecipato alla discussione.

Bisognerebbe spiegare qual è

Bisognerebbe spiegare qual è la storia familiare della protagonista per capire perché si comporta così, però, non si può fare, perché altrimenti si capirebbe chi è l'autrice dell'estratto... è vero che se uno vuole una donna che se ne possa andare in giro da sola in pieno '800 sarebbe meglio scegliere una donna sposata perché all'epoca una donna sposata, in quanto considerata ormai sistemata dalla famiglia, era più libera rispetto ad una giovane nubile che la famiglia cercava di preservare dai pettegolezzi per permetterle di fare un buon matrimonio... comunque io sto leggendo "Il diario di Cozette" e mi pare che la protagonista all'inizio del romanzo se ne ne vada a spasso per i bassifondi di Londra come se niente fosse... e anche nel seguito si allontana da sola di notte dalla casa dove lavora come domestica per incontrare un nobile di cui è diventata l'amante e rientra tranquillamente la mattina dopo, per cui nei romance ci sono a volte delle eroine con comportamenti fuori dal comune... personalmente lavoro con personaggi storici reali e quindi non invento nulla e se le mie eroine fanno cose anticonvenzionali è perché l'hanno fatte davvero e quindi per quanto possano sembrare strane ai lettori basta che si vanno a cercare i libri citati in fondo al romanzo e scoprono dove ho trovato informazioni e notizie.... in questo caso invece l'eroina è inventata, ma somiglia comunque ai personaggi reali dell'epoca...

Cristina (quella della saga di Alain e Juliette... altrimenti sembra che ho lasciato due commenti uno in contraddizione con l'altro)

Ciao Stavo riflettendo su

Ciao

Stavo riflettendo su come impostare il mio commento, perché l’estratto è certamente ben scritto, ma nonostante questo non mi ha emozionato, e per una certa parte mi ha disturbato a causa dell’eccessiva disinvoltura della protagonista.

In buona parte ciò è dovuto alla mancanza di ambientazione come parte integrante del testo. Senza ciò che circonda i personaggi, senza le loro reazioni al mondo esterno, come si può percepire l’idea d’insieme? Una giornata di sole ci dà l’idea di serenità, l’improvviso incupirsi del cielo e la reazione spaventata ad una gelida folata di vento, o ad un tuono fragoroso, ci permette di percepire i sentimenti del personaggio a prescindere dalle varie descrizioni.

La seconda cosa riguarda la credibilità della tua eroina.

Si comporta come una ragazza del nostro tempo, troppo disinvolta e assolutamente priva di quelle buone maniere che contraddistinguevano una fanciulla di buona famiglia. E’ sostanzialmente vero che donne cresciute fuori dai canoni nella storia ce ne sono state a bizzeffe, ma tu le hai mai studiate? Non sono donne comuni, non fanno cose comuni, eppure sono assolutamente fedeli all’epoca, nel linguaggio, nelle movenze, nelle azioni.

Non si tratta insomma di cosa si fa, ma come si fa.

Per esempio, dici che nel romanzo della McGregor una donna si traveste da uomo e combatte contro i pirati, ma lo fa come una donna pirata. Tutto il suo comportamento nasce e cresce in una situazione particolare che giustifica ogni sua azione. In sostanza il personaggio è assolutamente credibile. Dietro a un personaggio storico particolare c’è una ricerca che ti permette di ricrearlo in maniera efficace ma non anacronistica, ossia ogni cosa deve essere giustificata. Il carattere di Corinna, le sue azioni, sono quelle comuni a personaggi realmente esistiti come per esempio Jacquotte Delahaye una delle più famose donne pirata di quell’epoca, e sua contemporanea.

Tornando al tuo personaggio, dici che la sua disinvoltura e il carattere forte e deciso sono frutto di un educazione famigliare inconsueta, e mi può anche andare bene,ma la società dell’epoca dove la lasci? Ho una fanciulla giovanissima nata e cresciuta in campagna ( Francia dei primi dell’800, con tutte le naturali conseguenze) che gironzola a Parigi come se fosse nata in quella città negli anni 90, si presenta a casa di uno scapolo che la riceve in condizioni a dir poco inconsuete, parla e agisce come se avesse il mondo tra le mani.

Va assolutamente spiegato con le parole e giustificato con fatti e azioni, diversamente è un comportamento “strano”, ed il lettore lo prenderà come un fastidio.

Questo è un punto dal quale nessuno scrittore può prescindere. Puoi parlare di vampiri, extraterrestri, paleolitici, l’importante è che siano uomini e donne del loro tempo capaci di comportamenti interessanti, divertenti, romantici, fantasiosi, ma non anacronistici. Le esperienze formano il carattere, la società dell’epoca la modalità dell’azione.

Spero che tu non te la prenda per la mia franchezza, credo che uno studio approfondito del personaggio e l’inserimento di una buona ambientazione, trasformeranno il tuo lavoro in un bel romanzo.

Ciao

Cristina

Esatto. Donne o uomini fuori

Esatto. Donne o uomini fuori dagli schemi sono sempre esistiti. Ci sono state ragazze guerriere come Giovanna D'Arco, per esempio. Oppure donne che si dedicavano all'arte o alla scienza, quando queste erano terreno esclusivo degli uomini. Insomma, non credo che parlare di una famiglia in cui non si tenevano nascosti fatti scandalosi sia una cosa così incredibile da non poter essere presa in considerazione per un romanzo. O, almeno, questo è il mio pensiero.

Grazie per aver partecipato alla discussione, Cristina.

Madame Rose

Io penso che verrebbe fuori

Io penso che verrebbe fuori un romanzo un po' piatto con un'eroina così remissiva e perfetta, d'altra parte basta scavare un po' nella realtà dell'800, non parlo di quella inglese, perché la conosco poco, ma di quella francese ed italiana dell'epoca, per scoprire che di donne libere e fuori dagli schemi ce ne sono state parecchie e che a parte qualche chiacchiera e soprattutto qualche critica sul loro comportamento sono sopravvissute bene anche in un'epoca in cui per le donne era più difficile ritagliarsi un proprio spazio... io lavoro con personaggi storici reali, ma poco convenzionali, a maggior ragione però in un'opera di fantasia si può scegliere un'eroina libera e fuori dai canoni di buon comportamento dell'epoca, anche perché così risulta più vicina alla sensibilità delle lettrici contemporanee...

Cristina

Sono contenta che la pensi in

Sono contenta che la pensi in questo modo, Hatshepsut. Perché, vedi, io credo che, in un romanzo, sia lecito descrivere cose un po' fuori dagli schemi. Altrimenti non sarebbe un romanzo ma un trattato storico! Del resto, ho letto romance in cui le eroine, ragazze di buona famiglia, si travestono da uomo ed escono di notte per frequentare case da gioco e bordelli. Questo era normale, secondo voi, a quei tempi? In un romanzo della Gabaldon, ambientato a fine settecento, una ragazza sposa due gemelli perché è innamorata di entrambi e non vuole decidere, quindi sceglie la bigamia. Questo particolare non è un po' fuori dal comune? E in libro della McGregor c'è una ragazza che si veste da uomo e combatte come un pirata. Pensate si tratti di una cosa comune, all'epoca? Ma sono romanzi, opere di fantasia, ed il bello è proprio questo!

Se uno scrittore descrivesse solo la realtà effettiva delle cose e le sue eroine se ne stessero chiuse in casa a prendere lezioni di galateo, di cucito e musica, senza mai uscire di casa, se non accompagnate, e sposassero solo colui che viene scelto dalla sua famiglia per poi passare sotto la custodia di un marito che le comanda a bacchetta e le tradisce (come succedeva nella maggior parte dei casi, a quell'epoca) i lettori sarebbero contenti? Francamente, ne dubito.

Ovviamente questo è solo un mio pensiero, non intendo prendere posizione contro nessuno. Anzi, penso che condividere le opinioni, nel rispetto degli altri, sia giusto e lecito. Voi che ne pensate, a proposito? Mi sembra un dibattito interessante!

Madame Rose

Trovare una famiglia così

Trovare una famiglia così fuori dagli schemi é sicuramente una bella novità. Effettivamente chi può dire quali scandali sappia o meno una ragazzina (può darsi che per sbaglio abbia ascoltato una conversazione privata). ^_^

Sono d'accordo anch'io per la mancanza di descrizioni.

In bocca al lupo!

Ciao Veronica, innanzitutto

Ciao Veronica, innanzitutto ti ringrazio per avermi fornito un tuo parere. Quel che dici è vero, spesso nelle famiglie certi scandali venivano taciuti, ma in questo caso si tratta di una famiglia un po' particolare. I genitori delle due ragazze infatti sono stati educati in un modo un po' particolare, fuori dagli schemi comuni dell'epoca. Ripeto, per riuscire a capire bisognerebbe leggere gli altri due romanzi. E poi, non è che non potessero esistere le eccezioni. Anche all'epoca, famiglie un po' bizzarre esistevano.

Riguardo alle imperfezioni e al fatto che le descrizioni dovrebbero essere maggiormente curate, invece, non ho nulla da obiettare perché sono io stessa convinta di quel che dici.

Ne terrò conto nel lavoro di revisione.

Grazie, ancora!

Madame Rose

Ciao Madame Rose, complimenti

Ciao Madame Rose, complimenti per il nick, è molto elegante^-^.

Ma veniamo al tuo estratto.

Riguardo a ciò che dici mi trovi concorde. L'epoca che va dal 1800 al 1840 è ricca di pervesioni. In verità l'intera storia dell'umanità lo è ma in quell'epoca, nelle grandi città come Parigi e Londra, vi erano dei veri e propri gruppi il cui unico scopo era "il peccato". Tuttavia non è del tutto normale che una ragazza di buona famiglia sia così informata di ciò che è accaduto alla madre e alla nonna. Diciamo che era più facile che certe cose rimanessero dei veri e propri segreti all'interno della famiglia anche perchè ciò di cui parli sono decisamente degli scandali che non avrebbero fatto piacere ad una ragazzina. Ciò non toglie che comunque ci potessero essere anche delle situazioni analoghe.

Credo che la forma sia un pò da rivisitare. Alcuni termini non sono corretti, come ad esempio "mica" e "sculaccioni" ma capisco che certi errori sono inevitabili. Io per prima, quando scrivo, ne commetto moltissimi.

Concordo con PlatinumV riguardo alle descrizioni che trovo siano fondamentali per creare l'atmosfera.

Detto questo la trama è interessante e sono convinta che con un buon lavoro di revisione ne possa uscire un bel romanzo.

Quindi in bocca al lupo

Offendere? No, perché? Penso

Offendere? No, perché? Penso che l'opinione di chi legge sia importante e chiunque deve sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero. Il fatto è che, spesso, nei romance, la protagonista in genere rimane illibata fino al matrimonio e quindi si pensa che nell'ottocento certe trasgressioni non potessero esistere. In realtà non è così. Ci sono addirittura personaggi (esistiti realmente) che addirittura hanno sposato prostitute. E non è che le gravidanze illegittime non esistessero. Anche allora si trasgrediva. E non è che chi si macchiasse di una simile colpa non fosse libero di girare per strada come se niente fosse. Semplicemente era soggetto alle chiacchiere della gente, quello sì.

Insomma, quello che sto cercando di spiegare è che potevano esistere realmente personaggi come quello da me descritto, per lo meno da un punto di vista storico. Anzi, c'era anche di peggio. Solo che, nei romance, la realtà effettiva delle cose, spesso viene un po' mistificata.

Comunque sì, ho già pubblicato un libro. Spero ce ne saranno altri! :-)

Grazie ancora per questa discussione, mi ha fatto piacere.

Madame Rose

Quindi stai dicendo che hai

Quindi stai dicendo che hai già pubblicato un libro? Ma è grandioso, complimenti!!!

Lieta di essere stata d'aiuto... ho sempre paura di offendere! :-s

V

Riguardo alla parte

Riguardo alla parte descrittiva, hai perfettamente ragione: andrebbe sviluppata e questa è una delle cose su cui devo migliorare.

Mentre il riferimento alla madre e alla nonna della protagonista è stato fatto perché, in realtà, questo estratto è stato tratto dal terzo libro di una saga di cui, finora, è stato pubblicato solo il secondo romanzo. Sarebbe complicato, ora, raccontare tutte le vicissitudini delle protagoniste, ma ti assicuro che, storicamente, sono assolutamente credibili. Anche, perché, in realtà non è che se ne andassero in giro incinte, sbandierando ai quattro venti, di non essere sposate. Ripeto, bisognerebbe leggere gli altri due romanzi per avere più chiarezza su questo punto e, purtroppo, capirai che da un estratto certi particolari possono sfuggire.

Comunque ti ringrazio del commento così particolareggiato e dei consigli di cui terrò, senz'altro conto, nella revisione di quest'opera.

Madame Rose

Allora, mi pare che la storia

Allora, mi pare che la storia e lo stile ci siano. Giusto qualche appunto.

1) il primo problema è che non ci sono descrizioni. Nemmeno una. Sappiamo che è caldo e Albert, che vive in una casa modesta, gira senza camicia. Ma non ci descrivi la stanza, come è vestito (a parte la camicia fuori dai pantaloni), se il caldo è soffocante (sappiamo che è estate perché lui dice che in estate rimane a torso nudo). Non abbiamo sensazioni dell'atmosfera, le ragazze come sono vestite? Che odore hanno? Il loro sguardo com'è? Il tono di voce? Quando passeggia per Parigi con Catherine e suo fratello, come sono le strade? Affollate? La giornata è assolata? Gli edifici? Tutto il resto? Che odore si sente nei vicoli? Questo secondo me è il problema più grosso. Non ci trasmetti le sensazioni dell'ambiente e dei personaggi. Hai uno stream of consciousness molto sviluppato e la narrazione ha un ritmo elevato, ma manca qualsiasi riferimento oltre i personaggi che potrebbe permetterci di ricreare la scena nelle nostre teste.

2) Qualche problema nella consecutio temporum, nulla che non si possa risolvere con 2 parole in tutto. Ex:

"Quando si ritrovò in strada, Catherine aveva un diavolo per capello. Si era aspettata CHE quell’incontro SI SVOLGESSE IN MODO assai diverso. Eppure, nonostante la collera CHE PROVAVA, aveva trovato Albert decisamente affascinante."

3) che altro? Sono un po' perplessa. Parli di nonna e mamma di Catherine come di donne alquanto "fuori dai canoni". E' storicamente accurato che all'epoca, donne incinte al di fuori del matrimonio potessero andarsene in giro tranquille e beate? Non me ne intendo di leggi e società nell'800 parigino, ma la cosa mi pare sospetta... Ovviamente, un romanzo storico richiede accuratezza storica. Hai controllato questa cosa?

Per il resto: quando ci mandi il seguito? ;-)

V

mi è paciuto.Se fosse

mi è paciuto.Se fosse pubblicato,lo leggerei volentieri.

Tiziana

ricordo che questa sera si

ricordo che questa sera si chiuderà il sondaggio del romance park precedente. Se non avete ancora ri-votato (per chi non si fosse accorto, c'è stato un disguido e ho dovuto rimettere in linea il sondaggio) affrettatevi.

Grazie a tutte

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