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LINDA GILLARD : FROM ACTRESS TO NOVELIST
LINDA GILLARD : DA ATTRICE A SCRITTRICE
Linda Gillard now lives in Glasgow, but has spent the last seven years living on the Isle of Skye, on a hillside overlooking the Cuillins, a mountain range featured in her first novel, EMOTIONAL GEOLOGY.
Linda’s second novel A LIFETIME BURNING was published in 2006 by Transita.
Her third novel, STAR GAZING, set on the Isle of Skye and in Edinburgh, was published by Piatkus in 2008, and was shortlisted for the Romantic Novel of the Year UK award.
Linda Gillard ora vive a Glasgow, ma ha vissuto gli ultimi sette anni sull'Isola di Skye, su una collina dalla quale si apre la vista sulle Cuillins, una catena montuosa che ha descritto nel suo primo romanzo, EMOTIONAL GEOLOGY.
Il suo secondo romanzo, A LIFETIME BURNING, è stato pubblicato nel 2006 da Transita.
STAR GAZING, il suo terzo romanzo, ambientato tra l'Isola di Skye e Edinburgo, è stato pubblicato da Piatkus nel 2008, ed è arrivato finalista al premio del Regno Unito per Il Romanzo Romantico dell'Anno.
Linda Gillard will answer to all your questions and will give away an autographed copy of a title (the choice will be up to the lucky winner!) to one reader among those who will leave a comment. So don't forget to sign your comment with your name or nickname.
Linda Gillard risponderà a tutte le vostre domande e darà in regalo una copia autografata di un titolo a scelta della fortunata vincitrice a una lettrice sorteggiata tra tutte coloro che interverranno lasciando un commento. Quindi non dimenticate di firmarvi, con un nome o uno pseudonimo, per farvi riconoscere!
EMOTIONAL GEOLOGY
Rose Leonard is on the run from her life.
Taking refuge in a remote island community, she cocoons herself in work, silence and solitude in a house by the sea. But she is haunted by her past, by memories and desires she'd hoped were long dead. Rose must decide whether she has chosen a new life or just a different kind of death. Life and love are offered by new friends, her lonely daughter and most of all Calum, a fragile younger man who has his own demons to exorcise.
But does Rose, with her tenuous hold on life and sanity, have the courage to say yes to life and put her past behind her?
‘A book about madness, memory and mountaineering that defies categorisation. The book’s narrative style is spare and kaleidoscopic; the plot layered in time like an archeological dig. It is a novel interspersed with poems, a study of the relationship between madness and creativity, and above all, a love story – filled with passion and paint-stripping honesty.’ -- Highlands & Islands Arts Journal
Rose Leonard sta scappando dalla sua vita.
Dopo essersi rifugiata in una comunità su un'isola remota, si dedica al lavoro, al silenzio e alla solitudine in una casa vicino al mare. Tuttavia è tormentata dal suo passato, dalle memorie e dai desideri che sperava fossero morti da tempo. Rose deve decidere se scegliere una nuova vita o un diverso tipo di morte. Vita e amore le vengono offerti da nuovi amici, dalla sua solitaria figlia e soprattutto da Calum, un fragile uomo più giovane con i suoi demoni da esorcizzare.
Avrà Rose, con la sua tenue presa sulla vita e sulla sanità mentale, il coraggio di dire sì alla vita e buttarsi il passato alle spalle?
'Un libro sulla pazzia, la memoria e l'alpinismo che sfida le categorizzazioni. Lo stile narrativo di questo libro è sobrio e caleindoscopico; la trama stratificata nel tempo come uno scavo archeologico. E' un romanzo cosparso di poesia, uno studio della relazione tra follia e creatività, e sopratutto, una storia d'amore - piena di passione e cruda onestà.' -- Highlands & Islands Arts Journal
A LIFETIME BURNING
Greedy for experience but determined to be good, Flora Dunbar spends a lifetime seeking love, trying to build a future out of the wreckage of her past - an eccentric childhood spent in the shadow of her musical twin, Rory; early marriage to Hugh, a clergyman twice her age; motherhood, which brings her Theo, the son she cannot love; middle-age, when she finds brief happiness in a scandalous affair with her nephew, Colin.
‘This book engages the reader, both emotionally and intellectually, and it is hard to put down. Practically every page has another twist in the plot, her characters develop throughout the novel and one begins to think of them as part of one’s own family, at which stage one is in danger of wondering about one’s own family, and what skeletons might be in its closet.’ -- Kevin Crowe, Am Bratach
Avida di esperienze ma decisa ad comportarsi bene, Flora Dunbar passa la vita a cercare l'amore, cercando di costruire un futuro al di fuori dei rottami del suo passato - un'eccentrica infanzia vissuta nell'ombra della sua musicale gemella, Rory; un matrimonio prematuro con Hugh, un uomo di chiesa con il doppio dei suoi anni; la maternità che le ha portato il suo Theo, il figlio che non può amare; la mezza età, quando scopre una breve felicità in una scandalosa relazione con suo nipote, Colin.
'Questo libro affascina il lettore, sia emotivamente che intelletualmente, ed è difficile metterlo giù. Praticamente ogni pagina contiene un nuovo sviluppo della trama, i suoi personaggi crescono attraverso il romanzo e si inizia a pensare a loro come parte della propria famiglia, al punto che si rischia di interrogarsi sulla propria stessa famiglia, e quali scheletri possono trovarsi negli armadi.' -- Kevin Crowe, Am Bratach
STAR GAZING
Blind since birth, widowed in her twenties, now lonely in her forties, Marianne Fraser lives in Edinburgh in elegant, angry anonymity with her sister, Louisa. Marianne’s passionate nature finds solace and expression in music, a love she finds she shares with Keir, a man she encounters on her doorstep one winter’s night.
Keir makes no concession to her condition. He is abrupt to the point of rudeness, yet oddly kind. But can Marianne trust her feelings for this reclusive stranger who wants to take a blind woman to his island home on Skye, to ‘show’ her the stars?...
"This is a story of love, music, and nature, with touches of the supernatural and a very engaging and believable heroine. As a bonus, you're transported to the Isle of Skye and Edinburgh... An enjoyable novel by a reliably good writer." -- Author Adele Geras
(you can find our review at this link : http://romancebooks.splinder.com/post/19737367 )
Cieca dalla nascita, vedova nei suoi vent'anni, ora sola nei suoi quarant'anni, Marianne Fraser vive a Edimburg in un'elegante, arrabbiata anonimità con sua sorella, Louisa. La natura passionale di Marianne trova conforto ed espressività nella musica, unamore che scopre di condividere con Keir, un uomo che incontra sulla soglia di casa in una notte d'inverno.
Keir non fa concessioni alla sua condizione. E' brusco, quasi rude, e tuttavia bizzarramente gentile. Potrà Marianne credere ai sentimenti che prova per questo solitario straniero che vuole portare una donna cieca sulla sua isola natale su Skye, per "mostrarle" le stelle?
"Questa è una storia di amore, musica e natura, con un tocco di sovrannaturale e un'eroina molto affascinante e credibile. E per di più, siete trasportati sull'Isola di Skye e ad Edinburgo... Un romanzo piacevole scritto da una brava scrittrice." -- Adele Geras, autrice.
(potete leggere la nostra recensione a questo link :
http://romancebooks.splinder.com/post/19737367 )
INTERVIEW - INTERVISTA
1. Thank you Linda for being our guest today and accepting to be interviewed. Would you like to tell Italian readers, who don't yet know you as a writer, about yourself and how you started to write a novel?
Thanks very much for inviting me, Anna.
I live in Glasgow and I write fulltime. Writing is my fourth career! I’ve been an actress, a journalist and a teacher. I started writing fiction in my 40s, after I had to give up teaching. I’d become very ill as a result of stress and overwork. One day I was punched by a pupil in class and I decided I’d had enough.
While I was trying to decide what to do with the rest of my life, I started writing a novel, just for my own amusement. (That became EMOTIONAL GEOLOGY.) I was 47 and I couldn’t find anything to read that really spoke to me as a mature woman. The shops were full of chick lit. There were no love stories featuring women of my age. So I set out to write the sort of book I wanted to read: a believable love story, set in a beautiful place that I knew and loved – the islands of the Outer Hebrides, off the west coast of Scotland.
I had no thought of trying to get my novel published, but when I’d finished it, my writers’ group encouraged me to send it to agents. I did and a wonderful agent took me on. (I think she fell in love with the hero, Calum! Well, who wouldn’t?)
I’ve had 3 novels published and finished a fourth. My third novel STAR GAZING was short-listed for The Romantic Novel of the Year award in the UK.
Linda's former home in the Isle of Skye, facing the Cuillin mountains
La casa di Linda sull'Isola di Skye, di fronte alla catena delle Cuillin
1. Grazie Linda per aver accettato di essere nostra ospite oggi e di essere intervistata. Vorresti raccontare alle lettrici italiane, che ancora non ti conoscono come autrice, qualcosa su di te e su come hai iniziato a scrivere?
Grazie mille per avermi invitato, Anna.
Vivo a Glasgow e scrivo full-time. Quella di scrittrice è la mia quarta carriera! Sono stata attrice, giornalista e insegnate. Ho iniziato a scrivere romanzi dopo i quarant'anni, dopo aver smesso di insegnare. Mi ero ammalata a causa dello stress e del troppo lavoro. Un giorno sono stata colpita da un allievo in classe e così ho deciso che ne avevo abbastanza.
Mentre cercavo di decidere cosa avrei fatto del resto della mia vita, iniziai a scrivere un romanzo, solo per mio divertimento. (Quello divenne EMOTIONAL GEOLOGY). Avevo 47 anni e da donna matura non riuscivo a trovare nessun libro che leggendolo mi comunicasse qualcosa. Le librerie erano piene di romanzi chick lit. Non c'erano storie d'amore che raccontavano di donne della mia età. Così mi misi a scrivere il genere di libro che volevo leggere: una storia d'amore credibile, ambientata in un luogo bellissimo che conoscevo e amavo - le isole delle Ebridi Occidentali, ad ovest della costa Scozzese.
Non pensavo di proporre il mio romanzo per la pubblicazione, ma quando lo finii, il mio gruppo di scrittura mi incoraggiò a mandarlo ad un agente. Lo feci e un'agente meravigliosa mi accettò. (penso che si fosse innamorata dell'eroe, Calum! be' chi non lo farebbe?)
Mi hanno pubblicato tre libri e ne ho concluso un quarto. Il mio terzo romanzo STAR GAZING è stato finalista del premio per Il Romanzo Romantico dell'Anno, nel Regno Unito.
2. Before being a writer you were an actress and pursued an acting career for some years, how did it happen you started to write and chose to be a writer instead of an actress?
I gave up acting to pursue freelance journalism, which fitted in better with being a mother. (I have a son and daughter, now adult.) I’d always written and I drifted into journalism quite by accident. I was working as an actress at the National Theatre in London and I wrote a piece for a homes magazine as part of a competition and they asked if I’d like to do a monthly column. I said yes!
2. Prima di diventare una scrittrice eri un'attrice e hai continuato a recitare per alcuni anni, come è accaduto che tu abbia iniziato a scrivere e abbia scelto di essere una scrittrice invece di un'attrice?
Ho abbandonato la recitazione per dedicarmi al giornalismo freelance, che mi si adattava meglio come lavoro dato che ero anche madre (ho un figlio e una figlia, ora adulti). Ho sempre scritto e mi sono spostata verso il giornalismo per caso. Stavo lavorando come attrice al National Theatre a Londra e scrissi un pezzo per una rivista d'arredamento come parte di un concorso e loro mi chiesero se mi sarebbe piaciuto avere una rubrica mensile. Dissi di sì!
3. Did your previous career and experiences as an actress somehow influence your writing style and your point of view as a novelist? Is being able to play a role in some ways of help when you must portrait and handle your characters, or making them more real?
I think this is an enormously important aspect of my writing. As an actress I had to think myself inside other people’s minds. This is an essential skill for a writer. I always start with characters not stories. It’s people that interest me. My dialogue has been praised and I do work very hard at it, editing it till I think I’ve caught someone’s “voice”. I sometimes think I’m not so much a novelist as a failed screenwriter! I draft most scenes as dialogue first. I use dialogue to tell the story and I’m sure that comes from having been an actress and having studied so many plays (I have a degree in Drama). I think the fact that my books have a lot of dialogue – sometimes funny dialogue – makes them easy and quick to read. People have described my books as “page-turners” and I’ve had lots of complaints from readers who started one of my books at bedtime and were up all night, finishing it!
3. La tua precedente carriera ed esperienza come attrice ha in qualche modo influenzato il tuo stile e il tuo punto di vista come scrittrice? Essere capaci di interpretare un ruolo può in certi casi aiutarti quando devi ritrarre e gestire i tuoi personaggi, o renderli più veri?
Penso che questo sia un aspetto importante della mia scrittura. Come attrice devo immaginarmi nella mente di altre persone. Questa è un'abilità essenziale per uno scrittore. Inizio sempre dai personaggi, non dalle storie. Sono le persone ad interessarmi. I miei dialoghi sono stati apprezzati e io mi dedico ad essi con impegno, correggendoli fino a quando penso di aver colto la "voce" di uno di loro. A volte penso di essere quasi più una mancata sceneggiatrice invece che una romanziera! Abbozzo la maggior parte delle scene prima come dialoghi. Uso il dialogo per raccontare la storia e sono sicura che questo venga dal mio essere scrittrice ed aver studiato così tante commedie (ho una laurea in arte drammatica). Penso che il fatto che nei miei libri vi siano molti dialoghi - alcuni divertenti - li rendano facili e veloci da leggere. La gente ha detto dei miei libri che si leggono d'un fiato e ho ricevuto molte lamentele da lettori che avevano iniziato un mio libro nel momento in cui erano andati a letto e che avevano dovuto stare svegli tutta la notte per finirlo!
4. Your first published work was a novel entitled Emotional Geology, can you tell us about it? how was the idea born and what is the meaning of this strange title?
People like the title! It’s intriguing, isn’t it? I came across it as a chapter heading in a book about depression.
EMOTIONAL GEOLOGY deals with the subject of manic depression, also known as bipolar affective disorder. It’s a novel about madness, memory and mountaineering, but nothing much actually happens. All sorts of tumultuous events occurred in the past, but what the characters are actually dealing with in the present is fall-out. The plot of EMOTIONAL GEOLOGY is layered in time like an archaeological dig, so I had the idea of using geology as a metaphor. Geology interests me and I think it’s something you’re very conscious of in Scotland, particularly in the islands. Rock is a concrete record of the past, of what happened to the Earth – a build-up of pressure, seismic upheaval, erosion. When you look at rock you're looking at layers of time. I think our minds and our memories are like that - a record of what we’ve been through and the toll it has taken - so the “excavation” of the past (which is what happens in the novel) becomes emotional geology.
The original idea for EMOTIONAL GEOLOGY was just an image: “A woman alone in a light, white room”, which is how Chapter 1 begins. Although the book isn’t autobiography there are some autobiographical elements. The heroine Rose suffers from bipolar affective disorder and so do I (mildly); she’s a textile artist and I make patchwork quilts; Rose has suffered badly with depression and so have I. But there’s probably more of me in the hero Calum, a teacher and poet. Calum was my valediction to teaching. He personified for me all that was good about teachers and teaching. Writing him helped me cope with leaving a profession I’d loved.
Undoubtedly, writing EMOTIONAL GEOLOGY was therapeutic for me,. It was a deeply personal book and I’m always surprised and delighted to hear that it has moved and gripped readers. I never imagined it would have that effect. I never imagined the effect Calum would have either! More than one female reader has emailed me to say, “If there are men like that in the Hebrides, I’m re-locating!”
4. Il tuo primo lavoro pubblicato fu un romanzo intitolato Emotional Geology, puoi parlarcene? Come è nata l'idea di questo romanzo e qual è il significato di questo strano titolo?
La gente ama questo titolo! Intrigante vero? Mi ci sono imbattuta (come titolo di un capitolo) durante la lettura di un libro sulla depressione.
EMOTIONAL GEOLOGY affronta il tema della depressione maniacale, conosciuto anche come disordine affettivo bipolare. E' un romanzo che parla di follia, memoria e alpinismo, ma in verità non accade niente. Tutti gli eventi tumultuosi sono capitati nel passato, ma quello che i personaggi devono in realtà affrontare nel presente sono gli effetti collaterali. La trama di EMOTIONAL GEOLOGY è stratificata nel tempo come uno scavo archeologico, così ebbi l'idea di usare la geologia come metafora. La Geologia mi interessa e penso che sia qualcosa di cui sei molto consapevole in Scozia, in particolare nelle isole. La roccia è una documentazione concreta del passato, di quello che accadde alla Terra - un aumento di pressione, sconvolgimenti sismici, erosione. Quando guardi una roccia vedi strati di tempo. Penso che la nostra mente e le nostre momorie siano così - una registrazione di quello che abbiamo vissuto e di quello che ci è costato - perciò lo "scavo" del passato (che è quello che accade nel romanzo) diventa geologia emozionale.
L'idea originale di EMOTIONAL GEOLOGY è stata una semplice immagine: "Una donna sola in una stanza bianca e illuminata", che è anche il modo in cui inizia il primo capitolo. Anche se il romanzo non è autobiografico, contiene alcuni elementi autobiografici. L'eroina, Rose, soffre di un disordine bipolare e così io, anche se in modo lieve. E' un'artista tessile e io cucio coperte; Rose ha sofferto molto a causa della depressione, e lo stesso io. Tuttavia c'è probabilmente molto più di me nell'eroe, un insegnate e poeta. Calum è stato il mio commiato dall'insegnamento. Per me rappresentava tutti gli aspetti positivi dell'essere insegnante e dell'insegnamento. Scrivere di lui mi ha aiutato ad affrontare il fatto che stavo lasciando una professione che amavo.
Senza dubbio scrivere EMOTIONAL GEOLOGY per me è stato terapeutico. Era un libro profondamente personale e sono sempre stupita e felice di sentire che ha commosso e avvinto i lettori. Non avrei mai immaginato che potesse avere quell'effetto. Non ho mai neppure immaginato l'effetto che avrebbe fatto Calum! Più di una lettrice mi ha scritto per dirmi "Se nelle Ebridi gli uomini sono così, trasloco!"
Cuillin Mountains in winter
la catena delle Cuillin in inverno
5. Was it difficult to get it accepted by a publisher?
I was very, very lucky. I was taken up by a new, small publisher, Transita (www.transita.co.uk) who were looking for books that would appeal to mature women, thoughtful stories about women who’d lived eventful lives. EMOTIONAL GEOLOGY fell into that category.
5. E' stato difficile trovare un editore che accettasse di pubblicarlo?
Sono stata molto, molto fortunata. Sono stata accettata da un editore piccolo e nuovo, Transita (www.transita.co.uk) che era alla ricerca di libri che potessero piacere a donne mature, storie riflessive su donne che avevano vissuto vite movimentate. EMOTIONAL GEOLOGY rientrò in quella categoria.
6. You live in one of the most beautiful and fascinating countries of all times, Scotland, where two of your novels are set. As a writer how important is the setting of a novel in your opinion ? and specifically in your novels?
I think the setting is very important, both when I’m reading and when I’m writing. I can’t start writing a book until I know where the story is happening. In fact I need to know the setting before I know the story! It’s all about mood, atmosphere, the light, the background sounds. So far I’ve only written about places I know, but I don’t have to be there to write about them. I wrote STAR GAZING, set on the Isle of Skye, when I lived there, but I wrote EG, set on the remote island of North Uist, when I was living in a busy Norwich suburb! But I knew North Uist and other Hebridean islands well as we’d had many holidays there. I was writing about a place I knew and loved.
6. Tu vivi in uno dei paesi più belli e affascinanti di tutti i tempi, la Scozia, dove hai ambientato due dei tuoi romanzi. Dal tuo punto di vista di scrittrice, quanto è importante l'ambientazione in un romanzo? e nel caso più specifico dei tuoi romanzi?
Penso che l'ambientazione sia molto importante, sia quando leggo che quando scrivo. Non riesco ad iniziare a scrivere un libro fino a che non so dove la storia sta accadendo. Infatti ho bisogno di conoscere l'ambientazione prima di conoscere la storia! E' tutta una questione di stato d'animo, atmosfera, luce, suoni di sottofondo. Finora ho descritto solo luoghi che conosco, ma non devo recarmici per scrivere su di essi. Ho scritto STAR GAZING, ambientato nell'isola di Sky, quando ci vivevo, ma quando scrissi EG, ambientata nella lontana isola di North Uist (Ebridi Occidentali) vivevo in un quartiere trafficato di Norwich! Però conoscevo North Uist, così come altre isole delle Ebridi, poichè abbiamo trascorso molte vacanze laggiù. Stavo descrivendo un luogo che conoscevo e amavo.
The Cuillin Mountains seen from Elgol, Isle of Skye
Le Cuillin viste da Elgol, Isola di Skye
7. Let's talk a bit about Star Gazing. It's a very unusual three voices novel, can you tell us why you chose this particular writing style?
I’ve always used 2 voices – a first-person and a third-person narrator. I think that gives you the most flexibility for telling a story. If you write the whole book in the first person you only get one point of view and that can get a bit boring. If you write the book in the third person you don’t get the involvement with the characters, that sense of intimacy.
STAR GAZING was complex because my heroine was blind, so I couldn’t use any visual references at all in her narration, I thought that might be a bit dull for a reader, so I opted to give both sisters – one sighted, one blind – their own voice. They both have first-person narratives and they’re very different. But I also kept the third-person narrator so the reader could see what happens to Marianne and Keir on Skye.
7. Parliamo un po' di Star Gazing. E' un romanzo molto inusuale, a tre voci, puoi dirci come mai hai scelto questo particolare stile narrativo?
Ho sempre usato due voci - una prima persona e una terza persona come voce narrante. Penso che ciò ti dia più flessibilità nel raccontare una storia. Se scrivi l'intero libro in prima persona finisci con l'avere un solo punto di vista e può diventare un po' noioso. Se lo scrivi in terza persona non senti il coinvolgimento con i personaggi, quel senso di intimità.
STAR GAZING era complesso perchè la mia eroina era cieca, per cui non potevo usare alcun riferimento visivo nella sua narrazione, ho pensato che avrebbe potuto essere un po' monotono per il lettore, così ho scelto di dare a ciascuna delle sorelle - una cieca e l'altra no - la loro voce. Entrambe sono narrate in prima persona, e sono molto differenti. Ho mantenuto la terza persona narrante per permettere al lettore di vedere quello che accade a Marianne e a Keir sull'isola di Skye.
8. The heroine of Star Gazing is a woman who was born blind, a very difficult character ! Why this choice? How did you succeed in making her, and her relations to the world, so real and believable?
I’m glad you found the book believable! I had an email from a man who’d read SG, whose daughter has Marianne’s condition. He said he thought I’d portrayed her experience very well. In fact he was going to get STAR GAZING brailled for her so she could read it!
When I was researching SG I became fascinated by the practical problems blind and visually impaired people have to solve. Readers have been fascinated to read about what life is like for the blind. It’s not something people ever think about. We might worry about what we’d do if we lost our job or our savings, but who wonders what it would be like to lose their sight?
Why did I choose to write a blind heroine? Well, I believe there are no new stories, just new ways to tell them. I wanted to write about Skye, the island I’d lived on for 7 years. I wanted to write about the wildlife, the weather and the landscape. But a lot of people have already written about Skye and writing about landscape is difficult to do – what can you say that hasn’t been said already? I decided I would write about the landscape, but from an unusual point of view, or rather no point of view. I would make my heroine blind - and not just blind, but congenitally blind. She would have no visual frame of reference at all.
Could it be done? I didn’t know. I wasn’t blind or visually impaired and I didn’t even know anyone who was, but I thought it might be interesting to write about landscape from a non-visual angle. It would also develop my writing in a new direction. So I embarked on my third novel in the spirit of an experiment. It was tricky to begin with. I kept dropping into “sighted-speak”, but once I got into it, I actually found it quite easy (and so much more interesting!) to write from a blind “point of view”. I did some research of course, but mostly I relied on my imagination. It was certainly a challenge having to create a hero by describing how he sounded, felt and smelt! I think the romantic parts of the book were all the more sensuous because there was no visual element. The reader has to concentrate on sounds, smells, tactile sensations.
8. L'eroina di Star Gazing è una donna cieca dalla nascita, un personaggio molto difficile! Perchè questa scelta? Come sei riuscita a rendere lei, e il suo rapporto con il mondo, così reali e credibili?
Sono felice che tu abbia trovato il libro credibile! Ho ricevuto un'email da un uomo che aveva letto SG, che aveva una figlia come Marianne. Mi disse che pensava che avessi rappresentato la sua esperienza molto bene. Infatti avrebbe fatto tradurre SG in braille perchè potesse leggerlo anche lei!
Mentre conducevo le ricerche per SG restai affascinata dai problemi pratici che le persone cieche o con problemi di vista dovevano affrontare e risolvere. I lettori sono rimasti affascinati nel leggere di come può essere la vita per una persona cieca. Non è qualcosa cui la gente pensa spesso. Possiamo preoccuparci di cosa faremmo se perdessimo il nostro lavoro e i nostri averi, ma chi si chiede come sarebbe perdere la vista?
Perchè ho scelto un'eroina cieca? Dunque, penso che non ci siano nuove storie, ma solo nuovi modi per raccontarle. Volevo scrivere su Skye, l'isola in cui avevo vissuto per 7 anni. Volevo scrivere sugli animali selvatici, il tempo e i paesaggi. Ma tanta gente aveva già scritto su Skye, e descrivere i paesaggi è difficile da fare - cosa puoi dire che non sia già stato detto? Decisi che avrei scritto sul panorama, ma da un punto di vista inusuale, o piuttosto, da nessun punto di vista. Avrei reso la mia eroina cieca - e non solo cieca, ma cieca dalla nascita. Non avrebbe avuto nessuna referenza visiva, nessun ricordo cui fare riferimento.
Era fattibile? Non lo sapevo. Io non ero cieca né avevo problemi di vista e non conoscevo neppure qualcuno che li avesse, ma pensai che sarebbe stato interessante descrivere un paesaggio da un punto di vista non visivo. Avrebbe anche fatto crescere la mia scrittura verso una nuova direzione. Così iniziai il mio terzo romazo con lo spirito di una sperimentatrice. Per cominciare è stato insidioso. Continuavo a cadere nell'errore di parlare dal punto di vista visivo, ma una volta che riuscita a superare questo ostacolo, ho trovato davvero facile (e molto più interessante!) scrivere da "un punto di vista" cieco. Naturalmente feci alcune ricerche, ma più che altro mi affidai alla mia immaginazione. E' stato sicuramente una sfida dover creare un eroe descrivendolo attraverso l'udito, il tatto e l'odore! Penso che le parti romantiche del libro risultino molto più sensuali proprio perchè non c'è l'elemento visivo. Il lettore deve concentrarsi sui suoni, gli odori, e le sensazioni tattili.
Edinburgh |
9. Star Gazing is a very poetic novel, as we said the heroine is a blind woman, but the novel is full of colours and light and wonderful views she can see through the music... where did this beautiful idea come from?
When I was researching online I discovered that the families of some blind people “translate” things that the blind can’t see into music or other sensations. For example, they’d express a sunrise in terms of heat, or a colour in terms of sound. This is known as synaesthesia – expressing one kind of sensation in the form of another. (Some sighted people also experience life like this. I think maybe I’m a bit synaesthetic myself.)
In SG the hero, Keir, interprets sights that Marianne can’t see in terms of smells and sounds, particularly music. It’s hard to explain, so I’ll give you an example. Marianne asks Keir to describe the colour of his hair as a smell. He finds this difficult but eventually he says, “Walnuts when you crack them open at Christmas.”
Keir mostly uses music to “translate” for Marianne. They both have an encyclopaedic knowledge of music, but he also introduces her to some she doesn’t know. When he’s sent off to the Norwegian Arctic circle (he’s a geophysicist), he sends her sound “postcards”, tapes of sounds he’s recorded and music CDs. He sends her a CD of Rautavaara’s Cantus Arcticus, “a concerto for birds and orchestra”. Keir wants to “show” Marianne what the bleak arctic tundra is like, particularly what it’s like to watch migrating birds. Listening to that music, Marianne feels for the first time in her life that she’s experiencing the movements of flocks of birds. It’s a very moving moment, I think.
I wasn’t sure if readers would enjoy the musical aspects of SG but they seem to, and it doesn’t seem to matter if you know the music. Because you know what the music is “translating”, you can imagine what the music is like, in much the same way that Marianne imagines what the landscape could be like.
9. Star Gazing è un romanzo molto poetico, come abbiamo detto l'eroina è una donna cieca, ma il romanzo è pieno di colori e luce e viste meravigliose che lei riesce a vedere attraverso la musica... da dove viene questa bellissima idea?
Mentre stavo facendo ricerche sul web ho scoperto che le famiglie di alcune persone cieche "traducono" le cose che il cieco non può vedere in musica o altre sensazioni. Per esempio, esprimono l'alba in termini di calore, o un colore in termini di suono. Questo è conosciuto come sinestesia - esprimere un tipo di sensazione nella forma di un'altra. (Anche alcune persone normali sperimentano la vita in questo modo. Penso di essere un po' sinestetica anch'io).
In SG l'eroe, Keir, interpreta le viste che Marianne non può vedere in termini di odori e suoni, in modo particolare musica. E' difficile da spiegare, perciò vi faccio un esempio. Marianne chiede a Keir di descrivere il colore dei suoi capelli come se fosse un odore. Lui trova la cosa difficile ma alla fine dice, "Le noci quando le schiacci a Natale."
Keir usa soprattutto la musica per tradurre a Marianne. Entrambi hanno una conoscenza enciclopedica della musica, ma lui le fa conoscere anche musiche che lei non conosce. Quando viene mandato sul circolo artico della Norvegia (è un geofisico), Keir le manda delle cartoline sonore, cassette su cui incide suoni e musica. Le manda un cd di Rautavaara’s Cantus Arcticus, "un concerto per uccelli e orchestra". Keir vuole "mostrare" a Marianne com'è la desolata tundra artica, soprattutto com'è guardare gli uccelli migrare. Ascoltando quella musica, Marianne sente che per la prima volta nella sua vita riesce a sperimentare il movimento degli stormi di uccelli. Penso che sia un momento molto commovente.
Non ero sicura se i lettori avrebbero apprezzato gli aspetti musicali di SG, ma sembrano averlo fatto, e non sembra importante conoscere o no la musica. Perchè si sa "cosa" la musica sta traducendo, si può immaginare come è la musica, proprio nel modo in cui Marianne immagina come possono essere i paesaggi.
10. I'm sure after reading about it many Italian readers will be eager to read Star Gazing. Have you got any news about an Italian edition?
I’m happy to report that Giunti will be publishing an Italian edition.
10. Sono sicura che dopo aver letto questo molte lettrici italiane non vedranno l'ora di poter leggere Star Gazing. Hai qualche notizia in merito a una traduzione italiana?
Sono felice di annunciare che Giunti pubblicherà presto un'edizione italiana.
11. Are you working on a new project right now? Can you tell us something about that?
I’ve finished a fourth novel, HOUSE OF SHADOWS. It’s very different from STAR GAZING and I don’t have a publisher for it yet. It’s a mystery about an eccentric family, set in a decaying Jacobean country house. (Chapter One is on my website.) The heroine is young this time and she has to choose between two very different heroes.
I’ve also started on my fifth book and this one is more like STAR GAZING. It will be another love story with an unusual angle to it – but I’d like to keep that a surprise for now. But you’ll be pleased to hear that the book has another gorgeous Scottish hero!
11. In questo momento stai lavorando a un nuovo progetto? Puoi dirci qualcosa al riguardo?
Ho finito un quarto romanzo, HOUSE OF SHADOWS. E' molto diverso da STAR GAZING e non ho ancora un editore che lo pubblichi. E' un mistery che racconta di una famiglia eccentrica, ambientato in una decadente casa di campagna Giacobita. (Potete trovare il primo capitolo sul mio sito web)
L'eroina è giovane questa volta e si trova a dover scegliere tra due eroi molto diversi.
Ho iniziato anche il mio quinto libro e questo sarà un po' più simile a STAR GAZING. Sarà un'altra storia d'amore scritta da un'inusuale angolazione - ma preferirei mantenerla una sorpresa per ora. Tuttavia, se può farvi piacere saperlo, vi dirò che il libro avrà un altro meraviglioso eroe Scozzese!
12. Anything else you would like to tell us?
Your readers can find out more about my books on my website www.lindagillard.co.uk. There are photos of Skye, North Uist and my quilts. There’s also a Bookshelf page with my reading recommendations – books on writing, Scotland and mental health.
Readers can contact me via my website and if anyone reads STAR GAZING, I’d love to hear what you thought of it. The best thing about being a writer is the lovely emails you get. They make me laugh and sometimes they make me cry. (And some readers have said that’s what my books have done for them.)
12. C'è qualcosa d'altro che vorresti dirci?
Potete trovare altre informazioni sui miei libri sul mio sito web www.lindagillard.co.uk. Ci sono foto di Skye, North Uist e delle mie trapunte. C'è anche una pagina sul mio scaffale con i miei consigli di lettura - libri sulla scrittura creativa, sulla Scozia e sulla salute mentale.
Le lettrici possono contattarmi attraverso il mio sito web e se qualcuna di voi leggerà Star Gazing, mi piacerebbe molto conoscere la vostra opinione. La cosa migliore nell'essere uno scrittore sono le stupende email che ricevi. Mi fanno ridere e talvolta anche piangere. (E alcuni lettori hanno detto che è ciò che i miei libri hanno fatto per loro.)
ESTRATTO - EXCERPT
da / from EMOTIONAL GEOLOGY
PROLOGUE
I talk to the island. I don’t speak, but my thoughts are directed towards it. Sometimes it replies. Never in words of course.
I miss trees. You don’t notice at first that there are hardly any trees here, just that the landscape is very flat, as if God had taken away all the hills and mountains and dumped them on neighbouring Skye. But eventually you realise it’s trees that you miss.
Trees talk back.
In the hospital grounds there was a special place where I used to stand, where I went to feel safe. It was my magic circle, my fairy ring. There were three slender pine trees in a triangular formation, only a few feet apart. I used to stand within that space, sheltered, flanked by my trees, like a small child peering out at the world from behind grown-up legs.
Once, when the air was very still and a brilliant blue sky mocked my misery, I stood between my trees, head bowed, not even able to weep. I placed my palms round two of the tree trunks, grasping the rough bark. I begged for strength, support, a sign. Anything.
My trees moved in answer. Quite distinctly, I felt them move. As my palms gripped them they shifted, as the muscles in a man’s thigh might shift before he actually moved. The movement was so slight it was almost imperceptible, as if their trunks were flexing from within.
I knew then that the doctors were right, I was indeed mad. I threw up my head and cried out. Above me a light breeze played in the treetops, a breeze I had been unaware of on the ground. It tugged at the branches with a sudden gust and I felt the trunks flex again, bending to the will of the wind.
I wasn’t mad.
At least, not then.
CHAPTER 1, p. 8 - 10
A spider splayed on a limestone rockface.
Not a spider. A man. A vertical impossibility.
He is still, spread-eagled, waiting to make his move. Then, sudden as an insect but with more grace, he moves diagonally upwards, jamming claw-like fingers into invisible cracks, folding grasshopper legs beneath him ready for the push, the swing, the gymnastic counterbalance as his body grazes the rock and takes up another perilous, temporary foothold on a crumbling ledge. He gathers himself, rests, an insect basking in the sun.
Below at the foot of the cliff, a woman watches.
When I think back to life with Gavin it was always as if he had just moved in. Or was about to move out. Boxes, cases, rucksacks, boots, jackets, sleeping bags, bivvy bags, crampons, ice-axes, harnesses, maps and hundreds of bars of chocolate. In my bitterest moments I used to ask myself if it was me Gavin needed or just my house as a place to store his gear.
Was it love, Gavin? Or was it just need?
The climber descends, sliding easily down a gaudy rope. He walks towards her, the glossy lycra shocking, revealing as nudity. He is not tall, but good-looking, with a dazzling thatch of white-blond hair and the old-young face climbers have: bright-eyed, tanned, prematurely wrinkled by the sun. He coils rope slowly, his large hands white with chalk.
“Do you climb?”
“No. But it fascinates me. It’s so beautiful to watch. Like dancing… Dancing on a rock-face, defying gravity.” She gazes up at the amphitheatre of bleached limestone. ‘Death-defying.’ That’s what they say about circus acts, isn’t it? Is that what you’re doing? Defying death?”
I never asked if you were faithful. I didn’t want to know. I had no illusions about your appetite for adventure, for risk, for novelty. With your charm and looks, your reputation in the climbing world, you must have had women throwing themselves in your path. Moral scruples – as I later discovered – were unknown to you, so I don’t doubt you availed yourself of whatever there was going.
Ours was a very modern relationship, very grown-up, based on trust. Or so I thought. You had no idea what I was up to back in Fort William while you were freezing your balls off halfway up a Dolomite. For all you knew I was screwing your best mates. Except that you knew I wasn’t. I wouldn’t. Because I loved you. Because I loved you, Gavin. And attractive though Dave and Andy and Simon were - especially darling Simon who had a thing about older women and whose chat-up line (and I’ve heard worse) was that I reminded him of his mum who died when he was six - I would never have succumbed, in case you found out and were hurt and finished the relationship.
And that is surely what you would have done, because you of all men wouldn’t be able to hack it if your girlfriend bedded any of your mates. Dear me, no. If a bloke has to climb a sodding Himalaya to prove he’s a man, he’s hardly likely to take a philosophical view of a mate shagging his woman. And the thing for you, Gavin, the thing that you would have killed to know, would have been whether Dave or Andy or even little Simon were any better at it than you. Had they scaled my North Face any quicker? With any more expertise, or with less gear? Or even without oxygen?
So I didn’t screw around. And you knew I didn’t.
But you screwed around. And – eventually – I knew that you did.
Then I got angry.
PROLOGO
Io parlo all'isola. Non con le parole, sono i miei pensieri ad essere diretti verso di lei. A volte mi risponde. Mai con parole naturalmente.
Mi mancano gli alberi. All'inizio non ti accorgi che non ci sono quasi alberi qui, solo che il paesaggio è molto piatto, come se Dio avesse portato via tutte le colline e le montagne e le avesse buttate sulla vicina Skye. Tuttavia alla fine ti rendi conto che sono gli alberi a mancarti.
Gli alberi rispondono.
Nel terreno dell'ospedale c'era un posto speciale dove ero abituata a stare, dove andavo per sentirmi al sicuro. Era il mio cerchio magico, il mio anello delle fate. C'erano tre pini sottili in disposti a triangolo, a poca distanza l'uno dall'altro. Di solito stavo all'interno di quello spazio, protetta, fiancheggiata dai miei alberi, come una bambina piccina che scrutava il mondo da sotto le gambe degli adulti.
Una volta, quando l'aria era immobile e un brillante cielo blu si faceva beffe delle mie sofferenze, mi fermai tra i miei pini, col capo chino, incapace perfino di piangere. Appoggiai i palmi delle mani attorno ai tronchi di due pini, aggrappandomi alla dura corteccia. Pregai che mi venisse concessa la forza, un aiuto, un segno. Qualsiasi cosa.
I miei alberi si mossero in risposta. Li sentii distintamente muoversi. Mentre le mie mani li stringevano si spostarono, come i muscoli della coscia di un uomo avrebbero potuto contrarsi prima del movimento vero e proprio. Il movimento fu così lieve che fu quasi impercettibile, come se i tronchi si flettessero dall'interno.
Seppi allora che i medici avevano ragione, ero davvero pazza. Rovesciai la testa e gridai. Sopra di me una lieve brezza soffiava tra le punte degli alberi, una brezza che non avevo percepito a livello del suolo.
Diede ai rami uno strattone con un'improvvisa raffica e io sentii i tronchi flettersi di nuovo, piegandosi al volere del vento.
Non ero pazza.
Almeno non allora.
CAPITOLO 1, pg. 8-10
Un ragno aggrappato su una facciata di roccia calcarea.
Non un ragno. Un uomo. Una cosa impossibile in verticale.
E' immobile, le braccia e le gambe aperte, in attesa di fare una mossa. Poi, rapido come un insetto ma con maggiore grazia, si muove diagonalmente verso l'alto, infilando dita come artigli in fessure invisibili, piegando sotto di sé le gambe come una cavalletta, pronto per la spinta, la rotazione, controbilanciandosi come un ginnasta mentre il suo corpo sfiora la roccia e guadagna un altro pericoloso appiglio temporaneo su una friabile sporgenza. Raccoglie le forze, riposa, un insetto che si crogiola al sole.
Sotto, dalla base della scogliera, una donna osserva.
Quando ripenso alla mia vita con Gavin, era sempre come se vi fosse appena entrato. O fosse lì lì per uscirne. Scatole, valige, zaini, stivali, giacche, sacchi a pelo, borse da bivacco, ramponi, imbracature, accette da ghiaccio, cartine geografiche e centinaia di barrette di cioccolato.
Nei miei momenti più amari ero solita chiedermi se era di me che Gavin aveva bisogno, o solo della mia casa come un luogo dove immagazzinare tutta la sua attrezzatura.
Era amore, Gavin? O era solo bisogno?
Lo scalatore scende, scivolando giù facilmente lungo una corda sgargiante. Cammina verso di lei, nella scandalosa tuta in lycra lucida, rivelatrice come la nudità. Non è alto, ma è bello, con un'abbagliante massa di capelli biondo chiaro e la faccia sia vecchia che giovane tipica degli scalatori : con occhi brillanti, abbronzata e prematuramente invecchiata dal sole. Arrotola lentamente la corda, le grandi mani bianche di gesso.
"Ti arrampichi?"
"No, ma mi affascina. E' così bello da osservare. Come ballare... ballare su una facciata di roccia, sfidando la gravità."
Lei alza lo sguardo all'anfiteatro di calcare sbiancato. "'Una sfida alla morte'. Questo è quello che dicono degli atti da circo, no? E' questo che fai? Sfidi la morte?"
Non ti chiesi mai se mi sei stato fedele. Non volevo saperlo. Non mi facevo illusioni sulla tua sete d'avventura, l'amore per il rischio, per la novità. Con il tuo aspetto e il tuo fascino, la tua reputazione nel mondo dell'alpinismo, dovevi avere donne che si gettavano ai tuoi piedi. Gli scrupoli morali - come scoprii più tardi - ti erano sconosciuti, per cui non dubito che tu ti sia servito di qualsiasi cosa si rendesse disponibile.
La nostra era una relazione molto moderna, molto adulta, basata sulla fiducia. O almeno così pensavo.
Non avevi idea di cosa stessi facendo allora a Fort William mentre tu ti congelavi le palle a metà arrampicata sulle Dolomiti. Per quanto ne sapevi mi stavo facendo i tuoi migliori amici. Solo che sapevi che non lo stavo facendo. Non avrei potuto. Perchè ti amavo. Perché ti amavo, Gavin. E per quanto attraenti potessero essere Dave e Andy e Simon - specialmente Simon che aveva un debole per le donne più vecchie e che per abbordarmi (e ho sentito di peggio) diceva che gli ricordavo sua madre, morta quando aveva sei anni - non avrei mai ceduto, perché non lo scoprissi, e non ti sentissi ferito e mettessi fine alla nostra relazione.
E quello è esattamente quello che avresti fatto, perché tu, di tutti gli uomini, non saresti stato capace di accettare che la tua ragazza fosse andata a letto con uno dei tuoi amici.
Se un tipo deve scalare un fottuto Himalaya per provare che è un uomo, è estremamente improbabile che prenda con filosofia l'idea del suo amico che si scopa la sua donna. E la tua ossessione, Gavin, la cosa per cui avresti ucciso, era sapere se Dave o Andy o perfino il piccolo Simon erano migliori di te a farlo. Avevano scalato la Mia Parete Nord più velocemente? Con più esperienza e meno attrezzatura? O magari senza ossigeno?
Così non mi sono fatta nessuno. E tu lo sapevi.
Però tu ti sei fatto qualcuno. E - a un certo punto - io l'ho saputo.
Allora mi arrabbiai.
The Excerpt is copyrighted by Linda Gillard and has been translated and published with her expressed authorization.
L'estratto di questo post è protetto da copyright ed è stato tradotto e pubblicato con l'espressa autorizzazione di Linda Gillard
@ mrstll grazie per
@ mrstll
grazie per l'informazione! :-)
Ho chiesto alla Giunti quando
Ho chiesto alla Giunti quando è prevista l'uscita del suo romanzo in italiano,mi hanno risposto probab. a fine anno. Penso che lo prenderò, mi avete molto incuriosita con l'intervista e le trame.
Ah, sono felicissima! Grazie,
Ah, sono felicissima! Grazie, è la prima volta che vinco qualcosa.....
La fortunata vincitrice del
La fortunata vincitrice del libro messo in palio da Linda Gillard è ...
MAET
congratulazioni !!
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The lucky winner of Linda Gillard's signed book is ...
MAET
congratulations !!
certo che deve essere stato
certo che deve essere stato un bel salto quello da attrice a scrittrice!Questa intervista mi è piaciuta molto e mi incuriosiscono le storie e i persoanggi di Linda Gilard, visto che non è conuseto trovare, non solo nei romance, protagonisti con qualche handicap fisico o malattie come la depressione.Sono quindi contenta che uno dei suoi romanzi verrà pubblicato in Italia perchè mi interessa leggerlo.Però, per quanto riguarda le donne di mezza età,se da una parte può aver ragione(non se ne trovano molte come protagoniste di romanzi)dall'altra non mi sembra ch siano proprio così trascurate:si parla continuamente(anche in filme fiction oltre che nella vita)di donne di mezza età che stanno con uomini molto più giovani di loro...mi pare anzi che vadano molto di moda!
Saluti e auguri,Tiziana.
DA LINDA GILLARD Grazie Anna
DA LINDA GILLARD
Grazie Anna e grazie a tutte voi che siete intervenute. Avete fatto delle domande molto interessanti!
Vi terrò informate su qualsiasi edizione italiana dei miei libri e di ogni nuovo libro in inglese.
I migliori auguri a tutte voi.
Linda
Thanks, Anna, and thanks to
Thanks, Anna, and thanks to everyone who joined me here. There were some very interesting questions!
I'll let you know about any Italian editions of my books and any new books in English.
Best wishes to all.
Linda
Dear Linda, thank you so much
Dear Linda,
thank you so much for being with us and for all your beautiful answer.
We hope you'll be our guest again in the future, maybe in occasion of your next book's release?
And please let us know about any other italian translation of your other books :-)
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Cara Linda,
grazie per essere stata con noi e per tutte le tue bellissime risposte.
Speriamo di averti presto di nuovo nostra ospite, magari in occasione dell'uscita del tuo prossimo libro.
E ti preghiamo di farci sapere se ci saranno altre traduzioni italiane dei tuoi libri.
DA LINDA GILLARD Maristella,
DA LINDA GILLARD
Maristella, ho iniziato a scrivere romanzi all'età di 47 anni e ho scelto un'eroina di 47 anni perchè ero così stanca di leggere libri che parlavano di donne più giovani - *molto* più giovani - di me. Sembra che le donne sopra i 40 non siano popolari nella fiction a meno che non si tratti della madre di qualcuno o della moglie di qualcun altro e sembra che non siano mai coinvolte in una relazione felice e passionale. Così ho deciso di scrivere il tipo di libro che avrei voluto leggere. Quello divenne EMOTIONAL GEOLOGY. Non ho mai pensato che avrei trovato un editore a causa dell'età dell'eroina. Fino ad ora tutti e tre i miei romanzi pubblicati hanno eroine mature. Penso che sia interessante leggere e scrivere di donne dalla vita complicata, che hanno vissuto e che conoscono sia la gioia che il dolore. Molte delle mie fan sono donne giovani che affermano di essere felici di leggere quelli che potrebbero essere dei modelli per il loro futuro, di vedere la strada che potranno percorrere come donne.
Una volta sono stata intervistata da una giovane giornalista che era molto interessata e ispirata dalle mie eroine sexy di mezza età. Disse quasi malinconica "spero di fare ancora sesso quando avrò 40 anni"
Mi chiedo, cosa abbiamo fatto a queste giovani donne inglesi da far loro pensare che non potrebbero farlo!
Spero che da Star Gazing verrà tratto un film, ma non ho ancora nessuna notizia in merito.
A LIFETIME BURNING, il mio secondo romanzo, è stato scelto per la TV nel Regno Unito, ma non so se verrà mai fatto qualcosa. Ci possono volere degli anni per queste cose.
Penso che EMOTIONAL GEOLOGY sarebbe adatto come commedia radiofonica perchè la maggior parte della storia si svolge nella testa dell'eroina. Lei vive in parte nel passato, in parte nel presente. Per questo sarebbe più facile farne un programma radiofonico che televisivo.
Linda Gillard
(Oops - I posted that last
(Oops - I posted that last comment before I'd finished...)
A LIFETIME BURNING, my 2nd novel has been optioned for TV in the UK, but I don't know if it will ever get made. These things can take years.
I think EMOTIONAL GEOLOGY would make a good radio play because so much of the story takes place inside the heroine's head. She lives half in the past, half in the present. That would be easier to do on radio than on film.
Maristella, I started writing
Maristella, I started writing fiction when I was 47 and I made my first heroine 47 because I was so tired of reading books about women younger - a *lot* younger - than me. Women over 40 didn't seem to feature in popular fiction except as somebody's mother or somebody's wife and they never seemed to be involved in happy or passionate sexual relationships. So I set out to write the sort of book I'd like to read. That became EMOTIONAL GEOLOGY. I never thought I'd find a publisher for it because of the heroine's age. So far all three of my published novels have mature heroines. I think it's interesting to read and write about women whose lives are complicated, women who have lived and known both joy and pain. A lot of my fans are young women who have said that they are happy to read about role models for their future, to see where they are heading as women.
I was once interviewed by a young female journalist who was very interested and inspired by my sexy middle-aged heroines. She said, rather wistfully, "I hope I'm still having sex when I'm 40."
I asked myself, what have we done to young women in the UK that they think they might *not*!
I'm hoping STAR GAZING will be made into a film but I haven't heard anything yet.
oh yes! a movie from Star
oh yes! a movie from Star Gazing would be great!
Linda, I'm quite sure about the actor you would choose to play Keir role! ;-)
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oh sì! Un film tratto da Star Gazing sarebbe magnifico!
Linda sono praticamente certa di quale attore sceglieresti per interpretare il ruolo di Keir! ;-)
translation comment # 23
translation comment # 23 (Maristella)
I'm very impressed by your novels' plots, and particularly by the fact that your heroines are not young, and they also have to face health problems.
When you've been reading romance for years at the end you get also tired of the young and beautiful heroine stereotype.
I guess this peculiarity in your novels comes as a result of the different experiences (expecially work experiences) you lived, and as regards the settings, well, since you live in such a wonderful place, I think you don't have to fear the lack of inspiration!
I'll try to read Star Gazing as soon as Giunti will publish it. Are you going to write a screenplay of one of your novels? Or have you already sold the right for a movie?
Many compliments, Maristella
DA LINDA GILLARD Dragana,
DA LINDA GILLARD
Dragana, vorrei poter scrivere un seguito di un libro perchè questo ridurrebbe di molto sia il lavoro sia il tempo necessario a scrivere un libro. (Penso che sviluppare i personaggi e far funzionare le loro storie prende la maggior parte del tempo). I lettori e gli editori amano le serie, perciò sarebbe davvero una bella idea per me fare qualcosa del genere.
Ma non posso farlo! La mia sensazione è che i miei libri siano proprio finiti. Questo potrebbe dipendere dal fatto che ai miei personaggi dò fin dall'inizio molti problemi da risolvere e una vita piena di conflitti. Poi, nel corso del libro, essi riescono a risolvere questi problemi e trovare (solitamente) il loro Lieto Fine. E dopo questo, non c'è realmente nulla da aggiungere.
Penso che potrei sviluppare un seguito di Star Gazing mettendo i due personaggi secondari al centro della nuova storia, ma in verità, preferisco cambiare e creare nuovi personaggi e nuove storie.
Questo non vuol dire che le vecchie storie vengano perse! Sono sempre nella mia mente (a volte la mia testa risulta molto affollata!)
Linda Gillard
Dragana, I wish I could write
Dragana, I wish I could write a sequel to a book because this would greatly reduce the work and the time it takes to write a book. (I think developing the characters and working out their life stories takes the most time.) Readers and publishers love book series, so it would be a very good idea for me to do something like this.
But I can't do it! My books always feel quite finished to me. This might be because I give my characters a lot of problems to begin with, a lot of conflict in their lives. Then in the course of the book, they sort out these problems and find (usually) their Happy Ending. So after that, there's really nowhere to go.
I think I could possibly develop a sequel to STAR GAZING if I put two of the minor characters at the centre of the story, but really, I'd always prefer to move on and create new characters and new stories.
But the old ones don't go away! They are always in my mind. (It feels quite crowded in my head sometimes!)
Sono molto colpita dalle
Sono molto colpita dalle trame dei romanzi, e dalla particolarità dei protagonisti (donne non più giovanissime, magari anche con gravi situazioni di salute da affrontare). Leggendo da anni romanzi rosa, in effetti uno poi si stanca del solito stereotipo della bella e giovane ragazza.
Presumo che questa particolarità nei tuoi romanzi sia il risultato delle tue esperienze diverse (soprattutto lavorative) che hai fatto nel corso della vita, e per le ambientazioni, bè, vivendo in posti così splendidi, non c'è pericolo che manchi l'ispirazione!
Cercherò di leggere Star gazing non appena lo pubblica la Giunti.
Per caso pensa di scrivere una sceneggiatura da qualcuno dei suoi libri? O ne ha venduto i diritti?
Complimenti ancora Maristella
Hi again Linda! There is
Hi again Linda!
There is something else I would like to ask you.....Have you ever considered writing a sequel to one of your books? “Star Gazing” actually seems to offer such a possibility, at least from what I could deduce from the review.....
Thank you once again!
***********
Salve di nuovo Linda!
Ci sarebbe un'altra cosa che vorrei chiederle....Ha mai considerato di scrivere il seguito per uno dei suoi libri? “Star Gazing” in effetti sembra come il libro che potesse averne uno, almeno da quello che ho potuto dedurre dalla recensione.....
Grazie ancora!
Dragana
DA LINDA GILLARD Quando sono
DA LINDA GILLARD
Quando sono a Glasgow, soffro di nostalgia.:( Non mi ero resa conto di quanto mi mancasse Skye. Glasgow è diversa, ma , comunque, è una citta' bellissima. (Secondo me, I cittadini di Glasgow sono i più amichevoli sul pianeta!) Nonostante cio', mi manca il silenzio, il canto degli uccelli, le montagne.
Skye, invece, non era molto comoda per il mio lavoro. Ci vuole un'ora di macchina per uscire dall'isola (è molto grande). E' anche molto lontana da qualsiasi aeroporto, e, sia mio agente, che, il mio editore stanno a Londra.
Non so se riusciro' a sistemarmi bene a Glasgow. Penso che ci vorra' del tempo. Penso anche che ci sia la possibilità che ritorni, o che vada a vivere su un'altra isola. Ce ne sono così tante! Ne ho visitate molte di loro e mi sono piaciute tutte.
Il vantaggio più grande nel vivere a Glasgow sara' la possibilita' di vedere di più I miei figli. Mia figlia, in effetti vive a Glasgow, non lontano da me. Insieme ci godiamo dei bellissimi momenti al femminile, guardando i DVD con Gerard Butler e Hugh Jackman. ;)
Qualcuno mi ha chiesto sulla depressione e la scrittura.....E' una gran bella domanda. (Ho scritto qualcosa su questo tema nel mio sito web). Soffro di depressione da anni, e ne soffriro' per sempre, perché si tratta di cosiddetto “disordine bipolare” (depressione maniacale). Scrivere mi mantiene sana di mente. Mi rende felice. E' il miglior anti-depressivo che io conosca. Mi permette anche di affrontare le cose difficili ed oscure in un modo sicuro , controllato – e positivo, perché ho la possibilita' di dare alle storie una fine felice!
Non scappo via dall'oscuro, ne nella mia vita, ne nella mia scrittura. Il mio motto è “Conosci il nemico”. So bene che la depressione è sempre lì , nascosta. La combatto con ogni mezzo possibile – con la musica, la poesia, con i film, con la natura, ma, principalmente, la combatto scrivendo. I tempi brutti passano sempre. E' l'attesa che è difficile.
(Se qualcuna di voi vuole saperne di più, trovera' piacevole da leggere EMOTIONAL GEOLOGY, che tratta il problema della depressione con un punto di vista positivo).
I'm very homesick in Glasgow.
I'm very homesick in Glasgow. :-( I didn't realise how much I would miss Skye. Glasgow is very different but it's a wonderful place. (I think Glaswegians are the friendliest people on the planet!) But I miss silence, I miss birdsong, I miss the mountains.
Skye wasn't very practical for my work. You had to drive for an hour to get off the island. (It's very big.) It was also a very long way from an airport and my agent and publisher are in London.
I don't know how well I'll settle in Glasgow. I think it could take some time. I also think it's possible I could go back, or go and live on another island. There are so many! I've visited a lot and loved them all.
The big advantage of living in Glasgow is that I will see more of my children. My daughter actually lives in Glasgow, not far away from me. We have wonderful girly times together and watch Gerard Butler and Hugh Jackman dvds. ;-)
Someone asked me about depression and writing... That's a big question. (I've written a bit about this on my website.) I've suffered from depression for years and I always will as I suffer from bipolar affective disorder (manic depression.) Writing keeps me sane. It keeps me happy. It is the best anti-depressant I know. I think it also allows me to confront a lot of dark and difficult things and deal with them in a controlled, safe way - and a positive way, because I can arrange happy endings!
I don't run away from the dark side, in my life or in my writing. My motto is "Know the enemy". I know depression lies in wait for me all the time. I fight it with every weapon I can find - music, poetry, films, nature, but mainly my writing. I know the bad times will always pass. It's the waiting that is so difficult.
(If any of you are intererested in this subject, you might enjoy EMOTIONAL GEOLOGY which deals with depression in a very positive way.)
DA LINDA GILLARD Wow - ho
DA LINDA GILLARD
Wow - ho difficoltà a stare al passo con le vostre interessanti domande!...
Ho sentito di quanto è meravigliosa la Sardegna da mia figlia che va là per le vacanze. Ho intenzione di andarci un giorno!
Anche se i temi dei miei libri sono molto seri, essi sono anche molto buffi. Ci sono sempre dei personaggi divertenti, come Garth il Dark in STAR GAZING. I libri sono anche molto romantici - perfino erotici a volte e i miei eroi sono tutti magnifici(anche se a volte in modo insolito), così credo che ci sia abbastanza sia per divertirsi che per riflettere.
E' difficile per me descrivere i miei libri perchè non conosco nessun altro che scriva libri come i miei. Sono una vera mistura. Se fossero dei film, sarebbero qualcosa di simile a LOVE ACTUALLY, NOTTING HILL e 4 WEDDINGS & A FUNERAL (4 matrimoni e un funerale) - divertenti ma anche tristi in certi momenti.
E dato che parliamo di film... il mio film preferito in questo momento è 300, tuttavia i miei preferiti in assoluto saranno sempre due film molto vecchi: HARVEY (che nomino in STAR GAZING!) e FIELD OF DREAMS.
Il mio attore preferito? Gerard Butler, uno scozzese che mi ha ispirato per Keir, il personaggio di STAR GAZING. Amo molto anche Christian Bale e Hugh Jackman.
Non ascolto mai musica mentre scrivo mentre invece l'ascolto *prima* di scrivere. Ogni libro ha la sua "playlist". Per STAR GAZING ascoltavo il pezzo di cui parlavo nel libro, il Cantus Arcticus di un compositore Finlandese, Rautavaara. (E' un concerto per uccelli e orchestra!). Per il libro che sto scrivendo in questo momento sto ascoltando 20th Century Music di Arvo Part e Philip Glass. Per il mio libro precedente (non ancora pubblicato) ascoltavo molte musiche per Violoncello di Bach perchè il mio eroe suonava il Violoncello.
Ora ho bisogno di tornare indietro a leggere di nuovo le vostre domande e vedere se ne ho dimenticata qualcuna....
Linda Gillard
Wow - I'm having trouble
Wow - I'm having trouble keeping up with your interesting questions!...
I have heard how wonderful Sardinia is from my daughter who goes there for her holidays. I intend to go one day!
Although he themes of my books sound quite serious, they are also quite funny. There are always comic characters, like Garth the Goth in STAR GAZING. The books are also very romantic - even erotic at times and my heroes are always gorgeous (but sometimes in an unusual way), so I think there's plenty to enjoy as well as pleanty to think about.
It's hard for me to describe my books because I don't know of anyone anyone else who writes books like mine. They are a real mixture. If my books were films, they would be something like LOVE ACTUALLY, NOTTING HILL and 4 WEDDINGS & A FUNERAL - funny but also sad at times.
And while we're on films.... My favourite film at the moment is 300 but I think perhaps my all-time favourite films are both very old: HARVEY (which features in STAR GAZING!) and FIELD OF DREAMS.
My favourite film actor? Gerard Butler, a Scot who provided the inspiration for STAR GAZING's Keir. I also adore Christian Bale and Hugh Jackman.
I never play music while I'm writing but I do play music *before* I write. Each book has it's "playlist". For STAR GAZING I played the piece of music that features in the book, Cantus Arcticus by the Finnish composer, Rautavaara. (It's a concerto for birds & orchestra!) For the book I'm working on at the moment I'm listening to weird 20thC music by Arvo Part and Philip Glass. For my previous book (not published yet) I listened to a lot of Bach cello music because the hero played the cello.
Now I need to go back and read your Qs again to see what I've forgotten....
translation comment # 16
translation comment # 16 (Kris)
I read both the interview and the excerpt and I found them extremely interesting.
I'm really happy this author's books will be translated in italian.
I was very impressed by the choice of using in her novels both the first-person and the third-person as narrator voices, and I'm very curious about the book in which the narrator voices are three.
A special thanks for the beautiful pictures, they succeeded in taking me, even for just a moment, back to Scotland which I visited during a too short holiday and I still have in my heart.
Kris
Ho letto sia l'intervista che
Ho letto sia l'intervista che l'estratto che ho trovato estremamente interessanti.
Sono decisamente contenta che i libri di questa autrice siano tradotti in Italia.
Mi ha colpito molto la scelta di utilizzare sia la prima persona che la terza nei suoi libri e sono incuriosita dal libro in cui di "voci" narranti ce ne sono ben tre.
Un ringraziamento particolare per le belle fotografie che mi hanno portato per un attimo in Scozia che ho visitato solo per una troppo breve vacanza ma che mi è rimasta nel cuore.
Kris
Dear Linda! Yes, now I
Dear Linda!
Yes, now I remember that Anna mentioned Keir's particular gift! One more intriguing detail in this book that I will enjoy.
As for books that I read and writers I like, well, I am not very faithful to any writer in particular. Since you mentioned that you prefer a bit more classical genre, I can tell you that I really enjoyed the classic Gothic novels by Edgar A. Poe and Oscar Wilde. As for the vampires, I find that the movies are more fun, and there are only a couple of books on the subject that I would really recommend- “Dracula” by Bram Stoker and “The Historian” by Elisabeth Kostova” (this second is very rich in historical details). I also often wonder into my husband's side of the bookshelf and pick a good occult fiction by Dean Koontz; not classic, but well written! (“The Face”- a guardian angel story,”Lightening”-time travel, or “Odd Thomas” series – a boy who sees dead people and helps them in their missions that were left unaccomplished). These are not classified as romance , but they all have a love story somewhere in the background.
I hope I was helpful!
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Cara Linda!
Si, ora mi ricordo che Anna ha menzionato il dono particolare di Keir! Un altro intrigante e piacevole dettaglio in questo libro!
Riguardo ai libri che leggo ad autori che mi piacciono, devo dire che non sono fedele a nessuno in particolare. Siccome ha detto che preferisce un genere un po' più classico, posso dirle che le storie gotiche di Edgar A. Poe e Oscar Wilde sono molto piacevoli da leggere. I vampiri, invece, mi piacciono di piu' sul grande schermo, e fra I libri che trattano questo genere le potrei raccomandare forse due- “Il Dracula” di Bram Stoker ed “Il Discepolo” di Elisabeth Kostova” (quest'ultimo ricchissimo nei dettagli storici). Spesso mi avventuro anche fra I libri di mio marito e prendo qualche buon fiction occulto scritto da Dean Koontz; non sono classici, ma sono scritti bene! (Ad esempio “The Face”- storia con un angelo custode, “The Lightening”- viaggio nel tempo o la serie “Odd Thomas” - la storia di un ragazzo che puo' vedere le persone morte e alle quali assiste nel finire le missioni rimaste incompiute). Questi libri non sono classificati come romance, ma tutte in qualche modo contengono nel sottofondo una storia d'amore.
Spero di essere stata d'aiuto!
Dragana
Linda, I forgot to mention
Linda, I forgot to mention Anne Rice in my previous comment, whether you like the genre or not, do try her, she is such a great writer! And she wrote not only paranormal, but also erotica, contemporary, historical fiction and now religious historical fiction.
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Linda, nel mio commento precedente ho scordato di citare Anne Rice,che ti piaccia o meno il genere, provala perchè è una grande scrittrice!
E non ha scritto solo paranormali, ma anche contemporanei, erotici. storici ed ora anche storico-religiosi.
translation comment # 10
translation comment # 10 andreina
Hello Linda and welcome!
I am glad to learn one of your book will be soon translated and precisely the one that attracts me the most, after reading our naan's review.
I'd like to thank you for the wondeful pictures you showed us.
I would like to know what kind of mucic you prefer to listen to when you write, I personally love motion pictures soundtracks and celtic music!
And being very curious: which are your favourite film and actor?
Thanks a lot.
p.. If you enjoyed Sicily, then you have to come in Sardinia!
Hello Linda! First of all I'd
Hello Linda!
First of all I'd like to compliment you for the the excerpt from Emotional Geology: the prologue is one of the best I have ever read, (and I have read thousands...) incredibly intense, it really feels like cinema! I already wanted to read Star Gazing after naan's review, but now I will look for your other novels too.
I visited Scotland and wonderful Skye, so I wished to ask you, if I am not too indiscreet, what was like to go back to Glasgow after several years in such a peaceful place, particularly for someone like you who has suffered from depression, wasn't it a bit traumatic? How did you cope with this illness? And how did it influence your writing? Many people and readers would run away from pain and suffering, so I believe you have been brave.
Thanks a lot for your answer.
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Salve Linda!
Prima di tutto vorrei farti i complimenti per l'estratto da Emotional Geology: il prologo è uno dei migliori che io abbia mai letto (e ne ho letti migliaia..), incredibilmente intenso, si ha davvero l'impressione di vedere un film! Già volevo leggere Star Gazing , dopo la recensione di naan, ma adesso cercherò anche i tuoi altri romanzi.
Ho visitato la Scozia e la meravigliosa isola di Skye, così volevo chiederti, se non sono troppo indiscreta, non è stato traumatico trasferirsi a Glasgow dopo diversi anni trascorsi in un luogo così pacifico, specialmente per chi, come te. ha sofferto di depressione? Come hai affrontato la malattia? E quanto ha influenzato la tua scrittura? Molte persone e molti lettori tendono a fuggire dal dolore e dalla sofferenza, quindi ritengo tu sia stata davvero coraggiosa.
Ringrazio per la risposta.
Hello Linda, thanks a lot
Hello Linda,
thanks a lot for visiting us. I haven't read any of your books yet but I'm intrigued by the plots I read about in this lovely interview. The themes you feature in your books - madness, blindness - are quite peculiar imho. Aren't you afraid they're a bit far from the escapism many readers usually look for in fiction?
thanks a lot in advance for your answer,
MarchRose
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Hello Linda,
grazie per aver accettato di essere nostra ospite. Non ho ancora letto nessuno dei tuoi libri, ma ho letto le loro trame in questa bella intervista e li trovo molto intriganti. I temi trattati dai tuoi libri - la pazzia, la cecità - a mio avviso sono piuttosto particolari. Non hai paura che siano un po' lontani dall'escapismo che molti lettori cercano di solito nei libri di narrativa?
grazie mille in anticipo per la tua risposta,
MarchRose
Salve Linda benvenuta tra
Salve Linda benvenuta tra noi!
sono felice di sapere che in Italia verrà tradotto presto un suo libro e precisamente quello che mi attrae
più di tutti avendo letto anche la recensione della nostra naan.
Vorrei ringraziarla per le foto sono bellissime, grazie per avercele mostrate.
Mi piacerebbe sapere se e che musica le piace ascoltare quando scrive....io personalmente adoro ascoltare colonne sonore , e musiche celtiche !
poi ,(sono una curiosona !) qual'è il film e l'attore che preferisci?
grazie mille
ps
se ti è piaciuta la Sicilia, allora devi venire nella mia Sardegna!!!!
Da LINDA GILLARD Ciao
Da LINDA GILLARD
Ciao Hatshepsut! Grazie per la tua domanda.
Scrivo sempre di posti che conosco bene. Anche se ho trascorso belle vacanze in Italia e Sicilia, non sento di conoscere sufficientemente bene il paese per scriverci su. Tendo anche a scrivere di Scozia e Scozzesi (anche se sono Inglese) ma visto che molti scozzesi, in particolare a Glasgow dove vivo) hanno sangue italiano, l'idea di un eroe italo-scozzese mi attrae sempre più! Con quei geni come potrebbe non essere attraente?
La mia autrice preferita di suspence Mary Stewart, in genere ambientava i suoi romanzi in deliziose località estere come Creta, Corfù e la Provenza. Penso viaggiasse molto e trascorresse del tempo in quei luoghi, facendo ricerche. Forse se potessi permettermi di vivere e fare ricerca in Italia, potrei ambientarci un libro.
Una mia amica, Alison Hoblyn , scrisse un romance profondo con un'eoina matura che era ambientato principalmente in Italia. Si chiamava
THE SCENT OF WATER e mi è molto piaciuto.
Da LINDA GILLARD Salve a
Da LINDA GILLARD
Salve a tutti. Grazie ad Anna per avermi invitata a parlare coi vostri lettori. Sono molto eccitata!
Cris sono felice tu abbia notato i piccoli dettagli nella mia scrittura. Penso siano tipici del mio stile. So che molti lettori saltano le parti descrittive per andre avanti coi dialoghi e la storia. Lo stesso vale per me quando scrivo, ma mi piace anche essere vivida, voglio che i lettori vedano ciò che io vedo. Ho scoperto che se descrivi un dettaglio in maniera concreta, i lettori avranno un quadro più ampio, lo riempiranno con le loro idee. Se descrivo un eroe, tendo a descrivere la sua bocca, i suoi capelli o le sue mani, forse un suo modo di fare o due, ma non l'uomo intero. (Le lunghe gambe di Colum in EMOTIONAL GEOLOGY per esempio). Le lettrici possono immaginare il loro eroe perfetto dai pochi dettagli che dò loro.
Penso sia meglio essere molto specifici quando si scrive. Spesso ragiono in termini cinematografici o fotografici. Non scrivo spesso "campi lunghi". Preferisco i "primo piano", così che si senta di essere proprio lì.
Quando scrissi STAR GAZING, in cui l'eroina è cieca, dovetti cercare modi differenti per rendere i dettagli perchè ovvaimente non potevo essere visuale. Così mi sono concentrata sul suono, il tatto e talvolta l'odorato.
Dragana, non lo dico spesso per non svelare troppo, ma in STAR GAZING c'è un elemento paranormale! Devi leggere il libro per scoprirlo ma il mio eroe Keir, ha una caratteristica che lo rende alquanto particolare. Posso solo dire che Marianne non vede nulla e lui vede troppo.
Sono molto interessata al fenomeno paranormale ma non ho letto molto.
(Un personaggio in STAR GAZING è un autore di successo di Gotici Scozzesi con vampiri, ambientati ad Edinbugo, la cosa mi ha molto divertito!) Ci sono così tanti paranormali in giro, da dove cominciare? Ho provato Sherrilyn Kenyon ma l'ho trovato un po' ripetitivo. Quali sono i tuoi preferiti?
Probabilmente a me piacrebbero autori con maggiore stile letterario (Anne Rice?). Penso di essere più interessata ai personaggi che non all'azione.
Hi Hatshepsut! Thanks for
Hi Hatshepsut! Thanks for your question.
I always write about places I know well. Although I've had some very happy holidays in Itlay and Sicily, I don't feel I know the country well enough to write about it. I also tend to write about Scots and Scotland (although I'm English) but since many Scots, particularly in Glasgow where I live, have Italian blood, the idea of a Scots-Italian hero quite appeals to me! With those genes, how could he fail to be handsome?
My favourite romantic suspense author, Mary Stewart used to set her novels in lovely foreign locations like Crete, Provence, Corfu. I think she used to travel a lot and spend time in those places researching them. Maybe if I can ever afford to spend time living and researching in Italy there could be a book set there.
A friend of mine, Alison Hoblyn wrote a very thoughtful romance with a mature heroine and that was mostly set in Italy. It was called THE SCENT OF WATER. I really enjoyed it.
translation comment#4
translation comment#4 Hatshepsut
Hello Linda,
I recently read naan's review of Star Gazing on this blog and it captured my attention. I am glad your books will be translated in Italian.
I have therefore a question: have you ever considered setting one of your novels in Italy?
Compliments for the interview and good luck for your future projects.
Thanks to who made the inteview.
Kisses
Hello everyone. Thanks Anna
Hello everyone. Thanks Anna for inviting me to talk to your readers. I'm very excited about it!
Cris - I'm glad you spotted the little details in my writing. I think they are characteristic of my style. I know a lot of readers skip the descriptive passages and like to get on with the dialogue and story. So do I when I'm writing, but I also like things to be vivid, I want readers to see what I see. I discovered if you describe a detail in a concrete way, readers will see the bigger picture, they'll "fill in" with their own ideas. If I describe a hero, I tend to describe his mouth or hair or his hands and maybe a mannerism or two but I don't describe the whole man. (Calum's long legs featured in EMOTIONAL GEOLOGY ;-) ) Readers can imagine their perfect hero based on the few details I give them.
I think it's better to be very specific when you write. I often think in terms of cinema and photography. I don't often write in "long shot". I like to write "close ups", so that you feel you are there.
When I came to write STAR GAZING where the heroine was blind I had to find different ways of doing this detail because it couldn't be visual of course. So I focused on sounds and textures, sometimes smells.
Dragana - I don't mention it often because it gives away a little about the plot but there is a paranormal element to STAR GAZING! You'll have to read the book to find out, but there is something about my hero Keir that makes him quite unusual. All I can say is that Marianne sees nothing at all and Keir sees too much...;-)
I'm very interested in the paranormal romance phenomen but I haven't read much. (A character in STAR GAZING is a successful author of Scottish Gothic vampire romance set in Edinburgh. I have some fun with that!) There's so many paranormal books out there, where do you start? I've tried a Sherrilyn Kenyon but I found it a bit repetitive in style. Who are your favourites? I think I would probably enjoy more literary writers. (Anne rice?) I think I'm more interested in character and style than action.
Salve Linda, Ho letto la
Salve Linda,
Ho letto la recensione scritta da Naan di Star Gazing (apparsa in questo blog) ed è riuscita a catturare la mia attenzione. Sono contenta che le sue opere saranno tradotte anche in Italia.
A questo proposito avrei una domanda:
Hai mai pensato di ambientare interamente un libro in Italia?
Complimenti per l'intervista. In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri.
Grazie a chi ha reso possibile quest'intervista. ^_^
Baci Baci
Dear Mrs Gillard! It is a
Dear Mrs Gillard!
It is a pleasure to have you as our guest! I must admit that I haven't red any of your books. The reason is that actually, I'm a paranormal/historical romance junkie, so I do not pay much attention to what else interesting might be hitting the book stores. But, after I red Anna's review of "Star Gazing" I decided that it was time to make an exception to the rule! I think that your book carries a very strong message. For us, who take the possession of the eyesight for granted , to do some introspection. For those ,who live quite different kind of reality and who, as a consequence, fear to love , that after all, it is still possible to live a wonderful love story!
Thank you!
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Cara Sig.Gillard!
E' un piacere averla come ospite! Devo ammettere che non ho letto nessuno dei suoi libri. La ragione è che sono una patita del genere romance paranormale/storico, e per cio' di solito non sto attenta a che cos'altro di interessante potrebbe uscire nelle librerie. Pero', dopo aver letto la recensione di “Star Gazing” di Anna , ho deciso che è giunto il momento di fare uno strappo alla regola! Secondo me il libro porta un forte messaggio. Per noi, che prendiamo il dono della vista come una cosa scontata, di fare un po' di introspezione. Per coloro che vivono una realtà ben diversa e che forse per cio' temono di amare , che, nonostante tutto, è possibile vivere una bellissima storia d'amore!
Grazie!
Dragana
translation comment # 1
translation comment # 1 (Cris)
I read the interview very attentively, and I was very impressed by the excerpt. I liked everything, and would like to tell you my impression.
In your writing I saw so many and endless details. Charming moments that a hasty look can't grasp. In your tale you succeeded in describing them, so everyone could enjoy them.
My sincere compliments on your work, you enrich readers.
I look forward to reading your book.
Thank you
Cris
Ho letto l'intervista con
Ho letto l'intervista con attenzione, è sono rimasta molto colpita dall'estratto.
Mi è piaciuto tutto, e vorrei dirle la mia impressione.
Nella sua scrittura io ho visto dettagli, infiniti e continui particolari. Momenti deliziosi, che uno sguardo frettoloso non riesce a cogliere. Lei è riuscita a riportarli nel racconto, cosìchè tutti possano usufruirne.
I miei piu sinceri complimenti, lei arricchisce il lettore.
Non vedo l'ora di leggere il suo libro.
Grazie
Cris