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17/02/2011
da naan

RECENSIONE: SARO' TUA (Complete Abandon) di Cheryl Holt


Publisher / Editore: St. Martin

Publication date: 2003

Edizione Italiana : I Romanzi Extra Passion n. 1

Genre and setting / Genere e ambientazione: Historical, England 1810 (Regency) / Storico, Inghilterra 1810 (periodo Regency)

Format: Paperback

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: burning / estremo

Rating /Voto : 7,5/10

Collegamenti con altri libri / Connection to other books :  
FORBIDDEN FANTASY 

è il romanzo successivo a questo, dedicato a Ian Clayton (fratello di John) e Caroline Faster (ex fidanzata di John)

Emma Fitzgerald, figlia del defunto vicario del paese, sta andando alla residenza di John Clayton, visconte di Wakefield, per affrontarlo e convincerlo a ritirare le ingiunzioni di sfratto inviate alle persone più in difficoltà del distretto: persone che hanno servito fedelmente per tutta la loro vita e che adesso, non avendo mezzi di sostentamento, non riescono a far fronte agli affitti sempre più alti. Sono vedove con figli, anziani malati, storpi, e tra loro c’è anche la sua famiglia, una madre debole di mente non autosufficiente e una sorella di undici anni, che lei cerca di mantenere facendo lavori di ogni sorta, assistendo i morenti e aiutando le donne a partorire.
Mentre sta attraversando il giardino, si ritrova ad assistere attraverso una finestra spalancata a un amplesso tra un uomo bellissimo e quella che probabilmente è la sua amante.
Ne rimane scioccata e peccaminosamente affascinata, ma poi scopre che l’uomo è proprio Wakefield, e con aria combattiva si avvia verso la porta principale. Nessuno riesce a intimorirla abbastanza da rifiutarle il colloquio con il visconte, e anche John, quando la vede entrare nel suo studio, rimane impressionato e a dir poco stupito dalla veemenza con cui gli si rivolge, rimproverandolo per la sua mancanza di buone maniere, per la sua condotta dissoluta, e per aver cacciato di casa la sua gente invece di adoperarsi per far migliorare le cose.
John è irritato, ma anche intrigato. E' abituato a comandare non a farsi dire cosa deve fare! Nessuno gli ha mai rimproverato nulla, nessuno si è mai permesso di giudicarlo! Così, per liberarsi di lei, le fa una proposta scandalosa che è sicuro non accetterà mai: ritirerà gli sfratti solo se lei diventerà la sua amante e soddisferà ogni suo desiderio.
Ma Emma, che pensa ancora alla scena cui ha assistito, è pronta a stupirlo: non solo accetta, lo obbliga addirittura a mettere per iscritto l'accordo. E mentre John cerca di riprendersi dallo shoc, lei gli impone le sue condizioni: 1, lui ritirerà gli sfratti; 2, lui abbandonerà le sue abitudini da ubriacone; 3, lui rispedirà la sua amante, e tutto il suo entourage di depravati a Londra.
Incollerito, ma decisamente non pronto a chiamare il bluff, John accetta tutte le condizioni, più che convinto che al momento di mantenere fede alle sue richieste, Emma farà marcia indietro. Ed è totalmente impreparato, quando il giorno dopo, contro ogni ragionevole previsione, lei si presenta puntuale al loro primo incontro e...


Prima di questo romanzo, di Cheryl Holt avevo letto Love Lessons, e lo avevo trovato particolare e intrigante, ero perciò consapevole che Complete Abandon mi avrebbe riservato una lettura con una forte componente di erotismo. La trama è incentrata soprattutto sui personaggi e sull’evoluzione della loro relazione attraverso incontri sempre più bollenti, che esaltano le loro affinità fisiche e le tramutano in sentimento.
In Complete Abandon abbiamo due protagonisti che si possono definire complementari. Emma, figlia del defunto vicario del paese, è una donna repressa che si è sempre comportata secondo i rigidi dettami impartiti dal padre. Esteriormente è irreprensibile, interiormente invece è un tumulto di passioni che fremono per uscire e di desideri proibiti. John è il nobile abituato ad ottenere tutto, il libertino dissoluto, l’uomo dagli appetiti irrefrenabili, la cui pessima reputazione lo circonda al pari del suo seguito di fannulloni e prostitute. Ma dietro questa esteriorità c’è un uomo solo, senza amici, che non ha mai provato un sentimento, che non sa cosa voglia dire amare, aver cura degli altri, che non ha mai condiviso la sua vita con nessuno.
Quando Emma e John si incontrano avviene una specie di reazione chimica, poiché si toccano reciprocamente quella loro parte segreta: John porta in superficie la passione di Emma, Emma porta in superficie la parte nascosta di John.
L’elemento erotico è fortemente presente in questo romanzo, sia che riguardi i protagonisti che gli altri personaggi. In un romance di questo tipo (la Holt è definita la “regina” del romance erotico) il pericolo è quasi sempre quello di esagerare, rischiando di diminuire il valore emozionale in assenza di una solida sostanza. D'altra parte è proprio questa forte attrazione fisica, questa carica erotica, il punto di congiungimento tra due persone così diverse, a dimostrazione del fatto che non sempre è la passione fisica a scaturire dall'amore, a volte, è vero il contrario.


 

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16/02/2011
da naan

Emma Fitzgerald, figlia del defunto vicario del paese, sta andando alla residenza di John Clayton, visconte di Wakefield, per affrontarlo e convincerlo a ritirare le ingiunzioni di sfratto inviate alle persone più in difficoltà del distretto: persone che hanno servito fedelmente per tutta la loro vita e che adesso, non avendo mezzi di sostentamento, non riescono a far fronte agli affitti sempre più alti. Sono vedove con figli, anziani malati, storpi, e tra loro c’è anche la sua famiglia, una madre debole di mente non autosufficiente e una sorella di undici anni, che lei cerca di mantenere facendo lavori di ogni sorta, assistendo i morenti e aiutando le donne a partorire.
Mentre sta attraversando il giardino, si ritrova ad assistere attraverso una finestra spalancata a un amplesso tra un uomo bellissimo e quella che probabilmente è la sua amante.
Ne rimane scioccata e peccaminosamente affascinata, ma poi scopre che l’uomo è proprio Wakefield, e con aria combattiva si avvia verso la porta principale. Nessuno riesce a intimorirla abbastanza da rifiutarle il colloquio con il visconte, e anche John, quando la vede entrare nel suo studio, rimane impressionato e a dir poco stupito dalla veemenza con cui gli si rivolge, rimproverandolo per la sua mancanza di buone maniere, per la sua condotta dissoluta, e per aver cacciato di casa la sua gente invece di adoperarsi per far migliorare le cose.
John è irritato, ma anche intrigato. E' abituato a comandare non a farsi dire cosa deve fare! Nessuno gli ha mai rimproverato nulla, nessuno si è mai permesso di giudicarlo! Così, per liberarsi di lei, le fa una proposta scandalosa che è sicuro non accetterà mai: ritirerà gli sfratti solo se lei diventerà la sua amante e soddisferà ogni suo desiderio.
Ma Emma, che pensa ancora alla scena cui ha assistito, è pronta a stupirlo: non solo accetta, lo obbliga addirittura a mettere per iscritto l'accordo. E mentre John cerca di riprendersi dallo shoc, lei gli impone le sue condizioni: 1, lui ritirerà gli sfratti; 2, lui abbandonerà le sue abitudini da ubriacone; 3, lui rispedirà la sua amante, e tutto il suo entourage di depravati a Londra.
Incollerito, ma decisamente non pronto a chiamare il bluff, John accetta tutte le condizioni, più che convinto che al momento di mantenere fede alle sue richieste, Emma farà marcia indietro. Ed è totalmente impreparato, quando il giorno dopo, contro ogni ragionevole previsione, lei si presenta puntuale al loro primo incontro e...

Prima di questo romanzo, di Cheryl Holt avevo letto Love Lessons, e lo avevo trovato particolare e intrigante, ero perciò consapevole che Complete Abandon mi avrebbe riservato una lettura con una forte componente di erotismo. La trama è incentrata soprattutto sui personaggi e sull’evoluzione della loro relazione attraverso incontri sempre più bollenti, che esaltano le loro affinità fisiche e le tramutano in sentimento.
In Complete Abandon abbiamo due protagonisti che si possono definire complementari. Emma, figlia del defunto vicario del paese, è una donna repressa che si è sempre comportata secondo i rigidi dettami impartiti dal padre. Esteriormente è irreprensibile, interiormente invece è un tumulto di passioni che fremono per uscire e di desideri proibiti. John è il nobile abituato ad ottenere tutto, il libertino dissoluto, l’uomo dagli appetiti irrefrenabili, la cui pessima reputazione lo circonda al pari del suo seguito di fannulloni e prostitute. Ma dietro questa esteriorità c’è un uomo solo, senza amici, che non ha mai provato un sentimento, che non sa cosa voglia dire amare, aver cura degli altri, che non ha mai condiviso la sua vita con nessuno.
Quando Emma e John si incontrano avviene una specie di reazione chimica, poiché si toccano reciprocamente quella loro parte segreta: John porta in superficie la passione di Emma, Emma porta in superficie la parte nascosta di John.
L’elemento erotico è fortemente presente in questo romanzo, sia che riguardi i protagonisti che gli altri personaggi. In un romance di questo tipo (la Holt è definita la “regina” del romance erotico) il pericolo è quasi sempre quello di esagerare, rischiando di diminuire il valore emozionale in assenza di una solida sostanza. D'altra parte è proprio questa forte attrazione fisica, questa carica erotica, il punto di congiungimento tra due persone così diverse, a dimostrazione del fatto che non sempre è la passione fisica a scaturire dall'amore, a volte, è vero il contrario.

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15/02/2011
da Poppy77

ARTE E ROMANCE: Venere e Adone di Antonio Canova

Una delle storie della mitologia greca che mi ha sempre colpito per la morbosità e complessità dell'intreccio, i colpi di scena e le torbide passioni è quella che ruota intorno al bellissimo Adone, degna della più intensa soap-opera. Lo splendido ragazzo era infatti nato dall'incestuoso amore fra sua madre Mirra e suo nonno Cinira, fatto questo che non prometteva certo rosei e felici sviluppi per la suo destino futuro. Mirra infatti era riuscita con l'inganno a infilarsi nel letto di suo padre, di cui era segretamente innamorata, e a concepire con lui un bambino: Adone. Quando Cinira aveva scoperto che la misteriosa donna che si univa  a lui nel buio non era altri che sua figlia, l'aveva inseguita per ucciderla. La ragazza a quel punto aveva chiesto agli dei di trasformarla in un albero per sfuggire alla furia del padre e questi, impietositi, l'accontentarono. Il danno però ormai era fatto e dopo nove mesi, da una fessura della corteccia, era uscito il piccolo Adone. Afrodite, colpita dall'avvenenza del pargoletto lo aveva affidato alle cure di Persefone, regina degli Inferi che decise, dal canto suo di non restituirlo, anche lei stregata dalle meravigliose fattezze del bambino. Divenuto adulto Adone mantenne le promesse facendo innamorare perdutamente sia la capricciosa dea della bellezza, sia la caparbia Persefone. Le due donne allora ingaggiarono una lotta senza esclusione di colpi per accaparrarsi le tenerezze del gagliardo giovanotto. Ma Afrodite decise di giocare sporco: si infilò la cintura della seduzione, che rendeva irresistibile chiunque la indossasse, convincendo così Adone a restare con lei. Persefone, incavolatissima corse allora spifferare tutto ad Ares, amante clamorosamente tradito di Afrodite, il quale, trasformatisi in un feroce cinghiale, uccise Adone in una battuta di caccia scatenando la disperazione della dea e di tutte le donne della Grecia. Fin qui la storia....

Nell'arte il mito di Adone ha da sempre stimolato la fantasia di pittori e scultori che hanno visto in lui l'emblema della seduzione maschile, dell'avvenenza e di quell'amore che nulla può contro la ragione e la razionalità. Fra le opere che preferisco che trattano questo mito c'è sicuramente quella dello scultore Anotnio Canova. L'originale in marmo, datato 1794, è conservato in Svizzera a Villa La Grange, mentre una copia in gesso, realizzata dallo stesso scultore, è visibile nel Museo di Canova a Possagno (Tv) sua città natale. La cosa che mi ha sempre colpito di questa scultura, oltre all'ovvia luminosità delle forme così armoniche e perfette nella loro dolcezza, è la naturalezza della posa dei due amanti. Una naturalezza che sembra emergere dal profondo, dai loro sguardi, dalla posa rilassata dei corpi. Una naturalezza così evidente che rende il gruppo scultoreo di una incredibile modernità. Nonostante infatti le due figure rispettino i rigidi canoni della statuaria classica, la scultura sembra immortalare una coppia dei nostri giorni, catturata in un momento di intimità. Adone e Venere potrebbero essere così due fidanzati che passeggiano per strada, due amanti che si salutano dopo un incontro e così via. Interessante è l'espressione di lui: sicuro del suo fascino sembra sorridere ironicamente alla ragazza che lo abbraccia certo ormai di averla ai suoi piedi. La gamba destra, lievemente protesa all'esterno suggerisce inoltre un certo distacco emotivo, bilanciato però dal suo sguardo, tenero e seduttivo, allacciato a quello della compagna. Venere dal canto suo è completamente soggiogata, persa nella contemplazione di quel viso così bello, aggrappata a quel corpo che la fa sospirare, non può che guardare negli occhi l'oggetto del suo amore diventando simbolo imperituro di una passione femminile che è tutta lì, in quella mano che sogna, sfiora e adora il suo uomo come solo una donna innamorata e felice sa fare.

 



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15/02/2011
da Paige79

AUSTRALIA, 2008



Regia di Baz Luhrmann, con Nicole Kidman (Lady Sarah Ashley), Hugh Jackmamn (Drover), Brandon Walters (Nallah), Essie Davis (Katherine), David Weinhem (Neil Fletcher).



1939.L’aristocratica Lady Sarah Ashley si reca in Australia per riportare a casa il marito, che da tempo si occupa di una loro proprietà in quel continente. Ma al suo arrivo ha qualche sgradita sorpresa: oltre ad un’accoglienza abbastanza turbolenta, scopre che il marito è stato ucciso; decide comunque di rimanere e di portare a termine il lavoro cominciato dal defunto, pur tra mille difficoltà, aiutata da un rude mandriano, dal piccolo indigeno orfano Nallah al quale si affeziona, dal contabile alcolizzato ma onesto e dalla nonna di Nallah.

Ma le difficoltà di sopravvivenza in una terra bella ma dura si scontrano con interessi e intrighi di persone senza scrupoli, e oltretutto la seconda guerra mondiale è alle porte…


E oggi parliamo di quello che alla sua uscita fu immediatamente ribattezzato il nuovo VIA COL VENTO, definizione ormai abusata per qualsiasi film sia più lungo di due ore,richieda una lavorazione complessa e grandi budget . L’ultimo Kolossal è diretto da Baz Luhrmann, regista famoso per il suo talento visionario e che finora ha privilegiato storie dove la musica si mescola al gusto del fantastico e talvolta del pulp (ROMEO + GIULIETTA, MOULIN ROUGE, BALLROOM).

Con questo film invece si discosta dal suo solito percorso narrativo per rendere omaggio alla sua terra d’origine, narrando un’epopea epica con abilità nel mescolare in modo equilibrato dramma e avventura, sentimento e azione, senza rinunciare del tutto al suo amore per la musica e per l’irrazionale:ne sono la prova l’omaggio al musical IL MAGO DI OZ con la canzone OVER THE RAINBOW che guida e accompagna i protagonisti, non solo facendo da sfondo nella colonna sonora ma proprio come messaggio, e i riferimenti alla magia nella cultura aborigena (incarnati dal personaggio del nonno di Nallah, uno stregone capo tribù).

Ho trovato Nicole Kidman molto brava nel ruolo di Sarah,una donna che si trova catapultata in un mondo completamente diverso da quello che conosce, molto brava soprattutto nella prima parte, quando sottolinea il disagio di Sarah dovuto soprattutto al suo modo sbagliato di rapportarsi con una cultura diversa; e anche se le sue motivazioni nel voler rimanere sembrano un poco frettolose, brava anche nel rendere il cambiamento che subisce.
Tra tutti i protagonisti del film, probabilmente, è Sarah quella che subisce la metamorfosi più evidente: dalla gentildonna puramente “British”, compassata e rigida che nasconde dietro il suo atteggiamento severo e inflessibile dolori e frustrazioni, l’Australia fa uscire una donna passionale e forte, che prende in mano le redini non solo della sua proprietà ma anche della sua vita. Una donna che riuscirà a vedere realizzato il suo desiderio di amore, anche materno, visto che adotterà il piccolo orfano aborigeno. A mio avviso, uno dei ruoli migliori dell'attrice (il migliore però è sicuramente l'indimenticabile Satine di MOULIN ROUGE...).

Bravi anche gli altri attori, anche se Hugh Jackman è un po’ troppo monoespressivo per i miei gusti: certo capisco che nel ruolo del rude e selvaggio Drover abbia fatto battere più di un cuore femminile, oltreché lustrarsi gli occhi non poco… del resto l’innegabile prestanza fisica pare sia la dote principale di questo attore. Che a me, piccola mosca bianca, è rimasto abbastanza indifferente pure in questo film.
Per il resto, splendidi paesaggi, selvaggi e aspri (a tratti anche inquietanti), sottolineati da una sapiente fotografia. Questo non vi tragga in inganno: l’Australia non è semplice sfondo alla storia, ma protagonista integrante (se non principale) della storia, insieme alla Storia vera e propria: la seconda guerra mondiale travolgerà in tempi e modi differenti tutti i personaggi del film, buoni e cattivi, senza alcuna eccezione. E in un certo senso contribuirà a fare giustizia per i torti subìti da alcuni personaggi.

Curiosamente AUSTRALIA non ricevette nessuna nomination agli Oscar del 2009, nonostante le grandi aspettative. E a torto: almeno la fotografia, se non anche la regia, erano degne e all’altezza degli standard della kermesse. Altra curiosità: l’omaggio alla terra d’origine del regista consisteva anche nel comprende nel cast attori per la maggior parte australiani: oltre a Nicole Kidman, inizialmente era previsto Russel Crowe nel ruolo di Drover, ma poi l’attore per problemi con la produzione diede forfait.
Avrebbe dovuto essere sostituito da Heath Ledger, che però preferì il ruolo di Joker in IL CAVALIERE OSCURO , che purtroppo sarebbe stato il suo ultimo film.
Insomma una lavorazione piuttosto tormentata sotto alcuni aspetti, il cui risultato però si presume abbia ripagato il regista di tutte le sue fatiche, anche se il film negli USA non è andato benissimo.
 

 
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15/02/2011
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA ANGELI NELL’OMBRA ( Crescendo ) di Becca Fitzpatrick, EDIZIONE PIEMME.


Nora avrebbe dovuto immaginare che la sua vita non sarebbe stata perfetta. Non può bastare una sconvolgente storia d’amore con il proprio angelo custode (che è tutto fuorché angelico) ed essere sopravvissuta a un tentato omicidio per potersi dire felice. Patch infatti sembra deciso ad allontanarsi da lei per avvicinarsi pericolosamente alla sua peggior nemica, Marcie, e il ricordo del padre assassinato fa scivolare Nora nel sospetto che il colpevole sia proprio l’angelo immortale le cui emozioni restano un mistero. La ricerca della verità la spinge verso una rivelazione che avrebbe preferito ignorare e che riguarda non solo il passato di Patch, ma anche il suo. Di colpo tutte le sue certezze si sgretolano in un crescendo di tensione, paura, confusione e rabbia. E, a mano a mano che il dubbio si insinua nella sua mente e il suo cuore si spacca per la gelosia, Nora sembra non riuscire a vedere che il pericolo è sempre in agguato...

 

 Nota di Paige79: è il secondo romanzo della trilogia  “Hush”, formata da :

- IL BACIO DELL’ANGELO CADUTO (Hush), 2009
-  ANGELI NELL’OMBRA (Crescendo), 2011
-
SILENCE (previsto in America per ottobre 2011)

Presso il pubblico americano il romanzo ha riscosso molto più successo del precedente (il giudizio delle lettrici americane è stato di 4,5 stelle): i lettori l’hanno infatti giudicato più appassionante ed emozionante, con un livello di sensualità decisamente superiore.

 
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15/02/2011
da Paige79
ESCE IN LIBRERIA SERENA VARIABILE, di Elisa Genghini e Gianluca Morozzi, EDIZIONE CASTELVECCHI.



Romantica e gelosa, sessuofobica e ipocondriaca, Serena è una ragazza che, assuefatta agli psicofarmaci come alle riviste femminili, va avanti a forza di serie televisive e musica trash italiana. Quando la sua nevrastenia chiama, ci pensa Michele a rispondere: una specie di santo che è ormai completamente succube delle sofisticate tecniche di controllo della fidanzata. Michele lascia Serena, provocandole un tracollo nervoso con tanto di ricovero in ospedale. Colpa della conclusione di un rapporto tormentato? O il malessere di Serena deve essere ricollegato a uno strano desiderio espresso dalla ragazza prima di addormentarsi? Mentre questo romanzo firmato dalla coppia Elisa Genghini e Gianluca Morozzi ci dimostra incontrovertibilmente l'efficacia dei poteri magici, un solo fatto è certo: Serena si sta trasformando in un maschio! A testimoniarlo, sullo sfondo di una Bologna notturna dedita a pratiche mistiche e pullulante di ritrovi goth metal, una girandola di personaggi indimenticabili: la bella e altezzosa Pluralia Maiestatis, Sventrax, aitante venditore di materassi e sogno erotico di ogni donna, Bagonzi, l'irriducibile sfigato con la passione dell'occulto e, dulcis in fundo, il mitico Orrido, motociclista grasso, sempre a caccia di amore tra la Via Emilia e il West. Grazie all'incontro di simili personalità anche l'incredibile accade, persino che Serena, completamente a suo agio con la sua nuova identità, scopra quanto sia bello essere... variabile.

Nota di Paige79: Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Dopo gli esordi con la piccola casa editrice ravennate Fernandel, ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller "claustrofobico" interamente ambientato all'interno di un ascensore. Altri suoi romanzi: “Despero”, “L’era del porco”, “Il rosso e il blu”, “Il vangelo del coyote”.
Elisa Genghini, riminese trapiantata a Bologna, è nata nel 1982. Ha scritto vari romanzi, tra cui “!010 cose da fare in Romagna almeno una volta nella vita”, e “Volevo sposare Kurt Cobain (o fidanzarmi per sempre con Manuel Agnelli”.

 

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15/02/2011
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA TUTTA COLPA DEL TACCO 12 ( Confessions of a Reclutant Recessionista ), di Amy Silver, EDIZIONE PIEMME.


Lusso, champagne, party e decine di scarpe tacco 12. La vita di Cassie Cavanagh è al cento per cento glamour. Una casa a Londra, un fidanzato che la ricopre di regali, e un lavoro nella City che le permette di togliersi qualche sfizio. Una vita troppo bella per essere vera.

E infatti quando un giorno Cassie perde il lavoro e subito dopo viene mollata dal fidanzato Dan, che l’ha ripetutamente tradita con una donna più vecchia di lei, il mondo le crolla addosso. Solo un’irrefrenabile pazzia può risollevarle il morale e Cassie non ci pensa due volte, in questi casi il rimedio è uno solo: shopping sfrenato. Purtroppo però bastano poche ore di follia e lei si ritrova irrimediabilmente sul lastrico: conto corrente e carta di credito azzerati.

Ora la strada è davvero in salita e Cassie deve correre ai ripari. Ma come? Trovare un nuovo lavoro durante una crisi economica mondiale non è per nulla semplice. Ci vorrebbe una drastica inversione di rotta per ricominciare tutto da capo. E così, grazie a un manuale strategico per il risparmio, un’amica con delle idee niente affatto glamour, ma decisamente pratiche, e un aggressivo piano Ammazza-crisi, Cassie comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel. Certo, le vecchie abitudini sono dure a morire e per Cassie passare tutta la giornata inzuppando le scarpe da tennis nel fango per portare a spasso un branco di cani inferociti – il suo nuovo lavoro – non è facile. Ma è un primo passo verso un nuovo stile di vita che le insegnerà a distinguere i veri amici e i veri fidanzati dalle false imitazioni, a riscoprire i suoi più intimi desideri e a ritrovare la felicità, lasciandosi alle spalle una vita che non le apparteneva, senza però rinunciare ai tacchi a spillo.

Nota di Paige79: è il primo romanzo di Amy Silver, trentenne, scrittrice e giornalista freelance. Come la protagonista del suo romanzo, è eclettica, ironica ed esplosiva. Ha una passione per la moda vintage, i cocktail party con fiumi di champagne, ma al contrario di Cassie, il suo conto corrente non è in rosso. Vive a Londra.

 

 
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14/02/2011
da MarchRose

UN REGALO PER SAN VALENTINO
 

Come sarebbe bello se potessimo regalare a tutte quante le nostre lettrici, in occasione di S. Valentino, l’opportunità di vivere una splendida storia d’amore!
Ahimè, purtroppo per i miracoli ci stiamo ancora attrezzando… Quello che possiamo però fare è dare a qualcuna di loro almeno la possibilità di “leggere” una splendida storia d’amore.

Per celebrare questa giornata regaleremo quindi a 13 nostre lettrici altrettanti romanzi, gentilmente offerti dalla redazione dei Romanzi Mondadori. Un grazie di cuore all’editor dei Romanzi, Marzio Biancolino, per avere sponsorizzato l’iniziativa, e a Hatsepshut81 aka Lady Aileen per averci invitato a partecipare!
Le vincitrici saranno sorteggiate stasera, 14 febbraio, alle ore 20 tra tutte coloro che lasceranno un commento a questo post – ricordatevi quindi di identificarvi, firmando il vostro commento con un nome o un nick!

Altri blog hanno organizzato iniziative simili alle nostre in questa giornata, e precisamente:

- Una passione e oltre
- Diario dei pensieri persi di Alessandra
- La mia biblioteca romantica
- Romance e non solo
- The book lover


Invitiamo quindi le lettrici a partecipare lasciando commenti presso uno solo di questi blog, in modo da dare a più persone possibile la possibilità di vincere uno dei libri messi in palio.

… e per chi non avesse vinto?

Be’, in questa giornata di festa non potevamo certo lasciarvi a bocca asciutta… eccovi quindi il premio di consolazione: i nostri segnalibri, da scaricare gratis, stampare e ritagliare. Così, durante le vostre letture, qualche volta penserete un pochino anche a noi!


TANTI AUGURI A TUTTE !!!

Clicca sul segnalibro che vuoi scaricare e apparirà nelle dimensioni originali, pronto per essere stampato.

  


Le immagini utilizzate per la creazione di questi segnalibri  sono state reperite nel web pertanto il © copyright è dei rispettivi proprietari. L'elaborazione delle immagini è frutto della nostra fantasia e nessuna infrazione delle leggi sul copyright è voluta o intenzionale.

LE VINCITRICI SONO

Ritag23
Annamaria
Lalletta
Marta V.
Fulvia
Linda
Morena
Susa
Chiara (commento n°20)
Annananna
Lucy-one
Emy
Dani


 Congratulazioni



 

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13/02/2011
da Maet

IL FASCINO DEL BANDITO

 
Circa due mesi fa è terminata su Sky quella che probabilmente è la migliore serie italiana televisiva se non di sempre, di certo degli ultimi trent’anni: Romanzo Criminale. Poiché è lontanissima dal romance, non vi parlerò ovviamente di questo serial, per quanto mi piacerebbe, ma solo di uno  degli aspetti che più mi hanno colpito: il fascino del bandito. Non ho usato il termine criminale, per quanto sarebbe più indicato, perché il bandito è una figura più antica e da sempre presente, anche nell’immaginario femminile, sul quale esercita un fascino perenne che non conosce crisi.  Al di là delle molte testimonianze che ci riporta la realtà, in letteratura ed al cinema sono innumerevoli gli esempi di eroine positive e “buone” che si innamorano del cattivo.  Non un semplice bastardo alla Anne Stuart per intenderci, ma un eroe davvero negativo che compie azione riprovevoli e perlomeno immorali se non illegali. Nonostante il male di cui è testimone, la protagonista, come la spettatrice  e la lettrice, è comunque inesorabilmente attratta da quest’uomo, che le entra in circolo come una droga da cui diviene dipendente e dalla quale fatica a liberarsi.  


In Romanzo Criminale, uno dei sanguinari capi della terribile Banda della Magliana si chiama Freddo e nonostante sia un ladro e un assassino sogna una vita normale con una ragazza pulita e semplice, Roberta. Se quando si mettono insieme lei non sa chi Freddo sia veramente, il fatto di scoprirlo in seguito la allontana solo momentaneamente, perché, come si vede chiaramente dalla scena del video, l’appello accorato e la passione che lui le dimostra vincono le resistenze della ragione.




Egualmente, in Nemico pubblico la giovane Billie preferisce una vita pericolosa con il ricercato numero uno d’ America, John Dillinger, piuttosto che rinunciare all’intensità del loro amore per un' esistenza piatta e banale. Poco importa che Dillinger abbia il meraviglioso viso di Johnny Depp in questo film, quello vero non era certo così attraente ma Billie gli rimase accanto fino alla fine.




In Il Cavaliere oscuro, Rachel primo amore di Bruce Wayne è attratta e respinta al contempo dal suo doppio, Batman, un uomo che da la caccia ai criminali prima di tutto per combattere i propri demoni e che nell’usare metodi  eccessivi che oltrepassano la legge, non solo non sente rimorso ma si esalta.
 



Sono donne comuni queste. Donne che hanno in parte il complesso della crocerossina e tuttavia dentro di loro bramano, in diversa misura, eccitazione, trasgressione, riscatto, avventura, che hanno anch’esse un lato oscuro, spesso negato o represso che proiettano e agiscono vicariamente attraverso i loro compagni pericolosi. Amanti che essendo sempre sul filo del rasoio, regalano attimi di assoluto come geometri o impiegati chiaramente non potrebbero. Che fanno battere il cuore più veloce, che sollecitano ad osare. Di poter finalmente infrangere tutta quella serie di regole e restrizioni che regolano le nostre giornate, e che per le donne risultano tuttora più restrittive.
Chi ha visto queste tre produzioni concorderà che non hanno lasciato indifferente anche la più coriacea delle donne solari, inducendola a sognare, almeno per un momento, di essere tra le braccia di questi anti-eroi. Con la sicurezza di poter tornare  immediatamente ad una verità rassicurante e ben più tranquilla. Ma quell’attimo, ah quell’attimo…
 

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12/02/2011
da naan

CONCORSO   LIBRO  DELL'ANNO  2010
BOOK OF THE YEAR 2010

ECCO IL VINCITORE !
HERE IS THE WINNER !

 

PECCATI D'INVERNO
(Devil in Winter)

di LISA KLEYPAS

 

Evangeline Jenner, la più timida delle quattro Zitelle, sarebbe anche la più ricca, se solo potesse entrare in possesso dell’eredità che le spetta. Pur di riuscirci, Evangeline è determinata a sfidare tutte le convenzioni. Da qui, la sua oltraggiosa proposta di matrimonio al visconte Sebastian St Vincent, uomo dalla reputazione talmente pericolosa da rovinare il buon nome di qualsiasi fanciulla. Ma Evangeline ha le idee chiare e gli pone una condizione: si concederà a Sebastian solamente la prima notte di nozze. Eppure, quando la posta in gioco è la passione, anche il cuore è a rischio.


le nostre note :
http://romancebooks.splinder.com/post/22304273

la nostra recensione :
http://romancebooks.splinder.com/post/22402039

   
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11/02/2011
da Elnora

IL CASTELLO DEI SOGNI DI ANGELA WHITE,  COME IN UNA FIABA.

Un castello è un luogo evocativo, misterioso e imbevuto di storia. Osservate la foto e con la fantasia provate ad immaginare  una fanciulla la cui scomparsa dei genitori ha addossato la responsabilità di un intero feudo sulla costa inglese nord orientale che si affaccia sul mare, preda del brigantaggio interno e delle scorrerie delle drakkard vichinghe. Da sola non è in grado purtroppo di difendersi e necessita di un cavaliere che prenda tutto sotto la sua ala protettrice. Potrebbe quasi sembrare una fiaba, vero? All’interno di un maestoso castello si trova una fanciulla in difficoltà in attesa di essere salvata da un prode e aitante cavaliere, però nel nostro caso con qualche variazione sul tema …..
 


 

La fanciulla in questione - Lianne-  è stata promessa in sposa sin dalla  tenera età ad Hayden Lionfield. Il ragazzo  crescendo è divenuto un cavaliere potente e temutissimo sul campo di battaglia, dove sfida la morte con l’animo sprezzante di chi ha conosciuto un dolore così intenso da non temere nemmeno la fine dei propri giorni. Anche quando non impugna le armi è intriso di una calma letale e, complice la sua folta chioma dorata, appare agli altri come un Leone dormiente: imponente ma ugualmente pericoloso nella sua quiete. Hayden ottempererà alla promessa di sposare Lianne, ma la fanciulla sarà in grado  di convivere con le ombre che albergano nell’animo di suo marito?



E se nelle fiabe il cavaliere deve sconfiggere un drago pericoloso e malvagio, in questo libro il Drago è  Benjamin, amico fidato e inseparabile di Hayden. Ciò che unisce i due cavalieri è una notte di dolore e violenza, di fuoco e rabbia. Se Hayden ne ha l’animo segnato, Benjamin di quella notte terribile reca cicatrici ben visibili in volto ma non è da meno per coraggio e valore, e apparentemente stempera  i suoi travagli con elegante ironia.



E poteva forse mancare la strega? No di certo, ma quella del Castello dei Sogni non è né cattiva né gelosa della bellezza di Lianne (sicuramente ne è molto orgogliosa in quanto Lianne è la sua unica figlia) e non ostacolerà in nessuno modo questo amore. La Strega scalza è una guaritrice prodigiosa ma incute un timore ancestrale, prevede il futuro ma non piega gli eventi ai suoi voleri. Perché il destino faccia il suo corso, è pronta ad un grande sacrificio....

 

RECENSIONE IL CASTELLO DEI SOGNI di Angela White

Edito in Italia da: Arnoldo Mondadori, serie I Romanzi, n. 945

Anno: 2011

Genere e ambientazione: storico, Inghilterra 1141

Collegamenti con altri libri: nessuno

Livello di sensualità: caldo

rating: 8,5/10

"-Tu sei mia- le sussurrò il conte, alzandole le mani e fermandole contro la parete alle sue spalle, imprigionandola -E nessuno si prende ciò che è mio. Un tempo qualcuno ha pensato di poterlo fare... Si sbagliava-"

La premessa è d’obbligo: io non vado d’accordo con il romance storico (si contano sulla punta delle cinque dita le autrici che apprezzo in questo genere) ma il libro mi è stato regalato con disinvoltura da un’amica, e io l’ho accolto nella segreta speranza che forse un’autrice emergente sarebbe riuscita laddove molti nomi illustri hanno fallito. Ciò non toglie che ho cominciato la lettura diffidente come un gattino abbandonato per strada, forse anche un po’ impaurita per via dell’ambientazione medioevale (io tendo a preferire contemporaneo e paranormale). Questo stato d’animo però è durata circa due pagine, dopodiché si è accesa la scintilla, quel sussulto dello spirito che ti avverte quando la storia ha agganciato le corde giuste. A incollarmi alla lettura delle pagine innanzi tutto uno stile narrativo davvero elegante e ricercato, che non appesantisce il ritmo ma dona ulteriore spessore alla narrazione non mancando inoltre di descrizioni particolareggiate senza risultare prolisse, piene di atmosfera, spesso frutto anche di una documentazione accurata.
Ma ciò che ha scatenato il moto dell’animo è stata l’immagine di un ragazzino intriso di rabbia e di un dolore nero e denso come la pece che nonostante tutto avvolge nel suo mantello caldo un bambino infreddolito e loquace. Hayden si presenta così nelle prime pagine di questo romanzo: un adolescente che troppo presto e troppo da vicino ha fatto  i conti con la morte, l’animo trasformato in antro oscuro di sofferenza. Sono rimasta irretita dalla dualità che questo personaggio irradia: Hayden è luce nella chioma dorata dei suoi capelli e ombra straziata nel cuore per via del suo passato, è ferocia bruciante contro i nemici e tenerezza suadente nei confronti della sua donna, è tormento nel dolore che lo dilania ed estasi nelle sensazioni che prova fra le braccia di Lianne, combatte con spietata, calcolata e fredda crudeltà sul campo, nell’inconfesso desiderio di esorcizzare i suoi fantasmi passati, ma sa custodire e preservare tutto ciò che gli appartiene, in primis la donna che diventerà sua moglie. E posso finalmente dire: benvenuto maschio alfa degno di questo nome, che non ti rendi ridicolo in una possessività fuori luogo , ma riesci a farne un tratto distintivo e affascinante E se è vero che spesso accanto ad eroi di così affascinante spessore, l’eroina rischia di zoppicare vistosamente per carisma e credibilità, ciò non si verifica in questo romanzo. Lianne è figlia del suo tempo, indossa le vesti di una castellana del Medioevo e non assume comportamenti da donna emancipata del ventunesimo secolo. Il suo fascino non deriva dal ribellarsi alle convenzioni sociali, ai legami imposti dal suo ceto sociale, bensì dall’aderirvi in piena regola e con buon senso, Lianne è una ragazza molto giovane che dopo la morte del padre e la scomparsa della madre si fa carico di una responsabilità importante: la sicurezza e il benessere degli abitanti del suo feudo. Per ottenere ciò è consapevole che solo un uomo al suo fianco può darle la protezione necessaria e si adopera per trovare un marito: è un matrimonio che non deve salvare una dote o la vita di un genitore o di un fratello, non è mosso dal desiderio di vendetta o i riscatto. In questa unione si giocano le vite e il futuro dei sudditi di Lianne e per loro, lei è pronta ad accogliere un uomo nella sua vita. Ma questo è un romanzo ricco che non si esaurisce in una bella storia d’amore e accanto alla passione amorosa corrono paralleli i temi dell’amicizia, del coraggio, della giustizia. Il legame che unisce Hayden e Benjamin è stato forgiato con il sangue e il dolore della perdita, complicità e fiducia scorrono fra i due cavalieri dipingendo un’amicizia che non è assolutamente banale e che per cementarsi sempre più non esita a fare il pieno di scontri e verità taglienti gettate addosso senza edulcorare i toni. Le scene di battaglia mi hanno conquistata come mai mi era successo prima d’ora in un romanzo, scoperchiando il coraggio e la lealtà ribollenti dei protagonisti. L’autrice non intende mitigare le atmosfere di sangue e armi e ci conduce per mano all’interno dello schieramento nemico dipingendolo con l’uguale accorgimento riservato ai personaggi principali, vibranti sul campo di una forza ancora più vigorosa: c’è un leone risvegliato che sgomenta e terrorizza, un drago ferito che diventa folle per difendere ciò a cui tiene, chi diventa adulto troppo in fretta, chi perde la baldanza e la vita e chi getta temporaneamente la maschera e mostra talenti nascosti. E se ancora non vi basta c’è lei, la Strega Scalza, un personaggio carismatico e misterioso, temuta preveggente, ricercata guaritrice e innamoratissima di suo marito, padre di Lianne e signore della Rocca del Cervo. Talmente innamorata che alla morte del suo uomo, in preda alla disperazione più cupa sparisce. Lianne la invocherà spesso, in preda ad una nostalgia acuita dal non sapere dove la madre sia finita e cosa stia facendo. Tornerà la Strega al richiamo della propria figlia? Dovete leggerlo per sapere come andrà a finire.


A questo LINK potete vedere la videointervista all'autrice ospitata sul blog de I romanzi mondadori, e QUI potete leggere in anteprima il prologo del romanzo. Se volete conoscere meglio questa autrice potete leggere l'intervista che ha rilasciato sul blog pochi giorni fa cliccando qui: http://romancebooks.splinder.com/post/23995756

 

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10/02/2011
da Elnora

 

Un castello è un luogo evocativo, misterioso e imbevuto di storia. Osservate la foto e con la fantasia provate ad immaginare  una fanciulla la cui scomparsa dei genitori ha addossato la responsabilità di un intero feudo sulla costa inglese nord orientale che si affaccia sul mare, preda del brigantaggio interno e delle scorrerie delle drakkard vichinghe. Da sola non è in grado purtroppo di difendersi e necessita di un cavaliere che prenda tutto sotto la sua ala protettrice. Potrebbe quasi sembrare una fiaba, vero? All’interno di un maestoso castello si trova una fanciulla in difficoltà in attesa di essere salvata da un prode e aitante cavaliere, però nel nostro caso con qualche variazione sul tema …..

La fanciulla in questione - Lianne-  è stata promessa in sposa sin dalla  tenera età ad Hayden Lionfield. Il ragazzo  crescendo è divenuto un cavaliere potente e temutissimo sul campo di battaglia, dove sfida la morte con l’animo sprezzante di chi ha conosciuto un dolore così intenso da non temere nemmeno la fine dei propri giorni. Anche quando non impugna le armi è intriso di una calma letale e, complice la sua folta chioma dorata, appare agli altri come un Leone dormiente: imponente ma ugualmente pericoloso nella sua quiete. Hayden ottempererà alla promessa di sposare Lianne, ma la fanciulla sarà in grado  di convivere con le ombre che albergano nell’animo di suo marito?

E se nelle fiabe il cavaliere deve sconfiggere un drago pericoloso e malvagio, in questo libro il Drago è  Benjamin, amico fidato e inseparabile di Hayden. Ciò che unisce i due cavalieri è una notte di dolore e violenza, di fuoco e rabbia. Se Hayden ne ha l’animo segnato, Benjamin di quella notte terribile reca cicatrici ben visibili in volto ma non è da meno per coraggio e valore, e apparentemente stempera  i suoi travagli con elegante ironia.

E poteva forse mancare la strega? No di certo, ma quella del Castello dei Sogni non è né cattiva né gelosa della bellezza di Lianne (sicuramente ne è molto orgogliosa in quanto Lianne è la sua unica figlia) e non ostacolerà in nessuno modo questo amore. La Strega scalza è una guaritrice prodigiosa ma incute un timore ancestrale, prevede il futuro ma non piega gli eventi ai suoi voleri. Perché il destino faccia il suo corso, è pronta ad un grande sacrificio....
 

"-Tu sei mia- le sussurrò il conte, alzandole le mani e fermandole contro la parete alle sue spalle, imprigionandola -E nessuno si prende ciò che è mio. Un tempo qualcuno ha pensato di poterlo fare... Si sbagliava-"

La premessa è d’obbligo: io non vado d’accordo con il romance storico (si contano sulla punta delle cinque dita le autrici che apprezzo in questo genere) ma il libro mi è stato regalato con disinvoltura da un’amica, e io l’ho accolto nella segreta speranza che forse un’autrice emergente sarebbe riuscita laddove molti nomi illustri hanno fallito. Ciò non toglie che ho cominciato la lettura diffidente come un gattino abbandonato per strada, forse anche un po’ impaurita per via dell’ambientazione medioevale (io tendo a preferire contemporaneo e paranormale). Questo stato d’animo però è durata circa due pagine, dopodiché si è accesa la scintilla, quel sussulto dello spirito che ti avverte quando la storia ha agganciato le corde giuste. A incollarmi alla lettura delle pagine innanzi tutto uno stile narrativo davvero elegante e ricercato, che non appesantisce il ritmo ma dona ulteriore spessore alla narrazione non mancando inoltre di descrizioni particolareggiate senza risultare prolisse, piene di atmosfera, spesso frutto anche di una documentazione accurata.
Ma ciò che ha scatenato il moto dell’animo è stata l’immagine di un ragazzino intriso di rabbia e di un dolore nero e denso come la pece che nonostante tutto avvolge nel suo mantello caldo un bambino infreddolito e loquace. Hayden si presenta così nelle prime pagine di questo romanzo: un adolescente che troppo presto e troppo da vicino ha fatto  i conti con la morte, l’animo trasformato in antro oscuro di sofferenza. Sono rimasta irretita dalla dualità che questo personaggio irradia: Hayden è luce nella chioma dorata dei suoi capelli e ombra straziata nel cuore per via del suo passato, è ferocia bruciante contro i nemici e tenerezza suadente nei confronti della sua donna, è tormento nel dolore che lo dilania ed estasi nelle sensazioni che prova fra le braccia di Lianne, combatte con spietata, calcolata e fredda crudeltà sul campo, nell’inconfesso desiderio di esorcizzare i suoi fantasmi passati, ma sa custodire e preservare tutto ciò che gli appartiene, in primis la donna che diventerà sua moglie. E posso finalmente dire: benvenuto maschio alfa degno di questo nome, che non ti rendi ridicolo in una possessività fuori luogo , ma riesci a farne un tratto distintivo e affascinante E se è vero che spesso accanto ad eroi di così affascinante spessore, l’eroina rischia di zoppicare vistosamente per carisma e credibilità, ciò non si verifica in questo romanzo. Lianne è figlia del suo tempo, indossa le vesti di una castellana del Medioevo e non assume comportamenti da donna emancipata del ventunesimo secolo. Il suo fascino non deriva dal ribellarsi alle convenzioni sociali, ai legami imposti dal suo ceto sociale, bensì dall’aderirvi in piena regola e con buon senso, Lianne è una ragazza molto giovane che dopo la morte del padre e la scomparsa della madre si fa carico di una responsabilità importante: la sicurezza e il benessere degli abitanti del suo feudo. Per ottenere ciò è consapevole che solo un uomo al suo fianco può darle la protezione necessaria e si adopera per trovare un marito: è un matrimonio che non deve salvare una dote o la vita di un genitore o di un fratello, non è mosso dal desiderio di vendetta o i riscatto. In questa unione si giocano le vite e il futuro dei sudditi di Lianne e per loro, lei è pronta ad accogliere un uomo nella sua vita. Ma questo è un romanzo ricco che non si esaurisce in una bella storia d’amore e accanto alla passione amorosa corrono paralleli i temi dell’amicizia, del coraggio, della giustizia. Il legame che unisce Hayden e Benjamin è stato forgiato con il sangue e il dolore della perdita, complicità e fiducia scorrono fra i due cavalieri dipingendo un’amicizia che non è assolutamente banale e che per cementarsi sempre più non esita a fare il pieno di scontri e verità taglienti gettate addosso senza edulcorare i toni. Le scene di battaglia mi hanno conquistata come mai mi era successo prima d’ora in un romanzo, scoperchiando il coraggio e la lealtà ribollenti dei protagonisti. L’autrice non intende mitigare le atmosfere di sangue e armi e ci conduce per mano all’interno dello schieramento nemico dipingendolo con l’uguale accorgimento riservato ai personaggi principali, vibranti sul campo di una forza ancora più vigorosa: c’è un leone risvegliato che sgomenta e terrorizza, un drago ferito che diventa folle per difendere ciò a cui tiene, chi diventa adulto troppo in fretta, chi perde la baldanza e la vita e chi getta temporaneamente la maschera e mostra talenti nascosti. E se ancora non vi basta c’è lei, la Strega Scalza, un personaggio carismatico e misterioso, temuta preveggente, ricercata guaritrice e innamoratissima di suo marito, padre di Lianne e signore della Rocca del Cervo. Talmente innamorata che alla morte del suo uomo, in preda alla disperazione più cupa sparisce. Lianne la invocherà spesso, in preda ad una nostalgia acuita dal non sapere dove la madre sia finita e cosa stia facendo. Tornerà la Strega al richiamo della propria figlia? Dovete leggerlo per sapere come andrà a finire.

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10/02/2011
da Elnora

AND THE WINNER IS...

Con i complimenti del blog,

siamo felicissime di poter regalare alla seguente lettrice una copia autografata de IL CASTELLO DEI SOGNI di Angela White:


PURPLE SAND



Congratulazioni alle vincitrice!

Contattaci in privato alla seguente mail:  Isnt_It_Romantic-owner@yahoogroups.com,  comunicandoci l'indirizzo per spedire i libri. In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione.

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10/02/2011
da Antonella

"CHI L'HA VISTE? ovvero: le desaparecidas (in Italia) del romance"

Le lettrici che non hanno un buon rapporto con la lingua inglese e che per questa ragione leggono esclusivamente libri editi in Italia, conoscono benissimo il senso di frustrazione e delusione che si prova quando, da convinte ammiratrici di una particolare scrittrice o di una interessantissima saga, si aspetta inutilmente di poter leggere una nuova pubblicazione; dapprima si pazienta, sperando in un’uscita a breve termine, poi il tempo passa e del libro tanto atteso neanche l’ombra.
E l’autrice, che fine avrà fatto? Qualcuno ha sue notizie? O dobbiamo considerarla definitivamente una desaparecida?
Per rispondere a queste domande su alcune delle più amate scrittrici di romance abbiamo preparato per voi un piccolo aggiornamento del loro profilo, mirato a conoscere le ultime novità che le riguardano.
Rigorosamente in ordine alfabetico, oggi iniziamo con la lettera ...

 

A come …




AMANDA (QUICK)

Questa famosa ed amata autrice americana (Borrego Springs, California, 1948), usa tantissimi “nomi di penna” per firmare i suoi libri. I più noti sono: Amanda Quick, per i racconti di genere suspense romantico/storici; Jayne Castle (cioè il suo nome di nascita), riservato, già da qualche anno, ai suspense romantici/futuristici/paranormali; Jayne Ann Krentz (il cognome da sposata), per i suspense romantici/contemporanei.
È una scrittrice dalla fantasia veramente prodigiosa, tanto che dal suo “debutto” ad oggi ha pubblicato ben 147 titoli.
A chi le chiede il perché dei suoi 3 principali pseudonimi, Jayne/Amanda risponde: “In questo modo i lettori sanno sempre in quale dei miei tre mondi stanno entrando quando scelgono un mio libro”.
In ogni caso, al centro dei suoi racconti spiccano sempre belle e coinvolgenti figure femminili, perché, sostiene, “il genere romance è l’unico che garantisce al lettore racconti nei quali l’eroina è il cuore della storia: sono libri che celebrano valori e virtù eroiche delle donne: coraggio, onore, determinazione e la certezza nel potere dell’amore”.
Amanda ha scritto 27 romanzi storici, per la maggior parte ambientati nell’Inghilterra Regency, tranne due eccezioni medievali: L’isola dei desideri e Il cristallo verde. Fra i titoli più amati, quasi tutti editi da Mondadori, Seduzione, Scandalo, L’inganno, Batticuore, Charlotte. Ad alcuni di questi, il nostro blog ha dedicato post particolari:
http://romancebooks.splinder.com/post/16001086 
http://romancebooks.splinder.com/post/9436415

http://romancebooks.splinder.com/post/9190159
Amanda ha un sito aggiornatissimo, di cui vi proponiamo il link: http://www.krentz-quick.com/



Manca in Italia dal…

2006
Nel mese di Luglio, Mondadori pubblica nei ROMANZI L’amante (Mistress), un libro veramente godibilissimo e effervescente, che risale però al 1994.
Al mese di Settembre risale l’ultima uscita italiana, una ristampa nei ROMANZI ORO de Gli anelli proibiti (With this ring), che fa seguito alla prima edizione del 1998.
Nel 2003 Mondadori aveva pubblicato nei ROMANZI MYSTERE, Troppo tardi (Late for the wedding), l’ultimo libro della trilogia “Lavinia & Tobias”.
Nota: per quanto riguarda le sue pubblicazioni come J.A. Krentz, l’ultima edizione italiana risale al 1999 ( Nel mare della passione, Sperling & Kupfer), mentre il libro “più recente” a nome di J. Castle risale addirittura al 1988 ( Un losco imbroglio, Harmony Intrigue).
 

   
Da allora ha scritto…

La serie “Arcane Society”
I libri che compongono la serie, scritti con i nomi di Jayne Ann Krentz and Amanda Quick, raccontano le avventure dei membri della Società Arcana, fondata nel 1600 dal formidabile alchimista Sylvester Jones, alternando ambientazioni ottocentesche e contemporanee. I protagonisti hanno tutti “doni” molto particolari e poteri che dovranno saper sfruttare per vincere contro forze potenti ed oscure. E, naturalmente, l’intreccio si dipanerà tra passione ed avventura…
Ad oggi, la serie è così composta:
1. Second sight (2006)
2. White lies (2007), contemporaneo, a firma J.A. Krentz
3. Sizzle and Burn (2008) contemporaneo, a firma J.A. Krentz
4. The third circle, (2008)
5. Running hot, (2009), contemporaneo, a firma J.A. Krentz
6. The perfect poison (2009)

 


La trilogia Dreamlight (Arcane Society)
La trilogia è una serie molto speciale che attraversa ciascuno dei miei tre mondi – passato, presente e futuro – e ognuno dei miei tre nomi di penna. Così dice Jayne/Amanda per presentare i tre libri che hanno per protagonisti i discendenti dell’alchimista Nicholas Winter, uomini costretti a vivere con la maledizione che deriva dal loro sangue. Per sconfiggere la minaccia di diventare dei mostri dovranno trovare l’Antica Lampada e l’unica donna che può leggere la sua particolarissima Luce dei Sogni.
La serie è così composta:
1. Fired up (2009), contemporaneo, a firma J.A. Krentz
http://romancebooks.splinder.com/post/21895457
2. Burning lamp (2010)
3. Midnight crystal (2010), futuristico, a firma Jayne Castle

 

 La trilogia Looking glass (Arcane Society)
Il primo della serie, contemporaneo, è ambientato a Scargill Cove, il perfetto rifugio di Fallon Jones, solitario investigatore del mondo paranormale. Quicksilver, invece, la cui uscita è prevista per il prossimo aprile, ci riporta alla Londra del passato con la storia di Virginia Dean. Ad oggi, la serie è così composta:
1. In too deep (2010), contemporaneo, a firma J.A. Krentz
2. Quicksilver (19.4.2011)

 

La serie Il mondo futuristico di Harmony/ Ghost Hunters (a firma Jayne Castle)
- Bridal Jitters (2005) in "Charmed Antology"
1.  After dark (2000)
2.  After glow (2004)
3. Ghost hunter (2006)
4. Silver master ( 2007)
5. Dark light (2008)
6. Obsidian Prey (2009)

Nota: La serie è ambientata sul pianeta Harmony, i cui abitanti godono di poteri particolari, soprattutto i "Cacciatori di spettri". Per chi vuole approfondire, ecco un link di riferimento al nostro blog:
http://romancebooks.splinder.com/post/18458746 

Midnight Crystal, che fa parte della trilogia Deamlight, è considerato anche il settimo di questa serie.

Inoltre

The river knows (2007): tarda epoca vittoriana. Anthony Stalbridge vuole indagare sull’apparente suicidio della fidanzata. Convinto della colpevolezza di Edwin Hastings, s’intrufola nella sua camera solo per imbattersi in Louisa Bryce che ne sta uscendo e che gli finisce fra le braccia. E al primo bacio fa seguito una collaborazione, che non ha più il solo fine di punire il colpevole…
http://romancebooks.splinder.com/post/12204170 

All night long (2006): ancora un contemporaneo, a firma J.A. Krentz.

   



ANITA (MILLS)
Ex insegnante di storia e inglese, Anita Mills inizia a pubblicare i suoi romanzi nel 1987 con il Regency Scandal bound; l’anno seguente, Lady of fire, una storia di cavalleria e amore proibito ambientata nella Normandia dell’XI secolo, le guadagna subito una grande popolarità. In Italia, Anita conquista il suo pubblico con Stelle cadenti (edito nel 1994), Una rosa per Annie, L’uniforme scarlatta (entrambi del 1997) e Una nuova felicità (1998). I suoi libri le regalano un notevole consenso di pubblico e di critica e la proclamano vincitrice di tre Reviewer's Choice Awards. Nelle note di Wikipedia, leggiamo che Anita, insieme a Sandra Heath e Mary Balogh, è stata fra le prime ad aver introdotto nel romance descrizioni di relazioni sessuali fra i protagonisti. Le ultime notizie su questa autrice, che non ha un sito internet, riportano che vive felicemente a Plattsburgh, Missouri, con marito e quattro figli.
 


 

Manca in Italia dal…

2002
Nel 2002 Mondadori pubblica nuovamente nei ROMANZI ORO Stelle cadenti (Falling stars), un racconto del 1993 a tinte piuttosto forti, ricco di tradimenti oscuri, passione, sensualità e ambientato nella Russia tragica e spietata degli zar.



 

Da allora ha scritto…

Praticamente Bittersweet (Una nuova felicità) scritto nel 1996 e pubblicato nei ROMANZI Mondadori nel 1998, sembra essere il suo ultimo libro: purtroppo, Anita ha sospeso, se non abbandonato del tutto, la sua attività di scrittrice. Resta da pubblicare, in Italia, la maggior parte delle sue opere.
Fra queste ricordiamo:
- Autumn Rain (1993) e Secret nights (1994),  rispettivamente il primo e il terzo libro della trilogia di cui fa parte Stelle cadenti;
- La serie "Lady of fire", così composta: Lady of fire, Fire and Steel, Hearts of fire, The fire and the fury, Winter roses.

 

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09/02/2011
da naan

Il 15 gennaio 1813, a Stepney, vengono trovati assassinati i proprietari della taverna Black Swan, i Trotters, marito e moglie, e la cameriera, Ginnie, una giovane ragazza bionda di cui era infatuato il poliziotto che dovrà indagare sull’efferato delitto.
Ginnie è la prima vittima, ne seguiranno altre, tutte ragazze giovani, carine, con capelli biondi e ricci, terribilmente sfigurate, private dello scalpo, delle dita di una mano e sgozzate.

15 anni dopo, Elizabeth Canham ha accettato la posizione di insegnante all’Accademia Burndale, nello Yorkshire, un luogo isolato dove si mormora le allieve vengano picchiate e affamate, e dove sono già morte in modo orribile due insegnanti.
Sulla strada, dimenticata da chiunque avesse dovuto venire a prenderla alla fermata della carrozza pubblica, giunge uno sconosciuto che sta recandosi proprio alla scuola, e le dà un passaggio. Si tratta di Griffin Fairfax, un uomo enigmatico che suscita immediatamente l’interesse di Elizabeth, poiché i suoi sguardi magnetici hanno qualcosa che la colpisce, come se riuscisse a vedere dentro di lei, a leggerla, a comprendere quello che prova, e a intuire che nasconde qualcosa.
Griff è il padre di una delle sue allieve, Isobel, una bambina che dalla notte in cui ha visto la madre morire non ha più parlato, isolandosi da tutti. Voci mormorano che sia proprio Griff il responsabile della sua morte, così come lo vogliono collegato alle morti misteriose delle altre due insegnanti che l’hanno preceduta.
Mentre Elizabeth cerca di adattarsi alla sua nuova vita e di far fronte alle paure che da sempre la opprimono, una presenza malvagia si aggira tra le pareti dell’Accademia, la segue, la spia, le lascia segni della sua presenza nella sua camera, messaggi inquietanti che promettono morte. Ed ogni volta che Elizabeth si sente osservata, o seguita, Griff fa la sua comparsa, insinuandole il dubbio che possa essere lui a spaventarla, che possa essere lui il vero responsabile della morte delle giovani donne. E' Griff stesso ad affermare di essere un uomo di cui non ci si deve fidare e di essere un mostro.
Questo non impedisce ai due di scoprire una forte attrazione, e di essere spinti uno verso l’altro da questa loro capacità di capirsi a livello più profondo, al di là delle apparenze.
Nonostante lei cerchi di nasconderla, Griff intuisce la terribile paura di Elizabeth dei luoghi chiusi e del buio, che derivano da un’esperienza terrificante vissuta nel passato, da bambina. Elizabeth capisce che Griff nasconde un angosciante segreto che gli avvelena l’anima, che la piccola Isobel è traumatizzata come lo è stata lei, e grazie a ciò riesce a superare la barriera dell'isolamento in cui la bambina si è chiusa, e ad aiutarla ad uscire.
Chi è Griff? Elizabeth non può fare a meno di chiederselo: lo spietato assassino che attira le sue vittime con il suo fascino magnetico, o l'uomo tormentato che si sta autopunendo per una colpa che non ha commesso?

Questo è un romanzo con una forte componente di mystery e suspence, potrei definirlo un romantic suspence storico. L’ambientazione è limitata, i fatti si svolgono essenzialmente in una scuola isolata nello Yorkshire, ma comunque passa in secondo piano rispetto alla trama. L’atmosfera gotica è descritta molto bene, il pericolo, la presenza dell’assassino, del male in generale, è palpabile, l’intreccio è avvincente. L’autrice ha fatto a mio avviso un lavoro molto accurato nel rappresentare i personaggi, Griffin, l’uomo che affascina ma nello stesso tempo inquieta – come Elizabeth il lettore non può fare a meno di dubitare di lui più di una volta, e di sentirsi confuso – ed Elizabeth, la donna oppressa dagli incubi e dalle paure da tutta una vita, che ci svela a poco a poco l’orrore del passato che la lega all’assassino. Splendida l’introspezione psicologica di entrambi, il modo in cui si avvicinano l’uno all’altro, nonostante i sospetti, le paure, i sensi di colpa e la minaccia di queste morti che incombe su di loro. La trama è ben equilibrata, alternata da brevi rivisitazioni del passato che sono dei punti chiave per la comprensione del mistero che circonda Elizabeth.
L’elemento giallo–gotico della trama non è una semplice sfumatura, e non è secondaria alla trama romance, le due componenti sono complementari, totalmente integrate l’una nell’altra. Anche il lato sensuale del romanzo è molto più incentrato sulla tensione e sull'attrazione reciproca, dove le scene d'amore rappresentano la fine di un percorso di conquista della fiducia e l'inizio dell'amore.
Se vi piacciono le emozioni forti, i personaggi che vi fanno sospirare sì ma anche inquietare e riflettere, se amate la suspense e le trame gialle, allora non perdetevi questo romanzo!

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09/02/2011
da naan

RECENSIONE: UN AMORE COMPLICATO (His Wicked Sins) di Eve Silver


Publisher / Editore: Zebra

Publication date: 2008

Edizione Italiana : I Romanzi Mondadori n. 943

Genre and setting / Genere e ambientazione:  Historical Romantic Suspense, England 1828 / Romantic suspense storico, Inghilterra 1828

Format: Paperback

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm / caldo

Rating /Voto : 8,5/10

Collegamenti con altri libri / Connection to other books :  nessuno

Il 15 gennaio 1813, a Stepney, vengono trovati assassinati i proprietari della taverna Black Swan, i Trotters, marito e moglie, e la cameriera, Ginnie, una giovane ragazza bionda di cui era infatuato il poliziotto che dovrà indagare sull’efferato delitto.
Ginnie è la prima vittima, ne seguiranno altre, tutte ragazze giovani, carine, con capelli biondi e ricci, terribilmente sfigurate, private dello scalpo, delle dita di una mano e sgozzate.

15 anni dopo, Elizabeth Canham ha accettato la posizione di insegnante all’Accademia Burndale, nello Yorkshire, un luogo isolato dove si mormora le allieve vengano picchiate e affamate, e dove sono già morte in modo orribile due insegnanti.
Sulla strada, dimenticata da chiunque avesse dovuto venire a prenderla alla fermata della carrozza pubblica, giunge uno sconosciuto che sta recandosi proprio alla scuola, e le dà un passaggio. Si tratta di Griffin Fairfax, un uomo enigmatico che suscita immediatamente l’interesse di Elizabeth, poiché i suoi sguardi magnetici hanno qualcosa che la colpisce, come se riuscisse a vedere dentro di lei, a leggerla, a comprendere quello che prova, e a intuire che nasconde qualcosa.
Griff è il padre di una delle sue allieve, Isobel, una bambina che dalla notte in cui ha visto la madre morire non ha più parlato, isolandosi da tutti. Voci mormorano che sia proprio Griff il responsabile della sua morte, così come lo vogliono collegato alle morti misteriose delle altre due insegnanti che l’hanno preceduta.
Mentre Elizabeth cerca di adattarsi alla sua nuova vita e di far fronte alle paure che da sempre la opprimono, una presenza malvagia si aggira tra le pareti dell’Accademia, la segue, la spia, le lascia segni della sua presenza nella sua camera, messaggi inquietanti che promettono morte. Ed ogni volta che Elizabeth si sente osservata, o seguita, Griff fa la sua comparsa, insinuandole il dubbio che possa essere lui a spaventarla, che possa essere lui il vero responsabile della morte delle giovani donne. E' Griff stesso ad affermare di essere un uomo di cui non ci si deve fidare e di essere un mostro.
Questo non impedisce ai due di scoprire una forte attrazione, e di essere spinti uno verso l’altro da questa loro capacità di capirsi a livello più profondo, al di là delle apparenze.
Nonostante lei cerchi di nasconderla, Griff intuisce la terribile paura di Elizabeth dei luoghi chiusi e del buio, che derivano da un’esperienza terrificante vissuta nel passato, da bambina. Elizabeth capisce che Griff nasconde un angosciante segreto che gli avvelena l’anima, che la piccola Isobel è traumatizzata come lo è stata lei, e grazie a ciò riesce a superare la barriera dell'isolamento in cui la bambina si è chiusa, e ad aiutarla ad uscire.
Chi è Griff? Elizabeth non può fare a meno di chiederselo: lo spietato assassino che attira le sue vittime con il suo fascino magnetico, o l'uomo tormentato che si sta autopunendo per una colpa che non ha commesso?


Questo è un romanzo con una forte componente di mystery e suspence, potrei definirlo un romantic suspence storico. L’ambientazione è limitata, i fatti si svolgono essenzialmente in una scuola isolata nello Yorkshire, ma comunque passa in secondo piano rispetto alla trama. L’atmosfera gotica è descritta molto bene, il pericolo, la presenza dell’assassino, del male in generale, è palpabile, l’intreccio è avvincente. L’autrice ha fatto a mio avviso un lavoro molto accurato nel rappresentare i personaggi, Griffin, l’uomo che affascina ma nello stesso tempo inquieta – come Elizabeth il lettore non può fare a meno di dubitare di lui più di una volta, e di sentirsi confuso – ed Elizabeth, la donna oppressa dagli incubi e dalle paure da tutta una vita, che ci svela a poco a poco l’orrore del passato che la lega all’assassino. Splendida l’introspezione psicologica di entrambi, il modo in cui si avvicinano l’uno all’altro, nonostante i sospetti, le paure, i sensi di colpa e la minaccia di queste morti che incombe su di loro. La trama è ben equilibrata, alternata da brevi rivisitazioni del passato che sono dei punti chiave per la comprensione del mistero che circonda Elizabeth.
L’elemento giallo–gotico della trama non è una semplice sfumatura, e non è secondaria alla trama romance, le due componenti sono complementari, totalmente integrate l’una nell’altra. Anche il lato sensuale del romanzo è molto più incentrato sulla tensione e sull'attrazione reciproca, dove le scene d'amore rappresentano la fine di un percorso di conquista della fiducia e l'inizio dell'amore.
Se vi piacciono le emozioni forti, i personaggi che vi fanno sospirare sì ma anche inquietare e riflettere, se amate la suspense e le trame gialle, allora non perdetevi questo romanzo!


 

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08/02/2011
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA INNAMORATA DI UN ANGELO di Federica Bosco - EDIZIONI NEWTON COMPTON

«Una mattina ti svegli e sei un’adolescente. Così, senza un avvertimento, dall’oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l’84% del tempo. E io non facevo eccezione». Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c’è l’amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti e indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita.
Federica Bosco racconta, con travolgente e sottile ironia, una straordinaria, delicata e commovente favola moderna, intrecciando, con lo stile che la distingue, il reale al sorprendente e all’inaspettato.

«Le mie compagne di scuola passavano le giornate alla caffetteria o al centro commerciale a rubare rossetti, mentre io studiavo un modo per andare a vivere a Londra, pagarmi gli studi e diventare una ballerina. Credo che mia madre, in cuor suo, avrebbe preferito che andassi anch’io al centro commerciale a rubare rossetti e nonostante ci tenesse forse più di me a vedere realizzato il mio sogno, sapevo che non ce lo potevamo davvero permettere e papà aveva già i due gemelli a cui pensare. Per questo cercavamo di non parlarne.»
 
Federica Bosco è scrittrice e sceneggiatrice. Con la Newton Compton ha pubblicato MI PIACI DA MORIRE, L'AMORE NON FA PER ME, L'AMORE MI PERSEGUITA (la trilogia delle avventure sentimentali di Monica), CERCASI AMORE DISPERATAMENTE e S.O.S. AMORE (finalista al Premio Selezione Bancarella): tutti hanno avuto un grande successo di pubblico e di critica, in Italia e all’estero. È anche autrice di due “manuali di sopravvivenza” per giovani donne: 101 MODI PER RICONOSCERE IL TUO PRINCIPE AZZURRO (SENZA DOVER BACIARE TUTTI I ROSPI) e 101 MODI PER DIMENTICARE IL TUO EX E TROVARNE SUBITO UN ALTRO. Potete leggere di lei sul suo seguitissimo blog all’indirizzo
www.federicabosco.com.

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08/02/2011
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA I LOVE YOU GOODBYE di Cynthia Rogerson - EDIZIONI LEGGEREDITORE

Ania salva i matrimoni degli altri, o almeno ci prova. Sul suo matrimonio ha sempre chiuso un occhio. Dispensa consigli e lo fa con estrema cura, è una donna consapevole, lei... Ma in amore, si sa, non c’è regola che tenga. Maciek è arrivato in Scozia dalla Polonia, e non per trovare un lavoro: nel suo Paese faceva l’insegnante di filosofia, ma una delusione d’amore l’ha portato a trasferirsi. Il loro è un incontro inevitabile, anime inquiete in cerca di risposte che vanno a toccare le corde più intime dell’esistenza. E non sono gli unici. Tutto si svolge in una cittadina che, se osservata dallo spazio, è poco più di un microscopico neo sulla pelle del mondo. Ma i suoi abitanti sembrano racchiudere tutte le sfumature dell’amore: quello tradito, quello provato per la prima volta, quello che trascina le proprie delusioni, quello che ritrova la speranza, quello che a volte per conquistarlo serve una vita intera.
 


Fonte leggereditore

Ragioni per cui le persone si innamorano
1. Sesso. Per la continuità della razza umana. Ovuli che tifano per essere fertilizzati. Feromoni che strepitano.
2. Interessi condivisi. Bird watching. Film in bianco e nero. Sentirsi compresi.
3. Tempistiche. Teoria dell’isola deserta. Se ci sono solo tre persone ci si innamora di una di loro.
4. Solitudine. La natura odia il vuoto, la gente viene risucchiata dal nulla.
5. Predisposizione genetica. Come l’allergia. Essere inclini all’infatuazione.
6. Sensazione di vicinanza della morte. Sentirsi mortali. Mentalità del tempo di guerra.
7. Teoria della persona giusta. Caso fortuito. Incontrare la persona giusta e boom!

Ragioni per cui le persone si sposano
1. Desiderio di avere figli legittimi. Creare a un impero.
2. Sicurezza.
3. Rispettabilità sociale. Utile per carriere e feste.
4. Stabilità finanziaria.
5. Evitare uno sfibrante processo di corteggiamento.
6. Solo per essere marito e moglie. Appartenere a qualcuno.
7. Perché c’è già un bambino in arrivo.
8. Per compiacere la famiglia

Ragioni per cui le persone divorziano
1. Monotonia. Bisogno d’intensità.
2. Infedeltà. Sintomo d’infelicità, o causa d’infelicità.
3. Crisi di mezza età. Incombenza della morte, eccetera.
4. Perdita di desiderio. Può portare al caso 2.
5. Incompatibilità. Distacco.
6. Curiosità. Vedere com’è il divorzio. Collegata alla numero 1.
7. Autostima. Insoddisfazione per come si è nel matrimonio.
8. Perché si immagina una relazione migliore.

Ragioni per le quali le persone restano sposate
1. Figli.
2. Pigrizia.
3. Codardia.
4. Ostinazione.
5. Storia condivisa.
6. Sicurezza economica.
7. Per compiacere le proprie famiglie.
8. Amici e routine condivisi.
9. Dormire accanto a qualcuno.
10. Avere uno spettatore della propria vita.
11. Paura della solitudine.
12. Paura dell’ignoto.
13. Abitudine.
14. Semplicemente perché gli piace il matrimonio. Gli si addice. La felicità è irrilevante.

La lista delle ragioni per le quali si resta sposati è la più lunga. Eppure, ritengo che separarsi o rimanere insieme abbiano gli stessi vantaggi. A dispetto di quello che può sembrare, non sono una sacerdotessa del matrimonio. Alcune vite sono rovinate dalla scelta di rimanere insieme. Certe persone si comportano come se avessero decine di altre vite da vivere e non gli importa di sprecarne una o due. Alcune coppie funzionano bene per cinquant’anni, mentre altre rifiutano ostinatamente di separarsi, anche decenni dopo la loro data di scadenza. Come se ci fosse una qualche ricompensa, tipo i buoni del supermercato, per tanta fedeltà.
Oh, mi sono appena accorta di aver omesso la parola amore da queste liste. Com’è possibile? In teoria, amare qualcuno può anche essere una ragione per lasciarlo. Per liberalo dall’inferno perché tieni a lui. Non posso credere che non mi sia mai venuto in mente. Scarabocchio, amore, amore, amore, amore sulle liste, anche quella delle ragioni per cui ci si innamora. Le persone si innamorano perché sono innamorate dell’amore.
L’amore è sempre uguale per tutti? Si riconoscerebbe anche se per un attimo si potesse sentire quello che c’è nel cuore di un altro? Ciò che uno chiama amore, potrebbe essere… indigestione. O un’esplosione di gioia incontenibile. O solo una sensazione di timore, un sentimento del tipo non-voglio-essere-solo. L’amore romantico non ha molto a che fare con il matrimonio, perciò ufficialmente non mi riguarda molto. La natura, la causa, lo scopo dell’amore romantico: non ne ho idea. Il desiderio è tutto ciò di cui si ha bisogno per la continuità della specie, quindi a che servono tutte le poesie?
In ogni caso, ho una pagina intitolata:

Modi per assicurarsi la longevità dell’amore romantico
1. Morire giovani.
2. Vivere separati.
3. Vivere in periodo di guerra o durante una catastrofe naturale.
4. Uno dei due è già impegnato, o entrambi.
5. Amare qualcuno che non sa che esisti.
6. Non consumarlo, ma darsi almeno un bacio mozzafiato.
7. Non parlare la stessa lingua.
8. Viversi l’avventura in un paese straniero dove non si resterà a lungo.
La mia lista delle Regole per un matrimonio di successo è la più corta di tutte. Di solito è la più lunga ma è stata ridotta a:
1. Essere civili.
2. Fare sesso regolarmente.


Cynthia Rogerson vive in Scozia e ha al suo attivo numerosi romanzi, tutti accolti con grande interesse da pubblico e critica. È stata premiata con diversi riconoscimenti ufficiali, l’ultimo dei quali concesso dalla Royal Society of Literature. Ha la rara capacità di captare la confusione, la speranza e le aspettative che le relazioni umane comportano.
In questa storia segue le vicende di diversi personaggi che, intrecciandosi fra loro, fanno emergere i vari modi di approcciarsi al sentimento più antico del mondo.

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08/02/2011
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA I DIARI DELLE TENEBRE - LA LUNGA NOTTE ( Beyond The Night ), di Joss Ware aka Colleen Gleason - EDIZIONI NEWTON COMPTON

Un uomo senza futuro.
Una donna dal passato misterioso.
Dopo la saga dei Gardella, il primo capitolo di una nuova serie avventurosa e romantica in un mondo dominato da forze oscure

Durante un terremoto, il dottor Elliott Drake e i suoi amici perdono i sensi e rimangono intrappolati in una caverna, nelle viscere della terra. Al loro risveglio sono passati cinquant’anni e il mondo non è più lo stesso: mostri assetati di sangue infestano le strade e una stirpe di immortali – gli Stranieri – ha assoggettato la razza umana. Ma anche Elliott e gli altri non sono più gli stessi: il dottore, in particolare, scopre di avere degli strani poteri soprannaturali… E chi è Jade, l’enigmatica donna assetata di vendetta che una notte, all’improvviso, si unisce a loro nella lotta contro le creature del male? Da dove viene, e da chi sta scappando? Quali oscuri segreti nasconde? Jade ed Elliott dovranno combattere fianco a fianco per sconfiggere le forze misteriose che minacciano la loro esistenza e quella del genere umano. E nell’inferno che li circonda, saranno costretti a riscoprire le loro emozioni più profonde, da tempo rimaste sopite…

Note di andreina65: Dopo la famosa e apprezzata saga Gardella, la Newton Compton ci regala un’altra serie di Collen Gleason chiamata The Envy Chronicles. Scritta con lo pseudonimo di joss Ware, al momento è composta da cinque libri:

I DIARI DELLE TENEBRE - LA LUNGA NOTTE (Beyond The Night)
Embrace The Night Eternal
Abandon The Night
Night Betrayed
+  un quinto libro

«Uno straordinario mondo di creature paranormali in un surreale Nevada fatto di oceani, tigri ed elefanti…»
Publishers Weekly

«Un viaggio ai confini del tempo, misterioso, avvincente, sexy. I lettori rimarranno col fiato sospeso in attesa del prossimo episodio.»
Booklist


Joss Ware è lo pseudonimo con cui Colleen Gleason ha firmato la serie di romanzi fantasy "I diari delle tenebre", di cui LA LUNGA NOTTE  è il primo episodio. Autrice tradotta in tutto il mondo, ha riscosso grande successo con la saga dei Gardella (CACCIATORI DI VAMPIRI, LA CONDANNA DEL VAMPIRO, LA RIVOLTA DEI VAMPIRI, IL CREPUSCOLO DEI VAMPIRI e IL BACIO DEL VAMPIRO), edita dalla Newton Compton.


Questo il  sito di Collen Gleason http://www.colleengleason.com/
Questo il sito di Joss Ware http://www.josswarebooks.com/

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06/02/2011
da Andreina


Giovanissima, misteriosa, esordiente e soprattutto Italiana.
In occasione dell’uscita del suo romanzo d’esordio Il castello dei sogni, abbiamo pensato di farvi cosa gradita sollevando il velo sull’autrice che al momento scatena ogni sorta d’interrogativo. È giovane, è brava, scrive romance, e come abbiamo detto, è italiana anche se ha scelto di firmarsi con uno pseudonimo.
È con immenso piacere che abbiamo nel nostro salotto Angela White, la nuova autrice de I Romanzi Mondadori.

Angela White metterà in palio una copia autografata di un suo romanzo, che verrà sorteggiata giovedì 10 febbraio come premio tra tutte le lettrici che interverranno. Quindi non dimenticate di firmare i vostri commenti con un nome o un nick, e di tornare a vedere il nome del vincitore. Buona Fortuna!

INTERVISTA by chiaromattino e andreina65

Ciao Angela, grazie di aver risposto al nostro invito. Siamo molto liete di averti tra noi. Immagino tu sappia lo scalpore che ha suscitato la tua videointervista sul blog de I Romanzi Mondadori. Oltre a essere giovanissima, esordisci niente di meno che in una collana prestigiosa come quella Mondadori dedicata al Romance, e questo ci dà un’idea del valore del tuo romanzo.


• Vuoi raccontarci qualcosa di questa esperienza?

Posso dirvi che ancora mi sembra impossibile? Quando ho cominciato a scrivere le prime pagine di quello che sarebbe diventato “Il castello dei sogni”, non coltivavo assolutamente la speranza di arrivare ad essere pubblicata. Scrivevo nei momenti liberi, durante i fine settimana, come passatempo per distrarmi un po’ dal quotidiano. Una volta terminato il romanzo (e già quello per me era stato un gran bel traguardo!) ho pensato che non avevo nulla da perdere nel provare a proporlo a qualche casa editrice. I Romanzi Mondadori si erano mostrati propensi a valutare il lavoro di aspiranti autrici italiane e così ho impacchettato il dattiloscritto e l’ho inviato. Ricevere poi un esito positivo è stata davvero una sorpresa meravigliosa!

• Ma chi è Angela White nella vita di tutti i giorni? Sappiamo che hai scelto uno pseudonimo, tuttavia vorremo sapere qualcosa di più su di te.

Sono una delle tante donne che si alzano presto la mattina per andare a lavorare e tornano a casa la sera. Sono una figlia, una sorella e una zia. Insomma, non c’è davvero molto da dire!

• Come nasce la tua passione per la scrittura? E perché hai scelto proprio il romance? Ti trovi completamente a tuo agio con gli storici, o pensi di sperimentare anche altri generi?

Per me, ma credo che sia così un po’ per tutti, il desiderio di scrivere discende direttamente dall’amore per la lettura, dal piacere di sentirsi raccontare una storia. Scrivere per me significa divertimento, evadere, staccare la spina e il romance è il genere che trovo più in accordo con questi desideri, con le sue emozioni e il fascino di luoghi e epoche lontane, ma sempre accompagnato dalla sicurezza di un irrinunciabile lieto fine. Amo moltissimo gli storici e ci sono tante ambientazioni che mi piacerebbe sperimentare: le ricerche che hanno accompagnato la stesura del romanzo per me hanno fatto parte del divertimento.

• Per la stesura de Il castello dei sogni, ti sei ispirata a qualche avvenimento specifico? Cosa ti ha dato l’idea? Hai parlato di una visione, un sogno…

Quando ho cominciato a scrivere avevo in mente due personaggi, che sono poi diventati i protagonisti del romanzo. A loro sono seguite tante altre figure e immagini, che pian piano si sono legate in un’unica narrazione. Non saprei indicare un momento in particolare… fortunatamente per me le idee si sono incatenate l’una all’altra con relativa facilità.

 


• Quali sono i punti salienti di questa storia che fa pensare alla magia, a una donna forte che arriva ad esigere il rispetto di una promessa di matrimonio?

L’Inghilterra medievale per me è l’Inghilterra dei druidi, dei riti celtici, della magia di Merlino e Morgana. Anche se “Il castello dei sogni” è ambientato in un’epoca successiva, mi sono concessa di inserire alcuni echi di quel tempo. La strega del mio romanzo è una figura sospesa tra razionale e soprannaturale: è una donna di straordinaria sensibilità e sapienza, in un contesto dominato dalla superstizione, oppure… è davvero una strega? Per la mia protagonista ho pensato a una giovane donna dell’epoca, una castellana medievale. Lianne deve essere forte per non farsi travolgere dalle responsabilità di cui è investita in un frangente di grave crisi. Il suo è un mondo dove le donne possono esercitare la forza solo grazie alle armi di un guerriero. Lianne è determinata a sposarsi, con qualcuno che possa garantire protezione alla sua gente.

• Che cosa ci puoi dire del protagonista maschile? Quali sono i suoi punti di forza? Cosa secondo te farà sospirare le lettrici?

Hayden è un uomo con un vissuto personale molto tormentato, che gli ha lasciato dentro delle ombre oscure e delle ferite profonde. Penso che a rappresentarlo meglio sia proprio il suo stemma araldico: un leone dormiente, accompagnato dal monito di non venire mai risvegliato.



• Cosa ha significato per te scrivere questo romanzo, cambierà qualcosa nella tua vita?

Mmm… ho già detto che mi sono divertita moltissimo? Scoprire questa passione, realizzare qualcosa e poi avere tanta fortuna da poterla condividere con altri, per me è un’esperienza bellissima. Che mi auguro possa ripetersi ancora!

• Quali credi siano gli ingredienti indispensabili per la riuscita di un buon romance?

Magari possedere la ricetta magica! Scherzi a parte, parlando soprattutto come lettrice, io penso che gli elementi principali per un buon romance debbano essere tre: un protagonista di cui innamorarsi, un’eroina per cui provare la giusta empatia e un lieto fine che sappia donare la meritata soddisfazione.

• Quali sono i libri che ami?

Escludendo l’horror (mi impressiono facilmente!) i miei libri preferiti appartengono ai generi più vari. A volte un libro può non essermi piaciuto nella sua interezza, ma presentare un personaggio, una sottotrama o un’ambientazione che mi è rimasto nel cuore. Amo molto sia regalare libri che riceverli in dono, perché adoro poi discuterne con chi li ha letti a propria volta e quei confronti finiscono col diventare nella mia “memoria sentimentale” quasi parte integrante della loro lettura.

• Uno sguardo sul tuo futuro, ci racconti qualcosa sui tuoi progetti?

Le idee sono talmente tante che il difficile è disciplinarle e metterle ordinatamente in fila! Ma sicuramente ci saranno ancora romance storici.

• Ed ora prima di salutarti vorremmo chiederti dove le nostre lettrici possono trovarti, hai una email? Un sito web?

La mia email è angela.white@hotmail.it  e se qualche lettrice avesse il desiderio di contattarmi, per me sarà un autentico piacere risponderle. Ringrazio di cuore tutte voi bloggers di Isn’it romantic? per la gentilezza con cui mi avete accolta. E’ stato un vero onore per me poter chiacchierare insieme nel vostro magnifico salotto.



Lui è sempre rimasto in un angolo del suo cuore

Dopo la morte del padre, il signore di Deerstone, Lianne rimane sola al mondo quando sua madre scompare nel nulla. Appena nata, la ragazza era stata promessa in sposa a Hayden, un abile e feroce guerriero che, sopravvissuto in tenera età allo sterminio della propria famiglia, era stato accolto proprio a Deerstone. In cerca di protezione, ora Lianne lo richiama a sé e Hayden non si tira indietro, prende possesso del castello e la sposa. Ma ad attenderlo non sono giorni felici, perché la strada per superare i dolori e le atrocità del passato è ancora lunga e il suo cuore sembra incapace di amare.


ESTRATTO

da IL CASTELLO DEI SOGNI

Prologo
Castello di Deerstone, costa nordorientale inglese
Febbraio 1141
Per volere della castellana il braciere non doveva spegnersi mai.
Il servitore si affrettò a scendere la scalinata, portando con sé la legna secca da ardere. Raggiunto il vestibolo buio, sentì il freddo avvolgerlo come una cappa.
Rabbrividì.
Il fuoco languiva, prossimo a consumarsi.
L’uomo si affaccendò intorno al braciere e presto le fiamme si rianimarono, diffondendo nell’ambiente luce e tepore.
Alla fine sospirò sollevato.
Appena in tempo.
L’ultima cosa che desiderava al mondo era disattendere un ordine della signora.
Si segnò rapido della croce di Cristo. No davvero: non voleva scontentare la strega.
Voltò le spalle a quel luogo tetro, giudicando uno spreco bizzarro la mansione appena eseguita.
Perché vigilare sulle fiamme di un tripode posto di fronte a una pesante porta chiusa?
Il servitore sapeva che nella stanza oltre quella soglia ardeva il fuoco nel caminetto, a conforto dello sventurato ferito che vi riposava.

Ma lasciare un braciere acceso nel bel mezzo di un corridoio deserto…
Scosse il capo, risalendo verso le cucine senza chiedersi altro, senza avvedersi dello scintillio che lampeggiava nelle ombre del sottoscala.
Seduto immobile, in quella nicchia scavata nel buio e nella pietra, il ragazzino respirava piano, stretto alla spada. I suoi occhi avevano lo stesso colore della lama, e come l’acciaio catturavano i bagliori delle fiamme.
Quegli occhi tempestosi, pieni di fuoco, non si distoglievano dalla porta chiusa di fronte a sé.
Giorni prima aveva gridato, pianto e combattuto, ma adesso non gli sembrava di possedere più voce.
Gonfia e livida, la gola gli doleva, e ancora si scopriva a sussultare, sopraffatto dalla sinistra sensazione di una morsa che lo strangolava.
Si portò d’istinto una mano al collo per esorcizzare quel cappio immaginario.
Sospirò, appoggiando la testa bionda contro il muro. I suoi occhi erano asciutti e tali restavano.
Delle lacrime che aveva versato non era rimasto che il sale sulle ferite della sua anima.
Ma combattere...
Il grigio dei suoi occhi si scurì fino ad assumere la sfumatura rocciosa del granito.
Combattere era l’unico desiderio gli fosse rimasto, un istinto rabbioso che gli bruciava nel petto, là dove giorni prima aveva battuto il suo cuore.
Strinse le dita intorno all’elsa, serrando forte le palpebre. Quando tornò a fissarsi sulla porta dell’infermeria, il suo sguardo era quello spaesato di un bambino.
Quanto restava del suo passato languiva febbricitante oltre quella soglia.
“Risparmiatelo, Signore. Lasciate che Benjamin viva!” supplicò.
Per rafforzare la sua preghiera, l’avrebbe accompagnata con un’offerta, ma ormai non possedeva più niente, oltre al mantello che indossava.

Quella cappa, adesso lacera e sporca, era stata un dono di sua madre.
Ne strinse i lembi e il calore della lana fine lo confortò come un abbraccio d’affetto.
Sfiorò con le dita il ricamo che trapuntava il tessuto: il leone dormiente del loro stemma araldico.
Rivide sua madre lavorare con ago e filo.
Rivide sua sorella sedere all’arcolaio.
Rivide sangue e fuoco, violenza e oltraggio, e l’odore della carne bruciata pervase la sua memoria.
Chiuse gli occhi incapace di respirare, costringendosi a inghiottire il flusso rancido che gli era salito in gola.
Scosso dai brividi si strinse alla spada, schiacciandosi contro la parete fredda del sottoscala.
Tremava come un cucciolo nascosto nella tana, eppure era ormai lontano da Kingsden, lontano dal castello della sua famiglia, dalla casa che il tradimento aveva insanguinato.
Si trovava a Deerstone, le cui mura si ergevano dal mare, battute da venti salmastri e violenti.
Era stato accolto e protetto e aveva visto la Dama che chiamavano strega prodigarsi di cure al capezzale di Benjamin.
La strega non aveva insistito perché le parlasse, né gli aveva imposto di allontanarsi dal sottoscala. Di volta in volta semplicemente si fermava a guardarlo con quei suoi occhi neri e bellissimi, poi raccoglieva le gonne, lasciandolo indisturbato alla sua veglia e al suo silenzio.
Il ragazzino scrollò la testa, posando la fronte contro il piatto della lama. Il freddo contatto con l’acciaio lo consolò, infondendogli quiete e coraggio.
Si portò una mano in tasca, tastando alla ricerca della pietra per l’affilatura, quando udì all’improvviso dei passi scendere lungo le scale.
Si tese, guardingo.
Non era l’andatura trafelata di un servo e neppure il passo leggero della Dama.
Era un calpestio dalla cadenza lenta e incerta, ma determinato a raggiungere il fondo gradino dopo gradino.

Il ragazzino rimase immobile, mentre una figura sconosciuta compariva nel cerchio di luce del braciere.
Era una creatura piccola e magra, con indosso una tunica di spessa lana marrone e babbucce dalla suola di legno. Sulla testolina completamente rasata si intravedeva la ricrescita di una peluria scura, simile al morbido piumaggio di un pulcino.
“Un bambino” pensò il ragazzino. Non doveva avere neppure cinque anni.
Il piccolo girò intorno curioso, ma fermò le sue piroette con un sobbalzo, scorgendolo all’ombra delle scale.
Vinta l’iniziale sorpresa, si avvicinò senza timore, scrutandolo attentamente con i suoi occhi grandi e neri, straordinariamente simili a quelli della Dama.
Il dito, che si teneva ficcato in bocca, donava una certa intensità alla sua aria pensierosa.
Infine le sue labbra si aprirono in un ampio sorriso che il ragazzino non ricambiò.
— Non ti ho mai visto a Deerstone; chi sei? — domandò.
Il cupo silenzio che ottenne in risposta non parve scoraggiarlo.
— Ho capito, stai giocando a nascondino! — esclamò, annuendo convinto. — Posso giocare anch’io? Non temere, non ti faccio scoprire! — si affrettò a promettergli.
Si sedette accanto a lui senza neppure contemplare l’eventualità di un rifiuto, guardandosi intorno con gli occhi sgranati, incantato dalla volta del sottoscala come se fosse stato l’antro delle fate.
— Hai avuto una bella idea a venire qui, però... Brrr! Sembra di stare all’aperto! — considerò, raggomitolandosi.
Il ragazzino lo guardò tremare di freddo. Tese un braccio, avvolgendolo nel suo mantello.
Con un sospiro di piacere, il bambino gli sorrise riconoscente.
Profumava di innocenza e caprifoglio.
— Grazie! Hai un mantello bellissimo, lo sai? È un leone, questo… Sembra che stia dormendo... Oh, ma ci sono strappi e macchie! Sei caduto? Ti sei fatto male?

Se poi mi dai il tuo mantello, chiedo a Marthe di farlo lavare e poi lo rammendiamo, e...
Il ragazzino reclinò la testa contro la parete, chiudendo gli occhi.
Il suo corpo era esausto e il suo spirito a pezzi.
Il cicaleccio del bambino continuava nel suo allegro tono infantile, cullandolo come una ninnananna.
Si addormentò senza accorgersene, pervaso da un sonno senza sogni e tanto profondo da privarlo di ogni coscienza.
Scesa a controllare il ferito affidato alle sue cure, la Dama di Deerstone tacque immobile di fronte a ciò che vide.
Nella penombra del sottoscala il ragazzino finalmente dormiva, con la testa bionda abbandonata nel grembo di sua figlia. Avvolta nel mantello dei Lionfield, Lianne gli accarezzava dolcemente i capelli.
— Piccola mia — la chiamò sottovoce, e la bambina si voltò verso di lei, portandosi l’indice alle labbra.
— Piano... sta dormendo. Non è bellissimo? Sembra un leoncino. Resterà qui con noi?
La donna si inginocchiò accanto a sua figlia, accarezzando con lo sguardo entrambi i fanciulli.
— No, Leannan — rispose, rendendo al suo nome l’antica purezza celtica che l’orgoglio normanno del suo amato sposo aveva voluto dissimulare.
La bimba si imbronciò, affondando con aria possessiva le piccole dita nei boccoli dorati del ragazzino.
— Devi lasciarlo andare, figlia mia. Il cucciolo deve crescere, diventare adulto e ruggire tutta la sua rabbia.
— E poi tornerà? — domandò la bambina con una nota accorata nella voce sottile.
La Dama trasse un respiro profondo, fissando lo sguardo nelle fiamme del braciere, smarrita in una lontananza che lei sola sapeva cogliere.
Si sfiorò con le dita il torq d’argento che portava al collo, l’unico monile in suo possesso che non fosse un dono del suo consorte e signore.
— Sì, Lianne. Un giorno tornerà.



Quì trovate la videointervista realizzata da Mondadori a Angela White

http://blog.librimondadori.it/blogs/iromanzi/2011/01/17/il-primo-romanzo-di-angela-white-il-castello-dei-sogni/

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