IL DIAVOLO VESTE PRADA (The devil wears Prada), 2006
Regia di David Frankel, con Anne Hataway (Andy Sachs), Meryl Streep (Miranda Priestley), STanley Tucci (Nigel), Emily Blunt (Emily).
Andy, giovane neolaureata, sogna di lavorare in un’importante rivista, e il suo sogno sembra avverarsi quando viene assunta come assistente personale di Miranda Priestley, direttrice di “Runaway”, la più celebre rivista di moda di oggi. Ma già il primo giorno Andy cade miseramente dalle nuvole: lei, così minimalista e semplice, totalmente estranea al mondo della moda, deve adeguarsi a diventare una fashion victim, come le sue colleghe che si ucciderebbero se non avessero i capi all’ultima moda.
Per non parlare del fatto che Miranda è una vera e propria tiranna, che usa Andy per qualsiasi capriccio le passi per la testa, trattandola peggio di uno zerbino…ma la nostra amica, dopo un periodo nero, decide di resistere e fare vedere a Miranda di che pasta è fatta.
E così, con l’aiuto di Nigel, braccio destro della vipera, piano piano Andy si trasforma, purtroppo non solo fisicamente e stilisticamente; riesce nel suo intento, tanto che Miranda comincia ad aver stima di lei. ….
Tratto dal romanzo (2003) di Lauren Weisberger, il film è la solita storia della giovane gavetta che ne deve sopportare di tutti i colori da un capo terribile già narrata in tanti film (e anche nel recente telefilm UGLY BETTY), ma è un’esempio di come una trama abbastanza scontatine possa diventare interessante se sorretta da una buona sceneggiatura e da un’ottima prova di attori. In questo caso basterebbe l’interpretazione di Meryl Streep, mai così cattiva e perfida come in questo film, una vera “biscia”, un capo che nessuno vorrebbe avere! Ma che sa trasformare questa sua cattiveria anche in un fragilità del personaggio, come si capisce dalla scena a Parigi…insomma brava come al solito, ma come fa?!
Anne Hathaway nel ruolo di Andy è carina e regge abbastanza bene un confronto difficile con la sua collega di scena, anche se mi pare che debba ancora lavorare molto per diventare una vera attrice…Il film è inoltre sostenuto da una regia e da una sceneggiatura leggere e brillanti, che consentono allo spettatore di seguire senza annoiarsi, e da un’ottima colonna sonora.
Per il suo ruolo in questo film Meryl Streep ha ricevuta una nomination all’Oscar come migliore attrice.
MARGHERITA GAUTHIER (Camille), 1936
Regia di George Cukor, con Greta Garbo (Margherita Gauthie),Robert Taylor (Armand Duval), Lionel Barrymore (Duval padre), Jessie Ralph ( Nanette).
Nella Parigi dell’800 Margherita Gauthier ,una delle cortigiane più famose, s’innamora del giovane Armand Duval, nobile ma povero, e per lui decide di cambiare completamente vita.I due lasciano Parigi e si ritirano a vivere felici in campagna,nonostante la preoccupazione per la salute di Margherita, minata dalla tisi,e l’opposizione di Duval padre a un eventuale matrimonio. Ma un giorno mentre Armand è assente, si presenta a casa loro proprio suo padre, con un’importante richiesta per Margherite….
Tratto dal romanzo LA SIGNORA DELLE CAMELIE (1848) di Alexandre Dumas figlio, è una storia in parte autobiografica da cui l’autore trasse un dramma nel 1852, e alla quale si ispirò Giuseppe Verdi per la sua TRAVIATA. E’ un tipico melodramma hollywoodiano degli anni ’30, magistralmente diretto ed interpretato da una Greta Garbo che offre una delle più valide prove d’attrice della sua carriera, tanto da far completamente passare in secondo piano Robert Taylor , sex simbolo dell’epoca, finendo per reggere la scena quasi da sola ( perlomeno questa è l’impressione che ho avuto io vedendo il film)…il lui della situazione infatti, a parte la bella presenza non mi pare abbia grandi capacità e espressive o recitative! Molto meglio i comprimari, soprattutto Lyonel Barrymore nel ruolo del padre severo, inquadrato, ma sicuramente non cattivo e privo di pietà.
Il film è un grande classico, ma a dire il vero è anche abbastanza noioso: notare che comunque sono un po’ di parte, perché questa storia non mi ha mai conquistato del tutto.
Della storia, oltre alla famosa opera di Verdi, esistono altre versioni: la prima risale al 1915, diretta dal regista Baldassarre Neuroni, segue una del 1934, del 1953, e una fiction in due puntate del 2005, protagonisti Francesca Negri e Sergio Muniz, diretta dal regista Marco Alessi. Tutte queste versioni sono intitolate LA SIGNORA DELLE CAMELIE.
QUO VADIS?, 1951
Regia di Mervyn Le Roy, Peter Ustinov (Nerone), Deborah Kerr (Licia), Robert Taylor (Marco), Patricia Laffan (Poppea), Ralph Truman (Tigellino), Finlay Curie (Pietro), Buddy Bear (Ursus), Marina Berti (Eunice).
Nella Roma di Nerone il comandante Marco Vinicio s’ innamora di Licia, figlia adottiva di un console, la cui famiglia è segretamente cristiana. Deciso dapprima ad averla a tutti i costi, anche con la forza se necessario, si scontra con la forte personalità e fede della ragazza, che non cede seppur anche lei innamorata; Marco si avvicina quindi al mondo dei cristiani, dapprima avendo come unico scopo quello di capire come avvicinarsi all’amata. Mentre l’amore vince, le imprese di Nerone diventano sempre più folli e culminano con l’incendio di Roma, in cui Marco riesce a salvare Licia e la sua famiglia. Ma quando l’imperatore dà la colpa di tutto ai cristiani, viene arrestato insieme a loro….
Tratto dal romanzo (1895) di Henryk Sienkiewicz, è uno dei kolossal hollywoodiani più famosi dei tempi d’oro, e meritatamente: è un film grandioso, un tipico kolossal con tutti gli elementi di una storia forte, che deve gran arte del suo successo 8 come tutte le storie di questo tipo, secondo me) dal narrare una storia di gente qualunque su uno sfondo di fatti storici reali. E qui di personaggi esistiti realmente ce ne sono molti: Nerone, Poppea, Petronio, Seneca ecc. tutti caratterizzati molto bene per quello che si sa di loro, soprattutto Petronio (io l’ ho studiato e quindi posso garantire la fedeltà al modello). Il tutto insieme a una narrazione avvincente e incalzante anche quando narra di fatti già ampiamente trattati e conosciuti non solo in storia ma anche in letteratura e al cinema( come l’incendio di Roma e le persecuzioni sui cristiani), e soprattutto a una forte storia di passione che vince su tutto ( pure sulla storia, a quanto pare).Aggiungendo una sfarzosa scenografia (che ha sempre il suo fascino) e una recitazione di stampo abbastanza teatrale che consente d ai personaggi di non cadere nella banalità e nel ridicolo (e purtroppo devo dire che visti i dialoghi il rischio c’era: sicuramente i soldati e gli schiavi romani non parlavano in modo così educato e a volte poetico!).
Che dire? Favoloso Peter Ustinov nella parte di Nerone, pura follia e ridicolaggine (io me lo sono sempre immaginato così fin dalle elementari), splendida Deborah Kerr, sotto la cui fragile apparenza traspare la forte personalità di Licia. Robert Taylor (lo stesso che ho criticato due film prima) ha fatto strada, è molto più incisivo, anche se un poco monoespressivo…Tra le comparse, due giovanissimi Sofia Loren e Bud Spencer.
Una curiosità: la scena dell’incendio fu girata da un giovane Sergio Leone.Se aggiungiamo che alcuni interpreti, come Marina Berti nel ruolo della schiava Eunice, erano italiani, possiamo dire che l’Italia ha avuto una parte di non poco conto nella realizzazione di questo splendido film.
Il film ottenne nove nomination all’Oscar (tra cui miglior film, miglior attore non protagonista- Leo Grenn e Peter Ustinov in ex aequo, migliori costumi, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior scenografia), senza vincerne nemmeno uno: peccato!
Della storia esistono altre versioni: la prima risale addirittura al 1901! Altre famose sono quella diretta nel 1925 da Gabriellino D’annunzio, lo sceneggiato Rai in sei puntate del 1985 diretto da Franco Rossi e la fiction in due puntate del 2001.
IL PADRE DELLA SPOSA (Father of the bride), 1950
Regia di Vincent Mannelli, con Spencer Tracy (Stanley Banks), Elizabeth Taylor (Kay Banks), Joan Bennett (Ellie Banks), Don Taylor (Buckley Dunstan).
Nei ridenti anni ’50 la famiglia Banks vive una vita tranquilla e serena, questo fino a quando la figlia maggiore Kay non annuncia che presto sposerà il fidanzato Buck.
La notizia getta letteralmente nella costernazione il povero papà Stanley: la sua piccola che si sposa?! Di già?! E allora questo vuol dire che lui è così vecchio?! Come farà la sua Kay a farcela senza mamma e papà? In balì di quel Buckley, che sembra tanto un bravo ragazzo ma chissà…e così, tra preparativi, inviti, vestito da sposa e altro, i dubbi del povero Stanley sono appena cominciati…
Tratto dal romanzo omonimo di Edward Street (1949), il film è una delle commedie classiche più divertenti e piacevoli, che narra le tragicomiche vicende di una coppia di fidanzati in procinto di sposarsi vedendo le cose dal punto di vista del padre della sposa.
Un punto di vista di un padre che ha sempre considerato la figlia come la sua cucciola, e che ora se la ritrova donna in procinto addirittura di sposarsi! Spencer Tracy è fantastico nell’interpretare questo povero padre in crisi nera a causa di questo turbine di eventi, con dubbi ed espressioni spesso tragicomiche. Accanto a lui una giovanissima Liz Taylor dolce e carina, ma un poco stucchevole. Una “tragica” curiosità: del film esiste anche una versione dove tutti i nomi dei personaggi sono tradotti in italiano , un abominio: per fare un esempio, il povero Buckley diventa Poldo!!!
Il film ottenne due nomination all’Oscar per il miglior film e per Spencer Tracy come miglior attore protagonista. Il film ha un seguito del 1951, intitolato PAP’ DIVENTA NONNO, con Spencer Tracy alle prese con un terribile nipotino.Nel 1991 è stato realizzato un simpatico remake dallo stesso titolo, protagonisti Steve Martin e Diane Keaton, seguito nel 1995 da IL PADRE DELLA SPOSA 2, cioè il remake di PAPA’ DIVENTA NONNO.
PEARL HARBOR (2001)
Regia di Michael Bay, con Ben Affleck (Rafe), Josh Hartnett (Danny), Kate Beckinsale (Evelyn), Alec Baldwyn (colonnello Dolittle), Cuba Gooding jr (Dori Miller), Jon Voight (Presidente Roosevelt)
Danny e Rafe, piloti dell’Aereonautica, sono amici fin dall’infanzia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Rafe parte volontario per difendere l’Inghilterra dai nazisti, lasciando a casa la fidanzata Evelyn, infermiera. Durante una battaglia il suo aereo viene abbattuto e Rafe viene dato per morto; la notizia sconvolge Danny e Evelyn, che nel comune lutto si avvicinano tanto da innamorarsi e mettersi insieme. Ma in realtà Rafe non è morto, e quando ricompare dopo alcuni mesi è un duro colpo per tutti( in primis per lui). Ma prima che i tre possano chiarire le cose, i giapponesi bombardano a tradimento la base di Pearl Harbor, dove i nostri si trovano…
In realtà questo film non è stato tratto da un romanzo, ma al contrario lo sceneggiatore Randall Wallace ha tratto il romanzo dal film. E’ un film che mi ha conquistato contro ogni aspettativa, infatti notoriamente non amo le storie con “triangoli”, soprattutto se come in questo caso due amici si contendono la stessa donna; questo film rappresenta un’eccezione alla regola. Anche qui ci troviamo alle prese con un kolossal hollywoodiano (di oggi però), con attori non particolarmente eccezionali( credo si sia guardato più alla bella presenza, per molti personaggi), ma che comunque portano a termine il loro compito in maniera più che soddisfacente.Da segnalare la scena del famoso attacco giapponese, che ricorda molto quella dello sbraco in Normandia di SALVATE IL SOLDATO RYAN.
Sugli attori, come ho già detto, nulla di particolare: belli e appassionati Ben Affleck e Kate Beckinsale, abbastanza credibili; molto di meno Josh Hartnett, che sembra sempre chiedersi “ ma che ci sto a fare io qui?”.Molto meglio Cuba Gooding jr nei panni dell’orgoglioso Dori Miller.
Il film ottenne tre nomination all’Oscar, una per il miglior sonoro e una per il miglior montaggio sonoro (quest’ultima vinta), e una per la miglior canzone, THERE YOU’LL BE, interpretata da Faith Hill.
RECENSIONE: MAGIA DI UN DESIDERIO ( Imagine ), di Jill Barnett
recensione di *** Cristiana *** Tyroncris
Author / Autrice: Jill Barnett
Title / Titolo: Imagine
Publisher / edizione: Pocket Books
First edition / anno prima pubblicazione: 1995
Format: paperback
Genre / genere: storico / paranormale
Ambientazione / setting: America + Isole dell’Oceano Pacifico, 1896
Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm/ caldo
Italian translation / Edizione italiana: Romanzi Mondadori collana Mystére - nr. 37, aprile 2008
Lo ammetto, ho iniziato MAGIA DI UN DESIDERIO di Jill Barnett prevenuta. Dopo aver letto il suo JOY LA STREGA (di cui ne ho 2 copie ih!Ih!Ih!) ed averlo amato fin dalle prime pagine come potevo pensare di trovare un altro suo libro altrettanto bello? Bè, ragazze mie ho sbagliato, perchè anche in questo romanzo le pagine sono volate, una dietro l'altra e mi sono ritrovata a ridere e piangere leggendo la storia di Hank, Maggie , Teo, Annabelle e Lydia.
Hank ha quarant’anni, è alto, ha i capelli neri con qualche filo bianco, ha gli occhi grigi, la testa dura, ed una gran voglia di vivere, anche se la vita non è stata per niente generosa con lui. Orfano, fin da piccolo ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per riuscire a cavarsela, rubando cibo e compiendo piccoli furtarelli. Finchè, si ritrova in carcere, dichiarato colpevole di un omicidio che non ha commesso. Ergastolo. Una prigionia piena di orrore, frustate e punizioni disumane. Finchè Hank decide di fuggire, non sapendo che questa volta la sua vita cambierà.
Maggie ha trentadue anni, è bionda, alta, formosa, bella, ricca ed è un bravissimo avvocato. Siamo nel 1896 e da questo si può intuire che questa donna non è una debole femminuccia, no, no, è una donna dei nostri tempi : lavora in un mondo di uomini e riesce a vincere, ad emergere. Non è la sua bellezza o la sua ricchezza che la rendono diversa, sono la sua tenacia, la sua intelligenza .
Questi due personaggi cosi’ diversi, ma per certi aspetti cosi’ simili, s’ incontrano per caso prima di salire su di una nave: lei sta facendo un viaggio che le ha regalato il padre, lui sta fuggendo dall’ inferno della prigione. E’ un contatto fuggevole ma già si sentono le scintille fra i due! Tutto potrebbe continuare cosi’, lei ricca, bella e fortunata, con un padre che l’ adora (la madre è morta quando lei era piccola), lui povero, bello e dal cuore duro, se nonché questa volta, la sfortuna diventa per loro fortuna… la nave affonda e loro due, insieme a tre orfanelli, sono gli unici superstiti.
E’ difficile per un uomo che non ha mai conosciuto l’ amore e per una donna in carriera riuscire a gestire dei bambini. E sarà altrettanto difficile resistere all’ attrazione che li spinge l’ uno verso l’altra. Lui è una “canaglia” che ha sempre afferrato quel poco che gli dava la vita, capisce ciò che sta succedendo tra loro due, stuzzica Maggie, la fa uscire dal suo guscio, la bacia in modo rude e pieno di passione, le da le pacche sul sedere, fa il bagno nudo, si ubriaca dopo aver scoperto una cassa di whiskey, insomma non è il gentiluomo a cui lei è abituata.
E lei, cosi’ forte e tenace nel lavoro, è come una bambina di fronte a queste nuove sensazioni. Lo spia di nascosto mentre fa il bagno, mentre con tenerezza insegna ai bambini a nuotare, mentre si comporta come un padre con il piccolo Teo, mentre lavora e suda per costruire una capanna. Ma allo stesso tempo non si fa mettere i piedi in testa, gli risponde per le rime, sa prendersi in giro, impara a trattare i bambini come se fosse la loro vera madre. La tensione fra di loro è alle stelle, finchè a Natale succede. E succede dopo Natale. E poi ancora dopo e … i due si dichiarano e le sensazioni che si avvertono leggendo del loro rapporto sono “complete” : è come se si fosse chiuso un cerchio. Si completano, si appartengono, si amano, sono una famiglia.
Ma come ogni bel sogno c’è il momento in cui ci si sveglia, ed è doloroso, molto doloroso. In queste pagine ho pianto, ho pianto vedendo Hank piangere, ho provato la sua angoscia, il suo dolore. Poi ho sorriso, ed il cuore si è messo a galoppare, quando è successo il miracolo. Ed ho continuato a piangere e a ridere fino alla fine, nell’ epilogo, dove sono trascorsi dieci anni, dove senti ancora l’ amore che lega questa famiglia, dove vedi i bambini grandi, dove “e tutti vissero felici e contenti”.
Dov’è il genio vi starete chiedendo? Bè il genio c’è ma la storia tra di loro era cosi’ Bella, che l’ho perso per strada…. Povero Muddy !
ESCONO IN EDICOLA "I ROMANZI" DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE DI MAGGIO
Siamo felici di potervi presentare le covers, i riassunti e i titoli originali delle uscite della collana “I Romanzi “ di Mondadori per il mese di maggio 2008, e un’anticipazione dei titoli dei romanzi previsti per il prossimo mese di giugno 2008.
Per ogni romanzo abbiamo indicato l'ambientazione e il grado di sensualità: per quest'ultimo trovate le spiegazioni a sinistra sotto le categorie.
Ringraziamo di cuore Mondadori per la disponibilità e la preziosa collaborazione.
Vi ricordiamo anche che, se vi iscrivete alla nostra newsletter (basta cliccare sul tasto che trovate qui a sinistra, e rispondere sempre ok alle domande), riceverete un’email che vi avviserà ogni volta che pubblichiamo i posts mensili sulle uscite RM, così come gli articoli più significativi del nostro blog (le interviste alle autrici, gli interventi degli editori, e simili).
811. Anne Gracie - Irresistibile Libertino (The Perfect Rake)
"Lo stile di Anne Gracie è caldo e ammaliante" (All About Romance)
In fuga dalle angherie del nonno, Prudence Merridew si rifugia a Londra presso uno zio. Per evitare che questi le combini un matrimonio indesiderato, si inventa di essere già promessa allo schivo duca di Dinstable. Ma una serie di equivoci la porterà a fidanzarsi con il cugino del duca, lord Gideon Carradice, impenitente libertino. che però, davanti al fascino di Prudence, vedrà messa a dura prova la sua licenziosa baldanza.
*** Romance Reader Five Hearts ***
*** Premio dei lettori All About Romance 2005 – Menzione Onorevole per il Miglior Tesoro Sepolto ***
Ambientazione: Inghilterra, Londra, 1816
Grado di sensualità: caldo (warm)
Nota di MarchRose : Finalmente arrivano in Italia i romanzi della serie dedicata alle sorelle Merridew, considerata il capolavoro di questa brava autrice australiana, una delle nuove scrittrici più promettenti degli ultimi anni ! Questa serie ha permesso alla Gracie di ottenere una serie impressionante di recensioni entusiastiche e di premi letterari: “Irresistibile libertino” è il primo romanzo della serie, che è costituita da quattro libri, uno per ciascuna delle sorelle Merridew:
1. The Perfect Rake (la storia di Prudence)
2. The Perfect Waltz (la storia di Hope)
3. The Perfect Stranger (la storia di Faith)
4. The Perfect Kiss (la storia di Grace)
Trattandosi del primo romanzo della serie, “Irresistibile libertino” può essere letto in modo indipendente dagli altri tre senza difficoltà, anche se al termine del libro restano ovviamente in sospeso le vicende delle tre sorelle restanti, cioè Hope, Faith e Grace.
La Gracie viene dal genere dei regencies tradizionali (alcuni dei suoi titoli di questo genere sono stati pubblicati in passato in Italia nella collana Harmony History), e quindi, com’è nello stile di questo tipo di romanzi, dedica molta attenzione agli stati d’animo dei personaggi, oltre che all’atmosfera e ai dettagli d’ambiente e di vita dell’epoca (i parchi londinesi, i ricevimenti, etc.). Preparatevi a una storia molto tenera e romantica, in cui i momenti drammatici sono alleggeriti da scene leggere e spiritose, dialoghi brillanti e soprattutto da un eroe, Gideon, affascinante, scanzonato e simpaticissimo.
Una curiosità: nel romanzo si cita la nuova “moda egiziana” che fa furore a Londra in fatto di mobilio e arredamento, se vi interessasul sito della Gracie potete farvi un’idea di com’erano fatti i sofà e i tavoli di questo stile: http://www.annegracie.com/books/rake.html#sofa
812. Sabrina Jeffries - Una Notte con il Principe (One Night with the Prince)
"Chi ama i romanzi d'amore deve leggere Sabrina Jeffries!", Lisa Kleypas
Vedova del marchese di Haversham, lady Christabel deve assolutamente tornare in possesso di alcune lettere compromettenti finite in mano al malvagio lord Stokely, a sua volta deciso a usarle per ricattare il Principe reggente.
L’annuale torneo di carte che si disputerà nella casa del nobiluomo è per Christabel l’occasione perfetta. A procurarle un invito sarà il conturbante Gavin Byrne, ma soltanto pretendendo da lei qualcosa in cambio...
Ambientazione: Inghilterra 1815 circa ( periodo Regency )
Grado di sensualità: bollente (hot)
Nota di MarchRose : E’ il terzo ed ultimo romanzo della serie dedicata alla “Fratellanza Reale" (Royal Brotherhood), i cui primi due romanzi sono usciti i mesi scorsi sempre nella collana Romanzi Mondadori, e che è così composta:
1. “Tra le braccia di un principe” - In the Prince's Bed ( protagonista: Alexander Black )
2. “Al piacere del principe” - To Pleasure a Prince ( protagonista: Marcus North )
3. “Una notte con il principe” - One Night with a Prince ( protagonista: Gavin Byrne )
Come abbiamo già spiegato in precedenza, i tre romanzi sono dedicati ciascuno a uno dei tre figli illegittimi di Prinny, ovvero il futuro re Giorgio IV,che hanno giurato di aiutarsi e sostenersi l’un l’altro, visto che le regole della cosiddetta buona società negano loro ogni diritto. I collegamenti tra i tre romanzi della serie non sono strettissimi, quindi non preoccupatevi se avete perso le prime due uscite, potrete leggere abbastanza bene questo terzo libro per conto suo, anche se ovviamente rispettare la sequenza originaria delle storie è sempre preferibile.
In quest’ultimo romanzo i protagonisti sono due personaggi che si incontrano piuttosto spesso nei romanzi di ambientazione regency, cioè l’incallito libertino che trascorre il proprio tempo giocando d’azzardo e passando con disinvoltura da un’amante all’altra, e che dichiara di non credere assolutamente nell’amore, e la vedova seria e posata, impoverita ed in gravi difficoltà per colpa di un marito incosciente. Ma sia Gavin che Christabel hanno degli obiettivi precisi in mente: lei deve recuperare alcune lettere compromettenti che riguardano proprio Prinny, il nobile padre di Gavin, lui è deciso a vendicarsi per il modo vergognoso in cui questi ha trattato sia lui che sua madre, un’attrice irlandese, condannandoli per anni ad una vita di stenti e miserie. Si forma così una “strana coppia”, in cui Christabel fingerà di essere l’amante di Gavin, ed insieme si recheranno ad un ricevimento in campagna molto esclusivo e particolare…
Preparatevi ad un romanzo avvincente che unisce brio e vivacità ad un pizzico di suspense e soprattutto a quella combinazione di umorismo ed appassionata sensualità che è il vero marchio di fabbrica della Jeffries (… vedrete perfino come si giocava a strip-poker nel periodo regency, pensate un po’!)
813. Cathy Maxwell - Cacciatori di Dote (Married in Haste)
Doppio inganno, intesa perfetta
Brenn Owen, nuovo conte di Merton, ha disperatamente bisogno di fondi per ricostituire la proprietà di famiglia. Così si reca a Londra in cerca di una ricca moglie.
L’incantevole Tess Hamlin è proprio la donna che fa per lui, peccato però che non voglia saperne di sposarsi. Cambierà idea solo quando, a causa delle dissolutezze del fratello, si ritroverà senza dote. Il matrimonio con Brenn appare l’unica possibilità di risollevarsi, ma cosa ne sarà del loro talamo colmo di troppi segreti?
Ambientazione: Inghilterra + Galles, 1815 circa ( periodo Regency )
Grado di sensualità: caldo (warm)
Nota di MarchRose : E’ il primo romanzo della cosiddetta Trilogia del Matrimonio ( trilogia “Marriage”), che comprende:
1. Married in Haste
2. A Scandalous Marriage
3. The Marriage Contract
Come dice la Maxwell stessa, anche se ci si riferisce a questi tre libri come a una trilogia, in pratica le storie sono indipendenti l’una dall’altra, e possono essere lette separatamente: i collegamenti consistono solo in rapide apparizioni che i personaggi di ciascun libro fanno negli altri due, oltre al fatto che i tre romanzi hanno un tema comune, cioè si parla sempre di un matrimonio “particolare”.
In effetti, non si può dire che il matrimonio tra Brenn Owen, il conte di Merton, che tornato dalla guerra adesso è alla disperata ricerca di soldi per ristrutturare la sua proprietà in Galles, e Tess Hamlins, la ragazza più celebre e più bella del ton di Londra ( soprannominata addirittura “l’Incomparabile”!), la cui famiglia un tempo ricchissima si trova improvvisamente nei debiti fino al collo, sia partito troppo bene – soprattutto perché nessuno dei due ha confessato all’altro PRIMA delle nozze la sua VERA situazione economica!
Chissà cosa succederà quando la verità verrà a galla? Riusciranno a trovare un modo per evitare la bancarotta, e allo stesso tempo a salvare la loro unione? Una storia spiritosa, buffa e tenera, scritta nello stile leggero e romantico per cui la Maxwell è famosa – buon divertimento!
Un particolare divertente: molte lettrici americane sono state talmente incuriosite dalla descrizione del Mastio di Erwynn e del libro di fiabe di Lady Merton di cui si parla alla fine del libro, che hanno tempestato la Maxwell di email per sapere se esistevano davvero – ebbene no, dobbiamo darvi una delusione: purtroppo la Maxwell se li è inventati entrambi!
L’affascinante Nicole Beauvoire è una spia del governo britannico, nota a Parigi come Scorpione. Quando a Londra si viene a sapere di un piano per catturarla, in suo aiuto viene inviato Daniel McCurren. Ed è amore a prima vista: Nicole è la donna più sensuale e intelligente che lui abbia mai incontrato. Mentre la tensione bellica cresce, anche la passione sale alle stelle, finché Nicole scopre di essere disposta a tutto pur di salvare il loro amore.
Ambientazione: Francia, Parigi, 1811
Grado di sensualità: bollente (hot)
Nota di MarchRose : E’ il secondo romanzo della serie cosiddetta dei “Thrillers delle Ladies”, così costituita:
1. Lady del mistero - The Lady Lies
2. Lady spia - The Lady Killer
3. The Lady's Code
Daniel McCurren, il protagonista di “Lady spia”, è già apparso nel recedente “Lady del mistero”, ma non c’è problema se vi siete perse il primo romanzo, i due libri sono quasi del tutto indipendenti tra di loro. Infatti il vero collegamento tra i romanzi di questa serie è il fatto che le eroine sono tutte agenti segreti inglesi, che lavorano sotto copertura, ognuna con le sue specifiche abilità.
E Nicole Beauvoire, il cui nome in codice è “lo Scorpione”, ha delle capacità uniche e davvero letali…oltre ad essere la donna più irresistibile che Daniel McCurren, da poco arrivato a Parigi dietro ordine del governo inglese, abbia mai incontrato. Come farà Daniel a resistere al suo fascino e a concentrarsi sull’incarico che gli è stato affidato, cioè proteggere Nicole a tutti i costi mentre lei porta a termine la sua ultima, pericolosissima missione?
Preparatevi a una storia drammatica e movimentata, ricca di suspense e di intrighi – e a scene di passione davvero arroventate. Insomma, un romanzo che piacerà a chi ama le avventure a tinte forti!
NE "I ROMANZI ORO" ESCONO:
63. Loretta Chase - La figlia del Leone (The Lion's Daughter)
Decisa a vendicare la morte del padre, Esme Brentmor non esita a vestire panni maschili. Dopo aver dilapidato al gioco la fortuna di famiglia, Varian St. George vive alla giornata. Due strade destinate a incontrarsi. Mentre Esme cerca di resistere all’affascinante ribaldo per compiere la propria vendetta, Varian, colpito dal coraggio della ragazza, cerca di fermarla. Riusciranno a voltare le spalle al passato e a vivere appieno la passione che li divora?
Ambientazione: Albania + Inghilterra, 1815 circa
Grado di sensualità: caldo (warm)
Nota di MarchRose : E’ la ristampa del primo romanzo della serie di cui fa parte l’acclamatissimo, pregiatissimo, famosissimo ”Il lord della seduzione” (Lord of scoundrels: http://romancebooks.splinder.com/post/14415096 ) - si capisce che a noi bloggers questo libro è abbastanza piaciuto, che ne dite? ;-).
La serie è così composta:
1. La figlia del leone - The Lion's Daughter
2. Captives of the Night (inedito in Italia)
3. Il lord della seduzione - Lord of Scoundrels
4. The Last Hellion (inedito in Italia)
più il racconto “The Mad Earl’s Bride”, contenuto nell’antologia “Three weddings and a kiss” che include oltre al racconto di Loretta Chase, racconti di Kathleen E. Woodiwiss, Lisa Kleypas e Catherine Anderson.
“La figlia del leone” è collegato in particolare a “Captives of the Night” (ancora inedito in Italia), perché vi compare Ismael, il Comte d'Esmond, che fa una rapida apparizione anche in “Il lord della seduzione” e sarà appunto il protagonista di “Captives of the Night”. Definire questo gruppo di libri una “serie” è però sotto certi aspetti inesatto: è vero che alcuni personaggi appaiono in più libri, ma si tratta di storie del tutto indipendenti tra loro, a parte forse qualche collegamento in più tra “Last hellion” e “Lord of scoundrels”. Leggeteli pure tranquillamente, quindi, ognuno per conto suo.
“La figlia del leone” è il primo romanzo lungo che la Chase ha scritto, dopo aver iniziato la sua carriera con alcuni regencies tradizionali, ed è un romanzo molto diverso da “Il lord della seduzione”: è movimentato ed avventuroso, parla di viaggi in paesaggi esotici, come quello dell’Albania, si parla di complotti, intrighi politici e colpi di stato, insomma in generale è un libro serio, a tratti drammatico. Una Chase sotto certi aspetti insolita, quindi – sappiateci dire se vi piacerà!
All’apertura del testamento di Horatio Thorne, una sola cosa è certa: a contendersi Mill House, leggiadra dimora di campagna, saranno il nipote Avery e Lily, una lontana parente. il giovane però potrà avere l’eredità solo se, nel giro di un lustro, la ragazza non sarà riuscita a ricavarne degli utili. Ma trascorsi quei cinque anni, Avery scoprirà che l’unica cosa che veramente desidera è Lily.
*** premio RITA 1999 come Miglior Romanzo Storico ***
*** AAR Desert Island Keeper ***
*** premio RIO 1998 / menzione onorevole come Miglior Romanzo Storico ***
*** Mrs Giggles' Keeper ***
*** sondaggio annuale dei lettori AAR 1999 : menzione onorevole a Lily Bede come Feistiest Heroine (Eroina con più spirito) ***
Ambientazione: Inghilterra, 1888 (epoca Vittoriana)
Grado di sensualità: caldo (warm)
Nota di MarchRose : Ed eccoci alla ristampa di uno dei libri più celebrati ed apprezzati di Connie Brockway: avete visto la quantità impressionante di premi che ha vinto, e di recensioni positive che ha avuto dai critici?
Si tratta di un romanzo davvero particolare, da parte di un’autrice altrettanto particolare.
L’unicità della Brockway consiste proprio nel fatto che ogni suo libro è, appunto, … unico. Non ce n’è uno uguale all’altro, o anche solo simile all’altro. Si spazia dall’ironia e dalla tenerezza di “Un amore al Cairo” ( As you desire) ai toni cupi, drammatici e fortemente sensuali di “Il profumo della notte” (All through the night), fino alle avventure quasi cappa-e-spada della trilogia dei Rose Hunters (ancora inedita in Italia).
“Caro nemico” è una vera rarità nel genere romance, perché è quasi un romanzo epistolare: al centro del libro ci sono infatti le lettere che si scambiano la suffragetta Lillian Bede e il nobile Avery Thorne. Un testamento strampalato ha privato Avery della proprietà di famiglia dei Thorne, concedendo a Lily un tempo limitato per dimostrare di essere in grado di amministrarla come si deve. Se ci riuscirà, la proprietà sarà sua per sempre; altrimenti, sarà assegnata a Avery che ne è il legittimo erede. Avery, rimasto scioccato alla lettura del testamento che di fatto lo priva di tutto, decide di non restarsene a guardare passivamente cosa combina Lily: butta da parte gli amati libri (è uno studioso), prende armi e bagagli, e con un gruppetto di amici inizia a fare il giro del mondo, avventurandosi negli angoli più inesplorati, dai deserti dell’Artico alla giungla amazzonica, e diventando famoso come una specie di Indiana Jones.
Le lettere che Lillian e Avery si scambiano nel corso del tempo, mentre Avery viaggia e Lily si arrabatta per far quadrare il bilancio, diventano per loro un’occasione per punzecchiarsi a vicenda, per prendersi in giro, ma anche per imparare a poco a poco a conoscersi, a stimarsi, ad affezionarsi l’uno all’altra… Cosa succederà, però, quando il tempo assegnato a Lily sarà finito, ed Avery tornerà in patria pronto a reclamare quant’è suo?
Un romanzo che vi raccomandiamo caldamente, non perdetelo!
Impegnata nella lotta per il riconoscimento dei diritti delle donne, Charlotte non esita a mettere da parte il decoro e a fare irruzione nella casa dell’avvocato Nathaniel Knightridge, impenitente rubacuori. L’intenzione è conquistarlo alla sua nobile causa, ma, inaspettatamente, è Charlotte a essere conquistata dal fascino del principe del foro. Pasionaria sì, eppure vulnerabile al più piacevole dei peccati…
Ambientazione: Inghilterra, 1830 circa
Grado di sensualità: bollente (hot)
Nota di MarchRose : “Dama del peccato”, così come “Peccati”, uscito sempre nella collana Romanzi Passione nello scorso gennaio, è uno spin-off della serie dei Seduttori (“Seducers”).
La serie è costituita da 5 romanzi, alcuni dei quali già tradotti in Italia da Euroclub, che vanno letti in quest’ordine:
- The Seducer (inedito)
- Il tutore (The Saint)
- The Charmer (inedito)
- Un matrimonio di interesse (The Sinner)
- Dimmi che mi ami (The Romantic)
più i due spin-off (cioè romanzi con qualche collegamento alla saga principale, che però non ne fanno davvero parte – per es. vi possono apparire in ruoli secondari alcuni dei personaggi degli altri libri):
- Peccati (Lord of Sin)
- Dama del Peccato (Lady of Sin )
La Hunter ha volutamente scritto questa saga in modo che i romanzi si possano leggere indipendentemente l’uno dall’altro, e questo vale a maggior ragione per i due spin-off, anche se a chi ha già letto gli altri romanzi della saga farà piacere rivederne comparire qua e là i protagonisti.
Il titolo del libro è tutto un programma… tutti in società sanno che l’avvocato Nathaniel Knightridge e lady Charlotte Mardenford non si sopportano, ma quel che nessuno sa è che i due hanno trascorso un’unica notte di passione parecchi anni fa, quando Charlotte era da poco rimasta vedova ed aveva ingenuamente accettato di partecipare a un ricevimento a casa di un’amica, che si era rivelato presto essere in realtà una vera e propria orgia… ma il punto è, anche Nathaniel lo ignora! Non sa infatti chi sia la bellissima donna mascherata con cui ha trascorso quell’unica, indimenticabile notte… ma quando si ritroveranno a passare giorni e giorni insieme, per la campagna per il riconoscimento dei diritti delle donne, ben presto per Charlotte diventerà molto difficile far finta che tra loro non sia successo nulla ! ;-)
12. Stephanie Laurens - L'Amante del Capitano (Captain Jack's Woman)
Agente del governo britannico, lord Jack Hendon si infiltra in una banda di contrabbandieri allo scopo di smascherare una rete di spie. Lady Kit Cranmer, dopo aver rifiutato un matrimonio di convenienza, riprende a cavalcare in abiti maschili e si mette a capo di una banda rivale. Quando i due gruppi di fuorilegge si alleano, fra Jack e Kit è uno scontro di passioni roventi...
Ambientazione: Inghilterra, 1811
Grado di sensualità: bollente (hot)
Nota di MarchRose : Prima che lo chiediate, ve lo diciamo noi: no, NON è un romanzo della saga Cynster !
Si tratta del prequel ad un’altra serie, e precisamente alla serie cosiddetta “ Bastion Club”, tuttora inedita in Italia, che ad oggi comprende, in aggiunta a questo prequel, 6 romanzi che vi elenchiamo in ordine di pubblicazione:
1. THE LADY CHOSEN ( protagonista Tristan Weymss, Conte di Trentham )
2. A GENTLEMAN'S HONOR ( protagonista Anthony Blake, Visconte Torrington )
3. A LADY OF HIS OWN ( protagonista Charles St. Austell, Conte di Lostwithiel )
4. A FINE PASSION ( protagonista Jack Warnefleet, Barone Warnefleet di Minchinbury )
5. TO DISTRACTION ( protagonista Deverell, Visconte Paignton )
6. BEYOND SEDUCTION ( protagonista Gervase Tregarth, Conte di Crowhurst )
Il tema della serie è: cosa succederebbe se un gruppo di gentiluomini inglesi, ex agenti segreti ora in congedo dopo la battaglia di Waterloo, dovessero affrontare un compito ben più arduo di quello a cui li ha abituati il governo, ovvero cercar moglie, anzi la moglie “giusta” per ciascuno di loro? E soprattutto, come farebbero se si ritrovassero di colpo in possesso di un titolo e di possedimenti che li rendono tutti quanti degli scapoli estremamente appetibili per tutte le signorine del ton a caccia di marito?
In questo “L'amante del capitano”, che si svolge qualche anno prima di Waterloo, quindi mentre le ostilità tra Francia e Inghilterra sono al culmine, preparatevi ad assistere all’incontro/scontro tra il "Capitano Jack," cioè Jonathan, Lord Hendon, e Kathryn "Kit" Cranmer, che si ritrovano invischiati entrambi, per ragioni diverse, in una complessa storia di contrabbando e spionaggio – oltre che, ovviamente, di passione incandescente!
Ah, quasi scordavamo un dettaglio: tenete conto che, almeno in teoria, per completare la serie Bastion Club mancano all’appello i due romanzi dedicati alle ultime due ex-spie, cioè a Christian Allardyce, Marchese di Dearne, e al misterioso Dalziel… ma quando c’è di mezzo la Laurens, non si può mai sapere!
Uscite del prossimo mese - Giugno 2008:
I Romanzi
815. Candice Hern - Ancora un'avventura (Just One of those Flings)
816. Lorraine Heath - Amore per sempre (Promise Me Forever)
817. Lisa Kleypas - L'amante di lady Sophia (Lady Sophia's Lover)
818. Anna Campbell - Il cuore di una cortigiana (Claiming the Courtesan)
I Romanzi Mystére
39. Claire Delacroix - La candida sposa (The Snow White Bride)
40. Lucy Blue - Il cavaliere del diavolo (The Devil's Knight)
Jo Beverley has accepted to be interviewed by us for the release of her latest novel, A LADYS' SECRET, and has authorised us to translate an excerpt of the book. Enjoy !
Jo Beverley ha accettato di venire intervistata da noi in occasione della pubblicazione del suo ultimo romanzo, A LADYS' SECRET, e ci ha permesso di tradurre un estratto del romanzo. Buona lettura!
"Extraordinary storyteller Beverley mixes witty repartee, danger and simmering sensuality with her strong and engaging characters, including a fetching Papillon, in this delightful, delicious gem of a book."
Joan Hammond, Romantic Times
A Lady's Secret is a Romantic Times Top Pick.
"La straordinaria narratrice Jo Beverley unisce battute spiritose, pericoli ed eccitante sensualità con personaggi forti ed intriganti, tra cui un grazioso cane Papillon, in questo romanzo che è una vera gemma, incantevole e deliziosa."
Joan Hammond, Romantic Times
A Lady's Secret è un Top Pick di Romantic Times.
The nun on the run and the rake on the make!
When Robin Fitzvitry, the fun-loving Earl of Huntersdown, encounters a cursing nun in a French inn, he can’t resist the mystery. He offers to help Sister Immaculata reach England, expecting only amusement on the tedious journey home from Versailles. Petra d'Averio is not exactly a nun, though she has spent years in an Italian convent with her widowed mother. Her mother’s death has left her in danger and she must find the only person who might protect her—her true father, an English lord who does not even know she exists. This gorgeous young aristocrat will be a dangerous ally, but she’s glimpsed her pursuers and must race to the coast. She will resist him, use him, and eventually escape him with virtue and secrets intact. She hopes….
La suora in fuga e il libertino in caccia!
Quando Robin Fitzvitry, lo spensierato Conte di Huntersdown, incontra in una taverna francese una suora che impreca, non può resistere all’enigma. Si offre di aiutare Sorella Immacolata a raggiungere l’Inghilterra, con il solo obiettivo di divertirsi un po’ durante il noioso viaggio di ritorno da Versailles alla madrepatria. Petra d’Averio non è esattamente una suora, benché abbia trascorso anni in un convento italiano con sua madre vedova. Ora che sua madre è morta, lei è in pericolo, e deve trovare l’unica persona che possa proteggerla – il suo vero padre, un lord inglese che non sa nemmeno che lei esiste. Questo giovane e affascinante aristocratico sarà un alleato pericoloso, ma lei si è accorta che qualcuno la sta seguendo e deve affrettarsi a raggiungere la costa. Quindi gli resisterà, lo userà, e alla fine lo lascerà con la propria virtù ed i propri segreti intatti. O, almeno, così lei spera…
INTERVIEW - INTERVISTA
- Can you tell us a bit about your last latest release, A LADY’S SECRET? On your website you define it as "a novel of the Malloren world", is it to be considered as part of the Malloren saga?
The Malloren family, as in Lord Rothgar and his brothers and sisters, are all happily settled now, but I want to continue to tell stories in that world, which means my fictional 1760s in which they exist. ALS is set in that world, and it does have a Malloren connection which is revealed as the novel progresses.
- Ci puoi dire qualcosa sul tuo ultimo libro, A LADY’S SECRET? Sul tuo sito internet lo definisci come “un romanzo del mondo dei Malloren”, deve essere considerato come parte della saga Malloren?
La famiglia Malloren, ovvero Lord Rothgar ed i suoi fratelli e sorelle, ormai è tutta felicemente accasata, ma intendo continuare a scrivere romanzi ambientati in quel mondo, cioè in quel 1760 che ho creato nella mia immaginazione, e in cui essi vivono. ALS è ambientato in quel mondo, e c’è un collegamento con i Malloren che sarà svelato man mano che la storia va avanti.
- ALS features some Italian characters and settings, which is quite peculiar since usually historical romances are England - centred. Can you tell us a bit more about that, and the reason for this choice?
The reason for the choice is the backstory of Petra D'Averio, who is Italian born with with an English father. That was necessary for the story. It required research, of course, and I can't thank you enough, Maria Rosa, for your generous help. I'm sure some errors remain, because as an Englishwoman I see many small errors in books set in England, even when the author has done her best to get everything right.
I originally thought Petra would come from Venice, and I can't remember now why it turned out to be Milan, but sometimes there are basic truths to a story that can't be altered, and that was one of them.
Of course none of this book takes place in Italy. It begins in Northern France, in Abbeville, and progresses from there to England, but the roots of it are in Italy.
- In ALS ci sono alcuni personaggi ed ambientazioni italiane, cosa che è piuttosto particolare visto che di solito i romanzi storici parlano dell’Inghilterra. Ci puoi dire qualcosa in più su di questo, e sulle ragioni della tua scelta?
La ragione di questa scelta è il passato di Petra d’Averio, che è nata in Italia da padre inglese. Era necessario per la storia. Ci sono volute delle ricerche, naturalmente, e ti ringrazio molto, Maria Rosa, per il tuo generoso aiuto. Sono certa che qualche errore m’è sfuggito comunque, perché io che sono inglese riesco a vedere molti piccoli errori nei libri ambientati in Inghilterra, anche quando l’autrice ha fatto del proprio meglio per avere la massima accuratezza.
All’inizio avevo immaginato che Petra fosse di Venezia, ed ora non riesco a ricordare perché abbia invece deciso per Milano, ma a volte ci sono dei fatti fondamentali di una storia che non possono essere modificati, e questo è uno di quei fatti.
Non ci sono parti del libro ambientate in Italia, certo. La storia inizia nella Francia del nord, a Abbeville, e da lì si sposta in Inghilterra, però ha origine in Italia.
- Is England and especially Regency England really that much of a "comfort setting" for historical romance writers and readers? And if yes why is that so, in your opinion?
England and Scotland, yes. I think we're mostly talking about American readers and they sort of understand England and Scotland because American history grows out of those places, and the literature is still what is taught in schools --Shakespeare, Milton, Tennyson, Austen, Dickens etc.
Not that long ago, the British middle ages was very popular in historical romance, but it's fallen out of favor, perhaps because many readers see it as brutal, dirty, and unpleasant. The Regency, on the other hand, seems almost like life today, but in different clothes.
Many European countries seem strange to them because they aren't familiar with the language, the history, or the culture. If I generalize, I can say that romance readers read for the story. They want a rich setting for that story, but they don't want to have to learn too many new things to understand it, because that's not what it's about. It's also probably why fantasy romance set in made-up worlds has never done very well in romance. Fantasy set in today's world, with magic, vampires etc, does so much better.
- L’Inghilterra, ed in particolare l’Inghilterra del periodo Regency, sono davvero diventate “l’ambientazione consueta” per le scrittrici e le lettrici di romance? E se sì, perché, secondo te?
L’Inghilterra e la Scozia sì, lo sono davvero. Penso che stiamo parlando soprattutto delle lettrici americane, e loro, entro certi limiti, capiscono l’Inghilterra e la Scozia, perché la storia americana ha le sue origini in quei luoghi, e la letteratura è ancora quella che si insegna a scuola- --Shakespeare, Milton, Tennyson, Austen, Dickens etc.
Fino a non molto tempo fa, il Medioevo inglese era molto popolare nei romanzi storici, ma è passato di moda, forse perché molte lettrici lo vedono come brutale, sporco e sgradevole. Il periodo Regency, d’altra parte, sembra quasi come la vita nel mondo di oggi, ma in abiti diversi.
Molte nazioni europee sembrano loro strane, perché non hanno famigliarità con la loro lingua, storia e cultura. Generalizzando, potrei dire che le lettrici di romance leggono per la storia. Vogliono un’ambientazione ricca per la storia che viene raccontata, ma non vogliono dover imparare troppe cose nuove per poterla seguire, perché non è quello che loro importa davvero. Questa è probabilmente la ragione per cui il fantasy romance ambientato in mondi immaginari non ha mai avuto molto successo. Ne ha molto di più il fantasy ambientato nel mondo di oggi, con la magia, i vampiri, etc.
- The plots of your Georgian novels are often adventuresome, and judging by the excerpt A LADY’S SECRET seems not to be an exception to the rule... is this a choice you make on purpose?
Not really. In fact I often try to have a storyline without villains and violence, but it rarely works out that way. The Georgian period seems to encourage wild behaviour and mayhem, and I think that is realistic. It was venturesome, and also many places were unruly with corrupt administrators. More things were possible for both villains and heroes.
- Le trame dei tuoi romanzi georgiani sono spesso avventurose, e, a giudicare dall’estratto, A LADY’S SECRET non fa eccezione alla regola… E’ una scelta che fai di proposito?
Non proprio. In effetti, provo spesso a creare trame senza farabutti e senza violenza, ma raramente è così che finiscono le cose. Il periodo georgiano sembra incoraggiare i comportamenti sfrenati ed il caos, e ritengo che ciò sia realistico. Era un’epoca avventurosa, e molte località erano turbolente per colpa di governanti corrotti. C’erano più possibilità, sia per i farabutti che per gli eroi.
- To what extent does the historical setting influence plots and characters in your novels?
It has to, for the reasons above. In fact this story idea began as a Regency, but I soon found I couldn't have believable adventures in England then, because the main roads were too good, which meant fast travel, and the rule of law was fairly firm, which really limited the possibilities.
The move to the 1760s and France opened things up. And that meant Robin was coming back from Versailles, which meant he's a courtier, and Petra is a nun not governess, and it all spun out from there.
I do hope my Italian readers will particularly enjoy A Lady's Secret and forgive any small lapses that have slipped by.
- Fino a che punto l’ambientazione storica influenza le trame ed I personaggi dei tuoi romanzi?
Deve farlo per forza, per le ragioni che ho descritto sopra. In effetti, inizialmente avevo pensato a questo romanzo come Regency, ma presto mi sono resa conto del fatto che non potevo avere avventure credibili nell’Inghilterra di quei tempi, perché le strade principali erano troppo buone, il che significava viaggi veloci, ed l’autorità della legge era abbastanza ben consolidata, cosa che davvero limitava le possibilità. Spostare la storia al 1760 e in Francia ha permesso tutta una serie di nuove aperture. Ad esempio, ha comportato il fatto che Robin stesse tornando da Versailles, il che implicava che fosse un uomo di corte, e che Petra fosse una suora, ma non una bambinaia – e da lì in poi, tutto è venuto di conseguenza.
Spero che le mie lettrici italiane apprezzeranno ALS in modo particolare, e perdoneranno le piccole sviste che mi sono sfuggite.
EXCERPT - ESTRATTO
Luglio 1764
Taverna Tête de Boeuf,
Abbeville, Francia
Ad un uomo non capita spesso di sentire una suora che impreca.
Robin Fitzvitry, Conte di Huntersdown, stava finendo di pranzare ad un tavolo accanto alla finestra, quindi aveva una vista eccellente della donna fuori nel cortile. Non potevano esserci dubbi. Stava imprecando sottovoce, ed era una suora. La donna se ne stava sotto il corridoio esterno coperto che dava accesso alle camere del piano di sopra, cosicché il suo abito grigio si confondeva con le ombre, ma quella che indossava era di sicuro una veste da suora, o lui era una madre badessa. Il semplice abito era stretto alla vita con un pezzo di fune, ed un velo scuro le copriva il capo e le scendeva giù lungo la schiena. Aveva perfino un lungo rosario di legno che le pendeva dalla cintura, e forse portava dei sandali. Gli dava le spalle, ma gli sembrò che fosse giovane.
“Maledizione!” sbottò la donna. In italiano?
" Portrait of Clarissa Strozzi " ( 1542 ) with Papillon
Tiziano Vecellio
Quel frivolo mucchietto di pelo di nome Coquette finalmente si rese utile. Il cagnolino Papillon si divincolò e mise le zampe davanti sul bordo della finestra, per vedere cos’era a causare quel rumore. La sua coda soffice spazzò il mento a Robin, dandogli la scusa per piegarsi verso destra. Sì, una suora di sicuro. Cosa ci faceva una suora italiana nella Francia del nord, si chiese Robin con crescente divertimento, e intenta a imprecare contro il diavolo, nientemeno?
“Allora, sir, proseguiamo?”
Robin si girò verso Powick, il suo domestico inglese di mezz’età, che sedeva dall’altra parte del tavolo accanto a Fontaine, il suo giovane valletto francese. Powick era massiccio e aveva la pelle scurita dagli anni, Fontaine era snello e pallido. Erano tanto diversi nel carattere quanto lo erano nell’aspetto, a ma a Robin andavano bene entrambi, ognuno a modo suo.
Proseguire? Ah sì, stavano discutendo se prendere una stanza lì per la notte, oppure proseguire in direzione di Boulogne e dell’Inghilterra.
“Non ne sono sicuro,” disse Robin.
“Non sono passate da molto le tre, sir, “ fece notare Powick. “C’è ancora luce a sufficienza per viaggiare per un bel pezzo, di questa stagione.”
“Ma un temporale trasformerebbe le strade in un pantano!” esclamò Fontaine. “Potremmo restare bloccati in mezzo al nulla.”
Probabilmente aveva ragione, ma lui voleva anche restare in Francia il più a lungo possibile. Robin aveva convinto il valletto a lasciare il servizio di un principe offrendogli un cospicuo salario e molti privilegi, ma anche dopo tre anni, Fontaine rabbrividiva ogni volta che doveva tornare in Inghilterra. Powick, che era al servizio di Robin da vent’anni, brontolava per tutto il tempo che erano in Francia.
“Pensate a quel gruppo che è appena arrivato,” disse Powick, giocando una carta molto pesante.
Una berlina sovraccarica era appena entrata ondeggiando nel cortile della taverna e aveva rigurgitato una frotta di bambini chiassosi, rincorsi dalla loro madre che strillava. Il gruppo aveva salito di corsa le scale, ed ora gli inservienti stavano scaricando i loro bagagli. Sarebbero rimasti per la notte, e oltre, i bambini avrebbero continuato a far chiasso e la loro madre a strillare.
In inglese. Essendo un gruppo di inglesi avrebbero cercato di fare la sua conoscenza. Robin era un tipo socievole, ma voleva essere lui scegliersi le proprie compagnie. Il rumore di qualcosa che si spaccava ed uno strillo di rabbia avrebbero dovuto farlo decidere, ma lui guardò di nuovo fuori. Sua madre spesso gli aveva predetto che la curiosità gli sarebbe costata la vita, ma che ci poteva fare? Era la sua natura.
"Sei d’accordo, vero?” disse Robin a Coquette, che girò le sue enormi orecchie e dimenò la coda pelosa.
“D’accordo che partiamo?” chiese Powick.
“D’accordo che restiamo?” chiese Fontaine.
“D’accordo che dobbiamo dare un’occhiata fuori,” disse Robin raccogliendo il cane ed alzandosi. “Vedrò meglio com’è il tempo, e chiederò consiglio alla gente del posto.”
Detto ciò, si alzò, infilando Coquette nell’ampia tasca del soprabito, cosa che parve farle piacere. Era un bene che a lui piacesse vestirsi comodamente per i viaggi, perché la moda del momento prediligeva soprabiti attillati assolutamente privi di tasche degne di questo nome.
Si avvicinò alla figura ora silenziosa, chiedendosi che lingua usare. Il suo italiano era appena passabile, ma il suo francese era perfetto, ed erano in Francia.
“Posso aiutarvi, sorella?” chiese in quella lingua.
Lei si girò di scatto, e lui trattenne il fiato.
Stava guardando un viso stupefacente. Era ovale, ma la stretta cuffia bianca che portava sotto il velo grigio scendeva giù a punta fino ad arrivarle quasi alle sopracciglia. Il sottile merletto le incorniciava il volto ed era legato sotto il mento, dandogli una forma a cuore che sembrava studiata per mettere in risalto i grandi occhi scuri e le labbra piene e morbide, che non avevano nessun bisogno di ulteriore risalto. Che vescovo folle aveva inventato quel copricapo? Certamente, nessuna madre superiora l’avrebbe mai fatto.
Aveva la carnagione chiara, cosa che lui supponeva piuttosto comune nel chiostro, ma risplendente di salute, perfetta come i petali di rosa color panna che cadevano da un muro lì accanto. Aveva il naso dritto, con piccole fossette appena sopra le narici, e quelle labbra…
Robin inspirò a fondo. Quelle labbra erano fatte per i baci, non per i confessionali. Ed era giovane. Non poteva aver passato da molto la ventina.
Lei strinse quelle labbra in una linea decisa. “Grazie, monsieur, ma non mi serve aiuto,” disse, e gli voltò le spalle.
Buon francese, ma non da madrelingua, e la gente di solito impreca nella propria lingua natale. Italiana, di sicuro. Che diavolo ci faceva una suora italiana nella Francia del nord, da sola?
Si mosse fino ad entrare nel suo campo visivo, sfoderando il suo sorriso più disarmante. “Sorella, non ho cattive intenzioni, ma non posso certo ignorare una dama in difficoltà, specialmente una Sposa di Cristo.”
Lei fece per girarsi di nuovo, ma poi si fermò e lo studiò in modo decisamente diretto. Robin trattenne un sorriso. Messa insieme alle imprecazioni, la cosa dimostrava che quella che aveva di fronte a lui non era una vera suora, ma un’avventuriera travestita.
E pensare che si era annoiato.
“Permettete che mi presenti, Sorella,“ disse con un inchino. “Mr. Bonchurch, gentiluomo inglese al vostro totale servizio.” Si sentì leggermente a disagio di fronte a una bugia così diretta, ma usava sempre un nome falso quando viaggiava in Francia. Il suo vero nome e il suo titolo causavano chiacchiere, e a volte la gente per poco non aveva addirittura avvisato i dignitari locali, così che lui sarebbe stato infastidito da visite e inviti. E questo, dopotutto, era un semplice divertimento en route.
La suora continuò a studiarlo, come facendo dei calcoli. Prima che lei decidesse se dirgli il proprio nome, dei passi secchi risuonarono nel corridoio di legno soprastante e quella voce stridula strillò, “Sorella Immacolata! Sorella Immacolata! Dove diamine siete?”
“Sorella Immacolata, suppongo,” disse Robin con un sorriso.
Lei alzò lo sguardo, con aria minacciosa. “Quante suore erranti pensate possano esserci?”
“E siete arrivata nella berlina…”
“Sorella Immacolata!”
Lei borbottò qualcosa, ma disse, “Devo andare.”
Lui si mosse per fermarla. “Siete la bambinaia? Le mie condoglianze.”
“No.” Lei lo interruppe con un gesto secco della mano che era palesemente italiano. “Ma la bambinaia si è ammalata ad Amiens, e la cameriera di milady l’ha abbandonata a Dijion. Ora resto solo io.”
“Sorella! Sorella! Venite qui immediatamente!”
“Non c’è da stupirsi che steste maledicendo contro la sorte.” Robin fece un cenno indicando un passaggio ad arco lì accanto. “Se andassimo di là, nessuno ci vedrebbe e potremmo discutere della vostra liberazione a questa orribile prigionia.”
”Non c’è niente da discutere.”
Lei accennò di nuovo andarsene.
Di nuovo, lui le bloccò la strada. “Parlare non fa mai male.”
La suora sia accigliò, ma con aria pensosa più che arrabbiata. Ad un altro strillo, fece con le sue mani eloquenti un gesto esasperato e si affettò attraverso il passaggio ad arco. Robin la seguì, ammirando i suoi movimenti agili e leggeri. Era così deliziosamente piena d’energia, e la cosa era forse ancora più stupefacente visto che era infagottata in un grigio informe.
Il suo velo grigio strusciò contro una rosa sfiorita, disperdendone i petali tranne uno che vi rimase impigliato. Quando lui glielo tolse dal velo, la donna si girò di scatto per fronteggiarlo, alzando una mano per puntargli un dito contro oppure per schiaffeggiarlo.
Berlina del 1775 dorata e dipinta, di fabbricazione francese,
appartenuta al Principe Sigismondo Chigi della Rovere Albani (Museo di Roma)
Lui le mostrò il corpo del reato. Lei si calmò, ma Robin iniziò a eccitarsi. C’era stato un brivido di consapevolezza al suo lievissimo tocco, e ora aveva le guance soffuse di rosa. Non era una suora. Lui schiacciò il petalo tra le dita e l’invitò a odorarne il profumo, ma Coquette, quella civetta gelosa, guaì.
Sorella Immacolata indietreggiò, poi lo fissò. “Cos’è stato?”
“Une Coquette,” disse lui, perché in francese significava, ‘una cosetta da nulla’. “Lasciate perdere.”
Invece lei tese una mano per accarezzare la testolina della bestiola. Robin era abituato a quel tipo di reazioni. Dopotutto, aveva comprato Coquette per sedurre una dama a Versailles, dove quella razza di cani era di gran moda. Tirò fuori il cane, pronto ad usare qualunque mezzo.
“Che carino!”
“Permettetemi di farvene dono.”
Lei arretrò, accigliata.” Come siete duro di cuore.”
“Soddisfare ogni desiderio delle dame è la mia missione nella vita.” La fissò sorridendo. “Entrate nella taverna, sorella Immacolata, e ditemi qual è la vostra.”
Lei inspirò con un sibilo. Si era spinto troppo in là, tropo in fretta? Ma un altro strillo di milady la convinse a girare e ad affrettarsi ad attraversare l’arco. Il passaggio portava ad un piccolo giardino, da cui un’altra porta si apriva sulla sala d’ingresso della taverna.
“Troppo in vista,” disse lui, toccandole il braccio per guidarla in quel che sembrava un salotto vuoto. Lei si mosse di scatto in avanti per sfuggire al suo tocco. Robin la seguì, ma non chiuse la porta. Non ancora. C’era una vecchia favola su una principessa ed un pisello. In genere lui aveva notato che una simile sensibilità al suo tocco indicava che una donna era stata istruita al piacere.
“Ora, sorella,” disse lui con gentilezza, “quali sono i vostri desideri?”
“Smettetela di dire queste cose. Non state mostrando rispetto per il mio abito.”
“E’ un indumento così orrendo,. Ma,” aggiunse sollevando la mano libera in segno di pace,” intendevo solo i vostri desideri circa la situazione in cui vi trovate. La cameriera della signora se n’è andata. La bambinaia se n’è andata. Siete voi l’unica serva alle dipendenze della lady che strilla.”
Come lui aveva previsto, i passi secchi di qualcuno che portava scarpe con tacchi alti tamburellarono giù per i gradini fino al cortile della taverna, e a quel punto le domande ricominciarono.
“Qual è il nome della vostra signora?”
"Lady Sodworth." Le parole inglesi, pronunciate con un fluido accento italiano, suonavano come un’altra imprecazione.
Robin non riconobbe il titolo Sodworth, e la haut vollée britannica era il suo mondo. Altri impostori? Poteva essere un qualche strano complotto?
“Qual è esattamente la vostra posizione nei confronti di milady?” le chiese, studiandola.
“Dama di compagnia. Ma adesso, e lei si aspetta da me che io faccia di tutto.”
“E state sopportando milady fin da…?”
“Milano.”
“Perché?”
Quella semplice domanda sembrò costituire per lei una sfida.
“Avevo le mie ragioni per recarmi in Inghilterra, e mi serviva compagnia femminile.”
Attraverso la finestra aperta, lui poteva sentire la lady fare la predica ad uno stalliere in un francese atroce.
“Mi sembra alto, come prezzo.”
“Milady sta vivendo un momento di grande tensione.”
“Tensione che sospetto sia interamente di sua creazione. La sua sola voce metterebbe gli angeli in fuga.”
Un altro rapido gesto di quelle mani dalle dita sottili. “Non ho scelta. Devo andare a calmarla.” La donna si diresse verso la porta.
“Siete diretta in Inghilterra?”
“Sì.”
“Allora potrei portarvici io.”
Lei si girò per fronteggiarlo. “Naturalmente no.”
“Perchè no?”
“Perchè siete un uomo.”
“Un uomo molto sicuro.”
Lei sbuffò incredula. Ma non proseguì per la sua strada.
“Davvero, Sorella Immacolata, un uomo come me non può aggiungere il tradimento del vostro sposalizio con Dio ai propri peccati. Ma forse salvare una delle sue spose potrebbe fagli cancellare qualche anno di Purgatorio?”
“Pensate che io sia un’idiota, sir? Voi non siete un uomo di cui una donna possa fidarsi.”
“Al contrario, è la bestia affamata ad essere pericolosa. Sono alla vostra mercé, Sorella, perché le dame di Versailles mi hanno esaurito.”
Il rossore che si soffuse le guance della suora gli diede un senso di ebbrezza, ma lo sguardo di lei non vacillò. “Resterete qui stanotte?”
Lui sapeva qual era la risposta che serviva dare. “No.”
Lady Sodworth ora era all’interno della taverna, e la sua voce perentoria affettava l’aria come una sega. Al piano di sopra, qualcosa si ruppe di schianto, forse addirittura una finestra.
La suora errante fece per nascondersi dietro la porta. “Viaggerete veloce?” sussurrò.
“Veloce quanto me lo permetteranno strade e cavalli.”
“Mi promettete, sir, sulla vostra anima immortale, che farete in modo che io arrivi sana e salva a Londra?”
Sana e salva erano termini ambigui. Robin li ridefinì mentalmente come gli tornava più comodo e disse, “Lo prometto.” Poi sorrise. “Una frase degna di matrimonio, davvero.”
L’espressione di lei si irrigidì. “Siete affascinante e pieno di malizia, Mr. Bonchurch, e siete abituato a donne che vi cadono tra le braccia come frutti maturi, ma vi assicuro che questo con me non avverrà. Non voglio vostre proteste quando arriveremo a Londra e voi vi ritroverete insoddisfatto nei vostri desideri lussuriosi.”
“Nemmeno una,” promise, deliziato. “Ma vi rendete conto che questo costituisce una sfida?”
”Una che vincerò di certo. Come dite voi, non potete permettervi di tradire il mio sposalizio con Dio. Avete una carrozza?”
“Un calesse. Devo solo ordinare di attaccare i cavalli.”
“Eccellente. Ma sarebbe anche meglio se entrassi nel vostro calesse adesso, non credete?”
“Siete una cospiratrice proprio del tipo che preferisco, Sorella, ed avete ragione. Il prossimo passo della vostra Lady Sodworth sarà farvi cercare per tutta la taverna.”
Come per confermare i suoi pensieri, un taverniere seccato infilò la testa nella stanza. Robin tirò fuori una moneta d’oro, l’uomo la vide, annuì, e corse via. Robin aprì la finestra e guardò fuori il sentiero che correva lungo un lato della taverna. “Il campo è libero.” Spostò una sedia sotto il davanzale.
Lei esitò, ma poi si affrettò ad arrampicarsi agilmente fuori, mostrandogli i sandali e le caviglie nude. Lui tolse la sedia e la seguì sorridendo. “Da questa parte,” disse, indicando il retro della taverna.
Entrarono nel cortile vicino al calesse di Robin, che se ne stava con le stanghe posate a terra, in attesa di un'altra coppia di cavalli. Lui fece segno alla sua avventuriera di sbrigarsi e l’aiutò a salire dentro. Un altro tocco, un altro brivido. La donna non era in una posizione comoda nel calesse inclinato, ma ce la fece.
“Ordinerò i cavalli.”
Ma lei improvvisamente si strinse le mani l’una contro l’altra e le sollevò alle labbra. “No, non posso. Mi servono le mie cose, il mio baule da viaggio.”
“Vi comprerò tutto quel che vi serve.”
“Non mi indebiterò con voi fino a questo punto.”
Lui si strinse nelle spalle. “Dov’è il vostro baule?”
“Era nel bagagliaio della berlina, ma forse è stato portato dentro.”
Robin tornò a studiare la carrozza. C’erano delle valige impilate sulla cima del grosso veicolo a quattro ruote, ma non erano quelli da prendere. Il bagagliaio era aperto ed era già stato vuotato per metà. Mentre guardava, un uomo uscì dalla taverna, afferrò due fagotti, e li portò dentro. Lenzuola? Robin avrebbe potuto dire a lady Sodworth che la biancheria al Tête de Boeuf era pulita e fresca di bucato, ma dalle urla che lei emetteva, non l’avrebbe ascoltato.
“Com’è fatto il vostro baule?” chiese.
“Semplice legno con cinghie nere. Una targhetta di bronzo con una croce e la sigla SMI.”
“Ci penso io. Non fatevi vedere.”
Abbassò gli scuri della finestra all’interno del calesse e fece per chiudere la porta, ma si accorse di avere ancora Coquette. La depositò sulle ginocchia della suora. “Discutete dei vostri desideri,” disse, e chiuse la porta. Scrutò tutt’intorno a sè, ma non vide pericoli mentre si dirigeva verso la berlina. Al suo interno c’era il bauletto della suora.
Due uomini uscirono e scaricarono un baule più bello, ricoperto di cuoio, e lo portarono via. Robin decise che i suoi uomini gli servivano in ogni caso, entrò nella taverna e fece loro cenno che lo seguissero. Quando lo raggiunsero, spiegò loro la situazione e diede loro gli ordini.
Fontaine – sospirando, poiché stavano andandosene – si nascose, pronto a distrarre i facchini se fosse stato necessario, mentre Powick, sospirando per la nuova bravata di Robin, tirò fuori il bauletto, se lo mise sulla spalla, e lo trasportò sul calesse.
Essere suora o non essere suora, ecco il dilemma. Quello era un baule molto semplice, da suora, ma anche se Sorella Immacolata era autentica, stava in ogni caso progettando qualcosa di strano. In due giorni di viaggio avrebbe dovuto essere in grado di scoprire tutti i suoi segreti.
Powick stava facendo spazio nel bagagliaio per il baule. Robin si girò per dire a Fontaine che la via era libera.
“Ehi, voi!”
Robin si girò per fronteggiare una donna furibonda. Doveva essere Lady Sodworth, ma la sua voce aspra non si accordava col suo aspetto, perchè era minuta, tutta coperta di nastri, e graziosa perfino se di malumore.
“Avete visto una suora passare di qui?” chiese la donna nel suo cattivo francese, apparentemente senza rendersi conto che lui era gentiluomo, figuriamoci un inglese.
Robin si guardò intorno con aria stupita. “Qui, madame?”
“Da queste parti, imbecille!”
Lui si strinse nelle spalle, con un gesto di malizia tutta gallica. “Se vi serve una suora, madame, non dovreste andare in un convento?”
“Idiota!” sbottò lei in ingles,e e corse via, continuando la sua ricerca frenetica. Un’altra Coquette, e con un carattere peggiore. Robin si chiese che uomo l’avesse sposata, malgrado il suo bell’aspetto. Cercò di nuovo nella sua memoria un Lord Sodworth, ma era sicuro che non ne esistesse nessuno. Quindi, era un cavaliere o un baronetto, e probabilmente uno di nuova nomina. Ottimo. Questo rendeva improbabile che potesse incontrare Lady Sodworth in futuro.
Prese Fontaine e si avviò verso il calesse, mentre gli stallieri stavano attaccando i cavalli sotto lo sguardo scrutatore di Powick. Aveva fatto lo staffiere in gioventù, e conosceva il mestiere.
Era stato Powick a mettere Robin sul suo primo pony, ed in seguito era diventato il suo istruttore per l’equitazione, la caccia, la pesca e tutti gli sport all’aria aperta. Col tempo era diventato una specie di braccio destro tuttofare di utilità infinita. Avendo seguito Robin dall’infanzia fino all’età adulta, comunque, pensava ancora di essere lui a tenere le redini. Perfino il fatto che Robin fosse diventato conte un anno prima non l’aveva convinto del fatto che fosse in grado di badare ai propri affari da sè.
“La suora viene con noi, sir?” chiese in tono minaccioso.
“E’ una dama in difficoltà. Che vorresti che facessimo?”
”Io la riporterei dalla sua padrona, sir.”
“Anch’io,” disse Fontaine. “Nel calesse non c’è spazio per tre.”
“Ecco perchè,” disse Robin, “tu viaggerai a cavallo.”
Il valletto normalmente viaggiava in carrozza. “Impossibile. Potrebbe piovere.”
“Consideralo come un favore che mi farai, in cambio di tutte quelle volte in cui io ho cavalcato e tu hai avuto il calesse tutto per te.”
“Non sotto la pioggia, sir,” protestò Fontaine.
“Sir… “protestò Powick, per altre ragioni.
“I miei propositi sono del tutto innocenti,” insisté Robin. “La santa donna deve raggiungere l’Inghilterra, e davvero volete che l’abbandoni a quell’arpia?”
“Se il tempo si mette al brutto, potremmo passare dei giorni interi per strada. Giorni, e notti.”
“E lei avrà una stanza tutta per sé, lo prometto.”
“Il tempo…” ritentò Fontaine.
Robin trattenne a stento l’impazienza. “Dobbiamo soltanto arrivare alla prossima stazione di posta. Qual è – Montreuil?“
"Nouvion," disse Powick.
"E’ lo stesso. Basta che ce stiamo alla larga dai Sodworthy. Muoviamoci."
Alla fine la sua parola era legge, cosicché presto Fontaine e Powick montarono a cavallo. Un postiglione prese posto alla guida dei cavalli del calesse, e Robin prese in consegna il cestino di cibo e vini che aveva ordinato prima. Aprì la porta, strizzò l’occhio alla suora nell’ombra, e posò il cestino sul pavimento del calesse. Coquette saltò fuori per fare i suoi bisogni.
Quando il cane ebbe finito, Robin si guardò intorno, non vide problemi, e mise il cane nel calesse. Coquette saltò in grembo a Sorella Immacolata.
“Se pensi di ingelosirmi,” Robin disse al cane mentre prendeva posto accanto alla suora sull’unico sedile, “sappi che dame più belle di te hanno tentato, e fallito.”
La suora accarezzò il cane, e la piccola peste sembrò gongolare. Il calesse si avviò dondolando sulla strada per Boulogne, lasciandosi alle spalle baccano e strilli.
“Ecco la tranquillità, finalmente,” disse Robin.
“Potete promettermelo?”
“Se è questo il vostro vero desiderio.” La reazione di lei alla parola ‘desiderio’ sembrò uno stanco sospiro. Benissimo, non era pronta a giocare.
“Devo confessare,”disse lui, “ che ho dovuto sopportare giorni e giorni di tranquillità. Speravo che voi vi avreste posto rimedio. Ma non in modo malizioso, Sorella. Vedete, vi ho perfino procurato compagnia femminile.”
Lei guardò in basso. “E’ una femmina?”
“Con un nome come Coquette, farà meglio ad esserlo.”
“Perché non vi piace?”
Robin si strinse nelle spalle. “Posso sopportare le donne piccole e frivole, ma non i cani piccoli e frivoli.”
“Allora perchè l’avete presa, povera bestiola?”
“Visto che ha un collare d’oro e di perle, tutto è fuorché povera.”
Lei guardò il collare. “E’ autentico? Perchè?”
“Voi raccontatemi la vostra storia, ed io vi racconterò la mia.”
La suora gli diede un’occhiata sarcastica e si girò, come affascinata dai sobborghi di Abbeville. Quindi, aveva davvero dei segreti, e in qualche modo dovevano essere collegati alla ragione per cui aveva accettato il suo invito. C’era tempo. Per farla star più comoda, si rincantucciò nel suo angolo e allungò le gambe, aumentando lo spazio che c’era tra di loro sul sedile.
“Potete ancora cambiare idea, Sorella. Possiamo riportarvi da Lady Sodworth."
Lei chiaramente ci pensò sopra prima di dire, “No, grazie.”
“Allora forse vorrete tornare al vostro convento.”
Lei si girò, accigliandosi. “Vorreste riportarmi a Milano?”
“Sono ricco. Non mi causerebbe disturbo.”
“Siete un pazzo!”
“Che peccato che dobbiate sprecare il vostro tempo con me, allora.”
La sua reazione sembrò di irritazione piuttosto che di paura. “Non sembrate ricco.”
“Sono una persona modesta, e non lo ostento.”
“Se davvero siete ricco, potreste organizzare il mio viaggio a Londra in modo più rispettabile.”
“Ma che vantaggi ne avrei?”
“E da questo che vantaggi ne avete?”
“Mi diverto.”
Forse lei aveva stretto troppo forte la mano, perchè Coquette saltò giù con un balzo, offesa. Il cane considerò Robin, ma poi si acciambellò sul suo cuscino di velluto rosa.
“Sono la vostra fonte di divertimento?” chiese Sorella Immacolata.
“Naturalmente. Davvero volete che paghi degli estranei per scortarvi in Inghilterra?”
“Voi siete un estraneo.”
Questo strappò a Robin una risata. “E’ vero. Ma mi sono assunto la responsabilità della vostra persona, vedete, così adesso l’onore richiede che provveda personalmente alla vostra sicurezza.”
Questo creò un silenzio intrigante e carico di significati.
“Dov’è che intendete cercare rifugio, Sorella Immacolata?”
“In Inghilterra.”
“In un luogo specifico?”
“Non è affar vostro, sir.”
“Vi devo portare a Dover e lasciarvi lì? Penso proprio di no. Parlate inglese, almeno?”
Lei sorrise e rispose in quella lingua. “Perfettamente.”
Lui le fece la domanda seguente in inglese. “Dove progettate di andare, una volta in Inghilterra?”
“Londra. All’inizio, almeno.”
Ah, adesso sentiva l’accento, ma forse era solo l’attenzione estrema che lei usava pronunciare ogni parola a dar loro un fascino quasi liquido.
“E poi?”
“Ancora una volta, sir, questo non vi deve importare.”
Robin non ribatté, ma lei non si sarebbe liberata di lui così facilmente. Aveva messo le mani su una misteriosa avventuriera, che, sospettava, non si era unita a lui solo per capriccio. Percepiva fretta e una certa paura. Paura di cosa? Avrebbe dovuto preoccuparsene di più, a dir la verità, ma ne era affascinato.
Aveva degli enigmi da risolvere, una mente intelligente da sfidare, ed una compagna di viaggio così bella da arricchirgli la giornata. Ogni azione e reazione della donna fino a quel momento prometteva di più. Aveva coraggio, spirito, ed un temperamento vivace. Con un po’ di giorni passati in strada insieme, avrebbe esplorato tutti i suoi segreti, inclusi quelli che si scoprono soltanto a letto, in preda alla passione.
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RECENSIONE: UN BACIO PER RICORDARE ( A kiss to remember), di Teresa Medeiros
Prima pubblicazione anno: 2001 Edizione originale: Mass market paperback Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori, serie I ROMANZI, n.593, ottobre 2003. Livello di sensualità: warm ( caldo) Ambientazione: Inghilterra,primi ‘800.
E’ il primo romanzo della serie “ Farleigh”, composta da:
1- A KISS TO REMEMBER ( Un bacio per ricordare);
2- ONE NIGHT OF SCANDAL ( Una notte da scandalo).
Dopo la morte dei genitori in un incendio, Laura Farleigh e suoi fratelli sono stati accolti e cresciuti per anni dalla generosa lady Eleonor Harlow. Alla morte di quest’ultima, la giovane donna scopre di poter ereditare Arden Manor, la casa della loro protettrice, solo se si sposerà entro il ventunesimo compleanno ( che sarà di lì a tre settimane), altrimenti la casa finirà in mano di Sterling Harlow, detto “il diavolo di Devonbrooke”, figlio della defunta, che da bambino era stato ceduto dai genitori ad un duca loro parente perché ne facesse il suo erede e che per questo non ha mai perdonato la madre, rifutando ogni suo tentativo di riconciliazione.
Per risolvere la situazione in un così breve tempo, ci vorrebbe davvero un miracolo: e questo miracolo arriva inaspettatamente sotto forma di un ‘affascinante sconosciuto che Laura trova ferito e incosciente nel bosco, e che dopo le prime cure scopre avere perso la memoria. La giovane architetta un ingegnoso piano per sposarlo, cercando oltre a ciò di farlo diventare l’uomo dei suoi sogni, e quasi ci riesce…
Questo bel romanzo di Teresa Medeiros è una favola con sottofondo di mistero ( non per nulla c’è un rimando ben preciso alla storia della bella addormentata, ma al contrario), una storia che alterna in modo ben calibrato momenti leggeri e divertenti a momenti più drammatici e riflessivi ( questi ultimi concentrati soprattutto nella seconda parte, anche se non mancano nella prima). Scrivere una trama facendo convivere questi elementi così differenti senza scadere nell’ovvio o nella ridicolaggine, ma l’autrice riesce a evitare abilmente questo inconveniente usando uno stile di scrittura intelligente e ironico, che sdrammatizza molti lati “pesanti” della vicenda.
I due personaggi principali, Sterling e Laura, sono molto diversi tra loro, potremmo addirittura dire che l’una è l’antitesi dell’altro: tanto lei è dolce, sognatrice, serena nonostante una vita non proprio facile (segnata dalla perdita di entrambi i genitori e dell’amata tutrice), diretta nell’esprimere le proprie opinioni ed emozioni, tanto lui è ombroso, a tratti distante, sofferente a causa dell’abbandono patito che l’ha temprato la punto di renderlo incapace ( o per meglio dire pauroso) di esprimere i suoi sentimenti per paura di esporsi troppo, di rivivere il trauma che l’ha colpito da bambino.
Nel corso del romanzo queste due persone agli antipodi sapranno venirsi incontro ( sebbene gli sforzi più grossi li faccia quasi sempre lei, prendendo l’iniziativa) e costruire insieme un vero matrimonio, prendendo come base il buono della farsa iniziale, che altrimenti rischiava di cadere nel dimenticatoio.
A questi due personaggi così significativi e ben tratteggiati vanno aggiunti una serie di comprimari non da meno, che rendono il racconto ancora più accattivante e divertente, personaggi che rimangono nel cuore di chi legge: Lottie e George ( i fratellini di Laura), Dower e Cookie ( la coppia di domestici), Thane e Diana ( amico e cugina di Sterling, protagonisti di una toccante sottostoria). E su tutti aleggia Lady Eleonor, sempre presente non solo nel ricordo dei protagonisti ma anche ( mia opinione personale) come benevolo spirito guida della vicenda; non per nulla ogni capitolo si apre con una frase tratta da una sua lettera.
E infine, come non ricordare tra i momenti più divertenti del romanzo ( e forse non solo di questo) gli spassosi tentativi di Lottie di far fuori il povero fidanzato della sorella, ispirandosi ai romanzi di Ann Radcliffe?!
Insomma, per chiunque abbia intenzione di leggere questo romanzo, sappiate che state per venire a conoscenza di un piccolo gioiello del suo genere.
Nessa Dahl always had the good sense to steer clear of trouble. Then Jeremiah MacNaught showed up in New Orleans, determined to get to the bottom of a string of bank robberies by two women wearing Mardi Gras masks. Little does Nessa realize that the handsome investigator is convinced she's involved with the crimes-or that he's willing to do anything to get the truth. Even if it means taking the beautiful woman he's convinced is a liar and a thief straight to bed...
Nessa Dahl ha sempre avuto il buon senso di starsene lontana dai guai. Poi Jeremiah MacNaught arriva a New Orleans, deciso ad andare a fondo su una serie di rapine in banca di due donne che portano delle maschere del Mardi Gras. Nessa non si rende conto del fatto che l’affascinante investigatore è convinto che lei sia implicata nei crimini - o che è disposto a far qualunque cosa pur di arrivare alla verità. Anche se questo significa portarsi dritto a letto la bellissima donna che lui è convinto essere una bugiarda e una ladra...
Nota di MarchRose: It’s the third book in the Fortune Hunter series, whose two first instalment were TROUBLE IN HIGH HEELS and TONGUE IN CHIC, and has been defined by C. Dodd herself as “…a classic romantic suspense laced with family problems like “Arsenic and Old Lace” and the steamy sensuality of “The Big Easy”.
These novels are together as a series is because their main male characters are half-brothers who have never met each other before: their father is Nathan Manly, a fraud man who has sired many illegitimate sons and is presently on the run somewhere in South America.
On her website, CD also tells that in August 2005 she was on her way to New Orleans where she intended to do research for this book, which she had planned to be a celebration of the Big Easy. Instead, the flight was cancelled, and just a couple of days later, Hurricane Katrina wreaked her devastation.
Now New Orleans is back, changed forever, yet still as a unique, effervescent melting pot of French, Spanish, Cajun and Creole influences as always. So, as CD says, THIGH HIGH “… is dedicated with affection and admiration to the resilient people of New Orleans and to the city itself.”
E’ il terzo libro della serie dei Cacciatori di Fortuna (Fortune Hunters), i cui due primi romanzi sono TROUBLE IN HIGH HEELS and TONGUE IN CHIC, ed è stato definito da C. Dodd stessa come “…un classico romantic suspense dove s’intersecano segreti di famiglia sul genere di quelli di “Arsenico e Vecchi Merletti” e la sensualità della “Big Easy”.
Questi romanzi costituiscono una serie perchè i loro protagonisti maschili sono fratellastri che non si sono mai incontrati prima: il loro padre è Nathan Manly, un imbroglione che ha generato molti figli illegittimi e che ora si nasconde da qualche parte in Sud America.
Sul suo sito, la Dodd racconta anche che nell’agosto del 2005 si stava recando a New Orleans dove aveva intenzione di fare delle ricerche per scrivere questo libro, che nelle sue intenzioni doveva essere una celebrazione della città ( la “Big Easy”, com’è soprannominata ). Ma il suo volo venne cancellato, ed appena un paio di giorni dopo l’uragano Katrina si abbatté sulla città devastandola.
Ora New Orleans è tornata a vivere: il suo volto è cambiato per sempre, eppure è lo stesso unico, effervescente miscuglio di influenze culturali francesi, spagnole, cajun e creole che è sempre stata . Per cui, come dice la Dodd, THIGH HIGH “… è dedicato con ammirazione ed affetto ai tenaci abitanti di New Orleans e alla loro città.”
Bestselling author Christina Dodd gives you THIGH HIGH, a romantic suspense where 2 unlikely lovers clash, thanks to a pair of eccentric great-aunts, a series of quirky bank robberies, and the madness of Mardi Gras.
L’autrice bestseller Christina Dodd ci offre THIGH HIGH, un romantic suspense in cui due improbabili amanti si imbattono l’uno nell’altra, grazie a una coppia di eccentriche prozie, a una serie di strampalate rapine in banca, e alla follia del Mardi Gras.
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Lynsay Sands, VAMPIRE, INTERRUPTED, EDIZIONI AVON
Lynsay Sands 's LATEST BOOK, VAMPIRE, INTERRUPTED, BY AVON
IT WAS A CASE SHE COULD SINK HER TEETH INTO . . .
After seven hundred years of life, Marguerite Argeneau finally has a career. Well, the start of one, anyway. She's training to be a private investigator, and her first assignment is to find an immortal's mother. It seemed simple enough, until Marguerite wakes up one evening to find herself at the wrong end of a sword. Now she realizes she's in way over her head.
Julius Notte wants to protect Marguerite, and not because someone just tried to take her head off. She doesn't know it yet, but she's his lifemate and he's determined to woo her. It's been over five hundred years since he last courted a woman, but surely the techniques haven't changed. Now if only he can keep her alive—so to speak—so they can have that happily-ever-after.
ERA UN CASO IN CUI POTEVA AFFONDARE I DENTI . . .
Dopo settecento anni di vita, Marguerite Argeneau ha finalmente trovato la carriera che fa per lei. Be’, diciamo l’inizio di una carriera, più o meno. Sta seguendo un corso per diventare investigatrice privata, e il suo primo incarico è trovare la madre di un Immortale. Sembrerebbe abbastanza semplice, finché Marguerite si sveglia una sera e scopre di trovarsi dal lato sbagliato di una spada. E si reden conto che è nei guai fin sopra la testa.
Julius Notte vuole proteggere Marguerite, e non perchè qualcuno ha appena cercato di decapitarla. Marguerite ancora non lo sa, ma è proprio lei la compagna che gli è destinata dal fato, e Julius è deciso a farle la corte. Sono passati oltre cinquecento anni dall’ultima volta che ha corteggiato una donna, ma sicuramente le tecniche non possono essere cambiate più che tanto. Ora, se solo riuscisse a tenerla viva – si fa per dire – in modo che potessero starsene insieme per sempre, felici e contenti….
Nota di MarchRose : VAMPIRE, INTERRUPTED is the ninth book in Linsay Sands’s Argeneau family vampire series, and one that we fans of this series were eagerly waiting for! In fact it features Marguerite Argeneau, who has always been the matchmaker of the family, a loving mom who goes out of her way to help her children to find their lifemates. Now that she is finally free from her hellish 700-year-long marriage to Jean-Claude Argeneau it’s her turn to start a new job and a new life, and she finally gets her chance at being happy.
Warning: US readers are complaining about the fact that having the Argeneau family tree in the front of the books is spoiling an important part of the surprise – so heed their advice and don't check out it until after you've read the book !
VAMPIRE, INTERRUPTED è il nono libro della serie di Linsay Sands dedicata alla famiglia dei vampiri Argeneau, ed è un libro che i fans della serie stavano aspettando con ansia!
Infatti la protagonista è Marguerite Argeneau, che è sempre stata la combina-matrimoni della famiglia, è una madre affettuosa che f a di tutto pur di aiutare i propri figli a trovare i compagni a loro destinati. Ora che Marguerite è libera dal suo infernale matrimonio, durato ben 700 anni, con Jean-Claude Argeneau, è finalmente arrivato il suo turno di iniziare un nuovo lavoro ed una nuova vita, e di avere finalmente la possibilità di essere felice.
Un avvertimento: i lettori americani si stanno lamentando, perchè il libro contiene l’albero genealogico della famiglia Argeneau, e questo rovina una parte importante della sorpresa della trama – quindi seguite il loro consiglio, e non andate a guardarlo finché non avete letto la storia!
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Samantha James, THE SEDUCTION OF AN UNKNOWN LADY, EDIZIONI AVON
Samantha James 's LATEST BOOK, THE SEDUCTION OF AN UNKNOWN LADY, BY AVON
Seduction is something Fionna Hawkes knows nothing about. So when she encounters a sexy stranger on a moonlit street, her first instinct is to defend herself against her darkly handsome suitor. But letting go of suspicion and allowing herself to fall for Lord Aidan McBride brings even greater danger. In his eyes, she glimpses a powerful passion she longs to fulfill. In his arms, she aches with the secret she longs to unburden. A secret that could cost her her livelihood-and her life.
Aidan could never resist a mystery, especially one as mesmerizing as the lovely Miss Hawkes. Drawing her into the shelter of his arms, he won't rest until he convinces her to reveal everything. Braving the danger that stalks Fionna at every turn, Aidan is determined to defend her-and just as determined to claim her as his own.
Fionna Hawkes non sa nemmeno lontanamente che significa la seduzione. Così quando incontra un seducente straniero in una strada illuminata dalla luna, il suo primo istinto è di mettersi sulla difensiva nei confronti del suo inquietante ed affascinante corteggiatore. Ma se abbandonerà ogni sospetto e si arrenderà all’amore che prova per Lord Aidan McBride, la aspetteranno pericoli ancora più grandi. Negli occhi di lui, Fionna vede una passione prorompente che brama soddisfare. Tra le braccia di Aidan, si strugge dal desiderio di liberarsi del proprio segreto. Un segreto che potrebbe costarle non solo tutto ciò che possiede, ma anche la sua vita.
Aidan non ha mai saputo resistere ad un mistero, soprattutto ad uno intrigante come la graziosa Miss Hawkes. L’attirerà nel cerchio protettivo del proprio abbraccio, e non avrà pace finché non la convincerà a rivelare tutto quanto. Sfidando il pericolo che segue Fiona passo dopo passo, Aidan è determinato a difenderla – così come è deciso a reclamarla come sua.
Nota di MarchRose:
THE SEDUCTION OF AN UNKNOWN LADY is the second book in the McBride family series ( first book was THE SECRET PASSION OF SIMON BLACKWELL ), who features the three McBride siblings, Annabel - or Anne, as her family calls her - Aidan, and Alec.
SJ adds here to the steamy sensuality which is one of her trademarks a dark, dramatic and eerie sinister atmosphere, a hint of supernatural/paranormal and an ironic touch which will remind you of some Amanda Quick’s classics. All London is smitten with the risqué horror/Gothic novels of the mysterious F.J. Sparrow, which are even more intriguing because no one really knows who the author is. But when Aidan goes to Fionna’s bookstore to buy Sparrow’s last scary tale, The Demon of Dartmore, he would never imagine he’d find himself arguing over the book with the author! ;-)Setting: England, London, 1852 (Victorian Era)
THE SEDUCTION OF AN UNKNOWN LADY è il secondo romanzo della saga della famiglia McBride ( il primo è THE SECRET PASSION OF SIMON BLACKWELL ), i cui protagonisti sono i tre fratelli McBride, Annabel - ovvero Anne, come viene chiamata in famiglia - Aidan, e Alec.
In questo libro SJ aggiunge alla sensualità e alla passionalità, che sono i suoi tratti più caratteristici, un’atmosfera dark, drammatica, inquietante e sinistra, qualche spunto soprannaturale/paranormale ed un tocco d’ironia che vi ricorderà alcuni del classici di Amanda Quick. Tutta Londra è entusiasta degli eccitanti racconti gotici del misterioso F.J. Sparrow, che sono ancora più intriganti perchè nessuno sa chi sia in realtà l’autore. Ma quando Aidan si reca al negozio di libri di Fionna per comprare l’ultimo romanzo dell’orrore di Sparrow, Il Demone di Dartmore, non avrebbe mai immaginato che si sarebbe ritrovato a discutere del libro proprio con l’autore! ;-) Ambientazione: Inghilterra, Londra, 1852 ( Epoca Vittoriana)
Would you like to have a taste of what Vikings’ life was like?
Well, the answer is : UP HELLY AA !
Each year, on the last Tuesday in January, hundreds of Vikings of all ages fill the town of Lerwick in Scotland’s Shetland Islands to parade through the darkened streets allowing locals and tourists alike to celebrate the historical heritage of the islands.
Don’t worry: this doesn’t mark a perennial Norwegian invasion but the start of Up Helly Aa, Britain’s largest fire festival.
Vi piacerebbe avere un assaggino di com’era la vita dei Vichinghi?
Be’ , la risposta è: UP HELLY AA !
Ogni anno, l’ultimo martedì di gennaio, centinaia di Vichinghi di tutte le età riempiono la città di Lerwick, nelle Shetland scozzesi, per sfilare nelle strade buie, così da permettere sia agli abitanti del posto che ai turisti di celebrare l’eredità storica delle isole.
Ma non preoccupatevi: non è un’ennesima invasione norvegese, bensì l’inizio dell’ Up Helly Aa, la più importante “festa del fuoco” d’Inghilterra.
Up Helly Aa is descended from the ancient festival of Yule, which the Vikings held to celebrate the rebirth of the sun. One of the first records about it is dated 1824, when a visiting Methodist missionary wrote in his diary that "the whole town was in an uproar: from twelve o clock last night until late this night blowing of horns, beating of drums, tinkling of old tin kettles, firing of guns, shouting, bawling, fiddling, fifeing, drinking, fighting. This was the state of the town all the night - the street was as thronged with people as any fair I ever saw in England."
L’Up Helly Aa deriva dall’antica festività di Yule, che i Vichinghi usavano per celebrare la rinascita del sole. Una delle prime testimonianze storiche che parla di questa festa risale al 1824, quando un missionario metodista che era in visita alle isole scrisse nel suo diario che: “l’intera città era in subbuglio: dalla mezzanotte di ieri fino a stanotte tardi è stato tutto un soffiare nei corni, battere sui tamburi, picchiare su vecchie pentole di stagno, far fuoco con le pistole, gridare, schiamazzare, suonare violini e pifferi, bere, fare a botte. La città è rimasta in questo stato tutta la notte – la strada era affollata di persone come mai in nessuna fiera finora da me vista in Inghilterra.”
As Lerwick grew in size the celebrations became more elaborate. Around 1870 a group of young men in the town with intellectual interests injected a series of new ideas into the proceedings. First, they improvised the name Up Helly Aa, and gradually postponed the celebrations until the end of January. Secondly, they introduced a far more elaborate element of disguise - "guizing" - into the new festival. Thirdly, they inaugurated a torchlight procession. In the late 1880s a Viking longship - the "galley" - appeared, and as late as 1906 that a "Guizer Jarl", the chief guizer, arrived on the scene.
Quando la città di Lerwick iniziò a crescere, i festeggiamenti divennero più elaborati. Intorno al 1870, un gruppo di giovani intellettuali introdusse nel programma una serie di nuove idee. Per prima cosa, crearono il nome Up Helly Aa, e gradatamente spostarono la festa alla fine di gennaio. Poi introdussero il travestimento (“guizing”), ed infine inaugurarono le processioni con le torce accese. Verso il 1880 apparve nei festeggiamenti una nave vichinga, il "drakkar", e nel 1906 comparve sulla scena il "Guizer Jarl", cioè il “Capo dello Squadrone”.
Today’s Up-Helly-Aa is very close to its 150 years ago predecessors. Up to a thousand "guizers" , i.e. Shetlanders dressed as Viking warriors, parade through the streets of Lerwick. Members of the ‘Jarl Squad’ line the route with paraffin soaked fence posts. Once lit they form a flaming procession which escorts a Viking longship - the "galley" - to its final burning place. As the long ship reaches its destination the men form a wheel of flame before throwing the torches into the galley creating a riotous inferno.
L’Up-Helly-Aa che si tiene oggi è molto simile a quelli che si tenevano 150 anni fa. Un migliaio e oltre di “guizers”, cioè di abitanti delle Shetlands vestiti da guerrieri Vichinghi, sfilano in parata attraverso le strade di Lerwick. I membri dello “Squadrone dello Jarl” tracciano il cammino usando pali di legno impregnati di paraffina . Una volta accesi, li usano per formare una processione fiammeggiante che scorta una nave vichinga - il "drakkar", – al luogo dove verrà bruciata. Quando la nave raggiunge la sua destinazione, gli uomini formano un cerchio di fiamme prima di buttare le torce nel "drakkar", creando un inferno di fuoco.
After the galley has been burnt, a series of performances take place in 11 local halls in Lerwick, with squads and onlookers visiting each hall to take part in the dancing and festivities.
And what about women, you could ask? Well, it could be worse… Women are not allowed to fill the ranks of Vikings and so have to make the most of food, drink, dancing at these events, many of which continue until daybreak.
Dopo che il "drakkar" è stata bruciato, negli 11 locali di Lerwick hanno luogo una serie di manifestazioni, con i membri della squadra e i visitatori che passano di locale in locale per ballare e far festa.
E le donne? vi chiederete voi. Be’, poteva andare peggio… Le donne non possono far parte dello squadrone dei Vichinghi, quindi si devono “accontentare” di mangiare, bere e ballare a questi festeggiamenti, molto dei quali durano fino all’alba.
So, in case you are willing to breath some Viking air, here are the Up-Helly-Aa dates for the next few years ( for further info, have a look here http://www.uphellyaa.org/ ):
2009 - Tuesday, January the 27th
2010 - Tuesday, January the 26th
2011 - Tuesday, January the 25th
2012 - Tuesday, January the 31st
2013 - Tuesday, January the 29th
2014 - Tuesday, January the 28th
Quindi, nel caso vogliate respirare un po’ d’aria… Vikinga, eccovi le date dell’Up-Helly-Aa dei prossimi anni ( per informazioni date un’occhiata qui: http://www.uphellyaa.org/ )
2009 - martedì, 27 gennaio
2010 - martedì, 26 gennaio
2011 - martedì, 25 gennaio
2012 - martedì, 31 gennaio
2013 - martedì, 29 gennaio
2014 - martedì, 28 gennaio
ESCONO IN LIBRERIA I TITOLI DI APRILE DEGLI OSCAR EMOZIONI, MONDADORI
Laura Dave - TI ASPETTERÒ PER SEMPRE - Ma non metterci troppo (London is the Best City in America)
Tre anni fa Emmy è fuggita per non sposarsi.
Ora suo fratello si trova di fronte alla stessa paura.
Ma lei è decisa ad aiutarlo a prendere la giusta decisione…
Sono passati tre anni da quando Emmy Everett, dopo aver rotto all’improvviso con il ragazzo che stava per sposare, si è rifugiata in un paesino del Rhode Island, dove ha cercato di costruirsi una sua vita indipendente. Ora deve raccogliere tutto il suo coraggio per ritornare a casa dei genitori a New York e partecipare alle nozze del fratello Josh. Ma questi, a poche ore dal grande evento, le confida di non essere più così sicuro di volersi sposare. È innamorato di un’altra. Dopo questa inaspettata rivelazione, Emmy decide di aiutare Josh a prendere una decisione, quella stessa da cui lei è fuggita…
Commedia agrodolce che parla d’amore, ma soprattutto romanzo di formazione, Ti aspetterò per sempre (ma non metterci troppo) è stato accolto negli Stati Uniti come un caso letterario e ha già incantato decine di migliaia di lettrici anche in Italia.
«Un debutto affascinante e originale, un romanzo che esplora in modo avvincente le nostre scelte sentimentali» USA Today
«Una lettura davvero piacevole, insieme romantica e realistica» The Washington Post
nota di Naan: "London is the best city in America" è il romanzo di debutto di Laura Dave che ha strappato innumerevoli ottime critiche e che presto Reese Witherspoon (protagonista del film "Se solo fosse vero") trasporterà sullo schermo del grande cinema. La trama di questo libro non è complessa o innovativa, e non è neppure molto movimentata, svolgendosi nell'arco di tempo di un fine settimana. Quello che fa di questo romanzo un grande libro, sono i personaggi e le loro relazioni, talmente autentiche che sapranno affascinarvi al punto da farvi dimenticare tutto il resto.
Anche quelli che vi piaceranno di meno sapranno conquistarvi a modo loro, perchè ognuno di essi vi apparirà "umano", con difetti e talenti che amerete e odierete, e anche se vi sembrerà di leggere una storia che già conoscete, non vorrete perdervi neppure una parola, perchè con loro sorriderete, riderete, piangerete, e in alcuni passaggi chiuderete persino gli occhi.
Lisa Kleypas - SOGNANDO TE (Dreaming of you)
Al riparo nel suo cottage di campagna Sara Fielding passa il tempo a creare storie che fanno sognare. La sua vita tranquilla viene sconvolta quando, spinta dalla curiosità, Sara entra in contatto con il bellissimo Derek Craven, che è riuscito a uscire dalla povertà estrema della sua infanzia e ora è il re della più prestigiosa casa di gioco londinese. Derek è diventato ricco, ma anche sospettoso, duro di cuore; e quando la dolce, innocente, beneducata Sara Fielding entra nel suo mondo pericoloso qualcosa cambia. La ragazza timida e bruttina si scopre una donna di gran fascino, mentre il cinico Derek impara a cedere alle lusinghe e alle promesse dell’amore…
«Divertente, sensuale, trascinante: una narratrice di vero talento» Publishers Weekly
nota di MarchRose: Un’uscita davvero eccezionale! Considerato uno dei capolavori ( e da parecchi addirittura “il” capolavoro ) di Lisa Kleypas, Dreaming of you è sicuramente uno dei romanzi clou del genere romance storico, che le appassionate non possono assolutamente mancare. Davvero un peccato che quest’uscita non sia stata preceduta da quella del prequel, cioè di “Then came you” (i due romanzi insieme costituiscono la cosiddetta saga dei Gamblers, cioè dei Giocatori), dove per la prima volta appare Derek Craven…
Chi è Derek Craven? E’ un uomo nato in una fogna, che non sa quanti anni ha né quale sia il suo vero nome, che ha lottato per sopravvivere con testardaggine e brutalità, e che ha messo a tacere il proprio orgoglio accettando di lavorare fin da bambino come spazzacamino, e una volta adulto di rubare, di fare il gigolò e perfino di profanare tombe pur di guadagnare abbastanza da uscire dai bassifondi… E ora finalmente il suo sogno si è avverato: Derek è il proprietario di una lussuosa sala da gioco, ed è diventato uno degli uomini più ricchi di Londra.
Nessuno potrebbe essere più lontano da lui di Sara Fielding, una giovane donna tranquilla e ben educata, di buona famiglia, e con un interesse puramente culturale per la vita nei bassifondi su cui ha l’hobby di scrivere romanzi. Ma dentro Sara si cela una donna appassionata, che non chiede altro di uscire allo scoperto – e che imprevedibilmente troverà proprio in Derek l’unico uomo capace di donarle un amore travolgente, ed allo stesso tempo tanto dolce e tenero da spezzare il cuore.
Ambientazione: Inghilterra, Londra, 1820 circa
Grado di sensualità: bollente (hot)
RECENSIONE: MAGNOLIA ( Bounty hunter’s bride), di Carol Finch
Prima pubblicazione anno: 2002 Edizione originale: Harlequin Historicals Pubblicato in Italia da: Harlequin Mondandori, serie I GRANDI ROMANZI STORICI n.417, novembre 2003. Livello di sensualità: warm( caldo) Ambientazione: Stati Uniti, 1875
Hanna Malloy, figlia di un magnate delle spedizioni, fugge il giorno stesso delle nozze con un ricco rampollo impostole dal padre verso l’Ovest, decisa a vivere una vita indipendente da chiunque, conquistata grazie alla propria realizzazione personale. Consapevole però del rischio che corre in quelle terre selvagge, e soprattutto del fatto che le donne non sposate hanno ovunque poca libertà d’azione, decide di trovarsi alla svelta un “marito di comodo” a pagamento, disposto a darle il suo nome ( e solo quello) in cambio di una grossa somma di denaro, lasciandola poi libera di fare quello che gli pare. Appena arrivata nell’Ovest ha la fortuna di incontrare subito Cale Elliott, un mezzosangue cacciatore di taglie, che pare proprio il tipo ideale per questo tipo di impresa…e che accetta subito, rifiutando la ricompensa ma chiedendo in cambio a d Hanna di insegnargli le buone maniere necessarie per entrare in società e catturare finalmente l’assassino del fratello.
Questo implica che il loro finto matrimonio duri ancora qualche tempo, e durante questo tempo i nostri due protagonisti impareranno a conoscersi molto intimamente….
Sarò sincera, come sempre: questo romanzo non mi ha coinvolto quasi per nulla, nonostante l’ambientazione western sia una delle mie favorite e nonostante abbia un debole per i protagonisti mezzosangue. La protagonista Hanna è sicuramente una giovane donna dal carattere deciso e determinato, con tratti anche divertenti e ingenui ; il protagonista Cale è il classico uomo selvaggio e tutto d’un pezzo, provato da molti eventi dolorosi, che ha deciso di dedicare la propria vita alla vendetta senza lasciare spazio a nessun’altro sentimento, atteggiamento che nasconde una forte sensibilità che l’incontro con la nostra Magnolia ( è il soprannome che lui dà ad Hanna) tira fuori man mano.
In mezzo a tutto questo, un padre severo e burbero che poi si scoprirà molto meno “cattivo” di quanto si pensa, un cattivo che più cattivo non si può e alcuni amici fedelissimi: insomma, tanti stereotipi messi insieme, non solo nei personaggi ( che rimangono sulla carta senza attrarre il lettore), ma anche nella trama, alla quale manca quel “quid”, essenziale per trasformare una qualsiasi trama, anche banale, in una storia capace di tenere vivo l’interesse di chi legge. Io ho finito di leggerlo per inerzia….non è un brutto libro, ma sicuramente c’è di meglio.
If washboard abs and bulging biceps making you weak in the knees, better grab your smelling salts ’cause we've got a special preview of the 2008 Mr. Romance cover-model competition. These dudes are righteously buff and ready for their closeup.
Se gli addominali scolpiti e i bicipiti in rilievo vi fanno tremare le ginocchia, è meglio che andiate a prendere i sali, perchè vi stiamo perpresentare un'anticipazione del concorso di modelli, i cover-models che gareggiano per il titolo di Mr. Romance 2008.
On April 19th at the Romantic Times Booklovers Convention in Pittsburgh, these men will strut their stuff down the runway, flash their pearly whites and flex that one muscle that can win them the goldpersonal charm. And this year we've created the Cyber Choice Award, so you get to be part of the fun.
Il 19 aprile a Pittsbourgh, al Convegno dei Romantic Times Booklovers, questi uomini sfileranno in passerella, sfodereranno il loro sorriso più abbagliante e fletteranno proprio quei muscoli che sono la loro arma segreta. E quest'anno abbiamo creato il premio Cyber Choice, così potrete partecipare al divertimento.
Beginning April 7, Dorchesterpub.com will introduce two models a day. Learn his stats, love his lats and dream away about dinner for two with beefcake tartare for starters. After four days of hunky reveals, come back to vote for your favorite. The model with the most votes as of 5 p.m. EST on April 18th will be presented with the Cyber Choice Award and win an American Express gift card.
A partire dal 7 di aprile, il sito Dorchesterpub.com presenterà due modelli al giorno. Prendete nota delle loro misure, rimirate i loro pettorali, e iniziate a sognare una cenetta per due con una tartare di manzo per antipasto. Dopo quattro giorni di succose rivelazioni, tornate sul sito a votare il vostro preferito. Il modello che riceverà più voti entro le 17 del giorno 18 aprile vincerà il premio Cyber Choice e una carta di credito omaggio American express.
Voting is open to one and all, so come early and vote often. Who's hot and who's not? You tell us!
Il voto è aperto a tutti quanti, quindi sbrigatevi a votare, e votate spesso! Chi è sexy, e chi non lo è? Ditecelo voi !
Trama: Gli opposti si attraggono: è questa la sola spiegazione del rapporto di coppia fra Max e Maddy Crighton. Max si è sposato per interesse, Maddy per amore. Max è bello, affascinante, cinico, arrogante, ambizioso, circondato da sempre nuove amanti, Maddy è insignificante, dolce, materna, sottomessa, umile, fedele. Sembra una situazione senza via d'uscita... fino a quando un nuovo, drammatico avvenimento non viene a scuotere dalle fondamenta tutta la loro vita, i loro valori, la loro stessa personalità. C'è dunque una speranza di salvare il matrimonio, o le loro strade si divideranno per sempre?
"Il peccatore" fa parte della saga dei Crighton, sette romanzi dedicati a sette membri di una numerosa famiglia della medio-alta borghesia inglese.
Max Crighton, infernale e bellissimo, è l'anima nera di una famiglia di cui sembra incarnare tutti i vizi e nessuna virtù: una smodata ambizione, un'insaziabile ed egocentrica fame di successi e neanche una briciola dell'amore e del rispetto per la famiglia che contraddistinguono i Crighton come un clan molto unito.
Maddy è la moglie di Max e la madre dei suoi figli, un maschietto di quattro anni ed una bimba di due. Maddy è una madre amorevole ed una moglie discreta, una creatura dolcissima e devota imprigionata in un matrimonio che definire "da incubo" sarebbe perfino eufemistico.
Sono stati proprio questi presupposti narrativi ad indurmi all'acquisto de "Il peccatore". Non nascondo una personale predilezione ai temi del "matrimonio di convenienza" e del "libertino bastardo redento dall'amore" e mi incuriosiva vederli sviluppati da un'autrice sensibile nelle rese psicologiche come Penny Jordan.
Ebbene, decisamente Max è un bastardo con la "B" maiuscola (provavo il desiderio di decapitarlo ad ogni capitolo del romanzo). Non mi riferisco alla canaglia affascinante tanto ricorrente nella narrativa romance, no: personalmente un protagonista maschile così negativo devo ammettere di non averlo mai trovato prima. Negativo ma anche pericolosamente affascinante, perché per quanto Max sia odioso, gratuitamente perfido, egoista e sadicamente distruttivo, la Jordan è comunque abilissima nel tratteggiare il suo fascino e, soprattutto, la sua (dis)umanità: è impossibile negare che Max sia un personaggio vibrante di vita e di cinico realismo.
Maddy, protagonista femminile, ispira in primis una pena profondissima ed una altrettanto intensa comprensione. Figlia di una lady della nobiltà di campagna e di un uomo votato alla carriera legislativa, Maddy è cresciuta in un ambiente di grandi apparenze e poco calore, che sempre l'ha fatta sentire deludente ed inadatta. Graziosa, ma non bellissima né sofisticata, sposa Max perché innamorata... perché lui la fa innamorare (mirando, infatti, ad avere il patrocinio del suocero per diventare associato di un prestigioso studio legale). E' dopo il matrimonio, soprattutto dopo che lei si scopre incinta del loro primo figlio, che lui getta la maschera rendendo il loro matrimonio quello che è: una serie ininterrotta di umiliazioni per Maddy. Tuttavia Maddy non è mai patetica, perché la Jordan è molto brava nel non farla mai apparire come una stupida: è una donna dolce, con un grande spirito di sacrificio e che sopporta per il bene dei figli (non tanto per non separarli da un padre che non li degna di un'occhiata, ma per tenerli vicini al nonno, agli zii, zie e cugini che innegabilmente li amano). Maddy cerca una sua serenità nell'abbellire la casa di campagna della famiglia, nell'accudire l'anziano e burbero bisnonno Crighton, nell'amicizia, nell'affetto e nell'apprezzamento della suocera, delle cognate e delle cugine acquisite: è comprensibile che Maddy non voglia rinunciare ad una famiglia che la fa sentire amata e che ama i suoi bambini, dopo l'infanzia e l'adolescenza avute. Ma è anche naturale comprendere come Maddy sia profondamente infelice: è consapevole di essere per tutti "la povera Maddy", oltre ad essere sposata con un uomo che ha fatto del mortificarla il suo hobby. E com'è possibile che da una situazione simile possa rinascere un matrimonio, divenire un'unione felice? Ci vorrebbe un miracolo... ed è infatti questa la carta che si gioca la Jordan, sciupando a parer mio tutto l'eccellente lavoro di costruzione psicologica di 3/4 del libro.
Un terribile incidente riduce Max in fin di vita e l'esperienza di pre-morte lo restituisce ai vivi come un uomo nuovo, consapevole di tutto l'amore che lo circonda e di come stesse sprecando tutte le cose veramente importanti della vita.
Sarà che, personalmente, ritengo la strada della redenzione un cammino ben più arduo, lungo e complesso, ma questa "illuminazione siddhartiana" che coglie Max mi è tanto sembrata tirata fuori dal cilindro! Un odioso bastardo patentato che si sveglia nel letto d'ospedale chiedendo gli siano mandate le foto dei figlioletti e che si trasforma nel maritino che prepara bagni caldi e porta la colazione a letto! D'accordo che il vecchio adagio recita non ci sia miglior marito di un libertito pentito, ma qui mi è parso si tratti di un caso clinico di personalità dissociata!
Peccato. Peccato perché la storia stava andando davvero bene! Maddy, grazie alle insistenze della suocera, era diventata la presidentessa di una fondazione che si occupa di ragazze madre e l'impegno gratificante in questa attività aveva fatto rifiorire la sua fiducia in se stessa, facendo sbocciare il suo fascino e la sua bellezza. Si profilava all'orizzonte uno straordinario rivale per Max: un commercialista gallese, aitante e carismatico, che era rimasto folgorato dal fascino delicato e vulnerabile di Maddy ed intenerito dai suoi bambini adorabili e trascurati. Ripeto: peccato! Peccato perché mi sarebbe piaciuto vedere il vecchio Max confrontarsi con questi cambiamenti... con la possibilità concreta di perdere ciò che aveva sempre dato per scontato... dover realizzare quanto male gratuito aveva compiuto. Ma così non è ed il finale stesso del romanzo è abbastanza "aperto": la riconciliazione tra Max e Maddy è d'obbligo come l'happy end di ogni romance, tuttavia non è affatto trionfale, ma piuttosto sospeso ed aperto. L'autrice lascia intuire che la strada da compiere sarà molto lunga, che Max dovrà dare ancora a Maddy molte conferme dell'uomo che è diventato e Maddy stessa avrà bisogno di molto tempo.
Un'ultima nota va resa alla coralità della storia, punto di forza e di debolezza dell'intera struttura: senz'altro tutti i personaggi (dai comprimari alle comparse) sono caratterizzati benissimo e con grande umanità, ma "Il peccatore" preso singolarmente risente, forse, del far parte di una saga ben più ampia. All'inizio è facile farsi confondere dalla quantità di personaggi e dagli intricati legami famigliari presentati, tuttavia ci si riesce ad orientare abbastanza presto.
Gli opposti si attraggono: è questa la sola spiegazione del rapporto di coppia fra Max e Maddy Crighton. Max si è sposato per interesse, Maddy per amore. Max è bello, affascinante, cinico, arrogante, ambizioso, circondato da sempre nuove amanti, Maddy è insignificante, dolce, materna, sottomessa, umile, fedele. Sembra una situazione senza via d'uscita... fino a quando un nuovo, drammatico avvenimento non viene a scuotere dalle fondamenta tutta la loro vita, i loro valori, la loro stessa personalità. C'è dunque una speranza di salvare il matrimonio, o le loro strade si divideranno per sempre?
Max Crighton, infernale e bellissimo, è l'anima nera di una famiglia di cui sembra incarnare tutti i vizi e nessuna virtù: una smodata ambizione, un'insaziabile ed egocentrica fame di successi e neanche una briciola dell'amore e del rispetto per la famiglia che contraddistinguono i Crighton come un clan molto unito.
Maddy è la moglie di Max e la madre dei suoi figli, un maschietto di quattro anni ed una bimba di due. Maddy è una madre amorevole ed una moglie discreta, una creatura dolcissima e devota imprigionata in un matrimonio che definire "da incubo" sarebbe perfino eufemistico.
Sono stati proprio questi presupposti narrativi ad indurmi all'acquisto de "Il peccatore". Non nascondo una personale predilezione ai temi del "matrimonio di convenienza" e del "libertino bastardo redento dall'amore" e mi incuriosiva vederli sviluppati da un'autrice sensibile nelle rese psicologiche come Penny Jordan.
Ebbene, decisamente Max è un bastardo con la "B" maiuscola (provavo il desiderio di decapitarlo a ogni capitolo del romanzo). Non mi riferisco alla canaglia affascinante tanto ricorrente nella narrativa romance, no: personalmente un protagonista maschile così negativo devo ammettere di non averlo mai trovato prima. Negativo ma anche pericolosamente affascinante, perché per quanto Max sia odioso, gratuitamente perfido, egoista e sadicamente distruttivo, la Jordan è comunque abilissima nel tratteggiare il suo fascino e, soprattutto, la sua (dis)umanità: è impossibile negare che Max sia un personaggio vibrante di vita e di cinico realismo.
Maddy, protagonista femminile, ispira in primis una pena profondissima e una altrettanto intensa comprensione. Figlia di una lady della nobiltà di campagna e di un uomo votato alla carriera legislativa, Maddy è cresciuta in un ambiente di grandi apparenze e poco calore, che sempre l'ha fatta sentire deludente ed inadatta. Graziosa, ma non bellissima né sofisticata, sposa Max perché innamorata... perché lui la fa innamorare (mirando, infatti, ad avere il patrocinio del suocero per diventare associato di un prestigioso studio legale). E' dopo il matrimonio, soprattutto dopo che lei si scopre incinta del loro primo figlio, che lui getta la maschera rendendo il loro matrimonio quello che è: una serie ininterrotta di umiliazioni per Maddy. Tuttavia Maddy non è mai patetica, perché la Jordan è molto brava nel non farla mai apparire come una stupida: è una donna dolce, con un grande spirito di sacrificio e che sopporta per il bene dei figli (non tanto per non separarli da un padre che non li degna di un'occhiata, ma per tenerli vicini al nonno, agli zii, zie e cugini che innegabilmente li amano). Maddy cerca una sua serenità nell'abbellire la casa di campagna della famiglia, nell'accudire l'anziano e burbero bisnonno Crighton, nell'amicizia, nell'affetto e nell'apprezzamento della suocera, delle cognate e delle cugine acquisite: è comprensibile che Maddy non voglia rinunciare ad una famiglia che la fa sentire amata e che ama i suoi bambini, dopo l'infanzia e l'adolescenza avute. Ma è anche naturale comprendere come Maddy sia profondamente infelice: è consapevole di essere per tutti "la povera Maddy", oltre ad essere sposata con un uomo che ha fatto del mortificarla il suo hobby.
E com'è possibile che da una situazione simile possa rinascere un matrimonio, divenire un'unione felice? Ci vorrebbe un miracolo... ed è infatti questa la carta che si gioca la Jordan, sciupando a parer mio tutto l'eccellente lavoro di costruzione psicologica di 3/4 del libro.
Un terribile incidente riduce Max in fin di vita e l'esperienza di pre-morte lo restituisce ai vivi come un uomo nuovo, consapevole di tutto l'amore che lo circonda e di come stesse sprecando tutte le cose veramente importanti della vita.
Sarà che, personalmente, ritengo la strada della redenzione un cammino ben più arduo, lungo e complesso, ma questa "illuminazione siddhartiana" che coglie Max mi è tanto sembrata tirata fuori dal cilindro! Un odioso bastardo patentato che si sveglia nel letto d'ospedale chiedendo gli siano mandate le foto dei figlioletti e che si trasforma nel maritino che prepara bagni caldi e porta la colazione a letto! D'accordo che il vecchio adagio recita "non ci sia miglior marito di un libertino pentito", ma qui mi è parso si tratti di un caso clinico di personalità dissociata!
Peccato. Peccato perché la storia stava andando davvero bene! Maddy, grazie alle insistenze della suocera, era diventata la presidentessa di una fondazione che si occupa di ragazze madre e l'impegno gratificante in questa attività aveva fatto rifiorire la sua fiducia in se stessa, facendo sbocciare il suo fascino e la sua bellezza. Si profilava all'orizzonte uno straordinario rivale per Max: un commercialista gallese, aitante e carismatico, che era rimasto folgorato dal fascino delicato e vulnerabile di Maddy ed intenerito dai suoi bambini adorabili e trascurati. Ripeto: peccato! Peccato perché mi sarebbe piaciuto vedere il vecchio Max confrontarsi con questi cambiamenti... con la possibilità concreta di perdere ciò che aveva sempre dato per scontato... dover realizzare quanto male gratuito aveva compiuto. Ma così non è ed il finale stesso del romanzo è abbastanza "aperto": la riconciliazione tra Max e Maddy è d'obbligo come l'happy end di ogni romance, tuttavia non è affatto trionfale, ma piuttosto sospeso ed aperto. L'autrice lascia intuire che la strada da compiere sarà molto lunga, che Max dovrà dare ancora a Maddy molte conferme dell'uomo che è diventato e Maddy stessa avrà bisogno di molto tempo.
Un'ultima nota va resa alla coralità della storia, punto di forza e di debolezza dell'intera struttura: senz'altro tutti i personaggi (dai comprimari alle comparse) sono caratterizzati benissimo e con grande umanità, ma "Il peccatore" preso singolarmente risente, forse, del far parte di una saga ben più ampia. All'inizio è facile farsi confondere dalla quantità di personaggi e dagli intricati legami famigliari presentati, tuttavia ci si riesce ad orientare abbastanza presto.
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Judy Duarte, MULBERRY PARK, EDIZIONI KENSINGTON
Judy Duarte 's LATEST BOOK, MULBERRY PARK, BY KENSINGTON
Judy Duarte, award-winning author of more than twenty novels, brings readers of all ages a touching message of love and hope with her single-title debut, Mulberry Park.
Claire Harper spends her evenings after work running in Mulberry Park—fleeing from the haunting memories of her young son’s death. But she never escapes the crippling grief that consumes her—until the day she finds a letter to God written by a little girl named Analisa.
In an attempt to protect the young girl’s faith, Claire writes back, and Analisa’s letters gradually draw Claire into the companionship of other Mulberry Park regulars—all, in their own way, in need of comfort and healing. As friendships grow, sorrows lift and lives and hearts connect, each will discover just how far and how high one simple letter can reach.
Judy Duarte, la pluripremiata autrice di oltre venti libri, offre ai lettori di tutte le età un commovente messaggio di amore e di speranza con il suo primo romanzo singolo, Mulberry Park.
Quando finisce di lavorare, Claire Harper la sera va sempre a correre nel Mulberry Park – per sfuggire al ricordo della morte del figlioletto, che continua a perseguitarla. Ma non riesce mai a sfuggire del tutto al dolore accecante che la consuma – fino al giorno in cui trova una lettera a Dio, scritta da una ragazzina di nome Analisa..
Nel tentativo di proteggere la fede della bambina, Claire le risponde, e le lettere di Analisa pian piano attirano Claire nella cerchia degli altri frequentatori abituali di Mulberry Park – tutti, in qualche modo, alla ricerca di calore umano e di conforto. Mentre l’amicizia cresce, le sofferenze si dissolvono e i cuori si avvicinano, ognuno di loro scoprirà quanto lontano, e quanto in alto, possa arrivare una semplice lettera.
Nota di MarchRose
This is the single title debut for Judy Duarte, an award-winning writer of many contemporary novels for Silhouette (Daddy on Call, The Cowboy’s Lullaby, Rock-a-Bye Rancher, The Perfect Wife, Call Me Cowboy, His Mother’s Wedding).
Even if labelled as women’s fiction, MULBERRY PARK might be included in the inspirational romance genre, which is nearly unknown in Italy: novels with a heartwarming and hopeful message about the power of love and forgiveness in healing one’s inner wounds.
Questo è il primo romanzo singolo di Judy Duarte, una autrice di molti romanzi contemporanei per la collana Silhouette, l’equivalente dei nostri Harmony (Daddy on Call, The Cowboy’s Lullaby, Rock-a-Bye Rancher, The Perfect Wife, Call Me Cowboy, His Mother’s Wedding), che ha già vinto numerosi premi letterari.
Anche se viene definito come “women’s fiction” (cioè narrativa al femminile), MULBERRY PARK potrebbe essere incluso nel romance di tipo “inspirational”, che è un genere praticamente sconosciuto in Italia: sono storie che racchiudono un messaggio di tenerezza e di speranza, che parlano del potere dell’amore e del perdono per guarire le ferite dell’animo umano.
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Margo Maguire, TEMPTATION OF THE WARRIOR, EDIZIONI AVON
Margo Maguire 's LATEST BOOK, TEMPTATION OF THE WARRIOR, BY AVON
A new land, a new time…
981 A.D. ... To protect his people from a great evil, Merrick MacLochlainn, newly crowned high chieftain of his clan, must travel forward in time nearly 1,000 years. But when he awakens in 19th Century England, he has no memory of his mission to save his race, nor can he recognize Jenny Keating, the spirited young beauty who calls herself his wife.
A new love…
1826 A.D. ...Orphaned and on the run from a cruel headmaster, vulnerable and alone, Jenny never dreamed of being rescued by any man, much less a chivalrous and handsome warrior like Merrick. Drawn to his powerful physique and mysterious ways, she begins a dangerous deception and poses as his beloved. But her feelings of desire are all too real. Together they will battle a dark threat that jeopardizes their very lives, all the while tempting each other with a passion too powerful to resist.
Una nuova terra, una nuova epoca…
981 A.D. ... per proteggere il suo popolo da un male incommensurabile, Merrick MacLochlainn, che è appena stato eletto capo del suo clan, deve viaggiare avanti nel tempo di quasi mille anni. Ma quando si sveglia nell’Inghilterra del 19mo secolo, ha perso ogni ricordo della missione che ha intrapreso per salvare il suo popolo, e non riconosce Jenny Keating, la vivace bellezza che sostiene di essere sua moglie.
Un nuovo amore…
1826 A.D. ...Rimasta orfana e fuggita da un padrone crudele, sola e vulnerabile, Jenny non avrebbe mai sognato che sarebbe stato un uomo a salvarla, figuriamoci un guerriero cavalleresco ed affascinante come Merrick. Attratta dal suo fisico aitante e dall’aura di mistero che lo circonda, decide di attuare un pericoloso inganno e finge di essere la sua amata. Ma il desiderio che Jenny prova è fin troppo reale. Insieme lotteranno contro un’oscura minaccia che mette a rischio le loro stesse vite, mentre entrambi si tenteranno a vicenda con una passione troppo potente per poterle resisterle.
Nota di MarchRose:
The second instalment in the Warrior-Sorcerer series ( first one was A WARRIOR'S TAKING , which is Merrick’s brother Brogan’s tale ) TEMPTATION OF THE WARRIOR is a fast-paced and original romantic fantasy that employs time travel to bring together a Dark Ages Scottish warrior and a Victorian woman.
"Margo Maguire gives the classic historical Regency story a fresh, clever new twist by deftly adding some Celtic-flavored magic to the plot of her superbly sensual love story." ~ Chicago Tribune
TEMPTATION OF THE WARRIOR è il secondo romanzo della saga dei Guerrieri-Stregoni, ovvero Warrior-Sorcerer (il primo è A WARRIOR'S TAKING , che è la storia di Brogan, il fratello di Merrick) è un originale romanzo fantasy dal ritmo serrato, che utilizza il time-travel, cioè i viaggi nel tempo, per far sì che un guerriero scozzese medioevale e una donna dell’epoca Vittoriana possano incontrarsi.
"Margo Maguire dà al romanzo Regency classico un’impronta nuova ed accattivante, aggiungendo abilmente degli elementi magici di ispirazione celtica ad una storia d’amore appassionata e sensuale." ~ Chicago Tribune
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Kathryn Caskie, HOW TO PROPOSE TO A PRINCE, EDIZIONI AVON
Kathryn Caskie 's LATEST BOOK, HOW TO PROPOSE TO A PRINCE, BY AVON
If the tiara fits, wear it!
And that is exactly what Elizabeth Royle intends to do.
After all, if you can't be acknowledged as the daughter of a prince, the least you can do is marry one.
When Elizabeth Royle, youngest of the notorious Royle sisters, comes face-to-face with her future husband, a man she's seen only in her dreams, she nearly swoons--especially when she discovers he is a prince. But her ecstasy is short-lived as she quickly learns that the man she longs for is soon to be betrothed to someone else--a princess no less. A lesser woman would give up, but Elizabeth is a Royle, after all.
Refusing to surrender her dreams of a royal wedding, Elizabeth takes the position of lady-in-waiting to the princess, determined to get close to her perfect match. But the lover she desires is not who he seems...and only once she discovers the true man behind the crown will she find the perfect love she's been longing for all her life.
Se la tiara ti sta bene, mettitela!
Ed è esattamente quel che Elizabeth Royle intende fare.
Dopo tutto, se proprio non riesci a farti riconoscere come figlia di un principe, il minimo che tu possa fare è sposartene uno..
Quando Elizabeth Royle, la minore tra le famigerate sorelle Royle, incontra faccia a faccia il suo futuro marito, un uomo che ha visto soltanto nei propri sogni, per poco non sviene – specialmente quando scopre che è un principe. Ma la sua estasi ha vita breve, perché presto viene a sapere che l’uomo che lei tanto desidera sta per fidanzarsi ufficialmente con un’altra – nientemeno che con una principessa. Una donna con un carattere più docile del suo si arrenderebbe, ma Elizabeth è una Royle, dopotutto.
Rifiutandosi di rinunciare al proprio sogno di un matrimonio reale, Elizabeth si fa assumere come dama di compagnia della principessa, decisa ad avvicinare l’uomo dei suoi sogni. Ma l’uomo di cui si è innamorata non è quello che sembra… e solo dopo che avrà scoperto chi in realtà si nasconde dietro la corona Elizabeth troverà il vero amore che ha cercato per tutta la sua vita.
Nota di MarchRose
It’s the third book in the Royle Sisters Trilogy, after HOW TO SEDUCE A DUKE and HOW TO ENGAGE AN EARL. The trilogy tells about three sisters whose lives are turned upside down when their father dies and they learn that they know nothing about their family, and who they really are - because they may actually be the secret daughters of the Prince of Wales!
Among them, Elizabeth is the sister who has "the sight": her dreams always come true, so one would tell the mystery of their birth will be quick to solve, but unfortunately her dreams are only half true, and no one is ever sure which part is correct and which part is not. Be prepared to dangerous – and funny – interpretation mistakes!
E’ il terzo romanzo della trilogia delle Sorelle Royle (Royle Sisters Trilogy), dopo HOW TO SEDUCE A DUKE e HOW TO ENGAGE AN EARL. La trilogia parla di tre sorelle le cui vite vengono scombussolate alla morte del loro padre, dalla notizia che in realtà non sanno nulla della loro famiglia e di chi sono realmente – perchè potrebbero essere nientedimeno che le figlie segrete del principe di Galles !
Tra le sorelle, Elizabeth è quella che ha la "vista": i suoi sogni si avverano sempre, quindi si potrebbe pensare che il mistero delle loro origini sarà presto risolto, ma sfortunatamente si avverano solo a metà, e nessuno riesce mai a capire in anticipo qual è la parte di sogno che si avvererà e quale invece no. Preparatevi a degli errori di interpretazione pericolosi, ma anche molto divertenti!
Figlio del mio corpo di donna, tu vai coi tamburi e le trombe
a gustare il colore dell'amore e l'altro lato della vita;
dal tenero rude, dal fragile forte,
di secolo in secolo, eternamente dalla femmina viene il maschio
Le dieci dita delle mani e dei piedi e su ogni dito le unghie come piccole conchiglie,
gli occhi ciechi come gemme e la lingua che cerca di parlare;
e queste mani impotenti sul mio seno impugneranno la spada,
drogato di sonni d'oro e latte attendi il giorno del Signore.
Sposo bambino, re senza corona, sacerdote senza unzione,
soldato, amante, esploratore, io ti vedo strofinare il viso sul seno.
Tu che brancoli nel mio petto colmerai di anelli le signore,
tu che sei uscito per queste porte, squarcerai le porte dei re.
Robert Louis Stevenson
Mater Triumphans
Son of my woman's body, you go, to the drum and fife,
To taste the colour of love and the other side of life-
From out of the dainty the rude,the strong from out of the frail,
Eternally through the ages from the female comes the male
The ten fingers and toes, and the shell-like nail on each;
The eyes blind as gems and tongue attempting speech;
Impotent hands in my bosom, and yet they shall wield the sword!
Drugged with slumber and milk, you wait the day of the Lord.
Infant bridegroom, uncrowned king, unanointed priest,
Soldier, lover, explorer, I see you nuzzle the breast.
You, that grope in my bosom shall load the ladies with rings,
You, that came forth trough the doors, shall burst the doors of kings.
Robert Louis Stevenson
Cenni biografici dello scrittore
Robert Louis Stevenson nasce a Edimburgo in Scozia il 13 novembre del 1850.
Giovane ribelle sempre in polemica con il padre, soffre di una malattia polmonare che si aggrava soprattutto per il suo stile di vita sregolato.
Studierà legge anche se non eserciterà mai la professione di avvocato, diventando uno scrittore.
Nel 1714 la sua malattia si aggrava e per curarsi si recherà in Francia dove conoscerà la sua futura moglie Fanny Osbourne, donna divorziata con due figli maggiore di lui di dieci anni.
Oltre a vari racconti, Stevenson scrive anche saggi e poesie, ma è con il libro L’isola del tesoro 1883 che la notorietà lo raggiunge, e questo libro è ancora oggi il suo capolavoro più conosciuto.
Col suo stile narrativo Stevenson ha rinnovato il romanzo d’avventura.
Nel 1886 viene pubblicato "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" cui seguirà lo stesso anno "Il ragazzo rapito" "La freccia nera nel 1888 e il Signore di Ballantrae nel 1889.
Divenuto benestante, la sua salute lo costringerà a trasferirsi in un luogo più mite come le Isole Samoa dove si stabilirà nel 1891 e vivrà sino alla sua morte.
Scrittore versatile passa dai racconti letterari più diversi alla poesia, al romanzo poliziesco,storico ed esotico.
Robert Louis Stevenson muore a Upolu, nelle isole Samoa, il 3 dicembre 1894.
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Delilah Devlin, SEDUCED BY DARKNESS, EDIZIONI AVON RED
Delilah Devlin 's LATEST BOOK, SEDUCED BY DARKNESS, BY AVON RED
For eight hundred years Nicolas Montfaucon has dedicated his life to preventing the rebirth of an immortal evil. But now a terrible storm has assaulted unsuspecting New Orleans—and the beast walks the earth once more. "The Devourer" has been awakened, and there is only one in the besieged city who can help Nicolas defeat the foul creature—a mysterious and beautiful enigma who haunts the handsome Revenant's erotic waking dreams and enflames his passionate obsessions.
Chessa Tomas is not an ordinary policewoman. A vampire, she works only at night, patrolling a seamy and unseen underworld of roiling chaos. Though Nicolas is sensuality incarnate, Chessa wants no part of him or his kind—but she cannot close her eyes to the unholy malevolence that would consume their world. And Nicolas has uncovered the secret lust that rules her—a steaming, uncontrollable desire he intends to unleash, bending Chessa to his will by making her most forbidden fantasies real.
Per ottocento anni Nicolas Montfaucon ha dedicato la propria vita ad impedire la rinascita di un male immortale. Ma ora una terribile tempesta si è abbattuta su una New Orleans inconsapevole – e la bestia sta camminando di nuovo sulla terra. “Il Divoratore” è stato ridestato, e c’è soltanto una persona nella città sotto assedio che possa aiutare Nicolas a sconfiggere l’orrenda creatura – una donna bellissima e enigmatica, che perseguita gli incubi dell’affascinante Rinato ed infiamma la sua passione fino all’ossessione.
Chessa Tomas non è una normale poliziotta. E’ una vampira, e lavora di notte, pattugliando un mondo sotterraneo, invisibile e sordido, ribollente di caos. Benché Nicholas sia la sensualità fatta persona, Chessa non vuole avere niente a che fare né con lui, né con la sua razza – ma non può chiudere gli occhi di fronte all’empia malvagità che consumerebbe il loro mondo. E Nicolas ha scoperto la segreta passione che la domina – un desiderio incandescente, incontrollabile che lui intende scatenare, piegando Chessa alla sua volontà e realizzando le sue fantasie più proibite.
Nota di MarchRose:
The second novel in the DARK REALM series (first book is INTO THE DARKNESS, which tells the story of Chessy’s former police partner Rene and Natalie the vampire), SEDUCED BY DARKNESS is a contemporary vampire tale that also flashes back in time to 14th century France, and has been already named a Top Pick by Romantic Times BOOKReviews magazine.
Devlin’s New Orleans is an intricate society filled with otherworld creatures: demons, mages, and most important of all Born and Created vampires, all haunting for an immortal, unspeakably evil monster that has escaped his chained coffin from a mausoleum due to the high flood waters of Bayou St. John. Be prepared for a scorching hot erotic paranormal!
Si tratta del secondo romanzo della serie DARK REALM (il primo libro è INTO THE DARKNESS, che narra la storia di Rene, il poliziotto che era in squadra con Chessy, e la vampira Natalie). SEDUCED BY DARKNESS è un storia di vampiri contemporanea, con dei flashbacks che si svolgono nella Francia del 14mo secolo, ed è già stato premiato come Top Pick dalla rivista Romantic Times BOOKReviews.
La New Orleans della Devlin è una società intricata, piena di esseri ultraterreni: demoni, maghi, e soprattutto i vampiri Nati e Creati, che stanno dando la caccia a un mostro immortale e incredibilmente malvagio che si è liberato dalla prigionia della sua bara nel museo durante l’esondazione del Bajou St. John. Preparatevi ad un paranormale a tinte decisamente forti e ad alta gradazione erotica!
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Joanne Rock, A KNIGHT MOST WICKED, EDIZIONI HARLEQUIN
Joanne Rock 's LATEST BOOK, A KNIGHT MOST WICKED, BY HARLEQUIN
A Perilous Seduction...
Baseborn Sir Tristan Carlisle had fought his way to a knighthood. On the threshold of gaining land and power, he would not be distracted from his ultimate goal.
Until, deep in the Bohemian forest, he encountered a woman with unforgettable green eyes. He never expected to see her again—but then the gypsy arrived at court as a lady-in-waiting. Convinced that she was an ambitious impostor, Tristan set out to seduce the truth from Arabella—assuming he could resist the power of her charms….
Una seduzione pericolosa...
Sir Tristan Carlisle è di umili natali, ma è riuscito a conquistarsi il titolo di cavaliere grazie alla propria abilità di guerriero. Adesso che è finalmente sul punto di aggiudicarsi terre e potere, non lascerà che nulla lo distragga dal raggiungimento del proprio obiettivo.
A meno che, nelle profondità delle foreste della Boemia, non incontri una donna dagli indimenticabili occhi verdi. Non si sarebbe mai aspettato di rivederla — ma all’epoca la zingara si era presentata a corte come dama di compagnia.. Convinto che si tratti di un’impostora ambiziosa, Tristan decide di sedurre Arabella per farle ammettere la verità — immaginando di essere in grado di resistere al potere del suo fascino….
Nota di MarchRose
Joanne Rock is a celebrated author of medieval romances: some of them have been already translated in the Italian GRS Harlequin series, i e. “La signora di Vannes” (My Lady's Favor), “Il guerriero scozzese” (The Laird's Lady) e “La poetessa e il cavaliere” (The Knight's Courtship).
JR is also the author of several contemporary romances published in the US in the Harlequin Blaze series, and translated in the Harmony Temptation Italian series – among those titles a special mention for “Tentazione a due piazze” (Up All Night) which was a RITA Award finalist in 2007.
Setting: Bohemia, 14th century
Joanne Rock è un’autrice famosa per i suoi romance ad ambientazione medievale: in Italia sono già stati tradotti nella collana GRS Harlequin “La signora di Vannes” (My Lady's Favor), “Il guerriero scozzese” (The Laird's Lady) e “La poetessa e il cavaliere” (The Knight's Courtship).
Parallelamente, la Rock è anche l’autrice di numerosi romanzi contemporanei che negli USA vengono pubblicati nella collana Harlequin Blaze, che vengono tradotti in Italia in Harmony Temptation. Tra questi ultimi, da segnalare che “Tentazione a due piazze” (Up All Night) è stato finalista al premio RITA 2007.
Ambientazione: Boemia, 14mo secolo
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