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Lunedì, 14 giugno, 2010 - 02:24
Maet

Untitled

PERCHE’ LEGGIAMO ROMANCE

 

 


Qualche tempo fa su IO DONNA, il femminile del Corriere della Sera, c’era una bella inchiesta su donne e lettura, i cui risultati erano almeno parzialmente scontati, ovvero che nel nostro paese si legge pochissimo, ma i pochi che lo fanno sono in maggioranza donne. Per noi lettrici non è affatto una novità, basta guardarsi  attorno per strada o in metropolitana o sugli autobus: l’ottanta percento di chi legge è di sesso femminile, come chi affolla librerie e festival letterari. Nonostante questa realtà sia stata finalmente, ma faticosamente riconosciuta, molta strada rimane ancora da percorrere, infatti né qui né altrove ho trovato menzionato, se non fuggevolmente, quello che di fatto, cifre alla mano, è il genere più venduto  nel mondo: il romance in tutte le sue declinazioni. Ufficialmente non esiste, è un fantasma letterario equiparabile, al massimo, a quei giornalacci  con in copertina  coppie vip beccate nude o in lascivi abbracci in qualche località esotica. Peggio ancora, se lo si legge bisogna risolutamente negare di farlo, pena l’ostracismo sociale. Bisogna vergognarsi e leggerlo di nascosto da mariti, compagni o fidanzati che magari aprono un solo libro all' anno ma sono prontissimi a darti della donnetta se ti trovano un romance in borsa. E non bisogna neppure fidarsi di amici e conoscenti, pronti a rivolgerti un sorrisetto di sprezzante superiorità non appena ti scoprono con un romanzo rosa in mano. L’editoria in quanto a snobismo segue l’ambiente intellettuale, e quella “robetta “ non la considerano nemmeno. D’altronde il romance è un genere destinato alle donne e prodotto dalle donne, le quali, si sa, contano e vengono prese meno in considerazione degli uomini. Ciononostante il romance vive e prospera sempre più, guadagnando pubblico e consensi anche dalla critica, perlomeno all’estero e invece di conoscere crisi si rafforza. Sarebbe forse interessante per gli uomini e gli editori conoscere quale siano la ragioni dietro ad un successo così straordinario e duraturo, anche perché molto rivelatore di sogni e desideri delle donne. Qualcuno, dispregiativamente, ha in passato definito il romance come pornografia per donne. Sebbene questo non sia corretto, il paragone di fondo non è ingiustificato: come la pornografia, che a noi donne piaccia o no, risponde ad un profondo bisogno maschile, così il romance risponde ad un profondo bisogno femminile. E come, incredibilmente, al giorno d’oggi la pornografia è rispettata e riconosciuta, tanto da essere addirittura definita arte in diversi ambiti, incluso quello letterario, sarebbe bello se il romance ricevesse lo stesso trattamento, invece che essere sempre considerato di livello inferiore e con esso le sue numerosissime lettrici. Le quali, per la cronaca, sono varie e variegate, e non quelle macchiette  di casalinghe ignoranti e frustrate che a molti farebbe comodo dipingere. Tuttavia, quale che sia la loro professione, il loro stato civile o il loro grado di istruzione, le fanatiche del romance hanno in comune fantasie segrete e potenti, che resistono ai cambiamenti più radicali della società. Fantasie connaturate all’animo femminile che risultano simili ai quattro angoli del globo e che benché a volte inconfessabili, non sono per questo meno intense.  Inizierò oggi ad elencarne alcune:

a) Le donne, sotto sotto amano i clichees e i ruoli chiari: che la donna faccia la donna e l’uomo l’uomo. Solo così esse trovano la loro giusta collocazione e la giusta direzione (leggi la conferma della loro femminilità) in un mondo che diventa sempre più confuso. Difatti non capiterà mai che l’eroe tradisca l’eroina con un uomo o con un travestito.

b) Non importa quanto emancipata e libertina una donna possa essere, nel suo cuore sogna sempre il principe azzurro, quell’uomo unico e insuperabile che la faccia sentire speciale, sicura e protetta da tutti e da tutto. La donna vuole essere dipendente  a tutti gli effetti anche se in realtà non lo è e afferma di non volerlo essere. In verità vorrebbe un uomo che si sobbarcasse il peso enorme della vita quotidiana, che come è noto, ricade invece principalmente sulle donne. La donna vagheggia davvero di posare il capo sulla spalla forte del principe che si prenderà cura di lei e le risolverà tutto.

c)  Il principe azzurro, oltre a proteggersi e a farsi carico della donna totalmente, ha anche un altro pregio, ovvero sceglie l’eroina e la eleva sopra tutte le altre donne e questo è fondamentale. Le donne sono molto competitive le une con le altre e passano la vita a confrontarsi e se necessario sbranarsi tra loro. Anziché rompere il circolo vizioso della competitività e dell’invidia e dedicarsi alla sorellanza, in cuor suo la donna gioisce nel primeggiare sulle altre attraverso l’eroe di turno e così facendo si sente realizzata.

d) Poiché in moltissimi casi le donne non hanno alcun potere effettivo, socialmente, intellettualmente e politicamente, l’unico ambito che rimane loro è quello affettivo: l’amore è il regno di cui loro sono sovrane e in cui trionfano sempre, non per nulla i romance han sempre un lieto fine. Al contrario della realtà in cui spessissimo, purtroppo, la fine è nera.

e) Le donne sono affamate di affetto. Non importano i progressi fatti, le donne hanno un autostima nettamente inferiore a quella maschile e sono sempre bisognose di continue rassicurazioni. Il romance fornisce un’enorme iniezione di fiducia, poiché i protagonisti maschili riempiono l’amata di complimenti e gratificazioni di ogni tipo e le inondano di un amore appassionato e perenne. Mentre gli uomini reali nemmeno notano se ti sei tagliata i capelli alla maschietta e li hai tinti di un colore diverso. 

 E voi, che ne pensate? 

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Commenti

Ah che piacere trovare un

Ah che piacere trovare un nuovo "Deep thinking" con la tua firma, maet! Davvero complimenti per le riflessioni che hai riportato (e sollevato) in questo post.
Come chi mi ha preceduta, anch'io leggo romance per evasione.
Dopo una giornata stressante per motivi lavorativi o familiari, resta uno dei miei piaceri preferiti sprofondare in poltrona e "staccare la spina" con un bel romanzo d'amore tra le mani. Trovo estremamente rilassante, direi quasi consolatorio, potermi immergere in una lettura con la sicurezza che nonostante le incomprensioni, sofferenze e difficoltà che i protagonisti dovranno affrontare ci sarà sempre e comunque il lieto fine.
Poi è ovvio: ci sono romance stupendi ed altri decisamente da dimenticare, ma credo che questo sia comune ad ogni genere narrativo, indipendentemente dal suo colore. 
Molto stuzzicante la riflessione riguardo "eroe romance e uomo reale al proprio fianco". Mi era capitato di leggere una definizione dell'eroe romance che mi aveva molto colpita, il cui senso era "il vero eroe romance è un protagonista che deve riuscire a far innamorare di sé la propria lettrice". Io credo, però, che questa definizione possa calzare anche ai protagonisti di altri generi narrativi (dal fantasy, all'avventura ai grandi classici). Mi sono scoperta irrimediabilmente conquistata da personaggi letterari che non erano romance ed appartenevano a tutt'altro genere. Comunque, personalmente, questo non ha mai condizionato il mio modo di guardare l'uomo al mio fianco.

Ancora complimenti a maet ed un caro saluto a tutte!
Lener

PS: Eleonora? Posso dire che sottoscrivo in pieno i nomi che hai elencato come alternativa a Derek Craven?
 

@ Maetcome hai fatto

@ Maet

come hai fatto giustamente nota la perfezione è un concetto relativo: quello che io personalmente  trovo perfetto puo' non esserlo per un'altra persona. A dire il vero   alle sfumature della perfezione a cui accenni, onestamente non ci avevo nemmeno pensato, forse perchè avevo in mente   un discorso astratto... Mi riferivo  ad una perfezione dell'essere, più che dell'avere. Diciamo che associo al concetto di perfezione o meglio del " tendere alla perfezione" una certa prevedibilità, una stasi, un' immbobilità dovuta al fatto che la perfezione per essere tale non è mai sbagliata quindi non può uscire mai da certi schemi, da qui uno dei motivi che la rendono noiosa a me. Ma quali sono questi schemi??ognuno ha i suoi criteri quindi torniamo al discorso della relatività..All'imperfezione in generale invece  associo sofferenza, pena , dolore e secondo me  il dolore conferisce sensibilità, consapevolezza, maturità.....Ma sono tutte elucubrazioni mie personali, quindi prendile cosi'
Ti diro': non ho assunto sostanze stupefacenti anche se potrebbe risultare il contrario alla luce dei viaggi mentali di cui sopra, unica scusante la posso trovare nella settimana trascorsa che è stata veramente difficile.
Ciao,
Eleonora

Permettetemi una piccola

Permettetemi una piccola provocazione: come fate a dire che la perfezione vi annoierebbe, quando dubito che nessuna di noi possa averla mai provata dato che la perfezione non è di questo mondo? Chi può sapere come sarebbe una tale esperienza, soprattuto perché ciò che è perfetto per una non lo è per un'altra?  
Avere tutto, o molto, ed annoiarsi mi pare uno schiaffo morale a chi quotidianamente patisce per una vita difficile e magari certe emozioni non ha mai avuto la fortuna di provarle, limitandosi a immaginarle...
Provocazione a parte, mi sembra invece importante accettare i propri e gli altrui difetti, senza cercare l'impossibile, benché a livello psicologico sognare sia fondamentale per il nostro equilibrio.

@Isa
Quella dell'identità sessuale fluttuante è un tema che tratterò meglio la prossima volta perché è di grande attualità e sta diventando un grande problema per le relazioni uomo-donna, con gli uomini sempre più spaventati e in fuga dalle donne.
E' bello che tu sia così soddisfatta del rapporto con tuo marito, tienitelo stretto! 

Ho iniziato a leggere romance

Ho iniziato a leggere romance solo da qualche mese; prima consideravo questo genere inferiore (leggevo prevalentemente roba impegnativa tipo tomi teologici), ma dato che la mia vita è piuttosto pesante (ho 3 figli uno dei quali con grossi problemi di salute) ho cominciato a leggere prima Stephen King e poi romanzi rosa perchè mi rilassano e mi fanno trascorrere momenti piacevoli (S. King una volta disse che l'horror esorcizza le nostre vere paure come quella di non arrivare alla fine del mese).
Inoltre anche a me piacciono i ruoli ben definiti, non come  questa scemità del gender per cui uno un giorno è uomo, il giorno dopo è donna, il terzo non si sa, ed infatti il genere rosa è ottimo perchè ci sono dei bei maschioni. lnfine il vero amore esiste perchè non consiste nel non litigare mai ma nel volersi bene nonostante le differenze tra uomo e donna, anzi è proprio la diversità e complementarietà che rende così eccitante il rapporto uomo-donna. Personalmente sono contenta di essere sposata da 15 anni con lo stesso uomo e di volergli bene anche se spesso ci punzecchiamo. A tal proposito all'inizio mio marito mi prendeva in giro per queste letture rosa ma poi ha commentato che hanno un effetto positivo su di me in rapporto a lui.
L'unico problema è che in uno/due giorni finisco un libro e così spendo parecchio. 
Isa

@ Annamariaio lo scrivo

@ Annamaria

io lo scrivo spesso: trovo che la perfezione un po' mi annoia, forse perchè io non riesco mai a raggiungerla .

@ ElnoraSi, Elnora, capita...

@ Elnora

Si, Elnora, capita... ma la risposta, per quel che mi riguarda, è sottintesa nelle tue stesse parole: "... ma ti amo lo stesso, e l'esperienze che abbiamo condiviso ci legano"indissolubilmente"".
"... perchè sei tu quello che mi sta  vicino, sia per gioire che per sostenermi, sei tu il mio Derek nel romanzo della nostra vita, non affascinante come nei libri, ma sei qui."
E poi, ragazze... lo so che ... e vissero felici e contenti... è il desiderio, neanche segreto, di ogni essere umano, però... siamo sicure che alla fine non ci annoieremmo?

Annamaria

E' già stato scritto

E' già stato scritto molto nei commenti precedenti e sono molti i pensieri che condivido con le lettrici e con ciò che Maet ha scritto così magistralmente
Ai romance io mi sono avvicinata solo da un paio di anni, e non per snobismo, ma perchè quei pochi che avevo letto non mi avevano entusiasmato molto.

Anche per me la lettura è evasione pura, fuga dalla routine, ricerca di emozioni. Quindi sia che legga i libri horror e sanguinari che mi hanno accompagnato dall'adolescenza, sia che legga romance, il risultato non cambia:mi ritaglio nella lettura uno spazio mio personalissimo dove sognare e vivere avventure irrealizzabili nella realtà. Per quanto mi riguarda, se devo riflettere seriamente mi basta volgere lo sguardo alla realtà che mi circonda.

Però c'e' una domanda che vorrei fare a proposito della perdita del contatto con il reale: quando finite un romance il cui protagonista maschile vi ha fatto sospirare e sognare per tanti motivi - perchè premuroso, bello, coraggioso, protettivo, bastardo-, non vi capita di guardare l'uomo che avete accanto con un sorriso indulgente, forse un pizzico melanconico e mentalmente rivolgergli il pensiero: "non sarai mai come Derek di Sognando te, ma ti amo lo stesso, e l'esperienze che abbiamo condiviso ci legano"indissolubilmente"
 

 PS: ho nominato Derek perchè so che ha un largo seguito, per i miei gusti cancello Derek e scrivo Killoran o Bastien o Richard, insomma avete capito, no?

La tua analisi ha davvero

La tua analisi ha davvero colpito nel segno!
sai cosa credo personalmente? che in un certo senso, l'avversione e la presa in giro dei romance derivi da una sorta di invidia, di frustrazione delle persone.
chi, infatti, uomo o donna, non vorrebbe vivere un amore come quelli narrati nei romance?
un amore vero, che supera ogni difficoltà, un amore dove chiunque può trovare la propria metà della mela?
ecco, creo che questo sia un desiderio inconfessato per molti, che magari finiscono per vedere con una dose di cinismo i rapporti sentimentali, e quindi si rifanno sfottendo chi legge questo tipo di storie d'amore.
E poi mi domando: perchè tanto accanimento sul romance?E' vero, ci sono olti stereotipi nei nostri romanzi, e non tutte le autrici sono brave a scrivere..ma non è los tesso per tutti gli altri genei?
per esempio il giallo: anche nel giallo non abbiamo sempre un omicidio, un investigatore, un colpevole, che spesso è prorpio l'insospettabile?Questi non sono forse clichè? ma questi sonoa ccettati, quelli del romance no.
e che dire di noi lettrici..sai che molti ci vedono proprio come la portagonista del film SHE DEVIL?non so se l'hai visto, ma la protagonista , interpretata da Roseanne Barr, è una casalinga cicicona e frustrata, con un amrito sempre assente che la tradisce e una vita piatta  e monotona, la cui unica gioia è leggere romanzi rosa...
non ci crederai(o forse, visto il post, si) ma molti ci vedono ancora così!

@ Nicoletta.Grazie per

@ Nicoletta.
Grazie per l'apprezzamento.
I pregiudizi sono ancora tanti, in primis anche da parte di molte donne ed è oramai un vizio diffuso quello di criticare qualcosa senza nemmeno conoscerla.
Il problema non sono le copertine, anche se sono brutte obiettivamente, e se ci focalizziamo solo su quello, come spesso accade, sembra davvero che i pregiudizi nei confronti delle lettrici di romance sono giustificati. Con educazione e rispetto facciamoci sentire, una battaglia alla volta possiamo vincere la guerra!
Ciao

@Monalisa
Sì, le letture devono e possono servire ad evadere da un quotidiano pesante e spesso deprimente, non mi sembra sia un demerito, ma anzi un merito. Se un romance ci fa sorridere, sospirare e commuovere, vale molto di più di quei pochi euro che lo paghiamo!  

  Il romance è un genere

  
Il romance è un genere letterario che fa sognare, sono favole per noi donne, bambine cresciute che vogliamo ancora sognare di principi azzurri e lieti fine.
Posso capire che agli uomini non piaccia molto questo tipo di letture, ma mi dispiace quando sono altre donne a trovare questi libri un po' ridicoli.
E' vero, è una letteratura non impegnata, ma del resto, mica bisogna essere sempre "impegnati" a leggere libri che debbano per forza avere una morale, un insegnamento, spunti di riflessione, temi da discutere, situazioni da approfondire, ecc. ecc.  Fa così male la lettura di una storia romantica che riesca a farci evadere della routine quotidiana, sia essa felice o infelice? Mah, pensino quello che vogliono… a me piacciono e continuerò a leggerli.
MonaLisa
 

Sono anch' io d'accordo con

Sono anch' io d'accordo con te Maet e con tutte le altre lettrici basta discriminare il romance rosa come lettura di serie b..io leggo da sempre per me la lettura e una vera valvola di sfogo e mi aiuta a rilassarmi sognare e staccare davvero la spina da un mondo che è sempre  più difficile e disastroso..io credo che bisogna cercare di fare quando è possibile quello che ci da piacere e scegliere per quello che riguarda la lettura il genere che ci fa emozionare sempre e non importa se denigrato ,che io sappia molto qui in Italia nonostante si venda da sempre moltissimo e vorrei che le case Editrici se ne rendessero finalmente conto e considerassero questo genere di serie a sia per rispetto per le Autrici e noi Lettrici..finendola di proporci tagli magari non perfettissime traduzioni e (copertine che premetto e l'ultima cosa a cui do importanza )ma se sono eleganti e romantiche senza scendere sempre nel poco vestiti e volgari le preferirei..penso che verrebbero comunque acquistati anche se meno appariscenti..per quello che riguarda le critiche delle persone che probabilmente non hanno mai letto soprattutto un romance parlano perché sono ignoranti e le compatisco sinceramente io non mi permetterei mai di criticare e denigrare nessun genere di lettura anche se non mi piace un libro di qualunque genere e prezioso e importante..Io spero che si possa con il tempo migliorare questa situazione e dobbiamo noi Lettrici chiedere sempre il meglio agli Editori e loro per primi accontentarci e portare questo genere di lettura pubblicizzata e sempre più rispettata tutto il romance per quello che mi riguada soprattutto lo storico..un Ciao a tutte e Grazie ancora Maet per i tuoi interventi sempre interessanti..Nicoletta

@ CrisGrazie cara! Purtroppo

@ Cris
Grazie cara! Purtroppo è vero, questa società è sempre più maschlista e soprattutto misogina e la colpa, mi spiace dirlo, non è solo degli uomini, ma anche delle donne che questi uomini li crescono e li educano e che considerano le altre donne, non come compagne ed amiche, bensì pericolose rivali da combattere ed eliminare. Se il romance (un'industria nata con sospetto e proliferata grazie alla costanza delle donne) può insegnarci qualcosa è che le donne unite sono formidabili:  quando combattono per un obiettivo comune vincono. Per amare in modo sano è necessario imparare ad amare in primo luogo sé stesse ed il proprio sesso, inteso come genere di appartenenza.

@ Vale
Grazie! Hai anticipato un tema che approfondirò nella seconda parte...
Sull'ipocrisa del nostro paese si pottebbe scrivere un'intera enciclopedia, così come sul suo immobilismo culturale, del quale, tanto per cambiare, le donne fan le spese per prime.
Anche se a volte mi sembra di essere una carbonara, io continuerò fieramente a leggere i miei romance, come hai ben detto, son delle belle favole che ci consolano e guai a chi ce le tocca!

@MarchRose
Beh le scatole di cioccolatini possono essere molto pericolose, come il romance, una volta iniziate è difficile smettere .
Concordo che questo genere, spesso, è puro fantasy, ma quanto è bello, almeno nella finzione, letteraria, vedere le cose andare nel modo giusto!

@ Andreina
Andre, ma che fai? Mi vuoi commuovere?
Tuo marito è un sant'uomo, me lo presti ogni tanto ?

@Annamaria
Questo è un segreto, però è la verità: le fantasie aiutano a vivere meglio quando rimangono, in buona parte, tali. In certi ambiti, realizzarle le svuota di significato e toglie loro la fondamentale funzione di nutrimento. 

@Libera
Parole sante cara! I sogni sono meravigliosi, ma non debbono privarci del contatto con la realtà e della possibilità di gioire della vita quotidiana, per quanto modesta sia. 

@ Luna70
Grazie Luna! E' verissimo, ci sono tante brave scrittrici che meriterebbero di uscire in libreria e che invece son relegate all'edicola o ad altri circuiti solo perchè scrivono romance, mentre in libreria a volte, va della gente che nemmeno consoce la grammatica!

@ Patty
Ultimamente il cinismo è diventato molto di moda, e parecchie donne pensano che farne sfoggio le renda più emancipate. Invece segna un indebolimento ed un impoverimento dell'animo femminile a mio avviso, e  non ha nulla a che vedere con l'essere o il sentirsi davvero forti. Non vergogniamoci dei sentimenti, mai!

Patty brava, concordo

Patty brava, concordo totalmente!

Libera

Non diamo però la colpa ai

Non diamo però la colpa ai soli maschietti. Le difficoltà maggiori io le ho avute con donne, come se ammettere di fronte al mondo di  amare il sentimento, la passione, per noi donne significasse   indebolire la posizione "paritaria" raggiunta nella società in questi ultimi anni. Va bene l'emancipazione, va bene  la parità dei sessi.....mantenendo però distinte le ns.  caratteristiche più  profonde da quelle maschili. Credo  si possa essere donna in carriera,o  realizzata nella vita professionale e familiare senza perdere l'essenza ns. più intima.......ci guadagnerebbero sicuramente  anche i maschietti!!!! Mi rendo conto però che è da essere in trincea continuamente!!!!

Un abbraccio
PATTY 

Bellissimo post, cara Maet!

Bellissimo post, cara Maet! Mi ritrovo d'accordo con quanto hai scritto. Personalmente, io non mi vergogno affatto di leggere romance. Leggo sul treno, mentre sono in coda alla posta o in banca, sulla spiaggia... quindi sempre sotto gli occhi di tutti. Condivido profondamente anche le cose che ha scritto Poppy77 sul fatto che è ingiusto che ci siano pregiudizi su chi scrive e legge romance, solo perché a volte i romanzi di questo tipo hanno copertine improponibili. Forse, prima di giudicare, dovrebbero leggere alcuni di questi romanzi che sono scritti bene e sicuramente sono molto meglio di un certo tipo di letteratura che fa la muffa sugli scaffali delle librerie perché è di una noia mortale.

Maet hai davvero centrato il

Maet hai davvero centrato il punto. Ottima riflessione. Soprattutto il fatto che noi stesse (escluso le presenti ) neghiamo di leggere i romance perchè ci vergognamo di quello che possono pensare gli altri. Io debbo dire che non mi faccio problemi di sorta, leggo di tutto dappertutto. Ho sempre un libro in borsa romance e non. Anche quelli con copertine esplicite.
Ma concordo anche con MarchRose, il romance è pura fantasia. Immergersi in questi sogni ad occhi aperti è bello e utile per ricaricarsi, ma non bisogna mai fare l'errore di cercare di realizzarli. Vanno bene come pianeta personale di rinascita, ma non come confronto col mondo reale.
Il lieto fine nella realtà è un attimo fuggevole che non và mai sprecato, soprattutto non sognando un per sempre.

Libera

@ MaetSì hai ragione questi

@ Maet
Sì hai ragione questi maschietti andrebbero proprio educati!

@ Annamaria
Che bella idea! Se mi dovesse ricapitare, ci provo anch'io..
Ciao a tutte! E viva il romance e i principi azzurri!
carla86

@ MarchRose e AndreinaVero,

@ MarchRose e Andreina

Vero, sogni a occhi aperti... ben vengano!
D'altra parte, i sessuologi e gli esperti di coppia non fanno altro che ribadire la necessità di coltivare le proprie fantasie (coltivare: realizzare è assolutamente controindicato!) per ravvivare il rapporto... Niente di meglio di un bel romance!

Annamaria

Parole sante cara

Parole sante cara Maet!
concordo con tutto,
Francamente me ne frego del pensiero altrui, e non ho problemi a leggere romance in pubblico, meglio leggere romance che i giornali porno che adorano la maggior parte dei maschietti.
Leggere romance è sognare a occhi aperti ? meglio,  perchè tenerli chiusi serve a poco, almeno ci strappano qualche sospiro, cosa che i maschi sempre più raramente non riescono a farti fare.
Devo dire che nelle mie letture non ho problemi con mio marito, spesso va lui a ritirami i romanzi all'edicola; sapete,  quando chiudo un libro e sospiro mi guarda e mi dice: hai finito il libro?
Oppure quando andiamo in libreria o in un centro commerciale mi dice: questo lo hai?
Comunque care ragazze anche se sappiamo benissimo che il principe azzurro non esiste  noi  aspettiamo sempre che si manifesti nei nostri libri, e non veniamo mai deluse, e se questo è vivere in un mondo onirico, beh! è un mondo fantastico, e noi tutte ci viviamo assai bene!
Maet sei fantastica!

mi sono piaciute molto le

mi sono piaciute molto le definizioni che ho visto usate da alcune di voi: "coperta di Linus", "il genere più fantasy che esista"...

Mi viene in mente anche una frase che aveva detto Teresa Medeiros durante l'intervista che ci aveva rilasciato, un po' di tempo fa: cioè che il romance è uno dei piaceri che una donna dovrebbe concedere a se stessa, dopo una giornata pesante dedicata al lavoro e alla famiglia, insieme a un bel bagno caldo e a un bicchiere di vino.

E' vero, il romance è fantasy, nel senso che le situazioni che dipinge sono quasi sempre immaginarie - anche se non si tratta di paranormali  

Ho letto che negli USA, anni fa, c'è stato chi ha accusato il romance di mettere le donne "sotto anestesia", illudendole di poter trovare un Principe Azzurro perfetto che nella realtà non esisterà mai, e facendo così perdere loro contatto con la vita reale. Un fondo di verità in questa accusa c'è: in fondo leggere un romance significa entrare in una dimensione onirica, dove i nostri desideri segreti vengono soddisfatti.

E' pura fantasia, insomma, immaginare che tutto finisca sempre bene, che i cattivi vengano messi fuori combattimento e che amore-verità-giustizia trionfino. Se ci si illude che le cose possano davvero andare così nella vita reale, si rischia davvero di battere qualche brutta "facciata".

Però:
è così bello e così confortante credere che l'amore vero esista, da qualche parte nello spazio-tempo. Che vita sarebbe, senza questa speranza? Per cui, la mia opinione è: romance sì, ma senza esagerare - come quando ci si trova di fronte a una grossa scatola di cioccolatini.  

 

Una cosa che non manca mai di

Una cosa che non manca mai di colpirmi quando penso al romance è il fatto che ci siano tante valide e talentuose scrittrici che solo per il fatto  di abbracciare questo particolare genere vengano declassate ad autrici di serie B mentre noiosi scribacchini abbiano posti di tutto rispetto sulle riviste e nelle librerie solo perchè abbracciano generi più politically correct nella morale comune.
Le copertine poi non aiutino di certo!Un romanzo con sopra due assatanati in pose improbabili non aiuta a nobilitare il romance (solo ieri ho passato un libro a mia cognata sotto il tavolo perchè sapevamo entrambe che gli altri ci avrebbero guardato con orrido disgusto se avessero adocchiato la copertina)
Purtroppo l'Italia (e forse non solo lei) è sprofondata in pregiudizi retrogradi e maschilisti che vogliono la donna moglie madre sorella ma mai e poi mai solo donna, con erotiche e amorose pulsioni...perchè quella, ahimè, è una sfera tutta maschile e gli ometti, secondo me sono terrorizzati che avanziamo pretese anche nella sessualità o che peggio ci sognamo pure sopra
Ringrazio Maet per questa bellissima e profonda riflessione su questo argomento.....ci fa sentire più vicine e meno isolate nei nostri sogni ad occhi aperti......perchè io vedo il romance come belle favole per bimbe cresciute e mi piace così come è!

vale77

Bravissima Maet, articolo

Bravissima Maet, articolo azzeccatissimo.
A dir il vero  con la mia dolce metà non ho nessun problema. Anzi, spesso me li acquista lui nell'edicola di fiduca, e già conosce nomi di autrici e qualche titolo di romanzo: tutto detto con un sorriso Sono delle mie amiche che guardano un po' dall'alto "certi" tipi di lettura, considerandola qualitativamente inferiore. D'altronde io non insisto, Penso che debba partire da se stessi la molla  per leggere il romance: Io lo leggo da circa tre anni, prima leggevo altro. Mi sono spesso chiesta il motivo.  
Ho scoperto un mondo fatto di bei libri, belle storie, un bel linguaggio...quindi  anche libri  di qualità...............
.......e poi scusatemi dopo aver corso come una pazza per parecchi  anni  per la formazione,  professione, famiglia, figli, dimenticandomi spesso di "me stessa"  in questi ultimi anni ,rallentato il ritmo, mi coccolo gratificando e alimentando  la mia parte più romantica e femminile con storie di amore e passione. Perchè nascondere questo ns. lato come fosse una bruttura e non una peculiarità dell'anima femminile.

Un abbraccio
PATTY  

 Splendida riflessione Maet,

 Splendida riflessione Maet, che rispecchia sensibilmente i desideri delle donne che poi sono proiezioni dei loro basilari bisogni. Alla base di tutto c’è la società maschilista nella quale viviamo, e che nonostante tutto produce uomini sempre più incapaci di soddisfare se stessi e le loro compagne. Il romance è veramente la coperta di linus, il mondo fatato e fantastico che può alleviare la tensione di momenti  difficili, farci sognare e darci la carica per affrontare a muso duro ciò che ci aspetta giornalmente. La vita, quella vera è un’altra cosa.
Viva il romance, il genere più fantasy che esista.
Baci
Cris

@ BarbaraBeh spero di esserti

@ Barbara
Beh spero di esserti stata utile ! Grazie a te.

@ Monica
Eh sì , qui in Italia la strada è ancora lunga e in salita, ma io non perdo le speranze!
E' vero che i romance sono un nostro piccolo tesoro, però perchè lamentarsi sempre degli uomini e non offrirgli mai un'occasione? Io credo invece che se ci aspettiamo determinate cose da loro è anche giusto far loro sapere quali siano chiaramente, avvicinandoli al nostro mondo e condividendo le fantasie dei romance. Non possiamo pretendere di essere capite senza spiegarci. Mi sembra anche una buona occasione per vedere quali siano gli uomini di valore e i  quali i cretini .

@ Annamaria
Di nulla cara!
Certo che hai scelto due delle parole più spaventose per il genere maschile: coerenza e amore. Se la sarà data a gambe levate...
A presto!

CHIEDO SCUSA A TUTTE!Sta

CHIEDO SCUSA A TUTTE!
Sta diventando un vizio dimenticare la firma.
Sono anonima 5.

@ Monica

Beh, il suggerimento di leggere il romanzo era stato dato per smontare il soggetto. Ed è andata bene, vista la sua reazione... eh, eh, eh! Era talmente sconcertato che mi ha risposto con una frase fatta: "Voi donne volete sempre la luna". Ho ribattuto che preferiremmo coerenza e amore. Se l'è filata mogio mogio.

Annamaria

Nooooooooooooo, io non voglio

Nooooooooooooo, io non voglio condividerlo con gli uomini, il romance è la mia coperta di linus, è solo per il mio io femminile è solo mio, lo leggevo da adolescente l'ho abbandonato per una decina d'anni e ora l'ho ripreso, leggo una marea di brutti romance e poi finalmente ne trovo uno che è una perla rara e lo conservo gelosamente leggendolo e rileggendolo !!!!  Son tanto indignata per come viene trattato in italia !!!! Tra tagli censure modifiche..........Monica.

Ciao Maet,grazie per

Ciao Maet,

grazie per l'attenzione, hai detto cose assolutamente sacrosante.

A volte il confronto aiuta, come in questo caso.

A presto, Barbara.

 
 

@ anonimo Magari la prossima

@ anonimo
 Magari la prossima volta ricordati di firmare  e di spiegarci la scelta di questa poesia, così possiamo commentare tutte insieme .

@ Barbara
E' sempre molto bello confrontarsi con lettrici sensibili ed intelligenti (scrivi pure quanto vuoi), quindi ti rispondo volentieri. Ho dei rari periodi in cui rallento al lettura, ma di un buon libro non mi stanco mai e io leggo di tutto. Mi è capitato di stancarmi del romance, questo sì, non solo perché ho letto oggettivamente moltissimo, ma anche perché in certi momenti, particolarmente dolorosi o faticosi, il romance era troppo superficiale o irrealistico per soddifarmi, quindi semplicemente lo evitavo e mi dedicavo ad altri generi. Però, dopo la disontissicazione, torno sempre volentieri al suo rassicurante abbraccio. Il rovescio della medaglia del romance purtroppo è questo, se da una parte popone scenari che risuonano profondamente nell'animo femminile, dall'altro è effettivamente molto lontano dalla realtà della relazione tra i sessi e questo produce grande insoddisfazione. Peggio, la alimenta. Bisogna comprendere che il romance è un po' il mondo che vorremmo, non quello che il mondo è, e mediare tra desiderio e concretezza, il che non è sempre facile. Forse sarebbe saggio considerare il romance una specie di dolce consolatorio: utile, piacevole ma non indispensabile.
Spero di aver risposto in modo soddisfacente alle tue domande, se ne hai altre chiedi pure .

@ Francesca
Eh sì, noi donne siamo bravissime ad ingannarci da sole! Fai bene a non  vergognarti di leggere romance, ci mancherebbe, son quelli che non leggono che dovrebbero vergognarsi! Tu continua a farlo e non privarti dei sorrisi e della commozione che un bel romanzo rosa può regalare.

@carla86
L'imbecillità maschile a volte è senza fondo...ma è soprattutto figlia dell'ignoranza, parlano di qualcosa di cui non sanno nulla e sarebbe anche ora che li educassimo questi maschietti no ? Comunque w il romance e le lettrici di romance!

@ anonima
Grazie cara, ma ricordati di firmare la prossima volta,sennò non sappiamo a chi rispondiamo.
Sì la lettura del romance si rivelerebbe molto utile agli uomini e gli farebbe anche abbassare la cresta: li voglio vedere io a tener dietro alle splendide prestazioni dei nostri eroi eheheheheh .

Brava Maet! Mi unisco al

Brava Maet! Mi unisco al coro, condividendo il pensiero espresso da tutte coloro che mi hanno preceduta.

@ Carla86

E' capitato anche a me di sentirmi rivolgere una frase simile: ..."la pratica è meglio della teoria...". Sentimenti contrastanti: ...lo strozzo? ... lo guardo con compatimento? ... gli sorrido gelidamente? Alla fine l'ho invitato a condividere la lettura: il suo divertimento ha cominciato a scemare... poi, giusto per gusto, gli ho fatto presente che faceva bene a rifuggire la lettura dei romance... sarebbe stato costretto a mettere in pratica anche le azioni e i pensieri dei protagonisti, che coccolano le loro donne anche dopo sei figli.

Ciao a tutte, sottoscrivo in

Ciao a tutte, sottoscrivo in pieno tutte le riflessioni fatte fin'ora e aggiungerei che non bisognerebbe mai vergognarsi di ciò che ci piace! Se il genere romance non piace ai maschietti sono problemi loro, ma non per questo bisogna nascondersi o farsi prendere per stupide!
E poi c'è un'altra cosa: i ragazzi sono ancora convinti che il romance sia pornografia per donne. L'anno scorso (della serie: li trovo tutti io!) in piscina mentre stavo leggendo un romanzo della Beverly il bagnino si avvicina e mi fa "Invece di leggere non sarebbe meglio mettere in pratica?", l'avrei strozzato!!! Poi visto che era carino, ho cambiato idea... Ma lasciamo perdere quello che volevo dire è: coraggio ragazze non nascondetevi!
carla86

Riflessioni molto

Riflessioni molto interessanti e profonde che mi sento di sottoscrivere infatti come ha detto la ragazza prima di me, certe cose sono vere anche se non le ammettiamo con noi stesse. Anzi ci raccontiamo proprio il contrario! Nei romance si trovano tanti elementi che ci aiutano a sorridere e a sognare non è che la vita sia sempre rosa, ma almeno in questi romanzi le cose vanno come noi vogliamo!!!!!! Meno male che ci sono, io ho smesso di vergognarmi e li leggo con orgoglio, sono scritti da donne per le donne, evviva!
Ciao.

Francesca

Ciao Maet, condivido tutto

Ciao Maet, condivido tutto ciò che hai detto e sinceramente sono anche un po’ confortata da alcune riflessioni che hai fatto sui sogni femminili incoffessabili e smentiti da noi stesse il più delle volte a parole, ma non nei fatti. Io mi sono riavvicinata al romance e ne sono diventata lettrice abituale ormai, dopo anni di digiuno; durante un’estate di qualche anno fa mi sono ritrovata un vecchio Bluemoon letto tanti anni prima e del quale conservavo un ricordo piacevole e mi sono chiesta: mi emozionerà di nuovo? Non ricordavo benissimo alcuni punti chiave della storia , ma a larghe linee la trama si, così per passare qualche ora spensierata mi sono immersa nella lettura ed’è stato un vero e proprio rapimento, mi sono estraniata da tutto, senza né volerlo né pensarlo, ho divorato il libretto sorprendendomi emozionata ,a tratti, e felice con un sorriso ebete al termine del romanzo. E’ stato un po’ uno shock, ma da lì è ri-iniziata la passione per la lettura, non solo di romance, ma in prevalenza, e sono incappata in libri dall’effetto rapimento, che ti incollano alle pagine e non si fanno mollare lasciandoti al termine del romanzo con la testa ancora ai protagonisti e alle loro vicende, oppure in libri che ti lasciano indifferente o quasi, oppure ancora in autentiche purghe che a volte ahimé non riesco a terminare. E vero che più si legge , più si affina il palato apprezzando di volta in volta lo stile narrativo piuttosto che la trama o viceversa, mi è capitato infatti di aver letto storie semplici, ma non banali meravigliosamente narrate dove l’assenza di erotismo, che in genere non mi disturba, non è una mancanza e nulla toglie alla validità dell’opera, come mi è capitato di imbattermi in orridi racconti privi di senso e ricchi di oscenità .
Vorrei porti alcune domande: ti stanchi mai di leggere storie? Ti succede di sentire meno piacere nella lettura , magari a causa di mal disposizioni emotive? Riesci a non sentirti delusa quando la realtà è davvero agli opposti della fantasia e tutto ciò che vorresti lo trovi nei libri e solo lì ?
Mi scuserai se sono stata un po’ prolissa, e aspetto di leggere le tue risposte, se vorrai darmele.
Ciao, Barbara.

PASSIONESiamo di nuovo

PASSIONE
Siamo di nuovo nati
nel pomeriggio
ricorrenza d'amori.
Sembrava un bacio
contatto lieve intimo
usuale espressione d'affetto.
Invece esplose passione
il sentire intenso
divenne supersonico percorso.
Strada sul cui cammino
quanto più complesso è umano
questo nostro indefinito destino.
Celestiale vortice vissuto
arcobaleno in cielo stellato
profondo universo penetrato.
Calore fondente carne
di cuori e anime congiunte
via lattea fluttuante.
Dopo si plana
ritrovando il letto
sulla concreta terra.
Caldo delle coltri
che raffreddi i corpi
doni profondo sonno.
Nel risveglio
tutto non ricordiamo
come fosse sogno.

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