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21/06/2010
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA  SE FOSSE TUTTO FACILE, di Maria Daniela Raineri, EDIZIONE SPERLING & KUPFER.

Per un uomo, rassegnarsi alla fine del proprio matrimonio e alla perdita dell'unica donna veramente amata non è per niente facile. Anzi, fa male da morire. Stefano, trentacinque anni, di cui gli ultimi cinque vissuti accanto a Valentina, vorrebbe rimediare, trovare i gesti, le parole giuste per riconquistare la moglie e tornare nella loro casa. Dalla madre non intende restare a lungo, anche se lei lo ha accolto a braccia aperte senza nascondere la soddisfazione di riaverlo con sé. Rimuginando sulla strategia da adottare per riattaccare i cocci della sua unione, Stefano ripercorre le tappe della propria storia con Valentina. Lui tollerante, disponibile, un po' cocco di mamma come molti maschi ben più che adolescenti, con posto fisso e scarsa propensione all'iniziativa. Lei brillante e irrequieta, un tantino insicura, con velleità intellettuali e l'ambizione di far carriera nell'editoria. Benché così diversi, si piacciono fin dal primo incontro e, dopo le "prove di convivenza", decidono di metter su famiglia. Ma i piccoli e grandi problemi quotidiani, lo scontro tra i rispettivi caratteri - che spesso produce scintille - e qualche bugia di troppo fanno precipitare la situazione... Chissà, forse è tutto perduto o, forse, entrambi dovranno finalmente diventare adulti...


Nota di Paige79: dall’autrice di “Meno male che ci sei”, Una storia d'amore raccontata da una voce maschile sincera, autocritica, ricca di senso dell'umorismo e dalle sfumature spesso tenere.
 


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20/06/2010
da Paige79

RECENSIONE:
IL DIARIO SEGRETO DI ANNA BOLENA (The secret diary of Anne Boleyn), di Robin Maxwell

Anno: 1997

Edizione originale: Touchstone

Pubblicato in Italia da: Piemme, prima edizione 1999; seconda edizione 2004

Formato: paperback

Livello di sensualità: subtle

Genere: Historical

Ambientazione: Inghilterra 1558/ 1530

Voto: 7/10

 

Da poco salita al trono, la giovane Elisabetta I deve affrontare molti problemi, tra cui il più pressante sembra essere la scelta di un marito cui affidare la guida del regno. Decisa a continuare la relazione con l’amato scudiero Robin Dudley, Elisabetta è però ben consapevole dei suoi doveri di regina, e quindi divisa tra cuore e ragione.
Proprio in questo momento per lei così difficile, riceve da un’anziana sconosciuta un dono molto importante: il diario segreto di sua madre, Anna Bolena, che la regina affidò a una cameriera prima della sua morte con la preghiera di consegnarlo un giorno alla figlia.
Elisabetta comincia a leggere con avidità: non ha mai conosciuto la madre, giustiziata quando lei aveva solo tre anni se non per i racconti fattele da altre persone, dove Anna è sempre stata dipinta come una diabolica traditrice. Ma come sono andate davvero le cose?
Tutto inizia verso il 1530, quando la giovanissima Anna, dopo l’infelice fine del suo amore per Henry Percy,  viene ammessa come damigella di corte della regina Caterina D’aragona, moglie di Enrico VIII. La coppia reale è da tempo in crisi, in quanto oltre alla principessa Maria dalla loro unione non sono nati figli maschi cui lasciare il trono. Enrico volge quindi le sue attenzione su altre donne, tra le quali nota anche Anna…


Prima della serie dedicata ai Tudor da Philippa Gregory, prima dei vari film ELIZABETH  e prima della serie tv THE TUDORS, c’è stato questo romanzo, incentrato sulla figura di Anna Bolena, la più nota tra le mogli di Enrico VIII, e madre di Elisabetta I, una delle più grandi regine  della storia.
Su di lei, nel corso dei secoli, è stato detto e scritto di tutto: una  regina sfortunata, un’abile arrampicatrice sociale, una strega manipolatrice... ma qual è la verità?
Chi era in realtà Anna Bolena? Robin Maxwell prova a dare una risposta con questo romanzo, in cui fonde realtà storica con supposizioni storiche e personali sul personaggio di Anna e sulla storia della sua ascesa e caduta come regina d’Inghilterra per poco più di tre anni.
Il romanzo è articolato in due parti che si svolgono parallele: nella prima parte abbiamo la storia di Elisabetta, figlia di Anna e di Enrico e neoregina d’Inghilterra; una donna tanto decisa e abile in politica e affari, quanto fragile e tormentata nel privato.
La giovane donna infatti ha solo 25 anni quando sale al trono, e un passato per lo più doloroso: la morte della madre quando aveva solo tre anni, il ripudio da parte del padre, un’infanzia lontana dalla corte, serena e con persone che le volevano bene, ma in cui alla piccola principessa viene instillata la vergogna per una madre di cui non si può né chiedere né parlare, ma di cui le è sempre stata descritta come una traditrice, un’infame, una persona indegna. Anche una volta riammessa alla corte e riabilitata nel ruolo che le spetta per nascita, i dispiaceri non mancano: in particolare, le umiliazioni, sfociate in persecuzioni (Elisabetta fu rinchiusa per un periodo nella Torre di Londra per sospetto tradimento), da parte della sorellastra Maria, salita al trono prima di lei.
Insomma, la giovane regina ha avuto ben poca gioia nella sua vita, ed è consapevole che la responsabilità del compito che l’attende non gliene lascerà molta; ma è giovane, vuole vivere e vuole amare, e per questo si abbandona alla storia d’amore (segreta ma non troppo) con l’amico d’infanzia Robin Dudley, anche se lui è sposato, anche se i ministri premono perché la sovrana sposi un principe di sangue reale generando un erede Tudor… ma anche l’amore non la soddisfa del tutto, non cancella il senso di inquietudine e smarrimento che prova quando è sola, quando pensa al destino che l’attende, quando pensa alla sua storia.
Una storia a cui manca un tassello, ed Elisabetta comincia a rendersene conto soltanto quando una misteriosa donna che fu cameriera di Anna Bolena negli ultimi giorni della sua vita le consegna un diario che lei inizia a leggere con avidità, sapendo che proprio lì, nella storia di sua madre, di come diventò regina d’Inghilterra causando addirittura uno scisma con la Chiesa di Roma, e del modo in cui cadde rapidamente in disgrazia fino ad essere condannata a morte, sta la risposta che cerca.
A mio giudizio, la parte della storia che ha per protagonista Elisabetta, e il suo stesso personaggio, sono riusciti molto meglio rispetto alla parte e al personaggio di Anna; il confronto è inevitabile visto che l’autrice narra le vicende di madre e figlia in modo parallelo, come se volesse in un certo senso paragonarle.
Certo poi, se l’intento della Maxwell era quello di rendere al lettore un’immagine di Anna Bolena più umana rispetto a quella che ci è stata tramandata dai secoli (in modo anche falsato), è un intento riuscito a metà: perché Anna manifesta i suoi pensieri e le sue azioni, ma lo fa in modo troppo sfuggente..come se non si fermasse mai davvero a riflettere sul suo comportamento, sulle conseguenze che esso potrebbe avere per sé stessa, per la famiglia, per il suo Paese. Leggendo il diario assistiamo alla trasformazione di Anna da vivace ma romantica fanciulla che viene allontanata dal suo primo amore a spudorata civetta che gioca con gli uomini, e infine a giovane donna determinata che non si ferma davanti  a nulla pur di raggiungere il potere.
Solo che Anna, per la maggior parte del romanzo, più che trascinata dalla propria brama di potere, sembra più che altro trascinata dalla brama di soddisfare qualcun altro (la famiglia o il re), e molto spesso leggendo ho avuto la sensazione che fosse in balìa di eventi e persone. Ma forse è questa la dimensione del personaggio che l’autrice voleva dare. E’ come se Anna avesse due facce: forte, battagliera, orgogliosa e allo stesso tempo fragile, bisognosa di approvazione e di affetto. Se vogliamo, il percorso di vita di Anna è opposta a quello della sorella Maria (personaggio minore): se dapprima Maria viene presentata come “baldracca del re”, favorita con tutti i poteri ma sola e poco stimata dalla sua stessa famiglia - che peraltro trae tutti i suoi benefici proprio dalla condizione di Maria, come la stessa Anna riconosce - e Anna invece è ingenua, romantica e virtuosa, col progredire della storia Maria cade apparentemente in rovina, ma in realtà sarà la sorella destinata a trovare la felicità: il re perde interesse nei suoi confronti e quindi la allontana da corte, ma lei troverà un uomo che la ama davvero nonostante il suo noto passato e con lui si sposerà, ritirandosi dalla corte e tirandosi addosso, per questo, il disprezzo dell’avido padre e della sorella, che ammette di averlo fatto per invidia perché è più felice e realizzata di lei, regina già in crisi.
Anna è anche dotata di una buona dose di autocritica (non tale comunque da permetterle di capire perché mai Maria, la figlia di Enrico e Caterina D’Aragona, che per causa sua fu ripudiata e maltrattata, ce l’abbia tanto con lei), e nel romanzo viene evidenziato in particolare il rapporto affettuoso col fratello George, destinato anche lui alla brutta fine che tutti sappiamo; completa indifferenza, o quasi, per le altre persone di cui causò la morte.
Ma tra le due il confronto lo vince sicuramente Elisabetta; molto ben riusciti  i personaggi secondari, dall’ambiguo Robert Dudley (per tutto il romanzo ci si chiede se ama davvero la regina o no), all’affettuosa governante della regina Kat Ashley e al suo consigliere William Cecil. Ben fatta anche la ricostruzione storica di ambienti, costumi e vita dell’epoca, che permettono al lettore di immaginare meglio il contesto in cui la storia si svolge.
Concludendo, una lettura comunque piacevole e interessante, adatta anche all’estate, nel caso voleste approfittarne….

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20/06/2010
da LeNuvoleDiMarzo
PROSSIMAMENTE MA NON TROPPO SUI VOSTRI SCHERMI
 
Settimana dal 19 Giugno al 26 Giugno
 
Buongiorno care lettrici/lettori. Siamo di nuovo a segnalarvi i programmi e i film che, questa settimana, valgono la pena di essere visti e che la nostra televisione ci offre, con una particolare attenzione ai canali che trasmettono “in chiaro”, senza bisogno di pagamento o decoder.
Premettendo che orari e programmi possono subire variazioni indipendenti dalla nostra volontà, specifichiamo anche che non tutti i film proposti hanno a che vedere strettamente con il romance: alcune segnalazioni sono per film non catalogati come Commedia Romantica o Sentimentali ma che hanno, nel plot narrativo, una bella storia d'amore assolutamente da vedere.
 
 
IL PROFUMO DELLE CAMPANULE
Domenica 20 Giugno
alle 17.10 su IRIS
 
Inghilterra, 1936: sono passati 10 anni da quando James Mortmain, scrittore di discreta fama, è uscito di prigione, accusato dell'omicidio della moglie. Per rifarsi una vita, si è trasferito in un decadente castello nella campagna inglese insieme ai tre figli (Cassandra, Rose e Thomas) e alla nuova moglie, Topaz. Ma da allora la sua vena artistica si è appannata e James non ha ancora portato a termine il suo nuovo romanzo. Tutti i progetti e i sogni si sono infranti e la situazione economica della famiglia è disastrosa: non pagano l'affitto al proprietario americano da 2 anni e non riescono neanche a dare lo stipendio al garzone Steven. Un bel giorno si presentano Neil e Simon Cotton, nipoti del proprietario: essendo morto, ha ceduto a loro il maniero. I due ragazzi suscitano subito l'interesse delle figlie, ormai adolescenti, Cassandra e Rose...
Opera prima, dopo una serie di lavori per la televisione, del regista Tim Fywell, è la trasposizione cinematografica del romanzo "I capture the castle" (Ho un castello nel cuore) di Dodie Smith del 1948.
Bellissimi entrambi!
 
 
RITORNO A COLD MOUNTAIN
Domenica 20 Giugno
alle 20.30 su RAI3
 
Durante la Guerra Civile americana, Inman (Jude Law), un soldato Confederato ferito, intraprende un viaggio pericoloso per ritornare al suo paese d'origine Cold Mountain, e riabbracciare Ada (Nicole Kidman), la donna di cui è innamorato e da cui la guerra lo ha portato via. Ada nel frattempo, dopo la morte del padre, sta imparando a condurre la fattoria di famiglia insieme a Ruby (Renè Zellweger), una ragazza particolare.
Ritorno a Cold Mountain è un film del 2003 basato sul romanzo omonimo di Charles Frazier, che dura ben 2 ore e 35 minuti, ma che non si “sentono” assolutamente. Come ne Il paziente inglese, il film segue due vicende in parallelo, quella di Inman, in guerra e in cammino, e di Ada e Ruby, a Cold Mountain. Sono entrambe storie di viaggi che cambiano i protagonisti, di incontri che li mettono in crisi, metafore del percorso esistenziale di ogni essere umano, che per sopravvivere deve cambiare, deve compiere delle scelte ed essere pronto a incontrarsi/scontrarsi con altre realtà, senza perdere se stesso e la propra meta.
 

Da vedere Domenica 20 Giugno anche:
 - MAI CON UNO SCONOSCIUTO alle 21.00 su IRIS
 
con Antonio Banderas e Rebecca DeMornay

 
PRENDIMI L’ANIMA
Lunedì 21 Giugno
alle 21.00 su IRIS
Marie e Fraser, due giovani studiosi, l'una francese e l'altro scozzese, fanno reciproca conoscenza mentre si trovano entrambi a Mosca per svolgere ricerche sulla vita della psicoanalista russa Sabina Spielrein. I due ricostruiscono insieme la vita di Sabina, a partire dal suo ricovero a Zurigo nel 1905 per una grave forma di isteria. Qui ella conosce il giovane medico Carl Gustav Jung, che mettendo in pratica i nuovi metodi di psicoanalisi sviluppati da Freud, riuscirà a guarirla. Sabina comincia ad interessarsi di psicoanalisi lei stessa, e nascerà così un'intensa relazione amorosa tra lei e Jung.
Dopo tre anni di silenzio Roberto Faenza torna al cinema con la storia di Sabine Spielrein, diciannovenne ebrea di origini russe, che nell'agosto del 1904 venne ricoverata nell'ospedale Burgholzli di Zurigo e affidata alle cure psichiatriche di Carl Gustav Jung. In preda ad una violenta crisi di isteria la ragazza si trasformò immediatamente in un caso clinico, il primo trattato psico-analiticamente - ovvero secondo i dettami di Sigmund Freud - di cui il giovane analista si considerava discepolo. Sabine però non fu solamente un successo terapeutico di Jung, ne fu anche l'amante, protagonista di un dramma d'amore e di psicoanalisi che si rivelò solamente nel 1977, con il ritrovamento del diario di Sabine e del carteggio tra i protagonisti di un inatteso triangolo amoroso. Nelle lettere che i due analisti si scambiarono e tra le pagine del diario si disvelarono infatti la passione della giovane donna per il proprio medico e il timore di uno scandalo che il grande maestro suggerì di soffocare ad ogni costo.


Da vedere Lunedì 21 Giugno anche:
 -
FIORI D’ACCIAIO alle 16.15 su RETE4 con Julia Roberts
 -
MR. DEEDS alle 21.10 su ITALIA 1 con Adam Sandler
 -
ELIZABETHTOWN alle 23.00 su RAIDUE con Orlando Bloom e Kristen Dust


ROBIN HOOD – PRINCIPE DEI LADRI
Martedì 22 Giugno
alle 21.10 su LA7
Ritornato in Gran Bretagna con il nero saraceno Azeem (Morgan Freeman), dopo una rocambolesca fuga dalla prigione nella quale era stato rinchiuso a seguito della sua cattura avvenuta durante una sfortunata crociata contro gli infedeli, il nobile Robin di Locksley (Kevin Costner) scopre che il Paese, in assenza di re Riccardo, è costretto a subire le angherie dei Normanni, tra i quali si distingue per ferocia il perfido e superstizioso sceriffo di Nottingham. Disperato per la morte del padre assassinato da questi, Robin, dopo aver incontrato Lady Marian (Mary Elizabeth Mastroantonio), cugina del re e sua amica d'infanzia, per manifestarle la sua intenzione di difendere gli oppressi, trasferitosi nella foresta di Sherwood e assunto il nome di Robin Hood, addestra alla guerriglia una comunità di derelitti per combattere i Normanni con l'aiuto di Azeem, del sagace Will Scarlett e del rude Little John. Eliminati i ribaldi con astuzia e temerità, Robin impedisce lo stupro di Marian da parte dello sceriffo di Nottingham, che intendeva sposare la giovane per assicurarsi i favori del re, uccidendolo in un duello mentre Azeem elimina la perfida Mortianna, strega consigliera del malvagio. Liberato il paese e alla presenza del redivivo re Riccardo finalmente Robin può sposare l'amata lady Marian.
Liberamente (molto) ispirato al celebre romanzo, di Alexander Dumas padre, "Robin Hood"
 
Da vedere Martedì 22 Giugno anche:
 -
INGA LINDSTROM: I CAVALLI DI MONTE CATERINA alle 15.45 su RETE4
 
Eva porta la figlioletta Annika, rimasta traumatizzata dalla morte del padre, a trascorrere l'estate presso lo splendido castello di Katarinaberg. Qui conosce Peter,  un medico che riesce ad aiutare la piccola ad uscire dal  suo stato di sofferenza. Nel frattempo, tra Eva e Peter nasce l'amore...


NORA ROBERTS: DUE VITE IN GIOCO
Mercoledì 23 Giugno
alle 21.05 su RAIDUE
Il tenente Phoebe McNamara, esperta negoziatrice di ostaggi, cerca di mantenere un equilibrio tra i rischi e le tensioni del lavoro e la "gestione" delle complessità familiari: figlia piccola più madre agorafobica e scontrosa. Quando s'imbatte in Duncan Swift, fascinoso proprietario di un locale, si scontra ben presto con l'impossibilità di "negoziazioni" nei rapporti sentimentali: Duncan è un tipo possessivo, e Phoebe non riesce a estrometterlo a lungo dalla propria vita. Qualcuno, intanto, l'ha presa di mira: dopo essere stata aggredita da un misterioso assalitore, la donna inizia a ricevere minacce anonime. Un killer psicopatico o qualcuno con un conto in sospeso? Tratto dall’omonimo romanzo della regina del rosacrime “High Noon”, a mio parere uno dei suoi romanzi piu’ riusciti insieme a “Il Mistero Del Lago” e "Luci D'inverno".
 
Da vedere Mercoledì 23 anche:
 -
MAGIE E AMORE alle 15.45 su CANALE 5
 -
EDWARD MANI DI FORBICE alle 21.00 su MTV con Johnny Depp e Winona Ryder


AMORE A PRIMA SVISTA
Giovedì 24 Giugno
alle 23.30 su CANALE 5
Harold (Jack Black) è un uomo superficiale con la passione per le belle donne, che assieme all'amico Mauricio, cerca di conquistare il più possibile, malgrado i due non siano proprio degli adoni. Ma la sua vita cambia improvvisamente quando rimane bloccato in ascensore con il famoso guru Tony Robbins. Resosi conto della superficialità di Hal nei confronti delle donne, il guru sottopone Hal ad una seduta di ipnosi, grazie alla quale d'ora in avanti avrà modo di vedere solo la bellezza interiore delle persone. In seguito Hal incontra Rosemary (Gwyneth Paltrow), una bellissima ragazza di cui si innamora perdutamente, figlia del suo principale, peccato che la ragazza in realtà pesi più di 120 chili, ma gli occhi di Hal la vedono come esile e bellissima. Mauricio cercherà in tutti i modi di far rinsavire l'amico.


Da vedere Giovedì 24 anche:
 -
ROSAMUNDE PILCHER: LA CUGINA DOROTHY alle 15.45 su CANALE 5
 
Il vedovo Bill riceve la visita di Dorothy, un tempo sua promessa sposa e cugina della moglie defunta, la quale ha appena fatto ritorno in Inghilterra dopo anni di assenza. Tra i due, che si amano ancora, si viene a creare un clima di tensione, che nessuno ha il coraggio di infrangere per non rinnovare un antico dolore. Poi...


Alla prossima settimana e come sempre:
STAY TUNED! 
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19/06/2010
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA SHOPPING CON JANE AUSTEN ( Confessions of a Jane Austen Addict ), di Laurie V. Rigler, EDIZIONI SPERLING & KUPFER.

Courtney Stone vive a Los Angeles, ha un fidanzato con cui sta finalmente per convolare a nozze ed è un'incallita lettrice di Jane Austen. Quando sorprende il suo promesso sposo con un'altra, l'unica cura al suo dolore sono la vodka ghiacciata e una copia di "Orgoglio e pregiudizio", che inizia a rileggere prima di sprofondare in un sonno consolatore. Al risveglio è a dir poco disorientata: non si trova più nel suo appartamento del Ventunesimo secolo, e neppure nel suo corpo, ma nella sontuosa stanza di una magione inglese e nei panni di una signorina dell'era della Reggenza. A dispetto di ogni spiegazione logica, Courtney non solo è intrappolata nella vita di un'altra donna, ma è costretta a fingere di essere davvero lei, e a fare i conti con una realtà ben diversa da quella cui è abituata. Neppure il folle amore per Jane Austen l'ha preparata ai vasi da notte e alle luride locande dell'Inghilterra del Diciannovesimo secolo, per non parlare della realtà di essere una single alle prese con accompagnatori soffocanti, seduttori sprovvisti di preservativo e commenti malevoli sulla sua condizione di zitella. Ma Courtney scopre però che la nuova identità ha anche dei vantaggi e incomincia ad apprezzare le "passeggiate nel boschetto" e le sale da tè, le feste da ballo e i pomeriggi di "shopping" dal sarto. Quando poi entra in scena l'enigmatico Mr. Edgeworth, tanto simile al Mr. Darcy della sua eroina Elizabeth, le cose si fanno proprio interessanti...


Nota di Paige79:  Trattasi dell'ennesimo romanzo che sfrutta il sempreverde successo della Austen ma con qualche elemento nuovo e originale che mancherà di attirare le fan della scrittrice inglese.La storia infatti racconta quello che noi, grandi appassionate di "Orgoglio e pregiudizio", consideriamo il nostro segreto più recondito: vivere nell'Ottocento ai tempi di balli, corteggiatori (possibilmente con le qualità di Mr. Darcy), pizzi, merletti e lunghe passeggiate in carrozza. Consigliato dai critici perché “ci sono abbastanza riferimenti alla Austen da farti continuare a leggere, e i riferimenti storici, il romanticismo e l’humour sicuramente vi terranno incollati alla pagina”.
Il libro ha avuto successo, e difatti è già pronto il sequel, che uscirà il 25 giugno nelle librerie americane, intitolato "The rude awakening of a Jane Austen addict".

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19/06/2010
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA IL DIARIO DI CARRIE ( The Carrie Diaries ), di Candace Bushnell, EDIZIONE PIEMME.

Chi pensa che le avventure di Carrie Bradshaw siano finite troppo presto, chi non ha mai smesso di sognare il giorno in cui metterà piede da Tiffany per un anello di diamanti e chi continua a chiedersi come si fa a diventare la regina di New York non può certo perdersi questo romanzo. Il diario di Carrie è la puntata mancante di Sex and the City, quella che ci racconta vita, amori e sogni di gloria della protagonista di una delle più celebri serie televisive di sempre prima che potesse permettersi le scarpe di Jimmy Choo. In pratica, l'equivalente cartaceo di un taxi fino a Manhattan. Per una ragazza di provincia convinta che la vita possa essere molto, molto eccitante….

Nota di Paige79: Chi era Carrie Bradshaw prima di arrivare a New York? Com’era la sua vita prima di scrivere la sua rubrica, prima di Miranda, Charlotte e Samantha, prima di Mr Big, prima di tutto quello che conosciamo bene? Se anche voi siete curiose di sapere tutto sulla nostra eroina moderna, leggete questo romanzo, dove l’acclamata autrice di SEX AND THE CITY ripercorre la vita di Carrie dagli anni del liceo, ai primi amori, i primi lavori, insomma tutto quello che ha reso Carrie, quello che è adesso.

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19/06/2010
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA  LA VOCE DEI NOSTRI SILENZI ( Inside The Whale ), di  Jennie Rooney, EDIZIONI  PIEMME.


È il 1939 e i sogni di Stevie Ponder sembrano essersi infranti. A quindici anni ha un unico desiderio: insegnare. Quando suo padre muore all’improvviso, però, Stevie è costretta a lasciare la scuola per aiutare la madre a mantenere i fratelli più piccoli. Le giornate, ormai, le trascorre in una fabbrica di Londra e per i suoi amati libri non c’è più tempo.

A peggiorare la sua condizione arriva la guerra, con i bombardamenti, gli allarmi, il razionamento del cibo e le corse disperate fino in cantina. I giorni della spensieratezza e della libertà sembrano finiti.

Poi però incontra Michael, poco più grande, appassionato di fisica, di invenzioni e di Samuel Morse, l’ideatore del telegrafo. Michael è diverso da chiunque lei abbia mai conosciuto, e una nuova luce comincia a rischiarare l’esistenza di Stevie. Le giornate scorrono più veloci, il lavoro è meno faticoso e le notti sono tutte stellate. Ma Michael è giovane, in salute, una risorsa importante per le truppe alleate e viene spedito al fronte, in Africa.

Stevie e Michael sono costretti a lasciarsi, ma giurano di ritrovarsi, a Londra, subito dopo la guerra.

Quella promessa non verrà mantenuta, e i due, allontanati da una tragedia inaspettata, si perderanno di vista. Solo anni dopo si incontreranno per caso, forse per capire che a volte il tempo può essere fermato. Basta desiderarlo ardentemente.

Nota di Paige79: Jennie Rooney è Nata a Liverpool nel 1980, si è laureata all’università di Cambridge. Ha vissuto in Francia per qualche anno insegnando inglese, ma è tornata in Inghilterra, a Londra, per fare l’avvocato.
"La voce dei nostri silenzi", il suo primo libro, è stato acclamato dalla critica come uno dei migliori romanzi inglesi dell’anno.

 

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19/06/2010
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA IL GIARDINO DEI SEGRETI ( The Forgotten Garden ), di Kate Morton, EDIZIONE FRASSINELLI.


1913. Alla vigilia della Prima guerra mondiale, su una nave diretta in Australia, qualcuno trova una bambina abbandonata. Una donna misteriosa, l’Autrice, aveva promesso di prendersi cura di lei. Ma è scomparsa senza lasciare traccia.
1934. La sera del suo ventunesimo compleanno, Nell O’Connor scopre un segreto che cambierà la sua vita per sempre. 1976. Molti anni più tardi si lascerà tutto alle spalle per cercare la verità, e viaggiando fino alle coste della Cornovaglia spazzate dal vento, raggiungerà lo strano e bellissimo castello di Blackhurst, un tempo dimora della nobile famiglia dei Mountrachet.
2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra riceve un’eredità spettata. Il Cliff Cottage, con il suo giardino dimenticato, famoso per i segreti che nasconde: quelli dell’oscura famiglia Mountrachet, e della sua guardiana Eliza Makepeace, autrice di inquietanti favole vittoriane. È in quel giardino, alla fine, che Cassandra trova la verità sulle proprie origini, e scioglie l’antico mistero della bambina perduta.


Nota di Paige79: questo romanzo è ispirato a una storia vera, quella della nonna dell’autrice: quando aveva 21 anni, il padre della donna  le disse che non era sua figlia biologica. Lei rimase così colpita da questa rivelazione che mantenne il segreto per quasi tutta la vita fino a che, ormai vecchia, lo confidò alle sue tre figlie. Quando Kate Morton venne a conoscenza di questa storia rimase colpita dalla fragilità degli esseri umani e si ripromise di scrivere una storia che ricordasse in qualche modo le vicende della sua famiglia.
E lo fa con questo romanzo, con cui ritorna dopo il grande successe di “Ritorno a Riverton Manor”; una una storia difficile, che abbraccia un arco di tempo che va dall’epoca vittoriana ai nostri giorni nostri, sfiorando più generazioni. Una saga familiare intergenerazionale con personaggi suggestivi e ambientazioni riccamente caratterizzate.

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19/06/2010
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA ABBANDONATI E CONTENTI di  Susanna Schimperna- LEGGEREDITORE (Ex Zorro editore)

"Ho la sindrome dell'abbandono", "La mia più grande paura è l'abbandono". Non sono solo modi di dire, ma angosciose esperienze che toccano davvero tutti. La disperazione dell'abbandono è di ogni età. Si reagisce in maniera scomposta, si prendono psicofarmaci, si sta malissimo. Di fronte al distacco dal proprio compagno, crollano anche le persone che della coppia erano stanche; crollano le persone più controllate, perfino quelle che hanno alle spalle anni di psicoanalisi. Susanna Schimperna analizza questa realtà: perché la paura? Come si comportano gli abbandonati? C'è una reazione comune, un modo di procedere simile? C'è differenza nelle reazioni tra uomini e donne? Che ruolo hanno gli amici? E chi abbandona, è consapevole di fare così male? Ci si lascia sempre con dolore, oppure esiste una 'grammatica sentimentale', un codice che permetta di agire con i dovuti modi, creando meno disperazione, meno sofferenza? E se spesso si abbandonasse solo per paura di essere abbandonati? In questo volume l'autrice non si limita al tentativo di interpretazione, ma consiglia come agire facendo dell'abbandono una forza, una chance in più.

Chiunque sia stato mai abbandonato dalla persona amata sa che è un'esperienza traumatica quanto un lutto: la vita cambia radicalmente, i giorni appaiono privi di senso. Ma, si chiede l'autrice, giornalista e astrologa, se invece che dire "è finita", si iniziasse a dire "è cominciata"? Si cambiasse, in sostanza, punto di vista? Spesso, infatti, l'abbandono si rivela un risveglio necessario alla realizzazione del nostro destino. Lo testimoniano le storie riportate in questo libro: donne che dai frantumi del matrimonio ricostruiscono la loro identità; uomini insicuri che abbandonano solo per paura di essere lasciati; amori consunti dal tempo e altri recisi sul nascere.

Nota di andreina65. Abbandonati e contenti  è una ristampa di un libro pubblicato nel 2002 dalla Mondadori con lo stesso titolo.

Susanna Schimperna, nata a Roma, è giornalista pubblicista dal 1981. Scrittrice di saggi come Piccolo dizionario dell’Eros, Abbandonati e contenti, Le amicizie amorose, in passato ha diretto le riviste Blue e Cuore. In televisione è nota per lo spazio dedicato all’astrologia nella trasmissione Omnibus di La7; è autrice e conduttrice radiofonica di Radio2, dove l’abbiamo ascoltata in programmi come Sadalmelik e Cattivi Pensieri. Attenta alle nuove tecnologie, ha un blog: Cattivi pensieri.

 

 

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19/06/2010
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA UNTAMED di P.C. Cast - Kristin Cast - EDITORE NORD

Mi chiamo Zoey Redbird, ho diciassette anni e sono la novizia vampira più dotata della Casa della Notte. Ma anche la più sola. Fino a poco tempo fa, avevo un ragazzo meraviglioso e un gruppo di amici fantastici, poi li ho delusi e ora tutti mi tengono a distanza... proprio nel momento in cui avrei un disperato bisogno del loro aiuto. Per giorni ho avuto la sensazione di essere seguita, come se qualcuno attendesse il momento migliore per colpire. E oggi, purtroppo, i miei timori sono diventati realtà: una strana creatura è sbucata dal nulla e mi ha aggredito. Per fortuna sono riuscita a salvarmi, però adesso ho davvero paura. Sicuramente quell’essere è stato mandato da Neferet, la nostra Somma Sacerdotessa, che sta cercando di scatenare una sanguinosa guerra tra umani e vampiri. Io sono l’unica che possa ostacolare i suoi piani, tuttavia non potrei mai sconfiggerla soltanto con le mie forze. Inoltre Afrodite, una delle poche compagne che mi sono rimaste vicine, ha avuto una visione sconvolgente: se non riuscirò a riconquistare la fiducia dei miei amici, il mondo intero sprofonderà nel caos. Perché Neferet mi ucciderà...
Afrodite era sconvolta. «Ho avuto una visione in cui umani e vampiri si uccidevano a vicenda. Ho visto un mondo pieno di violenza e di odio.»
«Dille perché», la spronò Stevie Rae.
Le parole successive di Afrodite furono come schegge di vetro che mi si conficcavano nel cuore. «Quelle cose succedevano perché tu eri morta, Zoey.»

Note di andreina65: Quarto volume del ciclo “House of Night” (La Casa della Notte)
La serie, che a quanto pare sembra  non abbia fine, è pubblicata con i titoli originali, e sino oggi è composta da:
- MARKED
- BETRAYED
- CHOSEN
- UNTAMED
- Hunted (inedito in italia)
- Tempted (inedito in italia)
- Burned (inedito in italia)-
-Stolen (a seguire)
- Burdened
- Touched
- Cloaked
- Wanted
- Dreaded
- Changed
- Saved     

P.C. Cast è nata a Watseka, Illinois, ma ha trascorso parte della sua giovinezza in Oklahoma, imparando ad amare i cavalli da corsa e la mitologia. Dopo il liceo, si è arruolata nell’Aeronautica ma, nel frattempo, ha continuato a nutrire la sua passione per la scrittura, alla quale adesso si dedica quasi interamente, alternandola al lavoro di insegnante. Vive a Tulsa con la figlia, due cani e un gatto viziatissimo. Kristin Cast è sua figlia e frequenta l’University of Tulsa, dove studia Comunicazione. La parola scritta l’ha sempre affascinata: al liceo, era direttore del giornale della scuola e adesso è un’autrice a tutti gli effetti.

 

 

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18/06/2010
da Paige79

RECENSIONE SCENEGGIATO: ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, 1957

 

Regia di Daniele D’anza, con Virna Lisi (Elizabeth Bennett), Franco Volpi (Signor  Darcy), Vira Silenti (Jenny Bennett), Matteo Spinola (Signor  Bingley), Elsa Merlini (Signora Bennett), Sergio Tofano (signor Bennett), Elio Pandolfi (signor Collins), Enrico Maria Salerno (Tenente Wickam), Luisella Boni (Lidya Bennett), Aurora Tampus (Charlotte Lucas), Daniela Calvino (Mary Bennett).

Nell’Inghilterra di fine ‘700 la vita della famiglia Bennett (genitori e quattro figlie) viene sconvolta dall’arrivo nella vicina proprietà di un simpatico gentiluomo, Mr Bingley, e del suo arrogante e borioso amico, Mr Darcy. Il prima s’innamora ricambiato della dolce Jenny, la maggiore delle Bennett, ma l’altezzoso Darcy e la sorella di Bingley complottano per separarli, in quanto non apprezzano la famiglia di lei (troppo plebea per i loro gusti). Nonostante tutto Darcy non ha fatto i conti con la forza dei sentimenti in quanto s’innamora della bella, intelligente e spigliata Elizabeth, sorella di Jenny; quando arriva a confessarglielo, lei lo respinge facendogli notare quanto lo ha sempre disprezzato per la sua altezzosità  e per i suoi modi boriosi. Ma in seguito sia Darcy che Elizabeth avranno modo di conoscersi meglio e rivedere le proprie opinioni e i propri sentimenti.

Come molte di voi sapranno, gli sceneggiati che la Rai realizzò dalla metà degli anni '50 fino agli anni '70, tutti tratti da romanzi famosi, sono tra le cose migliori mai realizzate (e purtroppo, ora dimenticate, in tutti i sensi...) della Tv italiana. Ancora molto amati e richiesti, sia da chi li vide all'epoca che da chi ne ha solo sentito parlare e ha sempre desiderato vederli, in questi anni sono stati pubblicati prima dalla casa editrice ELLEU, e infine l'anno scorso dalla Fabbri Editori, che ha avuto il merito- rispetto a ELLEU- di scovare anche quelli più vecchi e magari poco ricordati e riproporli in un'apprezzata serie di DVD al grande pubblico.

 

Tra tanti titoli, ho avuto il piacere di trovare l'unico adattamento italiano di ORGOGLIO E PREGIUDIZIO di Jane Asten, e non ho voluto perdere l'occasione di vedere una vera e propria rarità.

E' quindi con gran piacere che voglio condividere le mie opinioni di questa chicca in bianco  e nero con voi!

La versione italiana del capolavoro di Jane Austen è uno dei primissimi sceneggiati RAI, ed è caratterizzata da alcuni cambiamenti significativi.

 ATTENZIONE: SPOILER!

1- Wickam è fratellastro di Darcy, figlio illegittimo del padre, e ciò è la causa del suo comportamento odioso. Egli infatti sogna di farla pagare alla famiglia che l’ha fatto soffrire prendendo lo stesso posto del fratellastro;

2- Per levarsi di torno il signor Collins Elizabeth favorisce la nascita dell’idillio tra lo stesso e la sua amica Charlotte;

3-  Le sorelle Bennett sono quattro invece di cinque (viene eliminata Kitty);

4- Vengono mostrate in alcune scene specifiche la dichiarazione tra Bingley e Jenny e il discorso di Darcy a Bingley per convincerlo ad allontanarlo dall’amata; due momenti che nel romanzo veniamo a sapere dal racconto di altri, molto tempo dopo che sono accaduti.

5- Dopo la fallita dichiarazione a Elizabeth, Darcy torna a Netherfield e si reca spesso a Longburn per corteggiarla, prodigandosi in gentilezze verso i signori Bennett. Oltretutto organizza vari ritrovi favorendo il riavvicinarsi di Bingley e Jenny;

6- Il signor Bennett proibisce a Lydia di andare a Brighton, e inoltre durante la fuga della figlia rimprovera aspramente la moglie per la sua educazione troppo permissiva.

Come vedete, le differenze sono parecchie; devo dire però che questo, contrariamente al solito, non ha disturbato la visione dello sceneggiato, che anzi ho trovato ugualmente molto gradevole e meritevole di visione. E’ ben recitato e diretto, mostra un clima vivace e piacevole; purtroppo, come specificato nel libretto allegato al DVD, a causa delle cattive condizioni del filmato alcune scene sono andate perdute, e questo a volte si vede, soprattutto manca la parte centrale, la prima dichiarazione di Darcy a Elizabeth. Per quanto riguarda la recitazione, ho apprezzato molto una giovanissima Virna Lisi nel ruolo di Elizabeth, e Sergio Tofano e Elsa Merlini nei ruoli di Mr e Mrs Bennett. Il Darcy di Franco Volpi invece mi è sembrato troppo compassato e  legnoso, e poi scusate ma quel nasone! Comico e lezioso il signor Collins di Elio Pandolfi, con una finora sconosciuta passione per i dolci….

Un pezzo del nostro passato Tv che ora per fortuna è stato recuperato.

Tiziana

P.S: mi scuso per la cattiva qualità delle immagini e per la loro scarsità, ma purtroppo sono state le uniche due foto che h trovato per illustrare il post.

 

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16/06/2010
da Paige79

RECENSIONE:
PROMESSA DI PRIMAVERA ( A promise of spring  ), di Mary Balogh

1990Edizione originale: Signet

Anno:

 

Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori, serie I ROMANZI , prima edizione marzo 1994; seconda edizione nella serie I ROMANZI ORO, n.30, luglio 2005.

Formato: paperback

Livello di sensualità: subtle/sottile

Genere: Regency

Ambientazione: Inghilterra, 1800

Voto: 9/10

 

Il parroco Paul Howard muore per salvare due bambini. Sua sorella Grace, che viveva con lui, rimane così completamente sola al mondo, e senza un posto dove andare.
Così Sir Peregrine Lampman, amico di Paul, si offre di sposarla, nonostante la donna abbia dieci anni più di lui. Dopo qualche resistenza Grace accetta, non senza avergli raccontato la verità sul suo doloroso passato, che nessuno conosce.
Molti anni prima infatti Grace aveva avuto un figlio illegittimo dall’uomo che amava e che l’aveva abbandonata per sposare un’ereditiera; il bambino era morto annegato all’età di 4 anni e da allora Grace aveva lasciato la famiglia d’origine per trasferirsi nella piccola parrocchia del fratello minore, lontana da tutto ciò che le potesse ricordare la sua dolorosa perdita.
Quello che, per tutti, sembra solo un matrimonio di convenienza e comodità soprattutto per Grace, si rivela una felice unione per entrambi, in cui a poco a poco subentra anche l’amore; ma il ritorno di Gareth, il primo amore di Grace, rischia di rovinare tutto…

Quando si legge un romanzo di Mary Balogh si può essere certi che, qualunque sia il giudizio sul romanzo o sulla storia, non ci si troverà davanti a una storia o a personaggi banali: cosa che puntualmente avviene anche in questo romanzo.
Innanzitutto si può riconoscere all’autrice una certa dose di coraggio, visto che ha deciso di raccontare una storia d’amore dove lui è più giovane di lei di dieci anni. Certo, ai giorni nostri ciò non costituisce un problema per una coppia( non sempre però… ci sono, a volte, ancora tanti pregiudizi e pettegolezzi), ma se pensiamo che siamo nell’ Inghilterra ottocentesca, allora possiamo immaginare che non era certo una cosa usuale, e probabilmente, nemmeno considerata “normale”.
Non tanto per la differenza d’età - quanti uomini, anche anziani, sposavano donne molto più giovani? - ma proprio perché stavolta il più giovane è il lui della situazione.
E difatti, la storia tra Grace e Peregrine nasce, almeno all’inizio, come il tipico matrimonio di convenienza, anzi di più: come un’opera pia di lui verso una persona sfortunata che è rimasta solo al mondo e che altrimenti non saprebbe dove andare. E’ questo che pensano le persone a loro vicine, amici e parenti, e anche la stessa Grace; nel corso delle pagine vengono riportate molte lodi nei confronti di questo giovanotto sensibile e generoso che ha deciso di  “sacrificarsi” sposando la sorella dell’amico defunto per salvarla dall’essere gettata in mezzo alla strada; questa cosa potrebbe infastidire qualche lettrice, ma teniamo ben presente l’epoca in cui si svolge la storia.
Ma la storia prende presto un’altra piega: l’autrice, con molto tatto e sensibilità, con una delicatezza davvero unica, ci racconta il nascere e l’evolversi dell’amore tra due persone su cui nessuno avrebbe scommesso - sempre e solo per il motivo suddetto - , due persone che si scoprono piano piano fisicamente e sentimentalmente, e si avvicinano riuscendo a trasformare il loro matrimonio in un’autentica unione.
Grace e Perry sono molto simili ma anche molto diversi; lei in particolare non è sempre stata la tranquilla  e umile sorella zitella del parroco del paese. Da subito infatti la donna mette al corrente il promesso sposo- e insieme a lui noi lettori- di un segreto che ha sconvolto la sua vita: da ragazza Grace ha avuto una relazione con un uomo che poi l’ha abbandonata, e da questa storia era nato un figlio illegittimo, morto annegato all’età di quattro anni.
Questa la tragedia che ha cambiato per sempre la vivace, ostinata, ribelle e orgogliosa giovane donna appartenente a una famiglia della piccola nobiltà di campagna, che aveva fatto della ribellione alle convenzioni una regola di vita, sentendosi superiore agli altri; a tal punto che, come lei stessa si rende conto, anche la storia d’amore con Gareth (il padre di suo figlio), in fondo, era basata su quello: il desiderio di infrangere le regole e la morale, di dimostrare che lei era più forte di tutti, compresa la sua famiglia.
Perché non è vero che Grace non ha nessuno al mondo: le rimangono il padre, il fratello maggiore, la cognata e due nipoti, ma dopo la morte del piccolo aveva rotto i ponti con tutti, accusandoli tra le altre cose di aver sempre considerato suo figlio cosa di poco valore perché illegittimo, e in qualche modo incolpandoli della sua morte.
Grazie all’amore paziente, gentile e maturo di Perry (un personaggio maschile veramente bello e profondo, lontano da molti caratteri maschili tipici dei romance, ma sicuramente in grado di emozionare e far sospirare le lettrici allo stesso modo, se non di più), Grace riuscirà a ricostruire la sua vita, perdonando sé stessa e gli altri, ristabilendo il rapporto con i familiari (dei quali, dopo tanti anni, riesce a vedere anche i pregi e soprattutto, i torti che lei aveva nei loro confronti), e troncando definitivamente col proprio triste passato, rappresentato da Gareth, l’uomo che l’ha abbandonata senza alcuno scrupolo e che ora si ripresenta pensando che nulla sia cambiato, minando la serenità che Grace sta faticosamente riscostruendosi; Gareth è non solo malvagio (perseguita la povera Grace con un’insistenza che oggi chiameremmo stalking), ma è anche molto stupido, credetemi! Nelle scene dove compare anche lui, ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte a un bambino capriccioso che non accetta la realtà e soprattutto non accetta che qualcun altro, meglio di lui, abbia preso il suo posto; non accetta nemmeno che gli vengano rinfacciate (giustamente) le gravi colpe di cui si è macchiato, trova una giustificazione per tutto… insomma, una lagna incredibile… del tutto privo di qualsiasi attrattiva.
Un efficace contrasto con Perry, la cui giovane età non è certo un’ostacolo alla grande maturità e all’impegno che dimostra nel rapporto con Grace, spendendosi veramente a 360 gradi per la donna che scopre di amare.
Molto ben delineati anche i personaggi di contorno, dai familiari di Grace agli amici che attorniano la coppia. Un piccolo spaccato realistico della vita semplice di un paesino di campagna, con tutte le sue gioie, problemi e talvolta anche drammi.
Un romanzo gentile e delicato, proprio come un fiore di primavera.

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16/06/2010
da Maet

L’ANGOLO DELLA FANFICTION     

 

Ce l’avete proposto ed ecco che celermente vi abbiamo accontentate! Vogliamo provare a realizzare a realizzare un angolino per un genere molto diffuso all’estero: la fan fiction, ovvero la riscrittura parziale o totale di personaggi e libri molto famosi da parte dei lettori. E’ un gioco, e non si intende violare alcun copyright naturalmente, ma sbizzarrirci a inventare situazioni che nel nostro romanzo preferito non c’erano o cambiare un finale che non ci ha soddisfatte in un libro che abbiamo tanto amato. Fondendo la nostra inventiva e lo stile delle autrici che amiamo. Noi ci siamo cimentate e voi che aspettate?

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16/06/2010
da Maet

 

Tutti i soggetti descritti nelle storia sono maggiorenni e comunque fittizi. I personaggi e le situazioni presenti nella fanfiction si ispirano a quelli creati da Mary Balogh, che detiene tutti i diritti sull'opera;  questa storia è stata scritta senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyright.  

Questo vuole essere il prologo  di uno svolgimento alternativo de IL DUCA DI GHIACCIO di Mary Balogh, dove il protagonista Wulfric Bedwin, duca di Bewcastle, troverà una compagna diversa dalla maestra Christine Derrick

Londra, 1818

La stanza era buia e silenziosa. Benché fosse mezzogiorno, le pesanti tende di broccato verde bosco  alle finestre erano tirate, come a voler tenere lontana la luce del sole. O come a voler sigillare dal mondo quella camera sontuosa, arredata con quanto di meglio il denaro potesse comprare. Un sepolcro per i vivi e per i morti. Una tomba per ciò che era stato e che mai più sarebbe stato.

Lei se n’era andata, per sempre.

Lieve, come il battito d’ali di una farfalla,  aveva percepito la sua anima accarezzarlo e poi volare via, lontano, in un altrove dove lui non avrebbe potuto raggiungerla.

Ora solo il suo corpo freddo rimaneva a fargli compagnia, immoto e pallido come marmo. Un corpo che lui aveva apprezzato ed amato e che in quel momento non riconosceva. Dov’era finita la splendida giovane che aveva sedotto il suo occhio dieci anni prima? Dov’erano le sue forme generose eppur eleganti, dov’erano la grazia e la sensualità di una carne  di cui conosceva ogni più intimo recesso e che in tutto quel tempo gli aveva dato piacere, calore e conforto, sebbene quest’ultimo non lo cercasse spesso, perlomeno consapevolmente?

Sola, la sua splendida e lussureggiante chioma, nera come la notte, gli ricordava che era la sua Rose a giacere in quel letto enorme, testimone e teatro dei loro amplessi. Non riusciva a chiamarlo sesso, perché gli pareva così di sminuire l’atto che aveva condiviso con Rose, riducendolo alla meccanicità da riservare alle prostitute, né d’altronde poteva definirlo fare l’amore, dato che tra loro c’era stato affetto e stima, ma certamente non amore.

Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle, si mosse sopra la sedia su cui si trovava praticamente immobile  da quasi un’ora. Si sporse a toccare, con la punta delle dita, la pelle gelida della giovane, fiocamente illuminata da un candelabro a tre braccia posto sul comodino: aveva solo ventotto anni, troppo pochi per morire, o forse troppo pochi per vivere. Un banale raffreddore si era trasformato in una grave infiammazione ai polmoni e nel giro di due mesi se l’era portata via. Le strinse una mano, piccola in quella grande e lunga di lui , eppure stranamente giusta, come se il suo palmo fosse la sua collocazione perfetta. Sapeva che nessuno avrebbe ricambiato la sua stretta, tuttavia una parte irrazionale di lui quasi si attendeva e sperava che  lo facesse: per cancellare l’incubo di quelle ultime settimane, per rimettere indietro le lancette dell’orologio, per far tornare tutto come prima e riprendere le consuete abitudini.

 Wulfric attese.

Nulla accadde e tutto sarebbe accaduto. La sua esistenza sarebbe irrimediabilmente cambiata e non in meglio.

Si raddrizzò e le lasciò la mano. Non avrebbe dovuto essere lì, un duca non presenziava alla morte dei propri cari, figurarsi a quella della propria amante plebea. Ma era lì e non si pentiva né di esserci, né di averla assistita durante la dolorosa malattia. Che lo criticassero pure, se ne avevano il coraggio, a lui onestamente non importava. Non era aduso a giustificarsi, né a spiegare le proprie azioni, uno dei vantaggi della propria posizione. Un duca aveva sempre ragione, un duca non sbagliava mai, nessuno lo attaccava apertamente e tutti si affannavano a compiacerlo. Come il padre di Rose, che gliela aveva lasciata senza una singola protesta, e si era goduto gli innumerevoli e consistenti vantaggi di avere una figlia mantenuta di un pari del regno.

E lei Rose, cosa aveva davvero pensato di lui e del loro rapporto? Non ne aveva idea e adesso non l’avrebbe più scoperto. Chissà per quale ragione in quel momento era così dannatamente importante determinarlo, quando per anni se l’era solo fuggevolmente domandato. Forse perché ora non avrebbe avuto altre occasioni per chiederlo e Wulfric voleva credere che lei fosse stata almeno un poco felice durante la loro relazione.

Molto opportunamente era già vestito di nero, essendo giunto al capezzale di Rose la notte precedente dopo aver lasciato il ricevimento di Lady Jersey, chiamato d’urgenza  da Denton, il maggiordomo. I vestiti e l’aspetto di un altro uomo sarebbero apparsi sgualciti dopo una notte e una mattinata di veglia, ma Wulfric, a parte la ricrescita della barba scura, sembrava perfettamente in ordine, come i suoi costosi e raffinati abiti. Soltanto le ombre scure sotto gli  occhi,  di una peculiare tonalità di grigio, denunciavano stanchezza e un leggero smarrimento nel suo viso affilato ed aristocratico.

La sua dolce amica l’aveva abbandonato.  Modesta e docile anche nel supremo addio, le sue ultime parole erano state per scusarsi di averlo scomodato.  E poi si era consumata, come cera che bruciasse in fretta, fino a spegnersi, avvolta in una virginale camicia di batista, quasi che nel trapasso volesse riguadagnare la purezza perduta. Una purezza che lui aveva preso, consapevolmente,  e che aveva ricambiato con lussi inimmaginabili per la figlia di un maniscalco di paese. Dove sarebbe andato ogni sera per ristorarsi? Chi gli avrebbe procurato quella pace dal fardello delle responsabilità? Dove avrebbe trovato un’altra Rose, che ascoltava e sorrideva ed era sempre pronta ad accontentarlo?

Ma lui non voleva un’altra Rose. Rivoleva la sua Rose.  Rivoleva la sua bocca  che sapeva di miele, la sua pelle che odore di vaniglia, il suo corpo cedevole che lo accoglieva …

Un colpo alla porta interruppe il flusso dei suoi pensieri. Non rispose.

Bussarono nuovamente, questa volta con più decisione. L’uscio si aprì, facendo entrare un soffio di aria fresca in quell'ambiente stantio.

─ Vostra Grazia, e’ arrivata la carrozza  ─  lo  avvertì il maggiordomo, fermo sulla soglia.  L’uomo esitò per un attimo ─ Io … e la signora Smith ci occuperemo di tutto per la signorina, secondo le vostre istruzioni milord.

  Grazie Denton, scenderò immediatamente.

Denton si ritirò, lasciandolo di nuovo solo con Rose, circondato dall’oscurità della stanza e immerso in quella che aveva nel cuore. Doveva andarsene, ma non riusciva ad alzarsi, era ancorato a quella semplice sedia di legno, la sedia che Rose si era portata appresso dalla sua vecchia casa per ricordare sempre da dove veniva, gli aveva detto. Infine, con un certo sforzo si mise in piedi, le ossa che, anchilosate, scricchiolavano come gli scarpini lucidi. Era il secondo paio con quel difetto, doveva cambiare calzolaio, riflettè Wulfric.

Posò le labbra sulla fronte di Rose per darle l’ultimo bacio, un bacio tenero, un bacio fraterno. Un piede davanti all’altro, si costrinse ad uscire da quel luogo in cui sapeva non sarebbe più tornato. Avrebbe seppellito personalmente Rose e con lei una parte della sua vita e della sua anima. Non si voltò, se l’avesse fatto avrebbe indugiato ulteriormente e bisognava riprendere il ritmo della giornata, era già in ritardo di parecchie ore e lui non era mai in ritardo. Si sarebbe fatto un veloce bagno per poi cambiarsi, pranzare con un abito da sera sarebbe stato oltremodo sconveniente .

Scese la scale con lentezza, ignorando i domestici che si erano raccolti nell'atrio e afferrando cappello, guanti e mantello il più velocemente possibile.

 Il sole l’accolse una volta all’aperto, come a prendersi gioco della sua perdita. Era una giornata sorprendentemente mite e tersa per un febbraio londinese; gli alberi spogli, coi nudi rami protesi in preghiera verso il cielo, gli ricordavano il supplice che era stato lui stesso qualche ora prima, quando aveva implorato Dio di non prendersi la sua amante. Dio non l’aveva ascoltato, né aveva ascoltato gli alberi, a cui aveva tolto il fogliame, per lasciarli esposti alle intemperie.  Senza quasi accorgersene, salì sulla carrozza il cui movimento ondulatorio lo cullava e chiuse gli occhi.

Si dirigevano a casa. E lui era solo. Di nuovo.

Faceva male, molto male.

 

Elizabeth Pearse osservò Bewcastle sparire dentro la carrozza dalla finestra del salotto del primo piano. I suoi occhi erano asciutti, nonostante la morte della donna con cui aveva condiviso gli ultimi cinque anni della sua vita. Era stata la sua dama di compagnia e la sua insegnante, per fornirle quel minimo di istruzione che la giovane non aveva avuto, ma che le era necessaria per stare, pur se marginalmente, a fianco di un duca. Rose era stata una ragazza di buona indole, poco complicata e non particolarmente profonda, contenta e grata della fortuna che le era capitata, anche se trovava Sua Grazia noioso e non lo capiva. Però Elizabeth lo comprendeva, anche più di quanto lui non comprendesse sé stesso. Benché stesse soffrendo una parte del suo cuore, in verità una grossa parte, stava cantano perché forse, dopo cinque anni di attesa, di orgoglio ingoiato a forza, di finta serenità ostentata, c’era una remotissima possibilità che finalmente lui si accorgesse di lei. Probabilmente era davvero cattiva a covare simili illusioni quando il cadavere  di Rose era a pochi metri di distanza, ancora tiepido. Tuttavia Rose non lo aveva mai, mai amato.

Mentre lei lo amava e tanto.  E che Dio la perdonasse, lei avrebbe fatto di tutto perché lui la guardasse

 

 

Le fanfiction pubblicate da Isn’t It Romantic? non potranno essere riprodotte in nessuna forma altrove senza il consenso esplicito del proprietario del materiale, cioè dell’autore della fan fiction. In caso vogliate citarne delle frasi o dei brani altrove, vi richiediamo di avvisare per via privata (email o contatto splinder) le bloggers di Isn’t It Romantic? e l’autore della fanfiction.

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15/06/2010
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA DI MORTO IN PEGGIO ( From Dead To Worse ), di CHARLAINE HARRIS -EDIZIONI DELOS, COLLANA ODISSEA VAMPIRI

L'ottavo libro del ciclo di Sookie Stackhouse: continua il travolgente successo internazionale di Charlaine Harris e della sua saga True Blood

Sookie Stackhouse sta per ritrovarsi in guai della peggior specie.
La comunità di Bon Temps, Louisiana, è ancora scossa a causa di due duri colpi: il disastro naturale costituito dall'uragano Katrina e l'orribile attentato che ha causato un'esplosione durante il summit di vampiri a Rhodes.
Sookie Stackhouse è viva ma ancora stordita e tutto ciò che desidera è che le cose tornino alla normalità. Ma questo non sembra destinato a succedere.
Troppi vampiri sono rimasti uccisi o feriti, e la tigre mannara che era diventata il suo ragazzo, Quinn, figura fra i dispersi.
Le cose stanno cambiando, che piaccia o meno a mannari e a vampiri, e Sookie, amica del branco e unita da un legame di sangue a Eric, capo della locale comunità di vampiri, si trova inevitabilmente coinvolta nelle battaglie che seguirano.

Ambientazione: USA, Louisiana
Grado di sensualità: warm (caldo)

Nota di andreina65: Ottavo libro della serie TRUE BLOOD, una delle serie più amate dalle lettrici, sino a oggi  così composta:

- FINCHE' NON CALA IL BUIO (Dead until dark)
- MORTI VIVENTI (Living dead in Dallas)
- IL CLUB DEI MORTI (Club dead)
- MORTO PER IL MONDO (Dead to the world)
- MORTO STECCHITO (Dead as a doorrnail)
- DECISAMENTE MORTO (Definitely dead)
- MORTI TUTTI INSIEME (All together dead)
- DI MORTO IN PEGGIO (From dead to worse)
- Dead and gone (inedito)
- + A Touch of Dead (raccolta di racconti sul mondo di Sookie Stackhouse, incluso One Word Answer, ottobre 2009) (inedito)
10. Dead in the Family (previsto, in America, per maggio 2010)
11. 12. 13. a seguire.

La Delos Books ha cominciato nell'ottobre 2007 a pubblicare i romanzi di Sookie Stackhouse, e si propone di portare a termine la pubblicazione dell'intero ciclo, composto all’inizio da otto romanzi.
Da questa serie di libri è stata tratta la serie televisiva "True Blood" con Anna Paquin, andata in onda negli Stati Uniti dall'autunno 2008 e trasmessa in Italia nella primavera  del 2009 su Fox di SKY, mentre la seconda stagione è andata in onda negli Usa nell'estate 2009, in Italia è stata trasmessa trasmessa su Fox di SKY dal 9 novembre 2009 al 25 gennaio 2010.
La terza stagione andrà in onda negli USA dal 13 giugno sulla tv via cavo HBO, mentre in ITALIA andrà in onda prossimamente  su Fox  (SKY).

Qui trovate la recensione  del telefilm fatta dalla nostra Maet:
http://romancebooks.splinder.com/post/22449626

 

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15/06/2010
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA IL DIARIO DEGLI ANGELI. CREATURE DELLA NOTTE ( Strange Angels ) , di  Lili St. Crow - EDIZIONI NEWTON COMPTON

Papà? Uno zombi.
Mamma? Morta da tanto tempo.
Io? Be’, questa è la parte che fa più paura.

Dru Anderson è da sempre una ragazza “strana”. La sua vita è un continuo trasferirsi di città in città insieme al padre, cacciatore di creature notturne: fantasmi, poltergeist, lupi mannari. È una vita pericolosa, ma è l’unica che conosce. Finché un giorno, in un paesino ghiacciato del Dakota, le accade qualcosa di terribile: suo padre rientra a casa, ma qualcuno lo ha trasformato in zombi. Da questo momento Dru si trova nel bel mezzo di un gioco mortale, dove ogni mossa potrebbe essere l’ultima. Terrorizzata e in trappola, dovrà fare appello a tutte le sue risorse per rimanere viva: le creature notturne hanno deciso di tornare a cacciare, e l’hanno scelta come loro pasto, perché in lei si nasconde un segreto che nemmeno Dru conosce… In questa fuga da un mondo popolato da figure inquietanti, Dru avrà due compagni di viaggio: Graves, solitario ma molto protettivo, e Chris, che conosce bene chi le sta dando la caccia e forse potrà aiutarla a salvarsi. La piccola Anderson avrà qualche chance di sopravvivere? Riuscirà a scoprire quanto è speciale e quali sono i suoi poteri nascosti? Con una scrittura tagliente, una buona dose d’ironia, atmosfere invernali, desolate e spettrali, Lili St. Crow costruisce un romanzo mozzafiato, con un’eroina dal sapore mitologico, che può combattere, ha poteri soprannaturali e può spezzare anche più di un cuore...

Note di andreina65: Il Diario degli Angeli. Creature della Notte, è primo volume della serie “Strange Angels”
La serie al momento è composta da:
IL DIARIO DEGLI ANGELI.CREATURE DELLA NOTTE (Strange Angels) 
Betrayals inedito in Italia
Jealousy –previsto negli Usa luglio 2010)
+ 2 a seguire

«Dark, pericolosa e sexy! Dru Anderson è una nuova e avvincente eroina. Non si può smettere di leggere le sue storie!»
Richelle Mead, autrice de L’accademia dei vampiri

«Ti prende alla gola, fa battere forte il cuore e non ti lascia più andare.»
Kirkus Reviews

«Gli adolescenti divoreranno una lettura così piena d’azione e suspence…»
Booklist

«Fantastico!»
The Magazine of Fantasy & Science Fiction

Lili St. Crow vive a Vancouver. La Newton Compton pubblicherà le sue saghe Il diario degli angeli, di cui Creature della notte è il primo capitolo, e Dante Valentine, che ha riscosso grande successo in tutto il mondo; ha già pubblicato il racconto Una donna in gamba, nell’antologia di vampiri al femminile L’ora dei vampiri. Per saperne di più su di lei visitate il sito www.lilithsaintcrow.com.

ESTRATTO

 


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15/06/2010
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA IL DIARIO DEL VAMPIRO: L’OMBRA DEL MALE ( The Return: Shadow Souls-parte seconda ),  di Lisa Jane Smith - EDIZIONI NEWTON COMPTON

L’ottavo capitolo di una saga straordinaria che ha dato vita a una serie TV.
Oltre 800.000 copie vendute in Italia. Il ritorno di una leggenda.

Dopo mille battaglie, anni di scontri e rivalità, qualcosa sta cambiando nell’eterna lotta tra Damon e Stefan. I due fratelli vampiro sono ancora innamorati di Elena, ma Stefan è stato rapito e confinato nella Dimensione Oscura: rinchiuso in una cella buia, imprigionato in un mondo ostile e crudele, solo il ricordo del suo amore gli permette di sopravvivere. Elena è disposta a tutto pur di salvarlo, e al suo fianco c’è anche Damon, finalmente libero dal peso del suo passato. Elena e Damon devono affrontare i kitsune, i nemici di sempre, e sconfiggere le folli, potenti creature che ostacolano la loro missione nella Dimensione Oscura: vampiri sadici, mercanti di schiavi, diaboliche mutanti. Ma la passione che lega Elena a Damon, l’attrazione che la spinge inesorabilmente tra le sue braccia, rischia di farle dimenticare Stefan. Il momento decisivo si avvicina, tutti devono scegliere da che parte stare. La ragazza deve capire finalmente cosa vuole il suo cuore. E Damon, dopo aver imparato a piangere e ad amare come un umano, deve portare a termine la sua trasformazione.

Note di andreina65: Ottavo libro della serie IL DIARIO DEL VAMPIRO.  In realtà i libri dovrebbero essere sette in tutto, ma  la Newton ha diviso il quinto e il sesto libro in due volumi: il 5° libro  IL DIARIO DEL VAMPIRO: IL RITORNO (The Return: Nightfall -capitoli 1-20) +   IL DIARIO DEL VAMPIRO: SCENDE LA NOTTE (The Return: Nightfall -capitoli 21-39), il 6°libro IL DIARIO DEL VAMPIRO: L'ANIMA NERA (The Return: Shadow Souls -capitoli 1-20) +   IL DIARIO DEL VAMPIRO: L’OMBRA DEL MALE The Return: Shadow Souls –capitoli 21-39)

Questa è  la serie in ordine cronologico:
1.IL DIARIO DEL VAMPIRO: IL RISVEGLIO (The Awakening)
2. IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA LOTTA (The Struggle)
3. IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA FURIA (The Fury)
4. IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA MESSA NERA (Dark Reunion)
5. IL DIARIO DEL VAMPIRO: IL RITORNO (The Return: Nightfall -capitoli 1-20) +
 IL DIARIO DEL VAMPIRO: SCENDE LA NOTTE (The Return: Nightfall -capitoli 21-39)
6. IL DIARIO DEL VAMPIRO: L'ANIMA NERA (The Return: Shadow Souls -capitoli 1-20)+
 IL DIARIO DEL VAMPIRO : L’OMBRA DEL MALE The Return: Shadow Souls –capitoli 21-39)
7. The Return: Midnight previsto per Luglio 2010 negli Usa

«La Signora delle saghe fantasy.»
Laura Pezzino, Vanity Fair

«Ipnotizza il lettore fino all’ultimo capoverso.»
Francesco Fantasia, Il Messaggero

«Lisa Jane Smith brilla nel firmamento del “new gothic”.»
Enzo di Mauro, Corriere della Sera

«È impossibile smettere di leggere. Ne vorrete ancora e ancora e ancora…»
Fantasticfiction

ESTRATTO



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15/06/2010
da Poppy77

ARTE E ROMANCE: “Gli Amori di Giove” del Correggio

Affascinate, mascalzone e sfacciato, il libertino primeggia da sempre nei sogni femminili seducendo e abbandonando legioni di fanciulle adoranti, troppo deboli per resistergli. E chi se non Giove, padre degli dei, può essere considerato il capostipite dell’infinta serie di seduttori incalliti che ha popolato la storia dell’uomo e soprattutto delle donne? Incorreggibile, furbo, senza scrupoli e potente non si faceva problemi a usare i mezzi più subdoli e gli inganni più arditi per saziare la sua incontenibile “fame” nei confronti del genere femminile…e tutto questo incurante del fatto che fosse marito, padre e..sì anche nonno! Le sue mirabolanti avventure libertine ci sono state tramandate dallo scrittore latino Ovidio il quale nelle “Metamorfosi” racconta con piglio da ironico giornalista di cronaca, le molte imprese del nostro fantasioso e “divino” seduttore. Il pittore emiliano Antonio Allegri (1489-1534), conosciuto come Correggio (dalla città che gli diede i natali), invece fu uno degli artisti che meglio interpretò il fascino impudente di questo personaggio tanto che dedicò al primo libertino della storia, un ciclo di quattro grandi tele. Il maestro, testo ovidiano alla mano, scelse le storie più accattivanti per realizzare infatti gli “Amori di Giove”. Originariamente destinate a Federico II Gonzaga, Signore di Mantova, per alterne vicende  storiche, finirono sparpagliate in giro per l’Europa nei secoli successivi. Non per questo la fama di queste quadri diminuì: il clamore suscitato dal loro sfacciato erotismo, ampliato dallo stile morbido e sensuale del loro esecutore, dai colori caldi ma delicati, dalla luce che sembra scivolare sui corpi rendendoli dolci e palpabili, li ha resi davvero indimenticabili e sebbene oggi restino separati in vari musei europei, sono un unicum nell’immaginario collettivo e fra i dipinti più erotici della storia dell’arte.

Danae (1531 ca.)
La prima impresa del nostro seduttore ha il volto della bella Danae, una sfortunata principessa che era stata rinchiusa dal padre-padrone in una torre perché gli era stato predetto che sarebbe stato ucciso dal primo figlio da lei generato. La poveretta, praticamente murata viva, ormai dispera di salvarsi, ma quattro pareti non fermano certo il padre degli dei che, dopo averla scorta alla finestra, se ne invaghisce seduta stante e decide (con grande estro bisogna ammetterlo) di trasformarsi in una nuvola e penetrare dentro la torre per sollazzarsi con la ragazza. Correggio immortala la scena della loro unione in una raffinata alcova cinquecentesca, mentre Giove, sotto forma di pioggia d’oro (mi sembra chiaro non sottolineare cosa rappresentino quelle gocce….), si unisce carnalmente alla fanciulla. Eros, seduto sul letto, controlla che il tutto vada a buon fine e che nemmeno una gocciolina vada perduta. I due deliziosi putti, in basso a destra, testano invece il potere delle sue frecce ben attenti a non pungersi veramente. Danae, morbida e delicata nei tenui e pastosi colori tipici del pittore emiliano, nell’impudico gesto di allargare le gambe, è coperta solo da un lenzuolino, mentre osserva compiaciuta la scena sapendo bene che Giove non fallisce e che presto avrà un bel pargoletto che le porterà la sua vendetta contro il padre (per la cronaca, il figlio si chiamerà Perseo…il favoloso eroe che ucciderà, oltre al nonno, anche Medusa….potenza dei geni e degli oracoli!).

Giove ed Io (1531 ca.)
La seconda impresa rivela ancora una volta le istrioniche capacità del libertino trasformista. L’avvenente sacerdotessa Io passeggiava in giro per i boschi quando viene adocchiata da Giove, a spasso anche lui in quei luoghi. Neanche a dirlo, il mascalzone, a solo vederla ne rimane folgorato e decide che con le buone o con le cattive la farà sua. Era sorto però un problemino. La moglie Giunone (poveretta) stufa delle continue infedeltà del marito, aveva deciso di marcarlo stretto, per cui il nostro eroe pensa bene di far scendere una fitta nebbia sulla foresta in modo da coprire la sua ennesima malefatta. Correggio, trovandosi di fronte al dilemma di ritrarre un amplesso in mezzo ad una fitta foschia, risolve il tutto con una trovata degna di Giove: ritrae la bella Io avvinta ad una nuvola, all’interno della quale si trova il dio. Se osserviamo il dipinto notiamo la mano sul fianco della ragazza e il volto dell’uomo che la bacia avvolti nelle spire grigie della nube. Vera protagonista della tela è però la sacerdotessa. Il viso e il suo corpo infatti sono impagabili, addolciti dall’estasi dell’unione, dal piacere carnale, così imperfetti, pieni e burrosi e per questo così dannatamente reali, da fare scalpore all’epoca perché entrambi rappresentavano con eccessiva dovizia e lascivia una donna colta nell’atto di darsi con piacere al suo amante.

 

 

 

 Il ratto di Ganimede (1531 ca.)
I Greci e i Romani nell’antichità, si sa, non disdegnavano le pratiche omosessuali, soprattutto nei confronti (ahimè) di ragazzini adolescenti, e perché il nostro Giove avrebbe dovuto fare eccezioni? Ganimede era un bellissimo fanciullo troiano che di professione faceva il pastore. Mestiere pericolosissimo e ricco di insidie a quei tempi visto che comportava il dover aggirarsi da soli, per ore, in boschi frequentati dall’insaziabile Giove. Ed infatti, un giorno, il grazioso ragazzino si imbatte proprio nel padre degli dei che appena lo vede, rimane folgorato dalla sua avvenenza e decide seduta stante di portaselo via. Si trasforma così in una possente aquila e dopo averlo agguantato lo solleva in cielo diretto verso l’Olimpo dove gli donerà, oltre all’immortalità, anche un nuovo mestiere: Ganimede diventerà infatti il coppiere degli dei. Correggio su questa storia costruisce una tela straordinaria. Sviluppandola in verticale e utilizzando l’escamotage del cane, del tronco d’albero e della posizione dei due protagonisti, dà vita un movimento a spirale verso l’alto che rende perfettamente l’idea dell’ascensione verso il cielo. Anche qui l’erotismo, marchio inconfondibile di questo artista, è evidente e palpabile nella possanza dell’immenso volatile e nel gesto possessivo di Ganimede di aggrapparsi a quel corpo forte che se all’inizio potrebbe sembrare solo un moto istintivo per non cadere giù, ne svela tutto il compiacimento con l’espressione gaudente del fanciullo che sembra tutto fuorché spaventato o recalcitrante a quell’unione.

Leda e il cigno (1531 ca.)
L’ultima tela è quella sicuramente più discussa a causa di un erotismo così sfacciato per gli standard del passato che fu tacciata di pornografia. Nel XVIII secolo il Duca Luigi d’Orleans infatti, fervente cattolico, in un raptus di pudicizia e scrupolo religioso, disgustato da tutta quella carnalità, pensò bene di squarciare la testa della fanciulla al centro del dipinto. L’opera fu poi restaurata rimediando al danno anche se, ad un occhio attento, risulta chiara la differenza fra questa e le fattezze della medesima fanciulla ritratta nelle due figure femminili sulla destra del quadro.
La storia è quella arcifamosa della bellissima moglie di Tindaro, re di Sparta. Leda un giorno, passeggiava nel bosco che abbiamo imparato a conoscere bene, quando decide, per il gran caldo, di spogliarsi tutta e farsi un bagno in un laghetto in cui si era imbattuta. Ovviamente una bella donna nuda equivale per Giove allo squillo di una tromba nelle orecchie. Accortosi immediatamente della sua fortuna prende le sembianze di un (apparentemente) innocuo cigno, scivola nelle placide acque della fonte e si  avvicina alla ragazza. Il dipinto del Correggio è quello che in arte viene definito un quadro didascalico, ovvero una tela che non si limita a mostrare una scena ma ci illustra l’evolversi della storia (come un fumetto insomma). Se guardiamo a destra osserviamo Leda giocare con il cigno, schivando con un sorriso divertito e con altrettanta poca convinzione le amorose profferte del volatile che la incalza. Al centro della tela ci viene mostrata l’azione principale nel quale la donna cede e sotto l’ombra di un grosso albero si unisce al dio: la posizione di lei con il cigno stretto fra le cosce, la sua espressione coinvolta e soprattutto il lunghissimo collo dell’animale che richiama, senza possibilità d’errore, l’organo maschile, rendono l’immagine altamente carnale ed erotica. L’incontro si conclude con Leda che si riveste aiutata dalle ancelle mentre osserva con tenero rimpianto il focoso pennuto che si libra in aria ormai soddisfatto. Da quell’unione nasceranno due belle uova all’interno delle quali in una ci saranno Polluce ed Elena figli di Zeus e nell’altra Castore, Clitennestra e Filonoe, figli di Tindaro (un piccolo contentino per il povero marito tradito)…infondo siamo nella mitologia e tutto è possibile, anche il parto di due uova da uomini diversi! A raccogliere l’eredità di cotanti genitori ci sarà la bellissima Elena che sarà protagonista come sappiamo, di un amore intenso e passionale che alimenterà un filone inesauribile di opere, ma questa, si sa, è un’altra storia…

Per chi volesse ammirare i quadri dal vivo:
La “Danae” si trova a Galleria Borghese. Roma.
La “Leda e il cigno” si trova nello Staatliche Museen. Berlino.
“Giove e Io” e il “Ratto di Ganimede” si trovano nello Kunsthistorisches Museum. Vienna.

Vi lascio con questa splendida e sensualissima poesia ispirata al dipinto “Giove e Io”…



 

Vale77

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14/06/2010
da Maet

PERCHE’ LEGGIAMO ROMANCE

 

 


Qualche tempo fa su IO DONNA, il femminile del Corriere della Sera, c’era una bella inchiesta su donne e lettura, i cui risultati erano almeno parzialmente scontati, ovvero che nel nostro paese si legge pochissimo, ma i pochi che lo fanno sono in maggioranza donne. Per noi lettrici non è affatto una novità, basta guardarsi  attorno per strada o in metropolitana o sugli autobus: l’ottanta percento di chi legge è di sesso femminile, come chi affolla librerie e festival letterari. Nonostante questa realtà sia stata finalmente, ma faticosamente riconosciuta, molta strada rimane ancora da percorrere, infatti né qui né altrove ho trovato menzionato, se non fuggevolmente, quello che di fatto, cifre alla mano, è il genere più venduto  nel mondo: il romance in tutte le sue declinazioni. Ufficialmente non esiste, è un fantasma letterario equiparabile, al massimo, a quei giornalacci  con in copertina  coppie vip beccate nude o in lascivi abbracci in qualche località esotica. Peggio ancora, se lo si legge bisogna risolutamente negare di farlo, pena l’ostracismo sociale. Bisogna vergognarsi e leggerlo di nascosto da mariti, compagni o fidanzati che magari aprono un solo libro all' anno ma sono prontissimi a darti della donnetta se ti trovano un romance in borsa. E non bisogna neppure fidarsi di amici e conoscenti, pronti a rivolgerti un sorrisetto di sprezzante superiorità non appena ti scoprono con un romanzo rosa in mano. L’editoria in quanto a snobismo segue l’ambiente intellettuale, e quella “robetta “ non la considerano nemmeno. D’altronde il romance è un genere destinato alle donne e prodotto dalle donne, le quali, si sa, contano e vengono prese meno in considerazione degli uomini. Ciononostante il romance vive e prospera sempre più, guadagnando pubblico e consensi anche dalla critica, perlomeno all’estero e invece di conoscere crisi si rafforza. Sarebbe forse interessante per gli uomini e gli editori conoscere quale siano la ragioni dietro ad un successo così straordinario e duraturo, anche perché molto rivelatore di sogni e desideri delle donne. Qualcuno, dispregiativamente, ha in passato definito il romance come pornografia per donne. Sebbene questo non sia corretto, il paragone di fondo non è ingiustificato: come la pornografia, che a noi donne piaccia o no, risponde ad un profondo bisogno maschile, così il romance risponde ad un profondo bisogno femminile. E come, incredibilmente, al giorno d’oggi la pornografia è rispettata e riconosciuta, tanto da essere addirittura definita arte in diversi ambiti, incluso quello letterario, sarebbe bello se il romance ricevesse lo stesso trattamento, invece che essere sempre considerato di livello inferiore e con esso le sue numerosissime lettrici. Le quali, per la cronaca, sono varie e variegate, e non quelle macchiette  di casalinghe ignoranti e frustrate che a molti farebbe comodo dipingere. Tuttavia, quale che sia la loro professione, il loro stato civile o il loro grado di istruzione, le fanatiche del romance hanno in comune fantasie segrete e potenti, che resistono ai cambiamenti più radicali della società. Fantasie connaturate all’animo femminile che risultano simili ai quattro angoli del globo e che benché a volte inconfessabili, non sono per questo meno intense.  Inizierò oggi ad elencarne alcune:

a) Le donne, sotto sotto amano i clichees e i ruoli chiari: che la donna faccia la donna e l’uomo l’uomo. Solo così esse trovano la loro giusta collocazione e la giusta direzione (leggi la conferma della loro femminilità) in un mondo che diventa sempre più confuso. Difatti non capiterà mai che l’eroe tradisca l’eroina con un uomo o con un travestito.

b) Non importa quanto emancipata e libertina una donna possa essere, nel suo cuore sogna sempre il principe azzurro, quell’uomo unico e insuperabile che la faccia sentire speciale, sicura e protetta da tutti e da tutto. La donna vuole essere dipendente  a tutti gli effetti anche se in realtà non lo è e afferma di non volerlo essere. In verità vorrebbe un uomo che si sobbarcasse il peso enorme della vita quotidiana, che come è noto, ricade invece principalmente sulle donne. La donna vagheggia davvero di posare il capo sulla spalla forte del principe che si prenderà cura di lei e le risolverà tutto.

c)  Il principe azzurro, oltre a proteggersi e a farsi carico della donna totalmente, ha anche un altro pregio, ovvero sceglie l’eroina e la eleva sopra tutte le altre donne e questo è fondamentale. Le donne sono molto competitive le une con le altre e passano la vita a confrontarsi e se necessario sbranarsi tra loro. Anziché rompere il circolo vizioso della competitività e dell’invidia e dedicarsi alla sorellanza, in cuor suo la donna gioisce nel primeggiare sulle altre attraverso l’eroe di turno e così facendo si sente realizzata.

d) Poiché in moltissimi casi le donne non hanno alcun potere effettivo, socialmente, intellettualmente e politicamente, l’unico ambito che rimane loro è quello affettivo: l’amore è il regno di cui loro sono sovrane e in cui trionfano sempre, non per nulla i romance han sempre un lieto fine. Al contrario della realtà in cui spessissimo, purtroppo, la fine è nera.

e) Le donne sono affamate di affetto. Non importano i progressi fatti, le donne hanno un autostima nettamente inferiore a quella maschile e sono sempre bisognose di continue rassicurazioni. Il romance fornisce un’enorme iniezione di fiducia, poiché i protagonisti maschili riempiono l’amata di complimenti e gratificazioni di ogni tipo e le inondano di un amore appassionato e perenne. Mentre gli uomini reali nemmeno notano se ti sei tagliata i capelli alla maschietta e li hai tinti di un colore diverso. 

 E voi, che ne pensate? 

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13/06/2010
da LeNuvoleDiMarzo

PROSSIMAMENTE MA NON TROPPO SUI VOSTRI SCHERMI

 

Settimana dal 13 Giugno al 19 Giugno

 

Buongiorno care lettrici/lettori. Siamo di nuovo a segnalarvi i programmi e i film che, questa settimana, valgono la pena di essere visti e che la nostra televisione ci offre, con una particolare attenzione ai canali che trasmettono “in chiaro”, senza bisogno di pagamento o decoder.

Premettendo che orari e programmi possono subire variazioni indipendenti dalla nostra volontà, specifichiamo anche che non tutti i film proposti hanno a che vedere strettamente con il romance: alcune segnalazioni sono per film non catalogati come Commedia Romantica o Sentimentali ma che hanno, nel plot narrativo, una bella storia d'amore assolutamente da vedere.

 

 

L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA

Domenica 13 Giugno

alle 20.30 su RAI 3

 

Una vicenda epica e coinvolgente, che abbraccia mezzo secolo di vita nella complessa, magica e sensuale città di Cartagena, in Colombia, dove si racconta di un uomo che aspetta più di cinquant'anni per unirsi al suo unico, vero amore. Florentino Ariza (Javier Bardem), poeta e impiegato al telegrafo, scopre la passione della sua vita quando vede Fermina Daza (Giovanna Mezzogiorno) dalle finestre della villa del padre. Grazie ad una serie di lettere appassionate, Florentino gradualmente conquista il cuore della giovane. Ma il padre di lei (John Leguizamo) s'infuria quando scopre la relazione e giura di volerli tenere separati per sempre. Fermina è costretta a sposare un sofisticato aristocratico, il dottor Juvenal Urbino (Benjamin Bratt), che ha riportato l'ordine e il primato della medicina a Cartagena, bloccando le ondate di colera che colpivano misteriosamente la città. Juvenal la porta con sè a Parigi dove rimangono per anni. Quando rientrano insieme a Cartagena, lei ha praticamente dimenticato il suo primo amore. Ma Florentino non l'ha scordata. Ora lui è un facoltoso negoziante e, seppure impegnato ad amoreggiare qua e là, desidera ancora Fermina. Il suo cuore è paziente ed è disposto ad aspettare tutta la vita per avere la possibilità di tornare con lei. Tratto dall'omonimo romanzo di Gabriel Garzia Marquez.

 

 

 

SEMPLICEMENTE IRRESISTIBILE

Lunedì 14 Giugno

alle 22.45 su ITALIA1

Amanda Shelton (Sarah Michelle Gellar) è proprietaria e cuoca di un ristorante, ereditato dalla madre, che in passato ha conosciuto un certo successo. Tom Bartlett (Sean Patrick Flanery) è un importante manager di un grande magazzino. A prima vista i due non sembrerebbero avere nulla in comune. Ma tra un misterioso pescivendolo, un incontro al mercato e un pizzico di magia, qualcosa sta per cambiare nella loro vita.

 

 

VALMONT
Lunedì 14 Giugno
alle 21.10 su LA7

 

Nella Parigi del 1870 la marchesa di Merteuil (Annette Bening) e il visconte di Valmont (Colin Firth) congiurano per indurre all'adulterio Madame de Tourvel (Meg Tilly) e far perdere la verginità all'ingenua Cécile (Fai Balk).
Dal romanzo epistolare in 175 lettere Les liaisons dangereuses (1782) di Choderlos de Laclos che ispirò Relazioni pericolose (1960) di R. Vadim e Le relazioni pericolose (1988) di S. Frears, il cecoslovacco M. Forman (1932), attivo a Hollywood dal 1971, ha tratto un film elegante, sinuoso, persino romantico che guadagna in grazia e finezza quel che perde in crudeltà e dissolutezza. Ha abbassato l'età dei personaggi, attenuato la divisione manichea tra carnefici e vittime, messo la sordina alla perversità della marchesa e al cinismo di Valmont. Su sceneggiatura di Jean-Claude Carrière, il film sceglie, come cuore della storia, i rapporti tra Merteuil e Valmont che, come si evince anche da Laclos, si sono appassionatamente amati prima che l'azione cominci. Fu lui probabilmente a tradire per primo il loro amore. In questa chiave Valmont, ucciso in duello, paga con la vita il male che le ha fatto con un suicidio per interposta persona. I più tra i critici hanno condannato il film, preferendo quello di Frears, e il pubblico l'ha ignorato. Ci si augura che il tempo dia ragione ai meno.

 

 

 

NORA ROBERTS - LA PALUDE DELLA MORTE
Mercoledì 16 Giugno
alle 21.05 su RAI2

Il brillante avvocato Declan Fitzpatrick (Jerry O'Connell) decide di cambiare radicalmente la propria vita comprando Manet Hall, un maniero recentemente ristrutturato vicino a New Orleans. La leggenda vuole che la casa sia infestata, e poco dopo il trasferimento Declan comincia a sentire voci e vedere cose strane. Declan è anche fortemente attratto da Lena (Lauren Stamile) , una barista che è cresciuta sulla baia con la nonna Odette, e che ha con il maniero un legame molto profondo. Declan comincia ad avere visioni di vicende passate e dettagli di eventi che hanno avuto luogo nella villa. Con l'aiuto di Odette, Declan e Lena riescono a scoprire un segreto nascosto per oltre cento anni... Tratto dal romanzo della Robets  "Midnight Bayou" purtroppo inedito in Italia.

 

 

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
Venerdì 18 Giugno
alle 16.15
 su RETE 4

Dall'omonimo romanzo (1813) di Jane Austen col tramite di un adattamento teatrale (1935) di Helen Jerome: in una cittadina britannica di provincia all'inizio del 1800 la preoccupazione principale della famiglia Bennet è quella di trovare un marito alle 5 figlie. Arrivano in paese due ricchi giovanotti e uno di loro s'innamora di Elisabeth, una delle fanciulle. Maldicenze, pettegolezzi, equivoci e lieta fine. È un discreto esempio di cinema illustrativo che rispetta il modello letterario e lo traspone in immagini con garbo elegante. Affiatata compagnia d'attori angloamericana, un Oscar per le scenografie degli interni, l'illustre contributo dello scrittore Aldous Huxley alla sceneggiatura. “Il fim è più Dickens che Austen” (New Yorker, 1980).
Questa è una trasposizione frizzante, con un Laurence Olivier perfetamente "Darcy"  che le appassionate non possono non aver visto almeno una volta, e un'altra ancora e un'altra ancora...

 

 

 

ROSAMUNDE PILCHER - UN GRANDE AMORE
Giovedì 17 Giugno
alle 15.45 su CANALE 5

Mandy è sposata con Roger Trevor, un uomo molto ricco con il quale vive in una tenuta in campagna. L'unione tra i due appare solida, anche se Mandy vorrebbe che il marito si dedicasse di meno all'allevamento dei cavalli. La serenità coniugale dei Trevor viene però scossa dall'arrivo di John, grande amore giovanile di Mandy...
Tratto da un romanzo della prolifica scrittrice Rosamunde Pilcher, inedito in Italia di produzione e regia tedesca come la gran parte dei film tratti dai suoi libri.

 

ACROSS THE UNIVERSE
Venerdì 18 Giugno
alle 21.25 su CIELO

Negli anni sessanta, il giovane Jude lascia Liverpool, dove lavora nei cantieri navali, per cercare il padre emigrato negli Stati Uniti. Lì verrà a contatto con realtà nuove per lui, come i movimenti  pacifisti, l'amore libero, la musica, ma soprattutto conoscerà l'amore per la bella Lucy. I due giovani avranno una storia, si uniranno al Dr. Robert e a Mr. Kite per lottare nei movimenti pacifisti e controculturali, dopo che il fratello di Lucy, Max, viene arruolato per combattere nella guerra in Vietnam, ma i tumulti che ne verranno divideranno i due amanti, che si ritroveranno alla fine del film.
Julie Taymor ha diretto diversi musical a Broadway, e anche alcune rappresentazioni operistiche, oltre naturalmente al cinema (Frida, Titus). Avendo sempre avuto a che fare con l'arte e con la musica, la sua interpretazione in chiave musical dei Beatles, come ispiratori con le loro canzoni della storia di un giovane negli anni'60, è visionaria, psichedelica, ironica, con uno sguardo a quel periodo che in parte ha cambiato la storia.
Per realizzare questo film si è quindi avvalsa di famosi performer (Bono e Joe Cocker), di ottimi comprimari fra cui il protagonista, Jim Sturgess, che sorprende nelle sue interpretazioni di "Revolution" e "All my loving", e dell'apporto fondamentale del compositore Elliott Goldenthal che ha avuto l'onere e l'onore di riarrangiare i pezzi del quartetto di Liverpool.
Across the universe, che alcuni avvicinano a Moulin Rouge di Baz Luhrman, è un insieme di quadri musicali, ognuno con una sua personalità, che in parte descrivono le vicende
(la sequenza di "Strawberry fields forever" è intensa e appassionante), e in parte ne rappresentano le atmosfere, con l'utilizzo di effetti di saturazione di colore, del green screen, e di coreografie tipiche del musical.
Il film di Julie Taymor non è comunque un film sui Beatles, bensì raccontato dai Beatles, i cui testi si rinnovano e acquisiscono nuova linfa, con uno sguardo al passato. E uno al presente.

 
 
INOLTRE:
Vi segnalo anche:
 - LO SCAPOLO D'ORO Domenica 13 Giugno alle 20.30 su RAI 3
 - NON TI MUOVERE Lunedì 14 Giugno alle 21.10 su CANALE 5
 - COME FARSI LASCIARE IN 10 GIORNI Lunedì 14 Giugno alle 21.10 su RAI4
 - INGA LINDSTROM: NELLA RETE DELL'AMORE Martedì 15 Giugno alle 15.45 su CANALE 5
 - LA CASA SUL LAGO DEL TEMPO Martedì 15 Giugno ale 21.10 su Canale 5
 - SABRINA Mercoledì 16 Giugno alle 21.10 su RAI3
 - BACI A LA CARTE Venerdì 18 Giugno alle 15.45 su CANALE 5
 - IL MATRIMONIO DEL MIO MIGLIOR AMICO Venerdì 18 Giugno alle 21.10 s CANALE 5
Questa settimana la raccomandazione è: non lasciarsi scappare "VALMONT", con il nostro amato Colin Firth nei panni del marchese dissoluto, perdutamente innamorato suo malgrado, di una donna virtuosa..
STAY TUNED
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12/06/2010
da Andreina

ESCE IN LIBRERIA BITTEN, LA NOTTE DEI LUPI ( Bitten )  di Kelley Armstrong - EDIZIONI FAZI LAIN

Toronto, ai nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario. È l'unica donna licantropo al mondo. Ha abbandonato il suo clan d'appartenenza e i comfort della villa, loro quartier generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma anche Clay, colui che l'ha tradita trasformandola in un licantropo. Sarà l'amore per l'unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra l'amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé.

Note di LeNuvoleDiMarzo: La suddetta saga PER ADULTI, "WOMEN OF OTHERWORLD", è già arrivata nei paesi di lingua anglosassone all'undicesimo libro, con la corona di tre racconti brevi e numerosi racconti prequel, ed è, per ora, così composta:

1. Bitten, 2001 (narratore: Elena) (Bitten. La notte dei lupi)
2. Stolen, 2002 (Elena) (previsto, in Italia, per gennaio 2011)
3. Dime Store Magic, 2004 (Paige) (previsto, in Italia, per fine 2011)
4. Industrial Magic, 2004 (Paige)
5. Haunted, 2005 (Eve)
6. Broken, 2006 (Elena)
7. No Humans Involved, 2007 (Jaime)
8. Personal Demon, 2008 (Hope e Lucas)
9. Living with the Dead, 2008 (narratori multipli)
10. Frostbitten, 2009 (Elena)
11. Waking the Witch (previsto, in America, per agosto 2010) (Savannah)
La serie è stata chiamata "WOMEN OF OTHERWORLD" per il suo particolare tipo di narrazione: infatti ogni libro ha per voce narrante una donna diversa, la protagonista, che pur legata alle altre donne della serie, trova il suo risalto nel libro a lei dedicato.

Questo primo libro è la storia di Elena Michaels così come lei ce la racconta.
Se volete una piccola anteprima di BITTEN - LA NOTTE DEI LUPI la nostra Naan lo ha letto e recensito per noi proprio qui:
http://romancebooks.splinder.com/post/20116455
Nello stesso mondo si ambienta anche una trilogia urban fantasy YA, Darkest Power, composta da The Summoning, The Awakening e The Reckoning, i cui diritti per l’Italia sono stati acquisiti da Fazi, che pubblicherà i romanzi a partire dal 2011.

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