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08/11/2008
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA UN GIORNO IMPARERAI A NUOTARE (Madeleine), DI Amanda Sthers -  EDIZIONI PONTE DELLE GRAZIE

ungiornonuotareggrande
Madeleine, goffa quarantenne, lavora come agente immobiliare a Brest, in Bretagna. Ha rinunciato all’amore, coltiva la propria mediocrità, è figlia di un marinaio, ma non sa nuotare. Nella sua vita sterile e ripetitiva entra, senza un perché, senza spiegazioni, un cliente parigino, un uomo di cui Madeleine conosce solo il cognome, Castellot. Per lei Castellot diventa un mezzo per sfuggire al proprio destino; per lui Madeleine è un modo per riprendere contatto con le proprie radici. La loro sarà una passione carnale e silenziosa, una storia d’amore vera, perché capace di cambiare per sempre i suoi protagonisti.
La vicenda dura di due solitudini che s’incontrano sullo sfondo di una terra aspra e forte con i suoi indimenticabili paesaggi e di due resurrezioni: quella di una donna che impara a nuotare e di un uomo che impara a piangere.

Nota di Paige79: Un romanzo struggente, crudo, commovente. Un inno all'amore visto più che altro come “terapia” per due solitudini, due anime affette da un certo “male di vivere”, che attraverso l’amore guariscono miracolosamente. Amanda Sthers, è nata il 18 aprile 1978, sceneggiatrice per la televisione e per il cinema, autrice teatrale, già due figli e due romanzi all'attivo, in questi giorni sta girando in Francia il suo primo film, JE VAIS TE MANQUER, con Cecile Cassel, Carole Bouquet e Pierre Arditi.

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07/11/2008
da naan

ESCONO I PRIMI QUATTRO EBOOKS DELLA COLLANA HARLEQUIN HISTORICAL UNDONE: Michelle Willingham, Amanda McCabe, Nicola Cornick, Bronwyn Scott

THE FIRST FOUR EBOOKS IN HARLEQUIN HISTORICAL UNDONE SERIES: Michelle Willingham, Amanda McCabe, Nicola Cornick, Bronwyn Scott


THE VIKING’S FORBIDDEN LOVE SLAVE - Michelle Willingham


You’re terrified I’ll force myself upon you. And worse, that you’ll enjoy it.”

Aisling Ó Brannon should hate the Vikings who raided her village...especially after she’s captured as a gift for King Magnus by warrior Tharand Hardrata. But while her head says one thing, her body says quite another. Her attraction to the fierce and forbidding warrior cannot be ignored...even though she’s intended for another man’s bed.

Tharand has vowed not to conquer Aisling, saving her for the king instead. But the beautiful Irish noblewoman awakes a powerful desire in him. He can’t stop himself from arousing her, bringing her to the peak of pleasure while trying to honor his promise. As they near Magnus’s domain, Tharand’s restraint is tested beyond endurance. Soon he must choose: please his king...or keep his captive love-slave for himself.


Sei terrorizzata all’idea che io ti prenda a forza. E peggio ancora, che la cosa ti piaccia.”

Aisling Ó Brannon dovrebbe odiare i Vichinghi hanno razziato il suo villaggio... specialmente dopo che è stata catturata da Tharand Hardrata, il guerriero, per essere offerta in dono a re Magnus. Ma se il cervello le dice una cosa, il corpo gliene dice un’altra. La sua attrazione nei confronti del fiero e inavvicinabile guerriero non può essere messa a tacere...anche se lei è destinata al letto di un altro uomo.

Tharand ha giurato di non possedere Aisling, e di riservarla al re. Ma la bellissima nobile irlandese risveglia in lui un desiderio potente. Anche se cerca di mantenere la propria promessa, Tharand non riesce a trattenersi dall’eccitarla e dal portarla all’apice del piacere. Mentre si avvicinano al dominio di Magnus, l’autocontrollo di Tharand viene messo alla prova oltre ogni possibilità di sopportazione. Presto dovrà scegliere: compiacere il proprio re... oppure tenere per sè la sua schiava d’amore.


SHIPWRECKED AND SEDUCED - Amanda McCabe


Maria Gonzales had hoped for a fresh start in the New World as a contessa’s servant, far away from her old life as a tavern maid in Seville. That hope is shattered when a storm destroys the ship off the coast of Hispaniola. The lone survivor, Maria sees no harm in pretending to be the contessa and enjoying a little luxury for once in her life...especially if it brings her closer to the irresistibly attractive governor’s aid, Carlos de Alameda.

Dedicated to his career and to regaining his family’s honor, Carlos has gone too long without the comforts of a woman. He instantly feels a powerful connection to the beautiful young survivor…and an overwhelming lust. Yet he also harbors suspicions about the contessa. First he will explore her body...then he’ll uncover the truth...


Maria Gonzales aveva sperato di ricominciare tutto da capo nel Nuovo Mondo facendosi assumere come cameriera da una contessa e abbandonandoi per sempre la sua vita di sguattera in una taverna di Siviglia. Le sue speranze vanno in frantumi quando una tempesta distrugge la nave su cui Maria è imbarcata al largo delle coste di Hispaniola. Maria, che è l’unica superstite, non vede nulla di male nel fingere di essere la contessa e nel godersi un po’ di comodità per la prima volta in vita sua...specialmente visto che ciò le permette di avvicinare Carlos de Alameda, l’aiutante del governatore così irresistibilmente attraente.

Consacratosi alla propria carriera e a riguadagnare l’onore della propria famiglia, Carlos è stato troppo tempo senza concedersi il piacere di una donna. Sente all’istante una potente attrazione verso la bellissima giovane superstite…ed un desiderio incontrollabile. Tuttavia, Carlos non può fare a meno di nutrire dei sospetti sulla contessa. Per prima cosa, quindi, esplorerà il suo corpo...poi scoprirà la verità...


THE UNMASKING OF LADY LOVELESS - Nicola Cornick

All of London is buzzing about The Adventures of a Woman of Pleasure by Lady Loveless, a book of barely disguised accounts of the ton’s sexual escapades. Reputations have been ruined and society is scandalized, but no one is more shocked than Lord Alexander Beaumont when he learns that the mysterious Lady Loveless is none other than his estranged wife! He remembers Melicent as a shy, innocent young woman and is determined to find out where she’s been getting her information…and who has turned his inexperienced bride into a brazen author of erotic literature. There’s only one solution: Alex will seduce his errant wife and learn all her wanton secrets...


Tutta Londra è in subbuglio a causa di Le Avventure di una Donna di Piacere di Lady Loveless, un libro che racconta le scappatelle sessuali dei personaggi del ton facendone intuire l’identità pur senza nominarli. La reputazione di molte persone va in frantumi e la società è scandalizzata, ma nessuno è più scioccato di Lord Alexander Beaumont, quando viene a che la misteriosa Lady Loveless non è altri che la moglie da cui si è separato! Lui ricorda Melicent come una giovane donna timida ed è deciso a scoprire dove si sta procurando le informazioni…e chi ha trasformato la sua inesperta moglie in una sfacciata autrice di letteratura erotica. C’è solo una soluzione: Alex sedurrà la propria irrequieta mogliettina e scoprirà tutti i suoi maliziosi segreti...


LIBERTINE LORD, PICKPOCKET MISS - Bronwyn Scott

Julian Burke’s reputation as a libertine was famous throughout Vienna. Few people know his debauchery is merely a pleasant way to mask his true mission: to recover jewels stolen from the British monarchy by a French comte. When he spots Sophie DuPlessy at the comte’s party, he thinks the vivacious beauty is just another debutante who can help his charade. But Julian soon learns Sophie is no innocent young miss - she’s a passionate, daring woman who challenges and arouses him like nobody else. A woman playing a dangerous game of her own...


La reputazione di dongiovanni di Julian Burke è famosa in tutta Vienna. Poche persone sanno, però, che la sua autoindulgenza è soltanto un modo piacevole per mascherare la sua vera missione: recuperare i gioielli rubati alla monarchia inglese da un comte francese. Quando Julian intravvede Sophie DuPlessy a una delle feste del comte, pensa che la vivace, bellissima giovane donna sia solo un’altra debuttante che può aiutarlo nella sua sceneggiata. Ma Julian presto si renderà conto Sophie non è una ragazzina ingenua – è una donna appassionata ed audace, che lo sfida e lo eccita come nessun’altra. Una donna che sta giocando una partita pericolosa tutta sua...


Nota di MarchRose :

These four ebooks start the new Harlequin Historical Historical UNDONE series.
Here is the introduction to this “sexy and scandalous” series in Harlequin’s own words ( here’s the link to the writing guidelines:

http://www.eharlequin.com/articlepage.html?articleId=1363&chapter=0 )

“… In Historical UNDONE we are looking for a high level of sensuality that flows naturally out of the plotline. We are happy to consider stories set in ancient civilizations up to and including the First and Second World Wars. […] These stories should be hot, sexy and subtly explicit without the lovemaking being vulgar or gratuitous. […] We are also open to slightly different elements from those normally found in Harlequin Historical books. Please feel that you can explore aspects of the paranormal and time travel.”

Harlequin is clearly extending to historicals the same strategy already used for paranormals and romantica/ erotica ( see the  Spice Briefs and Nocturne Bites series ), that is short stories ( 50-60 pages in Microsoft reader format )  well suited for ebook reading devices such as Amazon Kindle, and with a higher sensuality than in the past.. Should you want to give this new series a try ( for instance, "The Viking's Forbidden Love-Slave" is a connected story to “Her Warrior Slave”, last Michelle Willingham’s release, so if you have enjoyed this series this one could be quite interesting ) there is a promotion at eharlequin website – if you purchase it during November any of them, it's only 89 cents each.


Questi quattro ebooks inaugurano negli USA  la nuova serie Harlequin Historical UNDONE.
Ecco la presentazione di questa serie “sexy e scandalosa” fatta dalla Harlequin stessa ( ecco il link all’articolo originale sulle linee guida per chi volesse proporre i propri lavori per questa collana:
http://www.eharlequin.com/articlepage.html?articleId=1363&chapter=0 )

“… Nella serie Historical UNDONE cercheremo un livello di sensualità maggiore, che deve essere il risultato naturale dalla trama. Saremo felici di prendere in considerazione storie ambientate nell’antichità fino alla prima e alla Seconda Guerra mondiale […] Devono essere storie “bollenti”, sexy ed esplicite, ma in modo sottile, senza che l’atto sessuale diventi gratuito o volgare. […] Siamo anche pronti a prendere in considerazione elementi diversi rispetto a quelli tipici dei romanzi della collana Harlequin Historical. Sentitevi liberi di esplorare i vari aspetti del paranormale e il time travel.”

Harlequin sta evidentemente estendendo agli storici la stessa strategia già utilizzata per le sue serie di storie paranormali e di romantica/ erotica ( i.e. le collane Spice Briefs e Nocturne Bites ), cioè ordinarsi su storie brevi ( 50-60 pagine nel formato Microsoft Readermolto adatte ai lettori di ebooks come ad esempio il Kindle di Amazon, e con una sensualità ben maggiore rispetto al passato.
Nel caso vogliate provare questa nuova serie ( per esempio, "The Viking's Forbidden Love-Slave" di Michelle Willingham’s è collegato al suo ultimo romanzo “Her Warrior Slave”, quindi se questa serie vi piace la cosa potrebbe essere interessante) c’è una promozione sul sito eharlequin americano: se comprate qualunque di questi ebooks nel corso del mese di novembre, vi costerà solo 0.89 dollari, cioè poco più di 0.50 euro.

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07/11/2008
da naan

ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Lori Handeland, ANY GIVEN DOOMSDAY, EDIZIONI ST. MARTIN’S PRESS

Lori Handeland 's LATEST BOOK, ANY GIVEN DOOMSDAY, BY ST. MARTIN’S PRESS


Darkness will summon her…

Elizabeth Phoenix once used her unique skills as a psychic to help in the Milwaukee Police Department's fight against injustice. But when Liz's foster mother is found viciously murdered—and Liz is discovered unconscious at the scene—her only memory of the crime comes in the form of terrifying dreams...of creatures more horrific than anything Liz has seen in real life. What do these visions mean? And what in the world do they have to do with her former lover, Jimmy Sanducci?

To places she's never been before…

While the police question Jimmy in the murder, Jimmy opens Liz's eyes to a supernatural war that has raged since the dawn of time in which innocent people are hunted by malevolent beings disguised as humans. Only a chosen few have the ability to fight their evil, and Jimmy believes Liz is among them. Now, with her senses heightened, new feelings are rising within Liz—ones that re-ignite her dangerous attraction to Jimmy. But Jimmy has a secret that will rock Liz to her core…and put the survival of the human race in peril.…


Le tenebre la chiameranno…

Elizabeth Phoenix un tempo usava le sue eccezionali doti ESP per aiutare il Dipartimento di Polizia di Milwaukee nella lotta contro l’ingiustizia. Ma quando la madre adottiva di Liz viene trovata brutalmente assassinata—e Liz viene trovata priva di sensi sulla scena del crimine—l’unico ricordo che ha del delitto le arriva sotto forma di sogni terrificanti... sogni di creature più orribili di qualsiasi cosa Liz abbia visto nella vita reale. Che significano queste visioni? E cosa diamine hanno a che fare con il suo ex amante, Jimmy Sanducci?

In luoghi che non ha mai visto prima…

Mentre la polizia interroga Jimmy sull’assassinio, Jimmy rivela a Liz l’esistenza di una guerra soprannaturale che ha imperversato fin dall’alba dei tempi – una guerra in cui in cui esseri maligni camuffati da umani danno la caccia a persone innocenti. Solo pochi prescelti hanno la capacità di lottare contro la loro malvagità, e Jimmy crede che Liz sia una di loro. Ora che i suoi sensi si sono acuiti, si stanno destando in Liz anche nuove sensazioni, capaci di riaccendere la sua pericolosa attrazione nei confronti di Jimmy. Ma Jimmy ha un segreto che scuoterà Liz fin nel profondo…e che metterà in pericolo la sopravvivenza della razza umana.…


Nota di MarchRose :
The first book in the Phoenix Chronicles, ANY GIVEN DOOMSDAY is the first urban fantasy novel by Lori Handeland, an author well renowned for her paranormal stories ( see her Nightcreature Novels ). It’s a very modern, edgy and suspenseful story, set in world filled with all sorts of monstrous creatures - demons, shapeshifters, vampires, berserkers… - and of their dramatic fights against the heroes who hunt them, who, to use Handeland’s own words, “… walk a thin line between good and evil” themselves.

"Handeland launches the intriguing Phoenix Chronicles urban fantasy series with a strong story . . . the demons' evil plans and vividly described handiwork create immense suspense for the final battle." —Publishers Weekly


ANY GIVEN DOOMSDAY è il primo libro della serie “Phoenix Chronicles” di Lori Handeland, un’autrice ben nota per i suoi paranormali ( v. i romanzi della serie Nightcreature ). E’ una storia molto moderna, concitata e piena di suspense, ambientata in un mondo dove abbondano creature mostruose di tutti i tipi - demoni, mutaforma, vampiri, berserkers… - e sconvolto dalle loro drammatiche lotte contro gli eroi che li stanno cacciando - eroi che a loro volta, per usare le parole stesse della Handeland, “… camminano sulla linea sottile che divide il bene dal male”.

"Handeland inaugura la sua serie urban fantasy delle Phoenix Chronicles con una storia di forte impatto . . . le vivide descrizioni dei malvagi piani dei demoni creano un’incredibile suspense in attesa della battaglia finale." —Publishers Weekly


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07/11/2008
da naan

ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Andrea Pickens, THE SCARLET SPY, EDIZIONI GRAND CENTRAL PUBLISHING / FOREVER

Andrea Pickens 's LATEST BOOK, THE SCARLET SPY, BY GRAND CENTRAL PUBLISHING / FOREVER

They were once orphans from London's roughest slums. Now they are students of Mrs. Merlin's Academy for Select Young Ladies, learning the techniques of spying and seduction. Bold, beautiful, and oh-so-dangerous, they are England's ultimate secret weapons...

The most ladylike of "Merlin's Maidens," Sofia possesses a natural grace and grandeur to go along with her deadly arsenal of martial skills--which makes her the perfect choice for a dangerous assignment to investigate rumors of government corruption. She must spin through the glittering ballrooms of Mayfair and the sinister back alleys of the city in search of the truth. One misstep on her part could prove fatal as she works to unravel the tangled web of deceit...but keeping the sinfully sexy Deverill Osborne at arm's length is a real test of her mettle.
Handsome, witty and charming, Osborne is the darling of the ton. So when he is asked by the Marquess of Lynsley to introduce a lovely young Italian contessa into Society, he is only too happy to oblige...however he soon has suspicions about the contessa. When he catches her stealing valuables from a gentleman's study, should he believe the worst? Or should he trust the tantalizing murmur of her words...and the sultry, sensuous whispers of her body. To unmask the conspirators, Sofia and Osborne will overcome hidden dangers, including their own growing passion...which may be the most dangerous force of all.


Un tempo erano delle orfane provenienti dai più infimi bassifondi di Londra. Ora studiano all’Accademia di Mrs. Merlin per Giovani Dame di Qualità, dove imparano le tecniche dello spionaggio e della seduzione. Audaci, bellissime, ed estremamente pericolose, sono l’estrema risorsa dell’Inghilterra in fatto di armi segrete...

Sofia, la più raffinata tra le "Ragazze della Merlin," possiede una grazia ed una classe naturali che vanno di pari passo col suo micidiale arsenale di arti marziali—e questo la rende la scelta perfetta per una missione pericolosa, cioè indagare sulle voci di corruzione del governo. Dovrà setacciare le scintillanti sale da ballo di Mayfair ed i sinistri vicoli della city alla ricerca della verità. Un suo passo falso potrebbe dimostrarsi fatale mentre lavora per smascherare l’intricata rete di inganni... ma tenere a distanza Deverill Osborne, tanto sexy quanto pericoloso, è il vero banco di prova del suo coraggio.
Bello, intelligente ed affascinante, Osborne è l’idolo del ton. Così quando gli viene chiesto dal Marchese di Lynsley di presentare un’incantevole contessa italiana in società, è più che felice di accettare...comunque, presto lui ha dei sospetti sulla contessa. Quando la sorprende a rubare dei preziosi dallo studio di un gentiluomo, dovrebbe pesarne al peggio? Oppure dovrebbe aver fiducia in ciò che lei gli mormora in tono suadente...ed in quel che suggerisce il suo corpo sensuale e voluttuoso. Per smascherare i cospiratori, Sofia e Osborne dovranno superare molti pericoli nascosti, inclusa la loro crescente passione...che può essere la forza più pericolosa di tutte.


Nota di MarchRose :
The third book in the series of the lady spies from Mrs. Merlin's Academy ( first two novels are THE SPY WORE SILK and SEDUCED BY A SPY ) THE SCARLET SPY combines the fast-paced action of a suspenseful spy novel with an enthralling love story plot, at the time of Napoleon's threatening advancements towards England and Russia.

"Readers will find this duel of dangerous deceptions and desires a textbook example of passion, adventure and romance."
- Romantic Times

“[Andrea Pickens ]…is now well on her way to becoming the 21st century's Georgette Heyer.
- Armchairinterviews.com


THE SCARLET SPY è il terzo romanzo dedicato alle ladies-spie dell’Accademia di Mrs. Merlin ( I primi due romanzi sono THE SPY WORE SILK e SEDUCED BY A SPY ): la storia unisce l’azione a ritmo serrato tipica del romanzo di spionaggio con un’appassionante storia d’amore, all’epoca in cui Napoleone avanzava minacciosamente contro l’Inghilterra e la Russia.

"Le lettrici troveranno questo duello di pericolosi inganni e desideri un romanzo esemplare in fatto di passione, avventura e romanticismo."
- Romantic Times

“[Andrea Pickens ]…è ben avviata per diventare la Georgette Heyer del 21mo secolo.
- Armchairinterviews.com

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05/11/2008
da naan

PAPERISSIMA! Gli errori dei romanzi rosa
RFM: romance funniest mistakes



A new, tasty “finding” for our growing RFM collection ^_* !
You can explore all of them by clicking on the “FUNNY/ PER RIDERE” link, i.e. the last one in the CATEGORIES menu on the left side of the homepage.

If you find any mistake that you’d like to share with us, do not hesitate and send me a mail or a message through splinder mailservice (just click on the envelope-shaped icon close to my nickname, in the bloggers’ list) with title + author of the books and description of the mistake: we’ll check it and, if confirmed, we’ll post your RFM on Isn’t It Romantic blog by giving you the credits of the finding.
But beware, do not waste your time with trivial mistakes such as misspelling of foreign fords etc. : we are looking for REAL mistakes – the equivalent of a Roman centurion with a Swatch at his wrist, okay ? No kidding with trifles girls, only blunders will do!


La nostra raccolta degli errori dei romanzi rosa si arricchisce di una nuova gustosa “scoperta” ^_* !
Potete trovate tutta la nostra preziosa “collezione” raggruppata alla voce “FUNNY/ PER RIDERE”, in fondo al menù CATEGORIES che si trova a sinistra nella pagina iniziale del blog.

Se trovate qualche errore anche voi, non esitate a mandarmi un’email o un messaggio privato tramite splinder (basta cliccare sulla busta accanto al mio nickname, nell’elenco delle bloggers), citando titolo e autore del libro e descrivendo l’errore: noi verificheremo, e se davvero si tratta di un errore, lo posteremo su Isn’ It Romantic citandovi come scopritori della “papera”.
Attenzione però, lasciate perdere le banalità, ad esempio, parole straniere scritte con errori ortografici etc: cerchiamo i VERI errori, insomma l’equivalente di un centurione romano con lo Swatch al polso, chiaro ? Qui non si scherza, ragazze: si sbaglia sul serio !



ALLA FACCIA DELLE GONNELLINE SCOZZESI…


*** Questa papera è stata trovata da Drakon, che è anche l’autrice del post: un super-grazie per la segnalazione! ***


Visto che il mio genere preferito e’ il time travel, non potevo non notare un piccolo dettaglio. Se si tratta di romance e in piu’ se e’ un TT romance, allora uno highlander ci deve essere per forza! Bene.......sarà perchè la Scozia e’ un posto magico , pieno di storie e leggende che si abbinano bene a questo genere di romance? Le scrittrici diranno di sì... ma le lettrici, sembra che abbiano altre ragioni per amare così tanto le Higlands e i loro occupanti! Infatti, su varie pagine web, message boards delle scrittrici di genere romance, sulla domanda “Perchè gli higlanders?”, la risposta all’unisono era : “The Quilts!”.

Ok, per ora ignoriamo quelle “ragioni”, potrebbero distrarci, e vediamo un po’ di informarci sull’argomento:
Ecco cosa dice Wikipedia:

“Il tartan è un particolare disegno dei tessuti in lana delle Highland scozzesi.”

“Il kilt, il tipico gonnellino scozzese, è realizzato in tartan.”


Bene, visto che mi piace molto Karen Marie Moning, decido di rileggere certi passi, dove si menzionano, appunto, i tartans e i loro colori.
Nel libro “Beyond The Highland Mist”, la protagonista, Adrienne, “....spesso incoscientemente, porta i vestiti con i colori grigio e blu, colori della famiglia Douglass....”, ed e’ una cosa che sta molto a cuore al suo innamoratissimo highlander. Cito pag.200 :

"She whirled upon the cliff's edge, a breathtaking flutter of silver and cobalt blue. His colors, the Douglas colors. Unwittingly it seemed, she wore them often. Did she even know that she donned in vivid splashes the very threads of the Douglas tartan, and that no name could have branded her more certainly his lady."

Cioè:

"La ragazza fece una piroetta sull’orlo del precipizio, una palpitante visione d’argento e blu colbalto che mozzava il respiro. I suoi colori, i colori dei Douglas. Lei li portava spesso, apparentemente senza rendersene conto. Chissà se sapeva che i vivaci colori degli abiti che indossavaerano fatti dai fili stessi che componevano il tartan dei Douglas, e che non c’era nome che avrebbe potuto marchiarla più chiaramente come la sua lady." ( mia traduzione )

Aggiungo che si tratta di un Time Travel Romance e che la trama nel passato e’ ambientata nel XVI secolo (anno 1513).

Il terzo libro della “Highland series”, "Kiss of the Highlander" ha la stessa ambientazione nel passato,l'anno è 1518, e qui invece, per salvare il suo clan, Drustan Mac Keltar manda indietro nel tempo la sua piccola Gwen, e per assicurarsi che la lascino entrare una volta arrivata al castello di famiglia, la avvolge nel - cito, pag 99:

"… his own plaid of royal purple and black shot with costly silver threads."

cioè:

“…il suo tartan di colori nero e rosso con i costosi fili argentati. “ ( mia traduzione )

Entrambi le scene sono carine, romantiche o quello che vogliamo...ma se la Moning fosse stata più attenta ai dati storici, avrebbe dovuto cancellare queste scene. Perchè?

Ecco la risposta, tratta dal libro di John B. Thompson “Mezzi di comunicazione e modernità”, ed. Mulino, pag. 277-278 (le informazioni riportate nel testo sono state estratte a loro volta dai seguenti libri: E. Hobsbawm e T. Ranger, “The Invention of Tradition”, Cambridge, Cambridge University Press, 1983; tradotto in ital. come “L’invenzione della tradizione”, Torino, Einaudi, 1987; E H. Trevor-Roper, “The Invention of Tradition: The Highland Tradition of Scotland”, pag. 19-44 )

“………..alcune delle tradizioni che oggi vengono in genere considerate antiche di secoli sono in realtà invenzioni relativamente recenti, nate spesso non prima del diciottesimo secolo. Per esempio, le cornamuse e i kilt, di colori e disegni diversi a seconda del clan, sono spesso presentati come elementi di una tradizione delle Highlands scozzesi trasmessa dai tempi immemorabili; ma, a quanto pare, sono in gran parte,un’invenzione della fine del diciottesimo secolo e dell’inizio del diciannovesimo. Lungi dall’essere il costume tradizionale delle Highlands, il kilt fu inventato da un quacchero inglese del Lancashire che lo disegnò perchè lo si indossasse nella sua fonderia, impiantata nel 1727 vicino a Inverness. In seguito alla grande ribellione del 1745 (La battaglia di Culloden), il governo inglese disarmò gli abitanti delle Highlands e insieme ad altro, mise al bando il kilt, tanto che nel 1780 era quasi impossibile trovarne. Il suo recupero e l’invenzione del legame tra disegni del tessuto e clan furono opera, in gran parte, di pochi infervorati individui. A Londra ed Edinburgo nacquero società consacrate alla difesa e coltivazione delle tradizioni delle Highlands. Vennero pubblicati libri - per esempio , il Vestiarium Scoticum e il The Customes of the Clans dei fratelli Allen - che pretendevano di ristabilire una connessione, risalente al medioevo, tra disegni a riquadri e clan delle Highlands. Passo a passo venne plasmata una tradizione all’interno della quale il kilt a riquadri – i cui diversi colori e disegni si dicevano legati ai clan antichi – veniva eletto a simbolo dell’integrità nazionale della Scozia, da sfoggiare in tutte le occasioni in cui gli scozzesi si sarebbero riuniti a celebrare la loro identità nazionale.”

A quanto pare, la Moning ha errato per qualcosa come 250 anni.
Con gli scozzesi, invece, non me la prendo affatto! Visto il fenomeno che ne è derivato, ....e il business che si e’ creato:   http://www.scotweb.co.uk/ 

posso solo congratularmi con gli inventori di questa tradizione!





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05/11/2008
da Andreina
POESIA DEL MESE - POEM OF THE MONTH

Sul matrimonio (Il Profeta)

Allora Almitra di nuovo parlò e disse: Che cos’è il Matrimonio, maestro?
E lui rispose dicendo:
Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.
Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
E insieme nella silenziosa memoria di Dio.
Ma vi sia spazio nella vostra unione,
E tra voi danzino i venti dei cieli.


Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e siate allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.

Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini:
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

 

 Kalhil Gibran

The Prophet On Marriage

Then Almitra spoke again and said, And what of Marriage, master?
And he answered saying:
You were born together, and together you shall be for evermore.
You shall be together when the white wings of death scatter your days.
Aye, you shall be together even in the silent memory of God.
But let there be spaces in you togetherness,
And let the winds of the heavens dance between you.

Love one another, but make not a bond of love:
Let it rather be a moving sea between the shores of your souls.
Fill each other’s cup but drink not from one cup.
Give one another of your bread but eat not from the same loaf.
Sing and dance together and be joyous, but let each one of you be alone,
Even as the strings of a lute are alone though they quiver with the same music.

Give your hearts, but not into each other’s keeping,
For only the hand of Life can contain your hearts.
And stand together yet not too near together:
For the pillars of the temple stand apart,
And the oak tree and the cypress grow not in each other’s shadow.

Kalhil Gibran

Cenni biografici dello scrittore

Kahlil Gibran nasce a Bisherri, una cittadina nel Libano settentrionale, il 6 gennaio 1883, luogo circondato dai famosi "Cedri del Libano". Si chiamava Gibran Khalil Gibran e quando emigrò negli Stati Uniti a undici anni il nome gli fu abbreviato da un'insegnante inglese. Nei suoi scritti in inglese la sua firma sarà sempre Kahlil Gibran.
Nel 1984 emigra a Boston con la madre e i fratelli Mariana,  Sultana e il fratellastro Boutros mentre il padre semialcolizzato con cui non ha un buon rapporto rimane in libano.La sua religiosità e i valori umani  della sua tradizione culturale  li vengono trasmessi dalla madre Kamele Rahmè.
A 14 anni torna in libano e completati gli studi, nel 1897, viaggia attraverso il Libano e la Siria.A Boston, nel 1904, conosce Mary Haskell, di dieci anni più grande di lui  e preside di una scuola femminile.
Sarà l'incontro più importante della sua vita. Mary sarà sua collaboratrice, amica, musa, e più tardi curatrice delle sue opere.Tornato negli Stati Uniti nel 1912 va a vivere a New York dove apre uno studio, da lui definito nei suoi scritti "l'eremo"  dove si dedica contemporaneamente alla letteratura e alle arti figurative.
La salute di Gibran è piuttosto minata negli ultimi anni di vita che trascorre tra New York e Boston, dove vive e lavora sua sorella Mariana. Muore a New York, di cirrosi epatica e con un polmone colpito da tubercolosi, il 10 Aprile 1931, aveva 48 anni e stava lavorando a "The Wanderer" raccolta di parabole e parole. Gibran è sepolto in un antico monastero del suo paese d'origine, secondo la sua volontà. Per l'occasione il giornale "The New York Sun" annunciò: "A Prophet is Dead." "Un profeta è morto".Gibran lascia i diritti d'autore in eredità agli abitanti di Bisherri per opere di pubblico beneficio.

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03/11/2008
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA  IL PROFUMO DEL PANE ALLA LAVANDA ( Garden Spells ), DI Sarah Addison Allen - EDIZIONI SONZOGNO

il profumo di pane alla lavanda

 

Claire Waverley vive nella grande casa ereditata dalla nonna. Ha 34 anni e si dedica solo alla sua cucina e al suo giardino che nasconde un segreto: ogni pianta, ogni fiore, ogni frutto (in particolare quelli del rigogliosissimo melo) hanno un potere magico, una proprietà che può cambiare il destino delle persone. Sono questi gli ingredienti che rendono unici i manicaretti di Claire, ricercatissimi in tutta la cittadina di Bascom. All'improvviso però a sconvolgere la sua tranquilla esistenza irrompe la sorella Sydney, scappata di casa anni prima e ora in fuga da un passato oscuro e minaccioso. Insieme le due sorelle affronteranno la loro difficile eredità, e apriranno il loro cuore all'amore.

 

Nota di Paige79: Definito dal New York TimesUn romanzo dolce e magico, in grado di stregare anche il il cuore più scettico”, è una storia dove  amore e vita, gioie e dolori si intersecano diventando un  romanzo meraviglioso dal sapore unico e intenso, come quello del pane alla lavanda,

Per l’autrice Sarah Addison Allen, nata e cresciuta ad Asheville, Carolina del Nord, dove vive tuttora, questo è il romanzo d’esordio, subito best sellere negli Usa, dove è già uscito il secondo romanzo, “The Sugar Queen".

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03/11/2008
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA  L’AMORE DELLA MIA VITA ( The Love of My Life ), DI Louise Douglas, EDIZIONI SPERLING & KUPFER

copj13

La vita di Olivia va in frantumi quando Luca, l'adorato marito, muore in un incidente stradale. Annientata e in preda alla depressione, abbandona Londra per tornare a Watersford, dove erano cresciuti insieme e da dove, ancora giovanissimi, erano fuggiti, provocando la rottura con i rispettivi genitori. Angela, l'arcigna suocera di Olivia, che non le ha mai perdonato di aver mandato all'aria i suoi progetti riguardo al futuro del figlio, fa di tutto per allontanarla dalla cittadina e dai suoi ricordi più cari. Ma l'incontro con Marc, il gemello di Luca, sposato e disperato quanto lei, fa intravedere a Olivia una via d'uscita dal buio che l'avvolge. Uniti dal dolore, si buttano in una relazione bollente e senza futuro, che sembra appagare, almeno momentaneamente, la loro sete di vita. Ma è inevitabile che i sentimenti sfuggano al loro controllo e, quando succede, le conseguenze sono esplosive e crudeli.

 

NOTA DI PAIGE79: Louise Douglas, regina del genere “women’s fiction” insieme a scrittrici del calibro di Danielle Steel, Barbara Taylor Bradford e Jackie Collins, ci regala un altro dei suoi romanzi pieno ( anche troppo ) di colpi di scena, tradimenti, passioni proibite… insomma, il cocktail  di emozioni forti tipico di questo genere. Consigliato alle amanti degli amori “alla Beautiful”.

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03/11/2008
da Paige79

ESCE IN LIBRERIA AMARE MISTER BASTARDO (This Charming Man), DI Marian Keys - EDIZIONI SPERLING & KUPFER

mister bastardo

Tutti ricordano il giorno in cui fu annunciato il matrimonio di Paddy de Courcy... Ma ci sono quattro donne che non lo dimenticheranno mai. Lola, per esempio, ha tutte le ragioni di sentirsi sconvolta: in fondo, la stylist è l'attuale ragazza di Paddy - a proposito, Paddy de Courcy detto "Argento vivo" è il nuovo volto della politica irlandese, nonché star dei tabloid - e ora viene a sapere dai media che non sarà lei a percorrere la navata. Col cuore spezzato, lascia precipitosamente la capitale per rifugiarsi in un cottage sul mare, sperando nell'oblio. Ce la farà? La risposta è no, se ci si mette la giornalista Grace: lei vuole lo scoop sull'evento e pensa che la giovane sia in possesso di informazioni esclusive. Stranamente, la reporter d'assalto rivela una conoscenza molto intima del "John John Kennedy di Dublino". Che c'è sotto? La gemella Marnie ne sa qualcosa; ma sta ancora facendo i conti col passato: nonostante un marito meraviglioso e delle figlie adorabili, ancora non riesce a togliersi dalla testa il primo amore... guarda caso, un certo Paddy. E poi c'è lei, la futura signora de Courcy. Alicia è determinata a fare di tutto per diventare la perfetta moglie di un uomo in carriera. Ma davvero sa chi sta sposando? Quattro donne e un bastardo legati da un oscuro segreto... 


Nota di Paige79: Una storia a più voci che parla di amore, di passione, della vita e soprattutto della grande forza del sesso debole nel superare qualsiasi ostacolo. Forse una storia un po’ caotica, ma che piacerà alle amanti delle commedie degli equivoci dei nostri tempi.
Marian Keyes è nata in Irlanda e cresciuta a Londra. Caso editoriale fin dal suo primo libro (il best seller SUSHI PER PRINCIPIANTI) ora i suoi romanzi sono best-seller in tutto il mondo. Attualmente vive con il marito a Dublino perché "a Los Angeles sono magre anche le palme".

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02/11/2008
da Paige79

 RECENSIONE:  I LOVE SHOPPING ( The secret dreamworld of a shopaholic ), di Sophie Kinsella

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Anno: 2000

Edizione originale: Dell

Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori Editore, prima edizione nella serie Omnibus, novembre 2000; seconda edizione nella serie Bestseller Oscar Mondadori, novembre 2001.

Formato:
Livello di sensualità:
subtle ( sottile )

Genere: chick lit

Ambientazione: Inghilterra, ai giorni nostri

Collegamenti con altri romanzi: E’ il primo romanzo della serie I LOVE SHOPPING,così composta:

1- I LOVE SHOPPING ( The secret world of a shopaholic );
2- I LOVE SHOPPING A NEW YORK ( Shopaholic abroad );
3- I LOVE SHOPPING IN BIANCO ( Shopaholic ties and knot );
4- I LOVE SHOPPING CON MIA SORELLA ( Shopaholic and his sister );
5- I LOVE SHOPPING PER IL BABY ( Shopaholic and baby )

Voto: 10/10

Becky Bloomwood è una simpatica ragazza inglese che lavora per una rivista dove dispensa consigli su spese e risparmi sicuri. Peccato che il suo più grosso problema sia una passione smodata per lo shopping, che la riduce spesso in bolletta!
Da qui nascono grosse disavventure, che però porteranno al protagonista a conoscere il vero amore, e anche a fare un salto di qualità nella vita.
 

E’ il  romanzo che ha lanciato nel mondo della chick lit la fulgida stella di Sophie Kinsella, ormai considerata la regina del genere, che prima del successo di I LOVE SHOPPING scriveva con il suo vero nome, Madeline Wickam, romanzi rosa pubblicati solo in Inghilterra, ma apprezzati dalla critica che l’aveva soprannominata “la nuova Rosamunde Pilcher”.
Con le avventure di Becky Bloomwood l’autrice ha acquistato una fama planetaria, regalando al pubblico uno dei pochi personaggi-icone della letteratura moderna:l’eroina di questa serie è diventata il simbolo di tutte le donne shopping dipendenti grazie appunto alla sua passione più grande.
Becky è una giovane donna moderna e indipendente: come tante sue coetanee, è lanciata verso una promettente carriera di giornalista finanziaria, essendo anche molto abile nel suo lavoro. Vive con l’amica Suze, eccentrica creatrice di cornici che per seguire la sua passione ha lasciato l’aristocratica famiglia da cui proviene, e che rappresenta un po’ la controparte matura  di Becky, in quanto cerca inutilmente di contenere il vizietto dell’amica tenendola coi piedi per terra, salvo poi soccorrerla in extremis quando la situazione sembra precipitare inesorabilmente.shoppingwc5
Appassionata di moda Becky ha un occhio incredibile per colori, marche, stili, accessori, modelli e tutto ciò che concerne il look, tanto è vero che dispensa utilissimi consigli a chiunque lo richieda ( e anche a chi non lo fa ). E’ l’amica che tutte vorremmo: generosa, simpatica, sempre pronta a farsi in quattro per aiutare gli altri, anche se spesso finisce per combinare pasticci ancora più ingarbugliati.
La sua caratteristica che più risalta nel romanzo, e che dà l’avvio a tutta la storia: la passione smodata e incontenibile per lo shopping, e non solo shopping di scarpe, vestiti o accessori, ma anche improbabili oggetti casalinghi, di cartoleria, oggetti regalo... insomma qualunque cosa ( o quasi ) sia in vendita, e possibilmente a prezzi vantaggiosi. Peccato che davvero non sappia assolutamente contenersi: così si ritrova a sua volta in casa un vero e proprio bazar di vestiti che non metterà mai e oggetti che non userà mai ( e che chiunque altro si sarebbe guardato bene dal comprare ),e soprattutto, con un bel conto in banca in rosso!
E quindi  vi avverto: il personaggio di Becky, pur con tutta la sua simpatia, dolcezza, generosità , potrà a tratti farvi venire il nervoso, visto che per lo shopping arriva persino ad indebitarsi, a scrivere lettere alla banca con richieste assurde, a rischiare persino di essere sbattuta in mezzo a una strada, pur di non perdersi l’ultimo acquisto di marca, nonostante sia ampiamente in rosso.E nel corso della serie non darà segni di correzione alcuna, e ci prova pure poco… certo non possiamo che ammirarla comunque per il modo in cui alla fine riesce sempre a cavarsela, solitamente per il rotto della cuffia.
A parte questo, come ho detto, impossibile non farsi trascinare dall’esuberante Becky nelle sue avventure e disavventure, finanziarie e non.Così come è impossibile non affezionarci ai vari personaggi che la circondano: l’amica Suze, gli apprensivi genitori, l’amico gay e aspirante stilista Danny e Luke, l’uomo di cui Becky si innamora, così diverso da lei ma proprio per questo complementare.
La Kinsella ha uno stile coinvolgente, leggero e frizzante e soprattutto la penna d’oro nel tratteggiare in modo comico situazioni in cui un comune mortale comincerebbe a dare in ismanie, soprattutto quando si tratta di problemi con la banca….
Di prossima uscita in Italia il film CONFESSIONS OF A SHOPAHOLIC, diretto da P.J. Hogan con Isla Fisher nel ruolo di Becky, tratto appunto da questo primo romanzo della serie.

Tiziana

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02/11/2008
da naan

IL LIBRO DEL MESE  -   SONDAGGIO DI NOVEMBRE

Ve li abbiamo presentati, li abbiamo commentati, ne abbiamo discusso, avete avuto un mese per leggerli e scambiarvi opinioni… e adesso è venuto il momento che diciate la vostra!
Qual è l’uscita del mese scorso che avete preferito, il libro che a vostro giudizio è il migliore?
Eccovi un sondaggio che vi permetterà di esprimere le vostre preferenze.

Ogni mese sceglieremo una rosa di titoli tra le uscite RM, inclusi Mystere e Passione, GRS, GRS special, contemporanei e le novità secondo noi più importanti della altre collane e/o case editrici uscite il mese precedente in libreria o in edicola. Dal concorso saranno escluse tutte le ristampe. Alcuni titoli potranno venire proposti nei sondaggi dei mesi successivi

Avete dei dubbi sui titoli, non siete sicuri che il libro che avete letto voi abbia quel titolo? Nessun problema: per un veloce “ripassino”, eccovi i collegamenti ai nostri posts dove trovare trame e cover dei libri in elenco.

Uscite RM :
http://romancebooks.splinder.com/tag/romanzi_mondadori
Uscite Harlequin : http://romancebooks.splinder.com/tag/harlequin
Uscite Euroclub : http://romancebooks.splinder.com/tag/euroclub

Uscite Altri Editori : http://romancebooks.splinder.com/tag/editori_vari

Attenzione, potete votare un solo libro tra quelli che vi elenchiamo. Tutti possono votare senza bisogno di iscriversi e il voto è anonimo.
I titoli vincitori dei precedenti sondaggi sono:  "Tutto in un bacio" di Julia Quinn, "Il vampiro che mi amava" di Teresa Medeiros, "Ti amerò per sempre" di Lisa Kleypas, "Principe di Spade" di Anne Stuart, "Sognando Te" di Lisa Kleypas, "Dark Lover" di J.R. Ward, "Una seconda occasione" di Mariangela Camocardi, "Semplicemente Magico" di Mary Balogh, "L'Adorabile Tenebroso" di Anne Gracie.
A fine anno, tra i dodici “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.

Be’, che altro dirvi ? ……vinca il migliore !

 

I LIBRI IN CONCORSO PER QUESTO MESE:

AMORE AD OGNI COSTO (Worth Any Price) - Lisa Kleypas (RM)
DUE SETTIMANE CON UNO SCONOSCIUTO (Two Weeks with a Stranger) - Debra Mullins (RM)
GUERRIERO DELLE HIGHLANDS (Highland Conqueror) - Hannah Howell (RM)
LO SGUARDO DELLA TIGRE (Tiger's eye) - Karen Robards (RM)
INVITO AL BUIO (Step into Darkness) - Naomi Bellis (RMm)
INCANTO AL RISVEGLIO (His Mistress by Morning) - Elizabeth Boyle (RMm)
I FIORI DI BLOSSOM STREET (Back on Blossom Street) - Debbie Macomber (HROM)
QUELL'ESTATE AL LAGO (Summer at Willow Lake) - Susan Wiggs (HROM)
L'OMBRA DEL PASSATO (The Bride of the Unicorn) - Kasey Michaels (GRS)
UN MARITO PER LADY CHARLOTTE (Noble Destiny) - Katie MacAlister (GRS)
LA MOGLIE DEL RE (Her Warrior King) - Michelle Willingham (GRS)
UN NOBILE CUORE (Knave's Honor) - Margaret Moore (GRS)
LA STIRPE DEL LEONE (The Scarlet Lion) - Elizabeth Chadwick (Vari)
IL MONDO DI RHETT (Rhett Buttler's people) - Donald McCraig (Vari)
GARGOYLE (The Gargoyle) - Andrew Davidson (Vari)
L'ULTIMA CONCUBINA (The Last Concubine) - Downer Lesley (Vari)
LA SCELTA (The Choice) - Nicholas Sparks (Vari)
LEZIONI DI BALLO (Ballroom Class) - Lucy Dillon (Vari)
DOMANI MI SPOSO - Francesca Zurlo (Vari)
LA BANDA DELLE STRONZE (Ma vie de Conasse) - Sonia Muller (Vari)



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02/11/2008
da naan

COPERTINA DEL MESE  -   MONTHLY COVER CONTEST

SONDAGGIO DI DICEMBRE 2008 -  CONTEST FOR DECEMBER 2008

Arriva il freddo? Scaldiamo un po' l'ambiente ! Il tema di questo mese è dedicato all'artista Victor Togliani, : PASSIONE
Scegliete la copertina che più vi piace tra quelle proposte in questo post, e votate al sondaggio!

Cold is coming? Let's warm the place ! This month's theme is dedicated to artist Victor Togliani :  PASSION
Choose your favorite cover among the ones published in this post, and take this poll!

 

COVER # 1
OGNI SUO BACIO 
by Laura Lee Guhrke

(artist Victor Togliani)

 

COVER # 2
L'AMANTE DEL CAPITANO
by Stephanie Laurens

(artist Victor Togliani)

 

COVER # 3
ALL'IMPROVVISO TU
by Lisa Kleypas

(artist Victor Togliani)

 

COVER # 4
PRIGIONIERO DEL DESIDERIO
by Loretta Chase

(artist Victor Togliani)

 

 Per votare cliccate sul bottone
click the button to go to the poll


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01/11/2008
da naan

LA CITAZIONE DEL MESE  -  QUOTE OF THE MONTH

Torniamo con il nuovo concorso a scadenza mensile "La Citazione del Mese". Si tratta di un sondaggio che premia la migliore citazione proposta durante il corso del mese, ma la votazione avverrà al contrario, ovvero sarete VOI a proporre la vostra citazione preferita, e NOI bloggers a votare quella che verrà inserita il mese successivo nell'intestazione del Blog.

La "Citazione" può essere uno scambio di battute, un piccolo brano, una frase, non più di 4 - 5 righe al massimo, che vi ha colpito particolarmente, o che vi è rimasta nel cuore.  Per mandarcela potete postarla direttamente come commento a questo posto, o utilizzando la casella email che troverete sia nel menù di sinistra (sotto Scrivici), sia nel menù di destra (sotto Citazione del Mese). Ricordatevi di indicare il titolo e l'autrice del romance da cui è tratta (oltre a cap. e pagina per permetterci di risalire al testo originale), e se vi va diteci perchè l'avete scelta :-)

Ecco la citazione vincitrice per il mese di Novembre, proposta da Moira :

Dal romanzo ROSA D'INVERNO  di Kathleen E. Woodiwiss, Christopher Seton a Erienne Fleming:

"Tu mi hai frainteso, Erienne. Nella ricerca del piacere di un attimo esistono dei favori che si conquistano e questi vengono per lo più dimenticati. Ciò che viene davvero goduto, e ricordato, non viene preso, non viene dato, ma viene condiviso, e solo così può essere messo da parte come un momento vissuto di completa felicità."



Here we are with our new monthly contest "Quote of the Month".
It's a contest about the best quote that will be proposed during the month, but it will be a reversed contest, that is YOU will propose your favourite quote, and WE bloggers will vote the one which will show in the Blog's header the following month.

The "Quote" can be a sentence or a dialogue 4 - 5 lines long, you particularly enjoyed or you have been expecially impressed by. To let us have your proposal, you can add it as a comment to this post, or send it by e-mail (click on the mail box icon you can find both in the left and right menu).
Don't forget to include the book's title and author, and if you like tell us the reason for your choice :-)

Here is November Winner Quote, proposed by Moira:

from the novel A ROSE IN WINTER by Kathleen E. Woodiwiss, Christopher Seton to Erienne Fleming:

"You mistake me, Erienne. In the rush of a moment's lust, there are purchased favors, and these are for the greater part forgotten. The times that are cherished and remembered are not taken, are not given, but shared, and are thus treasured as a most blissful event." 

 

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01/11/2008
da naan

CONCORSO  "IL LIBRO DEL MESE"

Eccoci al nostro appuntamento mensile con il risultato del sondaggio dedicato ai romanzi pubblicati in Italia.
A fine anno, tra i “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.

Il titolo vincitore del concorso "Il Libro del Mese" di Ottobre è

L'ADORABILE TENEBROSO
by ANNE GRACIE



 

Da un incontro inatteso al valzer della passione

Uno sconosciuto aristocratico ed elegante, allacciato a lei in un magico valzer al chiaro di luna: così Hope Merridew, da ragazzina, sognava l’incontro con il suo principe azzurro. Ma quando una sera, a un ricevimento, Hope nota Sebastian Reyne, senza una goccia di sangue blu, goffo ed enigmatico, l’intensità bruciante dei suoi sguardi la fa fremere. Che sia costui, a dispetto di quei romantici sogni, l’uomo che infine le ruberà il cuore?

*** All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper ) ***
*** Romance Reader Five Hearts ***



Anne Gracie ha vinto il concorso di questo mese con 44 voti, seguita da "Prigioniero del Desiderio" (Captives of the Night) di Loretta Chase 18 voti e, a pari merito, "Al volere della Lady" (What a Woman needs) di Caroline Linden e "Lezioni di Galateo" (A Lady at Last) di Brenda Joyce con 11 voti.
Adesso a voi la parola! Fateci conoscere le vostre opinioni e i vostri giudizi, e soprattutto perchè l'avete votato (o perchè non l'avete votato).

Per vedere i risultati del sondaggio di tutti i libri, con le rispettive percentuali cliccate sul link qui sotto:
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01/11/2008
da naan

LA MIGLIORE COPERTINA DEL MESE  -  COVER CONTEST

ECCO LA COPERTINA  VINCITRICE DI QUESTO MESE!
HERE IS THIS MONTH WINNING COVER!

LADY IN WAITING 
by Kathryn Caskie 
(artist Anthony Russo)


diventerà la copertina dell'intestazione del blog per tutto il mese di Novembre!
will be the header image for the month of November!

risultati totali / results


SOMEONE IRRESISTIBLE  by Adele Ashworth  49 voti

DELIGHT by Madeline Hunter  8 voti

TO THE CASTLE  by Joan Wolf  15 voti

LADY IN WAITING by Kathryn Caskie  58 voti

view poll's results  /  vedi i risultati del sondaggio

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31/10/2008
da Maet

RECENSIONE: TWILIGHT di Stephanie Meyer


Categoria: Young Adults, paranormale

Anno: 2005

Editore Americano : Megan Tingley Books


per l'edizione italiana

Titolo : Twilight

Traduzione di Luca Fusari

Collana: Lain

Editore : Fazi

Pagine: 412 pp.

Ambientazione: contemporanea 

Livello di sensualità: kisses (solo baci)

Voto: 10/10
                                                         

La diciassettene Bella Swann, dopo il nuovo matrimonio della madre, si trasferisce dalla assolata Phoenix alla piovosa Forks per vivere con il padre. Bella è una ragazza sensibile, maldestra, introversa e fin troppo razionale, non si è mai inserita tra i suoi coetanei e non è mai stata corteggiata, il suo umore è grigio come il colore del cielo di Forks. Inaspettatamente però, sin dal primo giorno nella nuova scuola riscuote interesse e successo, anche per le sue doti di studentessa. Bella è stupita e parzialmente lusingata, ma anche turbata perché l'unica persona da cui avrebbe voluto ricevere attenzioni, le mostra prima disprezzo e poi passa ad ignorarla. Lui è Edward, uno dei cinque fratelli Cullen che frequentano le superiori, talmente belli, eleganti e talentuosi da essere in effetti emarginati: c'è chi li invidia, c'è chi ne è intimorito, col risultato che nessuno li avvicina. Nessuno tranne Bella. La giovane si sente attratta da loro, da Edward in particolare, come una calamita e più lui la ignora più lei lo desidera. Non è solo la sua incredibile bellezza ad attrarla o la sua palese indifferenza all'ostracismo che circonda lui ed i suoi fratelli e sorelle, ma soprattutto la sua unicità, una diversità che Bella percepisce speculare alla sua. Un giorno, dopo che una nevicata ha ghiacciato il manto stradale, Bella rischia di essere investita da un compagno nel parcheggio della scuola. In quelli che crede essere i suoi ultimi istanti di vita, cerca con lo sguardo Edward che si trova a circa duecento metri da lei e la fissa con orrore e che nello spazio di un respiro si sposterà al suo fianco riuscendo a salvare entrambi ed il ragazzo alla guida dell'auto fuori controllo. Allucinazione dovuta allo shock? Nonostante Edward cerchi di convincerla che si è trattato di semplice fortuna e che nulla di eccezionale è successo, Bella crede in ciò che ha visto, ovvero un ragazzo che si è mosso alla velocità della luce e che con la schiena con cui le faceva scudo ha fermato una macchina in corsa, facendone rientare la portiera, senza riportare un graffio. Impossibile. Inumano. Chi sono davvero i Cullen e chi è Edward ? E' forse una creatura con poteri sovrannaturali? Lui nega lei insiste. Lei si arrabbia perchè non vuole essere trattata da stupida, lui la mette in guardia dai pericoli che corre se si incaponisce a voler sapere. Inizia a questo punto un gioco di richieste e di ammissioni tra i due, che li porterà fatalmente ad avvicinarsi, a conoscersi intimamente ed a far aumentare sempre più quella che è una fortissima ed inevitabile attrazione reciproca. La verità verrà svelata e metterà i due giovani di fronte a scelte difficili ma anche in pericolo la vita di Bella e dei suoi familiari.

Confesso che comprai questo libro con notevole diffidenza e mi convinsi a leggerlo dopo diversi mesi, gli improvvisi e planetari successi commerciali sono spesso ottime operazioni di marketing su un prodotto di scarsa o media qualità, ma non è questo il caso. Certamente l'autrice e la sua casa editrice hanno scelto con intelligenza il pubblico giovanile a cui rivolgersi principalmente e gli elementi horror-fantasy del racconto per attirarli, ma non sono questi a mio avviso i punti forti di Twilight. Chi è appassionato di storie di vampiri, troverà che i Cullen ed i loro confratelli sono una pallida (mai termine fu più giusto) ed edulcorata versione dei bevitori di sangue che da anni tengono banco in libreria, quindi chi cerca una storia horror rimarrà forse deluso. Questo è un romanzo di formazione, ovvero la storia del passaggio dall'adolescenza all'età adulta di due giovani, un'umana ed un vampiro. Tutti siamo stati adoloscenti e molti si ricordano il senso di inadeguatezza ed il contemporaneo e duplice desiderio di essere accettati ma anche di essere unici che si vive in quegli anni di grandi cambiamenti fisici e psichici. La Meyer dipinge un affresco dai colori vivi e cangianti e non ha paura di andare controcorrente. Ci presenta un'eroina imperfetta ma profondamente interessante che non teme la sua diversità, anche se ne soffre silenziosamente e che riesce a sedurre il più bello della scuola, volendolo fortissimamente, rischiando e pagando in prima persona. In una società che fa del cinismo il suo vanto e che spinge sempre più i giovani al nichilismo e ad una dissipazione sempre più precoce e vuota, l'autrice ci regala il ritratto di ragazzi educati, rispettosi, che non bevono, non fumano, non si drogano, usano poco il cellulare e si divertono con gite, escursioni e festicciole semplici. Lo straordinario successo di questa saga parte da questo, da milioni di adolescenti che hanno visto un altro modo di essere, oltre la massificazione, dove le insicurezze e le peculiarità individuali sono ricchezza e non motivo di derisione, dove anche chi non è canonicamente attraente può conquistare il proprio amato. Edward e Bella sono entrambi dei disadattati ciascuno a proprio modo, nell'incontrarsi e nell'innamorarsi trovano non solo il superamento della loro condizione ma anche la chiave della loro crescita spirituale ed una ragione di vita. E questa è l'altra carta vincente del romanzo, la forza dei sentimenti ed il coraggio di abbandonarvisi totalmente e senza remore, perchè l'amore non guarda alla razza, alla nazionalità, alla religione od alla convenienza. Siamo sommersi da racconti di cronaca e da libri in cui la fa da padrone il sesso più sfrenato e le perversioni che gli fanno da corollario, mentre la Meyer riporta alla ribalta il primo amore, fatto di tremori e timidezze, ma anche di assoluto. Evidentemente siamo in tanti a voler ancora sognare e desiderare e questa capacità che è propria della gioventù, ma che sembra debba sparire sempre prima sostituita da un eccessivo realismo, emerge con forza dalle pagine del libro. Amare è pericoloso e rischioso, così come sognare, ma solo amando si diventa persone complete e la vita diviene degna di essere vissuta e ci nutre di emozioni e sensazioni. L'autrice fa passare un messaggio tanto importante con assoluta levità e senza voler impartire lezioni morali, usando gli elementi favolistici del suo racconto per meglio veicolarlo, con uno stile letterario nitido e diretto , ma non semplicistico che cattura fin dall'incipit. Una volta iniziata la lettura è difficilissimo riuscire a interromperla, come se le parole fossero ipnotiche e questo è il segno della levatura artistica della Meyer. Questo è un esordio folgorante, vedremo se sarà capace in futuro di mantenere le aspettative misurandosi con altri soggetti più adulti, per ora non possiamo che rimanere incantati ed ammirati, consigliando Twilight a tutti coloro che amano la lettura.



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31/10/2008
da Maet

ANTEPRIMA MONDIALE DI TWILIGHT: CRONACA DI UN DELIRIO ANNUNCIATO

Nonostante la pioggia, il vento ed una  grande manifestazione contro il ministro Gelmini che ha paralizzato il centro di Roma, frotte di ragazzine urlanti ed entusiaste hanno raggiunto l'Auditorium di Roma, dove si svolge il Roma film festival, per presenziare all'anteprima mondiale del film Twilight, tratto dell'omonimo romanzo di Stephanie Meyer. Per la verità ad essere proiettati sono stati solo quindici minuti e non effettivi, (sette di girato e sette di backstage) giusto un assaggio per scatenare ancor più la "fame" dei fans, i quali sono comunque accorsi fin dall'ora di pranzo per seguire il red carpet pomeridiano con la regista, Catherine Harwicke ed i protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart e la proiezione, riservata ad ottocentocinquanta fortunati.

La conferenza stampa delle 13 e 45 è stata blindatissima, passi nominali e con fotografia,  personale addetto alla sicurezza numeroso e molto attento, come non lo erano certo i numerosissimi giornalisti presenti, che spesso hanno fatto domande non solo incredibilmente banali ma in alcuni casi anche non pertinenti o che lasciavano chiaramente intuire come non ne sapessero assolutamente nulla tanto del libro quanto del cast presente in sala ( una giornalista ha parlato del film come di Breaking Dawn anziché Twilight...). La regista ed i due giovani interpreti invece si sono dimostrati disponibili e professionali. La Hardwick ha risposto a tutti ed a tutto sempre sorridendo e mostrando molto entusiasmo, il bel Pattinson, da bravo britannico, ci ha tenuto a sottolineare il suo impegno nella creazione del personaggio e non si è mostrato infastidito dall'essere considerato un fenomeno da ragazzine, la Stewart invece sembrava molto nervosa, si muoveva in continuazione, parlava tenendo gli occhi bassi e spesso sfoggiava un leggero broncio. Sarà forse la giovane età, è appena diciottenne, sarà che questo ruolo la catapulterà  tra gli attori successo, fatto sta che sembrava un pochino spaesata. Robert Pattinson al contrario è un divo in nuce. Non si nega né alle fans né ai fotografi, sa sempre qual'è il suo profilo migliore ed è palesemente lusingato dall'isteria che ha scatenato. Difatti erano anni che non si vedevano scene simili per un giovane attore: urla, grida, svenimenti minacciati, spintoni e botte da orbi per poterglisi avvicinare di qualche millimetro, madri che menavano come fabbri per facilitare ancor più l'avanzamento delle figlie, continui cori per ROBERT. Insomma, una vera lotta per la sopravvivenza che non affrontavo ormai dai tempi dei Duran Duran e degli Spandau. Mi ci sono volute ore di inseguimento ma alla fine sono riuscita a catturare un'immagine del nostro eroe.


Che dire del poco del film che è stato proiettato? Due scene non sono certo sufficenti per poter giudicare un'opera. In una Bella viene presentata da Edward alla sua famiglia, è una scena intimistica e già capiamo che tra i due interpreti c'è la giusta alchimia. La seconda è una scena d'azione con il cattivo James, dove gli effetti speciali ricordano forse un pò troppo il televisivo Buffy l'ammazzavampiri, anche se in conferenza la regista ha negato di conoscerlo e di essersene in alcun modo ispirata. La curiosità di vedere il prodotto finito ce l'hanno fatta venire, quindi direi che giudicheremo dopo il ventuno novembre, data dell'uscita italiana, quello che già si intravede è l'impegno e la bravura dei due protagonisti, il che non è poco per quello che era nato come prodotto meramente commerciale.

LA CONFERENZA STAMPA
intervista a Robert Pattinson, Kristen Stewart e Catherine Hardwicke

 

parte prima


parte seconda


parte terza


TRAILER ITALIANO


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30/10/2008
da MarchRose


LOVE SONGS – CANZONI D’AMORE


What’s better than music to talk about love? Only romance novels, perhaps ;-)
Tender and romantic, or funny and witty, sad, passionate, aggressive or sensual.. there are thousands of shades in songs, for thousands of different feelings; videoclips help expressing them so well that often you cannot think of one without the other.
And here we are with the monthly videoclip of one of our favourite love songs. Enjoy !


Cosa c’è di meglio della musica per parlar d’amore? Be’, forse solo un romanzo rosa ;-)
Canzoni tenere e romantiche, oppure buffe e divertenti, tristi o appassionate, aggressive o sensuali… ci sono mille sfumature musicali, per mille sentimenti diversi; ed i video aiutano ad esprimerle, completandole così bene che spesso canzone e video sono tanto collegati tra loro da non riuscire più a pensare all’una senza l’altro.
Ed ecco, anche questo mese, il videoclip di una delle nostre canzoni d’amore preferite. Buon ascolto!


Il videoclip di questo mese è / this month’s videoclip is:

Love Song for a Vampire - Annie Lennox
from the album “Bram Stoker's Dracula soundtrack” (1992)


It’s Halloween, and what might be best right now than a song about an impossible love for a supernatural lover?
"Love Song for a Vampire" is the closing theme song of “Dracula”, the horror-romance film directed by Francis Ford Coppola, based on the novel Dracula by Bram Stoker, starring Gary Oldman as Count Dracula in an ensemble cast, also featuring Keanu Reeves, Anthony Hopkins and Winona Ryder. The song was written and performed by Annie Lennox, who later that year included it as well in her solo début album, “Diva”.
Enjoy Lennox’ wonderful voice in this sad, sweet and hypnotic song, well adapted to the gazes full of love and desperation between Mina and his mysterious Count – will you too, like she does, dare dreaming of a vampire lover, tonight?


E’ Halloween, e cosa ci potrebbe essere di meglio in questo periodo dell’anno di una canzone che parla dell’amore impossibile verso un amante soprannaturale?
"Love Song for a Vampire" è la canzone che chiude la colonna sonora di “Dracula”, il film horror-romance basato sul racconto “Dracula” by Bram Stoker e diretto da Francis Ford Coppola, interpretato da Gary Oldman nei panni del Conte Dracula, e da un cast ricchissimo che include Keanu Reeves, Anthony Hopkins eWinona Ryder. La canzone è stata scritta e interpretata da Annie Lennox, che successivamente in quello stesso anno la incluse anche nel suo primo album da solista, “Diva”.
Godetevi la magnifica voce della Lennox in questa canzone così dolce, triste e ipnotica, che ben si intona agli sguardi pieni di amore e disperazione tra Mina ed il suo misterioso Conte – avrete anche voi, come lei, il coraggio di sognare un amante vampiro, stanotte?



Love Song for a Vampire

Come into these arms again
And lay your body down
The rhythm of this trembling heart
Is beating like a drum.
It beats for you, it bleeds for you
It knows not how it sounds.
For it is the drum of drums
It is the song of songs.

Once I had the rarest rose that
ever deigned to bloom.
Cruel winter chilled the balm,
And stole my flower too soon
O loneliness, O hopelessness
To search the ends of time,
For there is in all the world
No greater love than mine.

Love....Still falls the rain.
Still falls the night.
Be mine forever...

Let me be the only one
To keep you from the cold.
Now the floor of heavn is laid,
Its stars of brightest glow.
They shine for you.
They shine for you.
They burn for all to see.
Come into these arms again
And set this spirit free.

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28/10/2008
da MarchRose

CAROLINE LINDEN'S GUIDE TO SEDUCTION

GUIDA ALLA SEDUZIONE, DI CAROLINE LINDEN




Caroline Linden has accepted to be interviewed by us for the Italian release of her novel AL VOLERE DELLA LADY (What a Woman Needs), and has authorised us to translate an excerpt of her latest release, A RAKE’S GUIDE TO SEDUCTION. Enjoy !

Caroline Linden ha accettato di venire intervistata da noi in occasione della pubblicazione in Italia del suo romanzo AL VOLERE DELLA LADY (What a Woman Needs), e ci ha permesso di tradurre un estratto del suo nuovo romanzo, A RAKE’S GUIDE TO SEDUCTION. Buona lettura!



Caroline Linden will answer to all your questions and will give away an autographed copy of WHAT A GENTLEMAN WANTS to one lucky reader among those who will participate and leave a comment. So don't forget to sign your comment with your name or nick.
Caroline Linden risponderà a tutte le vostre domande e darà in regalo una copia autografata di WHAT A GENTLEMAN WANTS a una fortunata lettrice, che verrà sorteggiata tra tutte coloro che interverranno lasciando un commento. Quindi non dimenticate di firmarvi, con un nome o uno pseudonimo, per farvi riconoscere!



INTERVIEW - INTERVISTA


Dear Caroline, we are delighted you have accepted to be interviewed in the occasion of the release of “What a woman needs” in Italy! We hope that getting in touch with some of your Italian readers will be a pleasant experience for you. Are you often in contact with your non-US readers?

Thank you for inviting me! I’m thrilled to be on shelves in Italy, and hope readers like the book. It actually features a bit of intrigue over an Italian masterpiece. I hope people will let me know if I got those parts right.

I do get email from around the world and it’s always very cool to see where my books have gotten. I’d love to get email from Italy!

Cara Caroline, siamo entusiaste che tu abbia accettato di essere intervistata in occasione della pubblicazione in Italia di AL VOLERE DELLA LADY (What a woman needs) ! Speriamo che fare la conoscenza di alcune delle tue lettrici italiane sarà per te per un’esperienza piacevole. Vieni spesso in contatto con le tue lettrici che vivono al di fuori dagli Stati Uniti?

Grazie a voi per il vostro invito! Sono elettrizzata dal fatto di venire pubblicata in Italia, e spero che alle lettrici il libro piaccia. Nella storia c’è anche un piccolo “giallo” che riguarda un capolavoro dell’arte italiana. Spero che mi farete sapere se quella parte è esatta.

Ricevo emails da tutto il mondo ed è sempre molto carino sapere dove sono arrivati i miei libri. Mi piacerebbe riceverne dall’Italia!

 

Would you like to make a little introduction about yourself, your life and career, and your passion for writing? You have a scientific background, and a degree in physics, right? How did this change in your life, from science to romantic literature, happen? Is there anything, in your opinion, that romance can give you while scientific & technical activity cannot?

My degree is actually in mathematics, but I loved physics as well. I had always been a passionate reader, but I hated to write: all those composition assignments were horrifying to me, and I fled to the land of problem sets, where there was a right answer to the exam questions. I didn’t even think of writing a romance until after I got married and had two small children. The local library was two blocks from our house, so I would walk over with my toddlers and scoop up as many interesting looking books as I could in five minutes, which was usually how long the toddlers could be quiet. Then one day I scooped up Julia Quinn’s The Duke and I, and it was amazing: the best sort of story, with a lovable heroine and a hero who had charm and weaknesses but made me laugh, and I thought, wow! THAT’s the way a book should be. So when I did decide to try writing fiction, that was my model.

And I must add that mathematics gave me my own romance. I met my husband in the Harvard math department, where he was a graduate student while I was an undergrad. He offered to help me with my problem sets, and it was a match made in heaven.

Ti andrebbe di parlarci un po’ di te, della tua vita e della tua carriera, e della tua passione per lo scrivere? Hai una formazione scientifica, ed una laurea in fisica, giusto? Com’è avvenuto questo cambiamento nella tua vita, dalla scienza alla letteratura romantica? A tuo avviso cos’è che il romance può darti e l’attività tecnica e scientifica invece non può?

Per l’esattezza sono laureata in matematica, ma la fisica mi piaceva altrettanto. Sono sempre stata un’appassionata lettrice, ma odiavo scrivere: tutti quei temi da svolgere mi facevano inorridire, e mi rifugiavo nella terra delle equazioni, dove c’era sempre una risposta esatta alle domande d’esame. Non mi è mai nemmeno passato per la mente di scrivere un romance finché non mi sono sposata ed ho avuto due bambini. La biblioteca della città era a due isolati da casa nostra, così ci andavo a piedi con i miei piccolini e prendevo tutti i libri che avevano l’aria interessante e che riuscivo ad agguantare in cinque minuti, che di solito era il tempo massimo in cui i bambini riuscivano a stare tranquilli. Poi, un giorno ho agguantato IL DUCA E IO (The Duke and I ) di Julia Quinn, ed è stata una sorpresa: una bellissima storia, con un’eroina simpatica ed un eroe con fascino e debolezze ma capace di farmi ridere, e pensai, wow! Un libro è COSI’ che dovrebbe essere. Così, quando decisi di provare a scrivere un romanzo, quello fu il mio modello.

E devo aggiungere che è stata la matematica a regalarmi la mia storia d’amore. Ho incontrato mio marito nel dipartimento di matematica di Harvard, dove lui stava facendo un master post-laurea mentre io mi dovevo laureare. Si offrì di aiutarmi con le mie equazioni, e fu subito amore.

 

Why did you decide to write historical romances, among all women’s fiction genres? Was this choice determined by your own reading tastes, or other? How do you live and "feel" your work as a romance writer?

I love history—always have. And writing a story in a different time period is a particular challenge, to not only get the period setting right but also to adjust your characters to fit in that time period and yet still be sympathetic to modern people. It’s what I like to read, historical fiction and non-fiction, so it was pretty natural to gravitate there.

That said, all my heroines are based on some part of me, either taking on some characteristic of mine or being the way I always wished I could be. And I definitely draw on my own marriage and husband for creating a romance (and a hero) that feels right to me.

Perchè hai deciso di scrivere romanzi storici, tra tutti i possibili generi di narrativa femminile? E’ stata una scelta determinata dai tuoi gusti in fatto di lettura, o da altro? Come vivi, come percepisci il tuo lavoro di scrittrice di romance?

Io amo la storia—l’ho sempre amata. E scrivere una storia ambientata in un’epoca diversa è una sfida tutta speciale, non solo per ricostruire correttamente l’epoca, ma anche per far sì che i tuoi personaggi siano adeguati a quel contesto ma che allo stesso tempo i lettori di oggi riescano ad entrare in sintonia con loro. I romanzi ed i saggi storici sono le mie letture preferite, quindi è stato piuttosto naturale restare su quel genere.

Detto questo, tutte le mie eroine in qualche modo hanno in sé una parte di me, o perchè riprendono qualche mia caratteristica, o perché sono quello che io avrei voluto essere. E prendo spunti dal mio matrimonio e da mio marito per creare una storia d’amore (ed un eroe) che possa sentire giusti per me.

 

Can you give us a sneak peak in your typical day as a writer?

Oh dear, now I feel compelled to lie. I would like to say I am a disciplined writer, duly writing twenty pages a day, but sadly I generally only discover discipline when the deadline approaches. My children are still young, so I have to allow for time off during school holidays, but then once school starts I try to buckle down and write consistently, if not steadily. Sometimes the story is there, just waiting to be typed, and sometimes it isn’t.

Puoi darci un’idea della tua tipica giornata da scrittrice?

Oddio, adesso sento l’impulso di mentire. Mi piacerebbe potervi dire che sono una scrittrice disciplinata, che scrive regolarmente venti pagine al giorno, ma ahimè, di solito scopro l’autodisciplina quando si sta avvicinando qualche scadenza. I miei bambini sono ancora piccoli, quindi quando sono a casa in vacanza da scuola devo passare il mio tempo con loro, ma quando la scuola ricomincia cerco di rimboccarmi le maniche e di scrivere in modo costante, anche se non regolare. Qualche volta la storia è lì che mi aspetta, bell’e pronta, e aspetta solo che io la metta giù per iscritto, e qualche volta no.

 

“What a woman needs” has been your first book to be translated in Italy and it’s also your first manuscript to have been published. So, let’s talk a bit about it! Is it also the one you feel more emotionally connected with? If not, which is then, and why?

It’s definitely a very special book to me; I think first books are generally dear to the author, because there’s a freedom and a joy in writing a first book that sometimes fades a little in subsequent books. I had written two other books before it, but neither was really good. Then the idea for What A Woman Needs came to me, and I wrote it in less than three months. It was a major thrill when it sold, and I’m very excited that it’s in Italian now!

I think my second book, though—What A Gentleman Wants—is a more emotional connection to me. The heroine of that story is much more like me, and her daughter, Molly, pretty much IS my daughter. And since that book led to two more (starring the hero’s brother and then sister) I got to write that daughter character growing along with my own child. No doubt this will horrify my daughter some day, but for now it makes me smile when I read those passages and remember what she did to inspire them.

AL VOLERE DELLA LADY (What a woman needs) è il tuo primo romanzo che viene tradotto in Italia, ed è anche il primo manoscritto che hai pubblicato. Quindi, parliamone un po’! E’ anche il romanzo a cui ti senti emotivamente più legata? E se non è lui, qual è, e perchè?

Sicuramente è un libro molto speciale per me; penso che le opere prime siano molto care agli scrittori, perchè nello scrivere il proprio primo libro c’è una libertà ed una gioia che qualche volta sbiadiscono un po’ nei libri successivi. Prima di questo libro ne avevo scritti altri due, ma nessuno dei due era veramente riuscito. Poi mi venne l’idea di “What A Woman Needs”, e l’ho scritto in meno di tre mesi. Ero al settimo cielo quando riuscii a venderlo, e sono molto eccitata all’idea che adesso esca in Italia!

Penso però di avere un legame emotivo più forte con il mio secondo libro, "What A Gentleman Wants". L’eroina della storia mi assomiglia molto di più, sua figlia Molly è praticamente MIA figlia. E visto che quel libro poi mi ha portato a scriverne altri due (che hanno come protagonisti rispettivamente il fratello e la sorella dell’eroe), il personaggio di Molly man mano è cresciuto nei romanzi allo stesso modo in cui intanto cresceva mia figlia. Di sicuro un giorno mia figlia ne sarà inorridita, ma per adesso leggere certi passaggi e ricordarmi cos’ha fatto per ispirarmeli è una cosa che mi fa sorridere.

 

Charlotte, the heroine of “What a woman needs” is definitely a "naughty girl": she had numerous sexual encounters, with strangers too and made "shows" for her impotent husband. Why did you choose her as your heroine? Was it perhaps to follow a general trend? Lately, bad girls seem to be gaining more and more space, especially in those novels where sexual content is particularly strong…

I love Charlotte. One thing that really irritates me in romance novels is that the heroine is often dominated, to some extent, by the hero in many ways: finances, social status, sexual experience. Charlotte came to me in a fit of rebellion against those romance conventions, an older woman who had been around and wasn’t blown away by the attentions of any man. I wanted her to be the equal of any rake, any scoundrel who might cross her path. But I also wanted her to be a decent woman, someone who rebelled as a girl, made a serious mistake and suffered for it, and then spent some time trying to find her true self. To me, the difficulties a character endures reveal more about them than anything else, and Charlotte’s life was not easy, which made her a strong, tough woman. This story is really about Charlotte’s redemption, coming home after years abroad, trying to reconnect with what’s left of her family, trying to put her intemperate youth behind her and finally grow up.

There have always been strong, independent women in history, and I think modern women—who’ve been out on their own, supported themselves, had children, been married and maybe divorced—can relate more to those women than to a stereotypical 19 year old heroine who’s been sheltered and taken care of her entire life before finding her one true love and living happily every after. Real life isn’t often like that, it’s much more complicated. I’ve written Charlotte, a reformed party girl, but also a single mother struggling to support her child, a lower class woman who turned to thievery to survive, and a spoiled rich girl who married the wrong man. Those stories are just more interesting to me.


Charlotte, l’eroina di AL VOLERE DELLA LADY, è di sicuro quella che si definisce una “cattiva ragazza”: ha avuto numerosi incontri sessuali, anche con estranei, e si è perfino “esibita” per il marito impotente. Perchè hai scelto un’eroina come lei? E’ stato forse per seguire la tendenza generale? Recentemente, le cattive ragazze sembrano conquistare sempre più spazio, specialmente nei romanzi dal contenuto sessuale più esplicito…

Adoro Charlotte. Una cosa che trovo davvero irritante nei romance è il fatto che spesso l’eroina viene più o meno dominata dall’eroe in vari modi: economicamente, come posizione sociale, o esperienza sessuale. Ho creato il personaggio di Charlotte in un moto di ribellione contro queste convenzioni del romance, è una donna matura che ha avuto le sue esperienze e non ha permesso che le attenzioni degli uomini le facessero perdere la testa. Volevo che fosse in grado di affrontare ad armi pari qualunque dongiovanni o mascalzone che potesse incontrare sul suo cammino. Ma volevo anche che fosse una donna per bene, una che quand’era ragazza era stata una ribelle, aveva fatto un grave errore e aveva sofferto per questo, e poi aveva passato del tempo a ritrovare la vera se stessa. Per me, le difficoltà che un personaggio supera rivelano sul suo conto più di qualsiasi altra cosa, e la vita di Charlotte non è stata facile, ma questo ha fatto di lei una donna forte, resistente. Questa storia in realtà è la storia della redenzione di Charlotte, che torna a casa dopo anni trascorsi all’estero, cercando di riprendere i contatti con quello che resta della sua famiglia, di gettarsi alle spalle la propria giovinezza sfrenata e diventare finalmente adulta.

Nella storia ci sono sempre state donne forti ed indipendenti, e penso che le donne moderne—che hanno vissuto per conto loro, si sono mantenute da sè, hanno avuto figli, si sono sposate e magari hanno divorziato—possano rapportarsi a quelle donne di più che a una stereotipata eroina di 19 anni che è stata tenuta nella bambagia e coccolata per tutta la vita prima di trovare il suo unico vero amore con cui vivere per sempre felici e contenti. La vita vera di rado è così, è molto più complicata. Ho raccontato la storia di Charlotte, una ragazza sfrenata che poi cambia vita, ma anche quella di una madre nubile che lotta per mantenere la propria bambina, di una donna di umili origini che arriva a rubare per sopravvivere, e di una ragazza ricca e viziata che sposa l’uomo sbagliato. Queste storie sono molto più interessanti, per me.

 

Stuart Drake is a wonderful hero, he fully accepts Charlotte's past and her bad behaviour through the story, almost reaching a condition of perfection. How difficult it was to make him believable, and presenting him as a knight in a shining armour at the same time?

Thank you! I like to think Stuart and Charlotte aren’t perfect characters, but they are perfect for each other. Stuart recognizes her pretty early for a kindred spirit, and he respects that. At the base, Stuart is just like Charlotte: he is a survivor, and he does what he has to do to get by. To be honest, I looked at my own husband and thought about why I loved him, what his finest qualities were, and applied some of them to Stuart. For instance, Stuart doesn’t always have to be right. He can acknowledge his faults and take a hit for someone else—he keeps quiet about a scandal that involves a friend, even though he suffers for it. Stuart, like all my heroes, accepts his heroine for who she is, treats her as an equal and a partner, and doesn’t behave like he’s her lord and master.


Stuart Drake è un eroe fantastico, accetta il passato di Charlotte ed il suo comportamento discutibile nel corso della storia senza riserve, insomma è quasi un uomo perfetto. E’ stato difficile renderlo credibile, ed allo stesso tempo presentarlo come un cavaliere in armatura scintillante?

Grazie! Mi piace pensare che Stuart e Charlotte non sono perfetti come personaggi, ma sono perfetti l’uno per l’altra. Stuart riconosce in lei quasi subito uno spirito affine, e rispetta questa cosa. Di base, Stuart è proprio come Charlotte: è uno che sa come sopravvivere, e fa quel che deve fare per tirare avanti. Per essere onesti, ho guardato mio marito e ho pensato al perchè lo amo, a quali sono le sue qualità più belle, e ne ho usate alcune per Stuart. Ad esempio, Stuart non vuole avere ragione a tutti i costi. Sa ammettere i propri errori e si addossa alcune colpe altrui—non dice nulla circa lo scandalo che riguarda un amico, anche se ne soffre le conseguenze di persona. Stuart, come tutti i miei eroi, accetta la sua eroina per quella che è, la tratta come una sua pari e come una compagna, e non si comporta come se fosse il suo signore e padrone.

 

The scene where Charlotte is tied to the bed and obliged to listen to Stuart’s scandalous description is extremely erotic, because nothing is more seducing than words, the right words. How did you conceive that scene? And were you satisfied with the result? Could you say you enjoy writing love scenes? How great is in your opinion the importance of passion scenes in romance novels, from a general standpoint?

I have to admit, I wanted it to be a sexy story, but one thing I can’t abide is sex between two strangers. I just can’t write a love scene until the characters have laughed with each other, know each other, and finally feel ‘free’ enough to bare themselves that way. Charlotte almost seduces Stuart in the first chapter, and then he repays the favor when he ties her up. I wrote it to crank up the sexual tension between the two of them, and because of the way the characters were, it didn’t seem out of place (to me, anyway!). I think passion and physical attraction are immensely important to a true love story, but those can all be conveyed in a number of ways—this way seemed appropriate for these characters. I always want my characters to share a mental and emotional connection at least as strong as their sexual connection.


La scena quando Charlotte è legata al letto ed è obbligata ad ascoltare le scandalose parole di Stuart è estremamente erotica, perché non c’è nulla di più seducente delle parole – le parole giuste, ovviamente. Come ti è venuta l’idea per questa scena? Il risultato finale ti ha soddisfatta? Ti piace scrivere scene d’amore? Da un punto di vista generale, quanto sono importanti le scene passionali in un romance, secondo te?

Devo ammetterlo, volevo che fosse una storia sexy, ma se c’è una cosa che non tollero è il sesso tra estranei. Proprio non riesco a scrivere una scena d’amore finché i personaggi non hanno riso insieme, si sono conosciuti e finalmente si sono sentiti “liberi” di mettersi a nudo anche in quel senso. Charlotte nel primo capitolo per poco non seduce Stuart, e lui le rende la cortesia quando la lega. L’ho scritta per fare esplodere la tensione sessuale tra di loro, e considerando il tipo di personaggi che entrambi sono non mi è sembrata fuori posto (non a me, almeno!). Penso che la passione e l’attrazione fisica abbiano un’ importanza immensa in una vera storia d’amore, ma possono avere molte espressioni diverse—e questa sembrava appropriata per dei personaggi del genere. Voglio che i miei personaggi abbiano sempre un legame emotivo e mentale forte almeno tanto quanto il loro legame fisico.

 

Can you tell us something about the three books you have written since “What a woman needs”, that is “What A Gentleman Wants”, “What A Rogue Desires” and “A Rake's Guide to Seduction”? Are they somehow connected to each other, is there any specific order they have to be read according to?

Those three books are a trilogy about a family of twin brothers and a sister, unrelated to What A Woman Needs. Although I tried hard to make them stand alone as individual books, they do fit together, as most family-based stories do, and so they make the most sense when read in order: What A Gentleman Wants, What A Rogue Desires, and then A Rake’s Guide to Seduction. The first is the story of the oldest brother, a stiff and arrogant duke who is used to looking out for his family and cleaning up their disasters when necessary—until his twin brother signs his name in a marriage register and presents him with a “wife,” a sensible vicar’s widow who can more than stand up to the duke. The second book is the story of that brother, who gets his comeuppance when he catches a daring thief who challenges everything about his life. The third book is about their younger sister, who wants to marry for love, and does—except to the wrong man, never realizing her brother’s friend has been in love with her for years.


Ci puoi dire qualcosa dei tre libri che hai scritto dopo AL VOLERE DELLA LADY, cioè “What A Gentleman Wants”, “What A Rogue Desires” e “A Rake's Guide to Seduction”? Sono in qualche modo collegati, c’è un ordine specifico in cui vanno letti?

Questi tre libri sono una trilogia che parla di una famiglia dove ci sono due fratelli gemelli ed una sorella, e non sono collegati con AL VOLERE DELLA LADY. Benché abbia cercato il più possibile di renderli indipendenti e leggibili ognuno per conto suo, si completano a vicenda, come la maggior parte delle storie che parlano di una famiglia, e quindi sarebbe meglio leggerli in quest’ordine: What A Gentleman Wants, What A Rogue Desires, e infine A Rake’s Guide to Seduction. Il primo romanzo è la storia del fratello maggiore, un duca impettito ed arrogante che è abituato a prendersi cura dei propri famigliari e a sistemare i loro disastri quando necessario – finché suo fratello gemello firma un registro matrimoniale con il suo nome e gli fa dono di una “moglie”, la vedova di un vicario, una donna pratica che sa tenere benissimo testa al duca. Il secondo libro è la storia del fratello, che a sua volta ha quel che si merita quando cattura un’audace ladra che getta per aria tutta la sua vita. Il terzo libro riguarda la loro sorella minore, che vuole sposarsi per amore, e ci riesce—solo che sposa l’uomo sbagliato, perché non si è mai accorta che l’amico di suo fratello è innamorato di lei da anni.

 

Your novels are set in Regency England. How difficult is for you to do all the historical research work on this specific setting? How do you do that?

I like research; it’s sort of like work, but you usually just have to settle into the sofa cushions to do it (or, if you’re lucky, travel). Luckily for Regency-era writers, it’s a fascinating period in history and there are dozens of good histories about most aspects of the time. It’s also a recent enough period that plenty of extant documents and books and paintings and even buildings and clothing are available for inspection in some format. There’s really something for everyone in that time: the elegant manners of the high society, with Almack’s and the marriage mart; the Napoleonic wars with tragedy and bravery and spies and intrigue; the explosion of the arts of all kinds; and a political scene that rivals anything modern day scandals could produce.


Le tue storie sono ambientate nell’Inghilterra Regency. E’ stato difficile per te fare tutte le ricerche necessarie per questa specifica ambientazione? Come affronti il lavoro di ricerca?

Mi piace fare ricerche; è un vero e proprio lavoro, ma di solito ci si può mettere sul divano in mezzo ai cuscini per farlo (oppure, se si ha fortuna, si viaggia). Fortunatamente per le scrittrici che scrivono storie ambientate all’epoca Regency, si tratta di un periodo storico affascinante e ci sono dozzine di ottime storie su tantissimi aspetti di quei tempi. E’ anche un periodo relativamente recente, per cui restano tantissimi documenti, di vario tipo, e libri e dipinti e anche edifici e vestiti per fare ricerche. C’è davvero qualcosa per tutti, in quell’epoca : i modi eleganti dell’alta società, con Almack’s ed il mercato matrimoniale; le guerre napoleoniche con tragedie, coraggiose missioni, spie ed intrighi; l’espansione dell’arte, in tutti i suoi settori; ed uno scenario politico che fa concorrenza a qualsiasi cosa i nostri odierni scandali possano produrre.

 

Can you tell us something about your upcoming projects? As for the genres, are you going to stick on historical romances, or will you explore other kinds of fiction as well? Have you ever been tempted by the idea of writing a somehow “harder” romance novel, futuristic or similar for instance, where all your scientific background could be used?

My next books are a trilogy about three domestic spies in 1820, when England was in upheaval economically and politically. The spymaster is based on a real person, who hired spies to keep an eye on groups the government considered threatening, and many of the events in my books are based on real events. The first will be out in February 2009 from Avon Books, called A View to a Kiss.

I’ve thought about other genres, including a paranormal, but not really for scientific reasons. If anything, my academic studies made me a little too wedded to the standard rules of science, and I’d have a hard time setting some aside for a fictional world. My friend Eve Kenin had written some brilliant futuristic stories with biomedical subplots, but I just can’t think up anything that good. If I come up with a good idea, I’ll write the book. For now all my decent ideas have been historical.


Ci puoi dire qualcosa sui tuoi prossimi progetti? Hai intenzione di continuare a scrivere romance storici, oppure proverai anche altri generi di fiction? Sei mai stata tentata dall’idea di scrivere un romance un po’ più “hard”, futuristico o simili, ad esempio, dove potresti usare tutta la tua cultura scientifica?

Ho in programma una trilogia su tre spie inglesi ambientata nel 1820, quando l’Inghilterra era in fase di grande subbuglio economico e politico. Il capo delle spie è basato su un personaggio realmente esistito, che assumeva spie per tenere d’occhio i gruppi che il governo considerava pericolosi, e molti degli avvenimenti descritti sono basati su fatti veri. Il primo romanzo uscirà nel febbraio 2009 nella collana Avon Books, e sarà intitolato A View to a Kiss.

Ho pensato a sperimentare altri generi, incluso il paranormale, ma non esattamente per ragioni scientifiche. Casomai, i miei studi universitari mi hanno resa un po’ troppo legata alle leggi scientifiche consuete, e farei molta fatica ad accantonarne qualcuna per creare un mondo immaginario. La mia amica Eve Kenin ha scritto delle brillanti storie futuristiche con trame a sfondo biomedicale, ma io proprio non riesco ad immaginarmi qualcosa di altrettanto valido. Se mi verrà un’idea interessante, scriverò il libro. Per ora, tutte le mie buone idee sono state storiche.

 

Anything else you would like to share with your Italian readers?

Grazie! It’s been a pleasure getting to know you, and I hope everyone will feel welcome to email me through my website:
www.carolinelinden.com .



C’è qualcos’altro che vorresti condividere con le tue lettrici italiane?

Grazie! E’ stato un piacere poter fare la vostra conoscenza, e mi farà piacere se mi contatterete via email tramite il mio sito:
www.carolinelinden.com .




CAROLINE LINDEN’S NOVELS – I ROMANZI DI CAROLINE LINDEN


WHAT A WOMAN NEEDS  (AL VOLERE DELLA LADY)


HOW HARD CAN IT BE TO MARRY AN HEIRESS?

Not terribly, Stuart Drake thinks, if you’re good-looking, charming, and in line for a Viscount title, which, fortunately, he is. To end his penniless existence, he simply has to convince his intended bride’s shrewish, wizened old guardian that he isn’t a fortune hunter…which, unfortunately, he is in the extreme. Still, once he meets the old witch, how difficult could it prove to charm her?

Quite, actually. Especially when the lady in question is temptation made flesh—a gorgeous widow with a reputation for knowing a rake when she sees one, having bedded many herself. She’d rather die than let Stuart win. And with his plans thwarted, Stuart has only one option: to take revenge on his tormentor through seduction. But learning what this woman needs might only leave him hungry for more…



Per evitare la rovina finanziaria e salvare la proprietà di Oakwood Park, Stuart Drake deve accalappiare una ricca ereditiera, a ogni costo. Quello che non immagina, scegliendo di conquistare la giovane e ingenua Susan, è di trovarsi a fare i conti con la sua tutrice, la battagliera e affascinante Charlotte. Quando Susan sparisce, Stuart e Charlotte partono insieme per cercarla. Scoprendo che fra loro sta nascendo qualcosa di decisamente inaspettato. Ed estremamente sensuale.



WHAT A GENTLEMAN WANTS


Marcus Reese, Duke of Essex, has spent most of his life pulling his twin brother out of trouble. An occasional thank you would suffice; instead, his resentful sibling forges his name to a marriage license and presents him with an unwanted wife. She’s a vicar’s widow with a mind of her own who may be the first person in Marcus’s well-ordered life to make him feel…completely out of control.

Hannah can’t help but curse her own idiocy. Dire straits have led her to the altar with a gentleman she hardly knows. Played for a fool, she’s embarrassed, furious, and worse, married to an equally outraged stranger—an exasperating man who unleashes all manner of emotions in Hannah, not to mention unwanted desire. Reluctantly, she agrees to play the wife until he can sort out the mess. But the nearness of the undeniably attractive Duke and the passion in his black eyes unsettles her well-guarded heart—making her want to do so much more than “act” the role of blissful bride…



Marcus Reese, Duca di Essex, ha passato la maggior parte della propria vita a tirare suo fratello gemello fuori dai guai. Un “grazie” di tanto in tanto sarebbe sufficiente; invece, quell’ingrato falisifica il suo nome su una licenza di matrimonio e lo omaggia di  una moglie che lui non ha mai voluto. La donna è la vedova di un vicario, ha delle idee tutte sue, e probabilmente è la prima persona nella vita ben ordinata di Marcus che riesce a farlo sentire…completamente fuori controllo.

Hannah non può che maledire la propria idiozia. La sua disastrosa condizione economica l’ha portata all’altare con un gentiluomo che a stento conosce. Ora che ha capito di essere stata raggirata, è imbarazzata, furiosa, e peggio ancora, sposata ad un estraneo altrettanto offeso—un uomo esasperante, che scatena in Hannah ogni sorta d’emozioni, per non parlare di desideri inquietanti. Con riluttanza, la donna accetta di fare la parte di sua moglie finché lui non riuscirà a sistemare il pasticcio. Ma la vicinanza con quel duca innegabilmente attraente e la passione nei suoi occhi neri mettono in subbuglio il suo cuore guardingo—e le fanno desiderare di fare parecchio di più che “recitare” il ruolo della felice sposina…


WHAT A ROGUE DESIRES


After a wayward youth, David Reece, the youngest scion in a noble family, has been called one of the most scandalous rogues of the ton. What he wants to be called is trustworthy and a true gentleman. To prove he has reformed he’s agreed to watch over his absent brother’s estate and signet ring. All is going swimmingly until highwaymen waylay his coach and steal that precious ring...

Street orphan Vivian Beecham has grown up a pickpocket, and a very pretty one indeed. Now she and her brother have reluctantly graduated to highway robbery. And handsome David Reece has become their victim—until he tracks her down and makes her his prisoner. Locked in a spare bedroom, Vivian vows to hate her captor. Instead she becomes a former rogue’s greatest challenge: the object of a passionate seduction. But David and Vivian are playing a dangerous game in which forbidden love is a wild card…



A seguito di una gioventù scapestrata, David Reece, il figlio più giovane di una nobile famiglia, è stato definito uno dei dongiovanni più famigerati del ton. Ma lui vuole essere definito un uomo degno di fiducia, un vero gentiluomo. Per provare che è tornado sulla retta via ha accettato di badare ai possedimenti di suo fratello, ora assente, e di custodire il suo anello con sigillo. Tutto va alla perfezione, finché dei banditi non mandano fuori strada la sua carrozza e gli rubano il prezioso anello...

Vivian Beecham è un’orfana che è cresciuta in strada ed è diventata una tagliaborse – una molto graziosa, a dir la verità. Ora lei e suo fratello sia pur con riluttanza sono stati “promossi”, e fanno i banditi da strada. E l’affascinante David Reece è la loro vittima—finché lui la rintraccia e la cattura. Rinchiusa in una camera da letto degli ospiti, Vivian giura odio eterno verso il proprio carceriere. Invece, presto lei diventa la sfida più grande di tutte per un ex-dongiovanni: l’obiettivo di un’appassionata seduzione. Ma David e Vivian stanno giocando una partita pericolosa, in cui il jolly è un amore proibito…


A RAKE’S GUIDE TO SEDUCTION


Anthony Hamilton is the most scandalous man in London, a gambler, a fortune hunter, an infamous rake. Celia Reece is sure he's never had one thought of her, except as his friend David's younger sister. Who would ever guess she's the only woman he's ever loved…and can never have…

He must rely on his talents in the bedroom…

Anthony Hamilton cannot help it. The way he looks, the way he lives, his past—it all conspires to make him a man men fear, women desire. His name fills gossip circles in a seemingly endless, lurid drama. But he’s never forgotten the only woman he’s ever truly wanted—yet could never have.

… to make her fall in love.

Celia Reece knew Anthony well before he forged his scandalous reputation. The young man she remembers spoke kindly to her, made her laugh, and his devilish good looks always quickened her pulse. But Celia’s mother had other designs—designs that didn’t include marriage to Anthony. Now, Celia is widowed, and her mother is intent on finding her a new husband. Refusing to let any obstacle stand in his path this time, Anthony sets out to win Celia’s heart by using the same skills that made him London’s most irresistible rake.


"Reading A Rake's Guide to Seduction is like diving into a favorite desert. You know you're going to enjoy every bite… I enjoyed every bit—and bite!—of this book."
—Kay James for Romance Reader at Heart



Anthony Hamilton è l’uomo più scandaloso di Londra, un giocatore d’azzardo, un cacciatore di dote, un libertino senza scrupoli. Celia Reece è certa che lui non le abbia mai rivolto un solo pensiero, se non tutt’al più nella veste di sorella minore del suo amico David. Chi avrebbe mai immaginato che Celia sia l’unica donna che lui abbia mai amato… e che non potrà mai avere?

Dovrà fare affidamento sulla propria abilità in camera da letto…

Anthony Hamilton non può farci niente. Il suo aspetto, il suo stile di vita, il suo passato—tutto congiura per fare di lui un uomo gli altri uomini temono, e che le donne desiderano. Il suo nome ricorre continuamente nei pettegolezzi della buona società, in una specie di dramma a tinte forti che a quel che sembra non ha mai fine. Ma lui non ha mai dimenticato la sola donna che ha desiderato davvero— e che non ha mai potuto avere.

… per far sì che s’innamori di lui.

Celia Reece conosceva Anthony ben prima che la sua reputazione diventasse così scandalosa.. Il giovane dei suoi ricordi le parlava con gentilezza, la faceva ridere, e la sua bellezza quasi diabolica le faceva sempre battere più forte il cuore. Ma la madre di Celia aveva altri piani—piani che non includevano il matrimonio con Anthony. Ora, Celia è rimasta vedova, e sua madre è indaffarata a trovarle un nuovo marito. Ma Anthony stavolta è deciso ad opporsi a qualunque ostacolo che si frapponga tra di loro, e a conquistare il cuore di Celia usando quelle stesse abilità che hanno fatto di lui il dongiovanni più irresistibile di tutta Londra..

"Leggere A RAKE’S GUIDE TO SEDUCTION è come gettarsi sul proprio dessert preferito. Sai che te lo godrai istante dopo istante … e io mi sono goduta questo libro, un morso dopo l’altro - pagina dopo pagina!"
—Kay James, Romance Reader at Heart



EXCERPT – ESTRATTO

from "A Rake's Guide to Seduction"
Chapter One


Anthony Hamilton was born scandalous, and his reputation did not improve as he grew.
He was the only son of the earl of Lynley, but it was almost a proven fact that he was not Lynley's own child. Lady Lynley, a much younger woman than her husband, had not borne a child in the first ten years of her marriage, and then, out of the blue, gave birth to a strapping, handsome lad who didn't look a thing like Lord Lynley, nor any of the Hamiltons for that matter. Lynley had not repudiated his wife or the child, but the fact that Lady Lynley and her son spent most of their time away from Lynley Court seemed proof of…something.

Mr. Hamilton had been a thoroughly wild boy as well. He was asked to leave no fewer than three schools—mostly for fighting, but once for cheating a professor at cards. He had finished his education at Oxford in record time, then set himself up in London to begin a life that could only be called, in hushed tones, depraved and immoral. That was when he had stopped using his courtesy title as well; he no longer allowed people to call him Viscount Langford, as befitted the Lynley heir, but insisted on being plain Mr. Hamilton. That, combined with his regular appearances at high stakes gaming tables and the steady stream of wealthy widows and matrons he kept company with, painted him blacker than black, utterly irredeemable, and absolutely, deliciously, fascinating to the ton.
There was the time he wagered everything he owned, including the clothing he was wearing at the time, at the hazard table, and somehow walked away with a small fortune. There was his infamous, but vague, wager with Lady Nicols—no one quite seemed to know the precise details—which ended with Lady Nicols handing him her priceless rubies in the midst of a ball at Carleton House. There was the time Sir Henry Milton accused him of siring the child Lady Milton carried at the time; Mr. Hamilton simply smiled, murmured a few words in Sir Henry's ear, and within an hour the two men were sharing a bottle of wine, for all the world as if they were bosom friends. He was reputed to be on the verge of being taken to the Fleet one night, and as rich as Croesus the next. He was a complete contradiction, and he only inflamed the gossips' interest by being utterly discreet. For such a wicked man, he was remarkably guarded.
Celia Reece heard all the stories about him. Despite her mother's admonitions, Celia had developed a fondness for gossip in her first Season in London, and all the best bits seemed to involve him in one way or another. While Anthony Hamilton might not be—quite—the most scandalous person in London, he was the most scandalous person she knew, and as such she found his exploits hugely entertaining.
He had been friends with her brother David for as long as Celia could remember, and had often come to Ainsley Park, the Reece family estate, for school holidays. As he had grown more and more disreputable, he had stopped visiting—Celia suspected her mother banned him from coming—but she still remembered him fondly, almost as an extra brother. He had tied her fishing lines and helped launch her kites, and it gave her no end of amusement that he was now so wicked, young ladies were afraid to walk past him alone.
Naturally, his reputation meant that she was never to speak to him again. Celia's mother, Rosalind, had drummed it into her daughter's head that proper young ladies did not associate with wicked gentlemen. Celia had restrained herself from pointing out that her own brother was every bit as wild as Mr. Hamilton, but she had obeyed her mother for the most part. She was having a grand time in her first Season, and didn't want to do anything to spoil it, particularly not anything that would get her sent back to Ainsley Park in disgrace for associating with wicked gentlemen.
Fortunately, there were so many other gentlemen to choose from. As the daughter and now sister of the duke of Exeter, Celia was a very eligible young lady. The earl of Cumberland sent her lilies every week. Sir Henry Avenall sent her roses. The duke of Ware had asked her to dance more than once, Viscount Graves had taken her driving in the Park, and Lord Andrew Bertram wrote sonnets to her. It was nothing less than exhilarating, being courted by so many gentlemen.
Tonight, for instance, Lord Euston was being very attentive. The handsome young earl was a prime catch, with an estate in Derbyshire and a respectable fortune. He was also a wonderful dancer, and Celia loved to dance. When he approached her for the third time, she smiled at him.
"Lady Celia, I should like to have this dance." He bowed very smartly. He had handsome manners, too.
Celia blushed. He must know she couldn't possibly dance with him again. "Indeed, sir, I think I must refuse."
He didn't look surprised or disappointed. "I think you must as well. Would you consent to take a turn on the terrace with me instead?"
A turn on the terrace—alone with a gentleman! She darted a glance at her mother, several feet away. Rosalind was watching, and gave a tiny nod of permission, with an approving look at Lord Euston. Her stomach jumped. She had never taken a private stroll with a gentleman. She excused herself from her friends, all of whom watched enviously, and put her hand on Lord Euston's arm.
"I am honored you would walk with me," he said as they skirted the edge of the ballroom.
"It is my pleasure, sir." She smiled at him, but he merely nodded and didn't speak again. They stepped through the open doors, into the wonderfully fresh and cool night air. Instead of remaining near the doors, though, Lord Euston kept walking, leading her toward the far end of the terrace, where it was darker and less crowded. Far less crowded; almost deserted, really. Celia's heart skipped a beat. What did he intend? None of her other admirers had kissed her. Lord Euston wasn't quite her favorite among them, but it would be immensely flattering if he tried to kiss her. And shouldn't she have some practice at kissing?
Celia's curiosity flared to life, and she stole a glance at her companion. He was a little handsomer in the moonlight, she thought, trying to imagine what his lips would feel like. Would it be pleasant, or awkward? Should she be modest and retiring, or more forward? Should she even allow him the liberty at all? Should—?
"There is something I must say to you." Celia wet her lips, preparing herself, still trying to decide if she would allow it. But he made no move toward her. "Lady Celia," he began, laying one hand on his heart, "I must tell you how passionately I adore you."
She hadn't quite expected that. "Oh. Er…Oh, indeed?"
"Since the moment I first saw you, I have thought of nothing but you," he went on with growing fervor. "My will is overruled by fate. To deliberate would demean my love, which blossomed at first sight." He took her hand, looking at her expectantly.
"I—I am flattered, sir," she said after a pregnant pause.
"And do you adore me?" he prompted. Celia's eyes widened in confusion.
"I—Well, that is—I…" She cleared her throat. "What?"
"Do you adore me?" he repeated with unnerving intensity.
No. Of course she didn't. He was handsome and a wonderful dancer, and she probably would have let him steal a chaste kiss on the cheek, but adore him? No. She wished she hadn't let him lead her all the way out here. What on earth was she to do now? "Lord Euston, I don't think this is a proper thing to discuss."
He resisted her gentle attempts to pull free of his grasp. "If it is maidenly reserve that prevents you saying it, I understand. If it is fear of your family's disapproval, I understand. You have but to say one word, and I will wait a thousand years for you."
"Oh, please don't." She pulled a little harder, and he squeezed her hand a little tighter.
"Or you might say another word, and we could go to His Grace tonight. We could be married before the end of the Season, my dearest Lady Celia." "Ah, but—but my brother's away from town," she said, edging backward. Euston followed, pulling her toward him, now gripping her one hand in his two.
"I shall call on him the moment he returns."
"I wish you wouldn't," Celia whispered.
"Your modesty enthralls me." He crowded nearer, his eyes feverish.
"Oh dear…"
"Sweet Celia, make me immortal with a kiss!" Celia grimaced, and turned her face aside from his. She was never going to dance with Lord Euston again. What a wretched first kiss this would be.
"Good evening," said an affable new voice just then.
Lord Euston released her at once, recoiling a step as he spun around toward the intruder. Celia put her freed hands behind her, suddenly horrified at what she had done. Goodness—she was alone, in the dark, with an unmarried gentleman—if they were discovered here, she could be ruined.
"Lovely evening, isn't it?" said Anthony Hamilton as he strolled up, a glass of champagne in each hand.
"Yes," said Euston stiffly. Celia closed her eyes, relief flooding her as she recognized her savior. Surely he, of all people, would understand and not cause trouble for her.
"Lady Celia. A pleasure to see you again." He gave her a secretive smile, as if he knew very well what he had interrupted and found it highly amusing.
"Mr. Hamilton," she murmured, bobbing a curtsey. For a moment everyone stood in awkward silence.
"We should return to the ball." Lord Euston extended his hand to her, pointedly not looking at the other man.
"No!" Celia exclaimed without thinking. Euston froze, startled. She flushed. "I shall return in a moment, sir," she said more politely, grasping for any excuse not to go with him. "The air is so fresh and cool."
"Yes," said Euston grimly. He didn't look nearly so handsome anymore. "Yes. I see. Good evening, Lady Celia."
Celia murmured a reply, willing him to leave. "Good evening, Euston," added Mr. Hamilton.
Lord Euston jerked, darting a suspicious glance at Mr. Hamilton. "Good evening, sir." He hesitated, gave Celia a deeply disappointed look, then walked away.
Celia swung around, bracing her hands on the balustrade that encircled the terrace. Good heavens. That had not turned out at all the way she had expected. Why had her mother approved of him?
"That," said Mr. Hamilton, leaning against the balustrade beside her, "may be the worst marriage proposal I have ever heard."
She closed her eyes, and took a deep breath. It didn't work. The giggles bubbled up inside her, and finally burst free. She pressed one hand to her mouth. "I suppose you heard everything he said?"
"I suppose," he agreed. "Including the part he stole from Marlowe."
"No! Really?" Celia gasped. He just smiled, and she groaned. "You mustn't repeat it to anyone."
"Of course not," he said in mild affront. "I should be ashamed to say such things aloud. It would quite ruin my reputation." Celia laughed again, and he smiled. "Would you care for some champagne?"
"Thank you." She took the glass he offered, and sipped gratefully.
He set the other glass on the balustrade and leaned on his elbows, surveying the dark gardens in front of them. "So you weren't trying to bring Euston up to scratch?"
"Don't be ridiculous." She snorted, then remembered she wasn't supposed to do that. "I would never have walked out with him if I'd thought he meant to propose."
"Why did you, then?" He glanced at her, his expression open and relaxed, inviting confidence. Celia sighed, sipping more champagne.
"He's a wonderful dancer," she said.
"And a dreadful bore," he said in the same regretful tone. Celia looked at him in shock, then burst out laughing.
"That's dreadful of you to say, but—but—well, perhaps he is."
"Perhaps," he murmured.
"And now he is probably telling my mother." She sighed. Walking out with Lord Euston, with her mother's permission, was one thing; lingering in the darkness with a man—let alone a notorious rake her mother strenuously disapproved of—was another. "I really should return."
"Did you want him to kiss you, then?"
She stopped in the act of turning to go. He was still facing the gardens, away from her, but after a moment had passed and she said nothing, he glanced at her. "Did you?" he asked again, his voice a shade deeper.
Celia drew closer. He turned, now leaning on one elbow, his full attention fixed on her. She didn't know another gentleman who could appear so approachable. She had forgotten how easy he was to talk to. "You mustn't laugh at me, Anthony," she warned, unconsciously using his Christian name as she had done for years. "I—I've never been kissed before, and it seemed like the perfect night for it, and…well, until he started demanding to know if I adored him, it was quite romantic. It was," she protested as his mouth curved. "We can't all be disreputable, with all sorts of scandalous adventures."
His smile stiffened. "Nor should you be."
"But you should?" She grinned, glad to be teasing him instead of the other way around. "Every gossip in London adores you, you know."
He sighed, shaking his head. "I'm neither so daring nor so foolish as they like to think. Perhaps you, as a pillar of propriety, can tell me how to escape their pernicious notice."
“Why, that is easy,” she said with a wave of one hand. “Find a girl, fall desperately in love with her, and settle down to have six children and raise dogs. No one will say a word about you then.”
Anthony chuckled. “Ah, there's the rub. What you suggest is more easily said than done, miss."
"Have you ever tried?"
He shrugged. "No."
"Then how can you say it's so difficult?" she exclaimed. "There are dozens of young ladies looking for a husband, you must simply ask one—"
He gave a soft tsk. "I couldn't possibly."
"You could."
"I couldn't."
Celia's eyes lit. "That sounds almost like a challenge."
He glanced at her from the corner of his eye, then grinned. "It's not. Don't try your matchmaking on me. I'm a hopeless case."
"Of course you're not," she said stoutly. "Why, any lady in London—"
"Would not suit me, nor I her."
"Miss Weatherby," said Celia.
"Too thin."
"Lady Jane Cranston."
"Too tall."
"Miss Alcomb."
"Too…" He paused, his gaze sharpening on her as he thought, and Celia opened her mouth, ready to exclaim in delight that he could find no fault with Lucinda Alcomb, who was a very nice girl. "Too merry," he said at last.
“Who would please you, then?” she burst out, laughing at his pleasant obstinacy.
He shifted, his eyes skipping across the garden again. “No one, perhaps.”
“You aren't even trying to be fair. I know so many nice young ladies—”
Anthony gave a sharp huff. “This is quite a dull topic of conversation. We've had very fine weather this spring, don't you think?”
“Anyone who took the trouble to know you would accept you,” Celia insisted, ignoring his efforts to turn the subject.
“You’ve gone and ruled out every woman in England." He leaned over the railing, squinting into the darkness.
“Except myself,” Celia declared, and then she stopped. Good heavens, what had she just said?
Anthony seemed shocked as well. His head whipped around, and he stared at her with raised eyebrows. “I beg your pardon?”
Heat rushed to her face. “I—I meant that I know you, and know you're not half so bad as you pretend to be.”
His gaze was riveted on her, so dark and intense Celia scarcely recognized him for a moment. Goodness, it was just Anthony, but for a moment, he was looking at her almost like…
"Not half so bad," he murmured speculatively. "A rare compliment, if I do say so myself."
She burst out laughing again, relieved that he was merely teasing her. That expression on his face—rather like a wolf's before he sprang—unsettled her; it had made her think, for one mad moment, that he might, in fact, spring on her. And even worse, Celia realized that a small, naughty part of her was somewhat curious. No, rampantly curious. She might have let Lord Euston kiss her, but only for the satisfaction of being able to say she had been kissed. She had never expected to be swept away with passion by Lord Euston, who was, as Anthony had said, a dreadful bore. But a kiss from one of the most talked-about rakes in London…now, that would be something else altogether.
"You know what I meant," she said, shaking off that curiosity as shocking and obviously forbidden. "I know you've quite a soft heart, although you hide it very well. As proof, I must point out that you've stood out here with me for some time now, trying to make me feel better after receiving the most appalling marriage proposal of all time. David would have laughed until he couldn't stand upright, and then retold the tale to everyone he met."
"Ah, but I am not your brother," he replied, smiling easily although his gaze lingered on her face.
She was glad he couldn't see her blush. "No, indeed! But because you are not"—she took the last sip of champagne from her glass before setting it on the balustrade—"I must return to the ballroom. I suppose you'll continue to skulk in the shadows out here, and be appropriately wicked?"
"You know me too well."
Celia laughed once more. "Good night, Anthony. And thank you." She flashed him a parting smile, and hurried away. Perhaps if she could make her mother see the humor, and idiocy, in Lord Euston's proposal, Mama wouldn't ask too many questions about where she'd been ever since.


Anthony listened to her rapid footsteps die away, counting every one. Seventeen steps, and then she was gone. He folded his arms on the balustrade once again, taking a deep breath. The faint scent of lemons lingered in the air. He wondered why she smelled of lemons and not rosewater or something other ladies wore.
"You gave away my champagne, I see," said a voice behind him.
Anthony smiled and held out the untouched glass sitting next to his elbow. "No. I gave away mine."
Fanny, Lady Drummond, took it with a coy look. "Indeed." She turned, looking back at the house. "A bit young for your taste."
"An old friend," he said evenly. "The younger sister of a friend. Euston was giving her a spot of trouble."
"Better and better," exclaimed Fanny. "You are a knight in shining armor."
Anthony shrugged. "Hardly."
"Now, darling, I wouldn't blame you." She ran her fingers down his arm. "She's the catch of the season. Rumor holds her marriage portion is two hundred thousand pounds."
"How do the gossips ferret out such information?"
"Persistent spying, I believe. Fouché's agents would have been put to shame by the matrons of London." Fanny rested the tip of her fan next to her mouth, studying him. "For a moment, I thought you had spotted your chance."
Anthony tightened his lips and said nothing. The less said on this topic, the better. The scent of lemons was gone, banished by Fanny's heavier perfume. "Have you?" pressed Fanny as the silence lengthened. She moved closer, her face lighting up with interest. "Good Lord. The greatest lover in London, pining for a girl?"
He turned to her. "She's just a girl," he said. "I've known her since she was practically a babe, and yes, I am fond of her. Fanny, you would understand if you'd heard what Euston was saying to her. I spoke as much to close his mouth as anything else."
"And yet, there was something else," she replied archly. He sighed in exasperation. She laughed, laying her hand on his. "Admit it, you've thought of it. She would solve all your problems, wouldn't she? Money, connection, respectability…"
He pulled his hand free. "Yes, all I would have to do is persuade the duke of Exeter to give his consent, overcome the dowager duchess's extreme dislike of me, and then ask the lady herself to choose me above all her respectable, eligible suitors. I don't take odds that long, Fanny."
She smirked. "She was a girl a moment ago. Now she's a lady." Anthony looked at her in undisguised irritation. Fanny moved closer, so close her breath warmed his ear. "I wouldn't fault you for trying, darling," she murmured. "It needn't alter our relationship in any way…in fact, why don't you call on me tonight…later…and we can continue that relationship."
"You'll want to hear the news from Cornwall, I expect."
Fanny pouted at his deliberate change of subject, but she let it go. "I don't believe I would have let you seduce me if I'd known you simply wanted me to invest in some mining venture." He cocked a brow at her. "All right," she gave in with a knowing smile. "I would have still let you seduce me, but I would have asked for better terms."
"I like to think we shall always be on the best of terms with each other." He brought her hand to his mouth and pressed his lips to the inside of her wrist. Fanny's expression softened even more.
"I suppose we shall. Interest terms…and other terms."
Anthony smiled, ruthlessly forcing his moment of gallantry from his mind, along with everything else related to Celia Reece. Fanny might make light of it, but he needed every farthing she would invest, and Anthony knew how to work to protect that.
He related the report from the mine manager, knowing Fanny, unlike many woman, truly wanted to know how her money was faring. She had a sharp mind for business, and they shared a profitable relationship. Their other relationship was almost as valuable to him—Fanny lived in the present, and didn't dwell on the past, especially not his past. That mattered a great deal to Anthony.
But when Fanny had gone back to the ball, Anthony found his mind wandering. Although Fanny was nearly fifteen years older than he, she was still a very handsome woman, with a tart wit and a marvelous sense of humor. She had a sophistication no young lady just making her debut could claim, and Anthony genuinely liked her. He liked the way her money made his financial schemes successful. He liked her acceptance of their intermittent affair with no recriminations or demands. But she didn't smell of lemons.
He pushed away from the balustrade, restless and tired at the same time. His plans for the evening had included some time in the card room, where he hoped to win a few months' rent, but he suspected he couldn't concentrate on his cards now. Damn lemons.
With a deep sigh, Anthony turned back toward the house. He repeated in his mind what he had told Fanny: Celia was just a girl; he spoke to her out of mere kindness. He tried not to hear the echo of Celia's words, that she was the only woman in England who thought him…how had she put it…'not half so bad as he pretended.'
He slipped into the overheated ballroom, lingering near the door. Without meaning to, he saw her. She was dancing with another young buck like Euston. Her pink gown swirled around her as her partner turned her, her golden curls gleaming in the candlelight. Anthony's gaze lingered on her back, where her partner's hand was spread in a wide, proprietary grip. The young man was delighted to be dancing with her—and why shouldn't he be? She beamed up at him, smiling at whatever he'd said to her, and Anthony realized, with a small shock of alarm, that she was breathtaking. No longer a child or a young girl, but a beautiful young woman who would walk out with a gentleman in hopes of a kiss and end up fending off a marriage proposal.
He turned away from the dancers, continuing on his way without another glance back. He wound his way through the crowd, out through the hall, pausing only to collect his things, then down the steps into the night. He kept going, past the lines of waiting carriages, strolling along at an unhurried pace through the streets of London. The early spring air was fresh and crisp; it was a lovely night to walk, but Anthony didn't walk to enjoy the weather.
At last he reached his lodging, a rented flat in a house just clinging to the edge of respectability. Up the stairs he climbed to his plain, simply furnished rooms. Since sinking most of his funds into the tin mines, he had had to cut his expenses to the bone. There was little of luxury or comfort in his rooms, certainly nothing to tempt a duke's daughter. His lip curled derisively at his own thoughts as he shrugged off his jacket and unwound his cravat. There was little of anything in his life to tempt any lady.
And yet…
Except me, rang Celia's words in his mind. No lady in London would accept him…except me, whispered her voice. He unbuttoned his waistcoat and tossed it on a nearby chair. Everyone saw him as a wastrel and a hedonist…except me, whispered her voice. Anthony pulled open his collar and yanked the shirt over his head. His skin felt hot and prickly. "She's your friend's younger sister," he told himself out loud. "Practically your own sister." But it did no good.
He could still close his eyes and see Celia as a red-cheeked little girl, handing him the last scone from tea wrapped in a handkerchief. He could still hear her angry tears when her brother had insisted she stay behind while they went fishing. And he could still see the glimpse of ankle as she danced, the curve of bosom as she curtsied to her partner, and the gleam of moonlight on her blonde curls.
Anthony had liked Celia Reece very much as a girl, but he had never allowed himself to think of her as a woman. Ladies like Celia were not for him. And so long as she remained fixed in his mind as just a girl, everything had been fine. Tonight, though, he found with alarm that he could think of her as nothing but a woman—a young woman, to be certain, but a woman all the same. She had wanted to be kissed tonight, and Anthony knew just how easily he could have been the man to do it. Except me, echoed her voice again, and he remembered how her face changed when he looked at her then. She hadn't meant it that way when she said it, but he had seen the flush of awareness on her cheeks and the spark of interest in her eyes. And that awareness, to say nothing of the interest, just might have sealed his fate, forever ending any brotherly feelings he had for her.
He splashed cold water from the ewer on his face, letting it run down his neck and chest. Even if Celia would accept him, her family would never allow it. Surely not…except that the duke of Exeter had made a rather odd marriage himself last year, to a penniless widow from a country village. And Celia's other brother had married even lower. Lady David, Anthony knew, had been a common pickpocket at one time.
If the Reeces could overlook the lack of fortune, family, standing, and even respectability, perhaps…just perhaps…they could accept him as well.
Anthony Hamilton, widely regarded as the most scandalous rogue in London, lay down on his narrow bed alone, and contemplated having six children and raising dogs.



da "A Rake's Guide to Seduction"
Capitolo primo

Anthony Hamilton già alla nascita aveva fatto scandalo, e crescendo la sua reputazione non era migliorata.
Era l’unico figlio del conte di Lynley, ma era un fatto quasi certo che non era davvero figlio di Lynley. Lady Lynley, che era molto più giovane di suo marito, non aveva avuto figli nei primi dieci anni di matrimonio, e poi, tutt’a un tratto, aveva partorito un bambino bello e robusto, che non assomigliava affatto a Lord Lynley, e nemmeno agli altri Hamilton, se era per quello. Lynley non aveva ripudiato la moglie, né aveva rinnegato il figlio, ma il fatto che Lady Lynley e il suo bambino passassero la maggior parte del tempo lontani da Lynley Court sembrava la dimostrazione di… di qualcosa.
Come se non bastasse, il signorino Hamilton era stato un ragazzo del tutto incontrollabile. Si era fatto espellere da non meno di tre scuole—più che altro per aver fatto a botte, ma una volta per aver barato mentre giocava a carte con un professore. Aveva completato la sua educazione a Oxford a tempo di record, poi si era stabilito a Londra per iniziare una vita che, a quanto si sussurrava, poteva essere definita soltanto come depravata e immorale. Quello fu il periodo in cui smise anche di usare il suo titolo nobiliare; non permetteva più alla gente di chiamarlo Visconte Langford, come si conveniva all’erede Lynley, ma insisteva a presentarsi semplicemente come Mr. Hamilton. Tutto ciò, combinato alle sue regolari apparizioni ai tavoli da gioco dove si scommetteva forte ed al fatto che si faceva vedere in giro continuamente con ricche vedove e matrone, contribuiva a farne un ritratto nero che più nero non si può, al di là di qualsiasi possibilità di redenzione, e a renderlo assolutamente, squisitamente affascinante agli occhi del ton.
Ci fu un periodo in cui si mise a scommettere in giochi d’azzardo tutto quello che aveva, inclusi i vestiti che indossava al momento, e riusciva in qualche modo a cavarsela sempre, ricavandone una piccola fortuna. Ci fu la sua clamorosa ma misteriosa scommessa con Lady Nicols—nessuno ne conosceva i dettagli precisi, a quanto sembrava—che si concluse con Lady Nicols che gli consegnava i propri inestimabili rubini nel bel mezzo di un ballo a Carleton House. Ci fu l’episodio in cui Sir Henry Milton lo accusò di essere il padre del bambino che Lady Milton aspettava; Mr. Hamilton si limitò a sorridere, sussurrò poche parole nell’orecchio di Sir Henry, e nel giro di un’ora i due uomini si stavano spartendo una bottiglia di vino, dando agli occhi di tutti l’impressione di essere amici per la pelle. Una notte si diceva che era sul punto di essere deportato per debiti, e la notte dopo che era ricco come Creso. Era una contraddizione ambulante, e con la sua riservatezza non faceva che infiammare ancora di più l’interesse dei pettegoli. Per essere un uomo tanto depravato, era decisamente cauto.
Celia Reece aveva sentito tutte le storie su di lui. Malgrado gli ammonimenti di sua madre, durante la sua prima Stagione a Londra Celia aveva sviluppato una vera passione per i pettegolezzi, e tutti quelli più succulenti sembravano riguardare lui, in un modo o nell’altro. Anthony Hamilton poteva anche non essere — forse —la persona più scandalosa di Londra, ma di sicuro era la più scandalosa che lei conosceva, e di conseguenza trovava i suoi exploits divertentissimi.
Anthony era amico di suo fratello David da quando Celia riusciva a ricordare, ed era venuto spesso a Ainsley Park, la proprietà della famiglia Reece, per le vacanze scolastiche. Quando, crescendo, la sua reputazione era via via peggiorata, aveva interrotto le sue visite—Celia sospettava che sua madre gli avesse proibito di venire a trovarli—ma lei se lo ricordava ancora con affetto, quasi come un altro fratello. Le aveva annodato le lenze e l’aveva aiutata a lanciare in aria gli aquiloni, e la divertiva immensamente l’idea che ora fosse tanto scapestrato, e che le signorine avessero paura di passargli accanto da sole.
Naturalmente, la reputazione di Anthony aveva come conseguenza che lei non aveva il permesso di parlargli. La madre di Celia, Rosalind, aveva martellato in testa alla figlia l’idea che le signorine per bene dovevano stare alla larga dai gentiluomini che non lo erano. Celia si era trattenuta dal farle notare che suo fratello era scapestrato tanto quanto Mr. Hamilton, ma alla fine aveva più o meno obbedito alla madre. Si stava divertendo molto in quella sua prima Stagione, e non voleva che niente gliela rovinasse, soprattutto qualcosa che l’avrebbe fatta rispedire a Ainsley Park in disgrazia, come ad esempio farsi trovare in compagnia di scapestrati
Fortunatamente, c’erano tanti altri gentiluomini tra cui scegliere. In quanto figlia, e ora sorella del duca di Exeter, Celia era una giovane lady molto appetibile. Il conte di Cumberland le mandava gigli ogni settimana. Sir Henry Avenall le mandava rose. Il duca di Ware le aveva chiesto più di una volta di ballare, il visconte Graves le aveva fatto fare un giro del parco in carrozza, e Lord Andrew Bertram aveva scritto dei sonetti per lei. Essere corteggiata da così tanti gentiluomini era una cosa davvero eccitante.
Stanotte, ad esempio, Lord Euston le stava dedicando molte attenzioni. L’attraente e giovane conte era un partito eccellente, possedeva una proprietà nel Derbyshire ed una fortuna di tutto rispetto. Era anche un ballerino meraviglioso, e Celia amava ballare. Mentre le si avvicinava per la terza volta, lei gli sorrise.
"Lady Celia, vorrei che mi concedeste questo ballo." Le fece un elegantissimo inchino. Aveva anche delle belle maniere.
Celia arrossì. Lord Euston di certo sapeva che non avrebbe più potuto ballare con lui. "Purtroppo, sir, credo che dovrò rifiutare."
Lui non sembrò né sorpreso, né deluso. "Lo credo anch’io. Acconsentireste, invece, a fare un giro con me sulla terrazza?"
Un giro sulla terrazza—sola con un gentiluomo! Gettò un’occhiata a sua madre, parecchi metri più in là. Rosalind la stava osservando, e con un piccolo cenno del capo le diede il suo permesso, guardando Lord Euston con aria d’approvazione. Celia si sentiva lo stomaco in subbuglio. Non aveva mai passeggiato sola con un uomo. Si scusò con le sue amiche, che la guardavano tutte con invidia, e mise la mano sul braccio di Lord Euston.
"Sono onorato che abbiate accettato di passeggiare con me," disse lui mentre costeggiavano un lato del salone da ballo.
"E’ un piacere per me, sir." Celia gli sorrise, ma lui si limitò ad annuire e non disse altro. Attraversarono la porta spalancata, uscendo nell’aria meravigliosamente fresca della sera. Invece di restare accanto alla porta, però, Lord Euston continuò a camminare, conducendola all’estremità più lontana della terrazza, che era più buia e meno affollata. Molto meno affollata; quasi deserta, in effetti. Il cuore Celia perse un battito. Che intenzioni aveva? Nessuno dei suoi altri ammiratori l’aveva mai baciata. Lord Euston non era esattamente il suo preferito tra loro, ma se avesse provato a baciarla se ne sarebbe sentita immensamente lusingata. E, in fondo, lei non doveva imparare a baciare, prima o poi?
La curiosità di Celia si destò, e gettò uno sguardo furtivo al suo accompagnatore. Alla luce della luna sembrava un pochino più attraente, pensò, cercando di immaginare come sarebbe stato sentire le sue labbra sulle proprie. Sarebbe stata un’esperienza piacevole, oppure imbarazzante? Doveva comportarsi con modestia e ritrarsi, oppure essere più diretta? Era davvero il caso di permettergli di prendersi una tale libertà? Doveva—?
"C’è qualcosa che vi devo dire." Celia si inumidì le labbra, preparandosi, cercando ancora di decidere se doveva permetterglielo. Ma Euston non accennava ad avvicinarsi. "Lady Celia," iniziò lui, mettendosi una mano sul cuore, "devo dirvi quanto appassionatamente io vi adori."
Questa non se l’era aspettata. "Oh. Er…Oh, davvero?"
"Dal primo momento in cui vi ho visto, non ho pensato ad altri che a voi," continuò lui con fervore crescente. "La mia volontà cede di fronte al fato. Rifletterci sopra umilierebbe il mio amore, che è sbocciato al primo sguardo." Le prese la mano, guardandola con aria d’aspettativa.
"Sono—sono lusingata, sir," disse la ragazza, dopo una pausa carica di tensione.
"E voi, mi adorate?" le chiese il visconte. Celia spalancò gli occhi, confusa.
"Io—be’— cioè, io…" Si schiarì la gola. "Cosa?"
"Mi adorate?" ripeté il giovane, con intensità snervante.
No. Certo che no. Era bello ed era un ballerino meraviglioso, e probabilmente gli avrebbe permesso di rubarle un casto bacio sulla guancia, ma adorarlo? No. Desiderò di non avergli permesso di averla portata lì fuori. Cosa diamine doveva fare, adesso? "Lord Euston, non penso che sia appropriato discutere di queste cose."
Lui resistette ai suoi gentili tentativi per liberarsi dalla sua presa. "Se è un pudore virginale che vi impedisce di dirlo, lo capisco. Se è la paura della disapprovazione della vostra famiglia, lo capisco. Non avete che da dire una sola parola, e io vi aspetterò per mille anni."
"Oh, per favore, non fatelo." Celia tirò un po’ più forte, e lui le strinse la mano un po’ di più.
"Oppure potreste dire un’altra parola, e potremmo andare da Sua Grazia stanotte. Potremmo essere sposati prima della fine della Stagione, mia carissima Lady Celia." "Ah, ma—ma mio fratello è fuori città," disse lei, indietreggiando. Euston la seguì, attirandola verso di sè, e le strinse forte una mano tra le sue.
"Gli farò visita non appena tornerà."
"Preferirei che non lo faceste," sussurrò Celia.
"La vostra modestia mi affascina." L’uomo le si avvicinò ancora di più, con occhi febbrili.
"Oh, santo cielo…"
"Dolce Celia, rendetemi immortale con un bacio!" Celia fece una smorfia, e girò il viso di lato per allontanarlo da quello di lui. Non avrebbe mai più ballato con Lord Euston. Che primo bacio miserevole sarebbe stato.
"Buona sera," disse affabilmente un’altra voce proprio in quel momento.
Lord Euston la lasciò immediatamente, arretrando di un passo mentre si girava verso l’intruso. Celia mise le mani finalmente libere dietro la schiena, d’un tratto inorridita da quanto aveva fatto. Santo cielo—era sola, nell’oscurità, con uno scapolo—se li avessero scoperti, sarebbe stata la sua rovina.
"Serata deliziosa, non è vero?" disse Anthony Hamilton dirigendosi verso di loro, con una coppa di champagne per mano.
"Sì," disse Euston, rigido. Celia chiuse gli occhi, sollevata nel riconoscere il suo salvatore. Di sicuro lui, tra tutti, avrebbe capito e non le avrebbe causato problemi.
"Lady Celia. Che piacere rivedervi." Le rivolse un sorriso di sottecchi, come se avesse capito benissimo cos’aveva interrotto e trovasse la cosa molto divertente.
"Mr. Hamilton," mormorò la ragazza, con un leggero inchino. Per un attimo tutti rimasero in silenzio, a disagio.
"Dovremmo tornare al ballo." Lord Euston le tese la mano, palesemente evitando di guardare l’altro uomo.
"No!" Celia esclamò, d’impulso. Euston si immobilizzò, stupefatto. Lei arrossì. "Tornerò dentro tra un attimo, sir," disse con maggior gentilezza, aggrappandosi ad un pretesto qualsiasi pur di non andare via con lui. "L’aria è così fresca e gradevole."
"Sì," disse Euston tetro. Non sembrava più così bello. "Sì. capisco. Buona serata, Lady Celia."
Celia mormorò qualcosa in risposta, desiderando solo che se ne andasse. " Buona serata, Euston," aggiunse Mr. Hamilton.
Lord Euston trasalì e gettò uno sguardo sospettoso a Mr. Hamilton. "Buona serata, sir." Esitò, diede a Celia un’occhiata carica di delusione, poi si allontanò.
Celia si girò e appoggiò le mani sulla balaustra che circondava la terrazza. Santo cielo. La faccenda non era assolutamente andata come aveva immaginato. Perchè sua madre aveva approvato lord Euston?
"Questa," disse Mr. Hamilton, appoggiandosi alla balaustra accanto a lei, "credo sia la peggior proposta di matrimonio che ho mai sentito."
Lei chiuse gli occhi, e tirò un profondo respiro. Non funzionò. Sentiva un desiderio irrefrenabile di mettersi a ridacchiare, e alla fine scoppiò in una risata. Si premette una mando sulla bocca. "Suppongo che abbiate sentito tutto quel che ha detto?"
"Suppongo di sì," confermò lui. "Inclusa la parte che ha rubato a Marlowe."
"No! Davvero?" Celia esclamò costernata. Lui si limitò a sorridere, e lei gemette. "Non dovete ripetere questa storia a nessuno."
"Certo che no," disse lui un po’ piccato. "mi vergognerei a dire cose del genere ad alta voce. Mi rovinerebbero la reputazione ." Celia rise di nuovo, e lui sorrise. "Vi andrebbe dello champagne?"
"Grazie." Prese la coppa che lui le offriva, e ne bevve un sorso, grata.
Lui posò l’altra coppa sulla balaustra e vi si appoggiò sui gomiti, scrutando i giardini bui di fronte a loro. "Allora non stavate cercando di fare in modo che Euston vi chiedesse di sposarlo?"
"Non siate ridicolo." Lei sbuffò, poi si ricordò che era una cosa da non fare. "Non sarei mai uscita fuori con lui se avessi pensato che voleva farmi la sua proposta."
"E perchè l’avete fatto, allora?" Lui la guardò, con espressione aperta e rilassata, che invitava alle confidenze. Celia sospirò, e bevve un altro sorso di champagne.
"E’ un ballerino meraviglioso," disse.
"Ed è noioso da morire," disse lui nello stesso tono carico di rimpianto. Celia lo guardò sorpresa, poi scoppiò a ridere.
"Che cosa spaventosa avete detto di lui, però—be’, però, forse lo è."
"Forse," mormorò lui.
"Ed ora probabilmente sta dicendo tutto a mia madre." Lei sospirò. Uscire con Lord Euston, con il permesso di sua madre, era una cosa; attardasi nel buio con un uomo—figuriamoci con un famigerato libertino, che sua madre disapprovava energicamente—era un’altra. "Dovrei davvero rientrare."
"Volevate che vi baciasse, allora?"
Celia si stava girando per andar via, ma si fermò a metà del movimento. Anthony era ancora rivolto verso i giardini, non verso di lei, ma i secondi passavano senza che lei dicesse nulla, e così la guardò. "E’ questo che volevate?" chiese di nuovo, con voce un po’ più profonda.
Celia gli si avvicinò. Lui si girò, appoggiandosi su un solo gomito adesso, con l’attenzione pienamente concentrata su di lei. Celia non conosceva nessun altro gentiluomo che riuscisse ad avere un’aria tanto alla mano. Aveva dimenticato quant’era facile parlare con lui. "Non dovete ridere di me, Anthony," lo ammonì, usando inconsciamente il suo nome di battesimo così come aveva fatto per anni. "Io—io non sono mai stata baciata finora, e questa mi sembrava la notte perfetta, e…be’, finché non ha cominciato a chiedermi se lo adoravo, era tutto molto romantico. Davvero," protestò vedendo la bocca di lui incurvarsi in un sorriso. "Non tutti possono avere una pessima reputazione, e avventure scandalose di ogni genere."
Il sorriso di lui raggelò. "Nemmeno voi dovreste averle."
"Ma voi sì?" Lei sorrise, felice di essere lei a prenderlo in giro anziché il contrario, "Tutti i pettegoli di Londra vi adorano, sapete."
Lui sospirò, scuotendo il capo. "Non sono né così audace né così sciocco come a loro piace pensare. Forse voi, che siete un pubblico esempio di decoro, potete dirmi come fare a sfuggire alla loro perniciosa attenzione."
“Be’, è facile,” disse lei agitando una mano. “Trovate una ragazza, innamoratevi follemente di lei, mettete su famiglia, fate sei figli e iniziate ad allevare cani. A quel punto nessuno dirà più nemmeno una parola su di voi.”
Anthony ridacchiò. “Ah, ecco il trucco. Quello che suggerite è più facile da dirsi che a farsi, signorina."
"Ci avete mai provato?"
Lui si strinse nelle spalle. "No."
"Allora come potete a dire che è tanto difficile?"esclamò lei. "Ci sono dozzine di ragazze della buona società che cercano marito, dovete semplicemente chiedere a una di loro—"
Lui si schiarì piano la voce. "Proprio non posso."
"Sì che potete."
"No che non posso."
Lo sguardo di Celia si illuminò. "Questa suona quasi come una sfida."
Lui la guardò con la coda dell’occhio, poi sorrise. "No, non lo è. Non provate a fare la combinamatrimoni per me. Sono un caso disperato."
"Assolutamente no," disse lei testarda "Che diamine, qualunque dama di Londra—"
"Nessuna di loro sarebbe adatta a me, né io a lei."
"Miss Weatherby," disse Celia.
"Troppo magra."
"Lady Jane Cranston."
"Troppo alta."
"Miss Alcomb."
"Troppo…" fece una pausa, fissandola con intensità mentre rifletteva, e Celia aprì la bocca, pronta ad esclamare esultante che non sarebbe riuscito a trovare niente che non andasse in Lucinda Alcomb, che era una ragazza molto carina e simpatica. "Troppo allegra," disse lui alla fine.
“Chi vi piacerebbe, allora?” sbottò lei, ridendo per la sua buffa ostinazione.
Lui si spostò, rimettendosi a fissare il giardino. “Nessuno, forse.”
“Non state nemmeno provandoci sul serio. Conosco così tante ragazze simpatiche…”
Anthony sbuffò. “Questo è un argomento di conversazione noioso. Il tempo è stato molto bello questa primavera, non credete?”
“Chiunque di loro si prendesse la briga di conoscervi, non riuscirebbe a dirvi di no,” insistette Celia, ignorando gli sforzi di lui per cambiare argomento.
“Avete appena scartato tutte le donne d’Inghilterra.” Anthony si sporse oltre la balaustra, scrutando nell’oscurità.
“Tranne me,” dichiarò Celia, e poi si fermò. Santo cielo, cos’è che aveva appena detto?
Anthony sembrava altrettanto scioccato. Girò la testa di scatto, e la fissò sollevando le sopracciglia. “Pardon?”
Celia sentiva il viso in fiamme. “Io—io volevo dire che vi conosco, e so che non siete depravato nemmeno la metà di quanto fingete di essere.”
Lo sguardo di Anthony era concentrato su di lei, così scuro ed intenso che Celia per un attimo quasi non lo riconobbe. Diamine, era solo Anthony, ma per un attimo l’aveva guardata quasi come se..
“Depravato nemmeno la metà,” mormorò lui pensoso. “Un complimento eccezionale, davvero.”
Lei scoppiò di nuovo a ridere, sollevata che lui la stesse solo prendendo in giro. Quell’espressione sul suo viso – come quella di un lupo prima del balzo – l’aveva scossa! Le aveva fatto credere, per un unico, folle istante, che lui potesse davvero balzare addosso a lei. E, ancora peggio, Celia si rese conto che una piccola, birichina parte di lei ne era un pochino incuriosita. Anzi, no, era terribilmente incuriosita. Avrebbe lasciato che lord Euston la baciasse, ma solo per la soddisfazione di poter dire che era stata baciata. Non si sarebbe mai aspettata di essere travolta dalla passione per lord Euston, che, come aveva detto Anthony, era una noia mortale. Ma un bacio da uno dei libertini più chiacchierati di Londra… ecco, sarebbe stato qualcosa di completamente diverso.
”Sapete cosa intendevo,” disse, respingendo quella curiosità scioccante ed ovviamente proibita. “E, a titolo di dimostrazione, devo farvi notare che è un po’ che ve ne state qui con me, cercando di tirarmi su il morale dopo che ho ricevuto la proposta di matrimonio più orribile di tutti i tempi. David avrebbe riso fino a non riuscire più a stare in piedi, poi avrebbe raccontato la storia a chiunque avesse incontrato.”
“Ah, ma io non sono vostro fratello, “ replicò lui, sorridendo tranquillo benché il suo sguardo indugiasse sul viso di lei.
Celia fu lieta che non potesse vedere il suo rossore. “ No, certo! Ma visto che non lo siete – bevve un ultimo sorso dal bicchiere, prima di poggiarlo sulla balaustra – devo tornare nel salone. Suppongo che continuerete ad aggirarvi nelle tenebre qui fuori, e ad essere scapestrato come si conviene?”
“Mi conoscete fin troppo bene.”
Celia rise ancora. “Buona notte, Anthony. E grazie.” Gli rivolse uno smagliante sorriso di saluto, e corse via. Forse, se fosse riuscita a fare in modo che mamma vedesse quant’era buffa ed idiota la proposta di lord Euston, non le avrebbe fatto troppe domande su dov’era stata dopo.


Anthony restò ad ascoltare il suono dei passi veloci di Celia svanire in lontananza, contandoli ad uno ad uno. Diciassette passi, e se n’era andata. Si appoggiò di nuovo alla balaustra con le braccia, tirando un profondo respiro. Un debole profumo di limoni aleggiava nell’aria. Si chiese perché Celia profumasse di limoni, e non di acqua di rose o di qualcun’altra delle cose che usavano le signore.
“Le avete dato il mio champagne, a quanto vedo,” disse una voce dietro di lui.
Anthony sorrise e le tese il bicchiere intatto che stava accanto al suo gomito. “No, le ho dato il mo.”
Lady Fanny Drummond lo prese con un’occhiata sospettosa. “Ma davvero.” Si girò, guardando in direzione della casa. “Un po’ giovane, per i vostri gusti.”
“Una vecchia amica,” disse lui pacato. “La sorella minore di un amico. Euston le stava dando qualche problema.”
“Ancora meglio,” esclamò Fanny. “Un cavaliere in scintillante armatura.”
Anthony si strinse nelle spalle. “Non direi proprio.”
“Caro, non vi biasimerei affatto.” Fece scorrere le dita lungo il suo braccio. “E’ il miglior partito della stagione. Le voci dicono che ha una dote di duecentomila sterline.”
“Come fanno i pettegoli a procurarsi informazioni simili?”
“Spionaggio continuato, credo. A confronto con le matrone di Londra, gli agenti di Fouchè non valgono nulla.” Fanny si posò la punta del ventaglio accanto alla bocca, studiandolo. “Per un attimo, ho pensato che la steste puntando.”
Anthony strinse le labbra e non disse nulla. Meno diceva sull’argomento, meglio era. L’odore di limoni era svanito, coperto dal profumo più pesante di Fanny. “E’ così?” incalzò Fanny, visto che il silenzio si protraeva. Gli si avvicinò con il viso illuminato per l’interesse. “Buon Dio. Il più grande amante di Londra, che spasima per una ragazzina?”
Lui si girò a guardarla. “E’ solo una ragazzina,” disse. “La conosco praticamente da quand’era una bambina. E, sì, le sono affezionato. Fanny, capireste se aveste sentito quello che le stava dicendo Euston. Ho parlato più che altro per tappargli la bocca.”
“Eppure, c’era qualcos’altro, “ replicò lei maliziosamente. Anthony sospirò esasperato. Lei rise, posandogli una mano sulla sua. “Ammettetelo, ci avete pensato. Risolverebbe tutti i vostri problemi, no?” Denaro, conoscenze importanti, rispettabilità...”
Lui liberò la mano. “Sì, tutto ciò che dovrei fare è persuadere il duca di Exeter a darmi il suo consenso, fare in modo che la duchessa vedova superi la sua violenta antipatia nei miei confronti, e poi chiedere alla signora di accordare la propria preferenza a me anziché a uno qualsiasi degli ottimi partiti che la stanno corteggiando. Non prendo rischi così azzardati, Fanny.”
Lei fece una smorfia. “Un momento fa era una ragazzina. Adesso, è una signora.”
Anthony la guardò senza nascondere la propria irritazione. Fanny gli si avvicinò, così tanto che il suo respiro caldo gli sfiorò l’orecchio. “Non ti condannerei se ci avessi provato, caro,” mormorò. “Una cosa del genere non deve per forza modificare la nostra relazione, in alcun modo… anzi, perché non vieni a trovarmi stanotte… dopo… e potremo continuare.”
“Vorrai prima sapere le novità dalla Cornovaglia, immagino.”
Fanny fece il broncio a questo deliberato cambio d’argomento, ma lasciò perdere. “Non penso che ti avrei permesso di sedurmi, se avessi saputo che l’unica cosa che volevi da me era che investissi in una società mineraria.”
Lui la guardò, alzando un sopracciglio. “ Va bene,” concesse lei con un sorriso carico di significati. “Ti avrei permesso lo stesso di sedurmi, ma ti avrei chiesto un accordo più vantaggioso.”
“Mi piace pensare che resteremo sempre in ottimi rapporti.” Anthony si portò la mano di lei alla bocca, e le premette le labbra all’intermo del polso. L’espressione di Fanny si ammorbidì ancora di più.
“Suppongo di sì. In affari… e nel resto.”
Anthony sorrise, allontanando con decisione dalla propria mente quel suo momento di cavalleria verso Celia Reece, insieme a tutto ciò che riguardava la ragazza. Fanny poteva prendere la cosa alla leggera, ma a lui serviva ogni spicciolo che la donna poteva investire, e Anthony sapeva come lavorare per proteggere i propri interessi.
Le fece un resoconto del rapporto del responsabile della miniera, sapendo che Fanny, a differenza di molte donne, voleva davvero sapere se il suo denaro stava rendendo bene. Aveva acume per gli affari, e la loro relazione in questo senso era vantaggiosa per entrambi. L’altra loro relazione aveva per Anthony quasi altrettanto valore – Fanny viveva nel presente, e non amava riandare al passato, soprattutto non al passato di Anthony. Questo per lui era molto importante.
Ma quando Fanny se ne fu tornata al ballo, Anthony si ritrovò a vagabondare col pensiero. Benché Fanny fosse più vecchia di lui di quasi quindici anni, era ancora una donna bellissima, dall’intelligenza pronta e con un magnifico senso dello humour. Era sofisticata in un modo che nessuna giovane debuttante avrebbe mai potuto aspirare ad essere, e ad Anthony piaceva davvero. Gli piaceva il modo con cui il denaro di lei faceva sì che i suoi progetti finanziari avessero successo. Gli piaceva il modo in cui accettava la loro relazione intermittente senza recriminazioni né richieste. Ma non profumava di limoni.
Si tolse dalla balaustra, irrequieto e stanco allo stesso tempo. I suoi progetti iniziali per la serata comprendevano passare un po’ di tempo nella sala da gioco, dove sperava di vincere alle carte l’equivalente di qualche mese d’affitto, ma sospettava che adesso non sarebbe riuscito a concentrarsi sulle carte. Dannati limoni.
Con un profondo sospiro, Anthony tornò verso la casa. Si ripeté mentalmente quello che aveva detto a Fanny: Celia era solo una ragazzina; le aveva parlato per pura cortesia. Cercò di non sentire l’eco delle parole di Celia, che lei era la sola donna d’Inghilterra che lo riteneva… com’è che l’aveva messa?...” depravato nemmeno la metà di quanto fingeva di essere.” Anthony scivolò nel salone da ballo surriscaldato, indugiando accanto alla porta. Senza averne l’intenzione, scorse Celia. Stava ballando con un altro giovane elegantone come Euston. L’abito rosa le svolazzava intorno mentre il suo partner la faceva volteggiare, ed i suoi riccioli biondi brillavano alla luce delle candele. Lo sguardo di Anthony si soffermò sulla schiena della ragazza, dove la mano del suo partner era allargata in un gesto che assomigliava una presa di possesso. Il giovanotto era al settimo cielo per la gioia di stare ballando con lei. E perché non avrebbe dovuto? Celia sollevò il viso a guardare il proprio compagno, sorridendo a quanto le aveva detto, e Anthony si accorse, leggermente scioccato ed allarmato, che era bella da togliere il fiato. Non era più né una bambina, né una ragazzina, ma una giovane donna stupenda, che poteva uscire in terrazza con un uomo sperando di riceverne un bacio, e finire col rifiutare una proposta di matrimonio.
Si allontanò dalle coppie di ballerini, e proseguì senza guardarsi indietro. Si fece strada tra la folla, attraversò la hall fermandosi per prendere le proprie cose, poi scese i gradini nel buio. Perseguì oltre le fila delle carrozze in attesa, camminando senza fretta per le strade di Londra. L’aria di inizio primavera era fresca e pungente: era una bella serata per fare una passeggiata, ma Anthony non andava a piedi per godersi il tempo.
Raggiunse finalmente la propria casa, un appartamento in affitto situato all’interno di un palazzo che a stento si poteva definire rispettabile. Salite le scale, arrivò alle proprie stanze che erano modeste ed arredate in modo spartano. Avendo utilizzato la maggior parte dei propri fondi nelle miniere, Anthony aveva dovuto tagliare le spese fino all’osso. A casa sua c’erano ben pochi lussi e comodità, e di sicuro non c’era niente che potesse indurre in tentazione la figlia di un duca. Arricciò il labbro in aria di derisione a quel pensiero, mentre si sfilava la giacca e snodava la cravatta. C’era ben poco nella sua vita che potesse indurre in tentazione una lady.
Eppure…
Tranne me, le parole di Celia risuonavano nella sua mente. Non c’era una sola lady in tutta Londra che gli avrebbe detto di sì… tranne me, sussurrò la voce di lei. Tutti lo vedevano come un mascalzone ed un edonista…tranne me, sussurrò la voce di lei. Anthony aprì il colletto della camicia con uno strattone, e se la sfilò dalla testa. Si sentiva la pelle pizzicare e bruciare, caldissima. “E’ la sorella minore di un tuo amico,” disse a se stesso ad alta voce. “Tua sorella, praticamente.” Ma non servì.
Poteva ancora chiudere gli occhi e rivedere Celia come una ragazzina dalle guance rosse, che gli porgeva l’ultimo dolcetto del tè avvolto in un fazzoletto. Poteva ancora sentirla piangere di rabbia quella volta che suo fratello aveva insistito che restasse a casa mentre loro due andavano a pescare. E poteva ancora rivedere nella mente la sua caviglia, che era rimasta scoperta per un istante mentre ballava, la curva del suo seno mentre s’inchinava al proprio partner, ed il brillio della luce della luna sui suoi riccioli biondi.
Cela Reece come ragazzina piaceva moltissimo ad Anthony, ma non si era mai permesso di pensare a lei come a una donna. La signore come celia non erano cosa per lui. E finché l’immagine di lei nella sua mente era rimasta quella di una ragazzina, tutto era andato bene. Stanotte, però, scoprì allarmato che non riusciva a pensare a lei se non come a una donna – una giovane donna, certo, ma comunque una donna. Stanotte celia aveva desiderato un bacio, ed Anthony sapeva quanto sarebbe stato facile essere l’uomo che gliel’avrebbe dato. Tranne me, echeggiò ancora la voce di lei, ed Anthony si ricordò com’era cambiata l’espressione del viso di Celia quando lui l’aveva guardata. Quando aveva detto quella frase non aveva parlato sul serio, ma Anthony aveva visto il rossore della consapevolezza sulle sue guance, e la scintilla d’interesse nel suo sguardo. E quella consapevolezza, per non parlare dell’interesse, poteva aver segnato il destino di Anthony, ponendo per sempre fine a qualsiasi sentimento fraterno aveva avuto per lei.
Si gettò sul viso un po’ dell’acqua fredda della brocca, lasciando che gli scorresse giù lungo il collo ed il petto. Anche se Celia avesse avuto intenzione di accettare la sua corte, la famiglia di lei non gliel’avrebbe mai permesso. No, certamente… se non fosse stato per il fatto che anche il duca di Exeter aveva fatto un matrimonio piuttosto strano l’anno prima, con una vedova squattrinata proveniente da un villaggio di campagna. E l’altro fratello di Celia aveva fatto un matrimonio ancora più discutibile. Lady Davis, da quel che sapeva Anthony, un tempo era stata una comune borseggiatrice. Se i Reece avessero potuto passar sopra al fatto che gli mancavano denaro, famiglia, posizione sociale e perfino rispettabilità, forse… forse avrebbero potuto accettare anche lui.
Anthony Hamilton, universalmente noto come il mascalzone più scandaloso di Londra, si coricò da solo nel suo lettuccio, e meditò sull’idea di avere sei figli ed allevare cani.

 

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28/10/2008
da Lener

Una vita senza sentimenti, una carriera come famoso attore porno, serate dedicate al più assoluto edonismo, nessun legame. È tutto ciò che l'anonimo protagonista di questo romanzo si trova alle spalle, mentre giace in un letto d'ospedale a seguito di un terribile incidente stradale, completamente sfigurato dalle ustioni. Ora che non può più in alcun modo fare affidamento sul suo corpo egli attende in solitudine, senza nessun amico, il giorno in cui sarà abbastanza forte da alzarsi dal letto e uccidersi. Durante una delle sue interminabili giornate, tuttavia, una ragazza di nome Marianne entra nella sua stanza e comincia a parlargli come se lo conoscesse da sempre. Si tratta di una paziente psichiatrica dell'ospedale, una geniale scultrice di gargoyle di pietra affetta però da profonde crisi maniacali. Nonostante l'iniziale diffidenza del narratore Marianne tornerà anche nei giorni successivi, raccontandogli ciò che lei dice essere stata la loro prima storia d'amore, avvenuta nella Germania del tredicesimo secolo. Di lì, a cadenze regolari, tornerà al suo capezzale per narrargli, come nelle Mille e una notte, di storie d'amore avvenute in altre epoche...

Come definire quest'opera prima del professore canadese Andrew Davidson? Un romanzo storico? Un racconto d'amore? Un esempio riuscito di realismo soprannaturale? Un'intensa riflessione sul destino, sul riscatto, sulla vita stessa? "Gargoyle" è tutto questo e qualcosa di più: quel qualcosa che segna la differenza tra un bel romanzo (un bellissimo romanzo) ed il capolavoro, oltre i generi e le etichette.
"Nella vita a volte gli incidenti ci colgono di sorpresa, spesso con violenza. Proprio come l'amore". Con questa frase si apre "Gargoyle" ed è con un incidente che si inaugura la narrazione: la mente annebbiata dalla cocaina, l'odore del bourbon e giù lungo il precipizio, dentro un'auto che si accartoccia, incendiandosi. E' l'automobilista a raccontare ciò che si prova nell'essere intrappolati in un rogo ed il lettore ascolta, proseguendo la lettura suo malgrado morbosamente affascinato dall'orrore e dallo sfacelo. Seguiamo le parole del narratore, che orrendamente ed atrocemente ustionato ci racconta tutta la sua vita senza mai svelarci il suo nome. Conosciamo così la sua squallida infanzia, la sua difficile adolescenza, il suo acuto e sensibile intelletto, il suo corpo stupendo ed il suo volto bellissimo. Seguiamo i passi che lo hanno portato nel mondo della pornografia, diventandone una stella ed un abile imprenditore. E' una cronaca lucidissima, un sincero raccontarsi ad un estraneo, ma non una confessione perché manca la ricerca di un'assoluzione. Insieme alla sua pelle è come se si fosse disciolta la stessa identità del narratore e le maschere (di vittima, di carnefice o altro) non hanno più alcuna ragione d'essere. E' la stessa vita a non avere più importanza, nonostante le figure che si susseguono intorno al suo letto e che si impegnano per fargli credere il contrario: gli altri pazienti, la seria dottoressa che lo ha in cura, le tre infermiere del reparto, la fisioterapista ottimista, lo psichiatra discreto... e Marianne Engel. Eccentrica e geniale scultrice di mostri di pietra, dai bellissimi occhi acquamarina smerigliati dalla follia, Marianne entra un giorno nella sua camera e comincia a parlargli come se lo conoscesse... come se si fossero incontrati tanto, tantissimo tempo prima. E' pazza, il narratore lo comprende e, com'è sensato fare con i pazzi, tenta di assecondarla. Marianne così comincia a raccontargli la propria storia... la loro storia... ed altre storie, bellissime fiabe d'amore d'altri luoghi e tempi.
Ed in un'unica cornice, in un sognante gioco di specchi, in un caleidoscopio delirante, tante storie cominciano ad intrecciarsi le une nelle altre, intersecando presente e passato. Pazza Marianne. Generosa Marianne. Straordinaria, unica Marianne. Ma cosa sono davvero le sue storie? Una verità mistica e sconvolgente o soltanto il fantasioso frutto di una mente schizofrenica? Giunta alla conclusione di questo meraviglioso romanzo, ho compreso che non mi interessava saperlo. L'unica verità che meritava di essere riconosciuta è che "Forte come la morte è l'amore. Tenace come gli inferi è la passione. E se la morte separa l'anima dal corpo... l'amore separa ogni cosa dall'anima".

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