Silvia Scibilia è una quarantenne siciliana, appassionata di letteratura sentimentale. Nel 2008 ha pubblicato Ghiacciolo con Nutella con la casa editrice Il filo. Ripubblicato nel settembre 2010 da ARPANet come finalista del concorso Chickcult 2010. Del 2010 è inoltre la pubblicazione di Odio amare, sequel di Ghiacciolo con Nutella. Durante gli ultimi anni si è dedicata alla stesura di un romanzo storico. Finalista nel 2011 del concorso letterario “C’era una donna, 24ore e tacchi a spillo” per il magazine Pensorosa.it e di Erotic competition per Officina italiana romance, pubblica nel luglio 2011 il terzo romanzo “6 in stand-by” Butterfly edizioni.
Attualmente collabora con il giornale “Trapani ok”
Come può un uomo stare in stand-by? Che cosa pensa, quali emozioni prova, come può reagire al desiderio del partner di tenere in attesa i suoi sentimenti? È quello che scopre Massimo, quando sua moglie Laura decide di prendersi un periodo di separazione. 6 in stand-by non è solo una storia d’amore, è la rappresentazione di uno scorcio di società attraverso le vicende e i pensieri di un uomo le cui ambizioni finiscono per divorare la propria felicità e di una donna che per ritrovarla mette in discussione il presente, il passato e il futuro di entrambi. Nella splendida cornice del mare e della campagna siciliani, tra paesaggi arroventati come la loro passione, Massimo e Laura si scoprono e riscoprono le radici del loro amore.
6 in stand-by di Silvia Scibilia è pubblicato da Butterfly Edizioni in quanto vincitore del concorso “Parole di carta” per la collana Tracce.
Trama
Lei, sensibile e sentimentale, lui, concreto e ambizioso. Due strade che si incrociano, un destino che li mette alla prova. Laura non si riconosce più nella sua storia d'amore con Massimo: una volta sposati sono cambiate le prospettive e la sicurezza della loro unione sembra improvvisamente vacillare, e di mezzo c'è anche un figlio. Che cosa fare? Riprendere in mano la propria vita o stare a guardare la propria relazione mentre se ne va in frantumi?
Un compromesso: lasciare tutto in stand-by.
Una storia toccante e travolgente, che mette a nudo i sentimenti di un uomo e di una donna visti nelle loro fragilità, nelle loro inquietudini. Un viaggio in flashback per ricomporre i tasselli di vita di un amore, ma non solo, perché questo romanzo è molto di più... Tocca temi attuali come la sessualità, la gelosia, la morte, le difficoltà matrimoniali, arrivando ad essere, grazie alla sua semplicità, un'eco di speranza e di fiducia.
IL LIBRO
6 IN STAND-BY
BUTTERFLAY EDIZIONI
Pagine: 348
Prezzo: €15,50
Edizione anno: 2011
ISBN 9788890575334
Passeggio nervosamente ormai da un’ora aspettando che lui arrivi. Ci siamo sentiti durante la mattinata, il viaggio è stato tranquillo, mi ha raccontato della premiazione e che un grave problema al sistema informatico l’ha costretto ad andare in ufficio dall’aeroporto. Nessun accenno al messaggio, gli ho chiesto perché avesse il cellulare spento. È scarico, la sua risposta.
Non l’ha ancora letto, non c’è altra spiegazione, non si può fingere in questi casi, non si può!
Suona alla porta e io corro ad aprire. Ha la cravatta rosa allentata, il vestito spiegazzato un po’ come lui. Leggere occhiaie segnano gli occhi azzurri, infossati per la stanchezza.
Riesco a sorridere, mio malgrado, il sorriso di Giuda. Mi lascio abbracciare e baciare sulle labbra.
«Dov’è Mirko? Gli ho portato un regalo. Mirko?».
«Non c’è, dorme dai miei».
«Ah, volevo fargli vedere la targa» si rammarica.
«Massimo! Massimo». Inutile, è già sulle scale. Si gira sorridente.
«Faccio una doccia e scendo». Chiudo gli occhi e sospiro dandogli le spalle, lo seguo nervosa, ma arrivata al primo gradino mi fermo e torno indietro. Esco in veranda per respirare l’aria fresca della sera. Il cielo è terso, sebbene in lontananza verso il mare si vedano delle nuvole cariche di umidità, ancora bassa la luna crescente, un minuscolo spicchio di luce tra le stelle pallide della sera.
Sono tranquilla e non dovrei esserlo. Tra pochi minuti metteremo in tavola l’intera mia vita matrimoniale come si faceva un tempo per il corredo della sposa. La suocera, i parenti osservavano la roba spettegolando, come se dalla ricchezza di questa si potesse evincere la riuscita della futura unione. Cosa ho appeso io alle pareti di casa mia se non speranza e desiderio di protezione? Cosa ne ho avuto in cambio se non indifferenza, solitudine e il totale annientamento della mia fragile personalità? Incomincio a sentire il peso della tensione nervosa, è senza dubbio positivo perché senza la rabbia finirei per avere l’ennesimo fallimento e non sarei più in grado di sopportarlo.
Un brivido mi attraversa la schiena, mi giro per ritornare dentro e lui è lì con il dubbio stampato in volto.
«Laura, che significa?». Mi appoggio alla balaustra stancamente, combattuta tra il desiderio di fuggire o di negare. Sarebbe così facile dire che si è trattato solo di uno scherzo.
«Quello che hai letto. Stand-by da un po’ di tempo è il termine che usi di più. Dovresti sapere che significa».
«Proprio perché non è il tuo genere te lo chiedo, per evitare confusione. Che significa?».
«Significa che mi sono scoperta infelice e ho bisogno di tempo per pensare. Ti ho messo in attesa, no?».
«Non è poi così chiaro! Calmiamoci, andiamo dentro e ne parliamo con calma».
«Sei tu agitato, io sono calmissima». La mia alzata di spalle sembra indisporlo, attraversa l’uscio della veranda facendomi segno di seguirlo. L’improvvisa luce accesa in salotto sembra metterci a nudo, l’ha accesa apposta per impedirmi di nascondere le emozioni. Sa leggermi dentro come nessun altro, se vuole. Adesso è troppo tardi per provarci.
«Il messaggio è di stanotte, le tre per l’esattezza. Fammi capire, di punto in bianco decidi che io non vado più bene per te e “mi metti in attesa”?».
«Tu c’entri poco in questo. Mi sento vuota e spenta. Non so chi sono, cosa voglio. È sempre stato il mio problema e tu lo sai perfettamente. Ho bisogno di farcela da sola!».
«Bene, e come pensi di fare? Hai riflettuto su questo? No, rispondo io per te. Come pensi di vivere? Dove andrai a stare?» chiede sprezzante.
«Sono tua moglie, non puoi certo buttarmi fuori di casa! Rimarrò qui e continueremo come sempre, magari chiederò ai miei di farmi lavorare al baglio».
«Stai scherzando! Tu vuoi cacciarmi di casa e pretendi che io continui a mantenerti. Sei fuori di testa».
«Vedi come sei, soldi, solo soldi! Non ti rendi conto qual è la vera tragedia? Mirko, tuo figlio, ogni tanto ti ricordi di avere un figlio?».
«Vuoi rovinare una famiglia e accusi me di far del male a Mirko. Ti senti? Forse è il caso di registrare questa discussione per comprendere l’assurdità dei tuoi discorsi».
«Io non voglio rovinare niente, ti sto chiedendo un poco di tempo per capire».
«Capire cosa! Se tornare insieme o lasciarci? Ma chi vuoi prendere in giro, tu già sai tutto, vuoi solo prendere tempo. Chi è, lo conosco?».
«Chi è chi?».
«L’uomo con cui ti vedi. Pensi che sia uno stupido? È un copione letto e riletto. Prima l’improvviso bisogno di stare da soli e poi si scopre che ha un nome e un cognome. Dove l’hai conosciuto, al baglio, in palestra. È abbastanza meno materiale rispetto a me?».
«Non c’è nessun uomo. È facile per te accusarmi invece di pensare quanta responsabilità abbia nella mia scelta. È meglio che utilizzi questo periodo per pensare a tutte le volte che mi hai lasciato sola, e soprattutto che incominci a stare con Mirko. Non sai nulla di lui!».
«Certo, adesso è colpa mia! Io ti ho lasciato sola per farmi le crociere con gli amici, anzi i safari in Africa! Ho lavorato come un pazzo in questi anni per darti tutto questo».
«Eh no! Io non ti ho mai chiesto nulla, mai! Ti ho chiesto la villetta con il garage di quaranta metri quadri per metterci chissà che cosa? Il garage! Sai cosa ho pensato quando hai scartato tutte le case che mi piacevano perché non avevano il garage salotto? Che sei senza fantasia, sei morto dentro, sei come i vecchi che si comprano la bara e la conservano sotto il letto. L’hai fatto per te stesso, per vanità, per far sapere al mondo che Massimo Vinci è un grande, è uno che ha fatto la gavetta ed è arrivato. Hai avuto il tuo premio, no? Tienitelo stretto fin quando lo deciderò io».
«Che farai nel frattempo, andrai ad Amsterdam?».
«Non ne ho bisogno, sei stato tu la mia Amsterdam». La frase cattiva mi esce prima che riesca a riflettere. Mi lancia uno sguardo glaciale, ferito. Indietreggia colpito dalle mie parole, poi si gira e va via.
Altre pubblicazioni dell’autrice :
GHIACCIOLO CON NUTELLA
EDIZIONE IL FILO
Pagine: 248
Prezzo: €16,00
Edizione anno: 2008
ISBN-10: 8861859925
ISBN-13: 9788861859920
Libro ordinabile presso : IBS
EDIZIONE ARPANET 2010
ACROBAT PDF
Prezzo 4,50
APN 88-7426-071-9
pp. 136, 778 Kb
Trama
Cosa succede quando una situazione imbarazzante finisce per diventare la cosa migliore che potesse succedere? In questo caso è solo l'inizio di una scoppiettante storia d'amore fatta di passione e gelosia, di fraintendimenti e chiarimenti, humus ideale per Marianna e Marco che dalla Sicilia al Veneto, passando per Roma, non smetteranno per un attimo di cercarsi e desiderarsi. E quando una coppia come la loro si circonda di amici e parenti che operano per la sua felicità, la storia d'amore è servita! Ma solo come dessert, alla fine di un luculliano pasto.
«A un certo punto riesco a focalizzare un pensiero. Mi sono rotta il naso e vogliono darmi dei punti.
Non permetterò a questo macellaio di rovinare il mio bellissimo e normalissimo naso!
Sono confusa sia per il dolore sia per l’effetto dello spinello, ma capisco che devo agire in qualche modo.
Socchiudo gli occhi e sono abbagliata da una luce puntata sul mio volto. Intravedo un viso maschile che si avvicina a me. Ora!
Con tutta la forza della disperazione, mi metto seduta e do un pugno in faccia all’uomo, colpendolo sulla guancia, poi cerco di scappare. L’uomo si allontana da me gridando per la sorpresa e per il dolore. “Infermiera, la prenda… Salvatore, vieni qua subito” urla.»
ODIO AMARE
COLLANA ROSSO CUORE
0111 EDIZIONI
Pagine: 215
Prezzo: €15,00
Edizione anno: 2010
ISBN 9788863072914
Libro ordinabile QUI e su: IBS
Nei prossimi mesi sarà pubblicata una nuova edizione di Odio amare, editata per la Chichili agency, destinata al mercato tedesco di lingua italiana.
Trama
Nuove sfide attendono Marianna Fonte, una giovane scrittrice siciliana al ritorno dall’esperienza romana che le ha regalato tanta notorietà e qualche guaio con Marco, il fidanzato bello e impossibile.
La maternità, il matrimonio “riparatore” e il loro piccolo microcosmo, costituito dagli amici e dai parenti, sembrano risucchiarli in un universo di equivoci, nel quale l’unico modo per sopravvivere è guardare la vita con disincanto e ironia.
Odio amare è il sequel di “Ghiacciolo con Nutella”, una divertente fotografia della società siciliana del nuovo millennio
UNA SERATA A MATERA RACCONTATA DA DUE INVIATE MOLTO SPECIALI!
Matera è un appuntamento straordinario nel panorama dell’editoria femminile, e anche quest’anno ci sono stati molti avvenimenti importanti, e uno che ha visto come protagoniste due autrici italiane che hanno esordito in libreria. Parliamo di Un cuore nelle tenebre di Roberta Ciuffi e L’anello di Ferro di Ornella Albanese, entrambi editi da Leggereditore, casa editrice nazionale che fa capo alla Fanucci editore.
In quest’ultimo anno la Leggereditore inoltre ha deciso di ripubblicare Sogni di Vetro di Mariangela Camocardi che non ha certo bisogno di presentazioni vista la sua lunga e prolifica carriera di scrittrice di romance, e una versione Integrale e riveduta dell’attesissimo Corinna, la Regina dei Mari di Kathleen McGregor che è in uscita in tutte le librerie proprio in questi giorni.
Una serata di certo indimenticabile, che ha visto inoltre la premiazione delle due fortunate vincitrici del concorso indetto dalla Leggereditore e dedicato alle fanfiction sui romanzi di Ornella e Roberta, ma lasciamo che siano proprio loro a raccontarcelo…
ROBERTA CIUFFI
Una terrazza circondata di vasi di lavanda, sovrastante una città di pietra che sembra avvolgersi su stessa, sulle case, i campanili e le chiese scavate nella roccia, e come sfondo il cielo azzurro di una mattina d'ottobre: è da questo momento che voglio iniziare la mia minicronaca dell'evento. Ed è anche il momento in cui in realtà finisce, su quella terrazza da cui stiamo ammirando lo splendore dei Sassi di Matera.
Siamo un gruppetto di amiche, vecchie e nuove: Ornella Albanese, Mariangela Camocardi, Roberta Ciuffi. E le vincitrici del concorso bandito da Leggereditore per le fan-fictions ispirate al romanzo di Ornella e al mio: Adele Vieri Castellano e Pasqua Fiume. Poco dopo ci divideremo, ognuna diretta verso la sua vita di ogni giorno, e quell'istante resterà come un piccola perla perfetta, di bellezza e di amicizia.
Pensare che la sera prima, incontrando Pasqua, non avevo riconosciuto il suo nome! Lo confesso, ero un po' stravolta dal viaggio e agitata per l'evento che ci aspettava. Solo quando la parola fan-fiction ha sorvolato la hall dell'albergo, mi sono resa conto che la donna tranquilla e silenziosa che si era limitata a presentarsi senza ulteriori chiarimenti era la vincitrice del racconto ispirato a 'Un cuore nelle tenebre'!
Il tempo a disposizione è stato davvero limitato, ma sono riuscita a ritagliarmi una decina di minuti –la mattina dopo, davanti a una sontuosa colazione- per sottoporla a un interrogatorio. Non poteva sfuggirmi senza che io conoscessi qualcosa di più di lei, che ha idealmente afferrato il filo della mia storia per portarla un poco più avanti... dal territorio della mia fantasia al suo. Come molte di noi, Pasqua è una donna che ha dato molto alla sua famiglia e ha deciso che è arrivato il momento di ritagliarsi uno spazio per se stessa: quello della scrittura, appunto. Modesta, si schermisce se affronto il discorso di un romanzo a venire, ma riconosco quella particolare luce di desiderio nello sguardo, perché l'ho vista tante volte nel mio, e in quello delle mie amiche. Carissima, spero che questa piccola avventura ti porti fortuna e la spinta a osare di più!
Che dire della presentazione? Eravamo un po' nervose all'idea che sarebbe avvenuta all'aperto, sotto gli occhi di tutti, ma il nostro editore, Sergio Fanucci, ha dimostrato delle –per me- insospettate doti da showman, scaldando il pubblico e mettendoci a nostro agio. Quando è stato il mio turno, ho raccontato come sia nata l'idea del lykaon, e quindi la storia di 'Un cuore nelle Tenebre'. Ma soprattutto ho parlato della nuova esperienza di scrivere per un editore-interlocutore, che non si limita a ritirare il prodotto finito, ma che interviene con suggerimenti e critiche nel corso dell'elaborazione del romanzo. E qui mi sono cercata una bonaria presa in giro! Sembra che io non sia poi così aperta alle critiche come pensavo. Sergio Fanucci, infatti, si è esibito in un'imitazione del mio atteggiamento a ogni suo suggerimento: glaciale! Lui giura che ho cassato praticamente ogni critica, ma vi assicuro che non è affatto vero! Solo qualcuna...
Ho avuto il piacere di incontrare per la prima volta la collega Kathleen McGregor, che era anche più nervosa di me... e di solito non è una cosa facile! E Lara Adrian, così carina e semplice, sempre mano nella mano con suo marito, che ci ha raccontato dei suoi inizi come scrittrice. E alla fine, visto che non abbiamo fatto a tempo a profittare del buffet –già scomparso, nel tempo che noi autrici abbiamo messo ad arrivarci- tutti al ristorante, tra chiacchiere e risate! Una bella tavolata di gente che vive e respira di scrittura, che infila un'idea o un abbozzo di storia ogni paio di frasi, e la cui mente è sempre più avanti delle azioni.
Roberta Ciuffi, Mariangela Camocardi, Ornella Albanese, Kathleen McGregor
ORNELLA ALBANESE
Mi è piaciuto essere accolta da questa città che ti viene incontro con angoli segreti, facciate di chiese, palazzi solenni che disegnano il cielo e strette vie che svelano i Sassi.
Mi è piaciuto entrare in un albergo che è il proseguimento ideale della città, ricchi spessori di tufo, nicchie preziose, e una terrazza con un panorama che abbraccia l'intrico dei Sassi e la gravina, punteggiata dalle buie cavità delle grotte e delle chiese rupestri.
E poi respirare l'atmosfera di un festival che anima strade, locali e angoli suggestivi.
E' presto sera, ci si incammina verso la libreria dell'Arco, attente con i nostri tacchi alti sui ciottoli lucidi, sui gradini scoscesi. L'incontro per festeggiare il primo anno di vita della Leggereditore è all'aperto, tante persone, una libreria con i nostri libri, luci sapienti che danno rilievo alle sommità degli edifici. Il tempo di qualche saluto, di qualche chiacchiera e poi si comincia.
Prendiamo posto al tavolo, le sedie davanti a noi si riempiono in pochi attimi e c'è anche moltissima gente in piedi. Prende la parola l'editore Sergio Fanucci, dimostrando di essere allo stesso tempo divertente intrattenitore e grande professionista. Parla della sua vita circondata da donne, madre, sorelle, moglie, figlie per affermare che conosce benissimo le donne e quindi sa cosa offrire loro con la Leggereditore. La sua lunga esperienza nel campo dell'editoria è garanzia di successo. Poi presenta le sue autrici e dà loro la parola.
Io siedo accanto a lui e sono la prima.
Più che dei contenuti del romanzo, preferisco parlare di come abbia voluto, con L'anello di ferro, superare i confini del romance classico e spingermi un po' oltre, unendo a una storia d'amore importante anche le componenti dell'avventura e del mistero. E questo ha portato a una diversificazione della tipologia del lettore: accanto alle appassionate del genere ho riscontrato una buona percentuale di lettori "uomini" e di lettrici molto giovani, che non sono abituali fruitori del romance.
Poi ha parlato Roberta Ciuffi, raccontando come è nata in lei l'idea di scrivere il paranormal Un cuore nelle tenebre e sottolineando il clima di collaborazione che si è creato con la casa editrice durante la stesura del romanzo.
Poi Kathleen Mc Gregor ha illustrato Corinna, parlandoci della sua passione di sempre, il mondo della filibusta e il genere avventuroso.
Quindi è stata la volta di Mariangela Camocardi, che ha presentato la riedizione del suo romanzo di puro sentimento, Sogni di vetro.
Ha chiuso Lara Adrian con un intervento che ho apprezzato molto: ha raccontato con quanto impegno e con quanta puntigliosità si sia costruita come autrice, arricchendo e disciplinando il suo talento istintivo.
Per chiudere c'è stata la presentazione delle due vincitrici del concorso abbinato al mio romanzo e a quello di Roberta Ciuffi: Adele Vieri Castellani e Pasqua Fiume. La prova consisteva nello scrivere un breve racconto imperniato su uno dei nostri personaggi, ricreando per quanto possibile l'atmosfera del romanzo.
In occasione di questo concorso ho focalizzato la mia attenzione sulla fanfiction e ho scoperto che bisogna avere un bel talento per cimentarsi in questo genere. Infatti non è facilissimo rievocare l'atmosfera e le suggestioni di un dato romanzo, e allo stesso tempo scrivere in modo personale. Nel suo racconto Adele Vieri Castellani ci è riuscita benissimo, cogliendo e sviluppando tutte le potenzialità di un mio personaggio, minore ma significativo, il piccolo Livio, che lei ha trasformato in un uomo allo stesso tempo forte e tormentato.
E' stato un vero piacere anche conoscere Adele e Pasqua e chiacchierare con loro. Pasqua riflessiva e attenta osservatrice, Adele allegra, brillante e con un'approfondita passione per la storia antica.
La serata si è chiusa con una cena in allegria in un ristorante di atmosfera, e poi siamo tornati in albergo, attente sui ciottoli lucidi, sui gradini ripidi... ma con negli occhi l'indimenticabile spettacolo dei Sassi illuminati.
Ringraziamo JuneRoss per le foto delle autrici, e Kathleen McGregor per le foto di Matera
A volte i sogni si avverano. Magari non quelli ambiziosi, che custodiamo gelosamente nel nostro cuore, ma quelli piccoli, come passerotti che sbattono le ali nei primi tentativi di volo. E che ci regalano il sorriso inaspettato capace di rischiarare una giornata. Per me, questo fine settimana, è stato poter incontrare e presentare a nome di Isn’t It Romantic? un’autrice che amo molto e che dubitavo di aver mai l’occasione di conoscere, nonché condividere il mio entusiasmo e la mia passione con altre lettrici e lettori (sì, al maschile, avete letto bene). Dovermi mettere i tacchi per non sfigurare troppo con la scrittrice che è alta ha rappresentato un prezzo irrisorio da pagare.
A conclusione di un tour italiano fitto di date, Lara Adrian ha salutato lo stivale con due date romane: sabato alla libreria Fanucci e domenica alla libreria Nuova Europa ai Granai. In entrambe le occasioni, scortata dal marito, un gentleman nell’apparenza come nei modi, Lara è arrivata in perfetto orario, mostrandosi sorridente e disponibile anche se era veramente esausta. Qualche attimo prima di iniziare la presentazione le ho chiesto se stesse bene, perché appariva provata e lei mi ha soavemente risposto che la stanchezza non importava, le lettrici erano lì per vederla e dovevano avere il meglio da lei. La frase l’ho udita solo io, però in qualche modo è giunta a tutto il pubblico che ha percepito la sua generosità, la sua semplicità, la sua reale voglia di comunicare.
Coadiuvata dal traduttore, Lara non si è tirata indietro di fronte a nessuna domanda, nemmeno a quelle più pruriginose, tanto che a un certo momento ci siamo fatti delle crasse risate tutti insieme quando si è trattato di approfondire la questione “scene hot” e guerriero preferito con cui trascorrere una notte di passione” (io ho dichiarato il mio imperituro amore per Tegan, guadagnandomi sorrisetti di complicità da parte delle lettrici, ma Lara si è rifiutata di fornirmene i recapiti, peccato!).
Ora sappiamo che Andreas, il playboy protagonista de Il bacio eterno, ultimo volume della saga in libreria, è tedesco in omaggio alla madre della Adrian. Negli Stati Uniti, infatti, i tedeschi sono rappresentati sempre e solo i cattivi, mentre lei voleva creare un personaggio positivo con quelle origini. Per renderlo credibile ha dovuto destrutturarlo in maniera consistente, così come ha fatto per Sterling Chase (il cui romanzo arriverà più avanti in Italia) nonostante sapesse sin dal suo apparire nel secondo libro che era destinato a diventare protagonista. La sua compagna non sarà Elise, come molti si aspettano, ma un personaggio nuovo e giovane da tutti i punti di vista; secondo Lara, Sterling aveva bisogno di un’eroina senza un bagaglio pesante sulle spalle. Le protagoniste femminili, d’altra parte, stanno acquistando sempre più importanza e forza, anche fisica, nella saga e Lara ha annunciato che alla fine del decimo libro ci sarà un cambiamento sostanziale che farà prendere alla serie la direzione di una “next generation”, tipo Star Trek. A questa affermazione la curiosità si è impennata ma l’autrice si è rifiutata di aggiungere altro per non rovinare la sorpresa.
Con molta sportività, la Adrian non si è risentita per i continui paragoni con la Ward, che ammira molto, dichiarando che ciascuna ha il suo stile peculiare e il suo universo narrativo e che c’è spazio per tutti; comunque ha smesso da tempo di leggere le recensioni ai suoi libri, rischiava di impazzire e per la sua tranquillità mentale preferisce astenersi, concentrandosi invece sulla scrittura nella quale si immerge al punto di dimenticare tutto il resto.
Gli argomenti trattati sono stati moltissimi e mi scuserete se ne ho tralasciati diversi; agitazione a parte ciò che porto con me di questi due incontri sono impressioni, immagini, tatuate nelle mia mente come i dermoglifi dei guerrieri della Stirpe.
La naturalezza della Adrian, la sua infinita pazienza nel firmare anche dieci copie a testa dei suoi romanzi e a farsi fotografare da chiunque glielo chiedesse anche più volte; l’atmosfera piacevole e piena di energia che si è creata in entrambe le librerie; l’attenzione a volte rapita degli spettatori; il colloquio spontaneo tra tutti noi; l’interesse genuino che correva in entrambe le direzioni: da noi a lei e da lei a noi; il confrontarsi senza paura o complessi anche su temi più alti e sulla letteratura di genere e non. Infine gli sguardi, una moltitudine composita, varia e intensa. I più belli per me: quelli tra la Adrian e il marito, simbolo di un’intesa profonda che dura da venticinque anni; lo sguardo finale di Lara mentre ci ringraziava dicendoci che le parole non bastavano ad esprimere la soddisfazione che noi come pubblico le davamo. Infine i nostri, quelli di noi lettrici e lettori, complici nel condividere il piacere segreto di un universo fantastico che ci rapisce e ci accompagna nella vita di tutti i giorni, sia tra di noi sia con colei che ci regala questo mondo parallelo in cui fuggire per sognare, emozionarsi e tornare sulla terra più carichi di prima.
Per coloro che non hanno potuto esserci qui di seguito troverete un piccolo divertente video, che include anche i saluti di Lara e poi diverse foto, tra cui una con le tre Grazie o forse con le tre dell’Ave Maria (senza pistole) Antonella, Vale e Maet. Fatevi due risate!
A BOLOGNA
by Elnora
Bologna ci ha accolto in una giornata di lavoro calda e afosa, e quando entriamo nella libreria scopriamo con piacere che già numerose fans hanno preso posto nell’attesa di Lara Adrian. Nel frattempo gironzoliamo pigramente fra gli scaffali: i libri della Stirpe di Mezzanotte occhieggiano ad ogni angolo, così come i cartelli che pubblicizzano l’incontro con l’autrice. Lara non si fa attendere e giunge sorridente in compagnia della traduttrice e di suo marito. A suo agio, allegra e disponibile, viene salutata da un pubblico di lettrici decisamente caldo e pieno di entusiasmo. In questo clima si appresta quindi a rispondere alle domande con simpatia e ironia. Scopriamo quasi subito che curiosamente i personaggi di Gideon e Savannah, personaggi secondari della serie, hanno un seguito caloroso fra le lettrici. Nei progetti di Lara c’e’ quello di dedicare loro un racconto, magari inserito all’interno di una guida alla serie che raccolga un po’ il backstage della Stirpe di Mezzanotte: curiosità, aneddoti e background dei protagonisti.
Lara pianifica, prende appunti e non scrive sull’onda delle emozioni; giunta ormai al decimo libro non si può più permettere di improvvisare nulla. E’ vincolata da un contratto per altri due libri e attualmente ha terminato il decimo, alla fine del quale ci ha confidato succederà qualcosa di radicale e oscuro, e io ho trovato musica per le mie orecchie. Gli spunti per le sue storie possono prendere vita da volti incontrati casualmente o da un brano musicale, in questo non si pone limiti. Non sono mancati momenti divertenti, soprattutto grazie al marito di Lara, persona di spirito e molto gentile. E’ lui che categorico, dopo che sua moglie trascorre circa quattro mesi chiusa in casa a scrivere in pigiama e con i capelli raccolti in una coda, se ne esce con un netto “ ok, usciamo!”. Del resto un uomo che deve convivere in casa con altri dieci guerrieri vampiri non può che meritare la nostra comprensione. Certo pare che anche lui non si faccia mancare niente, perché sornione ha dichiarato che dal canto suo non esiterebbe a occuparsi delle protagoniste femminili. Difficile strappare spoilers all’autrice: aspettiamoci un matrimonio e i riti legati alla nascita nei libri a venire.
Piccola curiosità: Lara ha rivelato che il nome Tegan, che lei ha conferito ad uno dei personaggi più virili e prestanti, è in realtà un nome femminile…Ma come sceglie i nomi Lara? Semplice- ha detto- devono avere un bel suono nel momento della passione. Come non essere d’accordo?
La traduttrice ha poi purtroppo battuto il tempo, decretando la fine della piacevolissima chiacchierata e spiegando che Lara è attesa per le 18 dello stesso giorno a Firenze. Si sono quindi aperti i battenti degli autografi dei libri: molte lettrici si sono presentate cariche non solo di entusiasmo e di ammirazione, ma anche di numerose copie di libri della serie. Però alcune di loro hanno stupito l’autrice con molto di più. C’e’ chi le ha regalato un bellissimo libro illustrato della città di Bologna insieme alla storia del tortellino (è giusto farsi un po’ di sana cultura culinaria, o no?), entrambi rigorosamente bilingue, italiano e inglese. Un altro gruppo di ragazze invece le ha offerto un bellissimo grembiule da cucina con le cover dei suoi libri. Lara ha ringraziato deliziata e felicissima, mentre il marito non esitava a immortalare questi momenti con la sua macchina fotografica. Inesorabilmente giunge il momento dei saluti, mentre l’autrice si ritira con le vincitrici del concorso che metteva in palio incontri esclusivi con l’autrice, beate loro! Noi ci apprestiamo a lasciare la libreria non prima di aver effettuato un ultimo giro di perlustrazione fra le novità e scambiato consigli con alcune lettrici. Usciamo tenendoci strette le copie autografate e i ricordi.
Ve li abbiamo presentati, li abbiamo commentati, ne abbiamo discusso, avete avuto un mese per leggerli e scambiarvi opinioni… e adesso è venuto il momento che diciate la vostra!
Qual è l’uscita del mese scorso che avete preferito, il libro che a vostro giudizio è il migliore?
Eccovi un sondaggio che vi permetterà di esprimere le vostre preferenze.
Ogni mese sceglieremo una rosa di titoli tra le uscite Mondadori e Harlequin, storiche e/o contemporanee e le novità secondo noi più importanti di altre case editrici uscite il mese precedente in libreria o in edicola. Dal concorso saranno escluse tutte le ristampe. Alcuni titoli potranno venire proposti nei sondaggi dei mesi successivi.
Avete dei dubbi sui titoli, non siete sicuri che il libro che avete letto voi abbia quel titolo? Nessun problema: per un veloce “ripassino”, nella sezione CATEGORIE dei menù di sinistra troverete tutti i links degli editori.
Attenzione, potete votare un solo libro tra quelli che vi elenchiamo. Tutti possono votare senza bisogno di iscriversi e il voto è anonimo. A fine anno, tra i dodici “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.
I titoli vincitori dei precedenti sondaggi sono: Il Bacio dello Scorpione ( Breathless) di Anne Stuart, Magia di un amore (Again the Magic) di Lisa Kleypas, Giochi d'Amore (Reckless) di Anne Stuart, Innocenza e Seduzione (Ruthless) di Anne Stuart, Intime Promesse (Private Arrangements) di Sherry Thomas, Il segreto di un Gentiluomo (Secret Desires of a Gentleman) di Laura Lee Guhrke, Desiderio Selvaggio (The Madness of Lord Ian Mackenzie) di Jennifer Ashley; L'Ultima Sorpresa (A Wallflower Christmas) di Lisa Kleypas
Be’, che altro dirvi ? ……vinca il migliore !
I LIBRI IN CONCORSO PER QUESTO MESE
Invitiamo tutti coloro che non sono lettori e che non sono
affatto interessati a questo genere letterario, ad astenersi
cortesemente dal votare, in modo da non falsare il risultato
e per rispetto nei confronti dei lettori appassionati. Grazie
ESCONO IN LIBRERIA - EDIZIONE FANUCCI: L'ODORE DELLA NOTTE ( Destined for an Early Grave ) di Jeaniene Frost
Dopo tutti gli anni di duro lavoro passati a combattere contro i succhiasangue, la Mietitrice Rossa Cat Crawfield e il suo amato non-morto Bones decidono di meritare una vacanza. Ma i loro progetti sulla romanticissima Parigi vengono ben presto rimandati. Cat comincia ad avere terribili incubi notturni, in cui un vampiro sconosciuto di nome Gregor la reclama come sua di diritto, perché secondo lui Cat l’ha sposato prima ancora di unirsi in matrimonio con Bones. La pretende a tutti i costi e non si fermerà finché non avrà raggiunto il suo obiettivo. Sfortunatamente quelli di Cat non sono semplici incubi... Vampiro astuto e pericoloso, Gregor nel passato aveva già tentato di annullare il potere che di lì a poco l’avrebbe resa una minaccia letale per tutti i vampiri; eppure Cat non serba alcun ricordo della vicenda. Bones avverte il pericolo imminente: vuole impedire che Cat riacquisti la memoria e uccidere Gregor prima che si avvicini
troppo alla sua amata, che, al contrario, vorrebbe recuperare quella parte dei suoi ricordi e affrontare Gregor di persona. Il famigerato Rubasogni è un avversario potentissimo, che riesce a mettere in crisi Cat e Bones facendo leva proprio sui loro punti deboli. E lo scontro diventa inevitabile...
Nota di andreina65: Quarto volume della serie "Night Huntress" conosciuta anche come Cat & Bones, con protagonista la cacciatrice di vampiri Cat. La serie, dedicata a un pubblico adulto, sino a oggi è così composta:
SERIE NIGHT HUNTRESS:
1. LA CACCIATRICE DELLA NOTTE (Halfway to the Grave)
2. LA REGINA DELLA NOTTE (One Foot in the Grave)
3. L’URLO DELLA NOTTE (At Grave's End)
4. L'ODORE DELLA NOTTE (Destined for an Early Grave)
5. This Side of the Grave
6. One Grave at a Time
+ altri 4 a seguire
Intenso, emozionante e decisamente fantastico! ”
Lara Adrian
Sexy ed emozionante fino alla fine. ”
Melissa Marr
Jeaniene Frost vive in Florida con suo marito e il loro cane. Di s le piace dire che, nonostante non sia un vampiro, ha la pelle molto chiara, adora vestirsi di nero e dormire di giorno. Fanucci Editore ha gia pubblicato La cacciatrice della notte nel 2010, La regina della notte e L' urlo della notte nel 2011. L'odore della notte è il quarto volume della serie Night Huntress. I romanzi di Jeaniene Frost sono stabilmente ai vertici della classifica del New York Times.
Di prossima pubblicazione anche i volumi successivi della serie Night Huntress. Sito ufficiale QUI
EVERLASTING ( Everlasting ), di Alyson Noel
Ever e Damen hanno trascorso secoli a combattere contro acerrimi rivali, amici poco sinceri e soprattutto contro le loro peggiori paure, il tutto nella speranza di poter vivere uniti per sempre. Ora, finalmente, il loro destino sembra essere a portata di mano. L’eterna lotta per la felicità li conduce però in un territorio spaventoso: il cuore della Terra dell’eterna estate. Qui, in un luogo desolato e bagnato da piogge infinite, scoprono un segreto inimmaginabile e comprendono le ragioni per cui il destino li ha finora separati. Loto, l’anziana signora che aveva rivolto a Ever una misteriosa melodia, la mette di fronte a una scelta: può decidere se ottenere l’antidoto alla maledizione di Roman oppure se continuare il viaggio in fondo al quale riceverà una ricca ricompensa, il frutto dell’Albero della vita, che le donerà la vera immortalità, quella dell’anima, annullando la vita eterna del suo corpo. Il loro futuro, adesso, dipende da un’ultima decisione, che metterà in gioco tutto... e potrebbe rivelarsi come la fine o un nuovo inizio. Ever e Damen riusciranno a rimanere uniti o verranno separati per sempre?
Nota di andreina65: Con il sesto volume, si conclude la saga degli Immortali, composta da :
1- EVERMORE (Evermore)
2- BLUE MOON (Blue moon)
3- SHADOWLAND (Shadowland)
4- DARK FLAME (Dark Flame)
5- NIGHT STAR(Night Star)
6- EVERLASTING (Everlasting)
Nata e cresciuta in California, dopo il liceo ha vissuto per diversi anni a Mykonos, prima di trasferirsi a Manhattan, dove ha lavorato come hostess. Ha vinto i premi National Reader’s Choice Award, NYLA Book of Winter Award, NYPL Books for the Teen Age, TeensReadToo, 5 Star Gold Award, TeenReads, Best Books of 2007, Reviewer’s Choice 2007 Top Ten. Per Fanucci Editore ha pubblicato i primi quattro volumi della serie Gli Immortali, Evermore, Blue Moon, Shadowland e Dark Flame. Nella collana Teens International è uscito, nel 2010, anche Segreti e sorelle e, nel 2011 nella collana Tweens, Radiance, il romanzo d’apertura della nuova serie che ha come protagonista la sorella di Ever, Riley. Per Leggereditore è uscito, nel 2010, Lasciami volare.
I suoi romanzi sono pubblicati in: Croazia, Russia, Polonia, Taiwan, Germania, Brasile, Ungheria, Francia, Corea, Regno Unito, Grecia, Spagna e Bulgaria.
Eccoci al nostro appuntamento mensile con il risultato del sondaggio dedicato ai romanzi pubblicati in Italia. A fine anno, tra i “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.
Il titolo vincitore del concorso "Il Libro del Mese" di Settembre è
INCONTRARSI E POI... (The Rake)
by Mary Jo Putney
Sembrava scritto che il dissoluto Reginald Davenport, diseredato e disonorato, dovesse fare una brutta fine. Invece la vita gli regala l’occasione per redimersi insediandosi a Strickland, la tenuta avita che gli era stata sottratta quando era bambino. Ma si ritrova assolutamente impreparato allo scioccante incontro con l’amministratore della proprietà: non un uomo, come tutto faceva pensare, bensì la bellissima Alys Weston, in fuga da un mondo avvelenato dai tradimenti. Le brutte esperienze del passato li avvicinano e Reginald e Alys sembrano fatti l’uno per l’altra, eppure il futuro si presenta come un’erta montagna da scalare. Soltanto l’amore che li sorregge potrà salvarli dal baratro… se sapranno crederci fino in fondo.
Mary Jo Putney ha vinto il concorso di questo mese con 44 voti, seguita da "L'Anello di Ferro" di Ornella Albanese con 41 voti e "Con te Adesso" (Prince of Dreams) di Lisa Kleypas con 20 voti.
Adesso a voi la parola! Fateci conoscere le vostre opinioni e i vostri giudizi, e soprattutto perchè l'avete votato (o perchè non l'avete votato).
Per vedere i risultati del sondaggio di tutti i libri, con le rispettive percentuali cliccate sul link qui sotto:
Per mandarci una "Citazione" potete postarla direttamente come commento a questo posto, o utilizzando la casella email che troverete sia nel menù di sinistra (sotto Scrivici)
Ecco la citazione vincitrice per il mese di Ottobre:
Da IL PRINCIPE VAMPIRO, Attrazione Fatale di Christine Feehan proposta da Valentina:
"Non cercare di lasciarmi piccola. Noi abbiamo bisogno l'uno dell'altra". Chinò la testa scura, sfiorandole le palpebre con la bocca; Raven si sentì lambire la pelle da tanti minuscoli dardi infuocati. " Tu mi fai ricordare cosa sia essere vivi"
Here we are with our new monthly contest "Quote of the Month".
It's a contest about the best quote that will be proposed during the month, but it will be a reversed contest, that is YOU will propose your favourite quote, and WE bloggers will vote the one which will show in the Blog's header the following month.
The "Quote" can be a sentence or a dialogue 4 - 5 lines long, you particularly enjoyed or you have been expecially impressed by. To let us have your proposal, you can add it as a comment to this post, or send it by e-mail (click on the mail box icon you can find both in the left and right menu).
Don't forget to include the book's title and author, and if you like tell us the reason for your choice :-)
Here is October Winning Quote:
From DARK PRINCE by Christine Feehan proposed by Valentina:
"Do not try to leave me, little one. We need one another." His dark head bent lower, his mouth brushing her eyelids, sending little darts of fire licking along her skin. "You make me remember what living is"
Trama:Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.
Inizio con il premettere che è uno di quei casi in cui mi è stato abbastanza difficile immedesimarmi e parteggiare per la protagonista (pur essendo piacevole la lettura), perché i presupposti c’erano tutti : la voglia di riscatto da una vita incominciata non proprio nei modi migliori (Victoria passa da una famiglia adottiva all’altra fino a giungere in un istituto in cui rimarrà fino alla maggiore età), il desiderio di essere benedetta da un po’ di felicità, il bisogno di liberarsi dagli assistenti sociali e dalle loro univoche decisioni, però la realtà è che il libro inizia di fatto con una protagonista che ha smesso di vivere (non tenta il suicidio ma la vita che conduce me lo ha fatto pensare!). Il fatto è che si può morire in un’infinità di modi e uno di questi è il morire lentamente dentro, a seguito di un rifiuto dopo l’altro da parte di ogni persona a cui inizi ad affezionarti e che poi ti mette da parte, che ti adotta nutrendo delle aspettative e poi queste o vengono ricambiate, ridimensionate e appianate, oppure accade l’inevitabile: nuovo giostra di assistenti sociali e adozioni. E’ un fatto che Victoria nel romanzo si limiti a sopravvivere, ed è questo aspetto che più mi ha fatto volerle dare una “scrollata”, lei è circondata da persone che le si affezionano nel corso della storia, le tendono la mano, l’aiutano, Victoria intreccia relazioni molto importanti, che piano piano diventano fondamentali per la sua “ricostruzione” emotiva, ma che lei si limita a “subire”, le vive più come una “mancanza” fisica quando non ci sono piuttosto che come una mancanza emotiva. Victoria vive nel passato, lei non ha uno scopo, non ha un motivo per vivere. Solo con Grant ha un legame più profondo, ma il motivo principale (almeno inizialmente) è il fatto che le ricorda il periodo più felice della su esistenza, avvenuto un bel po’ di tempo prima. Verrebbe da pensare che con la vita che ha vissuto, l’impatto emotivo è evidente, si difende, non si fida più delle persone! Sarei d’accordo con questo pensiero se l’autrice non avesse intrecciato questa storia, ambientata nella San Francisco del presente (con una Victoria distaccata e così introversa da essere priva di linguaggio, infatti comunica quasi esclusivamente con i fiori), con quella con cui la nostra Vic ricorda il passato, ed in particolare rivive il periodo trascorso con l’unica persona che ha amato e con cui si è sentita amata per quello che era: Elisabeth, a cui deve anche la conoscenza del “dizionario floreale”. La conoscenza della Victoria del passato cambia tutto. Mi ha un po’ destabilizzato a dire il vero, perché Vic può amare ed essere riamata, può essere felice e spensierata, lo ha già fatto. A tre quarti del libro mi sono chiesta: ma Vic vuole tornare a vivere? Questa è la risposta che si cerca da quel momento in poi nel libro ed è proprio la risposta che si trova in parte nel titolo romanzo: Victoria riparte da ciò che meglio conosce e ama, da ciò che sempre è e che mai cambierà, i fiori. Proprio qui inizia il piccolo ed inesorabile cambiamento, nonostante la paura assordante che continua ad attanagliare Victoria, il suo continuo rimuginare sui suoi errori, sul passato, la mancanza di coraggio (o la volontà) di buttarsi e provare sentimenti per qualcuno, al di la di tutto, incondizionatamente; Vic comprende finalmente che l’unica persona che possa salvarla è proprio se stessa, ma il cammino non sarà per questo meno arduo, infatti, pur incominciando una nuova vita, non può perdonarsi per il passato (ha fatto degli errori da cu non riesce ad assolversi) e crede di non meritare per questo un futuro roseo e felice, colori che però vede negli altri e riesce a vedere nei fiori.
A parte ciò, anche nelle tenebre più profonde è possibile intravvedere spiragli di luce per cui a questi momenti abbastanza “cupi” e introspettivi fanno da contraltare momenti molto dolci e teneri (alcuni di cui purtroppo non posso parlarvi per non spoilerare sono toccatissimi e vale la pena leggerli) : lo scambio dei fiori al posto delle lettere con Grant (è uno dei momenti più piacevoli del romanzo), l’amore inconsapevole e inaccettabile per lui, nonché tutta la parte che concerne i nomi dei fiori ed i loro innumerevoli significati (di cui ero totalmente all’oscuro e che mi vedranno preparatissima per i romanzi in “costume”); fiori che l’autrice utilizza intelligentemente come mezzo per raccontare la storia in modo da inserirli costantemente nella fitta trama del romanzo. E poi vi innamorerete di lui, Grant, uomo dal passato tanto difficile quanto quello di Vic, - pur costituendone l’antitesi - lui che ha accettato il suo passato in quanto tale e vuole ricominciare, innamorasi, trovare un motivo per vivere, è determinato a stare con Vic, ma senza che lei accetti in base a costrizione o sfinimento, è paziente, dolce, comprensivo, gentile, amorevole, premuroso, inoltre sa quando intervenire e dare una smossa alla nostra Vic e quando rimanere in disparte e lasciarle il “respiro” di cui ha bisogno! E’ stato un personaggio che mi è rimasto veramente nel cuore, lui rappresenta tutto ciò di cui Vic ha timore ma di cui ha bisogno: l’amore incondizionato, paziente e assoluto. Non siete contente? Bene perché oltre a scoprire ciò che i fiori celano dietro il loro aspetto il lettore dovrà scoprire un ulteriore segreto che la nostra Victoria nasconde nel suo passato (ma che ha sempre ben presente) e che coinvolge e coinvolgerà sia Elisabeth (altro personaggio che ho davvero molto apprezzato per la forza con cui ama Vic e con affronta la sua solitudine!!) che - il mio adorato - Grant.
Per quanto riguarda l’autrice, personalmente l’ho trovata molto brava, pur avendo molti personaggi e situazioni – anche temporali – da gestire lo ha fatto bene, il romanzo è fluido e facile da seguire. Tuttavia ho riscontrato – a livello di narrazione della storia - che mentre nella prima parte il romanzo risulta molto scorrevole e ben scritto, almeno a mio modestissimo parere, la seconda, è un po’ più lenta e ripetitiva. Difetto del tutto rimediato a livello di descrizioni introspettive e sentimentali, la scrittrice riesce a parlare di molte tipologie di amore in un unico romanzo e le amalgama bene: l’amore orfano, derelitto, disperato, quello violento, quello eccessivo, quello sofferto, quello riconquistato, quello incondizionato, quello materno, quello legato all’amicizia e soprattutto quello per se stessi. Ha inoltre descritto con profondità e coinvolgimento i sentimenti e i problemi dei bambini in adozione. Posso dunque dire che nel complesso sebbene abbia indugiato a volte eccessivamente sulle incertezze di Vic la scrittrice ha creato uno dei più difficili e complessi e interessanti personaggi che abbia letto negli ultimi tempi.
L’avevo detto che era un libro difficile! Consigliato? Si, è una lettura sincera, profonda, che è costituita da una moltitudine di storie e sfumature che non possono lasciare indifferenti e rimangono nel cuore chiusa l’ultima pagina!!
Il pesante portone di legno si aprì dolcemente sui cardini ben oliati, proiettando sui gradini di marmo un fascio di luce dorata; la nera figura di un uomo si delineò per un attimo sulla soglia e poi, preceduta da una lunga ombra sottile, scese velocemente le scale. Premuroso, un valletto aprì lo sportello della vettura che attendeva il gentiluomo: il suo mantello di seta si gonfiò dolcemente alla brezza notturna e scomparve velocemente all’interno del veicolo. Un breve schiocco di redini e il tilbury si avviò rapido, sorpassando alcune carrozze appesantite dal carico di dame e cavalieri diretti verso una delle tante feste da ballo di quella Season straordinariamente affollata.
Lord X guardò fuori dal finestrino, anticipando con il pensiero le delizie che lo attendevano alla Maison di M.me Belle, un affascinante e raffinato nome francese per una realtà assolutamente britannica, che di raffinato aveva ben poco.
O forse giusto la vernice, l’apparenza. Così come era apparenza l’accento parigino e il calore con il quale le ragazze di Madame lo salutavano e gli si stringevano intorno. Un calore che non raggiungeva mai gli occhi, anche se emanava dalle vesti velate e da mani che volevano sembrare ansiose di procurargli piacere e che forse, invece, cercavano di affrettare il più possibile un amplesso indesiderato…
Vagamente turbato, il gentiluomo si domandò perché mai i suoi pensieri avessero preso una tal piega: l’appuntamento con la Maison, la migliore di Londra, era una piacevole abitudine ormai da qualche tempo, un “sano” sfogo maschile per uomini come lui, che non avevano ancora nessuna intenzione di far scivolare il collo nel cappio matrimoniale. La casa era lussuosa e frequentata dalla più alta nobiltà: le giovani donne che vi lavoravano erano tutte molto belle, perfettamente addestrate, assolutamente sane e di conseguenza i loro favori non erano certo ottenibili con pochi scellini, così come avveniva per le strade più buie della città.
I loro nomi fantasiosi e vagamente esotici o le caratteristiche fisiche che le contraddistinguevano non sarebbero mai comparse in pubblicazioni come la Harris’s List of Covent Garden Ladies, nota anche come Man of Pleasure’s Kalendar, il giornale che, solo fino a qualche anno prima, si poteva comprare per due scellini e 6 pence in ogni libreria; per la prima volta, Lord X considerò che nonostante fosse ormai un cliente della Casa da diverso tempo, nulla sapeva di quelle giovani donne, alcune delle quali tradivano, nell’accento e nel comportamento raffinato, una vita precedente ben diversa dall’attuale.
Forse, ad incuriosirlo sulla loro identità era stato il recente scandalo, quello di cui parlava tutta Londra; se una donna come Harriette Wilson era riuscita ad avere per amanti il Principe di Galles, il Lord Cancelliere, il Duca di Wellington e ben quattro futuri Primi Ministri, si doveva pur supporre che le sue qualità fossero notevoli… e non solo a letto! In fondo, quella di Harriette era stata, oltre che una vendetta, una splendida beffa nei confronti di molti nobili presuntuosi. Solo nel 1801, Harriette era stata una quindicenne graziosa, figlia di un orologiaio svizzero; per necessità o per scelta era poi scivolata, come capitava a molte giovani, nella categoria delle donne cui era impossibile sposarsi. Di fronte all’alternativa di diventare governante o dama di compagnia, aveva preferito mettere a frutto le sue doti fisiche e il suo spirito brillante, per crearsi una schiera di adoratori perennemente in competizione fra loro. Si diceva che avesse cambiato amanti più velocemente delle scarpe e che chiedesse 50 sterline solo per esserle presentati. Amica di Lord Byron, per una ventina d’anni aveva “tenuto corte” dal suo palco all’opera, fino al grande scandalo, nato per la seguente ragione: volendo forse emulare il successo di un’altra cortigiana, la bella e famosa Elizabeth Armistead che nel 1802 aveva sposato il politico Charles Fox, Harriette aveva ottenuto una proposta di matrimonio dal figlio del Duca di Beaufort; questi, per scongiurare il pericolo, aveva accettato di pagarle un vitalizio di 500 sterline annue, grazie al quale l’ormai matura“grande horizontale” avrebbe finalmente potuto ritirarsi. Il Duca però, non aveva mantenuto la parola e la Wilson aveva deciso di dare alle stampe le sue Memorie, facendole precedere da lettere di ricatto ai suoi ex amanti che, dietro pagamento di 200 sterline, avrebbero potuto evitare la pubblicazione.
Molti avevano pagato ma altri, come Wellington, si erano rifiutati: “Che pubblichi e sia dannata” era stata la sentenza del Duca di ferro, che come risultato, era stato ridicolizzato nelle Memorie (Ha ansimato e grugnito su di me per un’ora… eppure, non ero forse l’oggetto dei suoi più ardenti desideri non appena arrivato dalla Spagna?). Il successo del libro, spiritoso e divertente, era stato tale che procurarsene una copia era divenuto assolutamente imperativo anche se molto difficile, vista la velocità con la quale andava a ruba.
Al solo pensiero, Lord X riacquistò un po’ del buon umore che sembrava essersi velato: era stata veramente una storia incredibile e chissà, forse in futuro qualcuno avrebbe potuto trarne lo spunto per un romanzo… (1)
L’idea di mantenere un’amante per il proprio esclusivo piacere, a volte aveva sfiorato anche lui ma visti i costi che questa scelta comportava e la difficoltà di interrompere il rapporto instaurato (con i relativi rischi), per ora vi aveva rinunciato. Conosceva benissimo la “procedura” in uso: i suoi amici avrebbero dovuto negoziare con gli “amici” della signora prescelta, raggiungendo un accordo economico che avrebbe previsto, oltre alla cifra annuale, una casa, una carrozza, gioielli e argent de poche per qualche capriccio. La spesa corrente per una ballerina dell’opera si aggirava, tutto compreso, intorno alle 2.800 sterline annue (2) ma c’era chi pagava molto, molto di più. Si mormorava ad esempio, che il Conte di Harrington avesse una relazione costosissima con la bella e famosa attrice Maria Foote e c’era chi prevedeva addirittura un futuro matrimonio fra loro(3).
I problemi sorgevano quando, per una qualunque ragione, si desiderava porre fine alla liaison; in questo caso, si dovevano mettere in conto scenate e pianti femminili a non finire, che solo un cospicuo omaggio fatto recapitare dal più famoso gioielliere della città sembrava riuscisse ad arginare…
Dall’esterno della carrozza, intanto, provenivano i rumori di una gaia confusione: sporgendosi dal finestrino per godere il fresco della notte, Lord X realizzò di essere vicino a Covent Garden, una delle zone più frequentate da coloro che erano in cerca di piaceri, leciti o meno. Vicino al teatro infatti, coraggiosamente in piena luce o timidamente sporgenti dall’ombra dell’edificio, donne di tutte le età, spesso in gruppetti di cinque o sei e generalmente vestite in modo non troppo appariscente, rendevano comunque chiara la loro professione elargendo sorrisi e cenni di saluto che sarebbero stati sconvenienti per qualunque signora.
Il suo sguardo si soffermò su una piccola figura isolata, certamente femminile, a non più di dieci passi da lui; avvolta da capo a piedi in abiti scuri, non si esibiva né si nascondeva ma rimaneva lì, quasi in bilico fra la luce e l’ombra, come fosse incerta fra il proporsi e il fuggire.
La carrozza si era fermata a causa del traffico intenso: improvvisamente, un brusco moto del capo da parte della donna, fece scivolare indietro il cappuccio del suo mantello, mentre una lama di luce vagabonda, proveniente dal teatro, accendeva una cascata d’oro scuro intorno a un delizioso viso di fanciulla. Il tempo parve dilatarsi: occhi dal colore impossibile da definire si guardarono intorno spaventati e per un attimo si agganciarono a quelli del gentleman, trasmettendogli una sensazione profonda che lui tuttavia non riuscì ad interpretare. Rapida, una mano bianchissima ed esile uscì dal mantello e sistemò nuovamente il cappuccio: la giovane restò immobile un istante poi, con un movimento fluido e veloce, sembrò rientrare nell’ombra e svanire nella notte.
Tutto era avvenuto in una manciata di secondi e il veicolo aveva già ripreso la sua marcia prima che Lord X avesse il tempo di ordinare al cocchiere di fermarsi.
Perché poi, avrebbe dovuto farlo? Forse perché sentiva di dover correre dietro ad un mantello scuro per afferrare quella piccola lucciola d’oro? Cosa mai gli era preso? Pure, sapeva per esperienza che il suo istinto era una voce preziosa da seguire, un mentore affidabile che più volte, in passato, gli aveva persino salvato la vita…
La fronte di Lord X si contrasse pensosamente, quasi fosse costretta a richiamare le considerazioni che aveva appena abbandonato. Si ricordò della discussione che era stata intavolata proprio quel giorno alla Camera dei Lords, l’ennesimo richiamo alla moralità per salvare la Capitale dal mercato del vizio che rischiava di soffocarla. Qualcuno aveva citato il censimento del 1797, dal quale risultavano, nella sola Londra, oltre 50.000 prostitute, pari a circa il 10% di tutta la popolazione femminile; qualcun altro, facendo presente che la situazione non era affatto migliorata nel tempo, aveva addirittura riportato in aula la testimonianza di Casanova, il noto libertino italiano che visitando Londra nel 1763 aveva descritto vividamente i “bagni” nei quali ci si poteva dedicare a “splendide gozzoviglie per sole sei ghinee”.
Infine, una terza voce aveva fatto rabbrividire l’Aula descrivendo una realtà terribile e troppo spesso ignorata, quella delle Case di punizione dove le prigioniere “potevano scegliere” se morire di fame o prostituirsi ai sorveglianti, che le cedevano al costo di uno scellino per notte ai visitatori occasionali o le vendevano alle tenutarie delle case più malfamate. Uno dei suoi “Onorevoli Colleghi”, aveva sghignazzato scompostamente per tutto il tempo, vantandosi sottovoce di conoscere i posticini più allettanti della città, dove si potevano fare incontri di ogni tipo: dalle ragazze di colore a giovanissimi fanciulli per chi aveva gusti particolari: c’era persino una chiatta sul Tamigi, aveva riferito, con un buon ristorante e le camere al primo piano…
La legge non perseguiva la prostituzione, anche se, in teoria, chi ne traeva guadagno era punibile con una multa e con la prigionia: in realtà, ciò accadeva raramente e la condanna delle tenutarie era più che altro di origine morale. Solo pochi anni prima, nel 1818, era stata ristampata a cura di Baldwin, Cradock and Joy, la serie delle incisioni chiamata The Harlot's Progress di William Hogarth,originariamente datate 1732, che illustravano la storia di una fanciulla ingenua arrivata dalla campagna e corrotta da una Madama.
Assorto nel ricordare la discussione avuta in proposito con gli altri Pari e con gli occhi che inconsapevolmente ancora cercavano una figuretta scura, Lord X si accorse con un sobbalzo di essere giunto a destinazione.
Scese rapidamente, dando istruzioni al suo cocchiere di rientrare a casa: per quanto lo riguardava, forse al ritorno avrebbe preferito camminare e magari, chissà, si sarebbe fermato dalle parti di Covent Garden …
Quattro lievi colpi con il suo bastone contro la porta di quercia e si trovò di fronte all’anziano maggiordomo che, premuroso come sempre, lo introdusse in una larga sala circolare nella quale uomini e donne, profumi e suoni si mescolavano, creando un’atmosfera vagamente irreale.
La giovane che gli si fece incontro - le mani tese in un saluto cordiale e un po’ sfacciato, un lieve sorriso sulle labbra dipinte - indossava uno di quei vestiti di mussola sottilissima, tanto di moda ormai da qualche anno. A differenza di una vera lady, però, la signora in questione non portava alcuna sottoveste, con il risultato che il tessuto chiaro, quasi trasparente e probabilmente anche un po’ bagnato per aumentare l’effetto, non lasciava assolutamente nulla all’immaginazione.
E’ vero che talvolta anche le sottovesti erano così sottili da non proteggere troppo: solo nel 1810, tutto il ton aveva malignamente riso di fronte al disegno realizzato da James Gillray che ritraeva le tre famose bellezze della famiglia Tollemache, ironicamente battezzate “Le tre Grazie al vento”.
Lord X osservò con un compiacimento tutto maschile le belle forme che si offrivano al suo apprezzamento; la ragazza aveva un portamento notevole e gli spacchi laterali della lunga veste lasciavano intravedere due splendide, lunghissime gambe. Una simile bellezza, pensò il gentiluomo, non poteva che essere messa in risalto da un abbigliamento di tal fatta: peccato che anche alcune sconsiderate matrone avessero iniziato a seguire la moda, non rendendosi conto di cadere nel ridicolo e diventando per questo facili bersagli delle più spietate caricature.
Il gentleman prese fra le sue le nude mani che gli erano state offerte nel gesto di benvenuto, e chinando la testa, depose, con fare galante e malizioso, un bacio su ogni palma.
- Lord X, che piacere rivedervi – iniziò la donna con una voce gradevole anche se non del tutto priva di una lieve inflessione dialettale.
Un brivido di anticipazione percorse il corpo dell’uomo, mentre tutti i suo sensi venivano coinvolti da un pungente stato di eccitazione.
Pronto a rispondere con una sciocca galanteria e già predisponendosi a sospingere la schiena velata verso le scale che conducevano al piano superiore, rialzò la testa e cercò lo sguardo della giovane.
Nel preciso istante in cui i suoi occhi affondarono in quelle scure pupille, realizzò che erano tristemente prive di espressione e vagamente dilatate. Forse, pensò, sopportare il suo tocco e quello di molti altri non era poi così scontato e forse la giovane aveva avuto bisogno di ricorrere all’alcool, ad un goccio di laudano o a qualche altro rimedio.
Pure, la donna che aveva davanti non era una vergine ignara della professione, ma una cortigiana che serviva la Maison da diverso tempo.
Certo, si fosse trattato della prima volta, sarebbe stato diverso: per una fanciulla innocente, così sfortunata e disperata da cadere in una tale necessità, un’esperienza simile doveva certamente essere traumatica e per una creatura delicata avrebbe potuto persino rivelarsi un “battesimo” fatale…
Improvvisamente il tempo sembrò cristallizzarsi, mentre luci e colori si confondevano in una nebbia colorata e la sua memoria gli presentava l’immagine di un candido profilo e un bagliore d’oro scuro. Realizzando di trovarsi sospeso in uno di quegli istanti che cambiano il corso dell’esistenza, avvertì nel suo petto l’eco di una disperazione senza nome e improvvisamente comprese ciò che aveva visto affiorare in occhi profondi come pozze scure: il terrore viscerale di chi stava per affrontare un destino ritenuto peggiore della morte.
Raddrizzò le spalle con gesto sicuro, mormorò una scusa dovuta all’improvviso rammentarsi di un impegno precedente e salutando ancor più cortesemente del solito, si accomiatò da Mademoiselle, rassicurandola che avrebbe comunque provveduto al pagamento del tempo a lui riservato.
Ora però, doveva andare.
Doveva assolutamente andare.
Recuperò mantello e cilindro da un maggiordomo troppo educato per mostrarsi perplesso, e uscì velocemente, inghiottito dalla notte.
(1) Fra i romances che hanno trattato le vicende di Harriette Wilson, ricordiamo "Seduzione" di Amanda Quick e "The Duke" di Gaelen Foley.
(2) Circa 100.000 sterline dei nostri giorni.
(3) Avvenuto, in effetti, il 7 aprile 1831
ESCE IN LIBRERIA UN AFFAIRE CONIUGALE ( Une affaire conjugale ), di Eliette Abecassis, EDIZIONE TROPEA.
L'amore è fragile. Nell'era tecnologica è diventato un optional. Lo sa bene Agathe, che attraverso i social network, la posta elettronica e i telefoni cellulari scopre i tradimenti del marito Jerome. Agathe e Jerome. Due figli, otto anni di matrimonio alle spalle, otto anni di progetti insieme. E poi, il tempo che tutto logora, la routine che prende il posto della passione, la complicità di ieri sepolta sotto le bugie e i sotterfugi. Per lei c'è un'unica via d'uscita: il divorzio. Ma la sua decisione porterà a una guerra senza esclusioni di colpi, che da tutte e due le parti non risparmierà scorrettezze, recriminazioni e falsità. È un "tramonto coniugale" che Agathe affronta contesa tra la voglia di cambiare vita e la paura del prezzo che questa scelta impone, tra le illusioni del passato e le verità scomode che affiorano dalle ceneri del suo matrimonio.
Nota di Paige79: In questo romanzo Éliette Abécassis racconta l'odissea sentimentale di una donna, il suo dramma e la sua rinascita, il suo incubo e il lento risveglio. E con uno stile incisivo, quasi chirurgico, ci consegna un ritratto tanto cinico quanto realistico dell'amore ai tempi di internet.
L’autrice, figlia del professore di filosofia francese Armand Abecassis, è nata a Strasburgo nel 1967. Allieva dell’École Normale Supérieure di Parigi, è docente universitaria di Filosofia a Caen. Ebrea praticante, la Abécassis è particolarmente legata alle proprie tradizioni e alla propria religione. Fra i suoi romanzi "Qumran" (1997), "L’oro e la cenere" (1998), "Ripudiata" (2001), "Il tesoro del tempio" (2002), "Mio padre" (2003), "Clandestino" (2004), tutti pubblicati da Marco Tropea Editore. "Sefardita" è stato finalista al Prix Renaudot, ha vinto il Prix Ecriture au Féminin 2009, e il Prix Alberto Benveniste 2010.
ESCE IN LIBRERIA L’AMORE PROIBITO ( The Affair ), di Santa Montefiore, EDIZIONE SONZOGNO.
Ha un marito devoto e seducente, con modi da parigino che all'inizio le avevano fatto battere il cuore, e di cui ora si pavoneggia davanti alle amiche. Con lui ha costruito un perfetto nido d'amore: hanno due figli e una casa arredata con gusto in cui invitare a cena la migliore società londinese. È un'affermata scrittrice per ragazzi e una donna da sempre sensibile alla bellezza: lo scintillio del sole sulla ragnatela bagnata di rugiada, la nebbiolina sullo specchio d'acqua del lago, un candeliere di cristallo antico, gli uccelli tra i rami di una magnolia, la luna piena, la nostalgia della brughiera d'inverno, la neve. Ma un giorno, nella sua magnifica fortezza di felicità fa irruzione uno straniero arrivato dal Sudafrica, un uomo al quale Angelica un tempo non avrebbe mai dedicato un sorriso di troppo. Come in balìa di un vento forte e caldo, Angelica prova di nuovo le sensazioni di una antica euforia. E quella che era iniziata come un'amicizia a distanza si trasforma in qualcosa di ben più profondo, ai limiti dell'ossessione. Dalle pulsanti strade di Londra ai lussureggianti vigneti del Sudafrica, Angelica trova il coraggio di inseguire, sebbene per pochi giorni, un sogno che mette a rischio tutto ciò che le è più caro. Ma la magia si consuma in fretta e troppo presto bussa alla porta una verità che la mette dinanzi a una scelta che non avrebbe mai voluto fare. Forse il destino toglie con una mano ciò che restituisce con l'altra?
Nota di Paige79: di questo romanzo il “Daily News” ha scritto: “Una storia di tentazioni e passione che coglie perfettamente l'intossicante ossessione di un amore proibito”.
Santa Montefiore vive a Londra con il marito scrittore Simon Sebag-Montefiore e i due figli. Nel 1998 si è convertita alla religione ebraica. Fin da quando frequentava il liceo ha scritto storie d'amore usando i maschi più belli della scuola come personaggi dei suoi romanzi. Oggi i suoi libri, ambientati sia in Inghilterra che in località esotiche, sono tradotti in tutto il mondo. Per Sonzogno ha pubblicato "L'albero degli amanti perduti" (2001).
Se l'eleganza avesse un nome sicuramente porterebbe quello di un pittore sensibile, misterioso e affascinate come Girolamo Francesco Maria Mazzola meglio conosciuto come Parmigianino, dalla città di Parma che gli diede i natali nel lontano 1503. Esponente di quella complessa corrente artistica nota come manierismo, si distinse non solo per l'incredibile raffinatezza dei particolari e l'estrema ricercatezza dell'esecuzione ma anche per quella sottile vena di mistero, seduzione e incanto che aleggia impalpabile ma evidente in tutte le sue opere. Il manierismo era una corrente artistica e letteraria decisamente dotta, piena di richiami alla filosofia, alla cultura umanista che spesso fu accusata, proprio per questa rigida esaltazione del linguaggio pittorico e dei contenuti, di essere troppo affettata e poco spontanea....insomma un po' noiosa. Eppure osservando le tele del maestro emiliano tutto avvertiamo fuorché noia. Forse è merito, oltre che della sua straordinaria abilità pittorica di quella segreta passione per l'alchimia che lo accompagnò per tutta la sua vita e che coltivò sempre parallelamente alla sua attività di artista. L'alchimia, strano ibrido fra scienza, chimica e magia, ha numerosi riferimenti in molte sue opere, contribuendo a donare loro una straordinaria aura di mistero e ambiguità che ancora oggi continua ad affascinare l'osservatore moderno. Ma la tela che ho scelto per voi, sebbene rifletta quella vena di intrigante magia che accompagna tutte le opere di Parmigianino, è, molto più semplicemente una tela d'amore. Quella ritratta in questo quadro infatti è una sposina. Sebbene l'opera porti il nome di Schiava turca (1533), per l'esotico copricapo della donna, in realtà si tratta di un ritratto signorile fatto in occasione di uno sposalizio: lo capiamo dalla sottile vera d'oro all'anulare sinistro (oggi poco visibile) e dal medaglione con Pegaso, il cavallo alato, posto al centro del prezioso copricapo, simbolo e metafora nella cultura umanista dell'iniziazione amorosa. Se da una parte possiamo sicuramente apprezzare e rimanere sbalorditi di fronte all'accuratezza dei dettagli del vestito e della splendida cuffia intarsiata di fili d'oro è soprattutto l'espressione della ragazza a catturare l'attenzione dell'osservatore. La maliziosa espressione degli occhi così vivi ed espressivi, le gote arrossate in un pudore virginale e sensuale al tempo stesso, il gesto civettuolo di coprirsi il seno con un lezioso ventaglio di piume ci fa quasi immaginare che accanto al pittore ci sia il novello sposo che forse stuzzica la sua modella con qualche commento licenzioso e che produce nella giovane quel sorriso enigmatico e dolce, vero fulcro della tela. Se Parmigianino fu sicuramente uno dei capisaldi di quella corrente dotta, ragionata e complessa che fu il Manierismo, sicuramente qui a trionfare sono i sentimenti e la spontaneità di una giovane sposa di un tempo lontano...ma forse non troppo
Tutti i soggetti descritti nelle storia sono maggiorenni e comunque fittizi. I personaggi e le situazioni presenti nella fanfiction si ispirano a quelli creati da Mary Balogh, che detiene tutti i diritti sull'opera; questa storia è stata scritta senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyright.
Elizabeth spostò lo sguardo dal soffitto alla porta. Per la millesima volta. Le mani incrociate sul petto erano immobili, eccetto per i pollici, impegnati a ruotare senza sosta l’uno intorno all’altro. Sdraiata sul letto ad imitazione di un’effige funebre nobiliare, vibrava di energia trattenuta.
Nonostante non ci fossero candele accese, la luna illuminava a sufficienza la stanza da svelare le sottili crepe sul soffitto. Dopo averle osservate per un tempo che poteva variare dai trenta minuti all’ora e mezzo, si era convinta che riproducessero il disegno del labirinto, per quanto razionalmente sapesse che era impossibile. Eppure, le pareva che quelle linee tracciassero un percorso intricato verso un proprio centro, o forse era il labirinto che era divenuta la sua vita che stava guardando.
Appena pochi mesi prima tutto era stato chiaro, scontato, lineare, nella sua esistenza, ora le pareva di procedere senza sapere dove dirigersi e di perdersi sempre più.
Qualche ora prima, per esempio, era stata più che convinta di desiderare la visita di Wulfric, per terminare ciò che avevano iniziato nei giardini; adesso dopo quella lunga attesa e raffreddati i bollenti spiriti, iniziava a dubitare della saggezza dell’invito sconsiderato che gli aveva rivolto. Erano ospiti in una dimora che brulicava di lingue biforcute e nonostante tutte le rassicurazioni, tuttora non poteva credere che sarebbe divenuta la duchessa di Bewcastle. Di certo sarebbe stato più conveniente perdere la propria virtù in una situazione di maggiore tranquillità e con maggiore discrezione, soprattutto se non ci sarebbe stato nessun matrimonio riparatore.
Che brutta espressione e che brutta idea quella di sposarsi per riparare a qualcosa! Impegnarsi con una persona fino alla morte era quanto di più serio e sacro ci fosse, se non si era in grado di contare su un minimo di entusiasmo, almeno come spinta iniziale, allora il cammino si presentava solo in salita e irto di ostacoli.
Certo, lei non era ricca, non era bella, non vantava nobili natali da poter esibire e non era nemmeno quel tipo di donna che conduceva gli uomini alla pazzia. Cosa poteva offrire a un uomo che aveva tutto e che meritava la migliore delle mogli e delle castellane?
Le immagini del suo rientro le si affacciarono veloci e pungenti alla mente: occhiate sprezzanti, sguardi di sufficienza, bisbigli fin troppo forti, risatine mal celate. Lady Darnely e la signorina King non avevano perso tempo e si erano fatte un dovere di informare tutta la compagnia del suo presunto fidanzamento. Mentre saliva le scale che conducevano alla sua camera si era sentita trapassare la schiena da miriadi di piccole lame acuminate, le gambe che scricchiolavano come il legno che calpestava. Per quanto si affrettasse, le folate intense come aria riscaldata di invidia e cattiveria, provenienti dal piano inferiore, l’avevano fatta vacillare.
Qual era il demone che possedeva le persone, si domandò. Perché il primo sentimento verso gli altri non era di apertura, di disponibilità, di condivisone per un evento felice, bensì di chiusura, di competizione, di desiderio di spogliare il fortunato per appropriarsi di ciò che era suo, materialmente o moralmente? Per quale ragione, soprattutto le donne, si avventavano sulle altre per strappar loro ogni scampolo di felicità, senza riuscire invece a gioirne insieme? La signora Derrick, sola e maestosa nello splendore del suo cuore generoso, le si era avvicinata per sorriderle a cingerla in un breve ma caloroso abbraccio; unico fiore in un deserto sterile.
L’amicizia che lei e Rose avevano condiviso era stata rara e preziosa, nonostante i rispettivi limiti e il ritegno di fondo che aveva impedito a entrambe di confidarsi tutto. Fortunatamente non c’erano state meschinità tra loro e anche il suo amore per Wulfric non l’aveva indotta a detestare l’amica né a compiacersi della sua malattia o peggio ancora della sua morte.
Tuttavia, nel profondo, sapeva che solo la dipartita di Rose aveva provocato la serie di eventi che erano culminati con quell’attesa spasmodica e spaventata dell’uomo che amava, ieri una stella del firmamento, ora un re lontano ma accessibile, fatto di carne e sangue.
Un re che si ritrovò inaspettatamente accanto. Immersa nei suoi pensieri al punto di esserne sommersa, non aveva udito la porta aprirsi, né i suoi passi avvicinarsi. Il cuore diede un soprassalto e tutto il corpo le si risvegliò all’istante, formicolando dalla testa ai piedi.
Elizabeth si sollevò sui gomiti e girò il volto nella sua direzione. Lo sentiva respirare di un respiro grave e regolare, lontano da quello irregolare e ansioso dell’uomo affamato di lussuria. L’entusiasmo le venne meno, un germoglio stroncato sul nascere da qualche pianta nociva e quindi più pervicace. Bene, già non la desiderava più…
Si sedette sul letto senza chiederle il permesso. Sospirò, poi si schiarì surrettiziamente la gola. Brutto, brutto presagio…
―Elizabeth ho bisogno di parlarvi e vorrei che mi ascoltaste senza interrompermi.
Ecco, stava per calare la mannaia sul suo collo.
Meno male che non potevano vedersi bene, altrimenti l’espressione del viso avrebbe tradito il suo disappunto.
Per un attimo contemplò l’idea di prenderlo a calci e strappargli i suoi bei capelli pettinatissimi uno ad uno, perché solo un uomo intenzionato a dare una grande delusione esordiva in tale maniera. Come aveva osato illuderla anche per un solo istante e quindi ricacciarla nell’oblio? Che crudeltà era mai questa?
Wulfric fece scivolare la propria mano sotto la sua, una presa salda, né troppo debole né troppo forte, equilibrata come lo era lui. ─ Mi rendo conto che questa non è l’occasione più adatta per parlarvene, però ho ritenuto di informarvi il prima possibile.
Ah! Allora dopotutto non era sul punto di abbandonarla… Però a che si stava riferendo?
─ Al nostro ritorno c’era della corrispondenza ad attendermi e una missiva recava notizie che vi riguardano. E’ mia abitudine fare dei controlli sul personale che assumo, particolarmente su quello con cui ho contatti giornalieri o quasi. Su di voi all’inizio non trovai nulla, ma ho un investigatore particolarmente capace che è riuscito a ricostruire molta della vostra storia.
Elizabeth si irrigidì e tentò di spostare la mano.
Lui non glielo permise.
Continuò il suo monologo, alzando leggermente il tono che aveva tenuto fino a quel momento poco più alto di un sussurro.
─ Se lo desiderate potremo approfondire l’argomento più avanti, c’è molto da dire a da chiarire, sappiate solo che non era e non è mia intenzione mancarvi di rispetto o ferirvi. Non conosco tutto quello che avete passato e come siete sopravvissuta Elizabeth, tuttavia so il vostro vero nome e le vicende che vi hanno spinta a fuggire dalla Francia per riparare qui.
Wulfric avanzò sul copriletto e le si appressò maggiormente. ─ So che vi era rimasta una sola persona di tutta la vostra famiglia. Forse speravate di rivederla un giorno… io… ─ Si interrupe, in cerca delle parole adeguate, incapace di trovarle, frustrato e risentito perché per certe perdite, per certi dolori, non esistevano termini nemmeno lontanamente adeguati ad esprimerli. ─ Con grande rammarico debbo annunciarvi la morte di vostra zia Nadine, lei… non c’è più, mi spiace. Domani se volete, vi fornirò i dettagli.
Silenzio, buio, torpore.
Elizabeth non fiatò, non si mosse, quasi non respirò. Tutto era nero, tutto era vuoto e pieno al tempo stesso.
C’era il nulla, l’assenza.
Elizabeth tornò a fissare il soffitto.
Poi le crepe sul muro si infittirono, si rincorsero e si aprirono, riversandole addosso una pioggia di calce viva che la bruciò la pelle fino alle ossa.
Un attimo prima non c’erano suoni e quello dopo miriadi di campanelli le esplosero nelle orecchie, urlando come poiane attorno ad un cadavere.
Bewcastle era impazzito, di che andava cianciando? Che ne sapeva lui di zia Nadine e della sua famiglia? Niente di niente! Stava inventando tutto, non era possibile! Si sbagliava di certo, si sbagliava maledizione, si sbagliava! Dio non poteva essere così crudele, no, le aveva strappato via tutti e tutti, che bisogna aveva di prendersi anche zia Nadine? Lei era così solare, così vivace, così allegra… Wulfric si sbagliava.
Elizabeth ricadde sul letto e si cacciò una mano in bocca per non gridare. Non voleva crederci, non poteva crederci. Eppure, da qualche parte dentro di lei, sapeva con assoluta certezza che era vero. Nadine se ne era andata e lei ora era completamente sola. Le sue radici, la sua storia, la sua identità andate, volate via assieme allo spirito indomito e fiero della zia. Iniziò a singhiozzare silenziosamente, per una donna che non vedeva da dodici anni, per i suoi fratelli scomparsi, per l’Elizabeth che moriva insieme all’ultima della sua famiglia, per quell’affetto che le mancava e le era necessario più del pane, più dell’aria.
─ Volete che me ne vada Elizabeth?
La voce di Wulfric penetrò la coltre del dolore che la stava martoriando, lontana eppure forte e chiara. Quella avrebbe dovuto essere la notte in cui sarebbe finalmente diventata sua, in cui gli avrebbe regalato tutto l’amore e la passione repressi da anni. Invece si ritrovava a piangere disperata, in una casa estranea piena di sconosciuti maldisposti nei suoi confronti, di fronte a un uomo che voleva sedurre più di ogni cosa al mondo. Non, non era così che avrebbe dovuto andare.
─ Dipende da voi Wulfric ─ ripose quasi borbottando. ─ Se le mie lacrime e la mia persona vi disgustano andate pure, non vi biasimerò, la situazione è imbarazzante e inappropriata. Ma mi piacerebbe che rimaneste… io non me la sento di stare da sola, almeno per un poco. E’ troppo e tutto insieme, io…
Wulfric non aggiunse una sola inutile frase, si limitò a sdraiarsi accanto a lei, silente.
Elizabeth tentava di dominarsi, ma la sofferenza esigeva uno sfogo, zampillando a fiotti dal suo corpo come acqua sorgiva. Se anche Wulfric la detestava o la disprezzava per la sua debolezza e la sua mancanza di decoro non le importava affatto: lei era questa, non si sarebbe più celata o camuffata. Prendere o lasciare.
E lui la prese. Così, d’un tratto. La fece girare su un fianco e le si strinse addosso da dietro. La abbracciò stretta stretta, senza sensualità ma colmo di un calore che si confondeva con una parvenza di affetto. La strinse mentre piangeva, mentre si fermava e poi ricominciava. La strinse quando si assopiva brevemente, spossata, per poi risvegliarsi oppressa dal peso del patimento. La strinse per ore e non la lasciò andare. Nemmeno quando alle prime luci dell’alba entrambi si abbandonarono esausti al sonno che li reclamava.
Prima si sprofondare tra le braccia di Morfeo, Elizabeth si innamorò nuovamente di Wulfric. Ciò che stavano condividendo era più intimo di qualsiasi atto carnale, lei si era mostrata nuda e lui non l’aveva respinta. Lei aveva teso una mano chiedendo aiuto e lui non era fuggito. Era restato con lei, confortandola come poteva, contro ogni convenzione sociale e morale. Era lì per lei come nessuno lo era più stato da tanto, tanto tempo.
Elizabeth lo amava e lui si era mostrato degno del suo amore, tutto il resto non contava.
Regia di Agniezska Holland, con Jennifer Leigh (Catherine Sloper), Robert Downey jr (Morris Towsend), Ben Kingsley (Dottor Sloper), Maggie Smith (Lavinia Pennimann).
Nella Londra di fine ‘800 vive Catherine Sloper, donna non più giovanissima e per di più timida e bruttina, che per questo non è mai stata corteggiata da nessuno e vive col padre medico, il dottor Sloper, che non prova molto affetto per la goffa figlia. Incredibilmente per chiunque, e soprattutto per se stessa, Catherine comincia a essere corteggiata dal bel Morris Towsend, apparentemente un ricco e affascinante sconosciuto, in realtà un cacciatore di dote che cerca di sistemarsi con una ricchissima ereditiera, come è appunto Catherine. Tutto questo viene scoperto dal dottor Sloper che ha indagato sul conto del corteggiatore della figlia e la informa, ma ormai Catherine è innamorata e non gli crede, tant’è vero che anche quando il padre minaccia di diseredarla se sposerà Morris. Lei, che ha già progettato insieme all’amato la fuga (e che ha rivelato i propositi del padre al giovane), accetta il rischio e si presenta all’appuntamento il giorno fissato. Si presenterà lo stesso Morris?
Tratto dall’omonimo romanzo (1880) di Henry James, è - per ora - l’ultima trasposizione cinematografica di questo famoso romanzo, già portato magistralmente sul grande schermo nel 1949 con il titolo L’EREDITIERA, protagonisti Olivia de Havilland e Montgomery Clift. Nonostante la drammaticità della storia, il clima di questa trasposizione è meno tragico e più introspettivo, pon e sotto una nuova luce la sfortunata protagonista vista non più totalmente vittima ma persona capace di fare delle scelte ben precise e coraggiose nel tentativo di prendere in mano la propria vita, nel bene e nel male. Anche Morris viene visto sotto una nuova prospettiva: non più solo ed esclusivamente un cacciatore di dote senza scrupoli, ma un uomo che, forse, intuisce le buone qualità di Catherine ed è davvero in qualche modo attratto da lei, ma che non può agire diversamente, o forse non vi riesce.
Questa interpretazione della figura di Catherine è resa molto bene dall’attrice Jennifer Jason Leigh, solo apparentemente tranquilla e dimessa ma in realtà tormentata e pensierosa; molto buone anche le interpetazioni dei comprimari Albert Finney e Maggie Smith. Buona anche la ricostruzione di ambienti e costumi dell’epoca.
Chi conosce la storia già sa che è abbastanza triste, ma il film è comunque interessante da vedere.
Nella Roma del 1823 Vanina Vanini, principessa romana, si innamora ricambiata di Pietro Missirilli, giovane carbonaro che fuggito di prigione trova rifugio a Palazzo Vanini. Quando Pietro torna in Romagna per continuare la lotta carbonara, Vanina lo segue, ma non tarda a sentirsi messa da parte in nome dell’ideale patriottico.
A causa di ciò prende una decisione estrema che porterà solo guai…
Tratto dall’omonimo racconto presente nelle CRONACHE ITALIANE di Stendhal, è un drammone tipico di una certa parte di vecchio cinema italiano, a dire la verità guardandolo senza sapere il regista si stenta a riconoscere lo stile di Roberto Rossellini, il maestro del neorealismo, anche se non manca la predisposizione a raccontare il dramma nudo e crudo.
In effetti la storia è drammatica e tormentata, più che come storia d’amore, per i dilemmi che attanagliano i due tormentati protagonisti: Vanina (interpretata da un’ottima Sandra Milo, nel suo ruolo migliore - a mio avviso - insieme a quello del film LA VISITA, che con la sua recitazione fa trasparire il dramma, la passione e la sofferenza della protagonista) è una giovane nobildonna che nell’amore vede un riscatto dalla vita troppo chiusa e conformista che il suo rango le impone, una vita che la soffoca con la sua mediocrità; le sue aspettative verranno tragicamente deluse, portandola a una rovina da lei stessa perpetrata per disperazione e incoscienza.
Anche il protagonista maschile, sebbene l’attore che lo impersona reciti in modo più “manierato” e aderente al ruolo di bello e dannato, esprime tormento e dolore, diviso com’è tra amore e patriottismo (anche se non ho mai capito, a tutti gli effetti, perché dovesse per forza scegliere… si vede che non mi sono calata abbastanza nel periodo storico!).
Alla tragedia che si consuma fa da cornice una Roma prima e una Romagna poi bellissime e ottimamente evidenziate dalla fotografia.
Essendo un classico dimenticato del nostro cinema, meriterebbe una riscoperta, ma attenzione: troppo tragico, potrebbe deprimervi!
DOLCI RICORDI ( Remembrance ), 1996
Regia di Bethany Rooney, con Angie Dickinson (Margaret Fullerton), Eva LaRue Callahan (Serena), Jeffrey Nording (Brad Fullerton), James Calvert (Cliff Fullerton)
Nel secondo dopoguerra Serena, giovane italiana, si trasferisce col marito Brad (soldato conosciuto durante la liberazione), negli Stati Uniti per iniziare una nuova vita. Ma da subito la suocera la prende in antipatia, tanto che la coppia taglia i ponti con la donna; Charles, fratello di Brad e giovane medico neolaureato, costruisce con la nuova cognata un rapporto molto affettuoso. Poco tempo dopo Brad muore durante la guerra di Corea, e Serena rimasta sola dà alla luce una figlia, Vanessa…
Tratto dal romanzo RICORDO D’AMORE, di Danielle Steel, appartiene al filone di tv movie tratti dai romanzi della famosa autrice; filone cospicuo, che sarà certamente apprezzato dai fans della Steel ma che, per chi lo vede da fuori, appare abbastanza banale e scontato. Il livello dei film è più o meno lo stesso, il minimo sindacale che ci aspetta da un tv movie (infatti li passano sempre d’estate il pomeriggio per riempire i buche dei palinsesti…); il piacere o meno del film è affidato alla storia, quindi ovviamente a discrezione degli spettatori. Nel caso specifico ho trovato più realistico, rispetto al romanzo (che non ho letto ma conoscevo come trama) il fatto che abbiano tolto alla protagonista un assurdo titolo di principessa italiana decaduta e diventata povera, lasciando solo il fatto - certamente più realistico - di essere una povera ragazza di origine italiana, come ce ne furono molte nel dopoguerra, che immigrarono dopo aver sposato soldati americani. La storia è piena di colpi di scena ma abbastanza triste e tragica - a tal punto che viene spontaneo domandarsi quali siano i "dolci ricordi" che la voce narrante ricorda, appunto - e gli attori funzionano abbastanza, soprattutto l’acida suocera che sembra non avere un cuore. Utile per passare un pomeriggio se non avete nulla da fare….
CINQUE FIGLI E UN AMORE ( Changes ), 1994
Regia di Charles Jarrott, con Cheryl Ladd (Melanie Adams), Micahel Nouri ( Peter Hallar), Christopher Gartin , Renee O’Connor.
La presentatrice Tv Melanie Adams , divorziata con due figlie,incontra il ricco Peter Hallar,vedovo con tre figli. I due s’innamorano, si sposano e vanno a vivere tutti insieme nella grande casa di Peter, ma sorgeranno molti problemi, soprattutto per via dei figli…
Tratto dal romanzo SVOLTE (1983) di Danielle Steel, come il precedente DOLCI RICORDI appartiene al cospicuo filone tv dedicato ai romanzi della Steel, con una piccola aggiunta: stavolta alla sceneggiatura ha partecipato anche la scrittrice. Non si nota però la differenza rispetto a tutti gli altri film tratti dai suoi romanzi, se non una sorta di partigianeria per la protagonista e le sue figlie, tre personaggi femminili che, per quasi tutto il tempo, ho trovato egoisti e antipatici, così come ho trovato fuori luogo la “vittoria” alla fine, dei loro interessi, come se fossero per forza migliori o più importanti. La storia è tipica delle storie con famiglie allargate, se non altro ha il merito di mostrare i problemi che possono trovarsi ad affrontare persone che decidono di compiere questo tipo di scelta (e non propinarcele continuamente in salsa “Cesaroni” come va oggi di moda); certo, del risvolto alla “Scandalo al sole” non se ne sentiva proprio il bisogno….
Questo mese le uscite delle collane Mondadori, ci offrono una ricca gamma di ambientazioni, dal medioevo di AMANDA SCOTT al periodo georgiano di ELOISA JAMES, dal regency di MARY BALOGH e MARY BLAYNEY, al periodo vittoriano con PAOLA PICASSO, fino ad arrivare al frizzante contemporaneo di LISA CACH, negli Extra Passion, la nuova collana erotica che a partire da agosto scorso ha iniziato ad abbinare ai romanzi storici anche i contemporanei (e non dimentichiamo che sul blog Mondadori sono già stati annunciati i famosissimi Navy Seals di Lora Leigh!). Ma al di là delle diverse ambientazioni storiche e al picco erotico degli Extra Passion ( per chi ama le storie veramente bollenti ), questo mese abbiamo la fortuna di vedere ripubblicate due vere chicche del genere, due romanzi che ciascuno a modo suo, hanno fatto un pezzo di storia del romance d'oltreoceano e di quello italiano: SPOSA A META' di Mary Balogh, il primo romanzo della amata serie Slightly dedicata ai Bedwyn, e, udite udite, dopo 23 anni dalla prima pubblicazione, CAPELLI DI LUNA di Miriam Formenti.
Le appassionate del MEDIOEVO, tra i titoli di questo mese non possono perdere IL SIGNORE DELLE ISOLE (Lord of the Isles), di Amanda Scott (RM Classic 977), una delle più apprezzate autrici di romance ad ambientazione scozzese, che ha esordito per la prima volta in Italia a Marzo, col romanzo La Principessa delle Highlands.
Ambientato nella Scozia del 1370, questo è il secondo romanzo della serie delle Isole dei Templari, ed inaugura anche le storie delle sorelle Macleod, figlie di Murdo Macleod (Cristina, la maggiore è protagonista di questa storia)
1 - LA PRINCIPESSA DELLE HIGHLANDS (Highland Princess) – protagonisti Mairi MacDonald e Lachlan Lubanach Maclean, detto “l’Astuto” ("The Wily") - potete leggere le nostre note QUI
2 - IL SIGNORE DELLE ISOLE (Lord of the Isles) - protagonisti Cristina Macleod e Hector Maclean, detto “il Feroce” ("the Ferocious")
3 - Prince of Danger - protagonisti Isobel Macleod e Sir Michael St. Clair, master of Rosslyn Castle
4 - Lady's Choice - protagonisti Sorcha Macleod e Sir Hugo Robison, cavaliere templare
5 - Knight's Treasure - protagonisti Adela Macleod e Sir Robert Logan, cavaliere templare
6 - King of Storms - protagonisti Sidony Macleod e Sir Giffard Maclennan, cavaliere templare
I romanzi sono collegati tra loro soprattutto per il fatto che le protagoniste sono sorelle (Cristina, Mariota, Adela, Maura, Kate e poi Isobel, Sidony e Sorcha), e che i protagonisti maschili dei primi due romanzi, Lachlan e Hector, sono gemelli. Ad unire però le singole storie, c'è una trama comune : ovvero la caccia al tesoro dei Cavalieri templari, che si dipana da un romanzo all'altro, rendendoli strettamente collegati. Per questo è consigliabile leggerli nella sequenza di pubblicazione.
In una notte buia e tempestosa l'affascinante Lord Hector Reganoch, Signore di Lochbuie, trova rifugio nella casa di Lord Macleod. Costretto dalle cattive condizioni metrologiche a trascorrere del tempo nella dimora del suo ospite ha l'occasione di fare la conoscenza delle sue figlie e in particolare dell'adorabile e bellissima Mariota, la seconda figlia più grande di Macleod, di cui si invaghisce al primo sguardo. Rapito da tanta avvenenza il giovane la chiede subito in sposa ma il padre della fanciulla gli spiega che per superstizione deve maritare prima la figlia più anziana, Cristina, meno bella di Mariota, ma giudiziosa, dolce, generosa e decisamente adatta a divenire una buona moglie. Hector però non ne vuole sapere ed insiste a volere la bella Mariota. Così la famiglia escogita un piano per ingannarlo ed il giovane si ritrova una mattina a dover smaltire una bella sbornia con accanto la moglie "sbagliata": Cristina, che ha acconsentito al piano perché fin da subito innamorata del bel Lord. Immaginatevi la collera dell'uomo! Se il suo soprannome vi dice qualcosa, il destino della povera Crstina sembra ben misero. Sa che Hector non riuscirà mai ad amarla, ma non immagina che intanto lui sta cominciando a notare la sua sposa e ad apprezzarla molto più di quanto avrebbe immaginato. Tutto sembra a posto quindi...se non che Mariota, che dapprima aveva rifiutato la corte del lord, ora vuole a tutti i costi farlo suo...
Un romanzo molto apprezzato per la caratterizzazione dei personaggi, l'ambientazione storica accurata ma soprattutto per la sottile vena di humour che caratterizza la trama vivace. Se amate la Scozia, il medioevo, gli inganni e gli amori difficili da conquistare, allora non perdete Il Signore delle Isole. (Sensualità: WARM)
Per chi invece ama le ambientazioni tardo settecentesche, troverà un romanzo molto ben scritto in DUCHESSA DEL MIO CUORE (This Duchess of Mine) di Eloisa James(RM Classic 976) Ambientato attorno al 1780 in pieno periodo GEORGIANO, è il penultimo romanzo della serie "Duchesse Disperate" (Desperate Duchesses), così composta:
1 - DUCHESSE DISPERATE (Desperate Duchesses) - protagonisti Roberta St. Giles e Damon Reeve, conte di Gryffyn – potete leggere le nostre note sul romanzo QUIe la nostra recensione QUI
2 - PRIMA DI NATALE (An Affair before Christmas) - protagonisti Perdita (Poppy) Selby e “Fletch”, Duca di Fletcher – potete leggere le nostre note sul romanzo QUI
3 - LA NOTTE DELLA DUCHESSA (Duchess By Night) - protagonisti Harriet, Duchessa di Berrow, e Lord Justinian "Jem" Strange – potete leggere le nostre note sul romanzo QUI
4 - IL RITORNO DEL DUCA (When the Duke Returns) - protagonisti Isidore, Duchessa di Cosway, e Simeon Jermyn, Duca di Cosway - potete leggere le nostre note QUI
5 - DUCHESSA DEL MIO CUORE (This Duchess of Mine) - protagonisti Jemma, Duchessa di Beaumont, e Elijah, Duca di Beaumont
6 - A Duke of Her Own - protagonisti Eleanor Lindel, figlia del duca di Montague, e Leopold Dautry, Duca di Villiers
Le campane nuziali che celebrano le nozze combinate fra la graziosa Duchessa di Beaumont e il suo posato e imperturbabile Duca tacciono quando una scioccante scoperta induce Jemma a lasciare il palazzo ducale e a fuggire. Per nove anni rimane all’estero, creando un delizioso scandalo dietro l’altro (se si vuole credere ai pettegolezzi). Elijah ,Duca di Beaumont, ha creduto a quei pettegolezzi. Ma l’affascinante duca ha bisogno di un erede, così richiama a casa la sua seducente moglie. Jemma ride degli occhi freddi e del cuore di ghiaccio di Elijah- ma con suo grande sgomento, ella stessa non crede in quei sentimenti. Infatti racchiude un segreto e vuole l’impossibile: il cuore del marito ai suoi piedi.
Ma quale tipo di seduzione avrà in mente Jemma, perché un uomo possa innamorarsi follemente della propria moglie?
***Nominato nel 2009 come miglior romanzo ambientato nelle Isole Britanniche***
***RT top pick***
Eloisa James è un'autrice di talento, capace di toccare le lettrici in profondità, e di far loro credere nel potere dell'amore di superare qualsiasi ostacolo. Un romanzo in cui i protagonisti sono coinvolti in un gioco di seduzione, e l'amore è la posta più alta. (Sensualità WARM)
Non manca neppure questo mese una bella storia ad ambientazione REGENCY, IL BACIO DEL TRADITORE (Traitor's Kiss) di Mary Blayney (RM Classic 978), un romanzo storico ambientato tra Francia e Inghilterra, con una trama movimentata e misteriosa, spie, traditori e inganni, secondo la migliore tradizione regency. IL BACIO DEL TRADITORE è il primo romanzo della serie dedicata ai Pennistan, quattro fratelli e una sorella. Lynford il maggiore, duca di Meryon, Jess, David, Gabriel e Olivia, e ad ora è così composta:
1 - IL BACIO DEL TRADITORE (Traitor's Kiss) - protagonisti Gabriel Pennistan e Charlotte Parnell
2 - Lover's Kiss - protagonisti Olivia Pennistan e Michael Garrett
3 - Stranger's Kiss - protagonisti Lynford, duca di Meryon e Elena Verano
4 - Courtesan's Kiss - protagonisti David Pennistan e Mia Castellano
5 - One More Kiss - storia di Jess Pennistan, uscita prevista per il 2012
Un uomo imprigionato per un crimine che non ha commesso..una donna che lo salva ma che potrebbe essere il suo più grande pericolo. Un romanzo emozionate e ricco di colpi di scena.
Una donna misteriosa travestita da suora si intrufola in una prigione francese per far evadere Gabriel Pennistan, una spia inglese detenuta in attesa di essere impiccata poiché accusata di aver tramato contro Napoleone. Ma si sa, anche la libertà ha un prezzo e l'uomo è ora alla mercé della sua salvatrice, la bellissima ed enigmatica Charlotte Parnell, che rifiuta però di rivelargli perché lo ha salvato dal suo destino. Desideroso di raggiungere quanto prima l'Inghilterra per riabilitare il proprio nome, Gabriel acconsente ad accompagnare Charlotte in un viaggio che metterà alla prova entrambi in modi che non possono nemmeno immaginare. I due infatti scopriranno insieme una passione imprevista e bruciante e così quando Charlotte scomparirà improvvisamente dalla vita di Gabriel, l'uomo non avrà pace fino a quando non l'avrà ritrovata, non importa il prezzo che dovrà pagare.... (Sensualità: WARM)
"LE ITALIANE"
Sempre più spazio alle Italiane in casa Mondadori! E anche noi abbiamo deciso d'ora in avanti di dedicare all'interno di questo post una sezione speciale tutta per loro, per la gioia delle lettrici che le seguono fedelmente.
Anche questo mese sono due i titoli in uscita. Il romanzo ottocentesco ad ambientazione Irlandese di Paola Picasso, IL DESTINO CI ATTENDE, per la collana Classic, e l'attesissima ristampa di CAPELLI DI LUNA di Miriam Formenti per la collana Oro.
Entrambe le autrici hanno accettato di presentare i loro romanzi personalmente, e la cosa non può che farci piacere, perché chi può farlo meglio di loro? A noi non resta che dirvi: godetevi queste chicche e non perdetevi i romanzi!
IL DESTINO CI ATTENDE di Paola Picasso (RM Classic 975)
La storia riguarda due sorelle: Marianne, la maggiore, è una ragazza ubbidiente, sottomessa e molto religiosa; Sacha, la minore è vivace, allegra e bellissima. Marianne viene scelta come sposa di Stephen, futuro duca di Ironcrown e benché desideri farsi suora, parte da Parigi con madre e sorella per andare in Irlanda a conoscere il futuro sposo. Il primo incontro però avviene tra Sacha e Steve ed è folgorante. L’amore travolge i due giovani dal primo istante, ma è un amore proibito sia per la giovane età di Sacha, sia perché la scelta è stata fatta. Le regole ferree della società impongono che il matrimonio si celebri e che tutti si scarifichino. Sacha torna in Francia con la madre e la tragedia assume tinte fosche. Ma il destino è in agguato e si compie quando Marianne annuncia di essere incinta… (Sensualità WARM)
Care amiche, riguardo a questo romance, posso dirvi che coltivavo questa storia da tempo e quando mi succede d’avere un’idea in testa, la sera prima di addormentarmi, ci ricamo sopra, limo, smusso, levigo, finché dalla pietra grezza emerge una gemma luminosa.
Delineata la trama, comincio a scrivere e dopo un po’, dipende dalla tempra dei personaggi, il Lui, la Lei, o altri, prendono la parola e mi dettano affinché io ripeta ciò che “loro” vogliono dirvi.
Sono loro i protagonisti ed esigono rispetto e ubbidienza. Talvolta, con un atto di generosità, aprono la porta a degli estranei che tuttavia non potranno mai primeggiare.
Le due sorelle del romanzo, Sacha e Marianne hanno entrambe una spiccata personalità, una grande forza di carattere e lo dimostrano attraverso alterne vicende che in certi momenti le vogliono quasi sconfitte. Ho detto quasi perché nessuna delle due si lascerà spezzare. Spero che queste due giovani donne rimangano nel vostro ricordo. Per me ogni eroe, o eroina è indimenticabile, fa parte del mio vissuto come i miei figli, fa parte di me, forse la parte migliore perché è là che la fantasia, la speranza, l’aspettativa di un premio finale hanno posto.
E sono la mia ricchezza. Grazie a Sacha e a Marianne, ho vissuto la loro incredibile storia, la loro lotta per realizzarsi e giungere alla meta. Ho palpitato, riso e pianto con loro e in definitiva non sono mai stata sola. Scrivere è sinonimo di solitudine, tuttavia, quando si è circondate da tanti personaggi affascinanti ci si sente al centro di un palcoscenico fantastico.
Spero che chi mi leggerà, proverà le stesse emozioni. Paola Picasso
CAPELLI DI LUNA di Miriam Formenti
(RM Oro 107)
Viola "dai capelli di luna" fugge disperata per non sottoporsi a un matrimonio umiliante quanto forzato. Mentre vaga per le strade di Desenzano incontra un mercenario molto attraente, ma non sa che l'uomo è un nemico della sua famiglia e che farà di tutto per riprendersi ciò che gli è stato sottratto dai parenti di Viola alcuni anni prima. Da un atto d'amore consumato in una taverna nascerà per Viola qualcosa di nuovo ed esaltante assieme... (Sensualità WARM)
‘Capelli di Luna’ non è stato il primo romance che ho scritto, tuttavia lo considero il mio romanzo d’esordio poiché è stato il primo ad essere pubblicato nella collana ‘I Romanzi Mondadori’ con la mia firma. Devo dire che allora, parliamo di quasi 23 anni fa, mi era parsa una conquista, dato che fino a quel momento avevo pubblicato solo con pseudonimi inglesi.
Dopo aver scritto ‘Un uomo da odiare’, un romance ambientato nel 1150, che per motivi editoriali era in quel momento bloccato, per ‘Capelli di luna’ avevo optato ancora una volta per il Medioevo, nonostante non avessi ancora deciso la città in cui si sarebbe svolta la storia che era appena un abbozzo nella mia mente, né il periodo preciso. La risposta l’avevo trovata in uno dei libri di mio padre sulla storia di Brescia, la nostra città natale. Sfogliandolo, infatti, mi aveva colpito un particolare momento, forse nemmeno molto conosciuto, che aveva interessato i Visconti, la Repubblica Veneziana e la Riviera del Garda nel 1351.
L’inizio è un po’ particolare. Dopo poche pagine si profila una scena piuttosto forte, terribile per una donna, ma molto importante, poiché su quella ho costruito tutto il romanzo. Il seguito è ricco di avvenimenti in una società in cui era l’uomo a comandare, ma è la storia di un amore sofferto, che rimane vivo e vibrante nonostante le avversità e il passare del tempo.
Avevo in mente un protagonista dal carattere deciso; un uomo del tempo, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Chi ha letto il libro mi ha detto che Francesco è un bastardo DOC. Certamente lo è: sfrontato, beffardo, troppo sicuro di sé… tuttavia è anche in grado di amare e, soprattutto, di farsi amare. Per le più curiose dirò che Francesco non è stato un parto della mia fantasia; è esistito davvero, se non nel carattere almeno nel fisico. Io, infatti, l’ho visto. Un uomo bruno e attraente, che da un cartellone pubblicitario guardava i passanti regalando a tutti un sorriso disincantato. Non ricordo come fosse vestito e nemmeno cosa pubblicizzasse; vedendolo però lo avevo riconosciuto subito: lui era il mio protagonista. In quanto a Viola, l’amore della sua vita, l’ho sentita crescere a poco poco. Da fanciulla orgogliosa e ostinata si è trasformata pagina dopo pagina in una donna vera; una donna coraggiosa che merita infine di avere tutto, soprattutto l’amore.
Per me è una grande gioia vedere ristampato questo romance e mi auguro che le lettrici possano apprezzarlo. Aggiungo che resta sostanzialmente uguale all’inedito. Ho solo cambiato alcune parole; poche brevi frasi qua e là, arricchendo anche una scena d’amore. Nient’altro, poiché credo che un vecchio romanzo possa subire qualche piccola modifica, ma non può essere cambiato.
Ringrazio Maet e le sue colleghe per avermi ospitato nel blog e, soprattutto, per avermi permesso di andare a ruota libera in questa esposizione.
Ringrazio anche le amiche che avranno la pazienza di leggermi, stringendo tutte quante in un abbraccio affettuoso.
Miriam Formenti
Miriam Formenti è stata ospite del blog in occasione dell'uscita del romanzo ISABELLA PER SEMPRE, potete leggere l'interessantissima intervista cliccando QUI
"SCELTI PER VOI"
Care lettrici, fortunatamente per noi,in questi ultimi tempi il panorama romance nel nostro Paese si sta incredibilmente arrichendo grazie alle molte case editrici che sempre più spesso sembrano voler ascoltare e dare voce ai nostri desideri. Ecco perchè per aiutarvi a sceglere e ad orientarvi nella sempre più nutrita rosa dei romanzi in pubblicazione noi di Isn't it romanti? abbiamo deciso di rinnovare le vesti delle uscite Mondadori selezionando quelle che noi consideriamo imperdibili; possono essere ristampe o - finalmente! - edizioni italiane di libri tanto attesi.
Sperando quindi che i nostri "Scelti per voi" vi piacciano e incontrino i vostri gusti, vi auguriamo... Buona Lettura!!
SPOSA A META' (Slightly Married) di Mary Balogh (RM Oro 108)
Per la gioia di quanti amano Mary Balogh e non hanno avuto la possibilità di leggere per intero la serie o per coloro che ne hanno sentito solo parlare senza mai provarla, la Mondadori inizia la ristampa della celeberrima serie Bedwyn. Già ad agosto scorso era stato pubblicato quello che in qualche modo viene considerato un prequel, ovvero UN’ESTATE DA RICORDARE e QUI potete trovare la nostra nota, ma la saga vera e propria comincia con questo volume.
***Miglior romance storico del 2003 per ALL ABOUT ROMANCE***
Protagonisti i quattro fratelli e le due sorelle che compongono la nobile, antica e potente casata dei Bedwyn per l’appunto. Una famiglia piena di temperamento e di passione, ma anche di generosità, senso della giustizia e ferrei valori. In ciascuno dei romanzi compare l’enigmatico e affascinante e duca di ghiaccio, Wulfric, il cui ritratto si arricchirà di particolari di libro in libro fino a giungere all’ultimo, quello che lo vede protagonista.
1 - SPOSA A META' (Slightly Married) – protagonisti il colonnello Aidan Bedwyn e Eve Morris – potete trovare la nostra recensione QUI
2 - INCIDENTE D'AMORE (Slightly Wicked) – protagonisti Rannulf Bedwyn e Judith Law – potete trovare la nostra recensione QUI
3 - UNA LADY SCANDALOSA (Slightly Scandalous) – protagonisti Lady Freyja Bedwyn e Joshua Moore, marchese di Hallmere – potete trovare la nostra recensione QUI
4 - LA TENTATRICE (Slightly Tempted) – protagonisti Gervase Ashford, conte di Rosthorn, e Morgan, la più giovane dei Bedwyn – potete trovare la nostra recensione QUI 5 - INNAMORARSI DI UN LORD (Slightly Sinful) – protagonisti Alleyne Bedwyn e Rachel York – potete trovare la nostra recensione QUI
6 - IL DUCA DI GHIACCIO (Slightly Dangerous) – protagonisti Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle, e Christine Derrick – potete trovare la nostra recensione QUI
SPOSA A META’ è la storia di Aidan, il secondogenito, serio, introverso, coraggioso il cui sogno sarebbe stato di amministrare le proprietà di famiglia e che invece è stato obbligato a divenire un soldato. Per tenere fede alla promessa fatta ad un commilitone morente e nonostante la grande disparità culturale e sociale, ne sposerà la sorella Eve, una donna in difficoltà eppure estremamente prodiga, tanto materialmente che moralmente. Per Eve aiutare gli altri è naturale e fonte di gioia. Riusciranno i due a superare le tante difficoltà e a trasformare un matrimonio all’inizio solo di facciata, in un’unione anche di cuori e anime? (Sensualità WARM)
SEDUZIONI PERICOLOSE (Something Reckless) di Jess Michaels(RM ExtraPassion 9)
Ritorna la serie dedicata alle sorelle Albright! Ambientata in Inghilterra nel periodo REGENCY, Jess Michaels (lo pseudonimo usato da Jenna Petersen per i romanzi erotici) rivela segreti, svela desideri e accende passioni nascoste...
Di questa serie abbiamo parlato e scritto diffusamente sul blog, dato che l'abbiamo letta in lingua originale diverso tempo fa, e difatti potete trovare già le recensioni di tutti i libri che la compongono:
1- PIÙ DI UN DESIDERIO (Everything Forbidden) – protagonisti la sorella maggiore, Miranda Albright, e Ethan Hamon, conte di Rothschild – potete trovare la ns. recensione del romanzo QUI
2- SEDUZIONI PERICOLOSE (Something Reckless) – protagonisti Lady Penelope Norman e Jeremy Vaughn, duca di Kilgrath - potete trovare la ns. recensione del romanzo QUI
3- Nothing Denied – protagonisti Beatrice Albright e Gareth Berenger, marchese di Highcroft – potete trovare la ns. recensione del romanzo QUI
più un romanzo di spinoff
- Taboo – protagonisti Cassandra Willows e Nathan Manning, conte di Blackhearth - potete trovare la ns. recensione del romanzo QUI
La vedova Penelope Norman si è fatta paladina di tutte le mogli che devono subire e sopportare le infedeltà dei loro mariti. E i mariti in questione, ma non solo loro, sono decisi a fare qualsiasi cosa per farla tacere, e dal momento che non possono uccidere la donna, devono almeno uccidere la sua reputazione. Lo splendido esemplare che dovrà portare a termine questo compito è il Duca di Kilgrath, cui nessuna donna ha mai resistito. Il suo piano è sedurre Penelope, farle conoscere la passione, e poi comprometterla. Come? Esserne amico di giorno, e l'amante mascherato di notte. Avrà successo il suo piano? O si ritorcerà contro di lui? (Sensualità BURNING)
I SEGRETI DI UNA CAMERIERA (The Erotic Secrets of a French maid ) di Lisa Cach(RM ExtraPassion 10)
Nelle collane Mondadori hanno da poco debuttato i CONTEMPORANEI e negli Extra Passion troviamo un romanzo davvero molto stuzzicante! Una commedia sexy che vi regalerà attimi di intensa ilarità.
Lui è il signore della casa. Lei la signora dei suoi desideri...
Emma Mayson è una giovane e brillante laureata in architettura che stenta a trovare lavoro nel suo campo, ma per sbarcare il lunario e pagare le bollette si adatta a far da donna delle pulizie nelle ville dei benestanti di Seattle. Uno di questi Russell Carrick oltre che ricco è anche giovane e attraente, per quanto serioso, tanto che Emma si propone anche come governante, non solo per guadagnare di più ma anche per stargli maggiormente vicino. Russell dopo attenta riflessione e valutate le opzioni, accetta. Una storia semplice dunque? Niente affatto, a volte degli enormi fraintendimenti possono nascere dalle frasi più ovvie e così mettere in moto una serie di eventi assolutamente imprevisti che conducono molto, molto lontano. (Sensualità BURNING)
Una storia frizzante, divertente e tenera al tempo stesso, da un’autrice ancora pressoché sconosciuta in Italia, molto versatile e tutta da scoprire, che spazia dal contemporaneo, allo storico al paranormal allo young adult.
E' stata pubblicata da Harlequin diversi anni fa (Appuntamento senza Anestesia, del 2002), e per la gioia di tutte le amanti del paranormal, la Mondadori ne ha annunciato la pubblicazione nella collana Dark Passion!
ANTICIPAZIONI DEL PROSSIMO MESE
ROMANZI CLASSIC
979 - Mary BALOGH - Caro angelo inatteso (Dark Angel)
980 - Ornella ALBANESE - Aurora d’amore
981 - Karen RANNEY - Il diavolo di Ambrose (The Devil Wears Tartan)
982 - Deborah RALEIGH - Un affare di cuore (Some Like It Wicked)
ROMANZI PASSIONE
59 - Karen ROBARDS - Folle tentazione (Irresistible)
60 - Lisa KLEYPAS - Sposare uno sconosciuto (When Strangers Marry)
ROMANZI DARK PASSION
21 - Donna Lea SIMPSON - Fuoco di passione (Awaiting the Fire)
22 - Angela KNIGHT - Bacio eterno (The Forever Kiss)
Hanno collaborato a questo post:
naan, maet1, paige79, chiaromattino, poppy77, antonella
E' IN ARRIVO IN LIBRERIA CORINNA. LA REGINA DEI MARI di Kathleen McGregor - LEGGEREDITORE
Finalmente il 29 Settembre uscirà in edizioni Leggereditore, Corinna La regina dei Mari, uno dei romanzi più attesi degli ultimi anni, in edizione integrale e riveduta. Pubblicato per la prima volta in Italia dalla Mondolibri, è stato già all’epoca un grande successo.
Oceano Atlantico, 1662.
Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all’infelicità. Bellissima e indomabile, il volto incorniciato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna.
Nei burrascosi mari tropicali, pirati e corsari si contendono bottini e ostaggi in feroci assalti a qualunque nave abbia la sventura di incrociare la loro rotta. Non fa eccezione il vascello su cui è imbarcata Corinna. Rapita da un uomo spregevole, la donna rimpiange il giorno in cui ha lasciato la casa paterna. Ma quando ha ormai perso ogni speranza, durante un’incursione nelle prigioni in cui è stata rinchiusa, il famigerato corsaro Dorian O’Rourke la vede e la porta via con sé. Dapprima a fianco dell’affascinante uomo di cui si innamora, poi al comando di un veliero tutto suo, Corinna si trasforma in una vera regina dei mari un capitano temuto e rispettato da tutti.
Tra violente tempeste, arrembaggi e mille traversie, si snoda la storia d’amore e d’avventura di un’eroina fuori dagli schemi, pronta a combattere fino all’ultima goccia di sangue per la propria libertà, per i propri principi e per l’uomo che ama.
La saga del Mar dei Caraibi ad ora è così composta:
1- CORINNA. LA REGINA DEI MARI : storia di Corinna McPherson e Dorian O'Rourke
2- CUORE PIRATA : storia di Walter Avery e Brandy McKindry
3- L'IRLANDESE : storia di Juan Corraya e Alma De Castillo
4- NOTTE DI TEMPESTA : racconto dedicato a Pablo (contenuto nel numero 0 della rivista Romance Magazine acquistabile sul sito delosbooks.it)
Kathleen McGregor è una scrittrice di rara intensità e maestria. I suoi sono romance sui generis, nei quali l’avventura, la passione e l’esatta documentazione storica si fondono, restituendoci una prova di altissimo valore. I suoi romanzi sono un inno alla libertà e a ogni pagina riescono a far appassionare il lettore, trascinandolo in un viaggio dalle atmosfere esotiche, e avvincenti, ma anche romantiche e da sogno.
Il sito dell'autrice: www.kathleenmcgregor.com
ESCE IN LIBRERIA ATTRAZIONE INFERNALE ( A Match Made in Hell ), di Terri Garey - EDIZIONI DELOS, COLLANA ODISSEA STREGHE
Una nuova storia di Nicki Styx, la ragazza sensitiva dai poteri eccezionali che le permettono di comunicare con le anime dei morti rimaste bloccate su questa Terra perché hanno ancora delle storie "in sospeso".
L'aver sfiorato la morte e aver fatto un rapido giro nell'aldilà hanno reso Nicki Styx, la proprietaria di un negozio di abiti vintage, un'amica dei morti suo malgrado. Può vedere e sentire gli spiriti, e altroché se vogliono farsi sentire! Fortunatamente il suo nuovo ragazzo, un medico molto sexy di nome Joe Bascombe, è pronto ad aiutarla, specialmente quando Nicki affronta il suo ultimo fantasma: una donna che indossa un abito di lustrini rosa e che detiene la chiave di alcuni segreti di famiglia.
Sfortunatamente salta fuori che ci sono più scheletri nell'armadio di famiglia di quanto lei pensasse, inclusa una sorella gemella e una casa misteriosa piena di spiriti e di sorprese. Le cose vanno di male in peggio quando fa la sua comparsa il diavolo stesso, determinato a sedurre Nicki e a farle vendere la propria anima per una sola, incredibile notte!
Fantasmi, spiriti, spettri chiamateli come vi piace, ma non fatelo a voce troppo alta... potrebbero sentirvi
Nota di andreina65. Secondo volume della serie Nicki Styx così composta:
- LE RAGAZZE MORTE SONO FACILI (Dead girls are easy)
- ATTRAZIONE INFERNALE (A Match made in Hell)
- You're the One I Haunt
- Silent Night, Haunted NighT
Terri Garey, nata e cresciuta in Florida si è laureata in Scienze Elettroniche alla University of South Florida, è sposata e madre di tre figli. Prima di intraprendere la carriera di scrittrice a tempo pieno è stata analista di sistemi elettronici presso una società di finanza e assicurazioni; poi, nel 2005, ha venduto e pubblicato il suo primo libro con l'editore Harper Collins, Dead Girls Are Easy (il presente Le ragazze morte sono facili) con il quale ha dato inizio alla fortunata serie delle storie di Nicki Stix, una ragazza sensitiva in grado di parlare con le anime dei morti e di sistemare i pasticci che questi avevano lasciato in sospeso. La serie di Nicki Styx che ha subito riscosso una grande successo, è poi continuata con i romanzi A Match Made in Hell (2008), You're the One That I Haunt (2009) e Silent Night, Haunted Night (2009).
Sin dal suo esordio, l'autrice ha ricevuto entusiastici apprezzamenti dai lettori della narrativa paranormale; ha visto il prestigioso Rita Award per l'opera prima e il Prism Award per il miglior romanzo light paranormal.
ESCE IN LIBRERIA FOREVER di Maggie Stiefvater - EDIZIONE RIZZOLI
È arrivata una nuova primavera a Mercy Falls. Grace, che per sopravvivere ha dovuto cedere al suo animo di lupo, continua a mutare forma. Sam, saldo nella sua pelle di umano, la cerca. Perché la ama e conosce il dolore delle metamorfosi.
Quando nel bosco viene ritrovato il cadavere di una ragazza la situazione precipita: il branco è in pericolo, Grace è in pericolo, e Sam deve tentare di salvarli, deve salvare Grace, a qualunque costo…
“Il lupo levò il capo e ululò.
Fu un gemito lungo, lamentoso, triste e distinto. Dopo un istante schiusi la bocca e ululai anch’io.
Insieme, le nostre voci erano più forti. Gli altri lupi si premettero contro di noi, prima uggiolando, poi ululando. Non esisteva luogo nel bosco in cui quel richiamo non potesse giungere.”
Nota di andreina65: La Trilogia The Wolves of Mercy Falls (I lupi di Mercy Falls) è composta da:
-SHIVER
-DEEPER (Linger)
-FOREVER
Maggie Stiefvater ha trent’anni e vive in Virginia insieme al marito e ai due figli, due cani e un gatto. Pittrice e illustratrice, da anni scrive con successo libri per giovani adulti a sfondo fantasy. La trilogia dei lupi di Mercy Falls ha conquistato migliaia di lettori in tutto il mondo.
Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!