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maggio 2012

Escono in edicola I Romanzi Mondadori di giugno 2012

Romanzi 1007 - Joanna BOURNE - Quella rosa proibita

Nella follia della Rivoluzione è l’amore la trappola più pericolosa

Marguerite de Fleurignac, figlia di un marchese, è a capo di un’organizzazione che aiuta i nobili francesi a sfuggire alla ghigliottina. Scoperta dalle autorità, è riuscita per miracolo a sottrarsi all’arresto, e si sta nascondendo tra le rovine del suo castello quando si imbatte in un certo Guillaume LeBreton. Pur dubitando di lui, Marguerite lo convince a scortarla a Parigi, dove spera di poter continuare la propria missione. Entrambi nascondono segreti che potrebbero costar loro la vita, e gli inganni e gli intrighi fra cui devono muoversi non costituiscono certo il terreno ideale in cui un amore possa sbocciare. Eppure accade. Ma sarà messo a dura prova, quando la vera identità di Guillaume verrà alla luce…

Note: Terzo romanzo dell’apprezzata serie Spymaster, così composta:
1.UN AMORE DI SPIE (The Spymaster’s Lady)
2.UNA SPIA NEL CUORE (My Lord and Spymaster)
3.QUELLA ROSA PROIBITA (The Forbidden Rose)
4.The Black Hawk (inedito in Italia)

Collegato alla serie, il romanzo “Il Castello di Vinton”, (Her Ladyship Companion), sorta di prequel pubblicato nei Romanzi Mondandori nel lontano 1984 e di prossima ristampa nella collana Oro.
“Una rosa proibita” è ambientato durante il Regno del Terrore (1794), in Francia, ed è stato molto apprezzato per la sua capacità di tenere il lettore col fiato sospeso. Un romanzo che una volta iniziato è impossibile smettere di leggere, in cui passione e spionaggio sono elementi egualmente ben sviluppati. La Bourne sembra aver ottimamente descritto la psicologia dei personaggi principali, la tensione/attrazione fra loro, senza dimenticare quelli secondari, che risulterebbero accattivanti e ben delineati.

Ambientazione: Francia, 1794

Premi e riconoscimenti: finalista al Premio RITA 2011; premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2010 come Miglior Romanzo Storico d’Avventura (Best Historical Romantic Adventure ); All About Romance DIK (Desert Isle Keeper ).

Sensualità: hot

 

 

Romanzi 1008 - Tessa DARE - La dea della caccia

“Il romance più dolce e sexy che leggerete quest’anno.” Eloisa James

Come Diana, dea della caccia, Lucy Waltham non esita a lottare per ottenere quello che vuole. E ora vuole sir Toby, l’unico uomo che ha sempre sognato di sposare, e che sta per fidanzarsi con un’altra. Tuttavia per sperare di conquistarlo, Lucy deve prima mettere alla prova le proprie arti seduttive. Così, nottetempo, bussa alla porta di Jeremy Trescott, amico del fratello e loro ospite, ma bastano tre baci per accendere in lei un’inattesa passione che manda in fumo i suoi piani. Lui fa del proprio meglio per mantenere il controllo, però Lucy è una donna sensuale e irresistibile. Al punto che Jeremy, ben presto, si scopre pronto a tutto pur di farle dimenticare Toby.

Note: Primo romanzo della trilogia di ambientazione regency The Wanton Dairymaid così composta:
1.LA DEA DELLA CACCIA (Goddess of the Hunt),
2.Surrender of a Siren - inedito in Italia
3.A Lady of Persuasion - inedito in Italia

Definito da Romantic Times un’irresistibile combinazione di humor e sensualità, capace di toccare il cuore del lettore grazie ai suoi personaggi affascinanti, il suo punto di forza sembra essere proprio la chimica fra i protagonisti, abilmente descritta e sviluppata.

Ambientazione: Inghilterra, 1817  periodo regency

Premi e riconoscimenti della critica: Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2009 come Miglior Romanzo Storico ( Best Historical Romance Novel ); Romance Reader Five Hearts.

Sensualità: warm

  

 

Romanzi 1009 - E. James, J. Quinn, C. Brockway - La lady perfetta

Tre stelle del romance vi invitano al ricevimento dell’anno

Hugh Dunne, conte di Briarly, deve prendere moglie. Per aiutarlo, sua sorella Carolyn prepara una lista di appetibili candidate e le invita, insieme ad alcuni interessanti gentiluomini, a un ricevimento nella propria casa di campagna. In particolare, ci saranno la bellissima e timidissima Miss Gwendolyn Passmore, la schietta Miss Katherine Peyton, ma anche il famoso eroe di guerra capitano Neill Oakes, l’ambitissimo conte di Charters e… naturalmente Cupido, che si divertirà a scombinare le carte in tavola. Cosicché l’esuberante padrona di casa avrà il suo bel daffare per trovare la donna più adatta a catturare il cuore indomito del fratello.

Note: Tre grandi firme del romance collaborano alla stesura di un romanzo diviso in tre parti. La prima parte è scritta da Julian Quinn, e si focalizza sulla bellissima e timida Gwendolyn Passmore, per nulla interessata al ricevimento e che non vede l’ora di tornare a casa. Il suo fascino, però, fa colpo su Alec, il miglior amico di Hugh Dunne...
Connie Brockway sviluppa la storia di Kate, la “seconda candidata” nella lista di Hugh, finché non arriva un suo amico d’infanzia, da sempre innamorato di lei. Ma un inghippo impedisce al giovane di corteggiarla come vorrebbe...
Il romanzo si conclude col racconto di Eloisa James e l’attesa storia di Hugh e la fanciulla da lui scelta, fra le tante, che però sembra molto poco incline al matrimonio...
Il sequel, “The Lady Most Willing”, uscirà negli USA alla fine del 2012.

Ambientazione: Inghilterra, 1817  periodo regency

Sensualità: varia

 

 

Romanzi 1010 - Kinley MacGREGOR - Il cavaliere del re

Sapeva combattere qualsiasi battaglia, tranne quella del cuore.

Prigioniera del re inglese Enrico il Plantageneto, Caledonia MacNeely è un’abile e impavida spadaccina. Eppure non sa come combattere la sensazione che la sconvolge quando il sovrano, per salvaguardare i confini settentrionali con la Scozia, la offre in sposa a uno dei suoi cavalieri, il famigerato lord Sin. Caledonia teme questo misterioso straniero più per il suo tocco bollente che per quello che si mormora sul suo conto. Ma poiché c’è di mezzo il destino del clan, non può rifiutare. Bandito dalle Highlands quando era ancora un bambino, Sin MacAllister disprezza le proprie origini, tuttavia neanche lui potrà opporsi all’ordine del re. Né alla passione che in lui presto divamperà…

Note: Terzo romanzo della serie MacAllister così composta:
1.Il CAVALIERE DEI DESIDERI (Master of Desire)
2.LA CONQUISTA DEL CUORE (Claiming the Highland)
3.IL CAVALIERE DEL RE (Born in Sin)
4.Taming the Scotsman – inedito in Italia.

Ambientato nella Gran Bretagna di Enrico II, ha come protagonisti un tipico, ma pare ben sviluppato, eroe torturato a cui si contrappone un’eroina forte, che danno vita a una storia sensuale con lo humor tipico di questa autrice.

Ambientazione: Scozia, 1100 circa

Livello di sensualità: warm

  

 

Extra Passion 17 - Sylvia DAY - Il brivido della passione

Lady Maria Winter, due volte vedova, con i mariti agenti della Corona scomparsi in circostanze misteriose. Christopher St John, pirata e contrabbandiere, a lungo in fuga dalla giustizia. Ma ora l’autorità vuole fare chiarezza su entrambi, e i due si ritrovano coinvolti in una situazione tra le più subdole: St John, incastrato e arrestato, deve avvicinare la giovane vedova e carpirne i segreti, lady Winter deve trovare le prove dei loschi affari del pirata. Se uno di loro avrà successo, l’altro verrà impiccato. In un pericoloso gioco di sotterfugi, menzogne e ricatti, nasce però inaspettata una travolgente passione. E quando il cerchio comincerà inesorabilmente a stringersi, Maria e Christopher dovranno scegliere tra la loro libertà e il loro amore.

Note: Secondo romanzo della serie Georgiana, così composta:
1.CHIEDIMI DI AMARTI (Ask for It)
2.IL BRIVIDO DELLA PASSIONE (Passion for the Game)
3.Don’t tempt me – inedito in Italia

Romanzo con una forte componente erotica e un intreccio spionistico, in cui i protagonisti si fronteggiano in uno scontro di volontà e arguzia.

Ambientazione: Inghilterra, 1770 circa periodo georgiano

Livello di sensualità: burning

 


Extra Passion 18 - Lora LEIGH - Segreti pericolosi

Emily Stanton è innamorata di Kell Kreiger fin da quando suo padre, noto politico, lo ha salvato dalla vita di strada. A quel tempo lei era una bambina, ed entrambi troppo giovani per il sentimento che iniziavano a provare l’uno per l’altra. Ma adesso che Emily ha l’età giusta, l’affascinante e ostinato Kell, diventato Navy Seal, si è messo in testa di non essere l’uomo giusto per lei. Dopo averla sottratta anni prima a Diego Fuentes che l’aveva rapita, il suo unico compito è stato vegliare su di lei e tenerla al sicuro. Però Fuentes non ha finito con Emily, e neppure con lui. Per proteggerla, a Kell non rimane ora altra scelta se non aprirsi con lei, corpo e anima…

Note: Secondo romanzo della caldissima serie Tempting Seals così composta:
1.GIOCHI PERICOLOSI (Dangerous Games)
2.SEGRETI PERICOLOSI (Hidden Agendas)
3.Killer Secrets  inedito
4.Renos’ Chance – inedito
In questo romanzo, come negli altri della serie, la componente erotica è predominante su quella suspense, pur tuttavia importante, come la caratterizzazione dei protagonisti. Chi ama il genere bollente troverà pane per i suoi denti.

Ambientazione: America, Stati Uniti, oggi

Livello di sensualità: burning

 

 

 

Emozioni 3 - Judith McNAUGHT - Sarà per sempre

Victoria Seaton è cresciuta in un modesto villaggio in America. Rimasta orfana, si imbarca per l’Inghilterra per reclamare la propria eredità e il posto che le spetta di diritto nell’alta società. Quando giunge a Wakefield, sontuosa dimora del lontano cugino lord Jason Fielding, rimane colpita dall’eleganza formale del luogo. Ma anche disorientata dal comportamento arrogante dell’uomo che, con i suoi modi bruschi, a tratti crudeli, terrorizza ogni debuttante. Tuttavia, Victoria non può non sentirsi attratta dalla sua grazia felina e dalla sua virilità, e perfino toccata dai ricordi dolorosi che riesce a intravedere nelle profondità dei suoi occhi. Dal canto suo Jason, incapace di resistere al fascino e allo spirito indomito di Victoria, cede al desiderio trascinandola in una passione travolgente. Un amore che potrebbe durare per sempre, se solo riuscisse a liberarsi del passato…

Note: Primo libro della famosa trilogia Sequel così composta:
1.SARA' PER SEMPRE (Once and always)
2.Something wonderful – inedito in Italia
3.Almost Heaven (tradotto precedentemente da Sonzogno col titolo “Occhi verdi”)

Romanzo molto apprezzato della McNaught, che risale al 1987, con un protagonista decisamente  alpha. Stando ad alcuni commenti d’oltre oceano, forse troppo. Entrambi i personaggi, secondo molte lettrici, sono splendidamente caratterizzati e se l’eroe può apparire duro e dominante, il personaggio femminile non manca, all’occorrenza, di spirito e ironia.
Premi e riconoscimenti: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).

Ambientazione:America e Inghilterra, 1818

Premi e riconoscimenti della critica:All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).

Livello di sensualità: warm

 

 

Emozioni 4 - Julie JAMES - Deliziosa sfida

Fredda e assolutamente padrona di sé, Taylor Donovan è un brillante avvocato. In aula non mostra mai alcuna debolezza, nella vita privata non permette a nessun uomo di turbarla. Presuntuoso, famoso e irresistibile, Jason Andrews è l’attore che la rivista “People” ha incoronato “Uomo più sexy del mondo”. Quando a Taylor viene affidato l’incarico di prepararlo per il ruolo di avvocato nel suo prossimo film, lei si rifiuta di lasciarsi irretire dal suo fascino di rubacuori. E alla prima doccia fredda che gli riserva, Jason si sente disorientato: abituato ad avere stuoli di femmine ai suoi piedi, non riesce a digerire che quella donna resti immune alle sue avances al punto di negarsi! Ma per lui è la sfida perfetta. E più Taylor lo respinge, più Jason si convince che sia proprio lei la donna della sua vita.

Note: Secondo molte recensioni d’oltre oceano si tratterebbe di un romanzo caratterizzato da dialoghi brillanti, personaggi accattivanti e verosimili e una storia che risulta sensuale senza il ricorso a scene di sesso. Da leggersi magari dopo Lora Leigh, per rinfrescarsi un po’.

Ambientazione: America, Stati Uniti, oggi

Premi e riconoscimenti della critica:Romance Reader Five Hearts.

Livello di sensualità: kisses

 

Carla Maria Russo: passione e ricerca

Molisana di origine, ma milanese di adozione, dopo anni dedicati all'insegnamento Carla Maria Russo ha esordito nella narrativa per ragazzi nell 2000 per poi passare a quella per adulti nel 2004, con il fortunatissimo La sposa Normanna che ha vinto il premio Città di Cuneo per il primo Romanzo  e il premio Feudo di Maida. Da allora ha pubblicato per Piemme con grande successo: Il cavaliere del giglio, L'amante del Doge e Lola nascerà a diciott'anni. Se la ricerca storica l'appassiona e fatica a staccarsi dalle sue "creature", quello che la gratifica maggiormente, però, è il contatto con i lettori che la arrichiscono con il loro entusiasmo.

Benvenuta Carla, è un piacere averti nostra ospite. Molte nostre lettrici già ti conoscono, anche perché ti sei avvicinata al mondo romance nell’ultimo periodo, come ti presenteresti a tutte le altre?

Potrei definirmi una scrittrice che tenta di sfuggire a una classificazione di genere, che invece piace molto alle case editrici. Quello che accade a me è di innamorarmi di vicende private, quasi sempre di donne, che hanno caratteristiche di grande modernità e possono parlare al cuore di noi lettori di oggi. Naturalmente,  narro queste vicende lasciandole nell’epoca in cui esse sono accadute, che cerco di ricostruire ed evocare in modo molto preciso, perché questo conferisce spessore psicologico e credibilità ai miei personaggi e un valore culturale aggiunto al libro.

Nasci come insegnante di Italiano e Latino al liceo, quando e perché sei passata alla scrittura? E pensi di aver tradotto in qualche modo la tua esperienza come docente nei tuoi libri, visto che sono romanzi storici?

Ho deciso di lasciare l’insegnamento, che pure mi offriva grandissime soddisfazioni, perché desideravo misurami con altre avventure. Mi sono dedicata prima a una mia grande passione, la ricerca storica, nel corso della quale  mi sono imbattuta in storie così avvincenti, emozionanti e attuali, che mi è venuto il desiderio di tenerne traccia, provando a raccontarle. Questi sono stati i miei primi passi nella scrittura, a metà degli anni novanta. Senza dubbio l’insegnamento della letteratura italiana ha avuto il suo peso nell’affinare le mie qualità di scrittrice ma un influsso decisamente più significativo proviene dalla mia grandissima passione per la lettura, che coltivo in modo ininterrotto e intenso dall’età di sei anni.

Hai debuttato con un romanzo per ragazzi Bartolomeo alla prima crociata e in seguito hai esordito nella narrativa per adulti con La sposa normanna. Per te, come autrice, quali sono state le principali difficoltà, se ce ne sono state, nello spostarti da un ambito all’altro?  

No, nessuna difficoltà. In realtà, io ho cominciato a scrivere proprio romanzi per adulti, ovvero La Sposa Normanna e Il cavaliere del Giglio, senza mai trovare il coraggio di presentarli a una casa editrice. Anzi, a essere precisa, l’idea non mi sfiorava nemmeno, anche perché non consideravo mai terminato il lavoro di revisione (una caratteristica che mi è rimasta: fatico molto a staccarmi da un mio romanzo e a considerarlo concluso. Vivo il trauma da separazione). Poi mia figlia Gaia mi ha domandato di scrivere un libro che potesse leggere anche lei (aveva dodici anni) e così, in venti giorni circa, ho scritto Bartolomeo alla prima crociata. A lei è piaciuto così tanto che mi ha assolutamente imposto di farlo leggere a una casa editrice, la quale lo ha accettato. E così è cominciata l’avventura…

La sposa normanna è un ottimo romanzo storico, consigliatissimo, che ricostruisce con precisione ma senza pesantezze e compiacimenti un periodo molto interessante e travagliato del nostro Medioevo.  Qual è stata la scintilla che ti ha portata a voler raccontare le vicende di Costanza di Altavilla?

La grande modernità della sua vicenda personale, imperniata sul suo rapporto con la maternità, che la trasforma profondamente, facendole scoprire energie e risorse che ignorava di possedere, pur di salvare suo figlio. Ne sono rimasta così toccata ed emozionata che ho provato a trasferire queste mie emozioni in un racconto. Sono contenta che la Storia – quella con la S maiuscola - resti sullo sfondo: come dicevo, io amo raccontare storie private, con la s minuscola, mentre l’altra mi serve solo per contestualizzare e dare spessore psicologico ai personaggi.

Possiamo affermare che il denominatore comune di tutti i tuoi libri sono le intense figure femminili: forti, indomite nonostante fragilità e traversie, piene di coraggio. E’ la tua visione del femminile o, al di là della realtà storica, é quello che a te piacerebbe vedere nelle donne? O forse anche il riflesso della personalità di Carla?

Tutti questi tratti mescolati. Mi affascinano e mi emozionano donne nella cui personalità mi rispecchio. Mi sembra anche che la loro vicenda, sviluppatasi in condizioni sociali e culturali molto più dure e difficili delle nostre, offra alle donne di oggi moltissimi spunti di riflessione e acquisisca un valore simbolico e paradigmatico molto forte. Se sono riuscite a battersi loro per affermare i loro bisogni e personalità, in circostanze molto più difficili delle attuali, possiamo farlo anche noi. Giusto?

Parlando di figure femminili indimenticabili, non possiamo non citare Alìenore o Eleonora d’Aquitania,  protagonista del tuo ultimo romanzo, La regina irriverente, appena pubblicato da Piemme. Una vera eroina, una donna eccezionale che ha ispirato cinema, teatro e letteratura. Ci puoi raccontare come è nato e si è sviluppato questo progetto e quanto ti ha coinvolta?

Alìenore è una figura femminile di rara forza e personalità, che ammiro fin dai tempi del liceo, quando  studiavo la letteratura cortese. Mi sono imbattuta in lei più volte nel corso i miei studi e sempre mi ha attratto, affascinato.  Alla fine, ho sentito che dovevo raccontare la sua storia perché sono scattati i due meccanismi che rappresentano per me i presupposti irrinunciabili alla narrazione. Il primo è la forza e la modernità della vicenda privata di Alìenore ( io racconto una piccola parte della sua vita, quella relativa al suo primo matrimonio), il secondo è il meccanismo di identificazione, ovvero l’identificarmi completamente con lei e la sua vita avventurosa, entrare nel suo cuore e nella sua mente, diventare lei, in qualche modo.

Che tipo di scrittrice sei? Metodica o impulsiva? Lenta o veloce? Ti concentri di più sulla trama e i personaggi, o sulla levigatura della parola?

Sono una gran sregolata. La mia unica regola è: niente regole. Concedo grandissimo spazio alla parte irrazionale e creativa di me e dunque ci sono momenti in cui scrivo come una furia, senza avere la più pallida idea di quello che sta uscendo dal mio animo (in genere, vengono fuori le parti migliori), e altri in cui procedo con lentezza (o magari sono ferma). Tuttavia, proprio perché mi so disordinata e impulsiva, dedico una cura maniacale alla revisione del testo: limo, correggo, cesello fino allo sfinimento (mio). La realtà è, come dicevo prima, che soffro molto la sindrome di separazione dalle mie “creature” e cerco di protrarre il momento il più a lungo possibile.

Domanda inevitabile: tu sei un’autrice considerata di serie A, che ne pensi dunque delle tue colleghe che invece sono giudicate di serie B perché scrivono romance, e del fatto che questo genere non goda della giusta considerazione?

Ma che serie A e serie B!! Io conosco fior di autrici di Romance cui va tutta ma tutta la mia stima. Il problema è che siamo soffocate e condizionate da convenzioni e luoghi comuni. Se la smettessimo con questa fissazione sul genere, che è un vezzo utile a editori e critici, non certo a noi scrittori, ne guadagneremmo tutti. A mio parere, dovrebbero esistere solo i romanzi, che possono essere belli, mediocri o decisamente brutti. Detto questo, parte della supponenza con cui viene giudicato il Romance è da imputare anche  – se posso esprimere con franchezza il mio modesto parere – alle copertine scelte dagli editori, che a volte sono davvero orribili e paiono un vero e proprio marchio. E questo, a mio avviso, non aiuta il libro.

In questi giorni è iniziata la promozione per  La regina irriverente,  puoi dire alle nostre amiche dove e quando possono incontrarti?

Dopo la presentazione a Milano, avvenuta l’otto maggio, sarò a Rosignano, in Toscana , poi in Molise, per una serie di incontri a Campobasso e Boiano, infine ad Ancona, presso la libreria Il grillo Parlante. Poi dovrei fare un giro nelle principali città:

BOLOGNA 14 giugno ore 18 MONDADORI via D’Azeglio 34
GENOVA    19 giugno ore 18 MONDADORI via Venti Settembre, 210
PALERMO  28 giugno ore 18 MONDADORI via Ruggero VII, 16
ma ancora non conosco il programma completo. Su Fb posterò tutti gli eventi e vi terrò informate.

Grazie per essere stata con noi Carla Maria!

Grazie molte a voi. E’ stato un grande piacere!

 

Uscite Maggio 2012 Leggereditore

L’ULTIMO DEI TEMPLARI (The Highlander's Touch) di KAREN MARIE MONING

Nel Quattordicesimo secolo l’Ordine dei Templari viene messo al bando; i suoi cavalieri, perseguitati in tutta Europa, vengono accolti in Scozia, in grande segretezza.
Circenn Brodie è uno di loro, un guerriero immortale, custode delle reliquie sacre dell’Ordine e di una boccetta dal contenuto magico, appartenente al popolo delle fate. Il suo è un mondo retto da formule magiche e regole antichissime. Quando Lisa Stone viene catapultata dai giorni nostri in un castello medievale, tra le braccia dell’affascinante guerriero, la sua vita sembra crollare in un istante. Sarà un sogno o un terribile scherzo del destino? Nessuno dei due è pronto a questo incontro, ma nulla potranno contro la magia che sta per travolgerli.

Il nuovo, eccitante capitolo di una delle serie più inconfondibili e seguite degli ultimi anni, quella degli Highlander, i guerrieri immortali

“Una delle grandi firme del romance attuale.” The New York Times

“Una serie sublime, destinata a durare.”
Publishers Weekly

“Da leggere fino a tarda notte.” Romantic Times

La famosa serie Highlander è così composta:
1- HIGHLANDER AMORI NEL TEMPO (Beyond the Highland Mist)
2- TORNA DA ME (To Tame a Highland Warrior)
3- L’ULTIMO DEI TEMPLARI (The Highlander’s Touch)
4- Kiss of the Highlander (inedito in Italia)
5- The Dark Highlander (inedito in Italia)
6- The Immortal Highlander (inedito in Italia)
7- Spell of the Highlander (inedito in Italia)
8- Into the dreaming ― novella nell’antologia Tapestry (inedito in Italia)

Karen Marie Moning è nata in Ohio. Dopo aver esercitato per anni la professione di medico legale, ha deciso di intraprendere la carriera dei suoi sogni: quella di scrittrice. Dopo quattro tentativi non andati a buon fine, il romanzo Highlander. Amori nel tempo è stato pubblicato da Bantam, ed è stato nominato a due RITA Award. La sua fortunata serie sugli Highlander ha scalato le classifiche più prestigiose: New York Times, Usa Today, Publishers Weekly. I suoi romanzi hanno ricevuto diversi riconoscimenti ufficiali e sono stati pubblicati in numerosi Paesi, fra cui Germania, Francia, Inghilterra, Spagna.

LA RICETTA SEGRETA DELLA FELICITA’ (Sugar and Spice) di  JULES STANBRIDGE

Cosa succederebbe se un apparente disastro diventasse quanto di meglio ti sia mai capitato? E se fosse così, riuscirebbe Maddy a trovare la sua personale ricetta della felicità?
Prendi una single di trent’anni, un pizzico di incertezza e amalgama con cura. Poi aggiungi due cucchiai di cattive notizie e una decisione importante. Non dimenticare gli ingredienti base: uova, farina, lievito, limone, zenzero, cioccolato, vaniglia, tanta dolcezza e un pizzico di destino. Versa, mescola, fai riposare un po’, metti tutto in forno e fai attenzione a non bruciarti…
 

E se la vera ricetta della felicità si fa attendere, non perdere la speranza! Forse si nasconde proprio lì, dietro il sorriso di chi ha appena gustato la torta perfetta.

Ma quale sarà la ricetta migliore? Lo scoprirai solo assaggiando una fetta dopo l’altra…

 

 

“Un romanzo da gustare pagina dopo pagina. Vi leccherete i baffi!” Bookseller

Jules Stanbridge è una giovane autrice inglese, appassionata di storie romantiche e di cucina. Sin da piccola adorava confezionare torte e delizie per la vista e il palato. La ricetta segreta della felicità è in corso di pubblicazione in Germania, Francia, Norvegia e Spagna.


L’INGANNO DELL’OSCURITA’
(Saving Midnight) di EMMA HOLLY

Edmund Fitz Clare è stato finalmente liberato grazie all’intervento della propria famiglia, ma è ancora
ossessionato dai suoi rapitori, che sono riusciti a scappare.
Come se non bastasse, un’altra ombra lo opprime: la gelosia nei confronti di suo figlio. Graham, divenuto vampiro per salvarlo, ha morso Estelle, la fidanzata del padre. Pur conoscendo il motivo di questo gesto, Edmund arde di gelosia, rischiando di compromettere la sua vera e unica missione: la vendetta verso coloro che tramano contro di lui.
Un conflitto ancora più aspro è alle porte, e tutti i Fitz Clare potrebbero divenire le pedine di un gioco letale.
Riuscirà l’unione inscindibile di questo straordinario clan a superare l’ultima, definitiva prova?
La resa dei conti è vicina, il destino dell’intera umanità è sorretto da un fragile equilibrio.
L’oscurità è ingannevole, come lo sguardo di un vampiro…

In libreria, il capitolo conclusivo di una serie che ha incendiato gli animi delle lettrici italiane.

“Questa serie farà impazzire i fan di Laurell K. Hamilton e Charlaine Harris, ma anche le lettrici di romanzi rosa classici.” Publishers Weekly

La serie paranormale Midnight o degli Upyr dal nome delle creature sovrannaturali (vampiri/ muta- forma) su cui è incentrata, segue dal medioevo le vicende delle famiglia Fitz Clare. I suoi volumi possono essere letti separatamente, con l’eccezione della trilogia strettamente collegata che comprende IL PROFUMO DELL’OSCURITA’ (Kissing Midnight),  IL RICHIAMO DELL’OSCURITA’ (Breaking Midnight) e L’INGANNO DELL’OSCURITA’ (Saving Midnight), ed è finora così composta:
 

1- Luisa’s Desire, novella nell’antologia Fantasy (inedito in Italia)
2- Catching Midnight (inedito in Italia)
3- Hunting Midnight (inedito in Italia)
4- The Night Owl novella nell’antologia Hot Blooded (inedito in Italia)
5- Courting Midnight (inedito in Italia)
6- IL PROFUMO DELL’OSCURITA’ (Kissing Midnight)
7- IL RICHIAMO DELL’OSCURITA’ (Breaking Midnight -inedito in Italia)
8- L’INGANNO DELL’OSCURITA’ (Saving Midnight)
9- Devil at Midnight (inedito in Italia)
10- Angel at Dawn (inedito in Italia)

Emma Holly è nata nel New Jersey ed è cresciuta a Baltimora. Da bambina aveva due sogni: diventare scrittrice e fidanzarsi con Batman. Dopo dieci anni di duro lavoro, è riuscita a realizzarne uno, pubblicando il primo di una lunga serie di romanzi. Apprezzata per la sua capacità di ricreare delle scene erotiche eccellenti, senza mai perdere di vista la profondità dei rapporti umani e la complessità dell’intreccio, Emma Holly si è imposta sulla scena internazionale con grande forza. Ha al suo attivo oltre venti romanzi ed è stata finalista al prestigioso RITA Award.


LA PITTRICE DI ANIME (The Very Picture of You) di ISABEL WOLFF

Mentre gli occhi si fermano alle apparenze, il cuore coglie l’essenza reale delle cose…
Ella è una ritrattista di grande successo e sensibilità: dalle sue opere emergono le sfumature più intime delle persone. Il suo atelier diviene così un luogo nel quale tirare fuori sé stessi, per conoscersi meglio. Perché dietro ogni volto si nasconde una storia che vale la pena di essere raccontata. C’è una donna che guarda al passato con cui vorrebbe riconciliarsi, mentre un’altra tenta di convivere con i primi segni del tempo; e poi c’è lui, un uomo che con la sua presenza diventa sempre più importante.
Incontro dopo incontro, Ella percorre un cammino fatto di empatia e conoscenza, fino a quando una lettera
inattesa non la obbligherà a riscrivere la propria storia familiare, confermando con ancor più forza l’ingannevole peso delle apparenze. Ora non resta che dipingere quel ritratto, che la illuminerà come solo la vita stessa, con tutta la sua meraviglia, sa fare.


“Una storia splendida.”
The Sun

Isabel Wolff è nata nello Warwickshire nel 1960 e ha studiato letteratura inglese a Cambridge. Ha lavorato come freelance per numerosi giornali inglesi e programmi radiofonici per la BBC. È single e vive a Londra


DESTINO D'AMORE 
di ADELE VIERI CASTELLANO

Marco Quinto Rufo è l’uomo più potente di Roma,secondo solo all’imperatore, Livia Urgulanilla ha un passato da dimenticare. Lui è un uomo temprato dalla foresta germanica, bello e forte che non conosce paura né limiti. Lei è un’aristocratica raffinata e altezzosa il cui destino è già scritto. Ma il dio Fato decide altrimenti e quando Rufo la porta via con sé non immagina lontanamente le conseguenze del suo gesto. Roma non è la Provincia dove tutto, incluso rapire una donna, è concesso. E anche se Caligola in persona decide di concedergliela, possederne il cuore
sarà la più ardua e temeraria delle sue imprese. E Livia saprà donare il cuore a un uomo spietato che non esita davanti a nulla, se non a quello che sente per lei?

Il primo romanzo di una trilogia che vi porterà in uno dei periodi storici più affascinanti del nostro passato; una storia che vi catturerà fin dalle prime pagine e alla fine ne rimarrete conquistati.

Adele Vieri Castellano pubblica per Leggereditore il suo primo romanzo storico, dopo aver vinto il concorso di racconti indetto dalla stessa casa editrice nel 2011. Nata a metà degli anni Sessanta, ha vissuto per anni in Francia e ha due punti ben saldi nella sua vita: la lettura e la scrittura. Vive a Milano, ha una figlia di diciannove anni, un compagno che si chiama come l'eroe del libro, tre gatti e un computer portatile.

 

Chi non vorrebbe un vampiro!

Quando ero piccola, come molti bambini, avevo paura del buio, o meglio dell’ Uomo Nero che potesse venire a prendermi nel buio. Però, invece di dormire con la luce accesa o nel “lettone” di mamma e papà, mi addormentavo con un braccio fuori dal letto sfidando il mio rapitore e ogni mattina, fieramente, scoprivo che avevo vinto io.
All’età di 13 anni ho visto “ L’esorcista” in versione integrale con i miei compagni di scuola e, dopo alcune notti insonni, ho deciso che dovevo affrontare anche questa paura.
Inizialmente ho visto tutti i film horror che mi capitavano a tiro cercando di trovare in ognuno qualche aspetto grottesco per ridicolizzarlo e renderlo ai miei occhi un film come un altro; ma poi ho scoperto una predilezione per i vampiri senza capire bene perché.
Poi ho capito, quando sono diventata una vampire-serial-TV dipendente, che non era solo passione … era invidia!  
 

All’inizio fu Buffy! E pensare che è solo una teenager che rispecchia l’archetipo della cheerleader: bella, popolare, un po’ svampita interessata solo ai bei ragazzi e ai bei vestiti.
Tutto questo prima di sapere di essere la “prescelta”, la Cacciatrice di vampiri, demoni e forze del male. In realtà si scopre una “donna” sicura, determinata, matura che incarna l’orgoglio femminista: come fa un uomo sano di mente a farsi scappare una donna così?
Figuriamoci un vampiro come Angel!
A proposito vogliamo parlarne: questi vampiri non sono belli ma di più con un fisico mozzafiato scolpito e glabro e uno sguardo penetrante.
Più Buffy diventa una brava cacciatrice, più Angel è attratto da lei. Quante donne, puerpere o attempate può aver addentato?  Centinaia! Eppure lui s’ innamora di quella più pericolosa, la sua nemica, l’eroina, quella con gli “attributi”.
Ma anche quando Angel inizia un serial TV tutto suo nel 1999, l’ombra di Buffy lo accompagna sempre, tanto che gli autori se ne inventano una proprio bella: se è innamorato,  Angel non può fare sesso altrimenti muore perché è un vampiro con l’anima. E’ per questo che Angel si allontana da Sunnydale (California ) e dalla sua amata e si trasferisce a Los Angeles dove è ambientata la serie, spin-off di Buffy.
E così per tutte le cinque stagioni del serial (che in Italia sono andate in onda dal 2005) non fa sesso con nessuna donna, o meglio si dovrebbe dire che non fa l’amore con nessuna donna visto che genera un figlio con una vampira, ma questa è un’altra storia! E’ come se tra le righe si leggesse “ o Buffy o nessuna”.
Ma poi ecco che scopre di essere innamorato della sua amica e collaboratrice Cordelia, la stessa che nella serie di Buffy pensava solo ad intonare il colore dello smalto a quello del vestito e urlava se vedeva un ragnetto.
A questo punto la domanda è ovvia: ma le svampite, le letterine, le veline non vanno più di moda? EVVIVA!
Uomini prendete esempio dai vampiri!
E Angel non è neanche l’unico. Vogliamo parlare del serial uscito nel 2009 negli USA e nel 2010 in Italia “ The Vampire Diaries”, tratto dalla omonima serie letteraria di L. J. Smith (dal titolo italiano “Il diario del vampiro”),  che vede imminente l’uscita della terza serie in Italia, esattamente il 7 giugno sulla pay TV Mediaset (perché negli USA è già andata in onda a partire da settembre 2011) e che promette lacrimoni e colpi di scena! Anche in  questo caso un vampiro, Stefan, si innamora di un’umana, Eléna (che in realtà gli ricorda Kathrine, il suo grande amore  del passato di qualche secolo prima, la stessa che trasformò lui e suo fratello in vampiri) che non è una ragazza qualunque bensì una giovane studentessa  bella, intelligente e più matura rispetto a tutte le altre. E non solo! Perché Eléna è contesa da due vampiri, oltre Stefan anche suo fratello Damon è molto attratto da lei.
Come si dice: a chi troppo e a chi niente!
Ovviamente è inutile dire che i due fratelli di brutto hanno proprio poco, sarebbero perfetti se non fosse per quei due “dentini” da squaletto che a volte non ingentiliscono il loro sorriso ma visto tutto il resto penso si possa sorvolare su questo piccolo dettaglio.
Anche Stefan come Angel ha un’anima, una componente interiore “buona” che fa sembrare entrambi come un uomo d’altri tempi (ma ci sono mai stati?) che ti corteggia, ti fa sentire desiderata, unica.
Quindi capisco molto bene tutte le Buffy, le Eléna… vista la banalità che ci circonda.
Come capisco molto bene anche Beth.
Beth è la protagonista di “Moonlight”, la serie TV uscita nel 2007 negli USA e nel 2008 in Italia. Sembra però che questa serie sia stata un flop perché sembra che la storia di Mick St. John, un investigatore di Los Angeles, non attiri quanto Buffy ed Angel e quindi che ci sia un’unica stagione di sedici episodi.
Mick è un vampiro trasformato da sua moglie contro la sua volontà la prima notte di nozze. Per questo decide di vivere il più possibile da umano e aiutare gli umani. La sua attività gli farà conoscere Beth, una reporter determinata, spietata, individualista. Si scoprirà che le loro vite sono collegate da un episodio importante del passato.
Pensate un po’ la novità: si innamorano!
E come nelle altre serie TV, l’amore tra un vampiro e un’umana è molto travagliato e impossibile e, proprio per questo, possibile.
In conclusione, mi chiedo se le donne oggi siano poco simili a Buffy, Eléna, Beth… oppure gli uomini non riescano a tirar fuori il “vampiro” che c’è in loro.
Un’ultima cosa: se conoscete un vampiro, presentatemelo! Se siete le compagne di un vampiro, chiedetegli se ha un fratello!   
 

Uscite maggio 2012 Newton Compton Editori

COLAZIONE DA DARCY (Breakfast at Darcy's) di Ali McNamara

Quando Darcy McCall perde l’adorata zia Molly, l’ultima cosa che si aspetta è di ricevere in eredità un’isoletta in mezzo al mare. Secondo le ultime volontà della donna, però, per entrarne in possesso, Darcy dovrà trascorrere almeno dodici mesi sull’isola di Tara, al largo delle coste occidentali dell’Irlanda. Una bella sfida, non c’è che dire, per una come lei, abituata alla frenetica vita londinese. Ma forse un cambiamento è proprio ciò di cui Darcy ha bisogno, così, senza quasi rendersene conto, da un giorno all’altro si ritrova a dover dire addio alle amate scarpe con il tacco per indossare un paio di orribili stivali. Adattarsi alla spartana vita dell’isola sarà un’impresa tutt’altro che facile, ma nel ristorantino appena aperto, tra una tazza di tè e i biscotti fatti in casa, Darcy scoprirà che l’isola ha molto da offrire… E dopo le difficoltà iniziali, il calore e l’affetto della piccola comunità di Tara finiranno per conquistare anche la mondana Darcy. Nuovi amici e forse un nuovo amore l’attendono dietro l’angolo: chi, tra l’affascinante Conor e il testardo Dermot, saprà far battere il suo cuore?

E se il vero amore arrivasse quando meno te l'aspetti?

Una strana eredità, un'isola deserta e un amore inatteso.

Primo in classifica in Inghilterra.

«Una lettura scoppiettante e divertente.» The Sun

«Ha saputo creare una storia incantevole e originale.» Daily Mirror

«Una commedia romantica godibilissima.» The Bookseller

«Lo leggerete tutto d’un fiato… è davvero entusiasmante.»
Stylist

«Una lettura toccante, romantica e divertente per chi ama le storie d’amore.» Closer

«Un modo perfetto per passare i tuoi pomeriggi qualora Johnny Depp non fosse disponibile!» Daily Record

Pagina ufficiale.
 

Ali McNamara ha iniziato a scrivere per gioco postando alcuni pensieri sul sito di Ronan Keating, ex membro della band Boyzone, finché le sue considerazioni non si sono trasformate in una storia vera e propria, che ha attirato migliaia di contatti giornalieri sulla pagina del cantante. Quando si è accorta di questo straordinario successo, Ali ha messo la sua scrittura a disposizione dell’associazione benefica di Keating, vendendo le sue storie all’asta per poi devolvere il ricavato alla lotta contro il cancro. Dopo questo strano inizio, ha deciso di scrivere il suo romanzo d’esordio From Notting Hill with Love… Actually, che è stato un grande bestseller in Gran Bretagna e sarà presto pubblicato in Italia dalla Newton Compton. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito www.alimcnamara.co.uk o seguitela su twitter: @AliMcNamara.

 


COME JANE AUSTEN MI HA RUBATO IL FIDANZATO (Jane Austen Stole my Boyfriend) di Cora Harrison

In ogni storia d’amore serve un pizzico di mistero…

Inghilterra, 1791. Jane Austen e sua cugina Jenny trascorrono le vacanze di primavera a Bath, tra balli di gala, pettegolezzi e sale da tè. Jenny ha trovato l’uomo giusto da sposare, l’affascinante e coraggioso capitano Thomas Williams, ma ha bisogno dell’aiuto di Jane per coronare il suo sogno d’amore e superare le resistenze del fratello, il pavido Edward-John, che si rifiuta di acconsentire alle nozze. Jane, invece, non ha ancora trovato il principe azzurro: il suo fascino e la sua arguzia, sorprendenti per una quindicenne, attraggono molti pretendenti, anche quelli su cui hanno già messo gli occhi altre ragazze… E così, suo malgrado, la ragazza si ritrova al centro di uno scandalo che potrebbe rovinarle la reputazione e mettere fine a tutte le sue speranze di trovare il vero amore. Tra storia e finzione, sontuose sale da ballo e sfarzose boutique, Cora Harrison ci offre il delizioso ritratto di Jane Austen da ragazza, nel diario segreto di sua cugina Jenny.
 

Dolce e divertente, romantica e appassionante. Una storia senza tempo destinata a conquistare il cuore delle lettrici. Orgoglio, pregiudizio e tanta tanta invidia.

«Dopo duecento anni è ancora tra di noi. Jane Austen continua ad affascinare e oggi è tempo di revival. Ma l’omaggio non è più “classico”: la scrittrice ruba persino il fidanzato alla cugina. Ecco la nuova trasformazione della scrittrice con la cuffietta bianca.» Vanity Fair

«Un romanzo che è come una soffice veste di mussolina: leggero e delicato, ma sorretto da una struttura forte e ben intrecciata. Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato sarà una sorpresa per chi conosce a memoria i romanzi della grande autrice britannica, e un’affascinante guida per chi deve ancora scoprirli.» UK Sunday Telegraph

«Un romanzo gradevolissimo, in cui sono abilmente miscelate storia e finzione: le protagoniste conquisteranno il cuore delle lettrici.» The Guardian

«Le lettrici saranno catapultate nell’eccitante mondo della società britannica di fine settecento, tra splendidi abiti, affascinanti gentiluomini e giovani amori. Una deliziosa combinazione tra romanzo storico e fiction.» San Francisco Book Review

«Un modo originalissimo e divertente di introdurre le nuove generazioni al mondo e all’opera di Jane Austen. Ancora più ammirevole se consideriamo che il romanzo si basa su una storia vera.» Waterstone’s Books Quarterly

Pagina ufficiale

Cora Harrison ha lavorato come dirigente scolastico prima di dedicarsi completamente alla scrittura. È autrice di 26 romanzi storici per ragazzi e di diversi libri per adulti. Vive in campagna in Irlanda, nell’affascinante regione del Burren.

Sito ufficiale

  

 

COSE DA SALVARE PRIMA DI INNAMORARSI di Daniela Grandi

A volte il colpo di fulmine arriva due volte

E se la tua vita fosse complicata dalla presenza di due principi azzurri? Amanda è una giornalista e lavora per una piccola TV. Ha appena ricevuto l’incarico di seguire un caso importante, ma nella sua testa c’è ben altro: l’uomo dei suoi sogni, Mathieu, deve infatti partire per Parigi, dopo aver trascorso con lei otto mesi di folle passione. Le sue amiche di sempre provano a distrarla dalle sue inquietudini e la trascinano in un’avventura rocambolesca e dai risvolti inaspettati. A lei, anche se controvoglia, non resta che seguirle. E mentre la nostalgia per Mathieu la divora, la sua situazione si complica ancora: improvvisamente deve trasferirsi a lavorare per la radio della sua città, dove dovrà fare i conti con la presenza conturbante di un nuovo capo, affascinante come un divo del cinema. E cosa potrebbe succedere se questo capo, che sembrava irraggiungibile, iniziasse d’un tratto a corteggiarla? E se Amanda non riuscisse a resistergli? Divisa tra un amore lontano e un insistente corteggiatore, sarà in grado di sostenere la situazione e decidere chi sia l’uomo che fa per lei?

Daniela Grandi è nata a Parma nel 1969 e vive a Roma, dove lavora come giornalista a La7. Nel 2009, ha pubblicato con la Newton Compton Il club dei pettegolezzi.


 

IL QUADRO SEGRETO DI CARAVAGGIO di Francesco Fioretti

Dall'autore del bestseller Il libro segreto di Dante

Un grande thriller di Francesco Fioretti

Roma, 1604. In un’atmosfera buia e misteriosa, dominata dal severo clima della Controriforma, Caravaggio è un artista sempre più apprezzato da nobili e alti prelati, ma criticato da tanti pittori. Cupo nel carattere, sregolato nelle inclinazioni, dipinge ogni quadro in un forte contrasto di luci e ombre, sempre ritraendo gente del popolo, mendicanti, artigiani, prostitute. Dopo la morte misteriosa di una ragazza borgognona, un giorno anche Anna Bianchini, una delle sue prime modelle, viene trovata senza vita dall’amica Fillide, altra cortigiana e musa del pittore. Caravaggio comincia allora a interrogarsi su questi strani delitti. Quale mistero nascondono? Chi ne è il mandante e cosa vuole ottenere? Sulla scia di un indizio, il pittore inizia così una personale indagine, aiutato da Lena, la sua compagna, anche lei un’ex prostituta. Entrambe le donne erano infatti entrate e poi fuggite dal Convento delle Convertite, un luogo oscuro che accoglie chi è in cerca di redenzione. Avevano forse scoperto qualcosa che non doveva essere rivelato?
Quando la corruzione e l’ipocrisia degli ambienti legati alla Curia e all’Accademia romane stanno per essere svelate e Caravaggio è vicino alla verità, un’accusa di omicidio lo costringe ad abbandonare Roma. Che ne sarà di Lena? La donna ormai è a conoscenza di particolari troppo pericolosi…

Pagina ufficiale.

Francesco Fioretti è nato a Lanciano, in Abruzzo, nel 1960. È siciliano e apulotoscano d’origine, si è laureato in Lettere a Firenze e ha insegnato in Lombardia e nelle Marche. Attualmente approfondisce gli studi danteschi presso l’Università di Eichstätt in Germania. Ha pubblicato saggi critici e antologie scolastiche. Con la Newton Compton ha esordito con Il libro segreto di Dante, che ha subito scalato le classifiche italiane: è rimasto per mesi tra le prime posizioni, riscuotendo anche un notevole successo di critica. I diritti di traduzione sono stati venduti in 7 Paesi.

 

Cin cin per il Salone Internazionale del Libro

Cin cin per il Salone Internazionale del Libro  di Torino che per festeggiare i suoi primi 25 anni, si è regalato un’ edizione speciale.
Quest’anno non si è fatto mancare niente anche se alcuni aspetti possono migliorare.
I due paesi ospiti sono stati la Spagna e la Romania ben rappresentati con diversi autori di punta: Savater e Falcones per il primo e Cartarescu e Visniec per il secondo, solo per citarne alcuni.

Il tema portante del Salone è stato la “ Primavera Digitale “ perché ormai pc portatili, tablet e smartphone stanno cambiando il modo di pensare, le abitudini e le forme del consumo culturale, il rapporto con la scrittura e con la memoria, le dinamiche dei processi editoriali.
Rilegato in un angolo, a mio avviso, al fondo del padiglione 2 è stato allestito lo spazio dedicato alle tecnologie per la funzione culturale: ebook reader, tablet, device per la lettura digitale, distributori, portali, librerie online. Presenti alcuni importanti player internazionali come Sony, Amazon, Kindle, Nokia.
 

La Bookrepublic regala un ebook: basta registrarsi sul sito www.bookrepublic.it/salone e avrai subito il tuo ebook di benvenuto gratis.
In ogni caso mi aspettavo di più da questa tecnologia che viene tanto osannata come fosse il nuovo messia e che sembra reiterare come un mantra “mai più senza!”.

Speravo di venir più coinvolta ma la presenza di questi smilzi stand senza alcun libro con addetti che si muovono tutti nello stesso modo e dicono tutti le stesse cose a chiunque osi avvicinarsi dando per scontato che tutti parlino il “tablet-ese” o il “computer-ese”, è inibente e avvilente, ve lo assicuro.
Per fortuna il Salone è fatto anche di incontri e conferenze; di “Bookstock Village”, l’area creata ai ragazzi; di “Lingua Madre”, lo spazio dedicato ad autori provenienti da tutto il mondo che raccontano esperienze di contaminazioni culturali e intrecci linguistici;di “Dimensione Musica”, l’iniziativa rivolta al made in Italy del settore musicale.
Ahimè, quello che mancano son sufficienti servizi (parlo proprio di quelli igienici), maggiore organizzazione in biglietteria soprattutto quella online, prezzi accettabili e qualità maggiore nei punti di ristorazione.
 

 

Sarà che sono più di vent’anni che vado al Salone del libro ma non l’ho trovato né meglio né peggio di altre edizioni.
Il direttore del Salone, Picchioni e l’assessore alla cultura, Coppola parlano di un’edizione del 2013 con il botto.
Staremo a vedere!
In ogni caso il Salone era partito in un clima di pessimismo ma, a sorpresa, ha chiuso benissimo: più visitatori e, soprattutto, più libri venduti (quelli di carta!).
Quale miglior modo per festeggiare: buon compleanno Salone e… alla prossima edizione!
 

Arrivederci ad un'amica

Oggi non vi presenterò novità editoriali, non vi racconterò saghe, non recensirò romanzi, non rifletterò sui grandi temi del romance. Oggi non parlerò di finzione narrativa ma di realtà, di quella vita vissuta che ogni tanto non può essere esclusa da questo salottino. Oggi voglio salutare una cara amica, una fedele lettrice di questo blog, una grande appassionata di romance. Una di quelle persone che toccano immediatamente il cuore con la loro generosità e la loro disponibilità e che non conoscono invidia, malevolenza o cattiveria. Annamaria era così, una donna positiva e luminosa nonostante tutto, sorrideva sempre e con gli occhi e comunicava questa luce a chiunque venisse in contatto con lei. Era malata eppure faceva sentire bene chi la circondava, incoraggiando gli altri senza mai lamentarsi. Leggeva tanto e con piacere, diceva: "La Heyer non si tocca, la Cartland e la Woodwiss mi hanno fatto conoscere ed amare i romanzi storici. Della Balogh e Kleypas comprerei anche la lista della spesa...”. I suoi eroi erano il Duca di Avon, Derek Craven e il marchese di Dain. Le piacevano anche Anne Stuart, Eloisa James, Nicole Jordan, Liz Carlyle ed altre. Amava i libri di Clive Cussler e di Wilbur Smith, in particolare la serie dedicata ai figli del Nilo, forse perché le permettevano di viaggiare lontano con la mente come nella realtà non aveva potuto fare. Adesso, ogni volta che avrò in mano i romanzi delle sue autrici preferite, leggerò anche per lei, pensando a quello che avrebbe o non avrebbe apprezzato, al confronto sempre costruttivo che avremmo avuto, alle piacevoli discussioni su tutto e niente che avremmo intavolato. Annamaria se ne è andata troppo presto, lasciando un grande vuoto dietro di sé e per quanto difficile le dirò arrivederci - non addio - pensando non al dolore di averla persa, ma alla fortuna di averla conosciuta. E sorriderò, tra le lacrime, perché così lei avrebbe voluto.

Ciao Annamaria. 

La cipria: alleata della donna da millenni

Non so voi, ma la sottoscritta, dopo aver  distribuito sul viso la crema nutriente, sulla crema aggiunto il fondo tinta, sul fondo tinta passato un paio di strisciate di fard e subito dopo, sulle palpebre, la matita kajal, raramente resta contenta del risultato: lo specchio rimanda l’immagine di una donna con una coupe-rose recidiva e occhiaie invadenti, insomma,  vorrei spesso essere altra e altrove. Più spesso di quanto dovrei (eppure non ho altri sintomi evidenti di rimbambimento), capita che nella fretta di avviarmi al lavoro continuo a pensare  a come migliorare il mio aspetto per poi accorgermi di aver dimenticato di usare lo strumento che più di tutti può risollevare la mia autostima estetica: la cipria. Ma come posso  dimenticare la taumaturgica cipria? L’oggetto sul quale ripongo le speranze quando il make-up non vuole fare il suo dovere o per dispetto mi si sbrodola?  Che bello, allora, pensare che non tutto è perduto, che ho ancora una speranza di essere presentabile, di ingannare qualche ruga, di compattare porzioni di epidermide che vorrebbero “mollare” sulla parte più esposta, il viso.  Insomma, l’ultima e preziosa riserva prima di sentirmi una completa ciofeca.
Amica cipria, da dove vieni? Che strade hai percorso? Con chi ti sei accompagnata?
Numerosi fonti concordano nel sostenere che il nome “cipria” derivi da Cipro, isola del Mediterraneo del sud e luogo di origine di Venere, dea dell’Amore e per antonomasia, della bellezza. La scoperta, rinvenuta a Pyrgos sul versante meridionale di Mevorack dei resti di un impianto industriale costituito da un vasto edificio di oltre 4.000 mq. destinato alla produzione di profumi e prodotti di bellezza risalenti a circa il 1800 A.C., testimonia quanto la cura del corpo fosse diffusa fin dall’antichità. Una curiosità:  l’impianto, venuto parzialmente alla luce ad opera di campagne di scavo della Missione Archeologica Italiana del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è giunto a noi in condizioni simili a Pompei. Si è infatti ben conservato perché sepolto sotto una coltre di ceneri  a causa di un terremoto che innestò un vasto incendio di un vicino deposito di olio d’oliva.
La nascita della cipria si perde nella notte dei tempi perché l’uomo, come la donna, ha sempre avuto bisogno di trasformare la propria immagine per i più svariati motivi: dalla caccia, alla conquista amorosa; dal desiderio di incutere timore ai nemici, al mimetizzarsi. Del resto, basta andare con la mente alle preistoriche pitture rupestri  rinvenute sia in Europa che  in Africa per rendersi conto di quanto fosse diffuso l’uso di intervenire sul corpo.
La cipria non è un elemento  isolato della cosmesi poiché fin dai tempi antichi  è stata utilizzata in una filiera di prodotti che via via nei secoli hanno scandito il gusto e le scoperte nella valorizzazione della bellezza.

                          
Dall’antichità e fino al diciannovesimo secolo, salvo qualche breve periodo, la pelle chiara nelle donne era considerato il top del fascino muliebre. Coloro che non l’avevano in natura, come le Etiopi per esempio, cercavano di sbiancarsi la pelle con applicazioni di gesso. Sono state date varie spiegazioni sulla secolare predilezione per la pelle chiara, alcune delle quali più convincenti di altre. Si può comprendere, infatti, che le donne dell’antico Egitto, per differenziarsi dagli uomini che facendo attività all’aperto rafforzavano la loro virilità e abbrunivano la pelle, cercassero di  sembrare fragili, diafane, delicate. Ecco allora che per raggiungere il risultato si sottoponevano a trattamenti di bellezza per ottenere una carnagione madreperlacea altamente apprezzata nelle classi elevate. Elemento insostituibile e ultimo tocco del trucco era il talak (paragonabile al nostro talco) composto da farina di fave e gesso polverizzate che veniva spazzolato sul viso con pennelli che costituivano l’indispensabile complemento di cassette del trucco di cui esistono esemplari sia nel museo del Cairo che tra i reperti di Pompei.
 
Erodoto  racconta che le donne greche, seconde dopo le etrusche in fatto di emancipazione  (queste ultime si erano conquistate, tra l’altro, il privilegio di conservare il nome di famiglia e di potersi sdraiare assieme al marito per i pasti giornalieri e nei ricevimenti) avevano gran cura del corpo e si truccavano abitualmente. Per il viso usavano un prototipo di cipria  chiamato psymuthion composto da polveri bianche come calce, gesso, argilla bianca, il bianco di biacca e il carbonato di piombo con un tocco di terra di Selinunte che conferiva lucentezza al viso.  Secondo Plinio il Vecchio, invece, le  donne di Pompei  disponevano di vari tipi di cipria che avevano  per base il caolino, scagliola, terra di Creta ma anche escrementi di coccodrillo. Il prodotto più in voga tre le romane era invece il lomentum che includeva farina di fave e gesso.
Senofonte cita un certo Isomaco che rimproverò la moglie poichè “era tutta imbellettata con molto cerone per sembrare ancor più bianca di quanto non fosse e anche con molta cipria per apparire ancor più rosea di quanto in realtà non fosse”.  Di tutt’altro parere era invece Plauto per il quale “una donna senza trucco è come un cibo senza sale”.
Tra  l’ 11°  e 12°  secolo una importante scuola medica  operativa nella  città di Salerno divenne la più antica sede universitaria d’Europa, titolo erroneamente attribuito a Bologna la cui nascita avvenne invece alcuni anni più tardi. Alcuni fra i più emeriti studiosi dell’epoca furono attratti dagli studi di Salerno ed è proprio qui che si formò la prima farmacopea riconosciuta che annovera l’identificazione di 150 piante medicinali e officinali, usati sia in medicina che nella cosmesi. La parola “cosmetico”, dal greco kosm tickos significa “che ha il potere di sistemare” o anche di “abile nel decorare”. La particolarità dell’università di Salerno stava nella direzione affidata ad una donna, giunta a noi con il nome di Trotula. Tale docente risulta essere stata una donna-medico di elevatissima  cultura che si occupò sia di malattie che di igiene e bellezza. A lei si deve il trattato conosciuto con il nome di De Ornatu  in cui veniva insegnato alle donne come eliminare le rughe  con vari tipi di cipria, come rendere i denti più bianchi con apposite poltiglie di erbe,  come evitare le borse sotto gli occhi o tingere i capelli di biondo. Per schiarire il viso, Trotula suggeriva di triturare della alghe con bianco d’uovo, prezzemolo e polvere di  allume. Alcuni ingredienti prescritti  da Trotula, ad esempio l’acqua di rose, canfora e crusca, sono prodotti validi e usati anche ai giorni nostri. Dall’impulso di Trotula agli studi, che si avvaleva anche delle scoperte di studiosi arabi divulgate con le traduzioni di Gherardo da Cremona, si sviluppò nel medioevo una fiorente industria cosmetica.
Del resto, sull’importanza delle cure estetiche concordavano anche i trattati di medicina del Rinascimento e Barocco. In quegli anni lo scienziato svizzero Theophrast Baumbast, meglio conosciuto come Paracelso, diede un notevole contributo all’incremento di un filone di studi che fondava la sua ragion d’essere sull’esperienza diretta della natura. Il cosiddetto medico “spagirico”  (antesignano della medicina omeopatica, senza corollario di magia), doveva essere, oltre che medico, chirurgo, alchimista, scienziato e astrologo. Furono stampate con grande fervore opere dove si consigliava l’uso di erbe, minerali ed animali, non solo per medicare, ma anche per curare l’aspetto esteriore.
Tra i seguaci di Paracelso vi fu il bolognese Leonardo Fioravanti, medico di discussa fama (alcuni critici lo consideravano poco più di un venditore ambulante)  che scrisse il trattato De Capricci medicinalii opera che spaziava dalla medicina alla cosmetica e magia. Un suo consiglio per fare bella la pelle con una polvere “magica”:  triturare ceci, gomma di ciregi, fichi secchi, agarico, hissopo e chiarterra.  Famosi furono anche i consigli e le ricette di salute e bellezza raccolti dalla nobildonna Caterina Sforza Riario (madre del condottiero Giovanni dalla Bande Nere) raccolte nel libro  Liber De Experimentis nel quale si intuisce che l’autrice ha scoperto le proprietà del cloroformio.

Si racconta che a 36 anni, quando la donna del Rinascimento veniva considerata vecchia, Caterina sembrava invece un’adolescente tanta era la forma fisica e la freschezza del viso.
Troppo imbellettate, vedo solo ovunque chiare d’uovo, latte virginale e mille altre bazzecole che non conosco affatto” scriveva Molìere  nelle Preziose ridicole. Ed in effetti, nell’epoca barocca era tutto un “fai da te”: le camere delle signore assomigliavano a laboratori alchimisti, pieni di  pentole, alambicchi, barattoli, pomate, essenze. Con risultati, a volte, molto discutibili. Il Castiglione, nel suo Cortegiano, ridicolizzava la donna che”sta ferma senza grazia, con la faccia impiastrata di crema e cipria sembra che porti una maschera, e non osa ridere per non farsela crepare, né si dimostra mai di colore se non quando la mattina si veste; nel giorno si mostra solo al lume della torcia, come mostrano i cauti mercanti i loro panni  in luogo scuro”.
In questo stesso periodo la cipria raggiunse il massimo della diffusione perché nacque la moda di cospargerla anche su parrucche di uomini e donne, oltre che sul viso e sul corpo.
La chiesa, pur avendo nei monasteri i più avanzati laboratori per la produzione di medicinali, profumi e creme, disapprovava l’uso indiscriminato di cosmetici sia perché, così predicava, la bellezza doveva provenire da Dio, sia perchè molti di essi erano prodotti  senza controlli e con sostanza chimiche devastanti che arrecavano alle donne seri danni alla salute e alla stessa loro bellezza.
Dopo il 1770 diversi produttori di cosmetici sentirono la necessità di eliminare i prodotti pericolosi e si rivolsero all’Accademia delle Scienze creata da Luigi XVI per codificare,  nella produzione, alcuni principi di dosaggio delle  materie prime ricavate per lo più dal mondo vegetale. Andò scemando, contemporaneamente, l’abitudine di autoprodurre in casa creme, ciprie e profumi.
Con il sorgere, alla fine del 18° secolo, delle maggiori industrie della cosmesi (Rubinstein, Arden per esempio), vennero riscoperti antichi  prodotti di bellezza. Non è un  caso che il grande profumiere Francois Coty nel 1917 presentò al mondo due prodotti tuttora in uso, il profumo e la cipria  “Chypre de Coty”.
Personalmente, concordo con gli antichi greci che attribuivano ai cosmetici – e per me in sommo grado alla cipria – il “potere di sistemare” e “abilmente decorare” i nostri visi per fissarne la bellezza quando è al suo  apice o di soccorrerla quando è in declino.
 

Buona Festa della Mamma

Oggi vi offriamo idealmente questa bellissima torta, una deliziosa fetta per addolcire una giornata speciale e speriamo piena di gioia. Tutti gli anni, ogni seconda domenica di maggio, si celebra la Festa della Mamma, una ricorrenza molto sentita nonostante l'aspetto commerciale che ha assunto negli ultimi tempi e le cui origini sono antichissime.
Gli antichi greci infatti già celebravano la festa di Rea, madre degli gli dei, così come facevano anche i romani con la Hilaria Matris Deûm che per un'intera settimana, durante il passaggio dall'inverno alla primavera, festeggiavano la rinascita della natura in varie maniere. Con l'avvento del Cristianesimo anche questa festività venne assorbita e cambiò fisionomia diventando il giorno in cui si celebrava la Madre della Chiesa: colei che era  sia forza spirituale della vita che protezione dal male, ma anche la propria madre terrena.

Per trovare una Festa della mamma in qualche modo simile a quella odierna dobbiamo arrivare al diciasettesimo secolo. In Inghilterra, in un'epoca in cui le vacanze non esistevano, la quarta domenica della Quaresima, veniva celebrato il ‘Mothering Sunday’, cioè il giorno in cui chi era a servizio lontano dalla famiglia poteva tornare dai genitori e onorare la propria madre, con l'offerta addiririttura di una torta apposita il ‘Mothering cake’.
Ma è solo alla fine dell'ottocento che la nostra Festa della Mamma acquisisce le caratteristiche  attuali. Nel 1870 la pacifista americana Julia Ward Howe propose di istituire un giorno dedicato alle madri per esaltare la pace come contrapposizione alle guerre e alla rovina che queste portavano
In seguito, nel 1908,  Ana Jarvis per ricordare l’anniversario della morte della madre, convinse la sua parrocchia a Grafton, nel West Virginia, a celebrare l’evento la seconda domenica di maggio.
L’anno successivo tutti gli abitanti di Philadelphia si accodarono nella richiesta di istituire quel giorno come festa nazionale, e già dal 1911 l’usanza incominciò a diffondersi in quasi tutti gli Stati americani.
Alla fine del 1914, il Presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson la proclamò festività nazionale, invitando i cittadini a esporre la bandiera americana in onore di tutte le madri che avevano perso i figli in guerra.
Da allora la ricorrenza si è diffusa in buona parte del mondo e anche noi siamo qui per celebrare la figura della mamma, che in verità dovrebbe essere ricordata sempre. Perché tutte abbiamo o abbiamo avuto una mamma, odiata o amata, ma sempre importantissima. Molte di noi sono madri o lo saranno e altre se non lo sono fisicamente lo sono nell'animo e allora noi mamme facciamoci gli auguri l'un l'altra e facciamoli a tutte le mamme del mondo. A quelle meno fortunate di noi e a quelle che purtroppo non ci sono più. A quelle che ci hanno insegnato quello che sappiamo, che ci hanno guidato nelle tempeste della vita, che ci sono vicine per aiutarci tutti i giorni e a quelle lontane o perse. Senza dimenticare le mamme che hanno trasmesso alle figlie l'amore per la lettura e il romance.

Viva tutte le mamme ovunque siano, perché questo è il mestiere più antico, più difficile ma più bello del mondo!

Novità USA

E' USCITO PER ZEBRA BOOKS NO LONGER A GENTLEMAN di Mary Jo Putney

Se c'è qualcuno può riuscire a trovare Gray Sommers, Lord Wyndham, quella è l'indomita Cassie Fox, metà inglese e metà francese, che ha perso tutto nel caos della Rivoluzione.

Sommers è scomparso durante una missione di spionaggio di routine in Francia ormai da dieci anni. Adesso sono emerse voci che potrebbe benissimo essere vivo e imprigionato nel castello di Durand. Grazie agli anni di esperienza nello spiare per gli inglesi e la sua capacità di camuffarsi e mescolarsi con lo sfondo in maniera anonima, Cassie è l'agente perfetto per la missione. Si infiltra dunque con successo al Castello di Durand e salva sia Grey che un compagno di prigionia. Durante il viaggio di ritorno verso l'Inghilterra e la salvezza, Cassie fa del suo meglio per rimanere distaccata, solo per ritrovarsi irrimediabilmente attratta dal coraggio e dalla vulnerabilità di Grey.

I due saranno coinvolti in una relazione passionale, che Cassie sa di dover terminare prima che Grey riprenda la sua vecchia vita, e il titolo di Lord, anche se l'uomo le ha toccato un cuore che credeva ormai in letargo. Una trama affascinante, piena intrighi pericolosi e di una frizzante chimica sessuale per il quarto romanzo della serie Lost Lords.

 

E' USCITO PER DELACORTE PRESS THE PROPOSAL  di Mary Balogh

Quando Gwendoline Grayson, Lady Muir, va a far visita ad una vecchia conoscenza a Penderiss Hall, sulla costa della Cornovaglia, non immagina che una distorsione alla caviglia le aprirà la porta al romanticismo. Per non parlare di Hugo, Lord Trentham, nato cittadino comune, e divenuto Lord per un atto eroico durante la guerra di Spagna, e divenuto ricco grazie al fiuto per gli affari del padre defunto. Anche se apparentemente entrambi sembrano avere una vita ideale, in realtà nascondondo orribili ferite emotive per le quali si sentono responsabili. Hugo ha bisogno di una moglie,così da poter soddisfare il desiderio paterno e trovare una marito idoneo per la sorella. Il suo piano è quello di trovare una donna della sua classe e vivere una vita semplice, ma quando la sorella esprime interesse a mescolarsi col Ton, Hugo propone un finto fidanzamento con Gwen.

Primo romanzo della nuova serie di Mary Balogh, The Survivors' Club  ( Il Club dei sopravvissuti) i cui sette membri, sei uomini e una donna, sono dei sopravvissuti alle guerre napoleoniche. Cinque sono ex ufficiali dell'esercito e tutti e sette sono rimasti in qualche modo feriti durante la guerra per poi trascorrere molto tempo convalescenti a Penderris Hall, la tenuta del duca di Stanbook in Cornovaglia. Il duca pur non avendo partecipato in prima persona alla guerra, vi ha perso  l'unico figlio. La sola donna del club è la vedova di un ufficiale di ricognizione, catturato e torturato dai francesi, ed è stata presente durante parte di quelle torture, assistendo alla morte del marito. Anche se ufficialmente tutti e sette sono ormai guariti, ognuno di loro torna ogni anno per qualche settimana a Penderris, così da passare un po' di tempo insieme agli altri, per farsi forza  e sostenersi a vicenda.

Lady Muir è un personaggio minore apparso in diversi romanzi, come Indimenticabile e Un'estate da ricordare e ha da sempre catturato l'attenzione delle lettrici, tanto che per anni hanno chiesto all'autrice di scrivere la sua storia. Finalmente Mary Balogh le ha accontentate.

 

E' USCITO PER BERKLEY BEGULING THE BEAUTY di Sherry Thomas

Quando il duca di Lexington incontra la misteriosa baronessa von Hardenberg Seidlitz su un transatlantico, ne rimane affascinato. Lei è esattamente ciò che sta cercando: una donna bellissima che lo interessi e lo attragga. Si innamora in maniera intensa e veloce tanto da proporle subito il matrimonio.

E poi la donna scompare senza lasciare traccia ...

Perché in realtà, la "baronessa" è Venetia Easterbrook, una giovane vedova perbene che aveva una vendetta da compiere quando ha cercato una relazione con il duca. Ma il suo piano è fallito. Venetia si è innamorata dell'uomo che disprezza, a un punto tale che è impossibile prevedere ciò che accadrà quando sarà finalmente smascherata ...

Il nuovo, avvincente romanzo della raffinata Sherry Thomas.

 

Maria Paola Romeo presenta Emma Books

Care lettrici è con grande piacere che oggi ospitiamo Maria Paola Romeo, direttore editoriale di Emma Books, www.emmabooks.com la casa editrice digitale dedicata principalmente a tutti i colori della letteratura femminile, che ha esordito a Matera otto mesi fa durante il Women’s Fiction Festival, di cui la signora Romeo è una delle organizzatrici.
 

Emma Books, tra l'altro, sarà presente da giovedì 10 a lunedì 14 presso il padiglione 2 del Salone del Libro di Torino agli stand H146 e J145. Non solo, venerdì 11 alle ore 14:00 presso l'area Book To The Future avrà luogo un incontro tra Maria Paola Romeo, Rossella Calabrò, Patrizia Violi e Viviana Giorgi e le lettrici.
Inoltre, proprio in concomitanza col Salone del Libro, e fino a tutto lunedì 14 maggio compreso, Emma Books propone i suoi e-book al prezzo eccezionale di soli € 0,99!



Benvenuta Maria Paola, per chi ancora non la conoscesse vorrebbe presentare Emma Books  e ciò che si prefigge?
 

Grazie. Emma Books è una casa editrice nativa digitale. Cosa vuol dire? Vuol dire che Emma propone libri esclusivamente in digitale (ebook) rivolti principalmente a un pubblico femminile. Romanzi, manuali, guide di autrici esordienti e non, classici della letteratura.
    
Nel nostro Paese si legge molto poco, siamo agli ultimi posti in Europa, con una media pro capite imbarazzantemente bassa. Da dove è nata l’idea e l’azzardo di creare Emma Books?

È vero, in Italia leggiamo poco, tuttavia le lettrici costituisco una percentuale considerevole del nostro piccolo parco lettori. In particolare, le donne  che leggono libri di genere e intrattenimento sono lettrici forti. Il mio lavoro di agente alla Grandi & Associati e la mia esperienza al Women’s Fiction Festival uniti alle conoscenze del mondo dell’editoria digitale di Bookrepublic ci hanno spinto a tentare questo azzardo...
 
Di certo avete un target ampio, per quanto preciso, al quale vi rivolgete, e la scelta di un pubblico femminile non è ovviamente un caso, visto che sono le donne le principali consumatrici di libri in Italia. Le va di tracciare con noi il profilo della vostra lettrice ideale?

La nostra lettrice ideale è una donna di buona cultura, che ama anche sperimentare nuove tecnologie. Per leggere un ebook è infatti necessario possedere un reader e sul mercato ce ne sono diversi. La lettura in digitale è ancora poco diffusa in Italia, tuttavia seguendo l’esempio degli Stati Uniti, contiamo che saranno proprio anche queste signore, voraci lettrici, alle quali ci rivolgiamo, a incrementare e a far crescere il mercato degli ebook.

Per lei personalmente, Maria Paola, quanto è faticoso  e quanto fonte di soddisfazione essere  direttore editoriale? Quali sono gli aspetti che ama di più e quelli che ama di meno del suo ruolo?

Essere il direttore editoriale di una casa editrice seppur piccola mi regala grandi soddisfazioni. Prima di diventare agente letterario - la mia principale attività da cinque anni a questa parte - ho lavorato come editor e direttore editoriale. Il primo amore non si scorda mai... Certo, visto che seguire Emma Books non è la mia sola occupazione, talvolta mi sento un po’ sopraffatta e per questo mi scuso con le scrittrici che in questi mesi mi hanno mandato il loro manoscritto e alle quali tardo a rispondere.  

Domanda a bruciapelo, visto che siamo un sito che è nato per parlare principalmente della letteratura romance, come mai tra gli addetti ai lavori questo genere non gode della giusta considerazione, anche se ultimamente qualcosa sta cambiando? E lei che ne pensa?

Il romance, il rosa e la letteratura di genere sono sempre stati considerati libri di serie B.  Come giustamente nota, qualcosa sta cambiando: sempre più editori cercano romanzi di intrattenimento per coinvolgere il grande pubblico. Io credo che compito di un editore sia essere onesto nel comunicare al lettore che cosa sta proponendo. E garantire qualità.

In sintesi quali sono le differenze tra una casa editrice tradizionale ed una digitale? Quali potrebbero essere gli eventuali vantaggi tanto per il lettore che per un aspirante autore?

Le differenze stanno essenzialmente nel formato del libro e nella sua distribuzione. L’editore tradizionale stampa il libro e lo vende in libreria; quello digitale crea un file che vende attraverso gli store digitali. A mio parere le differenze si fermano qui: il lavoro che vi sta dietro è il medesimo, selezione, cura del testo e promozione. Il vantaggio per il lettore è un prezzo più contenuto, per l’autore (aspirante e non) c’è la possibilità di vedere pubblicato il proprio libro in tempi più veloci.

Ci piacerebbe sapere come avete composto il vostro catalogo: su quali generi e su quali autori e autrici puntate?

Puntiamo sulla qualità, sui libri di intrattenimento che piacciono prima di tutto a noi e che magari non è facile trovare nell’editoria tradizionale e in libreria. Ci piace variare (per questo i tanti colori delle tante collane) e puntare - in questa prima fase - sulle autrici italiane (con qualche incursione maschile e straniera).

Si avvicina l’estate, momento principe per  sfornare titoli vincenti, perché si sa che in vacanza gli italiani leggono di più. Ci può anticipare qualcuna delle vostre uscite?

Ci stiamo lavorando: l’intenzione è recuperare qualche classico della letteratura femminile e continuare a scoprire nuove voci. Ci saranno storie romantiche (alcune più mélo, altre più brillanti) e qualche Shadow (paranormal) in più. Stiamo anche valutando un paio di testi che coniughino letteratura e cucina e magari anche letteratura e viaggio.

La vostra è stata certamente una scommessa, puntare sul digitale in un paese dove tuttora l’editoria tradizionale la fa da padrone. Dopo questi mesi iniziali, si può tracciare un primo bilancio?

Come già dicevo i numeri allo stato attuale (e non solo per Emma) sono contenuti, ma crediamo che l’evoluzione verso il digitale sia inevitabile, anche se gli ebook non sostituiranno certamente il libro di carta.

Grazie di essere stata con noi, ci lasci consigliandoci uno o più romanzi.
 

Invito le lettrici a visitare il nostro sito e, per chi si trovasse in zona, a partecipare all’incontro che terremo al Salone del libro di Torino l’11 maggio alle 14. Grazie a voi!

 

Uscite Aprile/Maggio 2012 Dalai Editore

MADRE, PADRE, FIGLI (Mamma, pappa, barn) di Carin Gerhardsen

Una nuova avventura del commissario Conny Sjöberg. Il secondo romanzo dell’astro nascente del poliziesco svedese

Una mattina, mentre sta facendo jogging, un’agente di polizia di Hammarby, quartiere meridionale di Stoccolma, s’imbatte nel corpicino semi assiderato di un neonato. Non lontano da lì, in un cassone dove è conservata la sabbia da spargere sui marciapiedi d’inverno, viene ritrovato il cadavere di una donna, forse sua madre o la baby-sitter.

Contemporaneamente un’anziana insegnante in pensione riceve una bizzarra telefonata da una bambina piccola che le dice di essere stata abbandonata dalla famiglia e di essere rimasta in casa sola, mentre su un traghetto per la Finlandia un’addetta alle pulizie trova un’adolescente strangolata in una toilette.

La squadra mobile della polizia di Hammarby, coordinata dal commissario Conny Sjöberg, comincia a indagare sui singoli casi, ma, a poco a poco, diventa chiaro che questi sono strettamente e tragicamente intrecciati tra di loro. Madre, padre, figlio è il secondo romanzo della «saga di Hammarby» che ha reso famoso il detective Sjöberg in tutti i maggiori Paesi del mondo, proiettando Carin Gerhardsen ai vertici delle classifiche dei libri più venduti.

I diritti cinematografici della serie sono stati comprati dalla casa produttrice che ha realizzato i film tratti da Stieg Larsson.

Carin Gerhardsen (1962) è laureata in matematica. Ha iniziato a scrivere da giovanissima, poi ha preferito proseguire la propria attività scientifica. È tornata alla letteratura nel 2008, pubblicando La casa di pan di zenzero (Dalai editore 2011), il primo volume della «Trilogia di Hammarby», con cui ha scalato le classifiche dei bestseller in patria e all’estero.

TUTTO QUESTO MI APPARTIENE ( Paměť mojí babičce) di Petra Hulova

Una storia toccante, sullo sfondo delle Montagne Rosse della Mongolia, che racconta le vicende di quattro generazioni di donne in una società patriarcale. Un romanzo duro e poetico, in cui i sogni e le speranze sono schiacciati inesorabilmente dalla violenza della realtà.

Alta, la madre, Dzaia, Nara, Ojuna, le figlie, e Dolgorma, la figlia di una delle tre. Cinque donne, cinque destini, cinque voci narranti che ci accompagnano nella loro storia famigliare ricca di segreti, tradimenti e tragedie, dalla steppa dura e selvaggia della Mongolia alle luci ingannevoli e seduttive della città, dalle tende tipiche del nomadismo mongolo ai prefabbricati della capitale. Dzaia è nata dalla passione di Alta per un cinese della Mongolia Interna, Nara dalla violenza subita da Alta da parte di un commerciante russo. Figlie illegittime della madre, e quindi di razza mista e impura, vivono nell’emarginazione sopportando derisioni e ingiustizie. Finchè, a seguito di una tragedia famigliare, le due sorelle lasciano le montagne rosse della steppa per trasferirsi in città, sotto la protezione dell’amata zia, scoprendo troppo tardi che la donna non ha da offrire loro nient’altro che un lavoro nel bordello che dirige. Nara si ritroverà a suo agio nella nuova vita, mentre Dzaia continuerà a vivere nella speranza e nel desiderio di affrancarsi e riscattarsi, anche per proteggere sua figlia Dolgorma, avuta da uno dei tanti clienti del bordello. Ojuna, l’unica figlia di stirpe pura, rimarrà nella steppa con i genitori, perpetuando, tra orgoglio e frustrazione, i valori e i modelli che fin da piccola le sono stati inculcati. Uno spaccato duro e poetico della società mongola, dove la divisione tra uomini e donne e i loro ruoli è ancora netta, tanto che persino le violenze sessuali vengono subite dalle donne come qualcosa da accettare con rassegnazione (Dzaia ad esempio subirà l’abuso del padre adottivo). Una saga famigliare che attraverso la voce di cinque donne racconta i problemi e le verità universali di chi è costretto ad adattarsi a una nuova condizione, abbandonando i propri costumi e le proprie radici, sebbene quelle radici siano l’unico appiglio per non impazzire. Una storia di amore e di passione, di segreti e tradimenti, di perdite e di tragedie, in cui la sconfitta non cancella la forza di andare avanti, nonostante tutto.
 
20.000 COPIE VENDUTE IN REPUBBLICA CECA.TRADOTTO IN FRANCIA, PAESI BASSI, GERMANIA, STATI UNITI, SVEZIA, UNGHERIA, POLONIA E TURCHIA

Petra Hulová, nata nel 1979, è la grande promessa della letteratura ceca. Scrittrice molto versatile, ha già pubblicato sei libri. Il suo romanzo d’esordio, Tutto questo mi appartiene, ha vinto il Magnesia Litera Award nel 2003 ed è stato eletto Libro dell’anno dal quotidiano «Lidové noviny». Divenuto un bestseller in patria, è stato tradotto in Francia, Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Svezia, Ungheria, Polonia e Turchia. Per La Tartaruga edizioni nel 2009 è uscito Attraverso un vetro opaco, salutato con grande entusiasmo tra le Scritture Giovani al Festivaletteratura di Mantova.
 

 

 

L’ETA' LIRICA di Letizia Pezzali

FINALISTA PREMIO CALVINO 2011

Un romanzo di formazione sensuale e anticonformista. Letizia Pezzali possiede la liricità spregiudicata di una Colette moderna.

 

Così i lettori del Premio Calvino:

Un romanzo di formazione breve e intenso che riesce a tenere unite una rara capacità introspettiva e una (apparente) leggerezza di tratto in maniera davvero insolita. La scrittura, di notevole qualità, è al limite dello sperimentale, moderna, ma senza eccessi né sbavature e senza indulgere all’autoreferenzialità. Si tratta di un testo se vogliamo liricizzante (ma con misura), strutturato secondo una trama densa e compatta, che crea personaggi credibili, atmosfere vivide e – aspetto fondamentale – sfocia in un finale (una sorta di imprevisto colpo di scena) in perfetta sintonia con il fluire degli eventi e con la costruzione della storia. Il passaggio continuo tra focalizzazione esterna e interna imprime alle pagine della giovane autrice un effetto straniante, gestito con grande abilità, e le sue scelte stilistiche le permettono, insieme, di raccontare egregiamente il proprio tempo e di descrivere in modo impeccabile le tensioni vitali, le incertezze e il dolore di un’adolescenza «universale». L’età lirica narra la storia di un’adolescenza e di un primo amore. Nel vagare distratto di Mario, fra un esame di maturità che si avvicina e brevi e insoddisfacenti flirt con sue coetanee, irrompe un incontro che sembra infine dare un senso alla sua esistenza e rivelarlo a se stesso: il «ragazzo di cenere», uno sconosciuto visto alla fermata dell’autobus che gli riappare poi in sogno, nell’atto di sgretolarsi. Il «ragazzo di cenere» è Adrian, un compagno di scuola ambiguo e affascinante, privo di remore e di regole, attraverso cui Mario scoprirà la violenza dell’amore: «Se gli esseri umani, prima dell’invenzione delle superfici riflettenti, non potevano specchiarsi se non chinandosi di fronte ai laghi o ai fiumi, anche Mario, la cui vicenda si svolgeva ben dopo l’invenzione dello specchio, non poteva vedere se stesso veramente, se non assumendo ruoli e posizioni in qualche misura subordinati rispetto alla propria comune postura. E la superficie riflettente era sempre e solo Adrian». Insomma, il romanzo riesce a raccontare in maniera allo stesso tempo ironica e struggente quel particolare momento della vita che uno dei personaggi, citando Kundera, definisce «l’età lirica»: «L’età in cui si è concentrati su sé stessi, e si è incapaci di giudicare lucidamente il mondo che ci circonda». Il «ragazzo di cenere» è il simbolo di quell’età che, come il personaggio stesso, ineluttabilmente muore, lasciando dietro di sé ferite, ricordi e la cenere da cui nascono gli adulti.

Il Comitato di Lettura

 
Abbiamo deciso che volevamo pubblicare il romanzo di Letizia Pezzali poche ore dopo avere ricevuto il manoscritto. I finalisti dell’edizione 2011 del Premio Calvino erano tutti di alto livello, ma il libro di Letizia ci ha conquistati in un attimo. La curiosità di leggerlo subito è nata «origliando» l’entusiasmo che aveva suscitato nei lettori del premio, i tanti appassionati che ogni anno, fuori da ogni logica editoriale, selezionano le centinaia di proposte. Il loro entusiasmo è diventato subito anche il nostro.
 
Quando pubblichi un esordiente, la prima volta che lo incontri vuoi sapere tutto di lui, e così è stato con Letizia Pezzali, che si è rivelata un personaggio inconsueto per essere un’aspirante scrittrice. Il suo profilo appare infatti più simile a quello di «un cervello in fuga», come si dice oggi: studi musicali, laurea alla Bocconi, specializzazione alla University of Michigan Business School, impiego presso J.P. Morgan quindi in una merchant bank, e a tempo perso un diploma di regia presso gli Ealing Studios di Londra e un racconto breve in inglese pubblicato sulla rivista letteraria americana Pif Magazine… Ma forse, di lei, basta sapere che è nata nel 1979 a Pavia, che dal 2003  vive a Londra, che è sposata e che aspetta il primo figlio, una bambina.



RACCONTAMI NONNO di Giorgio di Rienzo
 
Raccontami, nonno è il testamento morale di Giorgio De Rienzo, cui ha lavorato finché è riuscito a comporre le lettere di una parola sulla tastiera consumata del suo computer. stavolta non è a un romanzo che il grande critico dà il voto, ma al libro vero, quello scritto dalla vita, dalla società.
 
Partendo da una lettera all’amatissima nipotina, che con la vitalità tipica dei bambini – e con le sue domande in apparenza tremende, ma che in fondo sono quelle semplici che ogni adulto si pone e non ha il coraggio di esternare – ha la capacità di lenire le sofferenze del nonno malato, De Rienzo ci porta nella «dimensione cancro», il tunnel in cui è improvvisamente entrato. La terribile esperienza genera in lui riflessioni di tipo politico, dubbi e domande forti che riguardano tematiche di controversa attualità: l’eutanasia, la paura del contagio (una cosa di cui non si parla mai), la chemioterapia, il peso sulla comunità del costo dei farmaci e il business delle ditte farmaceutiche. A poco a poco, con dolore ma ancor più con amore, il nonno si allontanerà dalla piccola per risparmiarle il proprio decadimento fisico e spirituale, per non farle avvertire le mutazioni nei tempi della vita provocati dal male. Vuole che lei ricordi la candela accesa e non veda il lume che si spegne.

Autore di numerosi saggi e romanzi, curatore di prestigiose edizioni di classici, Giorgio De Rienzo (Torino, 1942-2011) ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Torino dal 1971 al 2000. Dal 1980 fino alla morte è stato critico letterario del «Corriere della Sera»: celebre la sua rubrica domenicale La pagella. Sposato con Vittoria Haziel, ha avuto due figli.

 

 

Il LINGUAGGIO NASCOSTO DELLA VITA (The walk: A novel) di Richard Paul Evans
 
Quando pensi che la tua vita sia finita,è il momento di mettersi in cammino. Un autore sempre presente ai primi posti delle classifiche di vendita del «New York Times»
 

Cosa faresti se in un solo istante perdessi tutto? La tua casa, il tuo lavoro, la persona che ami? Quando la tragedia piomba nella vita fino a quel momento perfetta di Alan Christoffersen il suo primo pensiero è di farla finita. Non ha più niente per cui vivere, l’unica cosa che gli è rimasta è il tubetto di pillole che stringe nella mano… Ma all’improvviso, come colto da un’illuminazione, decide di non lasciarsi andare alla disperazione e di intraprendere un viaggio. Non un viaggio qualunque, ma una traversata a piedi degli Stati Uniti da Seattle, dove vive, al punto più lontano della mappa: Key West, Florida. Le persone che incontrerà nel cammino, la condivisione delle loro storie e delle loro esperienze gli salveranno la vita.

 
«Quando ho iniziato Il linguaggio nascosto della vita mi è apparso subito chiaro che non avrei potuto scrivere il libro se non avessi fatto lo stesso percorso del protagonista. Così ho preso un volo per Seattle con mia figlia, una volta lì abbiamo noleggiato una macchina e abbiamo iniziato il nostro viaggio. Attraversare l’America in automobile con lei è stata un’esperienza formidabile.» Richard Paul Evans
 
«Io sono. In ognuno di noi c’è qualcosa, nel bene o nel male, che vuol far sapere al mondo che esistiamo. Questa è la mia storia: testimonianza di me stesso e il più grande viaggio della mia vita. Tutto è iniziato quando meno me l’aspettavo. In un periodo in cui pensavo che nulla sarebbe potuto andare male.»

Il viaggio proseguirà presto con il secondo libro della serie, Miles to go.

Richard Paul Evans è uno degli autori di maggior successo negli Stati Uniti. Tutti i suoi romanzi, tradotti in oltre venti lingue, sono entrati nella lista dei bestseller del «New York Times» subito dopo l’uscita in libreria. Ha ricevuto moltissimi premi per i suoi libri e numerosi riconoscimenti per il suo impegno in difesa dell’infanzia violata. Attualmente vive a Salt Lake City con la moglie Keri e i loro cinque figli.


GLI ALTI E BASSI DI BIANCANEVE di Emma Dante.

Illustrazioni di Maria Cristina Costa

 
Una rilettura visionaria e crudele della favola di Biancaneve e i sette nani, completamente illustrata e scritta da una grande regista teatrale.

C’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto nel mondo di Biancaneve. Al contrario di Alice nel paese delle meraviglie che cresce e rimpicciolisce, Biancaneve vede alzarsi e abbassarsi la realtà intorno a lei, incontrando creature buone e cattive che l’aiutano a diventare adulta. Punita dalla matrigna per la sua bellezza, Biancaneve è ancora una bambina inconsapevole ed è solo quando fugge nel bosco, grazie all’incontro coi nani, che scopre i veri valori della vita, come la bontà e l’accoglienza verso l’altro. Sono proprio i nani, infatti, a costringerla ad abbassare lo sguardo e a essere umile, non solo umanamente ma anche fisicamente, perché i piccoli minatori hanno perso le gambe durante un’esplosione. Per contro, la matrigna rappresenta l’«alto», il pericolo di un’esaltazione del proprio io che rende malvagi e chiusi in se stessi. La regina madre interroga lo specchio, Biancaneve il suo cuore. L’invidia tormenta la regina al punto che desidera uccidere la rivale e, quando con un incantesimo, si trasforma in una vecchia per offrirle la mela avvelenata, diventerà altissima, salvo ricevere una punizione esemplare: perderà la memoria e non troverà più l’antidoto per ritornare giovane e bella. Tutto è sproporzionato come le cose che vedono i bambini. C’è uno specchio che riflette sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà. E un mondo dove anche i mostri insegnano a crescere.

 
Emma Dante, drammaturga e regista, ha costituito nel 1999 la compagnia Sud Costa Occidentale con cui ha vinto il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Seguono numerosi riconoscimenti: il premio Lo Straniero; il premio Ubu (con Carnezzeria); il premio Gassman e il premio della critica; il premio Golden Graal e il premio Sinopoli per la cultura. Ha scritto Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana e via Castellana Bandiera (Premio Vittorini 2008 e del Super Vittorini 2009). Nel 2009 inaugura la stagione del teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim. Sono stati in repertorio in Italia e all’estero: mPalermu, Carnezzeria, Vita mia, Mishelle di Sant’Oliva, Medea, Il festino, Cani di bancata, Le pulle, Anastasia, Genoveffa e Cenerentola, La trilogia degli occhiali e Gli alti e i bassi di Biancaneve.
 

Le vincitrici del giveaway di Mariangela Camocardi

                           AND THE WINNERS ARE....

Con i complimenti del blog ...

siamo felicissime di poter regalare alle seguenti lettrici, due copie dell'e-book di Insegnami a sognare di Mariangela Camocardi, gentilmente messe a disposizione da Emma Books che ringraziamo per la gentilissima collaborazione.

                                                    

 

  GIADA CELESTE

   e

    CATYMARIPOSINA

 

e alla seguente lettrice una copia autografata di Il falco e la rosa gentilmente offerta da Mariangela Camocardi, che ringraziamo vivamente.

 

 

EDEN 76

 

Congratulazioni alle vincitrici!

Contattateci in privato alla e-mail: info@romancebooks.it, comunicandoci l'indirizzo per spedire il libro e il nick che avete usato. In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione.

 

 

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Giveaway

Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!

 

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