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Mercoledì, 4 novembre, 2009 - 00:20
Maet

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L’EROE TORMENTATO OVVERO IL PROTAGONISTA PERFETTO

Agli inizi dell’Ottocento, le sorelle Charlotte ed Emily Bronte, pubblicarono due romanzi destinati a segnare la storia della Letteratura per vari motivi: Jane Eyre e Cime tempestose. Oltre a tutti i meriti oggettivi, i due libri sono divenuti famosi per qualcosa che li accumuna, ovvero il protagonista maschile: tanto Rochester che Heathcliff sono infatti due eroi tormentati, ben lontani dall’ideale maschile promosso fino ad allora e destinati a fungere da modello per migliaia di eroi da allora. Un successo assoluto e travolgente che dura ancora ai giorni nostri, basti pensare per esempio a tanti titoli della Putney, della Keypas, della Kinsale, alle saghe della Kenyon e della Ward, dominate dagli eroi tormentati, allo splendido Edward Cullen della Meyer o al magnifico Jean Claude della Hamilton, figure che popolano tenacemente i sogni e le fantasie di milioni di donne anche di culture, età ed estrazione sociale molto diverse.

Se Orgoglio e Pregiudizio col suo Mr Darcy è stato in qualche modo il capostipite di un genere e di un eroe, lo stesso si può dire delle Bronte e dei loro protagonisti che benché quasi contemporanei, non potrebbero essere più diversi. Heathcliff e Rochester sono umorali, scostanti, molto mascolini, arroganti, ma anche estremamente fieri, leali ed in lotta con l’ordine costituito e come tutti gli eroi torturati sembrano apparentemente delle figure negative quando in realtà sono profondamente positive. Difatti il nucleo di questo eroe è la sua disponibilità al sacrificio, che l’eroina percepisce inconsciamente e che la attrae inesorabilmente verso di lui. Come in un gioco di specchi la protagonista femminile sente un pericolo in quest’uomo, in qualche misura lo teme perché le offre poche certezze e molti dubbi, eppure allo stesso tempo la sofferenza che intuisce radicata in lui ed i demoni che intravvede la spingono ad aiutarlo, a salvarlo, ad amarlo. Così come non solo lui vuole essere salvato, benché non possa confessarlo nemmeno a sé stesso, ma è pronto a tutto per questa donna che gli si offre anima e cuore. Alla medesima maniera lui rappresenta quel senso dell’avventura, quell’arditezza e quella passionalità che l’eroina, come noi lettrici in fondo, tiene nascosta dentro di sé e teme di far uscire allo scoperto per non incorrere nel biasimo della società. Infatti la lotta della protagonista in questi romanzi è doppia, contro le difficoltà esterne ed il mondo che vuol tenerla separata dal suo amore da una parte, e contro quelle interiori dell’eroe che prima di cedere al sentimento, lotterà strenuamente per rimanere attaccato alla sua parte oscura. Ma quando l’amore trionferà, sarà perciò un doppio trionfo per l’eroina e tanto più importante in quanto è stato così sofferto.

Non credo esista un’altra tipologia di eroe così potente nel romance e più in generale in letteratura, un uomo che soffre è incredibilmente attraente per la protagonista e per la lettrice, sia perché tutti abbiamo esperienze negative alle spalle, nonché una nascosta parte buia, e questo ci permette di identificarci ed essere vicine a questa figura, ma anche perché la conquista del lieto fine rappresenta, ad un certo livello, il messaggio che il suo successo possa essere anche il nostro. Senza contare che chi ha la capacità di provare così tanto dolore, possiede anche la stessa capacità di provare un profondo piacere ed un amore intensissimo, il che è assolutamente seducente.
La maturità, la complessità e la generosità di questo eroe, che ci fanno perdonare i suoi molti difetti, sono veramente sexy e l’essenza stessa del romance a mio avviso, è per lui che ci batte il cuore, è per lui che smaniamo è lui quello che vorremmo essere se fossimo maschi, ci beviamo le sue lacrime ed il suo dolore come suggessimo del nettare, è da lui che vorremmo essere sottomesse ed a cui vorremmo abbandonarci in una lieta e femminea resa, umano vampiro o licantropo che sia. Lui quello che ci fa sentire completamente donne e che tocca la nostra anima. Al suo confronto, gli altri semplicemente scompaiono. Ed a voi, quanto piace quest’eroe infelice e tormentato? E quale è stato quello che più vi ha conquistate?

 

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Commenti

Sto leggendo, in francese, un

Sto leggendo, in francese, un libro che trovo fra i più belli che ho mai letto. IL titolo in inglese è PRIVATE ARRAGEMENTS di Sherry Thomas, nominata anche per i RITA Awards e che purtroppo non ho mai visto pubblicata in Italia.
Il protagonista, Camden, è bello, intelligente, scaltro ma onesto. Innamorato perdutamente di sua moglie, che lo ha sposato con l'inganno, la lascia per punirla il giorno dopo il matrimonio, per ritornare da lei dopo dieci anni....non vi racconto altro della trama, scritta in parallelo raccontando il presente e i fatti accaduti 10 anni prima. Trovo quest'uomo, capace d'un amore passionale e maturato nel dolore di un inganno per lui devastante, adorabile, l'uomo che avrei sempre voluto incontrare. LuckyB. 

@MarchRose l'uomo

@MarchRose

l'uomo bello-ricco-esperto-seduttore-nobile-intelligente-sensibile, esiste....è mio marito! SCHERZO!
Edward per i miei gusti è anche troppo perfetto, non si nutre di sangue umano, pur avvertendone forte il bisogno ( e qui ci vedo buona parte del suo tormento), salva la sua " Bella " dal pericolo in più di un'occasione, è molto protettivo nei suoi confronti, insomma un cavaliere con i canini.
L'esatto opposto di Andrè. E come ho già scritto a proposito della Kilpatrick, ci vuole molta fantasia a spacciare i suoi romanzi come romanzi d'amore. Nelle sue storie i personaggi toccano il fondo della violenza, del degrado, tradiscono senza rimorso .  Sono storie dark, un po' cimiteriali: c'e' poco spazio per l'amore da romance, ma c'e' molto tormento se piace il genere.
Un appunto per Lalletta: se incontrassi per assurdo un vampiro nella vita reale, scapperei anche se si trattasse di Edward o di un guerriero della Confraternita.
Ciao
Eleonora

@MarchRose Assolutamente

@MarchRose

Assolutamente d'accordo con il tuo ultimo intervento. Da questo è evidente la diversità nell'approcciarsi ad alcuni personaggi.
Io, rimanendo ancorata sempre alla realtà, non posso che apprezzare il tormento legato a un maschio alfa.

Un esempio. Rispetto a Edward ... no non mi sarebbe rimasto simpatico.
La conferma deriva dalla mia ultima lettura La notte dei vampiri della Kilpatrick ... non posso dire che non mi sia piaciuto, ma non continuerò la serie. André è troppo "reale" e da una parte per questo molto più apprezzabile e realistico di molti altri personaggi "paranormali" troppo umanizzati.
Dall'atra però manca il romanticismo ... i nostri "sospiri" nel solidarizzare ... eh sì perchè io come Carol avrei fatto del tutto per darmela a gambe :-)

Lalletta

@ Lalletta ma infatti il

@ Lalletta

ma infatti il maschio alfa * è * un'utopia, nel senso che nella realtà di sicuro non esiste. Cioè l'eroe alla Malory, il pirata briccone ma d'onore-nobile-bello-coraggioso-ricco-esperto seduttore-intelligente-simpatico-leale con la famiglia- etc, è pura fantascienza. Quando mai è esistito nella realtà un uomo del genere? Eppure, a quante donne fa piacere pensare che *potrebbe* esistere! E' come guardare un bronzo di Riace: nessuno ha mai visto uomini simili, ma è molto piacevole ammirarlo ugualmente. ( E poi chissà, lo scultore dovrà ben essersi ispirato a qualcuno, aver avuto un modello... )

Il maschio alfa però di per sè non attira simpatia: è troppo perfetto.  Lo si ammira, ma a distanza. Il fatto di aggiungere un "tormento" è la sola cosa che rende alcuni di questi maschi alfa ( e, lo ripeto, alcuni : di sicuro non tutti ) umani quanto basta a calamitare qualcosa di più dell'interesse: comprensione, solidarietà, istinto di soccorso... E' il fatto di essere alfa che lo rende affascinante, insomma, ma è il tormento che lo rende anche sexy.

Se l'Edward di Twilight ( bello, musicista sopraffino, coraggioso, modesto, divertente etc. etc. ), tanto per fare un esempio,  fosse beatamente soddisfatto della sua condizione di vampiro, secondo voi riscuoterebbe lo stesso successo?

Bellissimo post davvero...e

Bellissimo post davvero...e come è approfondita l'analisi dei nostri eroi!
Premetto che ho letto "cime tempestose" da ragazzina e non conservo alcun ricordo particolare,quindi dovrei rileggerlo...anche "Jane Eyre" l'ho letto un pò di tempo fa...quindi non posso dire che tali eroi mi siano rimasti impressi..
posso dare la mia preferenza ai già citati Jean Luc de "l'uomo dai due volti",e Rex De Varenne de "la sposa perfetta"..che mi hanno fatto sospirare.....e aggiungo di mio Hugh di Scarcliffe ne "il cristallo verde" della Quick (l'ho citato altre volte...ma ne sono innamorata!)..e Sebastian.il conte maledetto in "luci e tenebre" della Simmons..finisco con il Duca di Claybourne  di "Cuore ferito" della Camp...
...che soddisfazione salvare tali eroi dalla solitudine edall'isolamento........

@Paige79 Sono d'accordo

@Paige79

Sono d'accordo con te quando dici: "L'aurea di romanticismo col quale viene ammantato sia davvero sopravalutata..."

@Andreina

Sono d'accordo con te: Cime Tempestose non mi é piaciuto!!!!

ma io non ho negato

ma io non ho negato l'importanza di Heathcliff nell letteratura.ho solo detto che è un cattivo con la C maiuscola.

@MarchRose Beh tra gli

@MarchRose
Beh tra gli esempi di maschi Alfa tormentati io avrei Lord Dain. Non dico che siano due tipi intercambiabili nè che tutti gli eroi tormentati siano anche maschi alfa (il contrario sarebbe un'eresia) però ci sono esempi come Lord Dain che sono sia capobranco autoritari che uomini tormentati con dentro ferite pronte a farsi curare dalla giusta donna (eroina)
Libera

@ MarchRose .. alla tua

@ MarchRose

.. alla tua domanda finale: Voi che ne dite? ... la mia risposta: Mi oppongo!

Condivido la tua opinione, ma non legandola al maschio Alfa.

Io parto sempre dalla realtà, nel senso: quale tra gli uomni reali sarebbero Alfa se crescessero nell'agiatezza, nel benessere, dove il tutto è facile.
E il tutto si moltiplica a dismisura quando si parla, magari, di romanzi storici.
Ma vi immaginate i figli di duchi, conti e via discorrendo??? Bè per me devono essere stati di un arroganza non accompagnata da nessuna capacità concreta. Persone che neanche al bagno andavano da soli.

Quindi Signore! (e qui mi alzo!)

Il tormento ci deve essere ... tormento visto come "crescita".

Fantastica questa discussione!

Lalletta

@ libera, lady vampiretta e

@ libera, lady vampiretta e fairyrain
Grazie per i complimenti e per i suggerimenti, gli eroi tormentati non sono mai abbastanza eheheheh.

@ andreina e tiziana
Non è obbligatorio amare Heathcliff, ma non si può negare la sua importanza nella letteratura e nell'immaginario collettivo;  credo che Lener abbia dato un'ottima risposta al riguardo.

@ Lener
E' sempre un piacere per me leggere i tuoi interventi, in questo caso inutile dire che concordo su tutto!

@ lalletta
I due eroi possono coincidere a volte ma non sono  affatto la stessa cosa, il maschio alpha ha carattereristiche piuttosto diverse dall'eroe tormentato, spesso ne è proprio l'opposto. Infatti l'eroe tormentato possiede una sensibilità ed una profondità totalmente sconosciute all'alfa, ma ci ritorneremo su più avanti,

@ Lalletta, Lener e

@ Lalletta, Lener e Freecora

secondo me,  diversamente da come la pensa Lalletta ad es., il maschio alfa difficilmente è tormentato. Lui è il capobranco, il leader riconosciuto: ha coraggio, forza, onore, stima della comunità e bellezza ( ovviamente ) - e quindi "non può" non avere fiducia in se stesso.
Da dove uscirebbe il tormento, a questo punto?

Dalle disgrazie della vita, direte voi, visto che non risparmiano nessuno. Si possono perdere i genitori, ad esempio. Oppure un amore. Oppure una guerra. Oppure ci può essere una malattia, o una ferita..

Però, se ci fate caso, quando all'eroe alfa capita qualche rovescio del destino, supera comunque brillantemente tutto, proprio grazie alla sua superiorità morale e psicologica, senza che gli rimangano tracce permanenti tali da invalidare il suo ruolo di leader. L'eroe alfa si può sentire impotente davanti al fato solo momentaneamente, alle disgrazie deve reagire subito, senza insicurezze, se no che alfa sarebbe? Anche le malattie devono guarire, le ferite non devono lasciare tracce significative ( al massimo qualche cicatrice che però, chissà come, l'eroina riesce a trovare attraente o per lo meno non repellente ).

Esempio di maschio alfa perfetto: praticamente tutti i Malory della Lindsey ed una buona dose degli eroi della Garwood ( quelli dei suoi medievali, ad esempio ).

Voi che ne dite?

@MarchRose e Lener Per me

@MarchRose e Lener

Per me maschio alfa=eroe tormentato. Le due cose per me son complementari. Solo il tormento, la solitudine e l'amarezza dispone una chiusura "negativa" a livello sociale. L'eroe in questione è duro, determinato, la sua debolezza lo porta ad essere autoritario, evitando coinvolgimenti al livello sentimentale.

Lalletta

Scusate, il post precedente è

Scusate, il post precedente è il mio... avevo dimenticato di cambiare log--in!

Un eroe tormentatissimo è il

Un eroe tormentatissimo è il protagonista di "Notte dopo Notte" della McKinney,  leggete il libro e poi ditemi come si fa a non rischiare di annegare(metaforicamente, s'intende ) insieme a lui! Per fortuna la protagonista femminile è una donna, con la d maiuscola!

P.S.:complimenti per il bel post, davvero molto interessante!

Arrivo in ritardo, ma posso

Arrivo in ritardo, ma posso dire che maet col suo bellissimo articolo (ormai ci hai viziate!) nel mio caso sfonda un autentico portone spalancato! Io ADORO l'eroe tormentato! Silenzioso, scostante, sensualissimo, tenebroso e pericoloso... e passionale, dolce, sofferente! In questi eroi ho sempre avvertito il fascino di una belva ferita, che docile e protettiva riesce infine ad abbandonarsi all'abbraccio della donna giusta.
Non a caso sono stati citati alcuni dei miei eroi preferiti in assoluto: Heathcliff, JeanLuc della Wilson, Piers Montmerency della Simmons, Zadist della Ward! E' stato perfino nominato il per me indimenticabile "Passione sotto la cenere" della Cartland!
Dell'eroe tormentato non amo soltanto la sua individualità, ma anche il modo in cui si sviuppa il rapporto con l'eroina e quest'ultima di solito splende di una vera luce (coraggio, dolcezza, compassione e forza) come a contrapporsi al suo tenebroso compagno. Il loro è un amore che mi coinvolge e mi fa sognare per la profonda condivisione ed empatia che lo contraddistingue.

Riguardo Heathcliff in particolare, secondo me, è d'obbligo una precisazione: Heathcliff è un eroe romantico, non un eroe romance.
A parer mio "Cime Tempestose" non è una storia d'amore, ma una storia di passioni dove a quella amorosa si contrappone quella per la vendetta. Heathcliff incarna un tipo di eroe estremamente caro alla narrativa ottocentesca, ovvero il vendicatore. L'uomo che ritorna col potere e la ricchezza tali da potersi vendicare dei torti subiti. Personalmente se dovessi accostare Heathcliff ad un altro personaggio romanzesco, quello che troverei più indicato è il Conte di Montecristo.
La vendetta di Heathcliff è indubbiamente terribile, ossessiva ed inutile ed aggiunge solo dolore a dolore in cui il protagonista rovina vite innocenti e consuma la propria (non è un caso che di solito nelle trasposizioni televisive e cinematografiche del romanzo venga tagliato il personaggio di Linton e molto ridimensionata la persecuzione cui viene sottoposto Hareton: proprio per non rendere Heathcliff troppo inviso agli spettatori). Ciò premesso per me Heathcliff resta indimenticabile ed il mio cuore ha sempre palpitato ai suoi scambi con Catherine: trasudava una passione da bruciarti viva! Amanti maledetti sicuramente: il loro amore non era davvero di questo mondo.

Per finire, ho trovato interessantissima la domanda lanciata da March Rose: l'eroe alpha può essere anche un eroe tormentato?
Mhm... in linea generale direi di no. Indubbiamente in molti personaggi i confini tra gli archetipi si sfumano, ma secondo me l'eroe tormentato si contraddistingue soprattutto per un aspetto: la solitudine. Io lo vedo più come un lupo solitario che un capobranco.
Per esempio Warth della Ward tendo più a considerarlo un maschio alpha per il suo ruolo di capo riconosciuto nella confraternita e nella società vampiresca, nonostante abbia sicuramente i suoi nodi irrisolti.
Sarei davvero curiosa di conoscere anche altre opinioni!

Un caro saluto a tutte!

nemmeno io conisdero

nemmeno io conisdero Heathcliff un eroe romantico, nonotante il personaggio mi piaccia per la sua potenza.Tutta la sua vita è improntata sulle negtività, sul fare del male agli altri..non è che compia solo qualche azione deprecabile...TUTTE le sue azioni sono deprecabili!trovo che l'aurea di romanticismo col quale viene ammantato sia davvero sopravalutata...

Intanto volevo fare anch'io i

Intanto volevo fare anch'io i complimenti a Maet per il bellissimo post!!! Anche secondo me non c'è eroe più seducente dell'eroe tormentato e credo proprio che eroe tormentato e alpha vadano d'accordo, ma l'uno può esistere benissimo senza l'altro. Per quanto riguarda i miei preferiti ci sono sicuramente i vampiri della Ward (e Vishous soprattutto), Piers di "La scelta del cavaliere rosso" della Simmons, Hawk di "Beyond the highland mist" della Moning e concordo pienamente sia con Maet che con MarchRose su Killoran della Stuart (secondo me è un eroe tormentato me è vero che fa categoria a sè...I love Killoran!!!)

Ciao a tutte Bellissimo post

Ciao a tutte
Bellissimo post maet come tutti quelli di riflessione che stai pubblicando, davvero portano a pensare e riflettere (appunto )
Io adoro l'eroe tormentato, risveglia davvero, come hai ben notato tu maet e molte altre, il lato protettivo e tenero del mio cuore. Mi verrebbe voglia di entrare nel libro e coccolare il protagonista di turno fino a far sparire tutta la tristezza e tutto il tormento interiore...
Scegliere tra i tanti di cui ho letto è difficile... potrei "rubare" Trey Deverill  di "Baci Proibiti "- Nicole Jordan.
Jamie Mortimer di "Il signore della notte" - Connie mason a Veronica o Lord Dain e James Killoran a MarchRose... ma ce ne sono tanti altri, tra cui metterei anche Edward Ferrars (dovevo mettere un eroe austeniano) anche se non nasconde affatto il suo tormento con l'arroganza .
Credo anche che un eroe tormentato sia spesso alfa, anche se forse più come facciata che come essenza vera e propria. Ma l'orgoglio maschile li porta sempre a negare il proprio tormento, mascherandolo di arroganza, prepotenza, saccenza, sicurezza di sè e via dicendo...
Libera.

Zsadist della Ward è un

Zsadist della Ward è un esempio lampante di eroe tormentato, ho provato a entrare più volte dentro al libro per consolarlo ma ....nada sigh!  
ci  sono molti eroi tormentati o belli e dannati , due  in particolare  Ivan Thornton, protagonista di Amore zingaro della Becnel
e Juan Corraya della Mcgregor.
Per cime tempestose, andrò pure controcorrente ma nonostante la figura affascinante di Heathcliff, il libro non mi è piaciuto!
 

@ Drakon   Grazie cara,

@ Drakon
 
Grazie cara, purtroppo non ho visto quel film, ma mi fido della tua opinione su Marcus Gilbert!

@ Cris

Che belle parole ti ringrazio, anche perché hai nominato Juan Corraya , un' altro eroe che ho amato moltissimo! Se vuoi puoi metterlo nella categoria dei tormentati ma, come hai detto, in lui c'è di più non solo questo aspetto.
Sottoscrivo per Sebastian e Zadist e mi ripeto su Christian .

 Questo si che è un post con

 Questo si che è un post con i fiocchi Maet, e soprattutto originale intenso, che ti porta a riflettere su chi e cosa ci tocca di un particolare eroe e a chiedersi il perché 
Eppure il mio eroe ideale Gavin, alias Juan Corraya de L'Irlandese non è nemmeno in questa categoria, perché in lui vi è altro. Come eroe tormentato io ricordo Sebastian di Nella gioia e nel dolore e certamente Christian di  La figlia del matematico, e poi naturalmente Dash Sinclair di Elizabet's Wolfe. Ma il piu tormentato in assoluto e senza dubbio Zadist della Ward.
Bacio e grazie 
Cris

Bellissimo post

Bellissimo post Maet!
Comunque, mi hai fatto pensare al bello e tormentato lord Vulkan. Sicuramente vi riccordate "A Hazard of Hearts" (La passione sotto la cenere) di Barbara Cartland? E' il mio primo amore del grande schermo (grazie al Marcus Gilbert, probabilmente!)

@maet Forse all'inizio non

@maet
Forse all'inizio non lo era ma poi lo diventa secondo me. Tormentato non lo metto in dubbio ma prendersela con degli innocenti (sa benissimo che lo sono) é da persone "cattive".

Ma grazie ragazze, troppo

Ma grazie ragazze, troppo buone!
MarchRose, così mi imbarazzi e rischi quindi di farmi arrossire, rovinando il mio bel pallore cadaverico .

@ Veronica

Tranquilla, Darcy è intoccabile, infatti l'ho inserito nei post dei veri uomini versus i libertini.

@ MarchRose

E ma qui hai tirato fuori l'artiglieria pesante, Dain e Killoran! Stiamo già tutte sospirando scioccamente.
Gli eroi della Stuart meritano un post a parte e come già detto, sono degli ibridi, che ricadono più in un'altra categoria, che affronterei separatamente.

L'arroganza degli eroi tormentati è invece un fatto, al di là della sua origine è un dato costante, mai queste figure si presentano in maniera gentile e rispettosa, ostentano sempre una certa superbia e maniere al limite dello sprezzante. Che poi nascondano tutt'altro è un altro paio di maniche, ma appena appaiono sulla scena di questi uomini non pensi certo che siano gentili e rispettosi, se non in maniera puramente formale. Penso affascinino anche per questo.
In diversi casi direi che l'eroe  tormentato  possa anche essere alpha, ma le due figure non sono sovrapponibili od intercambiabili, anche qui ci vorrebbe un altro post... 

@ Hatshepsut

Si possono dire molte cose di Heathcliff, ma non che sia un malvagio. Alcuni sue azioni sono deprecabili, ma non è un uomo dall'animo marcio. Tutto l'opposto direi, altrimenti non soffrirebbe così tanto.

Anch'io avevo pensato a Derek

Anch'io avevo pensato a Derek Craven della Kleypas e a Rex De Warenne della Joyce che qualcuna ha già citato, leggendo il post di Maet e poi direi anche i due protagonisti maschili del primo libro della Summers, perché uno deve nascondere il problema del fratello malato e l'altro la propria dipendenza dall'oppio e poi l'uficiale napoleonico di Un ballo a corte della Rawlings e credo che ce ne sono anche molti altri che ora non mi vengono in mente... perché è una tipologia frequente nei romance... se Maet è d'accordo, tra gli eroi tormentati io ci metterei infine anche il conte Alain De Soissons protagonista della mia saga...
Cristina

Heathcliff oltre ad

Heathcliff oltre ad essere tormentato é un eroe malvagio cosa che non mi affascina.
Sono anch'io una sostenitrice dell'eroe tormentato (arrogante ok, misterioso va bene, scontroso sicuramente ma violento o psicopatico proprio no).
Tra i gli eroi tormentati vorrei aggiungere il mio adorato Geoffrey del libro La casa delle rose di Carol Warburton e Maddox del libro Demon's night di Gena Showalter.
Complimenti Maet analisi perfetta! ^_^

Allora, il mio commento

Allora, il mio commento arriva con ritardo perchè è mezz'ora che cerco disperatamente una gif animata di omini che applausono o fanno la ola o qalcosa del genere, per esprimere a Maet ciò che penso di questo post e di tutti i post di "riflessione" che ci sta regalando ultimamente. Non ce l'ho ancora fatta purtroppo, per cui Maet al momento accontentati di un : BRAVA!!!  ( con le gif non mi arrendo, però ).

Circa l'eroe tormentato: sull'arroganza non sono d'accordo, nel senso che se ce l'ha, si deve capire molto velocemente che è solo una maschera che nasconde ben altro (v. Darcy di Orgoglio e pregiudizio, oppure anche l'Edward di Twilight )

Per me ad es. Lord Dain di "Lord of scoundrels" ( Il lord della seduzione ) di Loretta Chase è un magnifico esempio di eroe tormentato: rozzo bestione in apparenza, che nasconde fragilità e sensibilità tutte sue. Esempio ( vi metto il brano sia in inglese che in italiano, la trad è mia ):

I’m losing her, he thought, and his hand came up, instinctively, to reach for her and draw her back. But he reached for the coffeepot instead. He filled his cup and stared helplessly at the dark liquid and saw his black future there, because it was not in him to give her what she wanted.

 
La sto perdendo, pensò, e sollevò la mano, instintivamente, per toccarla e riportarla da lui. Ma invece prese il bricco del caffè. Si riempì la tazza e fissò impotente il liquido scuro, scorgendovi dentro il proprio nero destino, perché non era in suo potere darle ciò che lei voleva.

 
Poi - e in questo sono d'accordo con Eleonora - tutti gli eroi di Anne Stuart, chi più chi meno, anche se il "principe" di tutti quanti resta a mio parere il mio adorato James Killoran di "To love a dark lord", ovvero il tormento fatto persona. Esempio:

There were times, he thought, staring into the fire, when he wearied of it all. Years ago he had decided, quite simply, that goodness and decency had been denied to him by the vagaries of fate. The innocent rashness of youth had led him to disaster, and made victims of those he loved. He had chosen, then, to be a villain. Never again would a moral imperative cause others harm. He had no morals. Nor any other qualities he could think of, apart from his skill with horses, with women, and with gaming. All of which bored him heartily.
It was far more comfortable to live without soul or conscience. He knew it, since those discarded commodities occasionally attempted to return to haunt him. But he was finding it easier and easier to banish them once more. Soon they wouldn't trouble him in the slightest.

 
C’erano delle volte, pensò fissando il fuoco, in cui si sentiva stanco di tutto. Anni fa aveva deciso, semplicemente, che gli scherzi del destino avevano reso per lui impossibili la bontà e l’onestà. L’ingenua impetuosità dei giovani l’aveva condotto al disastro, e di ciò erano rimaste vittime le persone che amava. Aveva scelto, quindi, di essere malvagio. Mai più un imperativo morale avrebbe provocato danni a qualcuno. Lui non aveva morale. E nemmeno nessuna altra qualità a cui riuscisse a pensare, a parte la sua bravura coi cavalli, con le donne e al gioco. Tutte cose che lo annoiavano profondamente.
Era molto più comodo vivere senza nè anima nè coscienza. Lui lo sapeva, visto che quegli accessori ormai dismessi occasionalmente provavano a tornare per perseguitarlo. Ma lui trovava sempre più facile ricacciarli via. Presto non gli avrebbero più dato il minimo fastidio.

E adesso una domanda: secondo voi, il famigerato "maschio alfa" può essere un eroe tormentato ? oppure le due cose non vanno d'accordo ?

W l'eroe tormantano,

W l'eroe tormantano, scontroso, misterioso e perchè no, pure arrogante!
Concordo con Luna, Heathcliff di "Cime tempestose" è una delle figure più tormentate e affascinanti dei romanzi.
Tuttavia come non spezzare una lancia a favore di Mr. Darcy. Così silenzioso ed enigmatico.
Insomma io me li porterei a casa entrambi e ne avrei altri da aggiungere come:
Rex De Warenne de "La sposa perfetta"Brenda Joyce
Trey Deverill  di "Baci Proibiti "- Nicole Jordan.
Jamie Mortimer di "Il signore della notte" - Connie mason
e il magnifico Sean Conte di Kildare di "Emerald" - Virginia Henley.
Quest'ultimo è tanto tormentato quanto crudele, una meraviglia!!!

Brava Maet, un post favoloso!

@ eleonora, silvia e

@ eleonora, silvia e vale77

Ragazze, forse vi è sfuggito, ma io la Ward l'ho citata proprio ad inizio del post, come avrei potuto ignorarala, tutti i suoi protagonisti sono tormentati e io li amo tutti!

@ eleonora e silvia

Grazie tante per i complimenti! Riguardo a Jean Claude, se si lamentasse per pagine e pagine non sarebbe più lui, il piagnisteo non gli si addice, ciò non toglie che lui non è felice della sua condizione  e della sua esistenza. Si è adattato e cerca di trarne il meglio, ma non è in pace con sè stesso. Prova ne è la sua ossessione per Anita, per la quale, senza fare spoiler, farà ed accetterà l'inaccettabile. In lei vede quell'umanità e quella purezza a cui ambisce nel profondo, che sa di non possedere più, ma che brama comunque. Un uomo soddisfatto e senza demoni interiori, non agisce così.

Christian mi ha fatta sospirare non poco, come gli eroi della Stuart ,anche se loro appartengono più alla specie del "cattivo ragazzo"  che non a quella dell'eroe tormentato, per cui non li ho inclusi qui.

@ lalletta

Ah no, gli psicopatici decisamente no! Tormenati va bene, ma malati di mente no, eheheheh.
Però la Gaffney non mi dispiace, benchè in effetti certe sue eroine manchino si spina dorsale.

@ Lidiag Buongustaia come

@ Lidiag

Buongustaia come sempre, eh cara Lidia? eheheheheh

@ Luna70

Ah Heathcliff, anch'io l'ho molto sognato durante tutta l'adolescenza! E quanti pianti alla fine del libro!

@ naan

Grazie cara, per te questo ed altro. Ovviamente sottoscrivo in pieno!

@ mrstll

Io non ho detto che HeathCliff e Rochester sono uguali,  ci mancherebbe, ho detto che rappresentano entrambi la medesima figura di eroe, con dei tratti comuni ovviamente (la lotta al sistema, l'essere o sentirsi emarginati a vario titolo, la loro mascolinità prepotente). Per il resto è chiaro che hanno una personalità differente e che Haetcliff è decisamente più dark.

 Non per ripetermi ma ZSADIST

 Non per ripetermi ma ZSADIST della Ward dove me lo lasciate?Chi è più tormentato di lui?!

vale77

Maet bellissimo questo post

Maet bellissimo questo post ... hai superato te stessa! E rieccoci a riflettere sui nostri gusti :-).

Tra gli eroi tormentati non posso che non annoverare Jean Luc dell'Uomo dai di volti della Wilson, o Devon di Sposare un'ereditiera della Heat, o Derek di Una sposa americana di Brenda Joyce ...

Tra gli ultimi letti mi ha colpito Byron in Il velo di mezzanotte di Lydia Joyce.

E che dire di Jason in I due fratelli della Martin o Zach in Incontro perfetto della McNaught o Luke in Il principe dei lupi della Krinard ...

Mi piacciono perchè come hai detto tu Maet: sembrano apparentemente delle figure negative quando in realtà sono profondamente positive.

Non sono molto d'accordo su Heathcliff ... l'ho considerato un pò troppo "psicopatico" e oscuro

Non amo ad esempio gli eroi della Gaffney ... alla Lily insomma ... a tipi come loro direi: Vatti a curare ... troppo di tutto, un pò forzati a mio parere .. accompagnati da eroine che secondo me non hanno personalità, deboli in tutti i sensi.

Eh sì perchè me per dove c'è un erore tormentato ci deve stare la donna con i contro ... beep! ...

Lalletta

silvia: Anche stavolta, maet

silvia: Anche stavolta, maet è riuscita a scrivere un piccolo capolavoro! 
personalmente non ho trovato molti libri con un eroe tormentato, ma in questo periodo mi sto leggendo Jane Eyre, e mi aspetto che Rochester sia almeno la metà di come viene descritto qui! 
Heathcliff purtroppo lo lessi che ero troppo piccola, e non riuscii ad apprezzarlo come potrei apprezzarlo oggi, perciò ho intenzione di fare ammenda, e rimediare al più presto!! ^^

Personalmente, un personaggio che ho amato, senza alcuna riserva, è proprio il tormentato Christian della Kinsale: tutto il dolore, l'ansia e l'angoscia che provava mi sembrava quasi di provarle a mia volta, e ogni volta che leggevo, sopiravo d'amore per lui. 
Un altro bel tenebroso che mi ha conquistata è senza dubbio l'ombroso Phelan della Stuart. Diffidente, arcigno, a volte quasi un tiranno, mi ha letteralmente strappato il cuoricino dal petto e se l'è mangiato a colazione!! XD

Mi ritrovo però ad essere d'accordo con Eleonora, a proposito di JC. Potrebbe anche essere un personaggio tormentato, come ogni vampirozzo che si rispetto, ma non è che sembra soffrire terribilmente per la propria condizione, o che si sente meno umano di altri. Lui semplicemente accetta ciò che è, e non riempie le pagine della storia con tormenti e patemi che, onestamente, uascite da un simile personaggio sarebbero davvero fastidiose. Meglio così com'è. Edward è sufficientemente tormentato, direi che questo ruolo gli calza bene, quasi come una seconda pelle.

Visto comunque che si parla di vampiri, come l'essenza stessa del tormento, cara maet, mi stupisco che tu non abbia parlato di Wrath, Rhage o Zsadist! Credo che gli eroi della Ward, a modo loro, abbiano una sufficiente dose di tormento da soddisfare tutte le lettrici del mondo con la sindrome da crocerossina!! ^^
Io almeno mi annovero tra queste, e sarei più che felice di prendermi cura del caro Rhage!

Tuoni e fulmini se questa

Tuoni e fulmini se questa volta non dico la mia, io che dell'eroe tormentato ne ho quasi fatto la mia ragione di lettura..

Personalmente stravedo per   l' eroe  caratterizzato da più ombre che luci, che ha sofferto, che manifesta la propria rabbia in modo violento ma sa essere anche gelido, controllato e contraddittorio, perchè dietro la facciata di cinismo e indifferenza  nasconde una  sensibilità  che manifesta  poi nelle sue azioni. 

Anne  Stuart è una maestra in questo genere e il suo meglio lo ha espresso nella serie ICE, per quanto riguarda il romance contemporaneo. Ragazze,  non aspettatevi delicatezza, cavalleria o scrupoli dagli eroi stuartiani. (Derek Craven della Kleypas in confronto è  un agnellino)

L'eroe della Stuart non esiterebbe a schiaffeggiarvi i se siete in preda a una crisi isterica e non per il gusto di picchiare una donna, ma perchè così va fatto per far rinsavire, punto e basta. La dolcezza lui la riserva fra le lenzuola ( butta via!!)-

Però c'e' una domanda che vorrei porgere a Maet: hmm io non riesco a considerare Jean Claude cosi' tormentato, diciamo non oltre la misura in cui possa esserlo un vampiro di lunga data come lui. Mi sono persa qualcosa??

Eleonora

Mi piacciono particolarmente

Mi piacciono particolarmente gli eroi tormentati o con problemi (vedi Derek Craven della Kleypas, Jervaulx della Kinsale, anche quelli della Stuart sono tormentati anche se non positivi, come quelli di cui si parla qua...)

Però Rochester e Heathcliff non mi sembrano proprio simili: Heathcliff mi sembra ben più estremo, o sbaglio??? e non siamo al livello degli "amanti dannati" come per la Bronte

Ciao

maet questo post è

maet questo post è grandioso!
Come ho detto in un commento nel post dei libertini, è questo è il mio eroe preferito (graziee! per avermi ascoltata!  )., che si nasconda dietro le vesti del libertino, appunto, del vampiro, del licantropo o molto più semplicemente dell'emarginato o dell'asociale.
Un nome per tutti? Zarek

A me piace molto l'eroe

A me piace molto l'eroe tormentato ed uno dei miei personaggi preferiti è proprio Heathcliff di "Cime tempestose". Avrò letto quel libro un sacco di volte!!! :-)

Woooooooooooow Maet

Woooooooooooow Maet complimeti!!!
Eh sì...è proprio vero.... questo tipo di eroe ci fa battere forte il cuore...  ci fa sospirare d'amore per lui. Bè... per me l'eroe che ha sofferto ma che è forte passionale e capace di amare come nessuno è DEREK  CRAVEN  di SOGNANDO TE di Lisa Kleypas. Ahhhhh che uomo ....  Ma c'è anche ZACH di L'ALBA DEI SOGNI sempre della Kleypas che è un eroe magnifico....

Ciao, Lidiag.

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