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Martedì, 19 giugno, 2007 - 22:00
elisarolle

Untitled

Elizabeth Hoyt: IF COMMON PEOPLE BECOME PRINCES

Elizabeth Hoyt: SE LE PERSONE COMUNI DIVENTANO PRINCIPI

Writing THE SERPENT PRINCE

Like many writers I was a voracious reader as a child. I loved science fiction, mysteries, and of course romance. I read so much that sometimes I ran out of new books to read. It was during one of these dry periods that I picked up what looked like a very dull book in my middle school library. The book was cloth-covered with no illustration on the front. In fact, the only thing that decorated the old, faded book was the title: Scaramouche. Now, if you’ve ever read Scaramouche by Rafael Sabatini (or seen the movie staring Steward Granger) you will know that it is very far from dull. The book is full of duels, despicable villains, secret identities, and romance, all set during the French Revolution. I loved that book!

But one thing bothered me, even as a child. During one of the most exciting parts of the book, the hero calls out a series of men in succession and kills them in duels. Make no mistake, these are villainous men. Sabatini has made sure to tell us that they deserve their fate. Still, I was troubled by the fact that the hero doesn’t seem to have any self doubt about basically murdering several men.

I thought of that paradox when I wrote The Serpent Prince. What if a moral man—a good man—felt he had no choice but to revenge his brother’s death by dueling the murderers and killing them? What if he knew full well that what he did was murder…and he did it anyway? What would happen to the soul of such a man? And what would the woman who loved him, but hated what he did, do?

I hope you will enjoy finding the answers to these questions in The Serpent Prince.

Come molti scrittori, da ragazzina ero un’avida lettrice. Amavo la fantascienza, i gialli, e naturalmente i romanzi rosa. Leggevo così tanto che a volte restavo senza nuovi libri da leggere. Fu durante uno di questi periodi di magra che, nella biblioteca del mio liceo, mi imbattei in quello che aveva l’aria di un vero “mattone”. Era un libro rilegato in stoffa, senza illustrazioni di copertina. In effetti, l’unica nota decorativa di quel vecchio volume sbiadito era il titolo: Scaramouche. Ora, se avete letto Scaramouche di Rafael Sabatini ( o se avete visto il film con protagonista Steward Granger), sapete perfettamente che non si tratta affatto di un “mattone”. E’ un romanzo pieno di duelli, di spregevoli farabutti, di personaggi dalla doppia identità, e di romanticismo, il tutto ambientato all’epoca della Rivoluzione francese. Quanto mi piacque!

Ma anche se ero solo una ragazzina, c’era una cosa che mi dava fastidio. In una delle parti più emozionanti del libro, l’eroe sfida uno dopo l’altro una serie di persone e li uccide in vari duelli. Fate attenzione, si tratta di farabutti. Sabatini ci dice chiaramente che si meritavano di fare una brutta fine. Tuttavia, non mi andava giù il fatto che l’eroe sembrasse non avere nessuna titubanza nell’assassinare un sacco di gente.

Pensai a questo paradosso mentre scrivevo The Serpent Prince. Che cosa succederebbe se un uomo con dei principi morali – un uomo buono – sentisse di non avere altra scelta, per vendicare la morte del proprio fratello, che sfidare a duello gli assassini ed ucciderli? Se sapesse perfettamente che sta commettendo un omicidio… e lo facesse ugualmente? Che ne sarebbe dell’anima di un uomo del genere? E che farebbe la donna che lo ama, ma che è inorridita da quel che lui ha fatto?

Spero che vi divertirete a scoprire in The Serpent Prince quali sono le risposte a queste domande.

The Princes Trilogy

1) The Raven Prince

THERE COMES A TIME IN A LADY'S LIFE...
Widowed Anna Wren is having a wretched day. After an arrogant male on horseback nearly squashes her, she arrives home to learn that she is in dire financial straits. What is a gently bred lady to do?

WHEN SHE MUST DO THE UNTHINKABLE...
The Earl of Swartingham is in a quandary. Having frightened off two secretaries, Edward de Raaf needs someone who can withstand his bad temper and boorish behavior. Dammit! How hard can it be to find a decent secretary?

AND FIND EMPLOYMENT.
When Anna becomes the earl’s secretary, both their problems are solved. Then she discovers he plans to visit the most notorious brothel in London for his “manly” needs. Well! Anna sees red—and decides to assuage her “womanly” desires . . . with the earl as her unknowing lover.

ARRIVA UN MOMENTO NELLA VITA DI UNA SIGNORA...
La vedova Anna Wren sta avendo un giorno miserabile. Dopo che un maschio arrogante su di un cavallo l'ha quasi schiacciata, arriva a casa per apprendere che è in condizione finanziarie disastrose. Cosa deve fare una signora di buona famiglia?

QUANDO DEVE FARE L'IMPENSABILE...
Il conte di Swartingham è in difficoltà. Avendo spaventato a morte due segretari, Edward de Raaf ha bisogno di qualcuno che possa sopportare il suo cattivo carattere e comportamento rozzo. Dannazione. Quanto può essere difficile trovare un segretario decente?

E TROVARSI UN IMPIEGO.
Quando Anna diventa la segretaria del conte, entrambi i loro problemi sono risolti. Poi lei scopre che lui progetta di andare nel più famigerato bordello di Londra per soddisfare i suoi bisogni "maschili". Bene! Anna vede rosso - e decide di alleviare i suoi desideri "femminili"... con il conte come suo amante inconsapevole.

2) The Leopard Prince

THE ONE THING A LADY MUST NEVER DO
Wealthy Lady Georgina Maitland doesn't want a husband, though she could use a good steward to run her estates. One look at Harry Pye, and Georgina knows she's not just dealing with a servant, but a man.

IS FALL IN LOVE...
Harry has known many aristocrats—including one particular nobleman who is his sworn enemy. But Harry has never met a beautiful lady so independent, uninhibited, and eager to be in his arms.

WITH HER SERVANT.
Still, it's impossible to conduct a discreet liaison when poisoned sheep, murdered villagers, and an enraged magistrate have the county in an uproar. The locals blame Harry for everything. Soon it's all Georgina can do to keep her head above water and Harry's out of the noose...without missing another night of love.

L'UNICA COSA CHE UNA SIGNORA NON DEVE FARE
La benestante Lady Georgina Maitland non vuole un marito, sebbene le farebbe comodo un buon maggiordomo per gestire le sue tenute. Uno sguardo ad Harry Pye, e Georgina sa che non sta trattando solamente con un servitore, ma con un uomo.

E' INNAMORARSI...
Harry ha conosciuto molti aristocratici - incluso un particolare nobiluomo che è suo nemico giurato. Ma Harry non ha mai incontrato una bella lady così indipendente, disinibita, e desiderosa di stare nelle sue braccia.

DI UN SERVITORE.
Tuttavia, è impossibile portare avanti una relazione discreta quando pecore avvelenate, paesani assassinati, e un magistrato infuriato mettono la contea in subbuglio. Gli abitanti del luogo incolpano Harry di ogni cosa. Presto tutto quello che Gerogina può fare è tenere la testa fuori dall'acqua e Harry lontano dal cappio... senza perdersi un'altra notte d'amore.

3) The Serpent Prince

WHEN THE DEVIL MEETS AN ANGEL
Country bred Lucy Craddock-Hayes is content with her quiet life. Until the day she trips over an unconscious man—a naked unconscious man—and loses her innocence forever.

HE CAN TAKE HER TO HEAVEN
Viscount Simon Iddesleigh was nearly beaten to death by his enemies. Now he’s hell-bent on vengeance. But as Lucy nurses him back to health, her honesty startles his jaded sensibilities—even as it ignites a desire that threatens to consume them both.

OR TO HELL
Charmed by Simon’s sly wit, urbane manners, and even his red-heeled shoes, Lucy falls hard and fast for him. Yet as his honor keeps him from ravishing her, his revenge sends his attackers to her door. As Simon wages war on his foes, Lucy wages her own war for his soul using the only weapon she has—her love…

QUANDO UN DIAVOLO INCONTRA UN ANGELO
Lucy Craddock-Hayes è nata e vissuta in campagna, ed è soddisfatta della sua vita tranquilla. Almeno, lo è finchè non inciampa in un uomo svenuto – un uomo nudo svenuto – e perde per sempre la propria innocenza.

LUI PUO’ PORTARLA IN PARADISO
Il visconte Simon Iddesleigh è stato aggredito e percosso dai suoi nemici fin quasi a morte. Ora ha un feroce desiderio di vendicarsi. Ma mentre Lucy lo cura, l’onestà di lei lascia nella sua anima sfinita un’impressione profonda– ed allo stesso tempo accende un desiderio che rischia di consumarli entrambi.

OPPURE ALL’INFERNO
Affascinata dalla vivace intelligenza di Simon, dai suoi modi raffinati, e perfino dalle sue scarpe con i tacchi rossi, Lucy presto si innamora perdutamente di lui. Ma benchè l’onore trattenga Simon dal sedurla, il suo desiderio di vendetta porta i suoi assalitori fino a Lucy. E mentre Simon si prepara a dichiarare guerra ai propri nemici, Lucy si prepara a combattere per conquistare la sua anima usando l’unica arma a sua disposizione – l’amore…

The Serpent Prince Excerpt
Coming September 2007
Warner Books

The angel was sitting by his bed when Simon Iddesleigh, sixth Viscount Iddesleigh, opened his eyes.

He would've thought it a terrible dream—one of an endless succession that haunted him nightly—or worse, that he'd not survived the beating and had made that final infinite plunge out of this world and into the flaming next, but he was almost certain hell did not smell of lavender and starch, did not feel like worn linen and down pillows, did not sound with the chirping of sparrows and the rustle of gauze curtains.

And, of course, there were no angels in hell.

Simon watched her. His angel was all in gray, as befit a religious woman. She wrote in a great book, eyes intent, level black brows knit. Her dark hair was pulled straight back from a high forehead and gathered in a knot at the nape of her neck. Her lips pursed slightly as her hand moved across the page. Probably noting his sins. The scratch of the pen on the page was what had woken him.

When men spoke of angels, especially in the context of the female sex, usually they were employing a flowery fillip of speech. They thought of fair-haired creatures with pink cheeks—both kinds—and red, wet lips. Insipid Italian putti with vacant blue eyes and billowy, soft flesh came to mind. That was not the type of angel Simon contemplated. No, his angel was the biblical kind—Old Testament, not New. The not-quite-human, stern-and-judgmental kind. The type that was more apt to hurl men into eternal damnation with a flick of a dispassionate finger than to float on feathery pigeon wings. She wasn't likely to overlook a few flaws here and there in a fellow's character. Simon sighed.

He had more than just a few flaws.

The angel must have heard his sigh. She turned her unearthly topaz eyes on him. "Are you awake?"

He felt her gaze as palpably as if she'd laid a hand on his shoulder, and frankly the feeling bothered him.

Not that he let his unease show. "That depends on one's definition of awake," he replied in a croak. Even the little movement of speaking made his face hurt. In fact, his entire body seemed aflame. "I am not sleeping, but yet I have been more alert. I don't suppose you have such a thing as coffee to hasten the awakening process?" He shifted to sit up, finding it more difficult than it should be. The coverlet slipped to his abdomen.

The angel's gaze followed the coverlet down and frowned at his bare torso. Already he was in her bad graces.

"I'm afraid we don't have any coffee," she murmured to his navel, "but there is tea."

"Naturally. There always is," Simon said. "Could I trouble you to help me sit up? One finds oneself at a distressing disadvantage flat on one's back, not to mention the position makes it very hard to drink tea without spilling it into the ears."

She looked at him doubtfully. "Perhaps I should get Hedge or my father."

"I promise not to bite, truly." Simon placed a hand over his heart. "And I hardly ever spit."

Her lips twitched.

Simon stilled. "You're not really an angel after all, are you?"

L’angelo se ne stava seduto accanto al suo letto quando Simon Iddesleigh, sesto Visconte di Iddesleigh, aprì gli occhi.

Avrebbe potuto pensare che si trattasse di un incubo – uno a caso della successione interminabile che lo perseguitavano ogni notte – o, peggio ancora, di non essere sopravvissuto al pestaggio e di aver compiuto il balzo finale da questo mondo a quell’altro, ma era quasi sicuro del fatto che l’inferno non poteva profumare di lavanda e amido, né dare al tatto la sensazione di lenzuola lise e di cuscini, o risuonare del cinguettio dei passerotti e del leggero fruscio di tende di mussolina.

E, naturalmente, all’inferno non c’erano angeli.

Simon la guardò. Il suo angelo era vestito tutto in grigio, così come si addiceva ad una donna di fede. Stava scrivendo su un grosso libro, con occhi intenti, aggrottando le sopracciglia nere. Aveva i capelli scuri tirati indietro ed annodati sulla nuca, così da lasciarle scoperta la fronte alta. Le sue labbra erano leggermente imbronciate mentre la mano si muoveva avanti e indietro sulla pagina. Probabilmente stava facendo l’elenco dei suoi peccati. Era stato lo scricchiolio della penna sulla pagina a svegliarlo.

Quando gli uomini parlavano di angeli, specialmente se riferendosi alle donne, di solito impiegavano un modo di parlare leggero ed assai fiorito. Pensavano a creature – di entrambi i sessi - con capelli biondi, guance rosee e labbra rosse e tumide. Venivano in mente insipidi putti italiani con vacui occhi azzurri, morbidi e grassottelli, che fluttuavano di qua e di là. L’angelo che Simon stava contemplando non era di quel genere. No, il suo angelo era del tipo biblico – del Vecchio Testamento, non del Nuovo. Del tipo quasi inumano, severo e giudicatore. Più incline a precipitare gli uomini nella dannazione eterna con un indifferente cenno del dito, piuttosto che a svolazzare di qua e di là con ali piumate come quelle di un piccione. Difficilmente avrebbe lasciato correre qualche difettuccio qua e là nel carattere di un povero disgraziato. Simon sospirò.

E lui di difettucci ne aveva un bel po’.

L’angelo doveva averlo sentito sospirare. Volse nella sua direzione gli occhi di un color topazio ultraterreno. “Siete sveglio?”

Lui avvertì il suo sguardo in modo altrettanto palpabile che se gli avesse posato una mano sulla spalla, e francamente la sensazione lo infastidì.

Non lasciò che il suo disagio trasparisse, però. “Questo dipende dalla definizione di sveglio,” rispose con voce gracchiante. Perfino i piccoli movimenti del parlare gli facevano dolere il volto. In effetti, gli pareva di avere tutto il corpo in fiamme. “Non sto dormendo, ma in parecchie occasioni sono stato più sveglio di quanto lo sia ora. Non avete qualcosa di simile ad un caffè, tanto per accelerare il processo del mio risveglio, vero?” Si tirò su a sedere, trovando l’azione più difficile del dovuto. Il copriletto gli scivolò giù all’altezza dell’addome.

Lo sguardo dell’angelo seguì la discesa del copriletto, e si accigliò alla visione del suo torace nudo. Già le andava poco a genio.

“Temo che non abbiamo caffè,” sussurrò lei, rivolgendosi all’ombelico di Simon, “però c’è del tè.”

“Naturalmente. Quello non manca mai,” disse Simon. “Potrei importunarvi fino a chiedervi di aiutarmi a mettermi seduto? Ci si sente svantaggiati in modo imbarazzante a starsene sdraiati sulla schiena, per non parlare del fatto che è una posizione in cui è molto difficile bere del tè senza vuotarselo dentro alle orecchie.”

Lei lo guardò con aria dubbiosa. “Forse dovrei chiamare Hedge, oppure mio padre.”

“Prometto di non mordere, davvero.” Simon si posò una mano sul cuore. “ E poi sputo di rado.”

Lei contrasse le labbra.

Simon si immobilizzò. “Allora voi non siete un angelo, dopotutto, vero?”

The Serpent Prince Dish

Gentle Reader,

Whilst perusing my notes for THE SERPENT PRINCE, I noticed this preliminary interview I made with the hero, Simon Iddesleigh, Viscount Iddesleigh. I present it here in the hope that it may amuse you.

Interview With The Rakehell

Lord Iddesleigh sits at his ease in my study. He wears a pristine white wig, a sapphire velvet coat, and yards of lace at wrist and throat. His right leg is flung over the arm of the chair in which he lounges and his foot--shod in a large red-heeled shoe--swings idly. His ice-gray eyes are narrowed in faint amusement as he watches me arrange my notes.

Q: My lord, you have been described as a rakehell without any redeeming qualities. How do you answer such an accusation?

Simon: It’s always so hard to reply to compliments of this kind. One finds oneself stammering and overcome with pretty blushes.

Q: You do not deny your rakehell tendencies?

Simon: Deny? No, madam, rather I embrace them. The company of beautiful yet wholly unchaste ladies, the exchange of fortunes at the gambling tables, the late night hours and even later breakfasts. Tell me, what gentleman would not enjoy such a life?

Q: And the rumors that you’ve killed two men in separate duels?

Simon: (stops swinging his foot for a second, then continues, looking me frankly in the eye.) I would not put too much stock in rumors.

Q: But—

Simon: (admiring the lace at his wrist.) Is that all?

Q: I did want to ask you about love.

Simon: (sounding uncommonly bored) Rakehells do not fall in love.

Q: Never?

Simon: Never.

Q: But—

Simon: (now sounding horribly kind) Madam, I tell you there is no percentage in it. In order for a rakehell to be foolish enough as to fall in love, he’d have to find a woman so extraordinarily intelligent, witty, charming, and beautiful that he would forsake all other women--and more importantly their favors--for her. What are the odds, I ask you?

Q: But say a rakehell did fall in love—

Simon: (heaving an exasperated sigh) I have told you it is impossible. But if a rakehell did fall in love . . .

Q: Yes?

Simon: It would make a very interesting story.

Yours Most Sincerely,
Elizabeth Hoyt (signature)

www.elizabethhoyt.com

Mio caro lettore,

Mentre esaminavo i miei appunti su THE SERPENT PRINCE, ho trovato questa intervista preliminare che avevo fatto al protagonista del romanzo, Simon Iddesleigh, il visconte di Iddesleigh. Ve la offro qui, nella speranza che possiate trovarla divertente.

Intervista ad un libertino

Lord Iddesleigh si accomoda nel mio studio, perfettamente a proprio agio. Ha una parrucca di un bianco immacolato, e indossa una giacca di velluto color blu zaffiro, con metri su metri di pizzo ai polsi ed alla gola. Ha appoggiato la gamba destra sul bracciolo della poltrona su cui si trova, e sta facendo dondolare pigramente il piede – un piede che sfoggia una scarpa con un alto tacco rosso. Socchiude gli occhi di un glaciale color grigio, mentre mi guarda risistemare i miei appunti, leggermente divertito.

D: Milord, siete stato descritto come un libertino senza nessuna possibilità di recupero. Come rispondete a quest’accusa?

Simon: E’ sempre difficile rispondere ai complimenti di questo genere. Si rischia di balbettare e di arrossire da capo a piedi.

D: Non negate le vostre tendenze da libertino, allora?

Simon: Negarle? No, madame, anzi io me ne vanto. Godere della compagnia di donne magnifiche ma allo stesso tempo assolutamente licenziose, vedere fortune intere che passano da una mano all’altra ai tavoli da gioco, fare le ore piccole di notte e far colazione ancora più tardi… Ditemi, quale gentiluomo non amerebbe una vita del genere?

D: E che mi dite delle voci secondo cui avreste ucciso due uomini in due diversi duelli?

Simon: (smette di dondolare il piede per un secondo, poi ricomincia, guardandomi dritto negli occhi). Non darei molto credito alle voci che circolano.

D: Ma---

Simon: (rimirando il pizzo che gli adorna il polsino). Abbiamo terminato?

D: A dir la verità, volevo chiedervi qualcosa circa l’amore.

Simon: (con l’aria estremamente annoiata). I libertini non si innamorano.

D: Mai?

Simon: Mai.

D: Ma---

Simon: (con esagerata gentilezza) Madame, vi ripeto che è inutile che insistiate. Affinchè un libertino possa essere tanto sciocco da innamorarsi, dovrebbe aver trovato una donna così straordinariamente intelligente, piena di spirito, bella ed affascinante da fargli rinunziare a tutte le altre donne – e, soprattutto, ai loro favori. Quali sono le probabilità che una cosa simile avvenga, vi chiedo?

D: Ma supponiamo che un libertino si innamori…

Simon: (tirando un sospiro d’esasperazione). Vi ho detto che è impossibile. Ma se un libertino si innamorasse…

D: Sì ?

Simon: Ne verrebbe fuori una storia molto interessante.

Cordialmente,
Elizabeth Hoyt
www.elizabethhoyt.com

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Commenti

From Elizabeth Hoyt: Oh, my,

From Elizabeth Hoyt:

Oh, my, this is indeed a controversy in some romance communities!

Spicier stories are selling very well right now, as you've noticed. I

personally feel that freedom of choice is good. The reader should be

able to choose between erotica and "sweet" romances--and everything in

between. I have heard that the novelty aspect of erotica may be

wearing off and that the publishers both in New York and e-publishers

are becoming more picky about what they buy. However, since I don't

write erotica, I may be wrong. ;-) My books, by the way, are

definitely hot but are solidly traditional--only one hero and heroine.

Cheers!

Elizabeth

Oh, mio Dio, questa è davvero una materia controversa in alcune comunità di romance!

Le storie più piccanti vendono bene in questo momento, come tu hai notato. Personalmente credo che la libertà di scelta sia una buona cosa. Il lettore dovrebbe poter scegliere tra l'erotico e il romance "tenero" - e tutto quello che ci sta nel mezzo. Ho sentito che l'aspetto innovatico dell'erotico potrebbe esaurirsi e che gli editori sia a New York che online stanno cominciando ad essere più attenti su quello che comprano. Tuttavia, dato che io non scrivo erotici, potrei sbagliarmi. ;-) I miei libri, d'altra parte, sono decisamente sensuali ma anche chiaramente tradizionali - solo un eroe ed una eroina.

Saluti!

Elizabeth

Salve Elizabeth Ho trovato

Salve Elizabeth

Ho trovato gli estratti e l’intervista semplicemente deliziosi , grazie.

Vorrei ringraziarla anche per la sensibilità riservata ai conflitti dei buoni e anche dei cattivi.

Non vi è nulla di piu noioso di un buono completo di aureola o di un cattivo che rivaleggia con Lucifero , l’umanità dei personaggi , la profonda umanità, è ciò che fa la differenza trà un semplice libro e un romanzo che si porta nel cuore.

Grazie ancora, spero vivamente di vederla tradotta presto.

Cris

I'm late...as usual! A pity!

I'm late...as usual! A pity! Nevertheless, I'll leave my question, hoping you'll happen to stop by again.

Lately I've been reading rants and comments ,both from readers and authors, about the thorny matter of sensuality/sexuality in romance. More than once, during this blogging session you've mentioned that you chose the Georgian era( known for being a touch(!?!) more... loose) for its undeniable decadence, and, from the excerpt you've kindly given us, you can already detect a palpable growing tension, moreover all your are books, till now, are labeled as HOT; so I'd like to know what you think about this controversy? Where do you stand? Do you believe in the market growing interest for more steamy stories? Do you think that pushing the envelope will be good, or would you rather stick to a spicy but traditional pattern ? Thanks for the attention and time you've bestowed on us!

Come al solito, sono in ritardo. Comunque, la mia domanda la faccio, magari darai ancora un'occhiata al nostro blog.

Ultimamente mi è capitato di leggere diversi intervento e commenti, più o meno accesi, sia di autrici che di lettrici, sulla spinosa questione della sensualità/ sessualità nei romance. Durante i tuoi interventi sul blog, hai più volte detto di aver scelto l'epoca Georgiana ( nota per essere un tantinello più...dissoluta) per la sua innegabile decadenza e, nell'estratto che ci hai gentilmente concesso, si può già cogliere una certa tensione sessuale, inoltre tutti i tuoi libri vengono classificati come HOT; quindi mi piacerebbe sapere cosa pensi di questa querelle. Qual è la tua posizione a riguardo? Credi che il mercato stia veramente mostrando un crescente interesse verso storie un pò più spinte? Credi che spingersi oltre possa essere una buona idea, oppure preferisci un percorso si piccante, ma più tradizionale? Grazie per l'attenzione e il tempo che ci hai concesso!

From Elizabeth Hoyt: I'd like

From Elizabeth Hoyt:

I'd like to leave a "goodbye" post

Thank you to everyone on the Isn't It Romantic? blog for letting me

guest blog with you all! I've enjoyed the discussion tremendously.

Special thanks to Elisa for being such an excellent (and quick!)

translator!

Cheers!

Elizabeth

Mi piacerebbe lasciare un post di "arrivederci"

Grazie a tutti di Isn't It Romantic? per avermi ospitato come autrice tra di voi! Mi è piaciuto molta la discussione.

Un grazie speciale a Elisa per essere una così eccelente (and veloce!)

traduttrice!

Saluti!

Elizabeth

From Elizabeth Hoyt: Thank

From Elizabeth Hoyt:

Thank you, Antonella! I hope you enjoy the books

Cheers!

Elizabeth

Grazie Antonella! Spero che ti piaceranno i libri

Saluti!

Elizabeth

Comment #21's translation:

Comment #21's translation: After "Interview with a vampire", here another interview. Amusing and nice like approach to a new character who seems very interesting.

All the trilogy is interesting and hope to read it soon in Italian.

Many compliments to the author. Antonella

Dopo Intervista col vampiro,

Dopo Intervista col vampiro, ecco un altra intervista. Divertente e simpatico come approccio ad un nuovo personaggio che sembra rivelarsi estremamente interessante.

Tutta la trilogia è interessante e speriamo di poterla leggere presto anche in italiano.

Complimenti all'autrice.

Antonella tonon

Comment #19's translation:

Comment #19's translation: With the ironic interview to your character, you have gained my sympathy!!!! you are great!!! ^_*

I have to admit that I don't like very much the gerogian era…. cause I don't like the dandies, all lace and wigs!

I prefer the man with his hair bond with a charming piece of leather!

but I like your excerpt, I like your style to me and when the book will be out in Italy I will sure buy it.

Thanks for your kindness.

And many compliments for your website.

Andreina

Con l'ironica intervista al

Con l'ironica intervista al tuo personaggio, ti sei guadagnata la mia simpatia!!!! sei forte!!! ^_*

devo confessare che anche a me non piace tanto il periodo gerogiano....xchè non mi piacciono i dandy, tutto pizzi e parrucche!

preferisco l'uomo con i capelli poeticamente legati con un incantevole laccio di cuoio!

ma i tuoi estratti mi piacciono, mi piace il tuo stile e quando uscirà il tuo libro in Italia lo acquisterò.

grazie per la tua disponibilità.

e complimenti per il tuo sito.

Just to go back to your

Just to go back to your previous reply, Elizabeth: yes, I am deeply fascinated by georgian settings - in a way it seems to me that they naturally lead to darker, more dramatic and intriguing plots than regency epoque.

But the best side of these times is imho the shocking contrast between all the frills and laces of both heroes and heroines, their apparent vanity, powdered wigs, high heels, enameled tobacco boxes, and their wild attitude and inner lack of scruples when it comes to get what they want. Like in " Dangerous Liaisons" - or like Anna Wren in Raven prince, who does not hesitate to disguise herself as a whore to get what ( whom ) she wants.

What's your opinion about that ? do you agree ?

****

Per tornare alla tua precedente risposta, Elizabeth: sì, personalmente sono molto affascinata dall'epoca georgiana - in un certo senso mi sembra che questo tipo di ambientazione conduca naturalmente a trame + dark, + drammatiche ed intriganti dell'epoca regency.

ma la cosa migliore di quest'epoca è, a mio parere, il sorprendente contrasto tra da una parte i pizzi e le leziosità sia degli eroi che delle eroine eroine, la loro ostentata vanità, le parrucche incipriate, i tacchi alti e le tabacchiere istoriate, e dall'altra il loro atteggiamento sfrenato e l'assoluta mancanza di scrupoli quando s tratta di cercare di avere ciò che vogliono. Come nel famoso "Le relazioni pericolose" - oppure come Anna Wren in Raven prince, che non esista a travestirsi da prostituta pur di avere cosa (o, per meglio dire, chi ...) desidera.

Cosa ne pensi ? sei d'accordo ?

From Elizabeth Hoyt: Hi

From Elizabeth Hoyt:

Hi Christina,

I'm so glad you liked the excerpt...and I, too, hope the PRINCE books

will soon be translated into Italian!

Cheers!

Elizabeth

Ciao Cristina,

Sono così contenta che ti sia piacuto l'estratto... e anche io spero che i libri della serie PRINCE venagono presto tradotti in italiano!

Saluti!

Elizabeth

Comment #15's Translation:

Comment #15's Translation: This excerpt is beautiful! It has only a problem… it's already ended! : )))

Very pretty also the interview! It allows a unusual and amusing approach to the main character.

An other author that I hope will be soon translated also in Italian.

Cristina

Bellissimo questo estratto!

Bellissimo questo estratto! Ha un solo difetto... è già finito! : )))

Molto carina anche l'intervista! Permette un approccio inusuale e divertente al personaggio.

Un'altra autrice che spero sia presto tradotta anche in italiano.

Cristina

From Elizabeth Hoyt: Hi

From Elizabeth Hoyt:

Hi Hatshepsut,

I wish I could ask my publisher to have my books translated into

Italian! Unfortunately, I have no control over what languages my

books are translated into. However, you the reader have a little

power. I've heard, for instance, that part of the reason my first

book, THE RAVEN PRINCE, was picked up by a German publisher was

because a German romance magazine recommended the book to the

publisher. You can e-mail your favorite Italian romance publisher and

it may make a difference!

Cheers!

Elizabeth

Ciao Hatshepsut,

mi piacerebbe poter chiedere al mio editore di far tradurre i miei libri in italiano! Sfortunatamente, non ho controllo sulle traduzioni dei miei libri. Tuttavia, voi lettori avete un po' di potere. Ho sentito, per esempio, che parte del motivo per cui il mio primo libro, THE RAVEN PRINCE, è stato scelto da un editore tedesco è stato perchè una rivista di romance tedesca ha raccomandato il libro all'editore. Potete scrivere al vostro editore di romance italiano preferito e questo potrebbe fare la differenza!

Saluti!

Elizabeth

From Elizabeth Hoyt: Hi

From Elizabeth Hoyt:

Hi Laura,

I'm glad you enjoyed the excerpt of THE SERPENT PRINCE. None of my

books have been sold for Italian translation yet, although I have high

hopes they will be eventually. (They will be translated into German,

Russian, Spanish, and Portugese.) And I'm glad you like my

website--I'll be sure and tell my website designer. ;-)

Cheers!

Elizabeth

Ciao Laura,

Sono contento che ti sia piaicuto l'estratto da THE SERPENT PRINCE. Nessuno dei miei libri è stato ancora venduto per la traduzione in italiano, sebbene io abbia molte speranze che lo saranno alla fine. (Saranno tradotti in tedesco,

russo, spagnolo, e portoghese.) E sono contenta che ti piaccia il mio sito - lo dirò di certo al mio my website designer. ;-)

Saluti!

Elizabeth

From Elizabeth Hoyt: Hi

From Elizabeth Hoyt:

Hi Maristella,

I'm glad you enjoyed my interview with Simon. I hope you like THE

SERPENT PRINCE when it comes out!

Cheers!

Elizabeth

Ciao Maristella,

Sono contenta che ti sia piaciuta la mia intervista a Simon. Spero che ti piacerà THE SERPENT PRINCE quando uscirà!

Saluti!

Elizabeth

From Elizabeth Hoyt to

From Elizabeth Hoyt to Tara:

LOL!

**************

Elizabeth Hoyt

www.elizabethhoyt.com

THE RAVEN PRINCE, Available Now!

THE LEOPARD PRINCE, Available Now!

THE SERPENT PRINCE, September 2007

Comment #9's Translation: All

Comment #9's Translation: All very beautiful I regret only not to speak English because I cannot read them. I love the “bad boys” ^_^ I'd like to make a question to the author: Have you had the power to ask that your novels will be translated in Italian? Is it real that all depend to the publishers choices? :) Thanks, Hatshepsut

Tutto molto bello mi fa solo

Tutto molto bello mi fa solo rabbia non conoscere l'inglese perchè non posso leggerli. Adoro "le faccie da schiaffi" ^_^ Volevo fare una richiesta all'autrice: Non è in suo potere chiedere che venga tradotto il suo romanzo in Italiano? Possibile che siamo nelle mani delle case editrici? :) Grazie

Comment #6's translation: My

Comment #6's translation: My vote: A+++

Could we have some more excerpts?!! From this I just read the book promises VERY well. The HERO seems fantastic, and also nice! In other words there are all the right ingredients, and now I'm more than curious to know how the story ends… When will arrive the Italian edition?

Mine compliments to the author, not only because she seems to me an excellent writer but also because she has chosen to write historical romance and moreover because the choice of the Georgian era setting seems to me excellent, I miss it after "These Old Shades" and "The Devil's Cub" by Georgette Heyer!

I hope that her books will be translated soon in Italy, I can't wait to read them!

Laura

P.S. Have you ever seen what beautiful website she has? And there is also a section with the extras, very interesting!

Voto: A+++ Non si potrebbe

Voto: A+++

Non si potrebbe avere qualche estratto in più?!! Da questo appena letto il libro promette MOLTO bene. LUI sembra fantastico, e per giunta pure simpatico! Insomma gli ingredienti ci sono tutti, e ora sono più che curiosa di sapere come vanno a finire le cose... Quando arriverà l'edizione italiana?

I miei complimenti all'autrice, non solo perché mi è sembrata un'ottima scrittrice ma anche perché ha scelto di scrivere romanzi rosa di ambientazione storica e inoltre perché la scelta del periodo georgiano mi sembra eccellente, ne sentivo la mancanza dopo La pedina scambiata e Il figlio del Diavolo di Georgette Heyer!

Spero che i suoi libri vengano tradotti al più presto in Italia, non vedo l'ora di leggerli!

Laura

P.S.

Avete visto che bel sito che ha? E c'è anche una sezione con gli extra, molto interessante!

Molto carina "l'intervista

Molto carina "l'intervista col libertino", me lo vedo proprio lì intento a rispondere con il suo atteggiamento annoiato!

Mi incuriosisce molto questo suo ultimo romanzo: sono molto attirata dalle storie con i personaggi in conflitto con se stessi (o con gli altri) per i propri atteggiamenti e sentimenti non da "bravi ragazzi". Questo protagonsita buono che però uccide, e la sua storia con una donna che lo ama nonostante questa problematica mi sembra promettente, non mancherò di cercarlo per i prossimi acquisti in inglese.

MS

From Elizabeth Hoyt: Hi

From Elizabeth Hoyt: Hi MarchRose,

You ask two good questions! I chose to write "straight" historical

romance because that is my favorite sub-genre of romance. Also, I

feel that I can explore deeper, more complex emotions in historicals.

Other sub-genres of romance are expected to move faster and to have

more action and often the emotion gets left behind.

I don't know why the authors you list chose to move into other genres

such as paranormal. I do know that the historical romance market in

the United States is considered to be flat--ie, it's not expanding. I

also think that an author who has been writing for many years may wish

to explore a different genre simply for creative reasons.

I chose the Georgian time period to write in because I find it more

exciting than the Regency (where most historical romances are set.)

The Georgian era is more earthy, more sensual, and it's a time period

of enormous change, with many inventions and new ways of looking at

the world. I hope you like the Georgian period as well!

Cheers!

Elizabeth

Ciao MarchRose,

Mi hai fatto due buone domande! Ho scelto di scrivere romanzi storici "normali" perchè è il mio genere di romance preferito. E anche, sento di poter esplorare emozioni più profonde e complesse con gli storici.

In altri generi di romance ci si aspetta un ritmo più serrato e di avere più azione e spesso l'emozione viene lasciata indietro.

Non so perchè le autrici che citi si sono spostate verso altri generi come il paranormale. So che il mercato dei romance storici negli Stati Uniti è considerato stagnante - cioè, non in espansione. Penso anche che un'autrice che ha scritto per molti anni magari desidera esplorare un genere diverso semplicemente per ragioni creative.

Ho scelto il periodo georgiano come ambientazione perchè lo trovo più eccitante del Regency (dove la maggior parte dei romance storici sono ambientati)

L'epoca georgiana è più primitiva, più sensuale, ed è un periodo storico di enormi cambiamenti, con molte invenzioni e nuovi modi di guardare al mondo. Spero che anche a te piaccia il periodo georgiano!

Saluti!

Elizabeth

traduzione del commento

traduzione del commento #1:

Sei grande ! Adoro i temi dei tuoi romanzi, e tutto quello che dici nel tuo blog è verissimo. Davvero fantastico.

-Tara s Nichols

I just read The raven prince,

I just read The raven prince, and I'd like to ask to Elizabeth a few questions:

- historical romances seem to be no longer so popular today as hey were up to few years ago, and many writers are testing now other possibilities, mainly contemporaries and paranormals - I am thinking of last novels by C. Brockway, C. Dodd, L. Kleypas, M. J. Putney -while you made your debut with "straight" historicals and are still going on with them.

Why this choice? and on the other side, what do you think can be the reason for so many colleagues of yours changing their mind? only fashion, or a true crisis of historicals ?

- also your choice of historical settings is quite inusual. It's difficult to find Georgian romances... the only examples which come to my mind are Jo Beverley books ( mainly Malloren's saga ) and few old novels by Anne Stuart ( To love a dark lord ) and Mary Balogh ( Heartless ).

Is this simply the result of your own preference for this epoque, or it's something you do on a specific purpose, and if yes, which one?

***

Ho appena finito di leggere The raven prince, e vorrei fare ad Elizabeth alcune domande:

- i romanzi rosa di ambientazione storica non sembrano più essere popolari com'erano fino a pochi anni fa, al punto che molte scrittrici stanno testando nuove possibilità, soprattutto contemporanei e paranormali - pensiamo agli ultimi romanzi di C. Brockway, C. Dodd, L. Kleypas, M. J. Putney - mentre tu hai iniziato a scrivere con i romance storici "normal" e stai tuttora facendolo.

Qual è la ragione di questa scelta? e quale pensi che sia, d'altro canto la ragione per cui invece molte tue coleghe stanno cambiando genre? è solo una questione di moda, oppure dietro c'è una vera e propria crisi del genere romance storico?

- anche la tua scelta di ambientazione storica è inusuale. Si trovano pochi libri ambientati in epoca georgiana ( = la fine del 700 )... gli unici esempi che mi vengono in mente sono i romanzi della saga Malloren di Jo Beverley, alcuni vecchi romanzi di Anne Stuart( To love a dark lord ) e di Mary balogh ( Heartless ).

E' una scelta dovuta alla tua preferenza personale per quest'epoca, oppure dietro c'è un proposito di altro tipo ? e se sì, quale ?

You rock! I love the themes

You rock! I love the themes to your novels and everything you said in your blog. Very cool.

-Tara s Nichols

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