ESCE IN LIBRERIA L’INVERNO CHE HELEN O’MARASMISE DI SOGNARE ( February ), di Lisa Moore, EDIZIONE BOLLATI BORINGHIERI - COLLANA VARIANTI.
La notte di san Valentino del 1982, una "tempesta perfetta" provoca l'affondamento di una piattaforma petrolifera al largo di Terranova. A bordo ci sono 84 membri dell'equipaggio, reclutati nelle cittadine della costa, giovani, poveri e inconsapevoli o incuranti del rischio. La storia narrata da Lisa Moore è quella di chi rimane. Helen O'Mara è una delle vedove, ha tre figli piccolissimi e ne aspetta un quarto. Helen è costretta a continuare a vivere, per essere insieme madre e padre, ma una parte di lei, quella innamorata di Cal, il marito morto, resterà congelata nella lunga notte d'inverno che ha cambiato la sua vita. Il lutto assume via via le forme del dolore, della ribellione, del rimpianto, del ricordo, del sogno, ma sembra non finire mai. Ogni pausa dall'impegno di cura, ogni sguardo che Helen alza verso la finestra dal lavoro di cucito che ha scelto per tirare avanti, le riporta alla mente un episodio della vita con Cal; ogni notte è affollata di sogni che si confondono con gli ingannevoli richiami del dormiveglia. Solo più di vent'anni dopo, quando John, l'unico figlio maschio, che non a caso ha scelto di lavorare come esperto di sistemi di sicurezza per le piattaforme petrolifere, telefona per annunciarle che diventerà padre, Helen si sveglia dal lungo, ostinato, torpore del desiderio. Il disgelo assumerà la forma concreta di Barry, un attraente quanto riservato artigiano che la saggia e attenta sorella Louise le ha mandato per sistemare la casa.
Nota di Paige79: Lisa Moore è autrice di due raccolte di racconti, "Degrees of Nakedness" (1995) e "Open" (2002), quest'ultima finalista al Giller Prize, il più importante premio letterario canadese. Il suo primo romanzo Alligator (2005), è stato a lungo nella lista dei bestseller in Canada, il libro dell'anno per il «Globe and Mail», e ha vinto il Commonwealth Writers Prize for Canada and the Carribbean 2006. L’INVERNO CHE HELEN O’MARA SMISE DI SOGNARE è stato finalista al Man Booker Prize 2010. Vive a St. John's, Terranova, con il marito e due figli.
“Un romanzo bellissimo, insolito, insieme filosofico e umano… La prosa di Lisa Moore è precisa, mai faticosa e sempre – questo è il punto cruciale – convincente e avvincente.”
- The Irish Times
RECENSIONE / REVIEW: BIANCO, CELIBE E VAMPIRO (Single White Vampire), di Lynsay Sands
By MarchRose
Publisher / Editore: Dorchester Love Spell
Publication date: prima edizione USA 2003
Genre and setting / Genere e ambientazione: contemporaneo paranormale (vampiri), USA, oggi
Format: Paperback
Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm / calda
Rating/Voto: 8/10
Edizione Italiana: Delos Books; collana Odissea Vampiri, serie “Vampiri & Paletti”, maggio 2011
Collegamenti con altri libri / Connection to other books : è il primo libro in ordine di pubblicazione, terzo in ordine cronologico, della serie Argeneau,
Questa serie ad oggi è composta finora da 15 romanzi (più uno in uscita nel 2011) ed un'antologia. I primi quattro romanzi sono dedicati a tre fratelli e una sorella: in ordine, Lissianna, Etienne, Lucern e Bastien Argeneau. I seguenti hanno per protagonisti altri membri del clan Argeneau e dal quinto in poi anche quelli di un altro clan, quello dei Notte. Ecco l’elenco dei romanzi (a questo link potrete trovare le trame dei primi cinque libri della serie: http://romancebooks.splinder.com/post/8590977 ):
1. A Quick Bite (2005)
2. Love Bites (2004)
3. BIANCO, CELIBE E VAMPIRO (Single White Vampire) (2003)
4. Tall, Dark and Hungry (2004)
5. A Bite to Remember (2006)
6. Bite Me If You Can (2007)
7. The Accidental Vampire (2008)
8. Vampires Are Forever (2008)
9. Vampire, Interrupted (2008)
10. The Rogue Hunter (2008)
11. The Immortal Hunter (2009)
12. The Renegade Hunter (2009)
13. Born to Bite (Settembre 2010)
14. Bitten by Cupid (Gennaio 2010) – antologia con la partecipazione di Pamela Palmer e Jaime Rush
15. Hungry For You (Dicembre 2010)
16. The Reluctant Vampire (uscita USA prevista per giugno 2011)
Qual è la peggiore iattura che possa accadere ad un editor?
Se questa domanda venisse posta a Kate C. Leever, lei non avrebbe esitazioni nel rispondere: la peggior disgrazia possibile in campo editoriale è che il tuo scrittore di punta, proprio quello che ha fatto il “botto” e sta fruttando incassi principeschi alla tua casa editrice grazie alla sua ultima serie di romance paranormali, sia un completo asociale, un misantropo scorbutico e villano, incapace di relazionarsi con gli altri esseri umani, che vive rintanato nella sua vecchia casa peggio di un paguro nel guscio. Com’è possibile “lanciare” davvero un personaggio del genere, se non lo si può coinvolgere in nessuna iniziativa promozionale, se rifiuta di fare un tour di presentazione dei suoi lavori nelle librerie, se nemmeno si degna di trovare un minuto per rispondere alle lettere e alle email delle sue fans – anzi, a dirla tutta non risponde manco a quelle della sua editor, che da mesi lo implora disperata di farsi vivo con lei?
E’ proprio questo, purtroppo, quanto sta succedendo a Kate: ha tra le mani la potenziale “gallina dalle uova d’oro”, ovvero Lucern Argeneau, lo scrittore che grazie allo strepitoso successo del suo ultimo romanzo “Love Bites” viene acclamato da pubblico e critica come la nuova stella del romance vampiresco. Purtroppo Kate non riesce a sfruttare la situazione come dovrebbe, perché Luc sembra non curarsi affatto della fama, della ricchezza e del successo che certamente potrebbe moltiplicare per dieci se solo si degnasse di apparire ogni tanto in pubblico, autografando qualche libro e facendo un cenno di saluto alle lettrici in adorazione. E invece no: il misterioso Argeneau ignora bellamente tutto e tutti, non ha il telefono, non ha nemmeno un indirizzo email, non risponde alle lettere e quindi Kate rischia seriamente il licenziamento, perché la sua casa editrice la considera incapace di gestirlo.
Una situazione così disperata richiede misure altrettanto disperate, perciò Kate rischia il tutto per tutto: fa le valige, prende l’aereo e si presenta alla porta del misterioso scrittore, decisa a non muoversi da lì finché Argeneau non accetterà di apparire davanti alle sue fans, in un modo o nell’altro. E qui arriva la sorpresa, perché Luc non è affatto come Kate se lo immaginava. Sì, d’accordo, le sbatte maleducatamente la porta in faccia come previsto, ma non è il vecchio orso che lei si era immaginato: Luc è giovane, affascinante da far girar la testa, intrigante, con due occhi chiari chiari, quasi color argento, che sembrano entrarti fino in fondo all’anima… Ma allora perché, si domanda Kate, non vuole uscire dalla sua tana a nessun costo? Qual è il terribile segreto che sta nascondendo, e che gli impedisce di avere una vita normale…?
Nel suo genere, BIANCO, CELIBE E VAMPIRO è un vero colpo di genio. Chi conosce già Lynsay Sands grazie ai suoi romance storici, sa che quest’autrice ama ridere e far ridere, e per ottenere il suo scopo non si fa scrupolo di usare gag al limite dell’assurdo, senza farsi troppi scrupoli su cosa sia di buon gusto e cosa no – insomma, la Sands non è una scrittrice che va troppo per il sottile. Chi potrà mai dimenticare ad esempio Duncan, il laird scozzese con seri problemi di igiene personale protagonista di LA CHIAVE (The key)? oppure il cavallo con un grave caso di aerofagia in “Always”?
In BIANCO, CELIBE E VAMPIRO, invece, la Sands, pur non lesinandoci momenti di umorismo decisamente demenziale, riesce a far ridere a crepapelle senza scadere nel dozzinale, o peggio ancora nel volgare. Tutto questo grazie ad un’intuizione di base assolutamente geniale, che trascina tutta quanta la storia in modo irresistibile, al punto che non c’è bisogno di aggiungere degli altri spunti di comicità perché sarebbero di troppo.
Qual è quest’idea geniale, voi chiederete? Bene, noi tutte abbiamo sicuramente letto almeno una dozzina di romanzi il cui protagonista è un uomo scontroso, che vive isolato dal mondo, sfugge tutto e tutti; pensiamo, ad es., ai vari reduci delle guerre napoleoniche tornati provati nel fisico e nello spirito ed incapaci di reinserirsi nella vita di ogni giorno. In questo genere di trame, di solito drammatiche o almeno malinconiche, tocca allora all’eroina, un’intrepida ed appassionata fanciulla, portare una ventata d’aria fresca nella vita dell’amato, farlo uscire dal proprio guscio e “guarirlo” grazie alla sua dedizione e alla forza del suo amore. Si tratta di solito di storie drammatiche, malinconiche o quanto meno agrodolci, con molti momenti commoventi. Vi sta per caso venendo in mente DANZANDO SOTTO LE STELLE (Dancing at Midnight) di Julia Quinn?
Ma ai giorni nostri non ci sono più reduci di guerra… quale può essere il motivo, allora, che spinge Lucern Argeneau, l’eroe di BIANCO, CELIBE E VAMPIRO, a vivere isolato dai suoi simili, a non uscire mai di casa, a sfuggire il contatto umano? Semplice: Lucern è un vampiro. E non un vampiro qualsiasi: bensì un vampiro che, a parte l’ovvio problema tipico della sua razza di non potersi esporre alla luce del sole pena dolorose conseguenze fisiche, si è semplicemente stufato di avere a che fare col mondo intero. Lucern ha sulle spalle ben seicento e passa anni di vita, durante i quali ha fatto la corte a innumerevoli dame, ha combattuto per loro un gran numero di duelli vincendoli sempre tutti… ma ha sempre perso tutte le sue “fiamme”, una dopo l’altra, perché dopo un po’ si stufavano di lui e lo piantavano, trovandosi qualcun altro. Dopo qualche secolo di quest’andazzo, esasperato dalla situazione, Luc ha deciso di dire “basta” una volta per tutte: si è barricato nella sua casa di Toronto e ha chiuso il mondo esterno fuori. Non ha bisogno di nulla, in fondo: è ricco sfondato, ed i romance paranormali che pubblica di tanto in tanto sotto pseudonimo non fanno che arricchirlo ancora di più. Non deve nemmeno procacciarsi il cibo pericolosamente dando la caccia agli esseri umani, perché i suoi famigliari da parecchio tempo hanno deciso che, vista la loro “dieta” particolare, tanto valeva organizzarsi in modo più professionale e comprarsi una banca del sangue, da usare a mo’ di supermercato. Per cui, quando Luc ha fame non deve far altro che telefonare al takeaway … cioè, volevo dire, alla Banca, e farsi mandare un paio di sacche del gruppo sanguigno al gusto preferito. Insomma, è tutto sotto controllo. O quasi.
Ecco infatti che arriva Kate, l’indomita editor che rifiuta di rassegnarsi di fronte ai laconici “no” di Luc. Lo scambio iniziale di lettere tra i due è un incipit tra i più spettacolari che la sottoscritta abbia mai letto, veramente da standing ovation! (Ovviamente, quindi, non ve lo anticipo e ve lo lascio gustare…). Ma le lettere sono solo l’inizio dei loro battibecchi: stufa di essere ignorata, Kate decide di prendere l’aereo, si presenta a casa di Luc e, quando lui le apre, usa la tecnica classica del venditore di aspirapolvere – insomma, gli si infila in casa e non se ne va più. Come ci si può facilmente immaginare, Luc non reagisce troppo bene all’intrusione: brontola e mugugna, la paragona a una “zecca” e a un “mastino biondo”, cerca di scollarsela di dosso in tutti i modi… ma Kate, che non vuole perdere il proprio posto di lavoro, non se ne va. Anzi, gli si installa in casa, e prende un po’ per volta il controllo delle sue giornate: costringe Luc a rispondere alle lettere delle sue fans, lo trascina a far la spesa al supermercato, dove gli riempie il carrello di insalata (è troppo pallido, santiddio! Di sicuro ha bisogno di verdura fresca e più vitamine!), e si allea subdolamente con sua madre per fargli accettare l’invito alla convention annuale della rivista Romantic Times, dove l’ultimo libro di Luc è candidato al premio come miglior romance paranormale dell’anno, senza che lui capisca esattamente a cosa sta andando incontro – e cioè a giorni e giorni di full immersion tra orde di fans deliranti, rappresentanti di case editrici, cene di gala e balli in improbabili costumi medievali… tutte situazioni paradossali di cui la Sands, naturalmente, approfitta a piene mani per costruire una sequenza di scene una più spassosa dell’altra.
Tutti i romanzi vampireschi hanno, per loro natura, un momento “clou”: quello della Grande Rivelazione, cioè il momento in cui finalmente l’eroina capisce di trovarsi di fronte a un vampiro. Se pensate che questo possa costituire in qualche modo una battuta d’arresto alla girandola di scene comiche del romanzo, e diventare un momento drammatico e di tensione, o per lo meno serio, be’, vi sbagliate di grosso….
- E’ tutto a posto, Kate – la rassicurò Luc, spingendole indietro i capelli dal volto. – So che tutto questo è difficile da accettare, ma è tutto a posto.
- Come può essere tutto a posto? Sei un vampiro. E mi hai morsa. – Kate non riusciva ancora a credere che lui lo avesse fatto. E come aveva potuto essere tanto piacevole?
- Era solo un piccolo assaggio – protestò Lucern, e quando lei reagì con uno sguardo rovente provò a cambiare tattica: - Mi dispiace di averlo fatto, ma avevo fame… e tu hai un odore così delizioso. […]
Con sua estrema irritazione Luc cominciò a ridacchiare, il torace che vibrava contro il suo petto.
- Tutto questo non è divertente – scattò. – Ti piacerebbe sentirti come una fetta di vitello?
- Mia cara Kate, tu non sei certo una fetta di vitello – dichiarò Lucern, poi si costrinse ad assumere un’espressione solenne, e aggiunse: - Sei quanto meno una bistecca.
(cap. 9, pag. 194 )
Come avrete già intuito, in un romanzo simile non ci si può aspettare un gran romanticismo o scene struggenti: difatti, non ne troverete. Il legame tra Kate e Luc non è istantaneo, niente a che vedere con i “soul mates”, cioè le “anime gemelle” predestinate dal fato tanto frequenti nei romance vampireschi: la loro storia d’amore si sviluppa e cresce gradatamente, grazie anzitutto al caso che li ha fatti incontrare, poi all’attrazione fisica e alla passione, e a una certa affinità di gusti – soprattutto in fatto di videogames. Alla fine del romanzo ci resta un po’ il dubbio che, forse, Luc, che in fondo sotto la sua ruvida scorza è un gran tenerone (altrimenti, perché mai avrebbe pensato di scrivere dei libri per immortalare le storie d’amore dei suoi fratelli?), avrebbe potuto ambire ad un’eroina più intrigante, originale ed interessante di Kate, che in fondo dalla sua ha soltanto l’ostinazione ed un coraggio che a volte sfiora l’incoscienza, a volte la raggiunge (vedi la rapina alla banca del sangue). Ma, come nella vita, anche nei romance spesso chi prima arriva, meglio s’accomoda… Come potremmo, del resto, biasimare Kate per il fatto che, una volta incontrato il bel Luc, non lo vuole più mollare?
Se state per iniziare questo libro, quindi, preparatevi psicologicamente a dimenticare il mondo esterno e a regalare a voi stesse qualche ora di divertimento spensierato – e se in genere non amate i romance paranormali, fate attenzione: dopo BIANCO, CELIBE E VAMPIRO, parecchie di voi potrebbero ritrovarsi a cambiare idea!
CARAVAGGIO E L'AMORE PIU' GRANDE....NARCISO (1569)
Spesso mi capita, nella mia carriera lavorativa che qualcuno mi chieda qual sia il mio artista preferito. E' una domanda a cui spesso non so cosa rispondere perché in realtà sono molti i pittori e gli scultori che prediligo, inoltre, a volte cambio inclinazioni a seconda dell'umore, un po' come con la musica. In realtà però qualcuno che occupa un posto speciale nella mia personale top ten dell'arte c'è....ed è Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, dalla piccola città lombarda che gli diede i natali. So (visto di chi si stiamo parlando) di non essere molto originale nella mia scelta ma il mio è stato un vero colpo di fulmine e da quando l'ho "scoperto" ancora ragazzina ne sono rimasta letteralmente stregata. Caravaggio non avrebbe mai potuto essere un pittore "romance", la sua stessa esistenza ha avuto le sfumature oscure di una tragedia shakespeariana e il "rosa" non è stato mai contemplato fra i colori della sua tavolozza eppure ritengo riesca ad incarnare e comunicare la passione che alberga nell'animo umano meglio di chiunque altro. L'uso sapiente della luce che sembra illuminare le figure della scena come se fossero su un palco, la capacità di infondere carnalità e realtà nei suoi personaggi, la sensibilità verso i drammi degli uomini e le loro miserie ne fanno un interprete unico al mondo.
Una tela che mi ha sempre impressionato, forse poco conosciuta ai più, è quella che ritrae il dramma del bellissimo Narciso. Esistono diverse versioni di questo celeberrimo mito, la più nota è forse quella dello scrittore romano Ovidio che la narrò nel suo capolavoro "La Metamorfosi". Narciso era nato dall'unione di una divinità fluviale e di una ninfa la quale, una volta notata l'eccezionale avvenenza del fanciullo aveva consultato un indovino preoccupata per le sue sorti. L'uomo le aveva predetto che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia "se non avesse mai conosciuto se stesso". Gli anni passarono ed insieme alla strabiliante bellezza di Narciso cresceva la sua superbia: tutti si innamoravano al solo vederlo ma lui li disprezzava allontanandoli infastidito. Anche la ninfa Eco ebbe la sfortuna di innamorarsi di lui e quando venne respinta in malo modo, trascorse il resto dei suoi giorni con il cuore spezzato vangando in valli solitarie consumandosi poco a poco tanto che di lei non rimase che la voce. Ma Nemesi, dea della Vendetta, uditi gli strazianti lamenti della ragazza decise di punire severamente l'insensibile giovane. Quando un giorno Narciso si fermò per bere in un laghetto profondo e particolarmente limpido vide in modo nitido la sua immagine e si innamorò perdutamente dell'uomo riflesso senza capire che si trattava di sé stesso. Quando alla fine comprese che il suo era un amore impossibile si lasciò morire o, come dicono altri, annegò nel lago nella speranza di unirsi alla propria immagine. Sulle sponde di questo nacque un fiore bianco e splendido: il Narciso. Caravaggio pare aver ritratto quel momento: il giovane sembra sporgersi sensuale ed elegante verso la limpida superficie mentre i cupi colori che lo circondano anticipano la tragedia. Percepiamo il suo desiderio, la sua passione verso l'uomo riflesso nell'acqua, la tensione del corpo nell'indecisione di unirsi a lei....una tela intensa e bellissima che solo un uomo come Michelangelo Merisi, sempre in bilico, tra istinto e ragione, razionalità, passione e follia poteva interpretare con tanto lirismo e sensibilità. E poi nella realtà è o non è l'amore per se stessi quello più difficile e tormentato?
ESCE L’ULTIMO LIBRO DI Mia Marlowe, TOUCH OF A THIEF, EDIZIONI KENSINGTON BRAVA
Mia Marlowe ’S LATEST BOOK, TOUCH OF A THIEF, BY KENSINGTON BRAVA
London's most talented criminal is about to be fingered...
Lady Viola Preston can relieve a gentleman of the studs at his wrists without his being any the wiser and pick any lock devised by man in less than a minute. But she's careful to wear gloves when she steals jewels. Because when Viola touches a gemstone with her bare skin, it "speaks" to her, sending disturbing visions—visions almost as unsettling as the sight of the cool-eyed stranger who catches her red handed.
Now Viola will only be stealing at Greydon Quinn's behest. And even more daunting than the violent history of the red diamond he's after is the prospect of a night in the devastatingly handsome lieutenant's arms. Touch has always been Viola's weakness, and the full body-to-body contact Quinn has in mind is about to shatter her defenses and set her senses reeling.
La criminale più talentuosa di Londra sta per essere acchiappata...
Lady Viola Preston può soffiare ad un gentiluomo i gemelli dai polsini senza che lui nemmeno se ne accorga, e può scassinare qualsiasi lucchetto ideato da mente umana in meno di un minuto. Ma quando ruba gioielli, osserva la precauzione di indossare dei guanti. Perché quando Viola tocca una gemma preziosa a pelle nuda, essa le "parla", mandandole visioni che la turbano — visioni sconvolgenti quasi quanto la vista dello sconosciuto dagli occhi di ghiaccio che la coglie con le mani nel sacco
Adesso Viola ruberà solo agli ordini di Greydon Quinn. Ed ancora più conturbante della violenta storia del diamante rosso a cui lui sta dando la caccia è la prospettiva di una notte tra le braccia dell’affascinante luogotenente. Il tocco è sempre stato il punto debole di Viola, ed il pieno contatto corpo a corpo che Quinn ha in mente manderà in frantumi le sue difese e sconvolgerà i suoi sensi..
Nota di MarchRose
Mia Marlowe is the new pen name of Emily Bryan, author of several light-hearted Georgian-Regency-Victorian romances already know to Italian readers ( click here to know more about her: http://romancebooks.splinder.com/tag/emily_bryan), since she started writing for a new publisher after herrecovery from a long illness.
Mia will be writing in 2012 a couple of books with New York Times bestselling author Connie Mason: SINS OF THE HIGHLANDER, whose story takes place during the reign of Mary, Queen of Scots, and LORD OF FIRE AND ICE, which features a Viking hero.
Mia Marlowe è il nuovo pseudonimo di Emily Bryan, autrice di diversi romanzi “leggeri” di ambientazione georgiana, regency e vittoriana già nota alle lettrici italiane ( per saperne di più sui suoi romanzi: http://romancebooks.splinder.com/tag/emily_bryan), da quando ha cambiato casa editrice, dopo aver superato una lunga malattia.
Nel corso del 2012 Mia uscirà con due romanzi scritti a quattro mani con l’autrice bestseller del New York Times Connie Mason: SINS OF THE HIGHLANDER, la cui storia è ambientata all’epoca della regina Maria di Scozia, e LORD OF FIRE AND ICE, il cui protagonista sarà un Vichingo.
ESCE L’ULTIMO LIBRO DI Lynn Kurland, ONE MAGIC MOMENT, EDIZIONI JOVE
Lynn Kurland ’S LATEST BOOK,ONE MAGIC MOMENT, BY JOVE
There’s no time like the present . . . if you’re running away from the past.
Tess Alexander has it all: family within reach, work she loves, and the chance to live in a perfectly restored medieval castle. But then a trip to the village brings her face-to-face with the new owner of the local garage, who looks a great deal like the man who married her sister . . . eight hundred years in the past. She’s determined to remain objective about magic and destiny, yet she can’t help but wonder about the mysterious, sword-wielding mechanic . . .
As far as John de Piaget is concerned, he has no past; it’s safer that way. The last thing he needs is the nosey medieval studies scholar from the nearby castle dredging up ancient history—his ancient history. But from the moment he lays eyes on Tess, John can’t help but wonder how he ever took a decent breath without her . . . or how he’s going to protect her from the treachery that threatens both their futures.
Non esiste un tempo migliore del Presente… se stai fuggendo dal Passato.
Tess Alexander ha tutto nella vita: una famiglia sempre a portata di mano, un lavoro che ama, e la fortuna di vivere in un castello medievale, perfettamente restaurato. Ma poi decide di fare un viaggio nel paese più vicino, dove incontra il nuovo proprietario dell’officina del posto, che somiglia un sacco all’uomo che ha sposato sua sorella… a ottocento anni di distanza, nel passato. Tess è determinata ad essere obiettiva per quanto riguarda la magia e il destino, tuttavia non può controllare la sua curiosità in merito a un misterioso meccanico stranamente abile nel maneggiare la spada...
John de Piaget preferisce considerarsi un uomo senza passato; è più sicuro. L’ultima cosa che gli serve ora è una ricercatrice di storia medievale impicciona che sta rivangando i dettagli di antiche storie – la sua antica storia. Ma dal momento in cui posa gli occhi su Tess, non può fare a meno di chiedersi come mai è riuscito finora a respirare senza di lei....e come riuscirà a proteggerla dal tradimento che minaccia il futuro di entrambi.
Nota di Drakon75:
Lynn Kurland, the New York Times and USA Today best-selling author is one of the leading writers in the Time Travel Romance genre. She has written 30 novels until now, not always keeping to the Time Travel genre, but also writing straight medieval historicals, contemporaries and fantasy. Well known are her The Nine Kingdoms (fantasy) and Mac Leod and De Piaget sagas ( paranormal/time travel )
ONE MAGIC MOMENT is the latest in the De Piaget saga, which until now contains the following books:
-ANOTHER CHANCE TO DREAM
-IF I HAD YOU
-DREAMS OF STARDUST
-THE CHRISTMAS CAT
-ONE ENCHANTED EVENING
-THIS IS ALL I ASK
-THE MORE I SEE YOU
-FROM THIS MOMENT ON
-TAPESTRY (ANTHOLOGY)
-STARDUST OF YESTERDAY - you can find our spoiler of this book here: http://romancebooks.splinder.com/post/8231347
-TILL THERE WAS YOU
-ONE MAGIC MOMENT
The books are not listed in order of publication, but in the reading order, as the stories occur in their settings chronologically.
Lynn Kurland, autrice bestseller del New York Times e USA Today, è una delle scrittrici più importanti del genere timetravel. Ad oggi ha scritto trenta romanzi, non tutti appartenenti al suo genere preferito, ma anche degli storici ambientati nel medioevo, dei contemporanei e fantasy. Tra le sue saghe più famose citiamo la saga fantasy The Nine Kingdoms, e le saghe MacLeod e De Piaget per quanto riguarda il genere paranormale/timetravel. ONE MAGIC MOMENT è l’ultimo libro della saga De Piaget, finora composta dai seguenti libri (inediti in Italia):
-ANOTHER CHANCE TO DREAM
-IF I HAD YOU
-DREAMS OF STARDUST
-THE CHRISTMAS CAT
-ONE ENCHANTED EVENING
-THIS IS ALL I ASK
-THE MORE I SEE YOU
-FROM THIS MOMENT ON
-TAPESTRY (ANTHOLOGY)
-STARDUST OF YESTERDAY - potete trovare lo spoiler del romanzo qui http://romancebooks.splinder.com/post/8231347
-TILL THERE WAS YOU
-ONE MAGIC MOMENT
I libri non sono elencati in ordine di pubblicazione, ma in ordine di lettura, a seconda della loro ambientazione cronologica.
Siamo in epoca medioevale. Alys e la sua sorellastra Claire sono cresciute nel tranquillo e ovattato ambiente di un convento di campagna, lontane dagli intrighi di corte e dalle violenze del mondo. La loro serenità però non è destinata a durare una volta raggiunta l'età da marito. In questo particolare momento storico infatti le ragazze non godevano di nessuna libertà o capacità decisionale per cui quando il loro fratellastro, Richard il Giusto, cugino del re di Inghilterra, le richiama a corte, sono costrette loro malgrado ad abbandonare il rifugio sicuro in cui hanno vissuto per molti anni senza poter opporre rifiuto alcuno. Richard poi, a dispetto del suo rassicurante nomignolo, è un uomo crudele e manipolatore che non esita a scarificare le vite altrui per i suoi nefandi scopi. E’ così che ha deciso che una delle due fanciulle dovrà sposare il suo oscuro e temuto consigliere, Simon de Navarre, soprannominato Grendel, il mostro. Si dice che Simon sia un mago, uno stregone, una creatura misteriosa dotata di poteri occulti e demoniaci. L'uomo viene temuto da tutti ma Richard lo vuole omaggiare, dandogli in sposa una delle sue sorellastre, in modo da legare per sempre a sé i suoi servigi e la sua fedeltà e consentirgli così di portare a termine, grazie al suo luciferino aiuto, il proprio malvagio piano di conquista del trono inglese. Ma Simon cela molto di più di quello che si nota a prima vista e la sua scelta ricade non sulla bellissima Claire, come tutti si sarebbero aspettati, ma sulla dimessa e riservata Alys, dall'aspetto assai più ordinario rispetto alla sfolgorante avvenenza della sorella minore. La fanciulla in un primo momento resta sgomenta all’idea di unirsi al misterioso mago, ma poi, complice l’aspetto tutt'altro che mostruoso dell’uomo e il suo magnetismo che sembra attirarla prepotentemente verso di lui, lo sposa con meno riluttanza di quanto avrebbe pensato all’inizio. Ma le cose presto si complicano e in tourbillon di intrighi, sangue e passione la vita e il cuore di Alys vengono sconvolti per sempre e una domanda prende possesso in modo ossessivo della sua mente: chi è in realtà Simon de Navarre?
Lord of Danger è un romanzo delizioso dal sapore di una fiaba antica che propone tutte quelle caratteristiche che fanno di Anne Stuart l'autrice di talento che tante di noi apprezzano. La storia è intrigante e piena di colpi di scena, i personaggi ben caratterizzati e ricchi di sfumature tanto che quando chiudiamo (a malincuore) l'ultima pagina ci sembra di salutare dei cari amici. Ci immedesimiamo subito in Alys apprezzando la sua intelligenza, il suo coraggio e la sua dolcezza e con lei condividiamo non solo il suo desiderio di protezione nei confronti della bellissima e impulsiva sorella minore ma soprattutto l'attrazione potente e misteriosa che la conduce verso Simon, sebbene all'inizio ne sia giustamente terrorizzata. Di fatto è lui il fulcro di tutto il romanzo con il suo magnetismo, il suo aspetto intrigante e pericoloso a cui si aggiunge un oscuro passato che il lettore scoprirà a poco a poco insieme ai tormenti che reca con sè. Anche il "cattivo", il fratellastro Richard, è così viscido e perfido nella sua volontà di portare a termine i suoi odiosi crimini, da fungere da una parte da contraltare perfetto alla purezza di Alys, dall'altra da degno antagonista delle tenebre che avvolgono l'animo di Simon. Sebbene Lord of Danger, come avrete notato, presenti molti degli elementi a cui Anne Stuart ci ha abituati (una protagonista dall'aspetto dimesso che si vuole sacrificare per salvare la bellissima sorella minore, una storia parallela a quella "ufficiale" per stemperare la tensione, un protagonista oscuro e pericoloso che attrae proprio per la sua ambiguità) resta un romanzo coinvolgente e un medievale originale che non delude le amanti della Stuart e che sicuramente piacerà anche a chi conosce poco questa bravissima autrice. La sensualità di Simon e l'appassionata intensità del rapporto che piano piano instaura con la dolce Alys sono in grado di coinvolgere anche la lettrice più temprata e far dimenticare qualche ingenuità nella trama. Inoltre siccome è stato annunciato dal Signor Biancolino che questo titolo dovrebbe essere presto tradotto in italiano nella collana dei romanzi Mondadori non mi resta che augurarvi....Buona Lettura!
Siamo in epoca medioevale. Alys e la sua sorellastra Claire sono cresciute nel tranquillo e ovattato ambiente di un convento di campagna, lontane dagli intrighi di corte e dalle violenze del mondo. La loro serenità però non è destinata a durare una volta raggiunta l'età da marito. In questo particolare momento storico infatti le ragazze non godevano di nessuna libertà o capacità decisionale per cui quando il loro fratellastro, Richard il Giusto, cugino del re di Inghilterra, le richiama a corte, sono costrette loro malgrado ad abbandonare il rifugio sicuro in cui hanno vissuto per molti anni senza poter opporre rifiuto alcuno. Richard poi, a dispetto del suo rassicurante nomignolo, è un uomo crudele e manipolatore che non esita a scarificare le vite altrui per i suoi nefandi scopi. E’ così che ha deciso che una delle due fanciulle dovrà sposare il suo oscuro e temuto consigliere, Simon de Navarre, soprannominato Grendel, il mostro. Si dice che Simon sia un mago, uno stregone, una creatura misteriosa dotata di poteri occulti e demoniaci. L'uomo viene temuto da tutti ma Richard lo vuole omaggiare, dandogli in sposa una delle sue sorellastre, in modo da legare per sempre a sé i suoi servigi e la sua fedeltà e consentirgli così di portare a termine, grazie al suo luciferino aiuto, il proprio malvagio piano di conquista del trono inglese. Ma Simon cela molto di più di quello che si nota a prima vista e la sua scelta ricade non sulla bellissima Claire, come tutti si sarebbero aspettati, ma sulla dimessa e riservata Alys, dall'aspetto assai più ordinario rispetto alla sfolgorante avvenenza della sorella minore. La fanciulla in un primo momento resta sgomenta all’idea di unirsi al misterioso mago, ma poi, complice l’aspetto tutt'altro che mostruoso dell’uomo e il suo magnetismo che sembra attirarla prepotentemente verso di lui, lo sposa con meno riluttanza di quanto avrebbe pensato all’inizio. Ma le cose presto si complicano e in tourbillon di intrighi, sangue e passione la vita e il cuore di Alys vengono sconvolti per sempre e una domanda prende possesso in modo ossessivo della sua mente: chi è in realtà Simon de Navarre?
Lord of Danger è un romanzo delizioso dal sapore di una fiaba antica che propone tutte quelle caratteristiche che fanno di Anne Stuart l'autrice di talento che tante di noi apprezzano. La storia è intrigante e piena di colpi di scena, i personaggi ben caratterizzati e ricchi di sfumature tanto che quando chiudiamo (a malincuore) l'ultima pagina ci sembra di salutare dei cari amici. Ci immedesimiamo subito in Alys apprezzando la sua intelligenza, il suo coraggio e la sua dolcezza e con lei condividiamo non solo il suo desiderio di protezione nei confronti della bellissima e impulsiva sorella minore ma soprattutto l'attrazione potente e misteriosa che la conduce verso Simon, sebbene all'inizio ne sia giustamente terrorizzata. Di fatto è lui il fulcro di tutto il romanzo con il suo magnetismo, il suo aspetto intrigante e pericoloso a cui si aggiunge un oscuro passato che il lettore scoprirà a poco a poco insieme ai tormenti che reca con sè. Anche il "cattivo", il fratellastro Richard, è così viscido e perfido nella sua volontà di portare a termine i suoi odiosi crimini, da fungere da una parte da contraltare perfetto alla purezza di Alys, dall'altra da degno antagonista delle tenebre che avvolgono l'animo di Simon. Sebbene Lord of Danger, come avrete notato, presenti molti degli elementi a cui Anne Stuart ci ha abituati (una protagonista dall'aspetto dimesso che si vuole sacrificare per salvare la bellissima sorella minore, una storia parallela a quella "ufficiale" per stemperare la tensione, un protagonista oscuro e pericoloso che attrae proprio per la sua ambiguità) resta un romanzo coinvolgente e un medievale originale che non delude le amanti della Stuart e che sicuramente piacerà anche a chi conosce poco questa bravissima autrice. La sensualità di Simon e l'appassionata intensità del rapporto che piano piano instaura con la dolce Alys sono in grado di coinvolgere anche la lettrice più temprata e far dimenticare qualche ingenuità nella trama. Inoltre siccome è stato annunciato dal Signor Biancolino che questo titolo dovrebbe essere presto tradotto in italiano nella collana dei romanzi Mondadori non mi resta che augurarvi....Buona Lettura!
ESCE IN LIBRERIA DREAM, di Dorotea De Spirito - EDIZIONE MONDADORI - COLLANA SHOUT
Esperia ha due vite. Nella prima ha diciotto anni e frequenta l’ultimo anno di scuola superiore. Abita in un piccolo appartamento da sola perché i suoi genitori sono perennemente in viaggio per lavoro.
Nella seconda, Esperia vive in un mondo che non esiste, dove i luoghi si trasformano senza preavviso, e frequenta persone che appartengono ai suoi ricordi. Soprattutto, nella sua seconda vita, Esperia è innamorata di un ragazzo. Il suo nome è William Holden. Ed è un sogno. Il loro è un amore impossibile. Un amore che svanisce ogni mattina. Fino a quando, un giorno, Esperia incontra William nel mondo reale.
Estratto
Cammino in mezzo alla strada ed è buio in modo totale, un buio completo, che avvolge e inghiotte ogni cosa. Incrocio visi e persone che a malapena percepisco: appaiono e scompaiono nell’oscurità senza fermarsi. Nessuno mi trattiene, nessuno mi rivolge più di uno sguardo veloce. Cammino e mi sembra di camminare da sempre.
Poi, in fondo a questa oscurità totale, un barlume, una luce.
Mi avvicino, credendo che possa essere l’alba e questa notte sia ormai giunta al termine.
La luminosità aumenta sempre più, dorata e luminosità aumenta sempre più, dorata e rossastra, bagnando tutto di tiepido chiarore.
E in mezzo a questa luce che ammorbidisce e dipinge contorni più delicati intravedo una figura, una persona di spalle.
Mi avvicino, mentre il buio si fa più sottile, lontano, difficile da ricordare. Lascio che la luce mi avvolga e mi accosto all’individuo misterioso che, immobile, sta guardando il sole sorgere in lontananza.
Si volta, la luce gli illumina il volto pallido, serio ma sereno, gli occhi neri come il buio che è appena scomparso e lucenti dello stesso chiarore dorato che ci illumina.
Mi fermo e mi sento come il naufrago che tocca terra dopo aver vagato per mesi e anni, come chi si è perso da sempre e trova all’improvviso quello che cercava. E ringrazia di essersi perso, se perdersi è stata la condizione necessaria. Il suo viso è tranquillo, ogni suo tratto racconta qualcosa, qualcosa che non ho mai vissuto, ma che mi sembra di ricordare. Come se lo conoscessi da un tempo così antico da superare la mia stessa età. Come se le nostre anime si stessero salutando complici, senza essersi mai veramente incontrate.
Mi sorride dolcemente e un senso di calma improvviso mi invade, la calma assoluta di chi trova il proprio posto nell’universo.
Quando si muore, dicono, la nostra intera esistenza ci passa distintamente davanti.
Attimi, giorni, mesi e anni si dispiegano in pochi secondi, come fotografie infinite; tutti i ricordi riprendono il posto che è loro assegnato: passato, presente e forse anche qualche brandello di futuro.
Io non sto morendo, eppure sento ogni emozione e ogni momento che ho vissuto danzarmi davanti, e come tasselli ordinati riprendere il proprio posto.
Guardo questi occhi neri e mi accorgo che tutta la mia esistenza mi ha portato qui, a questo strano incontro con le tenebre alle spalle e la luce a illuminarmi il viso.
La vita scorre normale fino a quando, all’improvviso, un’immagine è capace di fermarla, avvolgerla e farla ripartire colma di un nuovo senso.
Forse è vero che quando succede qualcosa, qualunque cosa che nella nostra vita avrà un significato o una valenza particolare, il corpo e il cuore non possono fare a meno di notarlo.
Il cuore sente che ciò che ha davanti non è semplicemente un viso, o un luogo, ma qualcosa che da tempo attendeva.
E capisce che ogni gesto, ogni singola esperienza, sono stati necessari, nel bene o nel male, per arrivare a quell’attimo. Da quel momento, tutta la nostra vita sarà legata a quel qualcosa: il presente, il futuro e perfino il passato. E nel mio caso, probabilmente e stranamente, a questo attimo.
Sorride ancora, e quel sorriso segna il punto di fine e di inizio; tutto finisce lì e tutto comincia di nuovo da lì. Faccio un passo verso di lui, ma inspiegabilmente sento la gamba ferma, pesante. Ci riprovo. Continuo a non riuscire a muovermi. Lo guardo confusa. Il mio corpo pesa, mi tira verso il basso, come se volesse strapparmi a questo istante che farei durare per sempre. Pesa e mi trascina con sé.
Un suono metallico e tagliente si fa strada dentro di me, strappandomi via prepotentemente. Fisso il suo viso un’ultima volta e mi lascio condurre altrove. Mi sveglio in preda alla sensazione di dolore più forte che io abbia mai provato. Richiudo gli occhi, li riapro, ma è tutto inutile.
Era un sogno…
Faccio fatica ad accettarlo.
Rivedo la scena, la sento sulla pelle, nei polmoni.
Faccio fatica ad accettarlo.
Rivedo la scena, la sento sulla pelle, nei polmoni.
Era reale, non poteva non esserlo.
Ci deve essere stato un errore.
L’errore di aver confuso due mondi e di essermi persa nell’attimo più perfetto della mia vita.
Era soltanto un sogno.
Il cuore sanguina e ogni istante del nuovo giorno che inizia lo rende più confuso, lontano e irreale.
Lui che era così reale.
Note di andreina65: Nuovo romanzo per la giovane scrittrice italiana, nata a Viterbo dove vive tuttora. Dopo ANGEL, con protagonisti un angelo senza ali e un demone, Dorotea ci trasporta nel mondo onirico, dove sogno e realtà si intersecano tra loro.
Dorotea De Spirito è stata nostra ospite qualche tempo fa; ecco il link all'intervista: http://romancebooks.splinder.com/post/22220762
Dorotea De Spirito ha sedici anni e vive a Viterbo dove frequenta il terzo anno di liceo classico.
È una fan sfegatata dei Tokio Hotel. Dopo ANGEL, il suo secondo romanzo, DREAM è il terzo libro che la scrittrice italiana pubblica con Mondadori.
ESCE IN LIBRERIA IL BACIO SVELATO ( Veil of Midnight ), di Lara Adrian - EDIZIONI LEGGEREDITORE
Guerriera invincibile, Renata non ha rivali nemmeno fra gli avversari di sesso opposto, vampiri o umani che siano. La sua arma più micidiale è una straordinaria forza psichica, un dono rarissimo e altrettanto mortale. Ma ora un misterioso estraneo minaccia l’indipendenza che lei si è conquistata con tanta fatica. Si tratta di Nikolai, un vampiro bello oltre ogni immaginazione, che la trascina nel regno della notte e della passione più incontrollabile. I due uniscono le loro forze e si ritrovano a fare i conti con un sentimento che potrebbe salvarli o trascinarli per sempre fra le ombre eterne.
Note di andreina65: Finalmente dopo poco tempo ^_^ è in libreria IL BACIO SVELATO, il quinto libro della serie "Midnight Breed".
Permettetemi di esultare!!!!!!!!!!
La Leggereditore sta pubblicando la serie in tempi brevissimi, e noi lettrici siamo felicissime che la casa editrice stia mantenendo tutte le promesse fatte a suo tempo e quindi a noi signorine non resta che premiare tanta onestà, infatti siamo sempre più povere di tasche, ma ricche di cuore e mente! Quindi dopo Lucan, Dante, Tegan e Rio, è il turno di Nikolai... mi raccomando, non innamoratevi anche di lui! ^_^
La serie, che in Italia ha avuto uno straordinario successo, è così composta:
1.IL BACIO DI MEZZANOTTE (A Kiss of Midnight)
2.IL BACIO CREMISI (Kiss of Crimson)
3.IL BACIO PERDUTO (Midnight Awakening)
4.IL BACIO DEL RISVEGLIO (Midnight Rising)
5.IL BACIO SVELATO (Veil of Midnight)
6.Ashes of Midnight
7.Shades of Midnight
8.Taken by Midnight
“Una storia piena di adrenalina, sensuale e scoppiettante, un romanzo che crea dipendenza.”
Chicago Tribune
“Suggestivo, seducente, eccitante.”
J.R. Ward
Lara Adrian vanta una genealogia che risale alla Mayflower e alla corte di Enrico VIII. Attualmente vive con il marito sulla costa del New England. Dopo IL BACIO DI MEZZANOTTE, IL BACIO CREMISI, IL BACIO PERDUTO e IL BACIO DEL RISVEGLIO, arriva in libreria IL BACIO SVELATO, quinto titolo della serie accolta con grande calore dal pubblico italiano e ormai diventata un successo mondiale. La serie, pubblicata in oltre 14 Paesi, è giunta negli USA all’ottavo titolo.
Il sito dell’autrice è: http://www.laraadrian.com/
ESCE IN LIBRERIA I MAMMIFERI FELICI RIDONO FINO A TARDA NOTTE, di Giuditta Scalzi - EDIZIONI NEWTON COMPTON
Una storia d’amore che parte dalla fine, ma è anche un nuovo inizio...
Otto vive a Milano con i genitori e sogna di fare l’attore comico. A Firenze, in occasione di un provino, conosce Valentina. Lui figlio di operai, lei di una famiglia dell’alta aristocrazia milanese. Il ragazzo è consapevole della loro diversità, ma è impossibile rinunciare all’amore quando arriva. Così, per tentare di vincere ogni resistenza di Valentina, decide di portarla in vacanza nel caldo e assolato sud d’Italia. A bordo di una 600 del 1965 attraversano il Paese fino ad arrivare a Palinuro dove, in una stanzetta in affitto, trascorrono giorni magici. I mammiferi felici ormai ridono fino a tarda notte e già pensano al futuro come a qualcosa da costruire insieme. Ma durante il viaggio di ritorno Valentina ha un incidente e un’amnesia temporanea le cancella il ricordo di lui…
Con una scrittura elegante e profondamente ironica, Giuditta Scalzi fa vivere due personaggi molto diversi eppure perfettamente intrecciati in una storia d’amore moderna e divertente.
Un’insolita storia d’amore che ci insegna a vivere il sentimento per quello che è, senza paura, anche se un giorno potrebbe finire.
Un amore si può cancellare? Giuditta Scalzi prova a dircelo con ironia e con un pizzico di malinconia.
Giuditta Scalzi è nata a Savignano, in provincia di Cuneo nel 1980. Laureata in lettere classiche, dal 2001 al 2005 ha frequentato la scuola di Teatro Maigret & Magritte dove oggi è docente, dopo aver conseguito un master in teatro Sociale e di Comunità. È insegnante di italiano e latino. Canta nel duo vocale Pemberton Duchamp. I MAMMIFERI FELICI RIDONO FINO A TARDA NOTTE è il suo primo romanzo, selezionato per la pubblicazione tra più di 200 manoscritti nell’ambito del concorso In Primis.
ESCE IN LIBRERIA DEVIL'S KISS di Sarwat Chadda - EDIZIONE MONDADORI - COLLANA I GRANDI
Billi SanGreal di giorno è una ragazza irrequieta e solitaria, ma di notte è ostaggio di un'oscura profezia: è l'unica donna ammessa nell'ultimo drappello dei Templari, e nel segreto più assoluto viene addestrata a combattere come uno spietato guerriero. Ma quando conosce il seducente Mike si scopre a desiderare di essere un'adolescente qualsiasi, una che possa innamorarsi anziché combattere contro i demoni. Baciarlo si rivela però un errore fatale: Mike non è ciò che sembra, e la metterà di fronte a scelte disumane.
Billi scopre infatti che Londra è in pericolo, e così l'intera umanità. Con l'aiuto del fedele Kay, giovane Oracolo dell'Ordine, la ragazza si lancerà in un'inesorabile corsa contro il tempo, per trovare l'unica arma capace di uccidere gli angeli ribelli, ma anche la forza necessaria a compiere un estremo, atroce sacrificio.
Note di andreina65: DEVIL'S KISS è il primo volume di una trilogia urban fantasy YA, la "Devil’s kiss/Billi SanGreal series", protagonista la quindicenne Billi, l'unica donna appartenete all'ordine dei templari.
Devil’s kiss/Billi SanGreal series:
1. DEVIL'S KISS (Devil’s Kiss)
2. Dark Goddess (inedito in Italia)
3. a seguire
Sarwat Chadda, dopo aver lavorato quasi vent'anni come ingegnere e aver viaggiato in tutto il mondo, ha deciso di dedicarsi alle sue grandi passioni: la storia e la narrativa. Grazie alla calorosa accoglienza che la critica e i lettori hanno riservato a questo romanzo d'esordio, oggi vive a Londra e scrive a tempo pieno.
ESCE IN LIBRERIA TUTTO PER AMORE ( Missing Julia ), di Catherine Dunne, EDIZIONE GUANDA.
Julia Seymour è una donna brillante, affidabile, concreta; ha una vita piena e molti affetti, e non ha mai smesso di amare la propria professione di medico. Perché, allora, una mattina di fine ottobre lascia tutto - casa, figlia, compagno - senza una parola, come se non si aspettasse di tornare? Una fuga, quella di Julia, pianificata fin nei minimi dettagli. A ogni tappa un'amica fidata, che le offre riparo e sostegno senza fare troppe domande, mentre dal passato condiviso affiorano esperienze, ricordi, e forse anche la chiave per capire le vere ragioni del suo gesto, assai più generoso e altruista di quanto potrebbe sembrare. In parallelo, il tenace inseguimento di William, che stava per chiederle di sposarlo e non si dà pace, pronto a cogliere gli indizi che ne è sempre più convinto - Julia ha intenzionalmente disseminato per lui, affermato autore di thriller, lungo il cammino. La sua ricerca lo porterà a compiere un viaggio nello spazio - da Dublino a Londra alla lontana e misteriosa India, dove tutte le tracce sembrano portare - e soprattutto nel tempo, in quel passato di Julia segnato in maniera indelebile da una scelta dolorosa.
Nota di Paige79: Catherine Dunne torna con un romanzo appassionato e sorprendente, con una protagonista tormentata in fuga da un passato doloroso, che costringe il proprio compagno a un inseguimento tenace e misterioso che potrebbe distruggere ma anche cementare la loro unione.
Catherine Dunne è nata nel 1954 a Dublino, dove risiede. Ha studiato Letteratura Inglese e Spagnola al Trinity College di Dublino e ha lavorato come insegnante. E' autrice di romanzi molto apprezzati dai lettori, il primo dei quali, LA META' DI NIENTE (Guanda 1998), ha avuto un grande successo di critica e pubblico. I suoi libri, tra i quali citiamo LA MOGLIE CHE DORME (1999), IL VIAGGIO VERSO CASA (2004), L'AMORE O QUASI (2006), SE STASERA SIAMO QUI (2008), DONNA ALLA FINESTRA (2011), sono tutti editi da Guanda. Ha scritto un saggio sull’immigrazione irlandese UN MONDO IGNORATO. GLI IRLANDESI DELL'ULTIMA GENERAZIONE (2007).
ESCE IN LIBRERIA LA CASA DEI DESTINI INTRECCIATI ( Year of the Unexpected ), di Erica Bauermeister, EDIZIONE GARZANTI.
La luce del tramonto colora di rosso la siepe intorno alla veranda. I piatti sul tavolo di ferro battuto sono quasi vuoti, e tutt'intorno aleggia ancora un profumo denso di enchiladas, pollo arrosto e pomodori grigliati. Kate inala ricordi e si guarda intorno. Oggi è un giorno speciale, la fine di un anno difficile e pieno di dolore, e le sue amiche sono lì, riunite accanto a lei per festeggiare la sua forza e il suo coraggio. Tutte loro nascondono un regalo inaspettato. Una sorpresa e una sfida. Una settimana di rafting in una profondissima gola del Grand Canyon. Kate è molto impaurita, ma accetta. A un patto, però. Ognuna delle sue amiche, nel corso dell'anno a venire, dovrà fare qualcosa che la terrorizza o che non vorrebbe mai affrontare. Qualcosa di difficile, forse impossibile, ma che le può aiutare a ritrovare la strada per il sogno, anche se sembra perduta. Come Caroline, una libraia che non riesce a disfarsi dei libri dell'ex marito; o Daria, che deve inventare una nuova ricetta per il pane e per la sua vita; Sara, che decide di perdersi tra le calli di Venezia per ricordare com'è il gusto dell'avventura; Hadley, che prendendosi cura del suo giardino deve scoprire la pianta giusta per curare la sua anima. Tutte quante devono mettersi in gioco e superare sé stesse. Una storia sulla forza dell'amicizia, la voglia di ricominciare e la speranza.
Nota di Paige79: come già in LA SCUOLA DEGLI INGREDIENTI SEGRETI, anche qui l’autrice narra una storia di donne, un romanzo corale in cui la parte del leone è data dalla capacità femminile di risollevarsi da sconfitte e fallimenti anche dolorosi per tornare a sorridere, complici l’amicizia e anche tavolate e cibi vari, che in un certo qual modo a volte rispecchiano la vita e i suoi intrecci.
Erica Bauermeister è nata a Pasadena, in California, nel 1959. Ha frequentato l'università a Los Angeles. Mentre faceva il dottorato ha scritto un saggio sulle donne scrittrici: 500 Great Books by Women: A Reader's Guide, ed è stata coautrice di "Let's Hear It For Girls: 375 Great Books for Readers 2-14" . Ha insegnato letteratura e ha avuto due figli, secondo lei l'evento che ha maggiormente influenzato il suo modo di scrivere. LA SCUOLA DEGLI INGREDIENTI SEGRETI è il suo romanzo d'esordio, pubblicato in 25 Paesi.
ESCE IN LIBRERIA MANNA E MIELE, FERRO E FUOCO, di Giuseppina Torregrossa, EDIZIONE MONDADORI.
Romilda Gelardi viene alla luce in una notte di tormenta. Nel caldo della loro casa, Marica e Alfonso si illuminano davanti al miracolo di quella figlia femmina tanto desiderata, bella e polposa come una spiga di grano a giugno. Romilda si rivela subito una bambina speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone. E suo padre Alfonso si rende conto che, di tutti i figli, forse solo Romilda ha le capacità per ereditare i segreti del suo mestiere. Sì, perché Alfonso è un mannaluoro: uno dei pochissimi depositari dell'arte di estrarre dai frassini la manna, sostanza dalle miracolose virtù nutritive e curative. Romilda cresce così tra gli insegnamenti della madre, e quelli del padre. Ma Romilda è destinata a incontrare presto la violenza del ferro e la prepotenza del fuoco: don Francesco, barone di Ventimiglia, la chiede in sposa ancora bambina. Seguire don Francesco significherà lasciare il bosco, conoscere le durezze di una vita più agiata ma profondamente inautentica - in cui anche l'esperienza della maternità può finire per espropriare una donna di se stessa.
Nota di Paige79: Dopo IL CONTO DELLE MINNE, Giuseppina Torregrossa torna ai temi che le sono visceralmente cari: la sua terra e la femminilità. Una Sicilia nobile e feroce, terra di pazzi e sognatori, di aranceti e solfatare, è il palcoscenico sul quale si muovono personaggi memorabili, sul quale grandezza e miseria delle umane passioni prendono vita nel canto di una donna alla ricerca della propria libertà.
ESCE IN LIBRERIA IN VIAGGIO CON JANE AUSTEN ( Rude Awakenings of a Jane Austen Addict ), di Laurie Viera Rigler, EDIZIONE SPERLING & KUPFER.
Sto forse sognando? si chiede confusa Jane Mansfield, una fanciulla inglese di inizio Ottocento, risvegliandosi all'improvviso in un ambiente a lei del tutto estraneo. L'ultima cosa che ricorda è di essere caduta da cavallo. Sì, Jane aveva appena saputo del tradimento del suo fidanzato, quando era montata in sella ed era corsa via disperata, cadendo poi rovinosamente. Ma che cos'era successo dopo? Perché ora si è svegliata in una stanza che non ha mai visto prima, mentre due sconosciute dai capelli dipinti e dagli abiti troppo succinti le danno irrispettosamente del tu, millantando di essere sue amiche? E chi è lo strano individuo di nome Wes, che somiglia in modo incredibile al suo fidanzato fedifrago e che continua a chiamarla Courtney? Ben presto, e dopo una serie di terribili figuracce, il mistero è svelato: Jane non sta affatto sognando, ma si trova intrappolata nei panni di Courtney, alle prese con una vita caotica, nella ancor più caotica Los Angeles del Ventunesimo secolo. Un universo strabiliante in cui le signore pranzano in locande pubbliche senza accompagnatori e i protagonisti del suo romanzo preferito, "Orgoglio e pregiudizio", si agitano senza sosta dentro una scatola luminosa. Dopo "Shopping con Jane Austen", ecco la storia di una dolce fanciulla della Reggenza, in fuga da convenzioni sociali e problemi di cuore, costretta a mettere ordine nell'esistenza di una donna di oggi, con cui sembra avere in comune solo la passione per Jane Austen. O forse no...
Nota di Paige79: Un po' in ritardo rispetto all'uscita italiana, voglio comunque segnalarvi questo romanzo che sicuramente interesserà molte di voi, sopratutto le fans di Jane Austen. Dopo il successo di SHOPPING CON JANE AUSTEN torna Laurie V. Rigler, ma con una storia al contrario. Se nel primo romanzo la protagonista Courtney veniva catapultata dal 2010 al ‘700 inglese, stavolta avviene il contrario: Jane, protagonista di questo secondo libro, è una ricca inglese dell’800 che si ritrova catapultata nella Los Angeles di oggi, e oltretutto si ritroverà nei panni di Courtney… insomma anche stavolta ne vedremo delle belle!
“Cerco di non fissare Edgeworth che indossa pantaloni al ginocchio color panna e una giacca blu scuro. Non avevo mai pensato che mi sarei presa una cotta per un uomo che porta degli specie di leggins bianchi. A dire il vero, prima di svegliarmi in questo posto non avevo neanche mai immaginato di vedere un uomo indossare qualsiasi tipo di calzamaglia.”
MILANO 21 MAGGIO 2011 HARLEQUIN FESTEGGIA I TRENT'ANNI !
Una giornata in cui Harmony apre le porte a tutte le sue lettrici, in un susseguirsi di appuntamenti, confronti, interviste, approfondimenti, dove conoscere dal vivo le autrici del cuore e la vostra redazione del cuore.
Inoltre sarà con noi Gena Showalter ( l’ideatrice della Saga dei Demoni pubblicata in Bluenocturne…) imperdibile!
L’ingresso è gratuito, ovviamente fino ad esaurimento dei posti…quindi meglio arrivare per tempo…
Le lettrici sono invitate all'evento, inoltre potete portare i vostri libri per farli autografare dalle vostre scrittrici preferite, compresa la mitica Gena Showalter!
L’appuntamento è il 21 maggio all’Hotel Four Seasons, Via Gesù 6/8 – Milano
dalle ore 10:00 alle ore 17:00.
Trasporti pubblici:
Linea rossa – Fermata: Duomo
Linea gialla – Fermata: Montenapoleone
TI ASPETTIAMO!!
Per le info consigliamo di visitare la sezione del sito Harlequin “30 anni” ci sono le varie iniaziative tra cui PinkKermesse.
PROGRAMMA
10,00 – 10,45 | 30 anni di Harmony: una joint venture per le donne
Apertura lavori a cura di Paola Ronchi – Direttore Generale
11,45 – 12,30 | Star in the world Gena Showalter riceve il Pink Award come Autrice Rivelazione dell’Anno – Segue intervista e firma dei romanzi
12,30 – 13,45 | Pausa
13,45 – 14,45 | Fiaba o Romanzo: quando la vita si tinge di Rosa Partecipano: Gloria Brolatti, Stefania Fioruzzi, Franco Forte, Rosellina Salemi, Raffaella Bianchi – Modera: Cristina Sanna Passino
14,45 – 15,30 | MondoRosa: le community sul web SALA A
Partecipano: Sonia Capelli, Andreina Doccu, Viviana Giorgi, Juneross – Modera: Franco Forte
14,45 – 15,30 | Tradurre d’amore: l’arte di ricreare un romanzo SALA B
Partecipano: Simona Cives, Roberta Fabbri, Elisabetta Lavarello, Alessandra Roccato, Emanuela Velludo – Modera: Ilide Carmignani
15,30 – 16,30 | Voci d’Italia: parola alle autrici italiane Partecipano: Stefania Auci, Mariangela Camocardi, Roberta Ciuffi , Alexandra J. Forrest, Paola Picasso, Sylvia Z. Summers – Modera: Alessandra Bazardi
Letteralmente tradotto questo verso del 1975 tratto dalla canzone "Brighton Rock" degli immortali Queen dovrebbe suonare piu' o meno così:
"Oh roccia secolare non ti sgretolare
L'amore respira ancora
Oh signora luna manda giù coi tuoi raggi
Un po' di magia se vuoi"
A tutti noi verrebbe naturale pensare che quel "rock of ages" si riferisca
a qualche monolite secolare o a un qualche imponente monumento celebrativo o naturale.
Ebbene noi tutti sbagliamo.
La Brighton Rock altro non è che una caramella (tipo lecca-lecca) tipica della zona di Brighton, cittadina balneare a circa 45 minuti d'auto dalla capitale inglese, dolcissima e appicicosissima, venduta in ogni bar/pub/negozio alimentare che siano degni di questo nome nella zona.
Brighton è una città di circa 150 mila abitanti situata sulla costa meridionale dell'Inghilterra nella contea dell'East Sussex. Insieme alle vicine città di Hove e Portslade, costituisce la Città di Brighton e Hove.
Sia che si decida di raggiungerla in auto oppure in treno (o in autobus, da Londra sono frequentissimi, circa uno ogni due ore) non ci si può non accorgere di essere giunti in una località di mare: le dolci colline dei Downs sono foderate da migliaia di tetti tutti uguali accalcati uno sull'altro e le case dal tetto grigio e finestre a ghigliottina sono inframmezzate da viuzze costellate di pub e shop e dalle tipiche stradine sali scendi delle zone collinari. Apparentemente non ha nulla di più da offrire di qualsiasi altra città della costa, come ce ne sono tante in questa zona, zeppe di vie che digradano verso il mare a cui spesso si accede solo attraverso ripide discese su ancor piu' ripidi scalini. Apparentemente.
La spiaggia di Brighton infatti è lunga, larga e scoscesa e si trova a diversi metri sotto il livello della strada.
La sua morfologia irregolare, unita alla sua composizione sassosa, rende arduo e faticoso il camminare, ma triplica la spettacolarità del paesaggio. Le onde, che infrangendosi possono stiracchiarsi per metri, e sommergere quei turisti fiduciosi che l’acqua non arriverà mai fin lì, producono un suono insolito, un fragore che ricorda quello dei fuochi artificiali, richiamando alla mente le leggende tipiche di queste coste: le selkie che ululano precipitando sulla terraferma perdendo il loro manto di foca.
La fondazione di questa cittadina risale a prima del 1080, purtroppo delle sue origini a Brighton non rimane quasi più nulla.
Nel XVIII secolo, come noi tutte ben abbiamo appreso dalle nostre letture, a causa della vicinanza con Londra e del clima benefico del luogo affacciato sulla Manica, meno piovoso di Londra, con imponenti venti che la spazzano regolarmente, divenne la prima meta turistica della buona società Georgiana scalzando Bath nel suo primato di visite annue.
Giorgio IV ne fece la sua meta per eccellenza per dare feste, incontrare amici e riposarsi dalle fatiche della monarchia.
A questo scopo fece costruire nel 1787 (terminato poi nel 1820) un imponente palazzo proprio nel centro della città, il Royal Pavillon.
Il palazzo è un’imponente costruzione che ricorda il Taj Mahal. La sua collocazione nel bel mezzo di palazzi e costruzioni moderne rende il suo stile asiatico un pugno nell’occhio: svoltare l’angolo e ritrovarsi di fronte al palazzo reale fa un po’ lo stesso effetto dei cavoli a merenda.
Purtroppo, come spesso accade all'interno dei palazzi storici inglesi, le foto sono proibite.
Ed è un vero peccato: il Royal Pavillion ha una particolarissima sala dei banchetti, fatta costruire appositamente per impressionare i visitatori con la sua opulenza. Un pacchiano tripudio di stucchi dorati e broccati intrecciati a tappeti orentali e bambù a profusione... lo stile orientale secondo gli inglesi che in quel periodo erano lanciatissimi nelle campagne di conquista delle colonie indiane.
Dal Royal Pavillion si può scendere verso il mare attraverso uno dei più vecchi ascensori elttrici ancora in
funzione.
Basta entrare al Concorde2, un famosissimo locale di Brighton (di giorno risto/pub e di notte nightclub), bersi un the dalla miscela particolare (ce ne sono di circa 115 varietà diverse), scegliere una Brighton's Rock al gusto che si vuole (potete anche decidere di scioglierne un pochino nel suddetto the come fanno "i locali" al posto dello zucchero perchè la Brighton’s Rock non si mastica: la si consuma come un lecca lecca. Un modo esasperante e scomodo che non consente di godersi il particolare identificativo di questo dolciume: in qualunque punto lo si spezzi, al centro apparirà sempre la scritta Brighton. Oggi e’ possibile trovare decine di decorazioni, stemmi e parole diverse all’interno dei bastoncini, ma l’originale e’ quello che conserva il nome della citta’ per tutta la sua lunghezza ) e prendere l'ascensore per scendere (per circa 30 metri) verso il Brighton Pier.
La spiaggia con il lunghissimo pontile in stile vittoriano (che fu completamente distrutto da un incendio e poi ricostruito dopo la guerra) è teatro di un bellissimo luna park permanente, con le giostre dei cavalli stile carillon e i venditori di zucchero filato. Lo stesso pontile corredato di locali e shop è una delle principali attrazioni turistiche della zona da piu' di 200 anni.
Se avete la fortuna di visitare Brighton al fine settimana inoltre potrete godere del bellissimo mercato del North Laines, che resiste dal 1840. Nato come mercato del pesce è ora uno dei principali mercatini dove acquistare souvenir, antiquariato, moderniato e perfino le palle di neve con il Brigton Pier all'interno!
Da non perdere anche l'ippodromo inaugurato da Giorgio IV, che amava, a quanto pare, la bella vita, ancora in funzione e visitabile gratuitamente al di fuori degli orari delle corse che sono a pagamento e il Theatre Royal, dove la buona società inglese passava le serate estive per vedere e farsi vedere, che conserva intatta la sua architettura georgiana sia all'esterno che all'interno con i palchi rivestiti di velluto e il pozzo per l'orchestra in legno di cedro chiaro.
L'atmosfera "romance" si respira tutta e rimane nell'aria, quasi una sorta di viaggio nel tempo, nonostante i molti double bus, le banche Barclay's ad ogni angolo e i McDonald's immancabili in una località turistica (purtroppo).
Nonostante questo si viene catapultati in un romanzo della nostra beneamata Jane oppure di una qualsiasi altra delle scrittrici contemporanee che ambientano i loro romanzi in questi luoghi.
Perchè al di là del vociare dei turisti si sente, portato dal vento, il rumore delle onde che si infrangono sulle scogliere bianche a picco sul mare e il luna park con la sua varietà di strilli di felicità e musiche acute in qualsiasi parte di Brighton voi vi troviate. L'odore che accompagna questi suoni è quello del mare, mischiato al dolce dello zucchero filato e a quello penetrante del pesce fritto che esce dai numerossimi pub presenti nella cittadina.
Potete anche pernottare a Londra e dedicare a Brighton un paio di giorni che sono sufficienti per vedere la
maggior parte della cittadina, cresciuta esponenzialmente in larghezza dagli anni '70 in poi dacchè oggi, come nel 1800, è la meta preferita dei Londinesi per le vacanze estive: una Ostia Lido al di là della Manica, giusto per capirci.
Meta imperdibile per chi, come me, è cresciuta a pane e romance storici, Brighton rientra di diritto nella categoria delle città da vedere per chi si considera un vero romantico e non solo nel senso letterario del termine!
Oggi è un giorno importante per il Romance Italiano, la Leggereditore ha infatti dato l'annuncio del grande ritorno di questa brava autrice, che tanto ci ha affascinato con i suoi corsari!
Ecco a voi l'annuncio ufficiale pubblicato sul blog della Leggereditore:
come sapete a noi piace condividere subito con voi le belle notizie e questa di sicuro farà felici parecchie di voi, poiché parliamo di una penna che mancava da qualche tempo. Siamo dunque davvero lieti di annunciarvi che un’altra autrice molto amata entrerà a far parte del nostro progetto editoriale: Kathleen McGregor. In autunno, infatti, la Leggereditore pubblicherà la versione integrale di CORINNA - LA REGINA DEI MARI, un romanzo appassionante, romantico e avventuroso che ha riscritto le regole del romance storico pieno di azione. Questa edizione non sarà solo riveduta, ma anche reintegrata dei tagli subiti. Insomma, una vera chicca!
Un caldo benvenuto a Kathleen, é bello averti con noi!
Oceano Atlantico, 1664.
Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all’infelicità. Bellissima e indomabile, il volto circondato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna e nulla riuscirà a ostacolare la voglia di libertà che le ribolle dentro, sin dall’infanzia…
Kathleen McGregor è una scrittrice di rara intensità e maestria. I suoi sono romance sui generis, nei quali l’avventura, la passione e l’esatta documentazione storica si fondono, restituendoci una prova di altissimo valore. I suoi romanzi sono un inno alla libertà e a ogni pagina riescono a far appassionare il lettore, trascinandolo in un viaggio dalle atmosfere esotiche, e avvincenti, ma anche romantiche e da sogno."
Una mattina come tante in un ufficio postale di una grande città. Gente che attende, nel migliore dei casi trenta, quaranta minuti, nel peggiore anche due o tre ore. Tutti sono stanchi, nervosi, ansiosi di andarsene. Una donna, strizzata in un completo zebrato di almeno due taglie più piccole della sua, tacco dieci, chioma rigorosamente tinta di nero corvino, occhialone firmato con strass in quantità industriale, abbronzatura color bastoncino findus bruciato, con fare disinvolto e sicuro salta bellamente la coda e, scansando la ragazza che si sta avvinando allo sportello poiché è il suo turno, le ruba tranquillamente il posto. La poveretta inciampa e tenta di protestare, ma la tamarra le tappa la bocca con un: “A sciancata, ma vattene, va…, vattene con gli handicappati, che quello è il posto tuo.” La destinataria di tali insulti, una giovane donna molto distinta e claudicante, cerca di rispondere con educazione e toni pacati, ma si sa, contro le buzzurre non c’è nulla da fare, grideranno sempre più forte e saranno sempre più volgari. Io e un signore interveniamo in difesa della malcapitata, e siamo gli unici, non tanto perché la trucidona non ha rispettato la fila, quanto e soprattutto per la grave offesa e la mancanza di rispetto nei confronti di una persona che ha un lieve difetto fisico.
Quando dopo mezz’ora di strepiti la vicenda si conclude come non doveva, ovvero con la “furbetta del quartierino” che non rifà la fila e non porge le scuse, me ne esco sconsolata dalla posta con il bisogno impellente di prendermi un bel romance e immergermi nella sua lettura. Il motivo non è difficile da indovinare: mi serve una boccata “rosa” o forse, potremmo dire, una bella dose di romance. Perché nei nostri amati romanzi d’amore il lieto fine esiste, oh sì. Non è un miraggio, ma una certezza. Noi sappiamo che qui i cattivi saranno puniti e la giustizia trionferà e, ovviamente, l’eroe si innamora della donna giusta, non di una coatta qualunque!
Quante volte leggendo un libro del nostro genere favorito, avete esclamato: evvai!, quando quelle orribili figure che nella vita reale dobbiamo sopportare e che, malauguratamente, se la cavano spesso e volentieri, nel romance ci sbattono il grugno eccome. Vogliamo parlare delle intriganti smorfiose che insidiano l’eroe e si fanno belle calunniando la protagonista? Degli individui squallidi che mettono i bastoni tra le ruote alla nostra coppia per pura cattiveria? Dei molte mediocri personaggi secondari, che come parassiti tentano di affossare i protagonisti perché non concepiscono che qualcuno sia meglio di loro e possa essere felice? Finendo con la summa di tutti i mali e il concentrato ultimo della bastardaggine, cioè le suocere perfide? Non raccontatemi che non avete mai desiderato prendere a randellate uno dei su menzionati tipi, non vi crederei. Tutte abbiamo sognato di poter dare una bella lezione a questi infami e se l’autrice non ci dà questa soddisfazione ci restiamo molto male; onestamente, già nella vita bisogna sempre porgere l’altra guancia se nemmeno in un romanzo ci si può togliere lo sfizio, i mal di pancia aumentano a dismisura.
Lo confesso, ho gioito immensamente quando il meraviglioso Marcus Westcliff per amore della sua Lilian in Accadde in autunno gliele canta di santa ragione alla madre e la manda in esilio; ero così contenta che mi sono messa a ballare ripetendo: Marcus sposa me! Ha vendicato in un solo capitolo tutte le nuore afflitte dalle suocere e anni di sottomissione alle tremende madri-che-non-mollano-il-figlio. Il senso di benessere derivante da una lettura del genere, garantisco, perdura per ore, a volte per giorni, meglio di qualsiasi integratore o medicina di sorta. Visto che io ho fatto outing, ora tocca voi: chi è o chi sono i personaggi più odiosi che avreste desiderato vedere puniti e che non lo sono stati, oppure che lo sono stati ,ma sono veramente troppo orribili per dimenticarli? Chi avete immaginato di poter prendere a badilate in faccia? Non trattenetevi e svelate tutto quello che avreste voluto dire e fare ma non avete mai osato!
Regia di Cinzia Th Torrini, con Vittoria Puccini (Elisa Scalzi), Alessandro Preziosi (Fabrizio Ristori), Antonella Fattori (Anna Ristori), Jane Alexander (Lucrezia Van Necker), Luca Ward (Ottavio Ranieri), Kaspar Capparoni (Giulio Drago), Cesare Bocci (Antonio Ceppi), Antonino Iuorio (Alvise Radicati), Linda Batista (Isabella),
Nell’Italia del ‘700, Elisa Scalzi è la dama di compagnia dell’anziana contessa Ristori; a causa del cattivo stato di salute della madre torna a Palazzo il conte Fabrizio, figlio della contessa, del quale Elisa s’innamora ricambiata.
Dopo la morte della madre Fabrizio decide di restare a Rivombrosa assumendosi le responsabilità che gli competono, ma cominciano i problemi; non solo quelli legati al tentativo di salvare la tenuta, ma anche i pregiudizi che lui ed Elisa dovranno combattere per coronare la loro storia d’amore e i complotti ai danni del re Vittorio Emanuele III.
Tutto ciò ordito principalmente dalla perfida Lucrezia Van Necker, ex fidanzata di Fabrizio che vorrebbe riconquistarlo ad ogni costo, e dal duca Ottavio Ranieri, amante di Lucrezia; insieme i due non lesineranno imbrogli e anche omicidi pur di annientare Fabrizio ed Elisa…
Nel 2004 (ma la messa in onda iniziò nel dicembre 2003) l’Italia rivisse per qualche tempo l’epoca degli sceneggiati di successo che catalizzavano la totale attenzione del pubblico negli anni ’60 e ’70, totalizzando a ogni puntata milioni di spettatori e fermando l’Italia del boom economico davanti alla televisione una sera a settimana.
ELISA DI RIVOMBROSA fu il primo sceneggiato - in 13 puntate - dopo almeno due decenni, a riportare in auge questo genere con una storia “feuilleton” (del resto, è ispirato al romanzo PAMELA di Samuel Richardson) praticamente del genere da noi tanto amato, il romance.
La storia della bella e coraggiosa Elisa, che da dama di compagnia diventa contessa conquistando il cuore dell’amato conte Ristori e insieme a lui sventa vari complotti ai danni del Re Vittorio Emanuele III fino all’apoteosi finale, dove finalmente entrerà di diritto a far parte della categoria con tutti gli onori, ha letteralmente conquistato il cuore degli italiani diventando un fenomeno di costume (è stata realizzata anche una Barbie italiana con le sembianze della protagonista), arrivando a totalizzare una media di otto/dieci milioni di spettatori a puntata, arrivando ai 12.080.000 dell’ultima puntata… un vero record!
Un successo a mio avviso meritatissimo: la serie è un esempio di come in Italia, con impegno e volontà, si possa realizzare un prodotto televisivo avvincente, che incontri il favore del pubblico e contemporaneamente sia ben fatto e curato.
Innanzitutto gli attori: la giovanissima sconosciuta Vittoria Puccini, che grazie a questo ruolo viene catapultata nell’Olimpo delle celebrità, è non solo bellissima come ci si aspetta da un’eroina romantica, ma anche ottima attrice che dà volto a un personaggio non facilissimo e scontato come potrebbe apparire: Elisa è una donna che conosce la povertà (essendo figlia di un’umile rilegatore) e la sofferenza, quindi abituata a lottare per sopravvivere e farsi valere, e che quindi non si tira indietro davanti quando nasce l’amore per un conte, vincendo dubbi, perplessità e anche la sofferenza nel dover abbandonare inevitabilmente il mondo che aveva sempre conosciuto - quello del popolo - per entrare in uno nuovo e non tanto dorato quanto sembra - quello della nobiltà -, e accettando anche pregiudizi, critiche (per un periodo è costretta ad essere solo l’amante di Fabrizio) e cattiverie pur di riuscire a coronare il suo sogno. Tutto ciò senza venire meno alla propria integrità e dignità.
Accanto a lei quello che - galeotto fu il set - diventerà il suo compagno non solo nella finzione ma anche nella vita per otto anni, Alessandro Preziosi, attore di solida formazione teatrale ma che già aveva lavorato in tv nella soap VIVERE, nel ruolo del conte Fabrizio Ristori, personaggio che nel corso della storia avrà uno sviluppo più visibile rispetto a quello - tutto sommato lineare - di Elisa: all’inizio è infatti un giovane nobile simpatico ma scapestrato cui non importa nulla di prendersi qualche libertà con la dama di compagnia della madre, visto che tanto è di ceto inferiore; ma l’amore che sboccia improvviso e violento non solo gli darà la forza per combattere tutti gli ostacoli (primi fra tutti i pregiudizi della nobiltà) che si frappongo fra loro, ma anche di maturare pian piano assumendosi tutte le responsabilità che derivano dal suo ruolo e anche la paternità di Martino, un piccolo orfano che vive di espedienti e che si scopre essere il figlio illegittimo di Fabrizio, di cui egli non conosceva l’esistenza.
Parere personale di chi scrive: come bellezza, il Preziosi non mi ha mai detto nulla; come attore l’ho trovato molto meno efficace della Puccini, anzi, mi pare piuttosto… fisso, diciamo così. Probabilmente funziona di più in teatro. Ma evidentemente ho dei gusti diversi vista l’ammirazione che l’attore ha riscosso presso il pubblico femminile…
A fare da contraltare alla coppia dei due buoni Elisa e Fabrizio, i due cattivi: la diabolica Lucrezia Van Necker e l’infido Ottavio Ranieri, che ordiranno vari complotti contro Ristori ma anche contro la corona. Due cattivi d’antan, cattivi cattivissimi cui manca anche solo una buona qualità; non hanno scrupoli di alcun tipo, tra loro non c’è alcun sentimento, e non nutrono sentimenti di amore o perlomeno di amicizia o affetto per nessun’altro.
Anche in questa coppia la palma d’oro per la recitazione va alla donna, ovvero la splendida attrice Jane Alexander che tratteggia una Lucrezia bellissima, perfida, odiosa, a tal punto che arriva a sfruttare il piccolo Martino per far credere a Fabrizio di essere lei la madre (la donna infatti dieci anni prima dei fatti narrati era stata fidanzata col conte, ma l’aveva lasciato per sposare un uomo più ricco), e uccidere la fedele serva Isabella quando questa si ribella alla sua cattiveria.
Ranieri è invece interpretato da Luca Ward, uno dei migliori doppiatori italiani, che ogni tanto si propone anche come attore nonostante per lui valga lo stesso discorso fatto su Preziosi, ovvero: è bravo ma un po’ troppo ingessato!
Anche i personaggi minori sono delineati con cura e interpretati in modo efficace, al punto di ritagliarsi ognuno il proprio spazio all’interno della storia in modo da non rimanere semplicemente sullo sfondo; tra questi ricordiamo la marchesa Anna, sorella di Fabrizio, una donna vittima di un matrimonio infelice che l’ha resa rigida e bacchettona, ma che con grande sforzo e sofferenza riuscirà a seguire le orme del fratello e a ricostruirsi una vita felice; il conte Giulio Drago, scapestrato amico di Fabrizio, il personaggio che forse riserva più sorprese nella storia, in quanto sotto il giovane scapestrato e sbruffone si rivelerà un amico leale e sincero e un uomo capace di vero amore; il marchese Alvise Radicati, marito di Anna, uomo infido e depravato (odiosissimo); il medico di famiglia Antonio, un nobile diseredato perché aveva sposato una donna di ceto inferiore.
Simpatica la vicenda che coinvolge i due bambini, Martino ed Emilia (figlia di Anna).
Passando ai dettagli di tipo tecnico, anche qui non si può certo notare con quanta cura e professionalità sono stati realizzati gli splendidi costumi, interamente cuciti a mano da professionisti del settore; o i bellissimi luoghi dove la vicenda è ambientata, che si trovano realmente in Piemonte (dove la vicenda è ambientata), in particolare Palazzo Ristori, che è in realtà il Castello Ducale di Agliè e che in quell’anno ebbe un notevole boom di visitatori grazie appunto alla visibilità regalatagli dalla serie; ma compaiono anche la Palazzina di caccia di Stupinigi, il Palazzo Reale e il Castello di Racconigi, e infine Palazzo Madama a Torino.
Il tutto diretto con mano sicura ed efficace da Cinzia Th Torrini, regista fino ad allora sconosciuta al grande pubblico anche se aveva alle spalle una lunga carriera cinematografica e televisiva sia in Italia (ricordiamo per la tv PICCOLO MONDO ANTICO del 2000, con Claudia Pandolfi e Alessandro Gassman) che in Germania, e che con ELISA DI RIVOMBROSA realizza quello che probabilmente resterà il suo capolavoro, in quanto ha raccontato una storia romantica, avventurosa, di forti passioni e con esatti riferimenti storici ai moti del settecento piemontese che anticipano le lotte risorgimentali che porteranno alla nascita del Regno Italiano.
La serie è stata premiata non solo dal pubblico ma anche dalla critica giornalistica e televisiva: ha vinto 4 Telegatti 2004: come fiction dell'anno, come miglior programma dell'anno, come miglior personaggio maschile (Alessandro Preziosi) e miglior personaggio femminile (Vittoria Puccini).
Lo sceneggiato è stata trasmesso anche in Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Spagna e Ucraina.
Come tutti sapranno, la storia di Elisa ha avuto ben due seguiti: ELISA DI RIVOMBROSA 2, dove dopo qualche puntata il pubblico viene traumatizzato dall’assassinio di Fabrizio, e LA FIGLIA DI ELISA - RITORNO A RIVOMBROSA, dove la protagonista è Agnese, la figlia di Elisa e Fabrizio che vediamo bambina nella seconda serie. Accanto a lei, cresciuti, Martino ed Emilia… e come nemica si ritrova un’invecchiata ma indomabile e soprattutto sempre perfidissima chi? Ma lei, l’inossidabile Lucrezia!
Entrambi i seguiti però, seppur totalizzando buoni ascolti, non hanno avuto il successo il riscontro della prima serie, come spesso accade ai seguiti.
Scusate la lunghezza del post ma trattandosi di ELISA DI RIVOMBROSA, penso non se ne potesse fare proprio a meno!
Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!