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Home | Archivio mensile ed annuale

maggio 2011

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ESCE IN LIBRERIA I MAMMIFERI FELICI RIDONO FINO A TARDA NOTTE, di Giuditta Scalzi - EDIZIONI NEWTON COMPTON

Una storia d’amore che parte dalla fine, ma è anche un nuovo inizio...

Otto vive a Milano con i genitori e sogna di fare l’attore comico. A Firenze, in occasione di un provino, conosce Valentina. Lui figlio di operai, lei di una famiglia dell’alta aristocrazia milanese. Il ragazzo è consapevole della loro diversità, ma è impossibile rinunciare all’amore quando arriva. Così, per tentare di vincere ogni resistenza di Valentina, decide di portarla in vacanza nel caldo e assolato sud d’Italia. A bordo di una 600 del 1965 attraversano il Paese fino ad arrivare a Palinuro dove, in una stanzetta in affitto, trascorrono giorni magici. I mammiferi felici ormai ridono fino a tarda notte e già pensano al futuro come a qualcosa da costruire insieme. Ma durante il viaggio di ritorno Valentina ha un incidente e un’amnesia temporanea le cancella il ricordo di lui…

Con una scrittura elegante e profondamente ironica, Giuditta Scalzi fa vivere due personaggi molto diversi eppure perfettamente intrecciati in una storia d’amore moderna e divertente.

Un’insolita storia d’amore che ci insegna a vivere il sentimento per quello che è, senza paura, anche se un giorno potrebbe finire.

Un amore si può cancellare? Giuditta Scalzi prova a dircelo con ironia e con un pizzico di malinconia.

Giuditta Scalzi è nata a Savignano, in provincia di Cuneo nel 1980. Laureata in lettere classiche, dal 2001 al 2005 ha frequentato la scuola di Teatro Maigret & Magritte dove oggi è docente, dopo aver conseguito un master in teatro Sociale e di Comunità. È insegnante di italiano e latino. Canta nel duo vocale Pemberton Duchamp. I MAMMIFERI FELICI RIDONO FINO A TARDA NOTTE è il suo primo romanzo, selezionato per la pubblicazione tra più di 200 manoscritti nell’ambito del concorso In Primis.

LEGGI UN ESTRATTO

Il libro è disponibile in ebook QUI

 


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ESCE IN LIBRERIA DEVIL'S KISS di Sarwat Chadda - EDIZIONE MONDADORI - COLLANA I GRANDI

Billi SanGreal di giorno è una ragazza irrequieta e solitaria, ma di notte è ostaggio di un'oscura profezia: è l'unica donna ammessa nell'ultimo drappello dei Templari, e nel segreto più assoluto viene addestrata a combattere come uno spietato guerriero. Ma quando conosce il seducente Mike si scopre a desiderare di essere un'adolescente qualsiasi, una che possa innamorarsi anziché combattere contro i demoni. Baciarlo si rivela però un errore fatale: Mike non è ciò che sembra, e la metterà di fronte a scelte disumane.
Billi scopre infatti che Londra è in pericolo, e così l'intera umanità. Con l'aiuto del fedele Kay, giovane Oracolo dell'Ordine, la ragazza si lancerà in un'inesorabile corsa contro il tempo, per trovare l'unica arma capace di uccidere gli angeli ribelli, ma anche la forza necessaria a compiere un estremo, atroce sacrificio.

Note di andreina65: DEVIL'S KISS è il primo volume di una trilogia urban fantasy YA, la "Devil’s kiss/Billi SanGreal series", protagonista la quindicenne Billi, l'unica donna appartenete all'ordine dei templari.


Devil’s kiss/Billi SanGreal series:

1. DEVIL'S KISS (Devil’s Kiss)
2. Dark Goddess (inedito in Italia)
3. a seguire



FONTE FACEBOOK:
LEGGI IL PRIMO CAPITOLO
QUI  

Sarwat Chadda, dopo aver lavorato quasi vent'anni come ingegnere e aver viaggiato in tutto il mondo, ha deciso di dedicarsi alle sue grandi passioni: la storia e la narrativa. Grazie alla calorosa accoglienza che la critica e i lettori hanno riservato a questo romanzo d'esordio, oggi vive a Londra e scrive a tempo pieno.


Sito ufficiale QUI
Blog ufficiale QUI

 



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ESCE IN LIBRERIA TUTTO PER AMORE ( Missing Julia ), di Catherine Dunne, EDIZIONE GUANDA.

Julia Seymour è una donna brillante, affidabile, concreta; ha una vita piena e molti affetti, e non ha mai smesso di amare la propria professione di medico. Perché, allora, una mattina di fine ottobre lascia tutto - casa, figlia, compagno - senza una parola, come se non si aspettasse di tornare? Una fuga, quella di Julia, pianificata fin nei minimi dettagli. A ogni tappa un'amica fidata, che le offre riparo e sostegno senza fare troppe domande, mentre dal passato condiviso affiorano esperienze, ricordi, e forse anche la chiave per capire le vere ragioni del suo gesto, assai più generoso e altruista di quanto potrebbe sembrare. In parallelo, il tenace inseguimento di William, che stava per chiederle di sposarlo e non si dà pace, pronto a cogliere gli indizi che ne è sempre più convinto - Julia ha intenzionalmente disseminato per lui, affermato autore di thriller, lungo il cammino. La sua ricerca lo porterà a compiere un viaggio nello spazio - da Dublino a Londra alla lontana e misteriosa India, dove tutte le tracce sembrano portare - e soprattutto nel tempo, in quel passato di Julia segnato in maniera indelebile da una scelta dolorosa.

 
Nota di Paige79: Catherine Dunne torna con un romanzo appassionato e sorprendente, con una protagonista tormentata in fuga da un passato doloroso, che costringe il proprio compagno a un inseguimento tenace e misterioso che potrebbe distruggere ma anche cementare la loro unione.
Catherine Dunne è nata nel 1954 a Dublino, dove risiede. Ha studiato Letteratura Inglese e Spagnola al Trinity College di Dublino e ha lavorato come insegnante. E' autrice di romanzi molto apprezzati dai lettori, il primo dei quali, LA META' DI NIENTE (Guanda 1998), ha avuto un grande successo di critica e pubblico. I suoi libri, tra i quali citiamo LA MOGLIE CHE DORME (1999), IL VIAGGIO VERSO CASA (2004), L'AMORE O QUASI (2006), SE STASERA SIAMO QUI (2008), DONNA ALLA FINESTRA (2011), sono tutti editi da Guanda. Ha scritto un saggio sull’immigrazione irlandese UN MONDO IGNORATO. GLI IRLANDESI DELL'ULTIMA GENERAZIONE (2007)
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ESCE IN LIBRERIA LA CASA DEI DESTINI INTRECCIATI ( Year of the Unexpected ), di Erica Bauermeister, EDIZIONE GARZANTI.

La luce del tramonto colora di rosso la siepe intorno alla veranda. I piatti sul tavolo di ferro battuto sono quasi vuoti, e tutt'intorno aleggia ancora un profumo denso di enchiladas, pollo arrosto e pomodori grigliati. Kate inala ricordi e si guarda intorno. Oggi è un giorno speciale, la fine di un anno difficile e pieno di dolore, e le sue amiche sono lì, riunite accanto a lei per festeggiare la sua forza e il suo coraggio. Tutte loro nascondono un regalo inaspettato. Una sorpresa e una sfida. Una settimana di rafting in una profondissima gola del Grand Canyon. Kate è molto impaurita, ma accetta. A un patto, però. Ognuna delle sue amiche, nel corso dell'anno a venire, dovrà fare qualcosa che la terrorizza o che non vorrebbe mai affrontare. Qualcosa di difficile, forse impossibile, ma che le può aiutare a ritrovare la strada per il sogno, anche se sembra perduta. Come Caroline, una libraia che non riesce a disfarsi dei libri dell'ex marito; o Daria, che deve inventare una nuova ricetta per il pane e per la sua vita; Sara, che decide di perdersi tra le calli di Venezia per ricordare com'è il gusto dell'avventura; Hadley, che prendendosi cura del suo giardino deve scoprire la pianta giusta per curare la sua anima. Tutte quante devono mettersi in gioco e superare sé stesse. Una storia sulla forza dell'amicizia, la voglia di ricominciare e la speranza.

Nota di Paige79: come già in LA SCUOLA DEGLI INGREDIENTI SEGRETI, anche qui l’autrice narra una storia di donne, un romanzo corale in cui la parte del leone è data dalla capacità femminile di risollevarsi da sconfitte e fallimenti anche dolorosi per tornare a sorridere, complici l’amicizia e anche tavolate e cibi vari, che in un certo qual modo a volte rispecchiano la vita e i suoi intrecci.
Erica Bauermeister è nata a Pasadena, in California, nel 1959. Ha frequentato l'università a Los Angeles. Mentre faceva il dottorato ha scritto un saggio sulle donne scrittrici: 500 Great Books by Women: A Reader's Guide, ed è stata coautrice di "Let's Hear It For Girls: 375 Great Books for Readers 2-14" . Ha insegnato letteratura e ha avuto due figli, secondo lei l'evento che ha maggiormente influenzato il suo modo di scrivere. LA SCUOLA DEGLI INGREDIENTI SEGRETI è il suo romanzo d'esordio, pubblicato in 25 Paesi.

 

 

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ESCE IN LIBRERIA MANNA E MIELE, FERRO E FUOCO, di Giuseppina Torregrossa, EDIZIONE MONDADORI.

Romilda Gelardi viene alla luce in una notte di tormenta. Nel caldo della loro casa, Marica e Alfonso si illuminano davanti al miracolo di quella figlia femmina tanto desiderata, bella e polposa come una spiga di grano a giugno. Romilda si rivela subito una bambina speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone. E suo padre Alfonso si rende conto che, di tutti i figli, forse solo Romilda ha le capacità per ereditare i segreti del suo mestiere. Sì, perché Alfonso è un mannaluoro: uno dei pochissimi depositari dell'arte di estrarre dai frassini la manna, sostanza dalle miracolose virtù nutritive e curative. Romilda cresce così tra gli insegnamenti della madre, e quelli del padre. Ma Romilda è destinata a incontrare presto la violenza del ferro e la prepotenza del fuoco: don Francesco, barone di Ventimiglia, la chiede in sposa ancora bambina. Seguire don Francesco significherà lasciare il bosco, conoscere le durezze di una vita più agiata ma profondamente inautentica - in cui anche l'esperienza della maternità può finire per espropriare una donna di se stessa.


Nota di Paige79:  Dopo IL CONTO DELLE MINNE, Giuseppina Torregrossa torna ai temi che le sono visceralmente cari: la sua terra e la femminilità. Una Sicilia nobile e feroce, terra di pazzi e sognatori, di aranceti e solfatare, è il palcoscenico sul quale si muovono personaggi memorabili, sul quale grandezza e miseria delle umane passioni prendono vita nel canto di una donna alla ricerca della propria libertà. 

 

 

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ESCE IN LIBRERIA IN VIAGGIO CON JANE AUSTEN ( Rude Awakenings of a Jane Austen Addict ), di Laurie Viera Rigler, EDIZIONE SPERLING & KUPFER.


Sto forse sognando? si chiede confusa Jane Mansfield, una fanciulla inglese di inizio Ottocento, risvegliandosi all'improvviso in un ambiente a lei del tutto estraneo. L'ultima cosa che ricorda è di essere caduta da cavallo. Sì, Jane aveva appena saputo del tradimento del suo fidanzato, quando era montata in sella ed era corsa via disperata, cadendo poi rovinosamente. Ma che cos'era successo dopo? Perché ora si è svegliata in una stanza che non ha mai visto prima, mentre due sconosciute dai capelli dipinti e dagli abiti troppo succinti le danno irrispettosamente del tu, millantando di essere sue amiche? E chi è lo strano individuo di nome Wes, che somiglia in modo incredibile al suo fidanzato fedifrago e che continua a chiamarla Courtney? Ben presto, e dopo una serie di terribili figuracce, il mistero è svelato: Jane non sta affatto sognando, ma si trova intrappolata nei panni di Courtney, alle prese con una vita caotica, nella ancor più caotica Los Angeles del Ventunesimo secolo. Un universo strabiliante in cui le signore pranzano in locande pubbliche senza accompagnatori e i protagonisti del suo romanzo preferito, "Orgoglio e pregiudizio", si agitano senza sosta dentro una scatola luminosa. Dopo "Shopping con Jane Austen", ecco la storia di una dolce fanciulla della Reggenza, in fuga da convenzioni sociali e problemi di cuore, costretta a mettere ordine nell'esistenza di una donna di oggi, con cui sembra avere in comune solo la passione per Jane Austen. O forse no...


Nota di Paige79: Un po' in ritardo rispetto all'uscita italiana, voglio comunque segnalarvi questo romanzo che sicuramente interesserà molte di voi, sopratutto le fans di Jane Austen. Dopo il successo di SHOPPING CON JANE AUSTEN torna Laurie V. Rigler, ma con una storia al contrario. Se nel primo romanzo la protagonista Courtney veniva catapultata dal 2010 al ‘700 inglese, stavolta avviene il contrario: Jane, protagonista di questo secondo libro, è una ricca inglese dell’800 che si ritrova catapultata nella Los Angeles di oggi, e oltretutto si ritroverà nei panni di Courtney… insomma anche stavolta ne vedremo delle belle!
“Cerco di non fissare Edgeworth che indossa pantaloni al ginocchio color panna e una giacca blu scuro. Non avevo mai pensato che mi sarei presa una cotta per un uomo che porta degli specie di leggins bianchi. A dire il vero, prima di svegliarmi in questo posto non avevo neanche mai immaginato di vedere un uomo indossare qualsiasi tipo di calzamaglia.”

 

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MILANO 21 MAGGIO 2011 HARLEQUIN FESTEGGIA I TRENT'ANNI !

 


Una giornata in cui Harmony apre le porte a tutte le sue lettrici, in un susseguirsi di appuntamenti, confronti, interviste, approfondimenti, dove conoscere dal vivo le autrici del cuore e la vostra redazione del cuore.

Inoltre sarà con noi Gena Showalter ( l’ideatrice della Saga dei Demoni pubblicata in Bluenocturne…) imperdibile!

L’ingresso è gratuito, ovviamente fino ad esaurimento dei posti…quindi meglio arrivare per tempo…

Le lettrici sono invitate all'evento, inoltre  potete portare i vostri libri per farli autografare dalle vostre scrittrici preferite, compresa la mitica Gena Showalter!

L’appuntamento è il 21 maggio all’Hotel Four Seasons, Via Gesù 6/8 – Milano
dalle ore 10:00 alle ore 17:00.

Trasporti pubblici:
Linea rossa – Fermata: Duomo
Linea gialla – Fermata: Montenapoleone

TI ASPETTIAMO!!

 

 Per le info consigliamo di visitare la sezione del sito Harlequin “30 anni” ci sono le varie iniaziative tra cui PinkKermesse. 

 

PROGRAMMA

10,00 – 10,45 | 30 anni di Harmony: una joint venture per le donne
Apertura lavori a cura di Paola Ronchi – Direttore Generale

10,45 – 11,45 | Fenomeno Rosa: crescita ed evoluzione
Partecipano: Renato Fiocca, Sandra Furlan, Gabriella Giorgi, Enrica Tiozzo – Modera: Cinzia Tani

11,45 – 12,30 | Star in the world Gena Showalter riceve il Pink Award come Autrice Rivelazione dell’Anno – Segue intervista e firma dei romanzi

12,30 – 13,45 | Pausa

13,45 – 14,45 | Fiaba o Romanzo: quando la vita si tinge di Rosa Partecipano: Gloria Brolatti, Stefania Fioruzzi, Franco Forte, Rosellina Salemi, Raffaella Bianchi – Modera: Cristina Sanna Passino

14,45 – 15,30 | MondoRosa: le community sul web SALA A
Partecipano: Sonia Capelli, Andreina Doccu, Viviana Giorgi, Juneross – Modera: Franco Forte

14,45 – 15,30 | Tradurre d’amore: l’arte di ricreare un romanzo SALA B
Partecipano: Simona Cives, Roberta Fabbri, Elisabetta Lavarello, Alessandra Roccato, Emanuela Velludo – Modera: Ilide Carmignani

15,30 – 16,30 | Voci d’Italia: parola alle autrici italiane Partecipano: Stefania Auci, Mariangela Camocardi, Roberta Ciuffi , Alexandra J. Forrest, Paola Picasso, Sylvia Z. Summers – Modera: Alessandra Bazardi

Segue firma dei romanzi per tutte non mancate!

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CONSIGLI DI VIAGGIO PER VERE ROMANTICHE:
BRIGHTON
 
 



 "Oh rock of ages do not crumble
Love is breathing still
Oh lady moon shine down
A little people magic if you will"
 
 
Letteralmente tradotto questo verso del 1975 tratto dalla canzone "Brighton Rock" degli immortali Queen dovrebbe suonare piu' o meno così:
 
"Oh roccia secolare non ti sgretolare
L'amore respira ancora
Oh signora luna manda giù coi tuoi raggi
Un po' di magia se vuoi"
 
A tutti noi verrebbe naturale pensare che quel "rock of ages" si riferisca
a qualche monolite secolare o a un qualche imponente monumento celebrativo o naturale.
Ebbene noi tutti sbagliamo.
La Brighton Rock altro non è che una caramella (tipo lecca-lecca) tipica della zona di Brighton, cittadina balneare a circa 45 minuti d'auto dalla capitale inglese, dolcissima e appicicosissima, venduta in ogni bar/pub/negozio alimentare che siano degni di questo nome nella zona.
 
Brighton è una città di circa 150 mila abitanti situata sulla costa meridionale dell'Inghilterra nella contea dell'East Sussex. Insieme alle vicine città di Hove e Portslade, costituisce la Città di Brighton e Hove.
Sia che si decida di raggiungerla in auto oppure in treno (o in autobus, da Londra sono frequentissimi, circa uno ogni due ore) non ci si può non accorgere di essere giunti in una località di mare: le dolci colline dei Downs sono foderate da migliaia di tetti tutti uguali accalcati uno sull'altro e le  case dal tetto grigio e finestre a ghigliottina sono inframmezzate da viuzze costellate di pub e shop e dalle tipiche stradine sali scendi delle zone collinari.
Apparentemente non ha nulla di più da offrire di qualsiasi altra città della costa, come ce ne sono tante in questa zona, zeppe di vie che digradano verso il mare a cui spesso si accede solo attraverso ripide discese su ancor piu' ripidi scalini. Apparentemente.

La spiaggia di Brighton infatti è lunga, larga e scoscesa e si trova a diversi metri sotto il livello della strada.
La sua morfologia irregolare, unita alla sua composizione sassosa, rende arduo e faticoso il camminare, ma triplica la spettacolarità del paesaggio. Le onde, che infrangendosi possono stiracchiarsi per metri, e sommergere quei turisti fiduciosi che l’acqua non arriverà mai fin lì, producono un suono insolito, un fragore che ricorda quello dei fuochi artificiali, richiamando alla mente le leggende tipiche di queste coste: le selkie che ululano precipitando sulla terraferma perdendo il loro manto di foca.

La fondazione di questa cittadina risale a prima del 1080, purtroppo delle sue origini a Brighton non rimane quasi più nulla.
Nel XVIII secolo, come noi tutte ben abbiamo appreso dalle nostre letture, a causa della vicinanza con Londra e del clima benefico del luogo affacciato sulla Manica, meno piovoso di Londra, con imponenti venti che la spazzano regolarmente, divenne la prima meta turistica della buona società Georgiana scalzando Bath nel suo primato di visite annue.
Giorgio IV ne fece la sua meta per eccellenza per dare feste, incontrare amici e riposarsi dalle fatiche della monarchia.
A questo scopo fece costruire nel 1787 (terminato poi nel 1820) un imponente palazzo proprio nel centro della città, il Royal Pavillon.
Il palazzo è un’imponente costruzione che ricorda il Taj Mahal. La sua collocazione nel bel mezzo di palazzi e costruzioni moderne rende il suo stile asiatico un pugno nell’occhio: svoltare l’angolo e ritrovarsi di fronte al palazzo reale fa un po’ lo stesso effetto dei cavoli a merenda. 
Purtroppo, come spesso accade all'interno dei palazzi storici inglesi, le foto sono proibite.
Ed è un vero peccato: il Royal Pavillion ha una particolarissima sala dei banchetti, fatta costruire appositamente per impressionare i visitatori con la sua opulenza. Un pacchiano tripudio di stucchi dorati e broccati intrecciati a tappeti orentali e bambù a profusione... lo stile orientale secondo gli inglesi che in quel periodo erano lanciatissimi nelle campagne di conquista delle colonie indiane.

Dal Royal Pavillion si può scendere verso il mare attraverso uno dei più vecchi ascensori elttrici  ancora in
funzione.
Basta entrare al Concorde2, un famosissimo locale di Brighton (di giorno risto/pub e di notte nightclub), bersi un the dalla miscela particolare (ce ne sono di circa 115 varietà diverse), scegliere una Brighton's Rock al gusto che si vuole (potete anche decidere di scioglierne un pochino nel suddetto the come fanno "i locali" al posto dello zucchero perchè la Brighton’s Rock non si mastica: la si consuma come un lecca lecca. Un modo esasperante e scomodo che non consente di godersi il particolare identificativo di questo dolciume: in qualunque punto lo si spezzi, al centro apparirà sempre la scritta Brighton. Oggi e’ possibile trovare decine di decorazioni, stemmi e parole diverse all’interno dei bastoncini, ma l’originale e’ quello che conserva il nome della citta’ per tutta la sua lunghezza ) e prendere l'ascensore per scendere (per circa 30 metri) verso il Brighton Pier.
 
La spiaggia con il lunghissimo pontile in stile vittoriano (che fu completamente distrutto da un incendio e poi ricostruito dopo la guerra) è teatro di un bellissimo luna park permanente, con le giostre dei cavalli stile carillon e i venditori di zucchero filato.
Lo stesso pontile corredato di locali e shop è una delle principali attrazioni turistiche della zona da piu' di 200 anni.

Se avete la fortuna di visitare Brighton al fine settimana inoltre potrete godere del bellissimo mercato del North Laines, che resiste dal 1840. Nato come mercato del pesce è ora uno dei principali mercatini dove acquistare souvenir, antiquariato, moderniato e perfino le palle di neve con il Brigton Pier all'interno! 
Da non perdere anche l'ippodromo inaugurato da Giorgio IV, che amava, a quanto pare, la bella vita, ancora in funzione e visitabile gratuitamente al di fuori degli orari delle corse che sono a pagamento e il Theatre Royal, dove la buona società inglese passava le serate estive per vedere e farsi vedere, che conserva intatta la sua architettura georgiana sia all'esterno che all'interno con i palchi rivestiti di velluto e il pozzo per l'orchestra in legno di cedro chiaro.

 
 
L'atmosfera "romance" si respira tutta e rimane nell'aria, quasi una sorta di viaggio nel tempo, nonostante i molti double bus, le banche Barclay's ad ogni angolo e i McDonald's immancabili in una località turistica (purtroppo).
Nonostante questo si viene catapultati in un romanzo della nostra beneamata Jane oppure di una qualsiasi altra delle scrittrici contemporanee che ambientano i loro romanzi in questi luoghi.
Perchè al di là del vociare dei turisti si sente, portato dal vento, il rumore delle onde che si infrangono sulle scogliere bianche a picco sul mare e il luna park con la sua varietà di strilli di felicità e musiche acute in qualsiasi parte di Brighton voi vi troviate.
L'odore che accompagna questi suoni è quello del mare, mischiato al dolce dello zucchero filato e a quello penetrante del pesce fritto che esce dai numerossimi pub presenti nella cittadina.

Potete anche pernottare a Londra e dedicare a Brighton un paio di giorni che sono sufficienti per vedere la
maggior parte della cittadina, cresciuta esponenzialmente in larghezza dagli anni '70 in poi dacchè oggi, come nel 1800, è la meta preferita dei Londinesi per le vacanze estive: una Ostia Lido al di là della Manica, giusto per capirci. 

Meta imperdibile per chi, come me, è cresciuta a pane e romance storici, Brighton rientra di diritto nella categoria delle città da vedere per chi si considera un vero romantico e non solo nel senso letterario del termine!

(Se volete saperne di piu', penotare visite guidate o tuor c'è l'utilissimo sito: http://it.visitbrighton.com/)

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IL GRANDE RITORNO DI KATHLEEN MCGREGOR

 

Oggi è un giorno importante per il Romance Italiano, la Leggereditore ha infatti dato l'annuncio del grande ritorno di questa brava autrice, che tanto ci ha affascinato con i suoi corsari!

Ecco a voi l'annuncio ufficiale pubblicato sul blog della Leggereditore:

http://www.leggereditore.it/blog.php?id=78
 

"Care amiche,

come sapete a noi piace condividere subito con voi le belle notizie e questa di sicuro farà felici parecchie di voi, poiché parliamo di una penna che mancava da qualche tempo. Siamo dunque davvero lieti di annunciarvi che un’altra autrice molto amata entrerà a far parte del nostro progetto editoriale: Kathleen McGregor. In autunno, infatti, la Leggereditore pubblicherà la versione integrale di CORINNA - LA REGINA DEI MARI, un romanzo appassionante, romantico e avventuroso che ha riscritto le regole del romance storico pieno di azione. Questa edizione non sarà solo riveduta, ma anche reintegrata dei tagli subiti. Insomma, una vera chicca!

Un caldo benvenuto a Kathleen, é bello averti con noi!

Oceano Atlantico, 1664.
Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all’infelicità. Bellissima e indomabile, il volto circondato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna e nulla riuscirà a ostacolare la voglia di libertà che le ribolle dentro, sin dall’infanzia…

Kathleen McGregor è una scrittrice di rara intensità e maestria. I suoi sono romance sui generis, nei quali l’avventura, la passione e l’esatta documentazione storica si fondono, restituendoci una prova di altissimo valore. I suoi romanzi sono un inno alla libertà e a ogni pagina riescono a far appassionare il lettore, trascinandolo in un viaggio dalle atmosfere esotiche, e avvincenti, ma anche romantiche e da sogno."

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                                                    GLI EFFETTI COLLATERALI DEL ROMANCE

 

Una mattina come tante in un ufficio postale di una grande città. Gente che attende, nel migliore dei casi trenta, quaranta minuti, nel peggiore anche due o tre ore. Tutti  sono stanchi, nervosi, ansiosi di andarsene. Una donna, strizzata in un completo zebrato di almeno due taglie più piccole della sua, tacco dieci, chioma rigorosamente tinta di nero corvino, occhialone firmato con strass in quantità industriale, abbronzatura color bastoncino findus bruciato, con fare disinvolto e sicuro salta bellamente la coda e, scansando la ragazza  che si sta avvinando allo sportello poiché è il suo turno, le ruba tranquillamente il posto. La poveretta inciampa e tenta di protestare, ma la tamarra le tappa la bocca con un: “A sciancata, ma vattene, va…, vattene con gli handicappati, che quello è il posto tuo.” La destinataria di tali insulti, una giovane donna molto distinta e claudicante, cerca di rispondere con educazione e toni pacati, ma si sa, contro le buzzurre non c’è nulla da fare, grideranno sempre più forte e saranno sempre più volgari. Io e un signore interveniamo in difesa della malcapitata, e siamo gli  unici, non tanto perché la trucidona non ha rispettato la fila, quanto e soprattutto per la grave offesa e la mancanza di rispetto nei confronti di una persona che ha un lieve difetto fisico.

Quando dopo mezz’ora di strepiti  la vicenda si  conclude come non doveva, ovvero con la “furbetta del quartierino” che non rifà la fila e non porge le scuse, me ne esco sconsolata dalla posta con il bisogno impellente di prendermi un bel romance  e immergermi nella sua lettura. Il motivo non è difficile da indovinare: mi serve una boccata “rosa” o forse, potremmo dire, una bella dose di romance. Perché nei nostri amati romanzi d’amore il lieto fine esiste, oh sì. Non è un miraggio, ma una certezza. Noi sappiamo che qui i cattivi saranno puniti e la giustizia trionferà e, ovviamente, l’eroe si innamora della donna giusta, non di una coatta qualunque!

Quante volte leggendo un libro del nostro genere favorito, avete esclamato: evvai!,  quando quelle orribili figure che nella vita reale dobbiamo sopportare e che, malauguratamente, se la cavano spesso e volentieri, nel romance ci sbattono il grugno eccome. Vogliamo parlare delle intriganti smorfiose che insidiano l’eroe e si fanno belle calunniando la protagonista? Degli individui squallidi che mettono i bastoni tra le ruote alla nostra coppia per pura cattiveria? Dei molte mediocri personaggi secondari, che come parassiti tentano di affossare i protagonisti perché non concepiscono che qualcuno sia meglio di loro e possa essere felice? Finendo con la summa di tutti i mali e il concentrato ultimo della bastardaggine, cioè le suocere perfide? Non raccontatemi che non avete mai desiderato prendere a randellate uno dei su menzionati tipi, non vi crederei. Tutte abbiamo sognato di poter dare una bella lezione a questi infami e se l’autrice non ci dà questa soddisfazione ci restiamo molto male; onestamente, già nella vita bisogna sempre porgere l’altra guancia se nemmeno in un romanzo ci si può togliere lo sfizio, i mal di pancia aumentano a dismisura.

Lo confesso, ho gioito immensamente quando il meraviglioso Marcus Westcliff per amore della sua Lilian in Accadde in autunno  gliele canta di santa ragione alla madre e la manda in esilio; ero così contenta che mi sono messa a ballare ripetendo: Marcus sposa me! Ha vendicato in un solo capitolo tutte le nuore afflitte dalle suocere e anni di sottomissione alle tremende madri-che-non-mollano-il-figlio. Il senso di benessere derivante da una lettura del genere, garantisco, perdura per ore, a volte per giorni, meglio di qualsiasi integratore o medicina di sorta. Visto che io ho fatto outing, ora tocca voi: chi è o chi sono i personaggi più odiosi che avreste desiderato vedere puniti e che non lo sono stati, oppure che lo sono stati ,ma sono veramente troppo orribili per dimenticarli? Chi avete immaginato di poter prendere a badilate in faccia? Non trattenetevi e svelate tutto quello che avreste voluto dire e fare ma non avete mai osato!

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ELISA DI RIVOMBROSA, 2003




Regia di Cinzia Th Torrini, con Vittoria Puccini (Elisa Scalzi), Alessandro Preziosi (Fabrizio Ristori), Antonella Fattori (Anna Ristori), Jane Alexander (Lucrezia Van Necker), Luca Ward (Ottavio Ranieri), Kaspar Capparoni (Giulio Drago), Cesare Bocci (Antonio Ceppi), Antonino Iuorio (Alvise Radicati), Linda Batista (Isabella),


Nell’Italia del ‘700, Elisa Scalzi è la dama di compagnia dell’anziana contessa Ristori; a causa del cattivo stato di salute della madre torna a Palazzo il conte Fabrizio, figlio della contessa, del quale Elisa s’innamora ricambiata.
Dopo la morte della madre Fabrizio decide di restare a Rivombrosa assumendosi le responsabilità che gli competono, ma cominciano i problemi; non solo quelli legati al tentativo di salvare la tenuta, ma anche i pregiudizi che lui ed Elisa dovranno combattere per coronare la loro storia d’amore e i complotti ai danni del re Vittorio Emanuele III.
Tutto ciò ordito principalmente dalla perfida Lucrezia Van Necker, ex fidanzata di Fabrizio che vorrebbe riconquistarlo ad ogni costo, e dal duca Ottavio Ranieri, amante di Lucrezia; insieme i due non lesineranno imbrogli e anche omicidi pur di annientare Fabrizio ed Elisa…


Nel 2004 (ma la messa in onda iniziò nel dicembre 2003) l’Italia rivisse per qualche tempo l’epoca degli sceneggiati di successo che catalizzavano la totale attenzione del pubblico negli anni ’60 e ’70, totalizzando a ogni puntata milioni di spettatori e fermando l’Italia del boom economico davanti alla televisione una sera a settimana.
ELISA DI RIVOMBROSA fu il primo sceneggiato - in 13 puntate - dopo almeno due decenni, a riportare in auge questo genere con una storia “feuilleton” (del resto, è ispirato al romanzo PAMELA di Samuel Richardson) praticamente del genere da noi tanto amato, il romance.
La storia della bella e coraggiosa Elisa, che da dama di compagnia diventa contessa conquistando il cuore dell’amato conte Ristori e insieme a lui sventa vari complotti ai danni del Re Vittorio Emanuele III fino all’apoteosi finale, dove finalmente entrerà di diritto a far parte della categoria con tutti gli onori, ha letteralmente conquistato il cuore degli italiani diventando un fenomeno di costume (è stata realizzata anche una Barbie italiana con le sembianze della protagonista), arrivando a totalizzare una media di otto/dieci milioni di spettatori a puntata, arrivando ai 12.080.000 dell’ultima puntata… un vero record!
Un successo a mio avviso meritatissimo: la serie è un esempio di come in Italia, con impegno e volontà, si possa realizzare un prodotto televisivo avvincente, che incontri il favore del pubblico e contemporaneamente sia ben fatto e curato.
Innanzitutto gli attori: la giovanissima sconosciuta Vittoria Puccini, che grazie a questo ruolo viene catapultata nell’Olimpo delle celebrità, è non solo bellissima come ci si aspetta da un’eroina romantica, ma anche ottima attrice che dà volto a un personaggio non facilissimo e scontato come potrebbe apparire: Elisa è una donna che conosce la povertà (essendo figlia di un’umile rilegatore) e la sofferenza, quindi abituata a lottare per sopravvivere e farsi valere, e che quindi non si tira indietro davanti quando nasce l’amore per un conte, vincendo dubbi, perplessità e anche la sofferenza nel dover abbandonare inevitabilmente  il mondo che aveva sempre conosciuto - quello del popolo - per entrare in uno nuovo e non tanto dorato quanto sembra - quello della nobiltà -, e accettando anche pregiudizi, critiche (per un periodo è costretta ad essere solo l’amante di Fabrizio) e cattiverie pur di riuscire a coronare il suo sogno. Tutto ciò senza venire meno alla propria integrità e dignità.

Accanto a lei quello che - galeotto fu il set - diventerà il suo compagno non solo nella finzione ma anche nella vita per otto anni, Alessandro Preziosi, attore di solida formazione teatrale ma che già aveva lavorato in tv nella soap VIVERE, nel  ruolo del conte Fabrizio Ristori, personaggio che nel corso della storia avrà uno sviluppo più visibile rispetto a quello - tutto sommato lineare - di Elisa: all’inizio è infatti un giovane nobile simpatico ma scapestrato cui non importa nulla di prendersi qualche libertà con la dama di compagnia della madre, visto che tanto è di ceto inferiore; ma l’amore che sboccia improvviso e violento non solo gli darà la forza per combattere tutti gli ostacoli (primi fra tutti i pregiudizi della nobiltà) che si frappongo fra loro, ma anche di maturare pian piano assumendosi tutte le responsabilità che derivano dal suo ruolo e anche la paternità di Martino, un piccolo orfano che vive di espedienti e che si scopre essere il figlio illegittimo di Fabrizio, di cui egli non conosceva l’esistenza.
Parere personale di chi scrive: come bellezza, il Preziosi non mi ha mai detto nulla; come attore l’ho trovato molto meno efficace della Puccini, anzi, mi pare piuttosto… fisso, diciamo così. Probabilmente funziona di più in teatro. Ma evidentemente ho dei gusti diversi vista l’ammirazione che l’attore ha riscosso presso il pubblico femminile…

A fare da contraltare alla coppia dei due buoni Elisa e Fabrizio, i due cattivi: la diabolica Lucrezia Van Necker e l’infido Ottavio Ranieri, che ordiranno vari complotti contro Ristori ma anche contro la corona. Due cattivi d’antan, cattivi cattivissimi cui manca anche solo una buona qualità; non hanno scrupoli di alcun tipo, tra loro non c’è alcun sentimento, e non nutrono sentimenti di amore o perlomeno di amicizia o affetto per nessun’altro.
Anche in questa coppia la palma d’oro per la recitazione va alla donna, ovvero la splendida attrice Jane Alexander che tratteggia una Lucrezia bellissima, perfida, odiosa, a tal punto che arriva a sfruttare il piccolo Martino per far credere a Fabrizio di essere lei la madre (la donna infatti dieci anni prima dei fatti narrati era stata fidanzata col conte, ma l’aveva lasciato per sposare un uomo più ricco), e uccidere la fedele serva Isabella quando questa si ribella alla sua cattiveria.
Ranieri è invece interpretato da Luca Ward, uno dei migliori doppiatori italiani, che ogni tanto si propone anche come attore nonostante per lui valga lo stesso discorso fatto su Preziosi, ovvero: è bravo ma un po’ troppo ingessato!
Anche i personaggi minori sono delineati con cura e interpretati in modo efficace, al punto di ritagliarsi ognuno il proprio spazio all’interno della storia in modo da non rimanere semplicemente sullo sfondo; tra questi ricordiamo la marchesa Anna, sorella di Fabrizio, una donna vittima di un matrimonio infelice che l’ha resa rigida e bacchettona, ma che con grande sforzo e sofferenza riuscirà a seguire le orme del fratello e a ricostruirsi una vita felice; il conte Giulio Drago, scapestrato amico di Fabrizio, il personaggio che forse riserva più sorprese nella storia, in quanto sotto il giovane scapestrato e sbruffone si rivelerà un amico leale e sincero e un uomo capace di vero amore; il marchese Alvise Radicati, marito di Anna, uomo infido e depravato (odiosissimo); il medico di famiglia Antonio, un nobile diseredato perché aveva sposato una donna di ceto inferiore.
Simpatica la vicenda che coinvolge i due bambini, Martino ed Emilia (figlia di Anna).

Passando ai dettagli di tipo tecnico, anche qui non si può certo notare con quanta cura e professionalità sono stati realizzati gli splendidi costumi, interamente cuciti a mano da professionisti del settore; o i bellissimi luoghi dove la vicenda è ambientata, che si trovano realmente in Piemonte (dove la vicenda è ambientata), in particolare Palazzo Ristori, che è in realtà il Castello Ducale di Agliè e che in quell’anno ebbe un notevole boom di visitatori grazie appunto alla visibilità regalatagli dalla serie; ma compaiono anche la Palazzina di caccia di Stupinigi, il Palazzo Reale e il Castello di Racconigi, e infine Palazzo Madama a Torino.


Il tutto diretto con mano sicura ed efficace da Cinzia Th Torrini, regista fino ad allora sconosciuta al grande pubblico anche se aveva alle spalle una lunga carriera cinematografica e televisiva sia in Italia (ricordiamo per la tv PICCOLO MONDO ANTICO del 2000, con Claudia Pandolfi e Alessandro Gassman) che in Germania, e che con ELISA DI RIVOMBROSA realizza quello che probabilmente resterà il suo capolavoro, in quanto ha raccontato una storia romantica, avventurosa, di forti passioni e con esatti riferimenti storici ai moti del settecento piemontese che anticipano le lotte risorgimentali che porteranno alla nascita del Regno Italiano.
La serie è stata premiata non solo dal pubblico ma anche dalla critica giornalistica e televisiva: ha vinto 4 Telegatti 2004: come fiction dell'anno, come miglior programma dell'anno, come miglior personaggio maschile (Alessandro Preziosi) e miglior personaggio femminile (Vittoria Puccini).
Lo sceneggiato è stata trasmesso anche in Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Spagna e Ucraina.

Come tutti sapranno, la storia di Elisa ha avuto ben due seguiti: ELISA DI RIVOMBROSA 2, dove dopo qualche puntata il pubblico viene traumatizzato dall’assassinio di Fabrizio, e LA FIGLIA DI ELISA - RITORNO A RIVOMBROSA, dove la protagonista è Agnese, la figlia di Elisa e Fabrizio che vediamo bambina nella seconda serie. Accanto a lei, cresciuti, Martino ed Emilia… e come nemica si ritrova un’invecchiata ma indomabile e soprattutto sempre perfidissima chi? Ma lei, l’inossidabile Lucrezia!
Entrambi i seguiti però, seppur totalizzando buoni ascolti, non hanno avuto il successo il riscontro della prima serie, come spesso accade ai seguiti.
Scusate la lunghezza del post ma trattandosi di ELISA DI RIVOMBROSA, penso non se ne potesse fare proprio a meno!

 

 

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AND THE WINNER  IS...
 
 
Con i complimenti del blog,

 
siamo felicissime di poter regalare una copia di
 
LA VITA CHE HO SOGNATO  di Mariangela Camocardi
 
gentilmente offerta dall'autrice,
 
che ringraziamo per la collaborazione:

 

 
alla lettrice:
 
minicicciola  (commento num. 38)
 

      
Congratulazione alla vincitrice!
 
Contattaci in privato al seguente indirizzo e-mail:
Isnt_It_Romantic-owner@yahoogroups.com ,comunicandoci  i tuoi  dati e il recapito al  quale spedire il libro.
In assenza di comunicazione entro due settimane, procederemo ad una nuova estrazione.


 

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"CHI L'HA VISTE? ovvero: le desaparecidas (in Italia) del romance – 4° episodio”

Riprende la nostra ricerca di autrici “scomparse” o assenti dall’Italia da diverso tempo…
 

E come…

 


ELIZABETH (BOYLE)
Prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, Elizabeth è stata una consulente legale Microsoft nel campo dell’antipirateria ma fin dal suo esordio ha conquistato pubblico e critica: il suo primo romanzo, Brazen Angel (1996), ha vinto infatti il Dell's Diamond Debut Award e il Romance Writers of America's RITA Award per il “Miglior Primo Libro”. In Italia sono stati pubblicati da Mondadori i seguenti titoli: la trilogia "Brazen" (L’angelo impudente, Dietro la maschera, Tentatrice!), Madame Fontaine, Il segreto di Olivia, La sposa rapita, Emmaline, Incanto al risveglio.
Il sito di Elizabeth, che vive a Seattle con il marito Terry e due figli, è il seguente:
www.elizabethboyle.com

   

Manca in Italia dal…

2008
E’ l’anno di pubblicazione di Incanto al risveglio (His mistress by morning) nei Romanzi Mystère. Il libro, primo della serie “Marlowe”, avrebbe dovuto essere seguito dopo poco dal secondo, ovvero Tempted by the Night; questo era quanto Mondadori aveva preannunciato nel Blog dei Romanzi: in realtà, stiamo ancora aspettando…

Da allora ha scritto…

La serie Danvers
Quando Elizabeth ha iniziato a scrivere il primo libro non pensava affatto ad una serie, così gli avvenimenti non si susseguono in modo cronologico: il secondo libro, infatti ritorna indietro nel tempo fino al 1801. Il “problema” come spiega Elizabeth, è stato creato dai suoi personaggi, che via via le hanno preso la mano… La serie è così composta:

Once Tempted (2001)
One Night of Passion (2002)
Stealing the Bride (2003)
It Takes a Hero (2004)
The Matchmaker's Bargain (2005)
(in Hero, Come Back antologia scritta con Christina Dodd e Stephanie Laurens)

La serie Bachelor Chronicles
Qualcuno ha definito questa serie come uno spin-off dei Danvers: in realtà, come spiega l’autrice, i primi libri sono nati da un’idea suggeritale dai nomi di Sedgwick, Clifton and Tremont letti su … cartelli stradali! Poi, nello scrivere le prime due storie alcuni personaggi si sono intrecciati con la serie precedente. Ecco la serie completa:

Emmaline (Something About Emmaline, 2005)
This Rake of Mine (2005)
Love Letters From a Duke (2007)
Confessions of a Little Black Gown (2009)
Memoirs of a Scandalous Red Dress (2009)
How I Met My Countess (2010).
Link al ns. Blog:
http://romancebooks.splinder.com/post/22024845 
Mad About the Duke (2010)

Inoltre
No Marriage of Convenience (2000)
Lord Langley Is Back in Town
(uscita prevista per maggio 2011)

   





EVE (BYRON)

Eve Byron, alias Connie Rinehold, è una scrittrice americana fra le più “desaparecidas”. Infatti, dei suoi dodici romanzi, sei dei quali scritti come Eve e altrettanti come Connie, in Italia è stato pubblicato da Mondadori un solo libro, nel 1996.
Il sito di Eve non è al momento accessibile, tuttavia una sua pagina “personale” è consultabile al seguente indirizzo: www.oocities.com/athens/forum/8078/byron.html

Da qui possiamo intuire che le sue ultime “fatiche letterarie” risalgono ormai al 1996 (a firma Connie Rinehold) e al 1999 (a firma Eve Byron).

Manca in Italia dal…

2004
Il suo unico libro in italiano, Un amore sconveniente (Tempt me not) era già stato pubblicato nei Romanzi Mondadori nel 1996. Nel 2004 è stato pubblicato nuovamente nei Romanzi ORO.
 

   

Da allora ha scritto…

Come Eve Byron
Love Me Not (1996): Lady Kathleen è costretta dal padre ad un matrimonio indesiderato. Damien, Duca di Westbrook ha giurato di salvarla, sposandola lui stesso ma Kate non è esattamente d’accordo…
Deceive me not (1997): Lady Melissa Seymour nasconde le sue emozioni dietro un aspetto incantevole. Ma un uomo penetra le sue difese e conquista le sue fantasie: Bruce Palmerston, Visconte Channing, un libertino diabolicamente bello … e nemico giurato della sua famiglia
Only in my dreams (1998) Lorelei Winters è la favola della città per la sua fiera indipendenza e la reputazione macchiata. Ha bisogno di un marito, anche solo di nome, per riacquistare rispettabilità. E l’aristocratico arrogante e bellissimo che la sposa, sembra aver bisogno di lei quanto lei ne ha di lui
My Lord Destiny (1999): la storia sensuale e dai ritmi veloci di due persone disilluse: scopriranno che la magia più potente è quella dell’amore.
My Lord Stranger (1999): un Regency “riscaldato” dagli scontri di una donna forte e di un uomo capace di infiammare i sogni di una donna
 

Come Connie Rinehold
Silken Threads (1989
Veil of tears (1991)
More than just a night (1992)
Letters From a Stranger (1993)
Unspoken Vows (1995)
Forever and a Day (1996)
 

       





EVELYN (ROGERS)
Evelyn, classe 1935, è autrice di 30 romance e 6 racconti di successo. Ha iniziato la sua carriera come reporter, per poi passare all’insegnamento e infine dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Ha tenuto moltissime conferenze, anche a livello nazionale, sul tema della scrittura. Conosciuta per il suo senso dello humor, per il suo stile sensuale e l’abilità con dialoghi e trame, Evelyn si è cimentata in molti generi: storico, contemporaneo, time travel, e "gotico".
In Italia, purtroppo, sono stati pubblicati solamente due suoi libri: La gatta e Il vento del deserto.
Non ha un proprio sito internet.

Manca in Italia dal…

1997
Gli unici due libri editi in Italia di Evelyn Rogers sono veramente datati. Il primo, La gatta (A love so wild), è stato pubblicato nel 1992 da Mondadori e poi nuovamente dal Club degli Editori nel 1996; il secondo, Il vento del deserto (Desert heat), ha avuto anch’esso due edizioni, nel ‘95 a cura di Mondadori e nel ’97 per il Club degli Editori.


   
Da allora ha scritto…

La trilogia Texas Empires
Crown of Glory (1998)
Lone Star (1999)
Longhorn (2000)


La Serie Drake
Texas Kiss (1989)
Surrender to the Night (1991)
Desert Fire (1992):
in fuga da un matrimonio combinato, Jayne decide di imbarcarsi alla ricerca del fratello perduto. Da Andrew MacGregor vuole solo un passaggio sul suo clipper, mentre lui desidera molto di più...
Il vento del deserto (Desert Heat) (1993)

Alcuni romanzi "collegati" che  non costituiscono una vera e propria serie:
Flame (1994)
Raven (1995)
Angel (1995)

La Gatta (A love so wild) (1991): Uscito di prigione, Adam Gase vuole vendicarsi portandosi a letto l’amante del suo nemico. La bella creola Cat esperta nel gioco e nell’inganno, deve fare i conti con un uomo che le ispira una passione sincera.
Sweet Texas Magic (1992)

Inoltre
Wicked (1996-2000): http://romancebooks.splinder.com/post/11672042
The Ghost of Carnal Cove (2002)
The Grotto (2002): Romanzo gotico ambientato in Italia. Kate non vuole crederci ma c’è qualcosa di strano nella villa “La maledetta”; e lo straniero misterioso che la scruta con occhi da preda è uno spirito che lei sola può vedere o un uomo con tutti i suoi desideri?
Dark of the Moon (2003)
More Than You Know (2004)


 

G come…

 

GAYLE (WILSON)
Gayle è una scrittrice che vanta, anche in Italia, molte estimatrici. Particolarmente apprezzati da chi ama storie intense, con personaggi spesso profondamente segnati nel corpo e nello spirito, i suoi racconti hanno generalmente un buon approfondimento psicologico. Fra i suoi titoli ricordiamo: Le ragioni del silenzio, L’uomo dai due volti , Il Magnate, La divina Juliette. Di questi ultimi vi proponiamo i links al nostro blog:
http://romancebooks.splinder.com/post/23409933 
http://romancebooks.splinder.com/post/21112790 
http://romancebooks.splinder.com/post/13460817 
 

Negli ultimi anni e precisamente dal 2007 al 2010, Mondadori ha ristampato alcuni libri precedentemente editi verso la fine degli anni ’90. Pertanto, la inseriamo fra le “desaparecidas” non in quanto completamente assente dal nostro panorama ma perché è da un po' di tempo che non leggiamo sue novità. Eppure, come vedremo, Gayle ha continuato a scrivere in questi ultimi anni…
Mrs. Wilson, oltre a 50 riconoscimenti e “nominations”, ha vinto due volte il prestigioso RITA Award; nel 2000 con The bride’s protector per il "Best Romantic Suspense Novel" e nel 2004 con Prisoner of the tower come "Best Romantic Novella". Nel 2008, con Victim, ha ottenuto il premio "Daphne du Maurier" per il "Miglior Titolo Romantic Suspense".
Nel 2010, dopo una breve pausa dovuta a motive di salute e familiari, Gayle è tornata a scrivere un Regency, che lei definisce “il suo primo amore”.
Questo è il suo sito:
http://www.booksbygaylewilson.com/

   
Manca in Italia dal…

2007/2010
Negli ultimi tre anni (2008, 2009 e 2010), Harlequin Mondadori ha ristampato ne I Romanzi Storici tre titoli piuttosto datati. Precisamente: La divina Juliette (prima edizione 1998), Il Magnate e Questione d’onore (prima edizione 1999) . L’ultima “novità” risale invece al 2007: si tratta de  Il demone della vendetta, terzo libro della serie “Sinclair Bride”, preceduto da Peccato senza colpa (2001) e La grande occasione (2002) tutti pubblicati da Harlequin Mondadori per la Regency Collection.

       


Da allora ha scritto…
Ricordiamo due importanti serie, non ancora tradotte in Italia.

Phoenix Brotherhood
Una serie contemporanea di Harlequin Intrigue: uomini che combattono nell’ombra per la giustizia… e scoprono l’amore fra le ceneri
Rafe Sinclair's Revenge (2002): Rafe ha lasciato la CIA dopo la drammatica distruzione dell’ambasciata USA in Amsterdam. Solo una cosa può riportarlo in gioco: dover salvare Elizabeth Richards
Under Surveillance (2003): l’agente John Edmonds ha una missione: proteggere e sorvegliare Kelly Lockett, ereditiera sospettata di collegamenti con il terrorismo.
Sight Unseen (2004): l’agente Ethan Snow and Raine McAllister combattono una potente organizzazione segreta legata al terrorismo. Il mistero che cercano di svelare ha le sue radici in un terribile ricordo che Raine ha rimosso dalla sua infanzia e che li metterà in pericolo mortale.
Rules of Engagement (2004): Nick Morelli indaga sull’apparente suicidio del padre. Per trovare la verità ha solo un modo: coinvolgere la bellissima Cara Simonson, e soprattutto fidarsi di lei.
 

Mens of Mistery
Una serie contemporanea: uomini con identità e compiti segreti: vincolati dalla lealtà e domati dall’amore:
The Bride's Protector (1999): romanzo con il quale la Wilson ha vinto il RITA – Romantic suspense. La mattina del suo matrimonio, Tyler Stewart guarda dalla finestra e assite a un omicidio. In fuga per salvarsi, apre la porta di Lucas Hawkins e scopre ciò che davvero desidera il suo cuore.
The Stranger She Knew (1999)
Her Baby, His Secret (1999)
Her Private Bodyguard (2000)
Renegade Heart (2000)
Midnight Remembered (2000)
Night and Day (2001):
romanzo scritto con Anne Stuart. Due uomini, diversi come il giorno e la note alle prese con un mondo di orrori e violenza: sono determinati a terminare il proprio lavoro… o a morire.

Inoltre
Wednesday's Child (2005)
Double Blind (2005)
The Inquisitor (2006)
Bogeyman (2006)
The Suicide Club (2007):
Lindsey Sloan insegna ai più brillanti studenti della Randolph-Lowen High School. Così quando il detective Jace Nolan accusa i suoi ragazzi di una serie di incendi nelle chiese di colore, Lindsey s’infuria…
Victim (2008)
Claiming the Forbidden Bride (2010)
: ultima “fatica” di Gayle. In epoca Regency, dalle sale da ballo alle coste della Cornovaglia, dalla Scozia ai campi Rom. Se Rhys Morgan, al rientro dalla guerra peninsulare decidesse di prendersi come amante la bella Rom Nadya Argentari nessuno avrebbe nulla da dire. Ma se volesse sposarla… sarebbe lo scandalo dell’anno!
 

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8 Maggio 2011


Ogni anno, in questo mese profumato di primavera, tutte noi, figlie e/o madri, siamo coinvolte in una ricorrenza dolcissima che ci riporta alla nostra infanzia…
Chi non ricorda i regalini preparati con cura fin dai tempi dell’asilo? Piccoli fiori di carta, cuori stropicciati e non proprio simmetrici preparati in gran segreto, una poesia imparata (quasi) a memoria e il senso di felicità racchiuso in poche semplici parole:

“Ti voglio bene, Mamma!”
E’ forse la più bella delle dichiarazioni d’amore.
 


Come nasce la Festa della Mamma….

A differenza di tante altre iniziative commerciali, le radici di questa ricorrenza risalgono a tempi lontani, estranei ad ogni concetto di consumismo.

La prima festa dedicata ad una Madre risale infatti agli antichi Greci che avevano un culto particolare per Rea, genitrice di tutti gli Dei, festeggiata in un giorno particolare dell’anno; i Romani, accogliendo questa tradizione, la applicarono alla loro Cibele, la Grande Madre alla quale consacravano in Aprile un’intera settimana di giochi, detti Ludi Megalensi, che si tenevano in onore della Dea, della natura e del ritorno della primavera.
L’avvento del Cristianesimo trasformò la festività pagana, sostituendole il culto della Madre di Gesù; Maggio, il mese delle rose, particolarmente legate alla devozione alla Madonna, divenne il Mese Mariano per eccellenza.

E per le Mamme “comuni”?

In Inghilterra, il Mothering Sunday o Domenica della Mamma, nasce nel 1600: cadeva nella quarta Domenica di Quaresima, nel mese di Marzo. A quel tempo era ritenuta una festa così importante che persino ai più umili fra i servitori era concesso un giorno di riposo, così da permettere loro di ritornare in seno alla famiglia e festeggiare la propria Mamma, alla quale veniva offerto un dolce speciale detto Mothering Cake, o Simnel Cake, una torta leggera di frutta a base di albicocche, uvette e ciliegie, ornata (per chi poteva permetterselo) da undici palline di marzapane in onore degli Apostoli (Giuda escluso!).

La Festa della Mamma come la conosciamo oggi, ha i suoi natali negli Stati Uniti d’America. Già nel1872, Julia Ward Howe, attivista pacifista e promotrice dell’abolizione della schiavitù, aveva proposto di celebrare nel mese di maggio una festa dedicata alla pace. Nel 1907, Anna M. Jarvis, per ricordare la sua mamma che anni prima aveva fondato i Mothers' Day Work Clubs  per curare le vittime della guerra civile americana, a qualunque esercito appartenessero, inviò lettere a  ministri e membri del congresso, per trasformare la festa della pace in una ricorrenza nazionale dedicata a tutte le mamme, soprattutto a quelle ancora in vita. Anna riuscì nel suo intento: nel maggio 1908, a Grafton, fu celebrata la prima Festa della Mamma, replicata nel 1909 nella città di Filadelfia. Nel 1911 l'usanza si era già diffusa in quasi tutti gli Stati Americani e finalmente, nel 1914, il Presidente degli Stati Uniti  Woodrow Wilson istituì il Mother's Day. Non venne stabilita una data fissa sul calendario ma, per convenzione, si decise di celebrare tutte le Mamme americane nella seconda Domenica di Maggio.
In Italia, la Festa della Mamma fu celebrata per la prima volta nel 1957 da Don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Da allora, insieme a Stati Uniti, Danimarca, Finlandia, Turchia, Australia e Belgio, la seconda Domenica di Maggio è il giorno prescelto per questa dolcissima ricorrenza.
In alcune nazioni la data è invece differente: in Norvegia le Mamme sono festeggiate la seconda Domenica di Febbraio e in Argentina la seconda di Ottobre; in Francia, infine, la Festa della Mamma cade l'ultima Domenica di Maggio ed è celebrata come “compleanno della famiglia”.

Cosa regalare ad una Mamma?

Fiori, soprattutto rose, e cioccolatini sono un classico e nelle vetrine sono tantissimi i gadget più o meno accattivanti per chi non ha tempo o fantasia per scegliere un regalo più originale. Per tutte noi, che amiamo leggere e leggere d'amore, i regali più belli "si colgono" in libreria.

Per questo vi chiedo: se voleste regalare alla vostra Mamma (o farvi regalare dai vostri figli) un romanzo, cosa scegliereste?
Purtroppo, io ho perso la mia Mamma qualche anno fa e non posso inviarle i miei auguri e il mio dono che con il pensiero; pure, se fosse ancora con me e potessi regalare un libro a lei che amava tanto leggere e che adorava le storie d’amore, non avrei dubbi: un grande classico della letteratura romantica, lo splendido “Rosa d’inverno” di K.E. Woodiwiss.

Una favola senza tempo, un amore speciale e la regina dei fiori, racchiusi in un unico libro...

E voi? Ogni idea e ogni suggerimento è in fondo un modo diverso per dire, anche solo con il cuore: Ti voglio bene, Mamma!


Da tutte noi di Isn't it Romantic? tantissimi auguri a tutte le Mamme!


 

Slightly Dangerous - Capitolo 9

SLIGHTLY DANGEROUS


Tutti i soggetti descritti nelle storia sono maggiorenni e comunque fittizi. I personaggi e le situazioni presenti nella fanfiction si ispirano a quelli creati da Mary Balogh, che detiene tutti i diritti sull'opera;  questa storia è stata scritta senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyright.  

Potete leggere il prologo qui:
PROLOGO

Qui il primo capitolo:
CAPITOLO 1

Qui il secondo:
CAPITOLO 2

Qui il terzo:
CAPITOLO 3

Qui il quarto:
CAPITOLO 4

Qui il quinto:
CAPITOLO 5

Qui il sesto:
CAPITOLO 6

Qui il settimo:
CAPITOLO 7

Qui l'ottavo:
CAPITOLO 8

9


  
Elizabeth tremava. Per la paura, per il desiderio. Paura e desiderio per quell’uomo che le premeva contro il corpo forte, solido e duro. Paura e desiderio per ciò che questo significava. Paura e desiderio per la miriade di sensazioni che la invadevano e la sferzavano come vento di tempesta. Elizabeth non era mai stata sfacciata fino a qualche settimana prima, quando si era proposta così puerilmente e scioccamente a Wulfric. E ora era stanca, stanca del riserbo, della continenza, della castità, della solitudine. Ancora non credeva che il duca l’avrebbe sposata, era semplicemente impossibile, però lui la voleva, questo lo sapeva con certezza. Che la volesse per una settimana, un giorno o anche solo un’ora non le importava. Avrebbe perso la memoria, cancellato il passato e ignorato il futuro. Avrebbe vissuto quell’istante come fosse infinito, avrebbe preso quel poco che il destino le stava offrendo. L’avrebbe afferrato con le unghie e con i denti, poi l’avrebbe ingoiato e tenuto acceso dentro di sé, come la luce di una candela di fronte ad un altare.
Cielo, perché non era una donna esperta? Se lo fosse stata non sarebbe stata così spaventata e insicura su come comportarsi, su cosa fare e su come farlo. Sentiva solo la fame, un appetito violento e sconosciuto, diverso dal languore che sempre sorgeva in lei alla vista di Wulfric. Questa era una brama che consumava e la consumava, che imperiosa, esigeva soddisfazione, mettendo tutto il resto in secondo piano. Che le urlava nelle orecchie: dammi, dammi, dammi…

Le mani di Wulfric parevano essere dovunque: sul viso, sulle spalle, sui seni, sulla schiena, sui fianchi, sul sedere. Su e giù, giù e su. Non si stancavano di accarezzarla, di toccarla, di stringerla. E intanto lui le prendeva le labbra, le penetrava la bocca, le infilava un ginocchio tra le gambe. Elizabeth lo assecondava, sperando che la sua audacia lo portasse a toccarla in quel luogo innominabile e segreto che non aveva smesso di pulsare da quando aveva ricominciato a baciarla. Non aveva il coraggio di chiederglielo e sarebbe morta di vergogna se avesse dovuto compiere un gesto esplicito; ma lui la toccò, oh sì, proprio lì. Semplicemente, le mise la mano tra le cosce e la tenne ferma, come se stesse saggiando il suo calore, la dimensione e la misura della sua voglia. Poi, con estrema lentezza, cominciò a tirarle in alto l’abito e la sottogonna, come se avesse tutto il tempo del mondo. Il cotone che risaliva sulla sua pelle, centimetro dopo centimetro, era una dolce tortura, il preludio al paradiso o all’inferno, qualcuno avrebbe detto.

A Elizabeth sembrava di essere dentro una fornace, bruciava di un fuoco che cresceva e cresceva e che cercava non acqua che lo estinguesse, ma olio che lo facesse divampare ancor di più. Le dita di Wulfric si diressero al centro della sua femminilità, entrando nei suoi mutandoni senza chiedere il permesso e senza scusarsi. Dapprima la accarezzò, lieve come una piuma, avanti e indietro, ripetutamente, quindi con l’indice e il medio le divaricò leggermente le sue altre labbra. Elizabeth trattenne il respiro, piena di vergogna per ciò che lui le stava facendo e per il piacere che ne stava traendo. Il suo innato pudore e anni di severa educazione prima e di rigidi codici di comportamento poi, le intimavano di fermarsi, di togliere quella mano peccaminosa, ma una voce suadente dentro di lei le sussurrava di non essere stupida, di abbandonarsi con fiducia tra le braccia di un uomo che amava e che aveva aspettato così a lungo. Che quel tripudio di emozioni che le attraversava l’anima e le scuoteva il corpo era naturale e giusto. Quando Wulfric con un dito prese a muoversi in cerchio intorno a un punto in alto sul pube, lei sobbalzò per la potenza delle sensazioni che la colpirono come una frustata. Nel momento in cui lui si spostò all’apertura del suo sesso, il tremore di Elizabeth si fece incontrollato. Wulfric la serrò maggiormente e le mormorò all’orecchio:
─ Non temete Elizabeth, è solo un bacio. Vi bacerò con la bocca e con le mani.
─ Vostr… Wulfric, io non so cosa…
Le passò la lingua sul labbro inferiore ─ Non ha importanza che sappiate, anzi è meglio che non sappiate nulla; lasciate che vi mostri come mi fate sentire. Mi avete portato sin qui, impavida piccola donna, non ritraetevi proprio adesso.
La zittì baciandola impetuosamente e affondando contemporaneamente un dito nelle sue profondità. Una sensazione fastidiosa e piacevole al tempo stesso a cui non era preparata. Si irrigidì leggermente e Wulfric prese a baciarla con più foga, se possibile, muovendo la lingua in alto e il dito in basso ad uno stesso, magico ritmo. Dopo un iniziale sbigottimento, Elizabeth prese a seguire questo ritmo sconosciuto eppure noto, percependo il bruciore scomparire sostituito da una spirale di piacere che le risaliva dal ventre. Ah, doveva sentire più di lui, doveva sentirlo. Cominciò anche lei ad esplorarlo con le mani, passando dalla schiena ai glutei che, con coraggio estremo, afferrò vogliosa, tastandogli quella parte del  corpo che aveva sempre sognato di poter sentire ogni volta che lo aveva visto in completo da equitazione. Ora, però, non era un sogno, le sue dita gli premevano sulle natiche sode, come l’erezione di Wulfric premeva contro il suo fianco. Elizabeth si sentiva ubriaca: di vita, di amore. E non le interessava tornare sobria.

Lui gemette e le lasciò la bocca, e con la mano libera le sbottono destramente l’abito da dietro, facendole scivolare la spallina per esporle il seno. Elizabeth ringraziò la notte che la proteggeva da ciò che illuminata dal sole non avrebbe sopportato. Wulfric le prese tutto il seno in una mano sollevandolo, modellandolo, titillando il capezzolo. Elizabeth udì il proprio respiro divenire sempre più affannato, in perfetto accordo con quello di lui. I polmoni accumulavano aria come oro in un forziere, eppure non era abbastanza.

 

Wulfric sostituì le dita con la bocca e prese a leccarle e succhiarle il capezzolo. Elizabeth lanciò un piccolo grido; si sentiva un vulcano pronto ad eruttare, fiumi di lava ardente si riversavano dal seno al ventre e viceversa. Il piacere le si irradiava dal capezzolo verso il sesso, e dal sesso verso il resto del corpo, onda dopo onda, sempre più forte, sempre più veloce. Wulfric non le dava tregua, muovendo in sincrono lingua, bocca e mano. Lei era accaldata, sudata e bagnata e desiderava esserlo di più, di più, di più. Eppure la tensione la stremava, un godimento sconosciuto e irrefrenabile la stava invadendo tutta, arrivando in ogni recesso del suo corpo. Quando credeva che sarebbe impazzita e si sarebbe messa in ginocchio ad implorare nemmeno lei sapeva cosa, l’esplosione avvenne: il fiume in piena ruppe gli argini, esondò, la allagò. Una beatitudine che non assomigliava a niente che avesse mai sperimentato scese su di lei. La colpì come un fulmine in un temporale estivo, la scaldò come una coperta di lana in una fredda sera d’inverno, la fece esplodere come un ciocco troppo secco nel camino. E la fece sentire felice. Per un attimo fu assolutamente, completamente felice. Se solo avesse potuto trattenere quella gioia, l’avrebbe adorata come una reliquia.
Wulfric taceva e non si muoveva, ma Elizabeth poteva percepirne la tensione, e il suo lieve ansimare ne tradiva l’eccitazione ancora alta. Se la strinse la petto mormorando il suo nome  e carezzandole la testa ─ Elizabeth…ah, Elizabeth siete più dolce del miele…
Lei si sentiva confusa e con la testa leggera, non si sarebbe mossa da lì se non a causa di un terremoto. Voleva gustare ogni residuo di sensazione, ogni coda di emozione.
─ Elizabeth, dobbiamo rientrare, stavolta davvero. Questo giardino è fin troppo frequentato.
─ Mmm…
Le prese il volto tra i palmi e le parlò con voce decisa ─ Elizabeth Pearse, è ora che torniamo indietro, per il vostro bene e anche per il mio. Siamo di nuovo al punto di partenza, ma nel frattempo vi ho compromesso in maniera quasi irreparabile
Elizabeth diradò quella cortina di nebbia che le aveva invaso il cervello e si riscosse. Oddio, che egoista! Ma come poteva  essere stata così stupida, Wulfric si era dedicato a lei ma lui era rimasto inappagato. ─ Sì, certo avete ragione, oramai è buio pesto e siamo usciti da molto tempo. Magari ci staranno cercando. ─ Si tirò su la spallina dell’abito e si riassettò alla bell’e meglio. ─ Se vi va potreste…  sì, potreste venirmi a trovare nella mia camera, più tardi.
Wulfric le prese la mano e se la mise nell’incavo del gomito, spronandola a incamminarsi come se stessero tranquillamente e innocentemente passeggiando.
Il silenzio si prolungò fino al punto che Elizabeth pensò non l’avesse ascoltata o preferisse ignorarla. Infine, le rispose sospirando.
─ Sì Elizabeth, credo proprio che verrò a trovarvi nella vostra stanza. Questa notte è ancora lunga e sarà solo nostra. Dopo, non potrete più scappare da me. E nemmeno io scapperò da voi. Sarete mia Elizabeth, completamente, ve lo prometto.

 

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ESCE IN LIBRERIA LA VITA CHE HO SOGNATO di Mariangela Camocardi - EDIZIONI EUROCLUB

Un matrimonio ostacolato riporta alla luce inconfessabili segreti. Tra intrighi e passioni, due generazioni di donne a confronto.
La bella e affermata web designer Alina Mastricardi sta per sposarsi con Nick Airoldi, avvocato di successo innamoratissimo di lei. Eppure Fania, la madre di Alina, si oppone con tutte le sue forze a quel matrimonio, accampando scuse pretestuose. Finché, davanti alle insistenze della figlia, è costretta a rivelarle un segreto scabroso: prima che Alina nascesse, lei aveva avuto una relazione con il padre di Nick, e ha sempre temuto che Alina fosse figlia di quest´ultimo, senza mai avere il coraggio di appurare la verità. Dunque, Alina e Nick potrebbero essere fratelli... Sconvolta, Alina tronca con Nick, dicendogli che l´ha tradito e che non vuole più vederlo. E a questo punto un altro personaggio si inserisce nella burrascosa vicenda: Mirco, il migliore amico di Nick, da sempre innamorato di Alina, dipendente dal vizio del gioco e indebitato fino al collo... Intrighi di famiglia e colpi di scena si susseguono tra le case di Milano e le ville del lago Maggiore. Fino all´epilogo, inaspettato e molto romantico.


Mariangela Camocardi darà in regalo una copia autografata del romanzo, che verrà sorteggiata venerdi 6 maggio come premio tra tutte le lettrici che lasceranno un commento. Quindi non dimenticate di firmare i vostri commenti con un nome o un nick, e di tornare a vedere il nome del vincitore. Buona Fortuna!


 

Note si Mariangela Camocardi: Solo un paio di anni fa ero lontana dal pensare che avrei scritto un contemporaneo, anche se dentro di me c'era già una storia che lentamente, insistentemente prendeva forma. Una storia che infine ha chiesto di essere raccontata, scegliendo da sè l'ambientazione adatta a protagonisti carismatici quali sono Alina e Nick, Roberta e Mirco, Fania, Stefano e altri ancora che scoprirete leggendo La vita che ho sognato. Devo dire che in un certo senso è stata una vera e propria sfida: al di là del piacere insito nella creazione di un'opera letteraria, confesso che mi sembrava di tradire il romance, che tante soddisfazioni mi ha dato in questo mio lungo cammino sul percorso tutt'altro che privo di ostacoli della narrativa. Ma è giusto che un autore sperimenti "se" e "quanto" vale, e soprattutto se possiede la capacità di spaziare su orizzonti più vasti di un singolo genere. Evidentemente ero pronta ad accantonare crinoline e redingote per passare a più moderni capi d'abbigliamento come jeans e t-shirt.
La vita che ho sognato mi ha tenuta incollata allo schermo del notebook per mesi, seguendo l'alternarsi dei personaggi che si contendono attenzione dalle pagine di un libro che mi auguro possa piacere a tutte le mie care lettrici, che ringrazio per l'affetto che sempre mi dimostrano. Prima dei saluti estendo i ringraziamenti ad Andreina Doccu per l'opportunità di potermi rivolgere direttamente alle amiche di Isn't it Romantic. Grazie anche a Marcella Meciani, Editorial Director di Mondolibri, perchè pubblicare un romanzo destinato alla libreria è davvero il modo migliore di celebrare le mie nozze d'argento con la narrativa.


ESTRATTO


Alina controllò per l’ennesima volta l’ora. Le venti e Nick ancora non era rincasato. Qualche pratica urgente di cui occuparsi, indubbiamente. Aveva trascurato gli impegni, in quel periodo tutt’altro che idilliaco e adesso doveva riportarsi in pari con gli arretrati da evadere. Lui amava il suo lavoro e non si risparmiava, appunto. Sorrise figurandosi la sua sorpresa nel trovarla lì, ma dopotutto non era l’unico che poteva introdursi indisturbato negli appartamenti altrui, se si è in possesso delle chiavi. Alina non voleva lasciar passare neppure un altro giorno lontana dall’uomo di cui era sempre più innamorata. Si erano lasciati piuttosto male dopo il cadeaux di Mirco, così aveva organizzato una scena di seduzione da sballo. Non la danza dei sette veli, ovviamente, ma aveva speso una fortuna in lingerie, quel pomeriggio, tra cui il baby-doll di seta color carne che si era infilata dopo una prolungata immersione nella profumata schiuma della vasca da bagno di lui. Definire divino un relax del genere era un eufemismo! Ora sotto la seta c’era soltanto e unicamente la sua pelle . E il suo profondo desiderio per Nick.

Una ventina di minuti dopo udì finalmente la serratura scattare e si preparò a riceverlo come una danzatrice di lap dance, comparendogli davanti in tutta la sua femminilità, oltre che discinta e sexy. La lampada dell’ingresso si accese e Nick, borbottando qualcosa di inintelligibile, puntò verso il salone dove, trattenendo quasi il respiro per non tradire la sua presenza, lei lo attendeva trepidante. Provò un tuffo al cuore quando la sua atletica figura si stagliò nel riquadro luminoso della porta, e la sua mano annaspò a mezz’aria, cercando l’interruttore.
A quel punto accaddero tre cose contemporaneamente:

1) Dallo stereo partì Are You lonesome tonight di Elvis the pelvis, la loro canzone preferita, mentre la luce inondava la stanza.

2)Ali lo accolse con un romantico:- Amore, eccomi qui!- Poi ancheggiando come Kim Basinger in nove settimane e ½ , gli andò incontro.

3) Alle spalle di Nick, che la squadrava esterrefatto, si materializzò Monica Bellucci nel suo travolgente sex-appeal… no, non era la Bellucci, ma la sua gemella sputata. Sfoggiava un look da fare invidia a Rania di Giordania, cioè un tailleur color pesca, la cui gonna aderentissima fasciava gambe dritte e slanciate che più lunghe non si può. Plateaux e una max-bag griffata completavano l’insieme.

- Che diamine succede?- gorgheggiò la sconosciuta all’indirizzo di un Nick allibito, fissando intanto Ali come se fosse una celebro-lesa da pronto ricovero in un reparto di igiene mentale.
- Vorrei capirlo anch’io - lui espresse la propria perplessità con una strana tonalità in falsetto, evidentemente impreparato a ciò che stava succedendo nel soggiorno di casa sua.
Chiedendosi chi fosse quello splendore di donna dal fisico mozzafiato, Ali stava semplicemente auspicando che si aprisse un baratro e che vi sprofondasse. Dovette fare appello a quel misero rimasuglio di volontà che le restava per ritrovare un filo di presenza di spirito e afferrare con un guizzo convulso il plaid che stava sul divano e lo avvolse come un pareo sul corpo.
- Non sei male travestita da Mata Hari, se posso farti un complimento – disse Nick, che sembrava infine aver recuperato il proprio sangue freddo, rompendo il raggelante silenzio che era calato sulla grottesca situazione. A parte Elvis in sottofondo, ovviamente. – Ali, ti presento Narda. Lei è una cara amica che non ho mai avuto l’occasione di farti conoscere.
- Piacere – mormorò lei, le guance in fiamme per la vergogna, senza osare spostare l’attenzione dai suoi piedi nudi. – Io…non pensavo che voi due… che Nick…- deglutì, sforzandosi di non farfugliare. - Scusate, me ne vado subito – aggiunse, iniziando a rinculare verso le retrovie.
- Suppongo sia meglio che tolga il disturbo io, Nick – la meravigliosa creatura gli scoccò un sorriso comprensivo che mise in mostra una fila di denti bianchi e perfetti. – Ho la vaga impressione di essere di troppo…
- Non è affatto necessario, e probabilmente lui preferisce che alzi i tacchi io – il tono di Ali grondava soave perfidia.
- Te ne sono grato, Narda – approvò lui, che appariva sollevato.
- Sì, me ne rendo perfettamente conto – la top-model annuì, si passò le dita dalle unghie laccate di rosso tra i fluenti capelli neri, e di nuovo passò in rassegna Ali con l’aria di chi è convinto di avere a che fare con qualcuno irrimediabilmente afflitto da turbe psichiche.
- Mi dispiace, Narda… - lui era imbarazzato e si massaggiò la nuca con espressione di scusa. - Ti posso telefonare domani?
- Certo, sta tranquillo, non è un problema, Nick. Ci metteremo d’accordo per organizzarci in un momento meno… critico. Figurati se mancherà l’occasione di stare insieme, tu e io.
“Col cavolo che ti lascio libertà d’azione con lui!” Ali le lanciò un’occhiata truce prima che, scortata dal cavaliere senza macchia e paura, Narda si eclissasse con il portamento di una duchessa nell’adiacente anticamera. Li sentì confabulare tra loro e fu dura resistere all’impulso di origliare. La serata era comunque compromessa, pensò avvilita, e oltretutto si era resa ridicola all’ennesima potenza. Si diresse fiaccamente alla camera da letto per rivestirsi e dileguarsi a sua volta. Affrontare Nick dopo una figura di merda come quella era un cimento superiore alle forze di cui disponeva. Ci rinunciò sul nascere. Meglio una strategica fuga a una disfatta totale.
- Vorresti spiegarmi che senso ha questa farsa che hai improvvisato?
Lei trasalì e girò appena la testa al suono della sua voce profonda. Nick si era appoggiato con una mossa indolente allo stipite, scrutandola con aperto disappunto. Doveva aver spento lo stereo perché di là tutto taceva. Si era anche allentato la cravatta e inalberava la faccia dei suoi momenti peggiori. - Era solo il mio patetico modo di fare pace, Nick. Scusa se ti sono capitata tra capo e collo con un tempismo cosi atroce.
- Narda è soltanto una collega con cui avrei dovuto discutere di una causa che mi preme portare in tribunale nel modo migliore. Gelosa?
- Gelosa?! Dovrei esserlo, secondo te?
- Sarebbe così umiliante ammetterlo?
Lei si strinse nelle spalle. – Più che gelosia, mi urta aver constatato quanto tu possa consolarti in fretta dai nostri addii, questo sì.
- Già, i nostri addii –rimarcò, avanzando nella stanza. Si tolse la giacca e l’appoggiò ordinatamente sulla spalliera della sedia, si liberò della cravatta e aprì i primi bottoni della camicia bianca. – Francamente inizio a trovare snervanti i tuoi molla e prendi, Ali – proseguì con quel tono che sfumava nell’incazzoso. – Ho una discreta predisposizione all’adattabilità ma sono stufo di essere il tuo yo-yo preferito. Tu forse ti diverti, ma io...
- Non mi diverto affattO - No? Cosa ti porta qui, allora? Ti è forse sbollita la rabbia per il video di Mirco? Se la memoria non mi tradisce, mi pare non volessi più vedermi.
- Per questo hai rimorchiato la collega?- sibilò lei. -Sempre che lo sia…
- Narda è un brillante avvocato che in genere si assume la difesa di donne molestate sessualmente e sfruttate da avanzi di galera.
- Una vera paladina del sesso debole – ironizzò di rimando lei.
- Un sfiducia davvero offensiva, la tua – rimarcò Nick.- Ti comporti come se da quando ci conosciamo io non avessi fatto altro che metterti le corna non appena stornavi gli occhi.
- Ti porti a casa una Bellucci formato casalingo e vorresti darmi a bere che è soltanto un principe del foro versione sexy?
- Pensa quel che diavolo ti pare!-ringhiò, voltandole la schiena per deporre il contenuto delle tasche sul cassettone. – So bene che razza di femmina autoritaria, inflessibile e presuntuosa si nasconde oltre quella tua seducente facciata! Una che dall’alto della sua perfezione ritiene di avere il diritto di decidere se gli altri sono meritevoli o no della su fiducia.
- In realtà le cose non stanno esattamente così, e piantala una buona volta di fare la vittima!- lo assalì. – Non quanto ti becco in castagna con quella che sembra un efficace scacciapensieri. Ma non importa: sei libero di stare con chi preferisci. – Alina respinse le lacrime per quella deblacle umiliante, e se l’era cercata da sé! Ora voleva solo sparire e andare a leccarsi le ferite da un’altra parte, ecco. Con un gesto frustrato scagliò lontano il plaid e recuperò gli abiti. – Vorrei congedarmi anch’io, Nick, se esci un attimo e mi permetti di rivestirmi.
- Non vorrai dare forfait proprio sul più bello? E perché poi vorresti sostituire quella cosuccia che indossi? Ti dona parecchio, sai?
- A cosa alludi con quel tuo sibillino “sul più bello?”
- Alludo al lasciarmi solo soletto dopo avermi rovinato la serata. Ali, non mi hai ancora perdonato quella sbandata con la bionda?
- Sei uno stronzo, te lo hanno mai detto?
- A volte – lui andò a chiudere la porta a chiave, si levò calzoni e camicia e, a torso nudo e boxer, si girò e la fissò da sotto le sopracciglia corrugate. Sembrava più incacchiato che mai. – Ma tu non sei da meno.
- Cosa credi di fare? Di potermi tenere imprigionata qui dentro?
Nick le si avvicinò lentamente, costringendola a retrocedere, poi con uno scatto imprevedibile le afferrò il polso e le fece perdere l’equilibrio.
Alina crollò sul letto a faccia in giù, e solo l’indignazione le diede la forza di roteare come una furia e di fronteggiarlo furente. – Ho fretta e voglio andarmene, per cui dammi quella chiave e non facciamola lunga.
Lui parve non averla neppure sentita e, con una finta che la sorprese, le aveva già inchiodato le braccia sul cuscino, bloccandola.- Vediamo di non perdere tempo con i preliminari inutili - mormorò con rauca sbrigatività, sollevandole il baby- doll.
- Non so cosa accidenti hai in mente di fare, Nick, ma non lo trovo affatto eccitante…- lei riusciva a malapena a respirare, intrappolata com’era sotto di lui. Ci provò, per quello, ma era completamente in sua balia.
- No? Io sì, invece…- le passò la mano calda all’interno delle cosce in una esplicita dimostrazione di quali fossero le sue intenzioni.
- Non posso credere che stia accadendo veramente- alitò Alina.
- Credici, sarà più divertente - si limitò a replicare Nick, senza smettere di accarezzarla e di spingere la sua esplorazione sempre più in alto.
- Sarai del parere che me lo sia meritato, ma non è così. Ho subito quanto te, e ne sei consapevole per altro.
- Davvero?- le lanciò un’occhiata derisoria. – Stai cercando di dirmi che non mi desideri come ti desidero io?
- No, io credo…- tacque e si passò la lingua sul labbro inferiore. Le mani di lui le percorrevano il corpo, facendola oggetto di un linguaggio erotico che le suscitò brividi che la fecero tremare da capo a piedi. Gemette e inutilmente tentò di ignorare gli spasimi di passione che le sue carezze accendevano. Cinque minuti ed era tutta un groviglio di sensazioni che si acuirono quando la penetrò. Baciandola come se respirare dipendesse dalla bocca di lei, si spinse in profondità strappandole un mugolio strozzato. E poi Alina si accorse di stare ripetendogli ossessivamente ti amo, ti amo, ti amo non appena staccava un istante le labbra dalle sue. E gridò nel sentirlo fremere dentro di sé, e il piacere di lui la contagiò di un’estasi fisica che le rapì i sensi e non sfumò del tutto, mentre si abbracciavano dopo il furore dell'abbandono.

Sito ufficiale di Mariangela Camocardi:
http://www.mariangelacamocardi.net/

Per chi volesse vedere i nostri precedenti post dedicati alla scrittrice eccovi i link:

http://romancebooks.splinder.com/post/14825057
http://romancebooks.splinder.com/post/16996145 
http://romancebooks.splinder.com/post/17539190
http://romancebooks.splinder.com/post/18255145
http://romancebooks.splinder.com/post/20084920
http://romancebooks.splinder.com/post/20581369
http://romancebooks.splinder.com/post/20741119

Mariangela Camocardi  è stata la vincitrice del nostro sondaggio Miglior autore del nostro blog per il 2007, eccovi il link al post: http://romancebooks.splinder.com/post/17054684

 



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ESCE IN LIBRERIA IL SEGRETO DELLA TOMBA ( Grave Secret ), di Charlaine  Harris - EDIZIONI DELOS, COLLANA ODISSEA STREGHE

Charlaine Harris fatto diventare il personaggio Harper Connelly famoso quanto la Sookie Stackhouse della sua celebre serie dei vampiri True Blood

Harper Connelly, l'investigatrice colpita dal fulmine, ed il suo fratellastro Tolliver si prendono una pausa dalla loro ricerca dei morti per far visita alle due ragazzine che entrambi considerano come sorelle. Ma, come sempre succede quando si recano in Texas, i ricordi della loro orribile infanzia riaffiorano ....? Presto, i segreti di famiglia intrappolano entrambi, mentre Harper finalmente scopre cos'è successo alla loro sorella Cameron, sparita nel nulla tanti anni prima? E quello che scoprirà cambierà il suo mondo per sempre...

Note di andreina65: Quarto è ultimo (salvo cambiamenti futuri) volume per la serie "The Harper Connelly Mysteries" protagonista la sensitiva Harper Connelly. In questo libro dovranno risolversi alcuni misteri legati alla scomparsa della sorellina di Harper, e personalmente sono felice che questa serie sia composta solo di quattro volumi, perché potremmo arrivare a una conclusione, a differenza della serie attualmente in pubblicazione, True Blood, che l’autrice sembra non voler concludere mai!

Ciclo Harper Connelly:
1. L'ULTIMO ISTANTE (Grave Sight)
2. TOMBA A SORPRESA (Grave Surprise)
3. UNA TOMBA FREDDA E GHIACCIATA (An Ice Cold Grave)
4. IL SEGRETO DELLA TOMBA (Grave Secret)

Charlaine Harris è nata in Missisippi. Da oltre vent'anni scrive romanzi mystery e fantasy; è membro autorevole della Mystery Writers of America e della American Crime Writers League. E' famosa soprattutto per la serie vampiresca "TRUE BLOOD" con protagonista Sookie Stackhouse. Vive in Arkansas con il marito e tre figli

Sito ufficiale dell’autrice: http://www.charlaineharris.com/


FONTE DELOS

Per uno scrittore vedersi acquistati i diritti per il cinema e la tv è sempre un grande successo. Ma vederseli comprare da Ridley Scott è un successo davvero enorme: è il caso della ormai famosissima Charlaine Harris, che dopo aver dato vita alla telepate Sookie Stackhouse, protagonista del ciclo True Blood da cui è stato tratto il telefilm omonimo, ha saputo creare una nuova diversa “eroina”: Harper Connelly, l’investigatrice colpita dal fulmine, cui i morti non smettono di rendersi presenti…

Come abbiamo già appreso dai precedenti tre romanzi della serie – Harper Connelly è una specie di strega moderna: una che con l’Aldilà ha una certa dimestichezza. Ma questo “dono” non è affatto qualcosa che lei vuole o desidera: diciamo che è semmai una specie di schiavitù. Harper infatti “sente” la presenza dei morti e comprende le cause della loro morte semplicemente perché lei stessa si è trovata sulla soglia tra la vita e la morte, a causa di un fulmine che in passato l’ha colpita e le ha lasciato questa speciale sensibilità.

Gli ingredienti per rendere unica questa figura di detective dell’Aldilà (suo malgrado) e rendere intriganti ed emozionanti le sue ricerche ci sono tutti. Non a caso – sicuri di investire sul cavallo giusto anche per il successo della serie True Blood – due grandissimi del mondo del cinema, Ridley e Tony Scott, hanno deciso di acquisire i diritti di questi libri per farne una serie che arriverò presto in tutto il mondo. Di sicuro la vicenda narrata in questo volume sarà una delle più terribilmente appassionanti anche perché Harper Connelly , che insieme al fratellastro Toliver ha pensato di staccare un po’ e di recarsi in Texas, dove sono le loro origini, si trova adoversi confrontare con un segreto che riguarda la sua stessa famiglia: quello della morte di sua sorella Cameron, sparita nel nulla tanti anni fa. Un segreto che cambierà il suo mondo. Per sempre.



 

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ESCE IN LIBRERIA BIANCO, CELIBE E VAMPIRO ( Single White Vampire ), di Lynsay Sands - EDIZIONI DELOS, COLLANA ODISSEA VAMPIRI - serie Vampiri & Paletti

"Lucern". Biografo di famiglia di successo. Qualcosa di simile ad un eremita. Odia le folle, le donne aggressive. Non ama prendere il sole, le cene a base d'aglio né i simboli religiosi. Ama i valori vecchio stile; i piatti piccanti messicani; le gole calde e profumate; e rosse labbra piene. E' più forte di dieci uomini e può sparire in un battito di ciglia. Attualmente inconsapevole di stare cercando una donna con cui dividere l'eternità.
"Kate C. Leever" La nuova editor della Roundhouse Publishing. Vivace, divertente. Ha recentemente scoperto di aver ereditato uno scrittore che aspetta solo di essere lanciato. Infatti, la sua carriera può dipendere da questo. (L'alto, bello, oscuro scrittore ha solo bisogno di essere portato alle diverse convention e presentato alle sue fans... e di smettere di comportarsi in modo così strano in pubblico.) Non ama "gli scrittori difficili, rudi, sgradevoli, testardi". Attualmente inconsapevole di avere incontrato l'uomo dei suoi sogni più sfrenati.

"Una storia irriverente e strampalata... le amanti dei vampiri si ritroveranno a ridere dall'inizio alla fine."
Publisher Weekly

Note di MarchRose: BIANCO, CELIBE E VAMPIRO è il terzo romanzo in ordine cronologico – ma primo in ordine di pubblicazione - della serie che l’ha reso l’autrice una celebrità mondiale, e cioè la serie “Argeneau”.

La serie “Argeneau” è composta finora da 15 romanzi (più uno in uscita nel 2011) ed un'antologia. I primi quattro romanzi sono dedicati a tre fratelli e una sorella: in ordine Lissianna, Etienne, Lucern e Bastien Argeneau. I seguenti hanno per protagonisti altri membri del clan Argeneau e dal quinto in poi anche quelli di un altro clan, quello dei Notte. Ecco l’elenco:

1. A Quick Bite (2005)
2. Love Bites (2004)
3. BIANCO, CELIBE E VAMPIRO (Single White Vampire) (2003)
4. Tall, Dark and Hungry (2004)
5. A Bite to Remember (2006)
6. Bite Me If You Can (2007)
7. The Accidental Vampire (2008)
8. Vampires Are Forever (2008)
9. Vampire, Interrupted (2008)
10. The Rogue Hunter (2008)
11. The Immortal Hunter (2009)
12. The Renegade Hunter (2009)
13. Born to Bite (Settembre 2010)
14. Bitten by Cupid (Gennaio 2010) – antologia con la partecipazione di Pamela Palmer e Jaime Rush
15. Hungry For You (Dicembre 2010)
16. The Reluctant Vampire (uscita USA prevista per il 2011)

Potete trovare il materiale che abbiamo già pubblicato sul nostro blog a proposito di quest’autrice a questo link:
http://romancebooks.splinder.com/tag/lynsay_sands 



 

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ESCE IN LIBRERIA UNIONE DI SANGUE ( Blood Bound ), di Patricia Briggs - EDIZIONE FANUCCI

"Unione di sangue" è il secondo episodio della serie firmata Patricia Briggs, un viaggio imperdibile in un affascinante mondo paranormale

Da quando i lupi mannari hanno deciso di rendere pubblica la loro esistenza, la vita per tutti gli altri esseri delle Tre-Città si è fatta più complicata. Mentre il governo sta per stabilire una nuova legislazione e gli episodi di insofferenza razziale si susseguono senza sosta, la vita personale di Mercedes Thompson, in quanto a complicazioni, non è affatto da meno: il suo coinquilino è un lupo mannaro e il suo vicino di casa è il capo del branco locale... e soprattutto entrambi sono innamorati di lei. Mercedes è un camminatore, un coyote mutaforma, forse l’ultimo di tutti gli Stati Uniti, e quando in città arriva un vampiro che semina morte tra gli esseri umani ed è immune ad alcune delle magie più insidiose, a lei viene chiesto d’intervenire. La situazione si fa critica e il pericolo imminente, non solo per gli umani ma anche per tutta la comunità delle Tre-Città, e allora ai lupi mannari e alle fate toccherà mettersi sulle tracce di quel temibile essere sconosciuto così audace da sfidarli.

UNIONE DI SANGUE è il secondo episodio della serie paranormale firmata Patricia Briggs, incentrato sul personaggio di Mercedes Thompson.

La Serie di Mercedes Thompson al momento è composta da:

1. LA FIGLIA DELLA LUNA (Moon Called)
2. UNIONE DI SANGUE (Blood Bound)
3. Iron Kissed (inedito in Italia)
4. Bone Crossed (inedito in Italia)
5. Silver Borne (inedito in Italia)
6. River Marked, 2011
+ uno previsto nella primavera del 2013

"Patricia Briggs ha un talento unico nell’infondere nei suoi personaggi qualità umane. La sua è una saga coinvolgente e piena di suspense.”
Publishers Weekly

Patricia Briggs, nata nel 1965, ha esordito come scrittrice nel 1993 con il romanzo Masques. È autrice di diverse serie di romanzi, tutte di enorme successo; tra le più conosciute, la Raven Duology, la Hurog Duology e la serie Alpha and Omega. La serie incentrata sul personaggio di Mercedes Thompson è arrivata al quinto volume ed è stabilmente ai vertici delle classifiche di USA Today e New York Times.


LEGGI UN ESTRATTO

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ESCE IN LIBERIA LA CROCIATA DEI VAMPIRI ( Crusade ), di Nancy Holder e Debbie Viguié - EDIZIONI NEWTON COMPTON

Mentre la battaglia infuria, sboccia il vero, grande amore

Le terribili creature della notte hanno assoggettato l’umanità e tutto ormai è in loro potere. Jenn Leitner ha giurato odio eterno ai vampiri. È scappata di casa e ha lasciato San Francisco per trasferirsi in Spagna e studiare all’Accademia per cacciatori di vampiri di Salamanca. Le selezioni sono state dure, il tirocinio lungo e difficile, ma adesso Jenn fa parte di un gruppo di cinque giovani professionisti, i cacciatori di Salamanca, pronti a sfidare il male. A guidarli c’è Padre Juan, un sacerdote dal misterioso passato, e tra loro c’è anche un vampiro buono, l’affascinante Antonio… Ma una cacciatrice isolata dal suo gruppo è una facile preda. Costretta a tornare a San Francisco per il funerale del suo amato nonno, Jenn scopre che la città è diventata una roccaforte dei dannati. E quando si accorge che qualcuno l’ha tradita – qualcuno di cui non avrebbe mai sospettato –, capisce che è ora di farsi coraggio e iniziare a lottare con tutte le sue forze, ascoltando soltanto il suo cuore.

Un mondo infestato dal male. Una grande eroina.Una nuova appassionante serie

Note di andreina65: Arriva in Italia una nuova serie young adults urban fantasy, scritta a quattro mani, chiamata "Crusade Series", che sicuramente conquisterà molte lettrici nostrane. La serie è composta sino a oggi da:

1.LA CROCIATA DEI VAMPIRI (Crusade)
2. Damned - prevista per agosto 2011 negli USA
+ un terzo a seguire

«Non vedrete l’ora di leggere l’episodio successivo.»
School Library Journal

«I fan di Twilight e True Blood divoreranno questa nuova serie.»
Booklist

«Arti magiche, urban fantasy, affascinanti vampiri, ritmo, azione e tormenti adolescenziali… Un libro che vi lascerà senza fiato.»
Kirkus

Nancy Holder laureata alla University of California di San Diego, Nancy Holder è autrice di 60 libri e più di 200 racconti. Ha vinto quattro premi Bram Stoker e i suoi libri sono stati tradotti in più di 20 lingue. Ha collaborato alla stesura di alcuni episodi di Buffy l’Ammazzavampiri e City of Angels-La città degli Angeli. Vive a San Diego, dove insegna Scrittura creativa. Il suo sito è www.nancyholder.com .

Debbie Viguié ha studiato Scrittura creativa alla University of California a Davis. È autrice di una decina di romanzi di successo, tra cui la serie Wicked, scritta insieme a Nancy Holder. Vive in Florida. Il suo sito è www.debbieviguie.com



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ESCE IN LIBERIA IL BACIO MALEDETTO ( Personal Demons ), di Lisa Desrochers - EDIZIONI NEWTON COMPTON

L’Inferno non è mai stato così attraente

Frannie Cavanaugh ha diciassette anni, frequenta il liceo, ha due amiche del cuore e conduce una vita ordinaria, come quella di tante altre ragazze della sua età. Fino al giorno in cui arriva in classe un nuovo compagno, Luc, un ragazzo affascinante e misterioso, per il quale prova da subito una grande attrazione. Ma c’è qualcosa di inquietante in Luc. Nessuno sa da dove venga, sembra eccessivamente riservato e spesso si comporta in modo strano. Frannie non può certo immaginare quale pericolo stia correndo: Luc è un messaggero di Lucifero ed è sulla terra per cercare proprio lei, o qualcosa che lei possiede. Presto però a essere in pericolo sarà proprio il giovane demone e se non intervenisse Gabriel, bellissimo e seducente, le cose si metterebbero molto male, per tutti. Le potenze del Cielo e dell’Inferno si scontrano per accaparrarsi una preda molto preziosa… E per Frannie sono guai seri: il bel tenebroso Luc e il radioso e splendido Gabriel vogliono entrambi la sua anima, e anche il suo cuore…

Un grande successo internazionale tradotto in 11 paesi

«Demoni sexy, angeli mozzafiato, un amore che scotta: un grande romanzo.»
Melissa Marr, autrice di Wicked Lovely

«Twilight con un’anima.»
b&n Review

«Da tempo non leggevo un romanzo così sexy e avvincente.»
Claudia Gray, autrice di Stargazer

«Un debutto sorprendente. Questo libro vi farà piangere, ridere, rabbrividire, emozionare. Una lettura entusiasmante.»
Andrea Cremer, autore di Nightshade

«Divertente e appassionante. Un fantastico debutto.»
Maria V. Snyder, autrice di Poison Study

Lisa Desrochers vive in California. IL BACIO MALEDETTO è il suo romanzo d’esordio, il primo di una straordinaria trilogia. Dopo aver ottenuto un incredibile successo negli USA, verrà pubblicato anche in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Russia, Polonia, Ungheria, Brasile e Australia. Per saperne di più:
  http://lisadwrites.com/  

 

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ESCE IN LIBRERIA WICCAN IN LOVE di Diego Galdino e Nicole Mijoren - EDILET EDIZIONI

Abigail è una strega assoldata da un broker americano che vuole impedire al proprio padre di diventare l'uomo più potente del mondo. Solo una cosa potrebbe impedire alla giovane strega di portare a compimento il suo incantesimo...l'amore.


Che cosa può avere in comune uno scrittore di romanzi d’amore come Diego Galdino con Nicole Mijoren, una sacerdotessa della Wicca, la cosiddetta religione delle streghe? Qual è il confine tra la scrittura e la magia? Quale tra salvezza e perdizione? Tra dono e punizione? Quando l’amore guida le nostre azioni? Scopritelo tra le righe di questo romanzo magico, pieno di mistero e di poesia, capace di commuovervi e di catturarvi come un incantesimo.

Estratto
Abigail era stata iniziata alla religione Wicca da sua madre non appena ebbe compiuto otto anni. Una notte di luna piena, tenendola per mano, sua madre
la portò nel bosco che costeggiava la proprietà di famiglia. Lì, in mezzo ad una piccola radura, la donna che fino ad allora lei aveva creduto una tranquilla ragazza di città, all'apparenza troppo giovane per essere già moglie e madre, le rivelò di essere una strega. Non di quelle che davano le mele avvelenate alle ingenue principesse, ma una sacerdotessa di una religione che faceva del suo principale comandamento 'Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi' una regola di vita. Da quella notte, la vita di Abigail cambiò radicalmente e, man mano che cresceva, la giovane Wiccan imparò a prestare attenzione alle nubi, ai fenomeni naturali, a pregare la Dea e il Dio adorando la luna e a contemplare il tramonto. Abigail scoprì che ogni pianta poteva rivelarsi preziosa per molteplici scopi e fece della meditazione la sua forza, armonizzando il proprio corpo con l'energia rilasciata dal mondo naturale intorno a sé. Fu così che l'antica religione entrò a far parte della sua vita. La Dea e il Dio accompagnarono Abigail lungo il susseguirsi delle stagioni in cui lei perfezionanò i suoi riti, la sua magia, finché la gioia pervase il suo spirito facendola diventare una Wiccan potentissima.


Il libro si può ordinare in tutte le librerie  sul catalogo della IBS e on line sul sito: http://www.ibs.it/

Note di andreina65: Diego Galdino è stato nostro ospite qualche tempo fa; per chi volesse vedere i precedenti post dedicati allo scrittore, ecco i link:

http://romancebooks.splinder.com/post/18657903
http://romancebooks.splinder.com/post/18429580
http://romancebooks.splinder.com/post/21908286

 



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ESCE IN LIBRERIA L’ORA DI PIETRA di Margherita Oggero – EDIZIONE MONDADORI

I suoi primi tredici anni Immacolata, per tutti Imma, li ha vissuti dove è nata, in un paese del profondo Sud, non lontano da Napoli, dove la legge è quella dettata dal boss locale e le donne sono costrette a chinare il capo di fronte al volere - o al rifiuto - dei loro uomini. Già segnata da un grande dolore durante l'infanzia e testimone, non vista, di un terribile delitto, Imma cresce cercando di dominare la propria indole selvatica e indipendente: ma quando, in seguito a un suo gesto di coraggiosa ribellione, la famiglia decide di mandarla al Nord, nascondendola a casa di una zia che lei quasi non conosce, Imma si trova all'improvviso a fare i conti con se stessa, con la ragazza che ancora quasi non si era accorta di essere, con la donna che vuole diventare...
Le lunghe ore solitarie tra le mura dell'appartamento della "zia scaduta" diventano per Imma la sfida più grande. Ferma dietro la finestra che è il suo solo contatto col mondo, aspetta la magica "ora di pietra", in cui per la strada non passa nessuno, le foglie degli alberi sono immobili e nessuna scia solca il cielo, l'ora in cui tutto sembra fermarsi e la verità delle cose si rivela nel silenzio. Ma la vita reale non si ferma mai, e solo violando la prigione che le è stata imposta Imma potrà conoscere il giovane venditore di libri usati che le offrirà la più meravigliosa delle evasioni: seguendo con trepidazione le vicende di Anna Frank, quelle di Michele Amitrano - protagonista di Io non ho paura - o di Oliver Twist, Imma supererà la nostalgia delle sue campagne assolate e assassine e troverà ancora una volta il coraggio per uno slancio di libertà.

Margherita Oggero ha scritto un romanzo di formazione delicato e forte, che ha il ritmo incalzante di un giallo ed è percorso dallo sguardo acuto di chi sa scavare sotto la superficie delle parole e dei gesti per raggiungere il cuore pulsante dei desideri, delle speranze, della libertà. È, questo, un libro che parla di altri libri, di come parole nate per raccontare storie lontane possano rivelarsi miracolosamente vicine alla nostra, e possano essere lievito segreto e forte per una vita nuova.
Margherita Oggero, ex insegnante di lettere (per alcuni decenni, dalle medie ai licei), è nata e vive a Torino. Il suo primo romanzo, pubblicato da Mondadori nel 2002, è "La collega tatuata" (da cui è stato tratto il fortunato film “Se devo essere sincera”, di Davide Ferrario e con Luciana Littizzetto). L’anno successivo esce, sempre da Mondadori, "Una piccola bestia ferita". “L’amica americana”, in libreria dall’aprile scorso, è la terza avventura che ha per protagonista la professoressa investigatrice Camilla Baudino.


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Sulle tracce di un lord - Prima parte

SULLE TRACCE DI UN LORD
(ovvero la giornata di un gentleman a Londra)



Ogni lettrice di historical o regency romance sa quanto sia facile “innamorarsi” di un eroe maschile superbamente disegnato dalla penna della sua scrittrice preferita.
È inevitabile: da Mr. Darcy in poi, abbiamo sospirato per l’uno o per l’altro dei protagonisti, colpite al cuore non solo dalla passione che riesce a dimostrare verso il fortunato oggetto del suo desiderio o dallo spessore psicologico che l’autrice ha saputo infondergli, ma anche dal suo aspetto fisico e da uno stile di vita completamente diverso da quello attuale e proprio per questo affascinante. Grazie ad alcuni dettagli più o meno approfonditi, abilmente disseminati qua e là fra una scena d’amore e l’altra, abbiamo ormai acquisito una certa familiarità con le abitudini maschili, soprattutto per quanto riguarda il mondo britannico e la cosiddetta era georgiana (1714 – 1830).
E se volessimo conoscere meglio il nostro eroe, e fare un po’ più di luce sulla sua vita privata? La curiosità, in fondo è donna…
Così, cercando nella storia del passato e ricordando i libri più amati, ecco la ricostruzione di una giornata tipo del nostro carissimo Lord X… ; in punta di piedi, attente a non farci scoprire, lo seguiremo passo passo per le vie di Londra...


Mattino

Siamo nel cuore della Capitale, nel primo quarto del XIX° secolo, nella casa di città di Sua Signoria, poco prima che inizi la Season e …la sua storia d’amore con Miss Y...
E’ una bella mattina di primavera, purificata dalla pioggia caduta durante la notte. La residenza di Lord X è una splendida dimora in stile Regency, che reca la firma di John Nash, con la facciata di stucco bianco e la porta incorniciata da colonne.

 


L’ora è piuttosto avanzata ma prima che il nostro eroe esca per le sue attività quotidiane, abbiamo dovuto attendere il suo risveglio, le abluzioni, il rito della vestizione e quello della prima colazione. A queste necessità ha provveduto il suo valletto, una figura davvero rispettabile, tanto da essere definito “il gentiluomo di un gentiluomo”.
Devoto al suo padrone (in questi anni a cavallo delle guerre napoleoniche si tratta spesso di un ex attendente: ricordate Pierce, ne Le ragioni del silenzio di Gayle Wilson?), lo ha assistito nella rasatura e gli ha presentato gli abiti da indossare, perfettamente in ordine e secondo i dettami dell’ultima moda.  

   
È dal 1790 circa, che spira un vento nuovo per l’universo maschile del ton. Da quando Lord George Bryan Brummell detto Beau è arrivato a Londra, lo stile di vita del sesso forte ha seppellito le vecchie consuetudini. Abolita la parrucca, la cipria e i nei, eliminate leziosità come ventaglio e tacchi alti, colori sgargianti e profumi forti per nascondere l’odore sgradevole di chi ignora l’igiene, il nuovo dandy, ovvero l’uomo alla moda, getta le basi dell’eleganza e della moda attuale, con abitudini che oggi diamo per acquisite ma che all’epoca rappresentarono una vera rivoluzione sociale e culturale. Il dandy è uno sportivo che però non trascura la cultura né i bei modi, ha lo “scandaloso vizio” di fare il bagno e adoperare il sapone, non usa profumi, cambia la camicia ogni giorno, sceglie la qualità e la sobrietà nei suoi vestiti. Il suo abbigliamento (per mattina e primo pomeriggio) è così composto:
- Camicia bianca (in lino o cotone); è lunga fino quasi alle ginocchia, e costituisce l’unico capo di biancheria intima; è molto larga, aperta sul petto e si infila dalla testa. Le maniche sono ampie, senza merletti ai polsi;
- Pantaloons: spesso in pelle di daino, di colore chiaro, aderenti;
- Panciotto: a un petto o a due, anche con risvolto. In seta, lana o broccato, in tinta unita o a righe, ma sempre di colore chiaro per poter risaltare sotto la giacca;
- Marsina: in lana superfine, a uno o due petti, più corta del panciotto sulla parte davanti, con due code per poter cavalcare comodamente, in vari colori per la mattina, rigorosamente blu o nera per la sera; i sarti più famosi del momento sono Schweitzer e Davidson, Guthrie e John Weston, al n. 38 di Old Bond Street. Quante volte abbiamo sentito elogiare da Georgette Heyer, da Mary Balogh e da tante altre scrittrici le sue giacche perfettamente tagliate, così aderenti da sembrare cucite addosso? Brummel si è servito da Weston e, sembra, anche il Principe di Galles. Oggi di lui non rimane che un soprabito blu, esibito al Museo di Londra.
- Cappotto: in passato era ricco di numerose mantelline (fino a 12), secondo la moda dei postiglioni; Brummel però, lo riporta a una linea più sobria;
- Cravatta: in lino o seta, è di rigore il “bianco virginale” e la rigidissima inamidatura. Il nodo riveste un’importanza fondamentale e per ognuno di essi c’è un nome particolare: Orientale, Matematico, Osbaldeston, Trono d’Amore, ecc. A volte sono di così difficile realizzazione che richiedono più di un tentativo: un ospite di Beau, vedendo il suo valletto personale uscire dal guardaroba con una montagna di cravatte spiegazzate chiese cosa fossero. Il valletto rispose rassegnato: " i nostri fallimenti, signore";
- Stivali: assolutamente Hessian e perché siano lucidissimi Beau li fa pulire con lo champagne. L’idea di infilarvi i pantaloni venne a Wellington, per praticità in battaglia. Brummel li trovò così eleganti da adottarli immediatamente nel quotidiano. Il calzolaio migliore? Hoby, in St. James Street;
- Cappello:il cilindro ha quasi soppiantato del tutto il bicorno. È molto costoso se realizzato in pelo di castoro (fino a 40 scellini) ma in questo caso è in grado di resistere all’acqua;
- Guanti: morbidissimi se da passeggio o da sera, più robusti per tenere le redini. Anche qui Beau fa scuola: ricorre a due guantai diversi: uno per realizzare i pollici e l’altro per le dita restanti.
- Acconciatura: il taglio moderno è “alla Tito” o “alla Bruto”. Fondamentale l’aspetto indisciplinato ad arte alla “colpo di vento”;
- Per la sera: ancora di rigore le “brache” al ginocchio, in seta o lana merinos; da Almack’s non si entra con i pantaloni lunghi! Ovviamente, niente stivali ma scarpini lucidi, con fibbia.
 

   

Finalmente Lord X è pronto, ha chiesto la sua carrozza e vi sale piuttosto in fretta: ha molto da fare, stamani….
La sua prima tappa è nell’elegante quartiere di Mayfair, precisamente in Dover Street; qui, nella straordinaria bottega dell’armaiolo più famoso di Londra, Joseph Manton, i gentiluomini possono non solo ammirare o acquistare le magnifiche (e costosissime) creazioni dell’artigiano, ma anche provarle ed esercitarsi a sparare. Il possesso di armi splendide e soprattutto precise, è in realtà un investimento che, all’occorrenza, può fare la differenza fra la vita e la morte.
Infatti, nonostante i duelli siano già proibiti da diverso tempo, il “codice d’onore” ancora per diversi anni imporrà che le offese siano affrontate e risolte “all’alba”.
Nei romances, assistiamo spesso a questi incontri o alla loro mancata (per un soffio) esecuzione. Nella realtà, tranne casi eccezionali, si mirava alla conciliazione o se questa non era possibile, al ferimento dell’avversario piuttosto che alla sua morte, equiparata per legge ad un assassinio; raramente tuttavia l’uccisore veniva condannato se la provocazione era ritenuta grave e se il codice d’onore era stato rispettato. La nobiltà, inoltre, poteva essere giudicata solo da un tribunale costituito da pari, presso la House of Lords di Londra.

In epoca Regency, l’uso della pistola in luogo delle lame conosce un notevole sviluppo; le armi da fuoco sono infatti più “democratiche” in quanto non richiedono lunghi anni di addestramento né un fisico particolarmente agile. Certo, non tutti possono permettersi i fratelli Manton, fornitori della Real Casa...
Lord X ha fatto la sua scelta: dopo averle provate, acquista due splendide
pistole da duello con intarsi in argento; gli vengono consegnate in un astuccio di legno con tutto l’occorrente per la manutenzione; per quanto costose, certo non può immaginare che quelle stesse armi, a due secoli di distanza, saranno battute all’asta con un prezzo di partenza che oscilla intorno ai diecimila dollari…


Uscito da Manton, il gentleman risale in carrozza per un brevissimo tragitto: svoltato l’angolo, siamo infatti nella più esclusiva via di Londra, quella che ancora oggi ospita le firme più prestigiose: (Old) Bond Street. Il tiro a quattro si ferma e il cocchiere si predispone ad aspettare: stavolta sarà una sosta piuttosto lunga!
Lord X entra infatti nella famosa Accademia di Scherma di Henry Angelo, nipote dell’italiano Domenico Angelo Malevolti Tremamondo, noto a tutti semplicemente come “Angelo”, che la fondò alla fine del ‘700.
Provetto schermidore, Angelo diventò l’insegnante particolare del principe di Galles (il futuro re Giorgio III°) e di suo fratello il Duca di York. La sua fama crebbe tanto da permettergli di aprire l’Accademia ed inaugurare una tradizione che continuò con i figli e il nipote. L’Accademia si trasferì in Bond Street e Henry Angelo ne ampliò i locali fino a renderlo l’equivalente di un “circolo sportivo” dei nostri giorni, ovviamente molto esclusivo. Talvolta sulle pedane dell’Accademia si esibivano i più grandi talenti internazionali e, naturalmente, le scommesse fioccavano….
Troviamo spesso menzione della Angelo’s Academy nei romances; ne “L’emozione di una notte” di Candice Hern, ad esempio, uno dei potenziali amanti di Marianne vi si esercita regolarmente.


 


Mentre osserviamo il viavai di gentiluomini che entrano all’Accademia, il nostro Lord X è già uscito. Evidentemente oggi non si è allenato ma vi si è recato solamente per incontrare qualche amico e scambiare due chiacchiere. Non che abbia rinunziato a fare un po’ di esercizio fisico; infatti, lo vediamo entrare nel portone vicino, esattamente al n. 13.

È la sede della palestra di Gentleman (John) Jackson (1769 -1845), campione d’Inghilterra per la boxe a mani nude, che dopo la vittoria del 1795 si è ritirato dal ring ed ha aperto una scuola prestigiosa accanto a quella del suo amico Henry Angelo: è questi a decretare la sua fortuna, consigliando agli allievi dell'Accademia di alternare lezioni di scherma e di pugilato.
L'egemonia inglese in fatto di pugilato era iniziata nel 1719 con la figura di James Figg, campione mondiale, il quale per primo coniò la definizione di noble art per questo sport antichissimo. Fu lui a fondare la prima Accademia e ad organizzare le prime gare  in anfiteatri, creando nel contempo la figura del pugile professionista. Nel 1743, il suo allievo Jack Broughton, famoso anche per l'onestà e lo spirito di cavalleria con il quale combatteva, pubblicò le prime Regole nel London Prize Ring Rules.

 

In era georgiana, il pugilato aveva raggiunto una popolarità incredibile e agli incontri più famosi assistevano folle di appassionati. Allo storico match fra Abraham Cann, campione del Devon e James Polkinghorne campione della Cornovaglia, avvenuto a Devonport il 23 ottobre 1826, parteciparono oltre 12.000 spettatori. Il pubblico era quasi esclusivamente maschile tanto che ne Il Lord della seduzione di Loretta Chase, Jessica Trent si lamenta con Sebastian perché nessuno dei suoi fratelli ha voluto accompagnarla allo spettacolo!

Del resto era praticamente impensabile che una “dama di qualità” assistesse ad uno scontro violento, tanto più che si trattava di uomini indecentemente privi della camicia: ricordate le critiche rivolte a Kit, visconte Ravensberg, per aver osato esibirsi a torso nudo in un parco pubblico, dove avrebbe potuto essere visto da nobili signore? Diverso era se si trattava di allenamenti in un luogo deputato e rispettabile come il salon di Jackson, dove era possibile tenersi in forma e all'occasione, regolare qualche conto in sospeso. Cosa c'è di meglio che sfogare il proprio risentimento prendendo (lealmente) a pugni qualcuno con cui abbiamo a che dire? Basta pensare a quanto spesso ciò accade nei romances: un esempio recente lo abbiamo in Infine l'amore di Mary Balogh.
Allenarsi da Jackson insomma, è un must per tutti i gentlemen e godere di una sua lezione è considerato un onore. A questo contribuì anche la sua figura sempre impeccabilmente abbigliata e i modi cortesi che gli valsero la stima della corte; per l’incoronazione di Giorgio IV°, Jackson, incaricato di organizzare un “corpo di guardia” speciale, scelse personalmente 18 pugili affermati che, grazie alle loro dimensioni e allo sguardo intimidatorio, aiutarono a tenere a bada la folla. Grazie ai principi di correttezza diffusi da club come quello di Jackson, il pugilato assunse definitivamente le caratteristiche odierne e soppiantò nei duelli l’uso delle armi.
 

Lord X finalmente esce dalla palestra: un po’ accaldato per l’esercizio fisico, riprende velocemente la strada di casa dove certamente lo attende il suo valletto con un bagno caldo.
Per il momento lo lasciamo alla sua privacy, ma saremo pronte a seguirlo nuovamente in un prossimo post, dedicato alle attività del pomeriggio, seguito da una serata scintillante e da una lunga, piacevole notte…



 

 

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ESCE IN EDICOLA PER CONFESSIONI DONNA - EDIZIONI GVE SUL NUMERO 18 DEL 2 MAGGIO LE RAGIONI DEL CUORE di Grazia Alvarado

In tutti i numeri moltissime storie di vita vera che parlano d’amore e di passione raccontate da donne che vivono drammi quotidiani. Consigli per bellezza, salute e prelibate ricette. Confessioni Donna mantiene una forte vitalità.
La rivista è anche su facebook
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Trama: Le ragioni del cuore

Quando la signorina Bertrand giunge al villaggio di Wothing, gli abitanti la accolgono freddamente. Non si è mai visto nessuno da quelle parti, così sconsideratamente attraente. Le donne la guardano con sospetto, gli uomini la desiderano, nessuno tuttavia le offre amicizia, così Emily Bertrand si stabilisce in un piccolo cottage su una collina. L’avvenenza della donna ha colpito anche il visconte Brandon Pierce, che approfitta di un incontro inaspettato per comprometterla e offrirle di diventare la sua amante. Ma Emily non è una donna comune, e nasconde un segreto. Mentre Brandon pensa a come convincerla ad accettare la sua proposta, lei sparisce. Ci vorrà del tempo prima che il visconte riesca a trovarla, ma questa volta lui la vuole nella sua vita come compagna. Tuttavia Brandon prima dovrà scoprire cosa si nasconde nel passato di Emily.

Autrice italiana di origini spagnole, Grazia Alvarado ha esordito con il romanzo romantic suspense “L’uomo dei sogni” GVE editore. Ha vinto il concorso della Leggereditore con il suo racconto erotico Il Gioco, che potete leggere sul loro blog:
http://www.leggereditore.it/blog.php?id=66 

Le ragioni del cuore è il suo primo romance storico.

Per saperne di più: http://www.facebook.com/profile.php?id=100002133415215

Il sito dell’autrice
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