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Mercoledì, 30 marzo, 2011 - 07:30
MarchRose

Untitled

RECENSIONE / REVIEW: SOULLESS - UN’AVVENTURA DI ALEXIA TARABOTTI (Soulless), di Gail Carriger


Publisher / Editore: Orbit / Fantasy/Horror series

Publication date / data dell'edizione originale USA: ottobre 2009

Genre and setting / Genere e ambientazione: alternate reality / gaslight, Inghilterra, 1880 circa

Format: Paperback

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm / calda

Rating/Voto: 9/10

Edizione Italiana: Baldini Castoldi Dalai, marzo 2011

Collegamenti con altri libri / Connection to other books : è il primo libro della serie “The Parasol Protectorate” così composta:

1 - SOULLESS - UN’AVVENTURA DI ALEXIA TARABOTTI (Soulless)
2 - Changeless
3 - Blameless
4 - Heartless (in uscita negli USA a luglio 2011)

TRA TUTTE COLORO CHE LASCERANNO UN COMMENTO A QUESTA RECENSIONE ENTRO DOMENICA 10 APRILE, SARA' ESTRATTA UNA FORTUNATA LETTRICE CHE VINCERA' UNA COPIA OMAGGIO DI SOULLESS GENTILMENTE OFFERTA DALLA CASA EDITRICE BALDINI CASTOLDI DALAI, CHE RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE.

Siamo nell’Inghilterra di fine ‘800, nella grande città di Londra – be’ all’incirca. La regina Vittoria governa con pugno di ferro lo sconfinato impero britannico, il ton londinese è come sempre attentissimo all’etichetta ed adora i pettegolezzi e gli scandali, le signore si sforzano di esibire le acconciature e gli abiti più alla moda in occasione dei balli e dei ricevimenti, in modo da essere notate dai gentiluomini (e possibilmente citate da qualche giornale scandalistico), e le signorine non maritate passeggiano nei parchi rigorosamente accompagnate dai loro chaperon. Fin qua, tutto normale.

Ma a questa Londra che vive alla luce del sole, se ne affianca una ben diversa, e cioè quella fatta dagli esseri soprannaturali che circolano solo durante la notte: vampiri, spettri e mutaforma, che convivono con gli esseri umani fin da quando secoli fa, all’inizio dell’Età della Ragione (all’incirca, il Rinascimento), hanno deciso di palesare la loro esistenza. Nell’illuminata Inghilterra, che è all’avanguardia sia nelle scienze umane che nei progressi tecnologici, la convivenza tra esseri umani e soprannaturali è tutto sommato pacifica e senza particolari scosse, al punto che la regina Vittoria stessa si avvale come consiglieri permanenti di un licantropo e di un vampiro. Ma questo fragile equilibrio precipita d’un tratto quando iniziano a circolare in città vampiri che la regina della congrega dei vampiri londinesi nega di aver creato, e viceversa i licantropi ad uno ad uno cominciano a sparire misteriosamente… La situazione è potenzialmente esplosiva: una guerra tra le varie razze soprannaturali sarebbe una catastrofe per l’intera Inghilterra! E’ quindi la regina in persona ad inviare Lord Conall Maccon, quarto conte di Woolsey, alfa del branco dei licantropi di Londra e capo del BUR (Bureau of Unnatural Registry), la divisione investigativa del governo che si occupa del sovrannaturale, ad indagare su quanto sta succedendo. Ed è così che il conte una sera fa la conoscenza di Alexia Tarabotti, un’impertinente miss non particolarmente graziosa, ma dotata di una lingua molto affilata e un’intelligenza acutissima, che, assalita durante un ricevimento da uno di questi vampiri improvvisamente sbucati fuori da chissà dove, si è difesa con grande prontezza di riflessi infilzandolo a morte - ahimè - con la punta del proprio parasole…

Esiste una fase che tutte le lettrici di romance sono destinate a provare almeno una volta nella vita: quella della Grande Noia. E’ quel momento in cui, dopo aver iniziato un libro nuovo, ci si rende conto allarmate che è la cinquecentesima variazione del tema “affascinante libertino incontra dolce fanciulla che lo redime col suo amore, e lo converte di colpo in marito & padre modello”, e che pertanto è inutile proseguire oltre pagina 50, perché ormai abbiamo già capito da un pezzo dove andrà a parare l’autrice. A quel punto scatta il rifiuto: si esclama esasperate “Adesso basta!”, e si passa a leggere altro. Per un po’. Spesso, per un BEL po’. Horror, gialli, enigmistica varia, maglia e cucito, collezioni di minerali… una cosa qualunque insomma, purché sia diversa dalle solite trame trite e ritrite.
Ora, l’esperienza di un gran numero di lettrici ha ampiamente dimostrato che, quando la Grande Noia si manifesta, esistono solo due possibili cure che possono persuaderci a ritornare al romance:

- Trovare un romanzo scritto con tale e tanta bravura da strappare gli applausi, e farci passare in assoluto second’ordine il fatto che, magari, la trama in sé non sia nuovissima. Anzi, a dirla tutta, non ci accorgiamo nemmeno che la trama non è poi così innovativa, perché la bravura dell’autrice ci ha stregato. (Qualcuna sta per caso pensando a “Il Lord della seduzione” di Loretta Chase, o a “Il duca di ghiaccio” di Mary Balogh?)
- Trovare qualcosa di così originale e nuovo, di così “fresco”, che riesca a sorprenderci ad ogni pagina, e a desiderare di poter leggere più in fretta, perché non riusciamo davvero immaginare cosa stia per succedere – e, soprattutto, non vediamo l’ora di scoprirlo!

SOULLESS appartiene sicuramente a quest’ultima categoria di romanzi. E’ un libro così difficile da inquadrare, così sui generis che per cercare di descriverlo reviewers e bloggers stanno usando le definizioni più varie ed i paragoni più azzardati, spesso anche a sproposito. La stessa domanda, cioè quella sul come classificarlo, se la sono posta con discutibili risultati anche le case editrici americane, visto che originariamente il libro è uscito nella collana Fantasy / Horror di Tor, una casa editrice che pubblica principalmente fantascienza e fantasy. Allo stesso tempo, forse anche in parte grazie a questa sua difficile classificabilità, SOULLESS è uno dei libri in assoluto più innovativi, originali, stimolanti ed avvincenti che ho letto nel corso degli ultimi anni, un romanzo che mi ha fatto fare le ore piccole pur di terminarlo e che, al di là delle classificazioni, merita un’attenzione speciale (ne sanno qualcosa alcune delle mie colleghe bloggers, che qualche mese fa, non appena ho terminato di leggerlo, ho tempestato di telefonate entusiastiche…) . Forse non è un romanzo per tutti, proprio per la sua diversità che potrebbe lasciare un po’ perplesse le lettrici che prediligono atmosfere più “classiche”. Ma se volete sperimentare qualcosa di davvero particolare, diverso da tutto quanto uscito in Italia finora – e dico proprio “tutto” – SOULLESS è certamente da provare.

Come avrete già capito dalla trama, SOULLESS è un romanzo di “alternate reality”, perché descrive un mondo alternativo al nostro, un mondo in cui la storia ad un tratto, per una qualche ragione, ha preso un corso diverso da quello che conosciamo. In questo caso, il punto di svolta consiste nel fatto che, alla fine dei Secoli Bui del Medioevo, gli esseri soprannaturali hanno deciso di palesare la loro presenza all’umanità, ed hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale dal governo inglese ed uno status sociale ben definito. Visto che la storia si svolge in epoca vittoriana, SOULLESS si può quindi definire un romanzo “gaslight” (che è la definizione usata per gli alternate reality ambientati in quest’epoca), oppure “steampunk”. Quest’ultima definizione in realtà è un po’ meno appropriata: gli steampunk di solito parlano di realtà alternative in cui la tecnologia è più avanzata del dovuto (vi ricordate la Londra di “Il demone della passione” di Emma Holly, dove sfrecciano le auto e c’è la luce elettrica grazie all’arrivo degli alieni, che hanno trasferito agli esseri umani alcune delle loro superiori conoscenze?). In SOULLESS quest’aspetto tecnologico è molto più sfumato rispetto allo standard dei romanzi steampunk, e - a parte qualche Zeppelin che vola nel cielo, ed un automa qua e là - la Londra vittoriana descritta è molto simile a quella di cui abbiamo letto in dozzine di romance. Vampiri e lupi mannari a parte, cioè.

Anche se c’è una storia d’amore in SOULLESS, non lo si può definire esattamente un romance. L’attenzione della Carriger non è concentrata sul rapporto tra Lord Maccon e Alexia, anche se è una delle parti più intriganti della storia. I fuochi dei riflettori sono tutti su Alexia Tarabotti, un’eroina che rientra nella categoria delle “diverse”, cioè di quelle protagoniste femminili che, per una ragione o per l’altra, non sono in sintonia con l’ambiente in cui vivono, non vi si riconoscono, e quindi finiscono per esserne impietosamente messe in disparte. Di ragioni di “diversità”, Alexia ne ha senza dubbio da vendere. Prima di tutto, è per metà italiana, quindi ha capelli scuri, carnagione olivastra e curve formose, ed un naso “importante”. Niente a che vedere, quindi, con i canoni di bellezza tipici dell’epoca e con le sue bionde e graziose sorellastre. Come se non bastasse, Alexia è anche un’intellettuale: ama molto leggere, frequenta conferenze e si appassiona a discutere degli ultimi progressi scientifici, si veste e pettina in modo casuale e distratto, senza prestare molta attenzione all’ultima moda, e soprattutto è franca, diretta, intelligente, coraggiosa e testarda. Tutti questi… difetti messi insieme hanno da tempo portato sua madre alla conclusione che Alexia non riuscirà mai a trovare marito: quindi, benché abbia solo ventisei anni, ormai da parecchio la ragazza è stata relegata al ruolo di chaperon delle sue sorellastre più giovani.
Alexia però non si scompone più che tanto: essere ritenuta da tutti una zitella la porta ad avere una libertà molto maggiore di quella delle altre sue coetanee, e lei ne approfitta allegramente, uscendo quando le pare e frequentando compagnie discutibili quali quella di Lord Akeldama, che oltre ad essere un vampiro gay (!), si ostina a vestirsi con abiti dai colori assurdi e pieni di fronzoli, secondo il gusto della sua epoca, il Settecento, ed è il più grande pettegolo di tutta Londra, sempre aggiornatissimo su tutti i segreti più piccanti del ton. (a qualcuna sta venendo in mente Signorini…?)

Ma il difetto che Alexia nasconde alla sua famiglia è ben peggiore di quelli che sono sotto gli occhi di tutti. Alexia, infatti, è una preternaturale: cioè, lei non ha anima. Oh, certamente vive e prova emozioni e ha sentimenti come tutti gli esseri umani, ma le manca quel certo “non so che”, potremmo forse chiamarla “fantasia”? Oppure “immaginazione”? O, magari, “irrazionalità”? Nell’Inghilterra immaginaria che la Carriger ci descrive, la scoperta che l’anima è un’entità scientificamente misurabile è presentata come uno dei grandi progressi dell’epoca. Il dispositivo per quantificarla con precisione resta da mettere a punto, ma è ormai cosa risaputa che gli esseri soprannaturali hanno “tanta” anima, gli esseri umani una dose intermedia, diversa da persona a persona (quelli più dotati sono anche quelli che meglio si prestano a venir trasformati in esseri soprannaturali), ed i preternaturali come Alexia nessun'anima o quasi. Ed è forse per questa ragione che, in questo universo supremamente irrazionale e un po’ folle della Carriger, popolato da vampiri che si ostinano a osservare ossequiosamente la complessa etichetta della loro antica casta, di licantropi costretti a farsi rinchiudere in cantina quando la luna è piena, e dei vacui membri del ton londinese persi tra mille frivolezze, Alexia grazie alla sua mancanza di anima ci sembra in fondo la persona più pratica, concreta, di buon senso – insomma, la più “normale” e la meno strampalata. Ovviamente, Alexia si spaventa come tutti se un vampiro o un ghoul l’aggrediscono nottetempo: ma sa reagire con prontezza agli imprevisti, è piena di risorse (non a caso il suo chignon è tenuto fermo da uno spillone di legno ed uno d’argento!), e affronta con coraggio e senza pregiudizi le nuove sfide. Anche se queste dovessero essere rappresentate da un esasperante conte-licantropo scozzese.

Se pensate che Lord Maccon faccia parte di quella categoria di eroi sexy, dark e tormentati così diffusa in tanti romance paranormali, vi sbagliate di grosso. Connal è muscoloso, alto e virile, ed a suo modo anche molto attraente: ma è rozzo, i suoi modi lasciano parecchio a desiderare, ha spesso la cravatta a sghimbescio ed i capelli spettinati (dopotutto, quando per ragioni di servizio ci si deve trasformare da bestia a uomo e da uomo a bestia più volte nel giro di poche ore, non si può certo pretendere di rimanere impeccabili!) - e solo il cielo sa se la sua rozzezza va attribuita alle sue origini scozzesi oppure al fatto che è un licantropo.
I battibecchi tra Alexia e Connal sono una delle cose più spassose del libro. Eccovi un esempio (cap. 3, pag. 58-59 dell’edizione originale Tor - mia traduzione dall’inglese):

“Bollocks,” said Lord Maccon upon seeing who stood before him. “Miss Tarabotti. What did I do to merit a visit from you first thing in the morning? I have not even had my second cup of tea yet.” He loomed at the entrance of his office.
Alexia ignored this unfortunate choice of greeting and swept past him into the room. The act of sweeping, and the fact that the doorway was quite narrow while Alexia’s bosoms (even corseted) were not, brought her into intimate contact with the earl. Alexia was embarrassed to note that she tingled a little bit, clearly a reaction to the repulsive state of the man’s office.
[…] Lord Maccon scrubbed his face with his hand, reached desperately for a nearby teapot, and drained it through the spout.
Miss Tarabotti looked away from the horrible sight. Who was it that had said, ‘Only just civilized?’ She closed her eyes and considered, realizing it must have been she. She fluttered one hand to her throat. “Please, Lord Maccon, use one of the cups. My delicate sensibilities.”
The earl actually snorted. “My dear Miss Tarabotti, if you possessed any such things, you certainly have never shown them to me.” But he did put down the teapot.


“Cacchio,” disse Lord Maccon vedendo chi gli stava davanti. “Miss Tarabotti. Che cos’ho fatto per meritarmi una vostra visita di prima mattina? Non ho nemmeno ancora preso la mia seconda tazza di tè.” Il conte torreggiava all’ingresso del suo ufficio.
Alexia ignorò l'infelice scelta del saluto, e gli scivolò accanto, entrando nella stanza. L’atto di scivolargli accanto, ed il fatto che la porta era piuttosto piccola mentre i seni di Alexia (benché compressi nel corsetto) non lo erano, la portò in intimo contatto con il conte. Alexia, imbarazzata, si accorse di provare una leggera sensazione di solletico, chiaramente una reazione alle disgustose condizioni dell’ufficio del conte.
[…] Lord Maccon si fregò il viso con la mano, afferrò disperatamente una teiera lì accanto, e la svuotò bevendo direttamente dal beccuccio.
Miss Tarabotti distolse lo sguardo dall’orribile vista. Chi era che aveva detto, ‘I licantropi a stento sono civilizzati?’ Chiuse gli occhi e rifletté, accorgendosi che doveva essere stata proprio lei. Si portò una mano alla gola. “Vi prego, Lord Maccon, usate una tazza. La mia delicata sensibilità, sapete com’è.”
Il conte sbuffò. “Mia cara Miss Tarabotti, se voi possedete qualcosa del genere, certamente non me ne avete mai dato prova.” Però posò la teiera.

E’ proprio questo, a mio avviso, il lato più originale ed innovativo, quello davvero vincente di SOULLESS: l’ironia, l’arguzia birichina con cui l’autrice sorride - e riesce a far sorridere anche noi - del bizzarro universo che ha saputo creare e dei variopinti personaggi che lo popolano. Un’ironia che però non è mai eccessiva o acida, e che non priva la storia di momenti intensi, romantici e anche commoventi: indimenticabile ad esempio, la scena in cui Alexia regala un tramonto a Lord Akeldama.

Leggere SOULLESS per me è stato come fare un giro sull’ottovolante: un’esperienza trascinante, imprevedibile, esilarante e piena di svolte inaspettate. Provate anche voi a fare un giro, se ne avete il coraggio – non ve ne pentirete!
 
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Commenti

Che bella coppia, un

Che bella coppia, un licantropo e una "senz'anima" credo che la trama sia abbastanza originale, ma avevo letto dei commenti molto positisi anche su alcuni blog francesi. Per cui penso che acquisterò anche questo libro.
liaelaluna

Che bello sono contentissima

Che bello sono contentissima che abbiano deciso di pubblicare questo libro in Italia, secondo me è originalissimo e ne avevo sentito parlare a più riprese in modo assolutamente positivo!! Grazie per l'opportunità!!
Marta V.

@ Arimi e saetta a costo

@ Arimi e saetta

a costo di darvi una delusione: al di là di quello che qualche critico americano ha detto, e che è poi rimbalzato anche sui blog e siti italiani, devo confessarvi che io di Jane Austen in questo romanzo ho trovato pochissimo, per non dire niente. Ma, come ho premesso nella prima parte della recensione, su questo romanzo così particolare si è detto davvero di tutto, e forse non sempre a proposito.

Prima di tutto SOULLESS è un romanzo vittoriano (come quelli della Guhrke, tanto per fare un nome), e non regency (come quelli della Austen): la Carriger insiste più volte sui grandi progressi scientifici e sulla mentalità "moderna" di quest'epoca così illuminata, cose che nella Austen per ovvie ragioni non ci sono.

SOULLESS, poi, non ha nè il romanticismo, nè la drammaticità o la velata malinconia di molti brani della Austen; inoltre, l'ironia della Carriger non ha niente a che spartire con quella della Austen, che è soprattutto legata alle contraddizioni sociali del tempo o alle fragilità dei personaggi. Con la Austen si sorride; con la Carriger, si ride proprio.
Tanto per fare un esempio: la scena di lord Maccon tutto imbarazzato, perchè beccato da Alexia circondato dai piatti con le carcasse dei tre polli che si è sbranato come spuntino nei 10 minuti durante i quali l'ha aspettata in anticamera, vi sembra austeniana?

Se dovessi proprio fare un paragone, potrei dire che in più scene SOULLESS mi ha ricordato certi romanzi di Amanda Quick: l'eroe e l'eroina che s'incontrano grazie a un'indagine su un mistero da risolvere, che si scontrano in mille battibecchi per via della loro testardaggine, che sfidano rischi e pericoli di vari tipi ( dai rapimenti in carrozza agli scienziati pazzi ), e si salvano reciprocamente più volte, fino al lieto fine.
Insomma, avventure, qualche brivido, un po' di suspense, uno scienziato pazzo, qualche risata, ed una divertente storia d'amore tra due gran testoni che fa da ciliegina sulla torta.

@ Cris1969

hai assolutamente ragione, sulla suddivisione dei vari generi in Italia in questo momento c'è una buona dose di confusione.
Ad esempio vedo usato il termine urban fantasy praticamente sempre & dappertutto ( per SOULLESS ho perfino trovato la definizione "urban fantasy storico" - ??), mentre l'urban fantasy è una cosa molto precisa... i romanzi urban fantasy sono romanzi ambientati ai giorni nostri, nelle nostre città e metropoli, in cui però compaiono esseri soprannaturali ( vampiri, mutaforma, demoni... ) che l'eroina - spesso a sua volta dotata di poteri eccezionali - sfida e combatte. Insomma l'urban fantasy non è un romance, al centro della trama c'è un'eroina con le sue avventure, e non una coppia con la sua storia d'amore.
Ovviamente un romanzo urban fantasy può contenere una storia d'amore, ma questa non è mai l'elemento principale della trama e raramente ha un lieto fine nel libro; in genere, l'eroina è combattuta tra più partner nel corso della serie, e non sa chi scegliere, o addirittura cambia partner.
Esempio: la serie di Anita Blake, di Laurell K. Hamilton, è urban fantasy. La saga dei Prescelti delle tenebre della Dodd invece no, perchè è una successione di storie d'amore con elementi paranormali: sono quindi romance paranormali o tutt'al più, visto che vi appaiono dei mutaforma, degli urban fantasy romance (anche se è un termine molto meno usato ) .

Comunque il post che chiedi, cioè quello di spiegazione sulle varie tipologie di paranormali, in realtà lo sto già preparando, e uscirà presto a puntate, una per sottogenere

Peggotty: lo steampunk mi ha

Peggotty:
lo steampunk mi ha sempre incuriosita, soprattutto perché la maggior parte di essi è ambientata in età vittoriana (e io adoro questo periodo!), tuttavia ho sempre avuto dei tentennamenti ad appropinquarmi al genere... fino a che non ho scoperto questa saga e la sua autrice!

Ho conosciuto Gail Carriger e la sua Miss Tarabotti sul blog di weirde, e da quel momento ho pregato con tutte le mie forze che qualche editore italiano pubblicasse la serie.

Meno male qualcuno mi ha esaudito, e adeso potrò trastullarmi in tutta allegria con le avventure di Alexia e del rozzo Lord Maccon!
Insomma, andiamo, è tutta la vita che aspetto questo momento: un licantropo scozzese.

E' il connubbio perfetto di tutto ciò che amo incondizionatamente dei romance, urban fantasy e paranormal romance!!
Perciò, be', che altro posso dire?
Attento Maccon, Alexia non sarà l'unica italiana con cui dovrai vedertela!XD

Io non lo conoscevo ma da

Io non lo conoscevo ma da quando si è alzato tutto il polverone di mistero e trepida attesa, con questa bella recensione davvero ricca ed articolata non ho potuto che appassionarmici ancor prima di leggerlo. Tentar non nuoce ma il libro a sto punto merita proprio di essere letto con un simile giudizio!

Criss

grazie a tutte per i

grazie a tutte per i complimenti, mi mettete in imbarazzo, siete tutte molto carine e gentili!

qualche risposta al volo alle vostre domande:

@ Kristina ( commento 10 )

anche se è il primo romanzo di una serie, il libro è perfettamente autoconclusivo. Cioè lo puoi leggere tranquillamente da solo, perchè la storia finisce e si conclude nell'ambito del romanzo, c'è una fine (lieta ovviamente), e non ci sono personaggi secondari tipo i soliti fratelli/sorelle dei protagonisti su cui si resta in ansia.
Non ho ancora letto gli altri della serie, e non mi sono documentata al riguardo, ma credo che il successo di questo romanzo sia stato tale - e così inaspettato, probabilmente: è un libro d'esordio dopotutto! - che l'autrice ha "dovuto" continuare a raccontare le nuove avventure di Alexia.

@ Maristella

no, l'inglese non è particolarmente ostico, almeno io non ho avuto problemi particolari, secondo me puoi provarlo tranquillamente in originale.
Circa il frammento che ho riportato, il libro è proprio tutto così! e la protagonista tutto è, fuorchè delicata
insomma l'ironia regna sovrana, c'è un po' d'avventura, qualche brivido (tra l'altro NON legato ai vampiri, che praticamente in questo libro non vengono mai presentati nell'atto di mordere qualcuno, bensì a dei malvagi esseri umani), ma soprattutto si sorride.

@VeronicaBennet

in effetti io non scrivo molte recensioni, è vero. Le ragioni sono tante... prima di tutto ho pochissimo tempo libero, ahimè! mi piacerebbe dedicare più tempo al blog, ma proprio non mi è possibile, almeno al momento. Magari, chissà, se un giorno vincerò al Superenalotto... ( certo, dovrei ricordarmi di giocare qualche volta, ma questo è un dettaglio tecnico ).
Poi, non mi considero particolarmente brava in questo campo, tranne le rare volte in cui un libro mi colpisce davvero, com'è successo in questo caso, e allora mi sento ispirata!
Infine, c'è il problema che sono una lettrice irrequieta, sempre alla ricerca di cose nuove ed originali, per cui va a finire che leggo quasi solo libri in originale inglese, spesso un po' particolari e, diciamo così, diversi dallo standard, che non si sa se e quando verranno mai tradotti in Italia. Avrebbe senso presentare alle lettrici questi libri, creando, nel caso in cui siano validi, l'effetto "bambino povero che con il naso schiacciato contro il vetro guarda i dolci nella vetrina della pasticceria, golosando per quello che sa che non potrà avere"?
 
Quando ho visto che SOULLESS sarebbe stato tradotto, non ci potevo proprio credere! ecco perchè ho deciso di presentarlo con tutta l'attenzione che a mio avviso si merita, anche perchè viene pubblicato da una casa editrice che - passatemi il termine - non fa parte del "solito giro".

Bellissima recensione per un

Bellissima recensione per un romanzo molto interessante!

Libera

Con una recensione così

Con una recensione così non si può rimanere indifferenti ... lo cerco di sicuro. Claudia

Complimenti per la recensione

Complimenti per la recensione MRose!
Questo è sicuramente un libro che merita attenzione!

fantastico...o lo vinco o lo

fantastico...o lo vinco o lo compro...SICURAMENTE... Fate sempre delle recensioni fantastiche...
Luana

Quanto tempo che non faccio

Quanto tempo che non faccio un giro sull’ottovolante! già questo è sufficiente a convincermi a leggere il libro ... schezi a parte l'estratto promette molto bene
un saluto a tutte

E' già da tempo nella mia

E' già da tempo nella mia lista degli acquisti, ma prima di mettere mano al portafoglio approfitto del giveaway e tento la fortuna  :-)

Emy

Che bella recensione,

Che bella recensione, MarchRose!!!!
MI sembra davvero un libro particolare che vale la pena leggere!!!
Penso proprio di includerlo nel prossimo acquisto e poi, non si sa mai, meglio avere qualcosa pronto in caso fossi presa dalla ''Grande Noia''....
DannyMo

Ok mi hai convinta......se

Ok mi hai convinta......se non lo vinco, lo prendo!
francesca

I vampiri non li amo molto,

I vampiri non li amo molto, ma per i licantropi ho un debole! Che dire, incrocio le dita e spero di vincere.

In caso contrario probabilmente lo acquisterò in originale, a volte è più economico che prenderlo nella versione italiana.

Certo che ultimamente leggo un sacco di paranormali (Raziel, la trilogia Guild Hunter della Singh, se trovo anche questo). Per una a cui il genere non piaceva mi sto ricredendo,

Grazie per la spiegazione sui generi, anche io faccio un sacco di confusione tra paranormali, realtà alternative, urban fantasy, se ci fate un post completo su.... sarei contenta

Ciao, non vedo l'ora di

Ciao, non vedo l'ora di leggerlo, complimenti per la splendida recensione.

Fulvia

Sono molto combattuta: mi

Sono molto combattuta: mi piacerebbe leggerlo però non sono del tutto convinta. Magari lo vinco e si risolve il problema XD!

ho dimenticato di firmarmi,

ho dimenticato di firmarmi, sono quella che ha scritto il commento sopra questo,
Nausicaa1987

la trama interessante,

la trama interessante, l'epoca è la mia preferita...
spero di vincerlo!

Interessante!!! Proprio quell

Interessante!!! Proprio quell che di cui ho bisogno in questi giorni in cui cerco qualcosa di nuovo da leggere!!! ciao

tati.gloria@hotmail.it

Voglio leggere quesyo libro:)

Voglio leggere quesyo libro:) a tutto ciò che ha anche vagamente a che vedere con Jane Austen non so proprio resistere:)
saetta9@hotmail.it

@MarchRose ops grazie per

@MarchRose

ops grazie per la spiegazione( e non fa niente pe rlo spoiler :p) non avevo capito bene:avevo pensato che Alexia essendo senz'anima fosse soprannaturale..ok devo imparare questa nuova terminalogia :p
comunque rimane il fatto che il libro è interessante ;)
Chiara

Questa recensione mi ha fatto

Questa recensione mi ha fatto venire una voglia pazzesca di leggere questo romanzo,lo inserisco nella lista :)
Ritag23

Bello Soulless!! Io amo Jane

Bello Soulless!!
Io amo Jane Austen e i fantasy!!
Per cui come posso resistere a questo particolare connubio??
Arimi

Soulless, non hai idea di

Soulless, non hai idea di quanto io lo abbia atteso!
Adoro i romanzi urban fantasy, un po' meno quelli romance... leggere la tua recensione ha stimolato ancora di più la mia curiosità verso questo libro.
L'estratto è a dir poco fantastico... l'ironia pungente e lo stile fluido dell'autrice invogliano veramente un sacco alla lettura.
Che altro dire? INCROCIO LE DITA :)

Cate182

Non rientra tra i miei generi

Non rientra tra i miei generi ma visto che ultimamente mi sono data al paranormale chissà... potrei fare un pensierino anche su questo. Magari mi piace.
MarchRose sai che dovresti recensire i libri più spesso!!! Trovo che la tua riflessione sia invitante .

Non è proprio il mio

Non è proprio il mio genere!
Però questo piccolo frammento di romanzo rispecchia quello che è nel suo intero, sembra davvero diverso e interessante! evviva le protagoniste che non sono le solite vergini delicate! un pò di ironia e arguzia per cambiare non guasta.
Magari lo provo in inglese, non mi sembra difficilissimo: MarchRose, mi dai conferma che non è troppo ostico???

Come non acquistarlo con una

Come non acquistarlo con una simile recensione......bravissima!
Morena

questo libro mi ispira più di

questo libro mi ispira più di ogni altro in questo periodo. Chiunque ne parli (tra i fortunati che hanno avuto la possibilità di leggerlo in anteprima) non può che elencarne i pregi e il divertimento... insomma un romanzo che mi attrae in maniera assurda!
partecipo al giveaway, incrociando le dita!

soniaderisi@gmail.com

Sento parlare ovunque di

Sento parlare ovunque di questo libro e devo dire che tutte le recensioni sono più che positive..la trama è originale e intensa...Voglio leggerlo!:)

Merita davvero una

Merita davvero una lettura! (Naturalmente non partecipo all'estrazione avendo già una copia del libro). Complimenti per la recensione March. ^_^

Altro libro paranormale, non

Altro libro paranormale, non resisterò!!!!!!! lo compro di sicuro , questo è un genere che non mi stanca mai

Non penso che lo comprerò...

Non penso che lo comprerò... non so se mi piace il genere e il prezzo è un po' troppo alto per provare... però spero di vincerlo!

Laura

Dopo una recensione così (e

Dopo una recensione così (e un assaggio stuzzicante del contenuto!), come si fa a non leggere il libro????
Un solo appunto: perchè le autrici continuano a scrivere saghe?? Non so voi, ma io non sopporto di non sapere subito come si concludono!!!!
Ciao... e buona lettura
KRIStina
 

Avevo già deciso di comprare

Avevo già deciso di comprare questo romanzo appena ho letto la trama su Anobii e la tua recensione mi convince ancor di piu' del prossimo acquisto.
cristina70

WOW! immaginavo che il libro

WOW!
immaginavo che il libro fosse un po fuori dall'ordinario e dagli schemi e, questa recensione, me lo conferma!  
aspettavo una vostra recensione per esserne convinta piu di quello che già ero ed infatti non mi avete deluso.
FANTASTICO!!!
grande la casa editrice che ha deciso di pubblicare un libro veramente diverso da solito..non mancherà nella mia piccola bibliteca.Grazie!
bravissima MrchRose!

diletta

@ Chiara no no,

@ Chiara

no no, attenzione, Alexia non è una creatura paranormale, bensì preternaturale, cioè esattamente l'opposto!!

In pratica ( lo si legge nelle primissime pagine del romanzo, per cui non è un grande spoiler, ma preferisco segnalarlo lo stesso )...

S
P
O
I
L
E
R

... nei confronti degli esseri soprannaturali, Alexia funziona come la kryptonite per Superman: se un essere soprannaturale le si avvicina, i suoi poteri vengono annichiliti di colpo e ritorna un essere umano!
In pratica, è come se con questa combinazione venisse ristabilito l'equilibrio della natura:

troppa anima (soprannaturale, cioè vampiro o licantropo ) più niente anima (preternaturale, cioè Alexia) = anima in quantità normale ( cioè essere umano )

Complimenti per la

Complimenti per la recensione!!libro davvero interessante sicuramente uno dei miei prossimi acquisti!!

mmmhhh..sembra

mmmhhh..sembra interessante.Lui poi non è un vampiro,bensì un liantropo..e lei anche è una creatura paranormale.Inoltre sembrano due tipini decisamente tosti.Da tener presente sicuramente,visto come ho detto in altri post che le storie paranormeli si mi piacciono,ma devono essere un po' diverse dal solito luibellovampiro leibellaumana...e questa mi pare decisamente originale come storia.
Chiara

Bravissima MarchRose,

Bravissima MarchRose, complimenti!
La recensione è proprio bella e fa  venir voglia di leggere il libro; oltretutto chiarisce - finalmente! -  generi forse meno noti e sui quali c'è un po' di confusione.
Condivido la tua analisi sulla Grande noia e sugli eventuali rimedi!
Grazie e baci
Antonella

Anch'io appena letto la trama

Anch'io appena letto la trama avevo pensato di comprarlo ma adesso dopo questa recensione appena posso mi fiondo in libreria a prenderlo. Niki

Bellissima recensione,

Bellissima recensione, comprerò questo romanzo che sembra essere veramente imperdibile. Grazie Mrose 
Cris

AVEVO GIA' DECISO DI

AVEVO GIA' DECISO DI COMPRARLO MA LA TUA RECENSIONE MI HA CONVINTO COMPLETAMENTE.
MI HANNO RICORDATO UN PO' I PROTAGONISTI DEI ROMANZI DI ELIZABETH PETERS.
Maya

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