sono contentissima per la Rosenthal, ci speravo ma non osavo crederci! la sua vittoria è forse l'unico spiraglio di luce in quest'edizione un po' spenta.

Sono molto contenta per la Bourne, anche se tra i due libri finalisti il migliore è probabilmente l'altro, cioè quello che non ha vinto.

Mi dispiace invece parecchio per la James e per la bravissima Karen Rose. Quasi inesplicabile, poi, la vittoria del racconto della Laurens... mah.

Le vittorie della Gibson, di Nora Roberts, della Templeton e della Warren sono davvero il tronfo della tradizione, come ha detto Maet... peccato.

Ci avevamo azzeccato ( mi viene quasi da dire purtroppo ) nel prevedere le vittorie della Cready nella categoria paranormal e della Childs, che ce l'ha fatta addirittura nella categoria miglior esordio superando la favoritissima Thomas. Sono romanzi molto americani, francamente credo che il consenso che incontrerebbero al di fuori degli USA sarebbe molto limitato. ma la giuria dei RITA è americana, e come previsto ha apprezzato.

@ Georgette

il collegamento tra le vendite e i premi letterari vinti è pressocchè inesistente. Ho letto interviste a varie autrici dove dicevano di non aver riscontrato incrementi significativi di vendita dei loro libri dopo la vittoria.

La Balogh ha risposto in modo molto divertente a un commento di una lettrice al riguardo, da' un'occhiata alla sua intervista.