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ROBIN SCHONE : STORIES OF SURVIVORS WHO DARE TO LOVE
ROBIN SCHONE : STORIE DI SOPRAVVISSUTI CHE OSANO AMARE
Author Robin Schone lives and works in Chicago with her husband Don. She is a staunch defender of human rights in general and of women's in particular.
She is a bestselling writer who succeed in combining the erotic with the romantic, testing the boundaries of romantic fiction.
Robin Schone will answer to all your questions and will give away an autographed copy of a title (the choice will be up to the lucky winner!) and a "Man & Women's Club" t-shirt, to two readers who will participate and leave a comment. So don't forget to sign your comment with your name or nickname.
Her website: http://www.robinschone.com
Robin Schone vive e lavora a Chicago, col marito Don. E' una strenua sostenitrice dei diritti umani in generale e di quelli delle donne in particolare.
Autrice di grande successo, è riuscita ha combinare gli elementi romantici con quelli erotici, spostando in avanti i confini del romance.
Robin Schone risponderà a tutte le vostre domande e darà in regalo una copia autografata di un titolo a scelta della fortunata vincitrice e una maglietta "Man & Women's Club" a due lettrici, sorteggiate tra tutte coloro che interverranno lasciando un commento. Quindi non dimenticate di firmarvi, con un nome o uno pseudonimo, per farvi riconoscere!
Il suo sito: http://www.robinschone.com
Warning / Attenzione
Due to the sexually explicit content of some portions of both the author's interview and excerpt, we recommend the reading to adult readers only.
Visto il contenuto sessualmente esplicito di alcuni passaggi dell'intervista e dell'estratto ne consigliamo la lettura a un pubblico adulto.
THE BOOKS / I LIBRI
THE LADY'S TUTOR
AN EDUCATION IN PLEASURE
Married young to a man hand-picked by her father, Elizabeth Petre is an ideal Victorian lady. She has borne two sons and endured sixteen years of selfless duty in a passionless marriage. Craving a man's loving touch yet loyal to her wedding vows, Elizabeth is determined to seduce her coldly indifferent husband. She knows of only one man who can teach her the erotic secrets of love.
A LESSON IN LOVE
The bastard son of an English countess and an Arab sheik, Ramiel Devington was reared to embrace both Western culture and Eastern pleasure. Scorned by society and challenged by prim Elizabeth's request, he undertakes her instruction in the art of sensual delight. But when the lessons become a temptation neither can resist, Elizabeth is forced to choose between obligation and forbidden passion.
UN'EDUCAZIONE AL PIACERE
Sposatasi giovane con un uomo scelto dal padre, Elizabeth Petre sembra essere una lady vittoriana ideale. Ha avuto due figli ed ha sopportato sedici anni di dedizione incondizionata in un matrimonio senza alcuna passione. Desiderando il tocco amorevole di un uomo, ma anche fedele ad i suoi voti nuziali, Elizabeth è determinata a sedurre il marito freddamente indifferente. E per farlo si rivolge all'unico uomo che può insegnarle i segreti erotici dell'amore.
UNA LEZIONE SULL'AMORE
Figlio illegittimo di una contessa inglese e di uno sceicco arabo, Ramiel Devington è stato allevato per abbracciare sia la cultura occidentale che il piacere orientale. Evitato dalla buona società e sfidato dalla particolare richiesta di Elizabeth, si assume il compito di istruirla nell'arte delle delizie sensuali. Ma quando le lezioni diverrano una tentazione alla quale entrambi non potranno resistere, Elizabeth dovrà scegliere tra il dovere ed una passione proibita.
GABRIEL'S WOMAN
Prequel: The Lover
Destitute and terrorized by a nameless pursuer, thirty-four-year-old Victoria Childers has only one thing of value left - her innocence. Its price will buy her safety. But Gabriel doesn't want her virginity - he wants the man who stalks her. Trapped together in a house where every desire can be fulfilled, Victoria and Gabriel are plunged into a deadly game of passion and pursuit, where the greatest threat is carnal hunger and the only rule is survival.
Terrorizzata ed in fuga da un persecutore senza nome, alla trentaquatrenne Victoria Childers non rimane nulla di valore da vendere, se non la sua innocenza. L'unica cosa che le potrebbe garantire la salvezza. Ma Gabriel non vuole la sua verginità, vuole l'uomo che la sta inseguendo. Intrappolati insieme in una casa dove ogni desiderio può esere soddisfatto, Victoria e Gabriel sono trascinati in un mortale gioco di passione e ricerca, dove la minaccia più grande è il desiderio fisico e l'unica regola la sopravvivenza.
THE LOVER
Sequel: Gabriel's Woman
Thirty-six-year-old Anne Aimes is a spinster whose only attraction is her wealth. But her plain looks mask a passionate woman who yearns to know a man's intimate caresses. Michel des Anges - Michael of the Angels - is renowned for his ability to bring women to pleasure. All it will cost her is ten thousand pounds...
Driven by vengeance, Michael seeks to lose himself in a woman who will demand only physical pleasure. A woman who won't suspect his own aching needs - or his true motive for accepting her terms. Unable to resist the lure of Anne's guileless desire, he plunges her into a deadly web of deception and revenge where the price of carnal ecstasy is life itself...
La trentaseienne Anne Aimes è una zitella la cui unica attrattiva è la ricchezza che possiede. Ma il suo aspetto banale nasconde una donna passionale che desidera conoscere le carezze di un uomo. Michel des Anges è rinomato per la sua capacità di dare piacere alle donne. Tutto ciò le costerà solo diecimila sterline...
Guidato dalla vendetta, Michael vuole perdersi in una donna che gli chieda solo piacere fisico. Una donna che neppure sospetti i suoi profondi bisogni o i veri motivi per cui lui la accetterebbe. Incapace di resistere al fascino dell'aperto desiderio di Anne, lui la trasporterà in un circolo mortale di inganni e rivalse, dove il prezzo dell'estasi carnale è la vita stessa..
SCANDALOUS LOVERS
Married at fifteen and widowed at forty-nine, country-bred Frances Hart has only known the duties of a wife and mother, and never the joys of a woman. Determined to broaden her horizons on every level, she daringly sets out alone to explore London in all its sensual glory . . .
A successful London barrister and now a widower, James Whitcox knows duty but has never known passion. He joins an exclusive society founded to discuss sexual relations - but talking about the pleasures of the flesh is a far cry from actually experiencing them. Then Frances Hart accidentally barges into a meeting, enlightening the Men and Women's Club about a woman's needs - and tempting James to put his theories into practice . . .
Sposata a quindici anni e vedova a quarantanove, la campagnola Frances Hart ha conosciuto solo i doveri di una moglie e di una madre, ma mai le gioie di una donna. Determinata ad allargare i suoi orizzonti a tutti i livelli, ha il coraggio di partire per Londra da sola per andare alla sua scoperta...
James Whitcox è un avvocato di successo rimasto vedovo di recente , che conosce solo il dovere ma che non ha mai conosciuto la passione. Così si unisce ad un esclusivo circolo nato per discutere le relazioni tra i sessi, ma parlare dei piaceri della carne è molto lontano dal provarli veramente. Poi, per caso, Frances interrompe una riunione, portando all'attenzione del Men's and Womens Club i bisogni di una donna, e provocando James a mettere in pratica la teoria...
INTERVIEW / INTERVISTA
1 - Dear Robin welcome to our blog, we are delighted to have you here as a guest. First of all, do you think that the definition of “writer of erotic romance” suits you well? Or is it somehow a limitation, a label? How would you describe yourself and your work?
Do you know, this is a conversation my husband Don and I have all the time: Do I write erotic romance? Do I write erotica? Do I write historical fiction? Do I write women’s fiction?
I do think that the label “erotic” is limiting, simply because so many people equate erotica to smut. However, the label “romance,” too, can be restrictive. For some people romance means ‘female’ books that are filled with cardboard characters and flowery prose, ex: purple-helmeted love lances. To others the romance genre—while beloved—must follow rigid rules: Women may enjoy sex only if they love the hero and want to bear his children. In these readers’ minds, romance and traditional family values are synonymous, and woe betide the romance author who writes outside the boundaries of social and family mores.
DO I write erotica? “Romance?” Historical fiction? Women’s fiction?
I don’t know. All I know is that the love between a man and a woman is the most powerful force in the universe. History verifies our deep and personal need for physical as well as emotional intimacy. Wars have been fought over it; kings and queens have abdicated thrones for it. I write what I believe in: that every man and woman deserves to be loved. BECAUSE we are sexual by nature. Not in spite of it.
1 - Cara Robin benvenuta nel nostro blog, è un piacere averti come nostra ospite. Prima di tutto, ritieni che la definizione di “scrittrice di romance erotico” ti si addica? O è in qualche modo una limitazione, un'etichetta? Come descriveresti te stessa ed il tuo lavoro?
Sai questa è una conversazione che io e mio marito Don facciamo sempre: scrivo romance erotico?
Scrivo letteratura erotica? Scrivo romanzi storici? Letteratura femminile?
Penso che l'etichetta “erotico” sia limitante, semplicemente perchè molte persone l'equiparano a qualcosa di sudicio. Tuttavia anche l'etichetta “romance” può essere restrittiva. Per alcuni il romance non significa altro che ”libri per donne con personaggi unidimensionali e prosa fiorita (es. la lancia dell'amore dall'elmo porpora). Per altri questo genere, benché molto amato, deve seguire delle regole rigide: le donne possono godersi il sesso solo se sono innamorate dell'eroe e sono disposte ad averne dei figli. Nella mente di questi lettori/ici il romance ed i valori tradizionali della famiglia sono sinonimi e guai a quell'autore che scrive al di fuori di questi principi morali, sociali e familiari. Cosa scrivo?
Non lo so. Quello che so è che l'amore tra un uomo e una donna è la forza più potente dell’universo. La storia testimonia il nostro profondo e personale bisogno di intimità fisica ed emotiva. Guerre sono state combattute per questo; re e regine hanno abdicato per questo. Scrivo di ciò in cui credo: che ogni uomo ed ogni donna meritino di essere amati. Perché noi siamo sensuali per natura. Non a dispetto di essa.
2 - Romance is based upon stereotypes, nevertheless all your characters and your plots are not. Still nowadays we find plenty of virgin teenagers falling for rakes or some bad girls who are “converted” by a great willing hero, while your characters come fully alive as real persons. How do you achieve that and how do you judge your colleagues who prefer to play safe?
I once talked to a romance author who believed our historical ancestresses did not experience desire. I was like . . . WHAT?! She reasoned that they couldn’t feel desire like modern women, because historically sex was taboo.
Well, sex is still taboo, and gender discrimination is unfortunately alive and well. But women do still feel desire, despite these obstacles.
History is littered with treatises on how to curtail sexuality in “girls.” Here in America, male circumcision is routinely performed because in the late 1800s certain doctors—including Dr. John Harvey Kellogg of Kellogg’s Cornflakes—purported that cutting off a boy’s foreskin would make him less likely to masturbate. Dr. Kellogg’s solution to prevent female masturbation was to burn off little girls’ clitorises with carbolic acid. Fortunately for we women, that recommendation did not catch on. But I think we can safely say that sexual desire was not foreign to our ancestresses.
Writers—like everyone else—are a culmination of their life experiences. My grandparents were very poor: They didn’t have indoor plumbing. When I stayed with them, I lived pretty much as poor people lived in the 19th century. But while my grandparents didn’t have the conveniences that “town people” had, they were no different: they laughed, they cried; they had fears, hopes, dreams. . . . I think the experience of living without modern technology gave me a more practical mind set regarding history and the people who lived it. When all is said and done, I don’t think it’s a matter of authors playing safe: We write what we are. I see history and romance one way; other writers see differently. Thank goodness! Romance would be boring indeed if all authors had the same vision.
2 - Il Romance si basa su degli stereotipi, ma non i tuoi personaggi né la tue trame. Tutt’oggi troviamo ancora una pletora di giovanissime vergini che si innamorano di libertini o qualche cattiva ragazza che viene redenta da un eroe volitivo, mentre i tuoi personaggi prendono pienamente vita come fossero persone reali. Come riesci ad ottenere questo risultato e come giudichi le tue colleghe che preferiscono giocare sul sicuro?
Una volta parlai con un’autrice di romance che era convinta che le nostre antenate non conoscessero il desiderio e io feci…COSA?! Il suo ragionamento era che non potessero provare desiderio come le donne moderne perché storicamente il sesso era tabù.
Bene il sesso è ancora tabù e la discriminazione sessuale è purtroppo viva e vegeta, ma le donne provano desiderio nonostante questi ostacoli.
La storia è piena di trattati su come comprimere la sessualità nelle “ragazze”. Qui in America la circoncisione viene praticata routinariamente perché alla fine dell’ottocento diversi medici, tra cui il famoso dottor John Harvey Kellogs, quello dei corn flakes, dichiarò che togliendo il prepuzio i ragazzi sarebbero stati meno inclini all’onanismo. La soluzione del dottor Kellog per prevenire la masturbazione femminile era quella di bruciare i clitoridi delle bambine con l’acido fenico.
Fortunatamente per noi questo sistema non ha fatto presa. Ma credo possiamo tranquillamente dire che il desiderio sessuale non era sconosciuto ai nostri antenati.
Gli scrittori come chiunque altro, sono il risultato delle loro esperienze. I miei nonni erano molto poveri e non avevano alcun tipo di impianto idraulico. Stare con loro era più o meno vivere come i poveri del diciannovesimo secolo. Ma anche se i miei nonni non avevano le stesse comodità della “gente di citt�” non erano differenti: anche loro ridevano, piangevano, avevano paure, sogni, speranze… Penso che l’esperienza di vivere senza tecnologia moderna mi abbia aiutato praticamente nel capire la storia e la gente del passato, dandomi la giusta forma mentis.
Al di là di tutto non ritengo si tratti di giocare sul sicuro: scriviamo ciò che siamo. Io vedo la storia ed il romance in un modo, altri li vedono differentemente. Grazie al cielo! Come sarebbe noioso il romance se tutti gli scrittori avessero la stessa visione.
3 - You have the peculiar ability to create complex and tortured heroes and/or heroines. Which one do you consider the best written, and which one is your favourite (because we all know every author has a favourite one)? Or is it the same character?
That’s a difficult question. I think Michael (THE LOVER) and Gabriel (GABRIEL’S WOMAN) are outwardly the most tortured—Michael was scarred in a fire whereas Gabriel was brutally raped—but I think James (SCANDALOUS LOVERS) and Jack (CRY FOR PASSION, my upcoming release) are the most complex. James and Jack are successful barristers. Though their stories take place in 1887, they live in our world. Every day they balance work and love; the need for passion with the necessity of maintaining a sexless facade. Both James and Jack are tortured . . . not by what has been done TO them . . . but by the decisions they themselves have made. So while I love mes deux anges, I think James and Jack are more fully developed, and as such, are my favorite characters. But perhaps that’s because they are my most current characters! Damon, the hero in the book I am now writing, is mighty intriguing, too.
3 - Tu hai la particolare abilità di creare degli eroi e delle eroine complessi e torturati. Quale consideri essere quello o quella scritto meglio e qual è il tuo favorito (perché lo sappiamo bene che ogni scrittore ne ha uno) ? O si tratta del medesimo personaggio?
Che domanda difficile. Penso che Michael (THE LOVER) e Gabriel (GABRIEL’S WOMAN) siano in apparenza i più torturati - Michael è rimasto gravemente ustionato in un incendio mentre Gabriel è stato brutalmente stuprato - ma credo che James (SCANDALOUS LOVERS) e Jack (dal mio prossimo libro che si intitolerà CRY FOR PASSION) siano i più complessi. James e Jack sono degli avvocati di successo. Anche se la loro storia si svolge nel 1887, vivono nel nostro mondo.
Ogni giorno cercano di trovare un equilibrio tra lavoro ed amore; tra il bisogno di passione e la necessità di mantenere una facciata neutra ed asessuata. Entrambi sono torturati, non da ciò che è stato loro fatto ma dalle decisioni che loro stessi hanno preso. Così, anche se amo i “miei due angeli” (le deux anges così sono soprannominati Michael e Gabriel n.d.a), penso che James e Jack siano meglio sviluppati nel complesso e quindi sono i miei personaggi preferiti. Ma forse dipende semplicemente dal fatto che sono i due più recenti! Damon, l’eroe del libro che sto scrivendo è anche lui molto intrigante.
4 - All of your wonderful characters are truly and deeply alone, unrecognized by the world they live in for one reason or another, desperately seeking love and acceptance. Where does all this come from, if I may ask? Is it just a narrative choice or a personal need?
The struggle between the individual and society is the backbone of all literature, no matter its genre. I think that theme is particularly applicable to historical romance, because historically men and women were pressured to adhere to a core set of values that benefited . . . not the individual . . . but the family. This per force made individuals . . . women as well as men . . . behave in ways that were not conducive to developing intimate love. Women—because they were dependent upon men for the very clothes on their backs—were taught to place the needs of men above their own. Conversely—because women were dependent upon them—men as “breadwinners” were taught to place their needs over those of women. This makes for a very unbalanced relationship between the two sexes, a situation that we continue to struggle with today. So in a sense, both historically and currently, everyone is alone and unrecognized, and searches for that one person who will accept them for who they are rather than what society tells them they should be.
4 - Tutti i tuoi meravigliosi personaggi sono veramente e profondamente soli, ignorati dal mondo che li circonda per un motivo o per l’altro, alla disperata ricerca di amore ed accettazione. Posso chiederti da dove viene tutto questo? E’ solo una scelta narrativa od un bisogno personale?
La lotta tra l’individuo e la società è la spina dorsale di tutta la letteratura, non importa il genere. Questo tema si può applicare in particolare al romance storico, perché storicamente uomini e donne erano obbligati ad aderire ad un nucleo stabilito di valori che portavano beneficio non all’individuo ma alla famiglia. Questo costringeva le persone… tanto uomini che donne…a comportarsi in una maniera che non contribuiva certo allo svilupparsi di un amore intimo. Alle donne - che erano dipendenti dagli uomini anche per i vestiti che indossavano - veniva insegnato a mettere i bisogni degli uomini sopra i loro. Al contrario, proprio perché le donne dipendevano da loro, agli uomini che “portavano a casa la pagnotta” veniva insegnato a metter i propri bisogni sulle spalle delle donne perché li soddisfacessero. Questo è un rapporto molto sbilanciato tra i sessi, ed è una situazione con cui tuttora combattiamo. Così in un certo senso, sia storicamente che attualmente, ognuno è solo ed ignorato, e cerca quella persona che lo accetterà per ciò che è piuttosto che per ciò che la società dice che dovrebbe essere.
5 - Ramiel from THE LADY’S TUTOR and Gabriel from GABRIEL’S WOMAN are two of the most beautiful, seductive and sexiest heros I have read about, still they cannot be categorized as being Alpha or Beta. What inspired you when you created them, or should I say who?
I’m not really inspired by people so much as I am by history. For example: One Christmas a friend gifted me with a copy of THE PERFUMED GARDEN OF THE CHEIKH NEFZAOUI, a four-hundred-year-old book of erotology that was translated by Sir Richard Burton in 1886. I immediately thought what a great story it would make, to have a Victorian man tutor a woman with an Arabic how-to sex book. But I didn’t want just ANY Victorian man. White slavery still existed in the mid-1800s: European men and women were captured and sold in the Middle East. When creating my hero in THE LADY’S TUTOR, I asked myself: “What if a young Englishwoman . . . a countess . . . was sold in slavery to a sheik? What if they fell in love? What if she bore him a son? What if the sheik —because of his love—allowed her to take their son and return to her own country? What if the son bore his father’s coloring, but had his mother’s hair? What if the mother raised him for his first twelve years in England, but allowed the father to guide him through puberty thousands of miles away in an Arabic culture? What if this son with his tanned skin and wheat-blond hair—beloved to his family, but shunned by both English and Arabic societies—returned to England as a man? And why would he return to England, when he had been gone for x number of years?” Again I turned to history. Ergo, Ramiel was born, a thirty-eight-year-old man who had the best of his parents but who was totally different from his parents because always he straddled a fence known as the East and the West.
Gabriel came about differently. When I started THE LOVER—inspired both by historical allusions to heterosexual male prostitution and the documentation of night houses (the French called them ‘maison des rendezvous’) in which rooms were rented not just to prostitutes, but also to lovers—I had difficulty writing a hero with the name Michael because I know so many Michaels in real life, and none of them, alas, are beautiful, black-haired gigolos. So I thought to change his name to something more exotic. I’ve always loved the name Gabriel. However, when I changed Michael’s name, instantly Gabriel spoke up: �‘I’ am Gabriel,” he said. �‘Michael’ is Michael.”
I had already created Michael’s character through a series of “what if” questions: I simply made Gabriel the reverse of Michael. Well, actually, I didn’t: GABRIEL wrote himself, and in his mind, he was the opposite of Michael. Circumstantially, he was. Gabriel . . . a beautiful blond-haired boy who was born in a French gutter. . . was taught how to please men, whereas Michael—the runaway son of an English aristocrat—was taught how to please women.
5 - Ramiel da THE LADY’S TUTOR e Gabriel da GABRIEL’S WOMAN sono due tra i più belli, seducenti e sexy eroi di cui io abbia mai letto, ma non possono essere definiti né degli eroi Alpha né degli eroi Beta. Cosa ti ha ispirata nel crearli, o forse dovrei dire chi?
Non sono veramente ispirata dalla gente quanto dalla storia. Per esempio: un Natale un'amica mi regalò una copia de THE PERFUMED GARDEN OF THE CHEIKH NEFZAOUI (Il Giardino Profumato dello Sceicco Nefzaoui) un libro di erotologia vecchio di quattrocento anni che era stato tradotto nel 1886 da Sir Richard Burton. Pensai subito che sarebbe stata una storia fantastica raccontare di un uomo dell'epoca vittoriana, che dava lezioni ad una donna con un manuale erotico arabo. La schiavitù per i bianchi esisteva ancora alla metà dell'ottocento: europei ed europee venivano rapiti e venduti nel Medio Oriente. Mentre stavo creando il mio eroe per THE LADY'S TUTOR mi domandavo: e se una donna inglese... una contessa...fosse stata venduta ad uno sceicco? E se si fossero innamorati? E se lei gli avesse dato un figlio? E se lo Sceicco, proprio a causa di quest'amore le avesse permesso di prendere il loro figlio e portarlo nel suo paese? E se questo figlio avesse avuto la carnagione del padre ma i capelli della madre? E se la madre lo avesse allevato per i primi dodici anni della sua vita per poi permettergli di andare dal padre ed attraversare la pubertà sotto la sua guida, a migliaia di chilometri di distanza, all'interno della cultura araba? E se poi, divenuto uomo, fosse ritornato in Inghilterra, biondo ma con la carnagione scura, amato dalla sua famiglia ma rifiutato tanto dalla società britannica quanto da quella araba? E cosa avrebbe potuto spingerlo a ritornare in Inghilterra dopo un certo numero di anni? Di nuovo mi sono rivolta alla storia. A quel punto Ramiel era nato, un uomo di trentotto anni che aveva preso il meglio dai suoi genitori ma che era diverso da entrambi, trovandosi nel mezzo tra due mondi, quello orientale e quello occidentale.
Gabriel venne fuori differentemente. Quando iniziai THE LOVER,- ispirato dalle allusioni alla prostituzione maschile eterosessuale e dalle doumentazione sulle cosiddette “night houses”( che i francesi chiamavano “maison de rendezvous” case d'appuntamento) dove venivano affittate delle camere non solo alle prostitute od ai prostituti ma anche a coppie di amanti clandestini, - avevo difficoltà a scrivere di un eroe che si chiamasse Michael, perchè conoscevo così tanti Michael nella vita reale e nessuno di loro era, ovviamente, uno splendido gigolò dai capelli neri. Così pensai di cambiare il suo nome in qualcosa di più esotico. Ho sempre amato il nome Gabriel. Tuttavia non appena cambiai il nome di Michael, subito Gabriel parlò: “Io sono Gabriel” disse “Michael è Michael”.
Avevo già creato il personaggio di Michael attraverso una serie di “e se?”, quindi semplicemente ho reso Gabriel il contrario di Michael. Beh, in effetti non sono stata io ha farlo: GABRIEL si è letteralmente scritto da solo, con estrema precisione tra l'altro ed era lui a ritenersi l'opposto di Michael. Gabriel... un bellissimo ragazzo biondo, nato in un porcile francese, a cui era stato insegnato a compiacere gli uomini quando a Michael era stato insegnato a compiacere le donne.
6 - Both THE LOVER and GABRIEL’S WOMAN have “unsuitable” heroes, Michael and Gabriel being gigolos. What did your editor and publishing house say when you first proposed the manuscript? Did they try to convince you to make changes?
My editor loved THE LOVER, both as a proposal and as a book. She told me that when she received the manuscript, people lined up outside her door to take the pages from her one by one after she read them, and in turn passed each page backward—after reading it—for the next person in line to read. At one point, my editor said, someone in the hallway shouted: “Who has page 29?!”
When I told my editor that my next book was Gabriel’s story, she sighed and said, “I was afraid of that.” She loved the completed manuscript, but she did suggest I take out the chapter I call my “Shower” chapter. But I couldn’t, it was pivotal in Gabriel and Victoria’s relationship. Many readers have written that the “Shower” chapter is their favorite scene, so I think I did the right thing by keeping it in.
6 - Tanto THE LOVER che GABRIEL'S WOMAN ci presentano due eroi apparentemente improbabili, essendo sia Michael che Gabriel dei gigolò. Qual'è stata la reazione del tuo editor e della tua casa editrice quando hai loro proposto per la prima volta il manoscritto? Hanno cercato di convincerti ad effettuare dei cambiamenti?
La mia editor ha adorato THE LOVER sia come proposta che come libro ultimato. Mi ha detto che quando ha ricevuto il manoscritto, la gente faceva la fila fuori dalla sua porta per prendere pagina per pagina dalle sue mani, non appena lei termiva di leggerle, e che se le passavano indietro a turno in modo che arrivassero all'ultimo in attesa. Ad un certo punto ha sentito qualcuno nel corridoio che urlava: “Chi ha pagina 29?!”
Quando le annunciai che il mio libro seguente sarebbe stato su Gabriel lei sospirò e disse: “Lo temevo.” Le piacque il romanzo finito ma suggerì che togliessi quello che io chiamo il “capitolo della doccia”. Ma io proprio non potevo, era un punto di svolta nel rapporto tra Gabriel e Victoria. Molti lettori mi hanno scritto che la scena della doccia è il loro capitolo preferito, quindi penso di aver fatto la cosa giusta non tagliandolo.
7 - James and Frances, the protagonists of SCANDALOUS LOVERS are 47 and 49 years old, why this choice? And was it a hazard?
All of my heroines are older than the usual historical romance heroine: Elaine in AWAKEN, MY LOVE is 39; Elizabeth in THE LADY’S TUTOR is 33; Anne in THE LOVER is 36; Victoria in GABRIEL’S WOMAN is 34. When I wrote the proposal for SCANDALOUS LOVERS, I was intrigued by the idea of writing about a woman who—married at fifteen, her childhood spent in having children—is suddenly widowed and realizes that she has no identity other than that of wife, mother and grandmother. It was a fascinating journey, watching Frances grow from being a selfless caretaker to being a woman capable of experiencing great passion.
Yes, it was a risk making Frances 49. But I guess, in my heart, I don’t understand why a romance heroine has to be “young” in order to be appealing. Life doesn’t stop when we turn thirty. Or forty. Or fifty. How sad to think that society may feel we are not deserving of love or passion. Contrary to what some may believe, we improve as we get older, and yes, that includes our ability to enjoy sex! With age comes the ability to distinguish between love and lust, sex and passion.
7 - James e Frances, i protagonisti di SCANDALOUS LOVERS hano rispettivamente 47 e 49 anni, come mai questa scelta? Non si è trattato in qualche modo di un azzardo?
Tutte le mie eroine sono più vecchie dello standard delle eroine dei romances: Elaine in AWAKEN MY LOVE ha 39 anni; Elizabeth in THE LADY'S TUTOR 33; Anne in THE LOVER 36, Victoria in GABRIEL'S WOMAN 34. Quando scrissi la proposta per SCANDALOUS LOVERS ero intrigata all'idea di scrivere di una donna che si era sposata quindicenne, che eveva trascorso la giovinezza ad avere figli e che trovandosi improvvisamente vedova si era resa conto di non essere stata altro che una moglie, una madre ed una nonna. E' stato un viaggio affascinante osservare Frances trasformarsi da una custode del focolare, instancabile e generosissima, ad una vera donna capace di grande passione.
Sì, è stato rishioso attribuire a Frances questa età. Ma presumo che nel mio cuore, io non riesca a capire perchè un'eroina di romance debba essere necessariamente giovane per essere affascinante.
La vita non si ferma quando compiamo trent'anni. O quaranta. O cinquanta. E' triste pensare che la società creda che da un certo punto in poi non ci meritiamo più né amore né passione. Al contrario di quanto si potrebbe credere, con l'età miglioriamo e sì, questo include anche la capacità di apprezzare l'erotismo. Con l'età arriva anche la capacità di distinguere tra amore e lussuria e tra sesso e passione.
8 - In your books you often treat uncommon and delicate subjects such as sexual and emotional abuse, prostitution and pedophilia while creating at the same time extremely erotic novels. How do you succeed in combining those elements and why did you decide to do it, when many other writers decide instead to ignore both reality and history?
These things happened. They happen today.
Life is full of pain and tragedy, but like the spring that follows winter, it is also full of love and laughter. And hope. Hans Christian Andersen and the Brothers Grimm understood what makes fairytales and romance enduring: the reward of love.
Pain doesn’t diminish us. Like with age, our lives don’t stop because we’ve lost a loved one . . . or because we’re physically incapacitated . . . or abused. We will never be like we were before: We will be better. Stronger. More capable of love and passion. Because we’ve survived.
In GABRIEL’S WOMAN Victoria tells Gabriel about the story of “The Angel” (Hans Christian Andersen) while their bodies are joined. In the story, she says, an angel takes a dead child in his arms and flies the child to where he had often played in life. There they gather flowers to take to heaven. The child chooses a beautiful rose bush that has a broken stem. After the angel gathers other beautiful flowers, the child says they have enough, but the angel flies him to a narrow street littered with refuse. He points out a broken flower-pot held together by a withered flower, and tells the child about a poor, sick boy who had lived in a cellar. One spring a neighbor brought the boy a bouquet of field-flowers; one still had some root attached to it. The boy planted the flower, and watered it, and loved it. The flower made him happy, even while he lay dying. “It gave more real joy,�” the angel said, “than the most beautiful flower in the garden of a queen.”
“But how do you know all this?” asked the child whom the angel was carrying to heaven.
“I know it,” said the angel, “because I myself was the poor sick boy who walked upon crutches, and I know my own flower well.”
Gabriel asks Victoria who he is, the angel or the boy who died.
Holding Gabriel— a ‘gigolo’ who survived rape, and who employs prostitutes in a ‘night’ house where both male and female prostitutes can safely service their clients—Victoria replies, “The angel ... Your house is your garden, Gabriel. You take broken people and give them new lives. Take joy in your garden.”
I write about the sexual odyssey of men and women—survivors— who dare to love in spite of the fact others may think . . . because they’re not young, or beautiful, or morally ‘perfect’. . . that they don’t deserve it.
My characters are what they are because of reality and history, not despite it. Kahlil Gibran writes: “The deeper sorrow carves into your being the more joy you can contain.” Love is our reward for the pain.
8 - Nei tuoi libri spesso tratti argomenti non comuni e delicati come gli abusi sessuali ed emotivi, la prostituzione e la pedofilia, creando nel contempo dei racconti estremamente erotici. Come riesci a combinare questi elementi e perché hai deciso di farlo, quando molte altre scrittrici decidono invece di ignorare tanto la realtà quanto la storia?
Queste cose accadevano. Accadono ancora oggi.
La vita è piena di dolori e tragedie, ma come la primavera che segue l'inverno, è anche piena di amore e risate. E speranza. Hans Christian Andersen ed i Fratelli Grimm hanno capito cosa rendeva le favole ed il romance duraturi: il premio dell'amore.
Il dolore non ci sminuisce. Come per l'età, la nostra vita non si ferma perchè abbiamo perso qualcuno che amavamo... o perchè siamo fisicamente inabili ...o perchè abbiamo subito degli abusi. Non saremo mai più come eravamo prima: saremo migliori. Più forti. Più capaci di amore e passione. Perché siamo sopravvissuti.
In GABRIEL'S WOMAN Victoria racconta a Gabriel la favola “L'Angelo” di Andersen mentre i loro corpi sono uniti. Nella storia un angelo viene a prendere un bimbo appena morto per portarlo in paradiso. Prima sorvola il luogo dove il bambino era solito giocare e lo invita scegliere dei fiori da portare in cielo. Questi sceglie parecchi fiori tra cui un bellissimo cespuglio di rose con lo stelo rotto. Poi quando dice all'angelo di averne presi abbastanza lui invece si dirige verso una stradina piena di rifiuti. Lì gli indica un vaso rotto tenuto insieme da un fiore avvizzito e gli racconta di un ragazzo molto povero e malato che viveva in una cantina. Una primavera un vicino gli aveva portato un mazzo di fiori di campo di cui uno con ancora la radice attaccata. Il ragazzo aveva piantato il fiore, lo aveva annaffiato ed amato. Il fiore lo aveva reso felice anche mentre stava morendo. “Gli diede maggior gioia - disse l'angelo – che il fiore più bello del giardino della regina.”
“Ma come fai ha sapere tutto questo?” chiese il bambino all'angelo mentre lo portava in paradiso.
“Lo so” disse l'angelo” perché ero io quel povero ragazzo malato che camminava con le stampelle, e conosco molto bene il mio fiore.”
Gabriel chiede a Victoria se lui è l'angelo o il ragazzo che è morto.
Mentre abbraccia Gabriel, un gigolò che è sopravvisuto allo stupro e che impiega prostituti di entrambi i sessi in una casa dove possono incontrare i loro clienti senza rischi, Victoria risponde: “Tu sei l'angelo...la tua casa è il tuo giardino, Gabriel. Prendi delle persone spezzate e dai loro delle nuove vite. Sii felice del tuo giardino.”
Scrivo dell'odissea, anche sessuale, di uomini e donne, dei sopravvisuti, che osano amare a dispetto di quelli che ritengono che non se lo meriterebbero, perchè non sono giovani, o belli, o moralmente perfetti.
I miei personaggi sono ciò che sono per via della realtà e della storia, non nonostante esse.
Kahlil Gibran scrive. “Più in profondità i dolori scavano nel nostro essere più gioia esso può contenere.”
L'Amore è la nostra ricompensa per la sofferenza.
9 - You have been criticized and attacked also for writing such steamy books, did you ever consider writing a totally chaste novel? And what does passion and literary expression mean to you?
I once wrote a political satire about the fate of domesticated chickens in the hands of capitalist men. Annie, my hen heroine, engages in some pretty hot fowl sex. So no, I don’t think I’ll ever write a “chaste” novel. *smile*
Passion is everything. It’s the difference between being a “good” surgeon and a “brilliant” surgeon. When we feel passionately about something, we excel at it. I think the same applies to sex. If we love it . . . the smell, the taste, the touching, the caring, the holding, the response . . . then we have the ability to develop intimacy, a loving relationship so special that—as I wrote above—wars are created over it and thrones abdicated for it. It is my goal to have my readers not just read the words I write—a passive endeavour—but to feel the emotions my characters experience. Their pain. Their pleasure. Their loneliness. Their passion, finding that person who completes them. I think that is the ultimate goal of any writer, to breathe life into ink and paper. No matter how forbidden the love, or how risque the methods by which our lovers demonstrate their love.
9 - Tu sei stata criticata ed anche attaccata per il fatto di scrivere dei libri così erotici, hai mai considerato l'idea di scrivere un romanzo completamente casto? E cosa significano per te la passione e l'espressione letteraria?
Una volta ho scitto una satira politica sul destino di una gallina domestica nelle mani di alcuni capitalisti. Annie, la gallina protagonista fa del “sesso” da volatile. Quindi no, non penso proprio che scriverò mai un romanzo casto.
La passione è tutto. E' quello che fa la differenza tra un “bravo” chirurgo ed un chirurgo “brillante”. Quando siamo appassionati di qualcosa vi eccelliamo. Lo stesso si può applicare al sesso.
Se lo amiamo...l'odore, il sapore, il toccarsi, il prendersi cura, il trattenersi, il rispondere a...allora abbiamo la capacità di sviluppare l'intimità ed una relazione amororosa così speciale che, come ho scritto prima, ha portato a guerre e abdicazioni. Il mio scopo non è semplicemente quello che i miei lettori leggano le parole che scrivo - uno sforzo passivo, - ma che sentano le stesse emozioni che i miei personaggi provano. Il loro dolore. Il loro piacere. La loro solitudine. La loro passione, il trovare la persona che li completa. Penso che questo sia anche lo scopo ultimo di ogni scrittore: infondere vita alla all'inchiostro su un foglio di carta. Non importa quanto sia proibito l'amore o rischiosi i metodi attraverso i quali i nostri amanti si dimostrano il loro amore.
10 - In all your books the hero first seduces the heroine with words, creating such great sexual tension that culminates in even more erotic love scenes. How difficult is it to build that tension and to maintain it for so many pages? And do you prefer to write the verbal seduction or the actual one?
Sexual tension is not difficult to write, per se, but it is all-consuming. I go over and over and over what I write, looking for not just what my characters say, but what motivates them to say it.
I like writing verbal seduction scenes. My characters learn a lot about each other through these intimate exchanges . . . and so do I! Usually, a verbal seduction flows right into the physical one. When it doesn’t, I know I’ve done something wrong.
Strangely enough, the most difficult scene to write—in any of my stories, both the novels and the novellas—is the first consummation. It sets the tone for the rest of the book, and is the single most important turning point in my hero and heroine’s relationship. I try to keep the emphasis on intimacy rather than sex, yet it IS sex, so there has to be the right blend of sexual need, vulnerability and personal need. I rewrite that first consummation more than all the other scenes in the book combined, trying to capture that orgasmic moment when my couple become not two people, but one.
10 - In tutti i tuoi libri, all'inizio, l'eroe seduce l'eroina prima con le parole, creando una incredibile tensione sessuale che culmina in scene d'amore ancora più erotiche. Quanto è difficile far crescere una tale tensione e mantenerla per così tante pagine? E quale seduzione preferisci scrivere: quella verbale o quella effettiva?
La tensione sessuale non è difficile da scrivere di per sé, ma si consuma in fretta. Ritorno più e più volte su ciò che ho scritto, cercando non solo ciò che i miei personaggi hanno da dire ma anche perchè lo dicono.
Mi piace scrivere scene di seduzione verbale. I miei personaggi imparano molto gli uni degli altri attraverso questi scambi intimi...ed anch'io! Generalmente la seduzione verbale scorre in quella fisica. Se non succede, so di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Strano a dirsi ma per me la prima “consumazione” è sempre la scena più difficile da scrivere, sia nei romanzi che nei racconti. Stabilisce il tono per il resto del libro ed è il più importante momento singolo di svolta nella relazione tra l'eroe e l'eroina. Cerco di mantenere l'enfasi sull'intimità piuttosto che sul sesso, sì è sesso quindi ci deve essere la giusta miscela di bisogno sessuale, vulnerabilità e bisogno individuale. Riscrivo quella prima consumazione molte più volte di tutte le altre scene messe insieme, nel tentativo di catturare quel momento orgasmico in cui la mia coppia da due persone diviene una sola.
11 - Somebody could hardly remain indifferent to your writing, it is a fist to the stomach, like real literature should be. In my opinion an author can transmit emotion just when they feel it in first person, there are no tricks in this field, so I guess for you composing a story it’s an intense emotional journey as well. What can you say to us of your creative process?
Shirley Maclaine is one of my favorite actresses. I saw an interview of her once in which she said she acted so that she could step into someone else’s shoes.
Writing is rather like acting. I live and breathe my characters. I think about them when I go to bed. Don and I talk about them as if they’re our children. Because I am the creator, it’s inevitable that a bit of me gets mixed into my characters, but my books aren’t about me. They’re about a 33-year-old woman who is deafened by loneliness at the passage of a carriage (CRY FOR PASSION) . . . or a 35-year-old man who has difficulty reconciling past pain with present desire (“THE MEN AND WOMEN’S CLUB”). . . . The choices my characters make aren’t always the choices I would make. Nor are their desires the ones that necessarily excite me. That is what makes writing such an amazing experience: I get to step into someone else’s shoes. With every book I learn so much—not only about history—but about humanity.
When a reader writes that my characters have touched them as well, well. . . . Every rewrite, every agonizing decision—Should I risk writing about a 49-year-old heroine? Should I hazard writing about a hero who was trained to be a prostitute for men?—is vindicated.
11 - E' difficile che qualcuno possa rimanere indifferente alla tua scrittura, è un pugno allo stomaco, come la vera letteratura dovrebbe essere. Secondo me un autore riesce a trasmettere emozioni solo se le prova in prima persona, non ci sono trucchi in questo campo, così presumo che anche per te comporre una storia sia un intenso viaggio emotivo. Cosa puoi svelarci del tuo processo creativo?
Shirley Maclaine è una delle mie attrici preferite. Una volta durante un'intervista disse che recitava in modo da poter diventare qualcun altro.
Scrivere è simile a recitate. Io vivo e respiro i miei personaggi. Penso a loro quando vado a letto. Mio marito Don ed io ne parliamo come fossero dei figli. Essendo la loro creatrice è inevitabile che un po' di me si mischi con i miei personaggi, ma i miei libri non parlano di me. Sono, per esempio, una trentatreenne che è assordata dalla solitudine al passaggio di una carrozza in CRY FOR PASSION o un trentacinquenne che non è in grado di riconciliare il dolore passato col desiderio presente in THE MEN AND WOMEN'S CLUB...
Le scelte dei miei personaggi non sono necessariamente le mie. Così come i loro desideri non necessariamente mi eccitano. Questo è quello che rende così straordinario scrivere: io mi metto nei panni di qualcun altro. Con ogni libro io imparo così tanto non solo sulla storia, ma anche sull'umanità.
Quando un lettore mi scrive che i miei personaggi l'hanno toccato, beh allora, ogni riscrittura, ogni decisione sofferta - devo rischiare di scrivere di un'eroina quarantanovenne? Posso rischiare di scrivere su un prostituto per gli uomini? - è vendicata.
12 - Last August you published a novella “THE MEN AND WOMEN’S CLUB” in an anthology called PRIVATE PLACES and are currently working on your latest book who will be out next spring CRY FOR PASSION, can you tell us more about it?
SCANDALOUS LOVERS was inspired by an actual club in London, England c1885-1889, appropriately called the Men and Women’s Club. It was comprised of educated, middle-class men and women who regularly met to discuss the sexual issues of the day: Malthusianism and birth control. Darwinism and the evolving sexual roles of men and women. Prostitution in ancient Greece and how it applied to modern (Victorian) prostitution. . . . You name it, they discussed it. The secretary and the founder eventually married, so there was even a real-life romance! Sadly, after four years the club split up because the two genders—men and women —could not overcome sexism. When I read about this club, I knew I had to create my own version, and bring them together willy-nilly. And I did! Except for two stubborn members who despite my best efforts remained apart at the end of the book, and a third member —Rose—who was trapped in a tragic marriage.
“THE MEN AND WOMEN’S CLUB” is the story of the two founding members who stubbornly remained apart. It was a challenging novella to write, because I didn’t particularly like either Joseph or Ardelle. At one point I thought about renaming their story “The Bitch and the Bastard.” But when they finally opened up to me. . . . Wow. They broke my heart. When I gave them their happy ending, it was cathartic, that these two prickly, wounded people could and did find happiness together.
Rose Clarring and Jack Lodoun were also introduced in SCANDALOUS LOVERS. My heart bled for Rose; she was such a lonely woman. Jack Lodoun—James’s rival who I fully intended to be a villain—took on a life of his own. I knew at the end of SCANDALOUS LOVERS that he was the man for Rose. And I knew that they would both pay dearly for the passion they so desperately deserved, hence the title: CRY FOR PASSION. And I did cry for them. I hope my readers will, too. Both for the pain they suffer, and the love they discover.
12 - Lo scorso agosto hai pubblicato un racconto THE MEN AND WOMEN'S CLUB nell'antologia intitolata PRIVATE PLACES e stai dando gli ultimi ritocchi al tuo ultimo libro CRY FOR PASSION che uscirà la prossima primavera, ci puoi dire qualcosa di più?
SCANDALOUS LOVERS è stato ispirato dal vero omonimo club di Londra attivo dal 1885 al 1889. Era formato da donne e uomini della classe media, di buona cultura che si incontravano regolarmente per discutere gli argomenti del giorno di natura sessuale: la teoria Malthusiana ed il controllo delle nascite, il Darwinismo e l'evoluzione dei ruoli sessuali, la prostituzione nell'antica Grecia e nell'era vittoriana e così via. La segretaria ed il fondatore in seguito si sposarono, così possiamo dire che il romance divenne realtà! Tristemente dopo quattro anni il club si divise perchè i suoi membri non riuscivano a superare il sessismo. Quando lessi del club sapevo che avrei dovuto crearne una mia versione e fare in modo che restassero uniti. E ci sono riuscita! Con l'eccezione di due membri che ostinatamente si tengono in disparte ed un terzo Rose, che è intrappolata in un matrimonio tragico.
THE MEN AND WOMEN'S CLUB è precisamente la storia di questi due membri fondatori che insistono nel tenersi in disparte. E' stato un racconto impegnativo da scrivere perché non mi piacciono particolarmente né Joseph né Ardelle. Ad un certo punto ho anche pensato di rinominare la loro storia “La Cagna ed il Bastardo”. Ma quando finalmente si sono aperti a me...wow, mi hanno spezzato il cuore. Quando gli ho dato un lieto fine, è stato catartico, che queste due persone ostiche e ferite potessero trovare la felicità insieme.
Rose Clarring e Jack Lodoun compaiono anch'essi in SCANDALOUS LOVERS. Il mio cuore ha sanguinato per Rose; è una donna così sola. Jack Lodoun – il rivale di James che avevo concepito come antagonista - ha preso vita per conto proprio. Alla fine di SCANDALOUS LOVERS sapevo che lui era l'uomo per Rose. E che entrambi avrebbero pagato caro per la passione che entrambi meritavano disperatamente, da qui il titolo: CRY FOR PASSION (GRIDO DI PASSIONE). Ho pianto per loro. Spero che anche i miei lettori lo faranno. Sia per il dolore che patiscono che per l'amore che scoprono.
13 - Your works have not been translated in Italian yet but not long ago you were in Spain where your novels have just been published. Could you tell us a little about that experience and what meant for you the contact with a Mediterranean culture, certainly different from the American one?
I LOVED Spain. The food (Don almost orgasms just remembering the food). The people. The history. I’ve been to Germany and France, too, and the one thing that Europe has—which America really doesn’t—is a living past. We tear down 30-year-old shopping malls and build something new. You nurture your past, building the new right alongside the old.
Another thing that really amazed me about my experience in Spain were the journalists. My first interview was with a professor who had read THE LADY’S TUTOR. He couldn’t speak English, and I couldn’t speak Spanish, but I could feel his interest and curiosity. And the questions he asked! Amazing questions that no other journalist had ever asked: How did I compare my writing with the works of Jane Austen and the two Brontë sisters? Did I think—were those authors alive now in this time—that they would write erotic romances?. . . A very young male journalist and I spent almost two hours discussing the history of sex. Yet another journalist shared some historical information—of a sexual nature—regarding the Spanish conquistadores of which I had not been aware. Their unabashed openness was just amazing. And so heartening!
I confess, I also liked giving and receiving ‘besos.’ In America people are not as demonstrative. My Spanish publisher—a man—hugged my husband. Men don’t hug men here. Sadly.
13 - I tuoi lavori non sono ancora stati tradotti in Italia, ma poco tempo fa sei stata in Spagna dove recentemente i tuoi romanzi sono stati pubblicati. Che ci puoi dire di quell'esperienza e di cosa ha significato per te entrare in contatto con la cultura mediterranea, sicuramente molto diversa da quella americana?
Ho adorato la Spagna. Il cibo (Don va in estasi al solo ricordo). La gente. La storia. Sono stata anche in Germania e Francia e quello che veramente l'America non ha, ma l'Europa sì, è un passato vivente. Noi demoliamo centri commerciali vecchi di trent'anni per costruire qualcosa di nuovo. Voi nutrite il vostro passato, costruendo il nuovo a fianco del vecchio.
Un'altra cosa che mi ha stupita di questa esperienza sono stati i giornalisti. La mia prima intervista è stata con un professore che aveva letto THE LADY'S TUTOR. Lui non parlava inglese ed io non parlavo spagnolo, ma potevo percepire il suo interesse e la sua curiosità. E le domande che mi ha fatto! Domande che nessun altro giornalista mi aveva rivolto: se paragonavo i miei lavori con quelli di Jane Austen e delle sorelle Bronte, se pensavo che quelle autrici al giorno d'oggi avrebbero scritto dei romance erotici... Un giornalista molto giovane ha trascorso quasi due ore con me discutendo della storia del sesso. E ancora un altro giornalista mi ha fornito delle informazioni, di natura sessuale, sui Conquistadores, di cui non sapevo nulla. La loro assoluta apertura senza imbarazzi è stata incredibile. E anche incoraggiante!
Lo confesso, mi piace anche dare e ricevere “besos”. In America la gente non è espansiva. Il mio editore spagnolo, un uomo, ha abbracciato mio marito. Qui gli uomini non si abbracciano. Purtroppo.
15 - Anything else you would like to add to our Italian readers?
I am so excited at being able to say hello to all of you in Italy. It always amazes and delights me to talk to readers in other countries: We really are a global community. Technology doesn’t change people, and neither does language. Thank you so much for having me here. I look forward to answering your questions. Please don’t be shy. . . . It is my greatest pleasure to share my writing and what little bit of knowledge I’ve acquired with my readers. Grazie!
15 - Vi è qualcos'altro che vorresti aggiungere per i nostri lettori italiani?
Sono così eccitata di poter salutare tutti voi in Italia. Mi sorprende sempre e mi delizia al contempo parlare con lettori di altre nazioni: siamo veramente una comunità globale.
La tecnologia non cambia le persone né lo fa il linguaggio differente.
Grazie mille per avermi ospitata. Non vedo l'ora di rispondere alle vostre domande. Vi prego non siate timide...per me è il più grande dei piaceri condividere la mia scrittura e quel poco di conoscenza appresa con i miei lettori. Grazie!
EXCERPT / ESTRATTO
FROM "THE LADY'S TUTOR"
"You have beautiful hair, Mrs. Petre."
The door closed behind Elizabeth, sealing her inside the warm intimacy of the library with the seductive echo of the Bastard Sheikh's compliment ringing in her ears.
No one had ever complimented her hair.
She self-consciously raised her hand to her bare head-caught herself. If she had beautiful hair, then her husband would not now be out with another woman.
Damn him. Edward had not come home again.
"I have unfashionable hair, Lord Safyre," she corrected him icily.
The flickering gas lamp on the massive mahogany desk alternately cast the Bastard Sheikh's saturnine face in shadow and light, hair shining first gold then dark wheat. "Beauty is in the eyes of the beholder."
"As is a man's 'meritoriousness.'"
A smile hitched up the corner of his mouth. He gestured toward the burgundy leather chair. "Please. Sit down. I hope you slept well."
Holding her spine straight and her head high, Elizabeth crossed the Oriental carpet. The abrasive rub of her linen shift and heavy wool dress against the tips of her nipples was an acute irritation. It reminded her that she had needs no respectable woman should have, but she had them and they had led her to this, being mocked by a man who could have any woman he wanted while her husband stayed overnight with the woman whom he wanted.
She perched on the edge of the chair, anger simmering inside her, searching for an outlet. "Thank you. It was not difficult after reading Chapter Two."
He cocked his head. "You did not enjoy the sheikh's writings on 'Concerning Women Who Deserve to be Praised.' "
It was not a question.
"Indeed." She forcefully peeled off her gloves. "The moral of the chapter is, after all, what every woman years to read."
Especially a woman who showed every sign of losing her husband to his mistress.
The Bastard Sheikh poured coffee into a blue-veined demitasse cup. Steam rose like a curtain between them. He added a splash of water to the cup. "And that is?"
She reached into her reticule for her notes . . . and realized that she was looking forward to this, to channeling the anger that she had nurtured the day before and that now blossomed in the new day.
She deserved more from her husband than a casual remark about the repeal of the Contagious Diseases Acts.
After shifting through several pages of notes, Elizabeth found what she was looking for. "'...A man who falls in love with a woman imperils himself, and exposes himself to the greatest troubles.'"
"You do not agree with the sheikh, Mrs. Petre?"
"Do you, Lord Safyre?"
He offered her the cup and saucer, so very correct in this most incorrect schooling. "I believe nothing that is worth having comes easily."
That was not the answer she wanted. She snatched the saucer out of his hand and raised the cup to her lips.
"Blow on it, Mrs. Petre."
Elizabeth blew on it. Once.
Hardly registering the scalding liquid, she took two sips.
"What did you think about the sheikh's advice on the qualities that make a woman praiseworthy?"
Impervious to the dictates of polite manners, Elizabeth set the saucer onto the desk so hard that black coffee slopped over the rim of the cup. The rustle of paper filled the room as she flipped through her notes.
"'In order that a woman may be relished by men, she must have a perfect waist, and must be plump and lusty. Her hair will be black, her forehead wide, she will have eyebrows of Ethiopian blackness, large black eyes, with the whites in them very limpid. With cheek of perfect oval, she will have an elegant nose and a graceful mouth; lips and tongue vermilion; her breath will be of pleasant odor, her throat long, her neck strong, her bust and her belly large . . .'"
She lowered her notes. "I think, Lord Safyre, that Arab men desire different attributes in their women than do English men."
The turquoise eyes glittered with laughter. "We have already agreed that beauty is in the eyes of the beholder, Mrs. Petre. However, it was not the sheikh's description of a woman's physical attributes that I was referring to."
The hot anger coiled more tightly in the pit of Elizabeth's stomach.
Her mother was scornful. Her husband was indifferent. She was not going to endure ridicule from her tutor.
"I take it, then, that you are referring to the sheikh's edicts that a praiseworthy woman rarely speaks or laughs. She has no friends, 'gives her confidence to nobody,' and relies solely on her husband. 'She takes nothing from anyone' except her husband and her parents. She 'has no faults to hide . . .' She does not try to gain attention. She does what her husband wishes when he wishes and always with a smile. She assists him in his political and social affairs. She soothes his troubles that she might make his life more content even if it requires sacrificing her own contentment. She never expresses any emotion for fear he will be repulsed by her base, childish needs."
Elizabeth lifted her chin, refusing to let the stinging tears that welled in her eyes fall. "Is that what you were referring to, Lord Safyre?"
The Bastard Sheikh cradled his cup in the palms of his hands and rocked back in his chair. "You do not think that such a woman is praiseworthy?"
Her lips tightened mutinously. "I think that I would rather be a 'meritorious' man."
He stared at her for long seconds before replying, "That is because you have not yet read one of the prescriptions for increasing a man's 'meritoriousness.'"
Elizabeth could not imagine anything worse than the life she had described above. She had spent sixteen years being a praiseworthy wife, holding her emotions in abeyance, always deferring to her husband. It might make a man's life more pleasant, but it certainly did nothing to enhance the life of a woman.
"And that is?"
"Imagine washing a man's genitals in warm water until he becomes pleasurably erect . . ."
He paused, studying her face.
Elizabeth returned his stare. Not for the life of her would she admit that she had never imagined washing a man's genitals, either in warm or cold water. Furthermore, it was hard to imagine a man growing pleasurably erect when one had no idea of what a man looked like . . . erect.
"Now imagine taking a piece of soft leather that is spread with hot pitch and slapping it onto the man's unsuspecting member."
Shock raced across Elizabeth's face; it was chased by incredulity.
Hot pitch was hot pitch. And while she had never seen a man's erect member, she was quite certain that it was as sensitive as was a woman's genitals.
"According to the prescription, the man's member rears its head, trembling with passion. When the pitch cools and the man is again in a stare of repose, the operation must be repeated several times in order to increase his 'meritoriouness.'"
...The man's member rears its head, trembling with passion shimmered in the air between them.
A flash of heat rippled through Elizabeth's body.
"Does a man tremble with passion, Lord Safyre?"
"Not wrapped in hot pitch, he doesn't," the Bastard Sheikh murmured dryly.
Edward had looked so distant yesterday, so above the dictates of the flesh, so unlike a man who would tremble, whether it be in passion or the result of any other emotion.
Was it a facade? Did men project the qualities they thought women wanted to see in them?
"Does a man tremble with passion?" she repeated, enunciating the words slowly, carefully, needing to know, needing to hope.
He leaned forward in his chair, a sharp crack of protesting wood. His hair and eyes blazed in the lamplight. "When sexually excited . . . yes, Mrs. Petre, a man trembles with passion."
She instinctively glanced down at this hand, still cradling his cup. They were large and muscular and rock steady.
"Just as a woman trembles in her passion." His voice was a dark rasp.
Elizabeth recoiled. Absolutely, that was not the voice of a tutor to his student.
His dusky brown fingers tightened, knuckles whitening. Suddenly, he brought the demitasse cup to his lips and neatly downed its contents. The dull impact of china on wood echoed in the stillness.
"Tobacco is enjoyed by both men and women in Arabia," he said abruptly. "Would you care for a smoke, Mrs. Petre?"
A smoke?
Only women of ill repute smoked.
"Perhaps another time, Lord Safyre," she said repressively.
The skin over his cheekbones stretched taut. "Men are excited by words. If you want to learn how to please your husband, perhaps you should memorize, or at least take note, of some of the Arabic love poems in The Perfumed Garden."
It was a direct challenge.
Elizabeth's hazel eyes shifted, stared at a point over his golden head. "'Full of vigor and life,'" she quoted softly, "'it bores into my vagina, / And it works about there in action constant and splendid. / First from the front to the back, and then from the right to the left; / Now it is crammed hard in by vigorous pressure, / Now it rubs its head on the orifice of my vagina. / And he strokes my back, my stomach, my sides, / Kisses my cheeks, and anon begins to suck at my lips.'"
She shifted her focus back onto Ramiel. "Like that, Lord Safyre?"
His gaze snared hers. "Exactly like that."
Liquid heat spread through her stomach. She was suddenly, breathtakingly conscious of the rhythmical rise and fall of her uncorseted breasts and the stiff caress of her linen chemise and lined wool bodice.
"In the poem . . .earlier on," she said darling. "What does it mean, that a man's member has a head like a brazier?"
The turquoise eyes narrowed. "It means that it is red with desire and hot for a woman."
Elizabeth felt as if the air had been sucked out of her lungs. "Does a man . . . enjoy it when a woman . . . puts him inside of her?"
"'When he sees me in heat he quickly comes to me,'" he recited huskily. "'Then he opens my thighs and kisses my belly, / And puts his tool in my hand to make it knock at my door..'
"When a woman wraps her fingers around a man's member, she holds his very life in her hand. She can hurt him . . . or she can give him indescribably ecstasy. When she guides him to her vagina and pushes the head of him against her, there is a moment of resistance, the threat of rejection, then her body opens up and swallows him in hot welcome and yes, Mrs. Petre, it is enjoyable. More, it is a moment of bonding. By taking control, a woman demonstrates to her man that she accepts him for who and what he his. By relinquishing control, the man tells his woman that he trusts her implicitly."
A moment of bonding.
Edward had come to Elizabeth in a darkened room. Underneath stifling bedcovers and tangled nightclothes a fumbling caress had preceded a slight prick of discomfort and their moment had been over. There had been no acceptance or loss of control. Only silence broken by the creak of the bedsprings.
She jerked her head down, away from those hypnotizing eyes, and rummaged through her notes.
A woman did not memorize erotic poetry unless it stimulated her. Sexually. As the Bastard Sheikh must know.
As he no doubt knew that words affected a woman as strongly as they did a man.
My God, what he must think of her!
She squirmed with embarrassment and something far more shameful, creasing the paper in her search, where was that passage-
"Or would you have me memorize this poem?" She stridently read, "'Oh, men! listen to what I say on the subject of woman, / . . . her malice is boundless; . . . / As long as she is with you in bed, you have her love, / But a woman's love is not enduring, believe me.'"
Elizabeth cringed at the jarring note of cynicism in her voice.
"How long can a woman comfortably go without coition, Mrs. Petre?"
The sheath of papers crackled between her clenched fingers.
Twelve years, five months, one week, and three days.
That was how long it had been since Edward had visited her bed. But not one day of it had been comfortable.
"A woman is not like a man. She does not need . . . that particular kind of comfort."
A piece of wood dropped in the fireplace, underscoring her lie. Sparks snapped, fire flamed.
"How long, Mrs. Petre?" he repeated relentlessly, as if he knew exactly how long it had been since Edward visited her bed.
Squaring her shoulders, she raised her head. "The Perfumed Garden claims that a well born woman can comfortably remain celibate for six months."
She could see the next question shaping his lips: How long have you been celibate, Mrs. Petre? Masking haste with haughtiness, she intercepted. "How long can a man comfortably remain celibate, Lord Safyre?"
The ruthless intensity in the Bastard Sheikh's eyes eased. He leaned back in his chair. "Celibacy is never comfortable for a man, Mrs. Petre."
She did not have to ask him when he had last been with a woman. Any more than she had to ask her husband where he spent his nights.
"And why is that?" she lashed out. "Why cannot a man suffer celibacy in comfort, as a woman is expected to?"
"Perhaps, Mrs. Petre, because women endure their suffering in silence and men do not," he responded quietly.
The air was suddenly too thick, the conversation too intense. "Do you recommend a diet of white breath and egg yolks 'fried in fat and swimming in honey' to give a man stamina?" she abruptly asked.
Warm, rich, masculine peals of laughter suddenly cocooned her.
Elizabeth blinked.
The hard, chiseled face of the Bastard Sheik had transformed into one of an uninhibited little boy. A very jolly little boy.
Her lips quivered. She wanted to share his laughter even though she knew it was directed at her.
Finally, "No, Mrs. Petre, I do not."
"Do you speak from experience, Lord Safyre?"
All signs of laughter disappeared and once again his face was dark and hard and cynical. "There is very little I have not tried."
No man should look so bleak . . . or alone.
Not even a Bastard Sheikh.
Elizabeth wanted to incite more laughter.
"I take it, then, that you tried the poultice of hot pitch," she said tartly.
Ramiel winced. "Then you take it wrongly. There is a difference between adolescent ego and infantile lunacy."
"Then what, pray tell, was the sheikh's purpose in including such a recipe if it is injurious?"
"The Perfumed Garden is over three hundred years old. Times change, people change, but the need for sexual satisfaction does not."
"For men," she said firmly.
"And for women," he adjured. "I will share with you some information that is not contained in the English translation here. In Arabia, there are three things that men are petitioned not to take lightly: the training of a horse, shooting with a bow and arrow, and, lastly, making love to one's wife."
"In that order?" she asked stiffly, reality a sharp slap in the face.
Fourth place, third place, it mattered little: A woman still did not come first. Either in Arabia or England.
"You think a wife merits greater importance in the scheme of a man's life?" he asked lightly.
"Yes," she retorted defiantly.
"So do I, Mrs. Petre."
Elizabeth's anger dissipated. A sudden image of a man's member rearing red and hot while he trembled with passion flashed before her eyes.
"Do you have the entire book memorized, Lord Safyre?"
"Yes."
She stared, surprised. "Why?"
A wry smile twisted his lips. "My father. He would not give me a woman until I learned how to please her."
"Your father wanted you to learn how to please a woman . . . by learning not to trust one?"
He glanced down, reached out a long, brown finger to lightly caress the blue-veined porcelain cup. "My father wanted me to learn that a woman is capable of the same kind of sexual satisfaction as is a man. He also wanted me to learn that there are good women and that there are untrustworthy women-" expression hardening, he looked up-"just as there are good men and there are bad men."
She tried to picture him as a golden-haired boy, poring over a manual of erotology, then practicing what he had learned on a beautiful blond concubine.
"But you were only thirteen years old," she blurted out.
"Would you keep your two sons boys forever, Mrs. Petre?"
Elizabeth froze. "I will not discuss my sons with you, Lord Safyre."
The mockery was back in his face. "And you will not discuss your husband with me."
"That is correct."
"Then what will you discuss with me, Mrs. Petre?"
Sex.
Love.
A bonding of flesh that is more than sacrifice or duty.
"Do you agree that the Contagious Diseases Acts should be repealed?"
Dear Lord, that was not what she had intended upon asking him.
"No."
Nor did his answer surprise her.
"Because you frequent that type of woman."
"I do not pick up women off the streets, Mrs. Petre." His voice was raw instead of raspy, angry instead of seductive. "I am a man of means if not one of respectability. The women I bed will not be affected by a parliamentary act."
She bit her lips, wanting to apologize but not even certain what it was that she should apologize for.
"Why did you agree to tutor me? You must know that I would not have gone to my husband."
Dark lashes veiled his eyes. He resumed the idle caressing of the cup, his fingertips lazily stroking and soothing. "Why did you chose me to tutor you?"
"Because I needed your knowledge."
He lifted his lashes. "Perhaps you have something that I need too."
Elizabeth's heart fluttered inside her chest. She gathered together her notes and stuffed them into her reticule. It was not necessary to consult the silver watch pinned to her bodice to know that it was time to leave. "I think this lesson is over."
"I think you are correct," he agreed, his expression inscrutable. "Some of the chapters in The Perfumed Garden consist of a few pages only. Therefore, tomorrow we will discuss chapters three, four, and five. I advise you to pay particular attention to Chapter Four. It is entitled 'Relating to the Act of Generation.'"
Clutching her gloves and reticule, Elizabeth stood.
Polite manners decreed that he also stand.
He did not.
She looked down at his head, golden in the light. Then she stared at his finger, dusky brown against the blue-veined porcelain.
Elizabeth remembered the span of his two hands. And wondered at his size.
She pivoted, almost fell over the chair.
"Mrs. Petre."
Back stiffening, she waited for rule number three. No doubt it would be totally objectionable and humiliating.
"Ma'a e-salemma, taalibba."
Her throat tightened. He claimed taalibba was not an endearment, so why did it touch a place deep inside of her that desperately ached to be touched?
"Ma'a e-salemma, Lord Safyre."
DA "THE LADY'S TUTOR"
“Avete dei bei capelli signora Petre”
La porta si chiuse alle spalle di Elizabeth, sigillandola nella calda intimità della libreria con l'eco seducente del complimento dello Sceicco Bastardo che le risuonava nelle orecchie.
Nessuno aveva mai fatto un complimento ai suoi capelli.
Impacciata iniziò a sollevare la mano verso la propria testa scoperta, ma si fermò. Se avesse avuto dei bei capelli, in quel momento suo marito non si sarebbe trovato fuori con un'altra donna.
Maledizione a lui. Edward non era tornato a casa, di nuovo.
“Ho dei capelli fuori moda, Lord Safyre” lo corresse gelidamente.
La luce tremolante della lampada a gas, posata sulla massiccia scrivania di mogano, illuminava e metteva in ombra alternativamente il viso saturnino dello Sceicco Bastardo, i capelli che brillavano prima come oro divenivano poi del colore del grano maturo. ”La bellezza è nell'occhio di chi guarda”
“Come la meritorietà di un uomo”
Un sorriso gli sollevò l'angolo della bocca. Le indicò la poltrona di pelle color borgogna.
“Vi prego, accomodatevi. Spero abbiate dormito bene”
Con la schiena ben eretta ed il mento in alto Elizabeth attraversò il tappeto orientale. Lo strofinio della sua sottoveste di lino e del pesante vestito di lana contro la punta dei suoi capezzoli era acutamente irritante. Le ricordò che aveva dei bisogni che nessuna donna rispettabile avrebbe avuto, ma li aveva e l'avevano condotta a questo: essere presa in giro da un uomo che poteva avere qualsiasi donna volesse, mentre suo marito aveva trascorso la notte con una donna che lui voleva.
Si sporse sull'orlo della poltrona, la rabbia che le ribolliva dentro alla ricerca di uno sfogo. ”Vi ringrazio. Non è stato difficile dopo aver letto il secondo capitolo.”
Lui raddrizzò la testa. “Non vi è piaciuto il capitolo Riguardo le Donne che Meritano di Essere Lodate”
Non era una domanda.
“Infatti” Si tolse i guanti con forza. “Dopo tutto la morale del capitolo è quello che ogni donna brama di leggere.”
Soprattutto una donna che mostrava ogni segno di star perdendo il marito in favore dell'amante.
Lo Sceicco Bastardo versò il caffè in una tazza dalle venature azzurrine. Il vapore si sollevò tra di loro come una tenda. Egli aggiunse un goccio d'acqua nella tazza.”E sarebbe?”
Cercò la sua borsetta per prenderne gli appunti e si rese conto che era quello che stava aspettando, canalizzare la rabbia che le era montata dentro dal giorno precedente e che minacciava di esplodere ora.
Meritava ben di più da suo marito che un commento casuale sul fatto che la Legge sulle Malattie Contagiose era stata abrogata.
Dopo aver sfogliato diverse pagine, Elizabeth trovò quella giusta.. ”Un uomo che si innamori di una donna, mette in pericolo se stesso e si espone al più grande dei guai”
“Non siete d'accordo con lo sceicco, signora Petre?”
“E voi Lord Safyre?”
Le offrì tazza e piattino, in maniera così corretta nell'assoluta scorrettezza di ciò che le stava insegnando. ”Credo che niente che valga la pena avere si ottenga facilmente.”
Non era la risposta che desiderava. Prese il piattino dalle sue mani e portò la tazza alle labbra.
“Soffiateci sopra, signora Petre.”
Elizabeth soffiò, una volta.
Ne bevve due sorsi, rendendosi a malapena conto del liquido bollente.
“Cosa ne pensate dell'opinione dello sceicco su quelle che sono le qualità che rendono una donna degna di lode?”
Indifferente alle regole della buona educazione, Elizabeth sbatté tazza e piattino sul tavolo così forte che il caffè si rovesciò oltre il bordo. Il fruscio della carta riempì la stanza mentre scorreva velocemente i suoi appunti.
“Affinché una donna possa piacere ad un uomo ella deve avere un punto vita perfetto e deve essere rotonda e di sana costituzione. I suoi capelli saranno neri, la sua fronte ampia, le sue sopracciglia saranno nere come quelle di un' etiope, grandi occhi neri col bianco molto limpido. Con guance dal perfetto ovale ella avrà un naso elegante ed una bocca graziosa, labbra e lingua vermiglie; il suo alito avrà un odore piacevole, la gola lunga, il collo forte, il busto e lo stomaco ampi...”
Abbassò i fogli con gli appunti. “Lord Safyre, penso che gli uomini arabi cerchino nelle loro donne degli attributi differenti rispetto agli uomini inglesi.”
Gli occhi turchese brillarono di divertimento.”Mi sembrava fossimo d'accordo sul fatto che la bellezza è negli occhi di chi guarda, signora Petre. Tuttavia non era alla descrizione degli attributi fisici di una donna che mi stavo riferendo.”
Una rabbia pulsante le fece contrarre violentemente lo stomaco.
Sua madre era sprezzante. Suo marito indifferente. Non aveva intenzione di essere ridicolizzata dal suo insegnante.
“Presumo vi riferiate alle norme dello sceicco secondo le quali una donna meritevole raramente parla o ride. Non ha amici, non concede la sua fiducia a nessuno e si appoggia solamente al proprio marito. Non accetta nulla da nessuno se non dal marito e dai suoi parenti. Non ha colpe da nascondere. Non cerca di attirare l'attenzione. Fa ciò che desidera il marito, quando lo desidera e sempre col sorriso sulle labbra. Lo assiste nella sua carriera politica e negli eventi pubblici. Risolve i suoi problemi per rendergli la vita migliore, anche se ciò significa sacrificare la propria felicità. Non esprime mai alcuna emozione per timore che egli possa essere disgustato dai suoi bassi ed infantili bisogni.”
Elizabeth sollevò il mento, rifiutandosi di far scendere le lacrime che le pungevano gli occhi. “E' questo ciò a cui vi stavate riferendo Lord Safyre?”
Lo Sceicco Bastardo cullò la tazza tra i palmi e scivolò indietro nella sua sedia.”Voi non credete che una simile donna sia degna di lode?”
Le sue labbra si strinsero, ribelli. “Penso che preferirei essere un uomo meritorio.”
Lui la fissò a lungo prima di replicare “Questo perché non avete ancora letto le prescrizioni per aumentare la meritorietà di un uomo.”
Elizabeth non riusciva ad immaginare nulla di peggio della vita che aveva descritto prima. Aveva trascorso sedici anni ad essere una moglie lodevole, a congelare le sue emozioni, ad essere sempre accondiscendente col marito. La vita di un uomo era probabilmente più piacevole, ma certamente non quella della donna.
“E sarebbe?”
“Immaginate di lavare i genitali di un uomo finché egli non diviene piacevolmente eretto..”
Fece una pausa per studiare il suo viso.
Elizabeth ricambiò il suo sguardo. Per nulla al mondo avrebbe ammesso di non aver mai immaginato di lavare i genitali di un uomo, fosse con l'acqua fredda o con quella calda. Inoltre era difficile immaginare un uomo divenire piacevolmente eretto quando lei non aveva alcuna idea di quale aspetto avesse un uomo... con un'erezione.
“Ora immaginate di prendere un morbido pezzo di pelle spalmato con della pece calda e sbatterlo sull'ignaro membro dell'uomo”
La faccia di Elizabeth fu attraversata dallo shock e poi da un senso d'incredulità.
La pece calda era pece calda. E anche se non aveva mai visto un uomo eretto era abbastanza sicura che i suoi genitali fossero delicati tanto quanto quelli di una donna.
“Secondo le prescrizioni, il membro maschile ritira la propria testa, tremando di passione. Quando la pece si raffredda e l'uomo è di nuovo in uno stato di riposo, l'operazione deve essere ripetuta più e più volte per aumentare la sua 'meritorietà'.”
... Il membro maschile ritira la propria testa, tremando di passione, l'immagine brillò nell'aria tra di loro.
Una vampata di calore si increspò attraverso il corpo di Elizabeth.
“Davvero un uomo trema di passione, Lord Safyre?”
“Certamente non avvolto nella pece calda”, mormorò seccamente lo Sceicco Bastardo.
Ieri Edward era sembrato così distante, così al di sopra dei dettami della carne, così lontano dall'idea di un uomo che avrebbe tremato sia per passione che a causa di qualsiasi altra emozione.
Si trattava di una facciata? Forse che gli uomini mostravano quelle qualità che ritenevano le donne volessero vedere in loro?
“Davvero un uomo trema di passione?” ripeté, pronunciando le parole lentamente, prudentemente, necessitando di sapere, necessitando di sperare.
Egli si chinò in avanti sulla sedia, il legno emise un rumore brusco, come una protesta. I suoi capelli ed i suoi occhi splendettero alla luce della lampada. “ Sì signora Petre... quando è sessualmente eccitato un uomo trema di passione.”
Istintivamente ella guardò le sue mani che ancora stringevano la tazza. Erano grandi e muscolose e con una presa d'acciaio.
“Come anche una donna trema nella sua passione.” La sua voce si era arrochita.
Elizabeth indietreggiò. Quello non era assolutamente il tono di un insegnante rivolto alla propria allieva.
Le sue dita dorate si strinsero attorno alla tazza, le nocche sbiancarono. Improvvisamente egli se la portò alle labbra e ne vuotò il contenuto. Nell'immobilità risuonò il sordo impatto della porcellana sul legno.
“Il tabacco è gustato tanto dagli uomini quanto dalle donne in Arabia” disse lui bruscamente. “Vi andrebbe di fumare, signora Petre?”
Fumare?
Solo le donne dalla cattiva reputazione fumavano.
“Magari un'altra volta, Lord Safyre,” disse con riprovazione.
La pelle sopra i suoi zigomi si tese. “Gli uomini sono eccitati dalle parole. Se volete imparare a compiacere vostro marito, forse dovreste memorizzare alcune delle poesie d'amore arabe contenute in The Perfumed Garden o perlomeno prender appunti”
Era una sfida diretta.
Gli occhi nocciola di Elizabeth si spostarono, fissandosi su un punto al di là del suo capo dorato.
“Pieno di vigore e di vita” recitò delicatamente” sonda la mia vagina/ e lì lavora costante e splendido/ Prima da davanti a dietro e poi da destra a sinistra/ Ora è riempito da una vigorosa pressione/ Ora strofina la sua testa sull'apertura del mio sesso/ E colpisce la mia schiena, il mio stomaco, le mie pareti/ Bacia le mie guance ed immediatamente inizia a succhiare le mie labbra.”
Ella riportò l'attenzione su Ramiel. “Così Lord Safyre?”
Il suo sguardo catturò quello di lei.”Esattamente così.”
Calore liquido le si diffuse nello stomaco. Si trovò improvvisamente senza fiato, conscia del ritmico alzarsi ed abbassarsi del suo seno libero dal corsetto e della ruvida carezza della sua sottoveste di lino e del corpetto foderato di lana.
“Nel poema... prima del pezzo che ho recitato, parla del membro di un uomo che ha la testa come un braciere, cosa significa?” chiese audacemente.
Gli occhi turchese si strinsero.” Significa che diviene rosso per il desiderio e bollente per una donna.”
Elizabeth si sentì come se le avessero risucchiato l'aria dai polmoni.” Ad un uomo... piace quando una donna... lo mette dentro di sé?”
“Quando mi vede in calore, lui viene subito da me” citò rocamente. “ Poi apre le mie cosce e bacia la mia pancia/ E mette il suo strumento nella mia mano perchè io lo faccia bussare alla mia porta...”
“Quando una donna avvolge le sue dita attorno al membro di un uomo, lei ha proprio nelle sue mani la sua vita. Può ferirlo o dargli un'estasi indescrivibile. Quando lei lo guida verso il suo sesso e lo fa entrare c'è un momento di resistenza, la minaccia del rifiuto, poi il suo corpo si apre e lo fa passare accogliendolo nel calore e sì signora Petre, è molto piacevole. Di più, è un momento di profondo legame. Prendendo il controllo una donna dimostra al suo uomo che lo accetta per chi e che cosa è. Abbandonando il controllo, l'uomo dice implicitamente alla donna che ha fiducia in lei.”
Un momento di profondo legame.
Edward era venuto da Elizabeth quando la sua stanza era immersa nel buio. Sotto soffocanti coperte e camicie da notte aggrovigliate, una carezza maldestra aveva preceduto una lieve sensazione di disagio e poi tutto era finito. Non c'era mai stata né accettazione né perdita di controllo. Solo il silenzio rotto dal rumore delle molle del letto.
Ella abbassò la testa per sfuggire a quegli occhi che parevano ipnotizzarla e si mise a scorrere gli appunti.
Una donna non memorizzava della poesia erotica a meno che non la stimolasse. Sessualmente. Come lo Sceicco Bastardo doveva sapere. Così come doveva sapere che le parole colpivano fortemente tanto una donna quanto un uomo.
Mio Dio, chissà cosa pensava di lei.
Tremò per l'imbarazzo e per qualcosa di più vergognoso, spiegazzando i fogli di carta nella sua ricerca - dov'era quel passaggio?
“O avreste preferito che imparassi a memoria questo poema?” Lesse con voce stridula “ Oh uomini! Ascoltate ciò che vi dico sulla donna/ la sua malizia non ha limiti/ Fin quando è nel vostro letto avrete il suo amore/ ma l'amore di una donna non dura a lungo, credetemi.”
Elizabeth si sentì mortificata, ravvisando nel proprio tono una nota di cinismo fuori luogo.
“Quanto tempo una donna può stare confortevolmente senza rapporti intimi, signora Petre?”
Ella serrò le dita attorno ai suoi appunti, facendo crepitare la carta.
Dodici anni, cinque mesi, una settimana e tre giorni.
Questo era quanto era trascorso dall'ultima volta che Edward le aveva fatto visita nel suo letto.
E nemmeno uno di questi giorni era stato confortevole.
“Una donna non è come un uomo. Non ha bisogno... di quel particolare tipo di conforto.”
Un pezzo di legno cadde nel camino, sottolineando la sua bugia. Le scintille scoppiarono, il fuoco fiammeggiò.
“Quanto, signora Petre?” ripeté implacabilmente, come se sapesse esattamente da quanto tempo Edward non veniva nel suo letto.
Ella raddrizzò spalle e testa. “ The Perfumed Garden afferma che una donna bennata può rimanere confortevolmente casta per sei mesi.”
Poteva già vedere quale sarebbe stata la prossima domanda che lui le avrebbe rivolto: E voi per quanto siete rimasta casta, signora Petre? Mascherando la furia con l'altezzosità, lo prevenne. “Quanto può rimanere casto un uomo, senza problemi Lord Safyre?”
La spietata intensità presente nello sguardo dello Sceicco Bastardo si affievolì. “ La castità non è mai confortevole per un uomo, signora Petre.”
Non aveva bisogno di chiedergli quand'era l'ultima volta che era stato con una donna, così come non l'aveva di chiedere al marito dove trascorresse le sue notti.
“E come mai?” sbottò. “Perchè un uomo non può sopportare quello che invece una donna è obbligata a sopportare?”
“Forse perché, signora Petre, le donne sopportano le loro sofferenze in silenzio e gli uomini no” rispose lui quietamente.
L'aria divenne allora troppo spessa, la conversazione troppo intensa.”Consigliate una dieta di pane bianco e gialli d’uovo fritti nel grasso e che galleggiano nel miele, per aumentare le capacità di resistenza di un uomo?” chiese lei d’improvviso.
Uno scroscio di ricche e calde risate maschili l’avvolse come in un bozzolo.
Elizabeth sbatté le palpebre. Il viso duro e cesellato dello Sceicco Bastardo si era trasformato in quello di un ragazzino disinibito. Un ragazzino molto allegro.
Le sue labbra tremarono. Voleva condividere la sua risata anche se sapeva che stava ridendo di lei.
Alla fine lui disse:” No signora Petre, non lo consiglio.”
“Parlate per esperienza, Lord Safyre?”
Ogni segno di divertimento scomparve e di nuovo la sua faccia sembrava scura e dura e cinica.” Vi è molto poco che io non abbia provato.”
Nessun uomo sarebbe dovuto sembrare così vulnerabile…o solo.
Nemmeno lo Sceicco Bastardo.
Elizabeth voleva stimolare ulteriori risa.
“Devo quindi presumere che abbiate provato la poltiglia con la pece calda” disse acidamente.
Ramiel fremette. “Presumete erroneamente. C'è differenza tra l’ego di un adolescente e la demenza infantile.”
“Allora per favore spiegatemi quale era lo scopo dello sceicco nell’includere una tal ricetta se è cosi dannosa?
“The Perfumed Garden ha più di trecento anni. I tempi cambiano, le persone cambiano, ciò che non cambia è la necessità della soddisfazione sessuale.”
“Per gli uomini” disse lei fermamente.
“E per le donne, “ aggiunse lui. “Condividerò con voi alcune informazioni che non sono contenute in questa che è la traduzione inglese. In Arabia agli uomini è richiesto di non prender alla leggera tre cose: l’addestramento di un cavallo, il tiro con l’arco e far l’amore con la propria moglie.”
“In quest’ordine?” chiese lei rigidamente, la realtà che la colpiva in faccia come uno schiaffo.
Quarto o terzo posto importava poco: in ogni caso una donna non veniva per prima. Né in Arabia né in Inghilterra.
“Voi pensate che una moglie meriti una maggiore importanza nello schema della vita di un uomo?” chiese lui gentilmente.
“Si” rispose lei con aria di sfida.
“Anch’io, signora Petre.”
Lo fissò, sorpresa. “Perché?”
Un sorriso obliquo gli incurvò le labbra. ”Mio padre. Non mi avrebbe concesso una donna fintanto che non avessi imparato a compiacerla.”
“ Vostro padre voleva che voi imparaste come dare piacere ad una donna insegnandovi a non fidarvi di lei?”
Egli rivolse il suo sguardo verso il basso, distendendo un dito abbronzato per accarezzare lievemente la tazza di porcellana azzurrina.” Mio padre voleva che apprendessi che una donna è capace di ottenere la medesima soddisfazione sessuale di un uomo. Ma voleva anche che imparassi che ci sono donne indegne di fiducia” la sua espressione si indurì ed alzò lo sguardo ”così come ci sono uomini buoni e uomini cattivi.”
Ella cercò di immaginarlo, un ragazzo dalla chioma dorata, concentrato nella lettura di un manuale erotico, che poi praticava ciò che aveva appreso su una bella concubina bionda.
“Ma avevate solo tredici anni” si lasciò sfuggire.
“Volete che i vostri due figli rimangano bambini per sempre, signora Petre?”
Elizabeth si sentì gelare.”Non ho intenzione di discutere dei miei figli con voi, Lord Safyre.”
La sua espressione ridivenne derisoria. “E nemmeno discuterete con me di vostro marito.”
“Giusto”
“Allora di cosa discuterete con me?”
Di sesso.
D’amore.
Di un legame della carne che travalicasse il mero sacrificio od il dovere.
“Siete d’accordo che la Legge sulle Malattie Contagiose sia abrogata?”
Santo cielo, non era quello che intendeva chiedergli.
“No”
La sua risposta non la sorprese.
“Perché voi frequentate quel tipo di donna.”
“Non raccolgo donne dalle strade, signora Petre.” La sua voce non era più morbida ma dura, arrabbiata anziché seducente. ”Sono un uomo dai vasti mezzi, anche se non volete considerarmi rispettabile. Le donne con cui vado a letto non saranno in alcun modo toccate da quest’atto del Parlamento.”
Ella si morse le labbra desiderando scusarsi, anche se non era certa per che cosa.
“Perché avete acconsentito a farmi da insegnante? Sapevate che non vi avrei denunciato a mio marito.”
Ciglia scure velarono i suoi occhi. Riprese ad accarezzare la tazza pigramente, alternando tocchi energici e tocchi leggeri.”Perché voi mi avete scelto come maestro?”
“Perché avevo bisogno della vostra conoscenza.”
Egli sollevò le ciglia.” Forse anche voi avete qualcosa di cui io ho bisogno.”
Il cuore di Elizabeth le si agitò nel petto. Raccolse i suoi appunti e li infilò nella borsetta.
Non aveva bisogno di consultare l’orologio per sapere che era ora di andare.”Credo che la lezione sia finita.”
“Credo che abbiate ragione” concordò lui, la sua espressione illeggibile. ”Alcuni capitoli di The Perfumed Garden consistono in poche pagine. Domani quindi discuteremo dei capitoli tre, quattro e cinque. Fate particolare attenzione al capitolo quattro. Si intitola ‘Relativo all’atto della Generazione’.”
Afferrando guanti e borsetta Elizabeth si alzò in piedi.
Ma lui non lo fece.
Guardò in basso verso la sua testa, dorata nella luce. Poi fissò le sue dita, che spiccavano col loro colorito marrone scuro contro la porcellana azzurrina.
Elizabeth si ricordò l’ampiezza delle sue due mani. E si chiese quali potessero essere le sue dimensioni.
Si girò di scatto e quasi inciampò nella poltrona.
“Signora Petre.”
Irrigidendo la schiena ella attese che lui le annunciasse la regola numero tre. Indubbiamente sarebbe stata completamente inappropriata ed umiliante.
“Ma’a e-salemma, taalibba.”
La sua gola si strinse. Se taalibba non era un vezzeggiativo affettuoso, come mai toccava un posto profondamente dentro di lei che anelava ad essere toccato?
“Ma’a e-salemma Lord Safyre.”
The Excerpt is copyrighted by Robin Schone and has been translated and published with her expressed authorization.
L'estratto di questo post è protetto da copyright ed è stato tradotto e pubblicato con l'espressa autorizzazione di Robin Schone
Non ho ancora letto nulla
Non ho ancora letto nulla dell'autrice, spero di rimediare al più presto, anche perchè i protagonisti tormentati (e mi sembra di capire che qui siano soprattutto gli uomini a rientrare nella categoria) sono tra quelli che prediligo.
Proprio a questo proposito le vorrei chiedere: ha scritto anche romanzi in cui i protagonisti non escono da esperienze dolorose o da un passato difficile? Se sì, ha trovato più difficoltà nel costruire la storia? Se la risposta è no, pensa che lo farà in futuro? Grazie anticipato
Dear Mrs. Schone I confess I
Dear Mrs. Schone
I confess I don't know your books, but this interview has intrigued me a lot.
I would want to make you two questions:
1) your books are historical, have never considered to write contemporary novels?
2) which of yours books it would advise to a person like me that it reads to you for the first time?
Valentina
I loved loved loved that
I loved loved loved that shower scene in Gabriel's book. I shared The Lover and Gabriel's Woman with my sister (who does not read anything w/o pictures) and to this day it's her favorite series. She will read a few pages from other book but she compares everything to your work. Looking forward to your new book.
~S (strlady at hotmail dot com)
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Wow. What a compliment, Strlady, that your sister loves my two angels so much! Thank you for sharing that. I'm so glad you're looking forward to CRY FOR PASSION!
Baci,
ROBIN SCHONE
Purtroppo sono arrivata tardi
Purtroppo sono arrivata tardi per commentare il post appena pubblicato sul blog ma voglio comunque aggiungere il mio commento. Ho scoperto i libri di Robin Schone solo l'anno scorso ma la sua grande differenza da tutte le altri autrici di Romance mi ha subito colpito. Il suo libro che ho più amato e che è diventato uno dei miei dieci libri preferiti in assoluto, è Scandalous lovers. Io adoro i romanzi romantici atipici, i cui protagonisti rompono i soliti canoni, e i due protagonisti di quel romanzo mi hanno veramente coinvolto. Mi hanno fatto ridere e piangere con loro. Sono senza ombra di dubbio Reali, in tutti i sensi, talmente realistici e plausibili che ti sembra di averli davanti e di poter conversare con loro.
L'unica altre autrici il cui realismo 7verismo mi ha altrettanto colpita è Lois MacMaster Bujold. Ora voi direte, ma sono due autrici totalmente diverse. Vero. Ma hanno in comune la capacità di dioingere i personaggi in modo unico. Un dono prezioso e raro.
Perciò voglio dire grazie a Robin per i libri che ha scritto e che mi hanno fatto sognare tanto. E aspetto con ansia di poter leggere il suo nuovo libro.
weirde
Hello everyone, I'm a spanish
Hello everyone, I'm a spanish woman and I read Robin's board, and that's why I knew about the interview and I'm here.
First of all, congratulations to maet1 and Robin for this wonderful interview, I liked it very much. Thanks!
I was in the spanish presentation of Gabriel's woman a year ago. And have to say it was great to meet Robin, she's very friendly.
My question is about Damon, I'm curious about the new book, as always! Can you talk a bit about the story? Who is Damon?
Thank you and sorry for my writting mistakes, I'm still learning italian...
Lourdes (Montana)
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MONTANA!!!!!!!!! Besos! It was great meeting you, too. I’m still amazed that you drove 400 miles to meet me. Gracias!
Who is Damon? Well, he’s the hero in my new book. . . . *smile* Sorry, couldn’t resist teasing you. One of the advantages of actually meeting people vis-a-vis: I can play with you! Tentatively the book is titled KISS ME BACK. It is a time travel. You first met Dr. Damon Schuyler in AWAKEN, MY LOVE. Alas, he was rather cardboard then, because either I didn’t have the maturity or I didn’t have the skill necessary to create multi-dimensional characters. So while it is loosely connected to AML, Damon is very much a tormented character. And his heroine is just as complicated, so it is a very exciting book to write.
Thank you for the question, Montana! See you at my message board!
ROBIN SCHONE
I'm so happy Robin you have
I'm so happy Robin you have accepted to be our guest.
I read The Lover some years ago, and I remember I was so struck by it I could not think of anything else for many following days.
It was the first time I read an erotic romance by an author who had the courage and such rare skills to write about the darkest side of society, abuses, humiliation and violence and in spite of this portraiting such shining characters.
For all the time I had a knot in my stomach, I couldn't put it down, I could only go ahead, even if what I read was hurting and desperate.
After reading your interview I must read Gabriel's woman.
You say love is our reward for the pain, but sometimes love is pain, if you're not brave enough to grab it and fight for it. I think your characters are not only survivors, but also fighters.
I'd like to ask you a couple of question: how did you start writing erotic romance? why did you choose it as your genre?
and how do you perform your historical research?
thank you in advance for your answer.
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Dear Naan! (I hope that is your name? It was at the bottom of your post, by some little boxes)
It is my great pleasure to be a guest here at ISN’T IT ROMANTIC?
I’m glad you enjoyed THE LOVER. It was a very dark book: I remember sending it off to my editor, and then waiting to hear from her. Over a glass of wine the day after I mailed it, I whined to Don that she wasn’t going to like it: She was going to throw it in the trash. He had only read the first six chapters, and asked why wouldn’t she like it? When I told him about the “dark” scene, he asked, “What were you thinking?! She might very well toss it in the trash.” Even as I was whining, my editor called and left a message on my voice mail that she loved THE LOVER. If only I’d had the phone turned on upstairs, it would have saved a lot of angst!
You’re right, sometimes love is painful. And if you don’t fight for it, well. . . . I think Mrs. Jenkins in SCANDALOUS LOVERS best sums it up: “ A woman's got one life: she’s got to reach out and grab it with both hands, or it'll pass her by and leave nothing but a smelly old fart in her face.”
To answer your questions. . . .
HOW DID YOU START WRITING EROTIC ROMANCE?
The first book I wrote was a science fiction novel. My second book was a historical vampire book that while it had a romance in it, it wasn’t a romance. My third book was a political satire, or what I fondly call my chicken book. None of them sold. In order to keep writing, I really had to make some money at it. So I sat down and evaluated what I had written. Each book was a “relationship” book. Romance was the hot genre at the time (and still is), so I decided to write AWAKEN, MY LOVE. 28 agents rejected it, one agent telling me I simply could not start off a romance book with a masturbation scene (the catalyst for my heroine to time travel). The 29th agent loved it. It sold to Avon Books five days after my agent submitted it.
WHY DID YOU CHOOSE IT AS YOUR GENRE?
That’s simple: In psychology, we’re taught that we have three basic needs that drive us: the need for food/water; the need to avoid pain; and the need for sex. Sex is a primal need; I simply can’t ignore that. No matter what I write, it will include that primal drive for sexual intimacy. Romance seems to be more accepting of that than other genres, so I am marketed in the romance genre.
HOW DO YOU PERFORM YOUR HISTORICAL RESEARCH?
Anymore, a lot of it is available online. When I started writing, I lived at my library. They got so many research books for me. They even found a “Pillow Book!” They also found an unexpurgated copy of THE PERFUMED GARDEN. With SCANDALOUS LOVERS and CRY FOR PASSION I depended a lot upon law libraries at universities, but still, for everyday life in Victorian England, the web is a good source. Over the years, I’ve also accumulated my own library. I have a the translated copy of a diary from a Jesuit priest dating c1680. And I have a medical textbook dating c1840.
Thank you for your questions, and your very kind compliments.
ROBIN SCHONE
Da Robin Schone risposta al
Da Robin Schone
risposta al commento # 1 (Marianna)
Ciao, Marianna! Grazie di cuore per i tuoi meravigliosi complimenti. E, sì, anch'io faccio le mie congratulazioni a Maet: ha fatto un lavoro eccezionale, non solo per quanto riguarda le traduzioni, ma anche nel farmi delle domande stimolanti, che davvero mi hanno fatto riflettere.
Ancora oggi rabbrividisco quando penso al danno che il Dr. Kellogg per poco non ha fatto alle donne americane, e al dolore che continua ad infliggere ai nostri uomini, obbligandoli a sottoporsi da bambini alla circoncisione. “L'angelo” di Hans Christian Andersen è così bello: mio marito aveva le lacrime agli occhi quando ha letto quella scena in GABRIEL’S WOMAN. Mi disse che non sarei mai riuscita a redimere Gabriel se non avessi trovato quella fiaba. Per quanto riguarda il capitolo "della doccia ". . . . Gabriel, a causa dello stupro che ha subito, non riesce a sopportare che qualcuno lo tocchi. Ma Victoria ha il coraggio di toccarlo, e lo sfida a condividere con lei il dolore che lui ha provato per colpa di un altro uomo. E' un quel momento che finalmente spezza le barriere che lui ha eretto per proteggersi
Sono felice che ti sia piaciuto THE LADY’S TUTOR. In Giappone ne hanno appena acquistato i diritti. Non sarebbe divertente vederlo pubblicato come manga?
Grazie ancora per i tuoi gentili commenti. Sul mio sito web ho postato “L'Angelo” per intero, se ti va di leggerlo: http://www.robinschone.com/page/gabwoman_angel.htm
ROBIN SCHONE
translation comment # 2
translation comment # 2 (Simona)
Robin you're great !
I did the effort of reading in English because of Gabriel, I was so intrigued by this man so different from the usual heroes of romance novels and his story went far beyond my expectations... I cannot put in words what I have felt reading his story...it's so erotic and emotionally involving; nothing is too much, even the most sensual scenes are "right" for the story.
After Gabriel I could not ignore Michael obviously, since they complete each other.
Then it was Ramiel's turn, so beautiful and tortured, unforgettable.
I particurarly like your heroine being close to my age, because I believe such a rich and full sensuality, free from false modesty and moralism, can be reached only after a certain course of life; it's difficult to be fully aware of yourself at twenty years old.
I finish by telling you once again congratulation, you are very talented in joyning the tipical romance atmosphere to erotism and in creating unforgettable stories with "real" characters.
I'm looking forward to hear about an italian translation of your novels.
Regards
Simona
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Thank you for the wonderful compliments, Simona! I’m so glad you enjoyed mes deux anges, and Ramiel. By the way, I didn’t realize that Ramiel is also the name of an angel, until Montana pointed it out. ~waving at Montana~
That’s interesting, what you said about “I believe such a rich and full sensuality, free from false modesty and moralism, can be reached only after a certain course of life.” My agent and I were just talking about that Friday. She said she didn’t really gain a sense of identity until she was 24. And that she didn’t truly appreciate women’s issues until later than that.
THE LOVER was my first book in which the age of the heroine - 36 - was mentioned on the back. My editor was afraid the heroine’s age would turn readers off. I asked, why would it? Why wouldn’t women want to read about heroines their own age? THE LOVER made the USA Today Bestseller’s list, my first book to make it, so I guess the heroine’s age wasn’t a reader turn off. I remember gobbling up Gothic romances when I was 12. The heroines almost always tended to be in their late 20s or even in their early 30s. I remember at the time I thought how nice that I could go to university, find a satisfying job, and then find the love of my life. It took some of the pressure off, I think, of finding Mr. Right.
I’m glad you like my “real” characters. When I wrote AWAKEN, MY LOVE - my first romance - my hero was there more for my heroine than being an actual person with his own needs. Maybe it was an age issue: maybe I wasn’t mature enough to see men as human beings, rather than sex objects! *smile* Actually, it’s more difficult to write outside the box, so to speak, so I suspect it was a matter of not having yet acquired the skills to do so. Ramiel - written a few years later - was my first truly realized hero in a full length novel. Now my heroes are as important to me as my heroines.
Thanks again for your very kind comments. I would love my books to be translated in Italian, so I’m keeping my fingers crossed!
ROBIN SCHONE
translation comment # 1
translation comment # 1 (Marianna)
My compliments to Maet1 and to the author for this interview, it gave me many different emotions...
A negative feeling vs. dr. Kellogs...grrrr I'll never eat corn flakes again! a positive one vs. Andersen's tale about the angel, curiosity when I tried to figure out what the "shower scene" was ( *lots* of curiosity! ) Or also when the author shared with us her emotions when she writes about the "first consummation” which is to her always the most difficult scene to write ... I can nearly feel the thrill of the first encounter!
I read Lady's tutor and I enjoyed it very much since it's not just an erotic novel. I'd really love to read Michael's story (THE LOVER) and Gabriel's story (GABRIEL’S WOMAN) - I hope they will be soon translated and published in Italy!
However the whole interview shows clearly this author has a wonderful mind, my compliments!
bye, Marianna
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Good morning, Marianna! Thank you so much for the wonderful compliments. And yes, I too congratulate Maet: She did a wonderful job, not only in translating, but in giving me thought-provoking questions that really made me think.
To this day I shudder when I think of the hurt Dr. Kellogg almost did to American women, and the pain he continues to inflict upon our men, forced to undergo circumcision as a baby. “The Angel” by Hans Christian Andersen is so beautiful: My husband got tears in his eyes when he read that scene in GABRIEL’S WOMAN. He said I could never have redeemed Gabriel if I had not found that fairytale. As for my “Shower” chapter. . . . Gabriel, because of his rape, couldn’t stand being touched. But Victoria dares touch him, and challenges him to share the pain he had experienced at the hands of another man. It is when she finally breaks through the barriers he had erected to protect himself.
I’m glad you enjoyed THE LADY’S TUTOR. Japan just bought Japanese rights to it. Wouldn’t it be fun to see it published as a manga?
Thanks again for your kind comments. I have “The Angel” posted in its entirety on my website, if you’d like to read it: http://www.robinschone.com/page/gabwoman_angel.htm
ROBIN SCHONE
translation of comment#5
translation of comment#5 Hatshepsut81
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What a beautiful inteview. Unfortunately I haven't read any of your books but I hope they will be translated in Italian so that I could read them. The plot seem very intriguing.
I have few questions for you:
1) Did your husband read your books? And waht does he think about them?
2) all your studies in the erotic fields, do you put them in practice with your husband? Or do they simply remain a pleasant fantasy?
Thanks for answering and please forgive me for being so daring!
translation of comment # 8 Silvietta ______________________________
Thanks to Mrs Schone for giving us such a wonderful interview. Unfortunately I have only read THE LADY'S TUTOR, but I appreciated it so much. I think I dreamt of a man such as Ramiel several times!
It was the first erotic romance I read and I must say I was surprised by the interest for both characters it aroused in me, the plot was really well structured.
I wished so much your books could be translated in Italian, I can read them in Spanish too, but I would also like the other Italian readers to approach your work without any problem. Are you in contact with any Italian publishing house?
You talked about the "shower scene" (and now I am extremely curiuos to read all your other books) and I was wondering: which was the most difficult sex scene to write of all of your novels?
We learned a lot of you as a writer but what about your reading tastes?
Now just a personal curiosity, when did you realize you could become a great author? And what kind of studies did you follow?
Thank you very much and many compliments again.
traduzione del commento# 9
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Adoro - adoro- adoro la scena della doccia nel libro di Gabriel. Ho fatto leggere The Lover e Gabriel's Woman a mia sorella (che non legge niente che non sia a fumetti) e ad oggi è la sua serie preferita. Legge qualche pagina di altri libri di tanto in tanto, ma il termine di paragone per tutto restano sempre i tuoi romanzi. Non vedo l'ora che esca il tuo nuovo libro.
~S (strlady at hotmail dot com)
Translation of comment # 10 Barbara
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By Robin Shone I only read The Lady's Tutor so far... and it was a reading which left me breathless.
I started reading as it was just one among the several books which are defined "erotic" novels, stuffed with plenty of purposeless sex scenes.
But this one - oh boy. There are so many feelings, expectations and love in it that it would be really diminutive to call it an erotic novel.
I'd like to thank Robin for gifting me so many wonderful hours, I am eagerly waiting to see her books translated in Italy too.
Barbara (Lalletta)
Della Shone ho letto solo The
Della Shone ho letto solo The Lady's Tutor ... ed è stata una lettura che mi ha lasciata senza fiato.
Inizialmente l'ho cominciato a leggere come uno dei tanti romanzi definiti "erotici", con molte scene di sesso fine a sé stesse.
Ma questo!!! ... c'è tanto di quel sentimento, di aspettative e di amore che definirlo "erotico" è veramente riduttivo.
Ringrazio l'autrice per avermi regalato delle ore piacevolissime e attendo con ansia di vederla pubblicata in "italiano".
Barbara (Lalletta)
I loved loved loved that
I loved loved loved that shower scene in Gabriel's book. I shared The Lover and Gabriel's Woman with my sister (who does not read anything w/o pictures) and to this day it's her favorite series. She will read a few pages from other book but she compares everything to your work. Looking forward to your new book.
~S (strlady at hotmail dot com)
Grazie alla signora Schone
Grazie alla signora Schone per averci regalato questa splendida intervista. Purtroppo ho letto solo un libro, The Lady's Tutor, ma davvero l'ho apprezzato tantissimo.Credo di essermi persino sognata più di una volta un uomo come Ramiel! :D:D:D
Prima di questo non avevo mai letto un romance erotico e devo dire che son rimasta sorpresa da quanto interesse ha creato in me conoscere la storia dei due protagonisti, era davvero ben strutturata.
Mi piacerebbe tantissimo che i suoi libri fossero tradotti anche in italiano, non faccio un enorme sforzo nel leggerli in spagnolo, ma mi piacerebbe che anche le lettrici italiane potessero avvicinarsi ai suoi scritti senza problemi. Per il momento nessuna casa editrice italiana l'ha contattata per una eventuale traduzione ?
Ha parlato della scena della doccia (detto tra noi, adesso sono ancora più curiosa di leggere gli altri suoi libri), ma mi domando... qual è stata la scena di sesso più difficile in assoluto da scrivere fra le tante presenti nei suoi libri?
Abbiamo saputo molto su di lei come scrittrice... ma come lettrice, Robin Shone, cosa predilige?
Per una mia curiosità personale, mi piacerebbe sapere quando ha scoperto che sarebbe potuta diventare una grande scrittrice? E che studi ha fatto?
Grazie infinite e ancora tanti complimenti.
Silvietta
translation comment # 2
translation comment # 2 (Simona)
Robin you're great !
I did the effort of reading in English because of Gabriel, I was so intrigued by this man so different from the usual heroes of romance novels and his story went far beyond my expectations... I cannot put in words what I have felt reading his story...it's so erotic and emotionally involving; nothing is too much, even the most sensual scenes are "right" for the story.
After Gabriel I could not ignore Michael obviously, since they complete each other.
Then it was Ramiel's turn, so beautiful and tortured, unforgettable.
I particurarly like your heroine being close to my age, because I believe such a rich and full sensuality, free from false modesty and moralism, can be reached only after a certain course of life; it's difficult to be fully aware of yourself at twenty years old.
I finish by telling you once again congratulation, you are very talented in joyning the tipical romance atmosphere to erotism and in creating unforgettable stories with "real" characters.
I'm looking forward to hear about an italian translation of your novels.
Regards
Simona
Ciao a tutti! sono una
Ciao a tutti! sono una ragazza spagnola e leggo il forum di Robin, e ho saputo sulla intervista, è la ragione perchè sono quì.
Prima di tutto, complimenti a maet1 e Robin, per questa favolosa intervista, mi ha piaciuto molto! grazie!!
io ero nella presentazione di Gabriel's woman in Spagna un anno fa. Devo dire che fu magnifico conoscere a Robin, è una persona molto simpatica!
La mia domanda è sul personaggio Damon, ho un pò di curiosità per sapere sul nuovo libro, puoi parlare un pò sulla nuova storia?? Chi è Damon?
Grazie, e scusi per i miei errori di scrittura...ancora sto imparando l'italiano...
Lourdes (Montana)
----traduzione----
Hello everyone, I'm a spanish woman and I read Robin's board, and that's why I knew about the interview and I'm here.
First of all, congratulations to maet1 and Robin for this wonderful interview, I liked it very much. Thanks!
I was in the spanish presentation of Gabriel's woman a year ago. And have to say it was great to meet Robin, she's very friendly.
My question is about Damon, I'm curious about the new book, as always! Can you talk a bit about the story? Who is Damon?
Thank you and sorry for my writting mistakes, I'm still learning italian...
Lourdes (Montana)
Davvero una bella intervista.
Davvero una bella intervista. Purtroppo non ho letto nessuno dei suoi libri ma spero che vengano tradotti in italiano così da porvi rimedio. Le trame sono molto intriganti.
Però ho alcune domande:
1. Suo marito ha letto i suoi libri? Che ne pensa?
2. Gli studi fatti in campo erotico per i suoi libri diventano poi anche pratica con suo marito? O rimangono solo una bella fantasia?
GRAZIE per la disponibilità e mi scuso per la mia sfacciataggine. ^_^
translation comment # 1
translation comment # 1 (Marianna)
My compliments to Maet1 and to the author for this interview, it gave me many different emotions...
A negative feeling vs. dr. Kellogs...grrrr I'll never eat corn flakes again! a positive one vs. Andersen's tale about the angel, curiosity when I tried to figure out what the "shower scene" was ( *lots* of curiosity! ) Or also when the author shared with us her emotions when she writes about the "first consummation” which is to her always the most difficult scene to write ... I can nearly feel the thrill of the first encounter!
I read Lady's tutor and I enjoyed it very much since it's not just an erotic novel. I'd really love to read Michael's story (THE LOVER) and Gabriel's story (GABRIEL’S WOMAN) - I hope they will be soon translated and published in Italy!
However the whole interview shows clearly this author has a wonderful mind, my compliments!
bye, Marianna
I'm so happy Robin you have
I'm so happy Robin you have accepted to be our guest.
I read The Lover some years ago, and I remember I was so struck by it I could not think of anything else for many following days.
It was the first time I read an erotic romance by an author who had the courage and such rare skills to write about the darkest side of society, abuses, humiliation and violence and in spite of this portraiting such shining characters.
For all the time I had a knot in my stomach, I couldn't put it down, I could only go ahead, even if what I read was hurting and desperate.
After reading your interview I must read Gabriel's woman.
You say love is our reward for the pain, but sometimes love is pain, if you're not brave enough to grab it and fight for it. I think your characters are not only survivors, but also fighters.
I'd like to ask you a couple of question: how did you start writing erotic romance? why did you choose it as your genre?
and how do you perform your historical research?
thank you in advance for your answer.
**********
Sono molto felice Robin che tu abbia accettato di essere nostra ospite.
Lessi The Lover alcuni anni fa, e ricordo che ne fui talmente colpita che non potei pensare ad altro per diversi giorni.
Era la prima volta che leggevo un romance erotico scritto da un'autrice che aveva il coraggio e la rara abilità di scrivere sul lato più oscuro della società, abusi, umiliazione e violenza e nonostante questo di ritrarre dei personaggi così splendenti.
Per tutto il tempo avevo un nodo allo stomaco, non riuscivo a metterlo giù, potevo solo andare avanti, anche se quello che leggevo faceva male. Dopo aver letto la tua intervista devo leggere Gabriel's Woman.
Dici che l'amore è la nostra ricompensa per la sofferenza, ma a volte l'amore è sofferenza, se non hai abbastanza coraggio da afferrarlo e da lottare per esso.
Penso che i tuoi personaggi non siano solo dei sopravvissuti, ma anche dei combattenti.
Mi piacerebbe farti un paio di domande:
Come hai iniziato a scrivere romance erotici? Perchè hai scelto proprio questo genere?
E come fai le tue ricerche storiche?
Grazie in anticipo per le tue risposte.
Grandissima signora
Grandissima signora Schone!
Mi sono sforzata di leggere in inglese per Gabriel, mi aveva intrigato tantissimo la trama di quest'uomo così diverso dai soliti eroi dei romance e la sua storia è andata oltre le mie aspettative...non riesco a tradurre in parole quello che mi ha fatto provare leggendo la sua vicenda...è cosi erotica e coinvolgente; nulla è troppo, anche le parti più sensuali sono "giuste" per la storia.
Ovviamente dopo Gabriel non potevo ignorare Michael, loro si completano a vicenda.
Poi sono passata a Ramiel, bellissimo così tormentato, indimenticabile.
Apprezzo particolarmente il fatto che le sue protagoniste siano vicine alla mia età perchè credo che una sensualità così piena e totale, senza falsi pudori e moralismi, sia raggiungibile sono dopo un determinato percorso di vita; è difficile avere quella consapevolezza di sè stessi a ventanni!
Chiudo rinnovandole i miei complimenti, è bravissima ad unire l'atmosfera tipica del romance con l'erotismo, creando delle storie indimenticabili, con protagonisti "veri".
E aspetto con ansia che i suoi romanzi siano tradotti anche in Italia.
Saluti
Simona
Complimenti a Maet1 ed
Complimenti a Maet1 ed all'autrice per l'intervista, mi ha dato emozioni...
Da quella negativa nei confronti del dr. Kellogs...grrrr non mangerò più corn flakes! a quella positiva della storia con l'angelo di Anderson o a quella di curiosità che mi ha suscitato immaginare la scena della doccia (come sono curiosa!*_+) O ancora quando la scrittrice ha fatto in modo da renderci partecipi alla sua emozione quando scrive della "prima consumazione” che per lei è sempre la scena più difficile da scrivere... quasi avverti il fascino del primo incontro!.....
Ho letto Lady's tutor che mi è piaciuto molto perchè non è solo un romanzo erotico e vorrei tanto leggere le storie di Michael (THE LOVER) e Gabriel (GABRIEL’S WOMAN) spero vengano tradotti e pubblicati presto!
Comunque in tutta l'intevista affiora che l'autrice è una donna molto intelligente, complimenti!
ciao Marianna