giugno 2009
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PIRATESSA E GENTILDONNA: ADDIO A EDITH LAYTON
Martedì due giugno qui in Italia si festeggiava la Liberazione, mentre a Long Island, negli Stati Uniti, Edith Layton pagava la sua liberazione da un cancro alle ovaie con la vita. Per cinque anni aveva combattuto in silenzio, continuando a scrivere, a collaborare con altre colleghe ad un famoso blog collettivo le Word Wenches, ad aiutare gli animali, a fare la moglie, la madre e la nonna. Piena di brio, vitalità, spirito e calore, come le sue eroine, così era la Layton. Per uno strano gioco del destino, io stavo leggendo Pirata e gentiluomo proprio martedì sera quando ho appreso la notizia ed il mio primo pensiero è stato che purtroppo non avrei più goduto dei libri di un'autrice di classe, di grande humour e finezza, sfortunatamente non abbastanza conosciuta nel nostro Paese. Ma chi l'ha provata, di certo l'ha apprezzata e chi ancora non l'ha fatto, forse dovrebbe accostarvisi e scoprire una delle migliori scrittrici regency.
Le famiglia, le amiche e le colleghe tutte la piangono e noi ci uniamo a loro e vorremmo partecipare alla lodevole iniziativa delle Wenches, ovvero lasciare i nostri commenti che poi saranno tutti insieme messi su un cd da dare ai familiari in questa triste occasione. Se vi va quindi, lasciate qui sotto i vostri commenti, noi li tradurremo e li invieremo.
Non vi parlerò della vita di Edith Layton, nè vi enumererò i suoi romanzi, tutto questo potete trovarlo sul suo bel sito, ma vi inviterò a ricordarla nel miglior modo possibile per un'autrice, ovvero attraverso le sue opere. Leggetela e leggendola la consegnerete all'unica immortalità possibile: vivere negli altri attraverso le proprie parole, facendo sognare i cuori e gioire lo spirito.
Ci mancherai Mrs Layton.
http://wordwenches.typepad.com
Ecco il link ai nostri commenti che ora abbiamo lasciato alle Wenches tradotti:
Il modo migliore per ricordare questa autrice secondo noi è proporvi un brano di uno dei suoi romanzi più famosi e più belli, ovvero "The Cad" (Il Seduttore)
Potete trovare l'estratto originale a questo link :
http://www.edithlayton.com/books/Cad.htm
Traduzione by MarchRose:
Bridget si stava divertendo, finchè notò che l'uomo la stava osservando. O almeno, finchè si rese conto che gli altri avevano visto che lui la stava osservando. Avrebbe potuto ignorarlo; era brava, in questo tipo di cose. Non poteva ignorare loro, però.
Così, si fece forza ed alzò la testa. Si girò in direzione della luce, guardandolo apertamente con tutto l'orgoglio e la dignità che riuscì a trovare dentro di sè. Lui non battè ciglio, a quella vista. Non sembrava nè agitato, nè imbarazzato.
L'uomo non distolse in fretta lo sguardo, anzi, alzò un sopracciglio. Gli angoli della bocca gli si sollevarono. Inclinò il capo di lato, come se stesse incoccando una freccia in un arco puntato su di lei. E continuò a fissarla. Ecco qualcosa a cui Bridget non era abituata.
Sentì il sangue salirle alle guance, e chinò la testa.
Sapeva che il ballo stava continuando, anche se il suo cuore si era quasi fermato. Le coppie sul pavimento della sala da ballo danzavano sotto un candeliere sfavillante di luci. Dal punto in cui era seduta, nell'ombra ai lati della sala, insieme alle vedove, alle dame di compagnia, e alle ragazze che facevano tappezzeria, le coppie di ballerini davano l'impressione di stare su un palcoscenico. Bridget era abituata a fare parte del pubblico degli spettatori, a stare nel buio - come osava, lui, puntare la propria attenzione su lei sola?
Osava.
"Bridget!" sussurrò zia Harriet in tono tagliente. "Non devi fissare quell'uomo!"
"Non lo sto fissando," disse lei tristemente. "E' lui che mi fissa. Io ho solo ricambiato l'occhiata."
"Davvero?" chiese zia Harriet, ed ogni sua parola grondava vetriolo. "Ma se tu non l'avessi fissato, non te ne saresti resa conto, giusto?"
Bridget curvò le spalle. Non c'era risposta, a quella domanda. Era la pura verità. Certo che l'aveva fissato. Era arrivato nella stanza calda come una fresca brezza notturna. L'aveva notato subito. Così come la maggior parte delle donne presenti.
L'uomo non aveva suscitato un simile subbuglio perchè aveva attraversato la sala a passi lunghi e sciolti, trasudando energia. O perchè il suo capo scuro era più facile da vedere, visto che era più alto della maggior parte dei presenti, o perchè il suo volto era così abbronzato rispetto al pallore tanto di moda tra gli altri gentiluomini. E certamente non perchè era bello. Non lo era. Non con quel naso aquilino, quegli zigomi alti e taglienti, quegli occhi allungati, stretti, divertiti. Non era bello. Soltanto diabolicamente attraente. Bridget si morse il labbro. Era lei, la ragione del suo divertimento, adesso.
Ma l'uomo aveva catturato la sua attenzione, e non la lasciava andare. Lei l'aveva fissato, certo che sì.
L'uomo fece scorrere lo sguardo tutt'attorno la stanza e notò la sua reazione. E ricambiò il suo sguardo. In quel momento lei si era sentita galvanizzata ... finchè non si ricordò chi era lei, dov'era, e cosa aveva catturato l'attenzione dell'uomo. Allora si girò verso i ballerini, continuando ad osservarlo solo con l'angolo dell'occhio.
Bugiarda, pensò, e sospirò. Si era divertita a quel breve, stupido gioco di sguardi con lui. Forse se l'era immaginato, perchè, a causa della penombra in cui era seduta, lui non aveva potuto vederla chiaramente.
"E' Sinclair," sussurrarono le donne intorno a Bridget. Bisbigli eccitati attraversarono il gruppo delle spettatrici.
"Sinclair? Qui? Allora sta cercando moglie!" disse una di loro.
"Sinclair che cerca moglie?" rise un'altra. "Di chi sarà la moglie, stavolta, mi chiedo io?"
"Sciocchezze," disse seccamente un'anziana signora. "Perfino Sinclair sa che non può presentarsi ad un ricevimento come questo con dei propositi da dongiovanni. Ho sentito dire che è alla ricerca di una sposa, ed eccolo qui."
"Davvero?" sbuffò una signora accanto a Bridget, fissanndolo. "Se è così, perchè sta fissando ...?" Si girò a guardare divertita Bridget e non finì la sua osservazione. Quella frase quasi finì Bridget, però. E fu più che sufficiente per zia Harriet.
"Bridget," disse in tono gelido, "ho visto che tua cugina ha i brividi. L'aria della notte può essere molto infida. Sai quant'è delicata. Valle a prendere lo scialle."
Bridget balzò in piedi.
"Aspetta!" disse zia Harriet. "Non è nello spogliatoio. Ora che mi ricordo, l'ha lasciato nella carrozza. Vai nell'ingresso e di' a uno dei valletti di far chiamare il nostro cocchiere, perchè ce lo porti. Aspetta lì finchè ti porta lo scialle, ti va?"
Zia Harriet era una specialista nelle domande che non richiedevano risposta, pensò Bridget. Ma che risposta poteva mai esserci? Era stata appena condannata ad un esilio politico. Avrebbe aspettato nell'ingresso fino all'ora di andare a casa, perchè entrambe sapevano che la cugina Cecily non aveva affatto portato uno scialle con sè. Perchè avrebbe dovuto? Era metà maggio, la casa era calda, e fuori faceva quasi altrettanto caldo.
"Sì, zia," disse Bridget. Poi, tenendo il capo basso e fissandosi i piedi per non vedere le espressioni delle donne intorno a lei, si fece strada attraverso il cerchio di sedie e proseguì velocemente lungo uno dei lati della sala da ballo, poi uscì dirigendosi verso l'anticamera.
Non le importava di perdere il ballo. Sarebbe stata scioccata se qualcuno l'avesse invitata a fare un giro di danze. Era la cugina di una giovane lady molto popolare, ma non era nè altrettanto giovane, nè altrettanto popolare. A parte il suo difetto più ovvio, non aveva nemmeno un penny da poterci giocare a testa e croce. Non era una donna da sposare.
Ma era una perfetta dama di compagnia, e lo stava facendo da sette anni, così tanto che quasi si era dimenticata di quale infelice definizione fosse per tutto quello che faceva per guardagnarsi il pane. Perchè per lei non c'era nessuna compagnia. Lei era una figura femminile, incaricata di sorvegliare una giovane lady che stava facendo il suo ingresso in società. La cosa non le importava. A dir la verità, si sentiva eccitata. Era stata una figura femminile che durante i sette anni precedenti aveva fatto commissioni e lavoretti di tutti i tipi per parenti anziani , e ora si sentiva come se si fosse appena affacciata al mondo. Almeno adesso doveva guardare gente che ballava, e non gente che lavorava ai ferri.
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ESCE IN LIBRERIA MATRIMONIO A BOMBAY (East of the Sun) di Julia Gregson - EDIZIONE NEWTON COMPTON
Tra le strade affollate di una città magica si incontrano i destini di tre donne determinate, libere e coraggiose
Nell'autunno del 1928 la maestosa nave Kaiser-i-Hind salpa da Londra diretta a Bombay. In prima classe viaggiano due donne inglesi: la bella e timida Rose, che va a raggiungere il suo promesso sposo, e la sua migliore amica Tor, che la accompagna felice di liberarsi dell’opprimente madre. Sulla stessa nave viaggia anche la giovane Viva, aspirante scrittrice, che torna nel Paese della sua infanzia alla ricerca di un misterioso baule appartenuto ai suoi genitori.
Una storia di amicizia, di sogni, di sentimenti delicati e intensi in cui protagonista è l’India, i suoi colori, le sue contraddizioni: un mondo di travolgente bellezza che va dritto al cuore e non si può fare a meno di amare.
Leggi i primi capitoli in anteprima.
Ai primi posti delle classifiche inglesi!
Vincitore del prestigioso Romantic Novel Award 2009
«Intenso, avvincente, scritto egregiamente. Una volta iniziato, è impossibile posarlo.»
Australian Women’s Weekly
«Un romanzo sontuoso, evocativo, con una trama assolutamente imprevedibile.»
Sunday Times
Julia Gregson ha scritto per diverse riviste femminili in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Oriente. È autrice di numerosi racconti, molti dei quali pubblicati anche in versione radiofonica. Vive in Galles con suo marito e sua figlia.
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ESCE IN LIBRERIA I SEGRETI DELLE AMICHE MIE, DI MARIA DANIELA RAINERI, EDIZIONE SPERLING & KUPFER.
Tornano le protagoniste della fiction Amiche mie, questa volta nelle pagine di un romanzo, per raccontare le vicende che le hanno portate a incrociarsi in una Milano dinamica e luminosa che non ha nulla da invidiare a New York. Ritroviamo così Anna, casalinga prigioniera in un paese di provincia, ancora infelicemente sposata con Lino, che cerca di evadere dalla routine di una vacanza disastrosa rifugiandosi nel ricordo del suo primo, grande amore. E vediamo Francesca, responsabile di un'agenzia che organizza eventi, abbandonarsi ai brividi della passione extraconiugale con l'affascinante e giovane Giacomo; mentre Grazia, moglie e madre appagata, si rivela fragile davanti all'inaspettato ritorno da Parigi dell'esuberante - a dire poco sorellina Lulu. Scopriremo infine Marta, anchor-woman in carriera, mentre tenta con ogni mezzo di tenere legato a sé un inaffidabile Paolo, dichiaratamente allergico all'impegno e alla fedeltà. A fare da filo conduttore tra Anna, Marta, Francesca e Grazia c'è il Dottor G, l'uomo che conosce le donne, vero guru in tema di sesso e sentimenti. È un'estate davvero speciale, dove ogni cosa può succedere: le certezze si sgretolano e molti nodi vengono al pettine. Un periodo in cui le quattro donne si ritrovano capaci di ridere, piangere, innamorarsi e mettersi in gioco. E si scoprono ad affrontare i quarant'anni non come un traguardo ma un punto di partenza.
Nota di Paige79: il romanzo è il prequel della storia narrata nella fiction AMICHE MIE, trasmessa da Canale 5 lo scorso autunno, con protagoniste Elena Sofia Ricci, Margherita Buy, Cecilia Dazzi e Luisa Ranieri.
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ESCE IN LIBRERIA CANTANDO PER TE (Songbird) DI Josephine Cox, EDIZIONI OSCAR BESTSELLERS EMOZIONI - MONDADORI
La pacifica cittadina di Bedford nasconde un segreto: una donna misteriosa che non apre mai la porta ed esce solo di sera avvolta da uno scialle nero. Qualcuno però ha sentito un canto angelico provenire dalla sua casa. Qual è il mistero che la circonda? Si chiama Madeleine Delaney, ma un tempo era Songbird, la regina del Pink Lady Club, e con la sua voce aveva incantato molti cuori. Il suo, invece, batteva solo per Steve Drayton, tanto attraente quanto pericoloso. Le speranze di amore e felicità di Madeleine si infrangono brutalmente la notte in cui assiste impotente a un orribile crimine. Solo l'amicizia di una ragazza, Ellen, potrà salvarla. Per sopravvivere le due donne dovranno fuggire da Londra e lasciarsi alle spalle tutto ciò che amano. Ma non c'è scampo: il pericolo le segue ovunque vadano.
Nota di Paige79: Josephine Cox, nata a Blackburn nel 1941 da una famiglia di umili origini, si è sposata a soli sedici anni ma, mentre i figli erano a scuola, ha ripreso gli studi e si è infine iscritta all’università di Cambridge. Divenuta insegnante, ha iniziato anche a scrivere romanzi e dopo la pubblicazione del primo e la vincita de premio "Superwoman of Great Britain", ha deciso di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. É oggi una delle più apprezzate scrittrici britanniche di romanzi femminili.In Italia sono già stati pubblicati IN FUGA,IL VIAGGIO e il suo seguito LA FINE DEL VIAGGIO.
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IN THE SPOTLIGHT - SOTTO I RIFLETTORI
MARGARET BLAKE, UK ROMANCE AUTHOR
THE AUTHOR / L'AUTRICE
I was always writing stories, even as a little girl, however it was not until I was married and my husband encouraged me that I began to take myself seriously.
It was probably being an only child that drew me to writing. As an only child you tend to spend a lot of time on your own. I was either reading or writing and when I was doing neither, I was at the cinema, another passion of mine.
A love of history drew me to writing historical novels and I published seven novels with Robert Hale Limited. I then turned to contemporary romantic fiction and had five novels with the same publisher. These I wrote under my Grandmother’s maiden name – Ellen Noone. Some years on I started to be published by Whiskey Creek Press, my first novel for them being Fortune’s Folly.
May 2008 saw my return to my original British Publisher, Robert Hale Limited, for my new venture into romantic suspense. “Breaking the Clouds” is a brand new genre for me, and I have also published A Poisoned Legacy, a romantic suspense set in Florida. A place I love – especially as my son and his family live there! My latest novel with Robert Hale is another romantic suspense this time set on an island in Italy, “Shadows of the Past” which was published on the 3lst May 2009.
Late last year and early this year I had three novels out with Whiskey Creek Press – His Other Wife, The Substitute Bride which is a medieval historical romantic suspense and Spanish Lies.
I was thrilled when The Substitute Bride was the best selling novel at Whiskey Creek for March.
Also in April I published “Bitter Betrayal with Wings Press.com. All my American novels are available in e book and print format.
Well, about me, I am married to John and we live in the North West of England, on the coast, although we are both city born originally and came from Manchester. We both lived in the States for some time. I have one son, the best daughter in law in the world and three fantastic grandchildren.
A lot of my inspiration and plots come to me while I am walking the hills. I live not too far from The Lake District and go walking there twice a month. It is amazing how good it is for my mind. Sometimes I wonder what a character would do and where they would go, being in the peace of magnificent scenery on a perfect day, always helps to show me the way to go.
I love to visit Italy; I have been to Tuscany and Florence, Rome, Sorrento, Capri, Elba, Lago Maggiore, and one of my favourite haunts I have to confess is Lake Como. I find Italy so welcoming and no one laughs when I try to speak Italian, abysmally and strictly from a guide book but I do try! That is why I wanted to set one of my books in Italy and perhaps I will be able to write another book set in wonderful Italy.
I have a lot of fun with my writing. I love to go to new places and usually allow my characters lead me. Usually a situation will come into my head first of all, then the character, of course first I ask what would I do if…then I look around for a character and let me them decide the way to go. Writing about men is no problem – all my male characters are romantic and sexy – they can be macho and alpha but usually they are tamed by my heroines. So Happy reading!
Scrivo da quando ero bambina, ma, solo dopo essermi sposata, incoraggiata da mio marito, ho deciso di intraprendere sul serio questa strada.
Probabilmente è stato il fatto che ero figlia unica che mi ha avvicinato alla scrittura. Quando si è figli unici, si tende a passare la maggior parte del tempo da soli. Leggevo o scrivevo, e se non facevo quello, ero al cinema, un'altra mia passione.
L'amore per la storia mi ha orientato verso la scrittura di romanzi storici e ne ho pubblicati sette con la casa editrice "Robert Hale Limited". Poi ho cambiato genere e ho scritto altri cinque romanzi pubblicati dalla stessa casa. Li ho firmati con il nome di mia nonna da nubile - Ellen Noone. Qualche anno più tardi, è uscito il mio primo libro pubblicato da Whiskey Creek Press, "Fortune's Folly".
Nel maggio 2008 sono ritornata alla mia prima casa editrice, la Robert Hale Limited, avventurandomi questa volta nel romantic suspence. Il primo romanzo che pubblico in questo genere, per me assolutamente nuovo, è "Breaking the Clouds", dopo il quale uscirà il secondo libro,"A Poisoned Legacy" un romantic suspence ambientato in Florida, che è un posto che amo perché mio figlio e la sua famiglia vivono lì! Il mio ultimo romanzo, pubblicato il 31 maggio 2009 dalla stessa casa editrice, si chiama "Shadows of the Past", ed è un suspence romantico ambientato su un’isola italiana.
Fra la fine dell'anno scorso e l’inizio di quest'anno, sono stati pubblicati da Whiskey Creek Press altri tre dei miei romanzi - “His Other Wife”, “The Substitute Bride”, un romantic suspence ambientato nel medioevo, e “Spanish Lies”.
Sono stata molto felice quando la Whiskey Creek Press ha nominato “The Substitute Bride” il romanzo “bestseller” del mese di marzo.
Inoltre, ad aprile ho pubblicato “Bitter Betrayal” con la “Wings Press.com”. Tutti i miei romanzi americani sono disponibili sia nel formato e-book che nel formato cartaceo.
Quanto alla mia vita personale, vivo con mio marito John, e anche se siamo nati in una zona metropolitana, essendo entrambi originari di Manchester, abbiamo scelto di vivere al Nord Ovest d' Inghilterra, sulla costa. Per un periodo abbiamo vissuto negli Stati Uniti. Ho un figlio, la migliore nuora al mondo e tre fantastici nipotini.
La maggiore ispirazione e le idee per le trame traggo dalle mie passeggiate sulle colline. Vivo vicino alla Lake District (“zona dei laghi”), e vado lì a passeggiare un paio di volte al mese. E' incredibile quanto ciò mi faccia bene alla mente. A volte mi chiedo che cosa farebbe o dove andrebbe un personaggio se si trovasse nella pace di una magnifica scena in un giorno perfetto. Questo mi aiuta sempre nel decidere quale strada prendere.
Adoro visitare l'Italia; sono stata in Toscana a Firenze, e poi a Roma, Sorrento, Capri, l’Elba, il Lago Maggiore, ma, devo ammettere,che il mio preferito è il Lago di Como. Trovo che l'Italia sia davvero accogliente, nessuno ride quando cerco di parlare in italiano, in modo spaventoso e usando rigorosamente la guida turistica, ma io ce la metto tutta! Questa è la ragione per la quale vorrei ambientare uno dei miei libri in Italia, e forse sarò in grado di scrivere un libro ambientato in questo bellissimo paese.
Mi diverto molto scrivendo. Amo visitare luoghi nuovi, e di solito lascio che siano i miei personaggi a guidarmi. Nella mia mente si forma prima la trama, poi il personaggio. Naturalmente, per prima cosa mi chiedo “Cosa avrei fatto io se......”, poi cerco il personaggio e lascio la decisione nelle sue mani.
Non è un problema scrivere sugli uomini – tutti i miei personaggi maschili sono romantici e sexy – possono essere macho ed alfa, ma di solito vengono messi al loro posto dalle mie eroine!
Buona lettura!
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THE BOOKS - I LIBRI
BREAKING THE CLOUDS
The move to New Zealand has suited Bronwen. She has a good job and a beautiful home. The only downside is her lawyer husband, Jack, who is drinking too much and is obviously unhappy.
When her enigmatic cousin Marged arrives, Bronwen’s life spins out of control. Discovering that Jack was fired months ago from his firm, Bronwen discovers that he has also left his apartment in the city. He has also disappeared taking most of her money with him and leaving behind him a stack of debts.
Can she trust the mysterious Job Tepi, or does he know more than he is revealing about Jack’s disappearance?
Il trasferimento in Nuova Zelanda ha sembrato una buona scelta per Bronwen. Ha un buon lavoro e una casa bellissima. L'unico problema è il suo marito Jack, avvocato. E' visibilmente infelice e sta bevendo troppo.
Quando però, arriva la sua cugina Marged, la vita di Bronwen va fuori controllo. Scopre che il suo marito era stato licenziato mesi prima,e che non è stato più visto nel suo appartamento in città. In seguito scopre che il marito se ne andato portando via tutti i suoi soldi lasciandola con una grande somma di debiti.
Potrà fidarsi del misterioso Job Tepi, o lui sa molto di più sulla sparizione di Jack di quello che vuole farla credere?
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A POISONED LEGACY
Belinda soon realizes the legacy is poisoned. By rights the house and land should have gone to Jesse Crane, or at least be shared between him and Carl Nash.
Does someone want her dead…can she trust Jesse Crane. Carl Nash is a charismatic pastor he at least has to be honest…or is he?
How can she fight her growing attraction to Jesse, knowing he might wish her harm?
Set in rural Florida – light years away from the smart hotels and theme parks this is the story of a young woman who is confused but brave. Uncertain of who she can trust, still she leans towards Jesse…never guessing at the terrible secrets that Nash House holds to itself.
Belinda presto capisce che l’eredità porterà solo odio. Per diritto, la casa e la terra avrebbero dovuto andare a Jesse Crane, oppure essere divise fra lui e Carl Nash.
C’è qualcuno che la vuole morta?.....Può fidarsi di Jesse Crane? Carl Nash è un pastore evangelico, quindi quanto meno meno deve essere una persona onesta......oppure no?
Come farà a negare la sempre più forte attrazione che prova per Jesse, sapendo che l’uomo potrebbe farle del male?
Ambientata nella Florida rurale, in un mondo lontano dagli alberghi di lusso e dai parchi di divertimento, questa è la storia di una donna confusa, ma coraggiosa. Ancora non sa di chi si può fidare, eppure si avvicina a Jesse.....senza rendersi conto dei terribili segreti che Casa Nash racchiude dentro di sé.
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HIS OTHER WIFE
Roxie does not want Saul to discover her secret past. She knows she should have nothing to do with him but she cannot stop herself from being attracted to him. There is Josh to consider too…he needs a strong man in his life and Saul Hetherington is that kind of man. Perhaps her secret will never be revealed…if she is very careful.
Roxie non vuole che Saul scopra il suo passato. Non vuole neanche essere attratta da lui, ma è qualcosa più forte di lei. Deve anche pensare a Josh.....ha bisogno di una figura maschile forte nella sua vita, e Saul Hetherington è la persona giusta. Forse il segreto di Roxie non sarà mai svelato........se sarà molto attenta.
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THE SUBSTITUTE BRIDE
Elizabeth Mary imagines, when she takes her sister’s place as proxy bride to the Lord Hinchcliffe, that it will be easy. However, Lord Hinchcliffe is not the man she pictured him to be. Fierce and stern and younger than she thought, he is not a man to be manipulated by a girl like her. Worse still everyone informs Bess that the lord abhors liars above all other miscreants, and she is a liar and a cheat.
Set in the 1480’s this is a world of lords and masters – of chilly castles and harsh landscapes yet Bess cannot quite lose her spirit, even as danger haunts her dreams.
Elizabeth Mary crede che sarà una cosa facile prendere il posto di sua sorella e diventare la sposa per procura di Lord Hinchcliffe. Ma Lord Hinchcliffe non è l'uomo che lei si era immaginata. Orgoglioso, austero e molto più giovane di quello che pensava lei, non era un uomo che potesse essere facilmente raggirato da una ragazza. Ma la cosa più terribile è che, secondo quanto dicono tutti, il Lord detesta la bugia più di qualsiasi altro peccato, e lei è proprio questo – una bugiarda e imbrogliona.
E' l'anno 1480. In un mondo di lords e di padroni, dei freddi castelli e aspri paesaggi, Bess cerca di non perdersi d'animo, anche se nei suoi sogni il pericolo continua a perseguitarla.
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SPANISH LIES
Ginny has a terrible secret buried inside her; it has the potential to ruin her life. She loves her son, and is still attracted to the man who broke her heart, if she goes to Spain she knows she will be putting all she holds dear in harms way…yet she feels she has to take the chance.
He was a man of fierce passion and she was a woman who has a terrible secret.
Ginny nasconde un segreto, talmente terribile che potrebbe distruggerle la vita. Ama suo figlio, e si sente ancora attratta dall’uomo che le ha spezzato il cuore. Sa che, andando in Spagna, metterà in pericolo tutto ciò che le è più caro......ma sente che deve rischiare.
Lui era un uomo appassionato, lei una donna con un terribile segreto.
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SHADOWS OF THE PAST
Alva cannot remember anything, not even the death of her baby in childbirth. She is horrified that her estranged husband, Conte Luca Mazareeze, should accuse her of trying to commit suicide. Alva cannot believe herself capable of such an act.
Little by little memories trip into her mind. It is only when she becomes the target of a murderer she realizes she knows something that someone is afraid of her remembering. When Alva finally recalls what happened in the past she knows that her life will never be the same again.
Alva ha perso la memoria, non si ricorda nemmeno della morte del suo bambino appena dopo la nascita. E' terrorizzata dal fatto che suo marito, il Conte Luca Mazareeze, da cui è separata, possa accusarla di aver tentato il suicidio. Alva non può credere di essere stata capace di commettere un atto del genere.
Pian piano, uno alla volta, i ricordi le tornano in mente. Ma solo quando diventa il bersaglio di un assassino, si rende conto che qualcuno ha paura di quello che lei potrebbe ricordare. Ma, quando Alva finalmente recupera la memoria, capisce che la sua vita non sarà mai più la stessa.
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EXCERPT - ESTRATTO
from / da SHADOWS OF THE PAST
Chapter One / Capitolo Uno
“She’s here!”
Luca signed the letter he had been reading, pushed it to one side and then took up the next letter.
“Papa,” Renata whined. “Do come and look.”
His daughter looking from the window, urged him with an impatient wave of her hand. The truth was he did not want to look but, sighing defeat; he slid the top onto the gold fountain pen and leaving the desk, hauled himself across the room.
He looked out of the window over Renata’s head. The silver limousine was parked on the forecourt and Guido, in his smart grey uniform, had gone to open the door. Guido put his arm inside the car, urging his passenger to leave. Then he stood smartly to one side his back as straight as any guardsman’s.
Slender legs swung down, there was another hesitation before the rest of her was visible, she was moving very slowly as if in great physical pain and when she straightened up, she put a hand up to her eyes as if the brilliant sunshine were burning holes in them.
“I don’t know why she has to come back,” Renata snapped. “I shan’t see her; I told you that, Papa and I mean it!”
“Well that’s your choice, Renata,” her father replied coldly. “But there is no where else for her to go, at least for the time being.” He looked at his daughter and wondered why she could be so unkind. Why the young girl could not feel any compassion for the woman who had just arrived. After all, whatever Alva had done in the past, now she needed someone to care for her. She had been run over by a hit and run driver and had been left for dead in the middle of the road. Had it not been for a cyclist another car could easily have gone over her again. It was a terrible thing to have happened. Still Luca admitted to himself that it was wrong to have her come back; at the heart of him he knew that.
“I don’t believe it; she just wants to get back with you. You should have just put her in a mental hospital.”
“I would hardly do that, Renata and it is cruel of you to suggest such a thing. I know how you feel but you have to stop worrying about it. It is not your concern, you will be back at University in a day or so and it would not harm you to at least greet her. Alva has been through a lot. I know it’s not ideal that she’s back here, but there’s no where else for her to go.”
His daughter turned huge black eyes onto him; she looked troubled and it disturbed him to see it.
“My being away will make it all the more easy for her to ensnare you Papa; you have to be on your guard against her. You know what she’s like. She’s a sly and manipulative liar!” Renata spat. She tossed her black hair angrily. After all this time her dislike of Alva was still there, it roared away inside her and it would never leave her. The jealousy, the pain, he knew she had even prayed about it but it had not left her. She hated Alva and she probably always would. Yet this hatred was not without some justification, but it was too much now. He knew that as a younger girl she had had these deep feelings, but now she should have a more mature approach. He did not expect that she would ever like, Alva, but carrying the hatred like this was disturbing. It was not natural. There was an intensity about Renata that was unpleasant to contemplate.
“I had better go and see her,” Luca said but there was weariness in his voice and no sense of excitement. Renata seemed pleased by the sound of his voice and she gave him a hug.
“Do be on your guard, Papa!”
“Of course.” He kissed the top of her head and then he turned and went to the door, before he opened it he paused a moment looking with concern back at his daughter. Renata had become thinner than ever and that worried him. She said it was nervous energy and when he was around she did eat. Her black hair was shiny but cut so that it resembled frayed string.
“Renata, do not get so worked up about Alva. I have no feelings for her any more.”
“Good.” Renata turned to look at him. “But be very careful, Papa when she’s around you, you know what she’s like.”
Luca nodded his agreement before he stepped out onto the landing, closing the door softly behind him.
Alva was in the hallway. Guido had brought in a small suitcase. Of course she would have very little to bring.
Count Luca San Giovanni Mazareeze looked down on her from the top of the stairs. She looked even smaller from this viewpoint and more slender and delicate than he could ever remember her being. Of course she would look delicate, she had been seriously ill after being injured in a near fatal accident. Her silvery blond hair was pulled back from her face and caught in a French pleat. There were tiny bruises beneath her eyes, more yellow than purple now, and several small healing cuts at her forehead and chin. The consultant that he had spoken to on the telephone had said the scarring was superficial and would not be permanent.
She was wearing a dark navy suit; it was not a good fit, the jacket being a little large at the shoulders, and the skirt at her hips. Her shoes were unflattering pumps but in spite of it, she was still that rather ethereal beautiful Alva that he remembered.
He went down the stairs; the luxurious carpet softening his tread, she seemed miles away and obviously did not hear him. She actually started like a frightened deer when he said her name. “Alva.”
***
The man was tall and very dark; his skin a warm olive, his hair black and thick and luxurious and the eyes that swept her were the colour of old gold. His features were imperious; the roman nose, fine sculptured cheekbones and thin, but well shaped lips, all giving him the appearance of the true aristocrat.
She knew his name, had memorized it. Count Luca San Giovanni Mazareeze, that he was the il Padrone, that this island of Santa Caterina was his. All these things had been told to her in the hospital. All these things she could believe but what she could not accept, or even take in was that this man, this man who seemed so cold and aloof was actually her husband!
“ E' arrivata!”
Luca firmò la lettera che stava leggendo, la mise da parte e prese la successiva.
“Papà”, Renata piagnucolò . “Vieni a vedere.”
Guardando dalla finestra, sua figlia gli chiese di affrettarsi con un impaziente gesto della mano. La verità era che non gli andava di guardare, ma, con un sospiro di rassegnazione, richiuse la penna stilografica dorata, e alzatosi dalla scrivania, attraversò la stanza.
Si mise a guardare al di sopra della testa di Renata. La limousine di colore grigio-metallizzato era parcheggiata nel cortile di fronte e Guido, nella sua impeccabile divisa grigia, stava aprendo la portiera, allungando la mano per aiutare l'occupante a scendere, dopodiché si spostò elegantemente di lato, con la schiena dritta da guardia.
Prima apparvero due gambe snelle, e, dopo un po' di esitazione, la donna scese dalla macchina, muovendosi molto lentamente, come se sentisse un grave dolore fisico e il sole le causasse altrettanto fastidio, perché, appena uscita dalla macchina, si fece ombra agli occhi con la mano.
“Non capisco perché è dovuta ritornare qui ”, disse Renata bruscamente. “ Non andrò a vederla; te l'ho già detto, papà, sul serio!”
“Come vuoi, Renata”, fu la fredda risposta di suo padre. “Ma lei non ha nessun altro posto dove andare, almeno per ora.” Guardando la figlia si chiese perché mai la ragazza fosse così scortese e senza un briciolo di compassione per la donna. Alla fin fine, qualsiasi cosa Alva avesse fatto in passato, ora aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei. Era stata travolta da un pirata di strada e, abbandonata sul posto e creduta morta, sarebbe stata travolta di nuovo, se non fosse stato per un ciclista che stava passando in quel momento. Quel che era successo era stata una cosa terribile, ma, nel profondo del suo cuore, Luca sapeva che riportarla lì sarebbe stato un errore.
“Non posso crederci; vuole solo rimettersi con te. Avresti dovuto portarla in un ospedale psichiatrico.”
“Non potrei fare una cosa del genere, Renata, ed è crudele da parte tua suggerire una cosa simile. Conosco i tuoi sentimenti al riguardo, ma penso che tu debba smettere di preoccuparti. Non è una cosa che ti riguarda, e visto che tanto fra qualche giorno ritorni all’Università, potresti almeno salutarla. Alva ha passato un brutto periodo. So che non era la cosa ideale portarla qui, ma lei non ha altro posto dove andare.”
Sua figlia si girò guardandolo con gli enormi occhi scuri; il suo sguardo era preoccupato e vederla così lo turbò.
“In mia assenza per lei sarà ancora più facile intrappolarti, papà. Devi guardarti da lei. Sai che persona è. Una manipolatrice furba e bugiarda!” sbottò Renata. Con un gesto rabbioso, fece ondeggiare i capelli neri. Dopo tutto questo tempo, la sua antipatia per Alva era ancora forte dentro di lei, e non l'avrebbe mai abbandonata. La gelosia, il dolore, erano ancora lì, anche se Luca pregava che passassero. Odiava Alva, e l'avrebbe sempre odiata. Sicuramente le ragioni erano anche giustificabili, ma ora sembrava una cosa esagerata. Sapeva che da ragazzina aveva dei sentimenti profondi al riguardo, ma ora avrebbe dovuto mostrare un atteggiamento più maturo. Sapeva che non avrebbe mai voluto bene ad Alva, ma sapere anche che stava portando così tanto odio dentro di sé lo turbava. Non era una cosa naturale. Renata emanava un'intensità che era difficile da contemplare.
“E' meglio che vada a vederla,” disse con un tono di voce stanco e per niente entusiasta. Renata, compiaciuta dal suo tono di voce, lo abbracciò.
“Mi raccomando, papà!”
“Certo.” Le diede un bacio sulla fronte e andò verso la porta. Prima di aprirla, si fermò e, girandosi, guardò di nuovo con apprensione sua figlia. Era più magra che mai e questo lo preoccupava. Lei diceva che era solo nervosismo, e in effetti, quando era in sua presenza, mangiava normalmente. I suoi capelli neri erano lucidi, ma tagliati in modo da somigliare a spaghi frastagliati.
“Renata, non ti agitare così tanto per Alva, io non sento più niente per lei.”
“Bene”, Renata si girò a guardarlo, “Ma stai attento lo stesso quando sei con lei, sai che tipo di persona è.”
Luca le fece cenno di sì prima di uscire sul pianerottolo, chiudendo silenziosamente la porta.
Alva stava nel corridoio. Guido le aveva portato dentro una piccola valigia. Certo, avrebbe avuto poche cose da portare con sé.
Dalla cima delle scale il Conte Luca San Giovanni Mazareeze posò lo sguardo su di lei. Da quella distanza, gli sembrava ancora più snella e fragile di quanto ricordava. Era ovvio che fosse fragile, era stata a lungo molto male di salute dopo l'incidente che le era quasi costato la vita. I suoi capelli biondo platino erano raccolti in alto sul capo in uno chignon. Sotto gli occhi si vedevano dei minuscoli lividi, ormai ingialliti e, sulla fronte ed il mento, diversi piccoli tagli, ormai quasi guariti. Lo specialista con il quale aveva parlato al telefono gli aveva detto che le ferite erano superficiali e non avrebbero lasciato delle cicatrici permanenti.
Indossava un tailleur blu scuro. Non le stava bene, perchè la giacca era troppo larga sulle spalle e la gonna le pendeva sui fianchi. Anche le scarpe non le si addicevano molto, ma nonostante tutto, era sempre l’eterea e bellissima Alva di un tempo.
Discese le scale, con il suo passo attutito dal lussuoso tappeto; lei, che sembrava lontana con il pensiero, non si accorse del suo avvicinarsi. Infatti, sobbalzò come un cervo impaurito quando sentì pronunciare il suo nome.
“Alva”.
***
L'uomo era alto e scuro. La pelle era olivastra, i capelli neri, folti e lussureggianti, e gli occhi che fece scorrere su di lei avevano il colore dell’oro antico. La sua fisionomia emanava arroganza. Il naso aquilino, gli zigomi scolpiti e le labbra sottili, ma di forma perfetta. Un insieme che gli dava l'aspetto di un vero aristocratico.
Conosceva il suo nome, lo aveva memorizzato. Conte Luca San Giovanni Mazareeze. Lui era Il Padrone, l’isola di Santa Caterina era la sua isola. Tutte queste cose le erano state dette all'ospedale. Poteva anche credere a tutto ciò, ma quello che non poteva accettare, o nemmeno comprendere, era il fatto che quest’uomo, questo uomo che sembrava così freddo e riservato, fosse davvero suo marito!
This post's content is copyrighted by Margaret Blake and Robert Hale Limited, has been translated and published with their expressed authorization.
Il contenuto di questo post è protetto da copyright ed è stato tradotto e pubblicato con l'espressa autorizzazione di Margaret Blake e di Robert Hale Limited
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IL LIBRO DEL MESE - SONDAGGIO DI GIUGNO 2009
Ve li abbiamo presentati, li abbiamo commentati, ne abbiamo discusso, avete avuto un mese per leggerli e scambiarvi opinioni… e adesso è venuto il momento che diciate la vostra!
Qual è l’uscita del mese scorso che avete preferito, il libro che a vostro giudizio è il migliore?
Eccovi un sondaggio che vi permetterà di esprimere le vostre preferenze.
Ogni mese sceglieremo una rosa di titoli tra le uscite RM, inclusi Mystere e Passione, GRS, GRS special, contemporanei e le novità secondo noi più importanti della altre collane e/o case editrici uscite il mese precedente in libreria o in edicola. Dal concorso saranno escluse tutte le ristampe. Alcuni titoli potranno venire proposti nei sondaggi dei mesi successivi
Avete dei dubbi sui titoli, non siete sicuri che il libro che avete letto voi abbia quel titolo? Nessun problema: per un veloce “ripassino”, eccovi i collegamenti ai nostri posts dove trovare trame e cover dei libri in elenco.
Uscite RM : http://romancebooks.splinder.com/tag/romanzi_mondadori
Uscite Harlequin : http://romancebooks.splinder.com/tag/harlequin
Uscite Euroclub : http://romancebooks.splinder.com/tag/euroclub
Uscite Altri Editori : http://romancebooks.splinder.com/tag/editori_vari
Attenzione, potete votare un solo libro tra quelli che vi elenchiamo. Tutti possono votare senza bisogno di iscriversi e il voto è anonimo.
I titoli vincitori dei precedenti sondaggi sono: "Lover Eternal, Un Amore Immortale" (Lover Eternal) di J.R. Ward "Nel nome del Piacere " (Pleasure for Pleasure) di Eloisa James, "I Colori della Passione" (True Colors) di Diana Palmer, "Peccati e Sentimenti" (Sin and Sensibility) di Suzanne Enoch, "L'Avventuriero che Amava le stelle" di Ornella Albanese. A fine anno, tra i dodici “libri del mese” bandiremo un ulteriore sondaggio, con cui potrete scegliere il “libro dell’anno”.
Be’, che altro dirvi ? ……vinca il migliore !
I LIBRI IN CONCORSO PER QUESTO MESE:
PIRATA E GENTILUOMO (For the Love of a Pirate) - Edith Layton (RM) |
LORD PERFECT (Lord Perfect) - Loretta Chase (RM) |
IL RITORNO DI SIMON (The Rogue's Return) - Jo Beverley (RM) |
IL DIAVOLO TENTATORE (The Devil you Know) - Liz Carlyle (RM) |
CUORI SEGRETI (Untouched) - Anna Campbell (RMp) |
OLTRE LA SEDUZIONE (Beyond Seduction) - Emma Holly (RMp) |
IL COLTELLO DI VAN GOGH (Night Cafe) - Taylor Smith (hbests) |
LA NEVE SCOTTA (Cold Pursuit) - Carla Neggers (hbests) |
LADY MACBETH (Lady Macbeth) - Susan Fraser King (GRSs) |
DUCHESSA PER UN GIORNO (Duchess fora day) - Nan Ryan (GRSs) |
IL GIOCO DELLA SEDUZIONE (Sapphire) - Rosemary Rogers (GRSs) |
IL GIGLIO E LA SPADA - Alexandra J. Forres (GRSs) |
SPOGLIANDO LILLY (Unlacing Lilly) - Gail Ranstrom (GRS) |
ONORE SCOZZESE (Possessed by the Highlander) - Terri Brisbin (GRS) |
LA SPOSA INNOCENTE (My Lady Innocent) - Anne Burrows (GRS) |
IL PREZZO DEL PIACERE (The Price of Pleasure) - Connie Mason (GRS) |
UNO STUZZICANTE EQUIVOCO (The Devil Who Tamed Her) - Johanna Lindsey (EUR) |
SANGUE BLU (Blue Bloods) - Melissa De La Cruz (Vari) |
FRENCH KISS. DIARIO DI UNA COTTA (Pretty Things) - Sarra Manning (Vari) |
IL DIARIO DEL VAMPIRO: LA MESSA NERA (Dark Reunion) - Lisa Jane Smith (Vari) |
Per votare cliccate sul bottone
Invitiamo tutti coloro che non sono lettori e che non sono
affatto interessati a questo genere letterario, ad astenersi
cortesemente dal votare, in modo da non falsare il risultato
e per rispetto nei confronti dei lettori appassionati. Grazie.
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COPERTINA DEL MESE - MONTHLY COVER CONTEST
SONDAGGIO DI LUGLIO 2009 - CONTEST FOR JULY 2009
Il tema di questo mese è : CHE TIPO DI EROINA SEI?
Scegliete la copertina che più vi piace tra quelle proposte in questo post, e votate al sondaggio!
This month's theme is: WHICH KIND OF HEROINE ARE YOU?
Choose your favorite cover among the ones published in this post, and take this poll!
COVER # 1
NOCES AU DONJON
by Susan Paul
(artist unknown)
COVER # 2
LA FLIBUSTIERE
by Ruth Langan
(artist unknown)
COVER # 3
BOHEMIENNE OU LADY?
by Julia Justiss
(artist unknown)
COVER # 4
LA PRECEPTEUR DE CLARISSA
by Erin Yorke
(artist unknown)
Per votare cliccate sul bottone
click the button to go to the poll
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