Dietro la lavagna/maggio
In queste ultime settimane ho avuto tantissimo tempo a disposizione per leggere anche se ne avrei fatto volentieri a meno visto il luogo dove mi trovavo e il motivo della maratona. Ma in qualche modo dovevo pur passare le ore e così mi sono fatta un’abbuffata di libri nuovi e anzianotti che sono poi entrate nelle mie malefiche pagine della lavagna e delle pillole.
Considerando che ho ancora tre settimane di questa full immersion, conto proprio di fare una bella pulizia di tutti i romanzi che ho nel tablet e di quelli che usciranno nelle prossime settimane.
Oggi in più non mi sento nemmeno un tantino buonina e qualche sassolino voglio togliermelo dalle infradito visto che la conseguenza poi sarà un ridimensionamento massiccio da parte mia degli acquisti per qualche casa editrice. Ieri stavo aspettando di poter prendere i Romanzi Mondadori e ho avuto due sgradite sorprese: un aumento pesante per l’edizione cartacea e digitale e il fatto che non siano ancora in vendita (ad oggi 7/06) in nessuno store.
L’aumento sembra sia stato deciso e comunicato alle lettrici il 5 maggio… peccato che nessuno se ne sia accorto, ma siccome l’ignoranza non è una scusante sono andata a vedere questi benedetti aumenti convinta che non fossero stati applicati agli ebook o che perlomeno fossero accettabili visto l’andazzo in generale.
E’stata una bella botta donne: dal 33 al 50% in tutte le collane, digitali inclusi.
Per farvi un esempio pratico considerate che un Passione o un Extrapassion passa in versione cartacea da 4,50 a 5,90 euro e in digitale da 2,99 a 3,99 euro, gli Emozioni sono passati a 6,50 e via così per ogni collana.
Ormai i miei acquisti erano quasi esclusivamente in ebook, ma visto il considerevole aumento credo che le mie scelte saranno molto più contenute. Se devo spendere quasi 5 euro per un libro preferisco orientarmi verso altre edizioni o acquistare solo i titoli che mi interessano di più .
Io capisco tutto, so cosa significa far quadrare i conti in una famiglia e immagino cosa possa succedere in una grande azienda ma … Mondadori, non vi sembra di aver calcato leggermente la mano?
Il libro che si acquista dal nostro giornalaio o all’ipermercato è il romanzo che noi casalinghe o donne sempre di fretta mettiamo nel carrello della spesa magari rinunciando per quella settimana alla crema per le mani o alla lacca…
E’ il libro che ci permette di evadere dalla routine di figli e casa senza sentirci troppo in colpa se togliamo dal bilancio mensile quegli euro dedicati a duchi e agenti segreti. Se tutto d’un colpo ci ritroviamo a dover rivedere i conti e ad aggiungere circa una decina di euro in più per il piacere di leggere, bisogna fermarsi e fare delle scelte perché, non esagero lo sapete benissimo, con quell’aumento mi salta fuori un chilo di pesche o un’orata o un pollo dell’ipermercato cotto e condito.
A malincuore allora noi donne cerchiamo di metterci il cuore in pace e passare al digitale affrontando la spesa di un reader oppure ci roviniamo gli occhi al pc per poter continuare la nostra passione senza che pesi troppo sul bilancio famigliare.
La spesa è minore, l’ingombro anche, la nostra coscienza si tranquillizza e ci fa acquistare quei libri che tanto amiamo e che ci gustiamo nel nostro angolo di tranquillità magari con la pesca che abbiamo preso senza salassare il budget.
Ma ecco che la mannaia cala e pure di brutto anche sugli ebook. Hanno aumentato il cartaceo?
E allora giù anche per il digitale senza distinzioni o favoritismi verso chi si è dovuto adeguare nolenti o volenti a questo nuovo modo di leggere.
Che poi io dico … se il prezzo sul cartaceo può e sottolineo può essere giustificato con il continuo crescere di ogni cosa a dispetto di governo e manovre di contenimento ( per noi mai per loro) come mi spiega signora Mondadori quello sul digitale??? Che è cresciuta la corrente elettrica con cui inserite i libri nei vari negozi virtuali? Le autrici hanno chiesto di raddoppiare i loro diritti? Hanno inserito la carta virtuale ottenuta da alberi virtuali e temono la deforestazione virtuale?
Purtroppo allora urge anche in questo caso cominciare a fare quattro conti. Il ridimensionamento degli acquisti è inevitabile e doloroso ma non abbiamo molta scelta perché ci saltano le pesche.
L’editoria è in crisi e non si legge più? Diciamo che ci scoraggiate parecchio e a giudicare dai commenti che si leggono nei vari blog, ve ne accorgerete presto quando i bilanci dovrete farli voi.
In questo periodo come non mai sono importantissimi tutti quegli spazi che ci permettono di fare delle scelte con oculatezza cercando di unire la nostra sete di lettura con il bel leggere e ovviamente il risparmio.
Ma è difficilissimo capire chi realmente scrive e consiglia libera da vincoli o orientamenti ben definiti. Infatti sempre più spesso mi ritrovo a leggere recensioni in anteprima che, scusate la mia franchezza, non sono mai critiche. Io ci casco spesso col risultato di trovarmi poi davanti a delle letture mediocri o peggio.
Partiamo alla pari… se comprando un libro lo trovo poco carino o completamente assurdo...e su diciamocelo tra di noi con franchezza altrimenti ci facciamo solo del male e non ci fidiamo più.
Il gusto personale è sacro per carità, quello che piace a me non necessariamente potrà piacere ad altri, ma una persona che paga tutto quello che acquista non ha guide da nessuno. Le ha solo da sé stessa e vi garantisco che è una libertà unica.
Esco dalla modalità elefantessa e vi saluto dandovi alcuni titoli che non ho trovato buoni e di cui forse avrei fatto meglio a risparmiare i soldini.
Melissa Foster : Ogni maledetto bacio che avrei voluto darti
(Non mi era piaciuto molto neanche il primo della serie, Un bacio sotto la neve, e anche questo mi lascia tiepida nel giudizio. Lento, pieno di troppe persone che si incrociano nella storia senza dare ben spazio a nulla… un racconto pesante alla fine tirato per lunghe con mille problemi che lo affossano invece che animarlo. I due protagonisti principali non riescono ad appassionare : Kaylie, capricciosa e emotivamente ballerina a causa della gravidanza,irrita da morire, Chaz , uomo che tutte sognano ma che mi sarebbe piaciuto con un po’ di più grinta.)
Sierra Cartwright : Non lasciarmi sola in una notte di pioggia
( La trama avete potuto leggerla nel post Se mi ami, picchiami. Storia povera e insipida che si crede possa essere interessante e indimenticabile solo inserendo una botta di bdsm a non finire. Assurdo il fatto che Sarah, la protagonista fugga terrorizzata dal suo compagno Reece dopo due anni di convivenza solo perché scopre nel cassetto del comodino un collare… un collare!!! Non fa una piega davanti a fruste, flagello, tappi, pinze ecc. ecc. ma è spaventatissima da un collare di diamanti. Certo che sono strane queste donne. Altra cosa inspiegabile è il titolo: Crave dovrebbe significare brama… cosa c’entra Non lasciarmi sola in una notte di pioggia???)
Abigail Barnett : The Boss
(E’ un romanzo che metto in stand by perché non sembra proprio malaccio, ma con questa mania di fare mille puntate di una storia non riesco ancora ad inquadrarlo bene come vorrei.
I due protagonisti, Sophie e Neil sono interessanti e ben descritti, la differenza di età è un particolare irrilevante e il sesso non è quella trasgressione che ti sventolano nella trama.
Cosa c’è allora che non va? Non lo so ancora di preciso ma è come quando ascoltando una bella melodia si sente qualche nota stonata che rovina tutto l’insieme. E poi il finale sospeso che ti lascia sul più bello e con la solita domanda: lo continueranno ‘sto libro?
Jody Ellen Malpas : Per una sola volta
(Sarà che io mi sono innamorata del Lord del Maniero, ma M., questo nuovo protagonista non mi prende molto.
Voglio aspettare i prossimi per farmi un’idea e decidere se continuare la serie).
Ovviamente quando è il mese
Ovviamente quando è il mese che posso comprare dopo un periodo di economie strette, deve capitare qualcosa! Non contesto che ogni tanto i prezzi vadano ritoccati (mi chiedo però perché sono sempre al rialzo e mai al ribasso, anche nei tempi di vacche grasse) però c'è modo e modo.
Informare le lettrici qualche settimana prima con un bel post esplicativo non gli costava nulla e di certo almeno parte della rabbia che si sta riversando su di loro in questo momento si sarebbe smorzata.
Sarei un'ipocrita se non dicessi che questi aumenti mi pesano, non sono in grado di prendere tutti i titoli che vorrei e ogni mese è una scelta sofferta, ora lo sarà di più.
Aumenti assurdi
Io non sono una che insulta sui blog delle case editrici ma stavolta sono stata tentata di farlo! Ha ragione Nicoletta: ci trattano come lettrici di serie b e non contiamo nulla per loro. La Mondadori non pensa che siamo importanti e non si è degnata di avvisarci degli aumenti, no dico ci hanno messo un imbarazzante articoletto con scritto: leggete a questo link!!! Ma scherziamo? Nemmeno si sono sprecati a scrivere un pezzo decente né a scusarsi in qualche modo, sono molto delusa e incavolata! Anna
Be devo dire che a nessuno
Be devo dire che a nessuno fanno piacere gli aumenti che ci sono sempre in tutti i campi ma come già stato detto fosse stato di 50 60 cent.si sarebbe almeno compreso come è avvenuto in passato aumentando gradatamente poi diciamolo il formato e la veste grafica per me a sempre avuto un importanza minima sopportiamo i tagli ecc.a quel prezzo si chiudeva un occhio e non avendo alternative(per me conoscenza dell'inglese scolastico)amando i romance ho sempre acquistato nelle mie possibilità e soprattutto a mio gusto cercando sempre più la qualità oltretutto per ora in cartaceo ma adesso questo aumento non giustifica più nulla e vero che costano ancora un pochino meno della concorrenza edicola ma ribadisco che è il metodo poco rispettoso per noi affezionate lettrici nel non avvertirci e poi cosa costa scrivere due righe di spiegazione?mi stupisce questo atteggiamento poco serio che fa davvero rimpiangere il Sig.Biancolino che probabilmente sentiva già aria di tempesta e di cambiamenti negativi credo che sia solo l'inizio nella speranza che non li sopprimano perché così facendo se c'era già un calo dato dal momento di crisi temo che potrà solo peggiorare e amando così tanto queste collane per me sarebbe una piccola tragedia (naturalmente rispettando e non dimenticando tutto quello che avviene intorno a noi)ma è davvero cibo per la mente un buon libro di qualunque genere sia per chi li ama (peccato che la realtà per ora conferma che rimaniamo sempre lettrici di serie b se non peggio)e si vedono i risultati.Questa rimane la mia opinione naturalmente. Buona serata a tutte!! Nicoletta
Aumenti ingiustificati
Ciao Marin, il pesante ritocco dei prezzi ha molto irritato anche me, sia per la notevole entità dell'aumento, applicato oltretutto inspiegabilmente anche agli e-book, compresi quelli già usciti in precedenza, sia per la modalità fredda e impersonale con cui è stato comunicato, con un anonimo link esterno e un "grazie e buona giornata" che ha il sapore della beffa. A prescindere dal fatto che un aumento dei prezzi può essere motivato anche dal semplice desiderio di guadagnare di più, può darsi che la Mondadori sia in più o meno gravi difficoltà economiche, ma non ci è dato saperlo, vista la totale assenza di spiegazioni. L'unica cosa chiara che emerge da questo brutto pasticcio è la totale indifferenza nei confronti delle esigenze delle lettrici, trattate solo come acquirenti da spremere in una situazione di crisi che ha colpito duramente ognuno di noi e la conseguente rottura di un rapporto di fiducia che il bravo Marzio Biancolino aveva costruito in questi anni e che ora è difficilmente recuperabile. Se la Mondadori avesse aumentato di 40 o 50 centesimi i cartacei lasciando il prezzo degli e-book invariato, o applicando solo un piccolo ritocco, molte lettrici, pur dispiaciute, avrebbero capito e continuato ad acquistare i romanzi. Ora invece, è fortemente probabile che molte lettrici smetteranno di acquistare o ridurranno di molto i loro acquisti, vanificando di fatto o riducendo di molto gli auspicati maggiori introiti previsti. E, quando la Mondadori si accorgerà del grave danno di immagine che si è autoprocurata e delle pesanti conseguenze di una iniziativa che, sono d'accordo con Milly, oltre che poco rispettosa è anche poco furba commercialmente, sarà troppo tardi per rimediare. Chi troppo vuole... Ale
Io comprendo che la Mondadori
Io comprendo che la Mondadori possa avere delle difficoltà, come quasi tutte le CE, ma aumentare così repentinamente i prezzi, senza informare per tempo le lettrici, mi è parsa una mossa poco rispettosa e poco furba commercialmente. Credo che come molte altre rinuncerò a diversi acquisti e mi dispiace, sia perché sono una lettrice fedele delle collane da edicola, sia perché ho già visto assottigliarsi le uscite mensili, chiaro segno di crisi.
Goal
Ebbene si, cara Marin, il tuo dietro la lavagna ha centrato in pieno il problema , ossia l'insensatezza della Mondadori nell'aumentare - e di molto - i prezzi dei romanzi, e tanto ingiustificatamente. Infatti , non c'è stato un apprezzabile miglioramento della veste grafica , quale labile giustificativo del cartaceo, e quindi, emerge l'ottusità nell'ambito del marketing nelle versioni digitali. Ciò comporterà non solo un sensibile calo delle vendite, finora fidelizzare, ma soprattutto un allontanamento di neolettrici, più o meno in erba! Entrando nello specifico non ho letto, poiché disinteressata, i primi due dell'elenco , e quindi non esprimo un parere se non una conferma ad evitarli, poi ho letto The boss fermandosi, annoiatissima, dopo una cinquantina di pagine ed anche quello della Malpass non mi ha convinto. Mi sono consolata con l'ultimo della Kleypas. Milena
Mi dispiace fare l'avvocato
Mi dispiace fare l'avvocato del diavolo (senza nemmeno essere bella la metà di Keanu Reeves), ma generalmente c'è un solo motivo che porta un editore ad aumentare i prezzi, ossia l'acqua alla gola. Mi sorprende che in un coro generale di comprensibili proteste, che condivido, non sia emersa una considerazione piuttosto preoccupante: dato il calo di proposte dei Romanzi Mondadori, e l'aumento dei prezzi, c'è davero il rischio che i nostri amati romance storici possano venire soppressi?
Spero di no, sarebbe tremendo...
L'acqua alla gola l'abbiamo
L'acqua alla gola l'abbiamo tutti, chi più chi meno ma non credo si salvi nessuno.
C'è chi galleggia però con un bel salvagente e di certo non è la lettrice che ogni mese acquista i libri in edicola.
Gli aumenti non piacciono ma possono pure anche essere capiti così come i tagli nelle uscite. Ma che un cartaceo che arriva alle 250/300 pagine circa, molto spesso tagliato nei contenuti costi 5,90 euro francamente mi sembra tanto.
Per il digitale è ancora più inspiegabile.
Come fanno le altre CE ad offrire dei prodotti con solo 1 euro di differenza per esempio sul digitale per dei libri più curati, più completi (non sempre lo ammetto)?
Se devo fare delle scelte per forza mi dovrò orientare verso chi mi fa risparmiare, anche se magari non è il romanzo che cercavo. Oppure aspettare che cominci a girare nell'usato, ma quando le copie vendute sono poche anche lì i prezzi lievitano.
Questo mese se io acquisto il mio solito numero di libri, so che devo tirar fuori circa 6 euro in più. E non è poco.
Spero solo che se vengono eliminate certe collane, ci sia qualche altra CE che le prenda in mano perchè sennò perdiamo tutti alla fine.
Aumenti Mondadori
La cosa peggiore è che questi libri tradotti vengono tagliati in modo notevole; ormai io li leggo solo in inglese, almeno leggo tutto ciò che le autrici hanno scritto. Mi ricordo che quando andavo all'università erano tagliati anche i classici inglesi e tedeschi di case editrici come la Rizzoli e recentemente ho letto Paradise di Judith McNaught ed ho constatato che la versione in italiano Sonzogno era molto tagliata, mancavano tante battute. Quindi anche i libri tradotti venduti in libreria vengono deturpati rispetto agli originali. Isa