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Domenica, 2 novembre, 2014 - 23:41
Marin

Dietro la lavagna (ottobre)

 

Non ho molto da mettere dietro la lavagna e per questa volta voglio accompagnare in castigo non dei libri ma un modo di fare e di pensare che mi lascia ogni volta basita.

La varietà e la quantità di libri che ogni mese ci viene proposta in libreria e nelle edicole dalle case editrici è senza ombra di dubbio notevole.
Se poi ci aggiungiamo il selfpublishing abbiamo veramente solo l'imbarazzo della scelta su cosa, come e dove leggere e per orientarci nelle nostre scelte e farci conoscere autori nuovi ci sono i blog più o meno ufficiali e le recensioni sui vari siti personali e sugli store.
Io per prima quando faccio un acquisto cerco di leggermi i pareri e le recensioni di chi il libro lo ha già preso e in base all'idea che mi sono fatta decido se comperare o meno.
Il parere poi può essere più o meno concorde con quanto avevo letto in giro o completamente opposto ma assolutamente sempre sincero e in buona fede e mai atto a denigrare o distruggere il lavoro di uno scrittore quando poi lo condivido con voi.

Io non mi ritengo una blogger.
Sono una paciosa onnivora libromane che ama ogni tipo di lettura, che spazia tra i vari generi senza ritenersi un genio quando tra le mani ho qualche libro " serio" o una casalinga frustrata e intellettualmente povera quando leggo un romance o un erotico.
Non ci dovrebbero essere problemi quindi se alla base di ogni recensione ci fosse solo il gusto personale affrancato da qualsiasi altro tipo di giudizio o convinzioni sulla persona, sulla simpatia o sul profitto personale.
E invece care mie lettrici, i problemi ci sono eccome perchè purtroppo, e sottolineo purtroppo, in molti casi le recensioni sono pilotate da interessi personali - vedi per esempio i casi in cui un titolo uscito da  nemmeno un giorno ha già almeno dieci recensioni a cinque stelline- invidie e gelosie meschine, 
Perchè dico questo?
Perchè leggo e noto, girando nelle numerose pagine dedicate, ossequiare questo o quel libro e ignorare con un assordante silenzio un titolo o uno scrittore fuori da chissà quale loro giro o partecipazione.
Potrebbe essere anche accettabile se la valanga di lodi sperticate venissero usate per dei lavori validi.
Tanto di cappello a chi mi fa conoscere un autore sconosciuto o poco noto ma capace di tessere una trama avvincente e appassionante usando correttamente la grammatica italiana e un senso logico dalla prima all'ultima riga!
Mi andrebbe benissimo accettare una proposta del genere e sorvolare su certi silenzi se " leggessi" l'onestà di promuovere i buoni lavori e non invece la determinazione di affossare quelli che non si ritengono tali solo perchè non amici o non amici di amici o semplicemente antipatici.
Apro "...." e mi si sbatte in prima pagina l'ultimo o il primo lavoro di Pinca Pallina : sensazionale novità letteraria del momento, astro nascente del romance o dell'erotico, rivelazione dell'estate, dell'inverno, dell'autunno o della primavera, un libro che non dimenticherete facilmente!...
Sicuramente no non lo dimenticherò belle mie perchè mi ritrovo a leggere qualcosa che sembra scritto da un migrante appena sbarcato nel nostro paese, con una trama full optional di corbellerie degna di partecipazione alla gara di salto in lungo nelle prossime olimpiadi e di occultamento forzato nel labirinto della logica, della coerenza e del buon gusto.
Poi controllo i commenti e mi sorge il dubbio che insieme all'età che avanza, come la marcia del colonnello Hathi proceda nel mio intelletto anche l'incapacità di capire e apprezzare.
Non ne trovo uno e dico uno che non sia discorde, che accenni ad una piccola critica, che faccia un appunto, che ipotizzi un se o un ma. Niente di niente, solo tanti " meraviglioso, stupendo, grazieeeeee, mitiche, daccene ancora..."
Potrei pure far finta di niente e passare oltre, elefantessa sdegnata e permalosa che non sono altro, se non fosse che poi mi capita di leggere i commenti di altri lavori scritti coi doni delle Muse.
Nel migliore dei casi vengono ignorati di proposito perchè meno se ne parla e meno attenzione si dedica all'autore e alla sua opera è il metodo migliore per non farlo conoscere o per sminuire il suo lavoro.
Quando invece il lancio è già stato fatto, urge intervenire e affossare con critiche al vetriolo quali " lavoro banale, soldi buttati via, trama scontata ...".
Non rischiano appunti alla sintassi e alla grammatica perchè sarebbe seppuku. 
Che amarezza.
Ho tanti nomi sulla punta del mouse, ma non voglio farne nemmeno uno. Non sarebbe corretto nei confronti di chi viene portato indegnamente agli altari perchè vedi mai che prova e riprova non gli riesca a coniugare perfettamente un congiuntivo.
Il silenzio a loro sarebbe veramente utile perchè anche la critica negativa, sola e spersa come la particella di sodio nella pubblicità di una famosa acqua, aumenterebbe la cultura del nulla e del vacuo.
Così come farebbe bene un poco di silenzio e un poco di onesta pulizia a chi si riempie di titoloni, anteprime ed esclusive svendendo il proprio pensiero per qualche citazione o un click in più.

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Commenti

Ritratto di Samy

la necessità di un'opinione propria

Ciao, Marin,
mi ritrovo molto nelle tue osservazioni.
Anche secondo me c'è spesso un gran divario tra il valore effettivo di un'opera e i toni magnifici in cui viene presentata. Troppe volte, anche a me, è capitato di leggere i romanzi di autori presentati come i "fenomeni dell'anno" o i "casi letterari" del momento e di chiedermi le ragioni del loro successo. O, per meglio dire, del loro tanto "decantato" successo...
Non dico necessariamente di aver letto le loro opere e di aver pensato "Questo libro, per me, non meritava proprio la pubblicazione" . Magari, partendo da aspettative più alte, sono semplicemente rimasta un po' delusa e mi sono chiesta "...Tutto qui?"
Come possiamo difenderci da queste frequenti secchiate di definizioni esagerate o commenti pilotati?
Prendendo sempre tutto con le molle e cercando, di volta in volta, di farci una nostra opinione.
La rabbia per certi meccanismi, però, rimane...

Ritratto di Bluefly

Marin, un post che

Marin, un post che condivido. Credo che il problema recensioni interessi soprattutto scrittori e scrittrici nostrani, e non riguardi solo il web e i blog amatoriali, ma la stampa in generale. Solitamente preferisco recensire opere che ho apprezzato, perché mi dà più soddisfazione e rientra nell'obiettivo, per quanto modesto, che mi prefiggo: suscitare la curiosità affinché aumenti l'interesse per la lettura. Quando si tratta però del libro di uno scrittore/scrittrice italiano, le cose si fanno un po' nebulose, perché criticarlo è impopolare a dir poco, e allora si loda o si ignora, nel caso non lo si sia apprezzato. E non solo per il romance, anche se ho l'impressione che i tifosi si trovino soprattutto nella letteratura di genere, e in particolare nel romance.
Su un'altra cosa siamo d'accordo: mai sconsigliare la lettura di un libro. Diffido sempre di chi mi consiglia di non leggere, è come chiedermi di non pensare, tanto l'ha fatto un altro al posto mio e tutto sommato è peggio delle lodi pilotate, che mal che vada invitano alla lettura. Il lettore ho solo uno strumento per orientarsi nella giungla editoriale, la curiosità ;)

Ritratto di Marin

Sono convinta  Bluefly che in

Sono convinta  Bluefly che in tante recensioni manchi l'anello che dovrebbe unire l'argomento, il corretto uso dell'italiano, la trama e il gusto personale : l'onestà dell'opinione, quello che mi dovrebbe far dire bello e scritto bene ma non è nelle mie corde, che mi permette di opinare senza distruggere il lavoro di uno scrittore.
Posso sempre ignorare, è vero.
E va bene, secondo me, fino a quando non mi accorgo che ad essere lodato è il lavoro pessimo e spinto dalle varie correnti.
Non so se succeda anche all'estero, tutto il mondo è paese alla fine.
Qui da noi sembra prassi comune e non solo nei libri purtroppo.
 

Cara Marin....

Cara Marin, ho trovato molto pertinente il tuo articolo, in un periodo che scodella romanzi in quantità industriale . Non so dirti quanti di questi libri abbiano avuto una recensione ponderata e quanti hanno avuto l'appoggio di...... Io in questo mi ritengo molto ingenua, ho scoperto autori e libri incredibilmente belli, o viceversa veramente brutti, proprio leggendo recensioni qua e la. Lo giustifico sempre con: Alla fine gusti son gusti. Mi sono accorta, se non autori, almeno certi generi vengono riproposti di più, forse perché che vanno per la maggiore? Dopo aver letto recensioni entusiaste o no, sarò io a scegliere alla fine il libro da leggere e questo mi consola. PATTY

Ritratto di Marin

E vero Patty, alla fine siamo

E vero Patty, alla fine siamo noi che scegliamo ma è difficile a volte vedere certe cose. Magari perchè hai appena preso una fregatura fidandoti di un commento e scoprendo poi che una lista della spesa ha maggior spessore di un lavoro definito sensazionale.
Non discuto il gusto credimi.
Discuto e condanno la presunzione di giudicare basandosi sulle le antipatie o sulle amicizie o peggio ancora su tornaconti e profitti personali.

 

Ritratto di Lilith

Ma mi hai letto nel pensiero?

Ma mi hai letto nel pensiero? Stavo giusto riflettendo che forse era il caso di affrontare questo argomento spinoso e tu l'hai fatto!
L'esempio che hai raccontato sulla tipa che fingeva di aver resuscitato la sua orchidea è perfetto, lo vedo accadere molte volte, in vari campi, purtroppo anche in chi si occupa di recensioni e negli store. Da FB mi sono tolta anche perché non mi andava più di stare in mezzo a certe polemiche inutili.
Diciamo che c'è molta mercificazione e orami comprarsi le recensioni positive è considerato normale, quando rispondi che tu non lo fai e scriverai ciò che pensi ti mandano a quel paese addirittura!

Ritratto di Marin

Credo, cerco e spero di

Credo, cerco e spero di riuscire a non discutere mai il gusto nelle opinioni che esprimo nei miei vari post.
Le cose che a me piace leggere possono non piacere ad altre persone, così come altri tipi di letture non rientrano proprio nei miei generi preferiti.
Ma perchè distruggere o ignorare scientemente un lavoro solo perchè l'autore ti sta sulle scatole?
Si può giustamente far finta che quel lavoro non sia uscito e mi sta bene.
Ma se hai la "responsabilià" di uno spazio pubblico almeno ci sia l'onesta di un parere neutro e non pilotato da interessi personali e da giri contorti di contatti.
Su fb... sono un elefante e purtroppo in molti casi agisce prima il cuore che la testa e ho preferito limitare i miei movimenti. E imparo.
Un abbraccio Lilith
 

Ritratto di Milly

Cara Marin ti faccio i miei

Cara Marin ti faccio i miei complimenti, un post coraggioso. Credo che molti condividano la tua opinione ma temano di dirlo ad alta voce, in alcuni casi anche per convenienza personale, è chiaro. Ritengo che con pacatezza ed educazione si possano muovere critiche, ma la stroncatura gratuita o il desiderio di affondare qualcuno solo per antipatia personale o perché appartiene a un gruppo di verso sia deprecabile e di infimo livello. Purtroppo mi sembra sia uno sport diffuso, fin troppo e per il lettore è difficile orientarsi e non cadere in certe trappole.
Spero che nel nostro piccolo, con il blog, noi possiamo rappresentare un'isola pacifica e felice.

Ritratto di Marin

Milly...l'immagine

Milly...l'immagine dell'elefantessa non è messa a caso sai.
Non ho mai paura di dare una opinione e spero sempre di farlo con educazione e rispetto delle idee degli altri, anche se a volte mi sento e mi comporto come un elefante in una cristalleria.
Oltre ai libri ho altre due passioni e anche qui purtroppo le cose vanno nello stesso modo: se ti accodi va tutto bene altrimenti sei fuori o peggio affossata.
Ma come dicevo ad Anna... il conto alla fine arriva sempre.
Ti racconto questo episodio che mi ha fatto sorridere anche se prima avevo masticato amaro.
Coltivo con passione orchidee e hoya e anche in questo la marea di blog e di gruppi che trattano l'argomento è infinita.
Far rifiorire una orchidea non è così facile eppure in uno dei blog a cui ero iscritta, venivano postate foto che mi lasciavano a bocca aperta, descrizioni accurate di tecniche e trucchi sulla coltivazione.
Siccome a me non riuscivano e quindi non potevo avvallare questo o quel commento ( dandomi da sola dell'incapace), i commenti che ricevevo sulle mie ragazzuole tropicali non erano molto felici.
Fino a quando una di queste quotatissime esperte non ha pubblicato la foto dell'ultima rifioritura della sua Vanda, elogiandosi per la bellezza dei fiori, il colore vivo e la quantita di boccioli. I commenti che ne seguivano te li lascio immaginare... pecore e transumanza.
Il problema e di conseguenza la sederata pazzesca con figuraccia e caduta di ogni credibilità,  è stato che la tapina non si è accorta di aver lasciato il cartellino del prezzo attaccato e che faceva capolino tra le foglie.
Come si fa a fidarsi di esperte così?
Lo stesso vale per i libri...
 

Pensavo di essere l'unica a

Pensavo di essere l'unica a trovare strani certi meccanismi, invece sono in buona compagnia. Ci ho messo un poco a capirlo ma ora sono molto più smaliziata. In questo senso devo ringraziarvi, voi fate un eccellente lavoro e siete sempre molto equilibrate nei giudizi, per merito vostro ho scoperto romanzi e autori poco pubblicizzati ma molto validi. Servirebbe un approfondimento anche su quello che succede su facebook, dove si trovano finte anteprime, finti scoop e guerre di insulti tra gruppi diversi. Roba che non fa bene alla lettura e alla letteratura! FrancescaT

Ritratto di Marin

Oh non sei l'unica no cara

Oh non sei l'unica no cara Francesca ad esserti accorta di certi meccanismi. Tutti sanno come vanno le cose ma per tornaconti personali, meschinità o veti incrociati, invece che persone senzienti diventiamo pecore in transumanza.
Con la differenza che non lo si fa solo due volte l'anno.
Come hai giustamente sottolineato ci vorrebbe equilibrio.  Equilibrio e onestà.
E la capacità morale di dare un parere senza mettere in mezzo altre cose.
Su facebook vorrei fare un post, raccontando quello che mi è capitato di recente solo per aver espresso un parere discorde dal resto di un gruppo e intavolando con voi una riflessione: offende di più un 'immagine o una lettura?
 

Beh, questo è un argomento

Beh, questo è un argomento scottante, meno male che hai avuto il coraggio di parlarne. Ci sto pensando da un po', dopo che ho preso certe c@@@@te di libri, self e non, ma mi sembra chiaro che certe recensioni sono pilotate o comprate. Lodi sperticate per delle porcherie che nemmeno i bambini delle elementari, spacciate per capolavori. Non mi interessa se è la casa editrice a pagare gente per scriverle o sono gli amici dello scrittore-scrittrice a farlo, ma hanno rotto le scatole. Io non ci casco più, mi fido di voi e di pochi altri blog e per il resto ignoro stelline, stellone e quant'altro. Anna

Ritratto di Marin

Non è coraggio Anna, è

Non è coraggio Anna, è stanchezza e amarezza nel vedere tante furbate.
Non posso fermarle ma almeno voglio avvisare lor signore che arriva sempre il momento in cui ci viene presentato il conto.
E quando si capisce che una cosa non viene fatta per il puro piacere di condividere e di raccontare con sincerità e buona fede ma per altri scopi, la gente non si fida più.

 

Ritratto di Marin

Devo farti un appunto

Devo farti un appunto Marin...
Non sono pazza e non soffro di disturbi alla personalità, tranquille. Devo solo fare una precisazione e un passo indietro.
Qualche lavagna fa avevo scritto anch'io " romanzo banale e soldi buttati via".
Ho sbagliato.
Avrei dovuto scrivere che la storia non mi era piaciuta e che non avrei probabilmente rifatto l'acquisto. Il mio commento era forse una leggerissima punturina nel sederone di una elefantessa (era un romanzo della Balogh), ma era scorretto e presuntuoso.
Non succederà più per nessun altro autore.:-)

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