Che siate tornate dalle vacanze,che siate in partenza o rimaniate a casa, questo è il libro giusto per la vostra estate!
Un libro non solo romance ma esotico, avventuroso con anche alcune tematiche su cui riflettere che non fa mai male.
Ma andiamo con ordine!
Innanzitutto è molto interessante la scelta dell’autrice di invertire la cronologia degli eventi partendo dal finale. Questo sicuramente crea maggiore impazienza nel conoscere l’epilogo e così il libro si legge tutto d’un fiato.
Un’altra scelta riuscita è l’ambientazione esotica per almeno metà racconto: i paesaggi sono fantastici e fanno desiderare di essere lì.
I due protagonisti si conoscono su una delle isole dell’arcipelago indonesiano (il cui nome è stato inventato) in circostanze molto bizzarre.
Lui è Gavin Elliott un americano adottato ma nativo della Scozia. E’ il capitano di una nave mercantile che porta il nome della sua defunta e amatissima moglie. E’ un uomo di sani princìpi, educato al rispetto delle regole, degli uomini e delle donne che considera al pari degli uomini. Dopo più di dieci anni trascorsi in Oriente, sente che è arrivato il momento di tornare a casa, a Londra dove stabilire i suoi affari molto fiorenti e magari rifarsi una vita familiare.
Ma il destino ci mette lo zampino!
Gavin, che si trova sull’isola per concludere alcuni affari, conoscerà Alexandra Warren vedova e madre di una bambina, Katie. Alex si trova sull’isola come schiava dopo che è stata catturata dai pirati sulla nave che la stava riportando a casa, a Londra.
Nel momento che Gavin vede Alex capisce che non può abbandonarla e farà di tutto (e vi assicuro proprio di tutto) per ridarle la libertà, ritrovare la sua bambina anche lei resa schiava e riportarle entrambe in Inghilterra.
Gavin ha sofferto molto per la morte di sua moglie e della loro piccola bambina, per la perdita dei genitori e per non essere mai stato accettato dalla sua parentela inglese. Tutto ciò non ha indurito il suo cuore ma lo ha reso guardingo ai facili innamoramenti e convinto che la sua possibile futura relazione sarebbe stata poco passionale ma affettuosa e matura.
Un po’ per senso del dovere ma soprattutto perché in fondo al cuore si sente ormai profondamente legato ad Alex e a sua figlia, le chiede di sposarlo.
Alex, inizialmente reticente, accetta.
Anche lei pensa all’amore con disillusione soprattutto dopo le atrocità che ha dovuto subire durante i sei mesi di schiavitù.
Insieme riusciranno a sciogliere i nodi che attanagliano le loro anime, impareranno a conoscersi, rispettarsi e ad amarsi con una passionalità che entrambi pensavano di non riuscire più a provare e che, in un certo senso, non hanno mai provato.
Ma non sarà così semplice!
Un uomo perfido e spregevole tanto quanto sua moglie attueranno un piano diabolico per liberarsi degli odiati Gavin e Alex e sembrano esserci riusciti quando …
Lascio a voi scoprire il finale (il vero finale) che sembrerebbe scontato ma non lo è se si legge tra le righe come viene affrontato e in qualche modo “risolto” l’incubo della schiavitù e dello stupro. Come dice un personaggio maschile del libro: “… Le donne sono più forti degli uomini. Se non fossero così, la razza umana si sarebbe già estinta da tempo. …”.
E io non posso che essere d’accordo con lui!
Ultimo romanzo della trilogia Bride:
LA PAZZIA DEL CUORE (The Wild Child)
LA DONNA DI GIADA (The China Bride)
LA SPOSA DEL DESTINO (The Bartered Bride)
Grande panthy
Ehi Panty, la tua recensione è ottima come sempre sei una grande!
Brava Panthy!
E brava Panthy, bella recensione!
Purtroppo, come Milly, anch'io devo ancora leggerlo e spero di non rimanere delusa, vsito che la Putney mi piace molto di solito .
Una serie rara
Questa serie è una delle mie preferite perché ha personaggi e ambietazioni, nel secondo e terzo libro, che escono fuori dai consueti e a spesso noiosi confini del romance, c'è l'avventura e ci sono eroine fuori dal comune, e eroi forti ma non scontati, insomma ci sono quelle spezie che rendono appassionante la lettura, almeno per me. Panthy penso che tu abbia reso benissimo lo spirito del libro e sono più che d'accordo con te sulla forza delle donne! Francy
Cara Bluefly sono d'accordo
Cara Bluefly sono d'accordo con te sul fatto che ci si poteva aspettare maggiore approfondimento ma, forse, è stata una scelta dell'autrice visto il tema dello stupro e della schiavitù tutt'altro che leggero.
Hai ragione: lui è da urlo!
Grazie e alla prossima
Non ho ancora iniziato questo
Non ho ancora iniziato questo romanzo, perché mi ripromettevo di rispolverare la storia di Alexandra nella serie degli "Angeli caduti" per meglio collocarla.Comincio un po' a confondermi con le saghe, sarà l'età...Ma dopo aver letto la tua bella recensione Panthy, devo darmi una mossa e leggerlo quanto prima!
avevo saltato le ultime
avevo saltato le ultime righe....scusa..
Non amo molto la Putney, ho
Non amo molto la Putney, ho sempre trovato tiepidi i suoi libri...ma forse avrò letto i romanzi sbagliati. La tua recensione mi incuriosisce, ma posso chiederti...la donna o la bambina subiscono violenza o si lascia capire che succede? Perchè mi blocco quando mi capita una trama del genere.
Volevo anche chiederti un chiarimento su un libro che tu hai recensito...il seguito per essere precisi...
Cara Marin, chiedimi pure il
Cara Marin,
chiedimi pure il chiarimento sperando di poterti aiutare.
A presto
Hai recensito in maniera
Hai recensito in maniera straordinaria il libro della Dare " La dea della caccia", tanto che prima di leggere il secondo me lo sono cercato e letto e concordo in pieno col tuo entusiasmo. Bello bello. Ho letto il seguito " Mia piccola sirena" e vorrei sapere se verso la fine hai trovato una frase che io ho percepito molto forte...solo questo.
Se è una cosa che interpreto male io oppure se è un brutto errore di stampa.
Il libro è stupendo...mi ha fatto innamorare dei racconti di mare
un abbraccio e grazie
Cara Marin purtroppo non
Cara Marin purtroppo non posso aiutarti, per il momento, perché non ho ancora letto " Mia piccola serena" anche se è in attesa sulla mia scrivania. Potrò comunque darti solo il mio semplice punto di vista peraltro opinabile perché non leggendo il libro nella sua lingua originale non è possibile fare altrimenti.
A presto e grazie per il tuo positivo commento.
Nessun problema Panthy,
Nessun problema Panthy, quando l'avrai letto potrai dirmi se è la mia testa che "legge" male quel paragrafo o se effettivamente c'è stato un grosso errore di stampa.
Secondo me in lingua originale...ma non ho nessun riscontro in questo, l'autrice deve aver scritto " che dio lo maledica". ...siamo quasi alla fine del libro, quando i due fratelli sono in prigione.
Nella traduzione però è uscito tutt'altro.
A parte questo, il libro merita lo stesso commento positivo che hai fatto del primo. Brava!
Lo avevo scartato quando uscì, ma la recensione e poi la lettura mi hanno fatto ricredere!
Panthy, la tua recensione mi
Panthy, la tua recensione mi è piaciuta molto, putroppo il libro in questione mi ha lasciata un po' fredda, anche se lo stile della Putney resta una spanna sopra a quello di molte altre. Ho trovato intrigantissima l'ambientazione, piacevolmente originale la trama (concordo assolutamente con te sull'idea di aver anticipato il finale, creando un po' di suspense), ma avrei voluto maggiore approfondimento. A volte mi è sembrato come se l'autrice andasse di fretta.
Raramente commento le copertine, ma questa mi piace un sacco. Sarà perché estate, sarà perché lui è da urlo...