La biblioteca delle signorine
Il mio nonno materno era un maestro . Era nato negli ultimi anni del 1800 e, unico figlio maschio dopo cinque femmine, ebbe l’opportunità e il privilegio di poter studiare. Era un uomo che viveva sui libri e per i libri estraniandosi completamente dal resto del mondo e aveva purtroppo la tremenda convinzione che cultura e sapere fossero termini da coniugare strettamente al maschile. Per un breve periodo visse con noi e ancora adesso ricordo la sua camera piena zeppa di libri che io e le mie sorelle non potevamo assolutamente toccare…eravamo femmine. Ma l’avo andava anche a passeggiare e allora io mi fiondavo nella stanza e sfogliavo questo o quel volume…i libri di storia…vecchi romanzi…enciclopedie… Scoprii tra i vari scatoloni i libri “per signorine” della casa editrice Salani : i romanzi di Delly.
A chi fossero destinati questi libretti non lo seppi mai…l’unica volta che provai a chiederlo al nonno, mi rispose solo con un’occhiataccia . Quando se ne andò poi si portò via tutto e non ebbi mai la possibilità di leggerli. Qualche anno dopo nella biblioteca comunale ritrovai questi libri …e mi rifeci leggendoli tutti, e per tutti intendo tutti tutti. Delly era lo pseudonimo di due fratelli francesi : Jeanne-Marie (1875-1947) e Frédéric Petitjean de la Rosière (1876-1949) che a quattro mani hanno scritto più di cento libri vendendone milioni di copie in tutto il mondo.
Raccontavano e raccontano di paesi esotici, di avventure estreme, di intrighi machiavellici, di segreti inconfessabili e di passioni travolgenti. Non sono proprio solo storie d’amore, ma racconti piene di avventura e mistero…a volte mi sembrava di leggere Salgari! Le fanciulle sono sempre bellissime, poverissime e buonissime. vergini e pudiche mentre gli uomini sono alti, virili e tenebrosi con un passato tormentato che impedisce loro di trovare il vero amore … logicamente fino a quando non incontrano la nostra eroina che devono salvare da intrighi e congiure. Hanno un altissimo senso morale, non approfittano mai della bella fanciulla e riescono alla fine ad avere la meglio su tutte le avversità. D’altra parte questo era l’ambiente e la mentalità di quegli anni: la donna doveva essere pura e casta e arrivare al matrimonio praticamente senza sapere nulla di quello che sarebbe successo nella camera da letto…o, se era stata “preparata” da qualche zia o sorella più grande, il racconto non era certo dei migliori per essere messa a proprio agio. Non è uno scherzo o una cosa inventata quello che si legge a volte in certi romanzi rosa di quando qualche zia o parente prossima dice alla futura sposa di stendersi e chiudere gli occhi …che finisce presto…e guai a provare piacere!!! Solo le donne di malaffare …per carità…una donna cattolica e cristiana lo fa per far piacere al marito e per procreare. La donna poi non poteva studiare, era gia un grandissimo traguardo saper leggere e scrivere, il sapere spettava di diritto al maschio che era quello che portava avanti il nome della famiglia. Sapeste quante volte ho sentito queste frasi da mio nonno! Lui non considerava nipoti i figli delle sue figlie…non tramandavano il suo cognome e quindi erano nullità. E guardate che non ho 100 anni… Questi romanzi, per le giovani donne di quel periodo, dava loro l’opportunità di viaggiare con la fantasia in luoghi lontani e misteriosi, sognare amori tormentati e appassionati, arrossire e fantasticare su quel pianeta che nemmeno osavano chiamare o pensare : la sessualità. La scrittura del Delly comunque è sempre molto elegante e non trascende mai , le trame sono leggere e la lettura scorrevole e piacevole, tutto si legge tra le righe ed è narrato con delicatezza e con quel tocco fiabesco che faceva sognare un mondo diverso, irreale dove tutto finisce sempre bene.
Magari state sorridendo e pensate: “ quelli di adesso sono diversi”. Mica tanto… Prendete per esempio Diana Palmer…le sue protagoniste femminili non sono quasi sempre caste e pure e si innamorano del fascinoso e irraggiungibile maschio moro, alto e bastardo? E potrei citare ancora tantissime autrici … Possono cambiare gli sfondi… non piu' castelli ne' residenze miliardarie, ma case, appartamenti, a volte una villa… cambiano i personaggi e allora via conti, marchesi e duchi e spazio ad avvocati o giornalisti o uomini d’affari… cambiano anche le fanciulle non più in attesa esclusiva di venire infine colte come margheritine, ma donne normali, con impegni e professione … Ma in fondo la trama è sempre quella ed è sempre quella che ci fa battere ancora il cuore e ci fa sognare. Credo anche che questi romanzi, seppur scritti in maniera antiquata e desueta, possano aprire la mente e il cuore a un mondo dove l’educazione, il rispetto e i sentimenti hanno la meglio sulle cattive maniere, sulla volgarità e sull’egoismo. Ecco un po’ di titoli, per chi avesse voglia di leggerne alcuni:
- Ahelya figlia dell'India
- Anita Cuori nemici: quale?
- Cuori nemici: Orietta
- E' mio Falnerra?
- Elaine stella d'oriente
- Figlia del mistero
- Fuggo: ho deciso
- Il candelabro del tempio
- Il conte di Faldesten
- Il dramma dello stagno
- Il frutto maturo
- I maestri del silenzio - il segreto del Ku-Ku-Noor
- I maestri del silenzio - sotto la maschera
- Il mio vestito color del tempo
- Il re delle Ande
- Il violino tzigano
- Incanto spezzato
- Isabella figlia di re
- La fine di una valchiria
- La lampada ardente
- La luna d'oro I
- La luna d'oro II
- La lupa vorace
- La piccola canonichessa
- La vendetta di Rodolfo
- La vittoria di Annabel
- Mi affido a te!
- Mitzi
- Orgoglio domato
- Più che il tuo amore
- Principessa ti amo
- Schiava… o regina?
- Tu, mio sole
- Un dramma a Madapoura
- Un marchese di Carabas
- Verrà quel giorno
Una cosa voglio chiedere a chi li ha letti e ha dei ricordi migliori dei miei: vi ricordate il titolo di un romanzo del Delly…o era di Du Veuzit? Parlava di tre nobili (credo russi) che rapiscono una fanciulla scambiandola per una prostituta. Solo uno dei tre ha rapporti con lei però la sposa e lei non sa se sia lui quello che ha giaciuto con lei, ma fra intrighi, ripicche e vendette alla fine vissero tutti felici e contenti.
Ah…un’ultima cosa…i casi della vita! Tantissimi dei libri del nonno adesso li ho io perché nessuno li voleva e, credetemi, sono perle di un passato che conservo gelosamente e con orgoglio.
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compagni di lettura
Ho incominciato ad amare delly e du veuzit e tutti gli altri quando avevo 12 anni, li ho scoperti in soffitta, dimenticati da mia zia, li ho letti e straletti, ed oggi dopo 42 anni sono ancora in bella mostra nella mia libreria ogni tanto ne trovo uno su internet o nei mercatini. Purtroppo ne ho prestati 2 che non sono più' tornati "la scelta di sophie" e "raissa e l'amore" sono introvabili. Direte che sono vecchia ma questi libri sono le migliori storie d'amore che ho letto. Altro che gli harmony
Ho conosciuto i libri di
Ho conosciuto i libri di Delly grazie a mia nonna, che ne possedeva due o tre; per fortuna mio bisnonno e nonno non la pensavano come il tuo ;) Ne ho recuperati pochi oltre ai suoi, in realtà, perché le trame sono troppo "vecchio stile" per i miei gusti, nonostante in quasi tutto il resto adori il vintage. Però amo profondamente quelli che ho (primo fra tutti Mitzi). Lì dentro non ci sono solo storie ed eroine, ma anche ricordi di lunghi pomeriggi assolati, di salotti tranquilli e tutta la dolcezza dell'infanzia. Ogni volta che li rileggo o trovo notizie sugli autori mi reimmergo in quell'atmosfera soffusa :) Oggettivamente non è passato molto tempo, perché non ho neppure trent'anni, però sono accadute tante di quelle cose da allora che Delly è sinonimo - insieme ad altre cose - di pace e serenità. Mi è piaciuto il tuo articolo! Mi ha fatto venire voglia di leggerne qualcuno di nuovo. Peccato che i volumi siano così difficili da recuperare, o costosi. Ci vorrebbe che li ripubblicasse qualcuno in formato ebook! PS: Ho visto che questo gennaio è uscita una biografia dei la Rosière, di Anna Levi; circa 130 pagine. Per caso l'ha letta? Sarei proprio tentata di acquistarla... Baci, Elisa
Ho conosciuto i libri di ... libri di Delly in formato ebook
ne ho uno: "Mi affido a te", se vuoi dimmi a che indirizzo email mandarlo.
Un tuffo nel passato
Che bel tuffo nel passato mi è proprio piaciuto il tuo articolo Marin! Io ho cinque o sei Delly ereditati da mia madre e li conservo gelosamente, costituiscono un piccolo patrimonio secondo me. Penso che se avrò delle figlie li passerò volentieri a loro perché come ha scritto qualcuna erano libri ingenui, ma pieni di sentimento.
Francy
Ho sentito parlare della
Ho sentito parlare dei Delly credo da mia madre, tanti anni fa, ma ammetto di non aver mi letto nulla. Le eroine caste e pure non mi sono mai piaicute molto, preferisco quelle toste e intraprendenti, anche se poi, naturalmente, dipende un po' da come viene sviluppato il racconto. I romanzi di una volta hanno un sapore diverso e sono belli per questo.
Grazie del delizioso articolo "revival" Marin
Mio nonno abitò con noi un
Mio nonno abitò con noi un anno nel 68 e io facevo le elementari...quando mio padre fu trasferito nel '70 in un'altra stazione, nel nuovo paese c'era e c'è ancora una bellissima biblioteca. Lì ho letto fino a perdere gli occhi. Tieni conto, Bluefay, che in quegli anni, il massimo della letteratura rosa mi sa che era proprio il Delly, o Liala ( che però non mi ha mai preso tanto). E per la mentalità che c'era forse erano anche spinti, anche se non raccontavano nulla di che, ma a 10/11 anni erano, almeno per me, un bel leggere e un bel sognare. Credo, ma guarda che è solo un mio parere, che se le ragazzine di adesso leggessero un po' di questi romanzi e non si fossilizzassero su giornali e giornaletti che parlano di trucchi o di divetti della tv...forse, forse...un pochino cambierebbero atteggiamento. Personalmente a me fa molta pena vedere dodicenni che si atteggiano a donne mature, truccate e vestite come star televisive. Penso che si perdino la loro gioventù, quei primi battiti di cuore ancora puliti e ingenui, gli sguardi dati e ricevuti di nascosto...
E pensare che ho una sola figlia femmina ormai adulta che il peggior regalo che tu possa farle è un libro o un fiore! Se le proponessi un Delly mi guarderebbe orripilata. Magari li propongo ai due maschi, ma anche qui mi sa...uno vede solo calcio e scuola e l'altro oltre al pallone, ha l'Arma....
Vabbè me li leggo io ancora una volta.
Mi piace dare la colpa dello
Mi piace dare la colpa dello scarso interesse di molti giovani per la lettura al sistema scolastico. Io ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia dove c'erano alcune cose sacre: il rispetto della natura, il rispetto dell'uguaglianza tra i popoli e i libri. Ma non mi sono mai stati imposti. Li respiravo e li ho fatti miei. Ma è la scuola che deve garantire lo stimolo alla lettura a tutti i ragazzi, indipendentemente dalla famiglia da cui provengono. E, invece, il più delle volte, soffocano le idee, i gusti personali, le riflessioni personali. Almeno, questa è stata la mia esperinza e quella di molte mie compagne, non so se adesso è cambiato qualcosa, ma mi sa che può solo cambiare in peggio.
come hai ragione Bluefly!
come hai ragione Bluefly! Scuola e famiglia dovrebbero essere i luoghi dove un ragazzo si forma . Ricordo con nostalgia e dolcezza suor Rosangela che mi leggeva Pinocchio...
Adesso dove trovi una suora o una maestra che "perda" tempo (è la loro risposta) a leggere ai ragazzi ...sono sempre (a loro dire) indietro coi programmi! E i ragazzi sanno sempre meno.
Oh che meraviglia, i Delly!
Oh che meraviglia, i Delly! Come dimenticarli, quanto ci hanno fatto sognare! Mi hai fatto venir voglia di rispolverarli Marin, ho voglia di quella delicatezza e di quel linguaggio datato che però somiglivano alle favole. Penso che li passerò alle mie figlie, così si renderanno conto di quanta strada è stata fatta nel romance in un verso, ma nell'altro in fondo ciò che emoziona è rimasto lo stesso.
Me li debbo procurare
Grazie per questa bellissima carrellata Marin, so bene chi erano i Delly ma non ho mai letto un loro romanzo, penso proprio che rimedierò al più presto
Mi è piaciuto molto leggere
Mi è piaciuto molto leggere questo post intriso di passato e sentimento! Io, da adolescente ne ho letti alcuni sia di Delly che di altri autrici di quel periodio. Proprio l'anno scorso ne ho presi 3 ad un mercatino dell'usato, per mia madre, ma complice il tuo post, conto di farmeli prestare... ^_^
Libri Delly
Sono nata come scrittrice con i libri di Delly. Da ragazzina li leggevo e poi inventavo storie mescolando i vari personaggi, le varie trame. Adesso scrivo romanzi giallo-rosa, d'avventura e d'amore, e continuo a divertirmi! Purtroppo ne ho pochi, la collezione completa era di una mia cugina che poi li ha dati via quando si è sposata. La mia domanda è: dove si possono trovare? anche pure usati? grazie e congratulazioni Lucia Guazzoni
Ne trovi parecchi sul sito
Ne trovi parecchi sul sito CVL (comprovendolibri)
io li ho letti praticamente
io li ho letti praticamente tutti, una parte erano di mia nonna e altri li ho presi al mercatino dell'usato. Hanno accompagnato la mia giovinezza. Il libro di cui non ricordi il titolo dovrebbe essere "Raissa e l'amore" di Henry Greville. Rossana p.s. è la prima volta che posto, ma seguo sempre il sito.
Grazie Rossanalo cerco
Grazie Rossana
lo cerco subito ! Riusciresti a mandarmi la trama se non ti chiedo troppo? Grazie
la trama
Nella Russia dello Zar, Raissa, una ragazza povera incrocia sulla strada del ritorno a casa tre Ufficiali della Guardia dell'Imperatore che la rapiscono e nel buio di una camera uno di loro abusa di lei. Quando Raissa torna a casa la madre ammalata, saputo del del fatto muore. Il padre si rivolge ad alcuni aristocratici e poi direttamente allo Zar per ottenere giustizia. Raissa riconosce i suoi rapitori e li indica allo Zar il quale li espropria di tutte le loro proprietà (dandole alla ragazza) e poi li fa deportare in Siberia e visto che nessuno di loro confessa di chi sia stata la colpa più grande fa sposare la ragazza al più ricco dei tre: Vania. i Tre Ufficiali partono per la Siberia mentre Raissa parte per la proprietà di campagna di Vania dopo aver saputo che l'amministratore delle terre è una persona poco affidabile. Raissa invia in Siberia ogni genere di conforto che possa rendere il soggiorno ai tre ragazzi un po' più confortevole e restituisce ogni mese tutte le rendite che le sono state attribuite dallo Zar; in campagna aiuta la sorella di Vania a far luce sul tentativo di avvelenamento del piccolo nipote e del marito, ma nonostante tutte le sue azioni il marito Vania, offeso dal fatto che una popolana abbia potuto far condannare un aristocratico come lui all'esilio e alla perdita dei suoi beni, non riesce a perdonarla. Ma arriva il tifo in Siberia e Raissa prima si reca dallo Zar per ottenere la grazia per i tre e poi in siberia a curare suo marito. E quindi come i migliori romanzi tutto finisce in gloria. Rossana
Grazie grazie grazie! E'
Grazie grazie grazie! E' proprio questo! Lo prendo subito da qualche parte !