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Martedì, 10 aprile, 2012 - 02:56
Bluefly

L'anima eterna dell'urban fantasy

 

Sulla scia del successo di Twilight il paranormal romance/urban fantasy sembra essere diventato uno dei generi letterari più richiesti anche dai lettori italiani. Questo almeno è quanto viene ripetuto in articoli e interviste a riguardo. Ma è proprio così? Noi amanti del paranormal siamo “lettori da scia”? Non sarà forse che il successo di Twilight, e prima ancora di Harry Potter, sia stato decretato da un bisogno del pubblico, fino a poco tempo fa quasi ignorato dall’editoria italiana, che in queste due fortunate serie ha finalmente trovato il suo cavallo di battaglia? 

Il senso del meraviglioso, nel nostro paese, è da sempre guardato con sufficienza. La letteratura di genere fantastico viene considerata di serie b da critica e mondo accademico, con qualche apertura negli ultimi anni. Ma se il fantasy “puro” mantiene il suo zoccolo duro di lettori, e può contare su editori ormai affermati, con l’urban fantasy siamo solo all’inizio. Personalmente lo considero una naturale evoluzione del fantasy. In un mondo sempre più urbanizzato, dove il ruolo della donna si è faticosamente, ma fortemente, imposto nella società di diritto, e dove la sessualità viene finalmente vista come parte integrante della vita dei personaggi, l’urban fantasy e il paranormal romance sembrano proporsi come modelli di letteratura fantastica più vicini ai nostri tempi, e anche più sfaccettati. 

Diversamente da quanto credono alcuni “non aficionados” di questo genere, non ci sono solo i vampiri, che pure restano tra le figure più amate. Come nel fantasy tolkieniano, nemmeno nell’urban fantasy esiste un limite alla varietà di creature che l’estro degli autori può portare in vita. Demoni, mutaforma di ogni tipo, angeli, esseri fatati, streghe, sirene, ibridi... ma i toni rispetto al fantasy si fanno più cupi, il linguaggio più esplicito, i sentimenti dei personaggi fondamentali per lo svolgersi della vicenda. Nell’urban fantasy troviamo spesso maggiore violenza e trame più articolate, mentre nel paranormal romance, come suggerisce il termine stesso, una maggiore focalizzazione sulla storia d’amore. Non a caso una buona fetta dei suoi lettori è femminile. 

Il successo del paranormal nelle sue varie accezioni non è un’imposizione del mercato, un virus arrivato dallo spazio che ha colpito una parte della popolazione, che prima o poi rinsavirà. Non capisco perché si debba considerare con tanta sufficienza questo genere, quando il “giallo” esiste da molti anni e, invece di involversi e scomparire, si è evoluto guadagnandosi il rispetto della critica. Il romance aumenta lettrici e presenze in libreria, oltre che in edicola, ma al paranormal viene predetta vita breve, nonostante l’indiscutibile successo. Eppure, mai un genere letterario ha saputo armonizzare meglio gli ingredienti cardine degli altri: mystery, avventura, amore, erotismo e fantastico, rubando alcune figure all’horror e facendole proprie. Il licantropo, nel paranormal, abbandona parte della sua natura puramente bestiale, a favore di una maggiore sensualità. Il vampiro mantiene la sua ambiguità di signore delle tenebre, diventando sempre più l’esteriorizzazione del nostro lato oscuro, bellissimo e tentatore come il peccato da cui non si torna indietro, e che offre il massimo piacere in cambio del massimo sacrificio: l’anima. Predatore in cima alla catena alimentare, il vampiro cerca il dominio della donna, di cui ha bisogno - e non solo per il sangue – ma, paradossalmente, è grazie a lei che riacquista parte della sua umanità.

L’angelo, di contro, acquisisce sessualità e malizia, perdendo il suo algido distacco in favore di un lato oscuro che l’urban fantasy esige e con il quale si diverte a giocare. La figura femminile diventa centrale, sia che si tratti di protagoniste assolute, alla Anita Blake, o di “compagne per la vita”, come nei romanzi di J. R. Ward. Niente più frigide fanciulle nel castello, i sentimenti della donna ottengono l’attenzione che meritano, mentre i personaggi maschili, umani o fantastici, fanno più concessioni al loro lato femminile, non vergognandosi di amare, desiderare e combattere per questo.

Ironia e sarcasmo sono due elementi ricorrenti in questi romanzi, espedienti che divertono il lettore, ma che sovente servono a veicolare un malcelato senso di solitudine in cui vivono i protagonisti, uomini e donne, umani e non. Nella società moderna dell’urban fantasy, le creature delle tenebre sono abitanti paralleli, a volte segreti, altre volte riconosciuti, di un mondo a cui sono sostanzialmente estranei, e i protagonisti umani ne vengono coinvolti perché, in fondo, anche loro si sentono poco integrati.

L’elemento fantastico dell’urban fantasy esplicita il diverso che è in tutti noi, spingendo i protagonisti a cercare dentro di sé le qualità (o poteri) per trasformarsi da potenziali vittime in vincitori. Sia che si debba salvare il mondo dall’Armageddon, o portare a casa la pelle in un mondo impietoso, nel paranormal l’elemento chiave è il sentimento, l’amore. L’eros è la chiave capace di armonizzare le differenze, unire umani e immortali, angeli e demoni. E si tratta di un amore che ha poco a che fare con lo status sociale dei personaggi, e che non guarda solo l’appeal esteriore perché parliamo di creature super umane, la cui oscurità, oltre a dare un brivido di sinistro piacere al lettore, permette al personaggio di vedere al di là dell’umana apparenza. Sawyer, il sensuale e ambiguo stregone Navajo, figlio di Nephilim, nato dalla penna di Lori Handeland, così si rivolge alla protagonista, che aspetta e desidera sin da quanto era adolescente: “L’età non significa niente per me. Quel che m’importa è quel che c’è sotto. L’anima è eterna”.

 

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Commenti

Ritratto di VeronicaBennet

Io non amo questo genere.

Io non amo questo genere. Diciamo che ho letto qualcosina ma nulla che abbia attirato la mia attenzione. Tuttavia non posso non complimentarmi con Bluefly. Un post d'esordio davvero meritevole. Brava !

Ritratto di Bluefly

 Grazie mille Veronica

 Grazie mille Veronica

complimenti!

Complimenti a Bluefly per questa analisi davvero molto calzante. Sono molti i passaggi davvero interessanti e degni di nota, in particolare: "Il vampiro mantiene la sua ambiguità di signore delle tenebre, diventando sempre più l’esteriorizzazione del nostro lato oscuro, bellissimo e tentatore come il peccato da cui non si torna indietro, e che offre il massimo piacere in cambio del massimo sacrificio: l’anima" E scusate se è poco, sarà che io sono molto tradizionalista quando si tratta di vampiri. Mi rendo conto però che adesso vivo un po' una fase controcorrente, nel senso che in passato sono stata una fruitrice temeraria di urban fantasy, paranormal e affini, con particolare predilezioni per i vampiri - Anita e Jean Claude tutta la vita- mentre adesso sto attraversando una parabola discendente, per cui mi avvicino stancamente a questi generi che però mi rendo conto, sono ora in piena fioritura. Ho da mesi il profumo del sangue della Singh che occhieggia sulla mia scaffalatura, ma non mi sento pronta. Che sia una fase transitoria? Speriamo...perchè mi hanno regalato davvero tante belle emozioni. Complimenti davvero per il post! Eleonora aka elnora che si credeva loggata....

Ritratto di Bluefly

 Grazie Elnora! Io

 Grazie Elnora!

Io generalmente leggo contemporaneamente un paranormal e un "normal"...

Il Profumo del Sangue non mi è dispiaciuto, ma devo ammettere che non è tra i miei preferiti, più per lo stile della Singh che per la trama in sé. E comunque, Jean Claude forever

Ritratto di Maet

Il mio grazie a Bluefly per

Il mio grazie a Bluefly per il suo contributo e i miei complimenti per questa disamina così acuta e intelligente! Penso che gli argomenti che hai toccato potrebbero spingere più di una persona ad essere maggiormente aperta verso un genere che spesso viene ingiustamente scartato a priori o guardato con sufficienza. Rispetto al passato, ora fortunatamente c'è una grandissima scelta, qualcuno direbbe troppa, e non ci si sente più strane a leggere urban fantasy o paranormal, speriamo la creatività non venga offuscata dalle esigenze del mercato.

Vedo che hai già iniziato con le conversioni, bravissima, se anche Milly sta vacillando...dai che con l'aiuto di Lilith magari ci riuscite  .

 

Ritratto di Bluefly

 Faremo il possibile per

 Faremo il possibile per diffondere il Verbo...

Ritratto di Milly

Che pezzo bello

Che pezzo bello e interessante Bluefly, complimenti! Mi hai quasi convinta sai?

Sono una di quelle lettrici che non amano particolarmente questo genere e con poche eccezioni lo evita, forse per pregiudizi radicati o forse perché quando una storia si allontana troppo dal vissuto reale non mi ci identifico più. Ma mi hai offerto numerosi spunti di riflessione e potrei riconsiderare la mia posizione, c'è qualche romanzo in particolare che mi consiglieresti (poco sanguinolento per favore)?

Ritratto di Bluefly

 Ehehe, Milly, indurti in

 Ehehe, Milly, indurti in tentazione mi rende una donna felice

Secondo me potresti cominciare con la serie di Darynda Jones, di cui il primo romanzo è stato pubblicato da Leggereditore col titolo "La cacciatrice di anime". E' un romanzo fresco, ironico, ma anche sensuale, non violento ma con una giusta componente dark. Inoltre, il bel tenebroso della situazione è mooolto sexy. Potrebbe piacerti anche Larissa Ione, con la sua serie demonica, sempre per Leggereditore. Sono due scrittrici che hanno riscosso molto successo sia in Italia che in patria e a mio parere, giustamente. Io poi adoro Lori Handeland, pubblicata dalla Delos, il cui primo romanzo della serie è "L'Apocalisse può attendere". E' una serie più viscerale, un  po' più forte ma non violenta e non manca l'ironia e l'avventura, sesso, una protagonista forte ma simpatica e due heroes da sballo. 

Mi fermo qui, ma potrei andare avanti...

Ritratto di Carla

"Il successo del paranormal

"Il successo del paranormal nelle sue varie accezioni non è un’imposizione del mercato, un virus arrivato dallo spazio che ha colpito una parte della popolazione, che prima o poi rinsavirà."

Bravissima hai centrato il punto! Il fascino del paranormal non è solo una meteora,  non ha mai avuto successo prima semplicemente perchè prima non c'erano libri del genere! Non è solo una moda.

Ricordo che quando avevo 12anni circa ho letto un libro che mi è rimasto impresso a lungo si chiama "Compagni della notte" di Vivian Van Velde. E' una storia molto semplice, soprattutto se si tiene conto che è un libro per adolescenti, ma era la prima volta che leggevo di un vampiro non come qualcosa di pauroso ma come di un eroe oscuro, pericoloso ma assolutamente affascinante! La fine lasciava un pò di cose in sospeso e non c'è mai stato un seguito. E' partita così la mia ricerca di quelle emozioni che solo le creature della notte possono dare ma solo anni dopo ho potuto ritravarle nella serie di Anita Blake!

Ritratto di Bluefly

 Credo che la serie di Anita

 Credo che la serie di Anita Blake abbia mietuto molte vittime. Nodo di Sangue è stato il mio primo urban fantasy. All'epoca nemmeno sapevo cosa fosse l'urban fantasy, e rimasi incantata dall'idea di inserire vampiri e creature simili in un contesto odierno e urbano. Pensai: questa donna è un genio!

Ritratto di Maet

Parole sante

Parole sante Carla, sono d'accordo con te su tutto!

Complimenti

A me piacciono i paranormali ironici, tipo quelli della Harris o della Sparks per intenderci, così rimangono più ancorati alla realtà in un certo senso senza eccedere troppo nel lato fantastico. Un aspetto che non mi convince in certi romanzi è che in pratica l'eroina fa tutto da sola o quasi e non è che l'eroe serva a molto! Ma che senso ha? L' eroe mi deve far sognare di brutto, devo potermi immaginare che sarebbe pronto a venire a salvare pure me da qualunque pericolo!!! Complimenti cmq a Blufly per questa analisi dettagliata. rita

Ritratto di Bluefly

 Anch'io apprezzo molto

 Anch'io apprezzo molto l'ironia Rita, e non solo nel paranormal

Ritratto di Bluefly

 @Lilith e Francy, sono

 @Lilith e Francy, sono felice che l'articolo vi sia piaciuto, grazie dei vostri commenti

E grazie a Maet e alla redazione del blog per avermi pubblicata. Come dicevo a Maet, ho cominciato a leggere romance proprio grazie alle recensioni che leggevo qui, e quindi sono doppiamente felice e orgogliosa di questa collaborazione.

Ci sono un sacco di titoli di paranormal e urban fantasy ancora da pubblicare in Italia, speriamo che pian piano il mercato li traduca tutti. Ho fiducia, ma sto anche cominciando a leggerne alcuni direttamente in inglese, perché sono troppo curiosa... 

Ritratto di Lilith

Bravissima Bluefly, hai

Bravissima Bluefly, hai veramente portato allo scoperto il cuore dell'urban fantasy e del paranormale, sottoscrivo ogni tua parola! "L'anima è eterna" e il paranormale offre infinite varianti molto fantasiose nel raccontarla, non le trovo meno vere rispetto a uno storico o a un contemporaneo diciamo "canonici", in certi casi mi sembrano addirittura più ricche, però ammetto che sono di parte nei giudizi .

Bellissimo articolo,

Bellissimo articolo, complimenti! Hai evidenziato benissimo i motivi di attrazione per questo genere. All'inizio il paranormale non mi convinceva ma una volta provato ho cambiato idea tanto che adesso attendo certe uscite contando i giorni e mi preoccupo se non riesco a finire una serie. Francy

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