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Mercoledì, 25 gennaio, 2012 - 13:38
VeronicaBennet

Ornella Albanese: tra viaggi, castelli e curiosità

 

Di Ornella Albanese ormai sappiamo diverse cose, come che è nata in Abruzzo in una casa che lei stessa definisce "magica". Una casa dove l'infanzia è trascorsa tra i profumi della campagna, i tramonti silenziosi e i racconti del padre. Sappiamo che ha viaggiato molto e vissuto in diversi posti, da Lecce, a Milano, al Messico fino a stabilirsi definitivamente (almeno così pare!) a Bologna. Sappiamo anche che la scrittura è una passione che l'accompagna fin da bambina e di lei conosciamo ogni romanzo.

Vi chiederete dunque cos'altro c'è ancora da sapere. Ebbene... tutto! Queste domande nascono dall'ammirazione verso una scrittrice i cui libri regalano emozioni infinite. Diciamo che non si tratta di una vera e propria intervista ma più una chiacchierata fra amiche a cui vi invito a partecipare...

Ti conosciamo come una delle scrittrici italiane di romance, ma chi è Ornella Albanese nella vita di tutti i giorni?

Una che fa salti mortali per riuscire a fare tutto quello che le piace (Mi piace dedicare tempo alla mia famiglia, alle mie tante amiche, mi piace leggere, vedere bei film, e fare attività fisica.)
Una che combatte con le unghie e con i denti per ritagliarsi un’oretta al giorno da dedicare ai suoi romanzi. Una con la valigia in mano. L’anno appena passato siamo stati via dalla casa di Bologna 15 volte, e sono quasi sicura di aver dimenticato qualcosa. Immaginate? E immaginate i ritorni con tutto quello che c’è da recuperare? Quindi se qualche volta tardo a rispondere alle mie lettrici, se qualche volta sono assente dal web, vi prego di capirmi!!!

Sul tuo sito ho letto che la scrittura è una passione che porti con te fin dall’infanzia. Eppure hai svolto anche lavori “comuni”. Come è nata realmente la decisione di lasciare quel lavoro per la scrittura.

Io ho cominciato a pubblicare quando ero ancora al liceo perché ho sempre voluto un’indipendenza economica e con quei soldi mi sembrava di non pesare troppo sui miei. E’ una cosa che ho trasmesso anche ai miei figli, che studiano e lavorano, pur non avendone bisogno, per lo stesso motivo. A un certo punto, però, io ho smesso di scrivere per qualche anno, il periodo che chiamo di black-out: avevo due figli piccoli, vivevamo in una città lontana, dove non potevo contare sull’aiuto di nessuno, mio marito faceva un lavoro di grande responsabilità che lo portava spesso all’estero, e in più insegnavo in una scuola superiore. Ma poi, quando il mio lavoro che all’inizio mi piaceva tantissimo (adoro il rapporto con i giovani) è stato soffocato dalla burocrazia e da un’infinità di progetti spesso pretenziosi e inadeguati, ho preferito lasciare. E’ stato logico che tornassi alla mia passione di sempre. E sono passata dai racconti ai romanzi.

All’inizio della tua carriera hai collaborato con alcune riviste e scrivevi romanzi contemporanei sotto lo pseudonimo Alba O’Neal. Parlaci di quel periodo e di come è avvenuto il passaggio ad Ornella Albanese, autrice di romance storici.

E’ stato un periodo molto divertente. Ho pubblicato centinaia di racconti gialli e rosa e 8 romanzi contemporanei. Quando per caso ho letto un romance di Mary Balogh, ho desiderato fortissimamente cambiare genere: ho proposto un romance storico a Mondadori ed è stato accettato. A quel punto potevo scegliere tra usare uno pseudonimo o il mio vero nome. Non ho avuto dubbi, anche se sapevo che i tempi non erano ancora maturi per le penne italiane. E poi ero consapevole di rinunciare a tutte le lettrici che mi conoscevano già come Alba O’Neal. Invece quella che sembrava una scelta azzardata si è dimostrata vincente.

Sei una persona che viaggia moltissimo, malgrado ciò i tuoi romanzi sono ambientati in Italia. Non hai mai sentito l’esigenza di cambiare scenografia, magari sfruttando i luoghi che tu stessa hai visitato?

Ma io l’ho fatto. I miei romanzi contemporanei narrano storie molto particolari ambientate in luoghi esotici. Le ambientazioni erano la mia caratteristica, l’editor non mi chiedeva mai: “Come sarà il tuo prossimo romanzo?”, ma “Dove ci porterai questa volta?” E poi mi raccontava che durante i suoi viaggi seguiva i miei consigli: era andata al mare a Mazatlan, in Messico, invece che nella troppo turistica Acapulco, aveva mangiato la carne di kobe a Kioto, etc. Scherzando, mi piaceva dire che il mio step successivo sarebbero state le guide turistiche.

Come nasce un romanzo? E cosa puoi svelarci del tuo processo creativo?

Un romanzo di 250 pagine nasce dal semplice guizzo di un’idea. Un’idea particolare, una situazione insolita e intorno a questo nucleo comincia a formarsi il tessuto della storia: luoghi, periodo storico, personaggi secondari, storie minori. Ma questo accade pian piano, mentre sto scrivendo, la maggior parte dei miei romanzi hanno evoluzioni che all’inizio non avevo previsto. Quando ho cominciato L’anello di ferro (Leggereditore), per esempio, non avevo la minima idea di inserire la componente del mistero, e vi racconto una curiosità: nelle primissime pagine c’è una frase che io ho scritto in modo del tutto casuale e che poi, in un secondo momento, si è rivelata una frase chiave per la soluzione del mistero.

C’è qualche tuo libro che si basa su esperienze di vita reale? Oppure qualche tuo personaggio collegato a persone reali, inclusa te stessa?

Dal punto di vista dell’intreccio devo dire mai, ma sempre dal punto di vista delle emozioni e dell’esperienza. I miei personaggi hanno inevitabilmente qualcosa di me, del mio modo di rapportarmi alla vita, di amare, non so, l’arte o la musica, di emozionarmi davanti a un particolare paesaggio. Tanti frammenti di me si possono trovare nella descrizione di certi personaggi.

Cosa non deve assolutamente mancare in un romanzo?

Questa è una domanda difficile. Ci sono tante cose che servono a creare un buon romanzo, ma quella che non deve assolutamente mancare, secondo me, è l’abilità di spiazzare il lettore. Di sorprenderlo. Nella storia ci dovrebbe essere sempre qualcosa che il lettore non ha previsto.

Come vivi il periodo che precede l'uscita di un tuo libro? Ti fai condizionare dalle recensioni?

C’è sempre una forte dose di emozione prima dell’uscita di un libro. E’ una cosa a cui non si fa mai l’abitudine.
Quanto alle recensioni, mi piacciono quelle ben articolate, che, dal mio punto di vista, sono “utili”. Le divido in due categorie: quelle che mi piacciono moltissimo perché scritte da chi ha letto il romanzo proprio con la stessa sensibilità che ho avuto io nello scriverlo. Capita quando tra autrice e lettrice si instaura un feeling particolare, direi quasi una identità di aspettative.
Poi ci sono le recensioni che mi piacciono molto: quelle di lettrici che spiegano per quale motivo non hanno apprezzato pienamente il libro, che indicano qualcosa che avrebbero preferito diverso,  non so, un finale più articolato, un personaggio più approfondito. Le leggo con molta attenzione e prendo nota: spesso mi aiutano a riconsiderare qualcosa che davo per scontato.

Ti piacerebbe scrivere un romanzo a più mani? Se sì con quale autrice, italiana o straniera, ti piacerebbe collaborare?

Sai che non riesco neppure a immaginare di scrivere così? Prima di tutto perché un lavoro di coppia presuppone un minimo di coordinazione e io sono invece troppo imprevedibile nella stesura di un romanzo. Mi piace cambiare sempre le carte in tavola e quindi disorienterei continuamente la mia compagna di lavoro. E poi sono davvero troppo pignola su tutto, anche sulla scelta delle singole parole, sul loro suono. No, davvero, non credo che potrei.

Hai mai pensato di sperimentare altri generi letterari?

Anche questo l’ho già fatto e mi è piaciuto molto. I mie romanzi contemporanei erano drammatici, o molto divertenti, quasi surreali, oppure con una sfumatura thriller. Poi ho cominciato a mescolare questi generi e in ogni mio romanzo ci sono momenti drammatici che si alternano a situazioni divertenti o ironiche, con una certa dose di suspense che accompagna lo sciogliersi degli eventi.

Puoi dirci a cosa stai lavorando in questo momento e quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho finito da poco un racconto lungo che farà parte di un’antologia scritta insieme con le mie amiche scrittrici per Mondadori, le stesse che hanno firmato con me Amori sull’ali dorate.
E adesso, considerando i lusinghieri riscontri de L’anello di ferro, sto valutando la possibilità di un sequel. Ma un sequel a mio modo, un romanzo che scaturisca da L’anello ma che contenga una storia autonoma.  Mi piacerebbe prendere un personaggio e seguirlo nel suo percorso. Per esempio il ragazzino con la leggera zoppia, quel ragazzino ombroso e ribelle, troppo maturo per la sua età, con un passato già così pesante nonostante i suoi pochi anni. Penso che ne scaturirebbe un personaggio adulto molto coinvolgente. Oppure uno dei due amici di Manlius, il rigoroso e razionale Yusuf oppure l’istintivo Gauda, con la sua saggezza primitiva. Ecco, direi che sono in fase di riflessione. Avevo anche pensato a un prequel, protagonisti  il duca di Tarsia e sua moglie, la bellissima  Llyneth della casata di Drengot, ma ho accantonato questa idea perché nell’Anello c’è già la conclusione della loro storia. Mancherebbe la tensione per un finale che si conosce già.
 

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Commenti

Silvietta, facendo un giro

Silvietta, facendo un giro notturno nel web (come vedi, seguendo i tuoi consigli sono sì diventata cybernauta, ma sempre in lotta col tempo e spesso in notturna), dicevo, facendo un giretto nel web mi sono imbattuta nel tuo bellissimo commento e sono qui a dirti che condividiamo anche altre cose, per esempio il gusto per un certo tipo di immagini... nel senso che tu le crei e io me ne innamoro!

E sono d'accordo sui sequel: anche per me hanno un suggestivo sapore di atmosfere già conosciute e amate, che diventano sfondo alle nuove vicende. Quando ho finito il terzo romanzo della trilogia, mi chiedevo come avrei fatto a lasciare andare quei personaggi che mi avevano tenuto compagnia per tre anni. Ma allo stesso tempo, sentivo anche quel piacevole senso di sfida nel ripartire da capo.

Grazie per le tue belle parole, Silvietta, e a prestissimo!

 

Ritratto di Silvietta

Che bello poter leggere questo post!

Come al solito mi sento vicina ad Ornella quasi la conoscessi da sempre. Il suo modo di scrivere mi apre subito mille scenari nella mente e i suoi colpi di scena sono quelli che attendo sempre con molta trepidazione. Ornella non stanco mai di dirtelo, ma leggerti per me è un vero piacere e poi, dal punto di vista personale, condividiamo questa passione per i viaggi e i bei castelli.;)
Mi piace che col tempo hai anche cambiato opinione su molte cose, prima fra tutti i sequel...sarà che io li adoro e, pur esigendo storie personali ed originali per ogni personaggio, mi piace pensare in un certo senso di conoscere già un pò il contorno dei protagonisti di un nuovo libro. E' come ritrovare dei vecchi amici,  di vivere delle storie nuove allo stesso tempo...un pò come succede nella vita reale, amici che ritrovi e continui a sapere della loro vita. So che sembra assurdo, ma è quello che mi piace pensare.
Inoltre son contenta che Ornella abbia anche cambiato opinione sul suo rapporto con la tecnologia...mi spiego :)...quando ci incontrammo per la prima volta, nel 2009 per la prima edizione de La Vie en Rose, fu quasi categorica nel dire che non era persona avvezza ad internet e che la maggior parte del suo tempo libero, chiaramente, lo dedicava esclusivamente alla scrittura. A distanza di soli 3 anni invece abbiamo una Ornella cybernauta, con all'attivo un sito, diverse interviste, ma soprattutto con una gran voglia di aprirsi al suo pubblico e che prende appunti anche dei loro suggerimenti. Questa cosa mi piace tantissimo, questo è lo spirito giusto, almeno secondo la mia opinione, per approcciarsi anche alle critiche.;)
Che dire di più...a sì, una curiosità, non ricordo se ti ho mai chiesto cosa insegnavi nelle scuole. :)

Grazie ancora  per l'intervista.
Silvietta

Ritratto di MissWentworth

Che bella intervista! che

Che bella intervista! che bello scoprire sempre qualcosa di nuovo sulle nostre autrici e come nascono i loro romanzi. Ho già fatto i complimenti ad Ornella pe ril suo ultimo libro,e sono d'accordo con lei quando dice che un romance un po' atipico che non si focalizza solo ed esclusivamente sulla storia d'amore,e che ha attirato anche molti lettori uomini!!Bene così!Io l'ho trovato un libro delizioso e magico,con dei personaggi che mi hanno davvero colpito!

Mi unisco anch'io ai cori per un sequel!!Yusuf,Yusus ,Yusuf!!! :p ihih  Ma anche Livio non mi dispiacerebbe penso che ne uscirebbe una storia bellissima!

Chiara

Grazie Chiara del tuo

Grazie Chiara del tuo commento e.... continuo a prendere nota!!

dopo questa chiacchierata

Ciao Maet,

è vero, ne avevamo parlato ma non sapevo ancora se avrei scritto un sequel. Poi ho cominciato a valutare. E ieri sera, dopo questa chiacchierata con voi, non riuscivo a smettere di pensarci. Adesso credo proprio di sapere cosa scriverò e con quale personaggio ("credo", perché non sono mai affidabile fino alla fine!). Bene, devo dire che questo scambio è stato proficuo, ragazze! Vi abbraccio tutte con affetto e un bacione a Veronica!

 

Ritratto di VeronicaBennet

Bene... bene allora Ornella è

Bene... bene allora Ornella è proprio il caso di dire... buon lavoro! Sono proprio curiosa di vedere cosa accadrà. Grazie ancora di tutto.

Ritratto di Telenad

 Evviva! Non so se sarà Livio

 Evviva!

Non so se sarà Livio o Yussuf o qualcun altro... però sono felicissima che ci sarà un seguito! 

 

Ritratto di Maet

Ma che bella intervista!

Ma che bella intervista! Complimenti a Veronica per la TB e a Ornella per le sua disponibilità. Quando ci siamo viste ho già detto quanto avessi apprezzato L'anello di ferro e di come avrei tanto voluto leggerne dei seguiti o dei prequel, quindi ti rinnovo la richiesta Ornella. So che vado controcorrente, ma a me piacerebbe moltissimo un romanzo su Yusuf e ancor più su Llyneth e il duca di Tarsia. In fondo su di loro sappiamo poco o nulla, e non ho dubbi che tu riusciresti a concepire una storia piena di tensione emotiva e anche di sorprese. Posso sperare ?

E tre!

Evviva, siamo già in tre per Yusuf!!!

La facciamo questa petizione?

 

Un abbraccio maet

Libera

Ritratto di Maet

Facciamo la petizione!

Ok Libera, io ci sto, facciamo la petizione! Forse Ornella si dedicherà prima a Livio, però magari poi ci regalerà la storia di Yusuf ! Ricambio l'abbraccio .

Parole sante anche le tue!

Carissima Elnora, anche del tuo commento mi ha particolarmente colpito una frase: sorprendere la lettrice non è così banale, specialmente quella che legge moltissimo. Proprio così. Sono arrivata alla conclusione che tutto è stato già scritto e che quindi quello che a volte ti sembra di aver inventato con un vero colpo di genio, in realtà è apparso da qualche altra parte nel mondo. E' una bella sfida, ti assicuro! Grazie per il tuo augurio!

Ritratto di Elnora

parole sante

Complimenti a Veronica per questa piacevole intervista che ha davvero il sapore di una chiacchierata fra amiche. Ho letto con molto interesse le risposte della Sig.ra Albanese e c'e' un passaggio in particolare che mi è rimasto impresso: "l'abilità di spiazzare il lettore",  e accidenti se non ha ragione.   Quando intrecci o dialoghi o personaggi in  un romanzo appaiono telefonati, scontati o banali, il libro ai miei occhi è già bruciato. Sorprendere le lettrici non è così banale come possa sembrare- sopratutto quella che legge moltissimo ed è  quindi piuttosto esigente- ma se si riesce nell'impresa la lettrice è tua, irretita e conquistata.
Complimenti ad Ornella di cuore e tanti in bocca al lupo per i suoi futuri lavori, Le auguro di sorprendere e conquistare tantissime lettrici.

Livio ringrazia

Carissima Veronica, sei riuscita a escogitare domande che nessuno mi aveva fatto e non era una cosa facile, ti assicuro! Quindi da te mi aspetto di tutto!!

E intanto, Livio ringrazia per la fiducia che gli concedete!

 

 

A proposito di consigli

Libera: a proposito di consigli e di suggerimenti, ammetto in piena tranquillità che sbagliavo, quando non volevo scrivere sequel. Dopo la riluttanza iniziale, ho provato un gusto indescrivibile nel trattenermi con i miei personaggi per tre libri, nell’ideare le loro storie, nell’aggiungere in sordina nuovi personaggi che poi sarebbero diventati protagonisti. Ecco perché adesso questa nuova avventura mi attrae. E dopo i vostri commenti, ho anche le idee più chiare.

Giusy: grazie anche a te per aver indicato il tuo preferito tra i personaggi che ho citato. E sono davvero sicura che l’antologia ti piacerà moltissimo!
 

Telenad: So bene che L’anello

Telenad: So bene che L’anello di ferro è un romance atipico,  una cosa che già da un po’ desideravo attuare. Noi dobbiamo diffondere il Romance, no? Coinvolgere il maggior numero di lettori, giusto? L’anello, rispetto agli storici puri e ai thriller storici, ha in più una forte componente Romance che gli altri non hanno. Sapessi quanti riscontri ho avuto da lettori che non rientrano tra gli affezionati del genere, e cioè lettrici giovanissime e lettori uomini.
Un’ultima osservazione: mi piace molto l’idea di te che riempi la storia di Silia. E’ una cosa bellissima cercare di trattenere un personaggio che amiamo, di sfaccettare ulteriormente il suo carattere, di approfondirlo. Grazie davvero!
 

Eccomi!

Eccomi qui per una bella chiacchierata!
Innanzitutto desidero ringraziare Antonella, Poppi e Endimione per aver lasciato un commento e per il calore delle loro parole!
Åndreina: tutto quello che dici è vero, sei una lettrice entusiasta ed esigente allo stesso tempo!
Cris: ormai ho una certa esperienza e se riesco a dare consigli che possano essere di aiuto a chi ha la mia stessa passione, lo faccio volentieri. L’editor di cui parlavo nell’intervista è stata la persona che mi ha insegnato ad ascoltare/valutare i consigli e gliene sono ancora grata.
Noco: te l’ho detto una volta. Quando revisiono un romanzo, spesso mi sorprendo a leggerlo con gli occhi delle mie lettrici più esigenti. Serve molto. A volte penso: no, questa frase non me la perdonerebbero proprio! E la modifico.
 

Ritratto di VeronicaBennet

Ornella ma scherzi? Grazie a

Ornella ma scherzi? Grazie a te! Tu sai che avevo almeno altre 150 domande da farti quindi tieniti pronta perchè prima o poi riuscirò a fartele tutte .

@ Telenad

Cara aderisco io! Non sono un'amante dei sequel ma se ci deve essere voto per Livio. L'ho amato subito e fin dalle prime righe me lo immaginavo già adulto, forte e corragioso dal cuore nero (come scrive Ornella) ma disarmato e fragile davanti al grande amore.

Ritratto di GIUSY73

tifo per Yusuf...ma va bene anche Gauda.

Carissima Ornella,

è sempre un piacere leggere le tue interviste, come lo è leggere i tuoi romanzi. Se davvero farai un sequel di "Lanello di ferro" ,( tifo per Yusuf)  ne sarò felice....quando lo comincerai?? Non vedo l'ora che esca l'antologia di tutte voi autrci italiane e di leggere il tuo racconto. Mi sembra di conoscerti un po' attraverso le tue storie e questo mi fa sentire più vicina a te.Sei una grande scrittrice.

Un bacione

P.S. Grazie Veronica di aver intervistato Ornella, mi hai reso felice!

baci

conta su di me

se apri una petizione conta pure sula mia firma! 

 

Libera

Ritratto di Telenad

SEQUEL SU LIVIO - SEQUEL SU LIVIO - SEQUEL SU LIVIO!

Se conta fonderò un fanclub apposito... qualcuno vuole aderire?

Davvero una bella chiacchierata.

Complimenti a Ornella e a Veronica. Una domanda: ma non è che hai preso gusto alle serie Ornella? Dopo la trilogia per Mondadori, il pensiero che stai valuando qualcosa di simile anche per il medievale mi intriga, non poco. E dei tre personaggi che hai ipotizzato forse quello che mi intriga di più è Yusuf, ma sarei felice anche di tre o quattro seguiti. Un abbraccio Libera

Ritratto di Telenad

Ho amato tutti i romanzi

Ho amato tutti i romanzi di Ornella Albanese, ma l'Anello di ferro più di tutti. Prima cosa comprarlo in libreria è stato fantastico: era ora che le grandi firme del romance italiano avessero la stessa dignità letteraria di tante ciofeche spacciate per storie intelettualoidi che invece... ma lasciamo stare.

Inizialmente ero rimasta un po' delusa, mi aspettavo un romance e invece L'anello di ferro è qualcosa di più, e da un lato ero contenta ma dall'altro... mi mancava qualcosa, mi mancava Silia. Così ho riempito la storia di Silia... è una cosa che facevo spesso da bambina, per non lasciare andare le storie e i personaggi che avevo amato. Però poi mi sono sentita in colpa, ho scritto a Ornella Albanese tramite il suo sito, e lei mi ha risposto!

Ecco da questa bellissima chiaccherata si capiscono molte cose di quest'autrice che davvero non ha nulla da invidiare alle più famose colleghe statunitensi, anzi credo che ad alcune di loro potrebbe insegnare due o tre cosette, così, giusto per cominciare.

Ritratto di Endimione

WOW

Che bella intervista!!

Grazie mille Ornella! Ho adorato l'Anello di Ferro e sarei davvero felicissima di leggere un suo seguito!

 

Grazie

Grazie a Veronica per questa chiacchierata in cui ho scoperto qualche aspetto di più su di autrice che adoro. Io rientro sicuramente in quella categoria di lettrici che hanno un feeling particolare con Ornella, ma che si aspettano molto, sempre. E non sono mai rimasta delusa. GRAZIE! Noco

Ritratto di Poppy77

Splendido

Che meraviglia!Sono davvero felice di ritrovare una delle autrici che preferisco sul ns blog...davvero un piacevole risveglio.

Grazie ancora per regalarci libri così belli

Vale

Ritratto di Chiaromattino

Che piacere leggerti

Cara Ornella, leggerti è sempre un piacere. In questo bell'articolo ( complimenti Vero ) Ci sono una grande quantità di consigli seminati tra tue esperienze, che non sono solo utili, ma raccontano molto di te e della tua grande sensibilità di donna e autrice.

Al tuo prossimo romanzo, allora.

Tanti baci

 

Ritratto di Andreina

Bentornata cara Ornella!

Cara Ornella bentornata tra di noi!

Non mi stanco mai di sapere sempre qualcosa di nuovo su Ornella Albanese...

Come sapete  io non faccio testo perchè adoro i suoi romanzi, mi piacciono tutti e quando c'è qualcosa che non mi convince glielo  dico subito

e poi quando chiudo un suo libro subito la stresso per sapere se scriverà un seguito ...chissà perchè poi i suoi personaggi secondari mi affascinano tanto...ti prego cara Ornella risolvi tu questo mistero, io intanto aspetto il tuo prossimo libro

Complimenti Veronica una bella intervista grazie!

Durante l'intervista

Durante l'intervista non ho pensato di ringraziare Veronica e le amiche bloggers dell'ospitalità su Isn't. Lo faccio adesso, felicissima di ritrovarvi dopo un'assenza che mi è sembrata davvero lunghissima! Ornella Albanese

Ritratto di Antonella

Grazie!

Grazie, Ornella, per questa affascinante e simpatica intervista-chiacchierata con tutte le amiche del blog che ti seguono da sempre.

E' davvero bellissimo conoscere in modo più profondo un'autrice che ci regala emozioni e splendide storie d'amore.

Grazie anche a Veronica, naturamente, e complimenti!

Un bacio

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