Accesso utente

Nuovi utenti

  • Tata Zia
  • manuela76
  • liliana
  • guarda donatella
  • Vittoria

Twitter

Seguiteci anche su Twitter!

Paper Blog

Wikio

Wikio - Top dei blog - Letteratura

Banner

 

 

Home
Martedì, 19 aprile, 2011 - 00:30
Paige79

Untitled

QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE, 2009

Regia di Riccardo Donna, con Emanuele Bosi (Andrea), Mary Petruolo (Giulia), Giulia Amato (Cinzia), Mariella Valentini (mamma di Giulia), Matteo Urzia (Nico).

Roma, 1972. Giulia, studentessa modello all’ultimo anno di liceo e proveniente da famiglia borghese,e Andrea, studente di architettura cresciuto in periferia, si incontrano e si innamorano. Un primo amore fatto di incontri gioiosi, piccole bugie ai genitori per vedersi, battibecchi tra innamorati e confidenze con gli amici; come tutti i primi amori, insomma.
Poi però i due si devono separare: Andrea parte per il servizio di leva…


QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE di Claudio Baglioni è una delle canzoni italiane più famose in assoluto: chi non la conosce?
Nel 2009, a 37 anni dalla sua uscita, il regista Riccardo Donna, con la partecipazione dello stesso Baglioni come autore della sceneggiatura, assieme a Ivan Cotroneo, e curatore - ovviamente - della colonna sonora - dirige questo piccolo film dal sapore nostalgico, apparentemente indirizzato a un pubblico di giovanissimi… ma certamente non sarebbero pochi gli adulti a cui strapperebbe qualche lacrimuccia, se non altro di nostalgia.
E’ un film semplice, sincero, pulito, di quelli che oggi purtroppo sono destinati ad avere poco spazio e poco successo, schiacciati da film più fracassoni e acchiappasoldi; un film che come impianto narrativo si ispira al genere dei “musicarelli”: molto popolare negli anni ’60, consisteva nel prendere una canzone famosa e costruirvi attorno una storiellla, solitamente d’amore, e farli intepretare dal cantante interprete della canzone-guida.
Un genere abbastanza sbeffeggiato dalla critica da parte del pubblico, ma che a mio avviso non solo fotografa la realtà di un’epoca per alcuni aspetti molto meglio di tanti film d’autore, ma soprattutto regala emozioni vere, gioiose (o nostalgiche per chi avesse vissuto quegli anni), prive della violenza e della volgarità che purtroppo inquinano gran parte dei prodotti di oggi.
Così è appunto, QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE, che ricorda molto i film con Gianni Morandi in particolare (c'è pure il ragazzo che parte militare), che segue come linea narrativa il concept album omonimo del 1972. La parte sociale e storica del periodo in cui è ambientato il film è messa solo come sfondo obbligatorio, vista l’epoca, in quanto scopo del film non è illustrare le dinamiche della protesta sutdentesca che infiammava l’Italia di quegli anni ma semplicemente narrare la nascita, crescita e fine di un amore giovanile attraverso le canzoni. Trattandosi di Baglioni ritroviamo poi i luoghi cari al cantautore e celebrati in molte canzoni, come la mitica PORTA PORTESE.


E’ vero che dopo questo film i due giovani protagonisti Mary Petruolo ed Emanuele Bosi (lei graziosa anche se forse un po’ troppo magra, lui un fac-simile di Riccardo Scamarcio ma in versione faccia pulita) sono praticamente scomparsi dal cinema (in effetti, non pare avessero molti talenti al loro arco), ma in questo film funzionano abbastanza bene da far interessare lo spettatore alle loro vicende amorose per quello che basta a vedere il film fino alla fine e goderselo; tratteggiano due personaggi giovani, carini, ingenui e simpatici come spesso lo sono i giovani a quell’età.
Certo, nulla di particolarmente passionale, tormentato o incisivo, né nella storia né negli altri personaggi di contorno; e forse chi ha vissuto quel periodo troverà qualche strafalcione e inverosimiglianza di troppo rispetto alla realtà di quegli anni… ma tutto questo non impedisce certo di godersi la visione di un film piacevole e rilassante.
Qualcuno l’ha definito - in maniera dispregiativa - un COME ERAVAMO all’amatriciana, ma trovo che chi fa certi confronti tra due film inconfrontabili perché totalmente diversi fra loro sia un po’preso dalla mania di voler demolire un prodotto a tutti i costi. La storia è ovviamente semplice e carina, sicuramente preferibile alla violenza e alle scene di sesso di cui si abusa in troppi film al giorno d’oggi; ed essendo un film principalmente indirizzato ai giovani e giovanissimi penso sia più un pregio che altro.
Purtroppo - e qui stanno le due note dolenti del film - nemmeno Baglioni è riuscito a resistere alla moda giovanile inaugurata da Moccia con 3MSC, ovvero il linguaggio da cellulare; che qui diventa - ma solo per una scena - QPGA (che è anche il titolo dell’album omonimo uscito contemporaneamente al film). E le canzoni sono state riarrangiate dallo stesso Baglioni in versione moderna, io personalmente avrei preferito risentire quelle originali dell’album del ’72, che sinceramente sono davvero migliori!
Ma nessuno è perfetto…

 

 
Share this
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Inserisci i caratteri che vedi qui sopra

Commenti

Ciao, se mi dici come posso

Ciao, se mi dici come posso contattarti  in privato lo faccio volentieri, sono talmente appassionata di tutto il mondo di Claudio Baglioni che per me è un condividere con gli altri quello che so di lui !!!

caro anonimo grazie delle

caro anonimo grazie delle precisazioni.
siccome il libro mi interssa, mi puoi scrivere in pvt? avrei uan dmanda da farti...

Grazie a te per aver

Grazie a te per aver parlato di questo film, se interessa ti do qualche informazione in più sul libro (edito da Mondadori ed uscito di recente anche nella versione economica) Queste sono le note ufficiali  di presentazione del libro:
"Ad Andrea, architetto di fama internazionale, il primo amore si ripresenta di colpo alla mente quando, dopo tanti anni, torna nella sua Roma, e un libro lo fa rituffare nel passato. Nel 1970 Andrea è al primo anno di università, e protesta nelle piazze perché non vuole "arrendersi all'infelicità". Giulia lo incontra dopo una manifestazione e si innamora del suo sguardo, "lo sguardo di chi cerca il cielo, e cercare il cielo è già volare". Anche Andrea si innamora di Giulia, perché ogni volta che lei ride sembra domenica, "quando l'aria sa di aria, l'acqua di pace e la vita di ciò che dovrebbe essere la vita". Tutte le differenze sociali che li dividono sembrano scomparse, mentre fuggono verso il mare sopra una due cavalli di mille colori e fanno l'amore dentro un capanno sulla riva: "Chi arriva prima a quel muro"... "non sono sicuro se ti amo davvero"... Poi Andrea deve partire militare, e la lontananza rende tutto così dannatamente difficile, "perché l'amore è così, comincia quando ci si capisce senza parlare e finisce quando ci si parla senza capirsi". "Questo piccolo grande amore", la canzone d'amore più bella della musica leggera italiana, diventa un romanzo."
Le mie considerazioni sono invece queste : il libro è meno allegro e spensierato del film ma è molto più bello e destinato ad un pubblico forse più adulto e riflessivo . 

Caro anonimo, grqzie mill

Caro anonimo, grqzie mill della precisazione sull'acronimo QPGA. e sopratutto dell'informazione sull'esistenza del libro, che davvero non conoscevo!

Piccola precisazione da una

Piccola precisazione da una vecchia appassionata di Claudio: in realtà QPGA è l'abbreviazione con cui da sempre nelle scalette dei concerto viene abbreviata la canzone Questo piccolo grande amore ( il cellulare e Moccia non c'entrano proprio nulla con questo simpatico modo di abbreviare il titolo della canzone !!!! ) Ne approfitto per consigliare a tutte voi di leggere il libro QPGA scritto da Baglioni e dedicato alla storia di Giulia ed Andrea, vedrete che vi piacerà moltissimo per la delicatezza e la profondità dei sentimenti raccontati. Grazie

Calendario

Amazon

 

 

Giveaway

Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!

 

Eventi

        

Un'iniziativa di Kijiji

Commenti recenti

Fanfiction

Dream heroes

Alcuni eroi da sogno...