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Domenica, 18 luglio, 2010 - 23:16
Paige79

Untitled

 RECENSIONE: DAMIGELLA,  di Roberta Ciuffi

Anno: 2000


Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori, serie I ROMANZI, prima pubblicazione ottobre 2000; seconda pubblicazione nella serie I ROMANZI ORO, n.77, luglio 2009

Formato: paperback

Livello di sensualità: warm (caldo)

Genere: historical

Ambientazione: Roma, 1527. Invasione dei Lanzichenecchi

Voto: 10/10


Agnese, detta Damigella, è la più famosa e ricercata cortigiana di Roma , potente e ricchissima. In realtà  il suo animo è tormentato e infelice, la vita è stato molto dura con lei sin da quando, all’età di 12 anni, la madre la vendette ad un duca  che divenne il suo protettore.
Ora Damigella è una donna colta e ricercatissima, che si diverte a provocare e a stupire; ma dentro di sé da tempo medita di prendere un decisione estrema, e l’occasione le arriva quando i Lanzichenecchi invadono Roma; ma l’imprevisto incontro con Jehan, un soldato francese, le salverà la vita in un modo per lei insperato…


DAMIGELLA è un romanzo che davvero dimostra, a chi fosse convinto del contrario (e qualcuno c’è), che le autrici italiane non sono affatto inferiori a quelle straniere.
E’ il primo romanzo che leggo di Roberta Ciuffi, e l’ho trovato bellissimo: l’autrice racconta con uno stile scorrevole, semplice, asciutto, che non indugia in inutili sentimentalismi quando parla d’amore e non indugia nel melodrammatico quando racconta il dramma.
E di drammi in questo romanzo ce ne sono molti, e non certo di poco conto…
Partiamo dalla protagonista: all’inizio Agnese è una bambina di 12 anni che viene venduta dalla madre cortigiana a un duca per seguire il suo stesso cammino. Proprio così: una delle cose più orribili che possano succedere a una persona, anche considerando che all’epoca di poteva farlo senza problemi.
Nessun riguardo per i sentimenti della ragazzina, per la sua paura quando capisce che cosa l’aspetta: essendo figlia di una cortigiana Agnese già dalla nascita ha il destino segnato. La stessa madre non nutre alcun affetto per lei, la considera solo una potenziale ricchezza per la sua vecchiaia; infatti quando non potrà più fare la cortigiana, sarà la figlia cortigiana a mantenerla.
E difatti così avviene: una decina d’anni dopo il prologo, ritroviamo Agnese. Ora non è  più la ragazzina spaurita che non sa cosa ne sarà di lei, ma è diventata la “Damigella”, al più celebre e potente cortigiana di Roma. E’ bellissima, intelligente, istruita, brillante, sa conquistare uomini e donne col suo carisma; ha tutta Roma ai suoi piedi, perfino i popolani si fermano per strada quando passa la lettiga della Damigella, nella speranza di poter godere di un frammento di quello splendore.
Ma dietro a tutto ciò c’è il vuoto, la disperazione: Damigella ha tanto materialmente, ma per li non conta nulla, è come se non avesse nulla; è divorata da un terribile mostro che si chiama infelicità e da cui per difendersi è riuscita  a negare a sé stessa la capacità di provare affetto per qualcuno: per il paggio Medoro, la cameriera Giulia e Maria della Neve, la figlioletta nata poco tempo prima e subito affidata a una balia.
Un mostro che la divora a tal punto che Damigella, di nascosto da tutto e tutti, sta progettando il suicidio, seppure in un modo stoico, emulando la matrona romana Lucrezia; un suicidio che ha deciso di mettere in atto nel momento più drammatico per Roma, e cioè l’invasione della città da parte dei Lanzichenecchi (il famoso “Sacco di Roma).
Ma i suoi gesti dicono il contrario di quello che lei stessa crede: Maria della Neve viene tenuta lontano perché la madre ha in serbo per lei un destino molto diverso da quello cui lei è stata costretta, Medoro e Giulia vengono congedati con tutti i domestici e mandati presso famiglie che sono al sicuro… solo lei rimane nel palazzo vuoto, aspettando la sua ultima ora.
E invece arriva la salvezza, nella persona di Jehan, un giovane soldato francese al servizio del principe d’Orange, che trovandola sola la salva dai Lanzichenecchi che hanno invaso il palazzo, e non sapendo dove lasciarla la porta con sé nel proprio accampamento.
Dovrebbe essere solo per proteggerla, e invece per colpa di uno scherzo i due si ritrovano sposati. Da qui parte la storia  di un percorso comune di scoperta, dapprima i due si scoprono come persone e in seguito, pian piano, come innamorati.
Sia Jehan che Damigella, nonostante la cortesia, inizialmente hanno infatti dei pregiudizi l’uno rispetto all’altra: lui non è in grado di capire il dramma che lei nasconde dentro di sé, lei non è in grado di capire che qualcuno può interessarsi a lei in modo disinteressato e solo per gentilezza. Agnese è davvero un personaggio intenso e profondo, un personaggio vissuto e sentito che quasi prende vita da solo al di fuori della pagina scritta; un personaggio che certo non si può scordare dopo aver finito il romanzo.
A dire la verità, ho letto altri romance dove appaiono cortigiane, ma Damigella è una delle poche che non mi sono apparse come stereotipo e l’unica che io abbia veramente “sentito” nella sua complessità.
Forse Jeahn è meno complesso di Agnese, in quanto meno drammatico: ma anche qui abbiamo un personaggio di grande forza e umanità, un perfetto cavaliere che salva la fanciulla in pericolo…
Ho trovato molto accurata, senza pedanteria, anche la ricostruzione della parte storica, e soprattutto molto incisivi anche i personaggi secondari, come la madre di Agnese (una creatura che sembra completamente priva di sentimenti o emozioni, e che invece non è del tutto così, senza assoluzione comunque…), il principe d’Orange, i soldati compagni di Jeahn. Le scene "hot" sono molto sensuali e allos tesso tempo discrete e delicate, insomma di quelle che, nonostante siano molto chiare, lasciano anche molto alla fantasia (io le preferisco così, odio quando quelle autrici che vanno avanti per pagine intere a descrivere posizioni da kamasutra e anatomie maschili e femminili!)
Un romanzo carico di emozioni e umanità, mai banale, senza sbrodolature, appassionante e indimenticabile. Dico troppo se dico che è un romance perfetto?

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Commenti

Bello,bello!!! Lo sto

Bello,bello!!! Lo sto leggendo proprio in questi giorni * Damigella ** e concordo pienamente è veramente un romance perfetto!!! E' bravissima la Ciuffi a scrivere  descrittiva, romantica,coinvolgente!!! Complimenti per  questa bellissima recensione,ciao Arianna

Sono ancora un po'

Sono ancora un po' stralunata!!!. Scusa x la disattenzione!!!!

Complimentissimi per la tua recensione Paige. Come sempre sai coinvolgere le persone che ti leggono. Se non avessi gà letto il romanzo, andrei di corsa a cercarlo!!!
PATTY

 "Paura di amare", "Fino in

 "Paura di amare", "Fino in fondo al cuore" e"Damigella" sono i romanzi   della Ciuffi che preferisco. Mi hanno emozionato a tal punto che li tengo nella libreria dei mei rosa  "indimenticabili"!!!!
Un abbraccio
PATTY

Ho letto "Damigella" 1anno fa

Ho letto "Damigella" 1anno fa ormai, ma mi è rimasto impresso, è 1 dei pochi romanzi che ha una cortigiana per protagonista e che mi è piaciuto (forse l'unico)! Bella anche la recensione, mi ha fatto rivivere le emozioni del romanzo.
carla86

Grazie a tutte per i

Grazie a tutte per i complimenti ed i consigli ( inutile dire che, dopo questo romanzo, ho già provveduto a procurarmene altri di Roberta Ciuffi!)

In particolare grazie a Roberta Ciuffi per il suo gentile commento, è sempre un paicere quando, oltre ai complimenti delle lettrici, si ricevono nientemeno che quelli delle autrici!

Questo libro è una delle mie

Questo libro è una delle mie prossime letture!

Assolutamente d'accordo, si

Assolutamente d'accordo, si tratta di un grande romanzo, molto bello e strutturato in modo meraviglioso, i personaggi sono bellissimi e ci sono istanti cristallizzati in poche parole, che ti entrano dentro emozionandoti.
Indimenticabile.
Baci
Cris

No non dici "troppo" cara

No non dici "troppo" cara Paige, anche io la penso come te è un romanzo assolutamente perfetto. Posso consigliare un libro di Roberta Ciuffi che, oltre a Damigella, mi è rimasto nel cuore? si tratta di La missione di Viola. 
Sarà perchè è ambientato a Roma, la mia città, sarà perchè mi piacciono le storie che raccontano di una seconda possibilità, ma a me questo libro è piaciuto molto.
un saluto affettuoso a tutte
Dani   

Che brivido! Una recensione a

Che brivido! Una recensione a freddo e del tutto inaspettata! Gironzolavo tra i blogs quando ho visto l'immagine (fuori parte, va bè, vecchio problema...) della mia Damigella. Grazie Paige. Le tue parole misurate, benchè elogiative, sono proprio quelle che mi fanno più bene all'anima. Si vede che hai vissuto i personaggi, così come ho fatto io; anche quelli minori, che però mi stavano a cuore, come appunto il principe d'Orange e la terribile e patetica, ma non per questo meno spregevole, Catalana. Grazie di nuovo, un bacio, Roberta Ciuffi

Splendida recensione,

Splendida recensione, Paige.
Ho letto il libro subito appena uscito in edicola, e mi ha lasciato un groppo in gola per la sua delicatezza nell'affrontare un argomento difficile: la constatazione che anche le cortigiane hanno un'anima e una sensibilità, sogni e desideri come tutte le altre donne.

Non ho letto Damigella, ma la

Non ho letto Damigella, ma la Favola di Bella e Una musica lontana  e li ho trovati  molto godibili.  Roberta Ciuffi è una brava scrittrice italiana che  merita molto successo.
Complimenti a Paige per la bella recensione.

Miriam  

Ma che bella

Ma che bella recensione!!!!Sono pienamente d'accordo che le autrici italiane non sono certo da meno delle altre e questo libro in particolare deve essere veramente una chicca. Purtroppo non l'ho letto ma della Ciuffi conosco 'Una musica lontana' e' La  favola di Bella' che me l'hanno fatta scoprire come autrice. Ho invece in libreria ma non ancora letto 'Un marito per Regina' che mi riprometto sempre di iniziare ma a causa della mole di arretrati è rimasto un pò indietro. Che dite lo metto in cima alla pila?
Ancora complimenti a Paige
DannyMo

SONO PERFETTAMENTE

SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO!!
ABBIAMO AUTRICI ITALIANE CHE NON HANNO NIENTE DA INVIDIARE A CERTE SCRITTRICI STRANIERE...ANZI, SONO DA ESEMPIO A CHI SCRIVE.
A CHI , COME ME, ACERCA  ALTRO IN UN LIBRO OLTRE ALLA STORIA D'AMORE MELENSA, CONSIGLIO: MARIANGELA CAMOCARDI, ROBERTA CIUFFI, LUISA VIOLA. SYLVIA Z. SUMMERRS, KATHLEEN MCGREGOR, ORNELLA ALBANESE...SONO TUTTE ITALIANE E NE SONO FIERA!!!
GIUSY

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