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Martedì, 28 luglio, 2009 - 23:27
Paige79

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RECENSIONE: PER SEMPRE (Everlasting), di Kathleen E. Woodiwiss

Anno: 2007

Edizione originale: William Morrow

Pubblicato in Italia da: Sonzogno

Formato:

Livello di sensualità:hot (bollente)

Genere: medievale

Ambientazione: Inghilterra, XII secolo

Voto: 6/10

I sogni di Abrielle di Harrington di trovare un marito che l’ami e quelli della sua famiglia di risollevarsi dal disastro economico si infrangono quando  re Enrico, alla festa alla quale ha invitato i fedeli sudditi che hanno combattuto per lui, non include il nome del suo patrigno Vachel de Gerard tra i cavalieri cui ha deciso di corrispondere una ricompensa per i servigi resi durante le crociate.
L’ unica speranza purtroppo è quella di sposare il viscido(ma ricchissimo) Desmond de Marlè, e Abrielle nonostante le suppliche della madre e del patrigno, decide di sacrificare tutti i suoi sogni di felicità  per salvare la famiglia.
Tra gli invitati all’infausta unione c’è anche Raven Seabern, emissario del re di Scozia e figlio di un capoclan scozzese che Abrielle aveva già incrociato in più di un’occasione alla festa data da Enrico, e per il quale da subito ha provato contrastanti sentimenti di attrazione e diffidenza; questo nonostante Raven  abbia dimostrato più volte il silenzioso amore che prova per lei standole vicino e salvandola da pericoli e aggressioni…

Recensire l’ultimo romanzo di una scrittrice amatissima come la Woodiwiss, per di più pubblicato dopo la sua morte prematura, non è stata cosa semplice. Ogni parola che non sia di lode può suonare alle orecchie dei fans come un’ingiuria, ma purtroppo non posso esimermi dalle critiche nei confronti di questo romanzo, pur annoverandomi tra i fans sopracitati.
La storia è scritta nel tipico stile che la Woodiwiss ci ha insegnato ad amare, e quindi eroe ed eroina bellissimi, bravissimi, coraggiosi e appassionati, personaggi secondari divisi nettamente tra buoni/buoni e cattivi/perfidi (il che non sempre è necessariamente negativo, quando non si esagera), e una storia d’amore basta su incontri-scontri di vario tipo tra i due protagonisti, senza disdegnare la parte fisica che ha un ruolo oserei dire fondamentale. Certo questo tipo di schema letterario alla lunga presenta varie pecche, non per questo però è criticabile a priori o privo di fascino, anche perché altrimenti la Woodiwiss non avrebbe catturato la nostra attenzione e la nostra fedeltà per anni, e meritatamente.
Ma alla lunga il troppo stroppia. La protagonista di questo romanzo, Abrielle, è una tipica eroina cara all’autrice: bellissima, intrepida e caratterialmente forte….doti che però sbandierate a ogni piè sospinto inducono più a sbuffi infastiditi (della serie: “siiiiii, ho capito!”) che ad ammirazione, anche perché poi a tante lodi non corrispondono altrettanti fatti in cui le virtù caratteriali di Abrielle si manifestano; anzi, alla fin fine l’ho trovata molto spesso sciocchina ed irritante. Come da trama, Abrielle decide di sposare un uomo che non ama, addirittura la ripugna, per salvare la famiglia dal disastro finanziario (e fin qui nulla di nuovo, erano cose molto frequenti all’epoca); questo nonostante sia attratta da Raven, gentiluomo scozzese bello, coraggioso, nobile d’animo. E soprattutto innamorato di lei fin dall’inizio, tant’è vero che invece di tornarsene in Scozia dove poteva vivere tranquillo nei suoi possedimenti ha preferito rimanere in Inghilterra nella fortezza di re Enrico prima, e in quella dell’amata (complice un invito al matrimonio) poi, standole vicino, salvandola in varie occasione da stupri e agguati e cercando perfino di pensare a una soluzione alternativa all’orrendo matrimonio che le si prospetta. E quando, dopo varie peripezie e accadimenti propizi ad Abrielle(che diventa una ricca e indipendente vedova in un batter d’occhio), i due giovani si vedono costretti al matrimonio, cosa fa la nostra eroina? E’ contenta, felice dia vere un marito che ha apertamente dimostrato di rispettarla e di avere per lei amore e considerazione? Ma nemmeno per sogno! E tutto questo perché? Perché Raven non l’ha mai apertamente corteggiata in modo classico. Esatto, solo perché Raven non è andato dal patrigno chiedendo formalmente il permesso di parlare con lei e di corteggiarla, e dopo non ha fatto tutte quelle carinerie che per la nostra sono fondamentali (tipo, suppongo, dedicarle un sonetto al liuto o mandarle fiori o cose del genere...non sono esperta di corteggiamenti medievali). Così Abrielle decide di fargliela pagare restando ostile nei confronti dello sposo, nonostante i pazienti tentativi di lui di comprenderla e stabilire un dialogo (a volte leggendo viene da pensare: “Santo subito!”). Naturalmente tutto questo orgoglio viene meno nelle varie aggressioni e pericoli che le tocca ancora di subire, e durante i quali il suo pensiero verso Raven cambia radicalmente: in queste occasioni lui infatti diventa l’eroe dei suoi sogni, la sua speranza di salvezza..insomma il principe azzurro che, letteralmente, la salva dalla e cattiverie del mondo. Una volta salva, ad Abrielle torna improvvisamente in mente il gravissimo motivo di offesa nei suoi confronti…e tutto ricomincia come prima, fino a pochi capitoli dalla fine.
Raven è l’eroe che tutte noi amiamo:bello, intrepido, fedele, innamorato e paziente..anche troppo mi viene da dire.
Più interessante il rapporto tra Elspeth, madre di Abrielle, e il secondo marito Vachel, che per fortuna non è il solito patrigno perfido che si trova in molte storie, ma che è per Abrielle un vero padre.
Passando ai cattivi, ecco la mia perplessità: perché qui i cattivi sono tutti (a parte il giovane Thurstan) grassi? Il brutto è che qui alla descrizione di grasso, viene pure associata la precisa idea di viscido, sporco, malvagio, brutale. Ovviamente i buoni sono sempre snelle (le donne) e muscolosi (gli uomini), bellissimi e altrettanto ovviamente a queste descrizione è associata appunto l’idea di buono, nobile e coraggioso. E non è una cosa nuova nei romanzi di quest’autrice, solo qui mi è parsa molto più accentuata. Un messaggio davvero brutto e fastidioso.
Sorvoliamo poi sulla comicità involontaria data dalla storia secondaria tra Cordelia, amica ventenne (o anche di meno, visto che nel medioevo si sposavano giovanissime) e Cedric, il padre di Raven, descritto dalla stessa autrice come un uomo vicino alla sessantina. Ovviamente esistono unioni di questo tipo, ma la felicità e l’attrazione che la giovane dimostra per l’anziano sposo alla fine mi sono sembrate davvero forzate e improbabili.
Per fortuna il romanzo è scritto nello stile tipico della Woodiwiss, che ci affascina e cattura facendoci sorvolare anche sulle pecche del romanzo, non facendoci venire la voglia di lasciarlo a metà. Da qui il mio voto, 6/10…nonostante obiettivamente sia un romanzo abbastanza deludente.
Ma per fortuna possiamo consolarci rileggendo ROSA D’INVERNO, COME CENERE NEL VENTO, IL FIORE E LA FIAMMA…

Tiziana

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Commenti

anche io adoro KEW ed ho

anche io adoro KEW ed ho letto tutti i suoi libri tranne questo. Però i migliori sono i primi: Il fiore e la fiamma, Shanna, Come cenere nel vento, soprattutto per la descrizione dei luoghi, delle situazioni ecc.. Gli ultimi anche se mi sono piaciuti mi hanno un po' deluso (ma non so se è colpa della traduzione e dei tagli all'originale, cosa di cui sospetto). Malgrado le recensioni non proprio entusiastiche che ho letto nei vari blog credo comunque che leggerò anche questo libro, proprio perché sono indiscutibilmente innamorata di tutti gli eroi di KEW. Ma voi ne avete mai incontrato uno dal vivo?

Lucia63

Io invece adoro ogni libro di

Io invece adoro ogni libro di Kathleen Woodiwiss. Le emozioni che provo quando leggo un suo libro nessun'altra autrice riesce a trasmettermele. E' unica... il suo stile è unico e inimitabile! Oggi abbiamo a disposizione tante brave autrici, alcune che scrivono in maniera molto hot (ma questo non conta in questo discorso... ) ma nessuna è brava come Kathleen ( va be... lisa Kleypas è un'altra storia ^_*......). Ho adorato anche 'Shanna' perchè a dispetto della testarda protagonista, ho adorato il suo modo di descrivere tutto..... l'ambiente, il contesto storico, e il meraviglioso Ruark *_* .

Gli uomini Woodiwiss sono ..... PERFETTI e li ho amati tutti. E' vero che 'Per sempre' non è all'altezza degli altri suoi romanzi..... è anche vero che quando lo ha scritto era già molto malata e sotto pressione. E a quanto ne so, non ha potuto fare le ultime correzioni al romanzo che è stato completato dai figli che per quanto si siano impegnati non possono sicuramente rendere un suo romanzo perfetto come solo lei sapeva fare. Sono così dispiaciuta quando penso che non potrò mai più dire: chissà quando potrò leggere un nuovo romanzo della mia scrittrice preferita.... -_-

Menomale che spesso posso rileggere tutti i suoi bellissimi CAPOLAVORI. GRAZIE KATHLEEN WOODIWISS! Ciao, Lidiag.

Non ho ancora letto questo

Non ho ancora letto questo libro anche se l'ho comprato, devo confessare che ho paura di una delusione

gli ultimi due libri precedenti a questo non li ho letti, per me a parte Shanna che al pari di naan l'ho detestata, l'avrei presa a sberle notte e giorno, ho adorato tutti i suoi libri, il suo stile resta inimitabile

prima o poi leggerò Per sempre essendo consapevole che non è certamente una creatura della Woodiwiss, almeno non nella sua completezza!

Nemmeno a me è paiciuto

Nemmeno a me è paiciuto SHANNA...devo dire che per molte cose questo romanzo gli si avvicina, soprattuto nella somiglianza tra le due potagoniste.Effettivamente poi alcune parti fanno venire più di un dubbio sull reale identità di chi le ha scritte, comunque è un romanzo di stampo Woodiwiss senza dubbio.I difetti e i pregi sono quelli notati molto spesso anche nei romanzi precedenti a questo,quelli più famosi.Un po' perchè lo schema usato dall'autrice , che ha inziato a scrivere negli anni '70, quindi quando questo schema furoreggiava, non è mai cambiato nel corso degli anni.E quindi abbiamo sempre avuto eroine giovanissime accompagnate da eroi a volte con il doppio della loro età, cattivi descritti come ho notato nella recensione e altro ancora...questo è il suo stile,nel bene e nel male.

Mmm, effettivamente questa

Mmm, effettivamente questa Abrielle mi sta un po' sulle scatole!!! E la tua non è l'unica recensione negativa che ho letto su questo libro. Ciò non toglie che la Woodiwiss sia stata una delle autrici di romance migliori. Non credo che questo libro offuscherà la sua bravura e resterà sempre nei nostri cuori. Complimenti per la recensione!

Ciao non l'ho letto, e non lo

Ciao

non l'ho letto, e non lo leggerò. Per me la Woodiwiis ha terminato di scrivere molto prima dell'uscita di questo romanzo. Ci sono troppe incongruenze nello stile, in breve gli ultimi romanzi non usano le parole come faceva lei. Non mi va di comprare un romanzo e non sapere nemmeno chi lo ha scritto, la firma in calce non mi dice nulla.

Rimane la regina del romance, per me, ma solo per la sua produzione uscita precedentemente alla sua malattia.

ciao

cris

Tiziana bellissima recensione

Tiziana bellissima recensione ... che approvo in toto! Eh sì perchè ho letto molti commenti negativi su questo romanzo ... ma come te ... una volta finito .. non mi son sentita di bocciarlo!

Solo per la storia tra Cordelia e il padre di Raven ... và premiato :-)

La Woodwiss con me ha avuto sempre lo stesso problema :-) ... le sue protagoniste le ho sempre odiate! :-)

O le avrei investite con un trattore ... tipo Shanna! ... o le avrei gridato di svegliarsi ... come nel Il lupo e la colomba, Il fiore e la fiamma ... o le avrei prese a calci sino al sanguinamento delle gengive :-) ... tipo Abrielle! :-)

Ma per i personaggi maschili è tutta un'altra storia ... soprattutto con Ruark (che scusate ... per Shanna è veramente ... ma vergognosamente ... sprecato!) ... :-) ... per non parlare di Maxim in Magnifica preda ... :-)

Raven non è da meno! Un uomo tutto d'un pezzo ...

Quello che più mi è piaciuto in questo romanzo è stato ...

L'ha voluta ... e se l'è presa! .. e anche se lei risulta odiosa, rimane sempre una consapevolezza di Raven della donna di cui si è innamorato .. l'ho trovato un personaggio molto maturo ... ed inutile dirlo ... eh scusate se mi ripeto :-) ... sprecato per Abrielle :-)

Per concludere ... è un romanzo che consiglierei ... forse è un pò sotto tono ... ma da leggere!

Lalletta

bella recensione, pure

bella recensione, pure divertente!

peccato per il libro, perchè anch'io ho sempre adorato questa scrittrice (non in tutto veramente, Shanna l'ho detestata e neppure terminata di leggere). Rimane comunque una stella nel firmamento romance, e non dimentichiamo che questo libro è stato concluso postumo...

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