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Giovedì, 15 marzo, 2007 - 11:50
Paige79

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L’INGANNO (Deception) di Amanda Quick

Titolo originale: Deception

Anno di pubblicazione negli USA: 1993

Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondatori,serie I ROMANZI, n.251,aprile 1994;serie I GRANDI ROMANZI ORO,n.

Ambientazione: Inghilterra

Olympia Wingfield è una giovane donna che vive in campagna dedicandosi alla cura dei tre nipoti orfani e alla sua passione:studiare leggende antiche di Paesi lontani.Ultimamente è venuta in possesso del prezioso diario di una nobildonna risalente a un secolo prima, nel quale si nasconde la chiave per il ritrovamento di un misterioso e preziosissimo tesoro.

La sua vita cambia completamente quando viene assunto in qualità di istitutore dei tre ragazzini Jared Chillurst,l’uomo che le ha recapitato il diario e che in breve tempo conquista la sua fiducia al di la del suo temibile aspetto da pirata, e soprattutto il suo cuore.

Fra i due nasce infatti una grande passione,ma un giorno Olympia viene a conoscenza di un fatto sconvolgente:Jared l’ha ingannata sulla sua identità, in realtà è un visconte appartenente a una nobile famiglia discendente dal capitano che ha sotterrato il tesoro, e che per conto dei familiari sta cercando il diario e soprattutto qualcuno che lo interpreti, in modo da riportare il tesoro in famiglia.Passato il primo momento di rabbia, Olympia decide di non voltargli le spalle…accettando anche la sua proposta di matrimonio.Ma questo è solo l’inizio di una emozionante e divertente avventura.

In questo divertente romanzo la figura catalizzante di tutti gli eventi è Olympia, una donna davvero “sui generis”:giovane e bella, ha sempre vissuto in campagna e dedicato la sua vita allo studio di antiche leggende, senza minimamente preoccuparsi di divertimenti, vita di società o passioni di altro genere, nemmeno l’amore.E’ una donna abituata a prendersi cura degli altri e sembra ovvio per lei preoccuparsi anche di quello che lei crede un suo dipendente ,Jared:un uomo abituato a cavarsela in ogni situazione,e a preoccuparsi dei guai combinati dai membri della sua simpatica ma troppo impulsiva famiglia, il quale inzialmente non vorrebbe lasciarsi andare alla passione che Olympia gli ispira, e soprattutto non riesce a credere che qualcuno si preoccupi davvero per lui, visto che nessuno lo ha mai fatto.Due personaggi insomma completamente diversi che s’incontrano e imparano a conoscere sé stessi attraverso l’altro.

Come solitamente accade nei romanzi della Quick, anche qui la storia d’amore si integra perfettamente con la parte “gialla”del romanzo, riguardante il tesoro di cui Olympia cerca di recuperare la chiave attraverso il diario che ha trovato: la soluzione del mistero non è per nulla scontata ( anche se alla fine appare di facile risoluzione);molto ben caratterizzate anche le figure di tutti i personaggi di contorno, che vengono fatti agire in modo da non essere semplici comparse ma parte integrante del romanzo.

Tiziana

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Commenti

Concordo su quello che hai

Concordo su quello che hai detto de L'ISOLA DEI DESIDERI,di diverso oltre all'ambientazione medioevale aveva anche quell'atmosfera " fiorita"che traspare dalle pagine del libro, sembrava in certi momenti di sentire il profumo di fiori nell'aria.Anche per quanto riguarda le autrici è vero,,,se ci piace un certo tipo di intreccio, oltre al modo di scrivere, tendiamo ad acquistare quello, e le autrici offrono garanzie in questo senso.Per esempio a me non passerà mai più per la testa non dico di acquistare , ma anche di leggere un libro di rosemary Rogers...

Tiziana

Ciao Tiziana! Mary Balogh? E

Ciao Tiziana!

Mary Balogh? E pensare che è, forse, una delle autrici che ho sempre reputato più "variegata" nella creazione dei suoi intrecci! Beh... forse è il caso di premettere che della Balogh io abbia letto sì un buon numero di romanzi, ma non abbastanza da corprire la sua vastissima produzione. Mi pare soprattutto che nei suoi lavori più recenti, la Balogh abbia teso a diventare un po' ripetitiva nei suoi topoi: ad esempio il matrimonio-fidanzamento di facciata, che mi pare compaia in vari romanzi del ciclo dei Bedwyn e non solo...

Personalmente ciò che ha finito con l'annoiarmi della Quick è il fatto che ho avuto l'impressione di leggere sempre lo stesso libro, o meglio: sempre gli stessi personaggi inseriti in avventure tra loro più o meno identiche (anche il modo in cui nasce l'attrazione e si scatena la passione è quasi sempre simile). L'unico romanzo che, secondo me, forse, si discosta un po' dal solito è "L'isola dei desideri" (vuoi anche per l'ambientazione medievale, invece della Londra regency).

Però penso che possa anche essere vero il contrario, nel senso che, a volte, si comprano i romanzi di un'autrice proprio in quanto garanzia del rispetto di certi elementi, caratterizzazioni ed intrecci.

Ciao Lener, ho notato il tuo

Ciao Lener, ho notato il tuo comento con interesse anche perchè in questi giorni ho parrtecipato a una discussione sulla ripetitività di un a'ltra autrice ( da me molto amata), cioè Mary Balogh:ho fatto notare come è vero che le trame in certe autirci siano ripetitive, ma come sia vero anche che la loro abilità stia proprio nel non rendere questa ripetitività noiosa,quella per intenderci del tipo di altre autrici ( Come Rosemary rogers), in cui " letto uno, letti tutti".E questa abilità si esplica sempre nella descrizione dei sentimenti dei protagonisti rispetto alle vicende amorose o non in cui sono coinvolti.O almeno, per me è così!

Tiziana

Ho letto un buon numero dei

Ho letto un buon numero dei romance storici di Amanda Quick e non voglio mettere in dubbio il suo valore di narratrice, tuttavia... non riesco a liberarmi dalla sensazione che, alla fine, i suoi romanzi sembrino un po' fatti con lo stampino. Finora ho sempre, puntualmente, trovato nelle sue trame: a) la protagonista moderna, contestatrice, femminista ed attira-guai; b) il protagonista tenebroso (ma mi verrebbe piuttosto da definirlo "finto tenebroso", dato che in buona sostanza non è che un povero diavolo, più di cervello che d'azione ,desideroso soprattutto di starsene in pace ma si ritrova in mezzo ad intrighi e complicazioni a causa dell'eroina); c) una passione fortemente sessuale trai due; d) un'immancabile para-trama giallo-investigativa alla storia d'amore trai protagonisti.

E' normalissimo che le autrici hanno un loro stile o delle precise scelte narrative che le contraddistinguono, tuttavia... per quanto mi rigurda, nel caso della Quick ad esempio, questa sua "ripetitività" ha finito con il distogliermi dall'acquisto dei suoi romanzi.

Mi piacerebbe conoscere l'opinione di altre lettrici, se abbiano trovato autrici che hanno giudicato ripetitive nei loro romanzi (com'è capitato a me con la Quick), se siano per il vecchio adagio "cavallo vincente non si cambia" o se apprezzino maggiormente un'autrice che preferisce sperimentare nuove situazioni.

concordo con Mandala82,

concordo con Mandala82,

anche a me questo è forse il titolo che è risultato in assoluto meno gradevole di tutti quelli che ho letto della Quick (ho letto tutti i suoi storici tranne l'ultimo, second sight mi paresi chiami , mentre mi mancano i contemporanei ).

Quello che non mi ha convinto è la figura del protagonista, precettore-pirata , un po' poco credibile per i miei gusti.

Va però premesso che dalla Quick io mi aspetto tanto... ma tanto tanto... ci ha dato veri gioiellini, per cui quando fa un libro "solo " discreto per me è già una mezza catastrofe! :-)

Ciao ^___^ L'inganno come

Ciao ^___^

L'inganno come molti titoli della Quick è un romanzo brioso e divertente.

Sono d'accordo con te Ty , brava.

Cris

Scusate mi è partito il

Scusate mi è partito il comemnto senza averlo finito...grazie andreina, i complimenti mi invogliano a farne ancora di più e ad andare avanti!

Tiziana

Gra

Gra

i libri della quick sono

i libri della quick sono tutti carini chi più chi meno!

sono delle piacevoli letture, almeno per me.

Tiziana ,la tue recensioni sono molto carine senza rivelare molto del libro!

brava!

In effetti la storia delle

In effetti la storia delle due signore che citi tu è molto interessante e insolita per l'epoca...anche se a me non sono state per nulla simpatiche.

Tiziana

Ciao Tiziana! Questo è

Ciao Tiziana! Questo è probabilmente il libro della Quick che mi è piaciuto di meno. Non so, non sono riuscita ad apprezzare in pieno il personaggio di Jared,che a mio avviso è un pò smidollato; e ho trovato quello di Olympia troppo...simil-Quick!!! Comunque i personaggi più intriganti del libro sono l'ex di Jared e la sua...amica.

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