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Venerdì, 26 gennaio, 2007 - 07:48
Paige79

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IL FILO DI ARIANNA di Ornella Albanese

 

Anno di pubblicazione: 2006



Pubblicato da: Arnoldo Mondatori, serie I ROMANZI, numero 735,ottobre 2006.


Ambientazione: Italia,1800

Arianna Salvemini, figlia del duca di Poggioalto,e Ottavio Pambieri,figlio di un commerciante arricchito, sono costretti a un matrimonio di convenienza per soddisfare i desideri delle rispettive famiglie: la famiglia di lei infatti è in rovina a causa di investimenti sbagliati del padre, e alla giovane occorre una marito ricco( anche se borghese) per  evitare che tutti finiscano sul lastrico.Il padre di lui invece ha da sempre l’ambizione che i futuri nipoti  possano appartenere ad un mondo che lo ha sempre disprezzato, e si mette d’accordo col padre di Arianna per comprare le proprietà della famiglia messe all’asta, permettendo loro di abitarvi ancora,ma imponendo come condizione il matrimonio del figlio con la giovane erede della casata. Così i due giovani sono costretti a sposarsi nonostante si siano visti una sola volta:tre anni prima,ad una festa dove Ottavio era stato pesantemente umiliato dagli amici di Arianna.

Lei d’altro canto è convinta che il padre sia stato costretto a questo passo col ricatto,e  anche se non lo perdona, non ha certo intenzione di accettare il marito impostole con la forza, se non di nome.Così la loro convivenza inizia sotto una serie di malintesi che rischiano di allontanarli del tutto…man mano che i giorni passano però i due giovani cominciano a conoscersi e infine si innamorano:purtroppo però i rispettivi dubbi sulla loro unione e ancora di più un segreto rivelato ad Ottavio dal padre morente rischiano di rovinare tutto.

Finora delle scrittrici italiane avevo letto solo Mariangela Camocardi, che non mi è piaciuta quasi per nulla;Ornella Albanese è stata invece una sorpresa davvero graditissima, in quanto questo è uno di quei romanzi che mi è rimasto nel cuore.

L’elemento principale del suo fascino è , secondo me,il fatto che rispetto ad altri romanzi la narrazione si concentra molto sulle diverse personalità di Ottavio e Arianna, sull’evolversi dei loro sentimenti e della loro relazione all’interno della coppia, ma anche come persone.

I due appartengono a mondi rigorosamente separati da  convenzioni sociali e pregiudizi:lei nobile figlia di un duca, lui figlio di un commerciante arricchito e  ambizioso.Solo che ognuna delle due famiglie  ha qualcosa che manca all’altra e, guarda caso, quel qualcosa è quello che la momento occorre di più:lui i soldi,lei il titolo nobiliare.I genitori si accordano così su questo matrimonio mettendo i due giovani praticamente di fronte al fatto compiuto: ai due non resta che accettare, a malincuore.Soprattutto Arianna è addolorata da questo matrimonio di convenienza con un quasi completo sconosciuto.

Dico quasi perché c’è un prologo alla storia risalente a tre anni prima, quando Ottavio era stato invitato a una festa dal duca e vittima di uno scherzo abbastanza crudele da parte degli altri giovani, decisi a umiliarlo solo perché borghese.In quell’occasione Arianna e un’altra ragazza erano state le uniche a rifiutarsi di prestarsi a quel brutto gioco, e già da qui qualcosa si capisce del caratterino indipendente e deciso della nostra eroina. Perchè lei è così, decisa , fiera , con i piedi per terra le  riesce molto doloroso sacrificarsi per il bene della famiglia….tutto ciò le impedisce di vedere al di là delle sue convinzioni sul marito, di sforzarsi di vedere al di là del proprio naso, di conoscere e farsi conoscere per quella che è in realtà. Ma è solo una naturale reazione a un matrimonio imposto:presto Arianna, messa di fronte alla realtà della sua nuova vita e alla necessità di vivere con quell’affascinante sconosciuto, capisce che sta sbagliando e decide di prendere in mano le redini della situazione o meglio, come la mitica Arianna della mitologia greca, di srotolare il filo dell’intricata matassa che la guida nella difficile scoperta dell’animo dell’altro.

E così scoprirà che Ottavio non è certo un altro qualunque….il nostro giovine,che mentre il padre era in vita non si era mai interessato all’attività del genitore( seppur dedicandosi agli studi), alla morte di quest’ultimo prende in mano il lavoro del padre, senza alcuna esperienza ma tanta volontà di migliorare e di non disperdere nel nulla tutto quello che il genitore aveva costruito.Non lo fa in modo incosciente, ma affidandosi all’esperienza di amministratori più  competenti di lui,avendo l’umiltà di riconosce la propria inesperienza nel campo….inoltre, per quanto riguarda il proprio matrimonio,sin dalla prima notte cerca di venire incontro alla moglie, capendo i suoi dubbi e le sue angosce.Si allontana quando lei lo offende, e per un certo tempo non risponde ai suoi tentativi di riconciliazione, ma solo per metterla alla prova, per darle modo di maturare e di aiutarlo a trasformare il loro matrimonio in una vera unione.

I dubbi e le incertezze continuano tra di loro, perché nonostante i tentativi ognuno dei due ha paura di quello che l’altro penserà di lui;nessuno dei due è sicuro di prendere l’altro nel modo giusto, vanno per tentativi, e spesso si scoraggiano di fronte a segnali negativi che in realtà quasi sempre fraintendono.Ma dopo l’occasione decisiva, quando durante il matrimonio di una zia Arianna si schiera apertamente a favore del marito impedendo che venga umiliato, tutto migliora e la situazione non può che continuare in crescendo.

La narrazione è scorrevole e profonda, l’autrice riesce a ritagliare un piccolo spazio anche per i personaggi secondari ( mi ha colpito molto la vicenda di zia Alfia) rendendoli personaggi reali e non semplici comprimari che restano in secondo piano, e soprattutto le emozioni, dubbi e sentimenti dei protagonisti sono resi in modo che il lettore riesce a sentirle come proprie.Semplice ma bellissimo.

Tiziana

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Commenti

ciao, poche righe per

ciao, poche righe per salutarvi tutte. Sto partendo per le vacanze, quindi con Chiaromattino e Naan ci sentiremo a metà settembre.

Ciao a tutte

Ornella Albanese

Ho letto alcuni libri di

Ho letto alcuni libri di Ornella Albanese del genere che prediligo, il medievale, e mi sono piaciuti tutti, e conto di leggere al + presto " il filo di Arianna" ma ,è vero che alcune autrici italiane sono bistrattate!

quelli che ho letto della Camocardì in verità mi sono piaciuti.

Ornella Albanese ha uno stile che apprezzo , mi piace e sicuramente la recensione di Tiziana , le ha reso pienamente giustizia!

Cara Ornella Sono felicissima

Cara Ornella

Sono felicissima di leggere il suo commento. Non le nascondo di avere un debole per le scrittrici italiane che trovo veramente brave , considerando poi lo scarso riguardo che la letteratura sentimentale gode in questo paese , siete ancora piu degne di nota e ammirazione.

Spero di avere la possibilità di scrivere un articolo su di lei , di conoscerla meglio e di offrire preziose informazioni alle nostre lettrici, che sono sempre a caccia di notizie sulle scrittrici italiane così tanto riservate .

A presto

Cris

Volevo ringraziare Ornella

Volevo ringraziare Ornella Albanese per il suo intervento, e assicurarle, che qualora lo desiderasse, noi avremmo molto piacere a dedicarle un post tutto suo e ospitarla nel nostro Treasure Box. Deve solo contattarci :-) tramite la casella email e farci avere un suo recapito.

Personalmente, ho trovato molto bello Cuore di Lupo, è tra i miei libri preferiti, e mi piacerebbe molto parlare un po' con lei, della sua passione per la scrittura e dei suoi libri.

Aspettiamo fiduciose!

Complimenti per la

Complimenti per la recensione. Che la scrittrice non me ne voglia ma non mi è piaciuto molto. Niente da dire sulla narrazione nè sulla caratterizzazione dei personaggi che erano perfetti. La trama purtroppo non mi ha coinvolto più di tanto. L'ho letto tutto perchè ormai lo avevo comprato ma non appena ho avuto l'occasione l'ho venduto. Devo inoltre dire che ho letto anche Cuore di lupo e La sposa e il guerriero ma nemmeno di quelli ho dei ricordi memorabili. Io sono una persona che ragiona in questo modo: se un libro mi ha colpito ricordo tutto e lo conservo ma se ricordo solo il titolo lo vendo. Il problema è che forse le autrici italiane non mi danno alcun brivido tranne alcuni libri di Mariangela Camocardi (consiglio di leggere "Sogni di Vetro" il mio preferito. Non mi vergogno a dire che ho pianto tutto il tempo). Ho letto inoltre anche libri di Maria Masella e Paola Picasso ma quello che mi danno le autrici americane/inglesi non sono riuscita a trovarlo in altri libri. Comunque posso dirvi che vale lo stesso per altri generi come i gialli (anche in quel caso quelli scritti da italiani non mi lasciano molto). Naturalmente finchè i romanzi di Ornella Albanese e delle altre scrittrici italiane fanno parte della collana I ROMANZI mondadori li prendo dato l'abbonamento. ^_^

Oddio,a momenti

Oddio,a momenti svengo!!!!!Un'autrice che ha letto la mia recensione. e gli è pure piaciuta...grazie mille Ornella Albanese, ora sto tre metri sopra il cielo(come nel famoso film)!!!Sicuramente cercherò di procurarmi il libro che hai cosigliato,e anche gli altri.E grazie per aver scritto questo bellissimo romanzo!

Tiziana

Grazie delle informazioni

Grazie delle informazioni Ornella! Ho intenzione di visitare Casteldelmonte in settembre, che bella coincidenza. Potrei cercare il tuo libro e leggerlo prima di allora. elisa

Ciao, ho molto apprezzato la

Ciao, ho molto apprezzato la recensione de Il filo di Arianna di Tiziana. Evidentemente il mio romanzo è arrivato dove desideravo che arrivasse: al cuore delle lettrici più appassionate.

A Elisa Rolle vorrei dire che io, pur essendo italiana, ho scritto tre romanzi di ambientazione medievale: Il volo del falco, nel quale i protagonisti si muovono sulla planimetria perfettamente ricreata di Casteldelmonte, il castello di Federico II. Poi Cuore di lupo e il mio preferito: La sposa e il guerriero.

Vorrei anche precisare che il primo romanzo pubblicato da Mondadori è stato L'ombra del passato, che credo piacerebbe molto a Tiziana, nel febbraio 2002.

Ciao a tutte

Ornella Albanese

Ciao ^____^ E chi si

Ciao ^____^

E chi si dimentica di Lolotte dei Cammellopardi ?

Quel romanzo mi ha fatto scoprire una scrittrice di talento, oltre che persona preziosa e amabile .

La Ciuffi è un’artista che riesce a dipingere le scene in maniera memorabile inoltre é capace di creare personaggi unici , vivi e autentici .

Anch’io consiglio la lettura dei suoi libri che spaziano dai piu comici o come li definisce lei “ salottieri” , ai piu profondi e drammatici …all’italiana insomma.

Ciao

Cris

Ho trovato "Il filo di

Ho trovato "Il filo di Arianna"!

Ho cominciato a leggerlo e, sebbene sia ancora agli inizi, lo trovo delizioso. Mi piace specialmente la resa dei personaggi: i secondari sono cesellati così bene che già ho le mie personali preferenze (l'indipendente e ribelle Eleonora... La giovanissima ed acuta Melania).

Ne vengo anche dalla lettura del mio primo romanzo di Roberta Ciuffi, "Il colore della felicità", che è stato una piacevolissima scoperta: a parer mio, quel romanzo è un gioiellino. L'autrice, soprattutto, è stata molto abile a descrivere le psicologie dei personaggi, con grande coerenza nei loro cambiamenti. Lo consiglio vivamente.

Dal 1995 il Comitato Pari

Dal 1995 il Comitato Pari Opportunità delle dipendenti compra libri di narrativa e saggistica al femminile. Si é cominciato per "far fuori" gli ultimi soldi del budget annuale senza mandarli in economia, adesso siamo sopra i 2500 titoli, e abbiamo ancora parecchio da catalogare. Sino a due anni fa i libri andavano nella biblioteca, e nessuno si accorgeva che c'erano, adesso sono in locale loro e con un preinventario dedicato. Siccome una biblioteca per essere viva deve avere carattere e particolarità, abbiamo alcuni filoni che seguiamo particolarmente: gialliste, scrittrici di rosa e una raccolta di galatei, con una particolare attenzione all' Italia dall' Unità in poi. Rosa galatei e giornali femminili sono generi contigui, che le scrittrici italiane praticano da subito per campare in modo indipendente e onorato E' una storia lunga e interessante. Si accettano suggerimenti, commenti, e dalle lettrici di Rivoli anche libri in comodato d'uso, (restano di proprietà delle interessate)! Alida Novelli

Anche a me interesserebbe

Anche a me interesserebbe conoscere qualcosa di più delle autrici italiane...sono inforamta ma finoa un certo punto, conosco Liala, la Camocardi e la Albanese, ma stop...mi pare però che non ce siano molte giusto?E x Alida, interssante questa storia del fondo librario al femminile, puoi raccontarci in breve di cosa si tratta?

Tiziana

Grazie per la recensione, e

Grazie per la recensione, e grazie a Chiaromattino se vorrà approfondire e dare degli utili suggerimenti. A me servono particolarmente, perché sto raccogliendo rosa e particolarmente rosa italiano, per il fondo librario al femmnile che stiamo creando nella nostra biblioteca civica, a Rivoli, vicino a Torino. Ho le ideee abbastanza chiare all'indietro, dall'Unità d'Italia sino agli anni 50, ma mi mancano letture e recensioni dagli anni 60 in poi. Grazie a chi vorrà aiutarmi Alida Novelli

Grazie a tutte per i

Grazie a tutte per i complimenti...mi fa molto piacere che vi sia piaciuta la mia recensione, ma davvero non sono riuscita a rendere cosa ha significato questo libro per me...è solo da leggere!!!

Tiziana

Ciao ragazze Prima di tutto

Ciao ragazze

Prima di tutto un grazie a Tiziana ^_^ per la sua recensione , cercherò il romanzo in questione .

Riguardo alle scrittrici italiane la questione è complicata .

In Italia l’editoria è divisa in generi molto precisi , e il romance non è collocato in quelli che vengono definiti “letteratura”, di conseguenza anche le scrittrici seguono lo stesso destino .

Non crediate che si tratti di un problema solo italiano , come vedrete il fenomeno è comune a molti paesi. Stò preparando un articolo in generale e alcuni speciali .

Uno sarà su Teresa Melville , una scrittrice molto conosciuta e pubblicata da Mondadori , che ho avuto la fortuna di conoscere grazie al blog , e l’altro sarà su Roberta Ciuffi pubblicata nella stessa collana della Melville , che conosco ormai da diversi anni .

Entrambe le scrittrici sono l’espressione di una scrittura all’italiana che mantiene delle peculiarità uniche e in entrambe troviamo tanti di quegli aspetti familiari da rendercele molto vicine .

A presto

Cris

Io adoro la Ciuffi. Ho

Io adoro la Ciuffi. Ho acquistato tutti i suoi libri e li sto leggendo.

La cosa che mi piace di più di questa autrice è la caratterizzazione dei personaggi, in particolare quelli secondari, che sono sempre molto ben centrati (e quindi non solo sei personaggi di contorno per fare "filare" la storia.

Quello che poi amo di più è l'atmosfera che riesce a crare: quando scrive mi sembra di vedere qualcosa di noto (ad esempio mi ricordo di come era la anziana balia di mio padre piuttosto che le donne di servizio che giravano in casa dei nonni ecc...: sono esattamente come quelle presentate da questa autrice). E anche i luoghi descritti (Roma nel "colore della felicità", piuttosto che le Marche nella "preda magnifica") sono riconoscibili: sono luoghi che abbiamo visto nella nostra storia e nella nostra vita di italiane. In fondo quanto persone fra le lettrici italiane possono dire di girare per Londra o essere passate per le acque di Bath ...? (per quanto i regency mi piacciono da matti).

Paola.

ciao Lener. Io purtroppo ho

ciao Lener. Io purtroppo ho letto pochissimo delle autrici italiane: a me piacciono dei generi (medievale, paranormale, M/M) che difficilmente sono trattati da loro. Quindi non sono di molto aiuto. Però sa che un'altra blogger, Chiaromattino, sta preparando qualcosa in merito. Attendiamo fiduciose. E naturalmente complimenti a Tiziana per la recensione, secondo me una delle più belle. ciao, elisa

Mi complimento con Tiziana

Mi complimento con Tiziana per questa magnifica recensione: non mancherò di acquistare "Il filo di Arianna" non appena riuscirà a capitarmi tra le mani!

Per inciso io adoro il topos dei matrimoni di convenienza.

Trovo molto interessante l'idea di Paola riguardo una discussione sulle autrici italiane. Confesso di non aver letto moltissimo in merito (soprattutto per il fatto le mie personali preferenze vadano alle ambientazioni inglesi) e le uniche firme che conosco un po' sono Mariangela Camoicardi e Pasquina Chiatti. Che dire... onestamente non mi è facilissimo sciogliere un giudizio in merito. Di Pasquina Chiatti ho letto solo un romanzo, "Il giardino dell'abbandono", e non posso certamente dire fosse scritto male, al contrario. Però... beh, per il mio gusto personale ho trovato la vicenda troppo pesante ed esageratamente melodrammatica.

Di Mariangela Camoicardi ho letto due soli romanzi: "Appuntamento al buio" e "Matrimonio per procura".

Il primo mi è piaciuto tantissimo: ho trovato molto ben resa l'aristocrazia dell'epoca, dedita ad un'ostentata ed annoiata ricerca del proprio piacere. Anche i protagonisti, Barbara ed Alviero, mi erano piaciuti nel loro orgoglio e nella loro passionalità. Il romanzo, poi, aveva un'impronta gialla che donava un buon ritmo alla narrazione. La soluzione dell'intreccio investigativo non era trai più originali, ma l'autrice aveva incastrato comunque bene i pezzi del mosaico.

"Matrimonio per procura" è stato, a parer mio, un'occasione sprecata. L'idea di base non era male ed i personaggi sembravano molto promettenti all'inizio (e rendo atto all'autrice di aver saputo rendere una buonissima alchimia tra Corinna e Rodolfo), ma poi... a parer mio si è messa troppa carne al fuoco, con il risultato di perdersi un po' per strada. Il finale, poi, l'ho trovato tremendamente affrettato.

Invece mi piacerebbe sapere qualcosa di più su Roberta Ciuffi: qualche lettrice vorrebbe parlarmene?

Concordo pienamente con

Concordo pienamente con Tiziana riguardo questo libro: è profondo e ben fatto. La caratterizzazione dei personaggi ottima.

Volevo approfittare di questa recensione per aprire una discussione sulle autrici italiane che mi sembrano un pò bistrattate. Io per esempio non amo la Camocardi mentre ho trovato deliziosi quasi tutti i libri di Roberta Ciuffi (in particolare un complotto di dame e il colore della felicità) e mi è piaciuto anche un libro (il prigioniero) di maria masella.

vorrei sapee cosa ne pensano altre lettrici italiane.

grazie e ciao.

Paola.

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