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Mercoledì, 6 ottobre, 2010 - 22:06
naan

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Isn't It Romantic? Wants You!
i post delle aspiranti bloggers

E VISSERO FELICI E CONTENTI...


 

by Antonella

“E vissero felici e contenti…”
Praticamente questa è la conclusione di ogni romance tradizionale.
“E poi?”
Penso che tutte ci siamo poste almeno una volta questa domanda, dopo il sospiro di soddisfazione che accompagna la chiusura dell’ultima pagina. Se l’autore ha creato una saga, capita di “sbirciare” quasi di straforo nella vita dei protagonisti precedenti e scoprire che il loro matrimonio va’, ovviamente, a gonfie vele, allietato magari da uno o due bimbi…
Talvolta, come per i Bedwyn di Mary Balogh, il “quadro” familiare diviene quasi un “affresco” di notevoli proporzioni.
In questo campo, Lisa Kleypas batte veramente tutti. Un esempio?
In “Worth any price” (“Amore ad ogni costo”) Nick Gentry incontra Charlotte a Stony Cross, residenza di Marcus, Conte di Westcliff; è la sua prima “apparizione”, che ne mette in luce il carattere pratico e di solidi principi, tanto da offrire la propria mano a Charlotte pur di “salvarla” dalla pericolosa influenza di Nick.
La sua figura si delinea poi ancor meglio in “Again the magic”, la storia di sua sorella Aline e McKenna, e naturalmente in tutta la “saga delle Wallflowers”, ovvero delle ragazze destinate a far da tappezzeria nel corso delle feste. Infatti lo Incontriamo subito nel primo libro della serie, “Segreti di una notte d’estate” (Annabelle e Simon); il seguito “Accadde in autunno”, è finalmente il romanzo che lo vedrà protagonista con Lillian Bowman, nella sua storia d’amore; è davvero divertente vedere come la sua rigidità si sgretola – nonostante tutti i suoi sforzi – a contatto con la prorompente vitalità dell’ereditiera americana!
Marcus e Lillian compariranno ancora sia in “Peccati d’inverno” che in “Scandalo in Primavera”, e fin qui siamo ancora a livello di una “normale” saga: se non che, in questi due ultimi romanzi, i legami fra i più famosi personaggi della Kleypas s’intrecciano ulteriormente. Sì, perché se Daisy Bowman (“Scandal in Spring”) è la sorella di Lillian, l’amica Evangeline Jenner (“Devil in winter”) è, guarda caso, la figlia del famigerato Ivo Jenner che compare come rivale a fianco dell’indimenticabile Derek, di “Sognando te” (“Dreaming of you”). E non finisce qui…
Infatti a fianco di Evangeline e di Sebastian St.Vincent, nella gestione della famosa casa da gioco ereditata da Ivo Jenner, compare Cam Rohan, affascinante e misterioso Rom, protagonista con Amelia di un bellissimo “Mine till Midnight” (ancora non tradotto in Italia) a sua volta “libro-capostipite” di un’altra saga, quella della famiglia Hathaway (“Seduce me at Sunrise”, la storia di Winn e Merripen, “Tempt me at Twilight” con Poppy e Harry Rutledge, “Married by Morning” con Leo e Kate e infine “Love in the Afternoon” per Beatrix e Christopher).
E dato che la residenza degli Hathaway è a due passi da Stony Cross, capita spesso di ritrovare ancora, a distanza di anni i nostri conti di Westcliff … Niente male per chi ama verificare che il vero amore resiste al passare degli anni!



Come ti rinnovo una trama…
Certo non è facile per un autore di romance distinguersi per originalità, considerando che il percorso è, in qualche modo, vincolato dalle aspettative dei lettori. Francamente, siamo abituati a un po’ di tutto: protagonisti ricchi o titolati, ragazze o giovani donne di tutte le estrazioni sociali, personaggi belli e brutti (ma sempre affascinanti), buoni e cattivi, nel Vecchio e nel Nuovo Mondo.
Una svolta di tendenza c’è stata negli ultimi anni, con le descrizioni di scene sempre più hot: ma esaurita la novità iniziale, anche qui a voler essere originali ad ogni costo, si rischia a volte di cadere nel ridicolo
A determinare la differenza e decretare il successo non resta, pertanto, che lo stile dell’autore. Non solo la sua capacità descrittiva o la prosa scorrevole (non scordiamo, fra l’altro, che tantissime autrici non sono italiane e devono perciò “affrontare la prova” della traduzione), ma l’ironia o l’umorismo, la vena introspettiva e quella poetica, sono qualità particolari e distintive, in grado di rendere un racconto “diverso” dagli altri e talvolta “unico” nel suo genere.
Ci sono comunque, piccoli artifici, cui le autrici ricorrono ogni tanto, per rinnovare la struttura..
Nell’ultimo libro della serie Hathaway, ad esempio, Lisa Kleypas all’inizio sfrutta l’idea dello scambio epistolare fra protagonisti che non si conoscono completamente. L’idea è quella già di Connie Brockway nel bellissimo “Caro Nemico”; come scordare le lettere di Lilian e Avery?
In “Love in the afternoon”, Christopher al fronte nella Guerra di Crimea , riceve da Beatrix lettere che lo confortano e che lo sostengono in quell’inferno: solo che lui è convinto che le abbia scritte Prudence, l’amica un po’ vanerella di Bea, rivelatasi insospettabilmente profonda…
La trama poi deve fare i conti con l’incontro-scontro fra i due in carne ed ossa, ma questa seconda parte soffre un po’ rispetto alla prima per il ritorno ad una convenzionalità leggermente scontata.
Il fascino della scoperta dell’altro mediata solo dalle parole, senza alcuna “distrazione”, può essere davvero molto forte.
Ci si può innamorare solo per corrispondenza? Certamente sì.
È facile immedesimarsi nel piacere provato da due persone che cominciano con il conoscersi e finiscono per innamorarsi a distanza, aspettando ansiosamente di ricevere una risposta per riprendere un discorso interrotto. Oggi, la posta elettronica ha velocizzato il meccanismo ma il potere seduttivo delle parole è immutato, se anche Meg Ryan nel delizioso film di Nora Ephron recita “Trattengo il respiro finché non sento quelle paroline magiche… C’è posta per te!”


 

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Commenti

Per Cris e

Per Cris e Hatshepsut81,
ragazze, che dire... mi fate arrossire! Grazie grazie grazie.
Un abbraccio
Antonella

grazie Drakon.... è

grazie Drakon.... è proprio lui. Mi sono guardata un po' di siti con le sue copertine. Un gran bel ragazzo. Credo però  che quella da me indicata (di un romanzo della Kleypas se non erro) sia  tra le sue più belle.
Un abbraccio
PATTY

@PattySe non sbaglio, e sarà

@Patty

Se non sbaglio, e sarà sicuramente Veronica a dare l'ultima conferma, il modello è Paul Marron. Se guardi il menu con le cover a destra, osserva la sesta cover, contando da alto. Dovrebbe essere lo stesso modello.

Ciao Antonella, vorrei

Ciao Antonella, vorrei unirmi ai complimenti delle altre ragazze. ^_^ 
Mi piace molto rivedere i protagonisti dei romanzi precendenti in quelli successivi. Una sorta di E VISSERO FELICI E CONTENTI e poi...
Non mi capita solo nei libri ma anche per i film.
Se non c'è il lieto fine, io non leggo nessun libro. ^_^   

Ciao Antonellail tuo post mi

Ciao Antonella
il tuo post mi è piaciuto moltissimo, non è solo molto interessante, è anche pieno di ritmo e di una frizzante ironia.
Molto brava davvero, complimenti
Cris

Grazie Patty!E' bellissimo

Grazie Patty!
E' bellissimo condividere idee e passioni...
Antonella

Hm, scusate, sapete dirmi chi

Hm, scusate, sapete dirmi chi è il fenomenale modello del quarto disegno quello con la scritta ".....and the brink of scandal" E' da un po' di anni che cerco di scoprirlo!!!!
Grazie!!!!
PATTY

Bravissima Antonella, molto

Bravissima Antonella, molto bello e interessante il tuo post.
Sono d'accordo con te. Anch'io amo rivedere i personaggi  di un romanzo che mi è piaciuto molto anche in altri scritti , vedere un po' la loro vita come prosegue, se c'è sempre quell'amore forte e intenso che li lega .(spessissimo questo accade) Anzi trovano mille "occasioni" per dimostrarselo  anche con due o più figli appresso.

PATTY

Poppy 77, grazie grazie

Poppy 77, grazie grazie mille ancora a tutte voi!
Antonella

Ciao DannyMo e grazie!A

Ciao DannyMo e grazie!
A proposito di romanzi storici crudi e tragici, questa estate mi è capitato fra le mani "Wideacre" della Gregory: ancora rabbrividisco!
Un abbraccio
Antonella

Maet1, grazie, grazie grazie!

Maet1, grazie, grazie grazie!

Ciao Lener e grazie!E' vero

Ciao Lener e grazie!
E' vero quello che dici a proposito della "strizzatina d'occhio". E' creare una certa complicità con le lettrici più affezionate. Ci si sente un po' "privilegiate", non trovi?
A presto
Antonella

Ciao Andreina65 e grazie!Lo

Ciao Andreina65 e grazie!
Lo dico a te e a tutte: siete carinissime!!
Per quanto riguarda il lieto fine: anch'io penso sia una prerogativa bellissima dei "nostri" libri sapere che, anche il più difficile degli intrecci, si risolverà bene..
Un abbraccio
Antonella

@AntonellaBravissima!Post

@Antonella

Bravissima!Post super interessante..mi è piaciuto sopratutto il fatto che sei riuscita a riordinare tutti gli intrecci e le varie visitine dei personaggi della Kleypas (che io adoro) negli altri libri: io faccio sempre una gran confusione!E poi il post offre davvero tanti spunti di riflessione...

un abbraccio

vale

Brava Antonella, proprio un

Brava Antonella, proprio un bel post!!!
A me ha fatto piacere ritrovare Marcus in tutti i libri della serie Wallflowers e anche prima in 'Amore ad ogni costo' perchè questo ce lo ha fatto conoscere e apprezzare anche prima (e dopo) il libro a lui dedicato...Poveretto! Così posato e tutto d'un pezzo fino a quando Lillian non lo fa sciogliere come un ghiacciolo al sole....
Infatti mi piacciono i romanzi dove si ritrovano personaggi già conosciuti oppure quando l'epilogo ci fa vedere i protagonisti molti anni dopo (sempre felici e contenti, s'intende )...beh almeno nei romanzi tutto è possibile.
Per quanto riguarda il lieto fine, mi ricordo quando da ragazzina leggevo i vecchi Romanzi Mondadori, che erano diversi da quelli di oggi:  infatti alcuni erano storie d'amore a lieto fine che ancora ricordo con piacere mentre altri erano solo romanzi storici e di romantico non avevano nulla ma erano anzi puttosto crudi e talvolta angoscianti (almeno per me) e non sempre finivano bene .
Inutile aggiungere che preferisco quelli attuali dove so che alla fine troverò 'e vissero felici e contenti' perchè mi da sicurezza: cambiano le autrici, le trame, gli stili ma il lieto fine è una certezza...
DannyMo

Complimenti per l'articolo

Complimenti per l'articolo Antonella! A me piacciono le notizie sul "dopo" della coppia e anche i rimandi tra un romanzo e l'altro, se non appesantiscono troppo le trame. Spesso, in effetti servono solo come riempitivi per idee che latitano, ma altre volte sono piacevoli intermezzi.
Inoltre, che dire, hai citato la mia amata Kleypas e lo splendido "Mio caro nemico" della Brockway.

Ma che bellissimo articolo,

Ma che bellissimo articolo, Antonella, complimenti!
Hai reso davvero una bella panoramica all'universo storico della Kleypas, dove tutti i suoi libri sono intrecciati di continui rimandi (penso solo ad un personaggio secondario come la tenutaria Gemma Bradshaw che appare in "Amore ad ogni costo", "Improvvisamente tu" e viene nominata anche in "Peccati d'inverno"). Personalmente a me piacciono molto questi echi tra libro e libro, quando non limitano la lettura di chi non conosce i precedenti, ma si limitano a strizzare l'occhio alle lettrici affezionate.

Molto interessante anche il secondo articolo, e per la serie "romance epistolare" mi permetto di segnalare anche "A Sir Philip con amore" di Julia Quinn.

Un caro saluto!
Lener

Brava Antonella!Devo dire

Brava Antonella!
Devo dire che la frase felici e contenti per banale che sia, è quello che vogliamo sempre leggere in un romance!
Una nostra amica blogger se non ha il lieto fine, non lo vuole nemmeno leggere un  libro per bello che sia!
 

Ciao Drakon75,il piacere è

Ciao Drakon75,
il piacere è tutto mio ed è veramente grande!
Mi sono posta anch'io spesso la tua domanda; riallacciandomi a quanto  dicevo a MarchRose, penso che effettivamente non solo le autrici ma anche le case editrici abbiano il loro tornaconto nel proporre saghe su saghe. Secondo me, tutto nasce da qui: un'autrice, di solito affermata, colloca una storia in un ambito che consenta sviluppi a livello familiare (o simile). Se il racconto ha successo e i protagonisti ci colpiscono particolarmente, l'autrice sarà sollecitata sia dalle sue lettrici che chiedono di conoscere la storia di questo o quel personaggio (come fossero persone vere: potenza della scrittura! Basta leggere i siti di tante scrittrici famose) sia dalle case editrici che fiutano la potenzialità di nuovi successi. A quel punto, visto che lo "scenario" è già impostato, è anche tutto più facile!
Del resto l'attrattiva del "seguito" è nota anche nel cinema, nelle fiction e così via. E mi fai venire in mente che i romanzi dell'800 (i precursori dei nostri cari romance) venivano pubblicati a puntate, in "appendice" ai quotidiani: tutto per sfruttare la suspence! In fin dei conti , Sherazade si è salvata la vita in questo modo...
Un abbraccio
Antonella

Ciao Antonella!Piacere di

Ciao Antonella!
Piacere di conoscerti, prima di tutto, e grazie per aver condiviso i tuoi pensieri quì con noi!
Sono d’accordo quando dici che tutte noi voremmo rivedere i nostri protagonisti preferiti nei seguiti,  che, di solito riguardano i loro famigliari più stretti, i quali, a loro volta, ci sono stati  già presentati come i personaggi di sfondo nelle storie precedenti.
Ma, quì vorrei fare un pò l’avvocato del diavolo: Quanto pensi che ci sia dello sfruttamento di questa nostra curiosità dalla parte delle case edditrici? Non è che dietro tante saghe e seguiti ci sia una strategia di marketing ben studiata? Una strategia che fa sì che continuassimo a comprare i libri, creando quasi una dipendenza?
(Basta pensare all’effetto Gabaldon e alla sua saga “Outlander”).
Ecco, vorrei sapere un pò cosa ne pensi tu.
Un grande saluto,

Ciao Veronica,grazie dei

Ciao Veronica,
grazie dei complimenti! Se ti piacciono gli epiloghi (e devo dire che anche io li preferisco rispetto ad incontri "casuali" nei sequel), uno  splendido è in Jane Eyre (dieci anni dopo).  Ricordo ancora "Caro Nemico" e poi uno dolce e allegro è ne "La bella prigioniera" di D. Simmons. E tanti altri ancora, ovviamente!
Un abbraccio
Antonella

Per Miss GabrielleSiete tutte

Per Miss Gabrielle
Siete tutte molto carine e vi ringrazio moltissimo.
A proposito delle presenze di Marcus, con Cam Rohan è praticamente lo stesso!
Antonella

Grazie Paige79!Hai ragione

Grazie Paige79!
Hai ragione sulla comicità di alcune scene che vogliono essere contemporaneamnete originali ed esplicite! A volte dà l'impressione che non sanno proprio che inventarsi. E invece certe scene appena accennate regalano delle sensazioni incredibili. Se hai letto "Persuasione" della Austen, avrai certamente amato gli ultimi capitoli...

scusate ma la'utrice del

scusate ma la'utrice del commento n.8 ero io loggata col nick sbagliato!

Complimenti ad Antonella, mi

Complimenti ad Antonella, mi sono piaciuti entrambi i "pezzi"
Fra l'altro nel primo mi hai veramente lasciata a bocca aperta, perchè non avevo mai fatto caso a tutte le "presenze" di Marcus nei romanzi della Kleypas ^^ !
A me piace sapere quel che succede ai personaggi che ho amato...anche anni dopo leggendo di loro in altri romanzi ! Me li fà sentire vicini !
Ciao

Complimenti Anotnella, ho

Complimenti Anotnella, ho trovato il tuo post molto interessante e tra l'altro in linea con uan cosa (che a volte faccio notare nelle mie recensioni): la ripetitività degli schemi usati dalle autrici, del resto non potrebbe essere altrimenti visto che ogni genere ha un suo schema secondo il quale viene poi classificato.
Sono completamente d'accordo che nella maggior parte dei casi il merito o demerito nel rendere diverso, o indimenticabile, o migliore un romanzo rispetto ad altri stia nella bravura di chi scrive.Purtroppo però ho letto autrici che a mo avviso avrebbero potuto dare di più a livello narrativo, ma hanno preferito seguire lo schema standard, probabilmente legate (come dici tu) alle aspettative del pubblico.
E sono d'accordo anche che l'eccesso di scene hot rischia di far cedere un romanzo: molte volte ho trovato molto più sensuale una descrizione di sguardi o gesti che scene esplicite, che in alcuni casi non ho trovato nemmeno hard, ma semplicemente di una totale comicità involontaria.

Bravissima Antonella,

Bravissima Antonella, complimenti. Non puoi nemmeno immaginare quante volte mi sono fatta la stessa domanda. Io trovo sia bello leggere, anche se in poche righe, che fine hanno fatto veramente i due protagonisti, se si amano come il primo giorno, quanti figli anno. Insomma avere un vero finale. 
Non a caso adoro i romanzi di Elizabeth Lane  il cui epilogo racconta solitamente la vita dei due protagonisti da anziani.

Grazie Niki! Così alla fine

Grazie Niki! Così alla fine si può capire anche a quante di noi piace leggere il seguito dei racconti più amati.
Antonella

Ciao Elnora,grazie per i

Ciao Elnora,
grazie per i complimenti! Anche per me "C'è posta per te" è un film speciale: trovo deliziosa la delicatezza e leggerezza con cui è trattata la trama, la comicità di alcuni spunti e la bravura dei protagonisti.
Un abbraccio
Antonella

Ciao MarchRose,Prima di tutto

Ciao MarchRose,
Prima di tutto davvero grazie per le tue parole!
Per quanto riguarda la tua domanda, credo che questi flash sulla vita post-matrimonio, siano più che altro un effetto indotto. Mi spiego: molte autrici di successo tendono a creare delle saghe familiari, un po’ perché alcuni personaggi, che nascono come comprimari in un libro diventato un best-seller, sembrano “richiedere una vita propria” (almeno leggendo alcune interviste rilasciate), un po’ per accontentare le richieste delle lettrici e anche perché è sicuramente più facile muoversi su un palcoscenico già familiare. A questo punto, è quasi inevitabile far ricomparire i personaggi precedenti e molte amiche sono veramente felici di “sapere” dall’autrice cosa è successo ai loro beniamini.  Per quanto mi riguarda, nell’ambito delle saghe mi piace talvolta un breve accenno, più che altro per trovare il fil rouge di collegamento. Un accenno, però, perché alle descrizioni troppo dettagliate preferisco la fantasia: racconti sulla vita di un coppia, magari ad anni di distanza, basati su tutto-rose-e-fiori mi sembrerebbero un po’falsi e il contrario… mi deluderebbe!

Antonella

Brava  Antonella 2 post

Brava  Antonella 2 post davvero interessanti. Trovo carino che personaggi di libri precedenti compaiono in quelli succesivi con coniuge e prole, "felici e contenti". Un saluto a tutte da Niki.  

Complimenti Antonella, è un

Complimenti Antonella, è un post pieno di spunti interessanti.
A me piace conoscere cosa ne è dei personaggi negli anni a venire, mi piace poterne leggere le eventuali evoluzioni, magari in brevissimi spaccati dei libri successivi. Forse perchè ai miei occhi in questo modo diventano ancora più reali? Anche  la Stuart nella serie ICE ( un, autrice a caso, ma dai?) mostra attraverso piccoli camei come la vita dei suoi personaggi si è evoluta. Non mi dispiace nemmeno immaginarla semplicemente questa vita " post epilogo", ma se esce dalla penna dell'autrice mi dà ancora più soddisfazione.
PS: io ho adorato il film C'e' posta per te 

Ciao Antonella,ho letto i

Ciao Antonella,

ho letto i tuoi due interventi di "riflessione", e li ho trovati interessanti e nient'affatto scontati. E poi, parli delle meravigliose lettere di Lilian e Avery di "Mio caro nemico" della Brockway, già solo questo basterebbe per quanto mi riguarda a farti guadagnare venti punti!

Voreri farti una domanda circa il primo articolo: secondo te, questa tendenza a presentare affreschi famigliari post-epilogo è davvero qualcosa che le lettrici si aspettano, che vogliono leggere? non sarebbe più romantico lasciare immaginare come "potrebbe essere"  la vita in comune dei due protagonisti, anzichè raccontarla o anche solo farcela intravvedere?

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