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UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA...
ovvero come sopravvivere di fronte alle telecamere!
ovvero come sopravvivere di fronte alle telecamere!
KATHLEEN MCGREGOR e SYLVIA Z. SUMMERS raccontano il loro incontro davanti alle telecamere di Telereporter
In occasione dell’intervista su Telereporter a due delle più amate esponenti del mondo del romance italiano, abbiamo pensato di proporvi una post speciale sulla giornata di Sylvia Z. Summers e di Kathleen McGregor. Entrambe le scrittrici sono state nostre ospiti, e per chi volesse saperne di più ecco i link dove trovare le loro interviste http://romancebooks.splinder.com/post/17939993 e qui http://romancebooks.splinder.com/post/21002856
Se volete lasciare un commento o fare qualche domanda, entrambe le autrici passeranno nei prossimi giorni e vi risponderanno, perciò non dimenticate di firmarvi con un nome o un nick!
Ma leggiamo il resoconto che Kathleen e Sylvia hanno scritto a quattro mani, per condividere con noi questi momenti così emozionanti…
Se volete lasciare un commento o fare qualche domanda, entrambe le autrici passeranno nei prossimi giorni e vi risponderanno, perciò non dimenticate di firmarvi con un nome o un nick!
Ma leggiamo il resoconto che Kathleen e Sylvia hanno scritto a quattro mani, per condividere con noi questi momenti così emozionanti…
(Sylvia) Trucco... parrucco... tutti in scena... su le luci... 3, 2, 1... In onda!
Ma è solo la sveglia, sì la sveglia di questo bel mattino dove incontrerò Kate dopo esserci parlate a lungo, in lungo e in largo, via email e attraverso Facebook per accordarci sul giorno e l’ora della trasmissione a cui parteciperemo.
Il tutto è nato per caso. Lavoro da anni in televisione e Riccardo, il giornalista curatore di “Ore 12”, un giorno di qualche settimana fa si è affacciato nel mio ufficio con un gran sorriso. «Silvia, ti andrebbe di venire ospite a Ore 12 per parlare di romanzi?»
«Certo!» Ci ho pensato su pochi secondi, la testa già che frizzava d'idee. E se potessi estendere l'invito? «Ti piacerebbe, Richi? Si fa?»
«Perfetto!»
L'unica cosa sarà convincere Kate, mi sono detta... che è timida e dovrebbe venire da lontano... Ma chissà. A me piacerebbe molto incontrarla...
Ma è solo la sveglia, sì la sveglia di questo bel mattino dove incontrerò Kate dopo esserci parlate a lungo, in lungo e in largo, via email e attraverso Facebook per accordarci sul giorno e l’ora della trasmissione a cui parteciperemo.
Il tutto è nato per caso. Lavoro da anni in televisione e Riccardo, il giornalista curatore di “Ore 12”, un giorno di qualche settimana fa si è affacciato nel mio ufficio con un gran sorriso. «Silvia, ti andrebbe di venire ospite a Ore 12 per parlare di romanzi?»
«Certo!» Ci ho pensato su pochi secondi, la testa già che frizzava d'idee. E se potessi estendere l'invito? «Ti piacerebbe, Richi? Si fa?»
«Perfetto!»
L'unica cosa sarà convincere Kate, mi sono detta... che è timida e dovrebbe venire da lontano... Ma chissà. A me piacerebbe molto incontrarla...
(Kate) La sveglia? e quando mai, dopo una notte praticamente insonne!
Sì perché dopo oltre una settimana di scambi di email e di messaggi con Sylvia, di infiniti quesiti monotematici del tipo «lo faccio? ma lo faccio sul serio? No ma dico, IO lo faccio?» ... il mio cuore stava facendo da un bel po' gli straordinari per tenere il passo con il mondo che tutto ad un tratto aveva iniziato a vorticare come una giostra.
Un momento ero euforica, quello successivo in pieno panico, e Sylvia è stata la migliore delle mediatrici tra i miei stati d'animo! ha convinto il più incosciente ;) : lo spirito avventuroso nascosto dentro di me!! (Vi ho mai detto che scrivo romanzi d'avventura?)
Quindi eccomi qui, una mattina splendida, piena di brio, di eccitazione, di emozione, di tremarella ma anche di impazienza, soprattutto contenta di avere la possibilità di incontrare Sylvia di persona, con la quale, avevo scoperto durante la settimana, non condividevo solo la passione per la scrittura, ma avevo anche molte altre affinità!
Sì perché dopo oltre una settimana di scambi di email e di messaggi con Sylvia, di infiniti quesiti monotematici del tipo «lo faccio? ma lo faccio sul serio? No ma dico, IO lo faccio?» ... il mio cuore stava facendo da un bel po' gli straordinari per tenere il passo con il mondo che tutto ad un tratto aveva iniziato a vorticare come una giostra.
Un momento ero euforica, quello successivo in pieno panico, e Sylvia è stata la migliore delle mediatrici tra i miei stati d'animo! ha convinto il più incosciente ;) : lo spirito avventuroso nascosto dentro di me!! (Vi ho mai detto che scrivo romanzi d'avventura?)
Quindi eccomi qui, una mattina splendida, piena di brio, di eccitazione, di emozione, di tremarella ma anche di impazienza, soprattutto contenta di avere la possibilità di incontrare Sylvia di persona, con la quale, avevo scoperto durante la settimana, non condividevo solo la passione per la scrittura, ma avevo anche molte altre affinità!

(Sylvia) Notte insonne, no... un po’ di sano panico, sì, ma non il giorno della trasmissione (anche se non sono certo immune alla telecamera e ne sento ancora soggezione). Il panico per me è stato soprattutto prima... Quello organizzativo, perché sembrava che a causa del calendario della trasmissione le cose non riuscissero mai a incastrarsi.
Oddio, finirà che Kate mi manderà al diavolo... ho pensato un po' di volte.
Ma poi no, eccoci lì, magicamente in stazione... dopo una corsa sfrenata con Scatolino (la mia macchina che ha più anni che chilometri sul groppone ma sembra comunque che abbia attraversato il deserto). Kate mi sorride un po' incerta per tutto quello che deve ancora succedere, ma poi ci sciogliamo entrambe mentre iniziamo a parlare - stavolta, incredibilmente, a voce - di scrittura, di libri, delle nostre esperienze con le Case Editrici...
Mi farà a fette... mi viene da pensare, ma non in un senso antagonistico, non c'è rivalità, impossibile sentirsi rivali di una persona così carina, quel che intendo è che Kate è una donna colta, preparatissima. E anche se lei ancora non lo sa, io già in macchina mi rendo conto che il suo intervento sarà perfetto.
Spero solo che i miei colleghi non mi facciano fare una figuraccia. Io sono un po' come Clark Kent... non nel senso che sono Superman, ma quell'individuo impacciato e preso poco sul serio nella sua vita "vera" sì. Sul posto di lavoro non sono certo la "Summers" e la mia doppia vita di scrittrice non interessa (quasi) a nessuno.
Anche qui però ho una sorpresa. Forse è l'effetto Kate, ma negli studi è come se fosse passata la fata madrina di Cenerentola, trasformando i miei colleghi caciaroni e a volte un po' troppo sopra le righe in veri gentlemen da romanzo...
Oddio, finirà che Kate mi manderà al diavolo... ho pensato un po' di volte.
Ma poi no, eccoci lì, magicamente in stazione... dopo una corsa sfrenata con Scatolino (la mia macchina che ha più anni che chilometri sul groppone ma sembra comunque che abbia attraversato il deserto). Kate mi sorride un po' incerta per tutto quello che deve ancora succedere, ma poi ci sciogliamo entrambe mentre iniziamo a parlare - stavolta, incredibilmente, a voce - di scrittura, di libri, delle nostre esperienze con le Case Editrici...
Mi farà a fette... mi viene da pensare, ma non in un senso antagonistico, non c'è rivalità, impossibile sentirsi rivali di una persona così carina, quel che intendo è che Kate è una donna colta, preparatissima. E anche se lei ancora non lo sa, io già in macchina mi rendo conto che il suo intervento sarà perfetto.
Spero solo che i miei colleghi non mi facciano fare una figuraccia. Io sono un po' come Clark Kent... non nel senso che sono Superman, ma quell'individuo impacciato e preso poco sul serio nella sua vita "vera" sì. Sul posto di lavoro non sono certo la "Summers" e la mia doppia vita di scrittrice non interessa (quasi) a nessuno.
Anche qui però ho una sorpresa. Forse è l'effetto Kate, ma negli studi è come se fosse passata la fata madrina di Cenerentola, trasformando i miei colleghi caciaroni e a volte un po' troppo sopra le righe in veri gentlemen da romanzo...
(Kate) Treno in ritardo! (qualche dubbio? ;)
Sylvia mi starà aspettando! ho passato il viaggio a pensare e a ripensare a quello che dovrò dire, e a chiedermi se mai riuscirò a staccare la lingua dal palato, dove sembra essersi cocciutamente incollata.
Sono emozionata! Sapevo che era alta, e infatti la riconosco subito :)
D'un tratto le nostre parole di carta si trasformano in voce, intonazione, emozione visiva, tattile, e le sensazioni nate a distanza trovano riscontro nei lineamenti, nel colore degli occhi, nel sorriso. Iniziamo a parlare della nostra comune passione e aspirazioni, alle prese sempre con la realtà delle case editrici. Inizio a pensare che forse... forse! posso farcela :)
Sylvia è di una dolcezza e di una gentilezza infinita, mi guida nei meandri degli studi (che mi sembrano enormi!) presentandomi ai suoi colleghi... regia, studi di registrazione, postazioni di controllo... decine di schermi, consolle di ogni tipo, bottoni... tantissimi, misteriosi bottoni di ogni forma e colore (e se premessi questo cosa succederebbe? un pensiero irrefrenabile!!) ... e timers ! i veri padroni del gioco!
E' un mondo totalmente nuovo e affascinante! Sono tutti molto gentili con me, mi trattano con un riguardo disarmante, qualcuno mi chiede dei miei libri, dei miei corsari! le parole magiche! (sì, ma non siamo ancora davanti a una telecamera!)
Mi sento come Alice nel paese delle meraviglie, in questo luogo dove vengono create le illusioni di quella scatola magica che è diventata per noi una compagna quotidiana, scontata al punto che non ci fermiamo quasi mai a pensare al lavoro e alla competenza di chi la fa ogni giorno, come Sylvia, che in quest'occasione forse le manca un po' essere dietro le telecamere e muovere i fili... ma che si tiene stretti al petto i suoi romanzi... realtà e fantasia.
Sylvia mi starà aspettando! ho passato il viaggio a pensare e a ripensare a quello che dovrò dire, e a chiedermi se mai riuscirò a staccare la lingua dal palato, dove sembra essersi cocciutamente incollata.
Sono emozionata! Sapevo che era alta, e infatti la riconosco subito :)
D'un tratto le nostre parole di carta si trasformano in voce, intonazione, emozione visiva, tattile, e le sensazioni nate a distanza trovano riscontro nei lineamenti, nel colore degli occhi, nel sorriso. Iniziamo a parlare della nostra comune passione e aspirazioni, alle prese sempre con la realtà delle case editrici. Inizio a pensare che forse... forse! posso farcela :)
Sylvia è di una dolcezza e di una gentilezza infinita, mi guida nei meandri degli studi (che mi sembrano enormi!) presentandomi ai suoi colleghi... regia, studi di registrazione, postazioni di controllo... decine di schermi, consolle di ogni tipo, bottoni... tantissimi, misteriosi bottoni di ogni forma e colore (e se premessi questo cosa succederebbe? un pensiero irrefrenabile!!) ... e timers ! i veri padroni del gioco!
E' un mondo totalmente nuovo e affascinante! Sono tutti molto gentili con me, mi trattano con un riguardo disarmante, qualcuno mi chiede dei miei libri, dei miei corsari! le parole magiche! (sì, ma non siamo ancora davanti a una telecamera!)
Mi sento come Alice nel paese delle meraviglie, in questo luogo dove vengono create le illusioni di quella scatola magica che è diventata per noi una compagna quotidiana, scontata al punto che non ci fermiamo quasi mai a pensare al lavoro e alla competenza di chi la fa ogni giorno, come Sylvia, che in quest'occasione forse le manca un po' essere dietro le telecamere e muovere i fili... ma che si tiene stretti al petto i suoi romanzi... realtà e fantasia.

(Sylvia) Sì, mi sento dall'altra parte della barricata! E quasi quasi mi dispiace... anzi, no... non è la parola giusta, mi sento in imbarazzo.
Sì, perché scrivere per me è un lavoro intimo, la mia passione, anche se non segreta, e nelle mie pagine io, volente o nolente, mi metto a nudo. Quando parlo coi miei colleghi dei miei romanzi spesso "sdrammatizzo" un po' e mi prendo in giro... ma in quest'occasione non posso farlo, sono senza difese, devo essere seria... accipicchia, mi sono anche vestita seriamente! Tutta di nero, come i vecchi attori di teatro, per non rischiare di fare la figura della Dama Sally Markham (Little Britain) di turno!
E quando guardo Kate realizzo. Scoppiamo a ridere: siamo praticamente vestite uguali!
L'attesa si protrae per un po' perché prima di noi c'è un'altra trasmissione e sono tutti occupati. Così ne approfitto per far fare un giro a Kate per gli uffici e gli altri studi, e guardando coi suoi occhi mi rendo conto di quanto possa sembrare strano e magico il mondo della televisione che per me è diventato un ambiente naturale.
In studio si respira già un buon profumo di cucina. La trasmissione infatti si chiama Ore 12, indovina chi viene a pranzo e ci sono dei cuochi che ci accompagneranno per tutto l'arco della puntata preparando una ricetta e servendo da bere. Prendiamo gli ultimi accordi con Riccardo Campolmi, il giornalista che terrà le fila di tutto, e Kate apre una professionale valigetta nera da cui trae i suoi romanzi, che verranno poi disposti sulla tavola. Corinna, Cuore Pirata, L'irlandese... libri al momento praticamente introvabili, un piccolo tesoro lì a pochi passi.
Io sono come anestetizzata. Se fossi sola potrei permettermi di avere paura, ma vedo il terrore negli occhi della mia amica, meno avvezza di me a ciò che sta per succedere, perciò le sorrido, faccio qualche smorfia per metterla tranquilla, e sono contenta di notare che anche i miei colleghi, sono la gentilezza e la pazienza personificata con noi. Entra persino il mio capo, che alto e grosso com'è, e col suo vocione, potrebbe mandarci all'aria come un castello di carte, ma per l'occasione mi sembra si sia trasformato in un dolce orsacchiotto.
Non lo capisco sempre: presi nel vortice del lavoro, è normale che ci siano anche delle incomprensioni, ma in occasioni come questa realizzo che voglio davvero bene a queste persone e che anche loro ne vogliono a me.
Sì, perché scrivere per me è un lavoro intimo, la mia passione, anche se non segreta, e nelle mie pagine io, volente o nolente, mi metto a nudo. Quando parlo coi miei colleghi dei miei romanzi spesso "sdrammatizzo" un po' e mi prendo in giro... ma in quest'occasione non posso farlo, sono senza difese, devo essere seria... accipicchia, mi sono anche vestita seriamente! Tutta di nero, come i vecchi attori di teatro, per non rischiare di fare la figura della Dama Sally Markham (Little Britain) di turno!
E quando guardo Kate realizzo. Scoppiamo a ridere: siamo praticamente vestite uguali!
L'attesa si protrae per un po' perché prima di noi c'è un'altra trasmissione e sono tutti occupati. Così ne approfitto per far fare un giro a Kate per gli uffici e gli altri studi, e guardando coi suoi occhi mi rendo conto di quanto possa sembrare strano e magico il mondo della televisione che per me è diventato un ambiente naturale.
In studio si respira già un buon profumo di cucina. La trasmissione infatti si chiama Ore 12, indovina chi viene a pranzo e ci sono dei cuochi che ci accompagneranno per tutto l'arco della puntata preparando una ricetta e servendo da bere. Prendiamo gli ultimi accordi con Riccardo Campolmi, il giornalista che terrà le fila di tutto, e Kate apre una professionale valigetta nera da cui trae i suoi romanzi, che verranno poi disposti sulla tavola. Corinna, Cuore Pirata, L'irlandese... libri al momento praticamente introvabili, un piccolo tesoro lì a pochi passi.
Io sono come anestetizzata. Se fossi sola potrei permettermi di avere paura, ma vedo il terrore negli occhi della mia amica, meno avvezza di me a ciò che sta per succedere, perciò le sorrido, faccio qualche smorfia per metterla tranquilla, e sono contenta di notare che anche i miei colleghi, sono la gentilezza e la pazienza personificata con noi. Entra persino il mio capo, che alto e grosso com'è, e col suo vocione, potrebbe mandarci all'aria come un castello di carte, ma per l'occasione mi sembra si sia trasformato in un dolce orsacchiotto.
Non lo capisco sempre: presi nel vortice del lavoro, è normale che ci siano anche delle incomprensioni, ma in occasioni come questa realizzo che voglio davvero bene a queste persone e che anche loro ne vogliono a me.
(Kate) Ore 12: indovina chi viene a pranzo...
Io ho persino dimenticato di fare colazione (è rimasta nel forno a microonde che probabilmente continuerà a suonare "pronto" per tutto il giorno!!) e gli studi sono pervasi da profumi che sembrano uscire da un ristorante invece che da uno studio televisivo. Al momento però anche il mio stomaco sembra avere altri "pensieri" !
Sylvia mi racconta che in una puntata di qualche giorno prima hanno servito le lumache!
QUELLO lo fa sussultare! Penso che se mi ritrovo qualcosa del genere nel piatto la trasmissione si trasformerà in "Ore 12: indovina chi sviene a pranzo"!!
Sylvia corre a informarsi sul menù! Petto d'anatra. Tiro un sospiro di sollievo, quanto mai breve a dir la verità, perché arriva il momento di entrare in studio!
Sono visibilmente agitata (wow che eufemismo!) e anche notevolmente sperduta. So che si vede, perché tutti mi trattano con una gentilezza squisita, il giornalista che ci condurrà, Riccardo Campolmi mi sorride, mi parla, è una persona aperta e solare, tutti cercano di mettermi a mio agio.
Non sono nel mio elemento! dovrei essere la spettatrice, e invece mi ritrovo dentro la scatola magica! Le mie percezioni diventano selettive, si focalizzano su alcuni elementi trascurando inevitabilmente altri, l'unico punto fisso di riferimento è Sylvia, che tenta di tranquillizzarmi in tutti i modi.
Ci sono telecamere ovunque, davanti, dietro, di lato... i libri miei e quelli di Sylvia sono disposti sul tavolo imbandito e vengono ripresi... guardo affascinata le riprese sullo schermo, pensando a tutti quelli che li vedranno...è una sensazione di assoluto stupore.
Veniamo microfonate, e mi viene da ridere perché sotto l'enorme titolo "Non solo romanzi rosa" ci siamo noi due, vestite completamente di nero!
Siamo agli sgoccioli, sono tutti pronti.
Vengo posizionata, il capo di Sylvia mi mette le mani sulle spalle e indica davanti a me, sull'altro lato dello studio la mia telecamera, ma i miei occhi corrono a Sylvia, che mi fa un paio di smorfie di incoraggiamento mentre mi trovo lì lì per avere una crisi di ilarità isterica.
Io ho persino dimenticato di fare colazione (è rimasta nel forno a microonde che probabilmente continuerà a suonare "pronto" per tutto il giorno!!) e gli studi sono pervasi da profumi che sembrano uscire da un ristorante invece che da uno studio televisivo. Al momento però anche il mio stomaco sembra avere altri "pensieri" !
Sylvia mi racconta che in una puntata di qualche giorno prima hanno servito le lumache!
QUELLO lo fa sussultare! Penso che se mi ritrovo qualcosa del genere nel piatto la trasmissione si trasformerà in "Ore 12: indovina chi sviene a pranzo"!!
Sylvia corre a informarsi sul menù! Petto d'anatra. Tiro un sospiro di sollievo, quanto mai breve a dir la verità, perché arriva il momento di entrare in studio!
Sono visibilmente agitata (wow che eufemismo!) e anche notevolmente sperduta. So che si vede, perché tutti mi trattano con una gentilezza squisita, il giornalista che ci condurrà, Riccardo Campolmi mi sorride, mi parla, è una persona aperta e solare, tutti cercano di mettermi a mio agio.
Non sono nel mio elemento! dovrei essere la spettatrice, e invece mi ritrovo dentro la scatola magica! Le mie percezioni diventano selettive, si focalizzano su alcuni elementi trascurando inevitabilmente altri, l'unico punto fisso di riferimento è Sylvia, che tenta di tranquillizzarmi in tutti i modi.
Ci sono telecamere ovunque, davanti, dietro, di lato... i libri miei e quelli di Sylvia sono disposti sul tavolo imbandito e vengono ripresi... guardo affascinata le riprese sullo schermo, pensando a tutti quelli che li vedranno...è una sensazione di assoluto stupore.
Veniamo microfonate, e mi viene da ridere perché sotto l'enorme titolo "Non solo romanzi rosa" ci siamo noi due, vestite completamente di nero!
Siamo agli sgoccioli, sono tutti pronti.
Vengo posizionata, il capo di Sylvia mi mette le mani sulle spalle e indica davanti a me, sull'altro lato dello studio la mia telecamera, ma i miei occhi corrono a Sylvia, che mi fa un paio di smorfie di incoraggiamento mentre mi trovo lì lì per avere una crisi di ilarità isterica.

(Sylvia) Mi viene in mente il personaggio dell'impresario di Shakespeare in Love... “Quando tutto sembra perduto, tutto magicamente si sistema" (o qualcosa del genere). E in effetti la puntata scorre una meraviglia, dopo i minuti d'iniziale smarrimento, ci ritroviamo a chiacchierare tanto che quasi mi dispiace quando il timer indica che il tempo a nostra disposizione è finito.
Avremmo voluto dire di più... andare oltre, forse, le domande di rito (il mio pseudonimo, la scelta del genere, i pregiudizi) e ci fermiamo a parlare con Riccardo anche a telecamere spente, davanti a un petto d'anatra succulento e a un bicchiere di buonissima birra. Ahimé... Kate però è astemia! E' il suo unico "difetto" ;-)
La giornata mi lascia col cuore leggero e una malinconica voglia di proseguire su questa strada. L'incontro con Kate mi ha arricchita. Mi rendo conto di aver trovato un'amica, sì, ma averla conosciuta mi è anche da sprone a proseguire con quello che sto facendo.
Spesso scrivendo ci si sente soli e si può essere assaliti da dubbi riguardo al perché s'è scelto di fare proprio questo mestiere. Il confronto e il conforto di qualcuno che sente quello che sento è il più bel regalo che potessi ricevere questo Natale.
Avremmo voluto dire di più... andare oltre, forse, le domande di rito (il mio pseudonimo, la scelta del genere, i pregiudizi) e ci fermiamo a parlare con Riccardo anche a telecamere spente, davanti a un petto d'anatra succulento e a un bicchiere di buonissima birra. Ahimé... Kate però è astemia! E' il suo unico "difetto" ;-)
La giornata mi lascia col cuore leggero e una malinconica voglia di proseguire su questa strada. L'incontro con Kate mi ha arricchita. Mi rendo conto di aver trovato un'amica, sì, ma averla conosciuta mi è anche da sprone a proseguire con quello che sto facendo.
Spesso scrivendo ci si sente soli e si può essere assaliti da dubbi riguardo al perché s'è scelto di fare proprio questo mestiere. Il confronto e il conforto di qualcuno che sente quello che sento è il più bel regalo che potessi ricevere questo Natale.
(Kate) E' strano come la percezione dello scorrere del tempo cambi a seconda delle circostanze. Ma qui il tempo è padrone, anche se il timer, il cui compito è quello di scandirlo, è rientrato purtroppo tra quegli elementi che la mia mente ha trascurato (insieme alla mia telecamera!!).
Per questo la fine mi coglie di sorpresa, con sollievo ma anche, dopo, con un pizzico di rimpianto, perché c'erano tante, tante altre cose che avremmo potuto raccontarci e raccontarvi, io e Sylvia.
A telecamere e riflettori spenti l'agitazione si placa (il mio cuore ringrazia) e continuiamo a parlare (quanto sarebbe stato bello un fuori onda!) di scrittura, esperienze, viaggi veri e immaginari, avventure... Avventure che non vorresti finissero mai, anche quelle più adrenaliniche :) specialmente se ti permettono di conoscere persone speciali, persone che condividono le tue passioni, le tue speranze, i tuoi sogni, che senti vicine anche se in realtà le hai appena incontrate.
Nonostante i suoi picchi di emotività, i miei smarrimenti, le mie gaffe (Mon Dieu!), questa giornata rimane speciale, mi ha riempito di carica, di idee, di progetti... ma soprattutto mi ha regalato un'amica, e so già che questo sarà solo il primo passo di una nostra comune avventura!
Per questo la fine mi coglie di sorpresa, con sollievo ma anche, dopo, con un pizzico di rimpianto, perché c'erano tante, tante altre cose che avremmo potuto raccontarci e raccontarvi, io e Sylvia.
A telecamere e riflettori spenti l'agitazione si placa (il mio cuore ringrazia) e continuiamo a parlare (quanto sarebbe stato bello un fuori onda!) di scrittura, esperienze, viaggi veri e immaginari, avventure... Avventure che non vorresti finissero mai, anche quelle più adrenaliniche :) specialmente se ti permettono di conoscere persone speciali, persone che condividono le tue passioni, le tue speranze, i tuoi sogni, che senti vicine anche se in realtà le hai appena incontrate.
Nonostante i suoi picchi di emotività, i miei smarrimenti, le mie gaffe (Mon Dieu!), questa giornata rimane speciale, mi ha riempito di carica, di idee, di progetti... ma soprattutto mi ha regalato un'amica, e so già che questo sarà solo il primo passo di una nostra comune avventura!

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