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7 anni 3 settimane fa
Fanfiction
by Maet
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
Dream heroes
Alcuni eroi da sogno...
Però....
Leggendo, per un attimo ho pensato che non era possibile che una voce maschile s'inserisse qui, in un gruppo foltissimo di voci femminili, isolata e non circondata dalla solita forte (molto più forte di quella femminile) unione maschile per esser minuziosamente osservato, giudicato e scavato come solo una donna può fare. Così, scettica, ho continuato a leggere e, poi, ho letto tutti i commenti e le risposte, fin ora postate e, forse, caro Killoran, sei (per quel che si può) davvero quello che scrivi di essere e davvero hai arrischiato per conoscere, per stuzzicare, per invitare e, perchè no, per difendere e difendersi da luoghi comuni e preconcetti. Perciò, non scriverò che le donne sono tanto lunatiche quanto gli uomini sono superficiali; che le donne sono tanto contorte quanto gli uomini sono vuoti; che le donne sono più opprimenti quanto gli uomini sono indifferenti. No, non scriverò di tutto ciò. Non ne vale la pena perchè non esiste l'uno migliore o superiore all'altra e, poi, si è già detto e scritto troppo sulle differenze degli uomini e delle donne. Perchè ricordarle ancora? La verità (la mia, ovviamente, perchè, poi ognuno possiede la sua) è che siamo diversi ed è, forse, in questa diversità che ci completiamo. L'uno non può fare a meno dell'altra. Per il nostro ( lo ammetto, a volte, spasmodico) desiderio o necessità di rivolgere altrove la nostra attenzione, che sia una bella storia o un bel film, zuccherosissimi o surreali, be', che vuoi farci, siamo tutte figlie del romanticismo che, però, non si limitano ad eroi ed eroine, ad impeti e passioni, a desideri e sentimenti, ma semplicemente alla speranza che la solidità e la serenità di ogni rapporto personale derivi dall'unico carburante della sfera emotiva: l'amore. E, per amore non intendo quello della favola, quello del romance che viene schiacciato dalla realtà, ma quello quotidiano, coraggioso e silenzioso. Quello che con fatica e con buona volontà riuscirà a riparare le crepe che, inevitabilmente, si formeranno e a rammendare le lacerazioni che, purtroppo, si faranno, altrimenti, dopo un pò, morirà dentro e si sgretolerà come pasta frolla. E' questo, penso, quello che ogni donna e ogni uomo desidera veramente. Oh, boh, come direbbe qualche eroina heyeriana, ho scritto troppo. Mi ha fatto piacere leggerti e condividere la tua opinione (e la tua posizione) e mi ha fatto piacere leggere di un pò di coraggio e di autocritica. Buona serata a te e a tutte Maria