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Les Miserables
Natale in Italia è spesso anche sinonimo di film da vedere con tutta la famiglia - magari non si va al cinema per mesi ma a Santo Stefano lo si fa di sicuro!- e non per niente è questo il periodo dell'annno in cui si lanciano le pelliccole che si presume diventeranno grandi successi. Per gli americani in genere questo accade in estate, ma ci sono delle eccezioni quando gli studios cercano la candidatura agli Oscar. Per esempio, qualche giorno fa a Londra c'è stata la prima mondiale di Les Miserables, trasposizione cinematografica del notissimo musical di Schonberg a Boubil tratto dal capolavoro di Victor Hugo, che vanta un cast di stelle: Hugh Jackman è Jean Valjean, Russell Crowe è Javert, Anne Hathaway è Fantine, Amanda Seyfried è Cosette, Sacha Baron Choen è Thenardier e Helena Bonham Carter è Madame Theanardier. Piccola nota: ma come fanno queste attrici a stare mezze nude a dicembre in Inghilterra? Noi comuni mortali se ci fossimo scoperte a tal punto saremmo state immediatamente ricoverate all'ospedale!
Per l'esattezza il film sarà nelle nostre sale solo a fine gennaio, ma intanto possiamo goderci i succosi trailer e dico succosi per motivi evidenti alle più. Personalmente non amo molto i musical, con qualche eccezione vedi Grease e i Blues Brothers, ma andrò sicuramente al cinema per godermi Les Miserables e non perché in questo caso tutti gli attori hanno cantato dal vivo mentre recitavano sul set, non perché il regista è Tom Hopper, Oscar per Il discorso del re, non perché si sia già aggiudicato le nominations per miglior film e migliori attori protagonsti e non (Jackman e Hathaway) ai prossimi Golden Globe. Nemmeno perché la bella Anne ha sacrificato le folte chiome e si è rapata quasi a zero per interpretare al meglio Fantine (e io povera donna normale sono curiosa di sapere come mai lei sembra sempre una fata, mentre a me il parrucchiere non appena oso il corto mi fa sembrare una rana). O perché la storia della redenzione di Jean Valjean sullo sfondo della Francia rivoluzionaria sia una delle più potenti mai narrate, no, io lo farò per i protagonisti maschili.
Sì, chiamatemi pure insensibile all'arte e donna materiale, ma io sono interessata prima di tutto all'interpretazione di Russell Crowe e Hugh Jackman, grandi attori e uomini incredibilmente seducenti.
Se devo giudicare dalle foto e dai video delle anteprime, ahimé, devo però ammettere che mentre Hugh è sempre meraviglioso - un uomo, una fantasia- Russell almeno fisicamente non è al meglio, diciamo pure che non è in forma.
Notarlo così imbolsito non è il massimo, ma sono molto ansiosa per la sua performance sullo schermo, Russell è talmente bravo da diventare attraente (Hugh al contrario ha sempre un fisico pazzesco). E i duelli verbali, o meglio cantati, tra lui e Hugh so già che faranno faville. Al cinema, come con un libro, è importante poter sognare ed emozionarsi e io ho voglia di storie epiche e di eroi ed eroine di spessore, quindi voglio un protagonista tormentato, inseguito da un cattivo quasi mitico, un'eroina che soccombe alle traversie ma non è una vittima, un popolo che si batte per essere libero. Anche se tutto ciò accade in mezzo a molti gorgheggi.
Ne riparleremo a febbraio...intanto ecco un bel duetto tra Jackman e Crowe alla prima americana, ah peccato non essere tra il pubblico!
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