Ho letto il libro della Kery come prova del nove, avendone già letto un altro( identico!!) prima e non concordo affatto con la critica positiva di Marin, che seguo, in quanto spesso, ma non oggi, arguta ed attenta. In verità ho trovato più trama nella recensione che in tutto il libro!!! Infatti , se è pur vero che la protagonista Niall nasconde un doloroso trauma materno, questo sembra un mero corallario, se non un vero e proprio pretesto,e neanche ben articolato, per farsi " schiavizzare" dal vigoroso e ginnico Vic. Questo, infatti, la tratta e bistratta come una bambola di gomma con cui trastullarsi; la " posiziona " come preferisce in quel momento, la spoglia e la fa rivestire e poi la fa rispogliare, la invita e poi la caccia di casa : insomma ha la sua Barbie personale su cui sfogare ogni suo istinto animalesco. Tecnicamente non si tratta di stupro solo perché Lei , diciamo, è consenziente. Dalla prima all'ultima pagina c'è un continuo susseguirsi solo di performance sessuali, che alla fine stufano!!