Che bello leggere il tuo post Vale, mi sono ricordata quando da bambina sentivo i romanzi alla radio, mentre mia mamma cucinava, e l’emozione che provavo era enorme, come per tutte le piccole grandi cose che si scoprono con meraviglia. Erano solo dei brevi, piccoli dialoghi che sentivi mentre entravi e uscivi dalla cucina, ma ti restavano dentro e continuavano a risuonare nella mente anche dopo.

Per i miei figli ho usato le audio favole… sì, sono una mamma che ogni tanto bara  lo confesso, poi sono stati loro stessi a chiedermi qualcosa da ascoltare prima di dormire e così nella PSP ho caricato gli audiolibri di Geronimo Stilton. I primi romance che ho ascoltato sono stati in spagnolo. Abbiate pazienza, ma avete mai sentito una voce calda che dice: te amo.  Eres mía, para siempre y un día más.  Hasta la muerte y más allá.  Ecco non me ne vogliano le anglofile ma proprio non c’è paragone con un I love you, tutta un'altra storia, o brivido… fatte un po’ voi.

Comunque scherzi a parte credo che gli audio libri siano un’invenzione stupenda, per tutti i motivi che cara Vale hai elencato. Mi ricordano un po’ il passato, quando c’era qualcuno che si prendeva la briga di raccontare qualcosa, e tutti gli altri si assiepavano intorno, gli occhi incollati al suo viso, e un’attenzione totale.  Ora sono cambiati i modi, ma la sete di conoscenza, e del piacere di ascoltare una storia, è sempre lo stesso.

Grazie Vale.

Tanti baci