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ROMANCE PARK
Benvenute a Romance Park, il luogo dove ogni scrittrice ha la possibilità di presentare i propri lavori al pubblico!
L'estratto di questa settimana si intitola "UNA VITA IN CERCA D'AMORE", e il nick della sua autrice è ANNIE SHIARELL. ATTENZIONE, si tratta di nomi di fantasia, che usiamo solo per distinguere i vari estratti tra di loro: il nome dell'autrice non è questo, ed il titolo finale del libro sarà diverso.
Vi ricordiamo le REGOLE DI ROMANCE PARK ( potrete trovare maggiori dettagli qui: http://romancebooks.splinder.com/post/20213710 ) :
-- sia le lettrici che le bloggers potranno votare l'estratto con un punteggio da 1 a 10, e naturalmente commentarlo;
-- se la scrittrice lo desidera (non è obbligatorio), può rispondere ai commenti e alle domande – ma lo farà sempre usando il nick;
-- tra una settimana esatta, chiuderemo il sondaggio, e la scrittrice scoprirà che voto le è stato dato dal pubblico.
-- IMPORTANTE: la scrittrice non rivelerà la propria identità a nessuno, né prima, né durante, né dopo il sondaggio. Le bloggers che hanno collaborato con lei alla preparazione del post (cioè Naan e MarchRose) faranno altrettanto, sia nei confronti delle altre bloggers che delle lettrici, e per correttezza si asterranno dal commentare.
UNA VITA IN CERCA D'AMORE
di Annie Shiarell
Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà dell’autore.
Il seguente è un brano estratto dalle prime pagine di un romanzo contemporaneo. E' la storia di una giovane donna che proprio non riesce a fare la giusta scelta, in amore sbaglia sempre. Si sviluppa con l'apporto di numerosi falsh back che interrompono le vicende affrontate dalla protagonista, per meglio spiegare il già vissuto.
In particolare l'incontro che si sviluppa nell'estratto è con il primo vero amore, quello adolescenziale e poetico e per questo molto doloroso nella sua delusione.
Che bella giornata di sole. Azzurra come il cielo sereno che si specchia in un mare d’estate. Esce di casa di fretta come al solito, mentre pensa a tutto ciò che ha messo in borsa… e come al solito ha dimenticato qualcosa: oggi sono solo gli occhiali da sole, per fortuna nulla di vitale importanza; oddio proprio oggi, con quelle occhiaie, sicuramente sarebbero stati utili.
Con questi pensieri a frullare i neuroni si avvia verso la corriera, distratta, e non vede l’autobus partire finché non le taglia la strada. Accidenti anche quello era utile. Giornata no!
Sale sulla corriera sempre in ritardo “Oggi perderò la coincidenza con l’autobus come l’ho perso qui. Uffa era meglio restare a letto”.
Si a letto, ma se proprio per non guardare il letto e piangere tutta la giornata era uscita di corsa di casa dimenticando gli occhiali.
Quel letto ormai vuoto da quando lui era andato via. Via da lei, dalla sua casa, dalla sua vita lasciandola sola e disperata.
Erano già trascorsi 9 mesi da che era sola,ma ancora contava le ore. Ultimamente poi l’astinenza prolungata le aveva portato un rinnovarsi della sofferenza. Doveva decidersi almeno a trovare qualcuno su cui sfogare tutta quella energia sessuale repressa altrimenti sarebbero stati guai.
Si guai tipo accettare la corte di quel collega con moglie e figli e poi morire di sensi di colpa, oppure affezionarsi al primo che riuscisse a soddisfarla di nuovo. Eh già perché è sempre stato il suo più grande limite quello di non riuscire a fare sesso fine a se stesso. No lei è una sentimentale. Deve sempre innamorarsi prima (o durante magari) di concedersi. E questa sua debolezza non le ha mai permesso di godere di un’avventura. Anzi l’ha sempre messa in fuga da chi prometteva di farla godere…
Arrivata alla sua fermata scende e si avvia a piedi verso l’ufficio. In fondo una mezz’oretta di passeggiata mattutina non può farle che bene. Fisicamente e anche moralmente. E le permetterà anche di fantasticare un altro po’… magari le sarà utile per concentrarsi poi a lavoro.
Mentre si avvia a passo spedito, continuando a sognare ad occhi aperti, di slancio attraversa la strada e… un’auto inchioda. Si gira per scusarsi con l’autista della sua sbadataggine e lo vede. Incrocia il suo sguardo e decide di salire in auto. Lui l’accoglie con un caldo sorriso e uno sguardo sorpreso.
“Sei salita?! Non ci speravo!”
“In questo momento mi fa male stare da sola”
“Troppi pensieri?”
“eh già! E neanche piacevoli” lo sussurra soltanto ma lui la sente, se ne accorge da come ricambia lo sguardo.
Ha un po’ timore di quello sguardo perché racconta anche altre cose, un piacere di vederla che và oltre l’amica ritrovata dopo tanto tempo, racconta di un discorso interrotto ma mai chiuso, di speranze mai perdute e desideri non ancora soddisfatti.
Sotto il suo sguardo si sente di nuovo seducente, pur non facendo nulla per esserlo, si sente desiderata e molto tentata di dare libero sfogo a queste sensazioni. Adesso che è sola potrebbe dargli ciò che le chiede da anni senza sensi di colpa. Ma mentre pensa a come fargli capire che adesso è disponibile senza offrirglisi sfacciatamente le cade l’occhio su una fede al suo anulare sinistro. Che doccia fredda. Le crolla il mondo addosso.
Accettare di fare quattro chiacchiere davanti ad un caffé e bigiare il lavoro è stato un riflesso automatico, come socchiudere gli occhi guardando il sole. E adesso eccola lì, dopo aver chiamato in ufficio e mentito (forse neanche troppo) inventando un’indisposizione improvvisa, a sorseggiare un aperitivo analcolico (meglio evitare il caffé in quello stato) chiacchierando del più e del meno, sotto il suo sguardo che rivela altri scopi che non riempire il vuoto degli anni trascorsi con le parole. Scopre che è sposato da qualche anno, con un figlio e una giovane moglie vitale e indipendente che ha deciso di studiare dopo essere diventata mamma e che lui si vede adora.
Lei è restia a raccontargli del suo fallimento “và a finire che ne approfitta” mente a se stessa. In realtà non vuole dirglielo perché sa che dopo averlo ammesso dovrebbe ammettere anche altre cose; anche se vorrebbe chiarire quel qualcosa di sottinteso e misterioso che aleggia tra loro fin dalla giovinezza comune.
Questo incontro da alla giovane donna il coraggio di mollare tutto per qualche giorno e scappare lontano, in un posto che già in passato le ha dato serenità. E questo viaggio la porta a pensare e ricordare. Dagli gli inizi, quando ha rinunciato a questo ragazzo per amore verso una cara amica; ai suoi tentativi seguenti di ritrovarla e magari riaverla; poi a quando ha scoperto che lui sapeva della loro scelta iniziale. Dopo qualche giorno di queste riflessioni sul suo passato, la protagonista cerca di analizzare i suoi errori e le sue scelte. Mentre passeggia e riflette giunge ad una svolta:
“Bah và a capire perché poi tanta ossessione” pensa, mentre vede vivide come se fossero reali le scene di tutti i loro incontri, “magari è per un confronto…o forse per vendetta!”.
Ritornando in albergo decide di fare una cosa pazza, forse anche contro i suoi principi, ma spera sia una soluzione a questa passione irrisolta: vuole chiamarlo. Spera comunque che lui sia impossibilitato a dire una bugia, che non possa lasciare la famiglia, che, anche se indipendentemente da lei, quel adulterio non venga consumato. Ma lei vuole provarci ad essere cattiva per una volta. Vuole provare rimorso. E’ stanca dei rimpianti.
Ma il rimorso non è nel suo destino. Entrando nell’atrio dell’hotel vede un viso conosciuto, un ex-collega e ...
RATING FINALE : 4 /10
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