Prima di tutto Maet ti ringrazio perché il tuo post solleva un argomento molto interessante e spero che le frequentatrici del blog rispondano numerose alle tue domande, anche se in forma anonima. Penso che tutto sommato si possa considerare sia "un'inchiesta sociale" che una specie di "indagine di mercato". Per quanto mi riguarda, direi che si tratta di due ordini diversi di risposte, uno che si riferisce ai nuovi orizzonti editoriali e l'altro ai propri gusti personali
Nel primo caso non posso che concordare con chi mi ha preceduta: c'è spazio per tutti i generi, per tutte le novità. per tutti gli estremi possibili. Chi legge può scegliere ad occhi aperti e quindi è inutile che si scandalizzi se ha acquistato un libro di chiara matrice erotica. Se poi è incappata per sbaglio nel genere... beh, la prossima volta farà più attenzione!
Per quanto riguarda i gusti personali: non mi scandalizzo. Mai. Però amo le storie romantiche "a due" , di conseguenza non punto mai su un genere esclusivamente erotico. Quello che non sopporto sono le acrobazie fine a se stesse, la crudeltà, la violenza e la volgarità gratuite, ovvero talmente preponderanti nel peso complessivo del libro da non lasciare spazio ai sentimenti. Infine, per me è fondamentale la qualità della scrittura: a un libro scritto bene, "perdono" tutto.
Baci
Antonella