Eccomi qua col mio commento, in ritardo perchè ho voluto riprendere in mano il romanzo della Duran. Secondo me per essere un'opera prima è un buon romanzo. Confermo l'impressione che mi era rimasta dalla prima lettura, e cioè che è più interessante la prima parte che si svolge in India rispetto a quella inglese, per vari motivi: per l'ambientazione diversa dal solito e, credo, ben descritta (anche se non sono certo un'esperta sulle usanze di quel paese!!!) e per il fatto che la storia tra i due protagonisti è più interessante nel suo nascere che non nella ripresa inglese, dove si innescano altre cose che non mi hanno interessato (tipo la parte del "mistero").
I due protagonisti sono abbastanza ben delineati e li ho trovati interessanti, e mi sembra che la loro storia sia più realistica della media dei romanzi, e se da un lato questo rende un pò meno "sognante" il romanzo, dall'altro limita le assurdità che spesso le autrici si inventano per far stare insieme i due prot. Diciamo che a livello razionale la storia è buona, potrebbe essere meglio nella resa del sentimento...
Realistiche anche le situazioni in cui vengono descritte le situazioni della rivolta, quindi chi non vuole qualche scena drammatica (ma senza esagerare) eviti questo romanzo.
Comunque sono curiosa di leggere altro di questa autrice

Prenderò sicuramente anche quello della Kinsale, non l'ho letto in inglese e l'elemento paranormale non è il mio preferito, ma spero che la bravura dell'autrice mi faccia superare questa mia diffidenza sull'argomento. Ciao