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7 anni 3 settimane fa
Fanfiction
by Maet
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
Dream heroes
Alcuni eroi da sogno...
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L’avventuriero che amava le stelle di Ornella Albanese. Per questo libro sono dilaniata, vorrei scrivere due recensioni, quella “buona” e quella “cattiva”. Comincio da quella cattiva. Non considero il libro pienamente un romance, perché la storia d’amore è praticamente inesistente. Flavia e Emanuele per la prima metà del libro sono interessate ad altre due persone: lei è innamorata del cugino Tommaso e lui è ossessionato dalla fidanzata di Tommaso; in pratica i due protagonisti interagiscono veramente poco e si innamorano così, all’improvviso, non ho visto nessuna gradualità nel loro rapporto. Inoltre ho trovato poco credibili le maturazioni finali sia della duchessa Clara che del figlio Tommaso. Tutto poteva essere trattato molto meglio, ma c’è da dire che tutta la storia si svolge nell’arco di pochi giorni. Adesso c’è la recensione buona. Nonostante tutti i difetti detti prima il libro mi è piaciuto molto, ho adorato l’uso della lingua da parte dell’autrice, soprattutto mi è piaciuta molto l’ambientazione italiana. I personaggi secondari sono tratteggiati in maniera superba, mi sono subito affezionata al fedele Umberto, alla scontrosa Berta, al romantico Eugenio, e soprattutto a Lucilla, che trovo uno dei personaggi più credibili che abbia mai trovato in un libro. Assolutamente inaspettato, almeno per me, anche il colpo di scena sull’identità di Emanuele, considerando che ultimamente i libri sono così prevedibili che alle prime pagine sai già come finisce! VOTO 7
Ad alto rischio di Suzanne Brockmann. Devo essere sincera, il libro non mi ha preso da subito, l’ho letto in più di tre settimane e all’inizio sono stata sul punto di abbandonarlo. Verso la metà diventa molto più interessante, forse perché la storia entra nel vivo, o forse perché diventano più familiari tutti i personaggi secondari che all’inizio non distinguevo l’uno dall’altro (sicuramente hanno avuto un libro dedicato a loro in precedenza ma che non è ancora stato pubblicato in Italia ). Spero che la Fanucci continui a pubblicare questa autrice, Decker, Murph e PJ mi hanno incuriosito molto e mi piacerebbe leggere anche le loro storie. Jane è una brillante produttrice di Hollywood che riceve minacce di morte da un gruppo estremista perché ha deciso di produrre un film con una storia omosessuale. Le viene affidata una scorta, e tra i membri naturalmente c’è proprio il protagonista, Cosmo Richter. All’inizio non vanno molto d’accordo, poi naturalmente nasce l’amore. La storia tra Cosmo e Jane è piacevole da leggere, non certo indimenticabile però, credo che l’autrice si sia dedicata maggiormente alla storia secondaria, quella tra Robin e Jules, molto bella e trattata con una sensibilità incredibile. Lo stile della Brockmann è fantastico, mentre leggevo mi ritrovavo a ridere da sola come una scema alle battute dei protagonisti. Il giallo non è molto entusiasmante, credo che l’autrice con più di 500 pagine a disposizione avrebbe potuto approfondire la figura di Mr. Insano. Un romanzo davvero molto carino. VOTO 7+ ( forse meriterebbe di più, ma un romanzo ben riuscito ti fa rimanere incollata alle pagine, e non è il caso di questo libro).
Promesse di Mary Jo Putney. Ormai non è più un mistero che il medievale nel 99% dei casi non mi piace, solo che vedendo chi era l’autrice, la grande Mary Jo Putney, come potevo non comprare il libro? E ho fatto benissimo, perché mi sono trovata tra le mani uno dei più bei romanzi che abbia mai letto, sicuramente il più bel medievale. Il protagonista è lord Adrian de Lancey, conte di Shropshire ( o almeno uno dei due conti, quello nominato dall’imperatrice Matilda; l’altro conte, quello nominato da re Stefano, è il cattivo della situazione ); è un ragazzo che all’inizio del libro è sul punto di diventare monaco, quando il nemico gli stermina la famiglia e lui deve assumersi le proprie responsabilità e prendere il comando della propria gente. In Adrian sembrano albergare due personalità: da una parte è un uomo studioso, semplice, giusto, a volte però sembra predominare su di lui il lato oscuro, violento, incontrollabile. Quando incontra la protagonista decide subito di farla sua, al costo di imprigionarla tra le mura del suo castello. Lady Meriel de Vere è però uno spirito libero, può sopportare tutto tranne che le venga tolta la libertà ( proprio per questo ha rinunciato a prendere i voti a poche ore dalla cerimonia ), e quando Adrian prima prova a violentarla ( fermandosi però prima che fosse troppo tardi ) e poi le chiede di sposarla vede la propria libertà finita e in preda alla disperazione tenta il suicidio gettandosi nel vuoto dalla finestra della camera del conte. Da qui sembra cominciare un altro libro, perché Meriel sopravvive all’incidente, ma la botta in testa le provoca una perdita di memoria e una degenerazione all’innocenza infantile. Si innamora di Adrian non ricordando nulla del passato ( e lui naturalmente non le dice nulla ), e lo sposa. Naturalmente a un certo punto lei ritrova la memoria….e mi fermo qui per non rivelare troppo della trama. Il protagonista incontrastato della storia è sicuramente Adrian, reso forse ancora più umano dal suo lato oscuro che però si sposa perfettamente col lato più umano. Non è il solito eroe dei romanzi, per fare un esempio quando si trova a scontrarsi con l’uomo che ha ucciso tutti i membri della sua famiglia e imprigionato sua moglie non si impietosisce risparmiandogli la vita come nella maggior parte dei romance, ma addirittura infierisce colpendo a ripetizione il nemico fino ad evirarlo. Mi ha invece dato fastidio che Meriel al contrario di Adrian è come divisa in due entità separate, ho come l’impressione di aver letto un libro con due protagoniste diverse. È un libro molto cupo, e con un’intensa religiosità che non ho mai trovato in nessun altro libro ( in fondo stiamo parlano di un quasi-monaco e di una quasi-suora ). Dovrebbe essere assaporato a poco a poco, infatti mi sono pentita di aver divorato in poche ore le ultime 200 pagine. Ho trovato la ricostruzione storica assolutamente impeccabile. Non mi è piaciuta però la parte finale, che ho trovato molto affrettata. VOTO 8,5 e ho votato per questo libro.
Baci!
Susa