Il motivo per certe persone ha dell'assurdo, ma voglio essere sincera. Ho avuto modo di guardare e avere qualche sporadico contatto con persone affette da Trisomia 21 (lo dico perchè non sono una volontaria o una del settore) ed ho sempre avuto la sensazione che fossero normali, in loro io non riesco proprio a cogliere la diversità, non sono dei disabili. Sapere poi che la loro 'diversità' è genetica, mi ha fatto pensare ad una razza, una razza vera e propria insita in ognuno di noi, visto che possono nascere da persone 'normali'. E' più forte di me, ma proprio non li so considerare handiccappati. Allora ho voluto raccontare la mia teoria fantascientifica con un romanzo breve che alla fin fine rende tutti uguali, allinea le persone al di là della razza, dell'età, della provenienza e ciò che trionfa in assoluto è l'amicizia e la capacità di ognuno di tirar fuori il meglio di sè. ll protagonista si chiama Alceo ed inizia la sua avvenrura come una vittima di un mondo agli sgoccioli.

L'unico rimpianto che ho è quello di averlo dovuto fare breve per via del concorso cui ho partecipato, il quale ovviamente fissava dei limiti di battute. Chissà, un giorno forse approfondirò questa storia che, me lo dico da sola perchè lo so, esce completamente dalla fantascienza classica. Un esempio? Non si spara un colpo d'arma da fuoco.