@ Raffy

no no, gli eroi della Stuart NON sono alfa - nemmeno un po'!

Da qualche parte ho letto che nella lotta per la vita, l'alfa è arrivato primo: è bello, forte, coraggioso, intelligente, orgoglioso, è un capo e un vincitore nato. Le donne di fronte a lui possono solo farsi piccole piccole, e lui le tratta spesso come bambine scioccherelle: è lui che deve prendere le decisioni, salvarle quando si mettono nei pasticci. Pensate agli eroi della Lindsey, della Garwood e in genere di molti romanzi anni '80.

Nella medesima battaglia per la vita, il beta ha perso la guerra, è arrivato secondo o peggio. E' l'uomo ferito, che sa cosa significa la sconfitta: non è nè il più ricco nè il più bello o il più forte. E' un uomo spesso con un passato pesante, segnato dalla vita fisicamente e moralmente, ma proprio per questo sensibile e profondo. E' il compagno della donna, a pari livello con lei: non la sovrasta e non la domina mai, anzi ne è l'amico . Pensate a molti eroi della Balogh, per es.

E poi c'è il gamma. Lui non ha vinto, non ha perso: si è chiamato fuori dalla partita. Si prende beffe delle regole del gioco - le leggi, il modo di comportarsi in società, la morale comune - e fa una partita tutta sua, da solo. Certamente ci vogliono intelligenza, ironia e autoironia per farlo - ed il gamma ne ha in quantità, e sono la sua caratteristica e il suo fascino. In più, il gamma è molto pericoloso, perchè non gioca secondo le regole (che gliene importa? ), ed è quindi imprevedibile. Ecco l'eroe della Stuart. E adesso, vedi tu se ti può piacere... a me sì, un sacco ! :-))