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March 8th, the International Women's Day
8 di marzo, giornata internazionale della donna
di MarchRose
March 8th, the International Women's Day (IWD), is a day of global celebration all around the world for the economic, political and social achievements of women.
The idea of having an international women's day was first put forward at the turn of the 20th century amid rapid world industrialization that led to protests over working conditions. It is told that women from textile factories staged one such protest on 8 March 1857 in New York City complaining about their poor working conditions.
More protests followed on 8 March in subsequent years, most notably in 1908 when a factory fire in New York City killed over 120 garment workers probably due to lack of safety measures, and 15,000 women marched through the city demanding shorter hours, better pay and voting rights.
In 1910 the first international women's conference was held in Copenhagen by the Second International and an 'International Women's Day' was launched on 8 March 1911 once again in Copenhagen by Clara Zetkin, Leader of the 'Women's Office' for the Social Democratic Party in Germany. The following year, IWD was marked by over a million people in Austria, Denmark, Germany and Switzerland.
In Western Europe, International Women's Day was commemorated during the 1910s and 1920s, but dwindled. It was revived by the rise of feminism in the 1960s. In just three years time, 2011 will see IWD's Centenary: organizations around the world have already commenced planning for their celebrations.
Started as a political event, the 8th march holiday blended in the culture of many countries, and becoming simply an occasion for men to express their love to the women in their lives - mothers, wives, girlfriends, colleagues, etc - in a way somewhat similar to Mother's Day and St Valentine's Day mixed together, by giving them flowers and small gifts.
L’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna ( International Women's Day, IWD), è un giorno di festa a livello mondiale, che celebra le conquiste delle donne in campo economico, politico e sociale.
L’idea di istruire una festa internazionale della donna nacque agli inizi del secolo scorso, quando l’industrializzazione mondiale in rapida crescita portò a proteste popolari per le condizioni di lavoro. Si narra che la prima di queste proteste risalga all’8 marzo 1857, quando le operaie dell’industria tessile manifestarono a New York City lamentandosi per le loro pesantissime condizioni di lavoro.
Negli anni a seguire ci furono altre manifestazioni di protesta, tra cui una memorabile nel 1908 quando un incendio in una fabbrica di New York, dovuto probabilmente alla mancanza di misure di sicurezza, uccise oltre 120 operaie, e oltre 15mila donne sfilarono per la città chiedendo la riduzione dell’orario di lavoro, paghe più alte e diritto di voto.
Nel 1910 la Seconda Internazionale organizzò a Copenhagen la prima conferenza internazionale sulla donna, e l’8 marzo 1911 sempre a Copenhagen Clara Zetkin, la direttrice dell’Ufficio delle Donne del partito Socialdemocratico tedesco, istituì la Giornata Internazionale della Donna.
L’anno successivo l’8 marzo fu celebrato da oltre un milione di persone in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera.Nell’Europa Occidentale, la festa della Donna fu celebrata negli anni tra il 1910 e il 1920, ma successivamente perse seguito. Venne ripresa negli anni Sessanta con la nascita nel femminismo. Tra tre anni, cioè nel 2011, ne verrà celebrato il centenario, e le organizzazioni di tutto il mondo stanno già iniziando a programmare i festeggiamenti.
Anche se è iniziata come evento politico, la festa dell’8 marzo è entrata a far parte della cultura di mole nazioni, diventando spesso semplicemente un’occasione che permette agli uomini di esprimere il proprio amore alle donne che fanno parte della loro vita – madri, mogli, fidanzate, colleghe, etc. – regalando loro fiori e piccoli doni, e in un certo senso riunendo il significato della Festa della Mamma e del Giorno di San Valentino.
WHY MIMOSAS ?
PERCHE’ LA MIMOSA?
In Italy, to celebrate March 8th, men give yellow mimosas to women. This custom started in 1946, when the UDI (Unione Donne Italiane, Italian Women Association ) was looking for a flower which could be the symbol of the first IWD after the end of the Second World War, more or less the same way red carnations were used for the Workers’ day on May 1th.
Roman women chose mimosas: they bloom right in time for the celebration, are brightly coloured and cheerful, smell good and are easy to find everywhere in Italy. The idea was simple and determined by practical reasons, not by ideological meanings: but its success was huge, to the point that it’s a consolidated habit still today.
… but do mimosas have other meaning too ?
L’abitudine di regalare mimose alle donne per festeggiare l’8 di marzo è tipicamente italiana e risale al 1946. L’Udi (Unione Donne Italiane) stava cercando un fiore che potesse essere usato come simbolo dell primo "8 marzo" del Dopoguerra, più o meno come il garofano rosso è il simbolo della festa dei lavoratori del Primo maggio
Le giovani donne romane scelsero la mimosa: fiorisce proprio nel periodo giusto, ha un colore allegro ed è profumatissima, ed è facile da trovare in tutt’Italia. L’idea era semplice e dettata da ragioni pratiche, non ideologiche: ma ebbe grande successo, al punto che è rimasta stabile fino ai nostri giorni.
…ma che altro significa la mimosa?
FLORYGRAPHY
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
The language of flowers, sometimes called floriography, was a Victorian-era means of communication in which various flowers and floral arrangements were used to send coded messages. King Charles II brought the art to Sweden from Persia in the 17th Century, but it originated in two places: first the antiquated floral symbology which had filtered down from antiquity and secondly from the Turkish Salem, or language of objects, developed to communicate any message without the need to write.
Mme. Charlotte de la Tour penned the first flower dictionary in 1819 in Paris. Entitled Le Language des Fleurs, it was an overnight sensation. The new floral language appealed to the Romantic poets and spread through England where Miss Corruthers of Inverness, wrote in 1879 an entire book on the subject: “Flower Lore: The Teachings of Flowers, Historical, Legendary, Poetical and Symbolic.” Her book became the standard source for flower symbolism both in England and the United States.
During the reign of Queen Victoria, in England, which lasted from 1837 to 1901, the language of flowers was as important to people as being "well dressed." Victorian women elaborated on floriography, to create a silent language that allowed them to communicate many feelings that the strict etiquette of the times would not normally allow.
Flowers adorned almost everything - hair, clothing, jewelry, gowns, home décor and china. But this language was most commonly communicated through Tussie-Mussies, small bouquets of flowers wrapped in a lace doily and tied with satin. Tussie Mussies were known as talking bouquets, and lovers exchanged these nosegays of herbs and flowers to express their feelings to each other.
Flowers would convey messages of love or dislike depending upon which ones were given, their sizes, how they were held, or also grouped together. A flower presented in an upright position represented a positive thought; whereas one presented in the opposite direction had a negative meaning. Too, a person could say "yes" by offering a flower with the right hand - the left hand "no."
Dozens of dictionaries were published to help decipher the coded messages. Flowers became the discreet messengers for a daring but proper suitor, the inarticulate but sympathetic friend, or for the polite guest.
Il cosiddetto linguaggio dei fiori, conosciuto anche come florigrafia, era un modo di comunicare dell'età Vittoriana,per cui i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per inviare messaggi cifrati. Re Carlo II portò l'arte in Svezia dalla Persia nel 17mo secolo, ma la sua origine risale anzitutto alla simbologia dei fiori usata nell’antichità, e in secondo luogo al Salem turco, cioè al “linguaggio degli oggetti”, sviluppato per comunicare messaggi senza dover scrivere.
Mme. Charlotte de la Tour scrisse il primo dizionario dei fiori a Parigi nel 1819. Il libro, che si intitolava Le Language des Fleurs, ebbe subito uno straordinario successo. Il nuovo linguaggio piacque ai poeti del Romanticismo, e si diffuse in Inghilterra, dove nel 1879 Miss Corruthers di Inverness, scrisse un intero libro sull’argomento “Flower Lore: The Teachings of Flowers, Historical, Legendary, Poetical and Symbolic.”Il suo lavoro diventò il testo di riferimento per la simbologia dei fiori sia in Inghilterra che negli USA.
Durante il regno della Regina Vittoria ( 1837-1901 ) il linguaggio dei fiori era per la gente la stessa importanza dell’abbigliamento. Le donne dell’epoca vittoriana si appassionarono alla florigrafia, e l’usarono per creare un linguaggio silenzioso che permetteva loro do comunicare i sentimenti che la rigida etichetta dell’epoca impediva spesso di manifestare.
In epoca vittoriana i fiori venivano usati dappertutto, per adornare acconciature, abiti, gioielli, vestiti da ballo, soprammobili e porcellane. Ma il linguaggio dei fiori veniva soprattutto usato per comunicare tramite i Tussie-Mussies, piccoli mazzetti di fiori avvolti nel pizzo e legati con nastri di seta.
I Tussie Mussies, chiamati anche “i bouquets parlanti”, erano il mezzo usato dagli innamorati per esprimere i propri sentimenti. I fiori potevano inviare messaggi d’amore oppure di antipatia a seconda del tipo di fiori usati e delle loro dimensioni, di come venivano tenuti e perfino raggruppati. Un fiore presentato ben dritto aveva un significato positivo, diversamente negativo; se veniva offerto con la mano destra significava “sì”, con la sinistra “no”.
Per decifrare questi messaggi in codice vennero pubblicati dozzine di dizionari. I fiori diventarono i discreti messaggeri dei corteggiatori focosi ma educati, degli amici affettuosi ma un po’ impacciati, e degli ospiti cortesi.
… E SE VOLETE MANDARE UN MESSAGGIO COI FIORI….
… AND IF YOU WANT TO SEND A FLOWER MESSAGE…
The nuances of the Victorian language are now mostly forgotten, but while these may not be the exact translations of the Victorian sentiments, the flowers still hold meaning. So, here is the dictionary!
Molte delle sfumature del linguaggio dei fiori dell’epoca vittoriana sono andate perdute, ma anche se forse quelle che vi indichiamo qui di seguito potrebbero non essere le esatte traduzioni dei sentimenti di quel tempo, i fiori mantengono ancora il significato. Quindi, eccovi il… vocabolario!
Fiori |
Significato |
Fiori |
Significato |
Acacia |
amore platonico |
Coronilla |
ingenuità |
Acanto |
prestigio |
Crisantemo |
cordoglio |
Achillea |
salute |
Dalia |
riconoscenza |
Aconito nappello |
vendetta |
Dalia bianca |
freddezza |
Altea |
fecondità |
Dalia gialla |
leggerezza |
Amaranto |
gelosia |
Dalia rossa |
false lusinghe |
Amaranto giallo |
dolore |
Datura |
ipocrisia |
Arancio |
verginità |
Digitale |
lavoro |
Artemisia |
felicità, salute |
Dittamo |
amore dormiente |
Assenzio |
tormento d'animo |
Edera |
fedeltà, amicizia |
Azalea |
fortuna |
Eliotropo |
voluttà |
Balsamina |
fidanzamento |
Elleboro |
pazzia |
Basilico |
odio |
Epatica |
confidenza, fiducia |
Bardana |
non mi toccare |
Erica |
solitudine |
Bella di giorno |
civetteria |
Eupatoria |
gratitudine |
Bella di notte |
timidezza |
Farferugine |
desiderio di ricchezza |
Biancospino |
dolce speranza |
Felce |
sincerità |
Bocca di leone |
indifferenza |
Fiordaliso |
purezza dei sentimenti |
Botton d'oro |
sarcasmo |
Fior di cappuccio |
leggerezza |
Bucaneve |
consolazione |
Fiori d'arancio |
richiesta di matrimonio |
Calendula |
dispiacere |
Fiori di pesco |
amore immortale |
Calla |
raffinatezza |
Fresia |
amore platonico |
Camelia rossa |
sei la più bella |
Fucsia |
desìo |
Camelia rosa |
fiero del tuo amore |
Gardenia |
simpatia |
Campanula |
adulazione, vanità |
Garofano bianco |
fedeltà |
Caprifoglio |
legame affettuoso |
Garofano giallo |
sdegno, disgusto |
Cardo di scozia |
rivalsa |
Garofano rosa |
presenza |
Cedrina |
pene amorose |
Garofano rosso |
amore vivo, energia |
Ciclamino |
amabilità |
Garofano screziato |
Finezza |
Gelsomino |
timidezza |
Magnolia |
bellezza superba |
Gelsomino bianco |
amabilità |
Malva |
mitezza |
Gelsomino giallo |
gentilezza, candore |
Mammola |
modestia |
Gelsonino rosso |
carezze |
Margherita |
semplicità |
Genziana |
ingiustizia |
Melograno (fiore) |
maturità |
Genziana gialla |
fierezza, orgoglio |
Menta |
virtù |
Geranio |
sciocchezza |
Millefoglie |
guerra |
Geranio perlato |
virtù |
Mimosa |
innocenza, libertà |
Giacinto |
benevolenza |
Mirto |
amore puro |
Giaggiolo |
messaggio |
Misotide |
dolce ricordo |
Giglio bianco |
purezza, candore |
Mughetto |
ritorno di felicità |
Giglio giallo |
inquietudine |
Narciso |
amor proprio, vanità |
Giglio rosso |
vanità |
Nasturzio |
amor di patria |
Ginestra |
pulizia |
Nigella |
vincolo d'amore |
Girasole |
amore infelice |
Ninfea |
purezza |
Giunchiglia |
desiderio |
Nontiscordardime |
promessa d'amore |
Gladiolo |
rispetto |
Oleandro |
baldanza |
Glicine |
amicizia disinteressata |
Orchidea |
sensualità |
Ibiscus |
corteggiamento |
Ortensia |
freddezza |
Iperico |
originalità |
Palma |
vittoria |
Iris |
buone notizie |
Papavero |
incostanza, noia |
Lappio |
ingratitudine |
Papavero bianco |
sonno del cuore |
Lauro |
trionfo |
Papavero rosa |
serenità |
Lavanda |
diffidenza |
Papavero rosso |
orgoglio |
Ligustro |
giovinezza |
Passiflora |
fedeltà |
Lilla bianco |
emozioni d'amore |
Peonia |
onta, vergogna |
Linaria |
presunzione |
Pervinca |
dolce ricordo |
Loto |
amore alienato |
Pratolina |
sentimento reciproco |
Madreselva |
vincoli d'amore |
Primula |
giovinezza, speranza |
Auguri a tutte voi!
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